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INSERTO D’INFORMAZIONE DI IN QUESTO NUMERO GIG ECONOMY UN VIAGGIO NEL TURISMO 4.0 SOCIAL HATE SPEECH, SERVE UNA LEGGE QUADRO L’ACCORDO PORTIERI, UN NUOVO CONTRATTO PULIZIE DELLE SCUOLE NESSUNO RESTI ESCLUSO TRENT’ANNI DOPO BERLINO MURI REALI, MURI DIGITALI La campagna del sindacato per i lavoratori del turismo andrà avanti anche nella stagione invernale. Non solo denuncia. L’obiettivo è ottenere nuove e più alte soglie di diritto BACKSTAGE NON VA IN VACANZA dicembre 2019 TRA RIFUGI, RISTORANTI, ALBERGHI E SERVIZI MIGLIAIA DI ADDETTI TI GARANTISCONO UNA BUONA VACANZA. HANNO ANCHE LORO IL TUO STESSO DIRITTO A CARICHI DI LAVORO EQUI E A TURNI DI RIPOSO.

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I N S E R T O D ’ I N F O R M A Z I O N E D I

IN QUESTO NUMERO

GIG ECONOMYUn viaggio nel tUrismo 4.0SOCIALHate speecH, serveUna legge qUadroL’ACCORDOportieri, Un nUovo contrattoPULIZIE DELLE SCUOLEnessUno resti esclUsoTRENT’ANNI DOPO BERLINOmUri reali, mUri digitali

La campagna del sindacato per i lavoratori del turismo andràavanti anche nella stagione invernale. Non solo denuncia.L’obiettivo è ottenere nuove e più alte soglie di dirittoBACKSTAGE

NON VA IN VACANZA

dicembre 2019

TRA RIFUGI, RISTORANTI, ALBERGHI

E SERVIZI MIGLIAIA DI ADDETTI

TI GARANTISCONO UNA BUONA VACANZA.

HANNO ANCHE LORO IL TUO STESSO DIRITTO

A CARICHI DI LAVORO EQUI

E A TURNI DI RIPOSO.

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IL LAVORO CHE NON VEDI VALE“Abbiamo trascorso l’estate sui litorali di tutta Italia inaugurando lanostra personalissima declinazione del sindacato di strada: il sindacatodi spiaggia. E non ci fermiamo qui”.

La campagna

di roberta manieri

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I l turismo è un arcipelago estesissimo di problemi eopportunità che impone da sempre alla Filcams unsuper lavoro per garantire diritti e tutele al singolo la-

voratore ed esige un’attenzione e una cura sempre piùcentrali nell’elaborazione politica.il lavoro nel turismo ha tante zone d’ombra, tante formedi irregolarità fuori dei confini della legalità, spesso ac-cettate dai giovani per mancanza di informazioni edesperienza, ma anche dai meno giovani, per necessità.e riuscire a intercettare i lavoratori non è così semplice,in particolare durante la stagione estiva quando au-mentano gli addetti del settore. per otto anni, ogniestate, la Filcams cgil ha lanciato campagne d’informazionee sensibilizzazione rivolte alle lavoratrici e ai lavoratoristagionali del turismo. campagne che da artigianali adempiriche si sono via via affinate diventando semprepiù incisive e sempre più utili. nel 2019 la Filcams cgilha presentato “Backstage, il lavoro che non vedi vale”,ideata grazie alla sinergia della rete dei comunicatori re-gionali della categoria con il supporto dell’agenzia di co-municazione redesign.“abbiamo trascorso l’estate sui litorali di tutta italia inau-gurando la nostra personalissima declinazione del sin-dacato di strada: il sindacato di spiaggia”. a raccontarloè cristian sesena, che negli ultimi anni ha seguito ilsettore in qualità di segretario nazionale della categoria:“abbiamo parlato con i lavoratori e con i turisti, abbiamoofferto aperitivi, creato momenti aperti di discussione econfronto, siamo stati non solo coi piedi nella sabbia ro-vente, ma anche ben radicati per terra, al mare comesui laghi e nelle piazze delle città d’arte. abbiamo cioèdato gambe, fiato e vita alla nostra campagna, portandole immagini social alla realtà, producendo un’azione didisvelamento delle condizioni di lavoro di chi in estategarantisce a tutti noi la nostra agognata vacanza. l’ab-biamo fatto con la passione di delegati e strutture terri-toriali che dobbiamo ringraziare. il quadro che è emerso,

una volta tolta la patina luccicante degli happy hour edelle cene vista mare, è proprio quella della vacanza nelsenso etimologico del termine, intesa cioè come assenzadei diritti di più di un milione di lavoratrici e lavoratori.Un’assenza che spesso prende la forma di un preoccu-pante vuoto di condizioni minime di dignità del lavoro”.più di cento banchetti organizzati in altrettante localitàturistiche, da gardaland a ragusa, dalle coste della sar-degna fino alla riviera romagnola. l’impegno dei territoriè stato davvero importante e superiore a ogni aspettativae ha permesso una forte presenza e vicinanza ai lavora-tori. ma soprattutto, ancora più forte è il riscontro avutoa fine stagione estiva nelle sedi territoriali, dove in moltisi sono riversati per avere un supporto per la richiestadella naspi. “Backstage – prosegue sesena – non andràmai in vacanza; proseguirà anche per la stagione inver-nale e si contraddistinguerà per una sorta di stakanovi-smo nella denuncia, ma anche nella proposta e nell’ela-borazione di nuove e più alte soglie di diritto per ilavoratori del settore”.perché il turismo non è solo stagionalità: “ci siamoconvinti che solo un cambio di paradigma nel pensarein maniera organica a tutte le sue innumerevoli variabilipuò determinare una decisa inversione di rotta nelquadro più legato al lavoro che, non ce lo nascondiamo,è ancora altamente problematico”. dopo aver limitato idanni della frantumazione dei contratti nazionali e conloro delle relazioni industriali con le controparti, cosìcome eravamo abituati a conoscerle, registriamo chealcune delle stesse parti datoriali (Federalberghi e con-findustria) sono ancora senza un’idea su come approcciarela nuova stagione contrattuale. “serve una azione culturalenuova – conclude il dirigente sindacale –, così comeserve la volontà di costruire attraverso la contrattazioneregole nuove per il settore. in tutti i nostri comparti, main questo in particolare, la centralità del contrattonazionale va difesa, protetta ed estesa”. -

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App, siti, robot e ceneconsegnate a domicilio. Ecco la nuova sfida per il sindacato: rappresentare il lavoro che cambia. Se ne parla in “Ritorno alfuturo”, un volume a cura del Centro Studi Filcams Cgil e SL&A Turismo e Territorio

UN VIAGGIONEL TURISMO 4.0

gig economy

di Stefano Landi

Presidente SL&A

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L a liberazione dell’uomo dal lavoro e in particolaredalla fatica è una costante dell’evoluzione dellanostra specie, dall’introduzione dei primi utensili

in poi. il tema che si pone con la rivoluzione digitalenon è molto diverso da quello di tante invenzioni e in-novazioni del passato, e certamente è molto simile aquanto accaduto con la rivoluzione industriale, anchese con aspetti molto diversi: la costante è che le mac-chine sostituiscono il lavoro umano, la variante è chele macchine sempre più decidono che cosa fare. nelturismo la digitalizzazione si combina e si integra conaltri fenomeni che vanno nella direzione di una sempremaggiore efficienza/produttività, combinate con il con-tenimento o la riduzione dei costi, in cui la componentelavoro rimane pur sempre essenziale: stiamo infattiparlando di un settore ad alta intensità di lavoro.“Ritorno al futuro” percorre proprio questo viaggio nelturismo 4.0 e per affrontarlo segue il percorso idealeche il turista fa, da quando sceglie fino a quando tornadalla vacanza. quello che il marketing turistico defini-sce “customer journey”. la componente lavoro sta su-bendo una serie di spinte che possono essere riassuntecome: esternalizzazione: rottura di un ciclo produttivounitario mediante la sua scomposizione, e affidamentodi sue parti o mansioni a soggetti diversi sia in quantoaziende che in quanto persone; delocalizzazione: spo-stamento di funzioni o parti del ciclo produttivo in unaltro luogo, anche remoto, alla ricerca di migliori con-dizioni ambientali e/o minori costi e/o economie discala. perché questo sia possibile è essenziale la facilitàdi trasporti e comunicazioni. al contrario vi è l’esalta-zione delle cosiddette risorse immobili, come il pae-saggio, i beni culturali e quelli naturali, eccetera; auto-mazione: sostituzione del lavoro fisico ed intellettualecon macchine a crescente livello di complessità ed abi-lità, fino alla cosiddetta intelligenza artificiale.si tratta di fenomeni che consentono di accrescere laproduzione con un minor uso di determinate risorse,ma magari con l’impiego crescente di altre. anche al-l’interno del lavoro, il risultato netto è lo spostamentodalla componente materiale (la fatica fisica) a quellaintellettuale (l’invenzione, la creatività, l’attenzione, lasorveglianza, il coordinamento, eccetera). l’effetto com-plessivo sul turismo è quello di uno sbriciolamento sutre fronti: statistico (attività e lavoratori operano “nel”e “per” il turismo, ma vengono classificati in modo di-verso, in altri settori); lavoristico (posizioni professionalie mansioni inquadrate in modo diverso, meno favore-vole, rispetto ai contratti di settore; identitario (personeche pur lavorando nel turismo non lo sanno, o comun-que non se ne sentono parte).nonostante ciò i dati del turismo continuano a crescere,a dimostrazione di una tendenza comunque favorevole;da ricordare che i salari medi nel turismo sono netta-mente inferiori a quelli della media, e questo rendemeno conveniente sostituire il fattore lavoro con altri.in generale, con riguardo a tutto il mondo e a tutti isettori economici, a seguito e per effetto delle innova-zioni tecnologiche, “da qui al 2022 si perderanno circa

75 milioni di posti di lavoro, mentre 133 milioni ne ver-ranno creati come nuovi o di radicale riproposizione”,si legge in The Future of Jobs report 2018. nel lavoro “ri-torno al futuro” si propongono alcuni esempi che pos-sono essere utili a definirne l’effetto sui diversi compartituristici, e anche a misurarne la forza in termini di so-stituzione come anche di estensione, generando nuovee diverse professioni e posizioni lavorative.ci sono comunque alcuni temi trasversali che in qual-che modo vanno considerati, perché influenzeranno il

quadro di riferimento futuro: l’evoluzione della do-manda dal possesso dei beni al loro accesso (come haindicato già da tempo Jeremy rifkin); la dinamica deisistemi di pagamento in direzione cashless; la crescitadella domanda e dell’offerta di sorveglianza remota;la crescita del delivery e le problematiche della logistica;l’intreccio delle nuove motivazioni di domanda turistica(esperienza, attività, partecipazione, contatto umano)con le evoluzioni e soluzioni digitali e robotiche; i nuoviprofili potenziali di viaggiatori in relazione alle loroaspettative e alle proposte che la hospitality industrysarà in grado di avanzare per corrisponderli; lo scambiodi informazioni tra i servizi forniti dal sistema turisticoe le richieste ricevute dai clienti, che concorre a co-struire database utilizzati sia ai fini commerciali che diprogrammazione turistica. -

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C osa hanno in comune elvira Zanrosso, la signoradi 68 anni indagata per le offese social a matta-rella, e liliana segre, costretta alla scorta per le

minacce ricevute? apparentemente nulla. Forse il fattodi essere due signore, forse nemmeno tanto l’età, conquei vent’anni di differenza. verrebbe da dire che sonopoi su due fronti opposti. ma le cose sono un po’ piùcomplesse di così. sebbene la signora Zanrosso siastata definita dai giornali come la “nonna hater”, lasua non è una storia da “arsenico e vecchi merletti”. È

HATE SPEECH,SERVE UNA LEGGEQUADRO

di roberto bortone

SociaL

Le regole esistono, basterebbeapplicarle. Quel che manca èinvece una sistematizzazione,magari aggiungendo una normaspecifica che preveda anche multeper le piattaforme informatiche

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sotto processo al tribunale di palermo, accusata di vi-lipendio al capo dello stato insieme ad altre trentapersone per le offese sui social: minacce di morte ne-anche troppo velate in riferimento all’omicidio del fra-tello piersanti. davanti al magistrato ha risposto chelo ha fatto senza pensarci (dicono tutti così), ma haaggiunto due cose interessanti: la prima è quella di ri-conoscersi, a sua volta, come “vittima”. di cosa? delclima di odio instauratosi in quei giorni nei confrontidel capo dello stato. non occorre ricordare chi loavesse fomentato, non è questo che ci interessa ora.la seconda cosa singolare detta da Zanrosso è la se-guente: “alla mia età ho capito veramente che cos’è lagogna mediatica”. già, la gogna mediatica. perché ancora prima che par-tisse il processo vero, la signora elvira è stata additatanel web, centinaia o migliaia di volte, come una per-sona spregevole, senza rispetto. sulle stesse identichepiattaforme sulle quali anche lei aveva partecipato aun’altra gogna mediatica, quella nei confronti del capodello stato. e allora una prima considerazione: en-trambe le cose dichiarate dalla signora Zanrosso sonovere. c’è stato un clima di odio nei confronti del capodello stato, così come c’è un clima di odio ancora ogginei confronti degli ebrei, dei migranti, dei rifugiati, deirom, degli omosessuali e di chi vive per difenderli. esi-ste qualcuno che lavora attivamente per fomentarlo(ho scritto “lavora” perché spesso è proprio pagato perfarlo) e le gogne mediatiche sono uno degli strumentiancestrali attraverso cui il risentimento viene incana-lato nei confronti di una persona o di una pretesa ca-tegoria di persone. È il potere della folla, che nei socialsparla e negli stadi ulula, folla che sembra premiareproprio chi ne fomenta gli istinti peggiori, salvo poi,imprevedibilmente, chiederne la testa cinque minutidopo. e allora la signora Zanrosso e la senatrice segrehanno tanto in comune. la gogna mediatica, coloroche gettano benzina sul fuoco pur di veder divamparel’incendio e, soprattutto “lui”, il clima di odio e intolle-ranza che inquina il dibattito pubblico, annebbia la ra-gione e atrofizza i cuori. potremmo chiuderla così. a ben vedere però, al costodi dilungarsi un po’ a beneficio di coloro che avrannoavuto la pazienza di leggere sin qui, è giunto il mo-mento di dire come, sulla questione del cosiddettoodio online sia necessario qualche chiarimento ulte-riore. apriamo la finestra, facciamo uscire per una voltale semplificazioni e usiamo solo la ragione (che il cuoreservirà più avanti). per prima cosa, quando si parla difolla, il binomio vittima-carnefice non regge. così comenon regge l’esigenza di avere leggi speciali o nuove. ildispositivo, come si dice in gergo, ovvero la legge chepresumibilmente provvederà delle sanzioni nei con-fronti della signora Zanrosso per il reato di vilipendio

è roba vecchia, risale al codice rocco ed è applicabileanche al web. Basta volerlo e trovare qualcuno che lofaccia. sono ancora pochi, pochissimi, coloro che de-nunciano e portano nelle aule di tribunale chi si mac-chia di commenti e frasi ignobili e illegali, come quelleche leggiamo ogni volta che una nave di migranti af-fonda nel mediterraneo. ecco che per rendere efficientied efficaci le norme che puniscono il reato di diffusionee istigazione dell’odio razziale servirebbe, piuttosto,una “risistemata” (passatemi il termine) alle leggi attuali(legge mancino, legge reale, eccetera): una legge qua-dro – ovvero una cosa seria – così come da anni è ri-chiesto al nostro paese dalle istituzioni europee, cheunisca le varie norme e aggravanti già esistenti, da ul-timo quella relativa al reato di negazionismo, e le rendapiù facilmente applicabili da forze dell’ordine e magi-stratura. soprattutto in riferimento agli strumenti didiffusione e propaganda forniti dal web, disponibilialla ignara folla da ormai più di vent’anni. sembrerebbepoco ma, tant’è, ancora non è stato fatto: l’esiguo, anziridicolo numero di casi per i quali viene comminatal’aggravante razziale in italia sta qui a ricordarci chenon basterebbe una nuova legge, pur buona, a punireil razzismo. in questa operazione di adeguamento, se intrapresa,si potrebbe inserire una norma specifica e nuova conmolta facilità, magari sul modello tedesco: un articolo(ripeto, nel contesto di una legge quadro che unisca inmodo uniforme quanto già esistente) che prevedaespressamente una multa/risarcimento da parte dellepiattaforme (Facebook, twitter, eccetera) che ospitanocontenuti illegali e non si dimostrino in grado di ridurnel’efficacia e la cosiddetta viralità (ex-ante, con vari stru-menti algoritmici), di fornire le informazioni rispettoagli autori reali e di rimuoverli (ex-post) una volta se-gnalati dagli utenti, dalle forze dell’ordine, dalle vittime,dai portatori di interesse delle vittime. il tutto accompagnato, quasi come un buon vino, davere campagne pubbliche di informazione che ricor-dino a tutti che insultare, minacciare, discriminare lepersone è già illegale. in internet come su bus. o chegioire per la morte di bambini nel mediterraneo, oltreche illegale, è disumano. per iniziare a far arretrare (operlomeno per combattere ad armi pari) odio online,disinformazione e gogne mediatiche serve certezzadel diritto e che ogni organo dello stato faccia la propriaparte, lasciando alla magistratura il suo compito. È op-portuno confidare davvero che la neonata commis-sione speciale dedicata a contrastare razzismo, anti-semitismo e intolleranza, che speriamo presiedutadalla senatrice segre, possa essere lo stimolo neces-sario perché tutto ciò avvenga, finalmente. poi resteràda fare, ancora, praticamente tutto: rendere virale piùdell’odio, nella vita come sul web, il bene. -

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E ra scaduto a dicembre del 2014. dopo un “buco”di cinque anni, lo scorso 26 novembre è stato fi-nalmente siglato il rinnovo del contratto collettivo

nazionale per i dipendenti di proprietari da fabbricati.le parti (da una parte confedilizia, dall’altra Filcams,Fisascat e Uiltucs) hanno trovato un accordo che acco-glie le richieste dei lavoratori in un settore profonda-mente cambiato negli ultimi anni. a un aumento sala-riale medio di 50 euro si affiancano sostanzialimiglioramenti nel trattamento delle indennità di ser-vizio e della carenza in malattia. “possiamo ritenercipiù che soddisfatti – afferma sandro pagaria, che perFilcams ha condotto la trattativa – per aver raggiunto,seppur faticosamente, un buon equilibrio tra le diverseposizioni, restituendo ai tanti lavoratori del settore uncontratto che prevede non poche migliorie economi-

che”. i 50 euro in più sono riferiti alle categorie a3 ea4, riparametrati per le altre, e saranno erogati in duetranche il 1° gennaio 2020 e il 1° gennaio 2021, conuna massa salariale complessiva di 1.625 euro in dueanni, cui va aggiunto un ulteriore aumento di 5 euro apartire da gennaio 2022 da destinarsi al welfare, inparticolare alla copertura dell’assistenza sanitaria com-plementare per i familiari dei lavoratori.“l’accordo sul contratto nazionale – dice ancora pagaria– segna un punto anche sulla questione del riconosci-mento dell’indennità economica per la malattia e delleindennità per il trattamento dei rifiuti condominiali e ilritiro di raccomandate e pacchi per conto degli inquilini”.nel dettaglio, le indennità di malattia vengono così mo-dificate: riduzione del periodo di carenza da 3 a 2 giorni;dal 3° al 20° giorno corresponsione del 60% della retri-buzione globale giornaliera in luogo dell’attuale 56%;dal 1° gennaio 2020, copertura economica anche dei 2

giorni di carenza in caso di assenze di durata superioreai 9 giorni (in luogo dei 14 attualmente previsti); dal 1°gennaio 2021, copertura economica anche dei 2 giornidi carenza in caso di assenze di durata superiore agli 8giorni (in luogo dei 9).sulle indennità per il trattamento rifiuti e ritiro racco-mandate e pacchi: in aggiunta alle indennità già previste,al lavoratore cui sia assegnata anche la mansione dellalavatura dei bidoni utilizzati per la raccolta rifiuti saràcorrisposta un’ulteriore indennità di 0,50 € per ciascunaunità immobiliare a decorrere dal 1° gennaio 2020;ferme restando le indennità previste per la sola funzionedi ritiro della posta raccomandata (sia per immobili aprevalente uso abitativo che non abitativo), nel caso incui al lavoratore venga assegnata la mansione di ritiroanche dei pacchi, dal 1° gennaio 2020, sarà riconosciuta

una indennità di un euro a nucleo per edifici a preva-lente uso abitativo e 1,30 euro a nucleo per edifici aprevalente uso non abitativo. i portieri interessati dal rinnovo sono circa 40 mila “im-piegati in un settore – sottolinea pagaria – in forte diffi-coltà negli ultimi anni, viste le tante dismissioni immo-biliari e l’aumento delle privatizzazioni dei condomini,con forti tagli sul servizio di portierato e, quindi di con-seguenza, sull’occupazione. la figura del portiere di con-dominio continua ad essere molto importante per lagestione e la sicurezza degli immobili, un ruolo e unservizio sociale troppo spesso sottovalutato. il rinnovodel contratto nazionale di settore – conclude il sindaca-lista – vuole valorizzare chi ogni giorno offre servizi fon-damentali all’interno degli stabili, rispondendo alle esi-genze dei lavoratori e ai cambiamenti del lavoro”. ilcontratto nazionale siglato avrà validità dal 1° gennaio2020 fino al 31 dicembre 2022. -

PORTIERI,UN NUOVO

CONTRATTO

L’accordo

di roberto maSSaro

Circa 40 mila i lavoratori coinvolti.Tutti i dettagli di un’intesa che

arriva dopo 5 anni con aumentisalariali e nuove indennità

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C’è tempo fino alle ore 14 del prossimo 31 dicembreper candidarsi alla selezione riservata ai dipendentia tempo indeterminato delle imprese che gesti-

scono il servizio di pulizie delle scuole statali, attualmentein appalto. dopo tanti mesi di attesa, è stato finalmentepubblicato sul sito del ministero dell’istruzione il bandoper l’internalizzazione del servizio di pulizia per 11.263posti. numeri alti o bassi, a seconda del punto di vista.perché se l’internalizzazione di tante persone, dopo anniin appalto, è sicuramente una nota positiva – anche acausa dei comportamenti di alcune aziende spesso ina-dempienti come manitalidea, che da luglio non paga glistipendi – il servizio è svolto da più di 16 mila lavoratori,quindi potrebbero restare fuori molte migliaia di persone.“nessuno resti escluso” è lo slogan con cui, da diversimesi, si sono mobilitati i sindacati di categoria Filcams,Fisascat e Uiltrasporti. Un per-corso più che condiviso, mache doveva essere affrontatotenendo conto di altri numerie con un confronto preventivocon le organizzazioni sindacali. ora si apprende che i posti sa-ranno suddivisi per provincia,ed è qui la prima difficoltà. “sela graduatoria sarà fatta così –spiega domenica, ex lsu delterritorio di lecce – in alcunezone i posti non saranno suffi-cienti per tutti quelli che soddi-sfano i requisiti, mentre in altrenon saranno coperti. ma in que-sta fase non è neanche possibilespostarsi”. se al nord si rischiadi non avere abbastanza per-sonale internalizzato perchènon in possesso dei dieci annidi anzianità, al sud, in particolarein campania, il timore è perderequasi la metà degli attuali lavo-ratori; oppure, per la soluzioneindividuata dal miur e dal go-verno di assumere con contrattipart-time, si avrebbero conse-

guenze pesanti in termini di reddito, viste le già ridottebuste paghe anche per i full time.i requisiti di accesso sono: dieci anni di servizio (anchenon consecutivi, tenendo conto anche il 2018 e il 2019);il diploma di terza media; nessuno carico penale. requisitirigidi e non condivisibili, a partire da quello dei dieci annidi anzianità, troppi rispetto a quelli richiesti ad esempioper le assunzioni ata (24 mesi), così come non si puònon tener conto che alcuni degli ex lsu sono ex detenutiche entrarono negli anni novanta grazie a processi direinserimento nel mondo del lavoro.“i posti disponibili sono inferiori al personale odierno.migliaia di lavoratori non hanno i requisiti per l’interna-lizzazione e non ci sono certezze sul mantenimento delreddito attuale per tutte le persone a causa dell’alto nu-mero di assunzioni a part-time previste dal decreto – af-

ferma cinzia Bernardini, segre-taria nazionale della Filcams –.siamo sempre stati favorevoliall’ internalizzazione, ma vannotrovate soluzioni e modificheche scongiurino tagli ai salari emigliaia di licenziamenti. questaè la conseguenza anche del ta-glio di 170 milioni che il governopubblicizza come risparmio.sono soldi in meno da destinareal servizio, che se confermatipotrebbero risolvere il problemaed evitare l’esclusione di tantilavoratori”. Filcams cgil, Fisascatcisl e Uiltrasporti Uil chiedonol’avvio da subito del tavolo in-terministeriale che affronti com-plessivamente la vertenza: “Èinaccettabile che una positivae storica operazione che stabi-lizzerà migliaia di lavoratrici elavoratori, per mancanza diascolto e coraggio da parte delgoverno e della politica, producacontestualmente perdita di sa-lario e, soprattutto, perdita diposti di lavoro”. -

NESSUNORESTI

ESCLUSOSinora l’internalizzazione èstata gestita male e in migliaiarischiano di restare senza lavoro. “Un esito inaccettabile”

puLizie deLLe ScuoLe

di roberta manieri

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Certamente per ogni muro che cadrà altri se necostruiranno. oppure si lavorerà di più e meglionel tentativo di bloccare ogni possibile corridoio

di ingresso, sia esso via mare o via terra. come se lemigrazioni fossero delle fastidiose perdite di acqua datappare. non si può dividere il cielo, è il titolo di un bel-lissimo libro di gianluca Falanga che queste storie leracconta, perché senza le vite spezzate di conrad, idao olga, quel muro non esisterebbe. due bambini gui-

neani, Yaguine Koita e Fodé tounkara ne erano convinti.sapevano che il cielo li avrebbe portati in europa dal-l’africa. Furono ritrovati morti assiderati, il 29 luglio1999, nascosti nel carrello di un aereo che, partito daconakry, capitale della guinea, atterrò a Bruxelles, inBelgio. con loro avevano una lettera, scritta in francese,che venne pubblicata dai media di tutto il mondo. nonsapevano che quel cielo, reso freddo e gelido dall’indif-ferenza dei ricchi europei, li avrebbe uccisi.

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TrenT’anni dopo BerLino

di roberto bortone

Per le generazioni che vengonodopo, ogni separazione

del passato appare insensata.Ma ciò non vale se si creano

barriere virtuali e mentali che possono sopravvivere

e avere conseguenze nefastenel lungo corso della storia

(l’articolo completo è disponibile sul sitodella Filcams https://bit.ly/2S2VraM)

MURI REALI, MURI DIGITALI

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scrivevano: “loro eccellenze i signori membri e respon-sabili dell’europa, abbiamo l’onorevole piacere e lagrande fiducia di scrivervi questa lettera per parlarvidello scopo del nostro viaggio e della sofferenza di noibambini e giovani dell’africa. ma prima di tutto, vi pre-sentiamo i nostri saluti più squisiti, adorabili e rispettosi.a tale fine, siate il nostro sostegno e il nostro aiuto, sia-telo per noi in africa, voi ai quali bisogna chiedere soc-corso: ve ne supplichiamo per l’amore del vostro belcontinente, per il vostro sentimento verso i vostri popoli,le vostre famiglie e soprattutto per l’amore per i vostrifigli che voi amate come la vita. inoltre per l’amore e latimidezza del nostro creatore ‘dio’ onnipotente che viha dato tutte le buone esperienze, la ricchezza e il po-tere per costruire e organizzare bene il vostro conti-nente e farlo diventare il più bello e ammirevole tra glialtri. signori membri e responsabili dell’europa, è alla

vostra solidarietà e alla vostra gentilezza che noi gri-diamo aiuto in africa. aiutateci, soffriamo enorme-mente in africa, aiutateci, abbiamo dei problemi e ibambini non hanno diritti (…)”(la lettera integrale è visibile su https://bit.ly/2PWwGu6)

e neppure il mare si può dividere, verrebbe da dire.eppure moussa, come decine di migliaia di altre per-sone è morto nel tentativo di attraversarlo. moussa eraun ragazzo, partito nel 2017 dal mali con un suo amico,morto annegato durante la traversata del mediterra-neo. scrisse una lettera per cercare di incarnare i pen-sieri del compagno scomparso, rivolgendosi alla suafamiglia e a noi: “mi dispiace mamma, perché la barcaè affondata e non sono riuscito ad arrivare in europa.mi dispiace mamma, perché non sono riuscito a saldarei debiti che avevo fatto per pagare il viaggio. non rattri-starti, mamma, se non trovano il mio corpo. cosa po-trebbe mai offrirti se non il peso delle spese di rimpatrioe di sepoltura? mi dispiace, mamma, se si è scatenataquesta guerra ed io, insieme a tanti altri uomini, sonodovuto partire. eppure i miei sogni non erano grandiquanto quelli degli altri… tu lo sai, i miei sogni eranograndi quanto le medicine per il tuo colon e le speseper i tuoi denti (a proposito, i miei denti sono diventativerdi per via delle alghe ma restano sempre più belli diquelli del dittatore!) mi dispiace fratello mio, perchénon posso inviarti i 50 euro che avevo promesso di in-viarti ogni mese per farti divertire un po’ prima dellalaurea. mi dispiace sorella mia, perché non potrò piùinviarti il cellulare con l’opzione wi-fi, come quello delletue amiche ricche. mi dispiace, sommozzatori e soc-corritori che cercate i naufraghi perché io non conoscoil nome del mare in cui sono finito. e voi dell’Ufficio ri-fugiati, invece, non preoccupatevi, perché io non saròmai una croce per voi. ti ringrazio, mare, perché ci haiaccolto senza visto né passaporto. vi ringrazio, pesci,che dividete il mio corpo senza chiedermi di che reli-gione io sia e quale sia la mia affiliazione politica. rin-grazio i mezzi di comunicazione, che trasmetterannola notizia della nostra morte per cinque minuti, ogniora, per un paio di giorni almeno. ringrazio tutti voi,che diventerete tristi nel sentire questa tragica notizia.mi dispiace, se sono affondato in mare”(la lettera integrale è visibile su https://bit.ly/2PS2Reu)

lo abbiamo già detto, i muri vivono nelle storie di chi liha attraversati. aiutano chi sta “al di qua” a sentirsi pro-tetto, almeno per un po’. e rallentano per qualche de-cade (giusto il tempo di una generazione) quel processodarwiniano di evoluzione e sopravvivenza che dura da,almeno, un milione e mezzo di anni... per le generazioniche vengono dopo il muro, ogni muro, già non ha piùsenso. a meno che, costantemente, non si costruiscano– insieme a quelli fisici – muri digitali, virtuali, mentali,muri nei cuori. questi sì, possono sopravvivere di ge-nerazione in generazione e avere conseguenze nefastenel lungo corso della storia. -

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Direttore responsabileguido iocca| Inserto a cura dimaurizio minnucci| Editoreedit. coop. società cooperativadi giornalisti, via delle quattro Fontane, 109 - 00184 roma | reg. trib. di roma n. 13101 del 28/11/1969 | Proprietàdella testata ediesse srl | Grafica e impaginazione massimiliano acerra

“Il Magazine” a cura dell’ufficio stampa Filcams cgil nazionale, via l.serra, 31 - 00153 roma | tel. 06/5885102 -06/58393127 | www.filcams.cgil.it - [email protected]

Oggi più che mai, in un’epoca storica in cui cambid’appalto e cessioni di ramo d’azienda rappresen-tano eventi quotidiani, la tutela sindacale è uno

strumento fondamentale per tutelare i diritti. È il casodei dipendenti della Ufb, azienda di vendita al dettagliodi prodotti agroalimentari della provincia oristanese,che qualche tempo fa ha annunciato una cessione diramo d’azienda a eurospin-spesa intelligente. l’azienda,mai sindacalizzata, aveva i suoi dipendenti più “anziani”con circa dieci anni di servizio, ma in questo arco ditempo nessuno di loro ha mai percepito il pagamentodi permessi maturati e non goduti.questa fase di transizione, vissuta con ansia, li ha portatia contattare la Filcams anche in virtù di una precedenteesperienza negativa del 2009, sempre con lo stesso da-tore di lavoro. al tempo, infatti, una vecchia società fuchiusa e i dipendenti furono convinti a dimettersi perpoi essere riassunti in Ufb. ma in quell’occasione nonfu corrisposta la competenza di fine rapporto e, al mo-mento dell’assunzione, l’anzianità di servizio maturatanon venne riconosciuta. questo fa sì che tra i dipendentiche sono venuti contatto con michele erbì, coordinatoreprovinciale della Filcams di oristano, vi siano lavoratoricome marco e marisa, estremamente agguerriti e pervedere riconosciuti i loro diritti, inclusa l’iscrizione allaFilcams, e altri più sfiduciati come antonio che nel-l’azione sindacale non nutrono fiducia e non vedonopossibilità di tutela.lo spirito combattivo di marco e marisa è per fortunacontagioso e altri si iscrivono assieme a loro. lo scorso26 settembre, al momento della conciliazione firmatain sede protetta, erano 23 i dipendenti iscritti alla Fil-cams, che diverranno poi 27. la tutela dei diritti è stataovviamente estesa a tutti, iscritti e non, che hanno rice-vuto la corresponsione di tutte le competenze dovute.e così il 1° ottobre i dipendenti Ufb vengono assunti daeurospin, un approdo più strutturato e sicuro. marco emarisa, assieme a tutti i colleghi, hanno espresso note-vole soddisfazione ed è proprio di marco la testimo-nianza che riportiamo: “senza la presenza di micheleerbì e l’azione della Filcams, non ci sarebbero state lestesse tutele. Basti pensare che molti di noi non sape-vamo neppure di avere 104 ore annuali di rol che, sematurate e non godute, per legge devono essere pagate.la Filcams non ha offerto solo tutela, ha difeso gli inte-ressi di intere famiglie. perché io e marisa siamo sposatie siamo una giovane famiglia. senza il pagamento diquelle spettanze avremmo perso circa 10 mila euro”.oggi i tre punti vendita eurospin della provincia orista-nese sono sindacalizzati. a breve seguiranno le elezionidegli rsa ed rls. e michele erbì tutt’oggi viene contattatodai lavoratori che chiedono consulenze e manifestanol’intenzione di iscriversi. È questo il lieto fine di unastoria di diritti negati e restituiti. -

di emanueLLe Spiga

oriSTano

La storia a lieto fine della cessionedi un ramo d’azienda. Così ungruppo di lavoratori ha scopertotutele e diritti grazie all’azionesindacale della Filcams

DIRITTINEGATI ERESTITUITI

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“dopo il fallimento della shernon Holding e il rientro inamministrazione straordinaria, i ministeri competentihanno lavorato per l’accesso in tempi rapidi alla cassaintegrazione straordinaria, ma non hanno voluto risol-vere il problema delle condizioni di accesso e di calcolodella stessa come chiesto e motivato dalle organizzazionisindacali”. nonostante la retrocessione in amministra-zione straordinaria, i lavoratori sono fortemente pena-lizzati dall’aver accettato, in precedenza, il contrattopart-time nella speranza di mantenere il posto di lavoro.dopo il fallimento dell’azienda, hanno subito anche l’ef-fetto di decurtazione del reddito con cui vivere. “Unacondizione paradossale, una storia sbagliata a cui non sivuole trovare un correttivo” conclude gabrielli.

EATALY HA NUOVOINTEGRATIVOÈstata firmata il 17 dicembre a roma l’ipotesi di ac-

cordo per il nuovo contratto aziendale di eataly, lamultinazionale fondata da oscar Farinetti presente initalia con 15 negozi e circa 1.800 addetti. molte lenovità sul piano dei diritti e del salario, con l’obiettivocondiviso di migliorare le relazioni industriali. l’intesaprevede, tra l’altro, uno stanziamento nel triennio di600 mila euro da destinare a progetti di welfare cheintegrino il pacchetto già previsto da Fondo est, ilfondo sanitario dei lavoratori del contratto collettivodi lavoro pubblici esercizi, la cui iscrizione viene estesaai contratti a termine. particolare attenzione viene de-dicata alle lavoratrici madri e alla conciliazione deitempi di vita e di lavoro, alla genitorialità e allasolidarietà (tramite una banca ore solidali per i colleghiin difficoltà). sul piano dell’organizzazione del lavoroviene introdotta un'indennità mensile di 75 euro perchi svolge una mansione aggiuntiva rispetto a quellaindicata all’atto dell’assunzione. novità anche per i la-voratori degli appalti, ai quali sono estesi i diritti deidipendenti diretti. infine, il premio di risultato dell’im-porto di circa una mensilità aggiuntiva è stato mante-nuto. “Un accordo importante e per molti versi inno-vativo”, ha dichiarato cristian sesena che per la Filcamsnazionale ha seguito il negoziato. ora la parola passaai lavoratori. -

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FUMATA NERA PERMARGHERITA DISTRIBUZIONES i è concluso con un nulla di fatto l’incontro dello

scorso 17 dicembre al ministero dello sviluppoeconomico tra Filcams cgil, Fisascat cisl e Uiltucs e irappresentanti di margherita distribuzione. dopo larottura delle trattative del 9 dicembre e la proclamazionedi un pacchetto di 16 ore di sciopero, 8 delle quali sul-l’intero territorio nazionale il 23 dicembre, il confrontoera stato convocato dal ministero per cercare di riaprireil dialogo, ma così non è stato. a raccontarlo è alessiodi labio, segretario della Filcams nazionale: “nonostantele reiterate disponibilità delle organizzazioni sindacalia entrare realmente nel merito di una vicenda societariaquanto mai complessa e a attivare i necessari interventidi ricorso agli ammortizzatori sociali conservativi (so-prattutto contratto di solidarietà difensivo), i rappre-sentanti di parte aziendale si sono trincerati dietroslogan di circostanza e confermato la loro chiusura”.per il sindacato è indispensabile chiarire quanto primaquale sarà l’impegno di conad per offrire alternativeoccupazionali alle lavoratrici e ai lavoratori attualmenteoccupati e che subiranno delle riduzioni in termini disuperficie di vendita; quale sarà il destino dei formatnon compatibili col sistema organizzativo e quale saràl’impegno delle cooperative di sistema.

MERCATONE UNO,UNA MANOVRA SENZA RISPOSTENessuna soluzione, al momento, per la ex mercatone

Uno. la richiesta di costruire una risposta dedicataper integrare gli importi della cassa integrazione potevae doveva essere inserita nella finanziaria. questo almenosembrava l’intendimento delle forze politiche che so-stengono la maggioranza o di parte di esse. invece, nulladi fatto. inspiegabilmente l’emendamento è stato boc-ciato e non sembra ci siano più spazi di recupero. “latanta solidarietà dichiarata e sbandierata verso i 1.700lavoratori e lavoratrici della ex mercatone Uno oggi pre-senti, non trova riscontro in atti concreti” afferma mariagrazia gabrielli, segretaria generale della Filcams cgil:

LOTTE E CONQUISTEcommercio e TuriSmo

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IFondi pensione sono associazionisenza scopo di lucro istituite grazieal contratto collettivo di lavoro.

loro scopo esclusivo è quello di as-sicurare ai propri soci iscritti una piùelevata copertura pensionistica, ag-giuntiva a quella offerta dal sistemaprevidenziale obbligatorio.per ogni lavoratore che aderisce adun Fondo pensione, viene apertauna posizione individuale, “un conto”,all’interno del quale confluiscono lesomme versate (tfr e contributi suoie dell’azienda) e i rendimenti derivantidagli investimenti finanziari.il Fondo pensione provvede alla rac-colta dei contributi, alla gestionedelle risorse e all’erogazione di pre-stazioni secondo quanto previstodalla normativa in materia di previ-denza complementare e nell’esclusivointeresse degli aderenti.

I VANTAGGI1. Diritto al contributodell’aziendaversando il proprio contributo si haautomaticamente diritto al contributodell’azienda per cui si lavora. esempio:daniela è iscritta a Fon.te. il fondopensione del terziario. con un redditoannuo lordo di 20.000 euro (circa1.550 euro al mese) il suo contributoannuo (0,55% del reddito) è pari a110 euro, mentre l’azienda versa nelfondo, a favore di daniela, un importodi 310 euro (1,55% del reddito).

2. Meno tassesui contributi versati al Fondo pen-

sione non si pagano le imposte e latassazione sulle prestazioni è deci-samente vantaggiosa.

3. Costi più bassii fondi negoziali sono associazionisenza scopo di lucro e presentanoquindi costi più bassi rispetto adogni altra forma di investimento.

4. Grande flessibilitàil Fondo pensione offre numerosisostegni in caso di bisogno ancheprima del pensionamento. si può ri-chiedere un’anticipazione in caso diacquisto e ristrutturazione primacasa, di spese mediche, perdita delposto di lavoro, fino al 30% senzacausale.

5. Contributi deducibiligrazie alla deduzione, non si pagal’irpef sui contributi destinati alla pre-videnza complementare. i contributiversati potranno essere dedotti dalreddito complessivo fino ad un mas-simo di 5.164,57 euro annui.

6. Tassazione agevolata suirendimentiil 12,5% per la parte investita in titolidi stato; il 20% per gli altri rendimenti.gli altri investimenti finanziari sonotassati al 26%.

7. Tassazione sostitutivadelle prestazioni(15-9%; 23%)al momento della prestazione, l’ade-rente pagherà le tasse sulla parte dimontante non tassata in precedenza.

la tassazione à sostitutiva, ovvero èuna semplice percentuale. le pre-stazioni finali saranno tassate al 15%.se si rimane più di 16 anni in unfondo pensione questa percentualediminuisce gradualmente fino ad ar-rivare al 9 % dopo 35 anni.

8. Nessuna tassa aggiuntivaniente bollo, niente tobin tax, nienteiva sulle commissioni di gestione.

9. Isee più bassola posizione accumulata nel fondopensione non è rilevante ai fini isee.

tra i fondi di previdenza comple-mentare ci sono Fon.te., previdenzacooperativa (nato dalla fusione dicooperlavoro e previcooper) pre-viambiente, Fondapi. i fondi citati fanno riferimento ai set-tori: commercio, terziario, turismo,portierato, vigilanza privata, studiprofessionali, socio sanitario-educa-tivo, Farmacie, pulimento, artigianinon edili o della cooperazione.

si può aderire alla previdenza inte-grativa in questo modo:• con il versamento del tfr e dellacontribuzione• con solo il conferimento del tfr.il modulo del Fondo pensione, chesi scarica dai rispettivi siti web, deveessere compilato e consegnato aldatore di lavoro che lo spedisce alFondo. non serve fare altro. perio-dicamente si può verificare sul sitoweb del Fondo quanto accumulatosulla posizione individuale. -

PENSA ORA ALTUO FUTURO

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