Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18...

50
Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse Stefania Guglielmino, Sandra Romano, Monica Guidetti

Transcript of Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18...

Page 1: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18Scuola secondaria di I° E. Fermi

Rubiera

Lavoro della III D supervisione prof.sse Stefania Guglielmino,

Sandra Romano, Monica Guidetti

Page 2: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre migrazioni

Presentazione a cura di Esposito Daniele, Gatti Ludovica e Siaw Genevive

Page 3: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre migrazioni

Le nostre migrazioni è la prima parte del progetto Bellacoopia svolto durante le ore della prof. Guglielmino; la prof. ha scelto di partire dalle nostre storie familiari per parlare di migranti e migrazioni affinché si creasse tra noi ragazzi un clima di empatia e solidarietà.

Page 4: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

La narrazione orale

Inizialmente ci siamo confrontati sulla parola migrazione e su quanto essa sia presenta nelle nostre vite e in quella dei nostri antenati. Mettendoci in cerchio, abbiamo iniziato a raccontarci a vicenda le nostre storie indicando delle linee sulle cartine mute raffiguranti il planisfero e l’Italia; ciascuno di noi, con un colore diverso, ha tracciato gli spostamenti dei nonni, genitori e personali.

Page 5: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

La narrazione orale

Abbiamo raccontato come si era formata la nostra famiglia; alcuni ricostruendo dai nonni, altri dai genitori fino ad oggi. Abbiamo ripercorso i viaggi importanti, quelli che hanno segnato la nostra vita, in modo positivo, in modo negativo. Alcuni di noi hanno viaggiato molto, altri non si sono mai mossi da Rubiera e provincia, ma ciascuno ha o ha avuto dei parenti migranti.

Page 6: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

La narrazione orale

Alla fine ci siamo resi conto quanto questo fenomeno, che sembrava essere distante dalle nostre vite, ci accomuni tutti e ci abbia reso quello che siamo adesso.

Page 7: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

La narrazione scritta

Per compito a casa, ognuno doveva trascrivere la storia che aveva raccontato in classe, e, se qualcuno durante la fase orale aveva tralasciato parti importanti dei suoi spostamenti o di quelli dei suoi antenati, era l’occasione per aggiungerli. Grazie a questo lavoro abbiamo avuto modo di sentire le storie dei nostri genitori e nonni che conoscevamo appena.

Page 8: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

L’Approdo

Dopo questa attività, la prof ci ha fatto “leggere” un libro che riguardava sempre la migrazione.

Presentazione a cura di Rebecca Amendola e

Chiara Gibertini

Page 9: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

L’Approdo

L’Approdo è un silent book, un libro che affida il racconto esclusivamente alle immagini. Si tratta dunque di un libro per tutti, che ha la capacità di coinvolgere anche lingue diverse e di favorire l’incontro e lo scambio tra culture differenti. L’approdo inizia con immagini dal tono malinconico e semplice e accompagna il protagonista, costretto ad abbandonare moglie e figlia per andare in cerca di fortuna, in un vero e proprio viaggio della speranza.

Page 10: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

L’Approdo

Il nuovo mondo è una città dove tutto appare monumentale, dai palazzi alle immense statue che ritraggono creature mitologiche. Un paese in cui animaletti incredibili sono i compagni di gioco per bambini e adulti. Perduto, spaesato e disorientato da questa nuova realtà, il migrante protagonista del libro trova conforto e speranza nell’umanità che affolla le strade della città: persone che condividono esperienze simili alla sua, che hanno perso tutto o che hanno abbandonato le proprie case; migranti come lui, che trasmettono speranza e testimoniano che la vita può continuare, può ripartire anche in un paese straniero. In classe, con l’aiuto della professoressa, abbiamo interpretato il libro e ci siamo accorti che un’immagine comune a tutti suscita emozioni diverse ad ognuno.

Per far emergere le nostre impressioni, sensazioni ed emozioni abbiamo realizzato un Padlet e ogni alunno ha espresso il suo commento.Di seguito ne riportiamo alcuni

Page 11: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

L’Approdo“Questo libro mi ha colpito molto emotivamente anche se nel "testo" non c'erano parole, ma solamente immagini..Io credo che a volte le immagini possano trasmettere molto di più di mille parole.Un' altra cosa che mi ha colpito e che ha reso questo libro per me molto più interessante è stata la logica: ogni oggetto che veniva illustrato si legava a qualcosa che l'autore avrebbe fatto vedere nelle pagine successive. Il pilastro che tiene in piedi questa storia sulle migrazioni è la fantasia”.

Martina Tarsia

Page 12: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

L’Approdo“Questo libro mi ha colpito molto per la scelta dello "scrittore" : il libro è illustrato ma nonostante questo le immagini sono molto efficaci.Personalmente mi è piaciuto sia per la storia in sè per sè, sia per il messaggio che ha voluto trasmettere lo scrittore !Il lettore viene sommerso dalla fantasia dello scrittore e ritengo sia una cosa molto positiva.La parte che mi è piaciuta di più è il finale ossia quando la bambina dà le indicazioni ad una ragazza che ha appena superato le frontiere...ciò sta a simbolizzare il fatto che il mondo è in continuo movimento”.

Rebecca Amendola

Page 13: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

L’Approdo“L'approdo è un libro molto originale perché comunica solo attraverso delle immagini. Esse raccontano la storia di un individuo che parte per cercare un nuovo mondo, lascia la famiglia e spaesato cerca aiuto in altre persone. La sequenza di immagini comunica le sensazioni del protagonista in modo diretto e immediato. Scorrendo il libro si vive la paura, la curiosità, i dubbi e tutte le difficoltà che questo migrante incontra. In particolare mi ha colpito l'immagine in cui il protagonista chiude la valigia con grande tristezza perché deve lasciare la moglie. E' una scena significativa e mi fa pensare a tutti i casi in cui i migranti partono per nuovi mondi. Questa immagine rappresenta il sacrificio e nello stesso tempo la speranza”.

