Banzano di Montoro (AV) - sarà intonato il canto Noi pellegrini...

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Accoglienza delle comunità parrocchiali e processione verso la chiesa di San Rocco: durante il corteo

sarà intonato il canto Noi pellegrini d’Europa o l’inno a San Rocco. Entrati in chiesa avrà luogo il

Rosario della Misericordia animato dalla comunità ospitata.

ROSARIO DELLA MISERICORDIA

1 ° Mistero della Misericordia

“Gesù chiama Matteo il pubblicano” (Lc 5,27-30)

Chiamata di Levi Lett. Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».

Commento: Lett. Gesù chiama Matteo e il pubblicano e si siede a tavola con gente emarginata dalla società. Con questo gesto Gesù riammette questi uomini alla sua amicizia grazie al perdono che offre loro. Quella Misericordia che vuole restituire ogni uomo e ogni donna nella sua dignità, abbattendo i muri di separazione che rendono gli uomini e le donne estranei e nemici tra di loro. Gesù apre gli uomini e le donne di ogni tempo all’incontro tra di loro vincendo la tentazione di separare, dividere ed emarginare: Solo il perdono di Gesù, vince in noi la separazione con i fratelli causata dal peccato e ci riconduce nella comunità dei figli di Dio.

Padre nostro … Ave … Gloria …

2° Mistero della Misericordia

“Gesù incontra un giovane ricco” (Marco 10, 16-17;20-21)

Un giovane ricco Lett. Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di

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buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Commento: Lett. Non ci viene chiesto di abbandonare materialmente quanto possediamo, anche negli affetti. Ognuno ha la sua missione e il suo posto. Ciò che conta è che prima di tutto questo si guardi a Gesù, che ciò che facciamo sia anche in Sua funzione. Solo in questo modo noi otterremo la felicità anche qui sulla terra, perché il Tesoro in Cielo di cui Gesù parla null'altro è che la felicità e la serenità dell'anima, che è quello che tutti noi cerchiamo. Il Paradiso dei Cieli non ci è stato descritto, e possiamo a stento immaginare quali meraviglie vi siano. Ma è una realtà che la mente e il cuore umano non possono comprendere. Possiamo però comprendere la nostra vita e volgerla in modo da ottenere quella felicità che sembra tanto impossibile da raggiungere. All'insoddisfazione degli uomini Gesù propone una soluzione: la carità. E chi saprà donare, come Gesù promette, riceverà in cambio 100 volte tanto.

Gloria … Padre nostro … Ave

3° mistero della Misericordia

“Gesù racconta la parabola del Buon Samaritano” (Lc 10, 29-37)

Parabola del buon samaritano Lett. Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una

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locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso». Commento: Lett. Gesù con il racconto della parabola del buon samaritano ci ricorda come l’amore per il prossimo non si pone delle domande, ma constata semplicemente che c’è un bisogno ed è questo che deve spingere ad agire a prescindere dalla cultura, dall’appartenenza religiosa sociale od altroché necessita chi deve ricevere assistenza. Gesù con questa parabola ci mette in guardia da quella religiosità legale e senza cuore che può condurre anche coloro che dovrebbero essere di esempio per gli altri a comportarsi in modo disumano. La Misericordia di Dio e la carità verso il prossimo sono gli unici atteggiamenti religiosi autentici. Al di fuori della carità non può che esserci ipocrisia, indifferenza ed egoismo.

Gloria … Padre nostro … Ave …

4° mistero della Misericordia

“ Gesù racconta la parabola della pecora perduta” (Lc 15,4-7)

La pecora perduta. Lett. «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. Commento: Lett. Dio si preoccupa di tutti coloro che sono nel pericolo. Ciò che rallegra il cuore di Dio è ritrovare ciò che è perduto. Il tema di questo racconto è la gioia di Dio che Gesù ci rivela. Dio vuole che tutti gli uomini accolgano la sua Misericordia che si è manifestata nel mandare suo Figlio a cercare ciò

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che era perduto. Gesù ha dato la vita per tutti e non vuole che le anime si perdano eternamente nel peccato, L’atteggiamento della Chiesa sull’esempio del maestro è quello di andare a cercare coloro che si sono allontanati e rischiano di perdersi, La Chiesa cerca, accoglie e riconcilia in Cristo, con il Padre della Misericordia.

