Avvento totalitarismi

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L'avvento dei totalitarismi, dominazione "totale" della società nei comportamenti e nella mentalità Con la crisi del 1929 i sistemi democratici vennero messi in dubbio, perché divenuti troppi deboli nella gestione degli interessi nazionali e troppo inefficienti per garantire il benessere dei cittadini. Tra le scelte dei nuovi governi possibili si presenta il comunismo e i regimi autoritari di destra. Il fascismo si configura come una terza via fra il capitalismo e il comunismo, ovvero un accentramento del potere e della struttura gerarchica dello Stato nelle mani di un capo, che opera l'inquadramento della popolazione nelle organizzazioni di massa, e un rigido controllo sul l'informazione e sulla cultura tramite mezzi di propaganda, canali di comunicazione, di istruzione e di strutture associative. La grande borghesia appoggia le dittature per fini utilitaristici, mentre gli intellettuali e la piccola borghesia delusi dalla democrazia appoggiano il fascismo solo come alternativa al temuto comunismo. Nel 1921 Hitler, reduce della Prima Guerra Mondiale, ex caporale di origine austriaca deluso di propri insuccessi, fonda il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (Nsdap) di cui è guida, un gruppo che rimane fino al 1929 minoritario e quasi illegale, a metà tra il partito e il gruppo paramilitare. Il Partito nazionalsocialista si serve della violenza contro gli altri avversari politici, e fonda la propria forza nell'organizzazione armata la SA (reparti d'assalto), comandati dal capitano dell'esercito Rohm. È con questo partito che Hitler scatena l'offensiva terroristica nel 1921-22 contro la classe repubblicana, considerata traditrice per aver commesso la "pugnalata alle spalle" piegandosi alle imposizioni dei vincitori. Tra le vittime degli attentati figurano il ministro d elle Finanze Erzberger leader del Centro Cattolico considerato colpevole per aver firmato l'armistizio del 1918 nel governo provvisorio e il ministro degli Esteri il democratico imprenditore ebreo Rathenau che ha cercato di raggiungere un accordo con le potenze vincitrici. Nel novembre del 1923 alcune migliaia di aderenti al partito nazionalsocialista insieme ai paramilitari sotto la guida di Hitler e del generale Luderndorff, cercano di organizzare un colpo di Stato a Monaco di Baviera: il famoso complotto di Monaco che viene rapidamente represso dovuto soprattutto alla mancata adesione dei militari e delle autorità locali. Hitler viene condannato a 5 anni di carcere di cui ne sconta poco meno di uno nel quale scrive Mein Kampf (1925) libro dell'indottrinamento nazista e portatore della nuova ideologia nazionalista e razzista basata sull'affermazione dell'esistenza di una razza superiore e conquistatrice ariana, inquinata si per la commistione con le altre razze inferiori (slavi). Questa concezione deriva dalla lettura dei Discorsi alla nazione tedesca di Fichte, dove la lingua germanica viene esaltata per la sua purezza ed assenza di contaminazione delle altre lingue indoeuropee. Dopo la fallimentare insurrezione a Monaco, tenta di restituire un nuovo volto al suo partito abbandonando le rivendicazioni anti capitalistiche per assicurarsi il sostegno finanziario dalla grande industria, mentre non rinuncia alla denuncia del trattato di Versailles e alla conquista dei suoi territorio perduti ovvero l'acquisizione dello "spazio vitale" verso est (Polonia), il progetto di una nuova grande Germania, l'adozione di misure discriminatore nei confronti degli ebrei, e la fine del parlamento corrotto. Per realizzare il sogno della grande Germania occorreva eliminare i nemici interni, ovvero gli ebrei considerati come un popolo senza patria, portatore dei virus della dissoluzione morale, responsabili della crisi del capitale finanziario e del bolscevismo, erano la causa è il simbolo della decadenza europea. 1930- Repubblica di Weimar, presieduta dal cancelliere Bruning, leader del Centro Cattolico. I nazisti assistono ad un spettacolare incremento dei voti alle elezioni a spese della destra tradizionale, come d'altronde i comunisti però a spese dei socialdemocratici.

