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DEONTOLOGIA, POSTURE E STRUMENTI DI LAVORO

DEONTOLOGIA DEL MASSAGGIATORE

Esiste un insieme di regole importanti quanto l’esecuzione tecnica e la sensibilità manuale dell’operatore. Queste regole rappresentano il codice deontologico del massaggiatore e ne individuano la professionalità distinguendolo dal semplice praticante amatoriale.

CURA DELLE MANI

È fondamentale; si tratta del biglietto da visita del massaggiatore. Le mani devono essere:

• Curate• Non screpolate• Unghie corte e pulite• Prive di anelli, bracciali e orologio• Lavate ad ogni massaggio (meglio se fatto davanti al cliente)• Calde

Sono lo strumento di lavoro dell’operatore del massaggio e devono essere mantenute in forma nel tempo con esercizi di stretching, forme di auto massaggio e immersioni nell’acqua calda con il sale.

AMBIENTE DI LAVORO

I luoghi frequentati da un numero alto di persone subiscono quotidianamente delle influenze energetiche che possono essere positive ma anche negative. Ogni luogo, proprio come le persone ha una propria energia “caratteriale”. Al fine di ottenere il raggiungimento del benessere psicofisico del paziente e dell’operatore che lo tratta, l’ambiente di lavoro deve essere sottoposto a particolari cure. L’ambiente di lavoro deve essere trasformato in un luogo che rappresenti un microcosmo di benessere per l’uomo. E’ importante posizionare nell’ambiente di lavoro oggetti complementari ai cinque elementi della natura. Ad esempio: una fontana (Acqua), sculture ed oggetti di ferro (Metallo), piante (Legno), candele (Fuoco), vasi di pietra (Terra). Ogni cosa può essere associata ad una di queste energie: stagioni, climi, colori, odori, forme. I colori agiscono sul piano psico-fisico. Sono formati da onde a diversa frequenza: sono energia e, con questa, possono interagire. Attraverso i colori, quindi è possibile armonizzare le energie dell’ambiente. Attraverso la percezione degli odori (aromaterapia) si coinvolge la sfera dell'emotività, della memoria e della sensibilità. Un “buon profumo” ci fa stare bene, un’accurata scelta degli aromi nell’ambiente di lavoro determina una migliore ricettività da parte del paziente rispetto alle terapie applicate. Gli incensi rimuovono le vibrazioni negative, sono ottimi per ripulire e riequilibrare tutte le energie, aiutano anche negli affari e creano un ambiente molto favorevole. I cristalli posti al centro della stanza o negli angoli forniscono protezione agli ambienti e convogliano le energie favorevoli. Prima di usarli occorre tenerli in acqua fredda ed esporli se possibile al sole per diverse ore. La procedura va ripetuta una volta a settimana. I più indicati per gli ambienti: occhio di tigre per favorire l’economia, ametista per tenere a bada le energie negative, quarzo rosa per un ambiente armonioso e carico energicamente, calcedonio, corniola e agata per respingere le energie negative. Un ambiente caldo, confortevole e pulito dovrà essere d’obbligo e la temperatura della stanza dovrebbe essere mantenuta intorno ai 24°-28°. L’ ambiente deve essere pulito, ordinato e sobrio, aerato al termine di ogni seduta.

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ATMOSFERA

La parola atmosfera, in senso figurato, definisce l'ambiente in cui ci si trova "in relazione all'influenza da esso esercitata". Rappresenta dunque un elemento decisivo in quanto influenza il comportamento dell'ospite della Spa nell'acquisto e ne condiziona il ritorno. L'acquisto e il ritorno possono essere stimolati creando stati d'animo e sensazioni piacevoli, utilizzando diversi elementi sensoriali per veicolare messaggi e attirare l'attenzione dell'ospite. Se esiste una buona atmosfera in grado di trasmettere il rilassamento e il benessere, l'ospite si sentirà a proprio agio e sarà indotto a ricordare tali sensazioni, che costituiranno poi una delle ragioni del suo ritorno. Che cosa spinge, infatti, gli individui a tornare in un luogo? Il ricordo di un'esperienza positiva, di un'atmosfera calda e accogliente, di persone sorridenti e gentili che fanno sentire l'ospite "a casa". Per questo motivo l'ambiente deve offrire sensazioni gradevoli in grado di coinvolgere tutti sensi.

