Base aerea Locarno 2018News · sfide che attendono le Forze aeree e anche la Base di Locarno è ......

8
2018 Base aerea Locarno News

Transcript of Base aerea Locarno 2018News · sfide che attendono le Forze aeree e anche la Base di Locarno è ......

2018Base aerea LocarnoNews

84_009_i_Base_Aerea_Locarno_News_01_2018.indd 1 13.03.18 09:08

Gentili signore,egregi signori,

dopo il primo anno quale nuovo comandan-

te della Base aerea di Locarno ho il piacere e

l’onore di continuare, con questo editoriale,

la ormai consolidata tradizione iniziata dal

mio predecessore, il col Tiziano Ponti. Que-

sti primi mesi alla testa della Base, che, va

precisato, conosco da anni per essere stato

in passato il responsabile di una parte della

formazione dei piloti militari, sono stati a dir

poco entusiasmanti e molto ricchi di soddi-

sfazioni. Questa Base aerea ha continuato

ad assolvere i numerosi compiti che le sono

affidati dalla Confederazione e dalle Forze

aeree. Li ricordiamo: selezione e formazione

di base dei piloti militari (è una nostra prero-

gativa, di cui andiamo particolarmente fieri

da decenni), la collaborazione con la polizia

per casi puntuali e con le guardie di confi-

ne per il controllo delle zone di frontiera, il

trasporto degli esploratori paracadutisti, le

missioni di trasporto e aiuto in caso di ca-

tastrofe, di spegnimento incendi di boschi a

sostegno delle autorità cantonali e gli inter-

venti anche all’estero (abbiamo partecipato

a missioni contro il fuoco in Italia e in Por-

togallo). L’anno scorso è stato anche deter-

minante per la preparazione all’introduzione

della Riforma dell’esercito «Ulteriore svilup-

po dell'esercito» (USEs), che è entrata in vi-

gore all’inizio del 2018. Che cosa significa

per la Base di Locarno questo ulteriore cam-

biamento? In sostanza, pur mantenendo

quanto è stato fatto finora, si tratta di una

riorganizzazione a vari livelli. Un esempio è

il servizio di sicurezza della Base aerea che è

passato dalle Forze aeree alla Polizia militare

(ne parliamo in un servizio a pagina 7). Un

altro punto molto positivo è che la Base ae-

rea di Locarno, come punto di appoggio del-

le Forze aeree a sud delle Alpi, non è stata

messa in discussione. Anzi: si conferma, nel

solco di una lunga e consolidata tradizione,

una presenza insostituibile. Possiamo in so-

stanza affermare che con la Riforma dell’e-

sercito la Base aerea ticinese ne è uscita an-

cora più rafforzata. Una delle più importanti

sfide che attendono le Forze aeree e anche

la Base di Locarno è il rinnovo dei mezzi di

difesa dello spazio aereo che consistono in

una componente terra/aria (contraerea) e

degli aerei da combattimento. Si tratta di un

progetto basilare per la sicurezza del nostro

Paese (come è tra l’altro ben illustrato dal

video consultabile anche sul sito della Base

di Locarno o all’indirizzo https://www.vbs.

admin.ch/it/difesa/protezione-spazio-aereo.

html. Il controllo e la difesa dello spazio ae-

reo svizzero (a questo argomento abbiamo

dedicato un ampio servizio alle pagine 4 e 5)

è un compito che il Consiglio federale ha de-

legato alle Forze aeree e si svolgerà sull’arco

delle 24 ore anche con mezzi aerei. È quin-

di essenziale poter disporre di una flotta di

jet in grado di assicurare questo servizio in

modo ottimale e con la necessaria tempesti-

vità. Perché questo tema riguarda anche la

Base di Locarno? Innanzitutto perché a noi

spetta la formazione di base dei piloti che

saranno poi chiamati anche a controllare lo

spazio aereo del nostro Paese e a interveni-

re (in media, già ora, si conta un’azione di

polizia aerea al giorno). Ma non solo: i piloti

delle Forze aeree, si potrebbe dire sin dai pri-

mi voli di addestramento su PC-7, ricevono

già, qui a sud delle Alpi, un’istruzione spe-

cifica sulle procedure da applicare nei casi

di intercettazione; procedure che poi mette-

ranno in pratica quando saranno ai comandi

dei jet stazionati al Nord delle Alpi. Oltre alla

formazione basica dei futuri piloti militari di

elicottero, anche in questo settore fonda-

mentale il Ticino fa dunque egregiamente la

sua parte e noi non possiamo che esserne

fieri ed orgogliosi.