Gibertini Chiara

Page 14: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre storie

Presentazione a cura di Andrea Onfiani, Elena Sighinolfi e Martina Tarsia

Page 15: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre storie

Abbiamo continuato a parlare del tema delle migrazioni, un tema importante e recente che ha coinvolto l’Italia e l’Unione Europea, quindi abbiamo dato uno sguardo al passato e abbiamo cercato di capire le cause delle migrazioni; ci siamo concentrati sull’emigrazione verso l’America perchè la prof ci ha mostrato l’archivio on line di Ellis Island, l’isola nella baia di New York, dove i transatlantici riversavano migliaia di migranti. Dopo aver chiesto a genitori e nonni, abbiamo cercato i nomi dei nostri antenati o degli amici partiti per cercar fortuna per ricostruire le loro storie e le ragioni della loro partenza.

Page 16: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre storie

Alcuni di noi hanno ritrovato i nomi e i dati di persone conosciute, altri no e così hanno ricostruito, inventandole, le loro possibili storie. Altre fonti che abbiamo utilizzato sono stati i dati dell’archivio storico di Rubiera del 1903, anno in cui nella nostra cittadina, nel pieno della Belle epoque, arriva l’illuminazione pubblica elettrica.

L’archivista dott.Fabizio Ori, ci ha infatti mostrato vari documenti e bollettini della migrazione da cui alcuni di noi hanno preso spunto per ricostruire le storie di migranti.

Page 17: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Fonti dell’archivio storico di Rubiera

Il dott. Ori mostra il progetto di illuminazione elettrica del centro di Rubiera

Manifesto con gli orari e le partenze per l’America

Page 18: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre storie vere

Chiara Gibertini e il trisnonno Alcide Ruffini

Martina Tarsia e il bisnonno Giovannini Vitaliano

Francesco Tavoni e il parente Giuseppe Tavoni

Page 19: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre storie inventateUna storia una realtà di Simone Panari

Giuseppe Coppa di Matteo Coppa

Il viaggio di Ginevra Esposito di Nicola di Genevive Siaw

Diario di viaggio di Pasquale Messone di Valentina Messone

La storia di Giacopelli Francesco di Andrea Onfiani

Antonio Pagano, viaggio verso una nuova vita di Martina De Prisco

Giuseppe Esposito di Daniele Esposito

Page 20: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Conclusioni

Come ultima attività ciascuno di noi ha scritto un testo libero attraverso il quale abbiamo espresso le nostre impressioni ed emozioni in merito al tema della migrazione e dei migranti. Eccone alcune

“Da questo laboratorio mi porto dentro la conclusione che, anche se sembriamo molto diversi tra di noi, abbiamo sempre qualcosa in comune, in questo caso siamo tutti migranti. Mi è piaciuto molto questo progetto perché ho potuto conoscere meglio i miei compagni di classe, soprattutto storie che non avevo capito in tre anni”.Martina De Prisco

Page 21: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

La migrazione è

La migrazione è scoprire nuovi mondiLa migrazione è lasciare persone e trovarne altrettanto.La migrazione è creare una nuova vita. La migrazione è trovare nuove passioni. La migrazione è trovare il proprio posto nel mondo.

I migranti sono coraggiosi. I migranti sono persone che cercano il loro posto felice. I migranti cercano un lavoro. I migranti cercano di sfamare la propria famiglia. I migranti sanno abbandonare e trovare. I migranti sanno cercare e non arrendersi.

I migranti sono e saranno coraggiosi perché sanno lasciare tutto e tutti per trovare una vita più felice il loro posto felice nel mondo.

Cecilia Casini

I migranti sono

Page 22: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Caro diario,in questo periodo ho capito in modo più approfondito cosa vuol dire veramente viaggiare, lasciare qualcosa di caro, migrare da un posto all’altro… Il silent “L’approdo” mi ha fatto molto pensare a come sarebbe se certe cose brutte accadessero a me. Certe volte ci sembra di essere così lontani dalla realtà che vediamo per televisione, o da storie che sentiamo, ma in realtà potevo esserci anche io nei panni di quelle persone. Persone costrette a lasciare il proprio paese e i propri cari per andare in posti in cui si vive meglio, per lavoro, o perché nel loro paese c’è gente che invece che usare le parole, usa le armi.

Laura Oleari

C’è chi impara cose vere,

scopre nuove cose,

scopre una cultura,

scopre una vita,

scopre la sua passione,

scopre il suo scopo,

chi perde qualcosa,

chi la ritrova.

Jassica Barnieh

Page 23: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Migrazioni e migrantiNon fu il mare a raccoglierci noi raccogliemmo il mare a braccia aperte.

Notte di pazienza, il mare viaggia verso di noi, all’alba l’orizzonte affonda nella tasca delle onde.

Quando fu in vista il mare da un’altura era linea d’arrivo, abbraccio di onde ai piedi.

Era finita l’Africa suola di formiche, le carovane imparano da loro a calpestare.

Sotto sferza di polvere in colonna,solo il primo ha l’obbligo di sollevare gli occhi.

Gli altri seguono il tallone che precede, l viaggio a piedi è una pista di schiene.

Martina Tarsia

Page 24: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Migrazione vuol dire...

