bassa_voce_febbraio 2009

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Edito da Associazione Culturale Communitas – www.communitas.bs.it anno V Mensile gratuito di informazione locale – n° 1 FEBBRAIO 2009 Editoriale Per uscire dalla crisi più forti Scrivo queste righe di ritorno dalla manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori della TMD (io continuo a chiamarla Frendo) che ha attraver- sato Orzinuovi e il suo mercato in un freddo pungente. Con tutta la voce che avevano in gola, hanno richia- mato l'attenzione dei loro concittadi- ni sulla sofferenza delle operaie e degli operai di fronte alla chiusura della fabbrica. Questo vale anche per i dipendenti di oltre quattrocento aziende nella pro- vincia, e, peggio, per oltre quattromi- la precari che hanno perso definiti- vamente il lavoro. La mancanza del posto di lavoro regolare si aggiunge al lavoro povero, che avevamo scon- fitto con le lotte degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, ma che è tornato con prepotenza, grazie ad una legislazione che ha promosso la precarietà (collaborazioni fasulle, tempi determinati, part-time esage- rati) e grazie alla diffusione dello sfruttamento gestito dal caporalato nell'economia illegale. Non vogliamo che, con la crisi, questa malattia so- ciale si allarghi. Il mercato, interno ed estero, non as- sorbe più grande parte di quel che viene prodotto: le fabbriche mettono i dipendenti in cassa integrazione e cominciano a riorganizzarsi ed a ri- strutturare. Non potendo tagliare i costi del- l'energia e dei trasporti, tornano a ri- sparmiare sulla forza lavoro: salari e posti di lavoro. Viene da piangere quando si misura nel concreto l'impotenza derivante dalla mancanza di una politica indu- striale di respiro nazionale, di uno impegno che abbia un orizzonte eu- ropeo. Marco Fenaroli Segretario Camera del Lavoro di Brescia (continua nello speciale a pag. 11) foto: Valerio Gardoni

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associazione culturale della bassa bresciana

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Edito da Associazione Culturale Communitas – www.communitas.bs.it

anno V Mensile gratuito di informazione locale – n° 1 FEBBRAIO 2009

Editoriale

Per uscire dalla crisi più fortiScrivo queste righe di ritorno dallamanifestazione delle lavoratrici e deilavoratori della TMD (io continuo achiamarla Frendo) che ha attraver-sato Orzinuovi e il suo mercato in unfreddo pungente. Con tutta la voceche avevano in gola, hanno richia-mato l'attenzione dei loro concittadi-ni sulla sofferenza delle operaie edegli operai di fronte alla chiusuradella fabbrica.Questo vale anche per i dipendenti dioltre quattrocento aziende nella pro-vincia, e, peggio, per oltre quattromi-la precari che hanno perso definiti-vamente il lavoro. La mancanza delposto di lavoro regolare si aggiunge

al lavoro povero, che avevamo scon-fitto con le lotte degli anni Sessantae Settanta del secolo scorso, ma cheè tornato con prepotenza, grazie aduna legislazione che ha promosso laprecarietà (collaborazioni fasulle,tempi determinati, part-time esage-rati) e grazie alla diffusione dellosfruttamento gestito dal caporalatonell'economia illegale. Non vogliamoche, con la crisi, questa malattia so-ciale si allarghi.Il mercato, interno ed estero, non as-sorbe più grande parte di quel cheviene prodotto: le fabbriche mettonoi dipendenti in cassa integrazione ecominciano a riorganizzarsi ed a ri-

strutturare.Non potendo tagliare i costi del-l'energia e dei trasporti, tornano a ri-sparmiare sulla forza lavoro: salari eposti di lavoro.Viene da piangere quando si misuranel concreto l'impotenza derivantedalla mancanza di una politica indu-striale di respiro nazionale, di unoimpegno che abbia un orizzonte eu-ropeo.

Marco FenaroliSegretario Camera

del Lavoro di Brescia

(continua nellospeciale a pag. 11) foto: Valerio Gardoni

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BORGO SAN GIACOMO - VILLACHIARA | 3FEBBRAIO 2009

Padernello

Nel castello un arsenale della seconda guerra Sorpresa e paura si sono mescolatedentro al castello di Padernello. Lemaestranze impegnate nel restaurodel maniero Martinengo hanno rin-venuto armi e bombe a mano. Qua-rantasette le bombe, mille e cinque-cento sono invece le pallottole difucile e mitragliatore. "Un vero arse-nale - dice il comandante della sta-zione dei carabinieri di Borgo S. Gia-como Luigi Russo -. Le armi, riferibilialla seconda guerra mondiale e lìnascoste in quegli agitati giorni diguerra, sono state rinvenute sotto itetti di quella parte del maniero inte-ressata dal secondo stralcio di re-

stauri: un lavoro promosso dallaFondazione del Castello, in buonaparte finanziati dalla Fondazione Ca-riplo. Gian Carlo, il capo cantiere,racconta il rinvenimento non senzaemozione: "Prima abbiamo trovatosette bombe a mano sparse tra i de-triti e la polvere poi, nascosto tra leantiche travi, ecco quel contenitoredi lamiera, di foggia inusitata ormai,pieno di munizioni e bombe a mano,collocate in ordine, fasciate da cartaantiumidità, perfettamente conser-vate…Una paura!" Dopo la scopertail fuggi fuggi generale, quindi il rap-porto dei muratori al vicepresidente

della Fondazione Domenico Pedroni;l'intervento del presidente IgnazioParini che immediatamente informa-va della scoperta i carabinieri. Il Co-mandante Russo si precipitava sulposto e, dopo aver analizzato gli or-digni bellici, li scopriva di fabbrica-zione italiana, "targati" Breda, tipo"Oto mod. 35". Le pallottole invece,tutte unite riportavano persino la da-ta di fabbricazione, il 24 agosto1944. Quindi il Comandante facevaisolare la zona e dichiarava inagibilequel tratto del castello. Subito dopoinformava gli artificieri di Cremonache martedì 20 gennaio, ore 11 e

Villachiara

Nuova sala civica “Angelo Zani”

1144 ggeennnnaaiioo 22000099,, ppoommeerriiggggiioo..Gli ultimi arredi sono stati sistemati:la nuova sala civica è pronta.È nel locale in cui, fino ad alcuni me-si fa, si trovava la farmacia. È nelcentro del paese, nel complesso delRazzetto, adiacente alla piazza, vici-no al castello Martinengo ed allaChiesa Parrocchiale.1166 ggeennnnaaiioo 22000099,, sseerraa..La nuova sala civica è gremita digente. Non c'è più posto. Molte per-sone attendono nel cortile del Raz-zetto. L'inaugurazione ufficiale inizia.Il sindaco Elvio Bertoletti esprimel'augurio che il nuovo spazio pubbli-co possa diventare un punto di in-contro, di confronto, un'opportunitàdi vita sociale e di partecipazione.Paolo Zanoni, storico locale, tracciaun ritratto di Angelo Zani (1894-1974), cui è intitolata la sala. Zani, diidee socialiste, partigiano e sindacodella Liberazione di Villachiara è sta-to una persona riflessiva e lungimi-rante, amata e rispettata, e la sua fi-gura viene ricordata conammirazione.Il parroco don Francesco Bertoli be-nedice la nuova sala. Il Coro degli Al-pini di Orzinuovi, diretto dal maestroBruno Provezza, tiene un concerto.Canzoni di montagna tradizionalieseguite magistralmente. Lettura di

alcuni coinvolgenti brani del "Ser-gente nella neve". Applausi scro-scianti e richieste di bis. È il momen-to del rinfresco. L'atmosfera si fa piùinformale: un panino, una fetta ditorta, un bicchiere di vino, ma so-prattutto tante parole, strette di ma-no, sorrisi, colloqui, ricordi cheemergono dal passato, saluti…"Esperienze di "colloquialità comuni-taria" per rafforzare e accrescere ilsenso civile e sociale del paese" di-ceva il sindaco Elvio Bertoletti nel-l'iniziare l'inaugurazione…2277 ggeennnnaaiioo 22000099,, GGiioorrnnoo ddeellllaa MMee--mmoorriiaa,, sseerraa..Alle pareti della Sala Civica sono ap-pese le riproduzioni di alcuni dei piùsignificativi disegni dei bambini diTeresin, il campo di concentramentoin cui durante la seconda guerramondiale i nazisti sterminarono oltre15.000 bambini e ragazzi di etàcompresa fra i sette e i tredici anni.Il Comune di Villachiara, la Parroc-chia "S. Chiara", la biblioteca comu-nale "Pier Paolo Pasolini", in collabo-razione con l'Associazione NazionalePartigiani d'Italia - Comitato Provin-ciale di Brescia, ricordano così ilGiorno della Memoria, ricorrenza isti-tuita con la legge 211 del 20 luglio2000 dal Parlamento italiano. Il testodell'articolo 1 della legge recita: "La

Repubblica italiana riconosce il gior-no 27 gennaio, data dell'abbatti-mento dei cancelli di Auschwitz,"Giorno della Memoria", al fine di ri-cordare la Shoah (sterminio del po-polo ebraico), le leggi razziali, la per-secuzione italiana dei cittadini ebrei,gli italiani che hanno subìto la depor-tazione, la prigionia, la morte, non-ché coloro che, anche in campi eschieramenti diversi, si sono oppostial progetto di sterminio, ed a rischiodella propria vita hanno salvato altrevite e protetto i perseguitati".La mostra viene inaugurata con le ri-flessioni del sindaco Elvio Bertoletti,del parroco di Villachiara don Fran-cesco Bertoli, della dott. FrancescaNodari e del professor Roberto Con-solandi. Parole impegnative, pensieriprofondi, stimoli e considerazioni pe-netranti, alle quali seguono le sensa-zioni e le immagini vivide che emer-gono dalle poesie scritte dai bambinidi Terezin e lette dagli alunni dellescuole elementari. Alla luce delle pa-role appena ascoltate, gli sguardidelle persone osservano i disegniesposti, cercano di capire la paura,la desolazione, il filo di speranza… Ilbisogno di ricordare e di impedireche l'atrocità si ripeta.

Riccardi Giuseppe

trenta precise del mattino, facevanobrillare l'arsenale in un campo vicinoal maniero. Se la scoperta ha susci-tato sorpresa tra i contemporanei,trova invece solide conferme nellepieghe della storia e "nel si dice…"popolare. Da sessant'anni infatti aPadernello e dintorni si raccontanostorie misteriose e strane a quei tri-sti momenti riferite. Testimoni ocula-ri dipingono quei fatti pieni di perico-li, descrivono quelle ore ricolme dipaura. "Mentre i tedeschi si ritirava-no si sparò più intorno al castelloche in tutta la provincia. Avevanopiazzato ben 4 mitraglie, una per la-to, e qualcuno faceva la guardiagiorno e notte. Poi gli americani in-giunsero di consegnare tutte le armiche erano state stipate nel castel-lo…invece furono tutte buttate nelfossato, da dove non furono mai piùripescate…Fu piazzato fuori dalpaese anche un carro armato ameri-cano che sparò un colpo d'ammoni-mento. Poi, fortunatamente, tutto finìma si rischiò molto…". Il narratore:G. F. preferisce non rivelare per inte-ro il suo nome: è visibilmente agita-to, emozionato. Forse il lugubre rin-

venimento di questi giorni gli ha fat-to tornare alla mente quei giorni lon-tani e tutte le emozioni forti ed evo-cative di un'età, quella dellagiovinezza, che non possiede più. Ilsig. L. G., classe 1924, non è più tranoi, ma lavorò a Padernello per tuttauna vita. Testimone oculare di queigiorni, di quei fatti, ha narrato pertutta la sua vita dei tedeschi in fugae degli ostaggi che questi caricava-no sui loro mezzi meccanici per farsistrada tra i partigiani che sparavanoloro addosso. "Ricordo come se fos-se ieri - ha testimoniato in un'inter-vsta del 29 gennaio del 2000 -: al-cuni giovani della Motella si eranorecati a Padernello per vedere laguerriglia che lì si era accesa. Sisparava dalle torri del castello e dal-le finestre. I ragazzi acquattati in unaroggia nei pressi della piazza, inten-zionati a recarsi nei paraggi del ca-stello, furono scoperti, presi e piaz-zati davanti al camion militare, inqualità di bersagli. "Non sparate, non

sparate più…" si sentiva dire men-tre il mezzo tedesco passava per lestrade dei paese limitrofi a Padernel-lo. Poi là, nei pressi della chiesa delRedentore, una sbandata. Uno dellaMotella viene sbalzato giù e ruzzolasul selciato della strada. Lo hannomitragliato a più riprese. A Padernel-lo e alla Motella si è subito sparsa lavoce in un baleno: "Hanno sparato al"monener", a Cecco mugnaio che haappena 14 anni. Con lui c'era anchesuo padre, e suo zio…che capoccio-ni, dovevano proprio andare a vede-re la guerra da vicino, loro che laguerra l'hanno fatta…". Fortunata-mente le pallottole lo hanno solosfiorato quel ragazzo - continua araccontare L.G.-, con grande sollievodi tutti".Erano momenti così, pericolosi mastimolanti, strani, curiosi. Difficili dadimenticare…

Gian Mario Andrico

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4 | POMPIANO - ORZIVECCHIFEBBRAIO 2009

Pompiano

“I gnari de Iér”

I Gnari de Ier, Associazione di volontariato di Pompiano,costituita qualche anno fa da un gruppo di "giovani" pen-sionati con lo scopo specificatamente indicato nello sta-tuto, di occupare parte del tempo liberato dall'impiego la-vorativo, in modo socializzante e possibilmente anchepiacevole ed utile per sé e per gli altri, archivia con sod-disfazione l'anno 2008 con risultati molto positivi.L'Associazione è articolata in sezioni di lavoro quali:commedia, canto popolare, cucito e varie manualità; haraggiunto il traguardo di ben 100 soci che testimonianosignificativamente il successo crescente di queste inizia-tive. I momenti di socializzazione primaria consistono nelpranzo sociale e nella simpatica ed ormai consolidata ini-ziativa di festeggiare in modo semplice ma comunitario,una volta al mese, il compleanno dei soci che compionogli anni appunto in quel mese.La sezione "Canto Popolare" è costituita da una ventinadi elementi magistralmente accompagnati dalla fisarmo-nica del Maestro Eugenio Zuelli di Mairano, unico com-ponente "forestiero", che ogni lunedì si ritrova per prepa-

rare e provare il repertorio di canzoni popolari, che poivengono proposte ed eseguite con crescenti richieste,presso varie istituzioni della zona, con particolare riferi-mento ai Centri Sociali di assistenza degli anziani.La sezione "Teatro", ultima nata dell'Associazione, regi-stra una crescente affermazione e consenso di pubblico,che la stanno portando a rappresentare le proprie com-medie in località più decentrate rispetto alla naturale no-stra zona di residenza.La peculiarità di questa sezione è quella di presentarecommedie dialettali assolutamente inedite, scritte, sce-neggiate e dirette da una componente della Associazioneche risponde al nome di Maria Mangano.Queste attività, svolte in modo assolutamente volontarioe gratuito, sono autofinanziate e significativamente i pro-venti che derivano dallo spontaneo e libero contributoche viene elargito durante le varie rappresentazioni o ini-ziative, vengono utilizzate per scopi di solidarietà, qualiper quest'anno, l'adozione a distanza di due ragazzi inBrasile, il contributo alla Associazione di Pompiano Grup-po volontari della Solidarietà, contributo a missioni lega-te a suore originarie di Pompiano che operano all'estero.Il vezzo del gruppo, non a caso denominatosi I GNARI DEIER è quello di definirsi non anziani o peggio vecchi, mapiù semplicemente NATI PRIMA.