Vi auguro buona lettura

Colonnello Martin Hösli

Base aerea Locarno – News 2018 2

In questo numero

EDITORIALE

QUANDO LA POLIZIA SPICCA IL VOLO 3

LA POLIZIA AEREA 4 / 5

IL PILATUS PORTER: UN AEREO LEGGENDARIO 6

LA SICUREZZA DELLA BASE AEREA È ORA AFFIDATA ALLA POLIZIA MILITARE 7

NUOVO FILM SULL'AEROPORTO DI LOCARNO / AGENDA 2018 8

84_009_i_Base_Aerea_Locarno_News_01_2018.indd 2 13.03.18 09:08

Veloce, moderno, silenzioso: l’elicottero

delle Forze aeree EC-635 è utilizzato re-

golarmente per voli di controllo e di sor-

veglianza della fascia di confine nell’am-

bito di corsi specifici che si svolgono alla

Base aerea di Locarno. A bordo vi sono

gli agenti di polizia di tutta la Svizzera, i

capi impiego elicottero. Una quarantina di

specialisti, fra cui quattro ticinesi che svol-

gono alla Base locarnese il corso annuale

di ripetizione. La polizia cantonale ticine-

se dispone di dieci capi impiego elicotte-

ro scelti fra i quadri intermedi. Durante il

corso base della durata di due settimane

i capi impiego sono formati nelle tecniche

d’intervento, nei compiti tattici e tecnici

legati alle operazioni gestite nella terza

dimensione. Si tratta - precisa il capitano

Marco Guscio, ufficiale responsabile del

reparto stradale - di una formazione ad

alto livello e particolarmente apprezzata

dai partecipanti. Dal 2009 il corso è diretto

da Lorenzo Hutter, vice comandante della

polizia cantonale ed ex pilota Swissair. Il Ti-

cino - dove l’accoglienza è sempre ottima

e la popolazione si dimostra comprensiva,

malgrado l’inevitabile disturbo causato tal-

volta dagli elicotteri che, per motivi tattici,

sono costretti a volare a bassa quota - è il

luogo ideale per questo genere di forma-

zione, aggiunge Guscio. Durante il corso

si effettuano esercitazioni più complesse e

più vicine alla realtà rispetto a quelle che

si svolgono durante la formazione di base.

In particolare ci si concentra sul perfezio-

namento della tattica di ricerca di persone

o veicoli coinvolti in reati, dall’osserva-

zione fino all’inseguimento e al trasporto

di reparti speciali. Si cerca, insomma, di

sfruttare al meglio le capacità dell’EC-635,

un mezzo capace di trasportare fino a sei

persone ed equipaggiato con sofisticati

sistemi di navigazione e comunicazione,

Polycom compreso. Considerate le rapine

commesse a sud delle Alpi, vari esercizi

si svolgono lungo la fascia di confine con

un collegamento costante con la centrale

operativa in caso di intervento reale.

Alcune fasi del corso per capi impiego elicottero della Polizia e delle Guardie di confine

Quando la Polizia spicca il volo

3 Base aerea Locarno – News 2018

84_009_i_Base_Aerea_Locarno_News_01_2018.indd 3 13.03.18 09:08

Base aerea Locarno – News 2018 4

La polizia aerea

Parla il pilota ticinese Lukas Nannini pilota di F/A-18 Hornet e della Patrouille Suisse

La salvaguardia della sovranità sullo spazio

aereo viene garantita con la difesa aerea e

il servizio di polizia aerea.

