BabyMagazine

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pediatria psicologia alimentazione Pedagogia curiosità link utili babymagazine - allegato alla rivista salutare Copia omaggio Piace alla mamma, utile al bambino

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Per mamma, papà e il bambino

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Salutare dedica a mamme e papà un nuovo prodotto per poter meglio comprendere e aff rontare il percorso della genitorialità, dalle cure medi-che alla scelta dei migliori prodotti in commercio.

Fornisce un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un fi glio senza trascurare nessuna sfumatura.

Valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole.Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori specializzati in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi su ogni aspetto legato alla crescita del proprio figlio .

Le esperienze, i consigli dei nostri esperti saranno un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza.

Scrivete, comunicate, informate su tutto ciò che riterrete opportuno divulgare, scambiamo idee e consigli, facciamo della rivista uno strumento informativo a disposizione di tutti.

Il tuo contributo e la tua partecipazione consentiranno di diff ondere più informazioni a più persone.

Baby Magazine è distribuito in allegato a Salutare

Presso presidi ASL e Aziende Ospedaliere, cliniche, farmacie, parafarmacie e sanitarie con 85 espositori

e tramite il servizio di spedizione in abbonamento postale gratuito a privati, medici, ginecologi e pediatri.

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SommarioRedazionale

Cellule staminali

Quinta Giornata ABIO

Cose curiose

Le caratteristiche del dislessico

Sale? Meglio se scende

Baby Link

Calendario Baby

Inserimento nella scuola dell’infanzia

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La tosse

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Congedo di maternità

e poi...

Cosa accomuna tutti i bimbi del mondo?Oltre al fatto che sono bellissimi, ovviamen-te, è la curiosità.

Quella gioia di scoprire, sapere, chiedere, osservare in continuazione, a volte ci stanca ma tante volte ci fa rifl ettere: eravamo anche noi cosi? certamente!Non è fantastico osservare la luce negli occhi di un pargolo, la prima volta che vede il suo primo pupazzo, o vederlo rapito quando gli raccontiamo una storia?Bene, questa è la nostra natura. Tutti noi siamo cosi, solo che non ci diamo più peso, sopraff atti dalle vicissitudini, siamo un pò come Nino... (chi è Nino? corri a pag. 14 ndr.)

Il bisogno che spinge loro a imparare è l’in-nata consapevolezza che tutto potrà servire ad aff rontare il futuro. Non vogliamo farvi tornare bambini, ma vorremmo che vedeste con i loro occhi per apprezzare le piccole cose che spesso sono le più importanti.

Non abbiamo la pretesa d’insegnarvi il me-stiere più diffi cile al mondo, ma se uno dei consigli scritti di seguito vi tornerà utile, beh, potremo dire di non aver lavorato invano.

Rivolgiamo un particolare augurio a due membri del nostro Comitato Scienti� co, il prof. Aberto G. Ugazio per la riconferma ad altri tre anni a capo del Dipartimento dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma e al dr. Elio Caggiano per la candidatura a consigliere Na-zionale della Società Italiana di Pediatria (SIP).

Alla prossima

Alimentazione in gravidanza

Il ruolo del padre dopo lo svezzamento

La favola del mese

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Redazionale

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Baby Magazine è un allegato della rivista Salutare Reg. Tribunale Avin data 15/01/2004 N° 419

Editore: Ass. Culturale Salutareallegato Salutare 54Anno I, n°5 Distribuzione gratuita

Segreteria: Angela RomanoCollaborazioni:dr. Elio Caggiano, dott.ssa A. Venezia, dr.ssa M. Dello Russo, dott.ssa L. De Varti, dott.ssa V. Funicelli, dott.ssa N. Santoro, Fondazione ABIO Italia Onlus.

sito: www.salutare.infoe-mail: [email protected] skype: babymagazineTel.: 0825.74603

Contributi: c/c postale n° 55117402 intestato all’Ass. Salutare via Due Principati, 278 (ex 210) Avellino

Progetto Grafi co: Carmine SerinoStampa: Csd - Na

Crediti immagine: Copertine: © Anatoly Tiplyashin - Fotolia© Anetta | Dreamstime© Safer - Fotolia.com

Comitato Scientifico:

Prof. Emerito Giuseppe Roberto Burgio - San Matteo (Pavia)

Prof. Pasquale Di PietroOspedale Gaslini (Genova)Pres. Nazionale SIP

Prof. Pietro Ferrara - Università Cattolica Sacro Cuore (Roma)

Prof. Alfred Tenore - Direttore Dip. Pediatria Università di Udine

Prof. Alberto G. Ugazio - Ospedale Bambino Gesù (Roma)

Prof. Alberto Villani - Ospedale Bambino Gesù (Roma)

dr. Elio Caggiano - specialista in pediatria - presidente dell’Associazione pediatrica “Per il Bambino”

dr.ssa Angela Carrino -specialista in pediatria

Come è possibile rice-vere a casa la rivista Baby Magazine? Per ricevere la rivista Baby Ma-gazine a casa basta compilare in tutte le sue parti il form a pag. 25.

Sono un medico specia-lista, come posso inviare i miei contributi redazionali?Per poter inviare articoli redazio-nali basta inoltrare la richiesta, allegando il curriculum a: [email protected]

Sono una mamma e vorrei segnalare un prodotto e/o servizio utile o dare qualche suggerimento, a chi posso scrivere?Per comunicare le vostre opinioni, esigenze, proposte, esperienze oppure un parere sulle strutture e i servizi di

cui avete usufruito potete scrivere una mail a [email protected] oppure segnalarlo www.facebook.com/sa-lutare.babymagazine. Le segnalazioni saranno pre-ziose per orientare gli articoli e i dossier che pubblicheremo sulla rivista.

Desidero contribuire alla vostra iniziativa e far crescere il progetto, posso sostenervi economicamente?è possibile fare un libero ver-samento sul c.c. 55117402 in-testato all’Ass. Salutare via Due Principati, 278 (ex 210) Av.

Sono titolare di un'Azienda/struttura del settore mater-nità e infanzia. Come posso informare i let-tori circa prodotti, servizi e iniziative?Partecipare a Baby Magazine signifi ca sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensi-bilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il sup-porto da consultare per esse-re sempre aggiornati. Per poter usufruire di Baby

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confrontarsi, porre doman-

de e avere delle risposte.

Ecco come fare per

comunicare con noi.

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V.I.B. Fai diventare il tuo bambino

protagonista di Baby Magazine!Inviaci le sue foto specifi candoil nome e la sua data di nascita,

il nome e cognome dei genitori all’ indirizzo mail:

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a far parte dei nostri Vib!

Per inviare le foto:V.I.B. (Very Important Baby)

Nome del bambino ___________________________________data nascita__/__/____

Nome e cognome della Mamma_____________________________________________

Nome e cognome del Papà ________________________________________________

Indirizzo ______________________________________________________________

_____________________________________________________________________

mail o tel: _____________________________________________________________

firma del genitore

___________________________

Autorizzo la pubblicazione della foto

I Piccoli protagonisti di questo mese sono...

Carlo Mario Sorrentino, nato il 27/08/2008Papà: Sorrentino Romualdo Mamma: Rongo Carmela

Angelica De MartinoNata a Salerno il 20/02/2009Papà: Diego De MartinoMamma: Silvia Catania

Gaia GiannottiPapà: Tomaso Giannotti Mamma: Annalaura

Aurora Maria TedescoPapà e Mamma: Luigi e Lina Tedesco

Gaia

AURORA MARIA

Carlo MarioAngelica

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Non è facile per un bambino sepa-rarsi dalla mamma, così come altret-tanto difficile e complesso è per una madre separarsi dal proprio figlio.

Ma chi ha più paura di entrare alla scuola dell’infanzia: il bambino, la mamma, il papà oppure i nonni?

Sembrerebbe una domanda retori-ca, ma in realtà non lo è, e chi opera all’interno di questo segmento edu-cativo lo sa bene. Per un bambino il primo ingresso a scuola è un passo verso l’autonomia, un’importante fase della crescita che come tutti i cambiamenti si accom-pagna a naturali difficoltà. In questo caso la reazione di pianto è una rea-zione più che normale.

Molti genitori invece vivono la scuo-la all’insegna di dubbi e incertezze, da un lato sono contenti che i loro figli facciano questa esperienza ma dall’altro hanno paura che non si tro-vino bene, che soffrano abbandonati in un angolo della sezione e che re-stino senza la loro protezione.

