AUTORITA' DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO …...Responsabilità e coordinamento dello sviluppo...

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AUTORITA' DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE Decreto n. 151 l 2019 Organizzazione degli uffici dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale Visto: IL SEGRETARIO GENERALE il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia ambientale" e, in particolare, l'art. 63 che: - al comma l istituisce in ciascun distretto idrografico di cui all'articolo 64 del citato decreto l'Autorità di bacino distrettuale, di seguito denominata "Autorità di bacino", ente pubblico non economico che opera in conformità agli obiettivi posti dalla legge in materia di difesa del suolo, lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dali 'inquinamento e di gestione delle risorse idriche uniforma la propria attività a criteri di efficienza, efficacia, economicità e pubblicità; -al comma 3 prevede, fra gli organi dell'Autorità di bacino, la segreteria tecnico operativa; - al comma 4 prevede che con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con le regioni e le province autonome il cui territorio è interessato dal distretto idrografico, sono individuate le unità di personale trasferite alle Autorità di bacino e sono determinate le dotazioni organiche delle medesime Autorità; quindi, il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 20 18 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 135 del13 giugno 2018 che: - all'art. l dispone l'individuazione e il trasferimento delle unità di personale nonché delle risorse strumentali, ivi comprese le sedi, e finanziarie della soppressa Autorità di bacino del fiume Tevere sulla base delle modalità e dei criteri di attribuzione e trasferimento previsti dal decreto legislativo n. 152/2006 e dal decreto del Ministro dell'Ambiente del territorio e del mare n. 294 del25 ottobre 2016 (G.U. n. 27 del2 febbraio 2017); - all'art. 2 regola la determinazione della dotazione organica, individuazione e trasferime.hto di personale; l r :.. i f' r 1\ /! ) ' l ·v

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AUTORITA' DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE

Decreto n. 151 l 2019

Organizzazione degli uffici dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale

Visto:

IL SEGRETARIO GENERALE

il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia ambientale" e, in

particolare, l'art. 63 che:

- al comma l istituisce in ciascun distretto idrografico di cui all'articolo 64 del citato decreto

l'Autorità di bacino distrettuale, di seguito denominata "Autorità di bacino", ente pubblico

non economico che opera in conformità agli obiettivi posti dalla legge in materia di difesa

del suolo, lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dali 'inquinamento e di gestione

delle risorse idriche uniforma la propria attività a criteri di efficienza, efficacia, economicità

e pubblicità;

-al comma 3 prevede, fra gli organi dell'Autorità di bacino, la segreteria tecnico operativa;

- al comma 4 prevede che con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su

proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con le

regioni e le province autonome il cui territorio è interessato dal distretto idrografico, sono

individuate le unità di personale trasferite alle Autorità di bacino e sono determinate le

dotazioni organiche delle medesime Autorità;

quindi, il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 20 18 pubblicato

nella Gazzetta Ufficiale n. 135 del13 giugno 2018 che:

- all'art. l dispone l'individuazione e il trasferimento delle unità di personale nonché delle

risorse strumentali, ivi comprese le sedi, e finanziarie della soppressa Autorità di bacino del

fiume Tevere sulla base delle modalità e dei criteri di attribuzione e trasferimento previsti

dal decreto legislativo n. 152/2006 e dal decreto del Ministro dell'Ambiente del territorio e

del mare n. 294 del25 ottobre 2016 (G.U. n. 27 del2 febbraio 2017);

- all'art. 2 regola la determinazione della dotazione organica, individuazione e trasferime.hto

di personale; l r

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- all'art. 3 individua e trasferisce le risorse strumentali;

- all'art. 4 prevede la distribuzione delle sedi, fissando la sede legale dell'Ente in Roma e

strutture operative di livello territoriale, da individuarsi, ubicate nei territori regionali inclusi

del distretto dell'Appennino Centrale;

lo Statuto dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale, adottato con

deliberazione n. l del 23 maggio 2017 della Conferenza istituzionale Permanente e

approvato con decreto interministeriale n. 52 di 26 febbraio 2018 ( G.U. n. 82 del 9 aprile

2018) che:

