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____________________________________________________________________ ___ISTITUTO COMPRENSIVO "DON P. BORGHI" via B. Pascal, 81 42123 Rivalta - Reggio Emilia Tel.0522.585.751 Fax 0522.585.753 C.F.91088320352 [email protected] Pec: [email protected] BELLACOOPIA RICERCA RICERCARE COOPERANDO IX edizione 2015-2016 "LA MERENDA PERFETTA" Scuola Secondaria di Primo grado "Don P.Borghi" Rivalta (RE) docenti referenti: Vecchi Maurizio, Mazzoli Giorgia

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_______________________________________________________________________ISTITUTO COMPRENSIVO "DON P. BORGHI"

via B. Pascal, 81 42123 Rivalta - Reggio Emilia Tel.0522.585.751 Fax 0522.585.753 C.F.91088320352 [email protected] Pec: [email protected]

BELLACOOPIA RICERCA RICERCARE COOPERANDO

IX edizione 2015-2016

"LA MERENDA PERFETTA" Scuola Secondaria di Primo grado

"Don P.Borghi" Rivalta (RE)

docenti referenti: Vecchi Maurizio, Mazzoli Giorgia

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LA MERENDA PERFETTA Esperienza di lavoro cooperativo in classe: ricerca e realizzazione di una "merenda ideale", ideandone nome, logo e slogan e progettandone il packaging, l'etichetta e la campagna pubblicitaria per il "lancio" sul mercato. Partendo dal tema della "cooperazione" quale metodologia efficace per formare cittadini attivi, responsabili e solidali, associandolo al tema dell'educazione alimentare, tematica inserita nella programmazione disciplinare della seconda classe della scuola secondaria di primo grado e quanto mai attuale, essendo stata al centro del confronto e dibattito mondiale nel corso della recente esposizione universale, è nato il progetto "la merenda perfetta". Le motivazioni dell'introduzione dell'apprendimento cooperativo nella scuola, quale metodologia didattica efficace di apprendimento significativo, sono in sintonia con i principi attinenti al mondo della cooperazione. L’apprendimento è sicuramente un processo att ivo individuale ma, perché esso si verif ichi, è importante che i l processo sia condiviso e vissuto socialmente. Ogni al l ievo è responsabile del proprio apprendimento; i l gruppo stesso diviene responsabile dei progressi dei suoi membri, facendo ricorso alle risorse umane interne, quando vi sia bisogno di sostegno o di particolari strategie per superare diff icoltà individuali. Alunni coinvolti nel progetto: le 4 classi seconde della Scuola Media "Don P. Borghi" di Rivalta (RE) Finalità di progetto - rendere gli alunni protagonisti attivi del processo di apprendimento, attraverso una ricerca autonoma, anche al di fuori della scuola - imparare a lavorare in gruppo, sperimentando la modalità del lavoro cooperativo, che permette di apprendere sia contenuti disciplinari che comportamenti sociali di collaborazione e cooperazione. - valorizzare le differenti abilità, promuovendo le potenzialità di ciascuno per favorire l'autostima. - acquisire consapevolezza dell'interdisciplinarità del sapere, recuperando informazioni e contenuti dai differenti ambiti disciplinari e dall'esperienza diretta "sul campo". - indirizzare gli alunni verso una cultura della sostenibilità, sensibilizzandoli sull'importanza delle scelte di acquisto e di consumo e delle loro conseguenze sull'ambiente e la società. - dare concretezza e significato all'apprendimento attraverso la creazione di un prodotto.