IL PROFUMO

L'aspetto più interessante del sistema olfattivo è sicuramente il suo legame con le emozioni e gli stati d'animo. Fin dalla nascita l'uomo si trova immerso in un caos olfattivo, una vera e propria giungla di odori più o meno intensi Che nel corso degli anni si fissano nella memoria, insieme ad emozioni ed esperienze, e con esse vanno a formare la cosiddetta "memoria olfattiva ". Quando viviamo una situazione emotiva e siamo in presenza di un odore il nostro inconscio tende ad associare le due cose e a confezionarle insieme in un unico contenitore, dal quale sarà poi possibile recuperarle anche a distanza di anni quando casualmente entreremo di nuovo in contatto con quell'odore. A tutti sarà capitato di annusare un profumo e rivivere inconsciamente una sensazione passata o ricordare una persona che non si vedeva da diversi anni. È questo il potere dell’olfatto. Il legame tra i profumi e le emozioni dipende dall'organizzazione anatomico-funzionale del sistema olfattivo, suddiviso in tre parti principali: epitelio olfattivo, bulbo olfattivo, e corteccia olfattiva. L'interazione di una molecola odorosa con il corrispondente recettore nella cavità nasale determina una cascata di eventi biochimici che si traduce in un impulso elettrico. Quest'impulso, salendo verso le aree cerebrali superiori, raggiunge dapprima il bulbo e la corteccia olfattiva e viene poi proiettato nei centri responsabili dell'elaborazione finale della risposta. A questo punto l'informazione, parzialmente elaborata, viene "suddivisa " in due parti: una parte viene trasmessa alla corteccia cerebrale e da qui al talamo e alla corteccia frontale, dove sarà coinvolta nei processi cognitivi di identificazione, riconoscimento razionale e valutazione dello stimolo olfattivo; l'altra parte dell'informazione viene proiettata alle aree più arcaiche del cervello, in particolare al sistema limbico, responsabile del controllo delle emozioni, e all'ippocampo, implicato nella formazione della memoria olfattiva. Nel sistema limbico vengono prodotte sostanze neurochimiche come la serotonina, l'encefalina, L'adrenalina e le endorfine, che fungono da risposte agli stimoli olfattivi. Da sempre l'uomo usa le essenze per contrastare alcuni disturbi tra cui lo stress, l'ansia e l'affaticamento fisico e mentale. Le principali proprietà degli oli essenziali sono:

• deodorante e profumante• antisettica e antinfiammatoria• fungicida• cicatrizzante e rigenerante• insettifuga e parassiticida• rubefacente.

Gli oli essenziali aumentano i benefici di un bagno tiepido (28-30 °C) o caldo (35-38 °C). In questo caso le essenze agiscono sia a livello cutaneo sia a livello olfattivo attraverso l'evaporazione. Sfruttando al meglio tali proprietà si possono ottenere vari effetti: stimolante, rilassante, detergente, rinfrescante. La combinazione di diverse essenze consente di ottenere effetti sinergici durante i massaggi, ottimizzando i risultati:

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• nei massaggi antistress si possono scegliere essenze con proprietà rilassanti e distensive (lavanda,salvia, camomilla, arancio, rosa, ylang ylang)

• nei massaggi energetici si possono scegliere essenze con proprietà rivitalizzanti e stimolanti• (maggiorana, rosmarino, menta, geranio)

L'utilizzo delle essenze richiede competenza e preparazione in quanto bisogna conoscere a fondo gli effetti psicofisici conseguenti al loro impiego.