- all'art. 8 regola le competenze della segreteria tecnico operativa, presieduta dal Segretario

Generale composta, fra l'altro, dai dirigenti della struttura centrale e delle strutture o

direzioni territoriali a livello decentrato/sub-distrettuale dell'Autorità e dal responsabile di

staff del Segretario Generale;

- all'art. l O regola i principi generali di organizzazione e funzionamento dell'Autorità,

stabilendo, al comma l, che l'Autorità è dotata di una struttura centrale e di strutture

territoriali a livello decentrato/sub-distrettuale e, al comma 2, che l'assetto organizzativo

dell'Autorità è definito dal Segretario generale ed è fondato su principi di buon andamento,

trasparenza, imparzialità, economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa ed

è improntato a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione;

il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro

alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche "e, in particolare, l'art 2 il quale stabilisce

che le amministrazioni pubbliche definiscono, secondo principi generali fissati da

disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi secondo i

rispettivi ordinamenti, le linee fondamentali di organizzazione degli uffici; individuano gli

uffici di maggiore rilevanza..... ispirando la loro organizzazione ai criteri di funzionalità

rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza,

efficacia ed economicità;

• il decreto segretariale n. 60 del 26 giugno 2018 recante organizzazione degli uffici

del! 'Autorità di bacino distrettuale del! 'Appennino centrale, successivamente integrato dai

decreti n. 8 del 31 gennaio 2019 e n. 13 6 del 24 otto br e 2 O 19.

Considerato che:

• il citato decreto n. 60/2018 e successive integrazioni definiva una organizzazione dell'Ente j

improntata sulla composizione di uffici dirigenziali distinti in Aree, Settori e struttura di // ./ l i l

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Staff al Segretario Generale, delineandone le relative funzioni meglio rappresentate nel

provvedimento citato al quale si rinvia;

in ossequio ai principi di ottimale organizzazione degli uffici è necessano adattare la

struttura organizzati va dell'Ente - Macrostruttura - al processo di cambiamento verificatosi

a seguito del consolidamento della realtà distrettuale e delle relative funzioni, a parziale

riforma del citato decreto segretariale di organizzazione;

in particolare, è necessario adattare il vigente modello di organizzazione alle mutate

esigenze gestionali connesse a funzioni e procedimenti di rilievo che necessitano di uno

specifico presidio di responsabilità di livello dirigenziale attraendo, di converso, altre

funzioni nell'ambito di unità dirigenziali poste alle cure di processi trasversali;

in pa1ticolare, il nuovo modello organizzativo è ispirato alle seguenti azioni di riforma:

a) far confluire i processi di comunicazione e gestione di progetti speciali derivanti, fra

l'altro, da convenzioni stipulate con altre pubbliche amministrazioni nell'unità dirigenziale

in staff al segretario generale;

b) far confluire i processi di gestione contabile e del bilancio m un uruca area

amministrativa;

c) creare una apposita unità dirigenziale per la gestione dei procedimenti e delle attività di

pianificazione relative al territorio di Roma Capitale e al territorio dei bacini regionali laziali

confluiti nell'Autorità distrettuale;

d) creare una apposita unità dirigenziale per la gestione dei procedimenti di VAS, afferenti

alla pianificazione di distretto, e per la gestone di procedimenti di pareri sulle concessioni

idriche nonché di VIA, VAS o ve l'Autorità di bacino è chiamata ad esprimere il proprio

parere.

Ritenuto, infine:

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di confermare le linee generali di organizzazione degli uffici mututate con il decreto

60/2018, modificando e integrando detto provvedimento in funzione delle esigenze

gestionali dell'Ente prevedendo quindi la seguente composizione delle unità dirigenziali:

- le Aree - sono unità organizzative contenenti una pluralità di funzioni la cui attività è

finalizzata a garantire l'efficienza e l'efficacia dell'intervento dell'ente nell'ambito dell'area

vasta caratterizzata da elementi comuni a più regioni e volta ad assolvere a funzioni

complementari di supporto; le aree sovrintendono, fra l'altro, al raccordo esterno con le altre

