Bacino del Trebbia LIM IBE SECA - arpae.it · gistico-ambientali; sulla base di queste...

18
93 Bacino del Trebbia Il fiume Trebbia risulta essere uno dei pochi affluenti del Po che conserva quasi inalterate caratteristiche di spic- cata naturalità e la Val Trebbia si caratterizza sicura- mente per la presenza di considerevoli valori paesag- gistico-ambientali; sulla base di queste considerazioni devono essere perseguiti e conservati nel tempo su quest’asta fluviale i requisiti di qualità previsti per le ac- que dolci idonee alla vita acquatica delle specie ittiche ciprinicole e salmonicole. Riguardo ai risultati del monitoraggio effettuato negli anni 1999, 2000 e 2001 ai fini dell’accertamento della conformità, le acque sono risultate conformi alle rispet- tive designazioni e classificazioni sull’Aveto dal confine con la provincia di Genova fino a Sanguineto (Salmoni- cole) e sul Trebbia nel tratto da Travo a Pieve Dugliara (Ciprinicole). Non è risultata conforme, invece, la sezio- ne sul Trebbia nel tratto fino a Travo nell’anno 2000, per i valori di ossigeno disciolto, inferiori ai limiti tabel- lari per più del 50% dei campioni analizzati (valori che rientrano nei limiti stabiliti subito nell’anno successivo) e per la temperatura che supera i 21,5 °C, valore impe- rativo previsto per i Salmonidi. Il monitoraggio quindi dal 2002 torna mensile e non più trimestrale in questa sta- zione, per controllare più incisivamente la situazione. Per quanto riguarda il monitoraggio relativo alla rete della qualità ambientale, il Trebbia, nel trienno 1999- 2001, registra una qualità elevata (IBE e LIM in classe 1) nella stazione di monitoraggio più in quota (Valsigia- ra, a valle dell’impianto di depurazione di Ottone) e sul torrente Aveto, suo affluente monitorato in chiusura di sotto-bacino. Le condizioni sono quindi da considerarsi ottime nel tratto che va dal confine con la provincia di Genova fino alla confluenza con l’Aveto. Per il tratto da Piancasale fino alla foce la qualità delle acque è buona (il livello di inquinamento descritto dai macrodescrittori rimane costantemente in classe 2) e i parametri chimico-fisici rientrano tutti entro le soglie più basse anche se i valori aumentano in prossimità della foce. Uno studio condotto nel 1995-96, dopo gli inter- venti finanziati con fondi F.I.O. nel 1989, consistenti in un sistema integrato di 5 ecosistemi filtro a valle degli impianti di depurazione biologica di Ottone, Marsaglia, Bobbio, Dolgo e Travo, pose in evidenza una criticità: a 540 480 420 360 300 240 180 120 60 0 Valsigiara T Aveto - Ruffinati Bobbio- Piancasale Canneto di Tuna Foce in Po livello 1 livello 2 livello 3 livello 4 livello 5 440 440 440440 360 390 320 260 400 480 480480 480 480 520 1999 2000 2001 Fig. 5.17 Trebbia, LIM e rappresentazione cartografica del bacino Bacino Corpo Idrico Località Cod. Stazione Tipo Stazione LIM IBE SECA Trebbia F. Trebbia Valsigiara 0501 B 480 10 Classe 1 Bobbio Piancasale 0507 B 400 9 Classe 2 Tuna 0504 * A 440 9 Classe 2 Foce-PC 0506* A 325 9 Classe 2 T. Aveto Ruffinati 0502 B 500 10/11 Classe 1 *calcolato su n° campionamenti < 9x2. Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 93 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

Transcript of Bacino del Trebbia LIM IBE SECA - arpae.it · gistico-ambientali; sulla base di queste...

93

Bacino del TrebbiaIl fiume Trebbia risulta essere uno dei pochi affluenti delPo che conserva quasi inalterate caratteristiche di spic-cata naturalità e la Val Trebbia si caratterizza sicura-mente per la presenza di considerevoli valori paesag-gistico-ambientali; sulla base di queste considerazionidevono essere perseguiti e conservati nel tempo suquest’asta fluviale i requisiti di qualità previsti per le ac-que dolci idonee alla vita acquatica delle specie itticheciprinicole e salmonicole.Riguardo ai risultati del monitoraggio effettuato neglianni 1999, 2000 e 2001 ai fini dell’accertamento dellaconformità, le acque sono risultate conformi alle rispet-tive designazioni e classificazioni sull’Aveto dal confinecon la provincia di Genova fino a Sanguineto (Salmoni-cole) e sul Trebbia nel tratto da Travo a Pieve Dugliara(Ciprinicole). Non è risultata conforme, invece, la sezio-ne sul Trebbia nel tratto fino a Travo nell’anno 2000,per i valori di ossigeno disciolto, inferiori ai limiti tabel-lari per più del 50% dei campioni analizzati (valori cherientrano nei limiti stabiliti subito nell’anno successivo) eper la temperatura che supera i 21,5 °C, valore impe-rativo previsto per i Salmonidi. Il monitoraggio quindi dal2002 torna mensile e non più trimestrale in questa sta-zione, per controllare più incisivamente la situazione.Per quanto riguarda il monitoraggio relativo alla retedella qualità ambientale, il Trebbia, nel trienno 1999-2001, registra una qualità elevata (IBE e LIM in classe1) nella stazione di monitoraggio più in quota (Valsigia-ra, a valle dell’impianto di depurazione di Ottone) e sultorrente Aveto, suo affluente monitorato in chiusura disotto-bacino. Le condizioni sono quindi da considerarsi ottime neltratto che va dal confine con la provincia di Genova finoalla confluenza con l’Aveto. Per il tratto da Piancasale fino alla foce la qualità delleacque è buona (il livello di inquinamento descritto daimacrodescrittori rimane costantemente in classe 2) e iparametri chimico-fisici rientrano tutti entro le soglie piùbasse anche se i valori aumentano in prossimità dellafoce. Uno studio condotto nel 1995-96, dopo gli inter-venti finanziati con fondi F.I.O. nel 1989, consistenti inun sistema integrato di 5 ecosistemi filtro a valle degliimpianti di depurazione biologica di Ottone, Marsaglia,Bobbio, Dolgo e Travo, pose in evidenza una criticità: a