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Avvento dei totalitarismi

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L'avvento dei totalitarismi, dominazione "totale" della società nei comportamenti e nella mentalità

Con la crisi del 1929 i sistemi democratici vennero messi in dubbio, perché divenuti troppi deboli nella gestione degli interessi nazionali e troppo inefficienti per garantire il benessere dei cittadini. Tra le scelte dei nuovi governi possibili si presenta il comunismo e i regimi autoritari di destra. Il fascismo si configura come una terza via fra il capitalismo e il comunismo, ovvero un accentramento del potere e della struttura gerarchica dello Stato nelle mani di un capo, che opera l'inquadramento della popolazione nelle organizzazioni di massa, e un rigido controllo sul l'informazione e sulla cultura tramite mezzi di propaganda, canali di comunicazione, di istruzione e di strutture associative. La grande borghesia appoggia le dittature per fini utilitaristici, mentre gli intellettuali e la piccola borghesia delusi dalla democrazia appoggiano il fascismo solo come alternativa al temuto comunismo.

Nel 1921 Hitler, reduce della Prima Guerra Mondiale, ex caporale di origine austriaca deluso di propri insuccessi, fonda il Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (Nsdap) di cui è guida, un gruppo che rimane fino al 1929 minoritario e quasi illegale, a metà tra il partito e il gruppo paramilitare. Il Partito nazionalsocialista si serve della violenza contro gli altri avversari politici, e fonda la propria forza nell'organizzazione armata la SA (reparti d'assalto), comandati dal capitano dell'esercito Rohm. È con questo partito che Hitler scatena l'offensiva terroristica nel 1921-22 contro la classe repubblicana, considerata traditrice per aver commesso la "pugnalata alle spalle" piegandosi alle imposizioni dei vincitori. Tra le vittime degli attentati figurano il ministro d elle Finanze Erzberger leader del Centro Cattolico considerato colpevole per aver firmato l'armistizio del 1918 nel governo provvisorio e il ministro degli Esteri il democratico imprenditore ebreo Rathenau che ha cercato di raggiungere un accordo con le potenze vincitrici. Nel novembre del 1923 alcune migliaia di aderenti al partito nazionalsocialista insieme ai paramilitari sotto la guida di Hitler e del generale Luderndorff, cercano di organizzare un colpo di Stato a Monaco di Baviera: il famoso complotto di Monaco che viene rapidamente represso dovuto soprattutto alla mancata adesione dei militari e delle autorità locali. Hitler viene condannato a 5 anni di carcere di cui ne sconta poco meno di uno nel quale scrive Mein Kampf (1925) libro dell'indottrinamento nazista e portatore della nuova ideologia nazionalista e razzista basata sull'affermazione dell'esistenza di una razza superiore e conquistatrice ariana, inquinata si per la commistione con le altre razze inferiori (slavi). Questa concezione deriva dalla lettura dei Discorsi alla nazione tedesca di Fichte, dove la lingua germanica viene esaltata per la sua purezza ed assenza di contaminazione delle altre lingue indoeuropee. Dopo la fallimentare insurrezione a Monaco, tenta di restituire un nuovo volto al suo partito abbandonando le rivendicazioni anti capitalistiche per assicurarsi il sostegno finanziario dalla grande industria, mentre non rinuncia alla denuncia del trattato di Versailles e alla conquista dei suoi territorio perduti ovvero l'acquisizione dello "spazio vitale" verso est (Polonia), il progetto di una nuova grande Germania, l'adozione di misure discriminatore nei confronti degli ebrei, e la fine del parlamento corrotto. Per realizzare il sogno della grande Germania occorreva eliminare i nemici interni, ovvero gli ebrei considerati come un popolo senza patria, portatore dei virus della dissoluzione morale, responsabili della crisi del capitale finanziario e del bolscevismo, erano la causa è il simbolo della decadenza europea.

1930- Repubblica di Weimar, presieduta dal cancelliere Bruning, leader del Centro Cattolico. I nazisti assistono ad un spettacolare incremento dei voti alle elezioni a spese della destra tradizionale, come d'altronde i comunisti però a spese dei socialdemocratici.