Autorità di bacino distrettuali nonché al coordinamento delle attività sub-distrettuali di

interesse più spiccatamente regionale; le Aree si articolano in tre strutture ed operano in

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stretta interconnessione con le altre strutture dirigenziali e gli uffici operativi presenti nel

territorio del Distretto, garantendo così la massima integrazione tra funzioni d'indirizzo delle

azioni e funzioni di operatività territoriale; le aree sono a loro volta articolate in Unità

Organizzative, che sono uffici non dirigenziali, che coordinano particolari funzioni e

processi nell'ambito dell'Area;

- i Settori - sono unità organizzative deputate alla gestione operativa di particolari funzioni

a supporto delle Aree e garantiscono la gestione di un insieme omogeneo di servizi o

processi amministrativi; i settori sono composti da Unità Organizzative, quali uffici non

dirigenziali, che coordinano particolari funzioni e processi nell'ambito del Settore; è

previsto, infine, un settore in Staff al Segretario Generale, al quale sono affidati processi di

rilevanza trasversale per l'Ente;

• i Settori sub - distrettuali - sono Uffici dirigenziali e sono sedi operative territoriali,

dislocati a livello regionale/sub distrettuale ove confluiscono tutte le attività subordinate,

strumentali e funzionali ai compiti esperiti dalle Aree sopra rappresentate. In particolare, le

attività subordinate riguardano: la ricognizione e l'organizzazione territoriale dei dati e delle

informazioni di base che gli uffici regionali producono in attuazione degli adempimenti

delle direttive comunitarie e degli indirizzi nazionali; la pre-istruttoria per la predisposizione

dei pareri di competenza dell'Autorità;i raccordi operativi con gli uffici regionali ai fini della

più corretta predisposizione documentale di atti di interesse sia regionale sia comune a più

regioni per la parte pertinente, ivi compresi quelli finalizzati ad esperire le Conferenze di

Servizi;la gestione del ji-ont end con i portatori d'interesse locali; l'esercizio di specifiche

funzioni delegate dall'Autorità.

Ritenuto, pertanto:

• di dover assumere specifico atto organizzativo, allo scopo di dare piena funzionalità all'

Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale e riservato ogni altro provvedimento

relativamente all'organizzazione delle sedi territoriali decentrate e alla loro ubicazione.

DECRETA

Art. l

La struttura organizzativa generale dell' Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Centrale,

come da organigramma allegato (ali. 1), è costituita dai seguenti uffici dirigenziali :

l . Area Risorsa Idrica;

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2. Area Difesa del Suolo;

3. Area An1ministrativa, Legale, Istituzionale e segreteria generale;

4. Settore Comunicazione, Progetti speciali e Staff al Segreterio Generale;

5. Settore Informatica e Sistemi tecnologici

6. Settore Risorse Umane

7. Settore VIA, VAS e Pareri;

8. Settore sub - distrettuale Marche;

9. Settore sub- distrettuale Abruzzo;

l O. Settore Roma Capitale e sub - distrettuale Lazio

Art. 2

Alle unità dirigenziali di cui all'art. 1 sono attribuite le funzioni e competenze di cui di seguito.

l. Area risorsa idrica

Responsabilità in materia di qualità delle acque e bilancio delle risorse idriche superficiali e

sotterranee ai fini della redazione, aggiornamento, gestione della relativa pianificazione in ambito

distrettuale.

Sono, quindi, attribuite le funzioni e competenze come di seguito indicate:

• osservatorio;

bilancio idrico qualitativo e quantitativo;

analisi dei fabbisogni idrici e delle infrastrutture idriche;

processi di governo e di pianificazione della risorsa superficiale e sotterranea (direttiva

2000/60 UE);

analisi delle pressioni, degli impatti e dei rischi ambientali - organizzazione delle

informazioni-;

analisi socio economica del regime tariffario e contributivo dei servizi idrici e dello stato

della ripartizione della risorsa tra i vari usi;

rapporti con enti e associazioni;

sviluppo direttive UE;

• contratti di fiume;

gestione progetto Programma Operativo Complementare ( Agenzia coesione) per le materie

di competenza.

