AVIS ENTRA NELLE SCUOLE PER INCREMENTARE … · giovani alla donazione. Come mai l'inte-resse è...

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GENTE AVIS ENTRA NELLE SCUOLE PER INCREMENTARE " L'ESERCITO " DEI DONATORI DI SANGUE 1 CORAGGIO RAGAZZI E ' SOLO UNA PUNTURA I GIOVANI NON SONO INFORMATI SULLA DONAZIONE, ANZI NE HANNO PAURA. INVECE IL PRELIEVO NON E PER NIENTE DOLOROSO ED E SUPER CONTROLLATO di Paola Qcchipinti P erché donare il sangue? Perché fa bene agli altri, a se stessi ed è un snodo per controllare peno dicanrente la propria salute. Su questo tenta, l'Avis (Associazione volontari italiani sangue), assieme alla Società italiana di pediatria, in collabo- razione con la Società italiana di medici- na dell'adolescenza e l'Associazione la- boratorio adolescenza, ha eseguito una indagine su 2.100 ragazzi delle scuole medie e superiori per sensibilizzare i giovani alla donazione. Come mai l'inte- resse è caduto proprio su questa fascia di età? «Perché sono gli adolescenti i futuri volontari», spiega il dottor Vincenzo Sa- turni, presidente Avis. «il sangue può es- sere donato già dai 18 anni e il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare tutta la popolazione, in particolare i giovani in buona salute, per un bene collettivo e perché ce n'è bisogno>,. La ricerca che ha per titolo 'ill vissuto e l'inunaginario de- gli adolescenti nei confronti della dona- zione del sangue" è stata pensata per ca- pire quale sia la percezione dei ragazzi in merito a questo argomento, se ne hanno sentito parlare, se hanno paura e cosa ne pensano. «Sensibilizzare una fascia di età difficile come quella compresa tra gli 11 anni e i 19», continua Saturni, «è an- che una buona occasione per insegnare ai giovani il valore del donare e anche contrastare il bullismo che in questi ul- timi tempi imperversa tra i giovanissi- rni'. Dalle indagini è emerso che la scuo- la non dà sufficienti informazioni sull'argomento. «Ecco perché siamo en- trati nelle scuole: per far conoscere me- glio il problema e spiegare ai giovani che donare il sangue non è solo una buona azione, nia fa anche bene alla salute». Dalla ricerca è emerso che per i ragazzi donare il sangue significa dolore e so- prattutto paura di possibili effetti colla- terali, come errori trasfusionali, aghi in- fetti e carenze igieniche. «Per tranquil-

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GENTE AVIS ENTRA NELLE SCUOLE PER INCREMENTARE " L'ESERCITO " DEI DONATORI DI SANGUE 1

CORAGGIO RAGAZZIE' SOLO UNA PUNTURAI GIOVANI NON SONOINFORMATI SULLADONAZIONE, ANZINE HANNO PAURA.INVECE IL PRELIEVONON E PER NIENTEDOLOROSO ED ESUPER CONTROLLATO

di Paola Qcchipinti

P

erché donare il sangue? Perchéfa bene agli altri, a se stessi ed èun snodo per controllare penodicanrente la propria salute. Suquesto tenta, l'Avis (Associazione

volontari italiani sangue), assieme allaSocietà italiana di pediatria, in collabo-razione con la Società italiana di medici-na dell'adolescenza e l'Associazione la-boratorio adolescenza, ha eseguito unaindagine su 2.100 ragazzi delle scuolemedie e superiori per sensibilizzare igiovani alla donazione. Come mai l'inte-resse è caduto proprio su questa fascia dietà? «Perché sono gli adolescenti i futurivolontari», spiega il dottor Vincenzo Sa-turni, presidente Avis. «il sangue può es-sere donato già dai 18 anni e il nostroobiettivo è quello di sensibilizzare tuttala popolazione, in particolare i giovani inbuona salute, per un bene collettivo eperché ce n'è bisogno>,. La ricerca che haper titolo 'ill vissuto e l'inunaginario de-gli adolescenti nei confronti della dona-