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1932apice della crisi economica: la produzione industriale cala del 50% rispetto al 1928 e i suoi effetti si riversano su 6 milioni di disoccupati. Le città diventano il teatro di scontri tra comunisti e nazisti, mentre le istituzioni parlamentari si indeboliscono di fronte alla crisi economica e sociale, per cui nello stesso anno vengono indette le elezioni per la presidenza della Repubblica. I partiti democratici appoggiano la rielezione del maresciallo Hindeburg, ex capo dell'esercito durante la Prima Guerra Mondiale con Ludendorff, già eletto nel 1925; vinte le elezioni Hindeburg cede molto presto alle pressioni militari ed industriali, per cui congeda il cancelliere Bruning assecondando e favorendo la destra conservatrice. Alla guida del governo vengono nominati due uomini, il cattolico con Papen, e in seguito il generale con Schleicher, entrambi falliscono nei loro compiti. Nelle due successive elezioni politiche i nazisti si confermano al primo posto, cosicché i conservatori, l'esercito e Hindeburg non vi scorgono altra soluzione che allinearsi con loro per poter operare attraverso la figura di Hitler, ristabilendo l'ordine così come avevano fatto i liberali con Mussolini, solo che la situazione prenderà la stessa piega giungendo inequivocabilmente ad un totalitarismo: il consolidamento del potere di Hitler avviene nel 1933 quando il 30 gennaio viene convocato dal presidente del Repubblica per formare un nuovo governo composto da tre ministeri come richiesto dai nazisti.

L'imposizione del regime dittatoriale, l'ascesa di Hitler per gradi e realizzazione del programma politico interno 1. Pretesto per demolire il comunismo, un incendio: notte del 27 febbraio1933 incendio al

Parlamento nazionale, il Reichstag. 2. Eliminazione dell'ostacolo "rosso": L'arresto di un comunista olandese semi squilibrato

mentale, identificato come il capro espiatorio, responsabile dell'incendio del Reichstag, arresto che ovviamente richiama l'attenzione dei comunisti, che non si fanno scrupoli per scendere in piazza e protestare per tale ingiustizia, momento del quale Hitler approfitta per vincere la sua battaglia contro il comunismo: la polizia incarcera migliaia di comunisti e il partito stesso viene messe fuori legge.

3. Censura: vengono prese misure eccezionale per limitare la libertà di stampa e di riunione. 4. Nuove elezioni per assicurare l'appoggio della massa: il Partito nazionalsocialista guadagna

un 44% dei voti. 5. Abolizione del Parlamento per legge: affinché il dittatore abbia i pieni poteri, Hitler viene

assecondato approvando una legge che conferisce al governo i pieni poteri, compreso il potere di formulare nuove leggi e di modificare la Costituzione (analogo caso con la legge Capestro).

6. Eliminazione degli altri partiti rimasti: soppressione della Confederazione dei sindacati liberi, scioglimento della Spd ( Partito socialdemocratico tedesco), auto scioglimento del Partito tedesco-nazionale su minaccia dei nazisti, e infine nuova consultazione elettorale di tipo plebiscitario su lista unica con un 92% dei voti favorevoli.

7. La notte dei lunghi coltelli 30 giugno 1934, compromesso con le forze armate per l'assenso alla sua candidatura alla successione di Hindeburg: Gli unici ostacoli rimasti ad Hitler sono l'ala estremista del nazismo delle SA di Rohm di cui temeva l'autonomia, e la vecchia destra di Hindeburg e dei capi dell'esercito. Di fronte al primo problema Hitler non si fa scrupoli e forma una sua nuova polizia personale, le SS squadre di difesa in sostituzione alle SA, che va ad assassinare nel 1934 Rohm assieme allo stato maggiore delle SA.

8. L'avvio al Terzo Reich 1934: esce la legge emanata dal suo governo in virtù della quale riesce a cumulare le cariche di cancelliere e capo dello Stato, il Führer "il duce" l'uomo dalla personalità carismatica, fondatore del terzo Impero dopo quello di Carlomagno e di Bismarck.

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Gli ebrei Concentrati nelle grandi città gli ebrei erano 500.000 su una popolazione di oltre 60 milioni, e nelle società occupavano le zone medio alte della scala sociale: commercianti, liberi professionisti (medici, ed avvocati), intellettuali e artisti, godevano di presti osé posizioni nel mondo della finanza e dell'industria.