Si tratta di un compito vincolante per tutti

gli Stati sovrani che, nel caso della Svizzera,

ha ancorato questa componente facente

riferimento all'articolo 2 della Costituzio-

ne Svizzera (salvaguardia dell'indipenden-

za e sicurezza per il Paese), regolandola a

livello di Legge Militare (LM) in generale

e Ordinanza concernente la salvaguardia

della sovranità sullo spazio aereo (OSS) in

dettaglio.

Nel quadro della salvaguardia della sovra-

nità sullo spazio aereo, le Forze aeree con-

trollano quotidianamente con impieghi di

polizia aerea i sorvoli di aeromobili di Stati

stranieri. Lo scopo è quello di verificare

che i voli abbiano luogo conformemente

alle autorizzazioni rilasciate, le cosiddette

«diplomatic clearance».

Tali controlli vengono definiti «live mis-

sion». Gli impieghi di polizia aerea per for-

nire aiuto a velivoli civili oppure in caso di

gravi violazioni della sovranità sullo spazio

aereo o delle norme sul traffico aereo sono

denominati «hot mission».

Le capacità d'intervento nel campo del ser-

vizio di polizia aerea vengono attualmente

ampliate. Dalla fine del 2019, due jet da

combattimento armati saranno pronti 24

ore su 24, 365 giorni all'anno. La difesa ae-

rea comprende anche la difesa terra-aria,

ovvero la difesa contraerea. In tale ambito

le Forze aeree svizzere si avvalgono della

combinazione di tre sistemi: i missili legge-

ri della difesa contraerea Stinger, i cannoni

da 35 mm e i missili della difesa contraerea

mobile Rapier. Questo, in sintesi, lo scopo

e gli obiettivi della polizia aerea.

Ne abbiamo parlato con uno dei «poli-

ziotti» dell’aria, Lukas Nannini, «Bigfoot»

in codice di chiamata radio, bellinzonese,

28 anni, che oltre ad essere, dall’anno

scorso, membro della Patrouille Suisse (fi-

nalmente un nuovo ticinese nel team acro-

batico delle Forze aeree), è pilota dell’in-

tercettore F/A-18 dal 2015. Gli interventi

di polizia aerea rappresentano il suo pane

quotidiano, se così si può dire. Ha seguito

l’iter addestrativo per diventare un pilota

completo, combat-ready e pronto alle in-

tercettazioni con qualsiasi tempo, di gior-

no come di notte. Ci ha spiegato in che

cosa consiste la polizia aerea e volare con

il supercaccia F/A-18.

«Con l’F/A-18 – spiega Lukas - ci si alle-

na per intervenire giorno e notte, con il

bello o il brutto tempo. In pratica non ci

sono limiti: siamo pronti all’impiego dalle

6 alle 22 e da fine 2019 24 ore su 24». In

che cosa consiste questo tipo di ingaggio

concretamente? «I piloti di picchetto sono

in grado di intervenire pochi minuti dopo

(al massimo 15) la richiesta del comando

del controllo aereo: questo intervento

è definito in gergo aeronaut ico

«scramble», cioè decollo su allarme. Lo

scopo è di arrivare fino al contatto visivo

con l’aereo da intercettare seguendo delle

procedure stabilite e allenate. Un contatto

del genere può a volte risultare delicato se,

per esempio, avviene di notte e il velivolo

da intercettare ha le luci spente. In media

– aggiunge il nostro interlocutore – c’è

un’intercettazione al giorno». Di che tipo?

«Si tratta soprattutto di verificare le cosid-

dette clearence diplomatiche, cioè gli aerei

di altri Paesi che sorvolano lo spazio aereo

elvetico. Possono essere F-16 americani,

Eurofighter o altri velivoli. Dobbiamo, per

esempio, verificare e controllare se l’arma-

mento corrisponde a quanto dichiarato.

