Azi One 02022014

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Editoriale i è tenuto a Davos in Sviz- zera, dal 22 al 25 gennaio, il tradizionale incontro dell’alta economia. Il famoso Word economic forum, il forum mondiale dell’economia, che a- veva quest’anno come tema “Rimodellare il mondo: conse- guenze per la società, la politi- ca e gli affari”. Un tema conso- no allo spirito che aleggiava quest’anno tra i grandi dell’e- conomia mondiale: siamo or- mai fuori dalla crisi, avanti a tutto gas verso il nuovo mon- do che si presenta ormai a por- tata di mano. In questo am- biente, un tantino euforico, è echeggiata anche la parola di papa Francesco con un mes- saggio che non intendeva spe- gnere l’entusiasmo, bensì ri- cordare alcuni tratti che la nuo- va fisionomia del mondo deve avere per non risultare una ca- ricatura mostruosa. apa Francesco va dritto al cuore del problema: «Oc- corre riconoscere il ruolo fon- damentale che l’imprenditoria moderna ha avuto in tali cam- biamenti epocali, stimolando e sviluppando le immense risor- se dell’intelligenza umana. Tut- tavia, i successi raggiunti, pur a- vendo ridotto la povertà per un grande numero di perso- ne, non di rado hanno por- tato anche ad una diffusa e- sclusione sociale. Infatti la maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo continua a vivere ancora una quotidiana precarietà, con con- seguenze spesso drammati- che». Dove sta l’inghippo per cui nonostante una crescita spettacolare, un po’ rallentata dalla crisi, ma ora in fase di ri- presa, la maggioranza delle persone resta ancora esclusa dal tavolo del benessere? GpM Continua a pag. 4 P S GIORNATA PER LA VITA “Generare futuro” è il tema del- la Giornata per la vita che si celebra domenica 2 febbraio. Alle pagine 4 e 9 Giornata della vita consacrata: i giubilei a pag. 8 Le Fiabe d’argento si presentano a pag. 14-15 Vittorio: quanti pellegrini a Santa Augusta! a pag. 26 Colle tiene al suo asilo a pag. 28 San Polo e Ormelle dicono no alla fusione a pag. 34 San Fior riqualificherà l’oratorio a pag. 35 All’interno SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI VITTORIO VENETO ANNO C - Euro 1,10 Sped. in abb.post. DL. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art.1, c.1, NE/TV - - [email protected] - IP 2 FEBBRAIO 2014 5 www.lazione.it PAPA FRANCESCO, DAVOS, ELECTROLUX All’interno SPECIALE VISITA PASTORALE L’Azione IN OMAGGIO A TUTTE LE FAMIGLIE delle Unità Pastorali Codognè e Gaiarine ... e l’omaggio continua... vedi a pag. 22

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Editorialei è tenuto a Davos in Sviz-zera, dal 22 al 25 gennaio,il tradizionale incontro

dell’alta economia. Il famoso Word economic forum, il forummondiale dell’economia, che a-veva quest’anno come tema“Rimodellare il mondo: conse-guenze per la società, la politi-ca e gli affari”. Un tema conso-no allo spirito che aleggiavaquest’anno tra i grandi dell’e-conomia mondiale: siamo or-mai fuori dalla crisi, avanti atutto gas verso il nuovo mon-do che si presenta ormai a por-tata di mano. In questo am-biente, un tantino euforico, è

echeggiata anche la parola dipapa Francesco con un mes-saggio che non intendeva spe-gnere l’entusiasmo, bensì ri-cordare alcuni tratti che la nuo-va fisionomia del mondo deveavere per non risultare una ca-ricatura mostruosa.

apa Francesco va dritto alcuore del problema: «Oc-

corre riconoscere il ruolo fon-damentale che l’imprenditoriamoderna ha avuto in tali cam-biamenti epocali, stimolando esviluppando le immense risor-se dell’intelligenza umana. Tut-tavia, i successi raggiunti, pur a-

vendo ridotto la povertà perun grande numero di perso-ne, non di rado hanno por-tato anche ad una diffusa e-sclusione sociale. Infatti lamaggior parte degli uomini edelle donne del nostro tempocontinua a vivere ancora unaquotidiana precarietà, con con-seguenze spesso drammati-che». Dove sta l’inghippo percui nonostante una crescitaspettacolare, un po’ rallentatadalla crisi, ma ora in fase di ri-presa, la maggioranza dellepersone resta ancora esclusadal tavolo del benessere? GpM

Continua a pag. 4

P

S

GIORNATA PER LA VITA“Generare futuro” è il tema del-la Giornata per la vita che sicelebra domenica 2 febbraio.

Alle pagine 4 e 9

Giornata della vitaconsacrata: i giubilei

a pag. 8Le Fiabe d’argentosi presentano

a pag. 14-15Vittorio: quanti pellegrinia Santa Augusta!

a pag. 26Colle tiene al suo asilo

a pag. 28San Polo e Ormelledicono no alla fusione

a pag. 34San Fior riqualificheràl’oratorio

a pag. 35

All’interno

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI VITTORIO VENETO ANNO C - Euro 1,10 Sped. in abb.post. DL. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art.1, c.1, NE/TV - - [email protected] - IP 2 FEBBRAIO 2014 5www.lazione.it

PAPA FRANCESCO, DAVOS,ELECTROLUX

All’interno

SPECIALEVISITA PASTORALE

L’Azione IN OMAGGIO

A TUTTE LE FAMIGLIEdelle Unità Pastorali

Codognè e Gaiarine... e l’omaggio continua...

vedi a pag. 22

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Primo Piano2

I PARTITI SERVONOCrisi della rappresentanza e nuove forme di p

Primo PianoDal 3 al 7febbraiol’11ª Settimanasociale

he il sistema dei partiti in Italianon sia in salute è sotto gli oc-

chi di tutti da un bel po’ di tempo.La realtà dei partiti è cambiata no-tevolmente, con l’interesse dei cit-tadini nei loro confronti che è dra-sticamente calato, come dimostral’enorme calo – più che un dimez-zamento – dei tesserati ai partiti po-litici tutti.Un altro segnale della metamorfo-si viene dai continui cambiamenti,fusioni, divisioni avvenuti frequen-temente negli ultimi decenni: ciò hadisorientato e confuso non poco icittadini. Con l’aggiunta che tantipolitici si sono barcamenati più al-l’insegna dell’opportunismo chedella coerenza, con “cambi di ca-sacca” una volta ben rari e semprestigmatizzati.I partiti, poi, non sono più luogo diformazione, né luogo di confrontoe dibattito (anche locale), né filtrodi selezione di amministratori lo-cali. Sono spesso diventati luoghi dipotere in mano a pochi, condizio-nati nella loro azione da personali-smi e persino faide interne, per nonparlare dei tanti casi di gestione “in-teressata” delle istituzioni e degliappalti per i servizi e le opere pub-bliche.Né va sminuito il crescente peso del-l’economia e della finanza, nei con-fronti delle quali i partiti, anzichéimporre regole e linee di indirizzo,si sono allineati e adeguati.A questa degenerazione hanno con-tribuito più cause: la scomparsa omutazione delle storiche ideologiee culture di riferimento; l’allentarsidelle regole morali in tanti cittadi-ni e nei loro rappresentanti; la de-lega “in bianco” agli eletti dell’one-re dell’amministrazione e del go-verno della cosa pubblica.

C LA DERIVA DELLA POLITICA RICHIEDE UN CAMBIAMENTO

Alla riscoperta dei valoria XI Settimana sociale dio-cesana che si celebra il 3, 5 e7 febbraio, intitolata “I par-

titi servono ancora?” si occupa di“crisi della rappresentanza e nuo-ve forme di partecipazione”. La scel-ta dell’argomento è stata determi-nata dalla profonda crisi del siste-ma politico italiano, caratterizza-to dai privilegi di casta, dalla cor-ruzione diffusa, dall’incomunica-bilità tra i “nominati” al Parla-mento e la società civile. Il tema ge-nerale è articolato in tre passaggi.

Mai così in basso: la progressiva decadenza del nostro sistema politico Dopo la caduta del fascismo, leforze politiche nonostante leprofonde diversità si ricono-scono in un comune progettodemocratico che trasfondononella Costituzione. Tale prassidi confronto tuttavia non duraa lungo: ben presto la vita poli-tica procede verso la rigida con-trapposizione ideologica tra co-munismo e anticomunismo,con la tendenza del partito digoverno a occupare tutte le i-stituzioni (la cosiddetta “parti-tocrazia”), ad esasperare il clien-telismo con conseguente cor-ruzione. La mancanza di alter-nanza (la democrazia “blocca-ta”) conduce a pratiche conso-

L

ciative, al notevole innalza-mento del debito pubblico inconseguenza del proliferare de-gli enti amministrativi statali elocali, alla forte ingerenza nel-l’economia, a un ipertrofico si-stema di partecipazioni statali. Con la caduta del muro di Ber-lino vengono meno le ragionidel voto democristiano in fun-zione anticomunista provocan-do un generale sconquasso del-le forze politiche e dando sfogoal malcontento accumulato ne-gli anni. Si dissolvono la Dc e ilPsi e c’è una profonda ristrut-turazione del Pci. Nasce la Le-ga Nord che intercetta il disagiodelle regioni settentrionali. Latrasformazione del quadro po-litico avviene più per via giudi-ziaria con “Mani pulite” che perun rinnovamento profondo del-la politica. Nel febbraio 1994scende in campo l’imprendito-re Silvio Berlusconi, con la nuo-va legge elettorale (Mattarel-lum) che introduce il bipolari-smo. La vittoria di Forza Italiae l’affermazione della LegaNord aprono una stagione congrandi propositi di cambia-mento (la cosiddetta SecondaRepubblica). Le speranze ven-gono via via deluse per la fortecontrapposizione tra i due poliprovocata dalle vicende giudi-ziarie personali di Berlusconi,

in una situazione aggravata dal-la crisi economica. Cresce ilmalcontento, si accentua laspaccatura tra la casta e il pae-se reale, favorendo fenomeniquali il Movimento 5 Stelle, cheottiene un grande risultato alleelezioni del 2013, in seguito al-le quale nasce il governo dellelarghe intese.

L’alternativa possibile: nuove forme di rappresentanza politica La democrazia ha come pre-supposto l’esistenza di valoricondivisi sempre più difficili datrovare, anche tra cristiani. Perrecuperare/individuare tale si-stema di valori, la classe politi-ca deve riprendere il contattocon la società, accogliere la for-te richiesta di rinnovamento euscire dalla trappola dell’auto-referenzialità. In particolare ipolitici devono prestare atten-zione alle continue domandeche la società pone sui temi fon-damentali della vita contempo-ranea: bioetica, sostenibilitàambientale, coppie di fatto, o-mosessuali, ecc. Il rischio èquello di delegare ad altre isti-tuzioni le decisioni, mentre alcontrario la politica dovrebberiappropriarsi della capacità di

governo. In questo contesto, sono urgentiuna riforma del sistema eletto-rale che restituisca ai cittadini lapossibilità di esprimere con-cretamente la propria prefe-renza, e una riforma del sistemainformativo per evitare la peri-colosa concentrazione in manoa pochi della possibilità didiffondere opinioni.Appare inoltre non più rinvia-bile la previsione di forme dipartecipazione politica ancheda parte di quella fetta di popo-lazione che, pur se da decennistabilmente residente o addirit-tura nata in Italia, è tuttora pri-va di strumenti di rappresen-tanza. Bisogna aprire spazi dipartecipazione pubblica chenon siano ineluttabilmente ri-condotti alla logica del sistemapolitico, al di fuori del quale siè ridotti al silenzio. È infine necessario valorizzarele buone prassi di amministra-zione locale e interrogarsi sulsignificato della presenza cri-stiana all’interno delle forme dirappresentanza politica.

“Ma tra voi non fate così...”(Lc 22, 26): le sollecitazionidella fede per una democraziapiù partecipata Secondo la visione cristiana lapersona aderisce alla fede conuna libera risposta alla graziaed è chiamata a gestire la pro-pria vita con responsabilità, svi-luppandola nelle relazioni congli altri vissute nella carità. A-vere il senso della libertà, esse-re responsabili delle propriescelte e vivere in relazione atti-va e positiva con gli altri sonoanche le condizioni richiesteper costruire un valido sistemademocratico. La fede cristianavissuta in maniera genuina puòcontribuire a creare una cultu-ra favorevole alla democrazia.La parola di Dio riconosce la ne-cessità del potere politico peruna convivenza ordinata e pa-cifica, ma nello stesso tempomette in guardia dalle tentazio-ni che lo insidiano e che posso-no farlo diventare potente stru-mento di male. La sete di pote-re è una delle passioni più for-ti, che deve essere controllata. Il Vangelo ci offre la rivoluzio-naria indicazione di vivere il Po-tere come servizio e non comedominio.

2 febbraio 2014

I COSTI DELLA POLITICA IN ITALIA

LA SETTIMANA SOCIALE

untuale a inizio febbraiotorna la Settimana sociale

diocesana, 11ª edizione del-l’appuntamento che dal 2003propone tre serate di ap-profondimento su questioni dirilevanza sociale, politica ed e-conomica. Tema di quest’an-no: “I partiti servono ancora?Crisi della rappresentanza enuove forme di partecipazio-ne”. Programma: lunedì 3 a Co-negliano, all’auditorium To-niolo, Paolo Pombeni, docen-te di Scienze politiche all’Uni-versità di Bologna, interverràsu “Mai così in basso. Diagno-si della decadenza del nostrosistema politico”. Mercoledì 5a Oderzo, al teatro Cristallo,

Damiano Palano, docente diScienze politiche all’UniversitàCattolica di Milano, proporràuna riflessione su “L’alternati-va possibile. La ricerca di nuo-ve forme di rappresentanzapolitica”. Infine venerdì 7 a Pie-ve di Soligo, al teatro Careni, ilgesuita Giacomo Costa, diret-tore di Aggiornamenti sociali,proporrà un approfondimentosu “Per voi però non sia così”(Lc 22, 26). Le sollecitazionidella fede per una democraziapiù partecipata”. Inizio semprealle 20.30. Organizzano la Pa-storale sociale, il settimanalediocesano L’Azione, l’Azionecattolica, le Acli, il Movimen-to dei Focolari.

P

Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730)

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AAnnnnuuaallee (50 numeri) euro 4499 Semestrale euro 27 - Sostenitore e. 80Per l’estero chiedere in amministrazione.

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“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengonoutilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività enon vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quan-to predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”

"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge7 agosto 1990, 250".

Questo settimanale è iscritto alla FISCFederazione Italiana Settimanali Cattolici

ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana

Chiuso in redazioneil 29.1.2014 alle ore 16.00

23,2 miliardi di euro i costi annui, diretti e indiretti,

della politica

1,1 milione le persone che vivono direttamente

o indirettamente di politica

2 miliardi il corso per la "mobilità" del personale

politico

2,2 miliardi per consulenze, incarichi collaborazioni

7.057 le società, i consorzi, gli enti e le fondazioni

partecipati dalla pubblica amministrazione; di questi, 3.359 sono spa o srl.

24.432 i consiglieri di amministrazione,

gli amministratori delegati...

324.000 le persone di apparato politico (portaborse,

collaboratori, segreterie...)

(fonte: III Rapporto Uil sui Costi della politica - dicembre 2013)

2,3 miliardi i soldi pubblici che i partiti hanno incassato

dal 1994 al 2012(fonte: Radicali Italiani)

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pendi e diarie pari a 4 milionidi euro, dall’inizio della legisla-tura. Questo è sicuramente unpasso fondamentale perché lastruttura partitica è costata, da-gli anni Novanta ad oggi, più didue miliardi di euro… Possia-mo quindi immaginare quantoquesto può aver pesato sulletante cose che avremmo potu-to fare per il Paese e invece nonabbiamo potuto fare perchéabbiamo dovuto pagare unaclasse politica, tra l’altro unaclasse politica fallimentare».

«Oggi abbiamo a disposi-zione altri strumenti di de-

mocrazia partecipativa, che so-prattutto il Movimento 5 Stel-le sta utilizzando in questo mo-mento: attraverso la creazionedella nostra legge elettorale, at-traverso le votazioni tramiteweb, per arrivare in questo mo-do a delle scelte condivise, a deipunti fondamentali su cui co-struire le nostre proposte dilegge». FP

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FEDERICO D’INCÀ, 37 anni, diTrichiana, eletto alla Camera deiDeputati nelle liste del Movimen-to 5 Stelle, da metà dicembre è an-che capogruppo per sei mesi, inca-rico che lo ha portato ad un ruolodi primo piano nella politica na-zionale.

«Oggi i partiti non servo-no più. Ma non è un’idea di

oggi, un’idea solo del nostroMovimento. C’è un bellissimotesto, “La democrazia senzapartiti” scritto da Adriano Oli-vetti ancora negli anni Cin-quanta. Già allora si indicava lapossibilità di poter avere unademocrazia senza partiti, chesono tra l’altro uno strumentodi potere in mano a poche per-sone, come lo sono stati anchenell’ultima legislatura, soprat-tutto attraverso l’utilizzo di unsistema elettorale come il Por-cellum, il quale permetteva a 5-6 capipartito o segretari, di po-ter gestire l’elezione di 945 par-lamentari. Quindi un potere e-norme. Questa è già da sola u-na situazione che dimostra l’in-coerenza, l’impossibilità di ge-stire una democrazia con que-sti mezzi».

«Secondo me un approc-cio fondamentale è che la

politica deve essere senza sol-di. Noi ci siamo tolti 42 milio-ni di euro di rimborsi elettora-li e in più abbiamo fatto tagli aicosti della politica sui nostri sti-

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tana e non è soltanto italiano.Nel nostro Paese è però più gra-ve che altrove.

Ritengo che i partiti do-vrebbero democratizzare la

loro vita interna. Il carattere o-ligarchico di tutte le forze poli-tiche ne mina il prestigio e lacredibilità. È poi necessario e-liminare ogni forma di cliente-lismo. È scandaloso che gli altiburocrati dello Stato, i dirigen-ti delle aziende partecipate e avolte persino i primari d’ospe-dale non siano scelti sulla basedella loro competenza ma in ra-gione della fedeltà a questo o aquel partito. FP

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Primo Piano 3

NO ANCORA?di partecipazione

LA DOMANDA DELLE SETTIMANE SOCIALI RIVOLTADIRETTAMENTE A TRE POLITICI DELLA NOSTRA DIOCESI

Che ne pensano i politici?

Paola De Pin

MAURIZIO SACCONI, 63 an-ni, di Conegliano, dal 1979 al1994 era stato deputato con ilPartito socialista italiano, con in-carichi come sottosegretario in va-ri governi. Aderendo a Forza Ita-lia, dal 2001 al 2006 è stato sot-tosegretario; nel 2006 è eletto se-natore nelle liste del Pdl; dal 2008al 2011 è stato ministro al Lavo-ro e alle Politiche sociali nel go-verno Berlusconi. Nello scorso no-vembre è confluito nel NuovoCentrodestra di Alfano, del qua-le è capogruppo in Senato.

«Non credo al rapportodiretto tra l’individuo iso-

lato e lo Stato – soprattutto sesi tratta del complesso gover-no della cosa pubblica – per-ché la persona ha una natura-le attitudine alla socialità chesi è sempre espressa con ancorpiù evidenza che altrove nellatradizione nazionale, nellabuona “eccezione italiana”(Giovanni Paolo II). Questavocazione comunitaria si puòovviamente esprimere in mol-ti modi, più o meno positivi».

«La fine delle ideologie del’900 ha spesso condotto i

partiti al cinismo e al relativi-smo, sui fondamentali princi-pi e sulle politiche in conse-guenza, affievolendo le ragio-ni ideali dell’adesione e dellamilitanza, abbassando la qua-lità dell’azione pubblica. Tuttosi riduce a tatticismo e a co-municazione. Ove più, ovemeno essi non sono attivi i-noltre in quelle essenziali fun-zioni di formazione e selezio-ne delle persone che si do-vrebbero candidare alle fun-zioni pubbliche con la neces-saria competenza».

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«Auspico in conseguenzache ciascun partito sia so-

stenuto da un pensiero forte e-splicitamente ed enfaticamenteannunciato. La grande crisi na-sce da una diffusa perdita disenso nelle società di antico be-nessere ed è compito anche deipartiti riproporre i principi chele possono rianimare. Ancor piùnel momento in cui i temi an-tropologici sono entrati nell’a-genda politica e si discute delmodo di nascere, di vivere e dimorire. Tra le ragioni della fon-dazione del nuovo centrodestraabbiamo posto proprio la ne-cessità di una assoluta chiarez-za sui temi della vita e della fa-

miglia. La stessa formazione de-ve muovere dai principi perchéda essi discendano politichecoerenti. Se metto al centro lapersona, ne deriva che lo Statodeve essere al suo servizio, chela società viene prima a partiredalla famiglia naturale, che lasussidiarietà è essenziale, ecc.E, soprattutto, se si hanno deiprincipi, questi non possono es-sere negoziati». FDM

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MAURIZIO SACCONI, SENATORE NCD

“Servono pensieri forti”

Maurizio Sacconi

Federico D’Incà

2 febbraio 2014

PAOLA DE PIN, SENATRICE GRUPPO AZIONE POPOLARE

“Più democrazia interna!”

LE PROPOSTE DE L’AZIONE SE LA POLITICA VUOL ESSERE DAVVEROUN SERVIZIO...

ul tema dell’undicesima Settimana sociale dio-cesana abbiamo interpellato i tre politici resi-

denti nel teritorio diocesano che sono stati elettiin Parlamento nelle elezioni del febbraio 2013:Federico D’Incà, di Trichiana, deputato, del Mo-vimento 5 Stelle; Paola De Pin, di Fontanelle, se-natrice, ora nel “Gruppo Azione Popolare”; Mau-rizio Sacconi, di Conegliano, senatore, ora nelNuovo Centrodestra.

Le tre domande poste ai parlamentari:

1. Secondo lei i partiti servono ancora?

2. Quali le principali criticità ed aspetti negatividella realtà dei partiti in Italia?

3. Quali cambiamenti/prospettive sono auspica-bili oggi riguardo al ruolo dei partiti?

S

PAOLA DE PIN, 47 anni, di Fon-tanelle, eletta in Senato nelle listedel Movimento 5 Stelle, ne è usci-ta nel giugno 2013 per solidarietàcon Adele Gambaro – espulsa dalM5S – ed è confluita nel GruppoMisto, costituendo nell’ottobre scor-so il “Gruppo Azione Popolare” in-sieme alla Gambaro e a Fabiola A-nitori. Nel 2012 si era candidatasindaco a Fontanelle, raccogliendol’11% dei voti.

Il compito dei partiti èquello di dar voce ai diver-

si interessi presenti nella so-cietà, ricomponendoli ad unitàattraverso un coerente pro-gramma, e facendoli interagirecon quelli contrapposti nellanormale dialettica politica. Seinteso in questo senso, il ruolodei partiti è ancora essenzialenelle moderne democrazie.

I partiti hanno perdutoquasi completamente la ca-

pacità di interpretare i bisognidella società. Essi sono diven-tati i portavoce delle singolelobbies economiche. La loro u-nità non è più garantita dalla co-munanza di valori e ideali, masolo dalla fedeltà al capo. Que-sto fenomeno ha un’origine lon-

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FEDERICO D’INCÀ, CAPOGRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE

“I partiti non servono più”

Abolizione vitalizio (ovvero pensione) per parlamentari econsiglieri regionali: abolizione per il futuro; riduzione per il pas-sato a valori pari alle pensioni medie. Abolizione “buonusci-te” per incarichi legati alla politica.

Previsione nella legge elettorale di modalità di scelta diret-ta del candidato (preferenze o collegi uninominali).

Limitazione della durata di tutti i mandati elettivi anche adiversi livelli.

Drastica riduzione di società municipalizzate, fondazio-ni, ecc, controllate dalla pubblica amministrazione.

Vita interna dei partiti: modalità democratiche di sceltadei leader ai vari livelli (primarie, voto via web...); selezionedi una classe dirigente che abbia alle spalle una solida e-sperienza amministrativa “dal basso”; esclusione di coloroche hanno condanne penali o sono indagati per gravi reati (co-me l’associazione a delinquere); attenzione a contrastare ilfenomeno dei professionisti della politica (quelli chevivono cioè di sola politica); controlli incrociati sull’utilizzo delfinanziamento pubblico.

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2 febbraio 2014

Infatti è questa la realtà del mon-do: benché grandi popoli abbianofatto enormi passi avanti, la po-vertà permane in misura spaven-tosa sia in questi sia nei popoli cheda tempo godono del benessere.Il Papa individua subito il guasto:è la mancanza di «un approccioinclusivo, che tenga in considera-zione la dignità di ogni persona u-mana e il bene comune. Si trattadi una preoccupazione che do-vrebbe improntare ogni scelta po-litica ed economica, ma a voltesembra solo un’aggiunta per com-

pletare il discorso». Esattamentecosì: il valore della giustizia e del-l’equità, l’obiettivo del bene co-mune non rappresentano un ele-mento fondamentale che guidatutta l’attività economica, maun’aggiunta posteriore per copri-re l’esclusivo impulso dell’interes-se che la muove e conferirle un a-spetto più umano.

la conseguenza dell’ideologiache ancora informa parte del-

l’attività imprenditoriale per cui laprima e unica preoccupazione per

È

una efficace attività economica èl’avere il più possibile le mani libereper perseguire il proprio succes-so. Il resto viene da sé, non occor-re cercarlo, compreso il benesse-re per tutti e quindi anche la giu-stizia sociale e il bene comune. Ri-dotto a slogan: quando la torta ègrande ce n’è per tutti. E per farela torta grande non c’è niente dimeglio che il proprio interesse. In-vece la storia dice che per questastrada si può, sì, aumentare la ric-chezza che però tende ad accu-mularsi solamente in settori ri-stretti lasciando nella povertà glialtri. È così evidente questo effet-to perverso che da tempo la poli-tica più aperta ha messo in attotutta una serie di provvedimentiche costringono l’attività econo-

mica ad assumere gli obiettivi delbene comune.

na riprova della fatica che sifa ad accettare la prospettiva

suggerita da papa Francesco di u-na economia che includa e non e-scluda, si ha nella vicenda dell’E-lectrolux che sta creando tensio-ni e sofferenza in questi giorni nel-le terre venete e friulane. La gran-de multinazionale vuole andarse-ne dal nostro Paese perché in al-tre parti del mondo, come in Po-lonia, il costo del lavoro è moltopiù basso e quindi il margine diprofitto più alto che permette difar fronte alla concorrenza moltoforte nel settore degli elettrodo-mestici. Una logica ineccepibile einesorabile per quanto riguarda la

U

gestione dell’impresa dal punto divista della efficienza economica.Ma l’impresa deve guardare soloa questo obiettivo? No, dice papaFrancesco insieme a tutta la tradi-zione della dottrina sociale cri-stiana e del pensiero sociale piùresponsabile. È necessario trova-re l’equilibrio tra efficienza eco-nomica e responsabilità sociale af-finché l’impresa sia un fattore divero progresso umano. Sacrosan-ta, quindi, la resistenza dei lavo-ratori ai piani dell’azienda e dove-roso l’intervento dei politici perchéquesti delicati processi avvenga-no nell’assoluto rispetto della giu-stizia e della dignità dei lavorato-ri e nello stesso tempo si prepari-no le condizioni per assicurare la-voro a tutti anche in futuro. GpM

l pensiero del presidenterusso Putin (nella foto) sul-

l’Ucraina è bene espresso daalcune frasi del suo recente di-scorso al vertice euro-russo.Criticando la scelta dell’Ue diinviare nella capitale dell’U-craina dilaniata dagli scontridi piazza l’alto rappresentan-te per la politica estera Cathe-rine Ashton, Putin ha detto:immaginate che scandalo cisarebbe stato se, nel momen-to di maggior crisi, Mosca a-vesse inviato in Grecia un pro-prio ministro a solidarizzarecon i manifestanti anti-Ue.Ebbene, questo è, secondo Pu-tin, quello che succede con

I l’Ucraina: gli europei, dopo a-ver minacciato sanzioni di variogenere, si propongono comemediatori nel conflitto che op-pone i sostenitori di una piùspinta occidentalizzazione delpaese a quanti sono invece le-gati alla storica amicizia con laRussia; mediatori poco credibi-li, però, dato che molti governie la stessa Ue appoggiano aper-tamente le richieste dei mani-festanti anti-Yanukovich.Ebbene, l’esempio fatto da Pu-tin illustra bene come a Moscasi continuano a considerarepaesi come Ucraina, Georgia,Moldova: sono parte integran-te di un rinascente impero; non

solo rientranti nella sua area diinfluenza politica ed economi-ca, ma integrati in un’unica co-munità. In Ucraina non c’è il ru-blo, mentre in Grecia c’è l’euro;non c’è un parlamento in cui e-letti russi e ucraini siedano in-sieme, mentre a Bruxelles c’è unparlamento europeo; non c’è ungoverno congiunto degli affarirusso-ucraini, mentre i 28 pae-si europei hanno dato vita ad u-na quantità di organismi co-muni. Eppure, sembra che la

Grecia stia all’Europa come l’U-craina sta alla Russia...La strategia russa è chiara e bril-lante. In effetti, il suo peso nel-la politica internazionale è incontinua crescita, dopo esseresceso sotto-zero negli anni No-vanta (da superpotenza a paesein via di sviluppo, con milioni dimorti per gli stenti: un’ecatom-be degna di Stalin, anche se disegno politico opposto!). Limi-tandosi agli ultimi mesi, è perla fermezza della Russia che nonsi è intervenuti in Siria; è la Rus-sia che, cavalcando l’affareSnowden, ha contribuito ad a-limentare la maggior fonte diimbarazzo per Obama; conl’amnistia che ha liberato Kho-dorkovsky e le “Pussy riot” il re-gime ha mostrato di saper usa-re anche la carota, oltre al ba-stone; il bastone lo continua co-munque ad usare generosa-mente contro il terrorismo cau-casico (che ha colpito crudel-mente a Volgograd) e nelle leg-gi contro le libertà civili, oltreche, naturalmente, verso gli sta-ti ex-sovietici più “ricattabili”

come l’Ucraina.Anche nel crescente – e so-spetto – antieuropeismo chesi diffonde in Europa non sipuò non vedere una certa in-fluenza russa. Il Mediterraneoè da secoli il sogno segreto diMosca, che è, in fin dei conti,la “terza Roma”. La finanzarussa ha invaso da tempo Ci-pro e la Grecia, e non è affat-to mal posizionata in Italia;senza contare l’influenza cheesercita in paesi come Roma-nia, Bulgaria, Slovacchia, e neiBalcani occidentali. Sul desti-no dell’Ucraina, terra che an-che nel nome porta il destinodi essere “frontiera”, si giocainsomma un braccio di ferrotra la rinata potenza russa el’Europa. I mediatori europeinon dovranno soltanto discu-tere di debiti, gasdotti e am-nistia per i manifestanti arre-stati. Da essi ci aspettiamo cheaiutino a fare dei confini o-rientali dell’Europa un’area discambi e di dialogo, non di de-stabilizzazione.

Paolo De Stefani

TRA RUSSIA E UE, SULLA QUESTIONE UCRAINA

Braccio di ferro

osteneva Erik Erikson: il ge-nerare si esprime primaria-mente nel desiderio di pro-

creare e di prendersi cura dei proprinati, per trasmettere loro il propriopatrimonio genetico e valoriale.Oggi la questione non sembra piùporsi in questi termini: il bisognodi cose essenziali, come la fami-glia e i figli, viene spesso sostitui-to dalla necessità di possederebeni effimeri e luccicanti, in unaricerca di libertà aperta a tutti,senza esclusioni, purché sia o-rientata alla pratica consumisti-ca. Vedi, ad esempio, i numerosimetodi contraccettivi propostidall’industria farmaceutica per ilcontrollo delle nascite, che han-no come effetto quello di ali-mentare la deresponsabilità ver-so se stessi, il proprio corpo e lafunzione generativa. Accanto al desiderio di un figlio,da tempo si sta facendo semprepiù spazio nella società una cul-tura di scarso interesse e di diffi-denza verso la vita. Si partoriscesempre più tardi, in media attor-

Sno ai 32 anni e il 10% dei bambi-ni viene alla luce da madri chehanno superato la quarantina. Inalcuni casi il figlio non solo nonviene desiderato, ma viene rifiu-tato e abortito: più che come op-portunità il piccolo è considera-to in prospettiva negativa, un o-stacolo per gli studi o la carriera,un peso insuperabile a causa del-la presenza di altri figli e personea carico.A partire dagli anni ’90, in un’e-poca del pieno sviluppo econo-mico e sociale, ha preso piede neipaesi anglosassoni il movimento“Child-free”, formato da coppieconsapevoli e determinate a nonavere niente a che fare con i figli,in quanto ritenuti un inutile far-dello, capace di minare la qualitàdell’esistenza. Il figlio viene sempre più consi-derato un diritto, più che esserevissuto come un dono. Un dirit-to da realizzare ad ogni costo, conqualsiasi metodo (lecito o illeci-to), in Italia o all’estero: feconda-zione eterologa, utero in affitto o

altro. Questo anche grazie aimezzi messi a disposizione dallamedicina moderna, come la Pma(procreazione medicalmente as-sistita). Si conosce ancora poco sulle im-plicazioni dell’esperienza del con-cepimento nell’individuo, anchese non è difficile ipotizzare chequesto evento abbia conseguen-ze importati sull’organizzazionedella struttura genomica e sulprogetto di vita. Oggi la personaviene sempre più considerata,specialmente all’inizio e alla finedella vita, come oggetto e non co-me soggetto di esperienza. Inol-tre, durante la gravidanza, la pau-ra della perdita e della conse-guente sofferenza che questa pro-cura, favorisce nei genitori un at-teggiamento distaccato verso ilnascituro, quasi come non esi-stesse. Distacco che può prolun-garsi nel corso di tutta la gravi-danza e purtroppo anche oltre. Da tempo la ricerca scientifica hadimostrato che il bambino nonancora nato è un essere attivo,

competente e dotato di una pro-pria capacità di relazione e di u-na propria intenzionalità. Spessosi osservano problemi di attacca-mento genitore/figlio (sia primache dopo la nascita) rilevabili at-traverso l’auto-somministrazio-ne di semplici questionari, per e-vitare che le possibili conse-guenze negative perdurino perl’intera esistenza. Molte patolo-gie, disturbi psichici e compor-tamenti devianti, si possonocomprendere facilmente se siprende in considerazione nell’in-dividuo anche questa parte dellavita, oggi inopportunamente o-scurata. Sul piano della relazione educa-tiva ci si dimentica che il sensoprofondo dell’educazione, dell’e-ducere, del tirar fuori, può emer-gere solo se viene considerata l’es-senza vitale che alberga nell’ani-mo del bambino e nella profon-dità di ogni essere umano.Nei fatti il bambino è considera-to ancora un vaso vuoto da riem-pire e non un mondo misteriosoda scoprire, conoscere e svilup-pare. Egli avrebbe bisogno, da su-bito, di relazioni importanti e si-gnificative fondate non sul con-trollo esteriore, ma sull’intesa ecomprensione interiore. Oggi in-vece il bambino si trova a vivereall’interno di nuclei familiari mol-

to ristretti, con uno o due figli, inun mondo di adulti spesso mol-to lontano dal proprio, e questorischia di mettere in discussionela qualità della sua esistenza. Come si afferma nel documentodella Cei, in occasione della Gior-nata per la vita: “La società tuttaè chiamata a interrogarsi e a de-cidere quale modello di civiltà equale cultura intende promuo-vere, ma anche quale tipo di fa-miglia intende favorire, qualeruolo intende assegnare al padree alla madre e quale educazioneintende sostenere nei confrontidelle nuove generazioni. Questocon la consapevolezza di avere difronte una società poco recettiva,se non addirittura sorda e insen-sibile”. In ogni caso non dobbiamo maidimenticare che il bambino rap-presenta la vera religione, che èin sostanza preghiera vivente,fonte di grazia: un miracolo pe-renne dell’alleanza tra il cielo e laterra, il quale continuamente ciripete con il linguaggio della na-tura che, come dice il poeta Ta-gore: Dio non si è ancora stanca-to degli uomini.

Gino Soldera presidente del Movimento per la

Vita “Dario Casadei” di Coneglianoe dell’Associazione nazionale di psi-

cologia e di educazione prenatale

SEGUE DALLA PRIMA

DOMENICA 2 FEBBRAIO È LA GIORNATA PER LA VITA

Le sfide del generare la vita

Page 5: Azi One 02022014

Castelfranco: dibattitosu sanità e territorioLunedì 3 febbraio, alle 20.30 nelcentro parrocchiale Don Bordi-gnon a Castelfranco Veneto, sitiene il convegno sul tema “Lasanità tra ospedale e territorio”,organizzato dalla Lilt, Lega ita-liana per la lotta contro i tumo-ri di Castelfranco. Verranno af-frontati vari temi: il consigliereregionale Leonardo Padrin sul-la sanità territoriale; la dott.ssaPaola Paiusco sulle cure pallia-tive domiciliari; il dott. Pieran-tonio Rizzato sull’integrazioneospedale-territorio; il dottorAntonio Rizzo sulla “breast u-nit” nell’Ulss 8; l’assessore re-gionale Remo Sernagiotto sulPiano oncologico per l’Ulss 8.

Convegno provincialesu residenzialità e disabilità Nel 15º anniversario della na-scita della fondazione “Il nostrodomani” sabato 15 febbraio si

terrà un convegno provincialesul tema “Residenzialità e disa-bilità in provincia di Treviso tracontinuità e innovazione”. Ilconvegno, organizzato insiemeal Tavolo della disabilità pro-vinciale, si terrà dalle 9.15 alle13.30, all’auditorium Sant’Arte-mio, sede della Provincia di Tre-viso. Nella prima parte verran-no presentati punti di forza ecriticità nelle tre Ulss trevigiane.Nella seconda parte l’espertoMaurizio Colleoni terrà una re-lazione su “Prospettive della re-sidenzialità”, seguita dalla pre-sentazione di alcune “esperien-ze innovative” in ambito trevi-giano.

Incontro sugli stili di vitaVenerdì 21 febbraio, alle 20.45nella chiesetta del patronato a

Spresiano, si tiene il terzo in-contro del ciclo “Compro dun-que sono (o no?)”, organizzatodal Gas Spresiano e da La Retedi Famiglie. Per parlare di “Co-me le scelte quotidiane influi-scono sul nostro stile di vita epossono sostenere un’economiasolidale” interverrà don GianniFazzini della pastorale Stili di vi-ta della diocesi di Venezia.

Pranzo di solidarietàper la pediatriaDomenica 23 febbraio l’associa-zione Selaluna propone a Tre-viso un pranzo di solidarietà ilcui ricavato andrà interamenteal progetto “Un’oasi di libri inpediatria”. Il pranzo si terrà al ri-storante “Al Migò”, in stradaSanta Bona Vecchia 30. Preno-tazioni: tel. 346-4788082.

Raccolta fondi e farmaci perla Repubblica CentrafricanaUna raccolta di fondi e farmaciper l’ospedale di Bimbo, nellaRepubblica Centrafricana, è sta-ta lanciata dall’Avi-Associazio-ne volontariato insieme di Mon-tebelluna nel corso della seratadi sensibilizzazione svoltasimercoledì 29 gennaio a Villor-ba, dal titolo “Repubblica Cen-trafricana: un dramma umani-tario senza fine!”. La campagnadi raccolta viveri e farmaci è sta-ta lanciata dopo l’appello delladottoressa Patrizia Emiliani, re-sponsabile dell’ospedale di Bim-bo, alla periferia della capitaleBangui, mentre migliaia di pro-fughi si ammassano in campiprecari, vittime di una guerrache non fa notizia e che il mon-do continua a ignorare. Info sucome contribuire: www.avion-lus.com, www.caritastarvisi-na.it.

Attualità2 febbraio 2014 5

DIVENTA UN CASO NAZIONALE LA RICHIESTA DI RIDURRE IL SALARIO

Electrolux, propostainimmaginabile

Centro di servizio per il volontariatoOrario apertura al pubblico:- dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13

- martedì dalle 14.30 alle 17.30- venerdì dalle 14.30 alle 19

AGENDA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

a crisi dell’Electrolux, “laFiat del nostro territorio”,per dirla col governatore

Luca Zaia, ha tenuto la prima pa-gina, in questi giorni, dei mediaitaliani e stranieri, perché l’a-zienda ha chiesto ai propri lavo-ratori un sacrificio fino ad oggi i-nimmaginabile: di rinunciare, intempi come questi e con salaritra i più bassi d’Europa, ad unaquota di reddito. Fino a 130 eu-ro, stando alle affermazioni delgruppo svedese. Fino a 400 euro,secondo i calcoli del sindacato.Più altri sacrifici ancora. Ma percapire il dramma, bisogna consi-derare la cornice, puntualmentedescritta dal vescovo di Concor-dia-Pordenone, mons. GiuseppePellegrini.

UN PROBLEMA D’IDENTITÀ«La crisi dell’Electrolux si inseri-sce in una crisi produttiva di tut-to il territorio: sono tantissimefamiglie che stanno soffrendo etantissime comunità. Oltre all’a-spetto economico in sé, c’è an-che un forte problema antropo-logico di identità – spiega il ve-scovo Pellegrini –. Andando incrisi questa fabbrica storica, tan-tissimi cominciano anche a per-dere un po’ quella speranza equelle prospettive che avevanocostruito in questi anni. Eccoperché come Chiesa e come co-munità cristiana siamo preoccu-pati: stiamo vedendo tantissimagente soffrire economicamente,ma soprattutto stiamo vedendotantissima gente che sta perden-do la speranza».

L

LE RICHIESTE DELL’AZIENDALa prima richiesta di Electroluxriguarda il costo del lavoro. Laproposta va da una riduzionestrutturale dell’orario di lavoro da8 a 6 ore per arrivare alla so-spensione dei premi legati a pro-duttività, redditività, qualità edefficienza, alla sospensione delpagamento delle festività che ca-

dono di sabato e domenica, ridu-zione del 50% dei permessi sin-dacali, riproporzionamento del-le pause sul nuovo orario a 6 ore,il congelamento degli scatti di an-zianità e anche degli eventuali in-crementi legati alla contrattazio-ne nazionale. A Susegana vienechiesto di rinunciare alla linea difrigo Cairo 3 (158 mila pezzi da

trasferire in Ungheria) per con-centrarsi sui modelli più profit-tevoli e ad alto valore aggiunto. Ilbudget che l’azienda punta a pro-grammare porta a una riduzionedei volumi dai 741 mila pezzi del2014 ai 710 mila del 2017. 76 so-no gli esuberi (con orario a 6 o-re) a fine 2013, ma per effetto del-le azioni del piano passerebberoa 186 (+110). Da tener presenteche oggi ci sono già 220 esuberiereditati dagli anni scorsi. Perquanto riguarda lo stabilimentodi Porcia, il suo futuro verrà de-ciso a fine aprile. Mentre per glialtri tre siti produttivi si preve-dono circa 90 milioni d’investi-mento (22 a Susegana), nemme-no un euro è considerato per Por-cia. La differenza di costo di 30euro tra una lavatrice prodottanella fabbrica pordenonese e lastessa lavatrice assemblata in Po-lonia è tale da non lasciare mar-gini ad azioni tali da colmare ildivario. Il ministro dello Svilup-po economico, Flavio Zanonato,ancor prima di aprire il tavolodella trattativa, mercoledì scorsoa Roma, ha comunque assicura-to che Porcia non chiuderà.

CHIUSURE E APERTUREElectrolux ha illustrato il suo pia-no il 27 gennaio a Mestre. Con-siderate le indiscrezioni subito u-scite sui media, che paventavanoaddirittura il dimezzamento deisalari, l’azienda, nella notte, hadiffuso una precisazione impor-

tante, nella quale ha anche fattodelle aperture, probabilmentecolta di sorpresa dalle reazioni.Eccola.«La proposta tutta da discuteredel costo dell’ora lavorata preve-de una riduzione di 3 euro. In ter-mini di salario netto questo e-quivale a circa l’8% di riduzioneovvero a meno 130 euro al mese.Nel corso dell’incontro è stata an-che avanzata l’ipotesi di raffred-dare l’effetto inflattivo del costodel lavoro, responsabile del con-tinuo accrescere del gap compe-titivo con i paesi dell’est Europa,attraverso il congelamento per untriennio degli incrementi del con-tratto collettivo nazionale di la-voro e degli scatti di anzianità.Ovviamente l’azienda ha datopiena e ovvia apertura a conside-rare altre forme di riduzione delcosto del lavoro con minori o, sepossibile, nulle conseguenze suisalari. L’azienda ribadisce ancheche, il regime di 6 ore assunto co-me base per tutti i piani indu-striali, è da considerarsi con ap-plicazione della solidarietà, co-me da accordi sottoscritti e deiquali auspica il prossimo rinno-vo».