• Le leggi discriminatorie di Norimberga 1935: tolsero la prima dei diritti agli ebrei, e proibizioni i matrimoni fra ebrei e non ebrei, causandone l'immigrazione.

• Il grande pogrom, la notte dei cristalli 1938: traendo pretesto dall'uccisione di un diplomatico tedesco in Francia per mano di un ebreo, i nazisti fra la notte del 9 e 10 novembre demolirono le vetrine dei negozi appartenenti agli ebrei, spedì strussero sinagoghe, devastarono abitazioni uccidendo decina di ebrei e arrestandone migliaia. Gli ebrei che rimasero in Germania dovettero subire la perdita dei loro beni, del loro lavoro, insieme a nuove misure repressive, minacce seguite da accuse infondate di cospirazione contro il Reich.

• Soluzione finale: deportazione in massa e progressivo stermino degli ebrei nei campi di concentramento.

• La difesa della razza, il "programma eugenetico": furono messe in atto le pratiche eugenetiche per favorire il miglioramento della presunta razza ariana, in questo caso, come sterilizzazione forzata dei portatori di malattie ereditarie, compresa la soppressione dei malati di mente classificati come incurabili. Tali pratiche suscitarono proteste nella società tedesca intrisa di valori etici tipicamente cristiani, ma il regime riuscì a giustificarle come pratiche essenziali alla tutela dell'integrità del "popolo ariano", e in poche parole all'inseguimento del mito della razza con brutale coerenza (anche in materia di misure e proporzioni di parti del corpo).

• Il conflitto con la Chiesa: dopo lo scioglimento del Centro i cattolici si adattarono al regime, incoraggiati anche dalla scelta della Chiesa di Roma con Papa Pio XI di stipulare un concordato con il governo nazista di Hitler, assicurandosi così la libertà di culto e la rinuncia da parte dello Stato di interferire negli affari interni del clero.

Benefici della dittatura • Risvolti economici: sotto il regime nazista l'economia tedesca visse una ripresa grazie

all'interesse indirizzato ai lavori pubblici, e vide anche la diminuzione dei disoccupati che si ridussero a 500.000.

Il controllo sulle masse • Istituzione del ministero per la Propaganda, affidato a Goebbels che controllava la stampa • La Camera di cultura del Reich per gli intellettuali • Feste e cerimonie-spettacolo pubbliche per celebrare i momenti più significativi del regime

come sfilate militari, esibizioni sportive di gruppi, adunate delle masse dalla scenografia solenne e monumentale. (Esempio delle adunate coreografie D'Annunzio nella città di Fiume).

La preparazione alla guerra.. Nel 1933 la Germania ritira la delegazione tedesca dalla conferenza internazionale di Ginvera, dove le grandi potenze cercavano di giungere ad un accordo sulla limitazione degli armamenti (USA vs URSS), si ritira dalla Società delle Nazioni (entrata a far parte nel 1926).

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La conquista dell'Austria Nel 1934 i nazisti uccidono il cancelliere Dollfuss per unire l'Austria alla Germania, evento a cui Mussolini reagisce male facendo schiere le sue truppe al confine italo-austriaco, per Hilter impreparato alla guerra sconfessa glia untori del complotto e marcia indietro. • La conferenza di Stresa (1935): viene introdotta la circoscrizione obbligatoria in Germani

( vietata dal trattato di Versailles), per cui i rappresentanti della Francia, della UK e dell'Italia si riunirono a Stresa per condannare il riarmo tedesco per ribadire gli accordi di Locarno (1925) e riaffermare il loro interesse alla indipendenza dell'Austria. (Patti di Locarno: la Germania, la Francia è il Belgio riconoscevano le frontiere comuni tracciate a Versailles nel 1919, per cui la Gran Bretagna e l'Italia s'impegna ano a fare da garanti contro eventuali violazioni). Più tardi anche l'Italia avrebbe compiuto lo stesso passo della Germania con l'aggressione all'Etiopia (1936).

• Annessione dell'Austria paese natale del Führer al Terzo Reich (Anschluss), a cui contribuì in parte anche la rinuncia di Mussolini ad opporsi alle pretese tedesche insieme all'Inghilterra che non si oppose. L'Austria si dimostrò anche favorevole all'unificazione, tant'è e che il nuovo capo del governo, capo dei nazisti austriaci chiese lui stesso l'intervento dell'esercito tedesco, confermato da un plebiscito che sanziono a maggioranza l'unificazione.