Sergio Beltrami

Orzivecchi

Gli sconosciuti anni ‘70I docenti dell'Istituto "Giardi-no", sede coordinata dell'Iis"V.Dandolo" di Bagnano, or-ganizzano, tra marzo e aprile,nell'auditorium di Orzivecchi,una conferenza sugli annidello stragismo in Italia.Il convegno, che vedrà la par-tecipazione degli storici prof.Mimmo Franzinelli e dott.ssaSilvia Boffelli, del G.i.p. presso il tri-bunale di Milano dott. Guido Salvini,del presidente dell'associazione Vit-time di Piazza Loggia, Manlio Milani,

avrà lo scopo di informare le giovanigenerazioni sugli anni '70, anni chehanno contribuito a cambiare radi-calmente la società italiana.

Si cercherà, dunque, di portarei partecipanti ad una riflessio-ne critica su quegli avveni-menti che tanto hanno influitonelle scelte dei politici e dellepolitiche di quegli anni e deglianni successivi, sino ai giorninostri.Gli organizzatori del convegnovogliono anche sensibilizzare

gli studenti, ed i partecipanti in ge-nere, a considerare i cambiamentiradicali avvenuti nelle famiglie chehanno avuto vittime falciate dallebombe che, in quegli anni, hanno se-minato il terrore in molte città italia-ne.Nei libri di storia, o sui media, spes-so infatti tali vittime vengono dimen-ticate, in favore di analisi politiche,storiche o sociologiche del periodo,importanti sì, ma che tralasciano lacentralità dell'uomo e del suo dolore,dolore a volte inascoltato anche al-l'interno delle aule giudiziarie.Per informazioni, tel. 030-9465160.

Prof.ssa Vilma Razzi

Invito alla riflessione sugli annidi piombo, per considerare icambiamenti radicali avvenutinelle famiglie che hanno avutovittime falciate dalle bombe

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CORZANO - ROCCAFRANCA | 5FEBBRAIO 2009

Corzano

Percorsi letterari con la biblioteca

La Biblioteca Comunale di Corzano ha organizzato, in col-laborazione con l'Assessorato alla Cultura, una serie diserate di lettura dal titolo: "30 minuti di… Brevi percorsiletterari". Le serate, iniziate a gennaio, proseguiranno fi-no a maggio, con incontri a cadenza mensile, ogni primomercoledì del mese, nella nuova sede della biblioteca, invia Vittorio Emanuele.Durante gli incontri la lettura dei brani, tratti dalle operedi diversi autori e periodi storici, sarà affidata a lettoriesperti che cercheranno di coinvolgere emotivamente glispettatori, coinvolgimento che in alcune occasioni, comeè avvenuto nell'incontro di gennaio, sarà maggiore grazieal contributo di valenti musicisti.L'ingresso è gratuito.

Ecco il calendario dei prossimi incontri:4 marzo 2009:"…Essere donna", legge Daniela Guizzon;

1 aprile 2009:" ….Racconti di Oscar Wilde", legge Elisabetta Orlandi;

6 maggio 2009:"….Donne Coraggio", legge Daniela Guizzon.

La biblioteca comunale, aperta in via Vittorio Emanuele,la strada principale del paese, è stata inaugurata alla fi-ne di gennaio. La struttura occupa i locali di una grandestalla dismessa, acquisita dal comune, che ha provvedu-to a ristrutturarla, ponendo attenzione alla salvaguardiadell'edificio e delle sue connotazioni caratteristiche, co-me i volti in mattoni a vista e le colonne in pietra di Sar-nico. Nell'immobile, arredato con nuovi scaffali e con ta-voli e sedie che rendono comoda la lettura, sono oraraccolti i volumi prima custoditi presso le aule della scuo-la elementare. Presso la biblioteca è stata allestita ancheuna postazione internet a disposizione dei cittadini delcapoluogo e delle frazioni Meano e Bargnano. La sala let-tura è aperta il lunedì e il sabato dalle 15 alle 16, il mar-tedì dalle 17 alle 18 e il giovedì dalle18 alle 19. Sonosempre più numerosi gli alunni della scuola primaria cheapprofittano dell'apertura della biblioteca per fare i com-piti in compagnia, assistiti dai bibliotecari volontari.

r. c.

Roccafranca

Piccoli strumentisti cresconoIl tradizionale Concerto di Natale te-nuto dalla banda intitolata ai santiGervasio e Protasio, nella chiesaparrocchiale di Roccafranca, ha for-nito l'occasione per l'esibizione diuna scuola di musica che ben pro-mette per il futuro del corpo musica-le. Insieme al gruppo dei 45 stru-mentisti sono infatti stati applauditi16 juniores di buone capacità, chealimentano fondate speranze per ilgraduale, ma inevitabile, ricambiogenerazionale. Il repertorio in pro-gramma, oltre alle melodie natalizie,prevedeva l'esecuzione di parti spe-cifiche per ensemble bandistico, cherappresentano il frutto del pazientelavoro di preparazione, condotto du-rante lo scorso anno con gli allievi,alcuni dei quali provengono ancheda Orzinuovi, dal maestro GiancarloLocatelli. Anche per il '09 il direttoreconduce il programma musicale del-la banda e coordina inoltre il proget-to "Banda-Scuola Elementare", cheoffre una serie di attività di studio in-dividuale e collettivo, in tutta la gam-ma degli strumenti a fiato, allo scopodi introdurre i bambini alla musica edi far conoscere, ad essi e alle loro

famiglie, le potenzialità del gruppomusicale, presieduto da EugenioMassetti. Anche i piccoli allievi dellascuola di musica, preparati dai do-centi Paola Martinelli, Enrico Duranti

e Gabriele Viviani, hanno dato provadella loro abilità nel concerto di fineanno.

b. v.

Editore:Communitas - Associazione CulturaleSede in Orzinuovi, via Beethoven n. 6Sede Operativa:Via Cavour 31 Orzinuovi - BS

sito associazione::www.communitas.bs.it

Autorizzazione del Tribunale di Brescia n.7/2005 del 28/02/05

Direttore Responsabile::Riccardo Caffi

Redazione:Agnese Bertolotti, Mario Caffi, Giorgio Ferrari,

Valerio Gardoni, Angela Merlini, Luisa Paccani,Giorgio Pollicino, Eugenio Zanotti, Angelo ZucchiProgetto grafico:San Giorgio Editrice srl UnipersonaleVia Fieschi, 2/14 – 16121 Genovawww.sangiorgioeditrice.it - [email protected]

Stampa: Color Art srl. - V. Industriale 24/26Rodengo Saiano - BS

In distribuzione gratuita nei comuni di:Orzinuovi, Villachiara, Orzivecchi, Pompiano,Quinzano, Borgo San Giacomo, San Paolo, Logra-to, Barbariga, Corzano, Dello, Mairano, Maclo-dio, Longhena, Brandico, Soncino, Cadignano,Torbole Casaglia, Trenzano

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SONCINO - ORZINUOVI | 7FEBBRAIO 2009

Soncino

Museo Aquaria nella Rocca: oltre 1500 visitatoriLa gran parte dei turisti che entrano nella Rocca Sforze-sca visitano anche il Museo Archeologico e molti di essilasciano scritto sul quaderno delle firme le loro impres-sioni. Nel 2008 ne abbiamo annotate oltre 1500 ed unacinquantina di persone hanno lasciato il loro indirizzo te-lematico per ricevere informazioni sulle attività del Mu-seo. Il primo merito della presenza del Registro è certa-mente quello di evitare che vengano imbrattati i muridella Rocca: i grafomani si possono sfogare su un fogliodi carta. In secondo luogo dal Registro abbiamo una buo-na indicazione della provenienza dei visitatori: Germania,Lituania, Romania, Spagna, Brasile …. (per quanto ri-guarda le nazioni); Trieste, Ferrara, Udine, Firenze, Vero-

na, Roma e camperisti del Piemonte…., (per quanto ri-guarda le zone più lontane dell'Italia).E' inoltre gratificante leggere, insieme a qualche scioc-chezza e a deliziose frasi d'amore, i numerosi compli-menti per il paese (Non sapevamo che fosse così!!!!…Quasi quasi, ci trasferiamo qui…), per la conservazionedella Rocca (Questo castello è da urlo!.. E' la rocca piùbella del mondo!...continuate a mantenere i Vostri gioiel-li con l'amore e la dedizione che ho visto nell'opera deiVostri collaboratori) e per la presenza del Museo (mi haobbligato mio padre a venire, meno male che l'ho ascol-tato…complimenti per l'interessante Museo, mi piace-rebbe averne uno così anche al mio paese…… la cosa

che mi è piaciuta di più è stata la raccolta delle monete…). Ma le note scritte sono utili anche per conoscere lecose che maggiormente colpiscono, in positivo o in ne-gativo, il visitatore e che dovrebbero indirizzare gli inter-venti affinché la Rocca ed il Museo siano maggiormentevisitati ed apprezzati. C'è chi pensa che manchiamo nel-la pubblicità (Pubblicizzate di più il Borgo sulla tangenzia-le di Soncino. Siamo arrivati qui per caso. Non sapevamoche fosse così!…. Più pubblicità su internet…).C'è chi ritiene indispensabile il restauro e la protezionedegli affreschi nella cappellina (peccato che i dipinti nonsiano curati), chi da suggerimenti per rendere più inte-ressante la visita (Arredare la zona visitabile… Sareb-

be proprio bellissimo poter visitare i sotterranei…) e chiapprezza il semplice plastico della Rocca realizzato dallaScuola Elementare di Gallignano (è fantastico!).Ma c'è anche chi mette in evidenza la mancanza di pu-lizia (E' la rocca più bella del mondo, ma andrebbe ripu-lita dal guano dei piccioni…le torri erano piene di piumedi piccione ….E' tutto molto bello ed affascinante, soloun po' più di pulizia) e chi insiste sulla sicurezza (ma lescale erano troppo ripide… la scaletta necessiterebbe diringhiera di protezione…).

Franco OcchioSegretario di Aquaria

Orzinuovi

Al Cossali “Lezioni di filosofia”. Esistenza, libertà, esperienza del doloreIl progetto, curato dai professori Piovani e Capretti, prevede un intervento se-minariale articolato in alcune lezioni intorno ad alcuni degli abissi filosofici dimaggiore cogenza esistenziale: il rapporto Dio-esistenza-libertà-male e la sfi-da darwiniana dell'evoluzione.Il progetto ha i seguenti obiettivi :- comprendere che i problemi filosofici non hanno una soluzione, ma hannouna storia e una stratificazione di senso che la ragione può esercitarsi a chia-rificare: ciò che non ha risposta, osa tuttavia l'ardire di una domanda chesprofonda nel senso della nostra esistenza;- riconoscere che l'esperienza ci pone di fronte all'inesorabile necessità delmale e del dolore, ma ce li presenta nella forma della loro indeducibilità: diessi non si dà ragione perché non rispettano la logica umana della colpa e

dell'innocenza;- comprendere che il darsi del male e l'esperienza del dolore chiamano incausa altresì la natura stessa e il concetto di Dio (con le aporie proprie di ognieventuale teodicea) e mette in gioco le antinomie della libertà dell'uomo.

INCONTRI- Venerdì 6 febbraio 2009: incontro con Michele Luzzatto autore del libroPreghiera darwiniana. ( dalle ore 10.15 alle ore 12.00 ).- Giovedì 12 Febbraio: elementi di teodicea: Dio, il male e la libertà (prof. Pio-vani), ( dalle ore 13.45 alle ore 15.15 ).- Giovedì 19 Febbraio: Hans Jonas: cosa resta di Dio dopo la Shoah (I)? (prof.Capretti), ( dalle ore 13.45 alle ore 15.15 ).

- Giovedì 26 Febbraio: Hans Jonas: cosa resta di Dio dopo la Shoah (II)?(prof. Capretti), ( dalle ore 13.45 alle ore 15.15 ).- Mercoledì 11 Marzo: i libri biblici di Giobbe e Qohelet (prof. Piovani), ( dal-le ore 13.45 alle ore 15.15 ).- Lunedì 16 Marzo: La sfida di Dostoevskij, Sartre e la condizione umana,l'enigma di Kafka (prof. Piovani) ( dalle ore 13.45 alle ore 15.15 ).- Data da definire : Dal "Dio tappabuchi" al "Dio della fede": la riflessione teo-logica bonhoefferiana (prof. Capretti) ( dalle ore 13.45 alle ore 15.15 ).Il corso rivolto alle classi quarte e quinte, è aperto anche agli esterni.

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8 | ORZINUOVIFEBBRAIO 2009

Orzinuovi

Ermenegildo Arminio, maestro dell’intaglio Nell'ambito della rassegna "Arte e Artigianato. I virtuosi-smi dell'utile", allestita durante le feste di fine anno nel-le sale del castello San Giorgio, tra preziosi pizzi e ricamied artistiche opere in vetro ed in ferro battuto, l'interes-se del visitatore è stato catturato dalla sezione dedicataalle creazioni in legno di Ermenegildo Arminio, maestrodell'intaglio, artista, più che artigiano, abile ed espertocome pochi a Orzinuovi e in tutta la Bassa bresciana.Dalla metà degli anni '40, dopo la guerra, e fino alla mor-te, sopravvenuta nel giugno 1983, per decenni la sua"Bottega mobili d'arte", aperta dapprima nella centra-lissima via Buonarroti e, dagli anni '60, presso un labo-ratorio più ampio in via Corridoni, fu meta e ritrovo, adogni ora del giorno, di artigiani, sacerdoti, antiquari più omeno affermati, committenti privati e semplici amantidell'arte in generale, che chiedevano lavori eseguiti a re-

gola d'arte, o che ammiravano emozionati l'universo deimanufatti che acquisivano forma e bellezza tra le manidell'artigiano. Gildo, che aveva frequentato con profitto lalocale scuola di disegno, preparava nei minimi particola-ri lo studio dell'opera, presentando sempre al cliente dueipotesi, una più lineare ed economica, l'altra più ricerca-ta e costosa.

Le sculture lignee di Gildo Arminio si possono ammirarea Brescia, in duomo e nella chiesa di S. Agata, nel duo-

mo di Montichiari, nella parrocchiale di Ospitaletto (il pul-pito, il grande crocifisso), nelle chiese di Iseo, Lumezza-ne, Calcio (Bg), Poggio Rusco (Mn), Sanremo (Im).Nella chiesa di Santa Maria Assunta, a Orzinuovi, sonoopera di Arminio l'altare minore, il candelabro a settebracci, due leggii, il sepolcro del Venerdì Santo, un im-portante crocifisso. A 25 anni dalla scomparsa, i figliSergio, Andrea e Katia hanno voluto ricordare il caro pa-pà, recuperando ed esponendo alcuni dei suoi lavori.Tra le opere in mostra, hanno stimolato la curiosità e su-scitato l'ammirazione dei visitatori credenze e tavoli inradica di ulivo in stile inglese, cornici in legno di cirmolointagliato, un altorilievo con il Cristo morto, la riproduzio-ne fedele della cornice del Tondo Doni di Michelangelo,le tavole dei disegni con i relativi preventivi.

b.v.