LE REAZIONI DEL SINDACA-TOPerché l’azienda scrive di una ri-duzione di 130 euro e il sindaca-to di 400? «Perché noi teniamoconto del salario che perderem-mo con l’orario ridotto, sostan-zialmente un part time» replica-no i delegati Rsu di Susegana. Iquali hanno immediatamentepromosso la mobilitazione. Il 28gennaio, infatti, dopo le assem-blee hanno portato i lavoratori instrada, sulla Pontebbana, con ma-nifestazioni a Conegliano (dovehanno incontrato il sindaco Flo-riano Zambon) e a Susegana, do-ve il sindaco Vincenza Scarpa liha ricevuti in municipio. Am-montano a 20 ore gli scioperi an-nunciati. I primi.

IL MONDO POLITICOL’ex ministro del Lavoro, Mauri-zio Sacconi, è conosciuto comeun politico molto prudente. Neigiorni scorsi si era speso per farpassare il piano di ConfindustriaPordenone con la proposta del20% di riduzione del costo del la-voro. Ecco, invece, la sua reazio-ne a quanto annunciato da Elec-trolux: «Il management Electro-lux sembra davvero avere rivoltoalle organizzazioni sindacali unaproposta irricevibile perché sle-gata da un qualsivoglia piano in-dustriale e fondata sul presuppo-sto della chiusura del più impor-tante stabilimento italiano. È e-vidente che i sacrifici possono es-sere richiesti solo in un clima dicondivisione del futuro prima an-cora che del presente perché il lo-ro significato può essere soloquello di creare le premesse peruna maggiore redditività e unacorrispondente ripresa delle re-tribuzioni domani. La chiusuradello stabilimento di Porcia to-glie peraltro credibilità alla so-pravvivenza degli altri insedia-menti, ai quali verrebbe al piùconcessa una sopravvivenza dipochi anni».Molto pesanti anche le reazionidi tanti altri politici, a comincia-re dai presidenti di Regione, Lu-ca Zaia e Debora Serracchiani.

Francesco Dal Mas

La protesta dei dipendenti davanti allo stabilimento Electrolux di Susegana

A CONEGLIANO VICENDA ELECTROLUX

Rinviata la conclusione dei Cenacoli con Zaia e Serracchiani

n segno di solidarietà con i lavoratori della Elec-trolux non si terrà l’annunciato incontro tra i go-

vernatori del Veneto Luca Zaia e del Friuli VeneziaGiulia Debora Serracchiani, in programma il 15 feb-braio a Conegliano. La Fondazione Ispirazione hadeciso di rinviare l’organizzazione dell’evento con-clusivo dei Cenacoli culturali 2013-2014, incentra-ti sul tema “Amministrare la cosa pubblica”.«Rinunciamo all’organizzazione di questo evento –spiega la presidente di Ispirazione, Rina Biz –, an-

che se ci costa moltissimo, per esprimere così il no-stro sostegno ai lavoratori dello stabilimento Elec-trolux, calpestati nella loro dignità».«Agli inizi degli anni Sessanta – ricorda Rina Biz –alla Zanussi accadde qualcosa di simile. E ci fu unosciopero che durò 40 giorni. Non avrei mai pensa-to che poteva ripetersi una situazione simile».La conclusione dei Cenacoli prevedeva un confrontotra Zaia e Serracchiani sul tema “Amministrazionilocali, esperienze e prospettive a confronto”. Oltreai due governatori, entrambi fattivamente coinvol-ti nella vicenda-Electrolux, era prevista la presenzaanche del vescovo Corrado e del sindaco di Cone-gliano Zambon. E sarebbe intervenuto anche il so-ciologo Giovanni Moro, figlio di Aldo Moro.

I

via Ospedale 1 - Treviso - Tel. / fax 0422.320191 - [email protected] - www.trevisovolontariato.org

Page 6: Azi One 02022014

Attualità - Economia 2 febbraio 20146

ltre 250 persone hanno a-scoltato il giornalista Gian

Antonio Stella, venerdì 24gennaio, nell’aula magna delseminario a Vittorio Venetonel corso della conferenza-spettacolo “Da Efesto a RayCharles”, che ha ricostruito ilcammino compiuto nel corsodei secoli riguardo agli atteg-giamenti verso le persone condisabilità fisiche.“Da Efesto a Ray Charles” èstato l’avvio del progetto “Io

Volo” organizzato da quattroassociazioni impegnate nel vo-lontariato con le persone condisabilità attive in diocesi: as-sociazione Lucia Schiavinato,Anffas Sinistra Piave, associa-zione Sergio Piccin, VolontariX Shelter. Con loro la Fonda-zione Piccolo Rifugio. Il pro-getto è finanziato dal Centro diservizio per il volontariato diTreviso.Obiettivo di “Io Volo” è trova-re nuovi volontari per dare an-

cora nuove opportunità allepersone con disabilità.Il cuore di “Io Volo” è il corsodi formazione per nuovi vo-lontari, di tutte le età: anchesenza nessuna esperienza, mapronti a metterci entusiasmo,a donare un po’ di sé.Il corso inizia con una seratadi presentazione in due sedi:si svolge martedì 11 febbraioalle 20.30 al Piccolo Rifugio diPonte della Priula e si replicamercoledì 12 alle 20.30 al

Coordinamento delVolontariato a Vit-torio Veneto. Si puòpartecipare libera-mente, senza biso-gno di iscriversi oprenotare prima.Il corso si svolgeràpoi in quattro mer-coledì sera: 19 e 26febbraio, 12 e 19marzo. L’orario e illuogo verranno con-cordati con i parteci-panti. Si parlerà anzi-tutto della scelta di campo:

perché fare il vo-lontario? Saranno ivolontari stessi del-le associazioni araccontare la loroesperienza. Poi, conl’aiuto di esperti, sitratteranno i biso-gni della personecon disabilità e, conparticolare ap-profondimento, larelazione d’aiuto.

Info: 347-3677957,info@luciaschiavi-

nato.it.

O

n inglese lo chiamano crowd-funding, letteralmente “raccol-

ta dalla folla”, ovvero un finan-ziamento per nuove imprese, acapitale diffuso e partecipato,messo in piede attraverso la retee direttamente dal basso. L’ope-razione consiste nella raccolta difondi finanziari tramite portali epiattaforme web, predisposte adhoc, che presentano i progetti dafinanziare. Elemento distintivo lacollaborazione tra più persone,in qualità di soci e investitori, chepromuovono, con la loro fiduciapartecipativa, l’avvio economicodi nuove idee di business. In que-sti ultimi mesi il crowdfunding èsalito al centro dell’attenzione inItalia, a seguito dell’emanazioneda parte della Consob della rela-tiva disciplina regolamentare, co-me previsto dal “Decreto Svilup-po Bis/ del Fare” dell’aprile scor-so. Strumento ingegnoso e utile,quindi, pensato per le start up dalpeculiare profilo innovativo e as-

I

sociato ad altre disposizioni nor-mative, quali la nuova regola-mentazione fiscale dei prestiti ob-bligazionari, destinate a favorirela raccolta di nuove risorse fi-nanziarie da parte degli investi-tori e imprenditori del futuro.Questa sorta di colletta via web,meglio nota come “equity crowd-funding” tiene banco, sempre più,nell’attuale dibattito finanziariodel nostro paese. Considerata, atutti gli effetti, una delle modalitàpiù veloci e moderne, per con-sentire alle aziende neonate ditrovare soci e finanziatori. Spe-cie in un momento in cui non ri-sulta così agevole ottenere credi-

to dalle banche. Certamente leimprese beneficiarie devono, for-malmente, perseguire come og-getto sociale, in ambiti produtti-vi variegati (dai servizi alle co-municazioni, dalla cultura al no-profit, dalla ricerca scientifica algiornalismo) la produzione, losviluppo e la commercializzazio-ne di prodotti ad alto valore tec-nologico. Stanti i dati diffusi sulmercato internazionale la nuovamodalità registra, dal 2012 a og-gi, un interesse non solo teorico.2,7 miliardi di dollari, raccolti nel2012, on line, da potenziali inve-stitori/finanziatori, saliti a più di5 miliardi alla fine del 2013 ne di-mostrano l’ascesa applicativa. InItalia, lo scorso giugno, i primi inEuropa, la Consob ha disciplina-to il crowdfunding. Adottando il “Regolamento sullaraccolta di capitali di rischio daparte di start-up innovative tra-mite portali on-line”, che pone u-na serie di obblighi e paletti per

gli operatori, che vogliano repe-rire risorse attraverso questostrumento e per i potenziali fi-nanziatori. Vincoli connessi, e-sclusivamente, all’ammontare deifinanziamenti, nell’intento di gra-duare gli oneri e favorire lo svi-luppo del fenomeno. È, infatti,prevista un’esenzione dall’appli-cazione della disciplina sui servi-zi di investimento, purché non sisuperi la soglia di 500 euro per o-gni singolo ordine e di 1.000 eu-ro per ordini complessivi annua-li, nel caso di investimenti dellepersone fisiche. Le stesse soglie crescono rispet-tivamente a 5mila e 10mila euronel caso di investimenti di perso-ne giuridiche. Tra i paletti fissatidal regolamento della Consob, ilpunto 2 dell’articolo 24 vigila sul-l’equa partecipazione degli offe-

renti, senza il rischio di concen-trazioni di capitali, in attesa di u-na figura giuridica chiara di rife-rimento del crowdfunder-tipo. Inesso si sancisce che, «ai fini delperfezionamento dell’offerta sulportale, il gestore del portale deb-ba verificare che una quota, al-meno pari al 5% degli strumentifinanziari offerti, sia stata sotto-scritta da investitori professiona-li o da fondazioni bancarie o daincubatori di start-up innovati-ve». Sembra, quindi, che il crowd-funding possa portare un’ulterio-re rivoluzione culturale nel mon-do imprenditoriale italiano, inse-gnando ai nostri futuri capitanid’impresa che l’apertura del capi-tale sociale a terzi non è un fasti-dio ma un’opportunità, regola-mentata, da cogliere al volo.

Elena Pilato

LA PRIMA VENETA NEL CROWDFUNDING

Marcon, in provincia di Venezia, è attiva da oltre un anno, nello svi-luppo di programmi software per l’analisi finanziaria, la prima start up

innovativa, la società Diaman Tech S.r.l., che ha lanciato lo scorso dicembreuna raccolta di crowdfunding, attraverso una piattaforma riconosciuta dal-la Consob, per mettere sul mercato i prodotti già brevettati. L’avvocato Um-berto Piattelli, tutor dell’operazione e massimo esperto del network dedica-to al crowdfunding in Italia entra nel merito, precisando la portata dell’ini-ziativa. «Quella della Diaman Tech è un’interessante esperienza pionieristi-ca di equity crowdfunding, in grado di tradurre in prassi quanto previsto dalRegolamento Consob, a dimostrazione che questo tipo di raccolta finan-ziaria non è solamente un auspicio teorico, ma una modalità operativa invia di affermazione, basata su piattaforme legali, iscritte al registro specialedella Consob, che diventano delle autentiche vetrine per tutti i progetti in-novativi, alla ricerca di donazioni per partire e permettono una vera e pro-pria raccolta di capitale, in cambio di autentiche quote societarie». EP

A

a cronaca ci mette semprepiù spesso di fronte a storie

di separazione drammatichedove il ruolo del protagonista èvissuto dai bambini, coinvoltiloro malgrado nei conflitti de-gli adulti. Come mai gli adultiarrivano a situazioni così esa-sperate perdendo di vista il lo-ro ruolo di genitori?Sentirsi immersi in una vita dicoppia che non corrisponde piùalle proprie aspettative generasmarrimento, paura, fatica, an-sia per il futuro, rabbia. In que-sta situazione di difficoltà lacoppia si trova a dover affron-tare un cambiamento per il pro-prio futuro.Non necessariamente però,questo momento di crisi è de-stinato a generare conflitto. Puòessere una opportunità di dia-logo e confronto fra i coniugi,

L dando vita ad un nuovo mododi essere coppia, nella consape-volezza che c’è la possibilità dicrescere e arricchirsi insieme.Mentre nelle situazioni in cui, difronte alla necessità di cambia-mento, i bisogni di ognuno pre-valgono e la coppia non sa ri-trovarsi, il conflitto può ali-mentare la convinzione che“non c’è più nulla da fare”.Il rischio di perdersi come cop-pia a questo punto è elevato:viene meno la capacità di im-maginarsi in un futuro e si ri-mane ancorati ad un senso diinsoddisfazione e impotenza.I figli, coinvolti in un conflittoche non genera confronto, madesiderio di trovare un vincito-re e un vinto, si trovano ad es-sere spesso spettatori involon-tari. Rischiano inoltre di doverscegliere con quale dei due ge-

nitori allearsi, di sentirsi addos-so il compito di sanare il con-flitto se non addirittura la re-sponsabilità di averlo generato.La coppia che giunge alla con-sapevolezza di non avere più ri-sorse per poter rimanere tale,può scegliere di separarsi ancorprima di arrivare a situazionicosì esasperate.Non altrettanto può fare perquanto riguarda il proprio es-

sere genitori.Se il legame dicoppia può es-sere interrotto,il legame comegenitori, neiconfronti deifigli, rimaneimmutato.Quando unacoppia arrivaa scegliere disepararsi, in-terviene la me-diazione fami-liare propo-nendo un per-corso, con unprofessionista“neutrale” che

traghetta la coppia verso nuovie stabili accordi sulle principa-li decisioni che riguardano il be-nessere dei figli.La relazione come genitori ri-mane infatti una responsabilitàdi entrambi e richiederà di con-tinuare a dialogare e cercarepunti di accordo.Negli incontri di mediazione siaffrontano temi come la lineaeducativa dei figli, la gestione

del loro tempo libero, aspetti dibudget relativi alle spese che liriguardano, l’organizzazione deltempo quotidiano, il rapportocon i nonni, le vacanze, ecc.Nelle situazioni in cui il con-flitto di coppia si esaspera e de-genera, si crea un mare in tem-pesta che avvolge tutti coloroche si trovano in viaggio, crean-do fratture sempre più profon-de e insanabili.La mediazione familiare, pre-sente in Italia dagli anni Ottan-ta e svolta da professionisti cheintraprendono una formazionespecifica, non offre una solu-zione pre-costituita, ma per-mette ai genitori, nella fatica dinon riconoscersi più come cop-pia, di trovare uno spazio di dia-logo e di confronto mantenen-do l’attenzione sui figli.

Dr.ssa Federica BastianelloPsicoterapeuta - mediatore

familiaree-mail fede.bastianello

@tiscalinet.itDr.ssa Lydie Christiane Galli

Psicografologa - counsellor siste-mico - mediatore familiaree-mail [email protected]

UN AIUTO PER GESTIRE IL RAPPORTO CON I FIGLI

Mediazione familiare, per chi si separa

A VITTORIO: “IO VOLO”, CORSO PER NUOVI VOLONTARI

È IL “CROWDFUNDING”, PER FAVORIRE IL CAPITALE DIFFUSO

Un nuovo tipo di raccoltaper le nuove imprese

Il logo di “Io volo” realizzato daMartina De Nadai

Page 7: Azi One 02022014

Attualità2 febbraio 2014 7

na recente novità normativa, inserita nella Leg-ge di stabilità approvata dal Parlamento lo scor-

so dicembre, apre uno spiraglio interessante per legestione delle scuole paritarie dell’infanzia del Vene-to. L’argomento è emerso nel corso del tavolo di con-fronto convocato la scorsa settimana a Venezia dal-l’assessore regionale Remo Sernagiotto con i rappre-sentanti della Fism, i gestori degli istituti e i parla-mentari veneti.È stata la deputata trevigiana Simonetta Rubinato(Pd), a far presente la norma sulla cosiddetta “auto-nomia differenziata” e a invitare la Regione Veneto adavviare da subito la procedura per chiedere allo Sta-to la delega per la gestione delle scuole dell’infanzia.La proposta ha trovato condivisione e disponibilità daparte dell’assessore ai servizi sociali Sernagiotto.«Mi fa piacere - spiega la Rubinato - che l’assessoreSernagiotto abbia condiviso come non ci sia altra stra-da per risolvere il problema da quella di ottenere co-me Regione Veneto la piena competenza sulla ge-stione delle scuole paritarie dell’infanzia e si sia det-to disponibile a lavorare in tal senso. È questa la solastrada che può dare garanzie per il futuro di questi i-stituti che oggi svolgono un servizio pubblico di gran-de importanza per quasi 90 mila bambini dai 3 ai 6anni ma che devono fare i conti con i tagli dei con-tributi e i ritardi nella loro erogazione». Giancarlo Frare, presidente provinciale della Fism,guarda con favore alla sintonia d’intenti in tema discuole paritarie emersa tra Rubinato e Sernagiotto, po-litici impegnati a livelli diversi ed appartenenti a schie-ramenti partitici opposti.«Questa norma che apre la strada per l’attuazione del-l’autonomia differenziata - sostiene il presidente del-la Fism -, costituisce una opportunità che la nostra Re-gione potrebbe cogliere nella “materia concorrente”dell’istruzione per dare corso ad una trattativa con il

Governo centrale per l’approvazione di una legge re-gionale sul diritto allo studio che tenga conto, in par-ticolare nell’area della scuola dell’infanzia, della ne-cessità di sostenere e valorizzare il grande patrimo-nio educativo, culturale e sociale costituito dalle scuo-le dell’infanzia paritarie venete, che accolgono i dueterzi dei bambini scolarizzati nella fascia 3-6 anni».«Come Fism del Veneto - prosegue Frare - siamo in-teressati a valutare questa previsione, con il necessa-rio coinvolgimento dell’ANCI del Veneto. Ritenia-mo, infatti, che anche i Comuni debbano essere par-tecipi di questo possibile percorso legislativo».Per le scuole paritarie del Veneto si apre una pro-spettiva nuova, che potrebbe semplificare lo scena-rio e permettere una interazione diversa riguarda alservizio pubblico svolto dalle scuole paritarie. «L’autonomia differenziata - aggiunge Frare - do-vrebbe prevedere l’applicazione della norma all’inte-ro il sistema integrato di istruzione regionale e nonsolo alle scuole paritarie. Ciò favorirebbe una miglioreorganizzazione e una elevata qualità della rete scola-stica a servizio delle nostre comunità, garantendo,nello stesso tempo, la libertà di scelta delle famiglie,il pluralismo educativo e l’equità tra i cittadini». FP

U stata raggiunta una transito-ria intesa tra Governo e Re-

gione Veneto sul Piano casa re-gionale, dopo che il Consiglio deiMinistri aveva deciso la scorsasettimana di impugnare innanzialla Corte Costituzione la secon-da proroga della norma veneta:“Nuove disposizioni per il soste-gno e la riqualificazione del set-tore edilizio e modifica di leggi re-gionali in materia urbanistica ededilizia”.Lunedì scorso si è tenuto a Romaun incontro tra i capi degli ufficilegislativi del Ministero dei beni edelle attività culturali e del turi-smo, del Ministero delle infra-strutture e del Ministero dell’Am-biente e il vicepresidente della Re-gione Veneto, Marino Zorzato,accompagnato dai tecnici regio-nali. Durante questo vertice si ètrovato un punto di equilibrio frale esigenze regionali di sviluppodel territorio e le competenze co-munali sulla tutela delle propriezone.I termini dell’intesa raggiunta so-no stati spiegati da un comunica-to ufficiale del Governo Letta. LaRegione Veneto si è infatti impe-gnata ad apportare alcune modi-fiche alla legge regionale ricono-scendo ai Comuni la possibilità,attraverso le procedure della va-riante semplificata dei piani ur-

È banistici, di apporre limiti al nuo-vo Piano casa della Regione.L’impegno sottoscritto esplicitache gli interventi previsti dal Pia-no casa non troveranno applica-zione per gli edifici oggetto di spe-cifiche norme di tutela urbanisti-ca anche in relazione a quegli stru-menti che saranno approvati daiComuni dopo l’entrata in vigoredel Piano casa ter. Rimane quindifermo l’ordinario potere urbani-stico dei Comuni interessati dal-le disposizioni della nuova legge.L’abrogazione, con la nuova leggeregionale, delle norme del prece-dente Piano casa relative ad un ge-neralizzato potere di blocco daparte dei Comuni viene quindicompensata dalla precisazioneche rimangono fermi gli ordinaripoteri urbanistici dei Comuni.La Regione si è impegnata anchea rivedere l’art. 3 comma 3 dellaLegge regionale dove si prevedela possibilità di realizzare gli in-terventi di ampliamento a distan-za non superiore a 200 metri dallotto di pertinenza.Restano impugnati l’art. 7 e l’art.10 comma 6 che estendono gli in-terventi edilizi anche alle aree arischio idrogeologico e l’art. 11comma 1 e 2 che elimina l’obbli-go, per gli interventi di ristruttu-razione edilizia, di rispettare la sa-goma esistente.

C’È UNA NUOVA NORMA CHE PERMETTE L’AUTONOMIA

Scuole paritarie alla Regione?I PUNTI DELL’INTESA REGIONE-GOVERNO

Modifiche al Piano casa

L’incontro Fism in Regione, con Sernagiotto e Rubinato

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2 febbraio 2014

DOMENICA 2 GIORNATA PER LA VITA CONSACRATA

Religiosi,svegliate il mondo

omenica 2 febbraio al-le 15 in Cattedrale aVittorio Veneto il Ve-

scovo presiede i secondi vesprinella festa della Presentazionedi Gesù al tempio, Giornatadella vita consacrata. La cele-brazione inizia con il Lucer-nario. Particolarmente invita-ti i membri degli istituti reli-giosi. Vengono ricordati quan-ti celebrano significativi anni-versari (25º, 50º, 60º ecc.) del-la propria professione religio-sa.

Frati e suore diminuiscono inItalia (anche altrove). Oggi nelnostro Paese ci sono circa 20mila religiosi e 89 mila suore(il 46% ultrasettantenni). Era-no 154 mila le religiose nel1971, mentre i religiosi stava-no sulle 30 mila unità. Ma la vita religiosa custodisceun potenziale che, nonostan-te i numeri, continua ad averegrande valore per gli uomini ele donne di oggi, un potenzia-le che non può rimanere chiu-

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so nei conventi, ma che, al con-trario deve essere un talentotrafficato per le strade delmondo. In un’ormai famosodiscorso all’Unione dei supe-riori generali, papa Francesco(che, ricordiamolo, è un reli-gioso) ricordò: «La radicalitàevangelica non è solamentedei religiosi, è richiesta a tut-ti. Tuttavia, i religiosi seguonoil Signore in maniera speciale,in modo profetico». E questaè la «testimonianza» che papaFrancesco si aspetta: «I reli-giosi devono essere uomini e

donne capaci di svegliare ilmondo. La vita è complessa, èfatta di grazia e di peccato. Seuno non pecca, non è uomo.Un religioso che si riconoscedebole e peccatore non con-traddice la testimonianza cheè chiamato a dare, ma anzi larafforza».In quell’occasione papa Fran-cesco chiese ai religiosi di evi-tare il fondamentalismo e illu-minare il futuro. E ribadì laconvinzione che «i grandicambiamenti della storia si so-no realizzati quando la realtàè stata vista non dal centro, madalla periferia. Stare nelle pe-riferie aiuta a vedere e capiremeglio, a fare un’analisi piùcorretta della realtà, rifuggen-do dal centralismo e da ap-procci ideologici».La priorità della vita consa-crata, per Francesco, è «la pro-fezia del Regno che non è ne-goziabile». Una profezia «chefa rumore» e che ha il carismadi «essere lievito». E ha inco-raggiato a «cercare semprenuovi cammini» perché il ca-risma non diventi sterile. Riguardo alle vocazioni in cre-scita nelle Chiese giovani, hasottolineato che «il carismanon è una bottiglia di acquadistillata. Bisogna viverlo conenergia, rileggendolo ancheculturalmente. Ma così c’è ilrischio di sbagliare, direte, dicommettere errori. È vero, èrischioso. Faremo sempre de-gli errori, non ci sono dubbi.Ma questo non deve frenarci.Infatti dobbiamo sempre chie-dere perdono e guardare conmolta vergogna agli insucces-si apostolici che sono stati cau-sati dalla mancanza di corag-

gio».Un tema caro al Papa è la fra-ternità: «A volte è difficile vi-vere la fraternità, ma se non lasi vive non si è fecondi. Se u-na persona non riesce a vive-re la fraternità, non può vive-re la vita religiosa. Il conflitto

è inevitabile ma va assunto:non deve essere ignorato. Secoperto, esso crea una pres-sione e poi esplode».Al termine di quell’incontro ilPontefice annunciò che il 2015sarà un anno dedicato alla vi-ta consacrata.

SUORE ANNIVERSARI DI PROFESSIONE7755ººSr Maddalena Berto (Suore M.Bambina - Vittorio Veneto)Sr M. Cleope Gazzola (France-scane Cristo Re - Villa Bianca,Tarzo)Sr Amedea Polano (Francesca-ne Cristo Re - Villa Bianca, Tar-zo)

7700ººSr Teodora Zorzetto (France-scane Cristo Re - Villa Bianca,Tarzo)Sr Vittoria Zatta (FrancescaneCristo Re - Villa Bianca, Tarzo)Sr Teofana Bisognin (France-scane Cristo Re - Villa Bianca,Tarzo)Sr Aloysia Bredariol (France-scane Cristo Re - Villa Bianca,Tarzo)

6600ººSr M. Geltrude Erisimo (Mona-stero Cistercense San Giaco-mo di Veglia)Sr Laura Rorato (Fma - CollegioImmacolata, Conegliano)Sr Angelina Cestonaro (Sorelledella Misericordia - Conegliano)Sr Albagiovanna Bianco (Sorel-le della Misericordia - Cone-gliano)Sr Claudia Verzotto (Suore M.Bambina - Vittorio Veneto)Sr Giulia Zabeo (Suore M. Bam-bina - Vittorio Veneto)Sr Francesca Biribini (Suore M.Bambina - Vittorio Veneto)Sr Antonietta Zanirato (SuoreM. Bambina - Vittorio Veneto)Sr Gregoria Buso (Suore San-to Volto - San Fior)Sr Ester Agostini (Suore SantoVolto - San Fior)

Sr Narcisa Baggio (Suore San-to Volto - San Fior)

5500ººSr Rosalba Bazzana (Suore SanCamillo - Casa Fenzi, Cone-gliano)Sr Anna Maria Sedrani (Fran-cescane Elisabettine - Pianza-no)Sr Carmelina Cavalli (Franc.Missionarie S. Cuore di Gemo-na - Savassa)Sr Vincenza Zanatta (Suore diM. Bambina - Pieve di Soligo)Sr Giuliana Corazza (France-scane Cristo Re - Villa Bianca,Tarzo)Sr Roselena Rui (Suore Giu-seppine - Collegio, Vittorio Ve-neto)Sr M. Marisa Gioconda Boldrin(Serve di Maria Riparatrici - Vi-dor)Sr Antonietta Curto (Fma Ope-ra De Mori - Vittorio Veneto)Sr Maristella Bonivento (SuoreSanto Volto - San Fior)Sr Claretta Zenari (Sorelle del-la Misericordia - Conegliano)Sr M. Pierina Gozzo (Sorelle del-la Misericordia - Conegliano)Sr Prima Chinellato (Suore di M.Bambina - Vittorio Veneto)Sr Valentina Monaco (Suore diM. Bambina - Vittorio Veneto)Sr Eugenia Zarpellon (Suore diM. Bambina - Vittorio Veneto)Sr Emanuele Sottovia (Suore diM. Bambina - Vittorio Veneto)Sr Paola Chinello (Suore di M.Bambina - Vittorio Veneto)

2255ººSr Alfreda Tabada (Figlie del Di-vino Zelo - Vittorio Veneto)

RELIGIOSI GIUBILEIPPrrooffeessssiioonnee rreelliiggiioossaa8800ººFra Adolfo Barbiero (Cap-puccini-Conegliano)7755ººP. Serafino Trentin (Giuseppi-ni-Oderzo)7700ººP. Ottaviano Danese (Giu-seppini-Oderzo)P. Gastone Pascotto (Giu-seppini-Conegliano)6600ººP. Guglielmo Cestonaro (Giu-seppini-Conegliano)P. Giuseppe Pavan (Giusep-pini-Oderzo)

2255ººFra Daniele Tesolin (Minori-Vittorio Veneto)

OOrrddiinnaazziioonnee pprreessbbiitteerraallee6600ººP. Ottaviano Danese (Giu-seppini-Oderzo)P. Gastone Pascotto (Giu-seppini-Conegliano)5500ººFra Alfonso Fratucello (Mino-ri-Motta)Fra Giulio Baratto (Minori-Vit-torio Veneto)P. Silvio Lorenzini (MissionariConsolata)

PAPA FRANCESCOIl fantasma dacombattere èl’immagine della vitareligiosa comerifugio econsolazionedavanti a un mondoesterno difficile ecomplesso

MESSA PER LE VOCAZIONIiovedì 6 febbraio alle18.30 nella chiesa par-

rocchiale di Godega l’appun-tamento mensile con la cele-brazione della messa del Ve-scovo per le vocazioni di spe-ciale consacrazione.

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BIBANODOMENICA 9 FEBBRAIO A VITTORIO VENETOIL DIRETTORE DELL’UFFICIO NAZIONALE FAMIGLIE

Famiglia accantoamiglia accanto - Apertura, accoglienza, accompagnamento” è il tema delconvegno delle famiglie che si terrà domenica 9 febbraio all’istituto Santa

Giovanna d’Arco (Giuseppine) in via Cenedese 2 a Vittorio Veneto. Interverràdon Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale familiare.Questo il programma: 8.45 accoglienza; 9.15 saluto del vescovo Corrado e pre-ghiera; 9.30 intervento di don Paolo Gentili; 10.15 lavori di gruppo: famiglie ac-canto… 1) nella preparazione al matrimonio, 2) nei primi anni del matrimonioe nella crescita dei figli, 3) negli impegni quotidiani, 4) nella malattia e nella vec-chiaia, 5) nelle ferite della comunione familiare; 11.30 messa; 13 pranzo al sac-co; 15 presentazione del nuovo documento nazionale e degli itinerari formati-vi diocesani sulla preparazione al matrimonio cristiano; 16.30 conclusione.All’arrivo si sceglierà il gruppo in cui lavorare (max 15 persone per gruppo). Èprevista l’animazione per bambini e ragazzi.Organizzano l’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e la Diocesi.

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ANCHE UN GRUPPO DI FIDANZATI DALLA DIOCESIALL’INCONTRO DEL 14 FEBBRAIO A ROMA

S. Valentino dal Papan occasione della festa di SanValentino, venerdì 14 febbraio,

papa Francesco incontrerà i fi-danzati nell’aula Paolo VI in Vati-cano alle 11. Anche la nostra dio-cesi parteciperà all’evento: sonoinvitati i fidanzati che hanno giàfrequentato o stanno vivendo i percorsi di preparazione almatrimonio. Iscrizioni entro il 30 gennaio presso gli Uffi-ci famiglia della diocesi, chiamando in Curia dalle 9 alle13 o dalle 14 alle 15.30 al numero 0438-948231 e chie-dendo di Sabina, oppure scrivendo a [email protected]. Ilviaggio e l’eventuale permanenza a Roma sono da orga-nizzarsi in modo autonomo.

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Chiesa2 febbraio 2014 9

DOMENICA 2 FEBBRAIO GIORNATA PER LA VITA

Un fiore pergenerare futuro

DAI VESCOVI DEL TRIVENETO UNA NOTA PASTORALE

Non stravolgiamo i fondamentalifatti e principi di natura

i intitola, mutuando una frasedi papa Francesco, “Il compi-

to educativo è una missione chia-ve!” la Nota pastorale dei vescovidel Triveneto dedicata ad “alcuneurgenti questioni di carattere an-tropologico ed educativo” e cheesce nell’imminenza della Gior-nata nazionale per la vita (2 feb-braio).Il testo è stato approvato all’una-nimità nei giorni scorsi dalla Con-ferenza episcopale triveneto e in-tende offrire a tutti una riflessio-ne autorevole, in comunione colmagistero di papa Francesco, e uncontributo positivo al bene co-mune affrontando “questioni e-ducative che riguardano aspettifondamentali e delicatissimi del-l’essere umano, con numerose epreoccupanti ricadute in ambitoculturale, formativo, educativo e,quindi, politico della nostra so-cietà (triveneta, italiana, europea)e che toccano e coinvolgono inmodo diretto la vita delle perso-ne, delle famiglie e della scuola”.All’inizio la Nota, dopo aver evi-denziato i molteplici aspetti lega-ti alla difesa e alla promozione del-

S la vita nell’attuale contesto, fa ri-ferimento – a titolo d’esempio –a questioni emergenti dalla re-cente attualità (l’ideologia del gen-der e la traduzione legislativa del-la lotta all’omofobia, taluni orien-tamenti sull’educazione sessualeai bambini nelle scuole, l’uso deitermini “padre” e “madre” in am-bito pubblico, il significato e il va-lore del concetto di “famiglia” coni rischi di stravolgimento a cui èoggi soggetto) per spiegare comei vescovi avvertano “la responsa-bilità e il dovere di richiamare tut-ti all’importanza di una correttaformazione delle nuove genera-zioni – a partire da una visionedell’uomo integrale e solidale –affinché possano orientarsi nellavita, discernere il bene dal male,acquisire criteri di giudizio e o-biettivi forti attorno ai quali gio-care al meglio la propria esisten-za”.I vescovi riaffermano, in primoluogo, “la dignità e il valore dellapersona umana, la tutela e il ri-spetto che si devono ad ogni per-sona, soprattutto se in situazionidi fragilità, nonché la necessità di

continuare a combattere strenua-mente ogni forma di discrimina-zione o, addirittura, di violenza”,invitano a riconoscere la “ric-chezza insostituibile della diffe-renza” (iniziando da quella fon-damentale, tra “maschile” e “fem-minile”) e “la specificità assolutadella famiglia” come “unione sta-bile dell’uomo e della donna nelmatrimonio”, senza sottovalutare“il grave pericolo che deriva daldisattendere o stravolgere i fon-damentali fatti e principi di natu-ra che riguardano i beni della vi-ta, della famiglia e dell’educazio-ne, confondendo gli elementi o-biettivi con quelli soggettivi e vei-

colati da discutibili concezioni i-deologiche della persona che nonconducono al vero bene né deisingoli né della società”. E lo fan-no richiamandosi più volte alleparole di papa Francesco – la metàdelle citazioni presenti sono trat-te dal suo magistero – ma anchea testi “laici” come la Costituzio-ne italiana, la Dichiarazione uni-versale dei diritti dell’uomo e laCarta dei diritti fondamentali del-l’Unione europea. I vescovi – riprendendo quantoespresso, anche di recente, dallaSanta Sede al Comitato Onu del-la Convenzione dei diritti del fan-ciullo – ribadiscono che non è ac-cettabile “un’ideologia del genderche neghi di fatto il fondamentooggettivo della differenza e com-plementarietà dei sessi, divenen-do anche fonte di confusione sulpiano giuridico”. E aggiungono:“Invitiamo a non avere paura e anon nutrire ingiustificati pudorio ritrosie nel continuare ad utiliz-zare, anche nel contesto pubblico,le parole tra le più dolci e vere checi sia mai dato di poter pronun-ciare: ‘padre’, ‘madre’, ‘marito’, ‘mo-glie’, ‘famiglia’ fondata sul matri-monio tra un uomo e una donna”.La Nota sostiene e incoraggia“l’impegno e lo sforzo di quantiaffrontano ogni giorno, anche nelcontesto pubblico e nella pro-spettiva di una vera e positiva ‘lai-cità”, le più importanti questioniantropologiche ed educative delnostro tempo e che segnatamen-te riguardano: la difesa della vita,dal concepimento al suo naturale

spegnersi, la famiglia, il matri-monio e la differenza sessuale, lalibertà religiosa e di educazione”.E ricorda che “la proposta cristia-na punta al bene integrale del-l’uomo e contribuisce in modo de-cisivo al bene comune e alla pro-messa di un buon futuro per tut-ti. E pur in un contesto di diffusasecolarizzazione, come ricordapapa Francesco, nessuno può esi-gere da noi che releghiamo la re-ligione alla segreta intimità dellepersone, senza alcuna influenzasulla vita sociale e nazionale, sen-za preoccuparci per la salute del-le istituzioni e della società civile,senza esprimersi sugli avveni-menti che interessano i cittadini”.La diffusione della Nota nellaGiornata per la vita vuole, inoltre,evidenziare che alla Chiesa sta acuore “la vita delle persone in tut-ti i suoi aspetti. Una vita che è do-no di Dio ed è cosa preziosa, maè minacciata e resa fragile da mol-te cause”. Il testo dei vescovi – ri-chiamando espressamente le tan-te persone, famiglie e situazioniin difficoltà oggi esistenti, anchee soprattutto a causa della crisi e-conomica – manifesta, infine, lavolontà della Chiesa triveneta di“continuare, insieme a tutte le per-sone di buona volontà, a sostene-re la vita umana in ogni momen-to e in ogni circostanza, ribaden-done l’inviolabile dignità e of-frendo concreti aiuti a chi vive fra-gilità e sofferenze”. Compreso, na-turalmente, il delicatissimo e de-cisivo “fronte” educativo e antro-pologico.

NEL 2013 IL CALO DELLE NASCITE CORRISPONDEALLA POPOLAZIONE DI UN MEDIO COMUNE

Una città sparitan Italia nascono sempre me-no bambini. Secondo i dati

provvisori Istat, riferiti ai pri-mi sette mesi del 2013, il sal-do negativo è il peggiore da 33anni: rispetto al 2012 sono na-ti 62 neonati in meno al gior-no. Più di 22 mila bambini chemancano all’appello. Se la cifraforse non rende l’idea, è me-glio ricorrere all’esempio di u-na vecchia Pubblicità Progres-so che sensibilizzava sulla per-dita quantitativa della forestaamazzonica. Ebbene, i bambi-ni non nati corrispondono al-l’incirca alla popolazione di unmedio comune della provincia

I italiana. Quindi quest’annoci siamo giocati, a scelta: Lu-mezzane, Colleferro oppureAriano Irpino. Una cittadinaintera sparita, cancellata,dissipata. Interpretati così, inumeri cambiano decisamen-te la prospettiva e forniscononuova linfa apprestandoci acelebrare, questa domenica 2febbraio, la 36ª Giornata per lavita. Anche per rispondere achi si chiede se ancora c’è bi-sogno di festeggiare questa ri-correnza o se in fondo non siperda nella lunga processioneormai pressoché quotidiana di“giornate per qualcosa”, che vo-

gliono ricordare un po’ tutto epoi spesso passano senza col-po ferire.Non a caso il messaggio dellaConferenza episcopale italia-na pone a tema “Generare fu-turo”. È un bel verbo generare.Significa dare la vita, procrea-re, dare origine, ma anche ca-gionare, provocare, suscitare.Tutti sinonimi, seppure convenature diverse. E poi un ge-neratore è quello che dà ener-

gia: quale energia è più fortedi quella vitale? Colui che è ge-nerato, è dello stesso “genere”di chi lo genera, quindi gene-rare è trasmettere qualcosa disé, di generazione in genera-zione. Ma che succede se que-sta trasmissione si interrom-pe, se non ci sono più bambi-ni cui i nonni possano raccon-tare com’era, per far loro im-maginare come sarà? Certo c’èla crisi che frena, che inibisce,che spaventa. Oggi la fascia dietà compresa tra i 25 e i 35 an-ni, quella più fertile, in cui sto-ricamente si “fa famiglia” e siaccolgono i figli, è anche quel-la che più risente della preca-rietà economica. La recessio-ne blocca la speranza e posti-cipa le decisioni. A questo siaggiunge la miopia della poli-tica che invece di promuoveree adottare politiche di soste-gno alla genitorialità, ristagna

affidandosi a un welfare fami-liare che non regge più la sup-plenza alle carenze dello Statosociale. A ciò si aggiunge unadichiarata sfiducia dei giovaninel futuro e nel mondo in ge-nerale, visto come irrimedia-bilmente corrotto e insicuro.Il futuro è nuovo ogni giornoe serve a costruire il presente,a dare una meta su cui co-struire i nostri progetti. Un do-mani molto prossimo dove“accogliere con stupore la vita,il mistero che la abita, la suaforza sorgiva, come realtà chesorregge tutte le altre”. Per que-sto “generare futuro” è più diun tema, di un titolo per undocumento. È l’invito a esserepromotori e custodi responsa-bili dell’unica vera e sorpren-dente energia in grado di ri-mettere la società in movi-mento: la vita.

Emanuela Vinai

omenica 2 febbraio laChiesa italiana celebra laGiornata per la vita. Il te-

ma scelto dai vescovi per l’edizio-ne 2014 è “Generare futuro”. La se-

Dra di sabato 1º febbraio, alle 20.30nella chiesa parrocchiale di SantiPietro e Paolo in Vittorio Veneto,si tiene la tradizionale veglia dipreghiera per la vita, presieduta

dal vescovo Corrado. Portano laloro testimonianza Pierina Cudercofondatrice dell’associazione LaPorta (tema: “Superare la culturadello scarto e accrescere la cultu-

ra dell’incontro) e gli sposi Fran-cesca e Roberto Bortoluzzi diPianzano, impegnati nel mondodella scuola e dell’educazione (“Lacultura dell’incontro fonte di ogniazione educativa”). OrganizzanoMovimento per la vita e Pastora-le diocesana della famiglia.Domenica 2 in tutte le chiese del-la diocesi si pregherà per la vitanascente e al termine delle cele-brazioni verranno distribuite leprimule – “fiori per la vita” – al fi-ne di raccogliere fondi a sostegnodella casa di accoglienza per mam-me e bambini di Vittorio Veneto“Mater Dei” e di altre iniziative fi-nalizzate alla promozione della vi-ta. “Un fiore per la vita” è un’ini-ziativa del Centro di aiuto alla vi-ta-Movimento per la vita.

MENO NASCITESecondo i dati provvisoriIstat, riferiti ai primi settemesi del 2013, il saldonegativo è il peggiore da33 anni: rispetto al 2012 sono nati 62 neonati in meno al giorno

I VESCOVILa proposta cristianapunta al beneintegrale dell’uomo econtribuisce in mododecisivo al benecomune e allapromessa di un buonfuturo per tutti

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Chiesa 2 febbraio 201410

CONSEGNATI DAL VESCOVO IN CATTEDRALE

Musica sacraattestati di merito

omenica 19 gennaio, inoccasione dell’annualeincontro dei cori par-

rocchiali in Cattedrale per laconclusione dei festeggiamentiin onore di San Tiziano, il ve-scovo Corrado, alla fine dellacelebrazione, ha consegnato idiplomi ad alcuni allievi dellaScuola diocesana di musica “V.Fortunato” che hanno comple-tato i corsi di Organo e Dire-zione corale. Inoltre, su segna-lazione dei parroci, alcuni di-rettori di coro e organisti dellenostre comunità parrocchiali

Dhanno ricevuto l’attestato dimerito per il loro prezioso e co-stante servizio di animazione inambito liturgico.È stato un momento significa-tivo per tutti i presenti soprat-tutto per il fatto che l’esperien-za liturgica celebrativa, con lavalorizzazione della ministeria-lità anche da parte di cantori,maestri di coro, organisti, vienemaggiormente qualificata e nel-lo stesso tempo diventa mo-mento significativo di coinvol-gimento di tutti coloro che vipartecipano, in una “attiva e

fruttuosa partecipazione”, comeil Concilio stesso ricorda.Il cammino delle nostre comu-nità parrocchiali si è ulterior-mente rafforzato in questa di-rezione, negli ultimi anni, gra-zie proprio ad ulteriori percor-si di formazione, tesi alla quali-ficazione, non solo tecnica masoprattutto liturgica, di coloroche operano in questo settore.Auspichiamo che ci possa esse-re una sempre più convinta ac-coglienza, da parte delle nostrecomunità di queste importantie arricchenti opportunità.

I PREMIATIcco l’elenco dei premiati:

Per la Scuola di musica sacra: Orga-no: Cia Guido, De Zotti Marco,De Martin Daniele, Verardo Mau-rilio, Favret don Marco; Musicacorale: Buosi Elisa e Lis suor Tere-sia Dina.

Per il servizio in parrocchia:- Pirocca Carlo - 25 anni di servi-zio come organista a SS. Pietro ePaolo- Comiotto Tecla - 20 anni di ser-vizio come direttrice coro a Car-ve di Mel- De Bortoli Rosanna - 25 anni diservizio a Camino e 5 anni a Frat-

ta di Oderzo come direttrice coro- Tolin Italo - 15 anni di serviziocome direttore coro a Tezze diVazzola- Busetto Donatella - 30 anni diservizio come organista a Sacile- Missinato Mirella - 45 anni di ser-vizio come organista a Sacile- Berlese Carlo - 15 anni di servi-zio come direttore coro a Sacile- Biscaro Dario - 20 anni di servi-zio come direttore coro a Farra diSoligo- Coan Michela - 25 anni di servi-zio come direttrice coro a RevineLago- Ciciliot Aldo - 35 anni di servi-zio come organista a Fregona.

