BCC TERRA DI LAVORO SAN VINCENZO de’ PAOLI · S. Vincenzo deʼ Paoli, uno di noi di Carlo Gomes...

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Flash BCC TERRA DI LAVORO SAN VINCENZO de’ PAOLI Buona Estate! Un anno insieme! Gennaio Giugno 2017 Numero 1 Un anno fa nasceva la nostra BCC TERRA DI LAVORO “S. Vincenzo de’ Paoli” notiziario

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FlashBCC TERRA DI LAVOROSAN VINCENZO de’ PAOLI

Buona Estate!

Un annoinsieme!

Gennaio Giugno 2017Numero 1

Un anno fanasceva la nostraBCC TERRA DI LAVORO“S. Vincenzo de’ Paoli”

notiziario

Gennaio Giugno 2017Numero 1

Hanno collaborato:Valentino Grant, Franco Vildacci, Giuseppe Spera, Roberto Ricciardi, Antonio Nuzzolo,

Antonio Francese, Gianfranco Noviello, Alessandro Della Valle, Carlo Santoro, Carlo GomesGiuseppe Centore, Giacomo De Luca, Luigi Granatiello, Gaetano Riccardelli, Michele Melone

notiziarioIndice

Responsabile Redazione:Antonio Nuzzolo

Ideazione ed elaborazione grafica:Antonio Nuzzolo e Giovanni Casertano

Stampa:Casertanotipolito - San Prisco

LʼEditoriale di Valentino Grant

La Riforma del Credito Cooperativodi Franco Vildacci

Il Piano di risanamento della BCCdi Giuseppe Spera

LʼEconomia della Campania…di Roberto Ricciardi

A un anno dalla fusionedi Antonio Francese

La funzione dellʼAmmin. Indipendentedi Gianfranco Roviello

Il referente interno della funzionedi Internal Audit di Alessandro Della Valle

I tempi sono mutatidi Carlo Santoro

Giovani Soci della BCCdi Gaetano Riccardelli

S. Vincenzo deʼ Paoli, uno di noidi Carlo Gomes

Capua: lʻantico museo campanodi Giuseppe Centore

Alla scoperta di mete turistichedi Giacomo De Luca

Il Parco dei Monti Tifatinidi Luigi Granatello

Attività Socialidi Michele Melone

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2 Giugno 2017

3Giugno 2017

Carissimi, il tempo trascorre veloce e così è già ora di accendere la prima candelina per ricordare un anno dal 1 luglio 2016 quando giuridicamente fu costituita la nostra BCC TERRA DI LAVORO “S. Vincenzo’ de’ Paoli”. Per le cose realizzate sembra tanto, ma in effetti questo anno è volato. Non nascondo con un pizzico di orgoglio i tanti progetti ed idee che sono diventate realtà: dalla campagna promozionale lanciata sull’intero territorio “E’ Nata, E’ femmina, E’ Sana” oppure “E’ Presente, è Vicina, è Disponibile” che ci ha accompagnato per tutta l’estate 2016. Abbiamo dedicato tempo, energie e risorse alle filiali dell’Alto Casertano: la sede distac-cata di Mignano Montelungo completamente ristrut-turata sia all’interno, con un layout moderno e funzionale, che esternamente adeguandola anche per i servizi alla sede di Casagiove. Lo sportello di San Vittore rinnovato così come un restyling a quello di Galluccio; a breve partiranno i lavori per la filiale di Cassino per conferirle maggiore fruibilità e funzionalità. Per quest’ultima è stato potenziato anche l’organico al fine di poterne rilanciare l’intera attività sull’importante piazza sede dell’Università, del Tribunale, e della monumentale Abbazia. Vi assicuro che di questi tempi in cui il sistema banca-rio cerca di rivedere tutto il proprio business non è semplice dedicarsi alla rete anche perché continuo oggetto di ripensamento e studio per aumentarne l’efficienza, l’economicità senza tradire al contempo la natura cooperativistica e la connotazione locali-stica. Da qui ad un anno saremmo già entrati nel Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA insieme ad altre centinaia di BCC di tutta Italia e cambieranno tante regole e normative a cui aderiremo con la sottoscrizione del patto di coesione. La volontà dell’autorità bancaria Europea (EBA) e della Banca Centrale Europea (BCE) è quella di avere una rete di banche locali solide ed affidabili con responsabili-tà specifiche accentrate in una holding. Per questo la nostra BCC: struttura e governance stanno profondendo ogni sforzo ed impegno per presentar-si a questo storico appuntamento al meglio delle proprie condizioni nonostante la congiuntura, la continua evoluzione dei mercati e del sistema bancario. Sfide multiple che s’incrociano rendendo particolarmente complesse decisioni ed attuazioni di programmi che diventano obsoleti e superati nel giro di qualche settimana. La stessa ispezione di Banca d’Italia (ottobre 2016/gennaio 2017), come ricordavo nell’ultima assemblea del 14 maggio, ha

incoraggiato e sostenuto questo percorso ricono-scendo il lavoro svolto ma anche quello che ancora è necessario compiere per una banca pronta ad entrare nel nuovo corso del Credito Cooperativo Italiano. Non è trascorsa una settimana di quest’ultimo anno senza aver portato a casa risulta-ti che andassero nella medesima direzione. Tutto questo però senza trascurare la necessità di realiz-zare una vera integrazione tra le due strutture che hanno dato vita alla BCC TERRA DI LAVORO. Lavoro tutt’altro che semplice e tuttora in corso e che vede in primo piano la Direzione Generale e tutti i suoi più stretti collaboratori. Non passa giorno in cui non si ripensi, al fine di migliorare ed efficien-tizzare i processi, l’organizzazione e le diverse funzioni operative per offrire servizi e conseguire risultati di gestione significativi. Ho incontrato in questo anno tanti soci dell’Alto Casertano e dopo un primo approccio di naturale diffidenza ho con molti stretto rapporti di vera amicizia che sono andati anche oltre quelli strettamente bancari e lavorativi. Il nostro territorio esprime tante eccellen-ze e qualità imprenditoriali oltre che storia e cultura; compito della BCC è poterne esaltare valore e potenzialità affidando alle nuove generazioni il compito di consegnarle al futuro.Cari amici non voglio dilungarmi ulteriormente anche perché tutti gli argomenti che ci riguardano e di maggiore attualità sono trattati in queste pagine che vi invito a leggere sia che si tratti di materia bancaria piuttosto che delle iniziative dei Giovani Soci o di quelle sociali. Abbiamo voluto dedicare anche una sezione del notiziario ai territori con le proprie tradizioni e realtà; stiamo pensando ad una redazione di questo giornalino dinamica ed interlo-cutoria con tutti Voi socie e soci della Banca per darvi la possibilità di sentirvi coinvolti personalmen-te nella cooperativa. Siamo 3500 soci e vogliamo assicurare a tutti informazione completa sulle tante proposte ed iniziative della Banca. La App (applica-zione) per smartphone e tablet presentata in assemblea dovrebbe, per coloro che con dimesti-chezza utilizzano tali strumenti, consentire di essere sempre in contatto con la banca ed interagi-re con la stessa a mezzo anche un servizio chat con il quale poter richiedere spiegazioni, informa-zioni al Presidente o al Direttore.Cordiali saluti