Migrazione vuol dire povertà,Migrazione vuol dire andare avanti, Migrazione vuol dire sacrificio, Migrazione vuol dire nuova vita,Migrazione vuol dire lasciare tutto alle spalle,Migrazione vuol dire coraggio,Migrazione vuol dire una lacrima nascosta in un sorriso,Migrazione vuol dire nostalgia,Migrazione vuol dire solitudine,Migrazione vuol dire incertezze,Migrazione vuol dire dubbi,Migrazione vuol dire notti insonne,Migrazione vuol dire speranza,Migrazione vuol dire…

Francesco Russo

Page 25: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre storie vere Chiara Gibertini e il trisnonno Alcide Ruffini 

Martina Tarsia e il bisnonno Giovannini Vitaliano 

Francesco Tavoni e il parente Giuseppe Tavoni 

Page 26: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Alcide Ruffini CarotrisnonnoAlcide,sono una tua pronipote di nome Chiara. A scuola sto studiando l’immigrazione e ci siamo collegati al tema degli emigrati italiani che, tanti anni fa, si sono imbarcati per cercare un lavoro in America. Mia nonna Maria mi ha raccontato la tua storia e ora sto immaginando tanti piccoli dettagli del tuo viaggio. Immagino che ti sei imbarcato su una nave a Genova e dopo circa un mese di viaggio sei sbarcato a “Ellis Island”. Lı probabilmente hai sbrigato tutte le pratiche burocratiche. So che gli Americani erano molto precisi in queste pratiche, poi hai raggiunto i tuoi fratelli Paride e Alfeo. Essi si trovavano gia la a Plymouth e ti sei sistemato in casa con loro. Penso che sia stato una decisione molto dif�icile perche hai lasciato i tuoi genitori anziani a Brescello in provincia di Reggio Emilia e il distacco e sempre doloroso. Anche il viaggio per l’America era molto scomodo, le navi erano molto affollate e molte diverse da quelle di oggi, non c’erano sicuramente i confort moderni. Maria mi ha detto che il tuo primo lavoro e stato quello di riparare le biciclette insieme ai tuoi fratelli, poi dopo qualche anno hai acquistato un magazzino che rivendeva ricambi per automobili. Erano circa gli anni 20 del ‘900 e le automobili in America si stavano diffondendo con ritmi molto elevati. Questo e stato molto positivo per te perche hai raggiunto la tua sicurezza economica. Anche tua sorella Nilde ha desiderato raggiungerti nel 1922 perche e fuggita da un corteggiatorechelavolevasposare,maleinonvoleva,poitihaaiutatonellatuaattivita.

Alcide con la sorelle Nilde e il fratello Andrea

Alla �ine degli anni ‘20 hai deciso di acquistare una catena di distributori e questo ti ha aiutato ad arricchirti maggiormente. Non ti sei mai dimenticato delle tue origini italiane

Page 27: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

e sei tornato in italia negli anni ‘50 dopo la Seconda Guerra Mondiale. Hai pensato alle necessita del paese dove sei nato e hai fatto un lascito per la costruzione di una casa di riposo per anziani. Essa esiste ancora oggi e porta il tuo nome: “Casa di riposo Ester AlcideRuf�ini”.

Targa appesa nella Casa di Riposo di Brescello, come ringraziamento ad Ester e Alcide Ruffini

Lı mia mamma ha conosciuto tua sorella Merope che ha trascorso nell’istituto gli ultimi annidellasuavita.

Alcide Ruffini con la sorella Merope

Ognistanzaportaunatargaconilnomedituttivoifratelli.Eravateveramentetanti,8.La tua storia e stata veramente interessante e la presento a scuola per il progetto “Bellacoopia”; non e passata inosservata anche negli Stati Uniti, infatti e stato scritto questoarticolonelgiornalelocaledellatuacittaperparlaredellatuagenerosita.

Page 28: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Articolo di giornale pubblicato a PLYMOUTH che ha seguito del decesso di Alcide Ruffini

Ciao,Chiara

Chiara Gibertini

Page 29: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Giovannini Vitaliano 1918,6novembre

CaraWanda,mi trovo ancora qui, ai con�ini con l’Austria in una localita della quale non so ancora bene pronunciare il nome. I con�litti sono terminati da qualche giorno e �inalmente siamoliberidilasciarequestefreddemontagnedevastatedaunaguerraatroce.Da tanti che siamo partiti, in pochi avremo la fortuna di rivedere le nostre famiglie, mia cara e con triste strazio che ti comunico che il nostro amico fraterno FIlippo Rossi, che si trovava in battaglia con me, come tu ben sai, e deceduto qualche giorno fa dopo una settimana di sofferenze causate da un proiettile che lo aveva colpito durante uno degli ultimicon�litti.A lui ho promesso, in punto di morte che avrei portato, a casa alla sua povera moglie, cio chediluirimaneva.Wanda, in questi giorni ho pensato tanto a noi e al nostro futuro ed e per questo che al miorientro,setulovorraiancora,tisposero!La strada verso casa e lunga e mille pensieri mi girano per la testa, penso proprio che in Italia non ci sia futuro per noi, ti chiedo quindi di abbandonare il nostro paese ed emigrare in America.Siamo entrambi giovani e in grande salute quindi non avremmo problemi ad entrare in America e a passare tutti i controlli necessari per ottenere i permessi.Io potrei lavorare come contadino e tu come domestica in qualche buona famiglia.Questi,caraWanda,sonoimieisogni,masocherealizzarlisaradif�icile.Prima di tutto dovremmo trovare i soldi per il biglietto della nave che parte da Genova (nave di Lazzaro), non mi hanno parlato molto bene di queste imbarcazioni, i posti sono pochi e tanti vogliono salire, dovremmo adattarci molto alle scarse condizioni igieniche e soprattutto, tu mia cara, dovrai essere molto paziente perche il viaggio durera circa 15 giorni e non credo, visto le nostre scarse possibilita economiche non credo che avremmo cibo suf�iciente per ogni giorno. Mi hanno parlato dell’Isola Ellis Island dove arrivano le navi, lı troveremo i commissari che ci faranno tante domande per capire se siamo idonei a restare. Non potremmo sbagliare, mia cara dovrai farti vedere sicura e convintaperchenonpotreisopportaredinonvedertipiu.Ho una buona notizia per noi: come ti raccontai nella mia lettera precedente, in una delle tante battaglie, salvai la vita al mio generale il quale per gratitudine mi ha fatto il nome di un suo zio che da anni vive negli Stati Uniti e sarebbe disposto a ospitarci �ino a quando ne avremo bisogno. Questo per noi e molto importante perche ho sentito dire che trovare alloggi non e un’impresa semplice e soprattutto e molto costoso ed anche pericoloso. Carissima, spero che in mia attesa tu riesca a mettere da parte qualche soldo vendendo i bellissimi cesti di paglia che confezioni nella bottega della signora Iolanda, al mio rientro anch’io lucidero il maggior numero di scarpe possibili e vedrai che presto avremmoabbastanzasoldiperandarcene.