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Obiettivi specifici: - conoscere i principi alla base di una corretta alimentazionee riflettere sull'importanza di una dieta equilibrata e in particolare sul ruolo della merenda al suo interno; - conoscere, informarsi sull'ampia gamma di prodotti disponibili, per poter scegliere cosa, quanto e quando mangiare; - riflettere per diventare consapevoli che pubblicità, immagine e stereotipi possono influenzare le scelte alimentari a discapito dei reali bisogni nutritivi; - conoscere le indicazioni ministeriali sull'etichettatura degli alimenti e saper individuare e leggere le informazioni contenute nelle etichette alimentari per riflettere su ciò che dovrebbe motivare la scelta di un prodotto: ricerca delle criticità e proposta di soluzioni più efficaci; - conoscere il packaging design: riflettere sul ruolo che le confezioni ricoprono a livello di marketing e comunicazione e sulle implicazioni in termini di sostenibilità ambientale; - conoscere il merchandising e riflettere sulle strategie di vendita messe in atto all'interno di un supermercato; - conoscere le funzioni della pubblicità, come viene realizzata una campagna pubblicitaria e come è strutturato un manifesto/annuncio pubblicitario (logo, slogan); -saper ricercare informazioni utili da vari tipi di risorse, testuali e digitali; - conoscere gli aspetti organizzativi e concreti di un progetto: individuare le diverse fasi, attribuire ruoli e compiti ai diversi membri del gruppo cercando di raggiungere un comune obiettivo; - acquisire abilità manuali necessarie alla realizzazione pratica di un prototipo, applicando le abilità acquisite nel campo del disegno e utilizzando i differenti materiali a disposizione Fasi del progetto Il progetto è stato stato strutturato in differenti fasi: 1. una fase iniziale, che si è svolta principalmente in classe, in cui gli alunni sono stati dotati degli strumenti conoscitivi necessari ad affrontare le fasi successive di progettazione. In questa prima fase si sono svolte: -lezioni sul tema dell'educazione alimentare, coordinate dai docenti di scienze e tecnologia, in modo da fornire ai ragazzi le conoscenze adeguate per poter riflettere sulle proprie abitudini alimentari e sull'importanza di una dieta equilibrata; -una serie di incontri sul tema dell'educazione al consumo, coordinate da un esperto esterno, in collaborazione con Coop Consumatori Nordest nell'ambito delle attività di Educazione al Consumo Consapevole offerte da Coop agli Istituti scolastici per l'anno 2015-2016. Nel primo incontro, che si è svolto in classe, i ragazzi sono stati invitati a riflettere su pubblicità, stereotipi, immagine e packaging dei prodotti e di come questi aspetti influenzino le scelte dei consumatori, degli adolescenti in particolare. Nel secondo incontro, che si è svolto in un supermercato della zona, i ragazzi a piccolo gruppo sono stati impegnati in una prima fase di indagine, intervistando alcuni consumatori all'interno del supermercato, e successivamente, attraverso una spesa simulata, hanno individuato diversi prodotti sulla base di alcune caratteristiche particolari: il packaging accattivante, un target giovane, un packaging sostenibile, prodotti di "nicchia", prodotti con gadget, prodotti di commercio equo e solidale ecc., per poi analizzare le scelte fatte e riflettere su ciò che li ha influenzati nella scelta di un prodotto piuttosto che un'altro.

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L'esperienza diretta ha stimolato riflessioni e confronto su qualità, economicità, corretta informazione, sprechi e sostenibilità dei prodotti.

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2. una seconda fase di r icerca in cui i ragazzi hanno raccolto e selezionato, con l'aiuto dei docenti, informazioni sulla merenda, sul suo ruolo fondamentale all'interno di una dieta equilibrata, soprattutto per i giovani studenti. Le informazioni utilizzate provengono da differenti fonti: internet, libri di testo, sondaggi che hanno coinvolto gli studenti della scuola e opinioni e conoscenze delle famiglie dei ragazzi coinvolti nel progetto. Le considerazioni dalle quali sono partiti gli alunni per affrontare la fase vera e propria di ideazione, progettazione e realizzazione della "Merenda Perfetta" sono state alcune in particolare: - come fanno notare diversi esperti, lo spuntino durante le ore di lezione assume un ruolo fondamentale per fornire energia "a rapido consumo"che permette di prevenire il calo di attenzione e del tono dell'umore tipico della tarda mattinata; - lo spuntino non deve sostituirsi alla colazione, fondamentale nell'alimentazione dei ragazzi, non deve avere un apporto calorico eccessivo e fornire il 5-10% delle calorie giornaliere e oscillare, in base all'età , tra le 100-125 calorie di un bambino di 6 anni e le 180-200 di un adolescente; - sono da preferire gli alimenti facilmente digeribili, ricchi di carboidrati e poveri di grassi che non impegnino troppo la digestione degli alunni con conseguenze significative sulle prestazioni scolastiche per l'eccessivo apporto calorico; - sarebbe bene abituare i bambini, fin da piccoli, ad apprezzare alimenti più genuini, come le merende preparate in casa dalla mamma o dal papà; - le caratteristiche principali di una buona merenda sono: leggerezza, ingredienti sani e genuini, gusto e molta varietà; - Una intervista fatta in parallelo ad alcuni bambini e ad una nutrizionista ha messo a confronto le preferenze dei giovani con quelle dell'esperta e i risultati sono stati raccolti in due classifiche separate ed in una incrociata da cui scaturisce la merenda perfetta: sana, equilibrata, che piace ai bambini. La classifica incrociata che mixa preferenze della nutrizionista e dei bambini pone al primo posto la frutta, al secondo la nutella, al terzo la focaccia, poi biscotti, gelato, torta e yogurt, panino al prosciutto, succo di frutta, pane e marmellata, frutta secca e infine patatine fritte! alcune fonti: http://www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/11241-rientro-suola-spuntino-sano http://www.tgcom24.mediaset.it/donne/famiglia/quattro-idee-per-la-merenda-da-portare-a-scuola_2131279-201502a.shtml http://www.vanityfair.it/vanityfood/ricevere/14/02/25/la-merenda-preferita-dai-bambini-italiani