540

480

420

360

300

240

180

120

60

0Valsigiara T Aveto -

RuffinatiBobbio-

PiancasaleCanneto di Tuna

Foce in Po

livello 1

livello 2

livello 3

livello 4

livello 5

440 440 440440

360390

320

260

400

480 480480 480 480

520

1999

2000

2001

Fig. 5.17 Trebbia, LIM e rappresentazione cartografica del bacino

BacinoCorpo Idrico

LocalitàCod.

StazioneTipo

StazioneLIM IBE SECA

Trebbia

F. Trebbia

Valsigiara 0501 B 480 10 Classe 1

BobbioPiancasale

0507 B 400 9 Classe 2

Tuna 0504 * A 440 9 Classe 2

Foce-PC 0506* A 325 9 Classe 2

T. Aveto Ruffi nati 0502 B 500 10/11 Classe 1

*calcolato su n° campionamenti < 9x2.

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 93 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

94

14

12

10

8

6

4

2

0T. Aveto -Ruffinati

Valsigara Bobbio -Piancasale

Tuna

COD

mg/

l

Foce in Po

1999

20002001

2,5

2

1,5

1

0,5

0T. Aveto -Ruffinati

Valsigara Bobbio -Piancasale

Tuna Foce in Po

1999

20002001

BOD5

mg/

l

0,16

0,14

0,12

0,1

0,08

0,06

0,04

0,02

0T. Aveto-Ruffinati

Valsigara Bobbio-Piancasale

Tuna

P totale

mg/

l

Foce in Po

199920002001

Fig. 5.22 F. Trebbia , P totale

1600

1400

1200

1000

800

600

400

200

0T. Aveto -Ruffinati

Valsigara Bobbio -Piancasale

Tuna

Escherichia Coli

ufc

/ 10

0 m

l

Foce in Po

199920002001

Fig. 5.23 F. Trebbia, Escherichia Coli

Fig. 5.19 F. Trebbia, COD

0,09

0,08

0,07

0,06

0,05

0,04

0,03

0,02

0,01

0T. Aveto-Ruffinati

Valsigara Bobbio-Piancasale

Tuna

N ammoniacale

mg/

l

Foce in Po

199920002001

Fig. 5.21 F. Trebbia, azoto ammoniacale

1,6

1,4

1,2

1

0,8

0,6

0,4

0,2

0T. Aveto-Ruffinati

Valsigara Bobbio-Piancasale

Tuna

N nitrico

mg/

l

Foce in Po

199920002001

Fig. 5.20 F. Trebbia, azoto nitrico

Fig. 5.18 F. Trebbia, BOD5

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 94 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

95

bero dovuto garantire una diluizione del basso caricomicrobico. Dai risultati del monitoraggio recente (1999-2001) si nota che il parametro Escherichia Coli continuaa costituire un problema nel caso della stazione di Bob-bio-Piancasale: evidentemente all’interno del bacinopermangono fonti puntuali e diffuse che contribuisconoad aumentare l’inquinamento da sostanze organiche diorigine fecale, così come ipotizzato alla fine dell’indagi-ne del 1996.Nonostante ciò, la media del LIM relativa al periodo1993-2001 conferma la buona qualità ambientale di tut-to il bacino (tabella 5.16).

valle degli impianti di depurazione e dei sistemi di finis-saggio (vedi par. 4.1.4) il BOD5, i solidi sospesi e la ca-rica batterica venivano abbattuti più efficacemente ri-spetto a quanto rilevato prima degli interventi; ma ele-vate concentrazioni batteriche (Coliformi Fecali eStreptococchi Fecali) permanevano proprio in corri-spondenza dell’immissione degli scarichi civili dei centriabitati rivieraschi di Ottone, Bobbio e S. Nicolò. Mentre nel caso di S. Nicolò il peggioramento era attri-buibile allo scarico dell’impianto di depurazione, a Otto-ne e a Bobbio il rapporto causa-effetto non era cosìchiaro, in quanto le portate del fiume in quei tratti avreb-