LA MUSICA

La musica ha il potere di generare emozioni e di indurre stati di rilassamento nell'ascoltatore. In ragione dei gusti e delle inclinazioni personali, la musica può piacere o no, indipendentemente dalla sua eccellente esecuzione. Porre attenzione a questo particolare all'interno di una spa significa prendersi cura dei propri ospiti e costituisce parte integrante di un percorso di qualità che verrà analizzato successivamente. Occorre quindi sottolineare l'importanza di una differenziazione dei generi musicali nei diversi ambienti: per esempio, la musica da diffondere nel corso di un massaggio dovrà essere diversa da quella trasmessa nella reception e negli ambienti comuni.

I COLORI

I colori agiscono sul piano psico-fisico. Sono formati da onde a diversa frequenza: sono energia e, con questa, possono interagire. Gli effetti di un uso sapiente del colore all'interno di una spa possono essere davvero straordinari. Il colore può far percepire uno spazio più grande o più piccolo, più freddo o più caldo, più rilassante o più sofisticato, e ciò risulta molto utile in un luogo in cui l'ambiente rappresenta una parte rilevante del prodotto. La scelta dei colori nella spa scaturisce da diversi fattori: lo stile architettonico, la filosofia che la caratterizza, la tipologia di clientela che deve accogliere, la location e il contesto. La scelta dei colori può essere interpretata secondo lo stile, la filosofia o la funzione degli stessi. Importanti insegnamenti, a riguardo, provengono dalla cromo-terapia. Secondo la cromo-terapia i colori aiutano mente e corpo a ritrovare un naturale benessere e ognuno di essi possiede specifiche qualità e produce differenti effetti. Ciascun colore viene associato a determinate caratteristiche spirituali e psichiche della persona e agisce positivamente sull'organismo.

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ABBIGLIAMENTO

L’abbigliamento del massaggiatore è anch’esso fondamentale per individuarne nel complesso la sua professionalità, pertanto si consigliano indumenti comodi, sobri ed ovviamente sempre ben puliti e profumati. Si può utilizzare una t-shirt o un camice a mezze maniche. Ai piedi si consigliano delle scarpe comode come ad esempio degli zoccoli traspiranti, anche se sarebbe meglio, quando possibile, massaggiare a piedi nudi. Valutate sempre con cura ed attenzione la scelta dei vostri indumenti, in base anche al tipo di massaggio e alla stagione.

ATTREZZATURA

Il lettino deve essere stabile, comodo e regolabile in altezza. Molto utili sono gli accessori per appoggiare la testa ed il poggia braccia. Le misure ideali standard sono 180-200 cm in lunghezza e 70 cm in larghezza. Il lettino dovrà essere poi corredato da lenzuola per proteggere il rivestimento dello stesso, sopra ai quali generalmente si distende la carta monouso da cambiare ad ogni massaggio. È possibile anche fornire al cliente slip monouso di carta. Molto utili si rivelano lenzuola, coperte e asciugamani scaldati con appositi fornetti utilizzati per coprire il cliente. Cuscini e rulli di vari dimensioni contribuiscono alla comodità della persona favorendo nel contempo una postura adeguata. Accanto al lettino poi è consigliabile avere un ripiano dove riporre creme, oli e attrezzi di lavoro. È opportuno garantire, tramite paravento o spogliatoio, la privacy necessaria al cliente per cambiarsi.

POSTURE DEL MASSAGGIATORE

La postura dovrà essere ben bilanciata, sapendo distribuire equamente i carichi, sia su se stessi che sulla persona da massaggiare. Il massaggio non si farà con la forza delle braccia e delle mani facendo leva dalle gambe, ma sfruttando al meglio il peso del proprio corpo, le leve ed i cambi di carico guidati dal bacino. Inoltre si dovranno tenere sempre gli arti inferiori leggermente flessi per non sovraccaricare la schiena.

POSIZIONE DELLA PERSONA DA MASSAGGIARE

La persona può essere posizionata in diversi modi. I due fondamentali sono:

• Decubito supino: a pancia in su• Decubito prono: a pancia in giùIn queste posizioni è possibile massaggiare agevolmente qualsiasi regione corporea.Le altre posizioni utilizzate:• Decubito laterale: sul fianco (per accedere agevolmente alla parte esterna delle cosce, al gluteo, albraccio e alla scapola)• Decubito seduto (per massaggiare agevolmente la zona cervicale, le spalle, le braccia e, con ledovute modifiche, il dorso intero)

Garantire comunque sempre al cliente la massima comodità.