Conaffetto,tuoamatoVitaliano.

Page 30: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Martina Tarsia

Giovannini Vitaliano e sua moglie.

Page 31: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

GiuseppeTavoniHosceltoquestapersonapercheeunmioparenteemianonnamenehaparlato,tramiteilsitodiEllisIslandsonoriuscitotrovareGiuseppeehoconfrontatoidaticonunalberogenealogicodellamiafamigliaedorasonosicurocheunmioparentesiastatoinAmerica.GiuseppeTavonieuncontadinoitalianodi21anniche,stancodellavorofaticosoenonredditiziocheavevainItaliaeattrattodairaccontidichierastatoinAmerica,siimbarcaaNapoliperandareacercarefortunainAmerica.

Napoli22dicembre1950Carasorella,stoperpartiredalportodiNapoli.Sullanavec’egiamoltagentedatochelanaveepartitadaGenova.Lanaveemoltograndeesonosicurochestaromoltobene.VifacciogliauguridiBuonNataleinanticipodatochenonvipotroscrivereinnave.Peroraetutto.Fammisaperecomestateinfamiglia.

Page 32: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Tantiabbraccieauguriatuttalafamiglia,Giuseppe

NewYork,1gennaio1951SonoappenaarrivatoaNewYork.Lamiagiornataestatalunghissima:appenasbarcatocihannocondottiinungigantescoedi�iciodovecihannopostosvariatedomandeecihannofattoalcunitest.Sonoriuscitoapassareitestearispondereadalcunedomandeancheconlamiascarsissimaconoscenzadell’inglese.Dopoaverpassatoleprovesonoriuscito�inalmenteavederel’immensacittadiNewYork.Devodirechesonomoltospaesato,hogiainiziatolaricercadellacasaediunlavoro,masenzasuccesso.Stanottedormirofuori,maneiprossimigiornisonosicuroditrovarecasaelavoro.TantiauguridibuonannoGiuseppe

NewYork,5gennaio1951Carasorella,lenotiziechetiscrivononsonodellemigliori.Facciomoltafaticaadandareavanti,hotrovatodapocounlavorocomeoperaio,maemoltofaticosoenonredditizio,peroranonhoabbastanzasoldiperaf�ittareun

Page 33: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

appartamento,matraunpaiodisettimanedovreiriuscireacomprarlo.Peroradormoancorafuori.Noneraquestoquellochemiaspettavo.TuofratelloGiuseppeNewYork,20Gennaio1951Dopomoltotemposonoriuscitoadaf�ittareunastanzaancheseorasonoindif�icoltaeconomica,hoappenaisoldiperprenderedamangiare.Illavoroefaticosissimo.Sonodistruttomalasituazionestamigliorando.Sonocontentochelıacasastiatebene.TuofratelloGiuseppe,NewYork,1Marzo1951tiscrivodopotantotempopercheoralasituazioneemigliorata.Nonostanteillavorofaticosoriescoadandareavanti.Purtroppoquinonmitrovobenissimo,nonhoamici,nonhoconosciutonessunoenemmenopensocheneavromail’occasionedatochenonsoparlarebenissimol’inglese.Mimancate,GiuseppeNewYork,5luglio1951Hopersoillavoro,mihannolicenziato. NewYork,10Agosto1951Lecosevannodimaleinpeggio:mihannoderubato.Ungruppodidelinquentimiharubatoilportafoglio.Orasononellapovertapiutotale.Stogialavorandoperpagarmiilbigliettodiritorno.Prestoritornerodavoi.Giuseppe NewYork,5settembre1951Hopagatoilbiglietto,fra5giornipartiro.Nonsonocontentodiquestapartedellamiavita,hofallitoetornodascon�itto.IltuocaroGiuseppe

Francesco Tavoni

Page 34: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Le nostre storie inventate

Una storia una realtà di Simone Panari 

Giuseppe Coppa di Matteo Coppa  

Il viaggio di Ginevra Esposito di Nicola di Genevive 

Siaw 

Diario di viaggio di Pasquale Messone di Valentina 

Messone 

La storia di Giacopelli Francesco di Andrea Onfiani  

Antonio Pagano, viaggio verso una nuova vita di 

Martina De Prisco  

Giuseppe Esposito di Daniele Esposito 

Page 35: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Una storia una realtà Questaelafontedell’archiviodiRubieradacuihopresospunto.