Succede così che molte mamme nel descrivere il pianto del loro bambino suppongono che questi stia suben-do un grave trauma psicologico e su questa base regolano la loro condot-ta.

Immaginate per un attimo di essere voi al posto di quel piccolo che si sta cimentando nell’ardua impresa che

è il primo ingresso a scuola e che ad accompagnarvi sia vostra madre, la persona di cui più vi fidate.

Lei vi stringe tra le sue braccia e con-tinua a ripetervi: ”Non preoccuparti, mammina non ti lascia…non pre-occuparti... torno subito…” intanto un’illustre sconosciuta (l’educatrice) viene verso di voi e più questa si av-vicina più vostra madre vi stringe a sé. “Signora non si preoccupi, può lascia-re a me il suo bambino!” “ma come faccio, lui piange, non è abituato” e mentre parla vi accarezza e voi per-cepite così tutte le sue ansie e le sue paure, le avvertite in quell’abbraccio sempre più forte e le sentite nel tono di voce tremante e spaventato. Cosa penserete mai di quel posto che tutti chiamano scuola? Che sia forse un luogo sicuro e piacevole?Non credo proprio.

C’è poi la madre che per evitare lo strazio del pianto ricorre ad uno stra-tagemma che fa parte di quei com-portamenti assolutamente vietati: profittando di un attimo di distrazio-ne del figlio sgattaiola via. Anche questa volta immedesimar-vi nel bambino può essere d’aiuto. Vi guardate intorno e scoprite che vostra madre è sparita, magari pen-serete che sia tutta colpa di quelle si-gnore cattive e che forse non tornerà mai più a riprendervi…

Alcuni genitori hanno invece difficol-

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a cura della dott.ssa Nanda Santoro

Difficoltà legate all’inserimento nella scuola dell’infanzia

Ognuno con i suoi tempi, secondo tappe prefissate.

In coincidenza con l’ingresso alla scuola dell’infanzia le redazioni giornalistiche e i forum femminili sono invasi dagli S.O.S. di donne che in preda all’angoscia cerca-

no risposte e soluzioni al pianto disperato che caratterizza i primi giorni di scuola.

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tà a comprendere il pianto dei loro figli per-ché ritengono che questi siano già abituati alla loro assenza giacché assistiti da nonni o da babysitter.

In realtà si tratta di una falsa credenza, per-ché la scuola è un ambiente completamente diverso, con persone adulte che non cono-sce e bambini che possono anche invadere il suo territorio, perché lo provocano, gli por-tano via i giochi, a volte lo picchiano.

La scuola è una comunità in miniatura e come tale presenta tutte quelle dinamiche che la rendono un’importante palestra di vita, un luogo di crescita e di grandi conqui-ste. Le fatiche legate all’inserimento scolastico implicano che questo dovrà realizzarsi con assoluta gradualità, nel rispetto di tempi che sono unici per ogni bambino.

Non abbiate quindi, fretta di lasciarlo a scuo-la per l’intero orario e soprattutto affidatevi all’esperienza delle educatrici per stabilire come e quando cominciare a pranzare a scuola.

Il cibo, infatti, a causa delle implicazioni psi-cologiche che gli sono proprie, può rappre-sentare il canale attraverso il quale il bambi-no esprimerà tutto il suo disagio con forme di rifiuto ed inappetenza.

Per un bambino superare le difficoltà signifi-ca guadagnare in autostima, sentirsi sempre più adeguato, vivere con gioia il rapporto con gli altri, ponendosi come soggetto auto-nomo all’interno del gruppo dei pari, e non come gregario.

I bambini che non frequentano la scuola dell’infanzia e che per una serie di vicissitu-dini, magari legate alle debolezze dei geni-tori, sono costretti a vivere una dimensione non socializzante perché circondati dai soli adulti, avranno probabilmente in futuro dif-ficoltà nel relazionarsi con gli altri.

Quando poi, causa forza maggiore, dovran-no essere inseriti nella scuola dell’obbligo mostreranno tutte le loro inadeguatezze e patiranno il distacco da quel mondo ovatta-to che è la loro casa.

Molti di questi bambini piangeranno nell’an-dare alla scuola primaria e vi assicuro che in quel pianto vi è una carica di dolore e di pau-ra che non è per nulla paragonabile a quella di un bambino di 2 o 3 anni.

Ma continuiamo con il nostro role plaiyng ed immaginiamo ancora di essere al posto di quel bambino che sta scoprendo per la pri-ma volta la scuola.

Tutto può cambiare quando la mamma si mostra contenta e piena di entusiasmo per questa nostra esperienza (anche se dentro di lei non è proprio così). è un’iniezione di forza e di ottimismo che ci consentirà di superare con serenità questa nuova tappa e ci sosterrà nell’affrontare le fatiche del diventare grande .

ÀNEMOS Centro Psicopedagogico

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La consapevolezza del ruolo fondamentale ricoperto dall’alimentazione in gra-vidanza, emerge chiaramente dai numerosi studi (1,2,3). Infatti, è stato dimo-strato che un’alimentazione insufficiente, non equilibrata, predispone il feto a malformazioni (4) e ad una sensibilità maggiore, una volta adulto, ad even-tuali errori alimentari.

Il vecchio luogo comune del “mangiare per due” è ormai ampiamente supe-rato; le motivazioni per cui le “voglie” dovrebbero essere sempre soddisfatte sono assolutamente inconsistenti.

L’alimentazione ideale della gestante dipende dal suo stato di salute e dal suo peso corporeo al momento del concepimento e non è diversa da una norma-le dieta equilibrata e varia, che deve soddisfare le particolari esigenze nutri-zionali secondo quanto definito dalle Linee Dietetiche nazionali ed interna-zionali (LARN e RDA).

In gravidanza non bisogna stravolgere le proprie scelte alimenta ri, ma solo riequilibrarle, seguendo indicazioni utili per il proprio benessere psicofisico e quello del bambino.

L’aumento di peso e il nuovo fabbisogno ener-getico in gravidanza devono essere de-terminati individualmente e dif-feriscono da donna a donna in funzione dell’IMC (in-dice di massa corporea) pre- gravidanza. In condizioni fisiologi-che le donne sottopeso all’inizio della gravidan-za necessitano di quanti-tà di energia superiori a quelli delle donne che iniziano la gra-vidanza in condi-zioni di peso otti-male o in sovrappeso. Le prime infatti (IMC < 18,5 kg/m2) dovrebbero aumentare il loro peso di 12,5-18 kg, le nor-mopeso (18,5 kg/m2 < IMC < 25

8 Guida all’alimentazione in gravidanza

a cura della dott.ssa Antonella Venezia Biologa - Nutrizionista Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale

Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Si avvicina con grande gioia il momento di far nascere il bambino.

Non manca molto all’evento è fi nalmente potrete guardare il visino su

cui per nove mesi avete fantasticato. Vediamo cosa succede durante gli

ultimi tre mesi di gravidanza.

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kg/m2) di 11,4-16 kg (0,5 kg / settimana nel 2° e 3° trimestre) e le sovrappeso (IMC > 25 kg/m2) di 7-11,5 kg (4). Nelle donne obese (IMC > 30 kg/m2) il guadagno di peso raccomanda-to è di 7 kg (5).

La sigla IMC significa indice di massa corporea, che si calcola in base al proprio peso corpo-reo e all’altezza, e si ottiene dividendo il peso corporeo (in kg) per il quadrato della statu-ra (in metri). Il fabbisogno calorico aumenta durante la gravidanza, ma principalmente nel secondo e terzo trimestre.

L’apporto calorico complessivo è puramente indicativo, sono da considerare le variabili in-dividuali come lo stile di vita, il lavoro, le abitudini alimentari, i fattori ambientali e sociali. Nel primo trimestre di gravidanza l’incremento di peso dovrebbe essere scarso, all’incirca 1,5- 2 kg, a volte alcune donne tendono a dimagrire, per la nausea ed il vomito. Nel secon-do trimestre il peso dovrebbe aumentare da 4,5 a 5,5 kg, nel terzo trimestre l’aumento pre-visto dovrebbe essere di 2,5- 3,5 kg.