Noi siamo sempre armati e pronti a inter-

venire in caso di ogni evenienza: la nostra

operazione deve essere per così dire credi-

bile. Entriamo in azione anche quando ci

sono aerei in difficoltà (è successo alcuni

anni fa quando un bimotore decollato dal-

la Germania e diretto a Locarno ha avuto

un’aviaria alla radio ed è stato accompa-

gnato da due F/A-18 per sicurezza fino a

destinazione n.d.r) o in caso di violazioni

di spazi aerei vicino agli aeroporti di Zurigo

84_009_i_Base_Aerea_Locarno_News_01_2018.indd 4 13.03.18 09:08

5 Base aerea Locarno – News 2018

La polizia aerea

o Berna, zone che registrano un alto tasso

di circolazione aerea». A volte si sentono i

cosiddetti bang sonici, quando superate il

muro del suono. Per quale motivo? «Capita

che in certe situazioni dobbiamo verificare

e avvicinarci più velocemente agli aerei da

intercettare e in queste «hot mission» può

succedere che si superi per qualche istan-

te il muro del suono. Dobbiamo assicurare

anche un’assistenza, quando richiesta, agli

aerei di linea: insomma, si tratta di un ser-

vizio utile e importante che solo le Forze

aeree sono in grado di assicurare per man-

tenere la sovranità del nostro spazio aereo

e anche per una maggiore sicurezza». Va

detto che i piloti di F/A-18 devono esse-

re capaci di operare in situazioni diverse,

dall’intercettazione del piccolo Piper fino

ai caccia esteri. L’allenamento è quindi es-

senziale e s’inizia a imparare le procedure

già durante la scuola base a Locarno.

Dunque polizia aerea, ma non solo. «Infat-

ti – osserva Lukas – questa attività è solo

una parte del nostro lavoro. Durante il

WEF di Davos siamo chiamati a sorvegliare

e a difendere, se del caso, lo spazio aereo

24 ore su 24».

Il pilota ticinese Lukas Nannini

84_009_i_Base_Aerea_Locarno_News_01_2018.indd 5 13.03.18 09:08

Base aerea Locarno – News 2018 6

Il Pilatus Porter: un aereo leggendario

Il Pilatus Porter PC-6 è in linea nelle Forze aeree da cinquant’anni

Definirlo leggendario non è probabilmente

abbastanza tanto è alta la sua reputazio-

ne anche nell’aviazione non solo militare:

stiamo parlando del Pilatus PC-6 Porter, un

aereo che ha fatto della sua robustezza e

delle capacità di operare su piste cortissi-

me e semipreparate, i suoi punti di forza. Il

«Pilatus Porter» è infatti un «velivolo da la-

voro» utilizzato per effettuare i lanci di pa-

racadutisti e piccoli trasporti in dotazione

alle Forze aeree. La sua struttura robusta e

le sue capacità di decollo e di atterraggio

in spazi ristretti permettono, come detto,

anche l'impiego su piste d'atterraggio di

fortuna.

Dopo l'acquisto di 6 PC-6/B2-H2M Turbo-

Porter avvenuto nel 1976 (da V-630 fino

a V-635), negli anni 1980/81 anche i 12

Porter PC-6/H2M già in dotazione (moto-

re a pistoni) furono dotati di un motore

a turboelica più performante, vale a dire

trasformati nella versione PC-6/B2-H2M-1

Turbo-Porter.

Oggi i velivoli Porter servono principal-

mente al trasporto di persone e materiale

e al lancio degli esploratori paracadutisti.

In anni meno recenti, i Porter potevano

essere equipaggiati anche di un serbatoio

d’acqua per la lotta contro gli incendi bo-

schivi, compito che è però poi stato ripre-

so dagli elicotteri Super Puma, Cougar ed

EC635. In questi velivoli potevano inoltre

essere installate fino a due barelle per il

trasporto di pazienti. Il portellone serve

ancora oggi per il lancio del carico o per

riprese fotografiche aeree.

Il PC-6 Porter è stato l'ultimo velivolo delle

Forze aeree svizzere che in passato poteva

essere equipaggiato anche di sci per effet-

tuare trasporti in montagna. Al contrario

degli elicotteri Alouette II e Alouette III im-

piegati a quei tempi, il Porter era in grado

di trasportare carichi più pesanti e il suo

impiego era tra l’altro meno costoso. I Tur-

bo-Porter vengono oggi impiegati senza i

piccoli sci di acciaio poiché nel frattempo

i Super Puma e i Cougar hanno potuto

assumere molti compiti di trasporto nelle

regioni alpine.