• La questione dei sudeti: i sudeti erano oltre 3 milioni di tedeschi che vivevano entro nella Cecoslovacchia. Hitler incaricò i nazisti locali di vedersi concedere di fronte al governo ceco, più autonomia alla comunità tedesca, ovviamente il Führer mirava all'annessione della regione dei Sudeti e alla distruzione dello Stato cecoslovacco. Solo in questo caso Chamberlain nel 1938 tentò di trovare un compromesso.

• Hitler e l'Inghilterra: egli volle evitare il conflitto armato con l'Inghilterra affinché lasciasse operare Hitler liberamente nel suo processo di conquista dello spazio vitale verso Est ed oltre. Nel 1937 la guida al governo inglese viene affidata a Chamberlain che opta per una politica volta ad assecondare le rivendicazioni di Hitler considerate più ragionevoli risalendo in qualche modo la Germania del duro trattamento subito a Versailles. Contro questa politica si schierò una piccola minoranza di conservatori tra cui Churchill che sosteneva che bisognava opporsi ad Hitler ed alle sue pretese anche a costo di affrontare una guerra.

• Gli accordi di Monaco di Baviera 29-30 settembre 1938, la falsa pace: Hitler accetta l'incontro tra i leader dei governi delle potenze europee, durante questo incontro l'Italia presenta un progetto accettato da Chamberlain e Daladier, che accoglie quasi completamente tutte le richieste di Hitler e di fatto prevede l'annessione della regione dei Sudeti alla Germania, un accordo giocato sulla testa della Cecoslovacchia. Al ritorno dei capi di governo nei loro corrispettivi paesi vengono accolti con grande entusiasmo.

Altri autoritarismi Ungheria: fino al 1920 sopravvive formalmente il regime rappresentativo dell'ammiraglio Horthy con libertà politiche e sindacali limitate. Austria: 1934 il cancelliere cristiano sociale Dollfuss dopo aver represso sanguinosamente una rivolta operaia a Vienna mette fuori legge il Partito socialdemocratico e vara una nuova Costituzione di stampo clericale e corporativa ispirata al modello fascista italiano. Dal 1933 si rafforzano altre tendenze dittatoriali in Polonia, Jugoslavia, Bulgaria, si sviluppano dittature di tipo monarchico-fascista in Grecia nel 1936 e in Romania nel 1938. Movimenti estremisti e antisemiti che si richiamano al l'esempio del nazismo: Croci frecciate in Ungheria e Guardia di ferro in Romania. Spagna: 1923-1930 Miguel Primo de Rivera con l'appoggio di Alfonso XIII instaura una semidittatura.

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URSS e l'industrializzazione forzata, fine della Nep (1927-1928): Stalin decide di dare un impulso all'industria bellica per fare del suo paese una grande potenza militare in grado di competere con le altre potenze. • Collettivizzazione del settore agricolo-> eliminazione dei kulaki • Deviazionisti di destra, la loro sconfitta 1930: Bucharin fu propenso a non interrompere la

politica del Nep per mantenere buoni rapporti tra operai e contadini, concezione che andava contro l'ideologia di Stalin alla quale aderì la maggioranza del partito per cui Bucharin insieme ad altri suoi sostenitori furono condannati.

• La collettivizzazione forzata-> ritorno al comunismo di guerra: tutti coloro che si opposero alla requisisco se forzata e al trasferimento nelle fattorie collettive kolchoz (società cooperative di produzione agricola che ricevevano dallo Stato la terra mentre i mezzi di produzione appartenevano alle cooperative) furono considerati "nemici del popolo" -> migliaia furono fucilati dopo processi sommari e centinaia di migliaia arrestati.

• La grande carestia celata 1932-1933: dovuta all'organizzazione inefficiente perché troppo centralizzata per uno spazio troppo grande da gestire, la resistenza dei contadini di fronte alla collettivizzazione, la determinazione delle autorità nel continuare a requisire i beni (bestiame e prodotti della terra) nonostante la situazione disastrosa. -> la carestia e questa requisisce forzata portò alla scomparsa di 5 milioni di kulaki, e per non parlare alla scomparsa di 4 milioni di persone nella sola Ukraina. Disastro economico ( ripresa solo nel 1950) e grande afflusso dei contadini nelle fattorie collettive.