Secondo le indicazioni dell’INRAN (4) nel 2° e 3° trimestre l’aumento calorico per la gestan-te deve essere di circa 300- 400 Kcal/die giornaliere in più, soltanto nel

caso che l’attività fisica rimanga costante, poiché invece, spesso, la donna in gravidanza riduce l’attività fisica, in questo caso anche un

incremento di 150 Kcal è considerato sufficiente (su un’alimenta-zione giornaliera media di 2000-2400 Kcal).

Piccoli consigli:

1. Fare pasti piccoli e frequenti (4-5 al giorno)

2. Aumentare il consumo delle proteine, circa 13 gr (es. quelle di 2 uova o 70 gr di carne magra o in 300 ml di latte)

3. Consumare cibi integrali per combattere stipsi e malattie emorroidali

4. Limitare i dolciumi, i cibi fritti e quelli molto elaborati

5. Ridurre il sale

6. Evitare superalcolici e limitare vino, birra, thè e caffè.

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Bibliografia

1. Obstet Gynecol. 2007 Aug; 110 (ePt 1): 378-842. Diabetologia. 2006 Nov; 49(11): 2604-133. J Physiol 2009 Jul 15; 587 (Pt 14): 3423-44. Br J Nutr. 2008 Apr. 99 (4): 869-755. Linee Guida di una Sana Alimentazione Italia-na, INRAN 2007

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Page 11: BabyMagazine

Per tutte voi donne che state iniziando il percorso più bello e particolare della vostra vita che

vi lascerà ricordi e sensazioni in-dimenticabili, ecco come aff ron-tare la maternità in modo consa-

pevole, sereno ed informato.

Una serie di norme tutelano la donna lavoratrice

garantendo il diritto del bambi-no ad un’adeguata assistenza.

Anticipazione del congedo di maternità Normalmente la lavoratrice gestante con-tinua la sua attività fino al settimo mese di gravidanza ma in alcuni casi, espressamen-te previsti dalla legge, però, la Direzione Provinciale del Lavoro, sia di propria ini-ziativa, sia su istanza della lavoratrice, può disporre l’astensione anticipata dal lavoro, previ accertamenti sanitari.

Le lavoratrici gestanti hanno diritto a que-sta forma di tutela in presenza di: - gravi complicazioni della gestazione o preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gra-vidanza; - condizioni di lavoro ed ambientali ritenute pregiudizievoli per la salute della donna o del bambino, quando non sia possibile adi-bire la lavoratrice ad altre mansioni. Per usufruire del diritto al congedo di ma-ternità anticipato le lavoratrici devono pre-sentare:

- specifica domanda alla Direzione Provin-ciale del Lavoro competente per territorio, allegando il certificato medico di gravidan-za attestante le condizioni previste dall’art. 17, comma 2, lettera a) del Testo Unico n. 151/2001; - se la Direzione Provinciale del Lavoro non emette il provvedimento entro sette giorni, la richiesta si intende accolta; - alla propria azienda, la ricevuta della do-manda inoltrata alla Direzione Provinciale del Lavoro. Per tutto il periodo del congedo di mater-nità anticipato, le lavoratrici hanno diritto all’intera retribuzione, comprese le quote di salario accessorio fisse e ricorrenti relative alla professionalità e produttività nonché alla tredicesima mensilità.

Congedo di maternitàLe lavoratrici devono astenersi obbligato-riamente dal lavoro: - nei due mesi precedenti la data presunta del parto e comunque fino alla nascita del bambino; - nel mese precedente la data presunta del parto e sempre fino alla nascita del bambi-no, per scelta della lavoratrice a condizione che non vi siano pregiudizi per la salute del-la gestante e del nascituro.

Prima dell’inizio dell’astensione obbligato-ria le lavoratrici devono presentare in azien-da: - certificato medico, rilasciato da un me-dico appartenente ad una A. S. L. attestante la data presunta del parto; la data indicata nel certificato fa stato, nonostante qualsiasi errore di previsione.

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Congedo di Maternità

Tutti gli adempimenti neces-sari per la tutela dei vostri diritti e di quelli della vostra famiglia, compreso quelli dei figli, e del padre sempre più presente e partecipe nella ge-stione familiare .

Continua --->

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Nel caso in cui la lavoratrice scelga di limitare l’astensione ad un solo mese prima del par-to, dovrà presentare inoltre: - certificato del medico specialista del Servi-zio Sanitario Nazionale o con esso conven-zionato; - certificato del Medico competente in ma-teria di prevenzione e tutela della salute sui luoghi di lavoro attestante le buone condi-zioni di salute della gestante e del nascituro.

I due certificati devono attestare che la scel-ta non pregiudica la salute della gestante e del nascituro.

Il congedo di maternità è calcolato a tutti gli effetti ai fini dell’anzianità di servizio e delle ferie ed è considerato attività lavorativa ai fini della progressione di carriera, quando i contratti collettivi non richiedono a tale sco-po particolari requisiti. Per tutto il periodo del congedo di mater-nità, le lavoratrici hanno diritto all’intera retribuzione, comprese le quote di salario accessorio fisse e ricorrenti relative alla pro-

fessionalità e produttività nonché la tredice-sima mensilità. Sono esclusi, naturalmente, tutti gli emolu-menti la cui corresponsione, ai sensi delle vigenti disposizioni interne, è sempre stret-tamente connessa all’effettiva presenza in servizio.

Tale disposizione si applica anche qualora la dipendente sia assente dal lavoro, senza di-ritto, in tutto o in parte, a retribuzione.

Dopo il parto la legge garantisce alla lavora-trice madre il diritto al congedo di maternità nel periodo successivo al parto. Ciò allo scopo di assicurare al tempo stes-so la tutela della donna e la protezione del bambino. Le primarie esigenze del bambino, fonda-mentali per un sano sviluppo psicofisico so-prattutto nei suoi primi mesi di vita, devono infatti essere soddisfatte in maniera adegua-ta.

Congedo di maternità Le lavoratrici devono quindi astenersi ob-bligatoriamente dal lavoro nei tre mesi suc-cessivi al parto oppure, se hanno fruito del congedo di un solo mese prima del parto, nei quattro mesi successivi. In caso di parto prematuro, la lavoratrice ha comunque diritto al congedo fino alla data presunta del parto. Potrà recuperare i giorni di congedo non goduti a causa dell’anticipazione dell’evento aggiungendoli al periodo di congedo dopo il parto.

Se il figlio nato prematuro ha necessità di un periodo di degenza presso una struttu-ra ospedaliera, pubblica o privata, la madre ha diritto alla sospensione temporanea del congedo di maternità. In questo caso la lavoratrice può chiedere di

fruire del restante periodo di congedo obbli-gatorio post partum e del residuo periodo ante partum non goduto, a decorrere dalla data di effettivo rientro a casa del figlio.

Durante il periodo di sospensione tempora-nea del congedo di maternità la lavoratrice può fruire dei riposi giornalieri per allatta-mento.

Per usufruire del diritto al congedo obbli-gatorio la lavoratrice deve presentare, entro quindici giorni dall’evento specifica doman-da in azienda, allegando il certificato di na-scita del figlio.

Per usufruire del diritto alla sospensione temporanea del congedo obbligatorio la lavoratrice deve presentare speci-fica domanda in azienda, allegando certificazione medica dalla quale ri-sulti che le condizioni di salute della madre consentono il rientro al la-voro. Il congedo di maternità è calcolato a tutti gli effetti ai fini dell’anzianità di servizio e delle ferie ed è conside-rato attività lavorativa ai fini della progressione di carriera, quando i contratti collettivi non richiedono a tale scopo partico-lari requisiti.

Per tutto il periodo del congedo obbligatorio, le lavoratrici hanno diritto all’intera retribuzione, com-prese le quote di salario accessorio fisse e ricorrenti, relative alla pro-fessionalità e produttività, nonché alla tredicesima mensilità.

Sono esclusi, naturalmente, tutti gli emolumenti la cui corresponsione, ai sensi delle vigenti disposizioni rego-

congedo parentalecongedo parentalecongedo parentalecongedo parentalecongedo obbligatoriocongedo obbligatoriocongedo obbligatoriocongedo obbligatorio

riposi giornalieri per allattamentoriposi giornalieri per allattamentoriposi giornalieri per allattamento

Continua ---v

congedo parentalecongedo parentalecongedo parentalecongedo obbligatorio

riposi giornalieri per allattamentoriposi giornalieri per allattamentoriposi giornalieri per allattamentoriposi giornalieri per allattamento

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lamentari, è sempre strettamente connessa all’effettiva presenza in servizio. Il diritto all’intera retribuzione spetta anche alla lavoratrice che al momento dell’inizio del congedo obbligatorio é assente dal lavo-ro ad altro titolo senza diritto, alla retribuzio-ne in tutto o in parte.