I PC-6 Turbo-Porter vengono impiegati in

particolare dalla squadriglia di trasporto

aereo 7, l’unica squadriglia delle Forze ae-

ree composta da PC-6. La maggior parte

dei piloti di elicottero militari di professio-

ne possiede un’autorizzazione per pilotare

i mitici PC-6.

L’anno scorso il costruttore aeronautico di

Stans ha deciso di interrompere la produ-

zione del Pilatus Porter PC-6. Lo sviluppo

del PC-6 è considerato oggi difficile a cau-

sa dell'età avanzata del modello e delle

crescenti esigenze in materia di certifica-

zione, hanno spiegato i vertici di Pilatus.

La decisione è anche influenzata dall'arri-

vo del nuovo PC-24 - il jet d'affari concepi-

to per poter atterrare anche su piste corte

e sterrate. Per le sue capacità e versatilità il

Pilatus Porter, monomotore ad ala alta dal-

la caratteristica fisionomia, è molto noto

in ambito aviatorio e viene utilizzato da

centri di paracadutismo, aeronautiche mi-

litari e operatori umanitari. Dal 1959 sono

stati prodotti oltre 500 apparecchi in Sviz-

zera e un centinaio su licenza negli USA.

Come detto la produzione si interromperà

nel 2019, dopo oltre 60 anni di lavoro inin-

terrotto. Tra i suoi molti successi, vanno ri-

cordati gli svariati voli cargo e passeggeri

al massimo carico utile e un atterraggio su

un ghiacciaio in Nepal nel 1960 ad un’al-

titudine di 5700 metri sul livello del mare:

un record mondiale mai superato fino ad

oggi. Negli anni 1960-70 i Porter delle

Forze aeree svizzere sono stati impiegati

anche in missioni umanitarie in Africa.

Per festeggiare la ricorrenza dei 50 anni di

operazioni delle Forze aeree con il Pilatus

Porter, lo scorso 4 ottobre si è svolta una

piccola cerimonia alla nostra Base aerea.

84_009_i_Base_Aerea_Locarno_News_01_2018.indd 6 13.03.18 09:08

La Polizia militare presente alla Base aerea Locarno 24/24 ore,365 giorni all'anno

La sicurezza della Base aerea è ora affidata alla Polizia militare

Dall’inizio di quest’anno il servizio per la

sicurezza della Base aerea di Locarno è

affidato alla Polizia militare. Come ci ha

spiegato l’aiutante Loris Mora, capo di-

staccamento servizio sicurezza della Polizia

militare, dal 1. gennaio 2018, l’Esercito sta

mettendo in atto la nuova Riforma di cui

fa parte anche la Polizia militare, un’unità

che è subordinata al Comando Operazioni

dell’esercito. In seguito a questa riforma, a

sud delle Alpi, è stato necessario aumen-

tare il numero di persone di venti unità (a

livello nazionale si è passati da 545 a 565

effettivi di specialisti), tutti agenti profes-

sionisti. In Svizzera la Polizia militare era

suddivisa in quattro regioni con quattro

comandanti. Dal 1. gennaio il territorio na-

zionale ha due settori, Est e Ovest, coman-

dati dal brigadiere Hans Schatzmann. La

prima priorità è la protezione delle infra-

strutture logistiche e degli aerodromi mi-

litari: in quest’ottica rientra anche la Base

aerea di Locarno dove l’aiutante Mora

comanda tredici persone, un effettivo che

sarà portato a 16 unità fra uno-due anni. Il

servizio è assicurato 24 ore su 24 con l’ap-

porto di sei militari a ferma lunga.

In generale, i compiti della Polizia militare

comprendono anche gli interventi in caso

di ritrovamento di proiettili inesplosi (l’a-

iutante Mora, in proposito, ricorda che è

importantissimo per chi fa questo genere

di ritrovamento di mai toccare questi pro-

iettili ma avvisare le autorità competenti).

A ciò si aggiungono i servizi all’estero, in

Kosovo, le scorte a favore della Swissint

in occasione di trasporti speciali, le scorte

con auto blindate (come succede al WEF di

Davos con il personale diplomatico). Non

manca il supporto alla compagnia di ban-

diera Swiss in qualità di Air Marshal (noti

anche come Tiger). Insomma, un’attività

variegata oltre che impegnativa che dà

un’idea della polivalenza e competenza del

personale della Polizia militare.