“Nonnomiraccontiunastoriaperfavore”“Vabene,vieniquialmio�ianco”.“Eraillontano1903eioavevopocopiudellatuaeta”“Quantianniavevi?”“Neavevo15perononinterrompermialtrimentiperdoil�ilo.Allora dove ero rimasto... ah giusto; era il lontano 1903 e io ero un ragazzino un po’ mingherlinoeabbastanzaalto.Mi ero appena accordato con mia madre e mio padre, i tuoi bisnonni, che sarei andato in America alla ricerca di una terra da coltivare; allora di soldi non ce n'erano molti e io e i mieigenitorieravamodegliumilicontadiniecisiguadagnavadaviverecomesipoteva.Mia madre mi diede dei soldi per il viaggio e un bel po’ di pane e prosciutto come provviste.

Page 36: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

La partenza da casa mia per l’America me la ricordo come se fosse ieri: mi alzai alle cinque perche il traghetto partiva da Genova alle 7, ci era voluta una settimana per arrivaresuunisolachegliamericanichiamavanoEllisIsland.In quell’isola mi ricordo che i poliziotti americani ti perquisivano, se avevi i pidocchi ti tagliavanoicapellietifacevanodeigiochettistranipervederequantoeriintelligente.Quando e toccato a me mi hanno detto che, dato che ero minorenne e non avevo nessuno con cui stare lı in America, dovevo tornarmene a casa, ma io non avevo i soldi per pagarmi il viaggio di ritorno cosı aspettai che calasse la notte e riuscı a scappare senza chenessunomivedesse.Quando fui a Nuova York o come la chiamate voi oggi New York trovai un lavoro in fabbrica che mi era stato offerto da un gentiluomo, anche lui di origine italiana, questo gentiluomosifacevachiamareboss.Il bosses mi porto in fabbrica dicendomi di lavorare sodo e sarei stato ricompensato, e cosı, col primo mese di stipendio, feci un bel malloppo ma non bastava ancora per pagarmiilviaggiopertornarmeneacasamia.Dopo il primo mese caro nipote, mi venne una gran nostalgia di casa cosı chiesi al boss se in America c’era qualche colonia italiana dove una famiglia di contadini potesse andare, il bosses disse di sı, disse anche che c’era una grossa colonia di italiani in New Orleans.Dopo un po’ di tempo passato a lavorare in fabbrica per il boss mi licenziai e tornai a casa.Tornato a casa dissi ai miei genitori che in America c’era una grossa colonia a New Orleans ma loro preferirono restare in Italia, anche se non avevamo molti soldi era pur semprelanostraterranataledoveeravamonatiecresciuti.

Simone Panari

Page 37: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

GiuseppeCoppa

NewYork,18Marzo1925Carafamiglia,vi voglio rassicurare con questa lettera dicendovi che sto bene. Sono arrivato a Ellis Island il primo gennaio di quest’anno. Il viaggio sulla “Conte Russo” e stato molto lungo. Ho conosciuto molte persone che come me stanno cercando di trovare fortuna qua in America, come Luciano e Salvatore. Ad Ellis Island ci sono stati dei controlli, ci hanno chiesto il nome, il cognome e tutti i nostri dati: se stiamo bene di salute, se siamo sani mentalmente e tante altre cose. Sono state delle ispezioni molto rigide. Io fortunatamente ho superato tutti i test, ma se reputano che non servi al loro paese, ti ri�iutano e non ti fanno entrare. Solo chi e giovane e puo fare dei lavori di forza e riuscito a passare. Avevamo tutti molta paura di non essere accettati e quindi bruciare tutti i nostri risparmi, fallendo il tentativo di trovare un lavoro in America. Ho seguito le utilissime indicazioni della tessera di riconoscimento per le societa di patronato a New York cosı come la richiesta di protezione degli immigrati italiani che mi ha aiutato a trovare il mio attuale lavoro: operaio in miniera. So che e un lavoro molto faticoso, ma e un lavoro, che anche con la miseria che guadagno, mi fa avere da vivere e riesco a sostenervi.

Page 38: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Ovviamente non ho intenzione di fare questo lavoro per sempre. Il mio sogno sarebbe aprire un impresa quı. Sara molto dif�icile perche guadagno poco e in piu una parte dei guadagni e dedicata a voi per aiutarvi, pero in questo paese ci sono molte piu possibilita. In America sto vedendo anche delle cose negative, perche vedo dei bambini che vengono sfruttati, raccogliendo legna o carbone, vendendo giornali, costretti a lavorare al posto di andareascuola.In ogni caso, voglio concludere questa lettera dicendo che sto molto bene. Qui lavoro, tanto, ma lavoro e spero che voi possiate venire qui un giorno, oppure che io possa tornareinItaliacomeunuomoriccochehaguadagnatodallasuaimpresa.Unsalutoatuttivoi,cirivedremoinfuturo.Giuseppe.

Matteo Coppa Hosceltoquestopersonaggioperche,purnonavendoparentichesonoemigratiinAmerica,volevoscriverelastoriadiunapersonacheavevailmiocognomeimmaginandochefosseunmioantenato.