Gloria … Padre nostro … Ave …

5° mistero della Misericordia

“Gesù racconta la parabola del padre misericordioso” (Lc 15,11-20)

Il figlio perduto e il figlio fedele: “il figlio prodigo” Lett. Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Commento: Lett. Nella parabola del figlio prodigo, impariamo a contemplare e a conoscere il cuore del padre che Gesù ci rivela. Il Padre della parabola apre

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le braccia e riaccoglie il figlio che si era perso ma che ora è stato ritrovato. Ogni uomo e ogni donna è un bene da accogliere e da restituire e ricostituire nella propria dignità. La tentazione è quella di trovarsi nella condizione del figlio maggiore, incapace di gioire per il ritorno a casa del figlio minore. La Misericordia di Dio Padre ci ricorda che come figli di Dio dobbiamo imparare ad avere e coltivare i suoi stessi sentimenti.

Gloria … Padre nostro … Ave …

LITANIE A SAN ROCCO CONFESSORE

Signore, pietà Signore, pietà Cristo, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Signore, pietà Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici Dio, Padre che sei nei cieli, abbi pietà di noi Dio, Figlio Redentore del mondo, Dio, Spirito Santo consolatore, Santa Maria, prega per noi Santa Madre di Dio, Santa Vergine delle vergini, S. Rocco, magnanimo protettore per l'umanità, S. Rocco, discepolo fedele di Gesù Cristo, S. Rocco, che portasti nel tuo corpo il segno della Croce, S. Rocco, che costantemente vivesti su di te la Passione, S. Rocco, dal cuore infiammato del fuoco della carità, S. Rocco, che hai abbandonato i tuoi beni per i poveri, S. Rocco, che hai sacrificato la tua vita per gli ultimi, S. Rocco, che hai medicato gli infetti per amore di Gesù Cristo, S. Rocco, che ti sei prodigato nella tua vita al sollievo dei malati, S. Rocco, che hai servito gli appestati con zelo e coraggio eroico, S. Rocco, che, per mezzo del segno della Croce, hai fermato la peste, S. Rocco, che hai salvato dal contagio molte città, S. Rocco, colpito anche tu dal flagello della peste, S. Rocco, diventato modello di pazienza per gli appestati,

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S. Rocco, risanato miracolosamente, S. Rocco, che malgrado la tua innocenza sei stato coperto di vergogna, S. Rocco, che hai concluso la tua vita in carcere come un malfattore, S. Rocco, che Gesù Cristo ha coronato di gloria e di onore, S. Rocco, nostro compagno nel pellegrinaggio della vita, S. Rocco, patrono della nostra comunità, S. Rocco, Santo tra i Santi, prega per noi Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci Signore Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, esaudiscici, Signore Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi

Preghiamo

Ti supplichiamo, Signore, per l'intercessione di San Rocco, che ha proclamato e testimoniato la fede in Te: allontana i mali che ci affliggono, riconciliaci con te nel tuo amore di Padre, aiutaci ad amarci gli uni gli altri, ed a servire i tribolati e gli infelici del nostro tempo. Te lo chiediamo per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

NOVENA AL SANTO

Glorioso S. Rocco che, nato da sterili genitori per intercessione della Vergine e da Lei prevenuto con larghe benedizioni, professaste la devozione più sincera verso questa madre, ponendo ogni attenzione nell’imitare le sue virtù, impetrateci di professarle una devozione vera e costante per assicurarci sempre il suo potentissimo patrocinio. Gloria. Deh proteggi o Rocco eccelso, che ci doni il tuo favore, e c’impetri dal Signore, che ci doni che ci doni le sue virtù. Per quant’alme il Sommo Dio, deh rivolgi a noi figliuoli. Gli amorosi, gli amorosi sguardi Tuoi, prega ognor per noi Gesù. Gli amorosi, gli amorosi sguardi Tuoi, prega ognor per noi Gesù.