Orzinuovi

Pagata dai comuni la nuova autopompa dei Vigili del FuocoDalla fine dell'anno'08 i Vigili delFuoco di Orzinuovi dispongono diuna nuova autopompa A.P.S. Super-city, che è entrata a far parte delparco automezzi in dotazione pereseguire interventi in caso di allar-me. La macchina, moderna e com-pleta di ogni accessorio utile per farfronte alle emergenze, ha comporta-to la spesa di 220.000 mila euro edè stata acquistata con il contributo di9 degli 11 comuni ai cui cittadini i vi-gili del fuoco orceani (26 pompieri diOrzinuovi e dei paesi vicini, tutti vo-lontari) prestano, in caso di urgenza,a qualsiasi ora e con qualsiasi con-dizione di tempo, la loro opera disoccorso.Hanno accolto l'appello dei volontarile amministrazioni comunali di Bar-bariga, Borgo San Giacomo, Brandi-co, Corzano, Orzinuovi, Orzivecchi,Pompiano, Quinzano d'Oglio e Villa-chiara, disponibili ad assumersi unonere straordinario, che esula dai lo-ro compiti, per supportare il manca-to intervento delle istituzioni compe-tenti. I vigili del fuoco ringrazianotutti i comuni che hanno affrontatocon loro l'impegno economico perl'acquisto dell'autopompa, "ma ungrazie particolare lo dobbiamo alladottoressa D'Orazio e al caposqua-dra Marini del comando di Brescia -dicono i volontari -, perché, grazie ailoro buoni uffici, nell'arco di un me-se siamo riusciti ad espletare tutte leoperazioni per l'immatricolazionedell'automezzo, che può quindi es-sere subito operativo". Il distacca-mento dei vigili del fuoco di Orzinuo-vi opera fin dal lontano 1897 ed haattualmente sede nella caserma al-

l'angolo tra via Corridoni e viale Pia-ve, la cui ristrutturazione, terminata

un paio d'anni fa, è stata anch'essaresa possibile dalla cooperazione dei

comuni della zona. I locali al pianoterra, che danno direttamente suviale Piave, accolgono il magazzino,l'officina e la rimessa operativa delgruppo.Al primo piano si trovano gli uffici edil centro radio, accanto ad una gran-de sala polifunzionale, completa dibagni e reparto cucina, a disposizio-

ne per riunioni e convegni, ma adat-tabile anche a dormitorio e refetto-rio per sfollati in caso di emergenzao di calamità naturale.Al secondo piano della caserma èstata ricavata la casa del custode.Per far fronte alle emergenze, i vo-lontari dispongono, oltre che dellanuova autopompa, di quella vecchia,

di una autobotte, di un mezzo poli-soccorso e di due campagnole.L'anno scorso hanno effettuano nel-la Bassa un totale di 240 interventiper incendi, allagamenti, incidentistradali o sul lavoro, o per portaresoccorso urgente alle persone in pe-ricolo.

b.v.

Nella sua “Bottega mobili d'arte” siincontravano artigiani, sacerdoti,antiquari, amanti dell'arte

Page 9: bassa_voce_febbraio 2009

ORZINUOVI | 9FEBBRAIO 2009

Orzinuovi

Il nuovo stadio prende formaDopo la cessione dell'area dello storico stadio Littorio alla parrocchia, perchévi possa edificare il nuovo oratorio, il comune accelera i tempi per la realiz-zazione di un nuovo campo in erba naturale per 11 giocatori e della pista diatletica, da mettere a disposizione della società Orceana Calcio e di quantipraticano sport a livello sia amatoriale che agonistico. L'impianto sorgeràpresso la "Cittadella dello Sport" di via Lonato, dove sono già stati portati atermine una nuova palestra e tre campi da calcio (per 5, 7, 11 giocatori) inerba sintetica. Il progetto per la riqualificazione e l'ampliamento degli impian-ti sportivi, messo a punto dagli architetti Antonio Ceribelli e Franco Maffeis,porta a completamento, sul lato nord, le strutture della Cittadella dello Sport.

Il nuovo stadio sorgerà in via Del Maglio, dove è in corso una grande lottiz-zazione. La prima opera ad essere realizzata, su una superficie complessivadi quasi 2000 mq, dovrebbe essere la tribuna, dotata di 516 posti a sederee di una postazione per la stampa. Potrà essere utilizzata dal pubblico sia perassistere alle gare che si disputeranno sul campo in erba naturale e sulla pi-sta di atletica, a nord, che sul campo a 11 in erba sintetica, a sud. I locali po-sti al piano terra, nell'area sottostante la tribuna, ospiteranno quattro spoglia-toi riservati agli atleti, uno per gli arbitri, uno per gli addetti, ulteriori serviziigienici, oltre ad altri locali ad uso tecnologico, infermeria, palestra per alle-namento e magazzini. "Il progetto si è posto l'obbiettivo di definire, attraver-so un segno ordinatore, il completamento degli attuali impianti sportivi - spie-gano i tecnici -. Ciò avviene attraverso la individuazione di una strutturaporticata che nel suo progredire ingloba dapprima alcuni spazi destinati a bi-glietteria, reception e locali accessori e quindi gli spogliatoi e le tribune. Laparticolare conformazione, consentendo percorsi differenziati tra pubblico,operatori e giocatori, garantisce nel contempo il totale abbattimento dellebarriere architettoniche. Altra prerogativa del progetto - aggiungono - è sta-ta la piena integrazione tra forme e funzioni riuscendo, tra l'altro, a confor-mare le coperture così da attuare l'armonico inserimento di pannelli solari efotovoltaici". Per le opere di finitura della tribuna, a carico, insieme al costodei tre campi in fondo sintetico, del soggetto che attua la lottizzazione delMaglio, è prevista la spesa di 560.000 euro, mentre per il nuovo campo dacalcio, per l'impianto di illuminazione, per la pista di atletica e per alcuneopere esterne il comune ha messo a bilancio la somma di 950.000 euro perl'anno 2009 e di altri 95.000 euro per il 2010. Il campo da gioco in erba na-turale misurerà 105 m. in lunghezza e 68 m in larghezza. La pista di atleticaa margine del campo sarà caratterizzata da un anello di 400 m di lunghez-za, composto da 8 corsie di 1,22 m ciascuna. La pista sarà realizzata su unamassicciata di sottofondo, ricoperta da asfalto predisposto per la posa di unaeventuale successiva pavimentazione in materiale tecnico specifico. Sui latinord e ovest del campo è prevista una recinzione costituita da una cortinamuraria alta 3,5 m sormontata da 2,5 m di rete metallica, mentre sul lato est,confinante con la roggia Comuna, a tutela del corso d'acqua, sarà posta unarete metallica alta 6 metri. La recinzione sul lato sud sarà costituita dal por-tico di collegamento tra biglietteria e tribune.

r. c.

Lettere al Direttore

Signor Direttore,La TMD Friction di Orzinuovi ( ex Fren-do ) è sta-ta posta in liquidazione.180 lavoratori, e le loro famiglie, si trovano adavere davanti a sé un futuro incerto e gravi dif-ficoltà. Il Partito Democratico è al fianco dei lavo-ratori della TMD Friction e ne sostiene le batta-glie e le rivendicazioni.Il Partito Democratico, non appena si sono ma-nifestati i primi segnali di crisi, si è da subito mo-bilitato per fare intervenire tutte le Istituzioni lo-cali a sostegno dei lavoratori della TMD Friction.Le Istituzioni locali si stanno muovendo e si co-minciano ad avere i primi interventi.Nall'esprimere ancora una volta la solidarietà aidipendenti della TMD Friction e nel confermareche il PD manterrà alta l'attenzione e l'impegnorispetto alla loro situazione, il Partito Democrati-co invita i Sindaci del nostro territorio ad unosforzo di coordinamento che preveda un tavolo

costante di crisi per affrontare l'emergenza eco-nomica e sociale che inevitabilmente si manife-sterà nei prossimi mesi a seguito della crisi.La Fondazione di Partecipazione si deve attrez-zare per affrontare le emergenze che potrannointeressare le famiglie più deboli, e per sostener-le. Il Partito Democratico propone a tutte le Am-ministrazioni comunali del nostro territorio, ed inprimis alla Amministrazione Comunale di Orzi-nuovi, di prendere alcune iniziative concrete :esenzione dalla retta delle Scuole Materne, dalcosto della mensa e del trasporto alunni per lefamiglie che hanno bimbi che frequentano lascuola dell'infanzia, la scuola primaria o la me-dia; esenzione dalla tassa rifiuti per il periodo didurata della disoccupazione e della Cassa Inte-grazione.Il PD propone inoltre che si valutino tutte le pos-sibili iniziative che i Comuni possano intrapren-dere per sostenere le famiglie in difficoltà.

Inoltre è necessario individuare le situazioni fa-miliari più critiche per cercare di risolverne al piùpresto il problema del posto di lavoro.Queste misure dovranno essere generalizzate atutte le situazioni di crisi che dovessero manife-starsi nei prossimi mesi, a cominciare propriodalla TMD Friction.Riteniamo che si tratti di doverose iniziative chepossono aiutare concretamente ad alleviare ledifficoltà delle famiglie. Si tratta di misure chepotranno pesare sui bilanci dei Comuni, ma rite-niamo che, visto il grave momento di crisi eco-nomica che il Paese sta attraversando, rappre-sentino una priorità assoluta.Per il PD, infatti, in questo momento, la prioritàè quella di sostenere le famiglie ed il loro reddi-to ed in questa direzione vanno tutte le propostea tutti i livelli: dal Parlamento ai Comuni.

PD Orzinuovi

Ora la crisi economica morde anche da noi

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Appello ai generosi

L'Avis Orzinuovi habisogno di volontari.

Il sangue è un dono pre-zioso, ma per continua-re a esistere come as-sociazione orceanaabbiamo bisogno del-l'aiuto di tutti.

Un po' del tuo tempo può davvero aiutarci a conti-nuare ad esistere.

La sede AVIS di Orzinuovi in via Donzellini 33 (vicinoall' oratorio Jolly) è aperta tutti i giovedì dalle 20,30alle 22,00. Tel. 3347612070

Ti aspettiamo

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Contate su Maurizio ed AnnaIl "Brico Center" di Cadignano di Verolanuova non è un semplice negozio dove potrete trovare tutto per la ca-sa, il giardinaggio, il fai da te ed ogni altra soluzione ai problemi domestici di ogni giorno. Al suo interno ol-tre a trovare la competenza e la cortesia dei suoi dipendenti se sarete fortunati avrete il piacere di conosce-re Maurizio ed Anna, i proprietari dell'attività.

Scoprirete in loro grande competenza ma soprattutto un grande attaccamento ai propri clienti, qualità che og-gi giorno è difficile trovare in attività così grandi, dove il contatto fra chi compra e chi vende è spesso limita-to al momento dell'acquisto.In loro troverete ogni risposta alle vostre domande ed ai vostri problemi in merito al materiale di cui avete bi-sogno e ne rimarrete entusiasti.

Maurizio ed Anna hanno avuto il coraggio qualche anno fa di avventurarsi con la loro attività nella bassa bre-sciana, in quel di Cadignano. Nonostante provengano dal Piemonte, non hanno esitato ad investire in una pic-cola comunità del nostro territorio e dopo un difficile inizio, incominciano a raccogliere i frutti di lavoro e sa-crifici premiati dalle persone che forse "stufe" del solito rapporto cliente -commerciante vanno alla ricercaproprio della loro cordialità e competenza.

State pur certi che in questi mesi di crisi non martelleranno la clientela con finti saldi o promozioni stellari.Per conquistare la fiducia dei clienti non svenderanno la propria qualità, ma continueranno a puntare sullapropria competenza e sulla sempre migliore assistenza del cliente.In un periodo dunque in cui l'arte del fai da te potrebbe tornare molto utile, troverete al vostro completo ser-vizio professionalità, serietà, gentilezza ed onestà, per soddisfare al meglio le vostre necessità. Io, che li co-nosco, scommetto su di loro, fatelo anche voi.

Giorgio Pollicino

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Page 11: bassa_voce_febbraio 2009

SPECIALE TMD | 11FEBBRAIO 2009

...continua dalla prima paginaAl Sindacato, quando chiede garanzie occupazionali e tutele certe per tut-ti quanti hanno il posto di lavoro a rischio, si risponde che, per averle, oc-corre che i lavoratori lavorino di più e più a lungo.Alle donne si pretende di imporre una pensione di vecchiaia uguale aquella degli uomini, ed agli uomini un orario di 65 ore la settimana.Si dice ai lavoratori ed alle lavoratrici dipendenti: "Se volete qualcosa, pa-gatevela subito".Al contrario, secondo il Sindacato, la gravità della crisi impone che la cas-sa integrazione guadagni ed i contratti di solidarietà devono poter valereper tutti i settori e per tutti i contratti: ci vogliono 7 miliardi di € in più diquelli stanziati in Finanziaria.Il Governo non dovrebbe andare a cercarli presso le Regioni, togliendo lo-ro risorse necessarie alla formazione professionale, ma dovrebbe riattiva-re un più forte impegno contro l'evasione fiscale, che in Italia raggiungecifre tremende e che priva il settore pubblico di risorse decisive per ri-spondere in modo adeguato ad una domanda di politiche attive per sal-vare il reddito di chi perde il lavoro, per creare nuovi posti di lavoro e nuo-ve produzioni.A fine ottobre, il professor Provasi, dell'Università bresciana, sottolineavail rischio per l'economia nostra di uscire più debole dalla crisi, se nonavesse investito in ricerca ed infrastrutture, se non avesse redistribuitoreddito.Siamo ancora a sollecitare queste risposte, perché continuano a manca-re: la crisi ha ormai cominciato a mordere nel profondo e continua adestendersi.

Marco FenaroliSegretario Camera del Lavoro di Brescia

Chiude una fabbrica 170 persone rimangono senza lavoroimpotenza , rabbia ,delusione, paura, ansia, fallimento, insicurezza, solitudi-ne, abbandono tradimento. Questo e' un piccolo campionario di ciò che pas-sa per la testa, che senti sulla pelle.Partono tutte le azioni standard di queste situazioni , il Sindacato ha già unaprocedura fatta di moduli da compilare, interventi da richiedere, azioni da fa-re, assemblee, bandiere, incontri, tavoli con sindaci , giornali, Provincia . Par-tecipi incredulo che stia capitando a te, non ci credi……..poco tempo fa tiavevano detto che questo non sarebbe capitato. Invece……allora ritorni a15 giorni fa , rivedi i visi delle persone con l'ansia di sapere, risenti le paro-le che cercano in qualche modo di rassicurare," situazione difficile,"chiusu-ra ?"No , chiusura no " e allora cerchi di ricordare l'espressione di chi parla-va, cercando adesso di cogliere magari delle sfumature che spieghinoquanto sta accadendo , niente, non trovi niente che possa essere stato un se-gnale, allora senti ancora di più montare la rabbia , l'incredulità per quantosta accadendo. Cammini per la fabbrica , lavoro a ritmo ridotto, le personeche parlano , chiedono, alcuni ridono, altri chiedono notizie ,altri progettanoiniziative, cartelli ,televisione, lettere… nonostante tutto si vuol continuare asperare che, come tante altre volte, anche questa passi.Già tante altre volte è successo che si dovesse chiudere, ma, poi per abilità,fortuna, simpatia,professionalità,sacrificio, tanto lavoro, abbiamo sempre vin-to. Tante persone passano per la testa, nomi, visi, storie belle e brutte , pau-re di malattie come l'asbestosi, si, perché in questa fabbrica si lavorava conl'amianto- Lavorazione cessata nell'Aprile 93-Nel ripensare a quei tempi ti vengono alla mente date, ricordi , allora ti ac-

corgi che sono 40 anni che questa fabbrica è qui, si è sviluppata con noi , haportato come tutte le cose vantaggi e svantaggi, tante persone hanno trova-

to lavoro con finalità diverse , chi per completare il periodo contributivo , chiper raccogliere qualche soldo per le vacanze, chi ha intrapreso la carriera damanager, chi per vivere un po' più decentemente. Non sono mancate anchetante polemiche, inquinamento , rischio malattie, puzza, sui camini che spor-cavano,…ma, nonostante tutto per tutti questi anni, tutte le mattine i can-celli si aprivano….e..le persone entravano a lavorare progettando amori ma-trimoni, figli, case, ……siamo invecchiati con lei!Anche questa mattina si sono aperti i cancelli , sembra tutto normale , ma ,guardandoti intorno, ti accorgi delle bandiere , degli striscioni, ed allora …larealtà, è li, non puoi modificarla , è sempre un' apertura, ma è a tempo , inmarzo i cancelli non si apriranno più, a meno di un improbabile ripensamen-to ,o che si faccia avanti qualcuno che voglia scommettere su di noi.La fabbrica , la TMD o meglio la FrenDo, esisterà ancora per qualche tem-po, ma sarà senza un cuore, sarà fredda e buia, senza il calore ed il coloredelle persone.Un colpo di clacson per solidarietà è quanto chiediamo, un colpo destinato aperdersi fra i pilastri di una fabbrica vuota.