Page 39: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Il viaggio di Ginevra Esposito di Nicola

01/07/1907Carodiario,oggi e un giorno come altri, su questa nave, con tanti passeggeri. Fa freddo, come sempre, anzi non mi sorprendo dato che siamo in pieno oceano. E’ da una settimana che sono partita e in questa nave non si fanno tante amicizie. Mi sento sola senza nessuno che mi sostenga in questo momento….so solo che tra poco anche la mia famiglia verra con me e mi sosterra in questa decisione. Parto per andare da Micheal, il mio ragazzo. Ricordo ancora quando Micheal e venuto in italia… Era venuto per una vacanza e alloggiava nell’hotel in cui io lavoravo. Il nostro incontro non e stato tra i piu belli pero: gli stavo portando la colazione e mi si e rovesciato il vassoio, fortunatamente era tutto intatto. Da quel momento ci siamo frequentati, �inche un giorno mi ha chiesto di diventare la sua ragazza. E’ stato un momento molto bello, in cui ho scoperto cosa era il vero amore. Ci siamo promessi di non lasciarci mai, infatti grazie a lui posso andare in

Page 40: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

America, per vivere insieme, dato che ha pagato il mio viaggio. So che vive a Pittsburgh, Pennsylvania,echeeacapodiun’industria.Quindipossostaretranquilla.In questo momento, sono seduta su una panchina, sul ponte ed ho una vista incantevole sull’oceano. A volte vorrei buttarmi dalla nave e trasformarmi in sirena, per poter nuotaredrittodrittoversodestinazione.La sera e normale, in cabina, sono seduta sul letto e sto scrivendo quello che mi e successo.Stasera, mentre ero al ristorante a mangiare, una donna si e avvicinata a me, mi ha guardata per un istante e si e seduta al mio tavolo. Abbiamo conversato di cose e cose tra cui la mia destinazione e il perche della mia partenza. Ho risposto al tutto con:<<Vado dalmiofuturomarito>>.Posso dire che sono molto contenta e che posso dormire in pace, pensando che tra qualchesettimanaarriveremo…02/07/1907Carodiario,tiricordidellapasseggerachehoincontratoacena?Orasiamomiglioriamiche.Rossana ed io ormai facciamo tutto insieme, e l’unica di cui mi posso �idare, l'unica con cuimipossocon�idare,ovviamentetusaraisempreunicoeinsostituibile.Sono grata di aver trovato una persona della mia stessa nazionalita, che sa la mia lingua; nesonomoltograta.Oratidevolasciare,devoandareapranzoconRossana.03/07/1907Carodiario,oggi sono in vena di ricordi. Mentre guardavo il mare, mi sono ricordata della mia partenza.Miricordotuttodiquelgiorno,anchelamattina.Mi ricordo che mi sono svegliata, e la prima cosa che ho fatto e stato vedere se le valigie erano complete, se non avevo lasciato niente. Sapevo che il viaggio sarebbe iniziato tra 5 ore ma andavo lo stesso di fretta, qualunque cosa avrebbe potuto rallentarmi, anche se mi rattrista il fatto che ho dovuto lasciare per sempre Mirabella, in questa bella citta io sono nata e cresciuta... Mi misi vestiti piu belli che avevo per la partenza e piombai in cucinadallamiafamigliachemistavaaspettandoperlacolazione.Mentre mangiavamo, mia madre era molto felice e continuava a sorridere a tutta la famiglia. Mia madre e l’unica che mi ha sempre sostenuta, in ogni scelta e momento della mia vita. Ovviamente non c'e solo lei ma e lei che mi spinge ad andare avanti, per un futuro che lei non ha potuto avere. Infatti lei veniva da una famiglia di umili origini, e lottasempreperfarciavereunbuonfuturo.Scusaperquestalacrima,mamiemozionomoltofacilmente.Durante la colazione mio padre invece era immerso nei pensieri, ma alla �ine anche lui ha sorriso. Finita la colazione ci voleva un bell’ abbraccio a tutti coloro che sarebbero

Page 41: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

restati a casa tra cui il nonno e la zia. Io e mia madre non abbiamo fatto altro che guardarci per tutto il viaggio, da casa mia, a Mirabella al porto di Napoli, dove ci sarebbe stata la nave Cretic ad aspettarmi . Fortunatamente, non ci fu nessun imprevisto e tutto andolisciocomel’olio.

Arrivata al porto pero mi sono fatta vincere dalle emozioni, e mi sono messa a piangere, cometuttoilrestodellafamiglia.Dopopromesse,abbracci,lacrime,�inalmentesaliiabordoelanavesalpo.Mi dispiace ancora di aver bagnato le tue pagine diario, ma so che tu mi perdonerai. Cosı almenoavraisempreunapartedimeimpressosutestesso.07/07/1907Carodiario,iltemposuquestanavepassainfretta,egiapassataunasettimana.Cercodirisparmiartituttelecosemenoimportantisenoqui�inisconolepagine.In questi giorni il clima e normale tra noi passeggeri, siamo un po’ piu amichevoli, e si sa chetrapocoarriveremoadestinazione.Non vedo l’ora di trovare Micheal, ovviamente dopo essere uscita da Ellis island, che mi vieneaprendere.Sono molto fortunata dato che parlo inglese e un po’ di tedesco. Inglese lo sapevo gia, il tedescomelostainsegnandoRossana.Caro diario, perche pero non sei una persona? Sai quanto e dif�icile scrivere tutte queste cose?Dirleavocesarebbemoltomeglio…