Ma torniamo alla Base di Locarno. La Polizia

militare si occupa del controllo dell’in-

gresso delle person 24 ore al giorno. C’è

poi la verifica della situazione degli stabi-

li, il controllo dell’identità di chi entra ed

esce dalla Base. Ovviamente il perimetro

è sempre sotto stretta sorveglianza, anche

con ronde e pattugliamenti di almeno due

ore. L’aiutante Mora ha tra l’altro il compi-

to di organizzare i vari turni e di gestire gli

impieghi fuori sede, per esempio i servizi

con le auto blindate. La supervisione deve

essere costante, come pure l’aggiorna-

mento. I rapporti con le istanze superiori

sono continui e regolari. Inoltre, c’è un’im-

portante collaborazione con il capo servi-

zio della sicurezza del Monte Ceneri anche

per eventuali scambi di personale quando

si presenta la necessità. Tutto questo per

dire che la Base aerea di Locarno, senza

nulla togliere all’ottima qualità del servi-

zio di sicurezza svolto finora dal personale

delle Forze aeree, ha acquisito una nuova

unità che ha dato prova di grande profes-

sionalità e preparazione.

7 Base aerea Locarno – News 2018

84_009_i_Base_Aerea_Locarno_News_01_2018.indd 7 13.03.18 09:08

e

Alcune fasi delle riprese

84.009 i 03.2018 28500

Per illustrare in modo dinamico e in pochi

minuti la poliedrica attività della Base del-

le Forze aeree e dell’aeroporto cantonale

di Locarno è stato realizzato un filmato in

quattro lingue (italiano, tedesco, francese e

inglese) visionabile sul sito della Base aerea

di Locarno e in YouTube. Ne esce un qua-

dro completo di tutto quanto si svolge in

quest'area, dalla presenza e l’impegno delle

Forze aeree, anche a favore della comunità

(interventi con gli elicotteri Super Puma in

caso di incendi di boschi), ai vari settori civili

(Rega, scuola di volo, paracadutismo, parco

delle Bolle di Magadino). Tutto questo per

dimostrare l’importanza, anche a livello di

posti di lavoro, per l’economia regionale e

cantonale, di questa infrastruttura che si

è sviluppata progressivamente, tenendo

pure conto delle peculiarità ambientali della

zona, a partire dal 1941.

Impressum

Edito da: comunicazione Comando Operazioni in collaborazione con la Base aerea di LocarnoCoordinamento: Carlo ManeaRedazione: Bruno PellandiniFotografie: : Forze aeree, B. Pellandini, Igor Ohnjec Grafica / Layout: Centro dei media elettronici CME

Stampa: Tipografia Poncioni SA, LosoneTiratura: 28 500Indirizzo redazione: Base aerea Locarno, cdo aerod 4, 6595 Riazzino Internet: www.forzeaeree.ch; www.airforcepilot.ch; www.sphair.chE-Mail: [email protected]

Nuovo film sull'aeroporto di Locarno

AGENDA 2018

Porter (Pilatus PC-6)PC-7 (Pilatus PC-7) PC-9 (Pilatus PC-9)ADS-95 (Drone)EC635Super Puma

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic

diversi tipi di velivoliImpieghi in tempo reale, senza restrizioni.

Impiego drone

Scuola piloti e corsi di transizione

Normale attività operativatrasporti, impieghi sussidiari, voli notturni

Allenamento Team PC-7

Corso per capi impiego polizie cantonali

Voli di puntamento per piazza di tiro S-Chanf

Diversi corsi elicotteri (incluso volo notturno)

Corso visore notturno (NVG)

Lanci scuola esploratori paracadutisti e Forze speciali

Corso squadra nazionale di paracadutismo

Pista asfalto chiusa26R/08L

La Base aerea Locarno resta volentieri a disposizione per eventuali domande relative alle attività (tel. 058 481 24 11).

84_009_i_Base_Aerea_Locarno_News_01_2018.indd 8 13.03.18 09:08