Congedo parentale Astensione facoltativa per la madreTerminato il periodo di congedo di materni-tà, la lavoratrice può riprendere la sua nor-male occupazione.

In alcune situazioni risulta necessario il pro-lungamento della presenza della madre ac-canto al bambino. In tali casi la legge prevede la possibilità di fruire di un ulteriore periodo di astensione dal lavoro che, in questo caso, è facoltativa. La Legge consente alla lavoratrice madre di

assentarsi dal lavoro per un periodo di sei mesi, anche frazionabile, nei primi otto

anni di vita del bambino.

Se l’unico genitore è la madre, il di-ritto di astenersi dal lavoro compete per un periodo, continuativo o fra-zionato, non superiore a dieci mesi. Il periodo di astensione facoltativa, che comprende anche il sabato e la

domenica, non può essere interrot-to con assenze ad altro titolo (come per ferie, cure, malattie o simili).

Conseguentemente l’insorgenza di uno sta-to di malattia non comporta alcuna modi-

fica nella durata dell’astensione facoltati-va in atto.La lavoratrice può rientrare in servizio

prima del termine del periodo richie-sto, avendo cura di darne preavviso al dirigente dell’Unità di appartenenza. L’astensione facoltativa non esclude

la possibilità di fruire nello stesso anno di permessi retribuiti, quando ne ricorrano le circostanze (ad esempio permesso per ma-trimonio, partecipazione a concorsi, lutto di famiglia, gravi motivi personali).

Non hanno diritto all’astensione facoltativa le lavoratrici sospese dal lavoro. Per fruire della astensione facoltativa le lavo-ratrici devono presentare in azienda specifi-ca domanda con l’indicazione del periodo di astensione richiesto: la domanda deve esse-re presentata con preavviso non inferiore a 15 giorni, salvi i casi di oggettiva difficoltà, debitamente comprovati. Il periodo di astensione facoltativa retribuito interamente (i trenta giorni iniziali) è calco-lato a tutti gli effetti ai fini dell’anzianità di servizio e delle ferie. Il periodo retribuito in misura ridotta (i cinque mesi al 30 %) incide sulle ferie, ma è comunque considerato ai fini dell’anzianità di servizio.

Per i periodi di astensione facoltativa, il trat-tamento economico sarà fino al terzo anno di vita del bambino - retribuzione intera, per i primi trenta giorni, con esclusione dei compensi per lavoro straordinario e di quelli legati all’effettiva presenza. Tale periodo potrà essere goduto in via esclusiva dal padre o dalla madre, oppure frazionato tra il padre e la madre. - 30% della retribuzione per l’intero restante periodo di cinque mesi, riferito ad entrambi i genitori; - 30% della retribuzione per i periodi even-tualmente eccedenti il semestre, se il reddi-to individuale del genitore in astensione è inferiore a due volte e mezzo l’importo del trattamento minimo di pensione.Dal terzo all’ottavo anno di vita del bambi-no - 30% della retribuzione per qualunque periodo residuo, se il reddito individuale del genitore in astensione è inferiore a due volte

e mezzo l’importo del trattamento minimo di pensione; - assenza di retribuzione.

Gli eventuali periodi fruiti senza diritto a trat-tamento economico sono coperti da contri-buzione figurativa mediante attribuzione di valore retributivo pari al 200% del massimo dell’assegno sociale, salva la facoltà di inte-grazione e riscatto da parte dell’interessato. Per fare fronte alle spese da sostenere duran-te i periodi di fruizione del diritto di astensio-ne facoltativa, la legge prevede la possibilità di chiedere l’anticipazione del trattamento di fine rapporto. In tal caso l’anticipazione è corrisposta insie-me alla retribuzione precedente alla data di inizio dell’astensione. Questa nuova disposizione non è ancora operativa in ambito INAIL, in attesa dell’ema-nazione delle relative norme di attuazione.

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periodo di astensione facoltativa retribuitoperiodo di astensione facoltativa retribuitoperiodo di astensione facoltativa retribuitoperiodo di astensione facoltativa retribuitoperiodo di astensione facoltativa retribuitoperiodo di astensione facoltativa retribuitoriposi giornalieri per allattamento fare fronte alle spese da sostenere fare fronte alle spese da sostenere fare fronte alle spese da sostenere fare fronte alle spese da sostenere

periodo di astensione facoltativa retribuitoriposi giornalieri per allattamento fare fronte alle spese da sostenere fare fronte alle spese da sostenere fare fronte alle spese da sostenere fare fronte alle spese da sostenere

Page 14: BabyMagazine

14 La Favola del mese

Nino andava sempre di fretta! Quando doveva mangiare non aspettava mai che l’acqua bollis-se e quindi mangiava sempre la pasta cruda.

“Aspetta”, gli diceva la moglie, ma lui niente, andava di fretta!!!Aveva comprato un campo e vo-leva coltivarlo con alberi di frutta.“Non ho tempo”, diceva e pas-sava le sue giornate a zappare e seminare e innaffi are il campo.

Correva sempre e quando se-minava non si accorgeva che gli uccellini mangiavano tutti i semi

che lui spargeva. Il suo vicino gli disse “i semi devi ricoprirli con pò

di terra così gli uccellini non li

mangiano.

“Vedi, così - gli disse - prese un semino e dopo fatto un buchino con il dito, lo mise nel terreno e lo ricoprì delicatamente. Nino niente. “Non ho tempo, devo piantare tutto il campo!

Se mi metto a coprire i semi quando fi nisco?

E così, ogni mattina si alzava pre-sto e correva nel campo ma an-che se correva avanti e indietro, di piantine nulla! Neanche una.

Passarono giorni e Nino andava sempre più di fretta. Andò a comprare del concime ma non aveva il tempo per span-derlo sul terreno.

Un giorno la moglie andò a tro-varlo nel campo completamente spoglio, per portargli da mangia-

re perchè se ne era dimenticato. Fermati un attimo e mangia, mentre appoggiava il cibo su una zolla di terra, notò una piantina, guarda, (era quella che aveva piantato il vicino per fargli vede-re).

Si girò per guardare il suo campo, completamente arido, si avvici-nò a quel tenero germoglio e si commosse.

“Cosa ho fatto?” disse, “ho passa-to tutta la vita a correre quando bastavano pochi secondi di cal-ma e attendere ciò che volevo! Sua moglie sorrise, “Torniamo a casa”gli disse, l’indomani si alzò, fece colazione e andò a semina-re, piano piano con il tempo che ci vuole...

Oggi ha un bellissimo frutteto, mangia dei meravigliosi pranzetti

e da allora fa ogni cosa con il tempo che ci vuole.

Nino e il tempo che ci vuole

© B

abym

agaz

ine.

itmangiano.

Page 15: BabyMagazine

“è grazie a mio padre che so migliaia di piccole cose: sui frutti selvatici, sugli abitanti dell’aria e

dell’acqua.

Sono conoscenze che ho accu-mulato da quando alla sera, mi

proponeva: -vieni a fare le coccole?

-…Era far pratica del mondo, dei giardini pubblici

o privati delle ville, dei molteplici paesaggi...

Pratica del mondo e allo stesso tempo felicità”.

(Marie Rouanet)

La scoperta della paternità è uno dei momen-ti più importanti nella crescita di un uomo e il ruolo di padre è rilevante per un sano svilup-po della personalità dei figli.

Rispetto alla grandezza della madre che ac-coglie e dà la vita, il sentimento paterno è più legato all’istinto di conservazione della spe-

cie, che risveglia nell’uomo senso di respon-sabilità e protezione.

Durante il primo anno di vita, se il bambino ha potuto vivere pienamente il rapporto con la madre, gradualmente, senza grandi trau-mi, può distanziarsene e rivolgere la sua at-tenzione al padre.

Ecco allora, che il figlio o la figlia mostrano di cercare di più il padre, vogliono giocare con lui e spesso essere addormentati nelle sue braccia. Quando il bambino comincia a muoversi per terra, ad arrampicarsi su una sedia o un divano, è mosso dalla naturale e sana spinta di conoscere tutto ciò che lo circonda, cose e persone: è un vero esploratore, ma di fronte a mille stimoli è anche diffidente e timoroso.