Lavoratori/trici TMD FRICTION ITALIA

Liquidazione per cessata attività Improvvisamente ci troviamo davanti a questa drammatica realtà.Questa e' la notizia che ci e' piombata addosso in questo inizio d'anno ( erail 5 gennaio 2009 ).Tutto ciò e' difficile da capire, infatti nelle comunicazioni che ci hanno for-nito prima di natale, si era parlato di difficoltà del gruppo, del commissa-riamento della Tmd tedesca per insolvenza, e che il commissario nominatodal tribunale nell' arco di 3 mesi avrebbe dovuto trovare nuovi finanziatori;nel contempo tutto il gruppo avrebbe proseguito la produzione .Oggi quelle parole sono lontanissime , viviamo sentimenti di incredulità erabbia , combattuti fra il credere che questa situazione fosse già program-mata , e che tutto sia realmente precipitato in soli 10 giorni.Ci chiediamo: e' possibile che uno stabilimento di 170 persone chiuda in 10giorni? Oltretutto in questo modo? Da notare che queste decisioni sono sta-te prese mentre lo stabilimento era fermo per la cassa in-tegrazione ordinaria. ( a cavallo delle festività natalizie ) Dauna realtà che sembrava destinata a produzioni di altaqualità, e per favorire questo si stava progettando lo spo-stamento in un nuovo capannone, oggi si e' arrivati alla

chiusura . Siamo l'unico stabilimento, nel gruppo Tmd, che chiude!! (contrariamente a quanto detto dal commissario)Perché, siamo gli unici a pagare così pesantemente questa insolvenza dellaTmd tedesca?In questi quasi 40 anni di attività ad Orzinuovi la Tmd insieme a poche altreattività industriali ha contribuito allo sviluppo del nostro territorio, soste-nendo e migliorando la qualità della nostra vita e, vorremmo che potessecontinuare a farlo per lungo tempo !Il lavoro nella nostra realtà e' troppo importante per accettare passivamen-te che si allontani da noi; per questo non ci rassegniamo alla cassa inte-grazione e alla mobilità!!

Lavoratori/trici TMD FRICTION ITALIA

TMD senza freni Per 168 dipendenti il 26 di Gennaio inizia il calvario, saremo messi in CIGS epoi licenziati, si apre l'angoscia della perdita del posto di lavoro.

BBRREEVVEE SSTTOORRIIAA

La TMD produce pastiglie per sistemi frenanti a disco

- 8 DICEMBRE 2008 la TMD di Leverkusen (Germania) capogruppo dichiaralo stato d'insolvenza, entrando in amministrazione straordinaria e nominandoun Commissario.- 08 GENNAIO 2009 la TMD ITALIA comunica al sindacato la decisione delgruppo di chiedere la liquidazione anticipata.- 09 GENNAIO 2009 delibera dei soci per la messa in liquidazione della so-cietà e nomina del liquidatore.- 15 GENNAIO 2008 iscrizione della liquidazione nel Registro delle imprese.

23 GENNAIO oggi siamo in piazza per dire che 168 persone perderanno il po-sto di lavoro, come faremo a pagare il mutuo, l'affitto, le bollette?La nostra vita e quella delle nostre famiglie cambierà in peggio, il solo viverediventa pesante ed il domani pieno d'angoscia.VOGLIAMO LAVORAREChiediamo alle istituzioni il massimo impegno, chiediamo un posto di lavoro,vogliamo per noi e i nostri figli un futuro più sereno.

Orzinuovi 23 Gennaio 2009Lavoratori/trici TMD FRICTION ITALIA

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12 | SPECIALE TMDFEBBRAIO 2009

Dicembre ‘08, lo stipendio ritarda I pesanti effetti della crisi economica arrivano anche a Orzinuovi, dove i circa170 dipendenti della Tmd Friction Italia, la srl subentrata alla Frendo Abex,fabbrica produttrice di freni per automezzi, non hanno ricevuto lo stipendiodel mese di novembre. "L'apertura di procedura concorsuale in capo alla ca-sa madre tedesca a far data dallo scorso 8 dicembre ha determinato il bloc-co dei pagamenti, compresi quelli relativi agli stipendi del personale", spie-gano i consiglieri comunali della lista Orzinuovi 2000, i quali, preoccupati perla crisi che ha investito la società multinazionale e per le ricadute sulle fami-glie degli operai, tutti residenti a Orzinuovi e nei comuni vicini, hanno porta-to la vicenda all'attenzione dell'amministrazione comunale."Il fatto che i dipendenti in forza all'azienda non abbiano ricevuto il regolareaccredito dello stipendio di novembre rappresenta un grosso fattore di crisiper la comunità di Orzinuovi e per quelle limitrofe - concordano i consiglieridi tutti gli schieramenti -. In non pochi casi riscontriamo famiglie che si reg-gono unicamente sugli stipendi erogati dalla Tmd, perché monoreddito o per-ché entrambi i coniugi sono dipendenti dell'azienda.Il pericolo di pesanti ricadute, soprattutto nell'attuale contesto di generale dif-ficoltà per molte famiglie, è pertanto molto concreto, anche per il ritardo diuna sola mensilità". La Tmd Friction opera a Orzinuovi dalla metà degli anni'90, quando ha riavviato la produzione nella grande area a nord della s. p.235 sulla quale era insediata, dall'inizio degli anni '70, la ex Frendo Abex, cheaveva occupato fino a 500 dipendenti.Soltanto pochi mesi fa, prima che la crisi economica sopraggiungesse in tut-to il mondo a paralizzare la produzione, la Tmd aveva messo a punto un pro-getto per la cessione dell'ex comparto Frendo ed il trasferimento in una nuo-va unità produttiva, da realizzare ancora nella Bassa bresciana.

Evidentemente la grave congiuntura economica ha scompaginato i piani del-l'azienda, ma nessuno si sarebbe aspettato ricadute tanto pesanti sui dipen-denti, rimasti senza stipendio. Per aiutare concretamente le famiglie in diffi-coltà, il consiglio comunale ha approvato la mozione presentata dalla listacivica Orzinuovi2000 che chiede all'azienda "di intervenire affinché, pur nel-l'ambito della procedura concorsuale, al più presto possano essere regolar-mente saldati gli stipendi in sospeso". Il comune di Orzinuovi è inoltre pron-to ad istituire tempestivamente un tavolo di confronto con le rappresentanzesindacali e con le amministrazioni locali del territorio "al fine di diffondere conadeguata frequenza le informazioni utili e di adoperarsi affinché, anche attra-verso il confronto tra azienda e territorio si possano minimizzare i danni so-cio-economici che gravano sui dipendenti". Oggi stesso è previsto un incon-tro tra azienda, sindacati e consiglio di fabbrica, al quale il comune chiederàdi essere presente con una propria rappresentanza.È tuttavia probabile che la grave congiuntura economica colpisca anche di-pendenti di realtà più piccole, per i quali non esistono protezioni. A questoscopo Orzinuovi2000 sollecita la creazione di un fondo comunale di solida-rietà o la stipula di accordi tra comune e banche locali per l'anticipo di quo-te di cassa integrazione.

r.c.

Al Presidente ed al Consiglio di Amministrazione della TMD ITALIANoi, lavoratori della TMD ITALIA , attraverso questa lette-ra vogliamo esprimere al Presidente ed a tutto il Consi-glio di Amministrazione tutta la nostra preoccupazionesulla situazione in cui è caduta la TMD.Prendiamo atto della tempestività con cui siamo stati in-formati dall'amministratore delegato della tmd Italia suquanto sta accadendo. Esprimiamo però il ns. rincresci-

mento perché in una occasione simile avremmo graditoanche la presenza del presidente della TMD ITALIA, vistoi rapporti a carattere familiare sempre avuti nei nostriconfronti, sentire anche la sua voce, avrebbe avuto lasua importanza.Crediamo che comunque questo non esprima una lonta-nanza dalla nostra attuale nebulosa realtà , ma che l'as-

senza sia stata causata dalla rapidità con cui questa si-tuazione si è evoluta e che comunque si stia lavorandoper dare corpo alle speranze di superamento dall'estre-ma difficoltà, (non abbiamo ancora ricevuto il giustocompenso retributivo per il mese di Novembre, ed abbia-mo seri dubbi sulla tredicesima mensilità), in cui noi la-voratori della TMD ITALIA ci troviamo.

CHIEDIAMO, di trovare un sistema di comunicazionequalora intervengano soluzioni, speriamo positive,chemodifichino l'attuale stato, data la chiusura forzata del-lo stabilimento fino al 12/01/2009.Distinti saluti

I lavoratori TMD Italia.OZINUOVI 16/12/2008

Famiglie intere senza redditoPer circa quarant'anni la Frendo e poi la Tmd hanno garantito un lavoro si-curo a tante famiglie di Orzinuovi e dei paesi vicini. E con il lavoro sono ve-nuti la casa in proprietà, la scuola superiore per i figli, il benessere, i consu-mi. All'inizio degli anni '70 l'amministrazione comunale guidata dal sindacoAldo Leonardi era determinata a dare al paese della Bassa un'opportunità in-dustriale, che fosse in grado di ridurre il pendolarismo e di offrire uno sboc-co occupazionale ai braccianti il cui lavoro nei campi era ormai sostituito dal-le macchine. "Avevamo casualmente intercettato l'ing. Calamandrei aOrzinuovi e ci mettemmo in moto affinché gli impianti della Frendo, da Tori-no, approdassero da noi - ricorda Leonardi -. Avevamo davvero "voluto" que-sta fabbrica, ponendo come condizione che l'azienda si impegnasse a rima-nere a Orzinuovi per un congruo numerosi anni. Anche la curia di Brescia -continua l'ex sindaco -, grazie ai buoni uffici del parroco mons. GiuseppeTreccani, ci sostenne con generosità, mettendo a disposizione, in via Adua,una vasta area a prezzo bassissimo". La fabbrica apriva a Orzinuovi, centroagricolo e artigianale - dove fiorisce ancora oggi un artigianato di servizio, piùche di produzione - un'era industriale che giunge ormai alla fine, senza cheper i dipendenti ci sia la speranza di reali alternative di un nuovo lavoro. Il ti-more della disoccupazione turba soprattutto quei nuclei familiari in cui mari-to e moglie, oppure padre e figlio, o figlia, restano senza posto. Giambattista,56 anni, con moglie casalinga, ha trascorso la sua vita lavorativa nella fab-

brica di via Adua ed era felice per essere riuscito a trovare un posto alla Tmdanche per la figlia Daniela, di 24 anni. Ora si apre per entrambi il tunnel del-la cassa integrazione. Fabiano e Paola, marito e moglie, una delle 15 coppiedi sposi impiegati nella fabbrica di freni, sono stati entrambi assunti nel2001. Lui, 41 anni, era diventato capoturno, responsabile del turno di notte;lei, 39 anni, era operaia di secondo livello. Hanno una figlia di 18 anni, checerca lavoro, ed un figlio di 13. Hanno da pagare spese fisse (affitto, riscal-mento, luce…) e straordinarie (mutuo per rimettere a posto i denti), ma orain famiglia nessuno lavora. Antonio e Lucia, sono quarantenni, meridionali,giunti a Orzinuovi vent'anni fa. Sono entrati alla Tmd rispettivamente nel '95e nel 98. Devono mantenere due figli di 14 e 8 anni e devono pagare il mu-tuo per l'appartamento acquistato in un condominio poco tempo fa, quandonessuno avrebbe potuto prevedere il tracollo dell'azienda presso cui lavora-vano.Purtroppo la Tmd Friction non è l'unica fabbrica a fare i conti con la crisi eco-nomica e produttiva. Altre imprese orceane riducono sia l'attività che i dipen-denti, oppure sono costrette a chiudere del tutto e si moltiplicano le famigliein cui i genitori sono entrambi disoccupati ed i figli maggiorenni si ritrovanosenza lavoro, senza cassa integrazione e senza prospettive per il futuro.

r.c.

In corteo per chiederesolidarietà

Operai e operaie della Tmd Friction Italia, la fabbrica tessile di Orzinuovi, atti-va nella produzione di freni per autoveicoli, di cui la casa madre tedesca hadeciso la liquidazione, hanno dichiarato 8 ore di sciopero ed hanno organizza-to una manifestazione per portare la loro situazione all'attenzione dei cittadinie delle istituzioni. Al ritmo dei tamburi e sventolando le bandiere, il corteo deilavoratori, aperto dai massimi responsabili dei sindacati bresciani (Marco Fe-naroli, Damiano Valletti, Fausto Beltrami per la Cigl; Renato Zaltieri, Enzo Tor-ri per la Cisl) e dai segretari di categoria e delegati di fabbrica di Filtra Cgil eFemca Cisl, ha percorso ordinatamente tutta via Adua, dalla fabbrica fino alleporte di Orzinuovi, tra il rumore infernale di fischietti, petardi e trombe di au-to, cui rispondevano gli automobilisti, accogliendo l'invito esposto ai cancellidello stabilimento: "Suona il tuo clacson per solidarietà". Il corteo ed il flussodel traffico, particolarmente intenso il venerdì, giorno di mercato, sono stati re-golati dal servizio d'ordine predisposto dai carabinieri e dalla polizia locale diOrzinuovi. La vita della Tmd Italia (ex Frendo Abex), attiva da quarant'anni aOrzinuovi, è ormai giunta al capolinea. Il 15 gennaio la liquidazione della so-cietà è stata iscritta nel Registro delle imprese. I 168 dipendenti, tutti residen-ti a Orzinuovi e nei paesi vicini, compresi una decina di immigrati, potranno la-vorare fino alla fine di febbraio, fino all'esaurimento delle scorte. Percepivanouno stipendio di 1.100 - 1.200 euro, che per molti di essi era l'unica entratadella famiglia e già consentiva a mala pena di arrivare alla fine del mese. Oraper 168 famiglie la vita si fa dura. "Come faremo a pagare il mutuo, l'affitto,le bollette? Per noi inizia il calvario, saremo messi in Cigs e poi licenziati; siapre l'angoscia della perdita del posto di lavoro - dice il volantino che hannodistribuito ieri -. Vogliamo lavorare. Chiediamo alle istituzioni il massimo impe-gno, chiediamo un posto di lavoro, vogliamo per noi e per i nostri figli un fu-turo più sereno". Domenica i lavoratori della Tmd allestiranno un gazebo inpiazza a Orzinuovi per sensibilizzare i concittadini. Lunedì sera è convocato ilconsiglio comunale. L'emergenza dovuta alla liquidazione della Tmd non erastata posta all'ordine del giorno, ma la lista Orzinuovi2000 ha chiesto al sin-daco Roberto Faustinelli e al presidente del consiglio comunale Alessandro Ci-cognini Pavoni che l'argomento venga comunque affrontato. I consiglieri diminoranza propongono infatti di esentare gli operai senza lavoro dal pagamen-to di scuolabus, mense scolastiche, rifiuti, ecc. Vista inoltre la disponibilità del-la Banca Valsabbina a concedere finanziamenti, con impegno del comune alrimborso degli interessi, Orzinuovi2000 propone di chiedere alla banca di im-pegnarsi, con uno sforzo ulteriore, ad anticipare (senza interessi) ai dipenden-ti le mensilità della Cig, per neutralizzare i maggiori tempi che l'Inps normal-mente impiega per pagarle. Il comune eviterebbe la spesa per il rimborso degliinteressi e potrebbe eventualmente canalizzare le risorse direttamente sullefamiglie per un ulteriore aiuto. "Proponiamo poi di valutare la possibilità di ge-neralizzare tali strumenti - conclude l'interrogazione della minoranza - al finedi renderli operativi, almeno per il 2009, a fronte di possibili ulteriori crisi oc-cupazionali, anche di minore impatto numerico, che non possiamo purtroppoescludere in questo difficile momento".

r.b.