POSSIBILI ACCORGIMENTI POSTURALI PER IL CLIENTE

Soggetti sofferenti di cervicalgia: posizionare un cuscino sotto la nuca. In alternativa massaggiare il cliente posizionandogli il capo ruotato e appoggiato sul lettino. Soggetti sofferenti di lombalgia o con una curva lombare pronunciata: posizionare un cuscino sotto la pancia quando in posizione prona. In generale, un rullo posto sotto le tibie in posizione prona può risultare d’aiuto nello scarico delle tensioni muscolari degli arti inferiori. In caso di donna incinta (dopo il quarto mese, prima sarebbe meglio non effettuare massaggi) scegliere il decubito laterale o seduto in funzione della persona.

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SCHEDA D’INGRESSO

Utilità della scheda d’ingresso:

La scheda di ingresso serve ad ottimizzare l’esperienza del cliente, venendo a conoscenza dei suoi gusti, questa scheda è preferibile che venga compilata dal cliente stesso in maniera tale che esso abbia tutto il tempo per scegliere le sue preferenze e che venga compilata in un’apposita area relax dove il cliente può godere di un po’ di riservatezza. Con questa scheda otterremo informazioni quali colori, aromi, musica preferiti così da poter preparare la cabina, personalizzandola secondo i gusti del cliente.

PROTOTIPO DELLA SCHEDA D’INGRESSO

NOME………………………………….....………………....COGNOME….………..………………………………....INDIRIZZO……………………………….……CITTA’…………………..………..CAP …………………………........PROVINCIA ………………….................. TEL........…………………………… .CELL. …..………………………INDIRIZZO E-MAIL……………………………………..............DATA DI NASCITA ……………..……….......

METODO DI CONTATTO PREFERITO:

Telefono Email Posta Fax

Benvenuto nella nostra spa!

Il nostro obiettivo è quello di offrirle la migliore esperienza possibile. Al fine dipersonalizzare la sua esperienza e andare oltre le sue aspettative, la preghiamo di

rispondere alle seguenti domande.

QUAL’E’ IL SUO OBIETTIVO DI BELLEZZA ?……………………………………………...……………………………

QUANTO TEMPO PUO’ DEDICARE PER RAGGIUNGERE IL SUO OBIETTIVO ?

1 volta a settimana 2 volte a settimana più di 2 volte a settimana

HA EFFETTUATO TRATTAMENTI IN PRECEDENZA ?

No Si M a n u a l i Tecnologici

LIVELLO DI SODDISFAZIONE:

Basso Medio Alto

UTILIZZA PRODOTTI A CASA ?

No Si

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DOVE LI ACQUISTA ?

Profumeria Farmacia Erboristeria Supermercato Centro Estetico

QUALI AROMI PREFERISCE ?

Agrumi Lavanda Geranio Incenso Rosa

Vetiver Salvia Menta Mirra Tea tree

Orchidea Altro……………………….......………………………………………...............

QUALI COLORI PREFERISCE ?

Rosso Arancio Giallo Verde Blu

Indaco Viola Bianco Nero Altro…………............

E’ preferibile non effettuare alcuni trattamenti in presenza delle seguenti condizioni di salute.

La preghiamo di avvisare gli operatori in caso di:

Problemi cardiaci Artrite Infiammazioni cutanee Claustrofobia

Emicrania Asma Ipotensione Ipertensione

Allergie Diabete Recenti interventi Lesioni

Altre condizioni di salute diverse da quelle indicate………………………………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………………………….....................……………………………………………………………………………………………………………………………….....................