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Il maestro Sandro Carnelos, insegnante della classe di organo, con alcuni allievi che hanno ricevuto il diploma

Offerte alla Caritasfferte Caritas ottobre, no-vembre e dicembre 2013

PPeerr 55 ppaannii ee 22 ppeesscciiPilat Claudia, Fontanelle 100;De Biasi Camillo, Conegliano500; Parrocchia Meschio 600;Penco C. e Dede N., VittorioVeneto 500; Carità del Vesco-vo 5.000; Cassa risparmio delVeneto 8.000; Friulintagli, Vil-lanova di Prata 5.000; GrandoPietro, Orsago 50; CesconChiara e Stefania 100; Cec-chetto Spinazzè Maurizio 350;Fam. Freschet in memoria def.toS. Fior 80; Parrocchia di Chia-rano 1.050.PPeerr ssoosstteeggnnoo aa ddiissttaannzzaa iinn BBee--nniinnParrocchia S. Tommaso, Gaia-rine 200.PPeerr ssoosstteeggnnoo aa ddiissttaannzzaa BBuurrkkii--nnaa FFaassooDe Palma Angela, Gaiarine200.PPeerr ssoosstteeggnnoo aa ddiissttaannzzaa MMaalliiGiobbio Mariuccia e Vio Fulvio150.PPeerr uurraaggaannoo FFiilliippppiinneeNN Vittorio Veneto 250; NN Vit-torio Veneto 100; Gruppo pre-ghiera Godega 250; ParrocchiaVistorta di Sacile 120; De Bia-si Camillo, Conegliano 250; Fa-vero Dino, Revine 150; Borto-lo Mario, Conegliano 25; For-

O nasier, Conegliano 100; S. M.Chiarano 50; Parrocchia Colfo-sco 400; Ospedale Vittorio Ve-neto 100; NN VittorioVeneto2.000; Buosi Carla, Coneglia-no 300; Gava Luciana, Cone-gliano 1.000; Parrocchia Orsa-go 180; Parrocchia S. Fior diSotto 207; Parrocchia Menarè100; Parrocchia Vistorta 85;Parrocchia Villa di Villa di Mel150; Parrocchia S. Antonio Tor-tal 175; Parrocchia Trichiana450; Parrocchia Collalto 65;Parrocchia Barbisano 90; NN20; Unione sacerdotale S. Raf-faele 10.000; Parrocchia S. An-drea Vittorio Veneto 275; Par-rocchia Serravalle 208; Chie-sa S. Raffaele 30; ParrocchiaMosnigo 170; Parrocchia Cor-dignano 307; Parrocchia VillaBelvedere 70; Parrocchia Pini-dello 75; Parrocchia Sarano 65;Parrocchia Caneva 130; Par-rocchia Stevenà 60; ParrocchiaAlbina 75; Parrocchia Ghirano115; Parrocchia SS. Martino eRosa Conegliano 350; Parroc-chia Fregona 90; Parrocchia O-sigo 50; Parrocchia Valmareno25; Parrocchia Tempio di Or-melle 50; Parrocchia Gaiarine200; Parrocchia Campomolino75; Parrocchia Oderzo 450;Parrocchia Cimetta 157,50;

Parrocchia S. Lucia di Piave155; Parrocchia Chiarano 200;Parrocchia Falzè di Piave 150.PPeerr aalllluuvviioonnee SSaarrddeeggnnaaCescon Alessandro, Fontanel-le 50; Michelon Luigi, Corba-nese 100; De Biasi Camillo,Conegliano 250; Favero Dino,Revine 150; Bortolo Mario, Co-negliano 25; NN Vittorio Vene-to 150; Parrocchia S. MicheleSacile 415; Parroccchia S.Giovanni Battista S. Fior 500;Bottecchia Giovanni, VittorioVeneto 50; Parrocchia Orsago180; Parrocchia Menarè 100;Parrocchia Vistorta 85; Parroc-chia Villa di Villa di Mel 150;Parrocchia S. Antonio Tortal175; Parrocchia Trichiana 450;Parrocchia S. Maria di Campa-gna 250; Parrocchia S. Ana-stasio 70; Parrocchia Collalto65; Parrocchia Barbisano 95;NN 30; Unione sacerdotale S.Raffaele 5.000; Parrocchia S.Andrea Vittorio Veneto 275;Parrocchia Serravalle 208;Chiesa S. Raffaele 30; Parroc-chia Mosnigo 170; ParrocchiaCordignano 310; ParrocchiaVilla Belvedere 70; ParrocchiaPinidello 75; Parrocchia Sara-no 66; Parrocchia Caneva 130;Parrocchia Stevenà 60; Par-rocchia Albina 75; ParrocchiaGhirano 115; Parrocchia S.Martino e Rosa Conegliano350; Parrocchia Fregona97,37; Parrocchia Osigo53,44; Parrocchia Bocca di

Strada 400; Parrocchia Valma-reno 25; Parrocchia Tempio diOrmelle 50; Parrocchia Gaiari-ne 200; Parrocchia Campomo-lino 75; Parrocchia Cimetta157,50; Parrocchia S. Lucia diPiave 155; Parrocchia Chiara-no 209,65; Parrocchia Falzè diPiave 150.PPeerr ffaammiigglliiee iinn ddiiffffiiccoollttààForesto Gabriele 200; Bortoli-ni Antonio, Vittorio Veneto 50;Giulia Camilotti Olanda 500;NN Vittorio Veneto 800; NN Vit-torio Veneto 1.000; NN VittorioVeneto 800; NN Vittorio Vene-to 800; NN Vittorio Veneto 50;Forania La Vallata 525.PPrrooggeettttoo AAffrriiccaa MMaappeelllliiMapelli Teresa 180.SSeeddee CCaarriittaass ppeerr nneecceessssiittàà uurr--ggeennttiiIn memoria di Dotta Norma,Pianzano 10.000.PPrrooggeettttoo SSiirriiaa ““11 ppiinnoo xx 11 bbaamm--bbiinnoo””Raccolte offerte per un totaledi 4.860 euro.

i seguito riportiamo leofferte raccolte a favo-

re della Casa Mater Dei nel4º trimestre 2013: NN1.500; Della Libera Paola egruppo di collaboratori peri 730 1.000; NN 130;Buffon Pio per i bambinidella Mater Dei 1.000; Leamiche del ricamo di Cor-dignano 700; NN Marenodi Piave 350; Cresimati diCison di Valmarino 100;Marcella Zucconi 100; Par-rocchia Meschio 300; NN130; In memoria di RosaPatrizia Bastanzetti 545,60;Gruppo famiglia San Fior diSopra 120; Orchestra del-la Speranza, Castelbrando300; Matteo di Oderzo300; Bortolon Emma 100;Famigliari, amici e cono-scenti in ricordo di ElenaBrunello di Cordignano1.700; NN 350; NN 400;NN 200; Maeg Costruzio-ni, Vazzola 250; Stefania,parrocchia di Costa di Co-negliano 200.

D

CASA MATER DEI

SEMINARIOcco le offerte raccolte proSeminario a dicembre

2013: NN 500; NN a mezzodon Alessandro 110; NN 300;Gruppo famiglie Ponte dellaPriula 45; Un sacerdote 2.000;Frati Cappuccini Conegliano950.

E

A PADOVA CORSO PER INSEGNANTI

Cosmologia, evoluzionee neuroscienze

osmologia, evoluzione, neu-roscienze. Ha seguito questo

percorso la riflessione propostanell’ultimo triennio dalla Facoltàteologica del Triveneto con il di-partimento di fisica e astronomiadell’Università di Padova in temadi dialogo tra scienza e teologia e

C rivolta, in particolare, agli inse-gnanti delle scuole di ogni ordinee grado. Tre cicli di conferenze –che hanno coinvolto 250 docentidi materie scientifiche e di reli-gione cattolica, ma anche di filo-sofia e di altre discipline, prove-nienti da tutto il Veneto – si sono

mossi sulla scia dell’anno galileia-no, il 2009, per riattivare quellalunga tradizione padovana di dia-logo e interazione feconda tra sa-peri diversi. Teologi, filosofi escienziati si sono alternati in undialogo chiaro e aperto con gli in-segnanti di scuola, mossi dall’in-tento di dare spazio e risposte al-le molte domande espresse, in ul-tima istanza, dagli studenti.Dato il positivo riscontro degli an-ni passati, l’appuntamento è statoistituzionalizzato come corso an-nuale di aggiornamento.Il nuovo ciclo di conferenze, dal ti-tolo “Chi è l’uomo? Tra neuro-scienze, teologia e filosofia”, pren-derà il via il 6 marzo in Facoltà(via del Seminario 7 a Padova) e

proseguirà nei tre giovedì succes-sivi con alternanza di sedi tra Fa-coltà e Dipartimento di Astrono-mia (vicolo dell’Osservatorio 3).Il primo incontro avrà carattereintroduttivo e indagherà stru-menti e scenari delle neuroscien-ze con l’intervento di Davide Qua-ranta (Istituto di Neurologia, U-niversità Cattolica - Roma). Sa-ranno poi affrontati i nodi criticidella questione, rispettivamentenegli appuntamenti del 13 e del20 marzo: “Libertà, etica, relazio-ni: uno sguardo neuroscientifico”con Roberto Mordacci (Facoltà diFilosofia, Università S. Raffaele -Milano) e Corrado Sinigaglia (Fa-coltà di Filosofia, Università diMilano); “Neuroteologia?” con

Giorgio Vallortigara (Center forMind/Brain Sciences, Universitàdi Trento) e Giorgio Bonaccorso(Facoltà teologica del Triveneto -Padova). Concluderà la serie, il 27marzo, il dialogo con Laura Boel-la (Facoltà di Filosofia, Universitàdi Milano) e Leonardo Paris (Fa-coltà teologica del Triveneto - Bel-luno) sul tema “Filosofia e teolo-gia di fronte agli interrogativi del-le neuroscienze”.I posti sono limitati a 60 parteci-panti. L’iscrizione è gratuita (co-stituirà titolo di preferenza l’ap-partenenza alle classi di concorsoA037-A038-049-060 e Irc). Infor-mazioni e iscrizioni (obbligatorie,entro il 26 febbraio 2014) suwww.fttr.it.

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Chiesa2 febbraio 2014 11

SI RIFLETTERÀ SULLA FAMIGLIA. PARTECIPERÀ ANCHE STELLA

Si avvicinail concistoro

ono 209 i diocesani che an-dranno a Roma dal 21 al23 febbraio prossimi, con

i quattro pullman organizzatidall’Ufficio diocesano pellegri-naggi e dalla parrocchia di Pie-ve, per partecipare al concisto-ro nel corso del quale papaFrancesco creerà cardinale ilpievigino mons. BeniaminoStella. A loro si aggiungerannouna settantina di familiari diStella e altre persone che rag-giungeranno la capitale con ipropri mezzi.Papa Francesco ha convocato ilconcistoro per la creazione deinuovi cardinali per il 22 feb-braio, festa della Cattedra di SanPietro. “Ad essere promossi car-dinali – recita il canone 351 delCodice di diritto canonico –vengono scelti liberamente dalRomano Pontefice uomini chesiano costituiti almeno nell’or-

Sdine del presbiterato, in modoeminente distinti per dottrina,costumi, pietà e prudenza neldisbrigo degli affari; coloro chegià non siano vescovi devonoricevere la consacrazione epi-scopale. I cardinali vengonocreati con un decreto del Ro-mano Pontefice, che viene resopubblico davanti al Collegio deicardinali; dal momento dellapubblicazione essi sono vinco-lati dai doveri e godono dei di-ritti definiti dalla legge”.I nuovi cardinali saranno 19 (16effettivi e 3 con più di ot-tant’anni). Quattro di loro sonodi origine veneta (oltre a Stella,mons. Parolin, mons. Capovil-la e mons. Ezzati Andrello).A partire dall’elezione di papaPio X, nell’ormai lontano 1903,fino alla rinuncia di papa Bene-detto XVI – poco meno di unanno fa – sono stati celebrati

complessivamente 57 concisto-ri che hanno visto la creazionedi 731 cardinali di Santa Roma-na Chiesa.Negli stessi giorni del concisto-ro si riunirà il Consiglio degliotto cardinali “consultori” di pa-pa Francesco per la riforma del-la Curia romana. Inoltre il 20 eil 21 febbraio si terrà un conci-storo, al quale parteciperannoil Papa e tutti i cardinali presentia Roma, per discutere di fami-glia, tema che il Pontefice hamesso al centro del suo magi-stero e al quale sarà dedicato ilSinodo in programma il prossi-mo ottobre.

Appuntamenti pastorali del mesedi febbraio 2014

DI CARATTEREGENERALE

GGiioorrnnaattaa ddeellllaa vviittaa ccoonnssaaccrraattaaDomenica 2 è la 18ª Giornatamondiale della vita consacrata.Alle 15, in Cattedrale a VittorioVeneto, vespri presieduti dal ve-scovo Corrado.

GGiioorrnnaattaa ppeerr llaa vviittaaDomenica 2 è la 36ª Giornata na-zionale per la vita. Sabato 1, alle20.30 nella chiesa di Santi Pietroe Paolo a Vittorio Veneto, vegliadiocesana presieduta dal vesco-vo Corrado.

GGiioorrnnaattaa ddeell mmaallaattooMartedì 11 è la 22ª Giornata mon-diale del malato.

CCoonncciissttoorrooSabato 22, alle 11 nella basilicadi San Pietro a Roma, primo con-cistoro convocato da papa Fran-cesco e nomina di 19 nuovi car-dinali, tra i quali mons. Beniami-no Stella, originario di Pieve di So-ligo.

SACERDOTICCoonnssiigglliioo pprreessbbiitteerraalleeLunedì 3, alle 9 nella Casa di spi-ritualità a Vittorio Veneto, riunionedel Consiglio presbiterale dioce-sano.

RRiittiirroo ssppiirriittuuaalleeGiovedì 6, con inizio alle 9, ritirospirituale interforaniale per i pre-sbiteri nelle sedi di San Vende-miano, Motta, Stevenà e Pieve diSoligo.

IInnccoonnttrroo ddii ffoorrmmaazziioonneeLunedì 10, alle 9 in Seminario aVittorio Veneto, incontro di for-mazione per i presbiteri sul do-cumento pastorale della Cei “O-rientamenti pastorali sulla prepa-razione al matrimonio e alla fami-glia”. Con don Paolo Gentili, di-rettore dell’Ufficio nazionale di pa-storale familiare.

CCoorrssoo ddii aaggggiioorrnnaammeennttooDa lunedì 17 a giovedì 20, a Ca-vallino (Ve), corso di aggiorna-mento per i sacerdoti delle fora-nie La Colonna, Quartier del Pia-ve, Oderzo, Pedemontana.

USMIIInnccoonnttrroo ffoorrmmaattiivvooSabato 15, alle 8.30 dalle suoredi Maria Bambina a Vittorio Ve-neto, incontro formativo “Sobrietàfelice: come risolvere la questio-ne del tempo? Bussando alle por-te della sobrietà”. Guida padre A-driano Sella della diocesi di Pa-dova.

DIACONIRRiittiirroo ssppiirriittuuaalleeDomenica 2, alle 8.30 in Casa dispiritualità a Vittorio Veneto, ritirospirituale per la comunità diaco-nale.

MINISTRISTRAORDINARIDELLA COMUNIONEIInnccoonnttrroo ddii ffoorrmmaazziioonneeDomenica 9, alle 14.30 in Semi-nario, incontro di formazione peri ministri straordinari della comu-nione dell’alta diocesi. Relatorepadre Ermanno Savarino.

PASTORALESOCIALEE DEL LAVOROSSeettttiimmaannaa ssoocciiaalleeLunedì 3, in Casa Toniolo a Co-negliano, prima serata della Set-timana sociale diocesana “I par-titi servono ancora? Crisi dellarappresentanza e nuove forme dipartecipazione”. Paolo Pombeni,docente di Scienze politiche al-l’Università di Bologna, discute su“Mai così in basso. Diagnosi del-la decadenza del nostro sistemapartitico”. Mercoledì 5, al teatroCristallo di Oderzo, il tema è “L’al-ternativa possibile. La ricerca dinuove forme di rappresentanzapolitica” e il relatore Damiano Pa-lano, docente di Scienze politicheall’Università Cattolica di Milano. Venerdì 7, al cinema Careni di Pie-ve di Soligo, padre Giacomo Co-sta sj, direttore della rivista “Ag-giornamenti sociali”, analizza il te-ma “Per voi però non sia così (Lc22, 26). Le sollecitazioni della fe-de per una democrazia più parte-cipata”. Inizio sempre alle 20.30.

SEMINARIOOOppeenn ddaayyMercoledì 5 dalle 14 il Seminariodi Vittorio Veneto è aperto a quan-ti desiderano conoscere megliocome e dove vivono i seminaristi,con i ragazzi che già fanno l’e-sperienza del Seminario minorenella comunità giovanile.

CENTRODIOCESANOVOCAZIONISSccuuoollaa ddii pprreegghhiieerraaVenerdì 7, alle 20.30 in Semina-rio a Vittorio Veneto, appunta-

mento con la Scuola di preghie-ra. Tema “Quanto amore avre-mo?”.

VVeenniittee iinn ddiissppaarrtteeSabato 8 e domenica 9 incontrodi Venite in disparte, cammino didiscernimento per giovani dai 20ai 30 anni. Tema: “Con semplicitàdi cuore”.

CCaammmmiinnii vvooccaazziioonnaalliiDomenica 16, dalle 9 alle 16 (dal-le 16 di sabato 15 per i ragazzi)in Seminario a Vittorio Veneto, in-contro dei gruppi Samuel ed E-ster. Tema: “Libera il sogno di Dio,con Giuseppe... nella sapienza”.Incontro per i genitori alle 14.30.Sabato 22, dalle 16 alle 21.30 inSeminario a Vittorio Veneto, in-contro del gruppo Sicar. Si parladi Chiara d’Assisi, santa nella po-vertà.Domenica 23, dalle 9 alle 14 inSeminario a Vittorio Veneto, in-contro del gruppo Miriam. Tema:“La vita è un dovere, compilo”.Domenica 23, dalle 9 alle 16 inSeminario a Vittorio Veneto, in-contro dei gruppi Sirio e David.Tema: “Libera il sogno di Dio, conGiuseppe... nella gioia del perdo-no”. Incontro per i genitori alle14.30.

PASTORALEFAMILIARECCoonnvveeggnnoo ddiioocceessaannooDomenica 9, alle 9 al collegio SanGiuseppe a Vittorio Veneto, con-vegno diocesano di pastorale fa-miliare “Famiglie accanto”. Inter-viene don Paolo Gentili, direttoredell’Ufficio nazionale per la pa-storale della famiglia. Porta il suosaluto il vescovo Corrado.

IInnccoonnttrroo ppeerr sseeppaarraattii ee ddiivvoorrzziiaattiiMartedì 11, alle 20.30 a Casa To-

niolo di Conegliano, incontro delpercorso formativo-spirituale coni separati e i divorziati “La famigliad’origine”.

IInnccoonnttrroo ddii pprreegghhiieerraaVenerdì 14, alle 20.30 al mona-stero cistercense di San Giaco-mo di Veglia e dalle suore Servedi Maria Riparatrici a Vidor, in-contro di preghiera con e per lefamiglie ferite.

VVeegglliiaa ddii pprreegghhiieerraaVenerdì 28, alle 20.30 a Codo-gnè, veglia di preghiera del Ve-scovo con i fidanzati.

CARITASIInnccoonnttrrooSabato 22, alle 9 a Vittorio Vene-to, incontro tra gli assessori ai Ser-vizi sociali dei Comuni della dio-cesi e i rappresentanti degli uffi-ci Caritas.

CENTROMISSIONARIODIOCESANOEEsssseerree mmiissssiioonnaarriioo nneellllaa vviittaaSabato 22, dalle 15 alle 21 daidehoniani a Costa di Coneglia-no, incontro del percorso “Esse-re missionario nella vita, sulle stra-de del mondo” sul tema “La dif-ferenza culturale è un valore u-mano”.

LA NOSTRAFAMIGLIAGGllii iinnccoonnttrrii ddeell lluunneeddììLunedì 10, alle 20.30 a La NostraFamiglia di Conegliano, incontrodel gruppo Amici de La NostraFamiglia sui “cinque punti” dellostile di vita di don Luigi Monza.

CALENDARIO PASTORALE FEBBRAIO 2014

CAMMINO NEOCATECUMENALE:SABATO 1 INCONTRO COL PAPA

abato 1º febbraio papa Francesco incontra gli iniziatori del Cammino neo-catecumenale assieme a una numerosa rappresentanza delle comunità

sparse nel mondo tra cui famiglie, sacerdoti, seminaristi e catechisti itine-ranti. Sarà presente anche una rappresentanza della parrocchia di Santi Mar-tino e Rosa. Nell’occasione il Papa invierà un centinaio di famiglie nelle “mis-sio ad gentes” cioè come missionari in Paesi di tutto il mondo, dove il cri-stianesimo non è mai arrivato o è scomparso, in particolare in Asia (Cinacontinentale, Mongolia, Cambogia, Vietnam ecc.) ma anche in Europa e A-merica. È sorprendente la disponibilità di tante famiglie, la maggioranza configli piccoli, a lasciare casa, paese e lavoro per andare a vivere lontano in pic-cole comunità (4-5 famiglie più un prete), in zone spesso sperdute, per for-mare un primo nucleo di cristiani, portare una testimonianza della fede edell’amore di Dio a chi non ne ha mai sentito parlare.Sono degli eroi? No! Sono delle persone normali che hanno incontrato l’a-more di Gesù Cristo che trasforma e dà loro una forza e uno Spirito che liporta a fare cose che ci sembrano umanamente incredibili.L’udienza del Papa ai neocatecumenali sarà trasmessa in diretta da TV 2000a partire dalle 11.

Marino Zanardo

S

al 19 al 26 gennaio a Salvador si è svolto il “pellegrinaggio mis-sionario” per ricordare i 50 anni di presenza in Brasile dell’i-

stituto secolare Volontarie della Carità. Alla grande festa hannopartecipato Volontarie e amici italiani.Era l’11 aprile 1964 quando Lucia Schiavinato e le Volontarie Feli-cita Casti, Bianca Rossato e Luisa Miglioli, sbarcarono in Brasile,dirette ad Itaberaba. Dopo di loro molte altre Volontarie italianearrivarono, a cui si aggiunsero poi Volontarie brasiliane.I festeggiamenti si concluderanno l’11 aprile 2014.

D

ISTITUTO VOLONTARIE CARITÀ:IN BRASILE PER IL CINQUANTESIMO

RIESE: LIBRO SU SAN PIO Xabato 8 febbraio a villa Eger di Riese verrà presentata la nuovaedizione del libro “Pio X, un papa veneto”. È un’iniziativa del

centenario della morte di papa Sarto.

S

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omenica 2 febbraio, a duesettimane dalla XV as-semblea diocesana del-

l’Ac, il presidente nazionale, Fran-co Miano incontra in Seminario,alle 15.30, il consiglio diocesano, inuovi presidenti parrocchiali e icoordinamenti foraniali da pocoeletti. Gli abbiamo chiesto, al ter-mine dei sei anni alla guida del-l’Azione cattolica, di raccontarciqualcosa della sua esperienza, deisuoi desideri, dei suoi sogni per laChiesa e l’associazione.

Cosa rappresenta e come ha inci-so nella sua vita l’Azione cattolica?«Ho iniziato a vivere l’Azione cat-tolica nella mia parrocchia, ap-pena dopo la prima comunione,intorno ai 9 anni, nella semplicitàdi un’esperienza di una parroc-chia del Sud (io sono della dioce-si di Nola e il mio paese è Pomi-gliano d’Arco). Nella normalità diun’esperienza in cui l’Azione cat-tolica rappresentava – e ancorarappresenta – una proposta vivaper tutte le età. Una proposta difede e di servizio alla comunità. Nel corso degli anni, anche gra-zie alla partecipazione alla vitadell’Azione cattolica diocesana e

Dall’esperienza a livello nazionale,ho avuto modo di incontrare tan-ti sacerdoti e laici di Ac la cui te-stimonianza di un impegno libe-ro e gratuito, attento soprattuttoai più piccoli e ai più giovani, hasegnato indelebilmente il miocammino di vita. Credo che sem-pre, nella fede, siamo aiutati dapersone che ci aprono le porte eci spalancano gli orizzonti.Voglio però citare la testimo-nianza, anzi il martirio di Vitto-rio Bachelet, che non ho cono-sciuto di persona, ma di cui hoapprofondito la figura significa-tiva di uomo del Concilio, che hacontribuito fortemente al ripen-samento dell’Azione cattolica sul-la base dell’insegnamento conci-liare, e di testimone fino in fon-do nella vita delle istituzioni, peril bene comune.Anche i miei figli sono partecipidi questa esperienza in Azionecattolica, e quindi anche di un im-pegno ecclesiale diretto. È in unqualche modo tutta la famiglia,sia io che mia moglie, attualmentepresidente diocesana di Nola, chei ragazzi, ad essere impegnata e avivere l’Ac».Cosa è richiesto all’Ac per diveni-

re sempre più forzapropositiva per unpresente e un futuroaperti alla speranza?«L’Azione cattolicadeve intensificare ilsuo essere a serviziodell’uomo, per ono-rare la dignità per-sonale con i suoi va-lori irrinunciabili, acominciare dalla vi-ta e dalla pace, dalla famiglia edall’educazione, per camminareaccanto a tutti e a ciascuno, pertessere insieme una trama viva direlazioni fraterne.È proprio dei laici di Ac l’esserechiamati a tenere insieme una“doppia cittadinanza”: la cittadi-nanza terrena e quella celeste. Èproprio dei laici associati, che a-mano la Chiesa e si mettono alsuo servizio, vivere con passioneil proprio territorio, guardare conattenzione e competenza alle vi-cende del Paese, lasciarsi inter-rogare dalle grandi dinamicheche interconnettono il mondo in-tero per portare il Vangelo neglispazi e nei tempi della vita uma-na. Ogni socio di Azione cattoli-ca è consapevole che vivere una

fede incarnata signi-fica spendersi per lagiustizia, la pace, lasolidarietà, la tuteladel creato e della vi-ta, il diritto al lavoroe per tutto ciò che at-tiene la promozionedella dignità uma-na».Lei è vicino all’Ac vit-toriese e noi sentia-

mo che con lei si è creato un lega-me particolare. Quale il suo au-gurio per la nostra associazione eil suo sogno per l’Ac nazionale?«L’Ac di Vittorio Veneto, a meparticolarmente cara per gli ami-ci di oggi e di ieri, e cara per il suoimpegno vivo a tutto campo, hastoria e tradizione e un presentericco della passione di tante bel-le persone che amano il Vangeloe la Chiesa e si spendono gene-rosamente, nel solco della testi-monianza di Giuseppe Toniolo.Il mio augurio, per l’Ac di Vitto-rio Veneto come per l’Ac nazio-nale, è che l’associazione sia sem-pre più scuola di vita cristiana.Dove impariamo a vincere la ten-tazione che è più facile fare da so-li, apprendiamo invece che è mol-

to più fecondo essere, crescere,impegnarsi insieme; dove risco-priamo quel senso vivo di una vo-cazione inclusiva dell’Italia, po-sta forse non a caso al centro delMediterraneo: la vocazione ita-liana (dunque degli italiani) al-l’accoglienza delle persone, al-l’incontro e al confronto fra le cul-ture.Credo e spero in un’Ac dove im-pariamo che la ricerca e il desi-derio di Dio (le ragioni della fe-de) non solo non si oppongonoma sono strettamente congiuntealla bellezza della cultura, al sen-so vivo della novità di ogni ope-ra autenticamente umana. Un’associazione di donne e uo-mini spinti a continuare a cerca-re il Signore sempre e tutti, muo-vendo dalla vita quotidiana, e conla gioia nel cuore; capaci di in-contrare quella ricerca di Dio cheogni persona in un modo o in unaltro vive, a volte provocandola,altre volte lasciandosene provo-care, sempre più imparando apercorrere la pluralità dei sentie-ri della vita».

Un fiore per la vitaDomenica 2 febbraio i ragazzidell’Acr, aiutati da giovani e a-dulti, prestano mani e sorrisi al-l’iniziativa diocesana “Un fioreper la vita”, proposta dal Movi-mento per la vita che ha lo sco-po di raccogliere offerte a favo-re della cura e della protezionedella vita dal suo nascere al suocompimento.

BREVE AZIONE CATTOLICAINTERVISTA AL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’AC

Nella fede siamo aiutati da personeche ci spalancano gli orizzonti

Franco Miano

Azione Cattolica

DEFINITI GLI IMPEGNI DEL 2014

L’Unitalsi investesulla formazione

on si raccolgono frutti dal-la terra se non si concima

il campo. Così l’Unitalsi di Vit-torio Veneto ha deciso di pun-tare sulla formazione dei suoisoci. Formazione tecnica e for-mazione spirituale. E lo ha fat-to iniziando dall’assemblea di a-pertura del nuovo anno.Prima il Vescovo e poi l’assi-stente diocesano hanno propo-sto una doppia catechesi. «Lafede, la speranza e la misericor-dia – ha detto monsignor Cor-rado Pizziolo agli unitalsianiche egli ha paragonato al buonSamaritano – crescono per con-tagio. Evangelizzare è ancheprendersi cura di chi ha biso-gno. Evangelizzare è renderepresente il Regno di Dio. Cre-dere nel Dio del Vangelo ci im-pedisce di chiuderci. Una per-sona non annuncia bene il Van-gelo se non arriva ad essere unvangelo che si manifesta nellacarità».Il binomio contrapposto u-miltà-orgoglio ha fatto da sfon-do alla spiegazione del capitolo3 del libro biblico del Siracide daparte dell’assistente dell’Unital-si don Adriano Bazzo: «L’Uni-talsi – ha detto – è un’espres-sione straordinaria di umiltà. Se

N il nostro cuore ci spinge ad es-sere evangelici, cioè innamora-ti di quel Gesù Cristo del Van-gelo che mi dice di pormi ac-canto al fratello nella carità, al-lora sono nel posto giusto. Per-ché l’umiltà è la strada per es-sere graditi a Dio». E per nonessere vinti dall’orgoglio, ha sot-tolineato il sacerdote, è neces-sario accostarsi con frequenzaal sacramento della riconcilia-zione.Alla scuola dell’umiltà si sonoposti anche i nuovi quattro vo-lontari che, durante l’assembleasono entrati ufficialmente a farparte dei soci dell’Unitalsi. Sitratta di Marinella Rorato, Bru-no Costa, Agostino Foltran eVeronica Segat, quest’ultima as-sente perché all’estero.Il presidente dell’associazione

Andrea Bazzichetto ha presen-tato il programma dell’annomettendo in luce i momenti diparticolare intensità per la vitadell’Unitalsi. Anche dal presi-dente della Sezione Triveneta,Armando Donello, è giunto l’in-vito ad essere innamorati del-l’associazione e a portare lo spi-rito di Lourdes ogni giorno nel-le rispettive realtà in cui i vo-lontari operano.Sabato 8 febbraio, alle 14.30 aBibano ci sarà la Giornata mon-diale del malato con la recita delrosario e alle 15 la messa pre-sieduta dal Vescovo. Sabato 15febbraio al Toniolo di Cone-gliano si incontreranno nel po-meriggio i referenti di zona. Il16 febbraio prenderanno il viagli incontri per i giovani che siterranno sempre di domenica aFontanelle. Il 16 marzo a Vidorci sarà la trasferta con la parte-cipazione alla messa della co-munità. Le altre date di questapresenza itinerante nelle par-rocchie saranno: 15 giugno aSanta Lucia di Piave, 30 agostoBibano, 5 ottobre Santa Giusti-na di Vittorio Veneto, 26 otto-bre Francenigo, 9 novembreMiane.

Gerda De Nardi

LA PASTORALE DELLA SALUTE HA DEFINITO TRE PROPOSTE PER IL MESE DI FEBBRAIO

Vicini a chi soffreivere la Giornata monda-le del malato dell’11 feb-

brario come esperienza diChiesa allargata e come occa-sione per riflettere sull’espe-rienza di malattia che segnachiunque. È questo che si pro-pone di fare, da quest’anno,l’Ufficio della pastorale dellasalute, di cui è responsabiledon Roberto Camilotti. Perrealizzare que-sto obiettivo laConsulta per lasalute ha elabo-rato tre propo-ste:- la celebrazionediocesana dellaGiornata delmalato, promos-sa ormai da di-versi anni dal-l’Unitalsi, nel sabato prece-dente l’11 febbraio per con-sentire una maggiore parteci-pazione e per permettere alleparrocchie di celebrare laGiornata con proprie iniziati-ve (messa, processione, un-zione degli infermi...). La sededella celebrazione diventa iti-nerante: quest’anno, tenendoconto della visita pastorale, èstata scelta la chiesa parroc-chiale di Bibano dove l’appun-tamento è per sabato 8 feb-braio alle 15. Si pregherà conun ampio sguardo sulla soffe-

V renza per esprimere condivi-sione con fatiche e speranze diquanti sono in essa coinvolti;- martedì 11 febbraio le par-rocchie sono invitate a cele-brare la Giornata mondiale delmalato. Verranno forniti ade-guati sussidi;- sabato 22 febbraio dalle 9 al-le 11 in Seminario a VittorioVeneto si terrà un incontro

formativo a curadi don Tullio Pro-serpio, 49 anni,sacerdote delladiocesi di Mila-no, assistente spi-rituale all’Istitutonazionale dei tu-mori di Milano.Proporrà una ri-flessione sul te-ma: “Non si spe-

ra mai da soli”.La Consulta ha anche conve-nuto di coinvolgere maggior-mente nella Giornata, il cui te-ma quest’anno è “Fede e carità- “... anche noi dobbiamo darela vita per i fratelli” (1Gv 3,16)”, i ministri straordinari del-la Comunione. Diffusi capil-larmente in diocesi, essi in-contrano l’ammalato e si fan-no carico, per quanto possibi-le, delle sofferenze sue e dei fa-miliari. Per molti malati sonoloro il volto della Chiesa che sifa prossimo.VITTORIO: l’assemblea dei soci dell’Unitalsi

Chiesa 2 febbraio 201412

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Incontro del Consiglio presbiteraleLunedì 3 febbraio, alle 9 nella Casa di spiritualità a Vittorio Ve-neto, il Vescovo incontra il Consiglio presbiterale.

Ritiro interforaniale dei pretiGiovedì 6 febbraio ritiro spirituale mensile a livello interforanialedel clero. Di seguito sedi, foranie e predicatore: San Vendemia-no: Conegliano, La Colonna e Pontebbana (d. Giorgio Maschio);Motta (frati): Oderzo, Torre e Mottense (d. Silvano De Cal); Ste-venà: Sacile, Pedemontana e Vittorio Veneto (d. Gianpietro Za-go); Pieve di Soligo: Zumellese, La Vallata e Quartier del Piave(d. Roberto Battistin). Orario di massima: alle 9 ora media e pri-ma meditazione; alle 10 adorazione eucaristica, meditazione per-sonale, confessioni; alle 10.50 seconda meditazione e conclu-sione.

Pellegrinaggio preti e diaconiL’Ufficio diocesano pellegrinaggi organizza un pellegrinaggio persacerdoti e diaconi col vescovo Corrado sui luoghi francescanidella Valle Santa (Poggio Bustone, Fonte Colombo, Greccio eLa Foresta) il 22 e 23 aprile con soste ad Orvieto per il Giubi-leo eucaristico nel 750º dell’istituzione della festa del Corpus Do-mini, a Santa Maria degli Angeli (Assisi) e al monastero di Vitor-chiano. Iscriversi presso la segreteria della Curia. Informazioni te-lefonando al 347-1079168.

Operazioni di straordinaria amministrazioneI parroci che hanno in programma operazioni di straordinaria am-ministrazione, per le quali è richiesta l’autorizzazione dell’Ordi-nario diocesano, presentino domanda all’Ufficio amministrativodiocesano entro mercoledì 19 febbraio.

Messe festive a Radio Palazzo CarliA febbraio Radio Palazzo Carli trasmette in diretta dalle parroc-chie della diocesi le messe festive: domenica 2 alle 10 da Vitto-rio Veneto; domenica 9 alle 11 da Sacile; domenica 16 alle 11da Conegliano; domenica 23 alle 11 da Sacile.

DDoommeenniiccaa 22 ffeebbbbrraaiioo:: in Cattedrale presiede i vespri nella Gior-nata della vita consacrata (ore 15). Visita pastorale: a Pianzanocelebra la messa (ore 8); a Bibano celebra la messa con unzio-ne degli infermi per l’unità pastorale (ore 10); a Godega celebrala messa (ore 18).

LLuunneeddìì 33 ffeebbbbrraaiioo:: nella Casa di spiritualità a Vittorio Veneto in-contra il Consiglio presbiterale (ore 9). All’auditorium Toniolo diConegliano partecipa alla prima serata della Settimana sociale (o-re 20.30). Visita pastorale: celebra la messa a Baver-Pianzano nel-la chiesa dedicata a San Biagio (ore 14.30). A Bibano visita ma-lati. A Orsago visita Banca della Marca.

MMaarrtteeddìì 44 ffeebbbbrraaiioo:: visita pastorale: a Godega e Pianzano visitascuole infanzia. Visita malati dell’unità pastorale. A Levada-Pian-zano celebra la messa (ore 17.30).

MMeerrccoolleeddìì 55 ffeebbbbrraaiioo:: al teatro Cristallo di Oderzo partecipa allaseconda serata della Settimana sociale (ore 20.30). Visita pa-storale: a Bibano e Orsago visita scuole infanzia. Incontra grup-pi anziani di Bibano, Godega e Orsago.

GGiioovveeddìì 66 ffeebbbbrraaiioo:: al mattino partecipa al ritiro interforaniale deipreti. Visita pastorale: visita malati. A Godega celebra la messaper le vocazioni di speciale consacrazione (ore 18.30). A Cimet-ta incontra i consigli pastorali dell’unità pastorale.

VVeenneerrddìì 77 ffeebbbbrraaiioo:: a Pieve di Soligo al mattino rivolge il saluto aun convegno sul pensiero sociale di G. Toniolo e alla sera al ci-nema Careni partecipa alla terza serata della Settimana sociale(ore 20.30). Visita pastorale: a Gaiarine incontra i sacerdoti del-l’unità pastorale. A Codognè e Roverbasso incontra classi di ca-techismo. A Cimetta celebra la messa (ore 18) e incontra opera-tori della Caritas.

SSaabbaattoo 88 ffeebbbbrraaiioo:: visita pastorale: a Gaiarine è a disposizioneper incontri personali, visita scuole pubbliche, incontra classi dicatechismo, celebra la messa (ore 19) e incontra un gruppo disportivi. A Bibano celebra la messa nella Giornata del malato dio-cesana (ore 15).

DDoommeenniiccaa 99 ffeebbbbrraaiioo:: al mattino porta il saluto al Convegno dio-cesano di pastorale familiare al collegio San Giuseppe di VittorioVeneto. Visita pastorale: ad Albina celebra la messa (ore 11), in-contra associazioni laicali della forania, incontra genitori e adultidella parrocchia.

Domenica 2 febbraio - Pre-sentazione del SignoreMl 3, 1-4; Sal 23; Eb 2, 14-18;Lc 2, 22-40Vieni, Signore, nel tuo tempiosanto

oche solennità della li-turgia cattolica hannoricevuto tanti nomi co-

me quella odierna. Ora è det-ta Presentazione del Signore,mentre prima era Purificazio-ne della Beata Vergine Maria,anche se il testo evangelicoparla di una “loro purificazione”al plurale. Popolarmente èchiamata Candelora o Ceriolaper indicare il simbolismodella luce che pervade l’avve-nimento e, di conseguenza, lacelebrazione. La narrazione di Luca partedall’osservanza della Leggeper poi dare spazio al nuovorapporto tra Dio e l’umanità.In base alle prescrizioni diMosè il padre era tenuto a ver-sare cinque monete d’argentoper il riscatto del figlio pri-mogenito e la madre puerpe-

P

ra al quarantesimo giorno dal-la nascita del figlio offriva il sa-crificio prescritto per la purifi-cazione: un agnello, oppure unpaio di tortore o di colombinise era povera, come nel caso diMaria. Non era prescritto diportare il bambino, che diven-ta, nella sceneggiatura di Luca,il centro della vicenda con l’ap-parizione del vegliardo Simeo-ne: uomo giusto e pio, che a-spettava la consolazione di I-sraele. Non è un sacerdote, maun fedele che non smette disperare e si lascia guidare dal-lo Spirito Santo fino a ricono-scere in quel bambino il Mes-sia atteso. Rappresenta il pro-lungamento dell’antica allean-za fondata sulle profezie e vis-suta da Simeone come una pro-messa personale dello Spirito.Accogliendo Gesù tra le brac-cia, l’anziano Simeone diventail primo ostensorio del Salva-tore e riassume l’attesa mille-naria del popolo eletto con uncantico di ringraziamento e dilode al Signore. Nell’incontrotra il vecchio e il bambino alla

presenza dei genitori sonorappresentate le tre fasi dellavita umana e il passaggio deltestimone da Israele alla Chie-sa, il nuovo popolo di Dio. E-

levato da Simeone,Gesù è proclamatosalvezza e luce pertutte le genti. È il pri-mo annuncio dell’u-niversalismo dellamissione di Gesù, lu-ce che si espanderàtra contrasti e soffe-

renze. Di fronte a quel Figliotutti dovranno prendere po-sizione: pro o contro, causan-do dolore perfino alla madreMaria, intima collaboratricenel cammino della verità in-carnata. Come la luce dissipale tenebre e dissolve le nebbie,così Gesù può trasformare chilo segue in figli della luce, ne-mici di ogni ipocrisia, perché: Non c’è nulla di nascosto che nonsarà svelato, né di segreto che nonsarà conosciuto (Lc 12, 2).Ad un certo punto compare laprofetessa Anna, di cui Lucafornisce molti dettagli, tra iquali la bella età di 84 anni. Èmodello di volontariato: nonsi allontanava mai dal tempio,servendo Dio notte e giorno condigiuni e preghiere, e si unisce aSimeone per lodare Dio e di-vulgare la novità del bambi-no.Averne di questi anziani checontinuano a guardare avan-ti, fiduciosi nel Dio che sem-pre ci viene incontro perdiffonderne la luce!

Don Domenico Salvador

Genitori e Seminarioostro figlio l’anno scor-so ci aveva chiesto di en-

trare in Seminario, ma noi gliabbiamo detto di aspettare unpo’”. “Mio figlio ha già decisodi fare questo passo. Ora siamoqui per poterlo aiutare… ve-dremo!”. Non è cosa di tutti igiorni ascoltare frasi di questotipo. Anzi, è più facile sentireche i genitori dei nostri ragaz-zi e adolescenti parlino tra lo-ro dei problemi legati al rendi-mento scolastico dei figli, piùspesso dei loro successi spor-tivi o degli impegni legati alcorso di violino o pianoforte.Eppure può capitare… anzi,per fortuna capita ancora!Qualche settimana fa – preci-samente la sera della vigilia diS. Tiziano – abbiamo offerto aigenitori dei ragazzi che parte-cipano all’iniziativa Seminarioopen day, la possibilità di con-dividere insieme ciò che essistessi vivono rispetto alle do-mande vocazionali dei loro fi-gli. Pensieri del tipo: “mi pia-cerebbe conoscere la vita deiseminaristi”, “potrei fare l’e-sperienza del Seminario mi-

N“ nore” oppure “io avrei deciso dientrare in Seminario” o ancora“io, prete, no!”. La serata si è ri-velata molto semplice nella suaforma, seria nei contenuti, “toc-cante” nel sentimento che ci haaccomunati tutti. C’erano amoree passione in ciò che ci siamo det-ti. Voglia di aiutare i “nostri” fi-gli a fare le scelte giuste, a poterrealizzare i desideri veri e profon-di che portano nel cuore, ad en-trare in Seminario, se questo èciò che sentono come buono ebello per la loro vita.“Ma in seconda media non è an-cora pronto per una scelta di que-sto tipo!” si potrebbe obiettare…e non senza ragione. Ma la ra-gione non sta soltanto da una

parte e spesso non ha tratti co-sì definiti come quelli che noivorremmo attribuirle. È ragio-nevole che un ragazzo possa at-tendere qualche anno prima difare la scelta di entrare in Se-minario, soprattutto se è anco-ra molto giovane. Ma non è me-no ragionevole che i suoi geni-tori accolgano con serietà e fi-ducia il desiderio manifestato elo aiutino a prepararsi ancormeglio alla scelta da lui pro-spettata, magari anche lascian-dosi aiutare dagli educatori delSeminario. È ragionevole che igenitori si preoccupino che lascelta del figlio sia serena, au-tentica, per quanto possibilematura. Non lo è invece l’atteg-giamento di chi permette aipropri figli di fare qualsiasi e-sperienza, perché “è necessarioche faccia le ‘sue’ esperienzenella vita”, salvo poi mortificareil suo germinale desiderio vo-cazionale sfidando le sue inevi-tabili e iniziali incertezze, confrasi del tipo “Ma sei proprio si-curo? Mmmhhh… sta’ attento!”.E questo purtroppo non capitacosì raramente.La condivisione di quella vigiliadi S. Tiziano ha di che essere i-struttiva in merito al compitodi preti, educatori e genitori nel-l’educare alla “vita buona delVangelo”, cui è legata la que-stione della risposta alla chia-mata di Dio… in ogni caso, an-che quando il suo Amore chia-ma al sacerdozio e alla vita con-sacrata!