i dipendenti ex-FrenDo chiedono un colpo di clacson

per solidarietà quando passate davanti alla fabbrica

Page 13: bassa_voce_febbraio 2009

Il comune di Orzinuovi e la Banca Valsabbina hanno sotto-scritto un accordo per dare un sostegno economico agli ad-detti della Tmd Friction Italia, dopo che la società, braccioitaliano di un gruppo tedesco, è stata messa in liquidazione.La convenzione, illustrata ieri presso il palazzo del municipiodal sindaco Roberto Faustinelli e dal direttore della banca Fi-lippo Polito, prevede che l'istituto di credito, che dal luglio'07 ha aperto uno sportello a Orzinuovi, metta a disposizio-ne di tutti i 168 dipendenti della Tmd un fido di cassa del-l'importo di 5.000 ad un interesse del 2,50% (rivedibile al ri-basso). La somma dovrebbe essere sufficiente a far frontealle normali spese mensili, in attesa che l'Inps sia pronta aderogare l’importo della cassa integrazione guadagni. Per i di-pendenti residenti a Orzinuovi, una novantina, il comune hadeciso di prendere in carico la quota relativa agli interessi,che verrà rimborsata sul conto aperto presso la Valsabbinadai dipendenti che vorranno accedere al fondo o a parte diesso. L’appello va ora agli altri comuni in cui risiedono gli ad-detti della Tmd (Orzivecchi, Pompiano, Corzano, Roccafran-ca, Borgo San Giacomo, Villachiara, nella nostra provincia;Soncino e Soresina nel cremonese) perché si rendano dispo-nibili a sostenere le famiglie degli operai rimasti senza sti-pendio. Con questa iniziativa l'amministrazione guidata dalsindaco Faustinelli accoglie la proposta della lista di mino-ranza Orzinuovi2000, che in sede di discussione del bilancio'09 aveva suggerito l'istituzione di un "fondo di solidarietà"

e la stipula di accordi con le banche presenti in paese, peranticipare la cassa integrazione ai dipendenti delle aziendein crisi. “L'idea è diventata praticabile dal momento in cuiabbiamo trovato la disponibilità della banca - commentaFaustinelli -. L'assessore al bilancio Sergio Arminio del restoassicura il reperimento dei fondi necessari al pagamentodell'interesse". All'inizio della settimana la Tmd ha versato aidipendenti i contributi relativi al mese di novembre e lo sti-pendio di dicembre, ma già ieri alcuni addetti si sono recatiallo sportello della Valsabbina, dove sono stati ricevuti congentilezza e disponibilità. "Il fido di cassa di 5000 euro èaperto su una linea speciale che verrà chiusa non appenaverrà erogata la cig - spiega il direttore Polito -. Nel frattem-po qualsiasi dipendente della Tmd può contattarci per prele-vare la somma che risponde alle sue necessità". Il comunerivolge inoltre l'appello a tutte le aziende del territorio affin-ché, nel caso intendano procedere a nuove assunzioni, si ri-volgano agli uffici comunali che sono in grado di mettere incontatto le aziende con i dipendenti della Tmd in cerca di oc-cupazione. "Con l'on. Saglia, presidente della CommissioneLavoro della Camera e con il vicepresidente della Provincia,Peli, stiamo studiando altre iniziative - aggiunge Faustinelli -anche per ottenere i fondi per corsi di formazione che apra-no a chi ne ha bisogno nuove prospettive di lavoro".

r.c.

SPECIALE TMD | 13FEBBRAIO 2009

L’aiuto del comune di Orzinuovi

L’aiuto dei comuni di Borgo San Giacomo e di VillachiaraPer i prossimi cinque mesi, in attesa della at-tivazione della Cassa integrazione da partedell'Inps, i dipendenti della Tmd Friction Ita-lia residenti nei comuni di Borgo San Giaco-mo e di Villachiara potranno accedere al fon-do della speciale linea di credito aperta perloro, a tasso zero, dalla Cassa Rurale e Arti-giana di Borgo San Giacomo.All'inizio della settimana, appresa la notiziadella messa in liquidazione della società, at-tiva, per conto di un gruppo tedesco, nellaproduzione di pastiglie per freni a disco, ilsindaco di Borgo San Giacomo, Giuseppe

Lama, ed il suo collega di Villachiara, ElvioBertoletti, si sono messi in contatto con la di-rezione della Cra, che ha subito accettato didare una mano alle famiglie dei dipendentidella ex Frendo, che conta in totale 168 ad-detti, 11 dei quali sono residenti a Borgo edaltrettanti a Villachiara.La Cra ha già messo a disposizione di cia-scuna delle 22 famiglie la somma di 5.000euro alla quale i dipendenti Tmd possono ac-cedere anche se non sono correntisti, attin-gendo la somma che riterranno necessaria erestituendola senza interessi.

L'iniziativa è stata illustrata agli interessatiresidenti a Borgo San Giacomo nel corsodella riunione alla quale sono intervenuti ilsindaco Lama, il presidente della Cra SergioBonfiglio ed il direttore Giovanni Tortella,mentre a Villachiara le caratteristiche del fi-do sono state presentate dal sindaco Berto-letti, dal vicepresidente della banca MarcoSfondrini e dal direttore Tortella."La nostra banca è sempre stata molto sen-sibile alle esigenze delle famiglie ed ha sem-pre cercato di essere per loro un valido so-stegno - commenta Tortella -. In questo

momento di particolare crisi economica laCra ha stanziato somme non indifferenti perandare incontro alle esigenze anche di tantealtre persone che, per i più diversi motivi, sitrovano prive di risorse sufficienti". Una ope-razione in linea con la tradizione della CassaRurale fondata nel lontano 1894 dal parrocodon Serafino Saleri."L'obiettivo principale, legato all'idea cristia-na del mutuo soccorso - spiega il presiden-te Bonfiglio -, era di contrastare le ingiustiziesociali del tempo, in particolare la povertà el'usura, per garantire migliori condizioni mo-

rali e materiali".Anche altri comuni, in collaborazione con lastessa banca, si stanno già attivando persupportare i lavoratori in difficoltà; in accor-do con le amministrazioni dei comuni doveopera la Bcc, i dipendenti della Tmd potran-no beneficiare di un'apertura di credito inconto corrente a tasso e spese zero di euro5.000 in attesa di ricevere gli accrediti dellacassa integrazione guadagni

r.c.

Primo impegno: favorire l’occupazioneTrovare un nuovo posto di lavoro per i disoccupati della Tmd. È questo per ilcomune di Orzinuovi l'intervento prioritario da mettere in atto in favore dei la-voratori della ex FrenDo (90 dei 168 addetti risiedono nel comune) dopo lamessa in liquidazione dello stabilimento che per 40 anni ha prodotto freni efrizioni per autoveicoli. Un imprenditore che opera nello stesso settore dellaTmd, titolare di un’azienda ad una ventina di km da Orzinuovi, si è già fattoavanti per 10-15 assunzioni; altri operai potrebbero essere assunti a tempoindeterminato da un'altra società.Gli imprenditori richiederanno professionalità specifiche, perciò operai e ope-raie orceani della Tmd consegneranno in comune il proprio curriculum. Nontutti, perché i più anziani, prossimi alla pensione, hanno deciso di rinunciareper favorire l'assunzione dei più giovani. Il panorama delle possibile iniziati-ve con cui l'amministrazione comunale potrebbe aiutare i lavoratori della fab-brica in liquidazione ad affrontare la difficile situazione è stato discusso lune-

dì sera dal consiglio comunale che ha preso in esame le proposte formulateal riguardo dalla lista Orzinuovi2000 e quelle, simili, contenute in una letterache il Pd ha inviato al sindaco Roberto Faustinelli.Da ottobre ad oggi, la lista Orzinuovi2000 ha portato per tre volte la Tmd al-l'attenzione del consiglio, ma se a ottobre la preoccupazione nasceva dallevoci di un possibile trasferimento dell'attività in una nuova struttura in un co-mune vicino, a dicembre i consiglieri prendevano atto della crisi della socie-tà, che ora, messa in liquidazione, lascia sul lastrico le famiglie dei lavorato-ri. Minoranza e Pd invitano i sindaci del territorio ad uno sforzo dicoordinamento che preveda un tavolo costante di crisi per affrontare l'emer-genza economica e sociale che si manifesterà nei prossimi mesi a seguitodella crisi.Propongono di esentare le famiglie prive di reddito dal pagamento di alcuniservizi, senza dimenticare altre famiglie che potrebbero vivere situazioni al-

trettanto gravi, prive magari anche della copertura della cassa integrazione."Ma al di là degli aiuti doverosi, il problema più importante è trovare un nuo-vo posto di lavoro - dice il sindaco Faustinelli -, anche perché se si riesce arioccupare il 35% dei dipendenti Tmd, sarebbe più facile per i loro colleghi ecolleghe accedere alla cassa integrazione di due anni".Trovare un nuovo posto è l'imperativo categorico per tutte le forze politiche,ma Renato Fatello (ex maggioranza), avendo maturato una lunga esperienzaall'Ufficio Collocamento e all'Ufficio del Lavoro, invita a tenere distinti i ruolie ammonisce il comune a garantire piuttosto che la vasta area su cui è inse-diata l'ex FrenDo non sarà oggetto di riconversione, ma rimarrà sede di in-dustrie, perché anche così si favorisce l'occupazione e si aiutano gli operai.

r.c.

Page 14: bassa_voce_febbraio 2009

14 | COMMUNITASFEBBRAIO 2009

Selichot: itinerari ebraiciCon la data del 21 gennaio 2009 ha preso di nuovo avvio a Barco di Orzinuo-vi (BS) il terzo anno di SELICHOT, un percoro triennale di introduzione al-l'ebraismo.Dopo le positive esperienze dei due anni passati, che hanno visto una settan-tina di iscritti, per il 2009 si ripropone l'iniziativa promossa dal Gruppo Cul-turale Selichot, iniziativa che ha avuto e continua ad avere il sostegno dellaBanca di Credito Cooperativo di Pompiano e Franciacorta, in particolare deldirettore dott. Luigi Mensi.L'iniziativa nasce proprio nella piccola frazione orceana in considerazione delfatto che il 15 settembre 1496 proprio a Barco lo stampatore Gershom Son-cino pubblicava il libro di preghiere penitenziali SELICHOT. Infatti, nella pagi-na finale dell'edizione dell'unico esemplare di tale opera, attualmente conser-vato presso la Biblioteca Palatina di Parma, si legge: "Oggi, feria V, giorno VIIIdel mese di tisrì anno CCLVII, VI millenario abbiamo ultimato il Selichot… Eb-be fine in Barco, nella provincia bresciana, per mano del minimo dei tipogra-fi Gersone, figlio del sapiente rabbì Mosè, di felice memoria".Prendendo spunto da questo precedente storico si è voluto proporre, in col-laborazione anche con il Museo della Stampa-Casa degli stampatori ebrei diSoncino, un percorso introduttivo all'ebraismo nella sua dimensione religiosae culturale. Questo terzo anno approda, invece, ad una riflessione sugli 'inizidel cristianesimo', quando ancora coloro che avevano creduto in Gesù di Na-

zarteh erano comunità formate da ebrei e gentili. Proprio lì, secondo san Pao-lo (Rm 9-11), risiede un mistero dentro il Mistero.Questi incontri saranno scanditi in due parti: I PARTE: La Scrittura del Primoe del Secondo Testamento: La memoria fondatrice di Israele diventa scrittu-ra (21 gennaio: Luigi Nason), La Torah e i profeti o i profeti e la Torah? (28gennaio: Luigi Nason), Perché quattro vangeli? (4 febbraio: Luigi Nason), Pao-lo e le lettere alle sue chiese (11 febbraio: Luigi Nason). II PARTE: La via (At.9,2) e le vie: L'ebreo Gesù (18 febbraio: Luigi Nason), Ebrei e gentili nellaChiesa delle origini (25 febbraio: Piero Stefani), Le benedizioni della mensa ela cena del Signore (4 marzo: Piero Stefani), Riletture neotestamentarie dellaBibbia ebraica (12 marzo: Piero Stefani), Messianismi ebraici e attese esca-tologiche delle comunità primitive (18 Marzo: Piero Stefani), Il formarsi dellatradizione rabbinica: i Pirqè Avot ( 25 Marzo: Paolo De Benedetti).Nei due anni precedenti il percorso di studio si è concluso con la visita allaSinagoga di Casale Monferrato e di Asti, al Ghetto di Venezia e all'Istituto Ecu-menico san Bernardino. Quest'anno, se fattibile, è previsto un soggiorno inIsraele della durata di 10 giorni, pensato nella logica che ha guidato questianni: quella della conoscenza/coscienza delle proprie radici.

Franco Capretti

Bassa bresciana

Lotta al crimine: positivo il bilancio 2008Il resoconto dell'attività condotta nel 2008 dalla Compa-gnia Carabinieri bassaiola - a confronto con quella del-l'anno precedente - è estremamente positivo in tutti isettori del servizio offerto alla popolazione.Di particolare interesse sono i dati raffrontabili nell'alle-gata tabella, dove si evince una importante diminuzionedei reati predatori che creano allarme sociale ed insicu-rezza percepita nella popolazione: i furti, le rapine, le truf-fe agli anziani nello specifico hanno fatto registrare, gra-zie all'intensificazione dell'attività preventiva svolta daiCarabinieri delle Stazioni, un crollo consistente.Per contro è aumentata considerevolmente l'attività re-pressiva con un incremento dei reati scoperti, un rag-guardevole aumento delle persone arrestate e denuncia-te in stato di libertà.Il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti ha fattoregistrare al pari un notevole incremento con più deldoppio delle persone arrestate e la consistente moltipli-cazione dei quantitativi di sostanze stupefacenti seque-strate nel corso delle numerose operazioni di serviziocondotte, tra cui si ricorda in particolare la "TulipanoRosso".Ma l'attività che maggiormente riempie di soddisfazionegli uomini del Comando di via Grimani è certamente l'ap-prezzamento quotidiano che viene fatto registrare dallagente ai carabinieri e la vicinanza delle amministrazionilocali, gelose dei presidi localizzati sui comuni della bas-sa ed in specie quello di Verolanuova che ha assuntol'impegno di ristrutturare il Comando sede della Compa-gnia.

Impegni quindi rispettati dai carabinieri che hanno con-seguito tutti gli obiettivi prefissati all'atto dell'insedia-mento del Capitano Livio Propato, ma per il 2009l'obiettivo di ridurre ulteriormente i reati contro il patri-monio, specialmente i furti in abitazione che rappresen-tano tra l'altro il delitto che con facilità può sfociare in ra-pina con danno alle persone ed in tale ottica ci si augurainoltre che da parte di cittadini vi sia sempre più senso

civico di segnalare qualsiasi cosa che venga percepitacome sospetta.Certamente, innanzi alla fredda elencazione di numeriche danno l'idea dello sforzo profuso da tutti i Carabinie-ri della Compagnia di Verolanuova al fine di garantire lasicurezza pubblica, non si può non far cenno al ramma-rico per la prematura scomparsa del Luogotenente Do-menico Zamparini, per anni pilastro e riferimento per

molti che da lui hanno saputo apprezzare le qualità uma-ne e professionali che fanno si che la sua memoria ri-manga scolpita in tutti coloro che hanno avuto la fortunadi conoscerlo.