Tabella 5.16 Bacino del Trebbia: LIM, media anni 1993-2001

02020506 T.TREBBIA FOCE IN PO 356 Classe 2

media LIM 1993-2001

BACINO COD REG CORSO D’ACQUA STAZIONE Punteggio Colore

Trebbia 02020501 T.TREBBIA S.S. 45 P.TE TRASCHIO-VALSIGIARA 470 Classe 2

02020502 T.AVETO PASSERELLA E.N.E.L. A RUFFINATI 487 Classe 1

02020507 T.TREBBIA BIVIO PIANCASALE A VALLE BOBBIO 427 Classe 2

02020504 T.TREBBIA P.TE CANNETO DI TUNA 457 Classe 2

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 95 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

96

Bacino del Rifiuto Il Rio Rifiuto ha un bacino di estensione maggiore di 10km2 e rientra tra i corsi d’acqua che vanno censiti aisensi del D.Lgs 152/99. In realtà il Rifiuto ha sempre

Fig. 5.24 Rio Rifiuto, LIM e rappresentazione cartografica del bacino

BacinoCorpo Idrico

LocalitàCod.

StazioneTipo

StazioneLIM IBE SECA

Rifi utoRio

Rifi utoDepuratore

Pc0603 B 40 - -

540

480

420

360

300

240

180

120

60

0

Rio Rifiuto

1999 2000 2001

livello 1

livello 2

livello 3

livello 4

livello 5

Tabella 5.17 Bacino del Rifiuto: LIM, media anni 1993-2001

media LIM 1993-2001

BACINO COD REG CORSO D’ACQUA STAZIONE Punteggio Colore

Rifi uto 02020603 COLATORE RIFIUTO VALLE IDROVORA BORGOFORTE 42 Classe 5

avuto una funzione di recettore delle acque reflue pro-venienti dagli scarichi fognari e dagli scarichi del com-parto produttivo che, tramite un sistema di canali (Baci-no della Città di Piacenza), sversavano nel fiume Po.Con la costruzione del depuratore di Piacenza, pressoBorgoforte, il Rifiuto è rimasto una mera condotta inparte cementificata che trasporta gli scarichi provenien-ti dalla città al depuratore, perdendo quindi la sua natu-ra di corso d’acqua e diventando a tutti gli effetti unoscarico secondo le disposizioni del D.Lgs. 152/99.A partire dagli anni ‘80 fino al 2001 il Rifiuto è stato mo-nitorato; oggi, chiarita la natura del corpo idrico, la sta-zione è stata eliminata dalla rete regionale di monito-raggio. Per quanto detto sopra la qualità chimico-fisicadel Rifiuto risulta pessima (il livello di inquinamentoespresso dai macrodescrittori è costantemente in clas-se 5, tab. 5.17). Non sono stati effettuati rilevamenti di I.B.E., così comein tutti i corpi idrici artificiali.

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 96 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

97

P.te BianaP.te Bagarotto

3

2,5

2

1,5

1

0,5

0

m3/sec

19991999

2000

2000

20012001

Gen

Feb

Mar

Ap

r

Mag Giu

Lug

Ago Set Ott

Nov Dic

Portate medie mensili

m3 /

sec

P.te BianaP.te Bagarotto

Fig. 5.26 e 5.27 T. Nure, portate medie annuali e mensili

97

Bacino del NureSul torrente Nure sono presenti due stazioni della retedi monitoraggio della qualità ambientale ed una stazio-ne della rete di monitoraggio per l’idoneità alla vita deipesci (salmonicoli) per il tratto che scorre nella zona del“ Parco dell’Alta Val Nure” e che va dal Torrente La-vaiana alla confluenza con il Rio Camia. Il monitoraggio delle acque idonee alla vita dei pescisalmonicoli, effettuato nel triennio 1999-2001, ha datorisultati favorevoli per l’accertamento della conformità. La stazione di tipo B per il monitoraggio della qualità èposizionata in chiusura del bacino montano in località

100

80

60

40

20

0

Percentuale O2 alla saturazione

% O

2 sa

tura

zion

e

Pte. Biana Pte. Bagarotto

199920002001

Fig. 5.28 T. Nure, % ossigeno alla saturazione

540

480

420

360

300

240

180

120

60

0Pte Biana Spettine Pte Bagarotto

1999

2000

2001

livello 1

livello 2

livello 3

livello 4

livello 5

Fig. 5.25 T. Nure, LIM e rappresentazione cartografica del bacino

BacinoCorpo Idrico

LocalitàCod.

StazioneTipo

StazioneLIM IBE SECA

Nure T. NureBiana 0702* B 430 8/9 Classe2

P.Bagarotto 0701 A 400 10 Classe 2

*calcolato su n° campionamenti < 9x2.