IL COLLOQUIO

Un breve colloquio permetterà di indagare la presenza di controindicazioni assolute. Informarsi su:

• Età• Lavoro• Sport• Presenza di patologie passate e recenti• Qualità del sonno• Situazione intestinale

Valutare qualsiasi altra informazione ritenuta utile. Richiedere sempre le ragioni che spingono la persona a sentire il bisogno del massaggio. In questo modo sarà possibile massimizzare la soddisfazione del cliente.

OSSERVAZIONE E PALPAZIONE ANATOMICA

Prima di effettuare un massaggio, bisogna osservare attentamente la pelle del cliente, ciò ci consentirà di far caso ad un eventuale presenza di vene varicose, macchie, bolle, eczemi e fragilità capillari. Dopo l’osservazione si procederà con la palpazione anatomica che ci consentirà di valutare il tono muscolare, il livello di mobilità articolare, sporgenze ossee ed eventuali dolori. Tutto questo servirà, ovviamente, ad effettuare un corretto massaggio evitando danni o disturbi fisici al cliente.

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IL MASSAGGIO

LA STORIA DEL MASSAGGIO

L’arte del massaggio ha radici molto antiche, le prime testimonianze risalgono ad oltre 7000 anni fa, e vengono attribuite al popolo cinese ed indù rispettivamente nei testi “Kong Fou” e nei testi sacri indiani dell’Ayur-Veda. Nell’antico Egitto il massaggio era considerato un’arte sacra, un vero e proprio rito, gli egiziani erano soliti farsi massaggiare quando erano immersi in bagni di acqua aromatizzata. Ai greci invece dobbiamo la prima distinzione del massaggio, essi infatti praticavano un massaggio sportivo legato ai giochi ed alle esibizioni e praticavano un massaggio terapeutico che associavano al benessere ed alla medicina. Il papà della medicina moderna, Ippocrate, definiva “l’anatripsis”, letteralmente “frizione verso l’alto” un metodo efficace per smaltire le tossine dal corpo. Analizzando questa definizione ci appare chiaro che egli aveva intuito i meccanismi della circolazione sanguigna e linfatica. Un estratto dei suoi scritti “Mi è spesso sembrato, mentre stavo così curando i miei pazienti, come se le mie mani avessero la singolare proprietà di estrarre i prodotti di rifiuto e le diverse impurità raccolte nelle parti malate” ci dimostra che il papà della medicina, attribuiva al massaggio una grande importanza, tanto grande da utilizzare questa pratica come cura dei propri pazienti. I romani utilizzavano la pratica del massaggio a servizio degli ospiti delle terme per offrire un’esperienza di bellezza e di benessere completa. Asclepiade, un medico dalle origini greche, nel suo libro “L’Evoluzione della Medicina Moderna” racconta di come con un massaggio risvegliò un uomo apparentemente morto. Nel periodo del medioevo l’arte del massaggio venne vietata in quanto ritenuta oltraggiosa ma ritrovò la sua massima espressione nel rinascimento, quando un medico svedese Henrik Ling al ritorno da un viaggio in Cina, creò una sua tecnica di massaggio unendo diverse tecniche apprese nel suo viaggio, tutt’ora questa tecnica è molto utilizzata in tutto il mondo ed è conosciuta come Massaggio Svedese.

IL MASSAGGIO

Il massaggio è una forma d’amore che compiamo verso noi stessi e verso gli altri. Quotidianamente utilizziamo questa pratica, in maniera del tutto naturale, per trovare sollievo quando si presenta un malessere fisico: quando abbiamo mal di testa viene del tutto spontaneo massaggiarsi le tempie, quando abbiamo dolore alla cervicale viene spontaneo massaggiarsi il trapezio, al rientro da una lunga e stancante giornata lavorativa massaggiamo i piedi per ridurre le tensioni accumulate durante il giorno e così via…

QUALI SONO I BENEFICI DEL MASSAGGIO ?