Glorioso S. Rocco, che, rimasto orfano dei genitori nella vostra giovinezza, lungi dall’attaccarvi alle ricchezze da voi ereditate, ne dispensaste gran parte

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in elemosine e lasciaste il resto per vivere da povero e pellegrino in terra straniera, impetrateci di avere sempre il cuore distaccato dalle cose caduche di questa terra e di conformare la nostra vita agli esempi di Gesù Cristo. Glorioso S. Rocco, che,colpito dal morbo della peste nell’atto di servire gli altri e posto alla prova dei dolori più spasmodici, chiedeste ed otteneste di essere posto lungo la strada e scacciato fuori dalla città vi ricoveraste in una povera capanna, dove un angelo risanò le vostre piaghe e un cane pietoso ogni giorno vi portava un pane tolto alla mensa del suo padrone Gottardo, otteneteci di soffrire con rassegnazione le malattie, le sofferenze e qualsiasi tribolazione di questa vita, chiedendo sempre a Dio il necessario soccorso. Gloria.

Sia per Te da noi lontano, il gran male del peccato, e ci venga liberato, ogni male ogni male ognor per Te. Fai che ognun di noi seguendo, la Tua fede e la Tua costanza. L’amor tuo l’amor tuo e la speranza, prega ognor per noi Gesù. L’amor tuo l’amor tuo e la speranza, prega ognor per noi Gesù.

Glorioso S. Rocco, che, per conformarvi sempre più agli esempi del nostro Redentore crocifisso, soffriste senza giustificarvi le calunnie e la prigionia, ma foste anche glorificato da una luce celestiale, che illuminò il vostro carcere, e confortato dalla voce che dal cielo rivelò la vostra santità dagli onori singolari, resi dopo morte al vostro corpo, otteneteci che, vivendo sempre nascosti agli occhi degli uomini, aumentiamo nei meriti davanti a Dio finché a lui piaccia trarci dall’esilio alla patria celeste

insieme ai suoi santi ed eletti. Amen. Gloria.

Deh proteggi o Rocco eccelso, che ci doni il tuo favore, e c’impetri dal Signore, che ci doni che ci doni le sue virtù. Per quant’alme il Sommo Dio, deh rivolgi a noi figliuoli. Gli amorosi, gli amorosi sguardi Tuoi, prega ognor per noi Gesù. Gli amorosi, gli amorosi sguardi Tuoi, prega ognor per noi Gesù.

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CELEBRAZIONE EUCARISTICA

7 agosto: “consigliare i dubbiosi”

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, in questo primo giorno della novena, sull’ esempio di San Rocco, siamo chiamati a riflettere sulla prima opera di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi. Chiediamo al Santo Patrono che ci insegni a saper riconoscere in ogni fratello dubbioso il volto stesso di Cristo per ascoltarlo con la nostra carità. Portiamo all’ altare un pergamena con scritto la prima opera di misericordia spirituale come impegno da vivere nella nostra vita di ogni giorno.

Preghiera dei fedeli

Cel.: Dio Padre, nella sua misericordia, ci ha rigenerati nella Pasqua di Cristo per una eredità che è conservata nei cieli. Esultiamo di gioia gloriosa mentre proseguiamo il cammino verso la patria del cielo e, uniti a tutta la chiesa sparsa nel mondo, innalziamo la nostra preghiera al Dio misericordioso.

Preghiamo insieme e diciamo: Per intercessione di San Rocco,

ascoltaci, o Signore.

1. Per il Papa Francesco, per i Vescovi e per i Sacerdoti, perché, in virtù dello Spirito Santo, guidino il popolo di Dio sulle vie del Signore e lo rinsaldino nella santità. Preghiamo.