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 97 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

98

1,4

1,2

1

0,8

0,6

0,4

0,2

0

N nitrico

Pte. Biana Pte. Bagarotto

199920002001

0,035

0,03

0,025

0,02

0,015

0,01

0,005

0

N ammoniacale

Pte. Biana Pte. Bagarotto

199920002001

mg/

l

mg/

l

Fig. 5.31 T. Nure, azoto ammoniacale

0,035

0,03

0,025

0,015

0,02

0,01

0,005

0

P totale

Pte. Biana Pte. Bagarotto

199920002001

1000 -

0 -

Escherichia Coli

Pte. Biana Pte. Bagarotto

199920002001

2000 -

ufc/

100m

lmg/

l

Fig. 5.33 T. Nure, fosforo totale

Fig. 5.32 T. Nure, azoto nitrico

Fig. 5.34 T. Nure, Escherichia Coli

1,4

1,2

1

0,8

0,6

0,4

0,2

0

BOD5

Pte. Biana Pte. Bagarotto

199920002001

mg/

l

Fig. 5.29 T. Nure, BOD5

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

0

COD

Pte. Biana Pte. Bagarotto

199920002001

mg/

l

Fig. 5.30 T. Nure, COD

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 98 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

Tabella 5.18 Bacino del Nure: LIM, media anni 1993-2001

media LIM 1993-2001

BACINO COD REG CORSO D’ACQUA STAZIONE Punteggio Colore

Nure 02020701 T.NURE P.TE BIANA-SPETTINE 432 Classe 2

02020702 T.NURE Ex S.S. 587 P.TE BAGAROTTO 403 Classe 2

99

l’Olio (5932 AS), Vigolzone (1650 AS), S. Giorgio (4174AS) e Pontenure (4025 AS). Il torrente registra, soprattutto nel suo tratto finale, valo-ri di portata molto bassi: per circa 6 mesi all’anno sonopraticamente nulli e gli apporti in alveo sono quasiesclusivamente costituiti dai reflui trattati, provenientida attività produttive agroalimentari di dimensione indu-striale. Nonostante ciò la qualità si mantiene buona per tutto iltratto fluviale (LIM e IBE costantemente in classe due inentrambe le stazioni e nel lungo periodo, tab. 5.18).

Biana presso il ponte per Spettine: qui il torrente racco-glie i reflui degli impianti di depurazione del comune diFerriere (2292 abitanti serviti), del paese di Groppallo(1030 AS), dei comuni di Farini (1090 AS) e Bettola (S.Giovanni e S. Bernardino, per un totale di 1664 AS). La seconda stazione (di tipo A) si trova in chiusura dibacino presso Ponte Bagarotto; nel tratto tra le due sta-zioni di rilevamento vi sono alcune derivazioni irrigue:una in località Riva di Ponte dell’Olio (1,8 m3 /s) e altretre di portata minore a Ponte dell’Olio, Villò e Iussano.Qui il Nure raccoglie i reflui dell’impianto di Ponte del-

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 99 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

Bacino del ChiavennaSul torrente Chiavenna è presente una stazione di tipo B,in chiusura di bacino; le altre stazioni sono posizionate suognuno degli altri torrenti affluenti (Riglio, Chero e Vez-zeno). Le condizioni di qualità migliori si registrano sultorrente Vezzeno che ricade in classe due sia per il valo-re di LIM, sia per quello dell’IBE. Il torrente riceve i refluifognari di Gropparello (in parte trattati con impianti di pri-mo livello ed in parte depurati con impianti di secondo li-

100

Bacino Corpo Idrico LocalitàCod.

StazioneTipo

StazioneLIM IBE SECA

Chiavenna

T. Vezzeno Sariano 0804 B 350 8 Classe 2

T. CheroCheroRoveleto

0803 B 375 6/7 Classe 3

T. ChiavennaCaorsoCh. Landi

0802 B 115 6 Classe 4

T. RiglioCaorsoCh. Landi

0801 B 180 8 Classe 3

540

480

420

360

300

240

180

120

60

0T. Chero T. Chiavenna T. Vezzeno T. Riglio

1999

2000

2001

livello 1

livello 2

livello 3

livello 4

livello 5

Fig. 5.35 Bacino del Chiavenna, LIM e rappresentazionecartografica del bacino

16

14

12

10

8

6

4

2

0T. CheroT. Vezzeno T. Chiavenna T. Riglio

BOD5

mg/

l

199920002001

Fig. 5.36 Bacino del Chiavenna, BOD5

40

35

30

25

20

15

10

5

0T. CheroT. Vezzeno T. Chiavenna T. Riglio

COD

mg/

l

199920002001

1,6

1,4

1,2

1,0

0,8

0,6

0,4

0,2

0T. CheroT. Vezzeno T. Chiavenna T. Riglio

N ammoniacale

mg/

l

199920002001

3,05

Fig. 5.38 Bacino del Chiavenna, azoto ammoniacale

Fig. 5.37 Bacino del Chiavenna, COD

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 100 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

101

vello), gli scarichi delle attività produttive collocate a Sa-riano, l’impianto di depurazione di Carpaneto e la rete fo-gnaria della località Cimafava prima di confluire nel Ri-glio. Il torrente Chero presenta invece LIM in classe 2,ma l’IBE risulta in classe 3 e fa abbassare la classe diqualità da due a tre. Sul Chero insistono diverse pressio-ni: scarichi di fognature (Velleia, Tabiano di Lugagnano eCarignone di Morfasso) ancora privi di alcun trattamentoe scarichi trattati solamente con fosse Imhoff recapitanonel corpo idrico, insieme ad un consistente numero di at-tività industriali ed artigianali. Il torrente Chiavenna è mo-nitorato in chiusura di bacino prima di ricevere le acquedel torrente Riglio; la stazione è collocata a valle delloscarico degli impianti di depurazione di Roveleto (Monte-russo e Colombaia), e di Saliceto. Questo tratto fluviale èclassificato in classe 4 e gli indici IBE e LIM ricadono nel-la medesima classe: la qualità è sicuramente compro-messa dalla presenza di insediamenti produttivi che gra-vitano nel bacino e da sversamenti abusivi di liquamizootecnici. A valle della stazione di rilevamento inoltre, leacque del torrente vengono derivate attraverso il Rio S.Giovanni e in comune di Castell’Arquato dal Cavo Man-zi. Il torrente Riglio confluisce nel Chiavenna dopo aver