Page 42: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

24/07/1907Carodiario,siamo quasi arrivati a destinazione, oggi da lontano si poteva scorgere la statua della liberta.Credo che domani riusciremo ad approdare, sı proprio cosı domani APPRODIAMO. Ti raccontero tutto appena avro tempo e voglia di scriverlo. Ora cerco di mettere a posto le valigie,eriordinareidocumenti.27/07/1907Carodiario,orasonoinviaggiointreno,sedutavicinaaMicheal,chepoverinodorme.Tiraccontotuttoquellocheesuccessoinquesti3giorni.La mattina, all’alba, mi sono svegliata, uscita dalla cabina, sono andata sul ponte e mi sono �inalmente ritrovata con l’immagine della statua della liberta. Dopo averla vista, ho realizzato che tutto questo e reale e che NON ERA UN SOGNO. Arrivati, ci siamo messi tutti in �ila indiana, e dovevamo essere pronti con passaporto e documenti. Una volta controllato il tuo nome, lo scrivevano in un registro e poi venivamo controllati se avevamo pidocchi, malattie. Chi aveva qualche malattia veniva segnato con una x rossa, a chi aveva i pidocchi la x era verde, e chi poteva andare seguiva una persona . Io e Rossanasiamopassatenormalmente.Dopo ci portavano in un vero e proprio studio clinico, in cui c’era un dottore che faceva controlli normali, misurava la pressione, il battito, ci guardava la bocca e misurava la temperaturacorporea.In�ine, ci portarono in una sala in cui erano disposti uno ad uno dei giochini, dei rompicapo.Risolverlieraungiocodabambini...Fattituttiigiochi,registravanoiltuotempo,equellocheavevifatto.Tutto questo ovviamente in due giorni, perche ci dividevano a gruppi… io e Rossana siamostatesvelteesiamoscesetraleprime.21/08/1907Carodiario,oggieunbelgiorno,quiinPennsylvania,mafalostessofreddo.E’ungiornocomealtri,Michealealavoroetrapococidevoandareanch’io.Inquestacittasifannomolteamicizieemipiacemoltoviverequa.

Genevive Siaw

Page 43: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

DiariodiviaggiodiPasqualeMessoneAgosto1902Eccomiascriveretuttiimieipensierisuquestopiccoloquadernoperpassareiltempo…

Scrivo questo diario di viaggio, che poi lascero qua sulla nave, per farmi ricordare nel

tempo, per lasciare memoria che anche io c’ero e che (incrociando le dita) anche io ce

l’hofatta.

Inizio col presentarmi... mi chiamo Pasquale Messone, non ho molti, ma nemmeno pochi

anni, ma ho davvero tanta voglia di cambiamento. Sono uno dei tanti italiani che

emigrano in America. Io sono diretto in Louisiana, sperando che trovero un buona

occasioneperfarmiunavitanuova!

Misonoimbarcatopochigiornifa,credochetranonmoltoarriveremo.

Sono elettrizzato dall’idea che arrivero in America. A dire la verita ho anche un po’ di

paura, paura di non essere accolto. Ho sentito che viene permesso lo sbarco solo a quegli

immigrati che potrebbero essere utili per il paese. Io non dovrei nemmeno avere paura,

io sarei piu che utile per il paese. I miei genitori erano dei contadini. Fin da piccolo li ho

aiutati, �inche, poi non ci hanno rubato e distrutto le terre. Poi sono andato a lavorare in

miniera, per pochissimo tempo perche la compagnia per cui lavoravo e poi fallita; quindi

mireputomoltoutileperilpaese:sosiacoltivareicampi,sialavorarenelleminiere!

In piu sono riuscito ad avere la tessere di riconoscimento, cosa che non tutti hanno.

CredopropriochenonavrouncattivobenvenutoinAmerica!

Nonsodaquantotempostoscrivendo,pero...ECCOLA,L’AMERICA!

Questopiccolodiariodiviaggio�iniscequa.

Ti ringrazio se avrai letto queste poche righe. Spero che un giorno sentirai il mio nome,

perche saro diventato famoso. Forse scopriro una nuova piantagione oppure un nuovo

tipodimetallo!Chissa!

Soloilfuturolosaenonvedol’oradiscoprirlo!

Buonviaggio,

PasqualeMessone

Page 44: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Fontechemihadatol’ispirazione,dall’archiviostoricodiRubiera  

 

 Valentina Messone 

 

Page 45: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

LASTORIADIGIACOPELLIFRANCESCO

Ho scelto Giacopelli Francesco perche ha lo stesso cognome di mio nonna e quindi questo fatto mi e sembrato curioso, ma ho poi scoperto che non c’e nessun legame di parentela tra me e lui, ma dato che mi ha suscitato tanta curiosita, ho deciso di scrivere lasuastoria.Carodiario,oggi e il 15 Marzo 1906 e ho deciso di trasferirmi in America per trovare fortuna. Qui in Italia mi mancano i soldi e io e mio padre non riusciamo a mantenere l’intera famiglia, svolgiamo un lavoro molto umile cioe quello di lavorare nei campi. Ho quindi deciso di trasferirmi per trovare un lavoro che mi permetta di guadagnare di piu per poter mantenere anche la mia famiglia inviandogli somme di denaro. Domani mi rechero a PalermononemoltolontanodaMontelepredovevivoioCarodiario,

Page 46: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

Oggi e il 16 Marzo 1906, sono al porto di Palermo e sono riuscito a comprare un biglietto e a breve partiro. Sono molto teso perche non so tanto di inglese e quindi non sara facile adattarsi allo stile di vita americano e soprattutto non sara facile trovare un lavoro, ma hoancoratempoperimpararloCarodiario,sono sulla nave Sicilian Prince. E’ una nave estremamente grande. Non avevo mai viaggiato con una nave e non mi aspettavo che fossero cosı grandi. Ultimamente sto pensando all’America e la vedo come una via di fuga, una via di salvezza. Mi aspetto molto dall’America. Spero anche di trovare una ragazza con cui potrei metter su famiglia, datochea26anninonhotrovatoancoraunacompagna.Carodiario,Sono arrivato in America il 26 Marzo all’isola di Ellis. Non so come si scriva in inglese. Appeno sceso mi hanno fatto un sacco di domande e mi hanno fatto fare tantissimi controlli sanitari, ma �inalmente sono arrivato in America e la mia prima preoccupazioneequelladitrovarelavoro.Carodiario,ho �inalmente trovato un lavoro, faccio il garzone in una sartoria. La paga non e abbondante, ma mi permette di vivere e mi ritengo fortunato ad aver trovato questo lavoro. Per quanto riguarda l’abitazione vivo in un piccolissimo appartamento con due piccolestanze,mamiaccontento.Carodiario,la mia famiglia si e cacciata in un brutto guaio: i grandi latifondisti delle terre in cui mio padre lavora lo obbligano a pagare una tassa per guadagnare piu soldi e se non la paga li uccideranno. Io non guadagno abbastanza per pagare sia questa tassa sia mantenere la mia famiglia quindi credo che tornero in Italia tra circa una settimana appena avro i soldiperilbiglietto,manonsoancorachecosafareperaiutarelamiafamiglia.