2. Per i governanti: perché, liberi da dinamiche di potere e di prestigio personale, siano a servizio della società, con il sincero intento di promuovere la dignità di ogni cittadino. Preghiamo.

3. Per tutti coloro che soffrono, perché in spirito di fede, ad imitazione di San Rocco, accettino la croce di Gesù ed offrano i loro patimenti per la salvezza del mondo.

4. Per noi qui riuniti a celebrare l’Eucarestia e a glorificare Dio che suscita i Santi nella sua Chiesa, perché egli ci rinnovi e santifichi per la sua gloria e per il maggior bene dell’umanità. Preghiamo.

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5. Per la nostra comunità parrocchiale perché, seguendo l’esempio di San Rocco, impari a condividere i beni materiali e spirituali con i più poveri della società, non abbia paura di manifestare in pubblico la propria fede, e diventi un vangelo vivo in cui tutti possano leggere i segni dell’amore di Dio. Preghiamo.

Cel.: O Padre, eterna è la tua misericordia: nello Spirito di Gesù Cristo ti abbiamo rivolto queste preghiere: esaudiscile per la potente intercessione di San Rocco. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Tutti. Amen Offertorio

Guida: Accetta e benedici, o Signore, il pane. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà il tuo Corpo per noi immolato. Fa che possa sempre essere strumento di fraternità, per diventare in Te con i fratelli un solo Corpo.

Accetta e benedici, o Signore, questo calice con il vino. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà sangue di salvezza. Fa che possa sempre dissetare la nostra sete di Te.

Ti offriamo, o Signore, il libro della Sacra Scrittura, consapevoli che solo nutrendoci dell’unica Parola autentica potremmo offrire quel consiglio capace di saziare il dubbio del fratello.

Preghiera di ringraziamento alla Comunione

Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro; l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito. Fa' che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio! Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: fa' che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria. Hai voluto che i tuoi

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ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nel l'ignoranza e nell'errore; fa' che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio. Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a teche vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

8 agosto: “insegnare agli ignoranti”

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, in questo secondo giorno della novena, sull’ esempio di San Rocco, siamo chiamati a riflettere sulla seconda opera di misericordia spirituale: insegnare agli ignoranti. Chiediamo al Santo Patrono che ci insegni a saper riconoscere in ogni fratello ignorante la persona stessa di Cristo per istruirla con la nostra carità. Portiamo all’ altare una pergamena con scritto la seconda opera di misericordia spirituale come impegno da vivere nella nostra vita di ogni giorno.

Offertorio

Guida: Accetta e benedici, o Signore, il pane. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà il tuo Corpo per noi immolato. Fa che possa sempre essere strumento di fraternità, per diventare in Te con i fratelli un solo Corpo.

Accetta e benedici, o Signore, questo calice con il vino. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà sangue di salvezza. Fa che possa sempre dissetare la nostra sete di Te.

La Sacra Scrittura insieme al testo Catechismo della Chiesa Cattolica che portiamo all’altare, o Signore, sono gli strumenti attraverso cui ci impegniamo a far conoscere Gesù e l’amore misericordioso del Padre a tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino.

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9 agosto: “Ammonire i peccatori”

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, in questo terzo giorno della novena, sull’ esempio di San Rocco, siamo chiamati a riflettere sulla terza opera di misericordia spirituale: ammonire i peccatori. Chiediamo al Santo Patrono che ci insegni a saper riconoscere in ogni fratello peccatore il volto stesso di Cristo per mostrargli il nostro perdono e la nostra carità. Portiamo all’ altare una pergamena con scritto la terza opera di misericordia spirituale come impegno da vivere nella nostra vita di ogni giorno.

Offertorio

Guida: Accetta e benedici, o Signore, il pane. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà il tuo Corpo per noi immolato. Fa che possa sempre essere strumento di fraternità, per diventare in Te con i fratelli un solo Corpo.

Accetta e benedici, o Signore, questo calice con il vino. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà sangue di salvezza. Fa che possa sempre dissetare la nostra sete di Te.

La candela accesa che portiamo all’altare, o Signore, è simbolo della luce della vita di grazia che siamo chiamati a portare ai nostri fratelli, aiutandoli a superare l’ostacolo del peccato mediante l’annuncio di una misericordia che da Dio proviene e a Dio riconduce.

10 agosto: “consolare gli afflitti”

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, in questo quarto giorno della novena, sull’ esempio di San Rocco, siamo chiamati a riflettere sulla quarta opera di misericordia spirituale: consolare gli afflitti. Chiediamo al Santo Patrono che ci insegni a saper riconoscere in ogni fratello afflitto il volto stesso di Cristo per consolarlo con la nostra carità. Portiamo all’ altare una pergamena con scritto la quarta opera di misericordia spirituale come impegno da vivere nella nostra vita di ogni giorno.

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Offertorio

Guida: Accetta e benedici, o Signore, il pane. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà il tuo Corpo per noi immolato. Fa che possa sempre essere strumento di fraternità, per diventare in Te con i fratelli un solo Corpo.

Accetta e benedici, o Signore, questo calice con il vino. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà sangue di salvezza. Fa che possa sempre dissetare la nostra sete di Te.

L’olio degli infermi che portiamo all’altare, o Signore, è simbolo del nostro impegno a stare accanto alle persone afflitte, a prescindere dal motivo dell’afflizione, con la volontà di esserci senza avere la presunzione di conoscere le parole e i gesti che sicuramente consoleranno le persone in difficoltà.

11 agosto: “perdonare le offese, sopportare le persone moleste”

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, in questo quinto giorno della novena, sull’ esempio di San Rocco, siamo chiamati a riflettere sulla quinta e sesta opera di misericordia spirituale: perdonare le offese, sopportare le persone moleste. Chiediamo al Santo Patrono che ci insegni a saper riconoscere in ogni fratello che incontriamo il volto stesso di Cristo per mostrargli il nostro amore e la nostra carità, fatta di preghiera. Portiamo all’ altare una pergamena con scritto la quinta e la sesta opera di misericordia spirituale come impegno da vivere nella nostra vita di ogni giorno.

Offertorio

Guida: Accetta e benedici, o Signore, il pane. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà il tuo Corpo per noi immolato. Fa che possa sempre essere strumento di fraternità, per diventare in Te con i fratelli un solo Corpo.

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Accetta e benedici, o Signore, questo calice con il vino. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà sangue di salvezza. Fa che possa sempre dissetare la nostra sete di Te.

L’immagine del Padre misericordioso che abbraccia il figlio, simbolo dell’Anno Santo della Misericordia, indica la nostra volontà di accogliere e sopportare l’altro che Dio ha messo sul nostro stesso cammino.

12 agosto: “pregare Dio per i vivi e per i morti”

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, in questo sesto giorno della novena, sull’ esempio di San Rocco, siamo chiamati a riflettere sulla quinta e sesta opera di misericordia spirituale: pregare Dio per i vivi e per i morti. Chiediamo al Santo Patrono che ci insegni a pregare, affidando a Dio non solo i nostri interessi personali, ma anche coloro che ci sono accanto o coloro che ci hanno preceduti. Portiamo all’ altare una pergamena con scritto la settima opera di

misericordia spirituale come impegno da vivere nella nostra vita di ogni giorno.

Offertorio

Guida: Accetta e benedici, o Signore, il pane. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà il tuo Corpo per noi immolato. Fa che possa sempre essere strumento di fraternità, per diventare in Te con i fratelli un solo Corpo. Accetta e benedici, o Signore, questo calice con il vino. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà sangue di salvezza. Fa che possa sempre dissetare la nostra sete di Te.

La corona del Rosario che portiamo all’altare, o Signore, ci renda sempre più consapevoli che nella preghiera si colloca il cammino della Chiesa pellegrina verso il Regno.

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13 – 14 – 15 agosto: “vestire gli ignudi”

I giorno: 13 agosto

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, durante questo triduo di preghiera in preparazione alla festa di San Rocco, nostro Patrono, siamo chiamati, sul suo esempio, a meditare sulla 3a opera di misericordia corporale: vestire gli ignudi. Questa opera di misericordia racchiude il gesto di restituire rispetto, dignità ed accoglienza alla vita umana trascurata, emarginata e scartata dagli egoismi di questo mondo, pertanto vogliamo pregare in modo particolare per la pace nel mondo, perché cessino l’odio e la guerra. Portiamo all’ altare una pergamena con scritto la terza opera di misericordia corporale come impegno da vivere nella nostra vita di ogni giorno.

Offertorio

Guida: Accetta e benedici, o Signore, il pane. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà il tuo Corpo per noi immolato. Fa che possa sempre essere strumento di fraternità, per diventare in Te con i fratelli un solo Corpo. Accetta e benedici, o Signore, questo calice con il vino. Questo dono che ti presentiamo, fra pochi istanti diventerà sangue di salvezza. Fa che possa sempre dissetare la nostra sete di Te.

II giorno: 14 agosto

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, durante questo triduo di preghiera in preparazione alla festa di San Rocco, nostro Patrono, siamo chiamati, sul suo esempio, a meditare sulla 3a opera di misericordia corporale: vestire gli ignudi. Questa opera di misericordia racchiude il gesto di restituire rispetto, dignità ed accoglienza alla vita umana trascurata, emarginata e scartata dagli egoismi di questo mondo, pertanto vogliamo pregare in modo particolare per tutti i

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giovani della nostra comunità, perché la grazia di Dio possa entrare nella loro vita trasformandola.

III giorno: 15 agosto

Introduzione alla Messa

Guida. Carissimi, durante questo triduo di preghiera in preparazione alla festa di San Rocco, nostro Patrono, siamo chiamati, sul suo esempio, a meditare sulla 3a opera di misericordia corporale: vestire gli ignudi. Questa opera di misericordia racchiude il gesto di restituire rispetto, dignità ed accoglienza alla vita umana trascurata, emarginata e scartata dagli egoismi di questo mondo, pertanto vogliamo pregare in modo particolare per tutte le famiglie della nostra comunità, soprattutto quelle in cui regna l’odio, la divisione e la violenza.

BENEDIZIONE DEI PANI IN ONORE DI SAN ROCCO

Sac. Sia benedetto il nome del Signore. Ass. Ora e sempre.

Preghiamo.

Sii benedetto, Dio nostro Padre, creatore del cielo e della terra: nel pane quotidiano tu ci doni un segno della tua bontà e l'alimento essenziale della tavola di famiglia. Stendi la tua mano su di noi e su questi pani che ti presentiamo nel ricordo di San Rocco da Montpellier e concedi a tutti i tuoi figli che abitano in ogni parte della terra il cibo necessario per il nutrimento del corpo e la tua parola di vita eterna.

Per Cristo nostro Signore. Ass – Amen.

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ATTO DI AFFIDAMENTO A SAN ROCCO

San Rocco, nostro Patrono, tu sei ora glorificato nel cielo da Dio Padre, in Cristo Gesù, nella grazia dello Spirito Santo, per la tua fede eroica, per la tua speranza incrollabile e per la tua carità illimitata e costante. Noi rendiamo grazie a Dio, dal quale hai ricevuto tutto quello che sei e che hai, e ci rivolgiamo a te per chiederti di esercitare la tua protezione su di noi, poiché nel nostro pellegrinaggio terreno, abbiamo bisogno anche del tuo validissimo patrocinio contro tutti i mali insanabili cui siamo continuamente esposti e dai quali talvolta siamo anche afflitti. Ora, che godi della celeste beatitudine dei Santi e che tutto vedi e valuti con gli occhi di Dio, tieni lontano ogni male dalle nostre case, soprattutto dai bambini innocenti; liberaci con la tua efficace intercessione dalle malattie incurabili e anche dai mali sociali e morali, dagli scandali, dalle menzogne e dagli inganni, dalla pornografia e dal malcostume, dalla violenza di ogni genere, dalle ingiustizie e dalle guerre; liberaci anche dagli incidenti mortali d’ogni specie e dall’inquinamento atmosferico dannoso alla salute. La tua intercessione, o celeste patrono, ci ottenga dal Padre misericordioso, per la potenza dello Spirito Santo in Gesù Cristo nostro Signore, di perseverare nella fede, nella speranza e nella carità, fedeli sempre alla Santa Chiesa Cattolica, fino al giorno in cui potremo partecipare nella Gerusalemme Celeste, alla gloria che tu già possiedi nel grembo dell’Eterno Amore. Amen.

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INNO A SAN ROCCO

O Rocco nascesti Con croce sul petto In terra di Francia Da Dio prediletto. Rit.

Rit. Ave – Ave - Ave San Rocco Ave - Ave - Ave San Rocco

Dal ciel fosti eletto Qual nostro Protettore Tu salvaci ognora Da ogni malore. Rit.

La gente appestata Chiedeva di Te Ogn’alma beata Guarita fu dal ciel. Rit.

La peste distrutta Di te si vendicò Piacenza alle mura Ti respinse oltre il Po. Rit.

Soffrivi alla coscia Tremendo dolore Svanita l’angoscia Guarita dall’amor. Rit.

INNO EUROPEO A SAN ROCCO

Rit. Noi pellegrini d’ Europa Invochiamo la Tua intercessione O San Rocco, protettore Guidaci al Signore. Da paesi lontani Noi tutti veniamo Perché forte sentiamo Il tuo grande richiamo. Rit.

O principe di carità Emblema di santità Porta di vero amore Che ci conduci al Signore. Rit Vieni qui tra noi O grande confessore Riempi la nostra vita Della presenza di Dio. Rit. Intercedi benigno Per ciascuno di noi Dona ad ogni vivente La fiducia in Dio. Rit. Vieni San Rocco ancora A guarir l’umanità E a donare a tutti La tua carità. Rit. CANTO POPOLARE A SAN ROCCO

O San Rocco mio diletto fra i santi in ciel sei degno, tu nascesti e impresso al petto hai di croce un santo segno, in quell’alma ricevesti il valore contro la peste. Mentre il latte tu succhiavi con stupende d’opere pie. ben due volte digiunasti in onore di Maria, dal digiuno proseguisti fino a che dal mondo uscisti. Morti i cari genitori dalla patria te ne andasti. per la fama degli onori come un povero cambiasti. Rinunciasti al principato,

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pellegrino sei diventato, entro a tutti gli ospedali trovi poveri ammalati, dai rimedio a tutti i mali e guarisci gli appestati. In Cesena, Acquapendente, il tuo nome ognor si sente. Passa Roma avanti e dietro, va a vedere quel luogo Pio e nel tempio di San Pietro baci i piedi al vice Dio. Confessato al Cardinale la presenza ancora del mal avvisato con pazienza soffre l’ira d’ogni molestia dentro un bosco con pazienza soffre il morbo della peste. dove un cane che ti cibava il custode dimenticava. Per miracolo celeste

da quel luogo in pochi giorni l’ubbidienza ricevesti. alla patria vol che torni. Non appena che fu arrivato fosti in carcere portato cinque anni di prigione l’esser tuo non ti svelasti. accrescenti orazioni d’ogni merito cambiasti per morire la sua vittoria le campane suonarono a gloria. Su una tavola indorata il suo nome lasciò in custode e la peste liberasti sei tu Rocco il nome Santo. Dunque santo protettore dona a noi grazie e favori, dona a noi salute e pace principe e medico verace Sian per noi fedeli e forti guardaci in vita guidaci in morte Sian per noi fedeli e forti guardaci in vita guidaci in morte

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