raccolto scarichi urbani e industriali che recapitano siadirettamente in corpo idrico, sia in un sistema di af-fluenti (Rio Boardo, Rio Ogone) che ne compromettonola qualità. Tuttavia il valore di LIM, mentre per il bien-nio 1999 e 2000 si mantiene in classe quattro, nel 2001si eleva in classe tre mentre quello dell’IBE risulta in se-conda classe.In tabella 5.19 è riportata la media del LIM nel periodo1993-2001.

Tabella 5.19 Bacino del Chiavenna: LIM, media anni 1993-2001

media LIM 1993-2001

BACINO COD REG CORSO D’ACQUA STAZIONE Punteggio Colore

Chiavenna 02030803 T.CHERO P.TE STRADA ROVELETO-CHERO 339 Classe 2

02030802 T.CHIAVENNA Ex S.S. 587 A CHIAVENNA LANDI 132 Classe 3

02030804 T.VEZZENO P.TE A SARIANO 322 Classe 2

02030801 T.RIGLIO STR. CHIAVENNA LANDI-CAORSO 172 Classe 3

250.000

200.000

150.000

100.000

50.000

0T. CheroT. Vezzeno T. Chiavenna T. Riglio

Escherichia Coli

ufc/

100

ml

199920002001

Fig. 5.39 Bacino del Chiavenna, Escherichia Coli

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 101 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

102

Fig. 5.41 Cavo Fontana, Escherichia Coli

ufc/

100

ml

Escherichia Coli

Figura 5.42 Cavo Fontana, COD

Fig. 5.43 Cavo Fontana, azoto ammoniacale

Bacino Corpo Idrico LocalitàCod. Stazione

Tipo Stazione

LIM IBE SECA

Cavo Fontana

C. Fontana Apostolica 0906 B 65 - -

Fig. 5.40 Cavo Fontana, LIM e rappresentazione cartografica delbacino

540

480

420

360

300

240

180

120

60

01999 2000 2001

Cavo Fontana

livello 1

livello 2

livello 3

livello 4

livello 5

Bacino del Cavo FontanaIl bacino del Cavo Fontana è considerato una dellerealtà territoriali maggiormente compromesse dall’inqui-namento: per questo la Provincia di Piacenza nel 1997lo aveva individuato come area sulla quale focalizzareinterventi di risanamento da finanziare con le risorse delPiano Triennale per l’Ambiente e aveva posto l’obiettivoambizioso di raggiungere e conservare per questo ba-

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 102 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

mento (il 97% del carico proveniente dalle reti fognarierisultava depurato, e gli effluenti degli scarichi degli im-pianti di depurazione e delle unità produttive risultava-no entro i limiti normativi). Il contributo maggiore prove-niva dalle attività zootecniche (45%), le pubbliche fo-gnature incidevano per il 28%, la popolazione non ser-vita da rete fognaria per il 10% e le attività produttiveper il 16%.Dallo studio è risultato che il contributo prevalente allaformazione del carico è da attribuire allo spandimento alsuolo dei liquami zootecnici e, in alcuni casi, allo sver-samento di deiezioni animali direttamente nei corpi idri-ci superficiali. L’indagine ha evidenziato una situazionedi grave compromissione del bacino, dovuta a inquina-mento da sostanze organiche, date le elevate concen-trazioni di BOD5 e COD, ma anche di fosforo totale e diammoniaca, in eccesso rispetto alle naturali capacitàautodepurative del corso d’acqua. Le cause erano at-tribuite in parte agli scarichi fognari del centro abitato diCastelvetro e delle sue frazioni limitrofe che, soprattut-to nel periodo estivo, costituivano l’unico apporto idricoal Cavo la Morta. Altri scarichi fognari confluivano al-l’altezza dello Scolo Gambina.

Per il sistema idrico del FontanaBassa, del Fontana Alta e dei relativicanali affluenti, l’indagine metteva inevidenza che il carico inquinante èimputabile alla pratica diffusa dellospandimento sul suolo dei liquamizootecnici e in alcuni casi, al lorosversamento diretto in corpo idrico. Dai risultati dei controlli effettuati du-rante il triennio 1999-2001 si nota co-me le condizioni del Cavo Fontana,monitorate alla sua unica stazionepresso Apostolica di Soarza, non sia-no migliorate rispetto all’indagine del1997. Il valore di LIM permane in classe 5,solo nel 2000 si risolleva leggermen-te e sconfina in classe 4; la situazio-ne è critica soprattutto per quanto ri-

cino le condizioni idonee per il mantenimento delle po-polazioni ittiche (secondo il D.Lgs. 130/92). Venne svolta nel 1997 un’indagine mirata per approfon-dire le conoscenze relative agli impatti antropici che in-sistono sul bacino idrografico e la loro relazione con laqualità dei corsi d’acqua.Lo studio aveva i seguenti obiettivi:• verificare l’efficacia depurativa degli impianti comu-

nali di 2° livello; • valutare i carichi inquinanti realmente sversati dalle

pubbliche fognature e dagli impianti produttivi;• verificare gli impatti prodotti dagli scarichi e la loro

compatibilità rispetto agli standard di qualità previstiper i corpi idrici recettori.