Andrea Onfiani

Page 47: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

AntonioPagano,viaggioversounanuovavita

Caramadre,come va? Sono arrivato una settimana fa ed il viaggio e stato terribile. Eravamo tutti ammucchiati in dei letti provvisori nella seconda classe ed era presente un tanfo di muffa che non si respirava e si poteva notare una sporcizia assurda. Mentre eravamo per mare abbiamo riscontrato una terribile tempesta e pensavo che non ce l’avremmo fatta. Sono lieto che questa tragedia non sia avvenuta. Dopo cinque giorni in mare un ragazzino che poteva avere 14-15 anni urlo a gran voce la presenza della terraferma.Tutti i passeggeri erano appollaiati sul ponte principale e quando il ragazzino urlo si alzarono tutti in piedi e iniziarono a festeggiare per l’inizio di una nuova vita. Io come tutti gli altri passeggeri mi sono alzato e ho festeggiato. Appena attraccammo al porto presi la mia valigia e con il cartellino di riconoscimento in mano mi sono avviato verso il centro di riconoscimento presente sul posto. Ho dovuto aspettare per molto tempo il mio turno, a causa del gran numero di immigrati, che come me, erano arrivati in America. Quando fu il mio turno presi la valigia e mi diressi verso il mio agente di riconoscimento e lı mi fecero molti controlli,sia di salute, sia familiari, sia economici, solo che non capivo mentre parlavano.Dopo circa un’ora che mi esaminavano �inii il mio ultimo controllo e con la mia nuova carta d’identita ero pronto per arrivare de�initivamente a New York. Dopo essermi perso circa cinque volte ho trovato l’associazione San Raffaele dove mi hanno ospitato per una notte. Il giorno dopo mi aiutarono a trovare un lavoro e un posto in cui dormire. Adesso lavoro come uno spalatore di letame nella periferia di New York e appena avro dei soldi ve li mandero in

Page 48: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

modo che possa pagare i debiti che abbiamo. Salutami i miei fratelli e digli che mi mancano.Sperochestaretebene.tuoadorato�iglio,AntonioPagano3-4-1902Questaestatalamiafontediispirazione

Martina De Prisco

 

Page 49: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

 

Giuseppe Esposito 14agosto1929Carodiario,oggi non sara un giorno come tutti gli altri, non sara un’altra giornata passata o a far niente o a chiedere l’elemosina ai passanti per strada, come facevo a volte davanti alla chiesa del nostro paese. Oggi avro �inalmente l’opportunita che mi potra salvare e cambiarelavita.Questa e stata veramente una scelta dif�icile, ma ho ormai deciso: lascero l’Italia e raggiungero�inalmentel’America.Oggi e il giorno dell’imbarco e devo ancora preparare i bagagli, ma tanto che sara mai, possiedo praticamente due maglie e un paio di pantaloni. Niente di piu. Pochi panni simili a stracci e una tessera di riconoscimento, dataci in comune, per aiutarci, per esserericonosciutialportodiEllisIsland.

________________Ormai e calata la sera e la vista sull’oceano e una cosa stupenda. C’e un grande silenzio e la luna assieme alle sue sorelle stelle illumina la buia notte. Finalmente riusciro a raggiungere l’America. Che cosa incredibile da credere, anche se ormai, ritrovo in me una grande solitudine, perche non ho niente da fare, non ho nessuno con cui giocare, poi qui e dif�icile fare amicizia con gente della mia eta, non ci sono molti ragazzini. L’unico che ho notato si trovava sul ponte, e rimasto tutto il pomeriggio seduto sopra una panchina,

Page 50: Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di ......Progetto Bellacoopia ricerca 2017-18 Scuola secondaria di I° E. Fermi Rubiera Lavoro della III D supervisione prof.sse

a guardare il mare, con un’espressione malinconica, con la faccia di uno che quel giorno dilacrimeneavevasparsetante.________________Adesso e notte fonda, e stata una giornata lunga, e tra poche settimane potro realizzare il mio sogno. Questa e stata una giornata abbastanza impegnativa. Sono molto stanco, perciotimandolabuonanotte.Adomaniamicomio.________________21settembre1929Carodiario,e passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho scritto qualcosa. In questo ultimo periodo ho avuto tante cose a cui pensare. Ma l’importante e che ce l’ho fatta. Sono in America. Sono da qualche giorno qui, e sono gia riuscito a trovare un posto in cui stare. Mi trovo nel centro di accoglienza per migranti, e devo dire che mi trovo piuttosto bene. Ho per�ino trovato dei bambini italiani con cui ho stretto amicizia e ad essere sincero, se potessi tornare indietro nel tempo, non avrei fatto una scelta migliore. Finalmente sento diavereunfuturo.Qui,sentodiaverequalchesperanza.Ho scelto questo personaggio perche mi sembrava interessante raccontare la storia di un semplice ragazzino, immaginare come avrebbe potuto sentirsi affrontando un viaggio cosılungoedif�iciledasolo,senzanessunochelopotesseaiutare.

Daniele Esposito