Sono tanti i benefici del massaggio, alcuni di questi sono strettamente collegati ad una tecnica specifica, altri invece possono essere comuni a tutte le tecniche, analizziamo alcuni di questi:

RIEQUILIBRIO EMOZIONALE:

Uno dei bisogni principali dell’uomo è sentirsi amato, esistono varie forme d’amore, il massaggio è una di queste. Questo è il motivo per il quale chi massaggia deve essere spinto da una forte passione e deve avere dentro di se una quantità molto grande di amore, tanto grande da sentire il bisogno di condividerla. Chi riceve il massaggio, riceve quindi amore e l’amore, è la più potente terapia per ritrovare uno stato di equilibrio ed armonia interiore ed esteriore.

RIDUZIONE DELLO STRESS:

Durante il massaggio la mente entra in uno stato di profondo rilassamento, questo stato favorisce il riequilibrio emozionale ed è lo stato in cui il corpo ha la possibilità di auto-rigenerarsi.

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MIGLIORAMENTO DELLA CIRCOLAZIONE LINFATICA E SANGUIGNA:

Qualunque sia il massaggio effettuato inevitabilmente si agisce sulla circolazione sanguigna e linfatica in quanto il semplice contatto continuativo e dinamico con il corpo della persona massaggiata determina uno spostamento di liquidi e una riattivazione della micro-circolazione.

RIDUZIONE DELLE TENSIONI MUSCOLARI:

Attraverso il massaggio si lavorano tutte le aree del corpo in particolar modo le zone maggiormente cariche di tensioni che dopo essere state trattate attraverso manovre maggiormente incisive, risulteranno essere molto più rilassate, meno dolenti e maggiormente pressanti.

CONTROINDICAZIONI DEL MASSAGGIO:

Il massaggio non va effettuato in condizioni patologiche particolari quali: malattie della pelle, gravidanza (fino al quarto mese) e sempre su autorizzazione medica, patologie cardiocircolatorie, traumi e infiammazioni, neoplasie e insufficienza renale.

ZONE INTERDETTE AL MASSAGGIO PROFONDO

Alcune parti del corpo devono essere massaggiate esclusivamente con manualità estremamente leggera e carezzevole se non addirittura evitate. Prestare sempre molta attenzione a:

• rilievi e salienze ossee• articolazioni• decorsi vascolari superficiali• mammella e capezzolo• inguine, triangolo di scarpa, cavo ascellare e cavo popliteo

POSSIBILI DISTURBI TRANSITORI

Esiste la possibilità che si verifichino alcuni disturbi transitori post-massaggio. Tra questi è utile considerare: Indolenzimento come se si fosse compiuto un grande sforzo fisico. Il massaggio è stato troppo intenso. Valutare l’intensità e la durata della seduta successiva. Reazioni nervose come sovreccitazione, insonnia o eccessiva stanchezza. Il massaggio agisce profondamente sul sistema neurovegetativo e sulla componente psichica. Anche in questo caso occorre rivalutare la seduta, soprattutto con persone particolarmente sensibili. Se si presentano molti capillari rotti bisognerà considerare un’eventuale predisposizione del cliente e praticare le sedute successive solo in maniera estremamente leggera, soprattutto agli arti. In tutti questi casi rassicurare con competenza il cliente poiché potrebbe spaventarsi a causa di reazioni inaspettate o sconosciute.

LE MANUALITA’ DEL MASSAGGIO BASE

• Sfioramento: è il primo contatto con il cliente. Ci consente di instaurare con esso un contatto psicofisco.Con lo sfioramento diamo il primo input al sistema nervoso della persona trattata facendo sì che essa sipredisponga positivamente al massaggio. È una manovra superficiale.• Frizione: rispetto allo sfioramento è una manovra più profonda, ci consente di riscaldare la zonamassaggiata. Essendo una manovra profonda determina il trasporto di liquidi. Pertanto, dovrà essere eseguitasolo ed esclusivamente in direzione disto-prossimale. Questo per favorire il corretto flusso della circolazionesanguigna e linfatica.• Impastamento: è una manovra che coinvolge la cute, il tessuto connettivo e i muscoli. Essa si svolgeseguendo l’asse trasversale del muscolo con movimenti ritmici ed alternati di spremitura e rilascio. Con questamanovra stimoleremo il metabolismo cellulare e favoriremo lo smaltimento delle sostanze di scarto.