Don Gianluigi Papacon l’équipe del Seminario

Grazie, Simeone e Anna!

BREVI DIOCESI

Chiesa2 febbraio 2014 13

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2 febbraio 2014

abato 8 febbraio, alle 16 nel-l’auditorium del Museo di San-

ta Caterina a Treviso, avverrà lapresentazione di “Lettere alle a-miche” (Libreria Editrice Vatica-na), ultimo libro del cardinale Gio-vanni Lajolo (nella foto), già presi-

dente della pontificia commissio-ne per lo stato della Città del Va-ticano.Il libro propone un ricco corredoiconografico, opera del maestroFranco Murer. Interverranno sia ilcardinale Lajolo che Franco Mu-

rer. Saranno eseguiti intermezzimusicali dal maestro Davide Fur-lan e presenterà il libro il profes-sor Gian Domenico Mazzocato,presidente dell’Ateneo di Treviso,che cura l’evento.In queste sue “Lettere alle amiche”

S il cardinale Lajolo propone unventaglio di temi di natura reli-giosa, dalle sfide che si pongono al-la Chiesa di oggi fino al rapportogerminale delle storie delle figuredell’Antico e Nuovo Testamento: laloro chiamata da parte di Dio. Le

“amiche” cui sono indirizzate lelettere sono donne della Bibbia dicui viene tratteggiata la singolareed emblematica vocazione.Sono Sara (Sulla Chiesa del post-concilio); Rebecca (Su alcune sfi-de della nostra fede); Rachele (I se-gni dei tempi e il ruolo della Chie-sa); Debora (La Chiesa e la societàinternazionale); Ruth (Sulla poli-tica concordataria della Santa Se-de); Anna (La Santa Sede e i me-dia); Judith (Sullo Stato della Cittàdel Vaticano); Ester (Sulla voca-zione). Chiude un “Alle amiche:sulle amiche”.

“FIABE D’ARGENTO”, IN SEI ANNI OLTRE 200 SPETTACOLI

Il fascino del teatrocon i capelli grigi

i guardi e ritrovi nei loroocchi tutto l’incantesimodel teatro e la passione per

la recitazione. Un teatro che lirende di nuovo protagonisti, an-che se l’età non è più verde. Mal’entusiasmo in compenso è ri-masto intatto. Una recitazione,che insieme alla danza e ai can-ti, li ha condotti in sei anni di at-tività, su e giù, per lo Stivale,macinando chilometri e rega-lando emozioni: un totale di 206spettacoli per ben 21 mila spet-tatori. Senza stancarsi e, senzaperdere lo smalto. Fuori e lon-tano dalla solitudine del quoti-diano. Dentro una vita rinno-vata e rigenerata. Perché è pro-prio questo uno degli obiettiviprincipali, a cui punta l’associa-zione “Fiabe d’argento” di San-ta Lucia di Piave: offrire a chitra i capelli ha qualche filo bian-co in più l’opportunità di unanuova vita attraverso il mezzo e-

spressivo dell’arte teatrale.Nata nel 2008 all’interno dellacasa di soggiorno “Divina Prov-videnza” di Santa Lucia, che an-cor oggi mette a disposizioneservizi e supporti per le varierappresentazioni, tra cui i pul-mini usati negli spostamenti,l’associazione muove i primipassi in sordina con semplicispettacoli, esclusivamente par-lati, ispirati alle fiabe più note.Con nonni tra i 60 e gli 80 annia far da mattatori, tutti esternialla struttura residenziale, ani-

Lmati dall’intento iniziale, di ral-legrare la quotidianità dei lorocoetanei e dei bimbi delle scuo-le dell’infanzia ed elementari,solo in ambito locale. Mante-nendo vivo il dialogo tra le ge-nerazioni, in un arricchimentoreciproco tra la memoria dellatradizione e la scommessa delfuturo. Ma nessuno poteva immagina-re il crescendo di riscontri lu-singhieri anche al di fuori delterritorio comunale e fino allescuole medie. A partire dallapresidente Marilena Zanetti,che, insieme al marito RobertoGerometta, regista e autore, exinsegnanti nella vita e ideatoridell’iniziativa “Fiabe d’argento”,guida, coordina e dirige questiattori speciali. Dentro un’av-ventura, quella della recitazio-ne, impegnativa per gli sforzi fi-sici affrontati e per gli adatta-menti testuali e scenici, da se-

lezionare e da mettere a punto.«Abbiamo scelto le fiabe e poil’espressione teatrale per la lo-ro indiscussa valenza simboli-ca e per la forte componente dimotivazione psicologica, che e-sercitano sugli anziani – spiegala presidente Zanetti – i qualiattraverso gli spettacoli supera-no i loro vissuti di sofferenza,esorcizzano le paure, rafforza-no l’autostima e, nel contempo,entrano in gioco fattori di em-patia e di scambio con il pub-blico più giovane, che rafforzala dimensione d’invecchiamen-to attivo e vitale».E le tournée, sempre più fre-quentate e applaudite, le dannoragione. «Siamo partiti con lefiabe che appartengono al ba-gaglio culturale di tutti noi e con

L’associazione, sortanel 2008 all’internodella casa di riposo diSanta Lucia di Piave, èformata da persone tra i60 e gli 80 anniappassionatesi alteatro, e in particolarealle fiabe

erché su Facebook milioni di per-sone raccontano le piccole illu-

minazioni di ogni giorno? Perché sulbus la signora del posto accanto do-po cinque minuti di silenzio ti narrala storia della sua vita? Perché i ragazzia scuola e in parrocchia cercano a-dulti capaci di ascoltare?Lo staff di “Radio ViGiova” nei suoisette anni di vita si è imbattuto in cen-tinaia di storie che “stonano” con quel-le raccontate ogni giorno nei quoti-diani, in tivù: storie semplici, ordina-rie, ma cariche di coraggio e speran-za; storie che non fanno notizia mafanno bene…Venerdì 31 gennaio prende il via lanuova stagione del programma ra-diofonico che continuerà a dare spa-zio a questi racconti di vita, ricordan-do la convinzione del poeta Joao Gui-maraes Rosa che “narrare è resistere”.La prima storia della nuova stagionedi “Radio ViGiova” è quella di RoutyMiura, vincitore del contest “Una can-zone in cui credere”. Ai microfoni di“Radio ViGiova” racconterà di sé e delsuo “oltre”.Radio Vigiova è in diretta ogni venerdìalle 18.30 sulle frequenze di Radio O-reb (fm 90.2) e Blu Radio Veneto (fm88.7 - 94.6). In contemporanea sul si-to www.radiovigiova.it. La trasmis-sione è riascoltabile in podcast su i-Tunes e su www.radiovigiova.it.

P

IL CARDINAL LAJOLO PRESENTA IL SUO LIBRO A TREVISO

icino all’altare maggiore della chiesa par-rocchiale di Soligo, sulla sinistra è col-

locata una lapide a ricordo di un vescovo chefu particolarmente legato a questa parroc-chia. Vi si legge: «Nella Chiesa di questa Soli-go da lui chiamata prediletta oasi di Dio S. E.mons. Giosuè Cattarossi vescovo di Belluno e Fel-tre insigne per virtù pastorali e spirito di orazio-ne il giorno 29 aprile 1938 compiendo il 50º disacerdozio offerse umile e pio il suo sacrificio giu-bilare, a perpetua memoria, Gio.Can.co PasinArcipr. Pose». E nell’ingresso della canonica unbel quadro, opera della pittrice pieviginaMarta Sammartini, ritrae il vescovo ingi-nocchiato in preghiera.Monsignor Cattarossi fu vescovo di Feltre edi Belluno dal 1914 alla morte avvenuta il 3marzo 1944 – cioè 70 anni fa – proprio a So-ligo presso l’ospedale Bon Bozzolla, anche seviene riferito “morto a Belluno”.Egli è passato alla storia come un pastore se-condo il cuore di Dio – direbbe papa Fran-cesco “che aveva l’odore delle pecore” –, a-

matissimo dalpopolo e da es-so venerato. Eglifu grande amicodell’allora parro-co di Soligomonsignor Gio-

vanni Pasin che lo ospitò ripetutamente nel-la canonica di Soligo per qualche periodo diriposo. Monsignor Giosuè divenne amicodella gente solighese e nell’agosto del 1933era presente alla solenne processione cheportò le reliquie del corpo di sant’Emiliomartire dalla chiesetta di San Gallo al san-tuario di Collagù, giorno nel quale erano pre-senti i vescovi di Ceneda (ora Vittorio Ve-neto) mons. Eugenio Beccegato e il beatoAndrea Giacinto Longhin, vescovo di Tre-viso.Era nato in Friuli, a Cortale di Reana del Roja-le, nel 1863. Figlio di contadini poveri, ave-va lavorato da giovinetto in una fabbrica diSalisburgo, in Austria, come operaio. Venneordinato sacerdote a Udine nel 1888, dimo-strando presto bontà, fede autentica, santaoperosità. Nella sua terra natale fu prima ilcappellano e poi il curato e il parroco vicinoalla gente: a Mereto di Tomba, a Pradielis(valle del Torre), a Montenars (sopra Ge-mona). Per l’ascendente che conquistava an-

che i giovani fu fatto nel 1905 direttore spi-rituale del Seminario, allora a Cividale delFriuli, e nell’adempimento di questo ufficiolo sorprese la nomina episcopale nel 1911con destinazione Albenga, in Liguria, ove fuvescovo fino al 1914 quando fece ingressoprima a Feltre e quindi a Belluno. Ben pre-sto scoppiò la Grande Guerra e monsignorCattarossi non si mosse dalle sue diocesi; siprodigò anzi con abnegazione per conforta-re, sollevare l’indigenza, sostenere la fede, o-perare in prima persona per la salvezza del-le sue comunità. L’anno dell’invasione sottola dominazione austriaca lo trascorse «du-rissimo di pene e priva-zioni, nella miseria dei po-veri tra i più poveri deisuoi figli», tutti amati e peri quali il vescovo pregavaincessantemente: «Pre-ghiamo», usava conclu-dere ogni colloquio. Erasua convinzione, infatti –come afferma nel suomotto episcopale – che “InChristo virescit” tutto cre-sce e fiorisce uniti al Si-gnore. Questa unità mon-signor Cattarossi la face-va assumendo l’umiltà co-

me vestito, insieme alla pietà e alla modestia,senza pose o ricercatezze. Queste virtù conquistarono la gente: la fa-ma di santità ebbe modo di manifestarsi a-pertamente nell’ora delle esequie del vesco-vo, accompagnato al camposanto da una fiu-mana di popolo (si conta fossero non menodi ventimila i presenti quel 9 marzo 1944):tanto fu povera e umile la sua vita, tanto ilfunerale fu da re! E anche in seguito non sispense il fascino di monsignor Cattarossi suisuoi preti e i suoi figli. Si pensò anche all’av-vio della causa di beatificazione, che non eb-be però seguito nel secondo dopoguerra. Da

rilevare che il lungo epi-scopato del Cattarossi at-traversò per intero il ven-tennio fascista con le suetraversie e i lutti e la furiadi due guerre mondiali.Un pastore così è davverodegno di essere ricordatoanche nell’anno centena-rio in corso del papa sanPio X di Riese, perché an-che dalla nostra terra na-scano nuove vocazioni perannunciare la nascita diGesù Salvatore.

Don Brunone De Toffol

V

RACCONTAMIUNA STORIA INCUI CREDERE

MONS. CATTAROSSI FU OSPITE A SOLIGO PER QUALCHE PERIODO DI RIPOSO E MORÍ NEL 1944 ALL’OSPEDALE BON BOZZOLLA

Radio ViGiova

Il vescovo Cattarossi in preghiera a Soligo, nel quadrodi Marta Sammartini

ALLA GUIDA DELLA DIOCESI DI BELLUNO-FELTRE DAL 1914

Un vescovo amico di Soligo

Una scena da “Le avventure di Ulisse”; (sotto) un canto durante la presentazione, vener

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2 febbraio 2014 15

poche centinaiadi spettatori –racconta Rober-to ripercorrendola cronistoria de-gli spettacoli –da Calvino aiFratelli Grimm,da Kipling a Col-lodi, da “Hansele Gretel”, solo percitarne alcuni,anche in versio-ne francese, rap-presentata a Ca-stanet Tolosan inFrancia, al “Te-nace soldatinodi stagno”, cheha visto, per la

prima volta, la preparazione diquinte e fondali teatrali dai no-stri preziosi collaboratori, al “Li-bro della giungla” con l’intro-duzione di canti e balli, comerecitativo due testi da conden-sare, ben 42 sedi per le esibi-zioni e un totale di 6000 spetta-

tori; poi Pinocchio, vero fioreall’occhiello con 50 repliche, fi-no alla stagione teatrale 2013-2014, con la sfida di Omero e lamitologia classica degli eroi gre-ci». Quest’anno infatti il grup-po porterà sul palcoscenico unriadattamento del celebre poe-ma epico sulle gesta di Ulisse,dal titolo “Le avventure di Ulis-se”, con un finale tutto a sor-presa.L’ultima produzione è stata pre-sentata al pubblico e alle istitu-zioni venerdì 24 gennaio nellacasa di riposo di Santa Lucia do-ve il gruppo s’incontra, tre vol-te la settimana, per prove e pre-parazione. Tra gli intervenutil’assessore regionale ai servizisociali Remo Sernagiotto, cheha applaudito a questa iniziati-va di “invecchiamento attivo” e-videnziando che è in questa di-rezione di apertura al territorioche devono muoversi le case diriposo venete.

Elena Pilato

MOSTRE

CASTELFRANCO VENETO Fino al 2 febbraio,

alla galleria teatro Accademico, è visitabile la

mostra fotografica “Calcutta. Scatti di strada

per il sostegno a distanza di bambini di strada”,

con opere del fotografo Marc De Tollenaere,

curata dall’associazione “Fratelli dimenticati”.

Apertura: da martedì a sabato 16-19; domeni-

ca 10-12.30 e 16-19.

PORTOBUFFOLÈ Fino al 9 febbraio, al Museo

Casa Gaia, è visitabile la mostra di modellismo

statico: antichi velieri e imbarcazioni storiche,

collezione Oriano Bettin. Orari: sabato 14-18;

domenica 10-12.30 e 14-18.

VERONA Fino al 9 febbraio, al Palazzo della

Gran Guardia, è visitabile la mostra “Verso Mo-

net. Storia del paesaggio dal Seicento al No-

vecento”. Orario: da lunedì a giovedì 9-19; ve-

nerdì-domenica 9-20. Biglietti con prenotazio-

ne: interi 13 euro; ridotti 10 euro; ridotto mino-

renni (6-17 anni) 7 euro.

PIEVE DI SOLIGO Fino al 16 febbraio, nelle

serre di villa Brandolini, è visitabile la mostra

“La Piave - 220 km di laboratorio ricerca-azio-

ne”. Orario: sabato 15-18; domenica 10-12 e

15-18. Info: tel. 0438-985335. Ingresso libero.

ODERZO Fino al 16 febbraio, a palazzo Fo-

scolo, è visitabile la mostra “Donazioni 2011-

2013”, con l’esposizione temporanea delle nuo-

ve donazioni di opere d’arte ricevute nell’ulti-

mo triennio da artisti e collezionisti. Orario: ve-

nerdì, sabato 9-12 e 15-18; domenica 15-18.

Ingresso: interi 4 euro, ridotti 3 euro.

TREVISO Fino al 22 febbraio nel foyer del

Sant’Artemio, sede della Provincia di Treviso,

è visitabile la mostra fotografica itinerante “A-

viazione e volo nella Grande Guerra”, realizzata

nell’ambito del progetto europeo di coopera-

zione transfrontaliera Italia-Slovenia “Alisto -

Sulle ali della storia”. Orari: lunedì e mercoledì

8-18.30; martedì, giovedì e venerdì 8-16; sa-

bato mattina su appuntamento. Info e preno-

tazioni: tel. 0422-656235.

VENEZIA Fino al 2 marzo, alla Fondazione

Querini-Stampalia, viene proposta la prima mo-

stra personale in Italia dell’artista cipriota Har-

ris Epaminonda (1980, vive e lavora a Berli-

no). Apertura: da martedì a domenica 10-18;

lunedì chiuso. Biglietti: interi 10 euro, ridotti 8

euro. Il biglietto comprende l’intera visita al pa-

lazzo.

PIEVE DI CADORE Fino all’8 marzo, al Gran

Caffè Tiziano, è visitabile la mostra del foto-

grafo Giuseppe Borsoi dal titolo “Quando la Lu-

ce m’illumina...”, con fotografie in bianco e ne-

ro e a colori. Aperta tutti i giorni, dalle 9 all’1 di

notte, tranne il lunedì con chiusura anticipata

alle 16.

TREVISO Fino al 16 marzo a Ca’ dei Ricchi, in

via Barberia, è aperta al pubblico la mostra “Se-

mi e cancellature” con opere di Emilio Isgrò, cu-

rata da Valerio Dehò e organizzata dall’asso-

ciazione Treviso Ricerca Arte. Orari di apertu-

ra: dal martedì al sabato 10-13 e 15.30-19.30;

domenica 15.30-19.30.

VENEZIA Fino al 27 aprile, nella sala dello

Scrutinio di palazzo Ducale, è visitabile la mo-

stra “I doni di Shah Abbas il grande alla Sere-

nissima. Relazioni diplomatiche tra la Repub-

blica di Venezia e la Persia Safavide”. Orari:

8.30-17.30. Biglietti ingresso: interi 16 euro, ri-

dotti 8 euro.

VENEZIA Fino al 28 aprile a Ca’ Rezzonico - Mu-

seo del Settecento Veneziano è visitabile la mo-

stra “Pietro Bellotti. Un altro Canaletto”, nell’ambi-

to dell’iniziativa “Archivi del vedutismo”. Orari: fino

al 31 marzo 10-17; dal 1º aprile 10-18. Chiuso

martedì. Biglietti: interi 8 euro; ridotti 5,50 euro.

POSSAGNO Fino al 4 maggio, nella gipsote-

ca del Canova, è visitabile la mostra “Le Tre

Grazie di Canova risorgono dalla Grande Guer-

ra”. Orario: dal martedì alla domenica dalle 9.30

alle 18. Biglietti: interi 8 euro; ridotti 6 euro.

TREVISO Fino al 31 maggio, a Casa dei Car-

raresi, è visitabile la mostra “Magie dell’India.

Dal Tempio alla Corte, capolavori d’arte india-

na”, rassegna di opere d’arte indiana dal II mil-

lennio a.C. all’epoca dei Maharaja. Orario: dal

lunedì al venerdì 9-19; sabato e domenica 9-

20. Biglietto: 13 euro (compresa audioguida);

ragazzi: 10 euro (6-18 anni, con audioguida);

famiglie: 40 euro (2 adulti + 2 ragazzi fino ai 18

anni).

PADOVA Fino al 2 giugno nel Museo dioce-

sano, in piazza del Duomo, è visitabile la set-

tima rassegna internazionale di illustrazione “I

colori del sacro” sul tema “Il viaggio”. Orario:

dal martedì al venerdì 9-18; sabato, domenica

e festivi 10-19; chiuso i lunedì non festivi.

ALTRI APPUNTAMENTI

CONEGLIANOGiovedì 30 gennaio alle 17.30, per gli incontri

culturali della Società Dante Alighieri, nella sa-

la delle conferenze (piazzale Fratelli Zoppas

70/A) c’è la presentazione del testo “Zoccolet-

to” di Laura Da Re.

CONEGLIANOVenerdì 31 gennaio, alle 20.45 nella sala Infor-

magiovani di Conegliano, presso il piazzale F.l-

li Zoppas, si tiene l’incontro “Raccontare il pae-

saggio. Centri urbani e periferie” con la pre-

sentazione del libro “Sacro romano Gra”. In-

terverranno i due autori, il paesaggista Nicolò

Bassetti e il giornalista Sapo Matteucci, in dia-

logo con Giovanni Tel, urbanista, dirigente del

Comune di Conegliano. Sono previsti interventi

di Michela De Poli, architetto paesaggista e do-

cente Iuav, Lionella Piva, dell’Ordine degli ar-

chitetti della Provincia di Treviso, Michele Po-

tocnik, architetto paesaggista e di numerosi

amministratori locali.

ODERZOEvento di eccezione domenica 2 febbraio

a Spazio Zero: alle 16 nella sede dell’as-

sociazione, sita in via Piave 2 dietro al

monumento ai caduti, sarà presentato “Di-

fendere la Terra di mezzo”, saggio che

critica alcune note interpretazioni dell’o-

pera “Il signore degli Anelli” di Tolkien.

Sarà presente l’autore, Federico Gugliel-

mi del collettivo di scrittori Wu Ming.

A CONEGLIANO LA RASSEGNA CON 40 EVENTI IN DUE MESI

È tempo di “Jazz&Blues!”iprende la rassegna di mu-sica dal vivo “Conegliano

Jazz&Blues” che da due annipropone il meglio della musicadi genere a livello nazionale einternazionale. Oltre 40 ap-puntamenti musicali e cultura-li animeranno per 2 mesi ben20 location nel territorio di Co-negliano: tra osterie, hotel, li-brerie, ristoranti, oltre che alteatro Accademia e all’audito-rium Dina Orsi, le musiche jazze blues rendono ogni spazio lo-ro ambiente ideale. Ad inaugu-rare con prestigio questa terzaedizione sarà il concerto diRobben Ford, giovedì 13 feb-braio al teatro Accademia: unappuntamento spettacolarecon uno dei migliori chitarristielettrici contemporanei, eclet-tico interprete di più generi,presente in questa unica datanel Nordest Italia con un albumdai sapori vintage, registratonel 2013 con una EpiphoneRiviera del 1963.A seguire due appuntamentiall’auditorium Dina Orsi: gio-vedì 20 marzo si terrà il con-certo dei Groove Machine,nuovo gruppo di quattro ele-menti uniti dalla passione per

R il jazz nella suaforma più em-patica. Il 17 a-prile, sempreal Dina Orsi, sipreannunciaimperdibile l’e-sibizione diMichele Polgae Fabrizio Bos-so, solisti dicomprovatagenialità cheproseguonoqui un percorso iniziato insie-me nel 2010.Numerosi anche i momenticulturali di “ConeglianoJazz&Blues” in cui arte e edito-ria si fondono: domenica 16febbraio alle 18 il locale RadioGolden ospiterà l’incontro conMarco Bazzi autore di “Il sen-so della Band - oltre la tecnicatutti gli elementi che rendonouna band unica”, che presenterà

con la moderazione di Gigi To-desca. Domenica 9 marzo,sempre alle 18, la libreria Quar-tiere Latino ospita l’incontrocon Flavio Massarutto e il suo“Assoli di china”. “Conegliano Jazz&Blues”, natanel 2012 sotto la direzione ar-tistica di ArteRitmi e in colla-borazione con FVG Festival,coinvolge quest’anno la neona-ta associazione culturale Se-condogeniKa e gode del soste-gno del Comune di Conegliano.Sono in fase di definizione ul-teriori appuntamenti musicali eartistici che prevedono l’orga-nizzazione di mostre temati-che.

Anna Zuccaro

stata inaugurata a Ca’ dei Ric-chi, a Treviso, un’originale mo-

stra di opere d’arte intitolata “Se-mi e cancellature”, dove a spicca-re, più che il segno, è proprio lacancellatura, la correzione. Si trat-ta di una ventina di opere di Emi-lio Isgrò, pittore e scrittore di o-rigine siciliana, nominato artistadell’anno per il 2014 da Radio3.La mostra, curata da Valerio Dehòe organizzata dal Treviso RicercaArte, è visitabile fino al 16 marzo.

È

“CANCELLATURE”DI ISGRÒ CCIINNEEMMAA

VVIITTTTOORRIIOO VVEENNEETTOOVenerdì 31 gennaio, alle20.45 in biblioteca civica, siproietta “Holy Motors” diLeos Carax (Francia, 2012).Ingresso 3 euro.PPIIEEVVEE DDII SSOOLLIIGGOOVenerdì 31 gennaio alle 21,sabato 1 febbraio alle 17.30e alle 21 e domenica 2 feb-braio alle 20.30 al Careni siproietta “American Hustle”di David O. Russell. MMAANNSSUUÈÈ--BBAASSAALLGGHHEELLLLEEVenerdì 31 gennaio, alle

20.30 nella sala proiezionidella canonica di Basal-ghelle, proiezione del film “I-qbal” (1998) di Cinzia Tor-rini. Ingresso libero.OODDEERRZZOOGiovedì 6 febbraio, alle 21al cinema Turroni, per la ras-segna di film d’autore, in col-laborazione con il CircoloDal Monaco proiezione di“La mafia uccide solo d’e-state” di Pif.

TTEEAATTRROOOODDEERRZZOOVenerdì 31 gennaio, alle 21al teatro Cristallo, “Diversa-

mente pettinabili, cinquan-ta sfumature comiche, conGigi Mardegan e Mario Gi-rotto de “Il Satiro Teatro”. In-gresso: interi 10 euro, ridotti8 euro.SSAACCIILLEEVenerdì 31 gennaio, alle 21al teatro Ruffo, per la ras-segna “Scenario” c’è lospettacolo “Scandalo in ca-nonica”, rappresentato dalGruppo teatrale caorlotto.Info e prenotazioni: tel. 366-3214668; [email protected] VVEENNEETTOOSabato 1 febbraio, alle 20

al Piccolo Teatro Dante,l’Accademia Lorenzo DaPonte porta in scena “A pro-posito di Cechov”. Ingressoa offerta libera.GGOODDEEGGAA SS..UURRBBAANNOOSabato 1 febbraio, alle 21al Palaingresso area-fiera,la compagnia teatrale Asti-chello porta in scena “El se-natore volpon” di Luigi Lu-nari. Ingresso 5 euro, gratissotto i 14 anni.MMAANNSSUUÈÈSabato 1 febbraio, alle20.30 al centro polivalentepresso gli impianti sportivi,la compagnia Amici del tea-

tro di Pescincanna mette inscena “Ocio Ada… VardaIda”. Ingresso gratuito.CCOONNEEGGLLIIAANNOOSabato 1 febbraio, alle 21all’auditorium “Dina Orsi”,c’è lo spettacolo “Fila fila fi-landera” rappresentato dalCollettivo di ricerca teatra-le di Vittorio Veneto. Ingres-so: interi 9 euro, ridotti 7 eu-ro.Domenica 2 febbraio, alle17 all’auditorium “Dina Or-si”, le compagnie Nata Tea-tro e Stivalaccio Teatro rap-presentano “Il soldatino distagno”. Ingresso 6 euro.

CINEMA & TEATRO

e la presentazione, venerdì scorso a Santa Lucia di Piave

L’avvio della terzaedizione con il concertodi Robben Ford, giovedì13 febbraio al TeatroAccademia

Page 16: Azi One 02022014

2 febbraio 2014

hi era don Giuseppe Faè,detto anche “don Galera”?Una tonaca sdrucita gon-

fiata dal vento? Chi ricorda mon-signor Faè? Un prete strano chepredicava in dialetto? Chi diràche sia stato don Giuseppe Faè, ilprete di Montaner? Un prete o-riginale, parroco di un paese dasempre un po’ fuori dagli sche-mi? Per la gente di Montaner, eper tanti che lo hanno conosciu-to, è ancora un mito; per altri fuun uomo capace di troppe stra-nezze che gli piaceva esibire ne-gli atteggiamenti e nel lessico,scritto e verbale…Nato a Campomolino il 4 marzodel 1885 da Enrico e AntoniettaMoras. Viene ordinato sacerdotein S. Maria del Meschio il 25 lu-glio 1909. Cappellano a Farra diSoligo dal 1909 al 1910. Mansio-nario sacrista in Cattedrale dal1911 al 1913. Diventa parroco diCorbanese nel 1914 e vi resterà fi-

Cno al 1924 guadagnandosi ancheuna onorificenza dallo Stato ita-liano per la sua opera a favore de-gli orfani e dell’infanzia disagia-ta. In questo periodo (dal 1916 al1919) vivrà la tragedia della pri-ma guerra mondiale, da soldatosemplice avendo rifiutato i gradiche gli spettavano come cappel-lano militare. Diventa assistente diocesano diAzione cattolica dal 1924 al 1926e direttore del giornale L’Azione dal 1922. Con l’introduzione del-la nuova legge sulla stampa saràil primo a dover firmare di per-sona L’Azione come direttore re-sponsabile. «Mai paura di avercoraggio!» diceva. Così scelse dinon tacere: «Rompiamo il silen-zio – scriveva il 19 aprile 1924 –,per accennare di volo che violen-ze, ingiustizie, sacrilegi, furonocommessi dal 7 aprile in qua nel-la Diocesi di Milano… Non è pas-sione di parte… ma carità di Pa-

tria che ci fa parlare così, di quel-la Patria che abbiamo servito conentusiasmo in guerra e in pace eche sogniamo di veder grande eforte».Ma i fascisti non accettano criti-che: «Il clero di Vittorio deve es-sere epurato – scrive il Podestà diVittorio Veneto Ivan Doro su “LaVoce Fascista” del 4 novembre1926 –. S. E. il vescovo italianis-simo mons. Beccegato da noi ve-nerato, provvederà. I vari donScarpa, don Faè e mons. Zanettedevono andarsene, perché fannodisonore, oltre che alla città cheli ospita, anche al ministero cheessi esercitano».E in quel mese di novembre del1926, fu fatto salire sul palco e-retto sulla piazza del municipio diVittorio, con altri 17 antifascisti,picchiati, esposti al pubblico lu-dibrio e trattati con l’olio di rici-no.Il n. 44 del 30 ottobre 1926 (An-

no XII) de L’Azione è l’ultimo nu-mero firmato da don GiuseppeFaè come direttore responsabile.La pubblicazione del settimana-le viene sospesa dalle autorità persei settimane. Riprenderà con il n.45 del 18 dicembre 1926: don A-gostino Sandro, di Gaiarine, saràil nuovo direttore.Dopo questo fatto don Faè la-sciava la direzione de L’Azione eveniva di fatto esiliato a Monta-ner, dove entrerà in carica comeamministratore parrocchiale il 22gennaio 1927. A questo paese di“emigranti, pastori, militari e ser-vi” come egli farà scrivere su unalapide già negli anni Venti, eglidarà il senso della comunità e lafierezza della povertà.A Montaner lo sorprende l’armi-stizio dell’8 settembre 1943. L’I-talia precipita nel caos. I Tede-schi danno la caccia ai soldati i-taliani. I giovani fuggono, si na-scondono, nelle cantine, nei fie-nili delle colline intorno a Vitto-rio Veneto. Arrivano fuggiaschiin fuga dalla prigionia soldati ita-liani e alleati anglo-americani.Don Giuseppe Faè, aiutato dallasorella Giovanna e dalla popola-zione di Montaner, li nascondetutti, li sfama, li protegge.Il 26 marzo 1944 i due fratellivengono arrestati e trasferiti incarcere prima a Pordenone e poia Udine, dove vengono condan-nati a morte il 3 maggio 1944. Perintervento delle più alte gerarchieecclesiastiche sono graziati: donGiuseppe viene condannato aldomicilio coatto in Seminario, lasorella Giovanna resta in carcerea Udine. Non passa un mese che,di nascosto al fratello e alle auto-rità ecclesiastiche, Giovanna vie-

ne avviata in campo di concen-tramento in Germania, da dovenon farà mai più ritorno. Valga per don Giuseppe Faè ilgiudizio che ne diede nel 1975Francesco Pesce, il leggendario“Milo”, comandante della Divi-sione Nannetti, un comunista:«Don Faè era un prete particola-re, non solo perché rischiava lapelle per nascondere od aiutare ipartigiani, ma anche perché ave-va fatto della povertà la sua ban-diera, perché si toglieva il pane dibocca per darlo a chi non ne ave-va. Qualcuno potrebbe dire chein quei giorni la povertà era unascelta obbligata, visto che non c’e-ra da mangiare o da vestire; ioposso garantire però che don Faèaveva scelto la povertà come sti-le di vita, perché aveva capito fi-no in fondo quale fosse il ruolodel prete, di che tipo dovesse es-sere la testimonianza che la gen-te si aspettava da lui. Per me erae resta un esempio a tutti in que-sto senso».Don Giuseppe Faè, parroco diMontaner, muore a Coneglianoil 13 dicembre 1966.

Vittorino Pianca

l lavoro creativo è di casa nellacooperativa Eubios. Sotto la gui-

da di esperti vengono realizzatisoprattutto oggetti da regalo econtenitori in legno. «Con poco– commenta la presidente RinaBiz – come il riutilizzo creativo digiornali, si riescono a realizzarecose semplici e di buon gusto:molto apprezzate». E così le pagi-ne del nostro settimanale L’Azionehanno avuto una seconda vita, u-tilizzate per farne borse “firmate”.È un riutilizzo che acquista mag-gior valore per il giornale, giuntonel 2014 al centenario della fon-dazione.Le borsette, o i portabottiglie, o iportapanettoni, realizzati con car-ta da giornali altrimenti da butta-re, sono le ultime novità uscite dailaboratori Eubios di Susegana e diTreviso. Sono oggetti semplici edeleganti nella loro semplicità. Nel-

I le scorse feste natalizie questi pro-dotti sono stati utilizzati da im-portanti cantine, da boutique e dalaboratori artigiani per gli omag-gi. Sono andati a ruba.A realizzarli sono stati, appunto, isoci della cooperativa Eubios, trai quali persone con disabilità o conproblemi di salute mentale, gui-dati di operatori esperti, in parti-colare Franca Bianchin e TizianaBrun.Si tratta di confezioni che utiliz-zano cose essenziali: oltre alla car-ta di vecchi giornali, ritagli di stof-fa, filo, e tanta creatività. Sono pic-cole creazioni assolutamente arti-gianali. Firmate.«I soci della cooperativa – com-menta Rina Biz – sono orgogliosidel lavoro e di fare cose utili, gli o-peratori constatano risultati con-creti del loro impegno. È una di-mostrazione di come sia possibi-

le far sviluppareabilità e creativitàin soggetti svan-taggiati. È una e-sperienza moltoformativa di “te-rapia del lavoro”,che dice come siapossibile pro-muovere l’inseri-mento, il recupe-ro sociale e la di-gnità delle perso-

ne attraverso attività non ripetiti-ve, capaci di gratificare e di darerisultati».Lo scopo è di fare qualcosa di u-tile, di creativo e diverso per daresignificato e impegno alle perso-ne occupate in un laboratorio difalegnameria, oppure nella colti-vazione di ortaggi o nel seguire a-nimali da cortile.Le attività sono varie, in grado didare risposte personalizzate agliospiti seguendo le loro “vocazio-ni”, capacità e disponibilità. Perché non “ridare vita”, riutiliz-zare creativamente tanta carta digiornali e cartone, materiale chequotidianamente viene buttatovia? È a portata di mano, è già pa-gato, può offrire tanti spunti perconfezioni mirate all’uso.Portabottiglie, ma anche piccoleborse per la spesa, portapanetto-ni, portacarte: tante creazioni dif-ferenti, fatte in base anche ai sug-gerimenti di committenti, solita-mente aziende artigiane sensibiliai temi sociali e desiderose di da-re una mano. Sono oggetti che sipossono trovare nelle sedi di Eu-bios a Susegana oppure a Treviso. È importante la selezione dei ri-tagli di giornali, fatta in base alladestinazione: così per i portabot-tiglie di vino sono state scelte pa-gine che trattano di vitivinicoltu-ra o di cibo. Già questa operazio-

ne comporta impegno, molta at-tenzione e spirito di osservazio-ne.«Non è un’operazione commer-ciale», precisa Franca Bianchin.Tra l’altro Eubios festeggia an-ch’essa un anniversario: compie 15anni. È nata da una costola di “In-sieme si può” come cooperativasociale di tipo B, che prevede at-

tività diverse (agrico-le, artigianali e di ser-vizi vari), finalizzateall’inserimento lavora-tivo di persone svan-taggiate. Venne bat-tezzata Eubios, parolacomposta che richia-ma l’antica lingua gre-ca: “Buona vita”, chebene indica l’obiettivoche è di dare “una buo-na vita”, a chi vive neldisagio psicofisico.

La cooperativa è partita con un la-boratorio di assemblaggio e unafalegnameria, nella quale si pro-ducono, assieme a cassette seria-li, tanti oggetti da regalo di buongusto. Ha quindi allargato il cam-po di attività: Ludobus con giochitradizionali, ortaggi all’aperto e inserra, allevamento di animali dacortile.

REALIZZATE DALLA COOPERATIVA EUBIOS

Borse con le pagine de “L’Azione”

don Giuseppe Faè

Al lavoro con le pagine de L’Azione

Le borse realizzate con la carta de L’Azione

NEL PRESEPIO SI LEGGE “L’AZIONE”el presepio artistico di Bibano c’è anche L’Azione. Riprodu-cendo scene di vita contadina, non poteva mancare il no-

stro settimanale attraverso il quale giungevano in casa le infor-mazioni. Nella prima metà del secolo scorso, infatti, poche era-no le televisioni, i mezzi di informazione più diffusi erano, ol-tre al nostro settimanale, la radio e “Famiglia Cristiana”.

N

LA STORIA DEL DIRETTORE ESILIATO A MONTANER

Don Faè, direttorecoraggioso

Page 17: Azi One 02022014

Giovedì 6 20.30: incontro con iConsigli PastoraliParrocchiali dell'UnitàPastorale di Codognè aCimetta.

Venerdì 7 9-12: incontri personalicon i presbiteri dell'UP aGaiarine, alle 12 pranzo;14.30: incontro con leclassi del catechismo delleelementari a Codognè eRoverbasso; 16: altriincontri nell'UP Codognè;18: messa a Cimetta;18.45: incontro con glioperatori Caritas dell’UPCodognè a Cimetta.

Sabato 8 9: incontri personali aGaiarine, a seguire visitaalla scuola media diGaiarine; 15: messa dio-cesana del malato aBibano; 16.30: incontrocon le classi del catechi-smo di elementari, medie esuperiori di Gaiarine; 19:messa a Gaiarine.

Domenica 9 11: messa a Albina; 15:incontro con leAssociazioni Laicali aAlbina; 18: incontro congenitori e adulti della par-rocchia con spuntino-cenaconclusivo a Albina.

Lunedì 10 14.30: incontro con leclassi del catechismo delleelementari a Cimetta; 16:visita agli ammalati aCimetta e Cimavilla; 18:messa a Cimavilla; 19:incontro con i cresimandi aCimetta; 20.30: incontrocon i Consigli Pastorali pergli affari economici delleUP Codognè e Gaiarine aCimetta.Martedì 11 9-11: incontro con gliammalati di Gaiarine, aseguire visita alle realtàproduttive di Gaiarine: 15:messa del malato e unzio-ne degli infermi per le Unitàpastorali di Gaiarine eCodognè a Gaiarine;16.30: visita agli ammalatidell'UP Gaiarine; 20.30:

incontro con ilCPP UPGaiarine aGaiarine

Mercoled ì12 9: visita allescuole elemen-tari di Albina e Gaiarine ealla materna Villa Elena; 15messa a Albina; 16.30:incontro con i gruppi diCatechismo di elementarie medie e con il gruppodelle superiori a Albina;20.30: Incontro con ilgruppo giovanile dellesuperiori dell'UP Gaiarinea Gaiarine.

Giovedì 13 9.30: visita agli ammalati evisita al Ceod di Codognè;15.30-16.15: incontro conle classi medie di Cimettae Cimavilla a Cimetta;16.30-17.30 visita agliammalati di Cimetta; 18messa a Roverbasso; allasera incontro con i gruppiIssimi e Giovani di AC aCodognè.

Venerdì 14 9: incontrocon gli amma-lati diCodognè eRoverbasso;15: incontricon gli amma-lati diCodognè eRoverbasso

Sabato 15 Al mattino a disposizioneper colloqui a Codognè;15: incontro con l'ACRdelle UP Codognè eGaiarine a Cimetta; 17.30:messa a Campomolino;20.30: incontro con geni-tori e adulti della parroc-chia di Campomolino.

Domenica 16 10.30: messa e cresime aCimetta; 12.30: Pranzocon i CPP di Cimetta eCimavilla; 15: incontro congli Operatori Pastorali(catechiste, Caritas, mini-stri, coristi, animatori)dell'UP Codognè, prece-duto dai Vespri, a Cimetta;18: incontro con le societàsportive di Codognè alPalablu.

Giovedì 20 15: incontro con le classidel catechismo aCodognè; 20.30: incontrocon adulti e genitori dell’UPCodognè a Cimetta.

Venerdì 218: visita alle scuole medieed elementari di Codognèe Cimetta; 9: visita allescuole dell'infanzia diCodognè e Cimetta;10.30: incontro con gliammalati a Cimetta eCimavilla; nel pomeriggioincontro con gli ammalatidi Cimetta e Cimavilla.

Sabato 22 9-10.30: incontri personaliad Albina; 10.30: visita aglimalati a Campomolino;14.30: incontri con ragazzidelle scuole elementari emedie a Campomolino; nelpomeriggio incontro con ilgruppo delle superiori aCampomolino; 18.30:messa a Cimetta; 21:incontro con i GruppiFamiglie a Cimetta eCimavilla.

Domenica 23 9.30: messa a Cimavilla;

11: messa e cresime aCodognè; 12.30: Pranzocon i CPP di Codognè eRoverbasso; 15: incontrounitario degli OperatoriPastorali (catechiste,Caritas, ministri, coristi,animatori) dell'UP Gaiarinea Gaiarine; 17.30: incontrocon genitori e adulti dellaparrocchia di Gaiarine; 19:messa a Gaiarine.

Venerdì 28 20.30: veglia diocesanadei fidanzati a Codognè.

Sabato 1 marzo9: incontri personali aCimetta; 15: incontro congli ammalati a Cimavilla;18: messa a Codognè.

Domenica 2 9: messa a Roverbasso;11: messa a Gaiarine; 12:pranzo comunitario dell'UPa Albina; 16: incontro conl'equipe dell'UP Gaiarine aAlbina.

Lunedì 3 15: visita agli ammalati diAlbina; 20.30: conclusionedella Visita Pastorale fora-niale a Gaiarine.

IL CALENDARIO DELLA VISITA

COLLABORAZIONE AVVIATA UNA DECINA DI ANNI FA

Codognè, unitànon solo sulla carta

i sono due modi di con-cepire l’unità pastorale:come una modalità or-

ganizzativa per ridurre l’impe-gno pastorale (grazie a una “ra-zionalizzazione” delle celebra-zioni, degli incontri di forma-zione delle catechiste, delle riu-nioni degli animatori...) oppurecome vera condivisione di unostesso cammino da parte di piùcomunità. Nell’unità pastoraledi Codognè – 5.300 abitanti intutto – si sta vivendo questa se-conda esperienza. Certo, anchequi non sono tutte rose e fiori,

Cma indubbiamente qualchepasso in più è stato fatto rispet-to alle realtà finora incrociatenel viaggio nel profondo delladiocesi, intrapreso dal nostrogiornale in occasione della visi-ta pastorale del vescovo Corra-do. Incontrando i sacerdoti e ilaici di questa unità pastorale ciha colpito un particolare: nei lo-ro discorsi si parla sempre intermini di unità pastorale. Nonconta tanto dove si svolgono leiniziative pastorali, quanto piut-tosto il fatto che vengono pen-sate e realizzate insieme.

Un po’ di storia

Risale a una decina d’anni fa l’i-nizio della collaborazione traCodognè, Roverbasso, Cimettae Cimavilla. Allora i parroci e-rano tre (don Marco, don Do-menico e don Angelo). In quelperiodo vennero gettate le fon-damenta dell’attuale “casa co-mune”, grazie anche all’apportodell’Azione cattolica che si pre-

se a cuore l’animazione e la pa-storale giovanile di tutte e quat-tro le parrocchie. Uno dopo l’al-tro i tre parroci si ritirarono perragioni di salute, e don MicheleMaiolo, arrivato a Codognè set-te anni fa, ha via via consolida-to la collaborazione tra parroc-chie, prima aiutato da don Ste-fano Sitta e ora da don Dome-nico Valentino.

Continua a pag. seguente

Don Michele con i rappresentanti delle quattro parrocchie

don Michele Maiolo

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«Inizialmente c’era il ti-more diffuso di perdere lapropria identità – rac-conta don Michele – maquando la gente ha vistoche il lavorare insiemenon solo non andava a in-taccare l’identità ma ar-ricchiva le singole par-rocchie, il clima si è ras-serenato e oggi posso di-re che c’è il gusto di cam-minare fianco a fianco».