2. Area difesa del suolo

Responsabilità in materia di rischio idrogeomorfologico ai fini della redazione, aggiornamento,

/festione della relativa pianificazione ( Piani di bacino, PAI, Piano di gestione del Rischio Alluvioni)

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e dei procedimenti connessi in ambito distrettuale, compresi i procedimenti in sede di conferenze di

servizi e le attività in convenzione. Predisposizione dei pareri sulla coerenza con gli obiettivi del

Piano di bacino, dei piani e programmi dell'Unione europea, nazionali, regionali e locali relativi alla

difesa del suolo.

Sono, quindi, attribuite le funzioni e competenze come di seguito indicate:

• pianificazione, perimetrazioni e deperimetrazioni;

• Piano di gestione del Rischio alluvioni;

• Piano di Assetto Idrogeologico;

• sviluppo direttive UE;

• modellistica;

• analisi del rischio idrogeomorfologico e monitoraggio dello stesso;

Protezione civile;

• gestione progetto Programma Operativo Complementare ( Agenzia coesione); monitoraggio

e aggiornamento del rischio; pianificazione di opere e interventi; rapporti con regioni, enti

territoriali, comitati locali, cittadini, enti scientifici; coordinamento sedi regionali

interessate; coordinamento con le strutture del commissario per la ricostruzione e della

protezione civile.

3. Area Amministrativa, Legale, Istituzionale e Segreteria generale;

Responsabilità e coordinamento dello sviluppo e analisi della qualità dei processi organizzativi

dell'Ente, procedure per l'acquisizione di beni e servizi necessari al funzionamento dell'intera

struttura, cura degli affari legali e giuridici dell'Ente, programmazione e gestione finanziaria e

contabile dell'Autorità di bacino. Svolge funzioni di segreteria distrettuale dell'Ente.

Sono, quindi, attribuite le funzioni e competenze come di seguito indicate:

• gare e contratti;

• accesso agli atti;

• URP

procedimenti e pareri;

• contenzioso in sede civile e amministrativa, esame degli atti giudiziali notificati all'Autorità

e verifica dell'opp01tunità della costituzione in giudizio in via diretta o tramite Avvocatura

dello Stato;

• supporto giuridico agli atti di pianificazione;

elaborazione degli atti regolamentari dell'ente;

consulenza legale al Segretario Generale, alle Aree e Settori;

aggiornamento normativa UE, nazionale e regionale;

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• rapporti istituzionali e rapporti con organi collegiali dell'Ente ( Conferenza Istituzionale

Penuanente, Conferenza Operativa, OIV, comitati paritetici);

relazioni sindacali

amministrazione trasparente; piano performance, piano anticorruzione;

progetti speciali e relazioni internazionali;

contabilità e bilancio;

• tenuta delle scritture contabili e gestione delle fasi dei procedimenti di entrata e di spesa,

redazione dei provvedimenti di liquidazione di competenza e l'emissione di mandati di

pagamento e di incasso;

• rilascio del parere di regolarità contabile e del visto di regolarità contabile sui provvedimenti

di spesa segretariali o dirigenziali con le modalità e nei limiti di quanto previsto dal vigente

Regolamento di amministrazione e contabilità dell'Ente;

rapporti con l'Istituto cassiere/tesoriere;

• gestione e valorizzazione del patrimonio dell'ente;

• tenuta dell'inventario;

• funzioni economali;

• rapporti con il collegio dei Revisori dei Conti.

• rendicontazione progetti speciali;

• segreteria generale distrettuale;

• gestione agenda del Segretario generale;

• gestione e smistamento dei flussi documentali - protocollo generale - archivio;

coordinamento sedi.

4. Settore Comunicazione, Progetti speciali e Staff al Segreterio Generale.

Il Settore è competente per l'attività di comunicazione istituzionale dell'Ente ed è preposta al

supporto dell'azione del Segretario Generale, sovrintende e gestisce lo sviluppo di progetti speciali

derivanti, fra l'altro, da convenzioni stipulate con altre pubbliche amministrazioni e finanziati con

fondi nazionali o europei. Sono, quindi, attribuite le funzioni e competenze come di seguito

indicate:

assicura il collegamento funzionale tra il Segretario generale e gli uffici di livello

dirigenziale;

• ufficio stampa;

• relazioni esterne;

• rapporti con i cittadini e associazioni;

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gestisce lo sviluppo di progetti speciali derivanti, fra l'altro, da convenzioni stipulate con

altre pubbliche amministrazioni e finanziati con fondi nazionali/europei.

organizzazione e gestione eventi;

sovrintende le funzioni del responsabile della prevenzione e protezione (RSPP).