I Carabinieri della Compagnia di Verolanuova

Anno 2007 Anno 2008 Variaz. % Variaz. Numerica Reati consumati 5.673 5.343 - 5,81% - 330 Reati scoperti 1.426 1.680 - 17,81% + 254 Persone arrestate 425 568 + 33,64% + 143 Persone denunciate in s.l. 1.329 1.536 + 15,57% + 207

Rapine consumate 50 41 - 18% - 9 Rapine scoperte 23 34 + 47,82% + 11 Furti consumati 3.007 2.664 - 11,41% - 343 Furti scoperti 80 115 + 43,75% + 35 Arresti per stupefacenti 59 113 + 91,52% + 54 Sostanza stup. sequestrata Kg. 8,116 Kg. 43,419 +534,98% + Kg. 35,303 Truffe consumate 369 212 - 57,45% - 157 Truffe scoperte 39 45 + 15,38% + 6 Servizi preventivi svolti 12.572 13.067 + 3,93% + 495

Page 15: bassa_voce_febbraio 2009

CULTURA | 15FEBBRAIO 2009

A volte ciò che più conta, nelle discipline artistiche, èl'attitudine, ovvero la predisposizione a far bene le co-se ed essere credibili. Bene, i The Record's oltre adessere credibili risultano essere anche incredibili nel-l'approccio tanto naturale al verbo del rock 'n roll.Già al primo ascolto le melodie dei brani, anche quan-do affogate - in senso buono - in coretti e doppie vo-ci, risultano maledettamente efficaci, facendo centroin ciò che ci appare come l'obiettivo primario delgruppo: rimanere nella testa di chi ascolta.Lo stile emerge in ognuno dei dodici brani dell'albume, pur richiamando le sventagliate pop/garagesixties, gode di forza e peculiarità proprie.Non fanno nulla i The Record's per ingannare l'ascol-tatore: non ricorrono ad artifici, non usano effetti par-ticolari e non fanno cose alla moda; genuinamente ti-rano fuori tutto ciò che si può desiderare dalla sacratriade chitarra-basso-batteria, mantenendo comun-que i piedi ben piantatinella freschezza del pop'n roll.E come in ogni (buon) album pop ci sono singoli bra-ni che si impongono per forza e orecchiabilità:"Clouds are moving" ad esempio alterna splendida-mente indolenza e nervosa tensione, così come "Freeas a bird" mette in mostra strofe funzionali ad un ri-tornello perfetto.Di livello anche "A little content", "Rudy" e la titletrack "Money's on fire", anche se in tutto il cd nonesistono cadute o momenti di stanchezza.Numerosi i riconoscimenti raccolti con questo lavorosulle riviste specializzate ma anche da un grande vec-chio della critica musicale qual è Mario Luzzato Fegiz

che li ha elogiati sul Corriere della Sera, citandoli co-me una delle migliori realtà musicali del panoramanazionale.Sintetizzando ciò che troverete in questo ottimo lavo-ro potremmo così esprimerci: le chitarre jingle-jangledegli anni '60, il sudore fragrante del r'n'r inglese (al-tra cosa le esalazioni di quello americano) e tanto tan-to stile, che già della curatissima confezione del cd ri-sulta evidente.Nota a margine: se l'album merita il massimo dei vo-ti, le esibizioni dal vivo dei The Record's sono ancorapiù raccomandate perché in esse non manca mai ilprincipio vitale del rock: il divertimento.Tutte le informazioni e le date del tour italiano sonodisponibili sulla pagina myspace:www.myspace.com/therecordsrocks

Angelo Zucchi

The Record’s - Money’s on fireRecensione

di Giovanni Quaresmini

La Compagnia della Stampa Editrice

Illustrazioni di Cento RossiC'era una volta… una rondine, "che si era fatta legare sul dorso due bel-le spighe dorate in modo che durante il viaggio, che prevedeva lungo e pe-riglioso, non potesse perderle". "La generosa rondine del castello di Pa-dernello" aveva deciso di partire anzitempo, quando l'estate era appenaagli inizi, e di abbandonare il suo nido sicuro sul torrione del maniero, perraggiungere al più presto il povero villaggio dell'Etiopia, dove aveva tra-scorso l'inverno, e portare quei chicchi ai bambini che soffrono la fame.Sulla rotta della generosità si unirono alla rondine del castello ogni sortadi uccelli e i marinai delle navi su cui i volatili sovraccarichi di cibo si fer-mavano a riposare. Anche i cacciatori arrivarono carichi di viveri. "Ancoraoggi - assicura Giovanni Quaresmini, autore del racconto - nell'andronedell'ingresso del castello di Padernello si può vedere il nido a forma di spi-ga di frumento che quella rondine costruì al suo ritorno per ricordare a tut-ti che, se ciascuno fa la propria parte, anche il sogno che sembra impos-sibile può diventare realtà".GGiioovvaannnnii QQuuaarreessmmiinniiGiovanni Quaresmini è dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo diTrenzano, Comezzano-Cizzago e dirigente scolastico reggente della scuo-

la secondaria di primo grado di Travagliato, Torbole-Casaglia, Berlingo.E' Referente Provinciale per l'Educazione ambientale dell'Ufficio Scolasti-co Provinciale di Brescia.All'interno della scuola ha coordinato la pubblicazione di ricerche suaspetti di cultura locale (Storie di stalla, C'era una volta, I luoghi della de-vozione), di indagini ambientali e sociali (Trenzano dati statistici, Campa-gna fertilissima, Il treno perduto) di ricerca storica e raccolta di testimo-nianze dei reduci della seconda guerra mondiale (Vi saluto di vero cuore,La guerra non è come nei film, Amatissimo figlio) e sull'integrazione deglialunni extracomunitari (Il maglione di Arlecchino, DiversaMente, Aperta-Mente, SerenaMente, GenerosaMente, LiberaMente).La copertina e i disegni ad illustrazione del racconto, come pure i capilet-tera, sono opera del pittore, affreschista Cento Rossi.

CCeennttoo RRoossssii L'artista Cento Rossi proviene da una lunga esperienza di frescante, con-dotta sui ponteggi con l'insigne Vittorio Trainini (1888-1969) col quale haaffinato scioltezza di disegno ed armonia cromatica e compositiva.Da quell'esperienza inusitata, Cento trae ancor oggi alimento, pur tra i ri-chiami di altre significative frequentazioni quali Paolo Bignotti, Emilio Pa-sini e Giacomo Bergomi. Anche Oscar Di Prata, che con mano prodigiosaha affrescato numerosissime chiese, ha scritto di lui in termini di nobiltàcreativa nell'alveo di una tradizione figurativa rinascimentale.

r. c.

“La generosa rondine del castello di Padernello”Recensione

foto: Matteo Cervati

Page 16: bassa_voce_febbraio 2009

16 | CULTURAFEBBRAIO 2009

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"Buon giorno", disse il piccolo principe."Buon giorno", disse il mercante.Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne in-ghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere."Perchè vendi questa roba?", disse il piccolo principe."E' una grossa economia di tempo", disse il mercante. "Gli esperti hannofatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatrè minuti alla settimana"."E che cosa se ne fa di questi cinquantatrè minuti?" "Se ne fa quel che si vuole…""Io", disse il piccolo principe, "se avessi cinquantatrè minuti da spendere,camminerei adagio adagio verso una fontana…."

Il brano sopra riportato - tratto dal conosciutissimo libro di Antoine de Saint-Exupèry - è l'introduzione di uno dei testi di Maurizio Pallante "La decresci-ta felice", circolato un paio d'anni fa nelle nostre zone a seguito di un inter-vento dello scrittore in un incontro con don Fabio Corazzina. Pallante sioccupa di politica energetica e di tecnologie ambientali.Le sue considerazioni attorno alla necessità di rivedere il concetto di svilup-po della società industriale - fatte in tempi non sospetti di relativa crescitaeconomica - ritornano ad essere ancora più attuali in questi momenti di cri-si, ove la decrescita più che una scelta, sta diventando una necessità.Nell'ambito delle riflessioni condotte sul rapporto tra Pil (prodotto internolordo) e qualità della vita lo studioso approfondisce le relazioni tra lavoro edecrescita. La sua tesi smonta la convinzione che l'aumento dell'occupa-zione sia direttamente proporzionale alla crescita.Quando parla di occupazione Pallante vuol esprimere un concetto diversoda quello di lavoro: l'occupazione infatti esprime quella parte di lavoro fina-lizzato alla produzione di beni e servizi per il mercato e non tiene conto del-l'autoproduzione, che non genera ricchezza monetaria. La decrescita del Pil

derivante dallo sviluppo dell'autoproduzione di beni e dal calo dei consumipuò comportare un decremento dell'occupazione, ma non del lavoro, ecompensa la diminuzione del reddito monetario con una minore necessitàdi acquistare merci.Tuttavia non necessariamente questa decrescita provoca una riduzione delnumero degli occupati.E' infatti noto che la crescita non ha comportato automaticamente, in tem-pi passati, un parallelo aumento dell'occupazione che anzi, in termini per-centuali, si è ridotta grazie all'evoluzione tecnologica e alla distribuzionedella ricchezza prodotta dall'agricoltura all'industria, prima, e successiva-mente ai servizi.Concretamente, applicando queste idee - ad esempio - alla questione delriciclaggio dei rifiuti, Pallante osserva: "Se si consumano meno materie pri-me e si spende di meno il Pil decresce ma per ricavare risorse sostitutivedai rifiuti occorrono nuove professionalità e una maggiore occupazione chetrasforma in redditi monetari i risparmi che consente di ottenere."A parità di produzione, quindi, l'attività di riduzione del consumo di risorsee dell'inquinamento produrrebbe un aumento occupazionale.Ma perchè tutto questo si realizzi serve una volontà politica precisa che in-centivi l'attività di riconversione delle fabbriche e renda conveniente per gliimprenditori investire in Italia su risorse alternative.Le imprese dovrebbero al contempo accettare una contrazione - magaritemporanea - dei guadagni pur di continuare a produrre a livelli qualitativipiù alti. Questioni aperte, di non facile soluzione, in un'economia globale al-la ricerca di nuove regole e nuove forme di cooperazione.Da più parti è stato ribadito che la crisi presente può diventare un'opportu-nità di cambiare strada cercando di consumare meno, usare i prodotti lo-cali, riutilizzare di più.Ma forse siamo in ritardo o magari è la crisi ad essere giunta troppo pre-

sto. Se fosse arrivata tra 10 anni con la crisi energetica e la fine del petro-lio, allora saremmo stati davvero costretti a scegliere: o l'estinzione o un'al-ternativa alla crescita.

Luisa Paccani

Crisi e lavoro: quando i minori consumi fanno aumentare l'occupazioneRecensione

La decrescitaLa decrescita è elogio dell'ozio, della lentezza e della durata; rispettodel passato; consapevolezza che non c'è progresso senza conserva-zione; indifferenza alle mode e all'effimero; attingere al sapere dellatradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpas-sato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione conla chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perchélo scopo dell'acquistare non è il consumo ma l'uso; distinguere laqualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valo-rizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di com-petere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un farebene finalizzato alla contemplazione.La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, cheliberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l'economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tut-te le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci almeglio.

Maurizio Pallante

Page 17: bassa_voce_febbraio 2009

La primavera era sbocciata con tuttala sua fervida vitalità, Roma erasplendida invasa dalla luce calda delsole, con le via colme di turisti, di vo-ci, di profili e parlate di mezzo mon-do. La mattinata l'avevo trascorsa trala Galleria Borghese e il giardini delPincio per poi perdermi nel pomerig-gio fra le strette viuzze del vecchioghetto e le bancarelle di Campo déFiori con l'aria carica degli aromidelle spezie colorate disposte comeun mosaico sui banchi; verdura efrutta accatastata attorno a fruttiven-doli bizzarri che esaltavano a vocealta la qualità della loro merce e cor-pulente signore dalle mani abili im-pegnate a sbucciare carciofi e pre-parare le puntarelle, delizie culinarieromane. E' ben difficile nelle cittàd'arte rimanere fuori dall'onda dellafolla dei turisti in rotta sui classici iti-nerari e, in fondo, è anche piacevolemescolarsi con il vociare di idiomilontani percorrendo le antiche vie diRoma. Non ricordo il motivo e nem-meno il nome della via, una delletante colme di gente tra la fontana diTrevi e il Pantheon, forse stavo sem-plicemente passeggiando nel teporedel tardo pomeriggio romano quan-do mi ritrovai dinnanzi alla vetrinad'un negozio. Ne avevo già vistechissà quante di vetrine, ma per ca-so alzai lo sguardo e vidi all'internoin un angolo del banco un uomo colcapo chino, intento a scrivere: quelviso mi era noto, ma chi era ? Nel negozio una signora dai modigentili stava mostrando delle ma-gliette a due turiste giapponesi, ilmio sguardo torno nuovamente sul-l'uomo, ne ero sicuro: conoscevoquel viso. In casi improvvisi comequesto, sembra di sentirlo il ronziodella mente che cerca disperata-mente nei cassetti della memoria unindizio o un qualcosa che ricolleghiquel viso a un ricordo o a una circo-stanza. Tutto piombò in me all'im-provviso in quell'attimo che sentii unbrivido gelido attraversarmi la schie-na e la mia mano che istintivamenteapriva la porta… Senza riflettere miritrovai dentro il negozio mentre ledue turiste giapponesi stavanouscendo. Le armonie della primave-ra s'erano paralizzate all'improvviso,il tepore del meriggio primaverileavevano lasciato, dentro di me, il po-sto al freddo umido d'un giorno dinebbia, come nei giorni quando gen-naio volge al termine. Conoscevo ilviso dolce di quell'uomo con grandi

occhiali e i capelli bianchi ben ordi-nati, intento a scrivere, era ShlomoVenezia, uno dei pochissimi soprav-vissuti da quell'unità terribile che nelcampo di stermino di Auschwitz-Bir-kenau i nazisti chiamavano "Sonder-kommando". M'ero ritrovato lì alcentro del negozio, ritto come un pa-lo, fu la signora a sciogliere il mioimbarazzo, mentre osservavo Shlo-mo che incurante continuava a an-notare con penna e taccuino: - Ha vi-sto qualcosa di suo gradimento ?-chiese con modo aggraziato la si-gnora, esitai un attimo chiuso nelmio imbarazzo, poi dissi soltanto -avrei solo il desiderio di stringere lamano…- Shlomo smise di scrivere,alzo lo sguardo, incalzo gli occhialisul naso e senza chiedere nulla siavvicinò e mi strinse forte la mano.La signora s'era avvicinata al fiancodel marito e mi osservava commos-sa. Non dissi nulla, capivo che nonavevo nulla da chiedere, anchequando mi diedero una sedia perfarmi accomodare e loro rimasero inpiedi dinnanzi al banco, Shlomo ini-ziò a raccontare. Era come fossimorimasti i soli abitanti di Roma.- E' difficile, difficile raccontare an-che se importante,vitale per le gene-razioni future, ma mi chiede dolore,riporta in vita una sofferenza lanci-nante che non mi lascia mai. Tuttomi riporta al campo, qualunque cosafaccia, qualunque cosa veda, il mio

spirito torna sempre allo stesso po-sto…Non si esce mai, per davverodal Crematorio, da Auschwitz non siritorna mai. Sono sopravvissuto nellacarne, ma non nello spirito, appenaprovo un poco di serenità, di gioia,sento un disagio, qualcosa si bloccae cado nella disperazione, la chia-mano la "malattia dei sopravvissuti".Gli anni passano le cose cambiano,molti chiedono di dimenticare, ma sacosa significa quando vedo oggi cer-te scritte sui muri… E' avvenuto,scriveva Primo Levi, quindi può ac-cadere di nuovo; sento il bisogno ditestimoniare, ma è difficile.- Toglieun fazzoletto dalla tasca, con delica-tezza si alza gli occhiali e asciuga gliocchi umidi di lacrime. Rimango im-pietrito, incapace di reagire, quegliocchi che non hanno mai smesso dipiangere hanno visto il male del ma-le, hanno visto Auschwitz.Shlomo Venezia è nato a Salonico, inGrecia, nel dicembre del 1923. Lasua famiglia, ebrea da generazioni,fu costretta a lasciare la Spagna nelXV secolo, prima di stabilirsi in Gre-cia vissero per un tempo in Italia, al-lora gli ebrei spagnoli non usavanocognome, semplicemente si chiama-vano Isacco figlio di Salomone. Arri-vati in Italia presero il cognome dellacittà in cui vivevano, per questo hapreso il cognome di Venezia. Arre-stato con la famiglia a Atene nelmarzo del 1944, Shlomo fu deporta-

CULTURA | 17FEBBRAIO 2009

Da Auschwitz non si ritorna mai...

IILL FFIILLMM

RReeggiissttaa:: MMaarrkk HHeerrmmaann

CCaasstt:: VVeerraa FFaarrmmiiggaa,, DDaavviidd TThheewwlliiss,, RRuuppeerrtt FFrriieenndd,, AAssaa BBuutttteerrffiieell ee JJaacckk

SSccaannttoonn

Uscito prima di Natale, ma di crescente importanza e significato conl'avvicinarsi della "Giornata della Memoria", "Il Bambino con il pigiamaa righe" - tratto dall'omonimo romanzo di John Boyne - racconta la pic-cola storia di un'amicizia coraggiosa nell'orrore della Shoah. Bruno haotto anni e suo padre è il comandante di un campo di concentramento,mentre Shmuel, suo coetaneo, è ebreo ed è rinchiuso nel lager. La rap-presentazione sul grande schermo della triste vicenda di Bruno eShmuel è divenuta occasione per spiegare ai giovani l'Olocausto e perdimostrare che, dove per gli adulti c'è odio e guerra, per due bambinici sono sogni, amicizia ed avventura senza restrizioni, anche da partiopposte del filo spinato.

IILL LLIIBBRROO

AAuuttoorree:: JJoohhnn BBooyynnee -- EEddiizziioonnee:: BBuurrEExxttrraa

Boyne, scrittore irlandese e autore di romanzi per adulti, in questo libro (diventato un bestseller mondiale) rac-conta la sofferenza rivolgendosi ai bambini, adottando un linguaggio semplice per mettersi dalla parte dei piùpiccoli e dare rilievo alla purezza e alla forza dei loro sentimenti.Leggere "Il bambino con il pigiama a righe" è uscire allo scoperto e iniziare un viaggio in compagnia di due ra-gazzini per arrivare ad un certo punto davanti ad una recinzione, una di quelle che non dovrebbero mai ostaco-lare nè interrompere il cammino di crescita di ogni essere umano.

Luisa Paccani

Il bambino con il pigiama a righeRecensione

to nel campo di sterminio di Au-schwitz-Birkenau, selezionato per illavoro, fu assegnato alla "Sonder-kommando", una squadra di depor-tati con l'incarico di far funzionare laspietata macchina di sterminio nazi-sta. Gli uomini della "Sonderkom-mando" accompagnavano i prigio-nieri nella camera a gas, gliaiutavano a svestirsi, recuperavano icorpi, gli tagliavano i capelli, toglie-vano i denti d'oro e soprattutto tra-sportavano i corpi ai forni crematorie ne recuperavano la cenere. Un me-todico lavoro in un orrore che nonconosce confini. Ricorda persino ilpianto d'un bimbo miracolosamentesalvo fra i corpi asfissiati dal gas, lacorsa frenetica, il cercare il pianto frala morte e poi lo sparo di una SS chetronca per sempre il lamento "vivo"del bimbo. Com'è potuto accaderetutto questo ? Ho pensato mille vol-te, ma non sono uscite le parole, so-no rimasto per un tempo indefinito,attonito, muto. Quando mi sono alza-to non ho avuto il coraggio nemme-no di ringraziare, ero totalmente per-vaso da un senso di profondo orrore,ho stretto di nuovo la mano a Shlo-

mo. Il giorno successivo tornai al ne-gozio con un mazzo di fiori bianchiper la moglie e qualche parola, Shlo-mo mi regalò un libro che raccoglie-

va alcune testimonianze, anche unapiccola sua aggiungendo che forseun giorno, forse… avrebbe messotutto in un libro. In questi giorni in li-breria ho trovato con stupore il librodi Shlomo Venezia:

"SONDERKOMMANDO AUSCHWITZ"La verità sulle camere a gas.- Quando sto bene, sento il bisognodi testimoniare, ma è difficile…mi

da conforto sapere che non parlo nelvuoto…- Dal libro ho tolto alcunefrasi scritte sopra, erano uguali allemie annotazioni di quel giorno chenon dimenticherò mai…

Valerio Gardoni

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18 | GLOBALE/LOCALEFEBBRAIO 2009

Bellezza e speranza

Impressioni dal primo di una serie di incontri ed eventi organizzati dalla Coo-perativa solidarietà di Brescia e Bottega dei Popoli di Orzinuovi, in collabora-zione con comuni e associazioni del territorio,

Orzinuovi, San Paolo, Borgo San Giacomo,Quinzano, Villachiara, Soncino

Giustizia, Pace e Ambiente: possibili percorsi.

"Il mondo ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti,ma non per l'avidità di ciascuno." (Gandhi)

Venerdì 16 Gennaio 2009 "Tutti hanno diritto a un futuro" .A Orzinuovi, presso le Madri Canossiane, Serata moderata da Conferenza Mondiale Religioni per la Pace (WCRP)-sezione di BresciaSoono intervenuti :Asma Aitallali, migrante Marocco -Conferenza Mondiale Religioni per la Pace,Sandro Santus e Anu Aula (migrante Angola) - Associazione il Porto - Dalmi-ne, Ilaria Saurgnani esperta in diritto d'asilo e immigrazione - Brescia

Nel mondo c'è più dolore che bellezza! Le storie raccontate in un venerdì se-ra nebbioso e freddo hanno dimostrato che questo è vero. Non si può parla-re di bellezza della vita quando una madre partita da una strada dell'Africa siritrova, insieme a un cucciolo d'uomo, attraversata dalla insensibilità umanae della natura, abbandonata nella sua speranza di poter amare di nuovo, sof-focata dalla incapacità burocratica di uno Stato che appariva ai suoi occhi ilregno di Dio.O le storie di altri che non sono migrati, ma fuggiti da estreme situazioni diviolenza e degrado, dove la politica e il potere sono diventati fenomeni cheuccidono il corpo e l'anima. Questi senza voce, che reclamano le nostre vo-ci, che ci strappano violentemente dalla nostra fantasia la bellezza di un'Afri-ca piena di sole e di vita. Sono qui, ci hanno raccontato. Qualcuno con unasperanza quasi realizzata. Altri che attendono trepidanti e impauriti che que-sto paese non neghi loro il diritto a sperare che un giorno anche la loro terrasarà giusta.C'è più dolore che bellezza. Ma in quel venerdì sera nebbioso e freddo il do-lore si è trasformato in speranza; la speranza si è trasformata in accoglienza;l'accoglienza si è trasformata in giudizio. Che cadrà su di noi come un fulmi-ne scagliato dall'alto dal Trono di Giustizia e Misericordia.

F. C.

La spesa giusta 365 giorni all'annoAlla Bottega dei Popoli di via Cavour 31 a Orzinuovi tel 030943575In epoca di saldi, nel commercio tradizionale sono protagonisti i prezzibassi. Nelle Botteghe del Mondo, invece, i prezzi giusti sono garantiti tut-to l'anno:il prezzo equo dei prodotti viene stabilito dopo un confronto con i produt-tori, per garantire loro un giusto compenso e creare opportunità di svilup-po.Questo modo di operare, offre ai fornitori del Sud del mondo un compen-so minimo garantito, al di là delle oscillazioni di mercato, che permette lo-ro una vita dignitosa.

Il primo pacchetto italiano senza alluminio

per caffè L'impegno a favore della sostenibilità ambientale e l'investimento in ricer-ca &sviluppo sono all'origine del primo pack che rende più "eco" l'aromadel caffè equo e solidale Una piccola rivoluzione è in arrivo sugli scaffali dedicati al caffè: Altromer-cato è il primo a proporre il pacchetto che aiuta l'ambiente, perché non

contiene alluminio ed è compatibile con la raccolta differenziata della pla-stica.ll nuovo imballaggio è stato sviluppato per offrire ai consumatori prodottisostenibili anche per l'ambiente, oltre che per le economie dei paesi delSud del Mondo. Il materiale si colloca al passo con gli sviluppi dei sistemidi raccolta e riciclo di questi contenitori per offrire un percorso alternativoalla termovalorizzazione di questi materiali e per dare un altro futuro alleplastiche miste. Avviato nel 2006, il progetto delle confezioni eco-sosteni-bili taglia oggi un importante traguardo, diventando una concreta oppor-tunità di scelta consapevole per i consumatori più attentiLa nostra idea di cambiare il DNA degli imballaggi, spesso considerati trai peggiori nemici dell'ambiente, è parte integrante dell'approccio 'eco-equo' al commercio internazionale, che mette al primo posto giustizia so-ciale e rispetto dell'ambiente.Nasce così il primo packaging italiano alternativo al tradizionale poliaccop-piato di alluminio, impossibile da riciclare. Un nuovo imballo che proteggein maniera efficace il caffè tostato da luce, umidità e ossigeno e garanti-sce un "sotto vuoto" assolutamente paragonabile a quello degli imballitradizionali, ma che rispetto a questi ultimi - composti da un doppio filmdi plastica e alluminio e quindi smaltibili solo in discarica - è molto piùamico dell'ambiente: esattamente come una normale bottiglia di plastica,il pack del caffè Altromercato può essere destinato al riciclo oppure esse-re destinato alla valorizzazione energetica.

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AMBIENTE | 19FEBBRAIO 2009

La borsa del pastoreCapsèlla bùrsa-pastòis (L.) Medicus Famiglia: Crucìferae (o Brassicàce-ae)

EEttiimmoollooggiiaa:dal latino capsa: cassa, capsula, perla forma dei frutti, meglio ricordatacon quel "borsa del pastore" che nericorda la forma.Le verdi siliquette compresse etriangolari ricordano una borsa chiu-sa, detta "del pastore" poiché untempo si credeva che la pianticellapossedesse virtù utili a proteggere ilgregge dal lupo.L'inglese William Coles, nel suo"Adamo nell'Eden" (anno 1657),ravvisa somiglianza tra il frutto e leborse di pelle di cui si servivano i pa-

stori.Borse non dissimili, allacciate in vita,si ritrovano in certa pittura olandesedi quell'epoca.

NNoommii ddiiaalleettttaallii::èrba borsa, casèta, casitìne, curisì,ecc.

DDEESSCCRRIIZZIIOONNEE::pianta erbacea bienne, alta 10-40cm, poco pelosa, con foglie basali inrosetta, picciolate, per lo più penna-topartite, quelle del fusto amplessi-cauli e indivise.Fusti eretti, glabri o poco pelosi. Fio-ri in racemo lasso, nudo; sepali lun-ghi 1-2 mm, 4 petali bianchi, lunghi2-3 mm. La fioritura avviene da mar-zo a dicembre (nei luoghi caldi tutto

Le nostre piante selvatiche commestibili

La Tortora dal collare orientale

Specie politipica ampiamente distribuita e diffusa in qua-si tutta la Pianura bresciana, sedentaria e nidificante, lo-calmente erratica. Le coppie residenti sono territoriali estabili; i giovani sono interessati da pronunciati movi-menti dispersivi con forte tendenza occidentale. Questocomportamento va cercato nella specie che tende a spo-stare il proprio areale da oriente verso occidente. Nelcorso del secolo da poco concluso la specie è andata au-mentando su tutta l'Europa.La tortora dal collare orientale non era presente negli an-ni '40, la prima segnalazione italiana di nidificazione funel 1947.Con il passare degli anni la specie si è insediata su tuttoil territorio italiano. In Lombardia è uniformemente distri-buita e diffusa in pianura e nella fascia pedemontana, al-pina e appenninica sino ai 1200 mt. Specie orientale, lasottospecie nominale è presente in Europa.Nella distribuzione della specie è stata divisa in 4 sotto-specie. L'areale iniziale è stato il Medio Oriente (fino alNilo), Arabia settentrionale e da qui attraverso il Pakistane Afganistan fino all'India e al Nepal.La specie è stata introdotta anche in Cina, Corea e Giap-pone. Ultimamente la specie è presente in tutta la Regio-ne Paleartica. Localmente abbondante, ha tuttavia curio-

se discontinuità legate forse a differenze nelle risorse ali-mentari e dei siti di nidificazione, oppure alla predazioneda parte di Corvidi o alla competizione con specie ecolo-gicamente simili come il Colombo di città. Il suo ambien-te riproduttivo è rappresentato pressoché esclusivamen-te da centri urbani. Risulta più frequente e abbondante inabitati di piccole e medie dimensioni caratterizzate daedilizia non recente e costruzioni non elevate. Assai piùraramente si insedia su edifici rurali e cascine. Nell'am-bito dei centri urbani si insedia generalmente in parchi egiardini con conifere ornamentali, ippocastani, magnoliee anche caducifoglie.Dalla metà degli anni 70 la specie è andata aumentandoin tutto il territorio. La causa principale è sicuramente lacostruzione di nuove aree urbane limitrofe, questo nuovoampliamento ha creato siti sicuri per la nidificazione del-la specie. Ma anche l'uso nei giardini di piante ornamen-tali orientali ha incrementalo l'aumento della Tortora dalcollare orientale Streptopelia decaocto (Frivaldszky,1838).Conservazione: la specie ha uno status di conservazionefavorevole in Europa. È in forte espansione sia numericache dell'areale; non viene cacciata ed è da considerarenon minacciata in Italia.Biologia riproduttiva: nidificante in quasi tutti i mesi del-l'anno escluso novembre, quando la specie va in muta.In un mio lavoro sulla biologia riproduttiva ho riscontratonumerose coppie, che riescono a portare a termine 4 co-vate durante l'annata riproduttiva. La deposizione delleuova è alternata: in pratica per deporre 2 uova possonopassare sino a 4 giorni. La covata è composta da 2 uo-va, che misurano 33x25 mm. e pesano 9 g., l'incubazio-ne inizia con la deposizione dell'ultimo uovo, dura gene-ralmente 15 giorni. Mentre l'allevamento e l'involoavviene dopo i 19 giorni.

Mario Caffi

l'anno).I frutti sono siliquette peduncolate, aforma di cuore, con margini lateraliquasi dritti, contenenti numerosi mi-nuscoli semi sferici.Pianta molto variabile. E' in forteespansione anche la congenereCapsella grandiflora, pianta origina-ria dell'Egeo, con petali grandi quasiil doppio rispetto alla più comunecongenere, avventizia naturalizzatain varie località italiane e in espan-sione anche in molte zone della no-stra provincia.La borda del pastore è frequente eabbondante nei coltivati e negli in-colti, lungo margini delle strade,presso ruderi, vecchi muri, bosca-glie.Si comporta da infestante sinantro-pica, ossia ama gli ambienti creatidall'uomo più che mescolarsi alleassociazioni naturali; la grande pla-sticità di adattamento e il notevolepotenziale riproduttivo hanno reso datempo questa specie cosmopolita ele pratiche agricole ne favorisconotuttora una larga diffusione.E' un'erba comunissima in tutt' Ita-

lia, così come nella nostra provincia,dal piano alla zona alpina fino a1800 (2600) m di quota.Per gli usi erboristici si raccoglie lapianta intera, preferibilmente primadella fioritura.Essa contiene acido malico, citrico,tartarico, fumarico ecc., un olio ete-reo, tannini, glucosidi (esperidina ediosmina) flavonoidi e tracce di alca-loidi (sparteina e lupinina), oltre a sa-ponine, amido, sostanze grasse ecoloranti, colina, acetilcolina, istami-na, sali di potassio ecc..Ha proprietà astringenti, emmenago-ghe, emostatiche, antimenorragiche,diuretiche, ipotensive.Si usa come ipotensiva, tonico-astringente, regolatrice del ciclo me-struale, nelle emorragie uterine dellapubertà e della menopausa, nellemestruazioni troppo abbondanti o ir-regolari, come emostatico nelle epi-stassi, ecc.E' controindicata per chi soffre dipressione bassa.Le rosette basali, colte dall'invernoinoltrato all'inizio della primavera,forniscono una buona verdura da

consumare sia cruda che cotta, perinsaporire frittate e minestroni diverdura.Si possono rinvenire in quantità an-che prestissimo: in pianura già afebbraio sono abbondanti nei campidove sono stati mietuti i cereali.