zione del sangue" è stata pensata per ca-pire quale sia la percezione dei ragazzi inmerito a questo argomento, se ne hannosentito parlare, se hanno paura e cosa nepensano. «Sensibilizzare una fascia dietà difficile come quella compresa tra gli11 anni e i 19», continua Saturni, «è an-che una buona occasione per insegnareai giovani il valore del donare e anchecontrastare il bullismo che in questi ul-timi tempi imperversa tra i giovanissi-

rni'. Dalle indagini è emerso che la scuo-la non dà sufficienti informazionisull'argomento. «Ecco perché siamo en-trati nelle scuole: per far conoscere me-glio il problema e spiegare ai giovani chedonare il sangue non è solo una buonaazione, nia fa anche bene alla salute».Dalla ricerca è emerso che per i ragazzidonare il sangue significa dolore e so-prattutto paura di possibili effetti colla-terali, come errori trasfusionali, aghi in-fetti e carenze igieniche. «Per tranquil-

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lizzarli basta infornarli che il prelievodura pochi minuti, che gli aghi sono si-gil lati esteri I i eche la quantità di sangueprelevata non è eccessiva (stabilita condecreto ministeriale in 450 millilitri) esoprattutto che il personale sanitario èaltamente qualificato quindi il prelievonon sarà doloroso. Vale poi la pena sof-fermarsi sugli aspetti positivi: il sangueprelevato viene analizzato e quindi effet-tuato un controllo periodico gratuito ditutti i valori più importanti come glice-mia, colesterolo e transaniinasi. 1 dona-tori sono a tutti gli effetti quelli che mag-

giormente beneficiano della "medicinapreventiva". Al tempo stesso i beneficiaridelle donazioni possono contare su san-gue ed enioconiponenti rigorosamentecontrollati. In più, l'informazione fornitaai donatori su eventuali fattori di rischioincentiva soprattutto i giovani a condur-re uno stile di vita corretto. Infine, vaprecisato che gli uomini possono effet-tuare un prelievo fino a 4 volte all'anno,le donne 2, per una questione di disper-sione di ferro contenuto nel sangue, chenel sesso femminile è fisiologicamentepiù basso». Tutti possono donare il san-

IN CAMPO PER AMOREn Italia un bambino su quattro è

I vittima dei bullismo e per fronteggiarequesto fenomeno Avis lo scorso anno hadato il via alla campagna '4VOLONTARi-BULLI" che ha come obiettivoquello di contrastare questo fenomenonell'ambito dellescuole primariee secondariedi primo grado,attraverso lasensibilizzazionedei giovani alvolontariato e allasolidarietà.Dal 28 ottobreal ó dicembre Avis,grazie al progetto"B solidale" dellaLega Calcio, avràl'opportunità di diffondere in Tve neglistadi dove si gioca il Campionato di serieB il materiale informativo, creato daglistessi alunni delle scuole primarie esecondarie insieme con psicologi evolontari che partecipano al progetto.«Anche noira, dice Vincenzo Saturni,presidente nazionale Avis , «abbiamodiverse lettere B che ci riguardano: Bcome Buona azione, B come Bisognocostante di sangue ed emocomponenti.Non dimentichiamoci , infatti, che ognigiorno servono circa 8.000 unità disangue per coprire le esigenze deimalati . E infine B come Bullismo, unfenomeno che vogliamo combatterepromuovendo un più sano stile di vita».

gue? «Le condizioni base sono l'età com-presa tra i 18 e i 65 anni, il peso oltre i 50chili e la buona salute«. Quanto alle con-troindicazioni? «Le più generali sono ivalori del ferro e dell'emoglobina sotto lanonna e la gravidanza. Ci sono poi aspet-ti particolari che richiedono una so-spensione come i viaggi in località a ri-schio per alcune malattie, aver fatto ta-tuaggi o piercing e aver assunto aspirinao antibiotici. Comunque il giudizio d'i-doneità compete sempre a un iiiedicospecializzato». Per conoscere tutti i det-tagli: wwvwavis.it. •