Chi cerca per essere aiutato? Il padre, che con uno sguardo rassicurante, o un gesto di incoraggiamento può accompagnarlo verso ciò che è nuovo e che lo incuriosisce: impara ad alzarsi o a saltare, perché dall’altra parte vede le braccia aperte del padre, pronto a prenderlo.

Pian piano figlio o figlia imparano fin dai pri-missimi passi, insieme al padre, ad entrare in relazione con gli altri e con il mondo, perché è nel padre che essi possono percepire stabi-

lità e sicurezza e fiducia che più tardi servirà ad alimentare la fiducia in se stessi e la pro-pria autostima.

Il padre che ha consapevolezza dell’impor-tanza del proprio ruolo è capace di collabo-rare con la madre e di completare l’opera da lei iniziata, diventando una guida per il figlio, e vivendo la propria responsabilità non solo come un impegno, spesso faticoso, ma con gioia.

Spesso i padri non riescono ad essere una guida autorevole e amorevole per i loro figli.

Così incontriamo padri ansiosi, padri autori-tari e duri, o all’opposto padri - amici, padri assenti fisicamente e/o affettivamente, padri ipercritici verso i figli e la moglie, padri tutto poltrona e televisione. Se vi riconoscete in uno di questi tipi, non fa-tevene un cruccio, piuttosto coglietelo come uno stimolo per guardare ai vostri limiti o disagi e date al vostro comportamento un’al-tra direzione; se da soli è un’impresa difficile, non rinunciateci, ma con serenità consulta-tevi con un esperto per la vostra specifica situazione.

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a cura della dott.ssa Leopoldina De Varti, Psicologa e Psicoterapeuta

Il ruolo del padre dopo lo svezzamento

papà: non far mancare mai il tuo sorriso, le coccole e la voglia di giocare con i tuoi figliUna piacevole e arricchente lettura è: “C’è ancora un padre in casa?”

di Jacques Arenes, ed. Magi.

mamme: date più spazio ai momenti d’incontro e di gioco con il padre, e mostrate al figlio che siete felici quando lui è con il padre.

Per il ben-essere del bambino e del genitore

Page 16: BabyMagazine

Lo scorso mese di luglio, una bambina ita-liana di 20 mesi affetta da paralisi cerebrale infantile da stroke perinatale è stata sotto-posta ad infusione autologa di sangue da cordone ombelicale.

Il trattamento è stato eseguito negli Stati Uniti D’America, presso il dipartimento di pediatria Blood and Marrow Transplant di-retto dalla Dr. Joanne Kurtzberg del Medical Center della prestigiosa Duke University nel North Carolina.

Ciò è stato reso possibile poiché, alla nasci-ta, i genitori della piccola paziente italiana avevano conservato il sangue del suo cor-done ombelicale utilizzando il servizio Cryo dell’azienda portoghese Hematos che, atti-va da circa quattro, avvalendosi di strutture di crioprervazione d’avanguardia, si presen-ta in Italia come una delle tre biobanche eu-ropee leader del settore.

La paziente trattata è stata inserita in uno studio clinico sperimentale relativo all’uso delle staminali cordonali per alcune malat-tie neurologiche infantili, che proseguirà in un trial a doppio cieco.

Questa ricerca, iniziata nel 2008, ha come obiettivo l’analisi degli effetti delle cellule staminali da cordone ombelicale nella ri-generazione neuronale e, fino a due mesi fa, ha coinvolto solo bambini di nazionalità americana.

Oltre la bambina italiana, nello studio è stata inserita una paziente di 18 mesi d’età, con paralisi cerebrale infantile di nazionalità portoghese, il cui cordone era stato anch’es-so conservato alla nascita presso la stessa biobanca.

Ad oggi, la paralisi cerebrale infantile viene trattata fondamentalmente solo con la fisio-terapia.

“La speranza che queste cellule possano apri-re la strada a trattamenti innovativi per una patologia invalidante come la Cerebral Palsy che interessa in media uno ogni 700 nuovi nati - spiega Franco Accarpio, medico e direttore scientifico di Hematos - ci rende fiduciosi e conferma il nostro impegno nel far sì che ogni neonato abbia la possibilità di conservare le proprie cellule staminali”.

In Italia, ogni genitore in attesa di un figlio può richiedere che il sangue cordonale del nascituro venga conservato, “ma all’estero, come nel caso di Hematos - conclude Accar-pio - visto che nel nostro territorio non è an-cora permessa a questo scopo l’istituzione di biobanche private“.

I benefici sulle due bambine, potranno esse-re visibili non prima dei sei mesi dall’avvenu-to trattamento e si auspica che le staminali cordonali possano dimostrare una nuova applicazione terapeutica.

16 Cellule staminali per la paralisi cerebrale infantile

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Numero Verde

Primo bambino italiano con esiti di stroke perinatale si sottopone

negli USA a trapianto di staminali cordonali autologhe.

Page 17: BabyMagazine

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Sabato 26 settembre è tornato l’appuntamento

con i volontari ABIO per la Quinta Giornata

Nazionale “perAMORE, perABIO”.

Per l’intera giornata, nelle piazze coinvolte è stato possibile incon-trare i 4.500 volontari ABIO, pre-senti tutto l’anno nelle pediatrie al fianco dei bambini, degli ado-lescenti e dei loro genitori.

L’appuntamento della Giornata Nazionale è stato utile fin dalla prima edizione per avvicinare sempre più persone al volonta-riato ABIO e per sensibilizzarle sull’importanza dell’umanizza-zione dell’ospedale.

I volontari ABIO sono persone normali e insieme speciali, che trovano tra i vari impegni di stu-dio, lavoro e famiglia, il tempo di rendere l’ospedale, con il loro servizio, un luogo più a misura di bambino.

In particolare, a partire dalla scorsa edizione, è stata pre-sentata la Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale, il documento scritto e

promosso da ABIO.In circa 100 piazze italiane i vo-lontari hanno distribuito cestini di pere, a fronte di un’offerta mi-nima di 7 euro. Le Sedi ABIO potranno così re-alizzare i corsi di formazione per introdurre nuovi volontari nei reparti e garantire così una presenza qualificata e costante, caratteristiche principali del vo-lontariato ABIO.

Grazie al successo delle edizioni precedenti, le Sedi ABIO hanno potuto concretizzare questo obiettivo: anche quest’anno, i volontari ABIO hanno chiesto la partecipazione di tutti per poter portare il sorriso di un volonta-rio accanto ad ogni bambino in ospedale.

Il sito di Fondazione ABIO Italia, www.abio.org, contiene tutte le piazze interessate dall’evento e tutte le informazioni ed i mate-riali di comunicazione sulla Gior-nata Nazionale.

La quinta edizione di “perAMO-RE, perABIO” ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri e il Patrocinio del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

Gode inoltre del Patrocinio del Segretariato Sociale RAI.

Fondazione ABIO Italia OnlusABIO, Associazione per il Bambi-no in Ospedale ONLUS, è stata fondata nel 1978 per promuo-vere l’umanizzazione dell’ospe-dale.

Da trent’anni i volontari ABIO si occupano di sostenere e acco-gliere, in collaborazione con me-dici e operatori sanitari, bambini e famiglie che entrano in contat-to con la struttura ospedaliera.

La Fondazione ABIO Italia On-lus coordina e promuove, sul territorio nazionale, l’attività del-le Associazioni ABIO locali che con i loro 4.500 volontari offro-no un valido e costante suppor-to ai bambini e alle loro famiglie.

Scopo della Fondazione è soste-nere le realtà pubbliche e private che promuovono l’umanizzazio-ne dell’ospedale e l’accoglienza del bambino e della sua famiglia al fine di attenuare i fattori di rischio derivanti dall’ospedaliz-zazione.

L’obiettivo primario è quello di ridurre al minimo il potenziale rischio di trauma che ogni ri-covero presenta, collaborando

con le diverse figure operanti in ospedale per attuare, ciascuno nel proprio ruolo, una strategia di attiva promozione del benes-sere del bambino.

L’attività dei volontari si rivolge al bambino e ai suoi genitori.

Ogni anno ABIO realizza gra-zie ai suoi 4.500 volontari:• 650.000 ore di servizio di volon-tariato presso le pediatrie degli ospedali;• 2.000 ore di formazione per gli aspiranti volontari e aggiorna-mento per quelli in servizio;• fornitura di giocattoli e mate-riale ludico/ricreativo in tutti i reparti;• costituzione di nuovi gruppi ABIO.

a cura della Fondazione ABIO Italia OnlusAppuntamento con i volontari ABIO

Page 18: BabyMagazine

Care Mamme e Papà, Come sapere se un prodotto è meglio di un altro? Certamente non si possono acquistare decine di prodotti per scoprire quello più adatto.

Riscopriamo un antico sistema: il Passaparola!Se usate un prodotto con cui vi trovate bene, e perché no, costa meno, fatecelo sapere.

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Page 19: BabyMagazine

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Page 20: BabyMagazine

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La tosse è la risposta naturale dell’organismo per

eliminare ogni ostacolo che impedisce la normale

respirazione.

Serve a espellere aria dai polmoni in modo acuto e vio-

lento; può essere secca e a col-pi, oppure umida e produttiva; un attacco di tosse può durare

fi no a cinque minuti.

Compare quando si forma muco nell’appa-rato respiratorio, oppure quando un corpo estraneo, polvere, particelle di cibo, liquidi, è stato introdotto casualmente con l’aria in-spirata; la tosse ha lo scopo di proteggere i polmoni da infezioni o infiammazioni.

Di solito la tosse è causata da alcuni germi, i virus, che colpiscono le vie respiratorie e provocano faringite, laringite, tracheite e bronchite.

I bambini che ne soffrono più frequente-mente hanno tre o quattro anni e vanno alla scuola materna; anche bimbi più piccoli, se frequentano l’asilo o hanno fratelli maggio-ri, possono avere episodi ricorrenti di tosse e raffreddore, che si presentano soprattutto durante l’autunno e l’inverno.Non va infine sottovalutata la tosse dovuta alla sinusite: in genere provoca la formazione di muco denso color giallo-verde, e dura due setti-mane o più. In questi casi è bene ricorrere al consulto del pediatra.

Quando chiamare il pediatra Immediatamente se: il bambino ha meno di un mese, salvo il caso che abbia uno o due colpi di tosse in tutto;il respiro difficile e non migliora pulendo il naso; la respirazione è frequente o difficoltosa an-che in assenza di tosse; il bambino ha perso i sensi durante un ecces-so di tosse;le labbra diventano bluastre durante la tos-se; il bimbo, tossendo, espelle muco e san-gue; si sospetta che il bambino abbia inalato cor-pi estranei (piccole parti di giochi, bocconi di cibo): in questo caso il bambino mostra im-

provvisi segni di soffocamento e immediata-mente dopo inizia a tossire; il bambino appare molto sofferente.

È bene prenotare una visita se: è presente febbre da più di tre giorni; la tosse dura da più di tre settimane; il bambino ha da uno a tre mesi di vita e ha tosse da due o tre giorni;si sospetta un’allergia (per esempio ai polli-ni);la tosse fa perdere parecchio sonno al picco-lo e costringe a tenerlo a casa da scuola per diversi giorni;si associa a vomito per tre volte o più; è accompagnata da dolore intenso al torace; la situazione desta comunque preoccupa-zione.

Consigli di puericultura:La tosse

Page 21: BabyMagazine

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Con il Patrocinio di:Università degli Studi di Napoli "Federico II"F.I.M.P. NazionaleS.I.P. Soc. Italiana di PediatriaS.I.M.R.I. Soc. Italiana Medicina Respiratoria InfantileS.I.M.A. Soc. Italiana Medicina dell'AdolescenzaS.I.P. Regione CampaniaUNICEFFederazione Italiana Medici Pediatri Sez. di AvellinoAssociazione Pediatrica Irpina "Per il bambino"

Respiro sibilante nell'età prescolareVaccini e vaccinazioni Perchè e quando è indicato vaccinareAntibiotico-Terapia e resistenza batterica

E.C.M. è in corso la richiesta di attribuzione dei crediti for-mativi per l'educazione continua in medicina presso il Ministero della Sanità.

Segreteria Organizzativa: Studio Congressi e-mail: [email protected]

a cura del dr. Elio Caggianospecialista in pediatria

Cosa fare...

Poichè la tosse serve a eliminare il muco, bisogna usare accorgimenti che aiutino a sciogliere il catarro. Vi sono alcune regole molto utili da appli-care, prima di ricorrere all’uso dei medicina-li, salvo che questi siano stati prescritti dal medico.

• Per combattere gli accessi di tosse bisogna somministrare liquidi tiepidi. Poiché il catarro è attaccato alle pareti della gola, le bevande calde liberano le vie respi-ratorie e aiutano il muco a sciogliersi (l’ac-qua è il più potente mucolitico esistente in natura): si possono usare acqua, té, limona-ta. A volte, in particolare se la tosse è secca, è utile dare al bambino due cucchiaini di mie-le o di sciroppo concentrato di frutta;

• bisogna umidificare l’ambiente dove vive il bambino, soprattutto se l’aria è molto sec-ca: un’umidità relativa del 40-60 per cento è la più adatta. In commercio esistono umidi-ficatori di vario tipo.

Nell’acqua, però, non bisogna aggiungere nessuna sostanza balsamica: potrebbe au-mentare l’irritazione delle vie aeree. Se il bambino soffre di allergia alla polvere di casa l’ambiente umido è controindicato,

perché favorisce lo sviluppo degli acari, or-ganismi microscopici che vivono nella pol-vere e causano l’allergia;

• si può umidificare direttamente l’aria che il bambino respira, mettendolo vicino a sor-genti di vapore acqueo caldo. Un bambino dai cinque ai sei anni può stare davanti a una sorgente di vapore; i più piccoli posso-no essere tenuti in un ambiente saturo di vapore, come il bagno, per circa 15 minuti: basta aprire i rubinetti dell’acqua calda fin quando non si appannano i vetri e lo spec-chio della stanza;

• va evitato il fumo attivo e passivo. Il fumo infatti stimola la tosse;

• non bisogna forzare il bimbo a mangiare; se vomita per la tosse, si può riproporgli qualcosa da mangiare ma in piccole quan-tità;

• gocce o sciroppi che calmano la tosse vanno usati solo dietro consiglio medico, in bambini che abbiano almeno un anno di vita e quando la tosse è secca, stizzosa, sen-za muco, e provoca dolore al torace per gli accessi continui. Questi farmaci vanno presi soltanto per pochi giorni, e vanno sommini-strati prevalentemente la sera per far ripo-sare il bambino.

Sabato 7 novembre 2009 ore 08:00Hotel Serino Via Terminio, 119 - Serino (AV)

Pediatria in progresso12° Giornata PediatricaConvegno Nazionale di AggiornamentoPresidentiProf. Armido RubinoProf. Alfred TenoreProf. Emerito G.R. Burgio

Page 22: BabyMagazine

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Cose Curiose

22 Uno spazio per farvi divertire e fornire idee fantasiose, per trascorrere il tempo in modo intelligente e trovare oggetti originali e introvabili utili per la crescita del bebè.Una serie di segnalazioni da parte del popolo dei genitori.

- Cari amici,il vostro bimbo non vuole farla nel vasino? Ho trovato un sito dove poter acquistare degli adesivi da applicare sul

vasino a forma di cacchina e goccia di pipì. Come funziona? Dite al bimbo o alla bimba che gli/le darete una cosa bellissima da attaccare al vasino ogni vol-ta che dentro ci farà pipì o cacca: mostrategli gli adesivi che gli dare-te solo al termine dell'.... operazione! Sono plastificati e quindi sop-portano i lavaggi del vasino! Costano solo Euro 3,60 per 48 adesivi.www.sononato.it

Ricordate i giochi di una volta, sareb-be bello rivedere i nostri figli che giocano insieme agli amici. Piaceva anche a voi “ Regina Reginella’’?

Dovrebbe essere così:Una bambina che fungeva da "Regina"

aveva il compito di dare ordini sul percorso da far seguire ai bambini del gruppo.I partecipanti, che sarebbero i sudditi, erano allineati tutti di fronte alla regina in maniera molto distante, dovevano comporre una domanda alla sovrana.La domanda era questa:- Regina Reginella, quanti passi devo fare per arriva-re al tuo castello?Con tanto suspense di ciò che doveva essere la ri-chiesta della regina il gioco proseguiva cosi: - La regina rispondeva:uno da formica, oppure quattro da elefante o due da scimmia e così via….Vinceva chi per primo arrivava al trono.