L’impostazione dell’upNell’unità pastorale ci so-no il consiglio pastoraleunitario (che si riuniscedue volte l’anno) e quat-tro consigli pastorali par-rocchiali (Codognè e Ro-verbasso si ritrovano in-sieme). La messa festivaviene celebrata nelle cin-que chiese (a Codognè cene sono due) per un tota-le di sette celebrazioni. Ibattesimi e i funerali (unasessantina all’anno) ven-gono celebrati nella par-rocchia di appartenenza.Le prime comunioni e lecresime sono concentra-te a Codognè e Cimetta.La catechesi fino allaquinta elementare appli-ca il metodo dei “4 tem-pi”. L’Azione cattolica èpresente con attività dal-

la prima elementare aigiovani. Dall’anno di pre-parazione alla cresima(prima superiore) l’ani-mazione è curata solodall’Ac. La Caritas è benorganizzata e conta sulcentro di ascolto (fora-niale) presso Casa Spe-ranza e sul magazzino dialimenti alla scuola me-dia. Ancora non sono sta-ti costituiti i gruppi litur-gici. Un serio investimen-to è in atto nei corsi dipreparazione al matrimo-nio e nei gruppi famiglia.«I nostri sacerdoti hannoun gran lavoro – affer-mano i rappresentanti deiconsigli pastorali – mahanno sempre il sorrisosulle labbra e sono dispo-nibili a incontrare i mala-ti, gli anziani, le famiglie.Tra di noi c’è un buonrapporto basato sullafranchezza. In particola-re apprezziamo che dedi-chino del tempo alle con-fessioni: ad esempio ilmartedì, giorno di mer-cato, sono sempre in chie-sa per essere strumentidella misericordia diDio». Una “rimostranza”?«Qualche volta dopo lamessa i sacerdoti sono co-stretti a scappare via dicorsa mentre alla gente

piacerebbe chesi fermasserosempre a salu-tare e dialoga-re».

Il sognoAll’unità pasto-rale manca unluogo destinatoai giovani.«Non abbiamoun oratorio –riflette don Mi-chele – e questoun po’ pesa: iragazzi mostra-no il bisogno dispazi di ritrovoe noi sacerdotiavremmo mododi incontrarlipiù frequente-mente e facil-mente di quan-to avviene ora».

CONTINUA DALLA PRECEDENTE

La pala del Frigimelica recentemente restaurata a Codognè

on Michele definiscetradizionale la fede

della gente di Codognè.Tradizionale e capace dimaturare atteggiamenticoncreti di aiuto. Di que-sto è espressione, in parti-colare, il gruppo Caritas.Che qui è davvero impe-gnato in diversi fronti. ACasa Speranza c’è il cen-tro d’ascolto foraniale conil magazzino del vestiario.Nel sotterraneo dellascuola media è collocatol’ampio e fornito magazzi-no di generi alimentari a

D lunga conservazione, inbuona parte “rifornito”con le raccolte realizzatenelle parrocchie della fo-rania. Con gli alimentivengono preparate le bor-se alimentari distribuitealle persone che ne fannorichiesta dopo aver otte-nuto un apposito certifi-cato dall’assistente sociale.Infine i volontari Caritassvolgono anche un servi-zio gratuito di trasporto dipersone in difficoltà a o-spedali, case di riposo, pa-renti...

GRAZIE ALLA CARITAS RISPOSTE ALLE TANTEEMERGENZE DEL NOSTRO TEMPO

Al passo degli ultimi

è un ambito della pa-storale che sta parti-

colarmente a cuore a donMichele: preparazione almatrimonio e accompa-gnamento delle coppiesposate. «Il corso fidanza-ti è sempre molto fre-quentato – racconta il par-roco –. Da tempo ci erava-mo posti l’obiettivo di da-re seguito al corso crean-do un gruppo di neo-spo-si. Si coglie una forte esi-genza di incontro, con-fronto, dialogo. Finalmen-te siamo riusciti a realiz-zare questo intento, pro-

’C grammando tre incontriall’anno. Il primo lo abbia-mo già fatto, la risposta èstata buona con all’incircaventi coppie che hannomanifestato la volontà dientrare in questa espe-rienza. Condivido lo sfor-zo organizzativo con ungruppo famiglia di Cimet-ta e Cimavilla che da di-versi anni si ritrova, curala propria crescita spiri-tuale e organizza attivitàaggregative per tutti (cam-minate, gite...) e approfon-dimenti (l’ultimo sulla cri-si occupazionale)».

DALL’ESPERIENZA DEI CORSI FIDANZATIÈ NATO UN GRUPPO DI NEO-SPOSI

Priorità giovani coppie

ormalmente non sonoancora stati costituiti i

gruppi liturgici «ma tutte equattro le comunità han-no persone che si adope-rano perché le liturgie sia-no dignitose, curate e coin-volgenti – spiega don Mi-chele –. Noi sacerdotiquando arriviamo per lamessa troviamo tuttopronto». Le messe sono ce-lebrate dai due sacerdoti “arotazione” così entrambiincontrano costantemen-te tutte le comunità e vice-versa.I battesimi vengono cele-brati nelle parrocchie diappartenenza. «Purtroppoincontriamo difficoltà a farpartire il percorso battesi-mi proposto dalla diocesi,forse perché le energie so-no state assorbite dalla ca-techesi “4 tempi” – affer-ma il parroco –. La prepa-razione la facciamo noi sa-cerdoti incontrando i ge-nitori in casa. È un mo-mento importante perchémolte coppie non le abbia-mo mai viste prima del

F

battesimo». Come impor-tante è l’incontro con i fa-miliari dei defunti: «Lamorte di una persona è di-ventata ormai occasione di“primo annuncio”. Noi sa-cerdoti non solo celebria-mo il funerale ma anchecuriamo il rosario poichéper la gente è molto im-portante la nostra presen-za».Comunioni e cresime ven-gono celebrate solo a Co-dognè e Cimetta.Per la confessione «siamodisponibili ogni sabato po-meriggio dalle 15 alle 17 eil martedì mattina nellachiesa nuova». E questa di-sponibilità è apprezzata.

BATTESIMI E FUNERALI SONO OCCASIONI DI PRIMO ANNUNCIO. LE MESSE “A ROTAZIONE”

Celebrare e incontrare

l percorso di cateche-si per le elementari

segue le indicazioni delladiocesi, secondo il metododei “4 tempi” – spiega donMichele –. Nella nostrarealtà è così articolato: dueincontri delle catechistecon i ragazzi, un incontrocon i genitori ogni duemesi a cui segue la parte-cipazione tutti insieme al-la celebrazione festiva, lacatechesi in casa da partedei genitori. A Codognè eRoverbasso questo meto-do era stato preparato dal-la catechesi in famiglia, aCimetta e Cimavilla daquattro anni». I riscontri?«In generale la partecipa-zione è qualitativamentebuona, un po’ meno quan-titativamente. Ci sonogruppi di genitori motiva-ti che vivono attivamentel’esperienza, altri che han-no accolto con qualcheperplessità questa propo-sta e faticano a “buttarsi”».Per i bambini delle ele-mentari e i ragazzi dellemedie c’è, poi, l’offerta for-mativa dell’Azione catto-

I« lica. Dalla preparazionealla cresima (prima supe-riore) è l’Ac a curare l’ani-mazione giovanile. «L’Acè presente da tempo a Co-dognè e da qualche annoè ritornata anche a Ci-metta e Cimavilla – spie-ga il presidente MarcoMoras –. Le nostre inizia-tive sono rivolte a tutti, as-sociati e non. A livello gio-vanile il cammino iniziacon i cresimandi, con iquali facciamo sempre unritiro a Tramonti, e poiprosegue con una buonacontinuità. Siamo riuscitia far passare l’idea che lacresima non è la conclu-sione ma l’inizio di unanuova fase della vita di uncredente».Moras sottolinea altri dueaspetti: «I gruppi giovani-li sono una ricchezza cheentra in circolo e “alimen-ta” varie attività (dal coroal gruppo-sagra). Quandoi giovani crescono e crea-no una famiglia continua-no a essere presenti e atti-vi con i coniugi e i figli, equesto è molto bello».

LA CATECHESI IMPOSTATA SULL’INNOVATIVOMETODO. I GIOVANI SONO SEGUITI DALL’AC

Quattro tempi

don Domenico Valentino

2 febbraio 201418 Visita Pastorale - UNITÀ PASTORALE CODOGNÈ

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nità nella diversità. Èquesta la filosofia

dell’“unità pastorale” diCodognè. Cos’è, allora,che oggi contraddistingueciascuna comunità? Cer-chiamo di scoprirlo.

CODOGNÈ«In passato Codognè fati-cava a vivere la comunio-ne, causa una storica divi-sione tra borgo chiesa eborgo municipio – spiegail parroco –. Qui tanterealtà erano “doppie”, an-che le scuole materne. Pu-re le chiese sono due! Ilcammino nell’unità pasto-rale sta però aiutando Co-dognè a superare le divi-sioni. Devo dire che tra lagente vi è rispetto per lafigura del parroco e unasolida tradizione religio-sa». Ne sono testimonian-za, ad esempio, le roga-zioni, che qui vengono an-cora celebrate con la pro-cessione conclusiva, o laprocessione della Madon-na della Salute, che ogni

U cinque an-ni vienerealizzatain un per-corso piùlungo (èdetta “pro-cessiongranda”).MarcoMoras,presidentedell’Ac,sottolineacome lachiesa nuo-va, costrui-ta negli an-ni ’80, «siastata un’in-tuizionequasi pro-fetica poi-ché oggi èqui che si ritrova l’unitàpastorale per i momenticomuni».Motivo di orgoglio nonsolo per la parrocchia maper l’intero paese è la scuo-la materna paritaria (88 ibambini iscritti) e il nidointegrato (22 bambini) che

PPaarrrroocccchhiiaa ddii CCiimmaavviillllaaTTiittoollaarree: Beata Vergine della Mercede (24 settembre)Unità pastorale Codognè - Forania PontebbanaAbitanti: 700 circaFamiglie: 200 circaParroco: ddoonn MMiicchheellee MMaaiioollooVicario parrocchiale: ddoonn DDoommeenniiccoo VVaalleennttiinnooOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: salone parrocchiale

CIMAVILLA

PPaarrrroocccchhiiaa ddii CCiimmeettttaaTTiittoollaarree: Sant’Ulderico Vescovo (4 luglio)PPaattrroonnaa: Madonna del Carmine (16 luglio)Unità pastorale Codognè - Forania PontebbanaAbitanti: 1100 circaFamiglie: 350 circaArciprete parroco: ddoonn MMiicchheellee MMaaiioollooVicario parrocchiale: ddoonn DDoommeenniiccoo VVaalleennttiinnooOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: salone parrocchiale; campi da gio-co; scuola dell’infanzia “Don Bosco”AAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii:: San Clemente (ex parr.); cap-pella presso il cimitero

CIMETTA

attuale territorio diCimetta un tempo e-

ra diviso in due colmelli:Campocervero, cosiddet-to per l’abbondanza di cer-vi e selvaggina, e Cimetta,presumibilmente più re-cente. Prima che venisse i-stituita la parrocchia diCimetta, attestata verso lametà del XVI secolo, in an-tichità l’assistenza religio-sa era assicurata dalla pie-ve di Fontanelle. In segui-to, già prima del XIV se-colo a Campocervaro ri-siedeva un sacerdote col ti-tolo di “rettore” e c’era u-na piccola chiesa dedicataal papa S. Clemente. Unachiesa in onore di S. Ulde-rico di Cimetta fu poi co-struita verso l’anno 1440sotto il vescovado di An-tonio Correr e il vescovoLorenzo Da Ponte la con-sacrò il 13 giugno 1747.

Nel 1873 fu ampliata conl’aggiunta delle navate e nel1885 fu dichiarata “arci-pretale”. Ha preso la formaattuale nel 1910 su disegnodell’arch. Vincenzo Rinal-di, e nel 1923 è stata tuttadecorata e affrescata. Sul-l’altar maggiore trova po-sto una bella pala di Palmail Giovane. L’organo è unDe Lorenzi del 1839, rifat-to nel 1922 dalla ditta Pu-gina di Padova, che lo ri-parò dai danni riportatidurante la prima guerramondiale. Il campanile èvecchio quanto la chiesa epiù volte restaurato. Nonsi sa con precisione l’origi-ne del nome “Cimetta”: lafantasia popolare lo deri-verebbe dall’esistenza didue grandi alberi di gros-so fusto, la cui cima rag-giungeva l’altezza del cam-panile. MS

’L

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:CIMETTA

imavilla è filiale dellachiesa arcipretale di

Cimetta, dalla quale ven-ne staccata ed eretta inparrocchia dal vescovoZaffonato il 24 settembre1954. La parrocchia haper titolare la “Madonnadella Mercede”; s’intesecosì, su suggerimento dimons. Maschietto, diconservare il titolo di unantico oratorio esistentein loco e che era di pro-prietà della famiglia Cam-pana, passato in seguitoalla famiglia Prosdocimie, attualmente, alla fami-

glia Paoletti. La parroc-chia di Cimavilla fino al1954 condivise le sorti diquella arcipretale di S. Ul-derico di Cimetta, suamatrice. Il 17 marzo 1957venne acquistata unanuova statua della BeataVergine della Mercede. E-timologicamente parlan-do è un nome compositoe potrebbe indicare unalocalità posta all’estremonord (“cima”) di quelloche oggi è il Comune diCodognè, dal quale di-pende assieme alla fra-zione di Cimetta. MS

C

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:CIMAVILLA

La chiesa di Cimetta

La chiesa di Cimavilla

L’UNITÀ COSTRUITA NEL RISPETTO DELLE DIVERSITÀ

Le caratteristichedelle parrocchie

quest’anno festeggia il de-cennale. «La generositàdelle persone ci permettedi far fronte alle spese con-sistenti; il bilancio ordina-rio è a pareggio, mentre ri-mangono da saldare alcu-ni debiti pregressi».

ROVERBASSOCon 650 abitanti è la piùpiccola parrocchia dell’u-nità pastorale. In passatola frequenza alle messe e lapartecipazione alla vitaecclesiale erano limitate aun piccolo gruppo di per-sone, tanto che il paese siè guadagnato l’appellativodi “piccola Russia”. Anchese la partecipazione allavita comunitaria continuaad essere contenuta, sicolgono comunque deigermogli che fanno bensperare. Particolarmentegradita è la benedizionedelle famiglie per vie: «Èuna proposta che sicura-mente ripeteremo – spie-ga don Michele –. Per tan-te persone è stata l’occa-sione per conoscersi e co-noscere i sacerdoti. Si ècreata una rete di personeche, con stile missionario,individua i luoghi di in-contro, organizza la pre-ghiera e il momento con-viviale, e invita i residen-ti».

CIMETTA«Pur avendo incrociato inquesti anni diverse perso-ne di Cimetta, la mia co-noscenza del paese è limi-tata dal momento che so-no parroco solo da qual-che mese di questa comu-nità – racconta don Mi-chele –. Quello che subito

balza agli occhi è la forteidentità parrocchiale.Questo è un punto di for-za, perché qualsiasi ini-ziativa venga proposta si-curamente andrà in por-to. Ma può anche trasfor-marsi in un limite se ral-lenta l’inserimento nellalogica dell’unità pastora-le».Ci sono due controprovedi quanto dice il parroco:tutte le associazioni delpaese destinano i proven-ti delle proprie iniziativealla parrocchia; pur aven-do solo 1.200 abitanti lacomunità riesce a mante-nere la scuola materna,che ha 70 bambini iscritti.

CIMAVILLA«Anche per Cimavilla nonposso dire molto perchésono parroco solo da qual-che mese – spiega il par-roco –. Ho trovato ungruppo di laici molto ma-turo e consapevole delleproprie responsabilità.Questo gruppo è compo-sto da giovani, adulti e an-ziani. La comunità ha unaforte identità parrocchia-le ed è cresciuta in occa-sione dei cambi dei parro-ci. Il lavoro pastorale pro-cede bene, in un buon cli-ma».

Visita Pastorale - UNITÀ PASTORALE CODOGNÈ2 febbraio 2014 19

Servizi a cura diFederico Citron

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PPaarrrroocccchhiiaa ddii RRoovveerrbbaassssooTTiittoollaarree: Assunzione di Maria Santissima (15 agosto)Unità pastorale Codognè - Forania PontebbanaAbitanti: 600 circaFamiglie: 200 circaParroco: ddoonn MMiicchheellee MMaaiioollooVicario parrocchiale: ddoonn DDoommeenniiccoo VVaalleennttiinnoo

ROVERBASSO

PPaarrrroocccchhiiaa ddii CCooddooggnnèèTTiittoollaarree: Sant’Andrea Apostolo (30 novembre)PPaattrroonnaa: Immacolata Concezione (8 dicembre)Unità pastorale Codognè - Forania PontebbanaAbitanti: 2700 circaFamiglie: 900 circaParroco: ddoonn MMiicchheellee MMaaiioollooVicario parrocchiale: ddoonn DDoommeenniiccoo VVaalleennttiinnooOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: centro ricreativo; scuola dell’in-fanzia Sacro Cuore; asilo nidoAAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii:: Immacolata Concezione (co-parrocchiale).

CODOGNÈ

ulle origini di Codo-gnè è storicamente

certo che dal IX secolofossero presenti in locoi monaci benedettinidell’Ospitale di S. Ma-ria del Piave. Essi, senon vi eressero un pic-colo convento, vi co-struirono però una“granza”, ovvero unaspecie di magazzino a-grario con annessa unacappella, che poserosotto la protezione delvescovo benedettino S.Gottardo. Il 2 luglio1456 l’Ospitale di S.Maria di Piave passò in“commenda” sotto lagiurisdizione delle mo-nache agostiniane di S.Maria degli Angeli diMurano. La cappella diS. Gottardo di Codognènon figura però tra le 19a loro soggette. Standoa quanto scrive AgnoBerlese, il vescovo Pie-tro Leon (o Lioni?), incarica dal 1445 al 1474,ne rivendicò il possesso.Da curazia la fece par-rocchia sotto il titolodell’apostolo S. Andrea.Nell’archivio della dio-cesi di Ceneda il nome

dei “rettori” incominciacon l’anno 1447 e il ve-scovo Nicolò Trevisannella sua visita pastora-le del 1475 trovò lachiesa ornata con varioggetti sacri antichi epreziosi. La chiesa par-rocchiale venne rico-struita nel 1500 in stilerinascimentale e il ve-scovo Sebastiano Pisanila consacrò il 31 agosto1653. È stata mano amano sempre più ab-bellita dai parroci che sisono succeduti ed oracontiene svariate opered’arte. L’organo, instal-lato il 12 ottobre 1930,è della ditta J. Kacin diGorizia. Il 15 settembre1953 il vescovo Zaffo-nato pose la prima pie-tra per una nuova chie-sa in una parte più cen-trale del paese, che ven-ne consacrata il 23 mar-zo 1980 dal vescovoAntonio Cunial e di-chiarata “comparro-chiale”. Codognè derivail suo nome da “Codo-gnetum”, per l’abbon-danza un tempo di me-le cotogne nella zona. MS

S

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:CODOGNÈ

l paese o frazione diRoverbasso ha avuto u-

na storia piuttosto trava-gliata. È stato ripetuta-mente cappellania, cura-zia, parrocchia; fu perfi-no smembrato tra Gaia-rine e Codognè. La chie-sa di Santa Maria Assun-ta o di Santa Maria diPalù risale forse ancorprima del XIV secolo.L’arciprete di Codognè,don Antonio Cattuzzato(1879-1890), ha lasciatoquesta relazione: “... del-l’erezione di questa chie-sa non si hanno docu-menti certi; si sa soltan-to per tradizione chedev’essere molto antica,

perché era chiesa par-rocchiale prima che laparrocchia di Roverbassovenisse smembrata nelledue vicine di Gaiarine eCodognè. Presentemen-te è aperta al culto perbeneficio delle famigliedella borgata medesima,della cui cura spiritualeviene incaricato un sa-cerdote con il titolo di cu-rato, che ha il diritto di a-bitare in una piccola ca-sa vicina, ma non è prov-veduto di prebenda. Nel-la chiesa ci sono due al-tari, dei quali il maggio-re è dedicato all’Assun-zione di Maria”. Possia-mo aggiungere che la

chiesa possiede un qua-dro assai antico: “L’inco-ronazione della Madon-na del Palù”, di buon au-tore, ma sconosciuto. Ilvescovo Eugenio Becce-gato la eresse definitiva-mente in parrocchia il 25aprile 1942. La chiesa èstata oggetto di vari re-stauri. Il toponimo “Ro-verbasso” allude al terri-torio un tempo copertoda boschi di rovere: cosìsi legge nella “Guida eco-nomica alla provincia diTreviso” pubblicata nel1957. C’è chi invece loderiverebbe da una “cam-pagna bassa”, ma è un’eti-molgia poco seguita. MS

I

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:ROVERBASSO

2 febbraio 201420 Visita Pastorale - UNITÀ PASTORALE CODOGNÈ

La chiesa di Roverbasso

L’interno della chiesa di Codognè

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La chiesa di Codognè

Casa Speranza, sede della Caritas foraniale a Codognè

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on si conosce conprecisione quando

cominciò la cura d’animea Gaiarine, ma certamen-te è di antica data. Fin daprincipio fu succursale ocappella di Francenigo.Divenne curazia e in se-guito, verso la metà del se-colo XV o all’inizio del X-VI, parrocchia indipen-dente. Anche se la primachiesa la si dice sorta nel1200, il più antico docu-mento relativo al paese re-ca la data del 20 dicembre1295: è un contratto dicompravendita col qualeGerardo da Camino ac-quistò una “mota” (castel-lo) “in villa et territorio deGajarinis”. Nel 1314 è ri-cordata come una “regol”dipendente da Treviso. Il17 luglio 1443 il vescovoZane dell’Ordine dei Fra-ti Minori francescani con-sacrò due altari: uno in o-nore di S. Tomaso e l’altroin onore di S. Zaccariaprofeta. Nel 1553 aveva il

fonte battesimale e vi siconservava il SantissimoSacramento, segni indi-scutibili di parrocchialità.Nel 1530 la chiesa vennemodificata e il 30 ottobre1559 fu consacrata dal ve-scovo Giovanni FrancescoDe Rubeis. La domenica31 luglio 1927 il vescovoBeccegato benediceva laprima pietra di un gran-dioso ampliamento dellachiesa, su progetto del-l’architetto Rupolo, che laraddoppiò, prendendo laforma di croce latina; ven-ne aperta al culto dallostesso Vescovo il 28 otto-bre 1928. Il 29 aprile 1973i fratelli Cavarzerani do-narono alla chiesa un nuo-vo organo, fabbricato dal-la ditta Ruffatti di Albi-gnasego (Padova). Il cam-panile, alto 38 metri e instile gotico, fu incomin-ciato nel 1900 su disegnodell’ingegner Granzotto diSacile ed ultimato nel1905. MS

N

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:GAIARINE

na comunità dove ilaici abbiano “vocein capitolo” alla pa-

ri del sacerdote. È un tra-guardo che sta a cuore alparroco di Gaiarine donPietro Silvestrini, al puntoda affidare completamenteil racconto delle esperienzepastorali e della vita par-rocchiale ad una rappresen-tanza del Consiglio pasto-rale: la vicepresidente delConsiglio pastorale AduaFavero, Fortunata Carlet,Anna Zorzetto, SusannaMarchesin, Paola Casa-grande, Grazia Carnelos eFernanda Alpago. Per coin-cidenza tutte donne, che di-mostrano presto una con-sapevolezza sul loro ruoloattivo non solo nel fare, maanche nel "leggere" in pro-spettiva la vita della comu-nità a cui appartengono.«Per noi laici - spiegano -qui c’è spazio davvero. Ilparroco è una guida, so-prattutto dandoci la Parola,ma le decisioni vengonoprese insieme. Abbiamo im-parato a lavorare in equipe:è più impegnativo e richie-de più tempo, ma così non

ci sentiamo soli. E negli ul-timi anni abbiamo volutorafforzare il legame con ilcentro diocesi, vivere l’a-pertura ad una realtà piùampia; in questo è stato pernoi importante l’esperienzadel Convegno diocesanonelle sue varie fasi».Un banco di prova di questaapertura da anni è rappre-sentato dall’ambito dell’u-nità pastorale, con Campo-molino e Albina. «Ci incon-triamo - spiega la vicepresi-dente del Consiglio pasto-rale Adua Favero - per la for-mazione sui documenti dio-cesani. Così abbiamo impa-rato a conoscerci». Utile èstata l’esperienza della Pe-regrinatio Mariae, scopren-do che è bello condividere,

lavorare e pregare insieme.«Il prossimo passo è quellodella programmazione co-mune, a partire da alcuniambiti: formazione dellecoppie al battesimo, pasto-rale giovanile, liturgia».Tra le criticità, un problemadal quale si sentono inter-pellati insieme, laici e par-roco di Gaiarine, è il pro-gressivo calo di partecipa-zione alle messe: «È un pro-blema da leggere in contesto

Upiù ampio. Ci stiamo inter-rogando. E ci rendiamo con-to dell’importanza che as-sume il coinvolgimento deigiovani". Una "risposta" vie-ne data con le messe dellevie, una quindicina, cele-brate presso le famiglie nelperiodo pasquale. Di mag-gior richiamo sono anche levarie tappe comunitarie, co-me l’inizio dell’anno pasto-rale o le principali festività.Consiglio pastorale e Con-siglio per gli affari econo-mici constatano, comun-que, come la comunità ri-sponda sempre positiva-mente quando è sollecitataper particolari interventi.Così in questi anni sono sta-ti numerosi lavori che han-no riguardato la chiesa, ilcampanile, la canonica, l’o-ratorio di San Rocco, ecc.Dal punto di vista pastoraleuna significativa esperienzaa Gaiarine ha riguardato ne-gli ultimi anni l’Azione Cat-tolica, con un periodo digrande innovazione: il calodi animatori giovani e laconsapevolezza di un coin-volgimento diretto delle fa-miglie nell’aspetto educati-vo ha porto ad una cateche-si esperienziale con l’impe-gno delle mamme come a-nimatrici, soprattutto alle e-lementari. Si è rivelata unascelta positiva: «Per gli a-

dulti coinvolti,questso impe-gno è diventatouno stimolo a ri-svegliare la pro-pria fede e a ri-mettersi in di-scussione».Importante aGaiarine è ancheil lavoro delgruppo Caritas,

non numeroso ma dinami-co, attento ai bisogni con-creti (borse della spesa, in-dumenti, ricerca lavoro, ri-cerca alloggio, sostegno sco-lastico, ecc.), in stretto col-legamento con l’assistenzasociale del Comune, ma an-che con l’attenzione a sensi-bilizzare a un cambiamen-to di mentalità, di stile di vi-ta.Da circa tre decenni la par-rocchia di Gaiarine si carat-terizza, unica in diocesi, perla cresima ai ragazzi di 18anni, quest’anno seguiti nel-

la preparazione da don Pie-tro, in un’età non facile, macon «l’aspetto positivo che igiovani sono più consape-voli e responsabili, in quan-to è il singolo chiamato a ri-spondere, non più i genito-ri». E per la comunità que-sta scelta costituisce unmaggiore impegno, per ac-compagnare e formare que-sti giovani nell’ambito di uncammino più lungo.È anche questa l’attuazionedi una delle linee che si è da-to il Consiglio pastorale diGaiarine: «Responsabilizza-re gli adulti ad una sceltaconsapevole della fede, perpassare da una religiosità ditradizione ad una fede cheabbia al centro l’eucaristiadomenicale, che ci faccia ac-corgere del prossimo, cheporti a forme di coinvolgi-mento dei giovani».Un programma non da po-co, che va certamente oltrela scadenza della visita pa-storale…

Franco Pozzebon

VARIE ESPERIENZE MIRATE A UNA FEDE PIÙ CONSAPEVOLE

Gaiarine, laiciavanti tutta!

Visita Pastorale - GAIARINE2 febbraio 2014 21

PPaarrrroocccchhiiaa ddii GGaaiiaarriinneeTTiittoollaarree: San Tomaso Vescovo di Canterbury e marti-re (29 dicembre).Unità pastorale Gaiarine - Forania PontebbanaAbitanti: 2150 circaFamiglie: 800 circaParroco: ddoonn PPiieettrroo SSiillvveessttrriinniiCollaboratore parrocchiale: mons. Angelo Dal BoOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: Oratorio San TomasoAAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii:: San Liberale; San Rocco; SanZaccaria.

GAIARINE

I laici della parrocchia di Gaiarine a colloquio con L’Azione

don Pietro Silvestrini

La chiesa di Gaiarine Il presbiterio dopo i lavori di restauro

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PPaarrrroocccchhiiaa ddii CCaammppoommoolliinnooTTiittoollaarree: San Lorenzo Martire (10 agosto)Unità pastorale Gaiarine - Forania PontebbanaAbitanti: 600 circaFamiglie: 200 circaParroco: ddoonn PPiieettrroo SSiillvveessttrriinniiOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: sala parrocchiale; aule ex scuoladell’infanzia; sale del catechismo in canonicaAAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii:: SS. Rocco e Sebastiano

CAMPOMOLINO

ampomolino fin dal-l’inizio del XIII seco-

lo era territorio della pie-ve di San Cassiano di Li-venza. La data di nascitadella parrocchia, secon-do alcuni, è da fissarsinell’anno 1446. Standoinvece a documenti con-servati nella Curia ve-scovile di Ceneda la datadovrebbe spostarsi al1496. La chiesa è anticaquanto la parrocchia. Difronte ad essa, tuttavia,c’è ancora l’oratorio diSant’Antonio, dedicato inorigine ai Santi Rocco eSebastiano, che con tut-ta probabilità è da consi-derarsi la prima cappellausata da quella comu-

nità: vi sono visibili an-cora degli affreschi. L’at-tuale chiesa parrocchia-le è stata rinnovata ed ab-bellita nel 1962. Il tritti-co dell’altar maggiore del’500 è del pittore Pom-ponio Amalteo. Vi sonopoi conservate opere delDall’Oglio, di Palma ilGiovane o del suo primoallievo, il “Bravo”, nonchéuna pala del De Lorenzi.L’organo del 1792 è attri-buito ad un certo Anto-nio Da Re, mentre altri loidentificano come unCallido. Il toponimo“Campomolino” derivadalla presenza di tantimolini, in attività lungoil Resteggia. MS

C

LA STORIA DELLA PARROCCHIA:CAMPOMOLINO

l gusto e la voglia di farecomunità sono certa-mente caratteristiche di

tanti abitanti della parroc-chia di Campomolino. Lo sicoglie sentendo le spiega-zioni e pensieri di alcunedelle persone impegnate invari ambiti della vita comu-nitaria della piccola frazio-ne di Gaiarine: il vicepresi-dente del consiglio pastora-le Claudio Santuz, insieme aRenata Piccoli, GiuseppeRossi, Fiorentina Tonon,Stefania Scottà e RaffaellaPin.«Abbiamo un consiglio pa-storale – spiegano – affiata-to ed efficiente, dove c’è unclima di intesa, facilitata dalfatto di essere un piccolopaese dove c’è più familia-rità e ci si conosce tutti». Trale realtà positive viene indi-cata l’attività del catechi-smo, con un gruppo di do-dici mamme e papà chepuntano ad una catechesinon scolastica ma legata ilpiù possibile alla vita quoti-diana, coinvolgendo altri ge-nitori e anche i nonni. C’èuna partecipazione allemesse domenicali. C’è unbel gruppo liturgico. C’è ungruppo di giovani semprepronti e disponibili, special-mente per attività pratiche.La vita a Campomolino, dicui dal 1977 è parroco donPietro Silvestrini, è poi scan-dita da una serie di eventi diquelli che fanno comunità,per la partecipazione di tan-ti come anche per l’affiata-

I

mento nell’organizzazione.In agosto c’è la festa del pa-trono san Lorenzo. Origi-nale e partecipata è la Festadella donna, organizzata dauna ventina d’anni in chia-ve parrocchiale: un pranzocon 150-200 partecipantiper il quale i mariti fanno icuochi e i figli i camerieri.Significativo è anche ilpranzo comunitario propo-sto la terza domenica di ot-tobre nell’anniversario del-la consacrazione della chie-sa, occasione nella quale c’èanche il mercatino di pro-dotti locali e di lavori fattidalle mamme, con il coin-volgimento anche di donnee ragazze straniere.

L’attenzione ai più piccoliraggiunge l’apice durante levacanze estive. C’è il grest,dove si pone cura all’acco-glienza dei figli delle fami-glie immigrate, per favorirel’integrazione. Prima delgrest, da qualche anno i ra-gazzini delle elementari edelle medie vivono due set-timane speciali grazie ad unoriginale corso cucina tuttoper loro: tutte le mattine im-parano e preparano delle ri-cette nuove pranzando poiinsieme con le pietanze pre-parate con le loro mani.E a luglio c’è molta anima-zione a Campomolino perlo svolgimento dei tornei displashball e green volley.

C’è un gruppo di ragazzidelle superiori che preparaogni anno il presepe nell’o-ratorio di Sant’Antonio, difronte alla chiesa parroc-chiale.A Campomolino è attivoanche un gruppo dell’Ope-razione Mato Grosso, con ifigli dei “fondatori” che so-no ora anch’essi attivamen-te coinvolti.Sono di proprietà della par-rocchia anche il camposportivo e gli spogliatoi, da-ti in gestione alla localesquadra di calcio.Un fondamentale centropropulsore dell’aggregazio-ne “laica” a Campomolino èil Club Tre Molini, con unbuon rapporto di collabora-zione e reciprocità con laparrocchia per l’uso dellestrutture e servizi vari ognivolta che c’è la necessità.E le criticità? «La difficoltàdi mantenere strutture “so-vrabbondanti”. Campomo-lino è un piccolo paese do-tato di numerose strutture –spiega il vicepresidente delconsiglio pastorale ClaudioSantuz –, che però richie-dono tante risorse per la ge-stione». È il caso del vecchioasilo e della sala teatro (300posti) non più utilizzabileper problemi di inagibilità.C’è la vecchia canonica, incui tuttavia la comunità è

riuscita di recente a ricava-re un ambulatorio per il me-dico di base. Ma non poco èstato fatto in questi anni: laristrutturazione della cano-nica, che ospita le attivitàpastorali e che tuttavia nonviene ancora utilizzata se-condo le sue potenzialità; ilnuovo oratorio, inauguratopoche settimane fa, con lasfida massima ora di ungruppo di persone che lo va-lorizzino organizzando oc-casioni di aggregazione.

Tra gli aspetti critici c’è, ma-gari, anche un’“identitàchiusa”, la fatica di mettereinsieme la mentalità dei piùanziani con la voglia di nuo-vo dei giovani e dei nuoviarrivati. Sono piste che,però, non rappresentano unmotivo di scoraggiamento,bensì di stimolo, con la con-vinzione che il cerchio delcoinvolgimento debba ca-somai allargarsi, mai re-stringersi.

Franco Pozzebon

SEICENTO ABITANTI E TANTI SEGNI DI VITALITÀ

Campomolino,comunità viva

2 febbraio 201422 Visita Pastorale - CAMPOMOLINO

Alcuni componenti del consiglio pastorale di Campomolino

La chiesa di Campomolino

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a cura d’anime nella“Villa d’Albina”

dev’essere antichissima,se fin dal 1014 in essa vi-geva il diritto di quarte-se. Nel 1214 era compre-sa nel feudo del conte Fe-derico di Porcìa e Bru-gnera. Lo studioso mons.Angelo Marchesan la ci-ta tra le terre sotto la si-gnoria dei Patriarchi d’A-quileia. Come “curazia”risale al 1450 e come par-rocchia alla metà del’500. Ebbe la prima visi-ta pastorale da parte delvescovo di Ceneda,mons. Benedetto De Lu-ca, il 23 maggio 1733. Laprima chiesa con il suocampanile si trovava den-tro il recinto del cimite-ro ed era dedicata all’a-postolo san Giacomo.L’attuale venne costruita

tra il 1856 e il 1861 damons. Antoniutti e il ve-scovo Cavriani la consa-crò il 17 maggio 1874. Ilcampanile, iniziato nel1908, venne inaugurato il20 dicembre 1925. L’or-gano è un Beltrami, in-stallato il 19 marzo 1948.In seguito al terremotodel 6 maggio 1976 ven-nero dichiarati inagibilichiesa e campanile, e vie-tato il suono delle cam-pane. Il 17 dicembre del-lo stesso anno, dopo so-lo quattro mesi, la chiesavenne restaurata e aper-ta nuovamente al culto:prima fra tutte le parroc-chie danneggiate dal si-sma, per volontà di po-polo e tenacia del parro-co. Il nome le deriva daun prediale romano, pro-babilmente “Albinus”. MS

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LA STORIA DELLA PARROCCHIA:ALBINA

serena la vita dellacomunità della par-rocchia di Albina. U-

na parrocchia che vive lapropria fede in modo di-verso: «C’è chi frequentain modo molto convinto –afferma il parroco don Vit-torio Battistuzzi – qualchealtro... perché bisogna. Ingenerale comunque la fre-quenza alla messa è buo-na: circa il 25-30% costan-temente, altri saltuaria-mente». L’impegno nella catechesiè grande: la preparazioneai sacramenti è curata dalparroco in prima personae da un gruppo di catechi-sti, formati con incontriquindicinali da una lau-reanda in Scienze religio-se.«Anche ad Albina la fre-quenza al catechismo è al-tissima fino alla cresima(95%) – spiega don Vitto-rio –, poi la frequenza inparrocchia si riduce al 5%.Esiste un gruppo giovaniche ruota intorno ad un a-nimatore laico: un gruppomolto attivo soprattuttosul piano pratico, che di-mostra grande disponibi-lità operativa nei confron-ti della parrocchia quan-do c’è qualche cosa di con-creto da realizzare».«Nel tentativo di rinnova-re la catechesi in parroc-chia – afferma il gruppocatechistico – si cerca dilavorare in equipe e dicoinvolgere i genitori nel

percorso dei ragazzi, in vi-sta di un cammino di ri-scoperta della propria fe-de di adulti. Seguendo ilsussidio didattico e il ca-lendario liturgico, cer-chiamo di sottoporre ai ra-gazzi esperienze di comu-nione (momenti di pre-ghiera e canto, lavori digruppo), carità (coinvolgi-mento nelle iniziative disolidarietà parrocchiali ediocesane, vedendo cosasi può fare nel nostro pic-colo per aiutare) e rifles-sione della Parola (ad e-sempio l’istituzione della

È

“messa della Famiglia”, percercare di avvicinare i ra-gazzi alla messa domeni-cale, invitandoli ad una ce-lebrazione che renda ibambini e i ragazzi piùpartecipi)».Il gruppo catechisti è for-mato da persone che pos-sono mettere a disposi-zione conoscenze ed e-sperienze diversificate.«Tutto ciò è utile all’inte-ro gruppo – affermano icatechisti –, quindi la pro-grammazione viene con-divisa e discussa conside-rando i vari punti di vista,per poi proporla ai ragaz-zi rapportandola all’età. E-siste nella parrocchia untentativo di coinvolgereanche i genitori all’inse-gnamento del Catechismodei figli. La novità intro-dotta quest’anno è la mes-sa della famiglia: un invi-to è aperto a tutti i fami-gliari proprio per ricorda-re il compito che il geni-tore si è assunto nei con-fronti dei figli per l’inse-gnamento della religione.La partecipazione dei ge-nitori agli incontri appo-sitamente organizzati inparrocchia in concomi-tanza dei sacramenti èbuona ma non c’è conti-nuità».Per gli adulti, nel tempo diQuaresima e Avvento, ilparroco tiene delle lezionisulla Sacra Scrittura: «Oc-casioni molto utili – affer-mano i rappresentanti delconsiglio pastorale – pereducare all’ascolto dellaParola di Dio. Per uno svi-luppo della preghiera per-sonale va valorizzato il si-gnificato della messa e u-na maggior partecipazio-ne, anche di gruppi dibambini, al rosario».L’esperienza diocesana perl’accompagnamento deigenitori che chiedono ilbattesimo per i figli è svol-ta a livello di unità pasto-rale: «Ma le adesioni deinostri parrocchiani – con-tinua don Vittorio – sonopurtroppo nulle: i genito-ri preferiscono il contatto

diretto col parroco, ancheperché in up viene fatta u-na sola volta all’anno, inprimavera, a causa dellascarsità degli animatori».La comunità di Albina èsempre stata accoglienteper le diverse situazioni didisagio.«C’è grande sensibilità –afferma don Vittorio –: dàsempre ottimi risultati laraccolta di offerte per l’a-dozione a distanza, attra-verso l’associazione diColle Umberto Avs (As-sociazione volontari di so-lidarietà) fondata damons. Igino Facchinello,cui si è subito unito l’exparroco don Severino Vi-dotto. Ma la parrocchia a-derisce (e i fedeli accolgo-no volentieri) anche a tut-te le proposte di raccoltaofferte per la Caritas, le-gata alla presenza del cen-

tro di ascolto foraniale diCodognè: dalle raccoltedurante l’anno di generi a-limentari e prodotti vari,alle collette straordinarie,all’iniziativa “5 pani e 2 pe-sci”».«La chiesa parrocchiale –continua don Vittorio –vive in un continuo sforzodi migliorare l’atteggia-mento del nostro cuoresensibilizzandoci semprepiù alla vita associativa, alfine di favorire la forma-zione spirituale dei laici ela loro partecipazione at-tiva nella Chiesa... ma c’èun po’ di resistenza, no-nostante tanti sforzi. Inparrocchia non c’è l’Azio-ne cattolica, anche se inqualche caso si dimostrala volontà che possa esi-stere; c’è qualche ragaz-zo/a che frequenta la par-rocchia di Gaiarine, o

quella di Francenigo, pervivere la vita dell’Acr. Esi-ste un gruppo di preghie-ra (il “Gruppo della Cro-ce”) che si trova ogni mer-coledì sera per la recita delrosario. Si sta cercando dicostituire un gruppo litur-gico, ma non è facile. Esi-ste invece il gruppo letto-ri per le messe festive, at-tivo ogni domenica comeil bel coro parrocchiale».«Ci sembra giusto eviden-ziare la grande collabora-zione tra i diversi gruppi– aggiungono i consiglie-ri pastorali – e la necessitàdi rafforzare le iniziativeCaritas a livello parroc-chiale. A livello di up av-vengono collaborazioni inambito di equipe e di Ca-ritas e potrebbero essernemesse in atto altre, so-prattutto per catechesi egruppi liturgici». AT

LA NOVITÀ: “MESSA DELLE FAMIGLIE”

Albina si impegnanella catechesi

Visita Pastorale - ALBINA2 febbraio 2014 23

PPaarrrroocccchhiiaa ddii AAllbbiinnaaTTiittoollaarree: San Silvestro Papa (31 dicembre)PPaattrroonnaa: Beata Vergine del Rosario (7 ottobre)Unità pastorale Gaiarine - Forania PontebbanaAbitanti: 850 circaFamiglie: 300 circaParroco: ddoonn VViittttoorriioo BBaattttiissttuuzzzziiOOppeerree ppaarrrroocccchhiiaallii: oratorio, centro ricreativo con im-pianti sportiviAAllttrree cchhiieessee ee oorraattoorrii:: San Silvestro papa; chiesa al Cro-cifisso (ex chiesa parrocchiale); capitello della BeataVergine della Salute; capitello della SS. Trinità

ALBINA

don Vittorio Battistuzzi

La chiesa di Albina

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TEMPO IN DIOCESI

Torna in cattedra lo sciroccoSituazione: Dopo un inizio di set-timana con una spruzzata di nevefino a quote collinari, il registro at-mosferico ci ha riportati dritti drit-ti nel “già visto”: una bassa pres-sione sta richiamando in queste o-re correnti via via più miti da sud,che porteranno costante nuvolo-sità, una risalita delle temperaturee soprattutto frequenti e a tratti ab-bondanti precipitazioni.

Giovedì 30 gennaio (attendibilità90%): peggioramento del tempocon precipitazioni in estensionespecie lungo le Prealpi entro la se-conda parte della giornata, conquota neve a 800-1.000 m in ulte-riore salita.

Venerdì 31 (80%): prosecuzione delmaltempo con precipitazioni tramoderate e forti, specie lungo lePrealpi. Accumuli giornalieri an-che superiori a 40/70 mm nelle zo-ne più esposte, con abbondanti ne-vicate sulle Dolomiti oltre i 1.500m. Quota neve sulle Prealpi in rial-zo fino ad oltre le cime. Venti so-stenuti di scirocco.

Sabato 1 febbraio (70%): le precipi-tazioni saranno ancora diffuse e in-tense, con lenta attenuazione e in-debolimento verso sera, ma semprein un contesto molto umido, mitee nuvoloso (temperature in pianu-ra tra +4 e +9°C). Quota neve sem-pre oltre i 1.400-1.600 m, legger-mente più bassa sulle Dolomiti.

Domenica 2 (60%): evoluzione in-certa; una nuova perturbazione daovest entrerà dalla Francia, masembra scivolare velocemente ver-so il Centro-Sud Italia, pertanto ciattendiamo nuvolosità estesa e dif-fusa, ma con precipitazioni in ge-nere deboli e non continue, con leg-gero calo termico e quota neve indiscesa fino a 1.000-1.300 m, spe-cie verso sera. Venti in rotazione anordest.