• I PIANI QUINQUENNALI, dalle macerie al mito: Si tratta di cinque piani dalla durata di cinque anni ciascuno, ideati per favorire l'industrializzazione tramite lo spostamento di risorse economiche e persone

1. 1928-1932: la produzione industriale aumenta del 50% e il numeri degli addetti giunge ad oltre 5 milioni.

2. 1933-1937: la produzione aumenta ancora del 120% con un numero di operai che ammonta a 10 milioni.

3. Piano sospeso a causa della Seconda Guerra Mondiale.

Stacanovismo: atteggiamento del nuovo lavoratore entusiasta del proprio lavoro, incentivato a lavorare di più, deriva da un caso di un minatore del bacino del Don Aleksej Stachanov che aveva estratto in un notte un quantitativo di 14 volte superiore a quello normale, che divenne un vero movimento di massa in seguito sostenuto dalle autorità ed esaltato da Stalin.

Stalinismo: tratti totalitari del regime comunista e crescita del potere assoluto di Stalin Stalin diviene un vero e propio dittatore, per cui ogni critica nei suoi confronti assume il carattere del tradimento.

I grandi orrori e gli strumenti delle persecuzioni di massa • Le grandi purghe: messe in atto già durante il primo piano quinquennale, vennero messe in

atto nel 1934 e sfruttate come una propria macchina del terreno, volta a combattere traditori e nemici di classe.

• I nuovi campi di lavoro (Lager): tramite le grandi repressioni poliziesche, milioni di persone vennero prelevate dall'aereo loro case, fucilate o deportate senza nemmeno conoscere i loro

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capi di imputazione in lager situati nelle zone più inospitali dell'URSS, (es. Siberia) e queste zone vennero riunite dallo scritto Solzenitsyn sotto il nome di Arcipelago Gulag (Amministrazione centrale dei Lager).

• La tortura: coloro che furono sottoposti a processi dovettero subire la tortura affinché venissero estorte le confessioni false, accusati di complotti tramati con i collaboratori di Trotzkj e con gli agenti del fascismo-> eliminazione di tutti gli oppositori di Stalin, come Zinoev e Kamenev nel fucilati nel 1936, Bucharin nel 1938, Troztkj nel 1940 in Messico, inclusi i collaboratori di Stalin.

• Il bilancio dell'epurazione: 20.000 ufficiali, 700.000 vittime delle purghe (1937-1938), per un totale di circa 10-11 milioni di vittime dal 1929 fino al 1940 circa.

Politica estera russa • Consapevolezza del potere di Hitler : fino al 1933 l'URSS aveva rifiutato i trattati di Versailles,

non aveva distinto gli Stati fascisti e gli Stati democratici, ma con i successi di Hitler Stalin dovette cambiar idea a proposito di fatto nel 1934 entrò a far parte della Società delle Nazioni e nel 1935 stipulò un'alleanza con la Francia.

• Lotta al fascismo: parola d'ordine al VII Congresso del Comintern 1935

In Francia.. • La reazione dei conservatori 1934: l'estrema destra organizza un marcia sul parlamento

(interrotta dall'intervento della polizia) per impedire l'insediamento del governo presieduto dal radicale Daladier, mossa a cui rispondono i socialisti e i comunisti con manifestazioni unitarie-> importante ravvicinamento per la svolta dell'Internazionale comunista.

• Nonostante il patto Brinad Kellog stipulato con i rappresentanti di quindi Stati fra cui Germania e URSS (1928) volto all'impegno di rinunciare alla guerra come strumento per risolvere le controversie, l'imponente costruzione della linea fortificata Maginot (1930) lungo il confine con la Germania, e gli accordi di Locarno (1925) in cui la Germania accettava la perdita dell'Alsazia e della Lorena, prendeva l'impegno di rispettare i confini francesi: la Germania di Hitler viola la clausola di Versailles per cui reintroduce le sue truppe nella arena ai che doveva rimanere smilitarizzata.