5. Settore Informatica e Sistemi tecnologici

Responsabilità nella gestione dei sistemi informatici e informativi dell'ente, dei servizi cartografici e

del sistema informativo territoriale.

Principali competenze:

pianificazione, gestione e sviluppo dei sistemi informativi; tecnologie gis e cartografia

digitale;

pianificazione e gestione sistemi hardware e software;

pianificazione, sviluppo e configurazione delle reti ;

manutenzione dei sistemi tecnologici e di comunicazione compresi i CED;

sito web e social media;

sviluppo e gestione degli accordi con altre amministrazioni per la realizzazione di attività di

competenza dell'ente che prevedano l'attivazione di sistemi di interoperabilità.

6. Settore Risorse Umane

Il Settore è preposto a tutte le attività connesse alla gestione del personale dell'Autorità.

Principali competenze:

• procedure di reclutamento del personale;

trattamento giuridico ed economico del personale;

• gestione della normativa vigente in materia di rapporto di lavoro dipendente;

applicazione dei CCNL, gestione del contratto decentrato integrativo e gestione del fondo

per le risorse decentrate;

gestione dei contratti individuali di lavoro;

rilevazione e gestione delle presenze, gestione delle assenze e visite fiscali;

elaborazione e pagamento degli stipendi mensili al personale;

gestione dei rapporti e delle comunicazioni con l'erario e con gli enti previdenziali, con il

Dipartimento della Funzione Pubblica;

conto annuale del personale;

certificazioni fiscali e relativi modelli dichiarativi, in particolare Cud, certificazioni fiscali ai

lavoratori autonomi, elaborazione del modello 770;

Ufficio procedimenti disciplinari.

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7. Settore VIA, VAS e pareri

Gestisce le procedure di VAS afferenti la pianificazione di bacino e i procedimenti ove

l'Amministrazione è chiamata ad esprimere pareri in materia di tutela della risorsa idrica.

Principali competenze:

• gestione delle procedure VAS riferite a tutta la pianificazione di bacino, anche m

coordinamento con gli uffici dirigenziali competenti per la pianificazione in materia di

difesa del suolo;

• istruttoria e formulazione dei pareri nei procedimenti relativi alle concessioni di derivazione

di acque pubbliche sotterranee e superficiali per tutte le aree del distretto;

• pareri di coerenza con gli obiettivi del Piano di bacino dei piani e programmi dell'Unione

europea, nazionali, regionali e locali relativi alla tutela delle acque e alla gestione delle

risorse idriche;

istruttoria dei procedimenti di VAS e dei procedimenti di VIA - in coordinamento con gli

uffici dirigenziali competenti per la pianificazione - in ambito di conferenza dei servizi e nei

moduli procedimentali ove l'Autorità è chiamata af esprimere il proprio parere.

8. Settore sub - distrettuale Marche.

Sono attribuite le funzioni e competenze riferite ai territori della Regione Marche costituiti dai

bacini interregionali e regionali di cui all'art. 64, comma l, lett. d) del d. lgs. 152/2006, ricadenti

nell'ambito del fiume Tronto, già bacino intenegionale - parte Marche -; dei fiumi Potenza,

Chienti, Tenna, Ete, Aso, Menocchia, Tesino e bacini minori delle Marche; dei fiumi Foglia, Arzilla,

Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone e altri bacini minori, già bacini regionali.

Sono ascritte, in materia di difesa del suolo e tutela delle acque, le attività di livello sub distrettuale,

prodromiche alla redazione, aggiornamento e gestione degli atti di pianificazione di competenza

dell'Autorità nonché, negli ambiti territoriali di competenza, la responsabilità dei procedimenti in

sede di conferenza dei servizi, compresa l'emissione dei pareri relativi alla coerenza con gli obiettivi

del Piano di bacino e dei piani e programmi dell'Unione europea, nazionali, regionali e locali

relativi alla difesa del suolo e tutela delle acque.