Sulla base dei risultati dell’indagine allora condotta ilCavo Fontana è risultato al primo posto in ambito pro-vinciale per quantità di carico inquinante generato perunità di superficie (ARPA, Sezione Provinciale di Pia-cenza, 1999).Il carico inquinante risultava generato per il 10% dallapopolazione civile residente, per il 5% dal settore pro-duttivo e per l’85% dalle attività zootecniche. Il 90% del carico veniva abbattuto dai sistemi di tratta-

103

Fig. 5.44 Reticolo idrografico afferente al Canale AllaccianteAcque Alte

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 103 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

104

Il territorio drenato ricade nel bacino del Cavo Fontana,ma gli effetti di tali sversamenti non sono rimasti circo-scritti al confine di bacino,impattando anche il tratto fi-nale del torrente Arda. La gravità di tali fatti ha compromesso gravemente il ri-popolamento ittico operato in questo contesto ambien-tale.Anche la media del LIM per il periodo 1993-2001 deno-ta una cattiva gestione del territorio (tab. 5.20).

guarda i parametri COD, azoto ammoniacale ed Esche-richia Coli. Non si dispone di dati, invece, per il monitoraggio biolo-gico, non effettuato in quanto non applicabile ai canaliartificiali. Nel corso del 2002 si sono ripetuti episodi di sversa-mento abusivo di reflui zootecnici nel Canale Allaccian-te Acque Alte, un sistema idrico che collega una fitta se-rie di canalizzazioni, il cui recapito finale è il Po nellazona di Bassa Pianura (fig. 5.44).

Tabella 5.20 Bacino del Cavo Fontana: LIM, media anni 1993-2001

media LIM 1993-2001

BACINO COD. REG. CORSO D’ACQUA STAZIONE Punteggio Colore

Cavo Fontana 02030906 CAVO FONTANA APOSTOLICA DI SOARZA 62 Classe 4

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 104 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

Il Torrente Arda, nel suo tratto dalla sorgente alla con-fluenza con il Torrente Lubiana, è in corso di classifica-zione per l’idoneità alla vita dei salmonidi; a monte diquesto tratto le frazioni di Morfasso recapitano i proprireflui in alcuni casi ancora privi di trattamento, ma lacapacità autodepurante del corpo idrico riesce ad ab-battere efficacemente il carico organico sversato.L’utilizzo potabile-irriguo e l’idoneità alla vita dei pescitestimonia comunque la buona qualità della risorsa idri-ca. Presso Case Bonini, infatti, immediatamente a mon-te dell’invaso artificiale di Mignano, le acque dell’Ardavengono convogliate al sistema di trattamento per l’uti-lizzo idropotabile a servizio dell’Acquedotto Val d’Arda,che alimenta i comuni di Lugagnano Val d’Arda, Castel-l’Arquato e Fiorenzuola d’Arda. L’invaso di Mignano, co-sì come l’invaso del Molato sul torrente Tidone, è statoinserito nella lista dei corpi idrici significativi ai sensi delD.Lgs. 152/99: ricadono nella categoria dei corpi idrici

BacinoCorpo Idrico

LocalitàCod.

StazioneTipo

StazioneLIM IBE SECA

Arda

T. Arda

Case Bonini

0901 B 390 11 Classe 2

Villanova 0905 B 190 6/7 Classe 3

T. Ongina

Vigoleno 0903 B 250 7 Classe 3

Vidalenzo 0907 B 88 7 Classe 4

livello 1

livello 2

livello 3

livello 4

livello 5

Fig. 5.45 Bacino dell’Arda-Ongina, LIM e rappresentazione carto-grafica del bacino

105

Bacino dell’Arda-OnginaLe stazioni di rilevamento sul bacino dell’Arda sonoquattro: due sul Torrente Arda (di cui una subito a mon-te dell’invaso artificiale di Mignano e l’altra presso l’a-bitato di Villanova) e due sul Torrente Ongina (una pres-so Vigoleno e l’altra a Vidalenzo).

Fig. 5.46 Piano Mirato “Ongina”, localizzazione.

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 105 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

106

artificiali, essendo dei manufatti di sbarramento sogget-ti all’applicazione degli stessi criteri di misura applicatiai laghi (Allegato 1 - D.Lgs. 152/99, punto 3.3). Presso Case Bonini è collocata anche la stazione dimonitoraggio della qualità ambientale: in questo puntosi registrano IBE in classe 1 e LIM di secondo livello.Presso la stazione di Villanova invece, le condizionipeggiorano e sia IBE che LIM passano in classe 3. Al-l’altezza di Castell’ Arquato sono presenti derivazioni ir-rigue che utilizzano parte dell’acqua rilasciata dall’inva-so, convogliandola nel Canale Consorziale della Marzae nel Canale della Sforzesca.Il tratto sotteso dalla stazione riceve gli scarichi dell’ im-pianto di depurazione di Castell’Arquato - Lugagnano(7170 AS) e di vari insediamenti produttivi (industrieelettromeccaniche, alimentari, allevamenti zootecnici).Nel 1999 è stato svolto sull’intero bacino un Piano Mi-rato di indagine, che si prefiggeva di valutare i carichiinquinanti realmente sversati dalle pubbliche fognaturee gli insediamenti produttivi, verificare l’efficacia depu-rativa degli impianti comunali di 2° livello e la compati-bilità rispetto agli standard di qualità previsti dal PTCP.