Baby Contact, il cellu-lare per bambiniBaby Contact è la proposta di ITT per dotare i bambini in età scolare di un sim-patico e sicuro tele-fonino con funzioni di chiamata semplici e programmabili dai

genitori.Baby Contact è dotato di semplici funzioni che garantiscono massi-ma sicurezza di utilizzo in quanto impostate dai genitori:- 5 numeri prememorizzati, definiti da mamma e papà, gli unici dai quali Baby Con-tact può ricevere chiamate- Utilizzo base esclusivamente con l’auricolare e possibilità di abilitare l’apparecchio all’uso del microfono e dell’altoparlante solo se program-mato dai genitori- Simbologia della tastiera facile, in-tuitiva e di semplice individuazione5 suonerie personalizzate legate ai 5 numeri memorizzati.Baby Contact di ITT é disponibile ad un prezzo al pubblico di 99,00 euro

Segnalate all'indirizzo mail: [email protected]

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Page 23: BabyMagazine

Taga: l'innovativo passeggino-biciclettaSi tratta di un mezzo rivoluzio-nario che riunisce in un unico oggetto le caratteristiche del migliore passeggino e la ma-neggevolezza di una bicicletta.Un mezzo affidabile ed unico, vincitore di numerosi ricono-scimenti. Appena raggiunta la

destinazione desiderata, che sia un centro commerciale piuttosto che la casa di qualche amico, Taga si trasforma in un comodo passeggino che potete quindi portare ovunque (anche sulle scale mobili) senza bisogno di dover usare lucchetti e lasciarlo all’esterno. In modalità passeggino potete anche portarlo anche in metro; in modalità triciclo è più sicuro di una bicicletta. E non è finita qui! Infatti, togliendo la seduta del bambino e aggiungendo un simpatico cestone, Taga si trasforma un una capiente Shopping Bike.Per maggiori informazioni:Il sito web olandese: www.taga.nl

Baby Tooth Album Keepsake: l’album dei dentiniThe baby tooth keep sake è un vero e proprio album dei dentini, sotto forma

di scatola colorata, suddivisa in tanti piccoli spazi quanti sono i dentini da conservare. Sarà quindi sufficiente aprire il coperchio che li protegge ed inserirli volta per volta; quando avrete riempito tutti gli spazi po-trete dire che il vostro piccolo è cre-sciuto. Il costo è di $19,99: un prezzo abbordabile per un oggetto che re-sterà per sempre e che vostro figlio apprezzerà di sicuro. è possibile trovarlo su www. babytoothalbum .com

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seggioloni da viaggio: quindi andare al ristorante non sarà più un problema. Lo si trova facilmente sul web: www.mammaangelina .it

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Babymagazine

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Page 24: BabyMagazine

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La definizione della dislessia evidenzia in-nanzi tutto il fatto che fra i molti bambini che trovano difficoltà nell’apprendere a leggere e a scrivere, solo una piccola percentuale è dislessica. Alcuni bambini, come i sordi o i portatori di handicap psichico, presentano problemi di lettura uniti ad altri tipi di difficoltà di ap-prendimento. Altri bambini, invece, arrivano alla scuola elementare con lacune nell’area

percettiva da attribuire al non uso o al catti-vo uso delle abilità di base: poco movimen-to, impacci psicomotori, scarsa attitudine al ritmo, alla segmentazione della parola in sillabe, limitata competenza linguistica di origine socio ambientale, insufficiente atti-tudine all’analisi del linguaggio e al suo uso, carenza di stimolazioni.

Il dislessico è invece, in genere, un bambino dotato di un’intelligenza vivace e curiosa, si esprime con disinvoltura usando un linguag-gio ben strutturato. Cambia completamente atteggiamento di fronte ad un testo scritto: si agita, è pervaso da uno stato d’ansia, divie-ne insicuro. La sfiducia in sé accentua le diffi-coltà di comprensione e nello stesso tempo lo distacca dal proprio gruppo classe.

Nel leggere compie elisioni, sostituzioni, inversioni di fonemi, confonde i suoni omo-loghi. Assume atteggiamenti e posture ano-mali nell’esecuzione di un compito che per lui è troppo complesso e fonte di insuccesso.Il suo è un problema specifico relativo all’au-tomatizzazione, velocizzazione, del proces-so di lettura. Non trova difficoltà particolarmente gravi nel linguaggio orale, ma nei compiti legati alla lingua scritta, sia relativi alla decodifica, sia relativi alla comprensione e all’espressio-ne. I dislessici dimostrano una particolare len-tezza nella ricostruzione dei significati, a mano a mano che aumenta la complessità e la lunghezza del brano da leggere. Solo se guidati riescono a cogliere il valore co-municativo e gli scopi del linguaggio come “comunicatore” di idee diverse, poiché man-cano loro le capacità metalinguistiche, cioè le capacità di cogliere il significato della parola distaccandola dal contesto. Ciò che sembra inficiare lo studio e disincentivarne

la pratica, sono i tempi lunghi di lettura ed il dispendio di energia attentiva per control-lare e correggere gli errori di decodifica; per questo il bambino dislessico evolutivo non accede a conoscenze che, dal punto di vista concettuale, potrebbe benissimo assimilare. Inoltre la disabitudine a frequentare il testo gli impedisce di raffinare i metodi attraverso i quali si apprende.Il bambino dislessico può leggere e scrive-re, ma riesce a farlo soltanto impegnando al massimo tutte le sue capacità e le sue energie, perché per lui il meccanismo non diventa automatico, perciò si stanca rapi-damente, commette errori, rimane indietro, non impara. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura, nel calcolo. Pensano per asso-ciazioni di immagini e mostrano particolari abilità a comprendere i sistemi complessi negli affari economici e le scienze, se oggi sono gli ultimi della classe, diventeranno i primi nel mondo futuro all’insegna della tecnologia. Visualizzano in tre dimensioni: fattore importante nel campo della grafica. Hanno difficoltà nella lettura ma se questa viene presentata in modo diverso, che può essere una figura una mappa o altre forme di visualizzazione: tutto cambia. Possiamo definirli dei pensatori visuospaziali.

a cura della dott.ssa Valentina Funicelli - logopedista

Le caratteristiche del dislessico

“Perché questo bambino non riesce a leggere?

Perché scrive così male? Perché sembra così confuso?”

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Sale? Meglio se scende

L’eccessivo apporto di sale (cloruro di sodio

nell’etichetta) con la dieta è da tempo un problema

nell’alimentazione dei paesi ad elevato standard

socio-economico.

A fronte di un fabbisogno, nell’adulto, di circa 1 grammo/giorno, la quantità media giorna-liera consumata a livello di popolazione è di circa 10 grammi.

Le più recenti linee guida per la popolazione italiana raccomandano un consumo giorna-liero medio per l’adulto di circa 5-6 grammi: il sale assunto con la dieta in eccesso deve essere necessariamente eliminato attraverso il rene che è costretto così ad un “superlavo-ro” non necessario. Sale in eccesso nella dieta significa anche esporsi ad un maggior rischio di malattie cardiovascolari e, in particolare, di ipertensione arteriosa.

Il sale nella dieta proviene in minima parte da quello naturalmente presente negli alimenti, e soprattutto da quello aggiunto artificial-mente nella trasformazione e conservazione degli alimenti e quello aggiunto poi a tavola.

Il gusto per il sale si consolida molto precoce-mente nel corso della vita e una volta acqui-sito, tende a mantenersi.

Chi è abituato a mangiare salato avverte ri-duzioni anche minime della sapidità dell’ali-mento ed è portato ad aggiungere un’ulte-riore quantità di sale. Per questo motivo, è importante che l’abi-tudine al consumo moderato di sale sia in-staurata sin dall’infanzia, con differenze però nelle diverse fasi della crescita del bambino.

InfanziaAllattamento e svezzamento non rappresen-tano abitualmente un problema per il con-tenimento dell’apporto di sale entro i limiti

raccomandati (tabella 1) a meno che non si abbia l’abitudine di aggiungere sale ai cibi preparati per il bambino, pratica questa re-golarmente proibita dai pediatri.

A partire dal primo anno la dieta del bambi-no diventa più varia, con l’inserimento di ali-menti trasformati o conservati (tabella 2) e pertanto a più elevato contenuto in sale.