Tendenza: A inizio settimana in-terverrà un temporaneo promon-torio di alta pressione, che garan-tirà un miglioramento del tempo,che verrà però limitato in pianuradalla rapida formazione di nebbiee nubi basse, stante la mitezza e l’al-to tasso di umidità. Tempo miglio-re in montagna, con temperaturesopra la media. Da ovest il flusso a-tlantico continuerà a spingere, per-tanto è ragionevole attendersi nuo-ve occasioni per precipitazioni,sempre in un contesto molto mitee totale assenza di irruzioni freddesull’intero continente europeo.

Previsione emessa alle 20.30 di mar-tedì 28 gennaio.

ai come negli ultimianni i supereroi han-no visto aumentare la

loro fama, al cinema e in televi-sione. Il pubblico li chiede e lecase di produzione ribattonocon trilogie, remake, rifacimentipiù o meno fedeli alla versionefumettistica. L’ultimo esempiodel genere è “Arrow”, riproposi-zione televisiva di Freccia Ver-de, personaggio della Dc Co-mics (la stessa di Superman eBatman, per i profani), giuntoormai alla seconda stagione edivenuto in breve un piccolocult tra gli adolescenti.Ispirato alla figura di RobinHood, Freccia Verde è l’alter e-go di Oliver Queen, miliardarioin cerca di giustizia dopo esse-re sopravvissuto a un terribilenaufragio e aver perso il padretragicamente. Tramite una listadi nomi che il genitore gli ha la-sciato prima di morire, il giova-

Mne si impegna nella sua perso-nale lotta alla giustizia, non sen-za ostacoli e acerrimi nemici.Il fumetto è del 1941: più di set-tant’anni dopo continua a mie-tere successo attraverso altrimedia, imbattibile dal tempo,così come lo sono Superman,Spiderman, Iron Man e Capi-tan America, solo per citare ipiù celebri supereroi passati re-centemente sul grande scher-

mo. Come si spiega questo suc-cesso?Per rispondere a questa do-manda è bene guardarsi indie-tro, arrivando almeno all’11 set-tembre 2001. È forse questa ladata spartiacque che ha ripor-tato in auge la figura del supe-reroe. Se prima rimaneva un in-dividuo a cavallo tra racconto efolklore, seppur appartenentealla cultura pop contempora-

nea, dopo l’attentato alle TorriGemelle il mito si è incarnatoin qualcosa di meno ideale e piùumano. Il bisogno quasi fisico diesser protetti e rassicurati difronte a fatti così terribili ha fat-to sì che certe figure tornasse-ro in voga, sotto forma di eroemascherato. E gli stessi supere-roi sono tornati meno indi-struttibili ma più fragili, similialla gente comune, che in que-sto modo ha potuto sentirli piùvicini e apprezzarne anche lavulnerabilità.Nella lunga serialità offerta dal-la televisione, l’epopea tormen-tata del supereroe trova mag-gior respiro, diventando così ilmezzo prediletto con cui fide-lizzare i fan, specialmente se a-dolescenti. “Arrow” ricalca ap-pieno questo ruolo, dimostran-dosi un prodotto coinvolgenteed efficace, dove il dramma siunisce ai turbamenti e alle de-bolezze del protagonista e do-ve l’attaccamento a certi valoririsponde al bisogno di certezzedei giovani d’oggi.

Silvia Albrizio

INIZIATA LA SECONDA SERIE SU ITALIA 1

“Arrow” moderno Robin Hoodadorato dagli adolescenti

opo l’annuncio della nominadel pievigino mons. Stella a

cardinale, continuano a perveni-re in redazione segnalazioni diprecedenti storici. Don Rino Da-mo ricorda la vicenda del vazzo-lese mons. Francesco Nardi(1808-1877; fratello di don CarloNardi e nipote di mons. NicolòNardi) molto stimato da Pio IXche aveva in animo di farlo cardi-nale. Ma la morte sopraggiunseprima della nomina.Compiuti gli studi ginnasiali e li-ceali a Ceneda e quelli universitaria Padova e a Vienna e divenutosacerdote, Francesco Nardi eser-citò per vari anni l’insegnamentopresso l’università patavina e nel1858 passò a Roma come Udito-re di Rota. Più tardi fu nominatosegretario della Sacra Congrega-zione dei vescovi e dei regolari.Equilibrio, versatilità d’ingegno,memoria prodigiosa, vastità dicognizioni in ogni ramo, opero-sità febbrile: queste doti forma-vano nel Nardi una personalitàdavvero singolare. Scrittore, po-lemista, oratore, poliglotta, eglirese grandi servizi alla Chiesa. Nelperiodo turbolento e tempestosoin cui visse, la sua penna, la sua

D parola e le sue molteplici e im-portanti relazioni in Francia e intutta Europa giovarono assai allacausa della fede. La sua casa eraun via vai continuo di visitatoriprovenienti da ogni parte delmondo, anche dall’Oceania, dal-l’India, dall’America e con tutti e-gli s’intratteneva nella loro stessalingua.Mons. Francesco Nardi morì aRoma nel marzo 1877. Nella chie-sa di S. Maria in Campitelli glivenne eretto dagli ammiratori undegno monumento. Nel trigesi-mo della morte don Davide Al-bertario, direttore dell’Osserva-tore Cattolico, tenne a Milano ildiscorso funebre. Volle rievocarela bella battaglia che il Nardi va-lorosamente sostenne con artico-li, lettere ed opuscoli, a difesa del-l’infallibilità pontificia, quandoquesta verità, poco prima dellasua definizione nel Concilio Va-ticano, venne particolarmente at-taccata dal vescovo di Orléansmons. Dupanloup, prelato d’altraparte degno di venerazione e distima per aver strenuamente so-stenuto in varie occasioni primae dopo il Concilio i diritti dellaChiesa.

Si racconta che Pio IX all’annun-cio della morte di mons. France-sco Nardi abbia esclamato: «Misi è spezzata una penna d’oro».In testamento ha lasciato il suopreziosissimo calice d’oro, fine-mente cesellato, alla chiesa diVazzola, che viene usato nellegrandi solennità.La parrocchia ha voluto perpe-tuarne la memoria con l’iscrizio-ne posta in chiesa, sopra la portacentrale che dice: A Francesco Nar-di - Nobile figlio di Giovanni da Vaz-zola, il quale / anticipando l’età peringegno e dottrina, / laureato in teo-logia, filosofia e in ambo le leggi, / fuDocente di diritto canonico nell’Uni-versità di Padova. / Ricco di ogni ti-po di sapere fu esperto in diverse lin-gue / chiamato a Roma / fu Uditoredella S. Romana Rota / fu esperto neldirimere con equità eccezionale, / daisuoi stessi scritti è messo in evidenza/ con quale animo, con quale co-stanza egli si sia opposto / alla mali-zia dei tempi. / Segretario della Sa-cra Congregazione dei Vescovi e Re-golari, / stava per ricevere la porpo-ra cardinalizia dal / Papa Pio IX /Chiuse gli occhi nel Signore a Roma/ a 69 anni, il 20 marzo 1877 - Piùgrande di ogni dignità vivrà la gloria/ di questo grande uomo e la perpe-tua lode dei posteri la seguirà.

MONS. NARDI MORTO NEL 1877

Un figlio di Vazzolavicino alla porpora Mons. Francesco Nardi

ell’orto d’inverno, nell’Al-to Cenedese, almeno sino

agli anni ’70 del secolo scorsoera quasi sempre presente il“cappuccio viola”, importato inquesti luoghi intorno al 600 a-vanti Cristo dai Celti. Oggi ilcappuccio viola dalle millevirtù – il romano Catone ilVecchio lo descrisse come ilpiù salutare tra tutti gli ortag-gi! – non è più comune sui ban-chi del mercato. Nella nostrazona storica di coltivazione (ilCenedese e l’Opitergino) loproducono e lo commercializ-zano ormai solo pochi orticol-tori professionali. Il cappuccioviola forma una palla compat-ta di circa 2 chili di peso, maanche meno, dall’aspetto cero-so per la presenza di pruina, laquale fa scivolare via l’acquapiovana. Come gli altri suoifratelli cavoli ha proprietà an-ticancro, in particolare dei pol-moni e del colon, ed è ricco divitamine C, B1, B2, B9 (acidofolico) e K, a cui si assomma-no tantissimi minerali: in pri-mis magnesio, rame, ferro ecalcio. È consumato crudo ininsalata, saltato, stufato e al va-pore. Il cappuccio viola è mol-to ricco di antocianine, adope-rate anche come colorante na-turale di bevande, caramelle egomme da masticare. Attual-mente il cappuccio viola è perlo più coltivato in Veneto, an-che se in modeste quantità,mentre i più grandi produtto-ri sono oggi la Cina, il Giap-pone e l’India. In Europa laparte del leone la fa invece laGermania. MS

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IL CAPPUCCIO VIOLA

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idea di sistemarenel santuario diSanta Augusta u-

na specie di registro dellepresenze e delle preghie-re, è stata quanto maiprovvidenziale per capirequanto viva sia la devo-zione verso la patrona diSerravalle e Vittorio Ve-neto.Dal marzo 2012 al no-vembre 2013 sono stateraccolti 3.142 messaggi:vari o sole firme o soleprovenienze: si può quin-di stimare una media an-nua di ben 1.750 segnala-zioni. Tenuto conto deigruppi (classi scolastiche,gruppi di catechismo,scout, società sportive) i-dentificati con un solo re-ferente, o dei fedeli chenon hanno firmato, sipossono stimare circa5.000 accessi al santuario. E se dovessimo contare lepersone che salgono alsantuario ma non vi en-trano (magari perché èchiuso), non è difficileimmaginare 10 mila per-sone al mese.Le prime riflessioni scrit-te sul registro sono statequelle a firma del vescovoCorrado, dei sacerdotidon Ermanno, don Ro-berto, don Paolino, donAndrea e padre Alberto.Dall’esame del libro, sonostate elaborate delle ta-belline statistiche interes-santi, che riportiamo inquesta pagina.Era facile immaginare laprevalenza di visitatoridal Vittoriese, ma come sivede arrivano pellegrinida molte località: se si ri-leva una scarsa presenzadall’area friulana, indica-ta nei ricordi e nelle bi-bliografie come una traquelle ben presenti, arri-vano visitatori da tanteprovince italiane, alcuneanche lontane come A-scoli Piceno, Bari, Enna,

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Napoli, Potenza, Roma,Taranto, Teramo e Tori-no. Numerosi anche i pel-legrini che arrivano da u-na trentina di stati stra-nieri. Ecco perché sareb-be auspicabile l’installa-

zione di una guida sono-ra (auricolari), nelle prin-cipali lingue, usufruibilequando il santuario è a-perto.Analizzando il primo re-gistro, si sono individua-te sei tipologie di messag-gi: Famiglia, Fede, Lavo-ro, Salute, Ringraziamen-to, Varie e/o Multiple. Nell’urna della santa sonoanche state poste 218 trafotografie e invocazioni.È significativa un’analisidei testi, per quanto sem-plice: emerge una certa fa-miliarità con Santa Augu-sta, considerata come “u-na di famiglia” alla qualechiedere grazie e da rin-graziare, raccontare “pez-zi di vita”, riconoscendolaquale intermediaria diCristo. Ecco alcuni dei messaggiriportati che spaziano a

diversi livelli diprofondità:“Aiutami a ri-trovare (orafforzare) la fe-de”; “Aiutiamopapa Francescocon la preghie-ra”; “Finalmen-te sono arrivatadopo tanti anni,

quando salivo il colle conmia madre”; “Ti conoscoper la prima volta ma seigià in me”; implorazionialla pace dei singoli, dellecomunità e delle nazioni;“Hai caratterizzato la tuavita all’insegna delle fedeche ti è stata data”; “Oggila nostra coppia aumentadi una unità, che ti affi-diamo”; “La adozione èandata in porto”; “Ci tro-viamo in gruppo, come o-gni anno”; “Come negli al-tri anni siamo con te, og-gi, che ricorre l’anniver-sario del nostro matrimo-nio”; “Ti chiedo di farmitrovare la morosa”.Non manca il dialogo coni cari morti che hanno lafortuna di vedere già lasanta in cielo; emozio-nante la preghiera tranonni e nipoti; presenteovviamente, la richiesta diguarigione da malanni va-ri. C’è una testimonianzadi una donazione di orga-ni, mentre la famiglia è ilsoggetto più ricordato,per i momenti felici, co-me per quelli tristi o pro-blematici (“mamma epapà litigano”).Anche la giustizia fiscalefa il suo ingresso (“Tuttipaghino le tasse”); fre-quente il richiamo all’am-biente. Non mancano pu-re le stranezze: dalla ri-chiesta di un ipad o di uncagnolino, alla segnala-zione del record nella sa-lita; magari scrivendo conil linguaggio dei messag-gini o delle faccette. TG

Vittorio Veneto 26

SS. PIETRO E PAOLO: veglia per la vitaSabato 1 febbraio alle 20.30 il vescovo Corrado pre-siede nella chiesa di SS. Pietro e Paolo la veglia per lavita.

Guido Della Giustina è cavaliereVittoriese di Meschio, 85 anni otti-mamente portati, Guido Della Giu-stina è Cavaliere della Repubblica.Dalla giovinezza ha lavorato e contri-buito alla crescita della Distilleria DeNegri, che segue tuttora, pur aven-do trasmesso la sua passione al figlio Lucio e al nipoteStefano che continuano l’attività. Da molti anni è anchedirettore della riserva di caccia Montebello che si e-stende sulle colline vittoriesi.

Il riso... classicoSecondo incontro del ciclo “Il riso: divagazioni filosofi-co letterarie tra libertà e dissacrazione”, organizzato dal-la delegazione vittoriese “Egidio Forcellini” dell’Asso-ciazione italiana cultura classica, venerdì 7 febbraio al-le 17.45 in aula magna del liceo scientifico di via Talin:il prof. Alberto Camerotto (Università Ca’ Foscari di Ve-nezia) interverrà su “Le virtù della satira tra Aristofane,Socrate e Luciano”.

Flavio Uliana presidentedella Pro locoDopo nove anni, Aldo Buosi lascia lapresidenza della Pro loco Vittorio Ve-neto. Dopo l’assemblea ordinaria deisoci, svolta il 22 novembre scorso, el’iter per il rinnovo delle cariche so-ciali (che quest’anno ha avuto tempiallungati per incrementare la partecipazione degli inte-ressati), nei giorni scorsi sono stati proclamati i com-ponenti il nuovo consiglio direttivo, che rimarrà in cari-ca per il triennio 2014-2016. Nuovo presidente è dun-que Flavio Uliana. Vicepresidente sarà Antonino Sone-go. Aldo Buosi rimarrà segretario, mentre Ludovico Pa-russolo sarà tesoriere. Il consiglio sarà composto daStefania Biz, Aldo Buosi, Ludovico Parussolo, Flavio U-liana, Federico Pianca, Annalisa Signor, Antonino So-nego, Danilo Boem e Marzio Gava. Revisori dei conti eprobiviri verranno nominati in occasione della prima riu-nione del consiglio, che affronterà anche la program-mazione delle attività 2014.

Domeniche pomeriggio di ballo con l’AuserL’Auser - Circolo ricreativo e culturale Elisa Braido pro-pone di passare le domeniche pomeriggio al ritmo delvalzer, tango, mazurka, passo double allo Spazio Mavv:ogni domenica dalle 15 alle 19, fino a domenica 25maggio compresa, si ballerà alla musica di Giuliano Bri-ghenti alla fisarmonica e Legguà Live Music alle tastie-re. I pomeriggi musicali sono aperti a giovani, meno gio-vani e anziani accomunati dalla passione per il ballo li-scio. Info: 347-5064880.

Da Ponte altri 5 anni al ComuneIl sindaco Da Re e il presidente della Fondazione Cas-samarca Dino De Poli hanno sottoscritto la convenzio-ne per la gestione coordinata del teatro Da Ponte in ba-se alla quale la Fondazione concede per i prossimi 5 an-ni in comodato d’uso l’immobile e le dotazioni tecnolo-giche, assicurando le manutenzioni straordinarie, men-tre il Comune si farà carico delle manutenzioni ordina-rie, dei costi fissi e gestionali.

BREVI VITTORIO VENETO

Agenda Vittorio Veneto

VENERDÌ 31Alle 20.30, al Museo del baco da se-

ta, si tiene l’incontro “Marco Polo -

esplorazioni veneziane sulla Via del-

la seta”. Ingresso libero.

Alle 20.45, in biblioteca civica, si

proietta “Holy Motors” di Leos Ca-

rax (Francia, 2012). Ingresso 3 euro.

SABATO 1Alle 20, al Piccolo Teatro Dante, l’Ac-

cademia Lorenzo Da Ponte porta in

scena “A proposito di Cechov”. In-

gresso a offerta libera.

Alle 20.45, al Da Ponte, la compagnia

Costrettioltreconfine porta in scena

la commedia brillante “Villa relax...per 7”. Ingresso a offerta libera.

DOMENICA 2A Serravalle si tiene il consueto mer-catino dell’antiquariato.

Le top ten italianeCittà . . . . . . . . . Registrazioni

Vittorio Veneto . . . . . . 372Conegliano . . . . . . . . . 74Treviso . . . . . . . . . . . . . 71Cappella Maggiore . . . 32Sacile. . . . . . . . . . . . . . 29Pordenone . . . . . . . . . . 22Oderzo. . . . . . . . . . . . . 22Colle Umberto . . . . . . . 22Cordignano . . . . . . . . . 19Belluno. . . . . . . . . . . . . 16

La provenienzaArea territoriale . . . . . Registrazioni . . . %

Vittoriese (Vittorio, Cappella, Fregona, Sarmede, Colle Revine) . . . . . . . . . . . . . . . . 428 . 13.6Coneglianese, Opitergino / mottense, Veneziano . . . . 227 . . 7.2Bellunese (Alpago, Feltre,Belluno) . . . . . . . . . . . . . . . . 36 . . 1.1

Dall’esteroProvenienza . . . Registrazioni

Europa . . . . . . . . . . . . 160Asia/Oceania . . . . . . . . 23Americhe . . . . . . . . . . . 29Africa . . . . . . . . . . . . . . . 2

Le invocazioniArgomento . . . . . . . . Numero

Famiglia . . . . . . . . . . . 951Fede. . . . . . . . . . . . . . 304Ringraziamenti . . . . . . 168Salute . . . . . . . . . . . . 130Lavoro . . . . . . . . . . . . . 47Varie / Multiple . . . . . 834

I MESSAGGI LASCIATI NEL “REGISTRO DELLE PRESENZE”

A Santa Augustain 5000 all’anno

Il leggio con il registro

L’interno del santuario di Santa Augusta

Associazione Flaminio in collaborazione con il Li-ceo Flaminio organizza per giovedì 30 gennaio al-

le 20.30 nell’aula magna del liceo scientifico la conferenza“La burocrazia italiana come il castello di Kafka, ovve-ro il labirinto senza fine?”. Relatori gli ex allievi del Fla-minio: Piera De Stefani, magistrato; Sandro De Nardi,docente all’Università di Padova; Alberta Pianca, no-taio; Alessandro Valenti, già direttore generale del Co-mune di Vittorio Veneto.

’L

LA BUROCRAZIA AL FLAMINIOominciano mercoledì 5 febbraio le serate culturaliorganizzate dalla sezione vittoriese del Cai, che si

svolgeranno nei quattro mercoledì di febbraio alle 20.45in biblioteca civica. Mercoledì 5 Francesco Gherlenda,Max Solinas e Andrea Borca presentano “El capitan: va-canze verticali”, sulle tecniche di salita sulla muraglia digranito più grande del mondo. Mercoledì 12 FrancescoSauro presenta “I colori del buio”, proiezione di filmatisui progetti del team La Venta.

C

SERATE CULTURALI DEL CAI

Page 27: Azi One 02022014

Dai nostri paesi Vittorio Veneto2 febbraio 2014 27

CON IL NUOVO REGOLAMENTO DI POLIZIA RURALE

A Vittoriobasta pesticidi

DAL 1º MARZO LA NUOVA INIZIATIVA ASCOMSUPPORTATA DA BANCA PREALPI

La Fidelity Cardon è la solita tesse-ra sconto, ma un

vero servizio per i nostriassociati e per i clienti,frutto di una positiva si-nergia tra Ascom e BancaPrealpi, per perseguire unobiettivo economico e so-ciale del nostro territorio.Da sempre infatti soste-niamo come la presenza ela vita delle nostre piccolee medie attività, sparse neipaesi e nei centri storici,garantiscano agli stessi an-che un fondamentale ser-vizio». Così Michele Palu-detti, presidente dell’A-scom vittoriese, alla pre-sentazione della FidelityCard, la nuova iniziativaAscom.A ruota, il presidente diBanca Prealpi Carlo Anti-ga: «La partecipazione diBanca Prealpi a questa i-niziativa è in linea con lafilosofia delle Bcc, che

N« hanno nel territorio e nel-lo sviluppo della sua eco-nomia la loro ragion d’es-sere. Il commer-cio ha una pecu-liarità: se andia-mo in una cittàe la visitiamo,apprezziamo lesue bellezze ar-tistiche e natu-rali, ma se è vivao morta lo giu-dichiamo dallapresenza di atti-vità commerciali: una cittàcon i negozi chiusi può es-sere bella ma è morta. Ilrilancio dell’economia nonpuò prescindere dal rilan-cio del commercio. È a ri-schio il contesto socialedei nostri paesi: se toglia-mo le attività commercia-li, i nostri centri divente-ranno dei dormitori: quin-di rilanciare le piccole at-tività commerciali signifi-

ca ridare vi-ta ai nostripaesi». Ci sarannodue diverseFidelityCard: una(rossa) per icommer-

cianti, per godere di unaserie di agevolazioni dafornitori (grossisti o di-stributori) o servizi alle a-ziende (banche, assicura-zioni, servizi vari); e una(gialla) per i clienti, con laquale ottenere sconti intutti i negozi aderenti.«Una scontistica concor-data e omogenea per lastessa merceologia dimo-strerà la capacità dei no-

stri associati di fare squa-dra – continua Paludetti–: è finito il tempo delle ri-valità, non più concorren-ti, ma colleghi. Fare grup-po oggi diventa fonda-mentale».Attraverso la banca datigestita da Ascom con i no-minativi dei clienti che ri-chiederanno la tesseraverranno inviate via emailo sms promozioni parti-colari.Il servizio è gratuito pergli associati e i clienti: i co-sti di promozione e di ge-stione (30 mila euro pertre anni), con il contribu-to di Banca Prealpi, sonointeramente a carico di A-scom.

ietato, su vigneti ecolture, l’impiegodi fitofarmaci tos-

sici e tossico-nocivi, quel-li contrassegnati sulle con-fezioni con le sigle T, T+ eXn.Il Comune di Vittorio Ve-neto ha accolto le nuovedisposizioni del Regola-mento intercomunale dipolizia rurale, in vigore nei15 comuni della Docg Co-negliano-Valdobbiadene,volto a tutelare la salutepubblica e l’ambiente. Undocumento che regola-menta le modalità di trat-tamento con pesticidi nonsolo dei vigneti, ma anchedi piante da frutto e or-taggi.

VCon le ultime disposizio-ni, in vigore dal 30 dicem-bre scorso, si limitano letipologie di pesticidi im-piegabili sul territorio co-munale. «Si è arrivati aqueste nuove indicazionidopo averle condivise conle commissioni dei 15 co-muni e con i portatori diinteresse, dalle associa-zioni ambientaliste a quel-le dei produttori» fa ilpunto l’assessore all’Agri-coltura, Antonio Miatto.Il regolamento mette nerosu bianco modalità di trat-tamento (ad esempio l’a-tomizzatore non può irro-rare le piante percorrendouna strada pubblica, va e-liminato l’effetto deriva,

ecc.) e ora anche prodottiutilizzabili, vietando quel-li più tossici. Divieto chepotrà comunque otteneredelle deroghe, con ordi-nanze sindacali, nel casoin cui si debba risolveregravi problemi dei terreni. Queste nuove disposizio-ni, già in vigore, sarannotestate sul lato pratico neiprossimi mesi, con i primitrattamenti eseguiti sui vi-gneti o sugli alberi da frut-to. «Gli utilizzatori – af-ferma l’assessore Miatto –si convinceranno che pe-sticidi tossici e tossico-no-civi non servono, come te-stimoniato da alcuni studi.Si tratta, fondamental-mente, di cambiare men-

talità». Il controllo del-l’applicazione di questenuove disposizioni spet-terà all’Ulss, agli organi dipolizia dello Stato e ai vi-gili urbani, ai quali i citta-dini potranno rivolgersiper segnalare possibili ca-si di violazione del regola-mento. I tecnici dell’Ulsseseguiranno poi dei testcampione sul territorioper verificare il rispettodel regolamento.E dopo questa integrazio-ne, allo studio della com-missione intercomunale lesuccessive 130 pagine delregolamento, per le qualii comuni hanno tempo fi-no a metà febbraio per de-positare le loro osserva-zioni. «In queste pagine –anticipa l’assessore Miatto– ad esempio si punta alrispetto del paesaggio coni vigneti impiantanti».Sotto la lente le pendenzedei filari, che spesso met-tono a dura prova la resi-stenza dei terreni in casodi maltempo, o l’impiegodi certi materiali, comepali di cemento di recupe-ro per sostenere le viti, an-ziché i classici pali in le-gno.

Claudia Borsoi

Michele Paludetti, Carlo Antiga e Antonella Secchi

opo quindici annichiude il Comitato

Chernobyl (Help for chil-dren) di Vittorio Veneto.Subito dopo il disastrodella centrale nucleare av-venuto il 26 aprile 1986, lamacchina della solidarietàinternazionale si mise inmoto, realizzando centi-naia di progetti con l’o-biettivo di risanare e so-stenere i minori residentinelle zone interessate dal-

D le radiazioni. Tra questeonlus, in Italia c’è Help forchildren di Brescia. Nel1998, seguendo l’onda e-motiva di questa solida-rietà internazionale, nac-que anche il gruppo auto-nomo Chernobyl in Vitto-rio Veneto, con le stesse fi-nalità dell’organizzazioneonlus di Quarto D’Altino,divenuta poi referente peril Veneto. «Abbiamo pubblicizzato

la decisione di dare assi-stenza e ospitalità a bam-bini minori residenti nel-le zone disastrate – spiegaNadia Vaccari a nome delComitato vittoriese – , at-traverso amicizie e passa-parola, organizzando se-rate raccolta fondi, pranzicon finalità di beneficen-za, lotterie... Il primo an-no l’adesione a questo ti-po di solidarietà, soprat-tutto per quanto riguarda

l’accoglienza, ha coinvol-to 12 famiglie, arrivate adessere, in seguito, addirit-tura 45». Le famiglie ospitanti sonopoi diminuite, tanto da in-durre il Comitato vittorie-se ad accogliere sotto lapropria responsabilità,bambini soli, ospitandoliinizialmente presso casaZardetto di Fregona per 3anni, poi nella casa par-rocchiale di Sonego per al-tri 4 anni, per un totale di10 bambini, divenuti 16

negli anni successivi. Ilgruppo era seguito da dueaccompagnatrici che han-no sempre usufruito del-l’aiuto di volontari di So-nego, Fregona e VittorioVeneto, nell’intento disvolgere tutte le attivitàper cui era sorto il Comi-tato.«Purtroppo, per una seriedi incomprensioni, di e-quivoci spiacevoli, certa-mente non intenzionali, ilComitato Chernobyl diVittorio Veneto, la cui

priorità era indirizzata albenessere dei bambini o-spiti, è stato costretto a ri-nunciare a questa bella av-ventura, quando i respon-sabili dell’associazione diQuarto D’Altino hanno ri-tenuto più importanti al-tri aspetti della missione,senza una adeguata con-divisione con il Comitatostesso, che avrebbe proba-bilmente permesso di su-perare le difficoltà emersecosì da poter continuarecon il progetto d’acco-glienza.Così, dopo attente rifles-sioni, a malincuore abbia-mo deciso di interrompe-re la bella avventura. E vo-gliamo ringraziare tutticoloro che con generositàsi sono prodigati perché iprogetti fossero sviluppa-ti, agendo sempre con spi-rito di servizio e di sacri-ficio, senza venir mai me-no alla motivazione ini-ziale di solidarietà».

CHIUDE IL COMITATO CHERNOBYL DI VITTORIO

Page 28: Azi One 02022014

85 anni si è spento Re-mo Da Frè, tra i soci

fondatori del Gads(Gruppo autono-mo donatori san-gue) di Cordigna-no e attivo in mol-teplici associazionidel paese. Dopo a-ver trascorso unavita tra il negozio dielettrodomestici,situato a due passi

dall’ufficio postale, e l’atti-vità di elettricista, ha con-

tinuato a dedi-carsi alla sua fa-miglia e alla co-munità. In pas-sato, propriograzie al suo la-voro, si mettevaa disposizionecon i suoi im-pianti elettrici inoccasione di sa-

gre e di manifestazioni or-ganizzate dalla parrocchiao dalle associazioni. A Cor-dignano è ricordato da tut-ti come un uomo generosoe disponibile verso chiun-que. In gioventù giocava acalcio e questa sua passio-ne la riversava con l’impe-gno all’interno della societàsportiva. Inoltre faceva par-te del gruppo Alpini. Lamalattia lo ha provato e haposto fine alla sua vita. Re-mo lascia la moglie Tina ei figli Nadia e Renato.

A

Dai nostri paesi Vittoriese 2 febbraio 201428

SARMEDE: burattini in classeA Sarmede 34 insegnanti,provenienti dal Veneto, maanche da Lombardia e Pie-monte, hanno partecipatosabato scorso al corso “In-ventare e diventare” orga-nizzato dalla Pro loco diSarmede. Una giornata diapprofondimento e aggior-namento sulle tecniche e metodologie didattiche chehanno avuto per tema anche maschere e burattini, daaffiancare a libri e a messe in scena teatrali. Prossimoappuntamento per insegnanti ed educatori il 5 aprile,sempre a Sarmede, con “Chi trova un gioco trova untesoro”. Info: www.sarmede.org.

FREGONA: incontro sulla saluteI gruppi Ana di Fregona e Osigo in collaborazione coni gruppi di Cappella Maggiore, Montaner e Sarmedehanno organizzato per venerdì 14 febbraio, alle 20.30al centro sociale di Fregona, “Conosciamo il nostro cor-po”, conferenza sulle patologie maschili e femminili delsistema urinario - terapie chirurgiche ed endoscopiche.Relatori saranno la dott.ssa Vincenza Scarpa e il dott.Salvatore Valerio dell’Unità operativa di Urologia del-l’Ulss 7.

BREVI VITTORIESE

el loro lavoro quotidia-no, i vigili di Cordigna-

no, si occupano anche del-l’attività di controllo stradalee ambientale. In un anno in-tero hanno effettuato 171 ver-bali per violazioni al Codicedella strada, di cui 30 per l’u-tilizzo del cellulare durante laguida.Questi sono i dati che la Po-lizia locale cordignanese hareso noti in occasione del pro-

prio santo patrono, san Seba-stiano.«Sono stati sequestrati – spie-gano dal Comune – tre vei-coli per circolazione senza co-pertura assicurativa. Inoltrel’attività di controllo dell’am-biente ha portato ad elevare16 sanzioni per l’abbandonodi rifiuti, una per la violazio-ne alla legge sull’inquina-mento acustico e tre per ilmalgoverno degli animali».

Oltre a ciò, soprattutto neimesi di novembre e dicem-bre, hanno effettuato dellepattuglie all’interno del terri-torio comunale privilegiandole ore serali, in collaborazio-ne con i Carabinieri, per con-trastare il fenomeno dei fur-ti.«Nel 2014 – afferma il sinda-co Campagna – intensifiche-remo i controlli sulla velocitàcon strumenti elettronici emanterremo alta la vigilanzasul territorio, l’ambiente e la si-curezza dei cittadini».

N

ADDIO REMO DA FRÈ,ELETTRICISTA DI CORDIGNANO

TANTA GENTE ALL’ASSEMBLEA DELLA PARROCCHIA

Colle tieneal suo asilo

FESTA A SARMEDE PER L’ANNIVERSARIO.UNA MOSTRA FOTOGRAFICA

90 anni di asilo

a scuola materna “Si-nite Parvulos” diColle Umberto sta a

cuore ai suoi parrocchia-ni. Prova tangibile è stata lapresenza di circa 170 per-sone all’assemblea pubbli-ca, voluta dal parroco donArnaldo Zambenedetti,per discutere sul futurodell’istituzione ultra cen-tenaria.E lo scorgere che in molti,soprattutto nonni, im-prenditori, amministra-zione comunale, consiglipastorali, comitato genito-ri, tengono alla realtà par-rocchiale fa ben sperareper la prosecuzione dell’o-pera educativa da essasvolta. Presenza impor-tante è stata anche quelladi Giancarlo Frare, presi-dente provinciale della Fi-sm che da tempo segue ilcammino intrapreso a Col-le Umberto.All’incontro sono statecondivise e poste le basi delprogetto “Parvulos” cheintende dar corso alla ri-strutturazione e all’am-pliamento dell’edificio cheospita la materna oggi fre-

L

quentata da 60 piccoli al-lievi seguiti da tre maestre,dal personale ausiliario edai volontari.«La scuola – spiegano An-drea Casagrande e FannyMion membri del gruppoche ha elaborato il proget-to Parvulos – necessita diessere ampliata nella par-te posteriore e laterale si-nistra con due nuove aule.Verranno rifatti i servizi i-gienici, ampliate e adegua-te la cucina, la sala da pran-zo e il salone. Verranno si-stemati gli spazi esterni,spostato il locale termicoe sostituita la caldaia. Ver-ranno rifatti anche gli im-pianti elettrici ed idraulicie realizzato un piccolo par-

cheggio in prossimità del-l’attuale cancello esternoper consentire la sosta del-le auto dei genitori. La ri-strutturazione compor-terà, in futuro, una ridu-zione di costi di gestione(quali luce e riscaldamen-to) e di manutenzione».Rivivrà anche lo storicopalco che per ottant’anniha ospitato una compagniateatrale rinomata. Graziea ciò e all’ingrandimentodel salone, questo spaziorinnovato sarà messo a di-sposizione della comunitàper eventuali spettacoliteatrali e serate.L’ingente somma necessa-ria per pagare i lavori verràcoperta in parte da un con-tributo sostanzioso che lafamiglia Giovanni Tononverserà in ricordo della fi-glia prematuramentescomparsa. Verrà così acostituirsi la “sezione Pri-mavera” che prenderà ilnome della piccola Ema-nuela. Un istituto di credi-to della zona si è reso di-sponibile per l’accensionedi un mutuo a tasso age-volato. Il Comune ha stan-ziato un contributo cosìcome la Regione. Si prov-vederà poi a richiedere ul-teriori contributi ad entisovracomunali e ad avvia-re altre iniziative di rac-colta, ad iniziare da offer-te dei singoli parrocchiani.C’è poi l’idea di creare unarete di imprese a sostengodell’opera e di proporre al-la comunità di donare, a

tale scopo, il 5 per milledelle imposte.Se anche la Curia di Vitto-rio Veneto darà l’ok e se, u-na volta definiti nei detta-gli il progetto e i costi, laparrocchia deciderà di av-viare i lavori, il cantiereverrà aperto nel mese digiugno e si chiuderà nellaprimavera del 2015. Du-rante i lavori l’attività del-la scuola dell’infanzia verràtrasferita presso la casaSan Tomaso della parroc-chia.Il progetto Parvulos è par-ticolarmente impegnativo,ma la sensibilità dimostra-ta fin da subito dalla co-munità cristiana, che nonintende privarsi di un’isti-tuzione tanto importantenelle formazione dei futu-ri cittadini di Colle Um-berto, ha posto un tasselloimportante per la realiz-zazione dell’opera.

Gerda De NardiL’affollata assemblea di Colle Umberto

CORDIGNANO: I NUMERIDELL’ATTIVITÀ DEI VIGILI

FREGONA - BUONCOMPLEANNO SANTINA!

l 28 gennaio,circondata dal

figlio, dai nipotie dai famigliariSanta Nadal,per tutti Santina,ha spento 80candeline. Sep-pure la vita leabbia riservatodure prove dasuperare, sa an-cora essere grataed orgogliosa per i doni ricevuti, soprattutto per la fami-glia. A chi la va a trovare non fa mancare mai un sorri-so, un incoraggiamento, ed è facile incontrarla con la co-rona del Rosario tra le mani, che prega ed è proprio nel-la Fede che trova la forza, la speranza ed il sostegno peraffrontare fatiche e ricordi non sempre lieti. A lei giungo-no gli auguri più sinceri da parenti, amici e conoscenti.

I

a presenza divoi tutti rende

bella questa giorna-ta. Le musiche dellaBanda di Cappellasono una straordina-ria sorpresa.Le immaginidella mostrafotograficanon sono so-lo uno sguar-do al passato, ma soprat-tutto alle nostre radici perguardare con speranza alfuturo». Con queste paro-le un emozionato mons.Mario Dall’Arche ha datoil benvenuto alle tante per-sone che domenica 26 gen-naio, dopo la messa, hannoraggiunto la scuola mater-na parrocchiale “SacroCuore” di Sarmede, per fe-steggiarne il novantesimoanniversario di fondazio-ne. «Celebrare oggi questo e-vento – ha detto il sindacoEddi Canzian – significanon solo ricordarne la pro-pria storia, ma anche quel-la dell’intera comunità. Nel1923 erano anni difficili, dipovertà, ma anche di desi-derio di rinascita, in cui leamministrazioni comuna-

li erano chiamate adeterminare lineedi sviluppo del

paese. Oggi come allora ilComune continua a soste-nere questo prezioso ser-vizio di formazione attra-verso contributi ordinari estraordinari». Tra le mi-gliaia di piccini che si sonoalternati sui banchi dell’a-silo anche Fabio Dal Cin,oggi monsignore in servi-zio presso la Santa Sede,che con gioia ricorda an-cora le minestre di suor E-liana, i giochi e le rappre-sentazioni teatrali chehanno reso indimenticabi-li quei giorni; e poi Clau-dio Dus, oggi consigliereprovinciale, che ricorda co-me in quel tempo avvennel’ampliamento dell’edificiooriginario e che a costrui-re il muro di cinta siano sta-ti propri dei ragazzi iscrit-ti alla Scuola edile provin-

ciale facendo così “diven-tare, seppur per un breveperiodo, questa istituzionescolastica anche luogo diformazione professionale”.Parlando della gestionedell’asilo, la vicepresidentedel consiglio pastorale Eli-de Biscontin ha messo inevidenza come parroci,consiglio pastorale, bene-fattori ed enti vari negli an-ni si siano prodigati per farsuperare all’istituto le diffi-coltà economiche. Unamostra fotografica che rac-chiude decine e decine difoto dei vari anni scolasti-ci sarà nei prossimi giornivisitabile nella sala parroc-chiale a lato della chiesa.Ad occuparsi nel 1923 del-la gestione dell’asilo furo-no tre Salesiane del SantaCroce di Padova, suor Da-niela, suor Ambrosia e suorFerdinanda. A causa delterremoto, si chiude dal1936 a marzo 1945, quan-do riaprirono le suore Fi-glie di Maria Vergine Im-macolata di Savona comesuor Evelina, suor Teofanae suor Ignazia, che ne fu-rono le assi portanti sino al1982. Da allora il servizio ègarantito dalle maestreRaffaella e Sabina e dallaresponsabile Maria Rita.L’attuale sede della scuolanella sua forma originariafu frutto di una donazionenel 1945 da parte di Anto-nio Da Frè e Gervasio Ci-metta. RP

Page 29: Azi One 02022014

Dai nostri paesi Quartier del Piave2 febbraio 2014 29

VIDOR: appalto per il piazzaleL’impresa Edilscavi srl di Pieve si è aggiudicata la garad’appalto per i lavori di riqualificazione del piazzale an-tistante il centro polifunzionale di Vidor, con un’offertadi 62 mila 890,72 euro.

REFRONTOLO-PIEVE: Luigi De Faverinominato cavaliereLuigi De Faveri, 73 anni di Refrontolo, fondatore e tito-lare dell’azienda “Eclisse” di Pieve, è stato nominato ca-valiere al merito della Repubblica. L’azienda compie que-st’anno 25 anni di vita.

PIEVE: lectio di Elide SivieroLunedì 3 febbraio, alle 20.30 nella cappella del SS. Sa-cramento di Pieve (adiacente al duomo), lectio di ElideSiviero su Matteo 5, 13-16 “Voi siete il sale della ter-ra... voi siete la luce del mondo”. Organizza la parroc-chia di Pieve.

È morto Pierantonio PanighelÈ mancato il geometra PierantonioPanighel, 64 anni, anima del RugbyPiave. Residente in località Patean,aveva lo studio tecnico in via Ca-pitello a Pieve. Nella società spor-tiva del Patean si dedicava all’or-ganizzazione dei terzi tempi e deiprincipali eventi sociali e per tutti e-ra lo “spiedista del Rugby Piave”. E-ra anche guardia-caccia e guardia-pesca, nonché membro della Pro-tezione civile. Lascia la moglie Dina e i figli Oswald eMarta.

FARRA: “Dolore e felicità”Sabato 1º febbraio, alle 20.30 all’auditorium Santo Ste-fano di Farra, incontro-dibattito su “Dolore e… felicità”con Armando Donello presidente dell’Unitalsi trivenetae testimonianza di partecipanti a pellegrinaggi a Lour-des e santuari mariani.

BREVI QDPSTUDIO PROMOSSO DAL CONSORZIO DEL DOCG

Come stiamoa biodiversità?

ome sta a biodi-versità la floraspontanea che cre-

sce tra i filari dei vigneti diProsecco Docg? È unadelle domande a cui hacercato di rispondere ilprogetto “Biodivigna”promosso dal Consorzioper la tutela del vino Co-negliano ValdobbiadeneDocg e realizzato dal Di-partimento di Biologiadell’Università di Padova.La ricerca – è spiegatonella relazione conclusiva– “si è focalizzata sul ruo-lo della pendenza, dellafrequenza degli stralci edei trattamenti erbicidi edella concimazione azo-tata nel determinare labiodiversità vegetale”.I quattro esperti che han-no eseguito l’analisi han-no, innanzitutto, selezio-nato 25 vigneti apparte-nenti a diversi proprieta-ri, in modo tale da rap-

C

presentare tutta l’areageografica ConeglianoValdobbiadene Docg. I ri-lievi sono stati eseguiti trail 2 e il 23 aprile 2012, pri-ma di ogni attività gestio-nale primaverile. In ognivigneto, nell’interfila, so-no state individuate dieciaree di un metro per unmetro e in ciascuna di es-se sono state rilevate tut-te le specie di piante va-

scolari (vale a dire le pian-te superiori che produco-no fiori). Ebbene, in tota-le sono state rilevate 141specie di piante.Confrontando i dati deivari vigneti i ricercatorisono giunti alla conclu-sione che «sia l’intensitàdi gestione che la topo-grafia hanno un effetto si-gnificativo sulla biodiver-sità vegetale. I due fattori

più importanti sono lapendenza e la frequenzadegli sfalci con effetti ri-spettivamente positivi enegativi su diverse com-ponenti della diversità ve-getale. Di particolare in-teresse è l’interazione ri-scontrata tra di essi, risul-tato che mette in guardiadagli effetti negativi di unaumento della frequenzadi sfalcio nei vigneti inpendenza (pendenzamaggiore del 40%) in cuile comunità vegetali sonopiù diversificate. Al con-trario l’aumento della fre-quenza di sfalcio nonsembra dannoso in sitipianeggianti dove il pooldi specie è più povero».I ricercatori spiegano an-che che la relazione trapendenza e frequenza disfalcio può essere spiega-ta, tra l’altro, dall’utilizzodi tecniche manuali disfalcio a basso impatto.Invece il numero di trat-tamenti erbicidi (appostiin genere solo sottofila) ela fertilizzazione azotata(generalmente blanda),sembrano essere menoinfluenti.«La ricerca – concludono– supporta l’idea che al-cuni semplici cambia-menti nell’attività gestio-nale possono essere inco-raggiati per aumentare ilvalore ambientale e cul-turale dell’area del Pro-secco Docg».

Il rilevamento della flora spontanea nei vigneti del Prosecco Docg

enerdì 7 febbraio, alle 9.30all’auditorium della bi-

blioteca comunale di Pieve diSoligo, si terrà un convegnosul tema “Dal pensiero di Giu-seppe Toniolo le opere per losviluppo integrale dell’uomo”promosso dalla Fai Cisl. Inter-

verranno: Aldo Carera, do-cente di Storia economica al-l’Università Cattolica del S.Cuore (tema: “Sviluppo e pa-ce nel pensiero di GiuseppeToniolo”), e mons. AdrianoVincenzi, presidente dellaFondazione Toniolo di Verona

(tema: “L’attualità del pensie-ro di Giuseppe Toniolo”). I-noltre Franco Pasquali, coor-dinatore di Retinopera, si sof-fermerà sulle Settimane so-ciali, Lorenzo Brugnera, pre-sidente della Latteria di Soli-go, parlerà di economia socia-le dei territori, e Marco Za-botti, dell’associazione “Vitanuova - Pensiero - AzioneGiuseppe Toniolo”, presenteràle vie dei santi della diocesi diVittorio. Porteranno il loro sa-luto il vescovo Corrado, il pre-sidente Fisba-Fat Fondazione

Albino Gorini, e il segretariogenerale della Fai Cisl AugustoCianfoni. Conclusioni alle 13.