Si riportano qui in sintesi i risultati dell’indagine suddet-ta, rimandando una trattazione di maggiore dettaglio aduna successiva pubblicazione; la situazione del bacinodel torrente Ongina registrata al 1999 era, in sintesi, laseguente:• la stazione a valle dell’abitato di Vernasca riceveva i

contributi degli scarichi fognari trattati da un impian-to di I° livello (fosse Imhoff): si osservava un incre-mento dei carichi inquinanti veicolati causa del peg-gioramento della qualità delle acque da BUONO aSUFFICIENTE;

• nel tratto compreso tra la confluenza con il Rio Grat-tarolo e il fiume Po i carichi veicolati non risultavanoridotti attraverso i naturali processi di autodepura-zione, venivano anzi incrementati dai contributi delsettore zootecnico per una percentuale del 7%(erano presenti allevamenti con circa 8100 capi dibestiame dei quali più di 5000 suini) e della popola-zione civile residente (22%);

• il SECA si manteneva SUFFICIENTE fino alla con-fluenza del Rio Gattarolo, la cui qualità, in chiusuradi sottobacino, risultava scadente con un carico in-

Fig. 5.47 e 5.48 Bacino Arda-Ongina, COD e azoto ammoniacale

Fig. 5.49 Bacino Arda–Ongina, P totale

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 106 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

107

levati i valori massimi di carico inquinante, imputabi-li essenzialmente al Rio Grattarolo ed al Rio dellaFontana; lo stato ecologico è SCADENTE.

In sintesi l’indagine condotta confermava l’inidoneità del-le acque del torrente Ongina rispetto agli obiettivi di qua-lità fissati allora dal PTCP e descriveva una situazione dipeggioramento progressivo della qualità nel suo percor-so dalla sorgente alla foce.I risultati delle attività di monitoraggio, condotte nel cor-so del triennio 1999-2001, non hanno avuto esiti miglio-ri rispetto alla situazione emersa dall’indagine sopra de-scritta.La stazione presso Vigoleno, in chiusura di sottobacinomontano, presenta nel 2001 un valore di IBE in classe 4,peggiorato rispetto ai dati della serie storica che gli attri-buivano una classe 2 o 3, mentre il LIM è in classe 3.La stazione presso Vidalenzo in chiusura di sottobacinorileva sia IBE che LIM in classe 4.I valori annuali e la media del LIM su scala temporalemaggiore (1993-2001, tab. 5.21) mostra come in chiu-sura di bacino, sia sull’Arda, sia sull’Ongina dal 1996 lasituazione sia stabilmente rispettivamente SUFFICIEN-TE e SCADENTE.

quinante di circa 10 volte superiore a quello dellastazione precedente;

• stessa situazione nel Rio della Fontana, che racco-glieva i reflui dei residenti nei centri di Fiorenzuola,Lusurasco (dotati di impianti di 2° livello), S. Loren-zo e Chiaravalle (dotati invece di impianti di I° livel-lo), nonché il carico proveniente da consistenti inse-diamenti produttivi;

• erano sostanzialmente la popolazione civile e lazootecnia, con valori elevati della componente azo-tata, a compromettere le capacità autodepurativedel corpo idrico;

• condizioni leggermente migliori (il SECA è comun-que SCADENTE) si registravano sul Rio Siriola, convalori di carico inquinante inferiori di un ordine digrandezza rispetto a quelli del Rio Grattarolo e delRio della Fontana;

• il sottobacino del Rio Rodella risultava essere quel-lo sottoposto alla maggiore pressione antropica, de-rivante per l’86% dal settore zootecnico con circa18.800 capi allevati dei quali 16.000 suini. I carichiinquinanti mediamente veicolati erano paragonabilia quelli del Rio Siriola ed il SECA risulta sempreSCADENTE;

• nel Canale del Molino i carichi misurati risultavanodecisamente superiori alla sommatoria di quelli sver-sati dalla popolazione civile e dal settore produttivo:tale surplus era attribuibile alla zootecnia. In questocorpo idrico, in particolare, anche il valore di IBE ri-sulta basso, oltre a quello del LIM;

• in sezione di chiusura dell’intero bacino, poco primadella confluenza dell’Ongina nell’Arda, sono stati ri-