In particolare, sono attribuite le funzioni di collegamento con le regioni di riferimento e le unità di­

rigenziali della sede centrale nell'esercizio delle competenze di seguito indicate:

a. difesa del suolo

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piano di Assetto Idrogeologico e procedimenti attuativi (modifica perimetri, mitigazioni,

pareri);

analisi del rischio idrogeomorfologico e relativo monitoraggio;

rapporti con la Protezione Civile;

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contratti di fiume;

b. risorse idriche e tutela delle acque

bilancio idrico qualitativo e quantitativo;

analisi dei fabbisogni idrici e delle infrastrutture idriche;

processi di govemo e di pianificazione della risorsa superficiale e sotterranea;

analisi delle pressioni, degli impatti e dei rischi ambientali - organizzazione delle

informazioni;

• rapporti con enti e associazioni;

contratti di fiume.

9. Settore sub- distrettuale Abruzzo.

Sono attribuite le funzioni e competenze riferite ai territori della bacini di rilievo regionale

dell'Abruzzo; bacino intetTegionale del Fiume Sangro, limitatamente al territorio abruzzese; bacino

interregionale del Fiume Tronto, limitatamente al territorio abruzzese.

Sono ascritte, in materia di difesa del suolo e tutela delle acque, le attività di livello sub distrettuale,

prodromiche alla redazione, aggiomamento e gestione degli atti di pianificazione di competenza

dell'Autorità nonché, negli ambiti territoriali di competenza, la responsabilità dei procedimenti in

sede di conferenza dei servizi, compresa l'emissione dei pareri relativi alla coerenza con gli obiettivi

del Piano di bacino e dei piani e programmi dell'Unione europea, nazionali, regionali e locali

relativi alla difesa del suolo e tutela delle acque.

In particolare, sono attribuite le funzioni di collegamento con le regioni di riferimento e le unità di­

rigenziali della sede centrale nell'esercizio delle competenze di seguito indicate:

a. difesa del suolo

piano di Assetto Idrogeologico e procedimenti attuativi (modifica perimetri, mitigazioni,

pareri);

analisi del rischio idrogeomorfologico e relativo monitoraggio;

rapporti con la Protezione Civile;

contratti di fiume;

b. risorse idriche e tutela delle acque

bilancio idrico qualitativo e quantitativo;

analisi dei fabbisogni idrici e delle infrastrutture idriche;

processi di govemo e di pianificazione della risorsa superficiale e sottenanea;

analisi delle pressioni, degli impatti e dei rischi ambientali -

informazioni;

organizzazione delle

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rapporti con enti e associazioni;

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• contratti di fiume

l O. Settore Roma Capitale e sub - distrettuale Lazio

Sono attribuite le funzioni e competenze riferite ai territori dei bacini di rilievo regionale del Lazio e

di Roma Capitale in materia di difesa del suolo. Al Settore sono ascritte, in materia di difesa del

suolo, le attività prodromiche alla redazione, aggiornamento e gestione degli atti di pianificazione di

competenza dell'Autorità nonché, negli ambiti territoriali di competenza, la responsabilità dei

procedimenti in sede di conferenza dei servizi, compresa l'emissione dei pareri relativi alla coerenza

con gli obiettivi del Piano di bacino e dei piani e programmi dell'Unione europea, nazionali,

regionali e locali relativi alla difesa del suolo.

Art. 3

1.Con separati atti dei dirigenti competenti, previo parere dell'Area affari Amministrativi, legali e

istituzionali, preposta ai processi organizzativi dell'Ente, e di conce1io con il Segretario generale,

sono istituite per ogni Area e Settore specifiche Unità Organizzative, secondo criteri di funzionalità

rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza,

efficacia ed economicità.

Art. 4

Il presente decreto sostituisce i precedenti atti di organizzazione ed entra in vigore dalla data di

emanazione.

Roma lì 12 novembre 2019

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