V

CORSO PER LETTORInizia giovedì 6 febbraio, alle 20.30al patronato di Pieve, un percorso

per lettori, un servizio che non puòessere lasciato all’improvvisazione etanto meno alla scelta, fatta magariall’ultimo momento, di qualchebuon volenteroso. Gli incontri, ri-volti alle foranie Quartier del Piavee Vallata, sono tenuti da don An-drea Forest e Francesco Santin. Tregli incontri previsti. Organizza l’Uf-ficio liturgico diocesano.

I

PIEVE

Agenda QdPVENERDÌ 31Alle 21 al cinema Careni di Pie-

ve proiezione del film dramma-

tico “American Hustle”.

SABATO 1Alle 17.30 e alle 21 al cinemaCareni di Pieve proiezione del

film drammatico “American Hu-

stle”.

DOMENICA 2Alle 16 al teatro Careni di Pie-

ve per la rassegna di teatro perfamiglie “Le domeniche tutti in-

sieme a teatro” la compagnia I

Mapo propone lo spettacolo

“Willy e Marilyn, tutto da ride-

re”. Ingresso: adulti 5 euro; ri-

dotti 3 euro. Info: 380-3341714.

Alle 20.30 al cinema Careni di

Pieve proiezione del film dram-

matico “American Hustle”.

LUNEDÌ 3Alle 15, all’istituto Casagrande

di Pieve, Fabio Sartori presen-

ta la missione archeologica al

sito di Nwapamarca nella Ande

peruviane. Organizza l’Univer-

sità Adulti.

SABATO 8Alle 20.30 all’auditorium della

biblioteca di Pieve serata dicanto popolare promossa dal

gruppo Alpini pievigino con i co-

ri Code di Bosco di Orsago e

l’ensemble Dedalo Trio (Elvira

Cadorin voce, Giorgio Susana

pianoforte, Gianni Casagrande

percussioni). Ingresso libero.

DOMENICA 9Prosegue fino al 16 febbraio

nelle serre di villa Brandolini a

Solighetto la mostra “La Piave

- 220 km laboratorio di ricer-

ca/azione”. Orari apertura mo-

stra: domenica 10-12 e 15-18,

domenica 15-18. Ingresso libe-

ro.

SOLIGO: I PUFFI PROTAGONISTIDEL CARRO MASCHERATO

omenica scorsa, 26 gennaio, prima sfilata di Car-nevali di Marca a Tarzo. Tra i carri quello del Grup-

po genitori della scuola materna di Soligo, realizzato incollaborazione con le maestre, quest’anno dedicato aiPuffi. Sul carro le riproduzioni del Grande Puffo, dellanuova arrivata Vexy, sorella di Puffetta, Gargamella e ilgatto Birba. Ad accompagnare il carro il corteo del bal-letto delle Puffette con all’interno qualche Vexy, e alcu-ni puffi (Puffo Poeta, Puffo Scrittore, Puffo Pasticciere,Puffo Quattrocchi e Frullo, Puffo Scherzoso...). Tra diloro girovaga Gargamella sempre più deciso ad impos-sessarsi della formula magica.

D

VENERDÌ 7 FEBBRAIO A PIEVE DI SOLIGOCONVEGNO PROMOSSO DALLA FAI CISL

Il pensiero del Toniolo

Page 30: Azi One 02022014

Dai nostri paesi Vallata - Bellunese 2 febbraio 201430

Forania La Vallata:ritiro dei giovani a OsigoL’annuale ritiro spirituale dei giovani della forania della Val-lata è previsto venerdì 31 gennaio. Inizia con la messa del-le 18 nella chiesa di S. Maria a Lago e prosegue nell’exasilo di Osigo dove i ragazzi, guidati dall’assistente donAngelo Granziera, trascorreranno due giorni con l’obiet-tivo di programmare le attività pastorali prossime e fareun bilancio del cammino fatto insieme fino ad ora. Nellagiornata di sabato si aggiungerà anche il responsabiledella pastorale giovanile diocesana don Roberto Bischer.

CISON: corso di liturgiaLunedì 3 febbraio, alle 20.30 al patronato di Cison di Val-marino, inizia l’itinerario per i responsabili dei gruppi liturgiciparrocchiali per le foranie La Vallata, Zumellese e Quar-tier del Piave. In programma altri due incontri, il 10 e il 17febbraio.

Viaggio in musica e paroletra Romania e MoldovaVenerdì 31 gennaio alle 20.30 al teatro La Loggia di Ci-son viene presentato, con un viaggio in musica e paroletra Romania, Moldova e Transnistria, il libro di Maurizio Cre-ma “A est del nordest”. Con Francesco Boldini chitarra eChiara Clini voce narrante. Organizza il Comune. Ingres-so libero.

FOLLINA: corso di canto coraleMercoledì 5 febbraio, alle 20.30 nell’abbazia di Follina, i-nizia il percorso di formazione per i gruppi corali parroc-chiali delle foranie La Vallata, Zumellese e Quartier del Pia-ve. I quattro incontri (i successivi si terranno il 12, il 19 eil 26 febbraio) sono tenuti dalla prof.ssa Michela Coan.Organizza l’Ufficio liturgico diocesano.

VALMARENO: progettodi sistemazione dissesto di via SachLa giunta comunale di Follina ha approvato il progettopreliminare-definitivo dei lavori di sistemazione del dissestoidrogeologico di via Sach a Valmareno. Spesa prevista:30 mila euro.

TARZO: Memorie di una lumacaSabato 1º febbraio alle 17 nella biblioteca comunale diTarzo, nell’ambito delle “Settimane della Cultura”, vienepresentato il libro “Sotto il pelo dell’erba - Memorie di u-na lumaca” realizzato dall’Officina di Scrittura 05. Si trat-ta di un originale e divertente bestiario in cui il mondo èvisto dall’inedita prospettiva degli animali che vivono sot-toterra e a livello del suolo.

Gara di orienteeringDomenica 2 febbraio, alle 9 allo stand della Pro loco diTarzo, ritrovo dei partecipanti alla seconda prova dellacorsa di orientamento Tour Trevigiano organizzata dal-l’Orienteering di Tarzo.

MIANE: corso di potaturaGiovedì 6 febbraio alle 20.30riprenderà, nell’aula magnadella scuola elementare diMiane, il corso di potatura delmelo e di altri fruttiferi. Ales-sandro Gallon, docente diScienze agrarie, coltivazionierboree e forestali, proporràuna lezione sui piccoli frutti.Info: 345-6848222.

BREVI VALLATALA REGIONE FINANZIA LA SPERIMENTAZIONE

Vespa del castagnocontinua la lotta

a Giunta veneta haimpegnato circa 158mila euro per finan-

ziare attività di sperimen-tazione contro le malattiedelle piante. Tra le ricer-che finanziate il progettobiennale dell’Università diPadova - Dipartimento diAgronomia, Animali, Ali-menti, Risorse Naturali eAmbiente sull’intensifica-zione dell’attività di lottabiologica contro il cinipi-de del castagno e la valu-tazione degli effetti sugliecosistemi. Verrà quindistudiata l’attività di alleva-mento, rilascio e control-

L

lo dell’efficacia del paras-sitoide Torymus sinensisnei castagneti. Il cinipideo vespa del castagno è un

imenottero originario del-la Cina, considerato unodei più dannosi insetti peril castagno. A sei anni dalsuo primo ritrovamentonel Veneto, esso è la prin-cipale emergenza da af-frontare per le notevoliperdite di produzione cau-sate dagli attacchi di que-sto insetto, ormai diffusoin tutto il territorio casta-nicolo regionale, per sal-vare il quale si è ricorso al-la lotta biologica, avvalen-dosi dell’Imenottero calci-doideo Torymus sinensis,l’antagonista più efficacenel limitare il fitofago.

La vespa del castagno

SABATO 1 NELLA CHIESA DI TARZO SECONDOAPPUNTAMENTO DI “MUSICANDELORA”

Le Antifone Marianerganizzato e promos-so dall’assessorato al-

la Cultura del Comune diTarzo, sabato 1° febbraiosi terrà il secondo appun-tamento di MusiCandelo-ra, concerto di musica sa-cra nella chiesa parroc-

O chiale della Purificazionedella Beata Vergine. Ilconcerto vede protagoni-sti lo Scivias Ensemble di-retto da Milli Fullin, grup-po vocale femminile de-dito particolarmente alcanto gregoriano e alla

polifonia arcaica, due vo-ci femminili soliste (so-prano Elena Bazzo e mez-zosoprano Charlene Chi-Kim), Matteo Malagoli alvioloncello e Stefano Ma-so all’organo. Il program-ma è incentrato sulle An-tifone Mariane Maggiorigregoriane e loro “ripen-samenti” operati nel XIXe XX secolo da diversimusicisti italiani e non. Afianco di ogni Antifonagregoriana saranno pro-posti brani vocali o stru-

mentali direttamente oindirettamente legati albrano originale, in un per-corso musicale vario maintimamente legato al

sentore della più pura tra-dizione ecclesiastica. Gliautori in programma so-no in gran parte italiani: siascolteranno due branidel bresciano Marco En-rico Bossi, scritti nel pe-riodo veneziano; un bra-no di Lorenzo Perosi, u-no del card. DomenicoBartolucci e uno di mons.Giuseppe Liberto, i tremaestri della CappellaMusicale Pontificia Sisti-na che si sono avvicenda-ti nell’arco del XX secolo.

Agenda VallataGIOVEDÌ 30Alle 20.45, nella biblioteca comu-

nale di Tarzo, si ritrova il Circolo dilettura per commentare il libro

“Stoner” di John E. Williams.

VENERDÌ 31Secolare sagra de Sant’Antoni a

Miane. Al centro polifunzionale di

via Cal di Mezzo alle 20 cena a ba-

se di ossada de porzel.

SABATO 125ª festa della Candelora a Tarzo.

Alle 14 giornata dello scolaro al lu-

na park; alle 18.30 cucina tradizio-

nale con trippe, grigliata mista e cro-

stoli; alle 20.30 ballo con musica

dal vivo.

Nella sala pubblica del municipio di

Tarzo prosegue la mostra del librocon sconti dal 15 al 50%. Apertura:

15-18.

DOMENICA 225ª festa della Candelora a Tarzo:

alle 12 allo stand della Pro loco

pranzo (15 euro) e alle 12.30 spie-

do; alle 15 esibizione degli allievi

del Circolo Musicale; alle 16.30

canti con la Corale dei Laghi; alle

17.30 concorso mascherine; alle 22

estrazione lotteria della Candelo-

ra.

Nella sala pubblica del municipio di

Tarzo mostra del libro con sconti

dal 15 al 50%. Apertura: 9-12 e 15-

18.

Secolare sagra de Sant’Antoni aMiane. Al centro polifunzionale di

via Cal di Mezzo alle 10 apertura

mostra mercato del radicchio di Tre-

viso e stand enogastronomico; alle

12.30 pranzo a base di radicchio di

Treviso (prenotazioni al 338-

2965318); alle 17 concorso “Occhio

al peso”, in palio un maialino di due

quintali.

VENERDÌ 7Alle 21, al teatro Magno di Castel-

brando a Cison, incontro con lavo-

ratori, disoccupati, imprese, picco-

le e medie imprese, e cittadini per

approfondire le proposte del Movi-mento 5 Stelle e confrontarsi per

affrontare la crisi. Interverranno:

Mattia Fantinati, commissione atti-

vità produttive della Camera, Ges-

sica Rostellato, commissione lavo-

ro della Camera, Massimo Colom-

ban, presidente ConApri, David

Borrelli, primo consigliere M5S in I-

talia. Interviene in video conferen-

za Beppe Grillo. Ingresso libero.

BELLUNESE

MEL: la Shoahraccontata dai ragazziVenerdì 31 gennaio, al-le 20.30 nella sala degliaffreschi del municipiodi Mel, gli alunni delleclassi terze A e B dellascuola media, in colla-borazione con gli allie-vi dell’indirizzo musi-cale, propongono lospettacolo “Shoah -memoria e sopravvis-suti” che racconta informa di ricordi ildramma delle deporta-zioni nei campi di con-centramento. È un’ini-ziativa nell’ambito del-la Giornata della Me-moria. Organizza il Co-mune. Ingresso libero.

PRANOLZ:passeggiatasotto le stelleSabato 8 febbraio, inoccasione della lunapiena, passeggiata sottole stelle da Busa Tede-sca (in località Pianez-ze) al rifugio Pranolzpassando per la localitàLa Posa e Pian de le Fe-mene. Ritrovo alle18.10 al rifugio Pranolzper trasferimento conautomezzi al luogo dipartenza. Inizio cam-minata alle 18.40. Alle21.30 cena al rifugiocon prodotti tipici bel-lunesi. Costo: 25 euro atesta. Per chi volessepernottare: cena+per-nottamento+colazione:55 euro. Info e preno-tazioni: 347-1092858(entro il 7 febbraio).

CISON: È MORTO DARIOSALTON ARTISTA DELLA PIETRA

ella sua amata Cison èmancato Dario Salton,

61 anni, ammalato di Sla, sin-drome che l’ha strappato inpoco meno di un anno. I fu-nerali, molto partecipati, sisono svolti lo scorso 27 gen-naio. Lascia la moglie Lorel-la con cui abitava in via SanFrancesco. Renato era unadelle colonne di “ArtigianatoVivo” allorquando apriva alpubblico la sua vecchia casa,piena di capolavori che egliscolpiva nella pietra locale,

N raccolta personalmente an-che sul non lontano monteVisentin. Per il suo talento ebravura nel 2010 fu chiama-to da Geo&Geo, la celebretrasmissione di Rai 3, dovespiegò manualmente comesi lavora al meglio la pietraveneta. Nella vita faceva l’ar-tigiano edile, mestiere che e-reditò dal padre, e non ave-va sosta alcuna perché lavo-rava davvero di fino, lascian-do sugli edifici la sua in-confondibile impronta. Ce-

lebri sono i suoi restauri sudiverse antiche fontane delsuo paese. Dario Salton è i-noltre ricordato per l’indo-mita lotta intrapresa accan-to alla figlia Daniela, colpitada fibrosi cistica, che lastrappò ai propri cari e ai tan-ti amici a soli trent’anni nelnovembre 2011.

Mario Sanson

a giunta di Miane haapprovato il progetto

di messa in sicurezza dellaparete rocciosa prospi-ciente il centro attrezzatoper la raccolta differenzia-ta. Dalla parete si sono ve-rificati distacchi di mate-riale lapideo di varie di-mensioni, che costituisco-no un potenziale pericoloper l’incolumità di chi fre-quenta l’ecocentro. Spesaprevista: 45 mila euro.

LMIANE

Page 31: Azi One 02022014

231TIPSE - Vittorio Venetovenerdì venerdì 77 PER VOI PERÒ NON SIA COSÍ (Lc 22, 26)

Le sollecitazioni della fede per una democrazia più partecipata

p. Giacomo Costa SJp. Giacomo Costa SJDirettore della rivista Aggiornamenti SocialiMilano

Cinema CareniCinema CareniVia Marconi, 19

Pieve di SoligoPieve di Soligoore 20.30

mercoledì mercoledì 55 L’ALTERNATIVA POSSIBILELa ricerca di nuove forme di rappresentanza politica

Damiano Palano Damiano Palano Docente di Scienze Politiche alla Università Cattolica di Milano

Teatro CristalloTeatro CristalloVia Garibaldi, 44

OderzoOderzoore 20.30

DIOCESI DIVITTORIO VENETO

Pastorale sociale e del lavoro

Azione Cattolica Acli Movimento Focolari

L’Azione

3,5,7 febbraio 2014 SETTIMANASETTIMANA SOCIALE SOCIALE1111

aa

I PARTITI SERVONO ANCORA?I PARTITI SERVONO ANCORA?Crisi della rappresentanza e nuove forme di partecipazione

lunedì lunedì 33 MAI COSÍ IN BASSODiagnosi della decadenza del nostro sistema partitico

Paolo Pombeni Paolo Pombeni Docente di Scienze Politiche all’Università di Bologna

Auditorium G. TonioloAuditorium G. TonioloVia Galilei, 32

ConeglianoConeglianoore 20.30

Page 32: Azi One 02022014

Dai nostri paesi Conegliano 2 febbraio 201432

L’addio a Giuliano SartorA pochi giorni dalla morte del-la moglie Italia Busatto (86 an-ni) si è spento a 92 anni Giu-liano Sartor. I due coniugi han-no gestito per molti anni la pe-scheria di via Armellini a Cone-gliano (ora gestita da un nipo-te). Entrambi provenivano dadue famiglie storiche di pesci-vendoli di Santa Lucia di Piave.La loro vita è stata segnata dal-la perdita, nel 1996, della nipo-te ventiduenne Tatiana, alla cui memoria hanno dedica-to diverse iniziative.

Morto fondatore dei MagazziniBernardiÈ morto a 79 anni Guido Bernardi, originario di Bassa-no, fondatore nel 1977 del negozio di abbigliamentoMagazzini Bernardi all’angolo tra viale Manin e viale Ita-lia (attività cessata qualche anno fa). Nel 1993 aveva i-naugurato, sempre a Conegliano in viale Venezia, il pun-to vendita Bèrmax, chiuso nel 2012. Aveva anche ne-gozi a Bassano e a Trento. Lascia la moglie e due figli.

Inizia il corso biblicoGiovedì 30 gennaio, alle 17.30 nei locali della parroc-chia Madonna delle Grazie (e “in replica” alle 20.30 aParè), prima lezione del corso biblico promosso dal Cen-tro culturale Humanitas. Tema: “La felicità nei testi bi-blici sapienziali”. Relatore don Andrea Dal Cin.

Presentazione del libro su d.GiussaniVenerdì 31 gennaio, alle 18.30 nella sala consiliare delmunicipio in piazza Cima, viene presentato il libro di Al-berto Savorana “Vita di don Giussani”. Oltre all’autoreintervengono il vescovo Corrado, Loris Balliana, im-prenditore della comunicazione, e Graziano Debellini, im-prenditore.

SS. MARTINO E ROSA: catechesiA partire dal 3 febbraio, il lunedì e il giovedì alle 20.30nel patronato di Santi Martino e Rosa si tengono in-contri di catechesi di “primo annuncio”. Ci sarà ancheun servizio gratuito di baby-sitter.

Mostra-scambio del collezionismoDomenica 2 febbraio dalle 9 alle 12 nella sala ex-Infor-magiovani di piazzale San Martino mostra-scambio dicollezionismo.

Convegno sugli artisti coneglianesitra il XVI e il XVII secoloVenerdì 7 febbraio, dalle 17.30 all’ex convento San Fran-cesco, si terrà il convegno di studi sugli artisti cone-glianesi tra il XVI e il XVII secolo dal titolo “Pittori e Mi-steri” promosso dall’associazione Artestoria. Interver-ranno: Antonio Soligon, Giorgio Reolon, Sabina Collo-del, Anna Posocco e Francesco Boni de Nobili. Mode-ra Andrea Bellieni.

Visite guidate a Venezia e FerraraL’Università Aperta Auser di Conegliano organizza duevisite guidate: mercoledì 19 e sabato 22 febbraio a Ve-nezia con Toni Soligon (costo 16 euro) e mercoledì 26febbraio a Ferrara (costo 35 euro, pranzo libero). Info eiscrizioni: 347-1203217, [email protected].

BREVI CONEGLIANO

abato 1º febbraio la comunitàsalesiana ricorda don Gio-

vanni Bosco (la cui festa liturgi-ca ricorre il 31 gennaio). Dalle15.30 grande fiera con giochi,attrazioni, musica e gastrono-mia al collegio Immacolata; al-le 18.30 messa nella chiesa par-rocchiale di Madonna di Lour-des con le promesse degli iscritti ai gruppi “Amici diDomenico Savio” (Ads). Intorno alle 20 tutte le famigliedegli Ads sono attese in collegio per la cena preparatadagli animatori.

S

OGLIANO: COMMEDIAE PRANZO

erminano a Ogliano i festeggia-menti di San Biagio. Sabato 1 alle

20.30 nel salone parrocchiale la com-pagnia teatrale Amici di Cesco di SanDonà propone due atti unici: “L’im-briago de sesto” e “In pretura”. Dome-nica 2 febbraio alle 12.30 nel saloneparrocchiale pranzo comunitario pre-parato dagli alpini. Lunedì 3 febbraioalle 19.30 in chiesa messa solenne conbenedizione della gola e del pane, e aseguire vendita di dolci e degustazio-ne di vin brulè.

T

MEDAGLIE A DUEEX INTERNATI

l presidente della Repubblica ha con-cesso la medaglia d’onore a due ex

internati coneglianesi: Leone Biasion,morto due mesi fa a 89 anni, e SiroCarniel, 88 anni. Biasion venne inter-nato a Dachau per due anni mentreCarniel a Bolzano (la sua vicenda è rac-contata nel libro autobiografico “Me-morie di prigionia”). Le onorificenzesono state consegnate il 27 gennaio,Giorno della Memoria, in Prefettura aTreviso. Per Leone Biasion hanno ri-tirato la medaglia i familiari.

I

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE

Il Biscionepiù accogliente

GRANDE FIERAPER DON BOSCO

Agenda ConeglianoGIOVEDÌ 30Alle 20.30, al teatro Toniolo,

conferenza “Protetti in rete- Accompagnare i figli all’uso

responsabile della rete”. Se-

rata dedicata a genitori, in-

segnanti, educatori, cittadini

sensibili, con l’obiettivo di for-

nire conoscenze e compe-

tenze in materia di nuove tec-

nologie. Intervengono: Nan-

ni Bassetti, informatico fo-

rense ed esperto di sicurez-

za informatica; Sara Monte,

psicologa clinica, psicotera-

peuta e mediatrice familiare,

Tommaso Palumbo, dirigen-

te Compartimento Polizia po-

stale e delle comunicazioni

per il Veneto. Introduce e

modera Gianbruno Panizzut-

ti.

VENERDÌ 31Alle 20.45, nella sala confe-

renze di piazzale Zoppas,

“Raccontare il paesaggio.

Centri urbani e periferie” dia-

logo con Nicolò Bassetti e Sa-

po Matteucci, in occasione

della pubblicazione del loro li-

bro “Sacro romano Gra”. Con-

duce Giovanni Tel, urbanista.

SABATO 1Dalle 14 alle 18 è aperto il Mu-seo del caffè Dersut in via Ti-

ziano Vecellio 2. Visita guida-

ta gratuita al museo, alla sco-

perta della filiera del caffè. Per

informazioni: www.dersut.it.

Alle 18, dai padri Dehoniani a

Costa, la Parola del sabatosera, occasione di ascolto e

condivisione del Vangelo per

i giovani dai 18 anni.

DOMENICA 2Il Cai ha in programma questa

domenica una gita di sci e-

scursionismo sui crinali del

Pian de la Pita e del monte

Costa, nel bosco del Cansiglio

(capogita Roberto Rigo 0438-

551909) e una gita di escur-sionismo con le ciaspe sul

monte Rite, Dolomiti di Zoldo

(capogita Roberto Dario 0438-

24245).

Dalle 10 alle 12 visita del ci-mitero ebraico (ingresso in

via Gorizia) guidata da Marisa

Zanussi.

Alle 17, all’auditorium Dina Or-

si, per “Piccola scena - teatro

per ragazzi” va in scena lo

spettacolo “Il soldatino di

stagno” di Nata teatro e Sti-

valaccio teatro. Con Michele

Mori. Musicista Francesco

Giustini (tromba, chitarra, xi-

lofono). Ingresso: 6 euro.

LUNEDÌ 3Alle 15, nella sala conferenze

di piazzale Zoppas, corso sui

farmaci naturali “Patologie in-vernali e rimedi naturali” al-

l’Università degli adulti e an-

ziani. Segue alle 16.10 il cor-

so di storia “Europa unita. Ra-

dici”.

MERCOLEDÌ 5Alle 15, nell’aula magna del-

l’Itis Galilei, analisi e ascolto

dell’opera lirica “Gianni Schic-

chi” di Giacomo Puccini a cu-

ra di Francesco Cesari. Terzo

incontro con la musica liricaorganizzato dall’Università A-

perta.

Alle 16.10, nella sala confe-

renze di piazzale Zoppas, si

parla di “Metabolismo e ali-mentazione” al corso di me-

dicina dell’Università degli a-

dulti e anziani.

Alle 21, nella sede del Cai,

proiezione del film-documen-

tario “I pastori transumanti e il

ritorno degli orsi”. Presenta

Valentina De Marchi, antropo-

loga culturale. Appuntamento

“La montagna da vicino”.

GIOVEDÌ 6Alle 20.45, al teatro Accade-

mia, Gabriele Cirilli in “Lui &

lei”. Regia di Federico Moccia.

Ingresso a pagamento.

al 2 febbraio è possi-bile visitare, al Museo

degli alpini, la mostra sto-rica “70 anni fa - Una pa-gina della nostra storia -La campagna d’Italia1943-1945”. La mostra re-sterà aperta fino al 28 feb-braio 2015 il sabato e ladomenica dalle 15 alle 19con ingresso gratuito.Informazioni: 347-521622.

D

MUSEO ALPININUOVA MOSTRA

on l’approvazioneda parte della Re-gione della com-

partecipazione alla spe-sa, il “Biscione” benefi-

Ccerà di interventi di ri-qualificazione nel corsodel 2014 per un valore di11.500 euro. Oltre a in-terventi strutturali con-

sistenti in migliorie nel-l’impianto di illumina-zione pubblica, l’acqui-sto di portabiciclette aservizio dei cittadini, deipendolari e dei turisti, dicestini portarifiuti conposacenere e di eventua-li ulteriori elementi di ar-redo urbano, il progettodi riqualificazione del Bi-scione prevede un coin-volgimento attivo deigiovani. «Abbiamo pen-sato ad attività per rav-

vivare e rendere più co-lorato il piazzale e copri-re le scritte dei writersche ne deturpano i muri– spiega l’assessore alprogetto giovani, Gian-bruno Panizzutti –. Inol-tre, il coinvolgimentodelle scuole rappresentauna primissima rispostaalle richieste pervenutedal recente Consiglio co-munale dei ragazzi. L’i-dea è quella di installaredei pannelli dipinti daglistudenti con l’aiuto delleassociazioni artisticheche già collaborano con iservizi delle politichegiovanili comunali attra-verso un concorso rivol-to alle scuole primarie esecondarie di primo gra-do, coinvolgendo docen-ti e studenti in un pro-getto di educazione allacittadinanza che pro-muova la riqualificazio-ne e l’abbellimento diquesto spazio grigio eimpersonale».

IN VIA EINAUDI, ACCANTO ALLA CA’ DI DIOE NEL PARCO MOZART

Tre case dell’acquael 2014 arrivano aConegliano tre nuo-

ve “case dell’acqua”. Sitratta di tre distributoriautomatici di acqua trat-tata. L’installazione dellecase avverrà a cura di unsoggetto privato (Bbtec di

N Tavagnacco) selezionatosulla base di un avvisopubblico. La prima saràposizionata accanto alchiosco gelateria del giar-dino pubblico di via Ei-naudi. A seguire ne saràinstallata una accanto al-

la Ca’ di Dio, nel parcoMozart (accesso a piedida via Garibaldi, in autoda via Colombo). La ter-za sarà collocata all’iniziodi via Lourdes, nei pressidell’incrocio con via Ba-chelet, all’interno di un’a-rea di verde pubblico. Sitratta di tre siti dotati diparcheggio e facilmenteraggiungibili a piedi. Letessere saranno distribui-te dagli esercizi pubblicilimitrofi e sostituiscono difatto il sistema a monete,

rivelatosi molto proble-matico proprio per i nu-merosi tentativi di scassoverificatisi nel territorio adanno degli erogatori.

CONEGLIANO: la zona del Biscione

Page 33: Azi One 02022014
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Dai nostri paesi Coneglianese - Conegliano 2 febbraio 201434

S. LUCIA: donazione alla Pediatriain memoria di Andrea CadelIl Comitato Andrea Cadel di Santa Lucia di Piave ha of-ferto al reparto di Pediatria dell’ospedale di Coneglia-no quattro lettori dvd, un computer portatile e un tablet,acquistati con il ricavato del “Memorial Cadel”. AndreaCadel aveva 18 anni e giocava a calcio con il Santa Lu-cia quando, l’8 marzo 2003, perse la vita in un inciden-te stradale. Per ricordarlo un comitato spontaneo, co-stituito dai genitori dei compagni di squadra e da altrepersone che conoscevano Andrea, organizza, dall’annodella sua scomparsa, il “Memorial Andrea Cadel”.Nel reparto di Pediatria sono attive, ormai da anni, va-rie iniziative per ridurre i disagi psico-relazionali legatialla degenza: tra queste la scuola in ospedale e la pre-senza dei clown in corsia. Dallo scorso anno bambini eragazzi hanno inoltre in dotazione i tablet per giocare ocollegarsi via skype con familiari, compagni di scuola eamici.

MARENO: cena solidaleSabato 8 febbraio, alle 20 all’oasi Campagnola di Ma-reno, l’associazione Amici del mondo organizza una ce-na solidale, con offerta libera, per raccogliere fondi dadestinare interamente alla realizzazione dei progetti delCentro Bethanie e dell’Istituto Mwanga di Uvira nella Re-pubblica democratica del Congo. Durante la serata ver-ranno proiettati video e foto di Uvira 2013, con i risul-tati dei progetti realizzati finora e saranno presentati inuovi progetti per il 2014. Per prenotazioni: Renato 338-3030820.

SAN POLO: incontro con Flavio ZanetLa sottosezione Cai di San Polo di Pia-ve organizza nella propria sede un in-contro con Flavio Zanet, che presenta al-cune delle sue ultime avventure in mon-tagna. Appuntamento venerdì 7 febbraioalle 21.

Corso di scultura e pitturaL’Unione dei Comuni di Cimadolmo, Ormelle e San Po-lo di Piave organizza corsi di scultura e di pittura per ra-gazzi dai 6 ai 10 anni dal 4 febbraio al 31 maggio, ognimartedì dalle 17.30 alle 19.30 o ogni sabato dalle 16alle 18. Costo: 48 euro a partecipante. Per adesioni einformazioni rivolgersi in biblioteca a San Polo.

BREVI LA COLONNA

CONEGLIANO: NEL 2013 RILEVATI 3.156ACCESSI IMPROPRI ALLE ZTL

l comandante della Polizia locale di Co-negliano ha presentato il bilancio dell’at-

tività svolta nel 2013. Sono diminuite le san-zioni per violazioni al Codice della strada(13.254 nel 2012, 12.624 nel 2013) mentre so-no cresciuti gli interventi di Polizia giudi-ziaria (68 notizie di reato nel 2013 contro le48 del 2012, 66 persone denunciate contro39).Rilevante anche l’attività più propriamentedi polizia stradale, con particolare attenzio-ne ai veicoli senza assicurazione (98), al ri-spetto degli spazi disabili (305), alle omesse

revisioni dei veicoli (118).Gli accessi impropri alle zone a traffico li-mitato (ztl) sono state 3.156, i casi sanzio-nati di mancato uso delle cinture di sicu-rezza 46 e di utilizzo del cellulare alla guida76.In aumento gli incidenti stradali trattati (196)ma senza alcun incidente mortale.In relazione all’applicazione dei regolamen-ti comunali e delle leggi diverse dal Codicedella strada, vanno segnalati 58 verbali traviolazioni in materia commerciale, in mate-ria di cani (pulizia, ecc.), di accattonaggio.

I

SAN VENDEMIANO:LE SETTE E LA MORTE

enerdì 31 gennaio, alle 20.30 nel-l’oratorio Giovanni Paolo II di San

Vendemiano, si tiene un incontro sultema “La sfida del pluralismo religio-so in Italia - Il problema delle sette edei nuovi movimenti religiosi”. Inter-viene Pierluigi Zoccatelli, vicediretto-re del Cesnur(Centro studi sullenuove religioni).Organizza il Cen-tro giovanile SanVendemiale.

V

NETTO “NO” SIA A SAN POLO CHE A ORMELLE

La fusionenon si farà

o” lapidario allafusione fra i Co-muni di San Po-

lo di Piave e Ormelle. Al re-ferendum per la costituzio-ne del nuovo Comune Lia-Piave la percentuale del “no”si attesta intorno al 74%.Buona l’affluenza ai seggi: al50,24% a Ormelle e al 44,30%a San Polo. Il “no” era nell’a-ria: lo si percepiva dialogan-do con le persone comuni.«Sono rammaricato, è logi-co – è il commento di Vitto-rio Andretta, sindaco di SanPolo di Piave –. Mi dispiace,era un progetto al quale sta-vamo lavorando da mesi.Questa è la volontà popola-re, che è sacrosanta e va ri-spettata. Dobbiamo riflette-re su questa contrarietà». «Èla volontà popolare e biso-gna rispettarla – aggiungeAndrea Manente, sindaco diOrmelle –. Trovo molto po-sitiva l’affluenza ai seggi, èstato un grande segnale didemocrazia. Forse non sia-mo riusciti a trasmettere fi-no in fondo il segnale dei ri-sultati positivi che potevanogiungere con la fusione. Di-

N“

co soltanto che, proseguen-do da soli, sarà ben difficilemantenere i servizi comunalisenza aumentare le tasse». Il“no” comunque non è alprincipio della collaborazio-ne e condivisione tra Comu-ni. «Tutt’altro – rilancia Mar-co Trevisan del Comitato nofusione – le persone sono perla condivisione degli obietti-vi e la razionalizzazione del-le spese. La contrarietà è sta-ta espressa perché a montenon è stato presentato unprogetto definito. È manca-ta la chiarezza, non è statodetto ai cittadini: ora proce-diamo in questo modo, rag-giunto questo risultato si an-drà avanti in quest’altro e co-sì via. È mancata l’informa-

zione di ciò che sarebbe av-venuto nel concreto». «I no-stri sindaci non hanno avu-to la capacità di leggere neicuori dei loro cittadini – ag-giunge Angelo Facchin diSan Polo Viva-Udc-Pdl –.Dovevano capire le perples-sità della gente, la tiepidezzadelle reazioni rispetto allaproposta. Logico, i due sin-daci non hanno avviato que-sta cosa per tirarsi addossouna mazzata, il problemadella mancanza di risorse è e-vidente. È stato sbagliato l’ap-proccio. Si doveva procede-re per gradi, non così in fret-ta. Noi comunque non chie-deremo la testa dei due sin-daci. Hanno creduto in unprogetto che i cittadini non

hanno condiviso ma l’attivitàamministrativa deve conti-nuare. Andretta e Manente sisono messi in gioco, ci han-no messo la faccia». Insom-ma Facchin alza la lancia del-l’onore ai vinti: «Da Ormel-le e San Polo di Piave arrivauna dura lezione a tutti co-loro, e sono tanti, che hannofatto campagna per il “sì” alreferendum senza che vi fos-se un progetto chiaro sullafusione dei due comuni. Lavittoria dei “no” confermache i cittadini rifiutano le de-cisioni calate dall’alto senzaalcuna condivisione e anco-ra di più i salti nel buio». Si-monetta Rubinato, parla-mentare e sindaco del Pd,commenta il risultato dellaconsultazione referendariasvoltasi nei due Comuni delTrevigiano e invita «l’ampioschieramento, costituito dasindaci e amministrazionicomunali, organizzazionisindacali, Unindustria, e ad-dirittura il presidente dellaRegione Veneto, a favore del“sì” a fare autocritica, anzi-ché sostenere ora che sono icittadini a non aver capitobene di che cosa si trattava».«Occorre far tesoro della le-zione che arriva dai cittadi-ni di Ormelle e San Polo diPiave – continua la deputa-ta –. Strumenti come la fu-sione non si costruiscono infretta e furia, ma vanno rea-lizzati con percorsi di colla-borazione, come le gestioniassociate tra enti, e condivi-sione con i cittadini. Comeun matrimonio è semprepreceduto dal fidanzamen-to».

Annalisa Fregonese

CREVADA NOZZE DI DIAMANTE

Giosuè Zanette e Silvana Lucchetta 30 gennaio 1954-30 gennaio 2014

li auguri per una vita felice insieme non basta-no mai, la strada della vita è lunga, ma voi non

avete avuto paura nel percorrerla insieme pren-dendovi per mano. Noi siamo con voi con il cuore pieno di gioia per fe-steggiare questa meravigliosa tappa.

I figli con le loro famiglie

G

Susegana, partiranno amarzo, una volta esple-

tate le procedure d’appalto, ilavori di ampliamento dellascuola primaria “AlessandroManzoni” di via Papa Lucia-ni, propedeutici per la ri-strutturazione della scuolad’infanzia e nido integrato“Beata Giuliana di Collalto”di via San Salvatore. Si trattadi una operazione un po’complessa, posta in esseredall’amministrazione comu-nale per ottimizzare le risor-se e prendere, come si dice,

A due piccioni con una fava, e-vitando sprechi di denaro.Per la scuola materna, le o-pere in programma compor-teranno una spesa di oltre 900mila euro e un anno di lavo-ro, durante il quale l’edificionon potrà essere agibile, conla necessità di trovare una si-stemazione al centinaio dibambini attualmente ospita-ti.«Inizialmente abbiamo pen-sato di adattare il vecchio mu-nicipio per ospitare i bambi-ni – riferisce il sindaco Vin-

cenza Scarpa – ma le condi-zioni dello stabile sono taliche la spesa sarebbe stata ec-cessiva, come eccessivo è ap-parso il costo di un prefab-bricato che finito il suo scoponon sarebbe più servito a nul-la. Siccome già c’era un pro-getto di ampliamento dellascuola elementare di Susega-na per dotarla di una mensa,si è pensato di procedere conquesta opera, di adattare tem-poraneamente il nuovo spa-zio mensa, opportunamentetramezzato, a scuola dall’in-fanzia e poter così far partirei lavori all’edificio della scuo-la materna. Sistemata la scuo-la materna i bambini potran-no tornare e anche la mensadella scuola elementare potràessere attivata».Per l’ampliamento della scuo-

la elementare serviranno 400mila euro, altri 900 mila ser-viranno per la scuola materna.Dove troverete i soldi?«Per la scuola elementare laspesa è già finanziata nel pre-cedente esercizio, per la scuo-la d’infanzia una parte rica-drà sul bilancio 2014 e unaparte su quello del 2015, inquanto i lavori dureranno cir-ca un anno».Ma il Patto di stabilità vi con-sente queste spese?«I soldi ci sono ed è inutilestare ligi e buoni per poi su-bire e basta. Se servirà sfora-re il Patto di stabilità lo si farà,ho già dato disposizione inquesto senso agli uffici, per-ché non si può continuare apassare sempre da cornuti emazziati».

Antonio Menegon

A SUSEGANA AMPLIAMENTO DELLA PRIMARIAE RISTRUTTURAZIONE DELLA MATERNA

Lavori su due scuole

S. LUCIA: CONVEGNOSU DONNE E VIOLENZA

enerdì 31 gennaio, alle 20.30al PalaCastanet di Santa Lu-

cia di Piave, convegno sul tema“Violenza sulle donne: cosa pos-siamo fare noi?”. Esperienze, rac-conti e dibattito con l’avvocato Si-monetta Busatto, Mauro Da Ron-ch della Polizia di Stato, la gine-cologa Gigliola Tessare e lo psi-coterapeuta Giuliano Dal Pos. Or-ganizzano il Comune e l’associa-zione Itinera.

V

RISULTATI REFERENDUMVotanti Sì No

Ormelle 1.914 440 1.468 (50,2%) (23,06%) (76,9%)

San Polo 1.848 527 1.313 (44,3%) (28,6%) (71,3%)

Totale 3.762 967 2.781 (47,11%) (25,8%) (74,1%)

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Dai nostri paesi Coneglianese2 febbraio 2014 35

FRANCENIGO: aiuto nei compitiL’associazione culturale “La Corrente” di Francenigo pro-pone, da gennaio a maggio 2014, il servizio “Fa’ i com-piti insieme a noi” destinato ai bambini frequentanti lescuole primarie e media. L’attività, realizzata nei localidella parrocchia, si pone come obiettivo di affiancare lefamiglie nell’assistenza dei figli per l’esecuzione dei com-piti scolastici, dando l’opportunità di socializzare e cre-scere in un contesto protetto come la parrocchia.

GODEGA: commedia teatraleSabato 1º febbraio, alle 21 al palaingresso-area fiera diGodega, la compagnia teatrale Astichello di Vicenza nel-la commedia “El senatore volpon” di Luigi Lunari. In-gresso: 5 euro; gratuito fino a 14 anni.

PIANZANO: sfilata carri mascheratiDomenica 2 febbraio a Pianzano secondo appuntamentocon le sfilate di Carnevali di Marca. Inizio alle 14.30.

CODOGNÈ: come affrontare i lutti“Il fronteggiamento di perdite e lutti: opportunità di cre-scita” è il tema che viene trattato martedì 4 febbraio al-le 20.30 nella biblioteca di Codognè da Luigi Colusso,psicoterapeuta e formatore nei gruppi di auto-mutuo-aiu-to dell’associazione Advar. L’incontro, aperto a tutti, è in-serito nel percorso di formazione per assistenti volon-tari di malati oncologici promosso dall’associazione Fio-rot.

ORSAGO: lezioni su terremotie problemi otorinolaringoiatriciI fenomeni ondulatori spiegati dal docente di Fisica al-l’Università di Trieste Rolando Rui e i problemi otorino-laringoiatrici nella terza età illustrati dal medico del re-parto di Orl di Vittorio Veneto Marco Lucioni, sono i te-mi dei prossimi incontri al cinema Cristallo promossi dalCentro culturale don Zago. Gli incontri si tengono, ri-spettivamente, martedì 4 e giovedì 6 febbraio, con ini-zio alle 15.

BREVI PONTEBBANALA PARROCCHIA DI SAN FIOR SI MOBILITA

Riqualifichiamol’oratorio

A BAVER IL VESCOVO CORRADO PRESIEDELA MESSA LUNEDÌ 3 ALLE 14.30

Il pane di San Biagioa festa di San Biagio,molto sentita a Baver

di Pianzano, cade que-st’anno all’interno della vi-sita pastorale del Vescovoall’unità pastorale dei San-ti Urbano e Benedetto. Perquesto sarà il vescovo Cor-rado a presiedere, lunedì3 febbraio, la messa solen-ne nella chiesetta di Baver.La celebrazione eucaristi-ca avrà inizio alle 14.30 magià dalle 14 verrà aperta lamostra del 6º concorso

L “Disegnando… con le no-stre siepi” con l’esposizio-ne di sculture realizzatedalle scuole e del Ceoddell’Ulss 7 Codognè. Nelpomeriggio, come avven-ne 80 anni fa, davanti allachiesetta di Baver verrà di-stribuito il pane di SanBiagio che sarà poi bene-detto durante la messa.Alle 16 ci sarà la premia-zione del concorso.Domenica 9 febbraio alle14.30 sarà invece il natu-

ralista Michele Zanetti aintrattenere i convenutiproponendo una relazio-ne sul tema “Andar parcamp, foss e zhiése” ovve-ro “con la perdita dei pra-ti e delle siepi rischiamo dicancellare biodiversità,paesaggio, cultura e storia.Quale valore diamo allatutela?”.Domenica 16 febbraio al-le 14.30 il giornalista Ser-gio Tazzer interverrà sul-l’argomento “Dai ragazzidel novantanove, alla fa-me dell’ultimo anno, guer-ra: fu davvero grande?”.Il tutto rientra a far partedell’iniziativa “Alla ricercadelle nostre origini…” chesi tiene presso le case DalCin a Baver. GDN

na puntuale relazio-ne, firmata dal par-roco don Claudio

Carniel e dai consigli pasto-rale e degli affari economi-ci, è stata diffusa a San Fiorper rendere partecipe la co-munità della decisione del-la parrocchia di proseguirecon la riqualificazione del-l’oratorio, già avviata con lasistemazione dei campettidi calcetto, basket e palla-volo nel 2011 e con il gra-duale intervento sulle areeverdi. L’attenzione è ora sulfabbricato che ospita le at-tività dei ragazzi e che ne-cessita di lavori ormai im-prorogabili a causa dellesempre più percepibili de-bolezze strutturali.È già stato elaborato unostudio di fattibilità che pre-vede una ristrutturazionesenza alterare le peculiaritàdello stabile, puntando a unmiglioramento anti-sismicocomplessivo. Sostanzial-mente si prevede il consoli-damento delle fondazioni edelle murature portanti e larealizzazione di cordoli pe-rimetrali a livello dei solai inlegno (che verranno sosti-tuiti in quanto il loro stato diconservazione è pessimo).Le verifiche eseguite me-diante saggi hanno consen-tito di evidenziare come lamuratura portante sia di di-screta consistenza. La co-pertura non subirà inter-

U

venti strutturali in quantosistemata di recente. Infineil progetto prevede: posa deipavimenti; sostituzione de-gli infissi non recuperabili;risanamento degli intonaciinterni; messa a norma del-l’impiantistica esistente.Lo studio di fattibilità con-templa anche di rendere ac-cessibile l’ultimo piano, at-tualmente inutilizzato. Sitratta di un ambiente di cir-ca 150 mq privo di pareti di-visorie e di pilastri e quindiadatto per ospitare riunionie assemblee. Per poter uti-lizzare tale piano è necessa-rio realizzare una scala conascensore panoramico e-sterno.L’importo complessivo deilavori è stimato in 216 milaeuro. La parrocchia non è ingrado di affrontare l’interaspesa, per questo sono statiindividuati tre stralci. Il pri-mo riguarda l’ala est che o-

spita il maggior numero diaule e necessita di un inter-vento immediato. La spesaper tale stralcio è quantifi-cata in 140 mila euro. È sta-ta inoltrata una richiesta dicontributi alla Regione, maben che vada da Venezia po-tranno arrivare 51 mila eu-ro. Il resto dovrà metterlo lacomunità. «Dopo la chiesa,l’oratorio è il luogo dell’in-contro per eccellenza dellacomunità cristiana – affer-ma il parroco don ClaudioCarniel –. Verso questo fab-bricato – che ospita ognigiorno i nostri ragazzi e nonsolo – vogliamo indirizzaretutti gli sforzi sia quest’annoche nei prossimi». Attraver-so la riqualificazione dell’o-ratorio passerà anche il ri-lancio della pastorale giova-nile, rilancio che è stato cal-deggiato dal vescovo Corra-do al termine della visita pa-storale. FC

SAN FIOR: l’oratorio

nche se fuori stagione, a S. Pietro di Felet-to c’è stato un abbondante raccolto: que-

sta volta si è trattato dell’elezione di ventunonuovi ministri straordinari della Comunione.Nella piccola comunità si è proceduto a senti-re il parere di ciascun fedele riguardo le perso-ne che sarebbero state gradite per assicurare

un servizio ecclesiale così importante per unaparrocchia, com’è appunto quello di distribui-re la Comunione in chiesa e nelle case degli in-fermi. I ministri eletti saranno presentati allacomunità già domenica 2 febbraio, in seguitoriceveranno adeguata formazione con l’itine-rario previsto per il mese di marzo.