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3. una terza fase laboratoriale, in cui i ragazzi hanno scelto e realizzato la merenda perfetta, ne hanno ideato nome, logo e slogan e ne hanno progettato e realizzato un prototipo di packaging. La strutturazione del laboratorio, suddiviso in differenti momenti, è stata pensata dagli insegnanti di tecnologia che ne hanno seguito il corso, monitorando, mediando, guidando i ragazzi al raggiungimento dell'obiettivo finale: la realizzazione di un prodotto. A) suddivisione della classe in due gruppi, ciascuno dei quali si occupa di individuare e scegliere una merenda nutriente e gradita sulla base di una scheda fornita dagli insegnanti. (scheda). In seguito ogni gruppo produce un questionario (10 domande ) a cui dovranno rispondere i compagni di classe, allargando eventualmente l'indagine agli altri alunni della scuola. Il questionario ha lo scopo di definire il target del progetto: "quale tipo di merenda progettare”!

Uno dei questionari prodotti. B) Brainstorming con tutti i ragazzi della classe allo scopo di individuare le 10 domande che più di tutte possano descrivere le due merende che si intende progettare e realizzare. Fra tutte le proposte sono state scelte le domande più pertinenti che hanno dato origine a delle risposte chiare! C) Somministrazione del questionario, prodotto in precedenza, ai compagni di classe; si è aperta una discussione che ha affrontato gli aspetti legati al gusto personale, alle caratteristiche nutrizionali e al contenitore finale della merenda. Infine sono state scelte le due merende più gradite e nutrienti, se possibile, sulla base di una scheda (La merenda perfetta) fornita .

Alla fine di questi tre punti, alcune classi si sono organizzate per realizzare a casa le merende scelte, coinvolgendo anche le famiglie, allargando quindi ulteriormente la cooperazione e collaborazione per la riuscita del progetto. Le merende confezionate a casa sono state poi portate a scuola e nell'ora di ricreazione assaggiate da tutti i ragazzi della classe e valutate dal punto di vista dell'aspetto, dell'appetibilità del gusto e approvate o giudicate migliorabili e quindi suscettibili di un'ulteriore assaggio! Superato l'esame appetibilità, si è passati alle fasi successive.

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Merende realizzate dai ragazzi di 2B.

L’assaggio delle merende in classe D) Ciascuno dei due grandi gruppi (uno per ogni merenda scelta) è stato suddiviso in 4 sottogruppi (2/3 alunni), con compiti ben definiti:

• sottogruppo "Etichetta" con il compito di progettare e realizzare la nuova etichetta alimentare secondo le seguenti indicazioni:

1) motivazione nella scelta della merenda; 2) ricerca degli ingredienti che la compongono; 3) definizione del peso, della data di scadenza, delle modalità di conservazione, e delle informazioni nutrizionali, ecc.; 4) come e dove disporre gli elementi sulla scatola contenitore.

(fonti consultate:http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_opuscoliposter_215_allegato.pdf)

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Studio per l'etichetta della merenda "Star Fruit"(cl. 2B): sono state ipotizzate due differenti etichette a seconda che la merenda contenga spiedini e succo di frutta fatti con frutta estiva o spiedini e succo di frutta fatti con frutta invernale.

Studio per l’etichetta della merenda “Schkonuss”(cl. 2D)

Studio etichetta della merenda “Thocaccia” (cl. 2D)

Studio dell’etichetta della merenda “TheToast”

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• sottogruppo "Packaging" con il compito di progettare e realizzare il contenitore della merenda:

1) scelta della forma del contenitore; 2) scelta delle dimensioni; 3) eventuale rappresentazione del contenitore in Proiezione Ortogonale; 4) scelta del materiale con cui realizzarlo; 5) riportare le scritte dell’etichetta sulle facce del contenitore.

(fonti consultate: http://bestcreativity.com/blog/it/idee-di-packaging-design/; http://edeaimage.blogspot.it/2014/04/come-creare-un-packaging-vincente.html; https://tasc.it/2015/07/24/6-modi-disegnare-un-buon-packaging)

Il lavoro dei sottogruppi in laboratorio (cl. 2B)

(cl. 2C, 2A)

(cl. 2D)

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Il packaging della merenda “Schkonuss” (Pane da toast con crema di nocciole).

Il packaging della merenda “Thocaccia”(The e Focaccia).

Il packaging della merenda “TheToast”(The + Toast) con slogan (cl. 2A).

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Studio del packaging della merenda "Dream cakes" Disegni di progetto del cilindro contenitore e prototipo: cilindro suddiviso in due parti, una contenete il succo di frutta e una i pancakes alla marmellata. E' stato ipotizzato dai ragazzi l'inserimento di un gadget, ritenuto un' efficace strategia di vendita (cl. 2B).

I diversi componenti dell'astuccio per la merenda "Star Fruit": vaschetta per gli spiedini, vaschetta per la barretta di cioccolato, contenitore per il succo di frutta, il tutto inserito in una scatola con coperchio scorrevole. Prototipo di packaging intelligente e sostenibile: una volta consumata la merenda e rimosse le vaschette all'interno, il contenitore può essere riutilizzato come astuccio scolastico. (cl. 2B)

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• sottogruppo "Nome e slogan" con il compito di inventare il nome, lo slogan e la veste grafica (logo e pubblicità):

1) proporre il nome per la merenda; 2) inventate uno slogan accattivante che si ricorda facilmente; 3) progettare e disegnare il logo facendo riferimento alla Ditta produttrice o al nome del prodotto!; 4) valutare la possibilità che la confezione preveda dei gadget.

Studio del nome, logo e slogan della merenda "Star Fruit" (classe 2B)

Studio del nome e logo della merenda “Schkonuss” (cl. 2D)

Studio dello slogn per la merenda “Masterbread” (cl. 2C)

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Studio nome e logo della merenda “Frutt iamo” (cl. 2A)

Studio nome e logo della merenda “TheToast” (cl. 2A)

Studio dei possibili slogan …

Studio dello slogan della merenda “Sfamino” (cl. 2C).

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• sottogruppo "Merchandising" con il compito di:

1)organizzare i dati raccolti dai questionari e sintetizzare le caratteristiche della merenda (briefing); 2) studiare le possibili strategie di vendita (giornali, manifesti, tv, depliant, ecc.); 3) valutare, all’interno del supermercato, come e dove esporre il prodotto finale.

Questionario per la ricerca della merenda da produrre e gadget della merenda “Sfamino” (cl. 2C).

E) confronto tra i due prodotti realizzati sulla base dei risultati finali dei questionari; valutazione finale degli aspetti positivi e negativi. Per ogni fase sono stati individuati 2/3 alunni con il compito di documentare, con fotografie e annotazioni, tutti gli incontri, i testi cartacei e i siti web consultati, i materiali e gli strumenti utilizzati e i risultati raggiunti.

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Considerazioni f inali I piccoli sottogruppi hanno lavorato separatamente in base al proprio compito, ma sono stati numerosi i momenti di confronto e interazione. I ragazzi si sono resi conto della necessità di coordinamento e collaborazione del gruppo: le scelte di un sottogruppo influenzavano e indirizzavano necessariamente quelle degli altri. La cooperazione si è rivelata fondamentale per il raggiungimento del risultato condiviso. Allo stato attuale il progetto è in corso di svolgimento ed è stata terminata la fase di realizzazione del prototipo del packaging e l'ideazione del nome, logo e slogan, proposta in questa presentazione. Per quanto riguarda la progettazione della campagna pubblicitaria e la scelta delle strategie di vendita (merchandising) adatte all'ipotetico lancio sul mercato della "Merenda Perfetta", il percorso progettuale continuerà, prevedendo anche un'ulteriore incontro con l'esperto, per avere una chiusura dell'esperienza alla luce del percorso svolto. Importante sarà prevedere un momento di condivisione e confronto dei percorsi svolti dalle diverse classi: ognuna, infatti, ha affrontato separatamente l'esperienza, ognuna con le sue criticità e punti di forza, che hanno portato sicuramente ad alcune differenze nell'affrontare il lavoro e che possono quindi offrire spunti di riflessione e analisi, arricchendo il processo di apprendimento tramite l'allargamento del gruppo e l'apertura a differenti scelte e strategie di lavoro. E' previsto che il progetto possa coinvolgere i ragazzi anche il prossimo anno scolastico, in quanto le tematiche previste dai due ultimi punti della fase 3 (pubblicità e merchandising), possono essere sfruttate per avvicinare i ragazzi a professioni creative e stimolanti, in un'ottica più ampia di orientamento, per la scelta del percorso di studi che saranno tenuti a compiere proprio nel corso del prossimo anno scolastico.