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• Percussione: si esegue attraverso una serie di colpi ritmici, più o meno rapidi. Nelle zone in cui vieneeseguita questa manovra aumenta il flusso del sangue provocando una vasodilatazione che stimola ilmicrocircolo. Determina anche l’aumento della contrattilità muscolare con conseguente miglioramento dellatonicità.

DIREZIONE DI SPINTA DEL MASSAGGIO E PUNTI DI SCARICO

La direzione è un parametro fondamentale nel massaggio svedese, deve infatti favorire la circolazione del sangue e della linfa; mai ostacolarla. Il ritorno venoso è favorito dalla direzione centripeta del massaggio (verso il cuore), mentre il flusso linfatico deve essere indirizzato verso zone di scarico come indicato nella figura sottostante. È quindi importante che la pressione venga esercitata dall’operatore esclusivamente in fase di andata e che sia invece allentata e ridotta ad un semplice sfioramento nella fase di ritorno (o recupero).

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SEQUENZA DEL MASSAGGIO

POSIZIONE PRONA1 - Presa di contatto: Posizionare la mano sinistra al centro delle scapole e la destra al centro della fascia lombare. Effettuare una leggera pressione per circa 5 secondi.2 - Stesura dell’olio: Girare con un movimento rotatorio la mano destra rivolgendo il palmo verso l’alto. Con la mano sinistra prendere l’olio riscaldato e versarlo sulla mano destra. Quest’ultima resterà in contatto con il corpo della cliente fino al completamento della stesura.3 - Sfioramento superficiale in andata e ritorno su tutto il corpo, terminando ai piedi della cliente.4 - Aperture linfatiche

PIEDE

1 - Frizione dinamica a due mani.2 - Frizione circolare sul tallone.

ARTO INFERIORE

1 - Sfioramento superficiale incrociato in andata e ritorno a due mani 2 - Sfioramento superficiale lineare ad avanbracci contrapposti in andata e sfioramento ondulatorio a mani parallele in ritorno.

GAMBA

1 - Frizione a mani sovrapposte2 - Frizione a mani alterne a ventaglio3 - Frizione a mani alterne lineare 4 - Frizione digitale con i pollici a mani a ventaglio5 - Cerchietti digitali con il pollice6 - Impastamento a becco di papera

COSCIA

1 - Frizione dinamica a mani trasverse sovrapposte2 - Frizione dinamica con mani a ventaglio3 - Frizione dinamica alternata lineare4 - Frizione digitale con i pollici con mani a ventaglio5 - Cerchietti digitali con i pollici6 - Impastamento con le nocche7 - Impastamento a becco di papera8 - Impastamento palper rouler9 - Percussioni a taglio, pugno chiuso orizzontale, pugno chiuso verticale, a coppetta, a becco di papera e con le nocche a mano alterne.

GLUTEO

1 - Frizione dinamica bimanuale2 - Frizione dinamica alternata a mano aperta3 - Impastamento con le nocche4 - Impastamento a becco di papera5 - Impastamento palper rouler6 - Percussioni a taglio, pugno chiuso orizzontale, pugno chiuso verticale, a coppetta, a becco di papera e con le nocche a mano alterne.Ripetere il trattamento sull’altro arto.

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SCHIENA

1 - Sfioramento superficiale incrociato in andata e ritorno a due mani 2 - Sfioramento superficiale lineare ad avanbracci contrapposti in andata e sfioramento a mani parallele in ritorno.3 - Sfioramento a mani alterne su 4 fasce verticali4 - Frizione dinamica bimanuale lombare, toracica e spalle5 - Frizione con le nocche bilaterali6 - Frizione dinamica a grandi cerchi7 - Impastamento con le nocche8 - Impastamento a becco di papera9 - Incroci longitudinali10 - Impastamento al trapezio11 - Movimenti lineari paravertebrali con le nocche dell’indice e del medio, che termina con impastamento alla cervicale. 12 - Frizione digitale con i pollici con mani a ventaglio sottoscapolari13 - Cerchietti digitali con i pollici sottoscapolari14 - Terminare con un dondolio utilizzando gli avambracci