AS. PIETRO 21 NUOVI MINISTRI DELLA COMUNIONE

BBRREEVVII FFEELLEETTTTOO

IncontriviticolturaMartedì 4 febbraio, alle20 nell’aula magna dellascuola di Rua di Feletto,secondo incontro di viti-coltura promosso dal Co-mune di San Pietro di Fe-letto. Tema: “La certifica-zione come strumento diinnovazione”.

Libro di BotteonSi tiene venerdì 31 gen-naio, alle 20.30 alla scuo-la elementare di Rua diFeletto, l’incontro conl’autore Claudio Botteonche presenta il suo ulti-mo libro “1918/19 dallaVittoria al ripristino dei ter-ritori liberati”. La presen-tazione sarà accompa-gnata dalla proiezione difilmati.

Corso di autodifesaIl Comune di San Pietrodi Feletto organizza uncorso gratuito di difesapersonale articolato inquattro incontri (18 e 25febbraio e 4 e 11 marzoalle 20.30) della durata diun’ora ciascuno. Info e i-scrizioni: Ufficio socio-culturale del Comune, tel.0438-486560, [email protected].

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Dai nostri paesi Friuli 2 febbraio 201436

associazione “Ca-volano 33” di Sa-

cile organizza per mar-tedì 18 febbraio una gi-ta a Canale d’Agordo(paese natale di papaAlbino Luciani), Trichia-na, Lentiai e il santua-rio di Santi Vittore eCorona a Feltre. Perinformazioni e prenota-zioni chiamare i se-guenti numeri: 320-2176648, 328-6342340.

’LCAVOLANO

artedì 4 febbraio, alle 20.30 alteatro Ruffo di Sacile, si terrà

un incontro con il vescovo CorradoPizziolo per la presentazione dellavisita pastorale alle 15 parrocchie(raccolte in tre unità pastorali) del-la forania Sacile, in programma do-po Pasqua, dal 28 aprile. In occa-sione dell’incontro verrà consegna-ta alle comunità la lettera pastoraledel Vescovo dal titolo “Collaborato-ri della vostra gioia”. L’incontro è aperto agli operatoripastorali e a tutti gli interessati.

M

el mese di febbraiol’Università della ter-

za età e degli adulti di Sa-cile propone due corsipresso la propria sede divia Garibaldi.Martedì 4 febbraio dalle 15alle 17 si terrà la prima diquattro lezioni sulla storiadel teatro e dello spettaco-lo, tenute da Chiara Mut-ton, operatrice culturale epresidente del Piccolo Tea-

tro Città di Sacile. Le altrelezioni si terranno sempredi martedì: l’11, 18 e 25febbraio.Sarà articolato invece in trelezioni l’approfondimentodi diritto ed economia, mi-rato al tema “Donne e la-voro” che si terranno gio-vedì 13, 20 e 27 febbraio,con l’intervento di tre re-latrici: Santina Zannier,presidente della Commis-

sione pari opportunità re-gione FVG; Claudia Longodella Banca popolare di Vi-cenza; Anna Zilli, ricerca-trice di diritto del lavoroall’Università di Udine.Partiranno la prossima set-timana i nuovi corsi di lin-gua (inglese, spagnolo e te-desco) e di informatica(base, intermedio e avan-zato), ancora con alcuniposti disponibili.

Mercoledì 5 febbraio ri-prende il laboratorio di di-segno e pittura (approfon-dimento) con il prof. Ed-mondo Trivellone e conLuigi De Lorenzo. Mentreil laboratorio di fotografia,previsto con Giancarlo Ru-polo a partire da febbraio,si svolgerà invece a partiredal mese di aprile. Info:0434-72226; [email protected].

N

POLEMICA TRA IL SINDACO E ROSSANA CASADIO

Canone della fognatura:è scontro a Sacile

PERMETTERÀ UN GRANDE RISPARMIO

Ospedale, nuovoimpianto a metano

rriva il gas metano al-l’ospedale di Sacile: un

nuovo impianto per mi-gliorare la qualità dell’arianei cieli liventini. Le vec-chie caldaie, che brucia-vano 11 mila quintali di o-lio combustibile all’anno,sono state sostituite nel-l’ambito della gara per lagestione della rete del gas,voluta dal Comune che,oltre a quest’opera, haconsentito l’estensionedella rete a Vistorta, Vil-lorba, Cornadella, Camol-li-Casut. «Le centrali ter-miche dell’ospedale – fasapere il sindaco RobertoCeraolo –, funzionanti aolio pesante, erano indi-

A cate come una delle prin-cipali cause di immissio-ne in atmosfera di polverisottili, il famoso Pm10,che in particolari condi-zioni atmosferiche, nelcorso delle stagioni au-tunnale e invernale, supe-rando le soglie fissate co-me limite dalle norme,provocava l’avvio deiprovvedimenti anti-inqui-namento contenuti nelPiano di azione comuna-le». Ora le caldaie sonostate definitivamente ar-chiviate e un piccolo ri-sultato a favore dell’am-biente è stato raggiunto. FC

PRATA

Avviata la campagna“Adotta un cane”

l Comune di Prata diPordenone, per incen-

tivare l’adozione dei canirandagi ricoverati al cani-le, ha avviato la campagna“Adotta un cane” conce-dendo un incentivo di 300euro alle famiglie che de-cideranno di prendersicura di un cane. I primi

150 euro verranno eroga-ti dopo 30 giorni dall’a-dozione dell’animale, i ri-manenti dopo un anno,previa presentazione dicertificazione veterinariache attesti il buono statodi salute del cane. Info al-l’Ufficio attività produtti-ve, oppure modulistica efoto dei cani da adottaresuwww.comune.prata.pn.it.

I

uota intorno al pa-gamento del cano-ne di fognatura e

depurazione il primo veroscontro tra parti politichea Sacile a pochi mesi del-le elezioni comunali: an-che quando la questionesembra conclusa riman-gono invece alti i toni trail sindaco Roberto Cerao-lo e l’ex consigliere Rossa-na Casadio, leader di Sa-cile Partecipata e Sosteni-bile riguardo al rimborso(di 145,92 euro) richiestoda quest’ultima per averpagato nel 2009 quello chesostiene essere «un servi-zio disponibile, ma effet-tivamente non reso». «I Comuni, o le societàche gestiscono il servizioidrico integrato (acque-dotto, fognatura, depura-zione) devono rimborsa-

Rre gli utenti che hanno pa-gato i canoni se tali servi-zi non sono stati effettiva-mente resi – spiega il pri-mo cittadino –. L’ammi-nistrazione del tempopensò di istituire un ser-vizio esteso a tutti gli u-tenti, applicando il cano-ne e provvedendo, in cam-bio, allo svuotamento an-nuale della vasca di trat-tamento dello scarico.Quindi il servizio c’era esono sempre state ritenu-te infondate le richieste dirimborso». Compresaquella di Casadio, che eraricorsa al giudice di paceindirizzando l’azione con-tro il Comune di Sacile,rappresentato dall’avvo-cato Ezio Zani. A quelpunto l’ex consigliere ave-va accettato la concilia-zione e la vicenda sem-

brava conclusa. Invece le dichiarazioni delsindaco Ceraolo hannoscatenato il seguito: «Holetto che Casadio si è pen-tita di non aver richiesto isoldi, ma ha firmato la ri-nuncia agli atti e alle azio-ni relative al suo ricorso –ha detto il primo cittadi-no –. È legittimo chieder-

si cosa cercasse da questacausa: i suoi 145 euro o ilriconoscimento di un di-ritto per tutti i cittadini diSacile che si sono trovatinelle sue stesse condizio-ni? È un interrogativo pe-sante, soprattutto se gra-va come un macigno suchi da anni cerca di vesti-re gli abiti del “Grillo Par-lante”, correggendo quoti-dianamente l’operato del-la nostra amministrazio-ne».Ma Casadio controbatte:«Si smetta di vendere lamessa a disposizione di unservizio, come da pagareparimenti ad un servizioprestato. È grave che unsindaco faccia trasparireche sia condannabile lapiù che legittima richiestadi rimborso da parte di u-na sua cittadina. Gli chia-risco che, proprio perchénon era mia intenzionemescolare la questionepolitica a quella persona-le, quindi non infierire adogni costo sul Comune,che ho senza indugio di-chiarato di non voler pro-cedere. Ora invito coloroche lo volessero a contat-tare Sacile Partecipata eSostenibile per mettere adisposizione quanto rac-colto nel caso volesseroprocedere tutti insieme».

Francesca Ceccato

Rossana Casadio, di Sacile Partecipata eSostenibile

SACILE: PRESENTAZIONEDELLA VISITA PASTORALE

stato collaudato inquesti giorni e succes-

sivamente messo in fun-zione il nuovo impiantosemaforico di Fiaschetti,zona di traffico intenso.«Il nuovo impianto –spiega l’assessore alla Via-bilità Tiziano Feltrin – èdotato di lampade a ledad altissima luminosità agaranzia di una maggiorpercezione dei colori siacontroluce sia nelle fasi discarsa luminosità quali iltramonto».Rispetto al vecchio im-pianto, inoltre, il nuovosemaforo regolamentaanche gli attraversamen-ti pedonali sui quattrobracci con un propriotempo, consentendoquindi di eseguire la ma-novra in sicurezza. Incorrispondenza dei nuo-vi attraversamenti pedo-nali sono state inoltre in-serite all’interno dei mar-ciapiedi delle guide tatti-li per non vedenti. «Sonoinoltre stati installati due

È

ripetitori di semaforo incorrispondenza di altret-tanti accessi carrai loca-lizzati all’interno dell’areadell’intersezione e inquanto tali impossibilita-ti a leggere le lanterneprincipali – continua Fel-trin –. Il software delnuovo centralino di ge-stione del semaforo me-diante l’ausilio di apposi-te spire posizionate al disotto dell’asfalto è in gra-do di modificare di voltain volta i tempi di funzio-namento lungo i quattrobracci in funzione dell’in-tensità del traffico pre-sente». Per il completa-mento dei lavori previstiin progetto rimangonoancora da effettuare l’a-sfaltatura di tutta l’areadell’incrocio e la segnale-tica orizzontale. «L’im-presa – conclude l’asses-sore – deciderà nei pros-simi giorni se le condi-zioni meteorologiche ga-rantiscano o meno di po-ter asfaltare senza doverrimandare l’intervento al-la primavera». FC

Il semaforo installato a Fiaschetti

UTE SACILE: DUE CORSI SU TEATRO E DONNA E LAVORO

na lezione interattiva per im-parare nella pratica ad af-

frontare con prontezza le mano-vre di pronto soccorso sui bam-bini: è quanto propone l’associa-zione Afds di Brugnera e San Cas-siano per venerdì 31 gennaio alle20.30 nell’aula magna della scuo-la media di Brugnera. Non è faci-le, quando ci si trova in una si-tuazione di pericolo, risolvere lecose senza farsi prendere dal pa-nico. È ancora più complicato sa-

pere cosa fare quando si tratta dibambini. Ecco perché l’associa-zione donatori di sangue localeha pensato di organizzare questaserata dal titolo “Proteggi i bam-bini, costruisci il futuro!” in col-laborazione con la Croce Rossa I-taliana di Pordenone, presente al-la serata con propri istruttori spe-cializzati a disposizione dei pre-senti per insegnare loro le mano-vre di disostruzione pediatriche. FC

UBRUGNERA: CORSO DI PRONTO SOCCORSO AI BAMBINI

REGOLAMENTA ANCHE I PASSAGGI PEDONALI

Fiaschetti, semaforocon il contasecondi

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Dai nostri paesi Opitergino2 febbraio 2014 37

n collaborazione tra il gruppo“Africa - Umanità in viaggio” e

l’Associazione Famiglie Rurali,domenica 2 febbraio alle 17 alteatro del Patronato Turroni, aOderzo si terrà lo spettacolo"Vardar indrio par andar avanti",con il cantautore Giorgio Forna-sier (ex Belumat) ed il poeta con-tadino Diego Stefani. Le offerteraccolte sosterranno i progetti diformazione e sviluppo agricoloe socio-sanitario in Benin.

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A COLFRANCUIC’È IL GRINV

omenica 2 febbraio inoccasione della ricor-

renza di San Giovanni Bo-sco. Dalle 10 alle 16 nella sa-la parrocchiale di Colfran-cui avrà luogo il Gr.Inv, Gre-st Invernale, con attività ri-volte ai ragazzi delle scuoleelementari e medie. Questoil programma: ore 10 acco-glienza, 11.15 Messa, 12.30pranzo, 13.30 giochi, 14.30laboratori, 15.30 merenda esaluto finale alle 16. AF

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“LIBRO CAFFÈ” DEDICATOAD ALICE MUNRO

apelli bianchi, occhi verdi sorriden-ti, sorriso aperto, classe 1931, raffi-

nata. È Alice Munro, la scrittrice cana-dese Premio Nobel per la Letteratura2013, “maestra del racconto contempo-raneo di narrativa breve”. A lei è dedica-to l’appuntamento di “Libro caffè” in pro-gramma giovedì 6 febbraio alle 20,30 aCasa Moro, a Oderzo. In particolare siparlerà di “Nemico, amico, amante”, unaraccolta di nove racconti sui rapporti delmondo familiare con in una prospettivae sensibilità femminile. IM

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CONCESSA LA CIG PER I 105 LAVORATORI

Legnoflex, unanno di speranza

iglato in Provincia aTreviso l’accordo perun anno di cassa inte-

grazione straordinaria per i105 lavoratori di Legnoflexspa. È un primo risultatonella grave crisi che ha col-pito l’impresa Legnoflexspa, con stabilimenti aChiarano e Piavon di Oder-zo. A siglarlo sono stati ilcuratore del fallimento Le-gnoflex, il dottor Morronedi Treviso, le parti sindaca-li e l’assessore Michele Noal.È un risultato importante,atteso dai lavoratori e dalterritorio, che apre uno spi-raglio nella difficile situa-zione venutasi a creare conla dichiarazione di falli-mento avvenuta il 27 di-cembre scorso. «Da subito- spiega Alfonso Visentin,segretario di Cgil - ci erava-mo attivati per ottenere un

Stavolo diconcerta-zione inProvincia.Diciamoche è statopossibileottenere lacassa inte-grazionestraordina-ria perchéal curatore fallimentare, ildottor Morrone di Treviso,è pervenuta una manifesta-zione di interesse da parte diun operatore economico.Un interesse che potrebbepreludere al riavvio dell’at-tività in almeno uno dei duesiti produttivi, con l’affittodel ramo d’azienda. Il cura-tore non ha voluto aggiun-gere altro, la cautela è d’ob-bligo in questi casi. Noi au-spichiamo che si possa dav-

vero giungere all’affitto del-l’azienda in modo che unaparte della forza lavoro pos-

sa riprendere».L’accordo fa tirare un respi-ro di sollievo agli oltre cen-to lavoratori di Legnoflex.L’alternativa, davvero pes-sima, era la messa in mobi-lità senza alcun ammortiz-zatore sociale. Legnoflexspa aveva subito un bruscocalo del fatturato, gli stessioperai - almeno quelli dellostabilimento di Piavon - sierano accorti del calo di or-dinativi, ma nessuno im-maginava che si sarebbe ar-rivati al fallimento. Fino aquel 27 dicembre scorsoquando la proprietà ha por-tato i libri in Tribunale. L’a-zienda era da sempre leadernella produzione di antineper mobili. Negli anni ave-va sviluppato lavorazioni al-tamente specialistiche, fre-quenti i contatti con l’este-ro. Per non parlare degli in-vestimenti, buona parte de-gli utili veniva impiegatanell’acquisto di nuovi mac-chinari. Ma la tremenda cri-si dei consumi che ha colpi-to i beni durevoli ha influi-to in maniera severa sul fat-turato, con un drastico calodel medesimo. Ciò che i la-voratori ora auspicano è chela manifestazione d’interes-se da parte di un nuovo im-prenditore possa davveroconcretizzarsi in una ria-pertura dello stabilimento.

Annalisa Fregonese

La Legnoflex; (sotto) l’assessore provinciale Michele Noal

SPETTACOLOPRO-BENIN

COLFRANCUI. NEL TRIGESIMO DELLAMORTE, IL RICORDO E L’AFFETTO DEGLI AMICI

L’eredità di Anna Mariaancora alta a Colfrancuila risonanza per la nasci-

ta al Cielo di Anna MariaGardenal, la giovane donna,amata e cercata da uno stuo-lo di amici. In occasione deltrigesimo della morte, duetestimonianze che rinnova-no il ricordo e dimostranol’affetto. Due messe sarannocelebrate nel trigesimo: unanel Santuario di Motta il ve-nerdì 31 gennaio alle 9.30; u-na nella chiesa parrocchialedi Colfrancui domenica 2febbraio alle 11.15.

Anna Maria è stata forza i-nesorabile inneggiante allavita. Ha saputo diffondere efar comprendere l’essenzadella vita che ci appartiene,come un grande regalo peril quale molto spesso non

È sappiamo dire grazie.La sua preghiera costantecome suo pane quotidianoche ha saputo condividerecon tutti, soprattutto con igiovani, rimane la testimo-nianza della sua missione suquesta terra e l’energia che sirespirava nello starle accan-to ci hanno aiutato a capireche l’amore per il prossimoinizia da quello verso séstessi. Consapevole che ladignità dell’uomo è al di so-pra di ogni cosa, con la suasofferenza ha dato grandevalore alla sua vita certa cheil suo percorso era statotracciato da Gesù, perciòfonte di ineguagliabile di-gnità.Ha affrontato il suo impe-gnativo cammino con gran-de forza interiore trascor-

rendo giorni e anni difficilicon tenacia e fede ammire-voli. «Andare avanti e lotta-re in forza della vita», que-ste erano sempre le sue pa-role, fiduciosa nel domanimigliore al quale ci sprona-va a guardare volendoci be-ne davvero. È stata per noi un meravi-glioso angelo ed ora che havinto i limiti della sua car-rozzina la pensiamo libera eraggiante nel cuore di Dio, e-stasiata dalla luce di Mariache può contemplare viso aviso, come sempre aveva de-siderato nelle lunghe sostedavanti alla Grotta di Lour-des. Anna continuerà a par-

larci nel silenzio del cuore eattraverso il bene che conti-nueremo a fare perché tut-to il suo bene porti frutto.

Tiziana Paolon

La mia amicizia con AnnaMaria vive in quegli occhivivaci, in quella schiettezzanel dire le cose anche piùscomode e nell’infinita dol-cezza di quello sguardo concui era capace di accarez-zarti. È sempre stato così findal primo momento in cuimi ha accolta nella sua casa,dove mi ero recata piena diemozione per cercare di ca-pire se Lourdes potesse es-sere per me. Il suo sguardocarico di vita e la sua fiduciain me mi hanno dato tutte lerisposte: è stata affinità im-mediata che non si è più in-terrotta come i viaggi aLourdes insieme. Lei ha par-tecipato ad ogni momentodella mia vita, sostenendomicon la sua preghiera, gioen-do per le mie gioie, rassicu-randomi nei momenti dipaura. Ed anche ora so che

non sono sola, la sento quicon me, ancora. Come fos-se nella stanza accanto. Per-ché Anna Maria non si è maistancata di bussare alle por-te del cuore delle persone.Non voglio pensare con no-stalgia alle volte che non so-no riuscita a rispondere aduna sua telefonata. Preferi-sco pensare all’onda di gioiache mi invadeva quando riu-scivamo a parlarci. La sua eredità è la forza del-l’amore, un amore che ti aiu-ta a gustare quello che hai,non a rimpiangere quelloche ti è sfuggito dalle mani.Sono sicura che non vogliasentirci cambiare tono di vo-ce, o assumere un’aria so-lenne o triste. Vuole conti-nuare a vederci ridere diquello che ci faceva ridere,vuole vederci gustare la vitacome sapeva gustarla lei.Perché Anna Maria era uninno alla vita. E nessuno dicoloro che l’hanno cono-sciuta permetterà mai chemuoia la sua eredità di gioia.

Paola Mocerino

VENERDÌ 31 GENNAIOAlle 20.30 in canonica a Basalghelle:

continua il cineforum organizzato dalla

parrocchia: “Iqbal” di Cinzia Torrini

(1998). Ingresso gratuito.

Alle 20.45 a Spazio Zero: secondo in-

contro del ciclo "Realtà ingannevoli" or-

ganizzato da Kantiere Misto. Tema: "L’il-

lusione dello Spray - Storia del graffiti-

smo", relatore Alessandro "Spazio" A-

lemanno, aerosol artist.

Alle 21 al Cinema Cristallo: secondo ap-

puntamento con la rassegna teatrale

2014 con lo spettacolo "Diversamente

pettinabili: cinquanta sfumature comi-

che" con la compagnia "Il Satiro Teatro".

DOMENICA 2 FEBBRAIOAlle 17.30: visita guidata al museo ar-

cheologico, a cura dell’Associazione

Athena. Durata un’ora circa. Quota di

ingresso al museo di 1 euro.

Alle 15 allo stadio di Mansuè: Porto-

mansuè-Piovese, campionato di calcio

Eccellenza Veneta girone B.

Alle 15 allo stadio Opitergium: Opiter-

gina-Union Pro, campionato di calcio

Eccellenza Veneta girone B.

Alle 18 al PalaOpitergium: Basket O-

derzo - Bolzano, campionato di basket.

MARTEDÌ 4Alle 20 e 22 al cinema Cristallo: per il

ciclo "Al cristallo con due euro", proie-

zione del film "Gloria" di Sebastián Le-

lio.

Alle 20.30 in Patronato Turroni: ultimo

incontro organizzato dalla Caritas, sul

tema: “Quanti pani avete? I numeri del-

la carità: bisogni, risorse e Provviden-

za”. Info: Centro di Ascolto foraniale, tel.

0422-712212.

ragazzi dell’I-stituto J. San-

sovino di Oder-zo, in occasionedella Giornatadella Memoria,insieme alle pro-fessoresse Paola Finotto,Giuseppina De Vecchi eAnna Maria Moro, hannoideato una rappresenta-zione per ricordare le vit-time della Shoah e di tut-ti i genocidi del ’900. An-data in scena lunedì, gior-no della Memoria. Partito a novembre, ilprogetto ha coinvolto piùdi cento alunni che vi han-no lavorato in orario ex-trascolastico. Vari i ruoliassegnati dalla docentePaola Finotto. Nata comeFlash-Mob, l’opera consi-ste in una performancenella quale gli alunni han-no rappresentato simbo-licamente la sofferenzadelle vittime del dominionazista interpretando le

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loro testimonianze.La rappresentazione èstata accompagnata da u-na proiezione grafica incui sono state illustrate lefasi di ciò che è avvenutonella Shoah e alcune ri-flessioni sugli esiti dellaguerra e sulla speranza diun mondo senza pregiu-dizi e senza violenze. Tut-to si è concluso con l’esi-bizione corale della can-zone “Somewhere Overthe Rainbow”.Un grazie agli sponsor: Li-breria Becco Giallo, Piz-zeria e Ristorante “Gli In-gordi”, Maria Antoniettae Sebastiano Rizza, la can-tante lirica Maria GraziaBiancolin per il preziosocontributo per l’organiz-zazione del coro. Tutti glistudenti sono stati ingamba, si segnalano per laparticolare competenza:Riccardo Acciarino capotecnico, Marinko Rosicaiuto tecnico, la chitarri-sta Alessia Padovan, lecantanti Cristina Can-cian, Nabyla Watwe, levoci del coro FrancescoCorona, Francesca Mo-rettin e Margherita Beni,il fotografo Jaqui Wang. AF

ODERZO. IL 27 GENNAIO AL “SANSOVINO”

Un flash-mobper non dimenticare

Anna Maria Gardenal

Agenda Opitergino

Page 38: Azi One 02022014

Dai nostri paesi Mottense - Veneziano 2 febbraio 201438

l consigliere comunaledel Movimento 5 Stelle

di Motta di Livenza Ste-fano Astolfo rinuncia algettone di presenza echiede all’amministrazio-ne comunale che il suocompenso «venga versa-to a favore dell’abbatti-mento delle barriere ar-chitettoniche, destinato, avostra discrezione, nel ca-pitolo di spesa più biso-gnoso».La richiesta del consiglie-re del M5S è relativa al-l’anno 2013, con riserva diindicare la destinazionedei prossimi gettoni dipresenza.«Sono troppo stanco –spiega Astolfo – di vede-re che le cose non cam-biano, che tutto rimane“stabile”, fermo, stantio.Bisogna dare un segnale,ognuno nel proprio pic-colo. Ho deciso di rinun-ciare, non a lottare per il

cambiamento, ma al miodiritto a percepire il get-tone di presenza per lapartecipazione ai consiglicomunali e invito anchegli altri consiglieri di op-posizione e maggioranza,nel caso non l’abbiano giàfatto, di rinunciare. Cre-do sia un bel gesto, sep-pur simbolico (visto lamodesta entità dell’im-porto) e che sia un esem-pio da imitare per chi cre-de che la politica sia unimpegno disinteressato epuro volontariato civile».

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iovedì 23 gennaio, alle 12.30 alla pi-scina comunale di Motta, cerimonia

di consegna di un defibrillatore. Infatti, lasocietà Gymnasium, che ha in gestione lastruttura mottense, ha deciso di dotare o-gni suo impianto di un defibrillatore, at-traverso il progetto “Ri-partire con il cuore” cheha come obiettivo lacreazione di una rete didefibrillatori cardiaci sututto il territorio italianograzie al contributo di

sponsor. «L’arresto cardio-cir-colatorio – spiegano i promo-tori – è una delle principali cau-

se di morte anche in Italia con circa 60.000persone colpite ogni anno. La possibilità disalvare una persona si riduce del 10% ogniminuto che passa dall’inizio dell’attacco.Dopo 5 minuti il cervello e il cuore stessosubiscono danni irreversibili che compro-

mettono la sopravvivenzadel paziente. La piscina co-munale di Motta, grazie aquesta iniziativa, si adeguatra l’altro alla normativaappena entrata in vigore, ildecreto Balduzzi». GAR

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CONFERENZASULLA STORIADI MOTTA

i conclude lunedì 3 feb-braio, alle 20.45 nella sa-

la Svevo della biblioteca, inRiviera Scarpa a Motta di Li-venza, il ciclo di quattro in-contri su storia, arte e lette-ratura nei centri della Mar-ca trevigiana, tenuti da Laz-zaro Marini. La serata saràincentrata su Motta, Medu-na, Portobuffolè e Roncade.

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ono circa 30 mila eu-ro i contributi che

l’amministrazione comu-nale destinerà alle varieassociazioni locali. Neldettaglio, il piano preve-de un contributo di 2.200euro per l’associazioneAnziani e pensionati, 400euro per la sezione mot-tense dell’Avis e 750 europer la compagnia teatra-le La Caneva di Lorenza-ga. Si prosegue poi con250 euro per vari gruppisportivi: gruppo ciclisti-co Gs Mottense, la squa-dra di ciclismo e mtb“Zero Cinque”, il gruppopodistico Atletica Mot-tense, l’Asd Karate Mot-ta. Per l’associazione A-mici del cuore destinati400 euro, al locale circo-

S lo del Club alpino 200 eu-ro. Andranno 1.950 euro al-l’associazione Carabinie-ri e nucleo di Protezionecivile. Per il coro LucaLucchesi previsti 500 eu-ro, mentre alla bandamusicale cittadina con-tributo di 2.000 euro. Algruppo teatrale dellaCompagnia della lunabuona 1.400 euro. Contributo da 5.000 eu-ro all’associazione Pro lo-co a parziale coperturadelle spese sostenute perle varie attività ricreativeorganizzate nel corsodell’anno tra cui Carne-vale e Agosto Mottense.Per l’associazione AuserUniversità popolare con-tributo da 500 euro, men-

tre 1.000 euro sono de-stinati all’attività dellaCaritas. Il Centro territoriale perl’integrazione beneficeràdi un contributo di 400euro, mentre alla parroc-chia contributo da 3.200euro a sostegno, tra l’al-tro, dell’organizzazionedei campi estivi che nel2013 ha visto la parteci-pazione di 300 ragazzi.Contributo da 6.000 eu-ro per il gruppo Alpini eper l’attività, capillare epermanente, di Protezio-ne civile; mentre 1.220euro saranno destinati al-l’Istituto comprensivoscuola secondaria di pri-mo grado. Il piano pre-vede dunque un totale di28.120 euro. GAR

osa ritenetemaggiormen-te necessario

per Motta?». E scatta lavotazione online con tan-to di reportage fotografi-co. In occasione dei dueanni dalla nascita delgruppo Facebook “Mot-tensi sdegnati” (il 16 gen-naio), il gruppo ha lan-ciato un’idea che sta a-vendo particolare suc-cesso.«Debitamente sollecitati– scrive il gruppo – vichiediamo quali sono lepriorità e i vostri deside-ri per una Motta più vi-vibile, fruibile e bella». U-na domanda alla qualehanno risposto in parec-chi. E le risposte, lungidall’essere goliardiche,fotografano di fatto, esenza filtri, ciò che lagente si aspetta nel pros-simo futuro.Tra i più votati nella “li-sta desideri”, c’è il rifaci-mento di piazza San Roc-co, opera peraltro giàprevista dall’amministra-zione comunale. Ci sa-rebbe già un progetto dimassima, mentre il pri-mo step, ossia lo sposta-mento della fermata del-le corriere, verrà esegui-to prossimamente. Infat-ti la condizione era lanuova fermata in piazzaStazione, opera inaugu-rata qualche settimanafa.Molti hanno votato per ilrifacimento di piazza SanRocco, per il quale è sta-to realizzato un puntua-le reportage fotograficopubblicato nella paginaFacebook del gruppo. Il“desiderio” più votato ècomunque quello relativoalla sicurezza dei cittadi-ni. Al momento è in iti-nere un progetto tra Mi-nistero e Provincia, perl’installazione di nuovevideocamere. Per Motta

C«dovrebbero esserne in-stallate forse cinque, contutta probabilità lungo leprincipali vie d’accesso.Una domanda, quella disicurezza, sempre pre-sente tra la cittadinanza.Ma sono diversi puntimessi in evidenza: c’è chiparla della necessità del-la messa in sicurezza de-gli edifici scolastici, ga-rantire l’accesso ai disa-bili in tutte le strutturepubbliche, piantumarenuovi alberi in aree de-gradate o asfaltate, crea-re un evento annuale digrande richiamo, valo-rizzare il patrimonio cul-turale e turistico, regola-mentare le sagre e le at-tività dei polivalenti,creare uno spazio percommercianti e liberiprofessionisti, mettere infunzione le fontane.

Gianandrea Rorato

Piazza San Rocco; (sotto) la fontana di piazzetta Predonzani, vuota

CEGGIA: CINQUE INCONTRI SUL “SAPORE DEL SAPERE”

rende il via lunedì 3 febbraio, in biblioteca a Ceg-gia, un ciclo di cinque incontri dal titolo “Il sapo-

re del sapere” organizzati da Comune di Ceggia, Co-mitato cittadini per la salute, Grotte di sale Cristall eSatya. Lunedì 3 alle 20.30 il naturopata Francesco Gra-vina parlerà di “Corrette combinazioni alimentari”.L’incontro successivo, venerdì 21 febbraio, sarà suproblemi e soluzioni dietetiche dei bambini, con ladottoressa Raffaella Zago.Gli altri incontri si terranno il 7 marzo sulla magne-toterapia, l’11 aprile sul respiro e il 9 maggio sui pro-dotti di bellezza e la cosmesi naturale.

P

cco i numeri del distac-camento opitergino-

mottense dei Vigili del fuo-co, squadra con 28 effettiviin servizio alla caserma divia Lepido Rocco a Motta,suddivisi in 4 turni e coor-dinati dal responsabile deldistaccamento Claudio Se-rafin. La squadra serve tut-to il comprensorio dei 14comuni opitergini, ma spes-so è chiamata ad interventianche all’esterno. In totalesono stati 442 gli interventieffettuati nel 2013, in calorispetto ai 524 del 2012: nel2011 furono 475. I numeri.Sono stati 119 gli interven-ti per incendio, poco menodel 27% del totale. Tra le va-rie tipologie, 26 gli incendigenerici, 21 gli incendi difabbriche o silos, 44 gli in-cendi di camini o abitazio-ni. Nel corso dell’anno sonostate 75 le aperture porte (inlinea con le 78 del 2012), masono in calo gli incidentistradali: 36 l’anno scorso

E contro i 52 dei 12 mesi pre-cedenti. Aumentano i soc-corsi a persona: 61 l’annoscorso contro i 47 del 2012.Dieci gli interventi per re-cupero animali, 7 ascensoribloccati (16 nel 2012), 15 fu-ghe di gas (24 l’anno prece-dente), 18 rimozioni di o-stacoli al traffico (11 nel2012), 2 gli inquinamenticontro i 5 dei 12 mesi pre-cedenti. Nel 2013 sono stati 103 gliinterventi a Motta, 77 a O-derzo, a seguire Salgareda(38), Ponte di Piave (34),Cessalto e Gorgo (31). Di-versi gli interventi fuori Pro-vincia e fuori Regione. Il co-mune del comprensoriomeno “visitato” dai Vigili èSan Polo con 5 interventi.Tuttavia proprio a San Polosi è registrato uno degli in-terventi più importanti del-l’anno, a causa del guasto adun forno della locale vetre-ria, che impiegò per ore benotto squadre. GAR

I DATI RELATIVI ALL’OPITERGINO-MOTTENSE

Vigili del fuoco, gliinterventi del 2013

MOTTA: IN PISCINA È ARRIVATOIL DEFIBRILLATORE

MOTTA / 30 MILA EURO ALLE AGGREGAZIONI LOCALI OPERANTI NEI DIVERSI AMBITI

Contributi alle associazioni

Stefano Astolfo (M5S)

Tra gli interventi piùvotati in Facebook:

il rifacimento dipiazza San Rocco,

la sicurezza deicittadini, la messa in

sicurezza dellescuole, la messa in

funzione dellefontane

SONDAGGIO ONLINE DEI “MOTTENSI SDEGNATI”

Motta, la “listadei desideri”

MOTTA: ASTOLFO (M5S)RINUNCIA AL “GETTONE”

Page 39: Azi One 02022014

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Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo:

[email protected]

SOLIGHETTO

DUILIO DAL COLn. 2.7.1927 - m. 29.1.2012

Da due anni ci hai lasciati,dal Cielo prega per noi.Moglie Antonietta, figli Lui-gino, Renato e famiglie.

S. PIO X-CONEGLIANO

FRANCESCO FAVALESSA4.2.2008 - 4.2.2014

Assieme a quanti lo conob-bero e lo amarono, famiglia-ri e parenti lo ricordano nel-la messa di suffragio che saràcelebrata martedì 4 febbraioalle 8.30 nella chiesa par-rocchiale San Pio X di Co-negliano.

GAIARINE - CARPE DIEMCala un’amena sera, correil pensiero a te.Tornan le labbra ad unirsiin silenzioso bacio.Accattivanti frasi amor, pertrattenerti ostento,sòsti un istante sol, poi ti in-dietreggi e langui.

Dolce mi guardi muta, indisospesa agogniche ti ripeta ancor: “Restacon me nei sogni”.Forse che tu t’accerti, ch’io tiriservi amore?

Carpe diem beffardo!Come fermare il temposì da accarezzar suo sguar-do?

Vana domanda e alfin, re-candomi al giacigliopasso davanti a te e crescein me l’orgogliodi averti avuta accanto, fie-ra che tanto basta,da meritàr riguardo, ciò chedi te mi resta.

Mentre dissolve il buio, ladolce mia visioneio con il cuor ti chiedo, di vi-gilar su noior che sei dolce spirito, tu fa-re questo puoi.

Sempre vicina ai caridentro la mente e il cuoredona a loro ancorail tuo affettuoso amore.

Tuo Vito

SANTA GIUSTINA

ANTONIO DE NARDIm. 6.2.1990

Un caro ricordo dalla tuafamiglia, tua moglie Diana,figli Claudio e Moreno, ni-poti e pronipoti.

FALZÈ DI PIAVE

PIERANGELO BREDAn. 30.8.1966 - m. 3.2.1992

Ti preghiamo Gesù, fa chePierangelo stia accanto alsuo papà, lassù nel Cielo, e fache vegli su sua madre e suquanti l’hanno amato e sem-pre l’ameranno.Una messa in suffragio saràcelebrata nella chiesa diFalzè lunedì 3 febbraio alle17.30.

REFRONTOLO

MARCELLA FREGOLENTin DELLA COLLETTA

n. 12.10.1932 - m. 30.1.2003Il tempo scorre inesorabile,undici anni sono trascorsi,ma il tuo ricordo resta inde-lebile nei nostri cuori e ognigiorno sei con noi nei nostripensieri.Con l’amore di sempre, la tuafamiglia.

SACILE

don ANTONIO GIACOMELn. 13.10.1924 - m. 3.2.2011

Nel terzo anniversario dellascomparsa, lo ricordano conaffetto le sorelle, il fratello, inipoti e e tutti coloro che glihanno voluto bene.

LAURA VILMA SBAIZn. 19.8.1952 - m. 1.2.2008

IL RUOLO PRIMARIO DEI GENITORI

Educare con l’esempioitengo che L’Azionecon la sua ultimapagina e non solo,

sia un invito al dialogo tratutti i lettori; non è cor-retto criticarla da dietro lequinte, ma lealtà vuole chesi apra un confronto e undialogo costruttivo e fe-condo per riconoscerne ipregi e correggerne i di-fetti. Quali siano i pregi edifetti, ogni lettore atten-to lo scopre leggendo coninteresse e senza pregiu-dizi, portando anche,quando occorre, i suoisuggerimenti e anche, senecessario, qualche sua“protesta”.È sulle proteste che voglioriflettere e far rifletterecon questa mia, in parti-colare sulle proteste che sifanno in questi giorni inmerito al disordine e allamancanza di pulizia nellenostre scuole. C’è bisognodi educare anche a prote-stare; ci sono proteste giu-ste che vanno fatte con ilbuon senso e nel rispettodelle persone e della legge. Riferendomi alle protestenelle scuole, mi permettodi fare una domanda: Chi

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frequenta le scuole? Ibambini e i ragazzi; beh!allora un’altra domanda:molti di loro, non tutti,come vengono educati infamiglia? All’ordine, alladisciplina, al rispetto del-l’ambiente e delle cose? I primi e principali edu-catori sono i genitori incasa; e l’autorevolezzavuole che alla base dell’e-ducazione ci sia la coe-renza e il buon esempio. Come può educare il papào la mamma, il figlio cheporta a scuola in auto e glidice: mettiti la cintura, elui-lei non se la mette?Quanti altri esempi si po-trebbero fare in merito! Educare, scrive VittorinoAndreoli, nel suo ultimolibro sull’educazione, è u-

na tra le tante parole vuo-te. Il noto professore apreil suo libro con un para-gone che richiama il filo-sofo Nietzsche, il quale,aggirandosi tra la gente inun mercato, andava gri-dando: “Dio è morto, noil’abbiamo ucciso, io e voi”.Dio non può morire ma ècome non esistesse, scri-ve Andreoli applicando ilgrido del filosofo all’edu-cazione di cui tanto siparla, poi spesso nellapratica è come non esi-stesse.L’educazione ha bisognodi regole, ma soprattuttodi “testimoni”; testimo-nianza: altra parola mol-to usata, ma vuota, comenon esistesse. Ma non ègiusto generalizzare; in-

fatti ci sono famiglie escuole dove genitori e in-segnanti testimoniano ciòche insegnano, ma è unalotta contro una societàinvadente e aggressiva chesbandiera modelli, spessoattrattivi ma contrari, co-me: ciò che conta è l’averetutto e subito, non l’esse-re, l’apparire... Una societàche cancella ogni limite trail bene e il male, il lecito el’illecito. Scoraggiarsi? No!Andare contro questa cor-rente infausta che “di-strugge la creazione e lesue creature... Guai: nonlasciamoci rubare la spe-ranza” (papa Francesco).Auguri a tutti gli educato-ri, a partire dai genitori.

Don Antonio Moretto

i lauree e laureatila lunga serie invitta

si annuncia con papiriediti in fotocopiadi gran formato, scrittacon testi riciclatiche di letteraturahanno assoluta inopia.Procacità e facezie,ricordi personalipassioni, hobby, sospiridi amori in abbondanzavicende un po’ banali,piccanti senza speziema di scarso interesseper la cittadinanza.Ce n’è uno originale,geniale, intelligenteche esalti il laureato,e il raggiunto traguardo?Dov’è il genio, la mentel’impegno essenziale?Ciò che solo interessasi coglie al primo sguardo.Un altro laureato!E di tanta bravurala storia non si tesse.Non di tutti è la stessa.Ma di tutti, sicuro,di un aiuto, un sostegno,un gran merito ce l’ha:famiglia, docenti, univer-sità.

I. Soligon

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I “PAPIRI” DELSECOLO XX

n riferimento al parerenegativo espresso dai

cittadini di San Polo e Or-melle al progetto di fusio-ne, Generazione Godega ri-mane convinta che inquella direzione bisognaperseguire, preferendocomunque l’Unione pia-nificata dei servizi per po-ter migliorare ed econo-mizzare gli stessi. La fu-sione è stata un passotroppo veloce. In caso contrario, se man-teniamo totalmente lostatus quo, in comuni so-

prattutto come Godega,siamo assorbiti dalla spe-sa corrente trovandoci co-stretti ad innalzare conti-nuamente le tasse ai cit-tadini (vedi raddoppio ad-dizionale Irpef ). Se non si fa niente di tut-to questo, i sindaci devo-no metter mano pesante-mente alle forbici e fareun programma di cura di-magrante alla spesa cor-rente, in primis l’appara-to.

Flavio StefanGodega

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UNIONE COMUNI NECESSARIAra il 2012 e il2013 ho avuto

ben tre infortunicon trauma al femo-re, al polso e nuova-mente al polso e o-mero sinistro. Sonosempre stata curatanel reparto ortopedia del-l’Ospedale Civile di Co-negliano.Io ho 87 anni e nella mialunga esperienza di vitaposso serenamente rico-noscere l’alto impegno u-mano e professionale deimedici di tale reparto,

nonché la grande dispo-nibilità e professionalitàdegli infermieri.Ringrazio sentitamentetutti e auguro al persona-le buon proseguimentonel loro delicato lavoro.

Speranza IrzoniGodega

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GRAZIE ALL’OSPEDALE!

FONTANELLETTE - RICORDOVIVO DELLA TUA BONTÀ

Nel 1º anniversariodella tua dipartita ri-mane vivo il tuo ricor-do, per la tua bontà esaggezza e per il tuosorriso. La memoriadella tua presenza ras-serena il mio spirito eravviva la speranzache un giorno, al di làdel tempo, partecipe-remo al gaudio eterno.Con immenso affettotua moglie Emilia.Una messa di suffra-gio sarà celebrata lu-nedì 3 febbraio alle 18a Fontanellette.

ALFONSO BIANCOLINn. 22.10.1922 - m. 4.2.2013

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