UUnnaa rriicceettttaa:: iill rriissoottttoo ddeell ppaassttoorree..Si fa soffriggere un pezzetto di sca-logno finemente tritato in olio e bur-ro, si aggiungono un pugno di fogliesminuzzate di borsa del pastore silascia soffriggere un minuto e poi siunisce del riso Carnaroli lasciandolotostare; si versa un buon vino biancosecco e si lascia evaporare.Si prosegue poi la cottura aggiun-gendo del buon brodo, mescolandocome di consueto.Prima di servire si aggiunge un pizzi-co di pepe nero, una noce di burro edel pecorino dolce per la mantecatu-ra.

Eugenio Zanotti

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20 | SAN PAOLO - MACLODIOFEBBRAIO 2009

Attorno al problema della crisi economica che investe le imprese e impove-risce le famiglie sono state fatte e scritte molte considerazioni.Eppure dalle statistiche sui comportamenti e sulle abitudini d'acquisto èemerso un dato positivo, in controtendenza rispetto al calo registrato in mol-ti settori: si tratta dei libri e di un mercato che ultimamente ha registrato buo-ni incrementi. Anche le biblioteche comunali confermano questa tendenza,tanto che alcuni amministratori locali hanno ripreso a sostenere l'attività cul-turale, "investendo" sulla ritrovata passione per la lettura.Per capirne di più, incontriamo la dott.ssa Manuela Monteverdi, la giovane bi-bliotecaria che da aprile 2008 ha preso servizio nella biblioteca di San Pao-lo. Lo stage del periodo universitario e la laurea in Editoria e Comunicazionimultimediali le hanno permesso di conoscere a fondo la realtà dove opera.Ci sembra la persona giusta a ricoprire questo incarico.

CCoommee ssttaaii vviivveennddoo qquueessttaa nnuuoovvaa eessppeerriieennzzaa llaavvoorraattiivvaa aa ccoonnttaattttoo ccoonn ii lliibbrrii??GGiiuuddiicchhii ppoossiittiivvoo iill rraappppoorrttoo iinnssttaauurraattoo ccoonn ggllii uutteennttii??Ammetto che sto facendo un lavoro stimolante e sono consapevole della na-tura di "servizio sociale" di una biblioteca.Ho sostituito una persona che da anni era il punto di riferimento a San Pao-lo e vorrei dare la mia impronta professionale inserendo alcune modifiche siaall'ambiente, per renderlo più accogliente, sia alla disposizione dei libri e al-la scelta dei titoli, ma il tempo è poco e la paura di stravolgere le abitudinidelle persone mi suggerisce di essere cauta e tiene a freno la mia creatività.Se le persone amano leggere libri di avventura o romanzi d'amore cerco disuggerire altri generi per fare in modo che la gente impari ad apprezzare econoscere altri mondi, tenuto conto che qui in biblioteca si trovano 7.800 vo-lumi e che grazie al PIB (Prestito InterBibliotecario) è possibile recuperare, intempi rapidi, qualsiasi testo pubblicato.

CCoommee ffuunnzziioonnaa qquueessttoo sseerrvviizziioo ""iinn rreettee""?? HHaaii qquuaallcchhee ccoonnssiigglliioo ddaa ddaarree??Il reperimento di libri presenti in altre biblioteche della zona è diventato unaprassi veloce e consolidata. Ognuno potrebbe verificare la presenza di un ti-tolo consultando il sito www.opac.provincia.brescia.it, prendere nota del co-dice del libro e recarsi in biblioteca per la prenotazione. In pochi giorni il librosarà disponibile.

QQuuaallii ssoonnoo llee ffaassccee dd''eettàà cchhee ffrreeqquueennttaannoo mmaaggggiioorrmmeennttee llaa bbiibblliiootteeccaa??La biblioteca di San Paolo vanta 900 iscritti che frequentano abitualmente ilocali nei tre pomeriggi di apertura (martedì, mercoledì e giovedì). Si trattaprincipalmente di studenti che ritirano i classici richiesti dalle scuole e didonne di età compresa tra i 30 e i 50 anni, soprattutto casalinghe, che arri-vano con i bimbi e scelgono anche per loro testi adatti. Tra le iniziative pro-mosse ricordo la collaborazione col gruppo Cag dell'oratorio che prevede lascelta di tre libri per ogni ragazzo.Per quello che mi riguarda vorrei ampliare l'accesso ai giovani (dai 20 ai 30anni) che attualmente frequentano di rado la biblioteca a causa degli orari diapertura esclusivamente pomeridiani. Ho proposto almeno un'apertura sera-le, che venga incontro alle esigenze di quanti durante il giorno sono impe-gnati col lavoro.

QQuuaallii ssoonnoo ggllii oobbiieettttiivvii cchhee ll''aammmmiinniissttrraazziioonnee vvuuooll rreeaalliizzzzaarree ee qquuaallii ii pprrooggeett--ttii cchhee ppeennssii ddii ssvviilluuppppaarree mmaaggggiioorrmmeennttee nneell tteemmppoo??Vorremmo mantenere, in questo ambiente accogliente e familiare, lo spaziodedicato ai più piccoli (già oggi esiste un'apposita stanza loro dedicata) mi-gliorando la qualità del servizio. Personalmente registro la mancanza di lo-cali silenziosi e stanze deputate allo studio che incentiverebbero i ragazzi aritrovarsi per lavorare in gruppo e studiare insieme.

Mi piacerebbe inoltre proporre visite culturali a mostre o rassegne teatrali,ma anche in questo caso le idee devono fare i conti con le risorse disponibi-li.

Ricordiamo che presso la biblioteca di San Paolo si possono reperire ancheDVD e videocassette. Manuela invita tutti a curiosare tra le novità, promet-tendo di consigliare a ciascuno il libro adatto!

Luisa Paccani

Una biblioteca per tutti i gustiSan Paolo

Maclodio è tra i primi 40 comuni della provincia di Bre-scia ad essersi dotato del nuovo PGT, con il quale l'am-ministrazione comunale ha definito la programmazioneurbana, agricola, industriale, commerciale e residenzialedel suo territorio. Sulla base delle accurate valutazioniambientali e strategiche di cui si è occupata l'ammini-strazione per la redazione del PGT, sono state effettuatealcune scelte fondamentali per il futuro sviluppo del pae-se. In primo luogo è stato previsto uno sviluppo residen-ziale limitato alla chiusura delle aree già urbanizzate conindici di edificabilità medio-bassi .Tra i progetti imminenti, volti a tale obiettivo, è prevista lacostruzione di 5 appartamenti ad edilizia pubblica oltre ai15 attualmente esistenti. Il progetto, di indubbio interes-se per la cittadinanza, prevede che i lotti di terreno situa-ti sul lato ovest della rotatoria per Trenzano, di proprietàdella fondazione Opera Pia Zirotti, vengano destinati peril 50% ad edilizia libera, e per il restante 50% ad ediliziaconvenzionata. L'operazione per la realizzazione dei 5appartamenti non farà uscire nulla dalle casse comuna-li; infatti, grazie ad uno scomputo degli oneri, l'impresachiamata ad eseguire i lavori consegnerà all'amministra-zione i 5 appartamenti a costo zero.A perfezionamento delle modifiche all'assetto del centrostorico vi sarà la riqualificazione urbana prevista perpiazza Zirotti, piazza Paolo VI e via Rudiana che darà aicittadini una nuova piazza più ampia e funzionale rispet-to a quella attuale.

Con il nuovo PGT sono state, inoltre, predisposte una se-rie di modifiche relative al sistema viario volte a migliora-re l'accesso alle vie principali del paese.Il sindaco stesso ha sottolineato come il paese di Maclo-dio sia storicamente caratterizzato da un articolato siste-ma di strade secondarie che trovano rari e pericolosi col-legamenti con quelle principali e per questo motivoriversano sulle solite vie tutto il traffico del paese.Al problema verrà posto rimedio con una serie di modifi-che alla viabilità interna ed esterna. Sono previste, infat-ti, la chiusura di via Dernes, in luogo di un accesso piùsicuro alla provinciale, e la realizzazione di una via checolleghi direttamente le nuove abitazioni ad edilizia pub-blica alla provinciale, evitando, così, il passaggio obbliga-to da via Rudiana. Al fine di alleggerire il centro del pae-se dal transito del traffico pesante, l'amministrazionecomunale ha siglato un accordo di programma con laProvincia e il comune di Lograto per la realizzazione diuna rotatoria nei pressi del cimitero sulla SP 235, che, daun lato, si innesterà sulla bretella proveniente da via Mo-lino Emili e, dall'altro, si collegherà a quella da realizzar-si a nord dell'abitato di Lograto.Grazie al nuovo PGT vedremo Maclodio dotarsi di strut-ture pubbliche più adeguate alla popolazione, aumentatain questi anni, di un centro abitato più vivibile e di stra-de più sicure.

Angela Merlini

Il punto sulle opere pubblicheMaclodio

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22 | QUINZANO - LOGRATOFEBBRAIO 2009

Domenica 22 febbraio 2009 si terrà a Quinzano d'Ogliola 5^ edizione del "Disco-Carnevale in piazza", ideato ecostruito da volontari e patrocinato dal Comune. Il Comi-tato promotore (composto da Giorgio Mantovani, sorelleScotuzzi, Dina Filipponi, Nicola Stella, Silvia Bianchetti),che si riunisce fin da ottobre, ha provveduto all'organiz-zazione generale ed a coordinare tutte le componenti,mentre i singoli gruppi silenziosamente attendevano allarealizzazione dei carri e dei costumi a tema. Per l'edizio-ne 2009 i partecipanti sono:

- Gruppo Anonimo Quinzanese: Diavoli e Streghe (grup-po coreografico appiedato)- Amici del Mulino: Tutti i cartoni della Disney- Bar Liz: Le coppie storiche- Amici delle Fornaci: Peter Pan- Oratorio: La fattoria- Gruppo Stella: La fabbrica di cioccolato- Bar Unione: L'Africa e la savana

La partenza è prevista domenica 22 febbraio alle ore14,00 presso la Casa di Riposo di Via Aceti per un cor-

teo che si snoderà lungo le strade del paese secondo ilpercorso: Via Ciocca, Viale Gandini, Via Cavour, Via Ro-ma, Via Mazzini, Via Zanardelli, di nuovo Viale Gandinicon ingresso in Piazza Garibaldi, parata per l'occasione econ possibilità di assaggiare zucchero filato, frittelle, dol-ciumi, nonché del buon vin brulé preparato dal GruppoAlpini. Saranno pure allestiti dei gonfiabili animati per lagioia dei più piccoli. Ai bambini è anche dedicato unospazio particolare con la premiazione della maschera piùbella. In piazza poi si terrà la grande festa finale con tan-ta musica, con le proposte della Martiri Band e l'esibizio-ne di ballo latino acrobatico del gruppo Agorà. Il serviziod'ordine è garantito da Forze dell'Ordine, Carabinieri ePolizia Locale, con il supporto dei volontari del localeGruppo Comunale di Protezione Civile.

p. Comitato OrganizzatoreGiorgio Mantovani

Carnevale in piazzaQuinzano

Quinzano da molti anni esiste un gruppo di volontari chesostiene i missionari locali operanti nei vari continenti.Questo sostegno consiste in aiuti economici, adozioni adistanza di bambini bisognosi e/o di seminaristi di coloree invio costante di: indumenti, materiale didattico, oc-chiali, materiale ottico, medicinali egiocattoli.Oltre a questo impegno locale, da al-cuni anni, diversi giovani volontariprestano servizio presso le variemissioni situate in Africa e in Ameri-ca latina.Un'esperienza particolarmente signi-ficativa è stata quella vissuta da Gigied Emy, una coppia di giovani sposiche per tre anni ha dedicato il perio-do estivo al volontariato nelle mis-sioni del Kenya, dove sono ospitatibambini sieropositivi. Essendo rima-sti entusiasti di quanto fatto e prova-to, e ritenendo il solo mese troppobreve per le necessità delle varie missioni, lo scorso an-no hanno deciso di prestare servizio per un periodo di seimesi.Grazie a questo loro impegno in più occasioni è statochiesto a Gigi ed Emi, dalle insegnanti della scuola ele-mentare, di far conoscere ai bambini di Quinzano la loroesperienza e quindi la realtà delle missioni. Sono stati or-ganizzati vari incontri durante i quali i bambini hannoascoltato i racconti dei nostri volontari, fatto domande, vi-sto diapositive e filmati e dato inizio ad una corrisponden-za epistolare in inglese. Tutte cose molto belle che perònon ti riempiono la pancia, non ti danno la possibilità dicurarti o di andare a scuola o avere almeno lo stretto ne-cessario per vivere.Alla luce di questa riflessione e sempre in collaborazionecon le insegnanti ed i bambini della scuola elementare ènato il progetto "Da bambino a bambino". E' stato chie-sto ai bambini di regalare gli oggetti che avevano in casae non utilizzavano più per poter allestire una bancarella di

beneficenza. La raccolta, grazie anche alle famiglie mol-to sensibili all'iniziativa, ha avuto un ottimo successo, edha permesso infatti di realizzare ben due bancarelle, unaa Quinzano, dove i bambini si sono trasformati in allesti-tori e in venditori, ed una a Pompiano. Il ricavato delle due

iniziative è stato inviato ai bambini del Kenya, per permet-tere ad alcuni di loro di poter andare a scuola e avere al-meno un pasto al giorno per un intero anno.Visti l'entusiasmo, la collaborazione, i buoni risultati otte-nuti dall'iniziativa e le numerose necessità persistenti neiluoghi di missione si è pensato di realizzare, sempre conl'aiuto della scuola, un altro progetto "Aiutiamoli ad aiu-tare". La vigilia di Natale, in piazza a Quinzano, è stata in-fatti allestita una bancarella di beneficenza il cui ricavatoè stato inviato ai missionari quinzanesi nel mondo.Queste iniziative pensiamo e speriamo siano solo l'iniziodi una lunga serie. Riteniamo sia positivo sensibilizzare ibambini verso queste forme di volontariato dimostrandoconcretamente che "Ciò che per noi è superfluo può es-sere trasformato in necessario per altri".

I volontari del "Gruppo missionario" Quinzano

Solidarietà “Da bambino a bambino”Quinzano

Anche quest'anno, per il quarto anno consecutivo, il co-mune di Lograto ha aderito al bando provinciale relativoal progetto di videosorveglianza.Per la realizzazione del progetto, il comune riceverà, a la-vori eseguiti, il cofinanziamento da Provincia e Regioneper un importo non superiore al 50% del costo comples-sivo. È prevista l'istallazione di due telecamere girevoli, laprima in zona ad edilizia economica popolare (zona PE-EP) e la seconda tra via Moretto e via Aldo Moro nei pres-si degli appartamenti per anziani.Sale così a 13 il numero di occhi elettronici che tutelanoil paese nelle zone considerate a rischio, numero elevatose si pensa che Lograto conta circa 3800 abitanti.L'istallazione delle due telecamere verrà completata nel-l'aprile 2009 e, come per le precedenti, ogni registrazio-ne, disponibile presso i vigili, verrà direttamente trasmes-sa alla piattaforma provinciale.

Nell'arco dei quattro anni si è avuto modo di constatareche la videosorveglianza ha contribuito a mettere in sicu-rezza molte zone del paese allontanando soprattutto ladrie spacciatori, ma l'amministrazione comunale, oltre aquesto moderno sistema di sorveglianza, da sei anni aquesta parte, ha provveduto, insieme ai comuni di Tren-zano e Maclodio, a potenziare i servizi notturni integratidei vigili. Inoltre ha introdotto autonomamente il pattu-gliamento notturno di guardie private che eseguono treronde per notte per tutto l'anno, dimostrandosi più zelan-te rispetto agli altri paesi della provincia.Il potenziamento della sorveglianza, anche mediante il ri-corso a guardie private, è un chiaro segnale dato alla cit-tadinanza: se la sicurezza inizialmente era una necessità,un'urgenza, ora è un valido strumento di prevenzione.

Angela Merlini

Nuovi occhi elettroniciLograto

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