UN ANNO INSIEME

IL PRESIDENTE Valentino Grant

L’editoriale del Presidente

4 Giugno 2017

6 Giugno 2017

Il Piano di risanamento della BCC:un nuovo strumento di vigilanza

La redazione di un “piano di risanamento” da parte delle istituzioni finanziarie e creditizie è prevista dalla Direttiva 2014/59/UE (Banking Recovery and Resolution Directive - BRRD) che è stata recepita in Italia attraverso i Decreti Legislativi n. 180 e n. 181 del 16 novembre 2015. La Direttiva prescrive l’adozione di Piani di risanamento (Recovery plans) che vanno redatti quando le istituzioni si trovano in con-dizioni di “ordinaria gestione” e contengono misure volte a prevenire e risolvere tempesti-vamente le situazioni di deterioramento. Il Piano è oggetto di trasmissione alla Banca d’Italia che, entro sei mesi dalla presentazio-ne, ne verifica la completezza e adeguatezza in conformità dei criteri indicati nelle perti-nenti disposizioni dell’Unione europea. Le Autorità di Vigilanza valutano il piano secondo criteri di: completezza - nel piano deve essere definito chiaramente quanto viene attivato; chi ha la responsabilità di avviare le azioni di risanamento; che cosa devono fare i diversi attori coinvolti; quali opzioni sono concretamente a disposizione dell’intermediario per il suo risanamento - qualità - il piano deve essere chiaro, esausti-vo, coerente e deve includere solo informa-zioni rilevanti - credibilità - i processi e le opzioni devono essere definite con il pieno coinvolgimento degli organi. Le Autorità, al verificarsi delle situazioni di deterioramento dell’istituzione, possono imporre l’attuazione di una o più misure d’intervento precoce o di una o più opzioni di risanamento, anche sulla base delle informa-zioni generate dai sistemi di analisi azienda-le.In merito ai contenuti, gli orientamenti dell’Autorità Bancaria Europea (EBA/-GL/2015/16) descrivono obblighi semplificati per la redazione del Piano applicabili a tutti i soggetti sottoposti alla Vigilanza diretta della Banca d’Italia (Less Significant Institutions o

LSIs), e quindi di fatto a tutte le BCC/CR, e nel suddetto provvedimento della Banca d’Italia è stato indicato il contenuto informati-vo minimo del piano semplificato.Il Piani di risanamento è suddiviso in cinque capitoli: 1) Sintesi degli elementi principa-li: il capitolo riepiloga gli aspetti salienti del Piano; 2) Gestione: il capitolo contestualizza il piano di risanamento nel modello di funzio-namento e nel modello dei rischi della banca; 3) Analisi strategica: il capitolo delinea la natura e le caratteristiche delle opzioni di risanamento. L’ultima parte del capitolo è dedicata agli indicatori selezionati e alla descrizione degli scenari di stress; 4) Piano di comunicazione: il capitolo è dedicato al tema delle comunicazioni con l’Autorità di Vigilanza; 5) Misure di intervento precoce (misure preparatorie): il capitolo si concen-tra sull’attivazione degli interventi in grado di rimuovere precocemente le anomalie che emergono dal quadro tecnico della banca.Il piano deve essere integrato e coerente con gli altri processi di governo, in particolare con il RAF, l’ICAAP e il CFP.Uno degli elementi principali del piano è rappresentato dagli indicatori, che devono essere selezionati in coerenza con le carat-teristiche dell’ente e in grado di evidenziare i sintomi di deterioramento. La calibrazione delle soglie stabilite per ciascun indicatore per l’attivazione delle opzioni di risanamento deve essere tale da agire con sufficiente anticipo. Altro elemento importante del piano è rappresentato dalle opzioni di risanamento. La banca deve individuare le opzioni disponi-bili, valutarne la concreta attuabilità (anche in situazione di stress), i rischi e l’impatto sui profili tecnici (capitale, liquidità e redditività), organizzativi e operativi.

Funzionario FedercampanaGiuseppe Spera

7Giugno 2017

Come ormai da qualche anno la Banca d’Italia presen-ta alle istituzioni bancarie e non della Campania le proprie analisi sulla congiuntura e sulla struttura dell’economa locale offrendo alla collettività un contri-buto di riflessione sugli aspetti critici ma anche sulle potenzialità di sviluppo della regione. Quest’anno in particolare oltre alla valutazione dell’andamento dell’economia regionale nel 2016 e dei primi mesi del 2017 il rapporto contiene alcuni approfondimenti che riguardano l’agroalimentare, le start-up innovative, l’industria 4.0, i tempi di rientro dalla inoccupazione, le imprese pubbliche locali.Mercoledì 14 giugno alle ore 15 presso l’Aula Magna della Federico II di Napoli anche la nostra BCC TERRA DI LAVORO era presente all’importante appuntamento con il Presidente Grant, il Direttore Generale Francese ed il sottoscritto. Sinteticamente qui si riferisce che nel 2016 l’attività economica in Campania è cresciuta in particolare nei consumi. Il PIL (prodotto interno lordo) del 2016 è risultato inferiore di circa il 14 per cento rispetto a quello del 2007. Riportiamo qui di seguito un quadro d’insieme per comparti.IMPRESE: sebbene la dinamica del fatturato e gli investimenti nel 2016 si è attenuata nei primi mesi del 2017 rileva un graduale rafforzamento dei livelli di attività. Gli incentivi previsti per l’adozione delle tecno-logie della cosiddetta industria 4.0 dovrebbe intensifi-care nell’anno in corso l’accumulazione di capitali. Un contributo all’innovazione potrà provenire anche dalle start-up innovative il cui numero si espande rapida-mente anche in Campania. Le vendite all’estero dell’agroalimentare hanno continuato a sostenere l’export campano. Il comparto delle costruzioni dopo una piccola ripresa del 2015 ha ripreso a contrarsi nel 2016. Il turismo internazionale registra andamenti favorevoli. Si è rafforzata l’espansione dei prestiti alle imprese ma solo a quelle con contenuti livelli di rischiosità. IL MERCATO DEL LAVORO: Nel 2016 è proseguita in Campania l’espansione dei livelli occupazionali in particolar modo per le fasce di lavoratori più anziani e per i laureati e diplomati. Il migliorato clima di fiducia delle famiglie spinge una quota sempre più ampia di inattivi a cercare lavoro. Analisi mostrano che circa il 60% di chi ha perso il lavoro lo ritrova entro tre anni; avvantaggiati i laureati e gli over 35 anni. LE FAMIGLIE: Le migliori condizioni del mercato del lavoro hanno sostenuto il reddito disponibile e contri-buito all’espansione dei consumi. La quota di residenti in Campania in condizioni di povertà assoluta assume valori superiori alla media nazionale. Le favorevoli condizioni di accesso al credito e il livello dei prezzi hanno sostenuto la ripresa del mercato immobiliare residenziale. Sono cresciuti i mutui al di là delle surro-

ghe e sostituzioni. I bassi livelli dei tassi di interesse hanno indirizzato le famiglie verso forme d’investime-nto prontamente liquidabile e dall’altro verso il rispar-mio gestito che agevola la diversificazione del rischio.IL MERCATO DEL CREDITO: Nel 2016 le banche hanno ulteriormente ridimensionato la rete di sportelli. Sono ancora diminuiti i dipendenti bancari, in partico-lare gli addetti agli sportelli. La riduzione degli sportelli ha intensificato il ricorso ai canali telematici. Dal 2009 la diffusione dei canali online è quasi raddoppiata tra la popolazione campana. Il 70% dei bonifici bancari nel 2016 è stato disposto per via telematica. La qualità del credito è lievemente migliorata consentendo di stabilizzare l’incidenza dei crediti deteriorati sui prestiti complessivi. A mitigare gli effetti dei crediti deteriorati sui bilanci delle banche contribuiscono l’aumento delle rettifiche di valore e la crescente incidenza dei crediti garantiti su tali esposizioni.LA FINANZA PUBBLICA: le amministrazioni pubbli-che locali sono impegnate nella stabilizzazione della spesa per il personale e nella riduzione dei debiti verso il settore privato. Nel 2016 il debito in rapporto al PIL continuava a essere tra i più elevati delle regioni italiane. Si è consolidato l’equilibrio finanziario nella gestione sanitaria. In altri comparti prosegue il risana-mento, in particolare in quello dei servizi essenziali. L’efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali presentano ampi margini di miglioramento e che potranno beneficiare di progetti di rilevanza strategica nell’ambito della programmazione europea 2014-2020.

L’Economia della Campania:rapporto della Banca d’Italia

Il Vice Presidente VicarioBCC Terra di Lavoro “S. Vincenzo de Paoli”

Roberto Ricciardi

A quasi un anno dall’aggregazione delle banche di Casagiove e di Mignano, che ha visto la nascita della BCC Terra di Lavoro, è tempo di fare un primo vero resoconto sullo stato del processo di integra-zione tra le due realtà. E’ questa l’occasione, nel ruolo da me ricoperto, di farmi testimone di quegli aspetti di integrazione e coesione che più di ogni altro elemento influiscono sulla buona riuscita di un’operazione di tale portata.Fin dai primi contatti tra le due realtà gli aspetti di integrazione, sia sotto il profilo operativo che relazionale, sono stati in cima alla lista delle priorità degli organi amministrativi delle due BCC. Le espe-rienze pregresse, infatti, vissute da entrambi i lati hanno fatto sì che molti degli attori coinvolti si siano presentati ai tavoli di confronto e di lavoro con la massima sensibilità al tema in questione. Su queste basi si è fondato il lavoro svolto finora e che, come riconosciuto da tutti gli interessati alla nostra realtà, a un anno dalla fusione porta ad affermare con certezza la buona riuscita dell’iniziativa stessa. I soddisfacenti livelli di integrazione raggiunti riguardano tutte le sfere di azione della Banca. Mi riferisco in tal senso agli organi di vertice, alla strut-tura organizzativa e ai processi operativi fino alla clientela e alla compagine sociale.Degna di nota è la maturità e la sensibilità dimostra-ta dagli organi di vertice, in particolar modo dal Consiglio di Amministrazione e su tutti dal presiden-te Grant, che hanno portato ad affrontare le proble-matiche che si sono manifestate in questa prima fase del percorso in una costante ottica di confronto e di conoscenza delle proprie visioni, accompagnati da assoluto buonsenso. In tale contesto è doveroso sottolineare il riferimento a chi, nell’ottica di una obbligata razionalizzazione dell’intera struttura, ha convenuto di poter fare “un passo indietro”.Encomiabile è apparso finora l’atteggiamento della dipendenza tutta, che con grande senso di respon-sabilità ha dato ampia disponibilità a rimettersi in gioco in questa nuova esperienza. In tal senso, a differenza di quanto spesso si riscontra in operazio-ni della specie che non nascono sotto i migliori auspici, la convivenza con nuovi colleghi - fenome-no che ha interessato sia gli uffici centrali che le filiali - è stata affrontata scongiurando il rischio di condizionamenti e pregiudizi di qualsivoglia natura. Molti di loro, sia dal lato dell’incorporata che dell’incorporante, sono stati e tuttora sono chiamati a sacrificare taluni “agi”, come la vicinanza al posto di lavoro, per supportare il cambiamento che ha necessariamente riguardato l’intera struttura.Una menzione e un ringraziamento particolari vanno, infine, attribuiti alla clientela e alla compagi-ne sociale che hanno saputo comprendere e “sop-portare” i fisiologici disagi che si sono avuti soprat-

tutto nel periodo immediatamente successivo al perfezionamento dell’operazione. Un ruolo fonda-mentale ha giocato l’azione delle due Presidenze, che fin dai primi mesi del 2016 hanno scelto di intra-prendere un percorso di comunicazione volto a far comprendere, non senza difficoltà, le reali necessi-tà e opportunità che si celavano dietro la volontà di proporre ai Soci un’aggregazione, nell’ottica di una piena trasparenza. La dimostrazione di quanto ritengo di poter soste-nere risiede nel brillante superamento da parte della Banca di due “prove” fondamentali: la prima rappresentata dall’ispezione ordinaria da parte della Banca d’Italia che l’Istituto ha affrontato nel periodo dicembre-febbraio, che si è conclusa con esito positivo nonostante si fosse a pochi mesi dalla fusione; la seconda costituita dall’ottima partecipa-zione all’Assemblea Sociale da parte sia dei Soci di competenza dell’Area Mignano che di quelli dell’Area Casagiove.La fusione non rappresenta un punto di arrivo, ma con essa la Banca si proietta in una nuova dimen-sione che, con la riforma del Credito Cooperativo alle porte, comporterà la necessità di affrontare nel prossimo futuro nuove e più complesse sfide, da vivere nella convinzione che il nostro Istituto debba rappresentare una realtà di credito sempre più importante e diffusa sul Territorio Campano.

8 Giugno 2017

A un anno dalla fusione…

IL DIRETTORE GENERALEBCC TERRA DI LAVORO S. VINCENZO DE’ PAOLI

Dott. Antonio Francese

9Giugno 2017

La Banca d’Italia ha introdotto al Titolo V, Capitolo 7 una riforma organica del Sistema dei Controlli Interni, fissando principi generali del processo di gestione dei rischi, compiti delle funzioni aziendali e requisiti minimi atti a garantire il rispetto della sana e prudente gestione. Tra questi vengono, altresì, stabiliti i principi generali e i requisiti particolari che consentono alle banche, coerentemente con la politica aziendale in materia di esternalizzazione e, in linea con il principio di proporzionalità, di esternalizzare le funzioni aziendali di controllo. Alla Funzione Internal Audit esternalizzata è specificatamente assegnato il compito di sottoporre a verifica periodica l’adeguatezza ed efficacia del Sistema dei Controlli Interni.Le verifiche periodi, stabilite a monte da un piano di AUDIT, si concludono con dei reports che indicano i risultati riportati in una scala di valutazione che può essere così sintetizzata:• favorevole• in prevalenza favorevole• parzialmente favorevole• in prevalenza non favorevole• non favorevole.Le disposizioni stabiliscono, inoltre, che le banche che ricorrono all’esternalizzazione di funzioni aziendali presidiano i rischi e mantengono la capacità di controllo e la responsabilità sulle attività esternalizzate. A tal fine, la banca nomina specifici referenti interni per ciascuna delle singole funzioni aziendali di controllo esternalizza-te.Il Sistema dei controlli interni si compone ad oggi di molteplici organismi di controllo. La gestione integrata dei diversi rischi aziendali, non solo rischi puri, tipici dell’attività di intermediazione finanziaria, ma anche quelli di mercato, operativi, legali, reputazio-nali ed altri ancora, non può prescindere, infatti, dalla predisposizione di adeguati sistemi di controllo interno. La continua evoluzione della normativa e dei modelli di corporate governante impongono agli intermediari finanziari di sviluppare meccani-smi di controllo aziendale sempre più sofisticati in grado di monitorare e di gestire costantemente la crescente complessità operativa ed i correlati profili di rischio. Il referente interno della funzione di internal audit esternalizzata , viene, pertanto, incaricato della complessiva supervisione della specifica attività di controllo esterna-lizzata, anche se la responsabilità finale resta in capo alla banca. In particolare, viene a configurarsi una sorta di controllo/valutazione incrociata e reciproca tra il referente interno e l’Internal Audit esternalizzato.Il referente interno, in sintesi, svolge attività di supporto al soggetto incaricato di svolgere la funzione esternalizzata e viene incaricato del coordinamento operativo della specifica attività di controllo esternalizzata, relazionando periodicamente al CDA. A fronte dell’importante ruolo attribuito al referente interno della Funzione Internal Audit, sono richiesti dalla normativa di vigilanza specifici requisiti di professionalità e di indipendenza.

La figura dell’amministratore indipendente bancario, è una delle novità in tema di governance degli istituti di credito introdotte dalle Disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche del 4 marzo 2008. Tale istituto è sorto con l’obiettivo da parte della Banca d’Italia di migliorare il confronto tra gli amministratori in sede di consiglio di amministrazione. Mediante la figura dell’amministratore indipendente bancario il legislatore secondario, nelle vesti della Banca d’Italia, cerca di attuare un miglioramento della governan-ce bancaria rendendola più consapevole del possibile impatto delle sue decisioni. I soggetti chiamati a svolgere il ruolo di amministratori indipendenti bancari devono essere in possesso dei più alti requisiti possibili, previsti dall’ordinamento e dalla libera autonomia delle banche stesse, di professionalità, di onorabilità e di indipendenza. In particolare si deve evidenziare l’importanza del ruolo svolto dagli amministratori indipendenti bancari nelle c.d. operazioni con parti correlate. Sono parti correlate: - chi controlla la banca, direttamente o indirettamente; - chi ne è controllato o collegato; - chi detiene una partecipazione tale da esercitare un’infl-uenza notevole all’interno dell’assemblea dei soci; - chi amministra o ha un rilevante ruolo dirigenziale, o è un congiunto di qualcuno di costoro.Tale disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della banca possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della banca a rischi non adeguata-mente misurati o presidiati, potenziali danni per deposi-tanti e azionisti. L’Amministratore indipendente:• formula pareri analitici e motivati nonché vincolanti sulla complessiva idoneità delle presenti procedure e dei successivi aggiornamenti a conseguire gli obiettivi delle Disposizioni; • esamina, in fase pre-deliberativa, le operazioni con soggetti collegati, individuando e rappresentando eventuali lacune o inadeguatezze ai soggetti competenti a deliberare; • deve essere coinvolto nelle fasi delle trattative e di istruttoria in caso di operazioni di maggiore rilevanza, attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo e con la facoltà di richiedere informazioni nonché di formulare osservazioni agli Organi delegati e ai soggetti incaricati della conduzione di dette fasi; • formula pareri preventivi e motivati nel caso di operazio-ni con soggetti collegati poste in essere dalla Banca in merito all’interesse della stessa al compimento di tali operazioni, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni;• formula pareri preventivi e motivati nel caso di operazio-ni con soggetti collegati di maggiore rilevanza; • svolge ogni altra funzione prevista dalle Disposizioni. Per le finalità connesse al proprio ruolo, all’Amministrato-re indipendente è attribuito, previo parere di congruità

espresso dal Collegio Sindacale, un budget annuo fissato dal Consiglio di Ammini-strazione. Il Consiglio di Amministrazione della BCC Terra Di Lavoro di Casagiove, in data 06/11/2013 mi ha onorato della nomina quale amministratore indipendente della banca, carica confermata per il triennio 2016/2018.

La Funzione dell’Amministratore indipendente

Il REFERENTE INTERNO DELLA FUNZIONEDI INTERNAL AUDIT ESTERNALIZZATA NELLE BCC

L’Amministratore IndipendenteBCC TERRA DI LAVORO

Dott. Gianfranco Roviello

Avv. Alessandro Della ValleReferente Interno Funzione Internal Audit

10 Giugno 2017

11Giugno 2017

12 Giugno 2017

…ma, alla fine, possiamo presentarci ai soci, alla clientela, a tutti i cittadini, come una forza sana, pronta a dare il massimo contributo per il raggiungimento di quegli scopi per cui la Cassa è stata fondata. Siamo proiettati nel futuro con professionalità tecniche e moderne, con strategie di marketing, ma non abbiamo intenzione - è questo il nostro impegno - di allontanarci minimamente dalla nostra identità storica”. Parole che a prima vista potrebbero facilmente essere attribuite ad eventi recenti, ma non sono altro che quelle pronunciate a conclusione della cerimonia di inaugu-razione della nostra nuova, prestigiosa sede di Via Madonna di Pompei nel lontano 7 marzo 1992.Parole uscite dal profondo del cuore e con una forza d’animo capace di produrre, a distanza di 24 anni (1°luglio 2016) un evento che ha tracciato un solco profondo nella storia della nostra vetusta “S.Vincenzo de’Paoli”, con un “vomere” guidato da mani forti della nuova generazione, pronta ad assumere il ruolo di protagonista in mutevoli realtà socio-economiche a tutto vantaggio e prestigio delle comunità in cui sappiamo essere presenti. La celebrazione del 1°compleanno (1°Luglio 2017) della neonata BCC Terra di Lavoro “S.Vincenzo de’Paoli”, venuta alla luce dopo una felice gestazione lunga e accorta , va annoverata all’opera di due partners a cui va tributato un sincero plauso di stima e riconoscenza per aver saputo individuare, in tempo utile, l’approccio necessario per la realizzazione di una nuova e lungimirante realtà operativa. Valentino Grant per la BCC di Casagiove e Vincenzo Belmonte per la BCC dell’Alto Casertano e Basso Frusinate, assistiti da un supporto tecnico - professionale delle rispettive Direzioni Generali e dalla platea amministrativa ed operativa di entrambi, non hanno avuto alcuna remora nel portare avanti un progetto di fusione per incorporazione - da qualcuno definito ambizioso e coraggioso - necessario e improcrastinabile per impellenti esigenze di mercato e di adeguamento alla incessante pressione della nuova normativa europea che disciplina l’attività finanziaria con una sana politica che ammortizzi o quanto meno affievolisca i rischi sempre presenti nel settore specifico. In un contesto particolarmente dinamico come quello che si è andato delineando negli ultimi anni, il raggiungimento di un adeguato livello di redditività, richiedeva necessariamente il rafforzamento degli indici patrimoniali delle due strutture , perseguibile solo innalzando i livelli di produttività in una più estesa area geografica; produttività per la quale il presidente Grant, coinvolgendo nella strategia il collega Belmonte, non ha esitato nel mettere in atto un disegno a più ampio respiro operativo implementato dall’offerta di servizi ai soci e all’accresciuta clientela, a più

alto valore aggiunto. La nuova struttura - che proprio “nuova” non è -, per le singole origini storiche in cui affondano le radici delle due unità (incorpo-rante e incorporata), dopo un primo anno vissuto ad un ritmo vertiginoso nel continuo sforzo di adeguamento degli aggregati informatici alle esigenze di una normativa che non lascia tregua, comincia a dare gli attesi frutti, anche se a piccoli passi, ma pur sempre confortevoli. Si cominciano a raccogliere i primi risultati rivenienti da una univoca linea strategica e organizzativa da far invidia ai “più grandi”, costruita in modo da fare un salto di qualità tale da conciliare, prima di tutto, l’obiettivo di preservare e perseverare lo storico vantaggio competitivo riconducibile alla sua identità di “banca del territorio”, senza perdere le opportunità che valorizzino la sua mission e senza perdere d’occhio ineluttabili profili di redditività e di efficienza, connessi alla razionalizzazione dei costi e alla riduzione delle rischiosità dei crediti erogati. La “voce” dei numeri l’ascolti-amo dagli “addetti ai lavori”; a noi non resta altro che prendere atto delle eccellenti doti professionali di cui la ”BCC Terra di Lavoro -San Vincenzo de’Paoli” può andarne fiera, e noi soci con essa, guardando al futuro - senza trascurare gli insegnamenti del passato-, con fiducia e sereno incedere, affinchè le nuove generazioni possano continuare a “seminare” e raccogliere più abbondanti frutti e goderli con appagabili certezze.

“I tempi sono mutati e i mercati non ci danno tregua”…

L’ASSEMBLEA DEI SOCI

“Per la prima volta quest’anno l’Assemblea è stata l’occasione per presentare ai soci le

attività delle aziende socie o dei soci”

13Giugno 2017

Carlo Santorogià Presidente “BCC S. Vincenzo de’ Paoli”

14 Giugno 2017

L'articolo di questa edizione del nostro periodico sarà dedicato al racconto di quanto fatto dai giovani soci nell'ultimo seme-stre e di cosa bolle in pentola per il prossimo.Cose fatteAbbiamo per la prima volta riunito i giovani soci della vecchia San Vincenzo de' Paoli con quelli di Mignano, in un abbraccio che ha suggellato la nascita del Gruppo Giovani soci della Bcc Terra di Lavoro San Vincenzo de' Paoli.Abbiamo promosso un corso di lingua inglese professionaliz-zante con un costo simbolico a carico dei Giovani Soci della nostra Bcc, che in questi giorni vede le sue battute finali.Infine, in questo semestre, ha visto la luce il primo esempio di cooperazione tra giovani soci, con la nascita della prima società di capitali tra Giovani soci del credito cooperativo di Terra di Lavoro.Lo scorso maggio è nata infatti Terra di lavoro eventi srl una società tra giovani soci che ha come primo obiettivo la secon-da edizione del Birra Fest promosso lo scorso anno nel quartiere borbonico di Casagiove.Cose da fare Ebbene tra le cose in programma per il prossimo semestre c'è l'organizzazione della seconda edizione del nostro Birra fest che quest'anno vede il necessario coinvolgimento di un soggetto privato (la terra di lavoro srl) per manlevare la banca da qualsiasi rischio imprenditoriale e per consentire a quest'affascinante idea di albergare in una location di eccellenza: i giardini di Maria Carolina situati a soli 100 metri dalla Reggia di Caserta.L'edizione di quest'anno, data la location, si chiamerà Birra Village Terra di Lavoro; l'idea è quella di ricreare un favoloso villaggio della birra dove attrazioni gusto e sapori nostrani daranno vita ad un evento di portata nazionale.Saranno infatti presenti 18 birrifici italiani e 2 da fuori nazione, 15 food truck per un'offerta gastronomica varia e di qualità.L'evento si protrarrà per 4 giorni, dal giovedì 21 settembre alla domenica 24.Ai nostri soci sarà garantito l'ingresso gratuito tramite un'appo-sita card da ritirare in banca nei giorni precedenti.Infine nei giorni che vanno dal 29 settembre al 1 ottobre, la nostra regione avrà il privilegio di ospitare il settimo forum nazionale dei Giovani soci del credito cooperativo.Un'occasione importante in un quadro di grandi cambiamenti; sarà l'occasione per riflettere sul ruolo che noi giovani soci avremo nel credito cooperativo del futuro, il nome scelto per la tre giorni sarà infatti: essere giovane socio, essere leader.L'evento sarà ospitato nel salernitano, tra Paestum, Agropoli e Salerno. A tutti i nostri giovani soci sarà consentito di parteci-pare almeno ad una delle tre giornate tramite un servizio navetta da e per Agropoli.Per concludere credo che ci aspetti un semestre denso di appuntamenti prestigiosi ed impegnativi, e, come sempre, abbiamo voglia di mettercela tutta.

IL PRESIDENTE GIOVANI SOCIBCC TERRA DI LAVORO

Gaetano Riccardelli

Giovani Soci della BCC TERRA DI LAVORO

Il Museo Campano di Capua, scrigno della sua trimillenaria storia, fu definito dal grande archeolo-go Amedeo Maiuri: «Il più significativo della civiltà italica della Campania», e ad avviso dell'esimio studioso Carlo Belli: “Può considerarsi oggi una delle gemme più fulgide tra i mirabili musei dell'Italia meridionale”. E nel 1965 ai sensi della legge 1080 emanata nel 1960 per tutti i musei appartenenti ad enti diversi dallo Stato, nel nostro caso la provincia

di Caserta, fu classificato tra le categorie: multiple, grandi, medie, e minori come Grande. Fondato nel 1870 dallo storico ed erudito capuano, canonico Gabriele Iannelli, ha sede nell'antico Palazzo Antignano di Capua, ed in “dominio utile” dell'amministrazione municipale. Occupa 5000 mq espositivi con XXXIV sale e 3 sezioni: archeologica, medioe-vale e moderna; ed ospita una pinacoteca che conserva preziose opere d'arte che vanno dal XIII al XVIII secolo, nonché una biblioteca con oltre 70.000 testi includente pergamene, manoscritti, carte geografiche e prime edizioni a stampa di altissimo pregio; ed inoltre dispone di un Archivio Storico-topografico che conserva documenti di Capua e dei suoi 36 Casali altra volta a essa afferenti.Il Museo Campano è universalmente noto non solo per la molteplici-tà delle sue terrecotte architettoniche, e delle sue ceramiche e vasi di antica ed eccellente fattura, ma soprattutto perché custodisce più di 150 statue votive in tufo denominate Matres Ma~t~ollezione unica al mondo nel suo genere.

A cura di Mons. Giuseppe Centore

CAPUA: lʼAntico Museo Campano

S. Vincenzo de’ Paoli, uno di noiQuando, nel corso del 1921, i promotori dell’ini-ziativa provvedevano a scrivere lo Statuto di quella che sarebbe divenuta, il 14 dicembre di quell’anno, la Cassa Rurale, Vincenzo de’ Paoli era già, di fatto e per amore, divenuto cittadino Casagiovese. Perciò, la scelta, che verosimil-mente non richiese lunghi pensamenti, di intitolare a Lui la nascente piccola centrale solidaristica a sostegno della agricoltura povera e senza credito, dovette essere del tutto natura-le. Nella storia della comunità Casagiovese la presenza del Santo Vincenzo de’ Paoli ha assunto, e mantenuta intatta nel tempo, una funzione unificante intorno agli universali valori della carità e della solidarietà.C’è tra popolo e santo un legame così forte che non può essere definito nei limiti del solo bisogno di religiosità. Popolo e Vincenzo si parlano, si intendono. Vincenzo emana speran-za e forza quando il dolore incombe, a lui non è nascosto nulla e lui ha accolto tutti. Non c’è casa che non conservi una sua immagi-ne, insieme a quella degli avi, negli angoli dei ricordi. Negli antichi cortili, bei mosaici di anoni-mi maestri stanno a riaffermare una presenza ed un affetto semplice che viene da lontano e non si disperde.Vincenzo è da oltre due secoli parte della storia della comunità Casagiovese, è parte della cultura collettiva, è presenza avvertita.Quando la Cassa Rurale nacque e dal nome di Vincenzo de’ Paoli volle essere connotata non lo fece per caso. Un popolo solidale e forte che aveva conosciuto le guerre e le pestilenze, aveva fatto i conti con stridenti ingiustizie socia-li, si era rotto la schiena a lavorar la terra e a cavar pietre dalla collina, sceglie Vincenzo come un vessillo rivoluzionario, come speranza e insieme certezza di riscatto. I poveri avevano, da che mondo è mondo, sempre servito i ricchi. Vincenzo aveva posto i ricchi al servizio dei poveri, nel nome della carità.Tutto ciò, questo popolo aveva fatto suo. Nelle cose fatte e dette da Vincenzo c’era quanto avrebbe voluto fare e dire esso stesso. Avvertì sollievo alle sue antiche sofferenze, scoprì il calore della mano tesa, il conforto contrapposto alla disperazione, il sorriso sul volto del prossi-mo, la insperata possibilità di vedersi riconosciu-ta una dignità, il rinascere della speranza, un riferimento semplice e forte per la sua religiosità innata. Una religiosità che ha il colore e il

profumo delle stagioni e del tempo, delle spighe carezzate dal vento, della pazienza docile dei buoi, del sogno di poter alzare la testa e guardare le stelle, che si cela in ogni uomo.Si incontrarono la domanda e l’offerta di carità e fu amore. Un amore che significò il sorriso su volti scavati dalla fatica e bruciati dal sole, una luce nuova negli occhi di chi aveva solo conosciuto la povertà, ma non la solidarietà.Non ci fu bisogno di bolle e di decreti per sancire la cittadinanza di Vincenzo de’ Paoli. Cittadino lo divenne naturalmente, semplicemente, per comunanza di sentimenti. I quasi cent’anni di storia della Cassa Rurale, oggi, Banca di Credito Coopera-tivo, camminati col nome di Vincenzo stampato sulla maglietta, possono essere ripercorsi, non assommando ingialliti bilanci, ponderosi mastri e potenti memorie di computer, ma mettendo insieme le sofferenze alleviate, delle mani tese a chi aveva bisogno d’essere aiutato, dei sorrisi contrapposti alle solitudi-ni e alle disperazioni. Oggi, in un mondo che tratta di prezzo e raramente di valori, il popolo della BCC, un anno fa allargatosi per avere spalle forti, neces-sita tenga gelosamente stretta la consapevolezza che esso è e continuerà ad essere solo se saprà conservare le ragioni della solidarietà, coniugare le fredde regole della finanza e dell’economia con quelle della umana solidarietà, della esigenza universale di misericordia. Auguri, BCC Terra di Lavoro “S. Vincenzo de’ Paoli”!

G. Carlo Comes

15Giugno 2017

16 Giugno 2017

I comuni, a confine con il Lazio e col Molise, nel Medioevo feudi importanti intorno ai loro castelli, sono oggi un riferimento di particolare interesse per quanti hanno voglia di scoprire nuove mete turistiche con strutture ricettive (alberghi, risto-ranti, agriturismi, breakfast, country hause) a costi accessibili. Parliamo dei comuni di Mignano Monte Lungo, San Pietro Infine, Rocca d’Evandro, Galluccio, Roccamonfina, Conca della Campania, Tora e Piccilli, Presenzano, tutti della Comunità Monta-na Monte Santa Croce nel cui territorio è presen-te, dal 1963, una Banca di Credito Cooperativo, già Cassa Rurale Artigiana di Mignano Monte Lungo e BCC Alto Casertano e Basso Frusinate, ora BCC TERRA DI LAVORO S. Vincenzo de’ Paoli, sempre vicina alle famiglie, alle imprese, a quanti promuovono la crescita economica, cultu-rale e sociale del territorio. Sono tutti Comuni che conservano la peculiarità del patrimonio storico, culturale, paesaggistico: sentieri naturali, monumenti della memoria stori-ca, castelli, musei, siti archeologici, conventi, antiche chiese, inestimabili risorse aperte al turismo in una dimensione sempre più ampia. Con lo stesso territorio, confinano San Vittore del Lazio, Cassino, Sesto Campano, sempre legati all’Alto Casertano e sedi di filiali della BCC TERRA DI LAVORO, San Vincenzo de’ Paoli. Tutti organizzano EVENTI CULTURALI E SAGRE con programmi di largo interesse: conve-gni, mostre, concerti, spettacoli, manifestazioni folcloriche, sagre, feste, che si svolgono tutte le sera da metà luglio a fine agosto, oltre a manife-stazioni peculiari che si elencano e che sono da non perdere. Mignano Monte Lungo: visita al Sacrario Nazio-nale di Monte Lungo e della Guerra di Liberazio-ne; “Festa Medievale, alla Corte di Fieramosca” con corteo storico per le vie della città e visita del Castello restaurato e riportato all’antico splendo-re; “L’Inno al Vino Novello”, con ricche proposte di antichi sapori. Un successo strabiliante. San Pietro Infine: nella suggestiva cornice del Parco della Memoria Storica, “Soffi nel vento”, incontri per promuovere la cultura ambientalistico

- naturalista, itinerari turistici – culturali e la risco-perta di sapori perduti; “Gliu Vient”, “festival multidisciplinare di Arte”.Rocca d’Evandro: “Pazziammo a Rocca d’Eva-ndro”, festival di giochi in strada; “Corteo Storico, Gran Palio di Rocca d’Evandro”.Galluccio: “Rassegna estiva dei vini Doc”; “Tiempi belli re na Vota”, nel Borgo Medievale di Sipicciano; “Festa dell’Uva”; Festa del Novello; Sagra della Castagna e del Fungo Porcino; Roccamonfina: “Sagra della Castagna”, giunta alla 41^ edizione, accompagnata da ricchi stands enogastronomici di prodotti tipici, di funghi porci-ni.Conca della Campania: “Sagra della castagna tempestiva” con funghi porcini ed eccellenti squisitezze gastronomiche.Tora e Piccilli: visita alle “Ciampate del Diavolo”, uno dei siti paleontologici più importanti del mondo; evento tipico: “Assedio alla Torre Normanna”.Presenzano: Festa dell’emigrante; Festa con animazione per i bambini.San Vittore del Lazio: Festa Medievale, con sfilata nel centro storico di attori e figuranti; Albero di Natale più grande del mondo.Cassino: visita all’”Abbazia di Monte Cassino”, ai Cimiteri di Guerra. Eventi tipici: Festival del Teatro Civile; Cassino Arte; Notte Bianca della Cultura; C’era una volta un filo.Sesto Campano, Villaggio “Le Sette Quercie”, eventi tipici: incontri di natura e cultura.L’Alto Casertano è un’area di pregio, un’oasi di tranquillità, dove à possibile riposarsi o cammina-re per antichi sentieri, o visitare castelli e borghi feudali; dove si scelgono gli eventi culturali e festosi, si degustano prodotti tipici, prelibatezze locali. È sufficiente lasciarsi guidare dalla curiosità della scoperta di nuove realtà, sapendo di avere sempre disponibile, nel territorio una filiale della BCC TERRA DI LAVORO S. Vincenzo de’ Paoli.

Giacomo De Luca

ALLA SCOPERTADI METE TURISTICHE

Il Parco urbano Intercomunale dei Monti Tifa-tini, sfruttando la Legge regionale 17/2003, sta divenendo realtà ed interesserà, oltre Caserta, anche i territori di Casagiove, Casapulla, San Prisco, Castel Morrone e Capua, individuati dagli strumenti urbanistici comunali quali aree a parco, aree agricole, aree verdi, aree archeologiche. “L’idea fondamentale - ribadisce il Sindaco Marino nell’incontro preliminare con gli altri sindaci interessati all’istituzione del Parco - è quella di perseguire, anche attraverso l’istituzione del Parco, uno sviluppo diffuso su un territo-rio ampio e fortemente caratterizzato dal punto di vista ambientale e di dare alle comu-nità presenti nuove e concrete opportunità di crescita.” Viene data la grande opportunità ai comuni, attraverso l’istituzione del Parco, “di guardare al territorio come sistema, al di là dei confini amministrativi, e di attivare i valori eccezionali presenti e diffusi su tutto il territo-rio come risorse per uno sviluppo integrato e sostenibile, capace di coniugare le istanze di tutela ambientale con le politiche di rilancio economico.” Lo scorso 8 giugno, in una suc-

cessiva riunione, viene presentata una peri-metrazione di massima del Parco ai rappre-sentanti dei comuni interessati, redatta dal comune di Caserta: si invitano quindi gli astanti ad integrare nei prossimi giorni le aree individuate, a presentare all’Ente capol-fila una delibera di giunta in cui si esprime l’intento di far parte del Parco e, infine, a corredare la documentazione con la segnala-zione dei monumenti, fatti geografici salienti, peculiarità del territorio comunale,aziende produttive, anche se non strettamente rica-denti nell’area Parco. Questi elementi saran-no riportati nella cartografia del Parco e formeranno un reticolo di punti che arricchi-ranno il Parco stesso col loro valore aggiun-to. E non solo: sfruttando il parco come un volano economico e culturale, le peculiarità dei vari territori (monumenti, aziende, aree paesaggistiche…) riceveranno visibilità e più occasioni per gli scambi commerciali, cultu-rali e crescita economica.

Luigi Granatello

Il Parco dei Monti Tifatini:un motore di sviluppo per lʼarea casertana

È a buon punto lʼiter per lʼistituzione di un Parco che abbracceràCasagiove con i comuni limitrofi

17Giugno 2017

Nell’ambito delle attività sociale della Bcc, il Consi-glio di Amministrazione , come di consueto, ha posto in essere una serie di iniziative volte a soddisfare le esigenze dei Soci. Si comincia con la Crociera di sette giorni in Grecia con Costa Neoclassica dal 30/09/2017 al 06/10/2017. Partenza da Bari, a seguire, poi Argostoli Cefalonia, MykonosSantorini e Atene. Grande soddisfazione per questa iniziativa che ha avuto ben 162 adesioni.

Cefalonia:Quando avvistano il faro di San Teodoro i turisti in crociera a Cefalonia sanno di essere arrivati al porto di Argostoli. Questa piccola cittadina, centro principale dell’isola, è una destinazione perfetta per chi cerca un mare da sogno.

Mykonos: Il mare delle Cicladi è meraviglioso e le spiagge non sono da meno, con la piace-vole particolarità di essere tra le più festaiole dell’arcipelago, il Kastro, è conosciuto come la ‘piccola Venezia’. Nelle sue viuzze, i negozi e le trattorie si alternano alle case bianche con le porte e le finestre blu.

Santorini: vi regalerà l’esperienza unica di vivere su un vulcano. Sì, perché i villaggi dell’isola più a sud delle Cicladi sorgono su un cratere. Le scogliere a picco sul Mar Egeo in realtà sono le pendici della caldera, uno spettacolo naturale davvero suggestivo. I fitti vicoli arrivano al porto vecchio con una funivia o per gli sportivi, scendendo più di cinquecento gradini. Imperdibile è di sicuro la cattedrale ortodossa della Presentazione del Cristo al Tempio. Le escursioni a Santorini partono da Fira alla volta dei borghi arroccati sulle scogliere e dove le tipiche casette bianche sono state scavate direttamente nella pomice del vulcano. Ovunque la vista è meravi-gliosa, soprattutto al tramonto.

Atene: una metropoli su cui domina indiscussa la rocca sacra dell’acropoli. Dai resti del Partenone e del Tempio di Zeus Olimpo dell’antica ‘città alta’ si raggiunge il cuore del centro storico di Atene, il quartiere Plaka. Le sue viuzze strette serpeggia-no dai piedi dell’acropoli tra ristorantini, negozi, botteghe artigiane e chiese bizanti-ne, ottomane e ortodosse.

Attività Sociali

18 Giugno 2017

Prendendo spunto dalla lettura del libro “Il sentiero racconta, lungo le falde del Tifata”, il Presidente Valentino Grant e il Consiglio di Amministrazione della BCC Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli, hanno invitato le socie ed i soci ad una Passeggiata ecologica lungo i sentieri pedemontani di Casagiove. Accompagnati dall’autore del libro, Professore Luigi Granatello, nostro socio, avranno modo di “vedere la natura dei luoghi, il paesaggio ed i cambiamenti che lo modificano”. La passeggiata per Via Caprioli fino alla collina di Montecupo, lungo un sentiero che muta col passare dei mesi, sarà allietata dal punto di ristoro organizzato dal Resort Gaia Chiara.

Visita guidata a scaglioni presso il Museo Bottega della Tarsia-lignea “La produ-zione artigianale napoletana per secoli arricchì e decorò le dimore dei re e dell’ari-stocrazia del Regno delle Due Sicilie. A quella napoletana si aggiunse, alla metà del XIX secolo, la produzione intarsiata Sorrentina, sviluppatasi con l’afflusso sempre maggiore di viaggiatori stranieri, che soggiornavano a Sorrento per lunghi periodi, acquistando mobili ed oggetti decorati con immagini tratte dalla cultura e dal paesaggio locali.conserva preziosi e pregiati esempi di questa produzione locale e documenta la cultura ed il paesaggio in cui essa nacque e fiorì.”

Il Circolo dei Forestieri• Pranzo presso il ristorante Circolo dei Forestieri con il seguente menù: • Insalatina di gamberetti con rucola pomodorino e scaglie di grana • Cavatelli con pesce spada e provola• Ravioli con zucchine e speck, Filetto di pesce al gratin • Patate e verdure • Torta al limone, 1/2 minerale , 1/4 vino della casa.Pomeriggio libero per lo shopping o visita dei monumenti di Sorrento.

Attività SocialiIniziativa del 28/06/2017Passeggiata Ecologica nel Parco dei Colli Tifatini

Gita Sociale a Sorrento un’iniziativa che ha riscontrato una massiccia partecipazione da parte dei nostri soci che va al di la di ogni pronosti-co; infatti il Consiglio di Amministrazione ha dovuto fare un’ulteriore deliberato per far fronte alle tantissime richieste che ad oggi ammonta-no a circa 400 unità .

Gita a Sorrento

19Giugno 2017

Il Referente del Centro ServiziSig. Michele Melone

Le prenotazioni devono essere effettuate con largo anticipo presso il Centro Servizi per il Socio “Peppino Castiello” sito in Casagiove alla Piazza degli Eroi.

Tel. 0823.467454 - 339.7820407

notiziario

Per informazioni:Sito web: www.bccterradilavoro.it

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Gennaio Giugno 2017Numero 1

Nell’ambito delle iniziative Sociali, per favorire il dialogo tra i Soci e promuovere i prodotti degli stessi, la banca su richiesta dei soci sta programmando una serie di visite guidate nelle loro aziende per rafforzarne l’interazione e lo scambio comunicativo. Il primo appuntamento è previsto per ottobre 2017 presso l’azienda vinicola Telaro con visita guidata al Museo interattivo Natura Viva di Galluccio, la Collegiata di S. Stefano sempre in Galluccio e il Sacrario di Mignano Monte Lungo.

Valorizzare le Aziende dei nostri soci

La Banca ha stipulato una convenzione con il Teatro San Carlo con sconti riservati ai Soci per tutti gli spettacoli in cartellone. La stessa convenzione è in corso con l ’Augusteo e il Diana di Napoli per la programmazione 2017/2018 .

Il Consiglio di Amministrazione della BCC Terra di Lavoro per meglio divulgare le varie iniziative poste in essere, ha ritenuto opportuno mettere a disposizione dei propri soci gratuitamente un’App ufficiale scaricabile da (APP STORE e PLAY STORE).Questo strumento permetterà ai soci di essere aggiornati di tutte le iniziative, economiche - finanziarie e sociali.

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AVVISODal prossimo numero sarà possibile, per chi lo desidera, promuovere la propria azienda e/o

attività da queste pagine con un modesto contributo, la cui entità dipenderà dallo spazio richiesto.

Per informazioni rivolgersi al Sig. Michele Melone del Centro Servizi per il Socio“Peppino Castiello” sito in Casagiove piazza degli Eroi Tel. 0823467454 - 339.7820407