• Il governo Blum: accordi di Palazzo Matignon (1936) prevedevano aumenti salariali, riduzione della settimana lavorativa a 40 ore, e la connessione di 15 giorni di ferie pagate-> ebbero effetti negativi in quanto scatenarono le competitività dei prodotti nell'industria, innescando un processo inflazionistico con la svalutazione del franco.

Totalitarismo imperfetto: ostacoli re e Chiesa Il potere di Mussolini viene esteso alle periferie grazie alla figura del prefetto. Il controllo dell'ordine pubblico e la repressione dei dissensi tra la folla vengono affidati alla polizia di Stato La Milizia svolge la funzione decorativa di corpo ausiliario di Stato

Il processo di indottrinamento • Organismo collaterale: Opera nazionale del dopolavoro, che si occupa El tempo libero dei

lavoratori ed organizza gare sportive, e altre attività ricreative, incluso il sabato fascista obbligatorio.

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• Organizzazioni giovanili: i Fasci giovanili, i Gruppi universitari fascisti (Guf), e l'Opera nazionale Balilla (Onb) che inquadrava i ragazzi compresi tra gli 8-18 anni eta' in balilla e avanguardisti, che forniva educazione fisica, qualche forma di istruzione preliminare e l'indottrinamento ideologico necessario. * Balilla, sopra non eri un ragazzo genovese che nel 1750 circa si ribellò' di fronte alla richiesta dei soldati austriaci nei confronti dei civili, tale su gesto avviò una rivolta di Genova contro l'Austria. Il giovane vene ricordato per il suo coraggio e divenne l'emblema del patriottismo.

I Figli della lupa: organizzazione che comprendeva bambini fra 6-12 anni

I patti lateranensi, 11 febbraio 1929 Siccome il 99% delle popolazione si dichiarava di fede cattolica la Chiesa godeva di un grande margine di importanza ed anche di un certo potere. Mussolini stipula nel 1929 con il segretario di Stato cardinal Pietro Gasparri in uno dei palazzi del Laterano. Questi patti si articolano in tre punti: 1. Un trattato internazionale secondo cui la Santa Sede riconosce finalmente lo Stato italiano e

la sua capitale, vedendosi a sua volta riconosciuta la sovranità sullo Stato della Città del Vaticano (Stato più piccolo del mondo che comprende la basilica di S.Pietro, Castel Sant'Angelo e Castel Gandolfo).

2. Convenzione finanziaria con cui l'Italia s'impegna a risarcire una forte indennità per la perdita dello Stato pontificio.

3. Concordato che regola i rapporti interni tra la Chiesa e il Regno d'Italia e di conseguenza intacca il carattere laico dello Stato, stabilisce l'esonero dei sacerdoti dal servizio militare, stabilisce l'esclusione dei preti spretati dagli uffici pubblici, introduzione degli effetti civili al matrimonio religioso, e infine considera l'insegnamento della dottrina cattolica come fondamento dell'istruzione pubblica.

1929 prime elezioni plebiscitarie con un 98% di voti favorevoli L'Azione cattolica: la Chiesa cattolica sfrutta le organizzazioni giovanili per educare i giovani ai suoi valori, e per formare una classe dirigente in grado di prendere il posto di quella fascista. La propaganda: l'indottrinamento avviene attraverso i ritratti di Mussolini, le copertine dei libri, gli edifici pubblici, i monumenti sono ornati dal fascio littorio insegna del potere dei magistrati della Roma antica, simbolo del regime fascista. La mobilitazione delle folle in occasione di celebrazione i fasciste, gli scolari in formazione militare che indossano come i padre la tipica camicia nera e portano i fucili di legno, tutto per celebrare i riti del regime.

La popolazione cresce in un contesto di arretratezza economica, il reddito dell'italiano medio è' poco meno della metà di quello di un francese, e nonostante spenda più della sua metà in consumi alimentari si nutri di farinacei, carne, è considerato generi di lusso quali caffè,tè e zucchero. Il fascismo cerca di promuovere la ruralizzazione scoraggiando l'afflusso verso le città, ma fallisce, mentre difende ed esalta il ruolo della famiglia e del matrimonio, garanzie di stabilità e base dello sviluppo demografico.