POSIZIONE SUPINA1 - Stesura dell’olio: Eseguire la stesura dell’olio come in posizione prona2 - Sfioramento superficiale in andata e ritorno su tutto il corpo, terminando ai piedi della cliente.3 - Aperture linfatiche

PIEDE

1 - Movimenti circolari con i pollici sotto la pianta del piede2 - Movimenti circolari sul dorso del piede 3 - Movimenti lineari con i pollici che percorrono le articolazioni

ARTO INFERIORE1 - Sfioramento superficiale incrociato in andata e ritorno a due mani 2 - Sfioramento superficiale lineare ad avanbracci contrapposti in andata e sfioramento ondulatorio a mani parallele in ritorno.

GAMBA1 - Frizione dinamica a mani alterne e flessione della gamba2 - Frizione dinamica trasversa a una mano3 - Impastamento profondo a una mano4 - Divisione dei gemelli

COSCIA1 - Frizione dinamica a mani trasverse e sovrapposte2 - Frizione dinamica con mani a ventaglio3 - Frizione dinamica alternata a mano aperta4 - Frizione digitale con i pollici e mani a ventaglio5 - Cerchietti digitali con il pollice6 - Frizione dinamica con le nocche7 - Impastamento con le nocche8 - Impastamento a becco di papera9 - Impastamento palper rouler10 - Percussioni a taglio, pugno chiuso orizzontale, pugno chiuso verticale, e a coppetta, a becco di papera e con le nocche a mano alterne.Ripetere il trattamento sull’altro arto.

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ADDOME

1 - Sfioramenti in apertura in andata e in chiusura in ritorno2 - Sfioramenti in senso orario3 - Vibrazione in senso orario4 - Svuotamento del colon5 - Sfioramento a mani alterne su 4 fasce verticali6 - Frizione con le nocche bilaterali7 - Impastamento con le nocche8 - Impastamento a becco di papera9- Impastamento palper rouler10 - Sfioramenti in apertura in andata e in chiusura in ritorno

ARTI SUPERIORI

1 - Frizione dinamica lunga2 - Cerchietti con il pollice3 - Movimenti circolari con i pollici sul palmo della mano4 - Movimenti circolari con i pollici sul dorso della mano5 - Movimenti circolari sulle dita terminando con una trazione

DECOLLETE’ E VISO

1 - Effettuare sfioramenti a mano alterne sul torace in direzione del viso. Aprire con una leggera pressione sulle spalle e salendo verso il collo con mani a farfalla aprire trasversalmente dietro il tratto cervicale; salire ai lati del volto fino a raggiungere le tempie per effettuare pressioni circolari alle tempie e terminare con sfioramenti leggeri al centro della fronte. 2 - Con una mano che fa da perno dietro al tratto cervicale e l'altra che accompagna il viso, girare il capo del cliente su di un lato ed effettuare degli allungamenti a mani alterne dalle spalle ai capelli; successivamente con tutti i polpastrelli di entrambe le mani, massaggiare il cuoio capelluto del lato trattato. Ripetere anche dall'altro lato. 3 - Testa dritta: effettuare la digitopressione sulla parte posteriore del lobo. Effettuare con indice e pollice un massaggio al lobo stesso. Realizzare "mezze lune" con dita chiuse dietro tutta la superficie delle orecchie.4 - Realizzare dei movimenti rotatori con il palmo della mano su tutto il viso.5 - Realizzare dei movimenti a farfalla su dcollet, collo e viso, terminare scaricando al terminus.6 - Realizzare dei movimenti distensivi sulla fronte utilizzando i pollici e terminare il movimento effettuando dei movimenti ad 8 sulle tempie. Coprire gli occhi con le mani e massaggiare tempie scivolare fino al plesso solare dove effettueremo una sentita pressione.7 - Chiudere con la presa di contatto.

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