A questa quantità di sale va sommata poi quella che i genitori forniscono aggiungen-do sale alle pietanze per “insaporirle” - il di-vieto del pediatra per motivi misteriosi viene considerato automaticamente superato a quest’età - abituando il bambino alla prefe-renza per il gusto salato.

a cura della dr.ssa Marika Dello RussoIstituto di Scienze dell’Alimentazione, CNR

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Tabella 2. Quantità di sale contenuto in alimenti di uso comune in età pediatri-ca.

Alimento (porzione standard) Sale (mg)

Bastoncini di pesce (3 bastoncini) 750Biscotti infanzia (25g) 130Carne di vitello (1 fettina) 250Cereali da colazione (30g) 280Cheeseburger doppio (1 panino) 2880Formaggino (1 pezzo) 530Formaggio alla frutta (1 vasetto) 500Frutta (1 frutto) 30Ketchup (1 bustina) 330Latte vaccino (250 ml) 310Legumi (1 mestolo) 750Omogeneizzato di carne (1 vasetto) 250Omogeneizzato di pesce (1 vasetto) 280Pane bianco (1 fetta media) 1500Parmigiano(1 cucchiaio grattugiato) 150Patatine (1 sacchetto piccolo) 1480Pizza margherita (1 pizza) 5150Prosciutto cotto (2 fette) 2170Prosciutto crudo (2 fette) 2970Sogliola (1 sogliola) 350Verdura (1 piattino) 130Wurstel (1 pezzo) 500Yogurt intero alla frutta (1 vasetto) 150

AdolescenzaCon la crescita, l’alimentazione tende a so-migliare sempre di più a quella degli adulti con l’introduzione di nuovi alimenti e di porzioni più abbondanti.

Considerata la preferenza in questa fascia di età verso alimenti precotti e da fast food, che abitualmente sono ricchi in sale (tabel-la 2), il suo consumo aumenta in maniera considerevole, superando facilmente i limi-ti raccomandati.

Un maggiore consumo di sale comporta anche un aumento del senso della sete pla-cato oggi, sempre più spesso, con bevande zuccherate che i bambini preferiscono in genere all’acqua, cosa questa che in sé può

contribuire ad un eccessivo apporto di ca-lorie. A questa età quindi la dieta ricca in sale presenta anche alcuni “effetti collaterali”.

Sale: che fare?Evitare l’uso della saliera a tavola e limitare la quantità di sale nella preparazione delle pietanze, sostituendolo con spezie e aromi che esaltano il sapore degli alimenti senza coprirlo, come invece fa il sale.

Limitare il consumo di alimenti trasformati industrialmente, conservati o precotti, aiu-ta a mantenere l’apporto di sale entro le quantità raccomandate.E quando usiamo il sale, è meglio che sia iodato.

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Tabella 1. Introito giornaliero di sale raccomandato in età pediatrica.

Età Introito di sale (grammi al giorno)0-6 mesi <17-12 mesi 11-3 anni 24- 6 anni 37-10 anni 511-14 anni 6

UK Scientific Advisory Committee on Nutrition, 2003

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Baby Link

www.lefavole.orgLe Favole: il sito totalmente dedicato alla fa-vola.Le favole e le fiabe sono nate in tempi remo-ti e si sono tramandate oralmente di gene-razione in generazione e di paese in paese; in esse possiamo trovare tracce di tradizio-ni, credenze, riti antichissimi. Il piacere di ascoltare o leggere le favole e le fiabe non ha tempo né età: basta abbandonarsi alla narrazione fantastica che dà emozioni e di-vertimento pur nella ricchezza di significati importanti.Su lefiabe.org trovi la guida e la raccolta di favole per bambini. Puoi leggere le favole per bambini, scaricarle online sul tuo com-puter, disegnarle e stamparle, giocare o puoi soltanto consultare le sezioni di studio sulle origini e sull’evoluzione delle favole.

www.filastrocche.netQuella delle filastrocche è una lettura sem-plice e piacevole, non sempre ingenua, sicu-ramente radicata nella tradizione culturale dei popoli. Recitate a memoria dalle nonne ai nipotini o inventate lì per lì per giocare, le filastrocche costituiscono forse la forma po-etica più semplice ed antica.

www.colorare.netIl sito è dedicato ai disegni, al colorare e al mondo dei colori! Il sito propone di offrire, anche con l’aiuto del navigatore, tutte le in-formazioni e il materiale didattico, informa-tivo, multimediale, dedicato ai disegni e al colorare. Raccolte di disegni da colorare, gallerie di immagini, ma anche importanti sezioni di-dattiche dedicate alla formazione, all’infan-zia ai bambini e al disegno. Il mondo in cui viviamo è spesso grigio e frettoloso, con co-lori cupi, qui il tempo si ferma i colori sono il mezzo con il quale sorridere e riscoprire

quei simboli e tecniche (pittoriche) in grado di colorare la vita e la realtà che ci circonda ogni giorno.

www.mdbr.itExplora è un museo strutturato come una piccola città a misura di bambino con i suoi spazi, le sue funzioni e i suoi mestieri; una città che mette in contatto i bambini con fat-ti e realtà quotidiane, dove tutto può essere osservato, toccato, sperimentato. Alla scoperta della tecnologia e dei mass media: si sperimenta come e perché si co-munica, come si “fa” la televisione, qual è il valore di una banconota, come viaggiano le lettere attraverso la posta pneumatica e l’ufficio postale.Museo dei Bambini Società Cooperativa So-ciale onlus ha ottenuto la certificazione di qualità EN ISO 9001:2000 per la Progettazio-ne ed erogazione di allestimenti ed attività ludico-educative per bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni.

www.minori.itCentro nazionale di documentazione e ana-lisi per l’infanzia e l’adolescenza.Il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza si occu-pa di: raccolta e diffusione di normativa, dati stati-stici e pubblicazioni scientifiche;mappatura aggiornata dei servizi e delle ri-sorse destinate all’infanzia a livello naziona-le, regionale e locale; analisi della condizione dell’infanzia e valu-tazione dell’attuazione della legislazione; predisposizione degli schemi di rapporti e relazioni istituzionali; formulazione di proposte per l’elaborazione di progetti-pilota e di interventi; promozione della conoscenza degli inter-venti delle amministrazioni pubbliche.

in giro per la rete

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Calendario Baby

Eventi e iniziative dedicate a infanzia, pediatria e ginecologia.

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in giro per la rete

28-31 OTTOBRE 2009BARI - FIERA DEL LEVANTE

Milano, 5-6 Novembre 2009

28° Congresso Nazionale di Antibioticoterapia in Età Pediatrica Centro Congressi Atahotel ExecutiveSegreteria OrganizzativaM. C. A. Events Srlinfo@mcaevents. org

12-13 Novembre 2009

Diagnostica per Immagini nelle urgenze in età neonatale e pediatricaHotel Accademia Palace, PisaSegreteria OrganizzativaMeridiana Events & Education srlwww. meridianaevents. itIlaria. Tonelli@meridianaevents. it

Roma 20-21 novembre 2009

Bambino e attività sportiva Stili di vita, prevenzione e terapiaCentro Congressi Villa Eur Parco dei PiniP. Le Marcellino Champagnat, 2 RomaSegreteria Organizzativacenter - comunicazione & congressie-mail: info@centercongressi. it

14 Novembre 2009

Procreazione medico assistitaCentro Integrato PMA Mestre ACAPPA VenetoMogliano Veneto (TV) Hotel Villa BraidaSegreteria OrganizzativaMeeting Plannerinfo@meeting-planner. it

4 Dicembre 2009

Dal Pap Test ai vaccini: le nuove opportunità nella prevenzio-ne del cancro cervicaleAuditorium al DuomoVia de' Cerretani 54/r Firenze formazioneesterna@ispo. toscana. it

21 e 22 novembre 2009

BimbinfieraBari - 21° edizione, Fiera del LevanteIngresso al pubblico 9, 00 euroGratuito per i bambini fino a 10 anniOrario 10: 30 - 19: 30Fiera del LevanteLungomare Starita70123 Bari

Emozione donna tra luci ed ombre

Sabato 7 novembre 2009Hotel Serino Via Terminio, 119 - Serino (AV)

Pediatria in progresso12° Giornata Pediatrica

Convegno Nazionale di AggiornamentoPresidentiProf. Armido RubinoProf. Alfred TenoreProf. Emerito G.R. Burgio

Con il Patrocinio di:

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Ester FestaFrancesco Morante

Francesco Urciuoli Chiara Gaudenzi

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