Tabella 5.21 Bacino dell’Arda-Ongina: LIM ,valori e media anni 1993-2001

Corpo idrico Stazione 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

T.ARDA Case Bonini 480 1 480 1 440 2 420 2 480 1 420 2 370 2 360 2 420 2

T.ARDA Diga Mignano

T.ARDA Villanova 120 3 170 3 105 4 170 3 165 3 220 3 155 3 150 3 230 3

T.ONGINA Vigoleno 285 2 290 2 195 3 205 3 180 3 225 3 195 3 230 2 270 2

T.ARDA Cortemaggiore* 105 4 135 3 175 3 175 3 120 3

T.ONGINA Vidalenzo 100 4 85 4 100 4 120 3 120 3 85 4 65 4 65 4 110 4

Corpo idrico

Stazione media LIM 1993-2001

Punteggio Colore

T.ARDA CASE BONINI A MONTE INVASO MIGNANO 416 Classe 2

T.ARDA P.TE A VILLANOVA 174 Classe 3

T.ONGINA P.TE STRADA PER VIGOLENO 238 Classe 3

T.ONGINA S.S.588 LOCALITA’ VIDALENZO (SOARZA) 92 Classe 4

* stazione sopressa nel 1998

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 107 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

108

I valori di COD sono relativamente più elevati rispetto aquelli del BOD5, a testimonianza del fatto che il caricoorganico degli scarichi civili comincia ad essere degra-dato appena dopo l’immissione del Lambro e arriva aPiacenza materia organica non biodegradabile comesolventi, IPA, pesticidi o composti in grado di inibire l’at-tività di degradazione dei microrganismi. La concentra-zione di Escherichia Coli infatti non supera comunque illimite di 5000 UFC/100 ml, come LIM ci si attesta sul li-vello 3-SUFFICIENTE.Esaminando infatti l’andamento regionale del parame-tro Escherichia Coli (Fig. 5.52) si nota un crollo dei va-lori subito dopo la stazione di Piacenza, il cui contribu-

Fiume PoLo stato ecologico del fiume Po si attesta in classe ter-za in entrambe le stazioni di monitoraggio: la prima sitrova sul ponte della Strada Prov. n.412 che collegaPieve Porto Morone a Castel San Giovanni, a ridossodel punto in cui in sponda sinistra si immette il Lambro;la seconda stazione si trova a Piacenza capoluogo,presso il ponte ferroviario sulla Statale n.9.Il LIM è leggermente migliore nella stazione di CastelSan Giovanni rispetto a Piacenza, anche se fino al con-fine con la provincia di Parma la qualità dell’acqua è ir-rimediabilmente compromessa dagli scarichi prove-nienti da Milano e interland.

livello 1

livello 2

livello 3

livello 4

livello 5

BacinoCorpo Idrico

LocalitàCod.

StazioneTipo

StazioneLIM IBE SECA

Po F. PoCSG 9901 B (A)* 220 6/7 Classe 3

PC-MAP 9902 B (A)* 170 7 Classe 3

livello 1

livello 2

livello 3

livello 4

livello 5

Fig. 5.50 Fiume Po, LIM e ubicazione stazioni

Fig. 5.51 Valori di LIM su tutta l’asta regionale.

* Le stazioni sul Po, pur essendo classificate come “B” fino al 2001,sono state monitorate secondo il profilo analitico “A”.

Fiume PO E. Coli

Fig. 5.52 Escherichia Coli su tutta l’asta regionale.

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 108 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

109

COD

Escherichia Coli

Fig. 5.53 e 5.54 F. Po, BOD5 e COD.

Fig. 5.55 e 5.56 Po, % ossigeno alla saturazione e Escherichia Coli.

to come realtà insediativa è del tutto paragonabile, senon inferiore, a quella di Parma (stazione di Ragazzolae Casalmaggiore): il picco dei valori di Escherichia Colimisurato a Castel San Giovanni e a Piacenza è dovuto,come si diceva sopra, a contributi extra-regionali. In tut-ti i parametri si nota come l’alluvione del 2000 abbia in-fluito sulla qualità dell’acqua, anche se non si evidenziaun trend temporale significativo, limitatamente ai 3 annipresi in considerazione; analizzando invece i dati di LIMrelativi al periodo ‘93-‘01 si nota per la stazione di Ca-stel San Giovanni una linea di tendenza (in figura 5.57la linea arancione) in crescita, verso valori di LIM piùelevati e quindi in miglioramento, stazionaria invece lasituazione della stazione di Piacenza (linea verde).Le acque presentano un elevato tenore di ossigeno al-la saturazione. Fig. 5.57 F. Po, trend del LIM con linea di tendenza.

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 109 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job:

110

di qualità è ulteriormente compromesso da impatti re-gionali, per poi assistere ad una inversione di tendenzada Reggio Emilia in giù (stazione di Boretto), dove purnon scostandosi dal livello 3, il valore di LIM sfiora il li-vello 2 nel tratto ferrarese (Pontelagoscuro).

Viene riportato anche l’andamento del LIM su tutta l’a-sta regionale (Fig. 5.51) per inquadrare la situazione delfiume in un contesto più ampio, che permette di osser-vare come le 2 stazioni piacentine accusino l’impattoextra-regionale lombardo; nel tratto parmense lo stato

Tabella 5.22 Fiume Po: LIM, media anni 1993-2001

media LIM 1993-2001

BACINO COD REG CORSO D’ACQUA STAZIONE Punteggio Colore

Po 02019901 F.PO S.S.412 P.TE P.P. MORONE-C.S.GIOVANNI 225 Classe 3

02029902 F.PO S.S. 9 PIACENZA-LODI 183 Classe 3

Capitolo5 24-06-2003 12:32 Pagina 110 Alice Alice:Desktop Folder:lavori alice:libro acque arpa_prov:Cap5.job: