AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali,...

15
1 Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753] Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone GENERALITÀ SUL COMPUTER Il disegno si avvale da qualche decennio anche di un nuovo potente strumento: il computer. Esso è in grado di ricevere (input) informazioni, elaborarle e restituirle (output) mediante ap- parati di visualizzazione o di stampa. Il computer si presenta normalmente come una stazione di lavoro (work station), cioè un complesso di dispositivi collegati tra loro; cuore di tutto il sistema è l’unità centrale (CPU, Central Processing Unit), che elabora le istruzioni ricevute e le invia agli altri dispositivi. Essa è costituita da circuiti e da componenti elettronici (processore, memorie ecc.) ed è collegata ad altri dispositivi, detti unità periferiche, che ne completano le funzionalità e che consentono il dialogo con l’utente. Le unità periferiche si distinguono in: unità d’ingresso, per introdurre informazio- ni sotto forma digitale, l’unica modalità che il processore è in grado di comprendere ed ela- borare; tra di esse figurano la tastiera, il mou- se, lo scanner ecc. unità d’uscita, per fornire i dati elaborati dal computer; le più comuni sono il video (o monitor) e la stampante; unità d’ingresso e d’uscita, che ricevono e forniscono dati al computer, quali il modem, i touch screen, i masterizzatori di CD o DVD ecc. Il complesso delle unità elencate in precedenza prende il nome di hardware; i dati e le istru- zioni che fluiscono verso o dal computer prendono invece il nome di software. Il software può essere contenuto in appositi archivi chiamati memorie. Esse possono essere: memoria centrale, distinta in ROM (Read Only Memory), memoria permanente che contiene le istruzioni per l’avvio del compu- ter, e in RAM (Random Access Memory), la memoria di lavoro in cui vengono tempo- raneamente archiviati i dati dei programmi in funzione e quelli elaborati dal computer; memorie di massa, archivi per la conserva- zione di dati o programmi; la più importan- te memoria di massa è il disco fisso (o hard disk), con alta velocità di accesso e grande ca- pienza. Altre memorie molto diffuse sono i dischi ottici (nei vari tipi CD-R, CD-RW, CD- audio, DVD), i flash disk (o pen drive) ecc. AUTOCAD Computergrafica MEMORIA PROCESSORE CPU Unità d’ingresso Tastiera Mouse Scanner Stampante Plotter Video Unità d’uscita e d’ingresso Unità d’uscita Modem Masterizzatori Touch screen porte USB tastiera mouse lettore o masterizzatore di CD e DVD unità centrale video TIPI DI DISEGNO COMPUTERIZZATO Le immagini che il computer può elaborare sono di due tipi: bitmap e vettoriali. Le immagini bitmap sono molto diffuse negli impieghi multimediali. Sono tali le immagi- ni create da fotocamere digitali, da scanner e da specifici programmi di grafica. Poiché le immagini bitmap sono costituite da punti (pixel) colorati, è evidente che la quali- tà dell’immagine dipende dalla quantità dei pixel che formano l’immagine; questa caratteri- stica è chiamata risoluzione. La risoluzione è la misura dei pixel contenuti entro una certa lun- ghezza unitaria (comunemente il pollice); essa non solo determina la qualità dell’immagine, ma anche la memoria impegnata dalla stessa, che cresce con la risoluzione. I disegni vettoriali, invece, sono realizzati da programmi CAD o illustrativi (come Illustra- tor) e non sono influenzati dalla risoluzione con cui è stata creata l’immagine. Essi sono quin- di di largo impiego quando devono essere stampati su dimensioni anche molto grandi. Le immagini vettoriali sono formate da entità definite tramite coordinate ed elaborate sotto for- ma di equazioni o funzioni matematiche. I programmi CAD (Computer Aided Design, cioè «progettazione assistita dal computer») sono un valido aiuto per il disegno tecnico e la progettazione, e hanno conosciuto uno strabiliante svi- luppo di potenza e funzioni. Mentre inizialmente i programmi CAD potevano operare esclusivamente nel piano bidimensionale (disegno 2D), oggi possono creare entità tridimensionali (disegno 3D). nota bene Per la grande importanza acquisita dai programmi CAD nel disegno tecnico, il CD allegato al libro contiene una sezione dedicata all’apprendimento delle tecniche di base del CAD, con spiegazioni, esercizi e prove di verifica. Il CAD utilizzato è AutoCAD, il più diffuso del settore, disponibile anche in versioni più limitate (AutoCAD LT), ma altrettanto valide per la formazione e gli usi fondamentali. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• CARATTERISTICHE DEL DISEGNO COMPUTERIZZATO Il disegno computerizzato ha conosciuto una particolare fortuna grazie alle sue poten- zialità che, in ambito professionale, hanno fornito vantaggi molto consistenti tra i quali: la correggibilità del disegno in ogni sua fase; la sovrapponibilità di molti disegni diversi (layer o fogli trasparenti); grandi capacità di calcolo interattivo du- rante il disegno/progetto; utilizzo di disegni già creati per altri scopi e inseribili in nuovi disegni (per esempio elementi standardizzati o di frequente uso personale); la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; archiviazione comoda e funzionale degli elaborati. A tutti questi vantaggi c’è da aggiungere che la possibilità di disegnare oggetti tridi- mensionali (disegno 3D) ha aperto prospet- tive molto innovative per le visualizzazioni e il controllo spaziale. Questi vantaggi non sono sempre così marcati rispetto a quelli del disegno realiz- zato con strumenti tradizionali. Talvolta pic- coli elaborati grafici possono più utilmente essere disegnati con strumenti tradizionali. Nell’uso didattico è importante che tutti que- sti strumenti, tradizionali e informatici, ven- gano conosciuti, anche in modo semplice, per coglierne le diverse caratteristiche. glossario Digitale: basato sulla codifica di un segnale mediante cifre (in inglese, digit). Vettoriale: immagine composta da linee e figure descritte da equazioni e funzioni matematiche. Bitmap (mappa di bit): immagine formata da una mappa di punti, caratterizzati da informazioni sul colore. Pollice (in inglese inch): equivale a 2,54 cm. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Transcript of AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali,...

Page 1: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

1Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

GENERALITÀ SUL COMPUTERIl disegno si avvale da qualche decennio anche di un nuovo potente strumento: il computer.Esso è in grado di ricevere (input) informazioni, elaborarle e restituirle (output) mediante ap-parati di visualizzazione o di stampa.

Il computer si presenta normalmente come una stazione di lavoro (work station), cioè uncomplesso di dispositivi collegati tra loro; cuore di tutto il sistema è l’unità centrale (CPU,Central Processing Unit), che elabora le istruzioni ricevute e le invia agli altri dispositivi. Essaè costituita da circuiti e da componenti elettronici (processore, memorie ecc.) ed è collegata adaltri dispositivi, detti unità periferiche, che ne completano le funzionalità e che consentono ildialogo con l’utente.

Le unità periferiche si distinguono in:

• unità d’ingresso, per introdurre informazio-ni sotto forma digitale, l’unica modalità che ilprocessore è in grado di comprendere ed ela-borare; tra di esse figurano la tastiera, il mou-se, lo scanner ecc.

• unità d’uscita, per fornire i dati elaborati dalcomputer; le più comuni sono il video (omonitor) e la stampante;

• unità d’ingresso e d’uscita, che ricevono eforniscono dati al computer, quali il modem,i touch screen, i masterizzatori di CD o DVD ecc.

Il complesso delle unità elencate in precedenza prende il nome di hardware; i dati e le istru-zioni che fluiscono verso o dal computerprendono invece il nome di software.

Il software può essere contenuto in appositiarchivi chiamati memorie. Esse possono essere:

• memoria centrale, distinta in ROM (ReadOnly Memory), memoria permanente checontiene le istruzioni per l’avvio del compu-ter, e in RAM (Random Access Memory), lamemoria di lavoro in cui vengono tempo-raneamente archiviati i dati dei programmiin funzione e quelli elaborati dal computer;

• memorie di massa, archivi per la conserva-zione di dati o programmi; la più importan-te memoria di massa è il disco fisso (o harddisk), con alta velocità di accesso e grande ca-pienza. Altre memorie molto diffuse sono idischi ottici (nei vari tipi CD-R, CD-RW, CD-audio, DVD), i flash disk (o pen drive) ecc.

AUTOCAD

Computergrafica

MEMORIA

PROCESSORECPU

Unitàd’ingresso

TastieraMouse

Scanner

StampantePlotterVideo

Unità d’uscitae d’ingresso

Unitàd’uscita

ModemMasterizzatoriTouch screen

porte USB

tastieramouse

lettore omasterizzatore

di CD e DVD

unità centrale

video

TIPI DI DISEGNO COMPUTERIZZATOLe immagini che il computer può elaborare sono di due tipi: bitmap e vettoriali.

Le immagini bitmap sono molto diffuse negli impieghi multimediali. Sono tali le immagi-ni create da fotocamere digitali, da scanner e da specifici programmi di grafica.

Poiché le immagini bitmap sono costituite da punti (pixel) colorati, è evidente che la quali-tà dell’immagine dipende dalla quantità dei pixel che formano l’immagine; questa caratteri-stica è chiamata risoluzione. La risoluzione è la misura dei pixel contenuti entro una certa lun-ghezza unitaria (comunemente il pollice); essa non solo determina la qualità dell’immagine,ma anche la memoria impegnata dalla stessa, che cresce con la risoluzione.

I disegni vettoriali, invece, sono realizzati da programmi CAD o illustrativi (come Illustra-tor) e non sono influenzati dalla risoluzione con cui è stata creata l’immagine. Essi sono quin-di di largo impiego quando devono essere stampati su dimensioni anche molto grandi. Leimmagini vettoriali sono formate da entità definite tramite coordinate ed elaborate sotto for-ma di equazioni o funzioni matematiche.

I programmi CAD (Computer Aided Design, cioè «progettazione assistita dal computer») sonoun valido aiuto per il disegno tecnico e la progettazione, e hanno conosciuto uno strabiliante svi-luppo di potenza e funzioni.

Mentre inizialmente i programmi CADpotevano operare esclusivamente nel pianobidimensionale (disegno 2D), oggi possonocreare entità tridimensionali (disegno 3D).

nota benePer la grande importanza acquisita dai programmiCAD nel disegno tecnico, il CD allegato al librocontiene una sezione dedicata all’apprendimentodelle tecniche di base del CAD, con spiegazioni,esercizi e prove di verifica. Il CAD utilizzatoè AutoCAD, il più diffuso del settore, disponibileanche in versioni più limitate (AutoCAD LT),ma altrettanto valide per la formazione e gli usifondamentali.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

CARATTERISTICHE DEL DISEGNOCOMPUTERIZZATOIl disegno computerizzato ha conosciutouna particolare fortuna grazie alle sue poten-zialità che, in ambito professionale, hannofornito vantaggi molto consistenti tra i quali:

• la correggibilità del disegno in ogni sua fase;• la sovrapponibilità di molti disegni diversi

(layer o fogli trasparenti);• grandi capacità di calcolo interattivo du-

rante il disegno/progetto;• utilizzo di disegni già creati per altri scopi

e inseribili in nuovi disegni (per esempioelementi standardizzati o di frequente usopersonale);

• la facilità di stampa nelle fasi intermediee finali, nelle dimensioni necessarie;

• archiviazione comoda e funzionale deglielaborati.

A tutti questi vantaggi c’è da aggiungereche la possibilità di disegnare oggetti tridi-mensionali (disegno 3D) ha aperto prospet-tive molto innovative per le visualizzazioni eil controllo spaziale.

Questi vantaggi non sono sempre cosìmarcati rispetto a quelli del disegno realiz-zato con strumenti tradizionali. Talvolta pic-coli elaborati grafici possono più utilmenteessere disegnati con strumenti tradizionali.Nell’uso didattico è importante che tutti que-sti strumenti, tradizionali e informatici, ven-gano conosciuti, anche in modo semplice,per coglierne le diverse caratteristiche.

glossarioDigitale: basato sulla codifica di un segnalemediante cifre (in inglese, digit).

Vettoriale: immagine composta da linee e figuredescritte da equazioni e funzioni matematiche.

Bitmap (mappa di bit): immagine formatada una mappa di punti, caratterizzatida informazioni sul colore.

Pollice (in inglese inch): equivale a 2,54 cm.• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Page 2: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

2 Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

GESTIONE DEI FILE

CONCETTI FONDAMENTALI

Concetti fondamentali

AMBIENTE DI LAVOROPer aprire AutoCAD si opera come per gli altri programmi applicativi: con un clic sul pulsanteStart (in basso a sinistra del video) si apre il menu; spostando il puntatore su Programmi si apreun sottomenu che elenca le applicazioni presenti sul computer, tra le quali si seleziona AutoCAD. Dopo l’avvio appare l’ambiente di lavoro del programma.

Barra del titolo

Barra dei menu

Barra degli strumentiStandard

Barra degli strumentiProprietà

Barra degli strumentiDisegnaBarra degli strumentiModifica

Finestra dei Comandi

Barra di stato

Icona UCS Barre di scorrimento

Area di disegno

Schede Modello e Layout

Puntatore

Nella cornice esterna all’area di disegno sitrovano i seguenti elementi.

• Barra del titolo: presenta a destra i tre pul-santi di controllo della finestra, tipici diWindows: riduzione a icona, ingrandi-mento/ripristino delle dimensioni della fi-nestra, chiusura (uscita dal programma).

• Barra dei menu: mostra i nomi dei menu,ognuno contenente un elenco di comandie sottomenu; a destra appaiono gli usualipulsanti di controllo della finestra.

• Barra degli strumenti Standard: contienepulsanti per attivare i comandi più fre-quenti, quali: crea un nuovo disegno, apriun disegno, salva, stampa ecc.

• Barra degli strumenti Proprietà: consentedi assegnare agli oggetti proprietà, quali:colore, tipo e spessore di linea ecc.

• Barre degli strumenti Disegna e Modifica:contengono i più comuni comandi di di-segno e di modifica di oggetti.

• Finestra dei comandi: qui appare la scrittaCOMANDO, che avvia il dialogo tra disegna-tore e programma. I comandi digitati da

tastiera, o selezionati tramite mouse, so-no visualizzati in questa riga, così come leeventuali richieste di dati.

• Barra di stato: oltre alla visualizzazione del-le coordinate, contiene pulsanti di aiuti peril disegno, quali: GRIGLIA, ORTO, SNAP ecc.

La finestra interna, relativa al disegno aperto,contiene i seguenti elementi.

• Barre di scorrimento verticale e orizzonta-le della visualizzazione.

• Schede Modello e Layout: per attivare mo-dalità di lavoro e disegno (Modello) oppu-re di impostazione del foglio da stampare(Layout).

• Area di disegno: lo spazio su cui si dise-gna.

• Icona UCS: mostra il sistema di coordina-te in uso, tra quelli disponibili nel disegno.

Il puntatore è rappresentato da una crocetta.Quando il cursore si sposta nella barra deimenu o nelle barre degli strumenti, prendela forma di una freccia; in altre situazionipuò assumere forme ancora diverse.

Nel menu File sono contenuti i comandi digestione dei file. I principali sono i seguenti.

NUOVO. Per creare un nuovo disegno si sele-ziona il comando NUOVO nel menu File, alquale segue l’apertura di una finestra, checonsente di selezionare un modello, tra quel-li già esistenti; i modelli sono disegni con im-postazioni predefinite.

APRI. Per aprire un disegno già esistente, siattiva il comando APRI nel menu File; la suc-cessiva finestra consente di selezionare il fi-le da aprire.

CHIUDI. Chiude il disegno corrente.SALVA. Registra sul disco indicato il disegnocorrente, assegnando al file il nome immes-so nel riquadro apposito. È opportuno solle-citare un uso frequente di questo comando.SALVA CON NOME... Crea una copia del file cor-rente, assegnandole un nome diverso.ESPORTA. Consente di convertire un disegno informato diverso, utilizzabile da altri pro-grammi.STAMPA. Avvia la stampa del file corrente, se-condo le opzioni indicate nella finestra didialogo.ESCI. Conclude la seduta di lavoro, consenten-do di registrare o meno gli ultimi cambia-menti al disegno.

IMMISSIONE DEI COMANDIIn AutoCAD i comandi si possono immette-re in vari modi: da tastiera, dai menu, dallebarre degli strumenti o anche dal menu discelta rapida.

• Da tastiera: si digita il comando e si premeil tasto INVIO o la barra spaziatrice.

• Da menu: cliccando sul menu, si apre al disotto una finestra con la relativalista dei comandi. Puntando suuno di questi e cliccando, lo siattiva. Se un comando presentauna freccia sulla destra signifi-ca che presenta un sottomenu,

accessibile tramitela freccia stessa. Sesi vuole chiudere ilmenu, bisogna fareclic all’interno del-l’area di disegno.

memoÈ importante salvare frequentemente il propriolavoro, per evitare di perderlo totalmentea causa di interruzioni o cadute di tensione.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Comandoattraverso menue sottomenu

Page 3: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

3Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

• Da barra degli strumenti: si clic-ca sull’icona del comando da in-viare.

• Da menu di scelta rapida: facen-do clic con il pulsante destro delmouse appare un menu con alcu-ni comandi frequenti; se si cliccanell’area di disegno, in esso ap -paiono comandi comuni quali: ri-petere l’ultimo comando, invio,zoom, copia, deselezionare tuttigli oggetti ecc. Se invece si cliccain altre aree, si hanno comandirelativi al controllo delle stesse.

Vediamo ora, brevemente, i menu.

• File: contiene i comandi per creare, aprire, memorizzare, stampa-re i file di disegno, esportarli in diversi tipi, uscire dal programma.

• Modifica: permette di annullare le operazioni precedenti, di copia-re, tagliare, incollare, cancellare immagini o testi.

• Visualizza: attiva le funzioni di visualizzazione (zoom, spostamen-to dell’inquadratura, punti di vista 3D, rendering ecc.).

• Inserisci: permette di inserire nel disegno immagini o dati acqui-siti da altri file, anche di tipo diverso.

• Formato: consente di impostare colori, tipi di linee, stili di testo equota, limiti del disegno ecc.

• Strumenti: contiene comandi di controllo delle proprietà degli og-getti, dei sistemi di coordinate ecc.

• Disegna: contiene i comandi per disegnare segmenti, cerchi, ar-chi, punti, superfici, solidi, testi e altri oggetti.

• Quotatura: permette di realizzare quote di diversi tipi.• Edita: consente di modificare oggetti (proprietà, posizione, dimen-

sioni ecc.).• Finestra: contiene comandi per dividere l’area di disegno in diver-

se finestre, oppure per attivare l’uno o l’altro dei disegni aperti.• ? (Aiuto in linea): permette di accedere alla guida di AutoCAD.

� Immissione diretta della distanza

Oltre ai metodi suddetti si può specificare la posizione di un puntoutilizzando sia il puntatore sia la tastiera. All’interno di un comando,dopo aver specificato un primo punto, si può definirne un secondosemplicemente spostando il puntatore nella direzione desiderata edigitando da tastiera il valore della distanza voluta. In pratica è unmetodo molto semplice per immettere coordinate polari relative.

AUTOCAD

Comandi attraverso barradegli strumenti (a sinistra)e attraverso menu di scelta rapida (sotto).

IMMISSIONE DI COORDINATELe coordinate dei punti possono essere immesse in vari modi:

• digitando le coordinate assolute tramite tastiera;• digitando le coordinate relative tramite tastiera;• selezionando il punto sullo schermo con il dispositivo di punta-

mento.

� Coordinate assolute

• Le coordinate assolute cartesiane si possono immettere da tastieradigitando i valori di X e Y separati da una virgola. Con l’avvertenzache i valori interi e quelli decimali sono separati da un punto (peresempio 5.3 equivale al nostro 5,3).

• Le coordinate assolute polari si esprimono con modulo e angoloseparati dal simbolo <.

IMMISSIONE DI COORDINATE

TIPOASSOLUTE RELATIVE

FORMATO ESEMPIO FORMATO ESEMPIO

Cartesiano X, Y 2.5, 3.8 @ X, Y @1.9, 5.8

Polare Modulo<Angolo 20<120 @Modulo<Angolo @8<94

� Coordinate relative

Sia le coordinate relative cartesiane sia le coordinate relative polarisono precedute dal simbolo @.

FUNZIONI DI ASSISTENZA AL DISEGNOSono comandi che permettono di disegnare in maniera precisa e fa-cile. Sono attivabili o disattivabili attraverso gli omonimi pulsanti nel-la barra di stato.

SNAP. Costringe a saltare da un punto all’altro di una griglia (invisibi-le) della quale possiamo definire l’intervallo nelle finestra Impostazio-ni disegno nel menu Strumenti. È attivabile e disattivabile anche datastiera con il tasto F9.GRIGLIA. Visualizza una griglia di riferimento della quale possiamo defi-nire l’intervallo nella finestra Impostazioni disegno nel menu Strumen-ti. Anche quando è visibile (da tastiera con il tasto F7), la griglia non faparte del disegno, è semplicemente un riferimento visivo. ORTO. Costringe il puntatore a spostarsi solamente lungo una direzioneverticale o orizzontale. È attivabile da tastiera con il tasto F8.OSNAP (SNAP a oggetto). Completa lefunzioni dello SNAP di base, e conle sue opzioni permette, per esem-pio, di agganciare l’estremità diuna entità esistente (FINe), il suopunto medio (MEDio), il centro diuna circonferenza o arco (CENtro),il punto di tangenza (TANgente), ilpunto di intersezione di due enti-tà esistenti (INTersezione) e cosìvia. Le modalità desiderate diOSNAP possono essere impostateattraverso la finestra Impostazio-ni disegno nel menu Strumentioppure dalla barra di strumenti standard (icona a comparsa di OSNAP). Èattivabile da tastiera con il tasto F3.

Nell’impostare i modi di OSNAP si può anche attivare uno strumentodi aiuto visivo:AUTOSNAP. Quando esso è attivo, se il puntatore si avvicina a un puntoagganciabile da OSNAP, si visualizza un contrassegno corrispondenteal tipo di SNAP a oggetto: per esempio un quadratino per OSNAP FINe,un triangolo per MEDio ecc. AUTOSNAP si attiva all’interno della sche-da Disegno presente nella finestra Opzioni (comando OPZIONI nelmenu Strumenti).Nella barra di strumenti standard appaiono invece i pulsanti dei se-guenti comandi.

ANNULLA. Annulla le modifiche prodotte con l’ultimo comando;viene digitato nella forma abbreviata di A.RIFARE. Questo comando ripristina ciò che è stato attuato dal co-mando ANNULLA.

Parallela

Nessuno

Fine Medio

Intersezione

Centro Quadrante

Tangente

Perpendicolare

Nodo

Impostazioni

Vicino

Puntamento Da

Estensione

Inserimento

Intersezioneapparente

glossarioRendering: visualizzazione di immagini corredate di ombre,effetti luministici, cromatici e superficiali.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

memoPer interrompere un comando in corso si preme il tasto ESC.Per ripetere l’ultimo comando si preme il tasto INVIO.Per digitare il segno @ premere il tasto AltGr e ç (ò).

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Alt Gr

çò

Page 4: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

4 Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

PAN. Sposta l’inquadratura del disegno, ma non ne modifica l’ingran-dimento; tramite il puntatore si può definire dove si debba spostareun punto dell’inquadratura.

RIDIS. Ripulisce l’immagine, eliminando i segni lasciati da operazioniprecedenti (cancellature, spostamenti ecc.).

RIGEN. Rigenera l’intero disegno nella finestra corrente.

Immettendo uno diquesti comandi siapre un dialogo nel-la finestra dei co-mandi per la defini-zione dei dati relati-vi all’entità che sivuole creare; unavolta forniti i dati ri-chiesti dal program-ma si deve premereil tasto INVIO, conclu-dendo così il coman-do iniziato. Questicomandi sono reperibili anche nel menu Disegna oppure nella bar-ra degli strumenti Disegna.

LINEA. Quando si seleziona questa primitiva, si possono disegnare seg-menti sul piano o nello spazio indicandone le coordinate degli estre-mi (X, Y, Z). Assegnando solo le coordinate X e Y, alla Z viene automa-ticamente assegnato il valore del piano su cui si lavora (normalmen-te Z = 0). Se si selezionano più punti in successione, si creano seg-menti consecutivi. Per chiudere il comando si batte INVIO.

Esempio. Disegnare un triangolo rettangolo di cateti 25 e 15.

Attivate dai pulsanti nella barra di stato le funzioni GRIGLIA, SNAP eORTO si dà il comando LINEA (tramite tastiera o mouse). Il punto puòessere definito digitando sulla tastiera il valore delle coordinate, oppu-re facendo clic nella posizione desiderata. Nelle figure la griglia haun passo di valore 5.

PUNTO. Mediante le coordinate, si possono creare punti, che vengonoevidenziati con piccoli segni (crocette o puntini).

CERCHIO. Permette di creare cerchi in diversi modi, fornendo i dati di:– Centro e Raggio (C,R);– Centro e Diametro (C,D);– due punti, cioè gli estremi del diametro (2P);– tre punti della circonferenza (3P);– due punti di Tangenza e il Raggio (TTR);– tre punti di Tangenza (TTT).

ARCO. Permette di disegnare archi di circonferenza in diverse manie-re (elencate nel sottomenu Arco); le più utilizzate sono:– 3 Punti (3P);– punto Iniziale, Centro, punto Finale (I,C,F);– punto Iniziale, Centro, Angolo inscritto (I,C,A);– punto Iniziale, Centro, Lunghezza della corda (I,C,L);– punto Iniziale, punto Finale, Angolo inscritto (I,F,A);– punto Iniziale, punto Finale, Raggio (I,F,R).

COMANDI DI DISEGNO

FUNZIONI DI VISUALIZZAZIONEPresenti nel menu VISUALIZZA, essi consentono di definire il modoin cui il video deve mostrare il disegno. È da notare che alcuni di es-si, come ZOOM, PAN e RIDIS, possono essere attivati anche nel corso diun altro comando; per questo motivo vengono chiamati «comanditrasparenti».

ZOOM. Allarga o restringe la visuale sul disegno; comprende diverseopzioni (Finestra, Tutto, Estensione, Dinamico ecc.).

1

2

Effetto del comandoZOOM Finestra.

Effetto del comandoPAN.

Comandi di disegno

Linea

Linea di costruzione

Polilinea

Poligono

Rettangolo

Arco

Punto

Ellisse

Cerchio

Inserisci blocco

Regione

Testo multilinea

Tratteggio

Tabella

Crea blocco

Ellisse arco

Spline

Fumetto di revisione

Sfumatura

al punto: 35,25al punto: 10,10

al punto: 35,10al punto: 35,25

Comando: LINEAdal punto: 10,10

dal punto: 10,10al punto: 35,10

Page 5: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

5Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

PLINEA (polilinea). Consente di creare una polilinea, cioè un’unica en-tità formata da una sequenza di segmenti o archi di cui si indicano lecaratteristiche. Le opzioni del comando sono visualizzate nella fine-stra dei comandi.

LINEA DI COSTRUZIONE. Crea rette illimitate passanti per due punti dati.

POLIGONO. Permette di disegnare poligoni regolari di un dato lato (daAutoCAD chiamato «spigolo»), oppure inscritti o circoscritti a unacirconferenza.

POLIG (poligono pieno). Consente di disegnare figure quadrilatere otriangolari piene. È un comando che si può immettere solo da tastie-ra.

ANELLO. Disegna corone circolari di cui si forniscono i diametri inter-no ed esterno; gli anelli possono essere riempiti con il colore.

ELLISSE. Disegna un’ellisse di cui si forniscono i dati relativi agli assi eal centro; con l’opzione cerchioASs (o semplicemente AS) si può di-segnare un cerchio su un piano assonometrico.

RETTANGOLO. Disegna un rettangolo in base a due punti.

CURVA SPLINE. Consente di eseguire linee curve.

PTRATT (tratteggio). Esegue un tratteggio di riempimento di aree defini-te. Si definiscono le sue caratteristiche mediante finestra di dialogo.

TESTOM. Permette di inserire nel disegno caselle di testo su righe mul-tiple, controllandone le caratteristiche (stile, corpo ecc.).

DIM. Permette di inserire delle quote.

BLOCCO. Crea un oggetto composto da altre entità di disegno.

PROPRIETÀ. Nella finestra di dialogo che viene visualizzata si possonomodificare le proprietà (colore, tipo di linea ecc.) dell’oggetto selezio-nato.

CANCELLA. Elimina le entità selezionate.

SPEZZA. Tramite l’indicazione di due punti di un’identità, cancella laparte compresa tra di essi; se si indicano due punti coincidenti, ta-glia l’elemento in due nuove entità separate.

ESTENDI. Permettedi allungare unaentità di disegnofino a un altro og-getto.

TAGLIA. Permette di eliminare la parte di oggetto racchiusa entro altreentità (v. figura seguente).

ALLUNGA. Consente di spostare mediante puntatore l’estremità dell’og-getto selezionato.

SPOSTA. Consente di spostare nel disegno una o più entità selezionate,senza modificarne dimensioni o inclinazione.

RUOTA. Permette di ruotare un oggetto intorno a un punto con un an-golo da specificare.

SCALA. Modifica le dimensioni diun oggetto esistente.

STIRA. Permette di muovere unaporzione di disegno seleziona-ta, mantenendo un collegamento con la parte che rimane fissa.

AUTOCAD

Comandi di modificaCon questi comandi possiamo modificare oggetti già esistenti. Lamaggior parte di questi comandi richiede di selezionare gli oggettisui quali si intende operare. I principali metodi di selezione sono:

• fare clic su un punto dell’oggetto;• muovere il puntatore da sinistra verso destra tracciando così una fi-

nestra che racchiuda totalmente gli oggetti;• muovere il puntatore da destra verso sinistra tracciando così una fi-

nestra che intersechi gli oggetti.

I comandi di modifica sono reperibili nel menu EDITA e nella barra de-gli strumenti Modifica.

Tracciando una finestra dasinistra verso destra vengonoselezionati solo gli oggetticompletamente racchiusiin essa.

Tracciando una finestra dadestra verso sinistra siselezionano gli oggettiracchiusi e intersecatida essa.

Cancella

Estendi

Copia

Specchio

Offset

Serie

Sposta

Ruota

Scala

Stira

Taglia

Spezza in un punto

Unisci

Cima

Raccorda

Spezza

Esplodi

clic 1clic 2

clic 1clic 2

clic 1

clic 2

clic 1

clic 2

Sui cerchie sugli archivienecancellatala parte cheva in sensoantiorariodal primo alsecondo punto.

������������������ ������

������������������ ���� �����

���� �

����

����

��������������� � ������������������ �� �������

���� �

����

�����

�����

Vengono spostati solo i puntiinclusi nell’area selezionata.

memoIl comando ANNULLA permette di annullare gli effetti di comandiprecedenti; esso appare come pulsante nella barra degli strumentistandard.

Effetto opposto ha il comando RIFARE, anch’esso nella barra standard.• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Page 6: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

6 Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

COPIA. Copia la parte sele-zionata nella posizionespecificata, lasciando intat-ti gli originali. Si creano co-pie multiple finché non sipreme il tasto INVIO.

SERIE. Permette di creare copie multiple secondo un percorso Rettan-golare o Polare (circolare). Nel caso della serie polare le copie posso-no essere ruotate o no.

SPECCHIO. Crea una copia spe-culare dell’immagine selezio-nata, secondo un asse che vaspecificato con due punti.L’immagine originale può es-sere mantenuta o cancellata.

DIVIDI. Consente di dividere un’entità in un numero specificato di par-ti uguali, individuandone i punti divisori.

CIMA. Crea una smussa-tura tra due linee.

RACCORDO. Permette dicreare un raccordo tradue linee con un arcodi raggio dato; le due li-nee possono esseresegmenti, cerchi, ar-chi.

OFFSET. Permette di crea-re una figura a distan-za costante da quellaselezionata.

ESPLODI. Separa gli elementi di un oggetto composito (polilinee, tratteg-gi, gruppi, blocchi).

COMANDI DI MODIFICA

Serie rettangolare

Elemento

Serie polare conrotazione dell'elemento

Elemento

� Modifica mediante grip

Per modificare gli oggetti selezionati, è possibile servirsi dei punti dipresa (detti grip), che appaiono sugli oggetti in posizioni ben defini-te. Per esempio, su una linea selezionata compaiono dei quadratini al-le estremità e nel punto medio; su altre entità essi appaiono nei pun-ti principali. Agendo sui grip si possono eseguire diverse azioni dimodifica; le principali sono:

• effetto stira: se dopo aver sele-zionato l’entità si fa nuovamen-te clic su un grip situato al-l’estremo di una linea, esso vie-ne evidenziato e può essere spo-stato, lasciando l’altro estremonella posizione iniziale;

• effetto sposta: dopo la selezionedella linea, con un secondo clicsul grip del punto medio, essoviene evidenziato e quindi sipuò agire su di esso per sposta-re l’intera linea.

� Modifica mediante barra delle proprietà oggetto

Nella barra delle proprietà oggetto (sopra l’area di disegno) sono pre-senti diverse finestre che consentono di modificare rapidamente al-cune proprietà dell’oggetto selezionato: layer, colore, tipo di linea,spessore di linea. Agendo sul pulsante a destra della finestra appareun elenco di opzioni.

Selezione delgrip estremo

Spostamentodel solo estremo

Selezione delgrip medio

Spostamento ditutta la linea

Layer Colore Tipo di linea Spessore di linea

Dall’elenco dei colori si può sce-gliere uno di quelli già disponibili,oppure, mediante l’opzione Sele-ziona colore…, aprire la finestraSeleziona colore e in essa sceglie-re il colore desiderato.

In modo analogo, per Tipo di li-nea si può scegliere un tipo già inelenco e caricarne di nuovi me-diante Altro…

memoDopo aver digitato un comando o una istruzione, bisogna premere il tastoINVIO. Lo si può premere anche per ripetere l’ultimo comando eseguito.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

glossarioLayer: è un livello su cui si dispongono gli oggetti disegnati; in praticasono assimilabili a fogli trasparenti sovrapposti. Si possono attivaree stampare tutti o solo quelli desiderati.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Page 7: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

7Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

5050estensione

oltre la lineetta

5050estensione

sopra la lineadi quota

5050sfalsamentodall'origine

AUTOCAD

Funzioni avanzate

QUOTATURALa complessità di impostazione della quotatura si mantiene anchecon i programmi CAD, ma questi presentano dei vantaggi: può esse-re aggiunta su un disegno esistente, può essere visualizzata e stam-pata oppure no, può essere modificata in modo parziale o globale. In genere il computer esegue una quotatura associativa, cioè legata all’elemento da quotare; modificando l’elemento,essa viene automaticamente cambiata.

� Comandi di quotatura

AutoCAD disegna le quote mediante i comandicontenuti nel menu Quotatura. Dopo aver im-partito il comando di quotatura, bisogna fornireulteriori indicazioni rispondendo alle richiestedella riga di comando. AutoCAD esegue la quota secondo stili predefi-niti oppure stabilti dal disegnatore selezionandoStile di quota dal menu Quotatura.

� Stili e variabili di quota

Se dal menu Quotatura si sceglie Stile di quotaviene visualizzata una finestra di dialogo; essaconsente di scegliere uno stile di quotatura giàesistente, oppure di crearne di nuovi. Uno stiledi quotatura viene definito da numerose variabi-li, che appaiono nelle diverse schede della fine-stra (linee, simboli e frecce, testo, unità, tolleranze ecc.). All’internodi ogni scheda appaiono molte caselle per definire spessore delle li-nee, colore, forma delle frecce, forma e dimensione del testo ecc.

Una volta creato uno stile (fornito di un proprio nome), si può sce-gliere di applicarlo alle quote disegnate o da disegnare.

Alcune variabili nella definizione di uno stile di quota:

• nella scheda Simboli e frecce

• nella scheda Testo

posizione in senso verticale

allineamento

CentratoSopra5050

50

Allineato con la linea di quota

50

Orizzontale

� Quotatura di linee

QUOTA LINEARE. Scelto LINEARE nel menu Quotatura, si avvia un dialogoper la definizione della quota.

Origine della prima linea di estensione o <selezionare oggetto>:

A questo messaggio si può rispondere in due modi.

1. Selezionando un punto, che verrà considerato come inizio dell’ele-mento da quotare; in questo caso il dialogo prosegue con:

Origine seconda linea di estensione:

2. Premendo INVIO e selezionando una intera entità con determina-zione automatica delle estremità delle linee di estensione.

Dopo aver risposto alle richieste in uno dei due modi precedenti, ildialogo procede con:

Posizione linea di quota o {testoM/Testo/Angolo/Orizzontale/Verti -cale/Ruotata}:

Prima di definire con un clic la posizione della linea di quota, si pos-sono attivare le opzioni tra parentesi digitando la relativa lettera ma-iuscola. Con M o con T si può immettere il testo della quota, con A sidefinisce se il testo di quota deve essere inclinato di un certo angolo,con O oppure V si specifica se la quota deve essere verticale o orizzon-tale, con R se la linea di quota è inclinata.

14.84

16.91

9.19

VerticaleOrizzontale Ruotata

17.47

Allineata

QUOTA ALLINEATA. Scegliendo invece ALLI-NEATA dal menu Quotatura si crea unaquota con linea di quota parallela aipunti di origine delle linee di esten-sione.

nota beneIn AutoCAD le linee di misura sono definite come linee di quota,mentre le linee di riferimento sono chiamate linee di estensione.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Page 8: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

8 Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

nota beneCon il comando ANNULLA si può annullare l’operazione compiutain precedenza.Con il comando RIFARE si può ripristinare quanto annullato.Le icone di ambedue i comandi appaiono nel menuStrumenti standard.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

QUOTATURA DI DIAMETRI. Scegliendo DIAMETRO nel menu Quotatura, vienerichiesta la selezione del cerchio da quotare e successivamente la po-sizione della linea di quota.

Il testo delle quote di diametro viene preceduto automaticamentedal simbolo Ø. Se però lo si vuole eliminare, si può digitare il testo de-siderato quando il dialogo lo richiede; si può anche selezionare laquota, aprire la finestra Proprietà aperta dal me-nu Edita e digitare la modifica nel campo Testo.

Volendo quotare un diametro con una lineanon passante per il centro, si disegna una quo-ta orizzontale o verticale; gli estremi delle lineedi estensione si possono indicare medianteOSNAP QUADrante.

QUOTATURA DI RAGGI. Analogamente a quanto detto per i diametri, sce-gliendo RAGGIO nel menu Quotatura, viene richiesta la selezione delcerchio o dell’arco. Le impostazioni dello stile consentono di ottene-re linee interne oppure esterne al cerchio o arco. Il testo è automati-camente preceduto dalla lettera R.

QUOTATURA DI ANGOLI. Se nel menu Quotatura si seleziona ANGOLARE, sipuò quotare l’angolo formato da due linee o da un arco. Nel caso di unangolo formato da due linee si seleziona la prima linea e la seconda,quindi si indica la posizione dell’arco di quota e del testo.

QUOTATURA IN PARALLELO. Se, dopo aver disegnato una prima quota linea-re, si vuole realizzare una quotatura in parallelo, si seleziona la quo-ta a cui fare riferimento, si sceglie LINEA BASE nel menu Quotatura esi indica il punto per cui deve passare la successiva linea di estensio-ne. Le quote disegnate in questo modo vengono automaticamentedistanziate con un incremento definito nelle variabili di quotatura.

QUOTATURA DI COORDINATE. Volendo quotare le coordinate, si sceglie CO-ORDINATA nel menu Quotatura; rispondendo alle richieste successivesi indica il punto, la coordinata (x oppure y) e la lunghezza della lineadi riferimento (detta «direttrice»). Se si vuole spostare l’origine degliassi x e y, si attiva nel menu Strumenti il comando SPOSTA UCS, che diseguito chiede l’indicazione della nuova origine.

MODIFICA DI QUOTE. Una quota può es-sere modificata:

• mediante i suoi grip;• con la finestra Proprietà;• con i comandi di modifica di Auto-

CAD.

Nel primo modo si seleziona la quo-ta, quindi con un secondo clic si se-leziona il grip su cui si vuole agire equindi si può stirare o spostare laquota.Nel secondo modo, dopo aver sele-zionato la quota, si apre la finestraProprietà (o dal menu Edita e quindiProprietà, oppure nel menu di sceltarapida aperto con un clic destro delmouse). All’interno della finestra ap-paiono campi in cui immettere lemodifiche alle diverse variabili.Infine si può modificare una quotaanche mediante i normali comandidi modifica STIRA, TAGLIA, ESTENDI.

FUNZIONI AVANZATE

22.00

clicclic

clic

45°

QUOTATURA RAPIDA. Nel menu Quotatura l’opzione QUOTATURA RAPIDA,consente di quotare più oggetti contemporaneamente. Dopo aver da-to il comando si selezionano gli oggetti da quotare, al messaggio di ri-chiesta si specifica il tipo di quota (continua, linea base, coordinate)oppure si preme INVIO per usare il tipo preimpostato. Infine si speci-fica la posizione della linea di quota.

QUOTATURA IN SERIE. Dopo aver disegnato una prima quota lineare, se nepossono ottenere altre secondo una quotatura in serie. Per realizza-re questo, dopo aver selezionato la quota a cui agganciarsi, si sceglieCONTINUA nel menu Quotatura e si indica il punto per cui deve passa-re la successiva linea di estensione.

clic15

clic20

15 20 25

15

clic15

clic

35

15

35

60

15

16.0

0

10.50

33.0

0

0.00

0.00

Page 9: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

9Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

BLOCCHIIl computer permette di creare disegni e richiamarli, inserendoli in al-tri disegni. Per esempio, si possono creare simboli o elementi ricor-renti, da quelli strutturali a quelli sanitari, di arredo o altro tipo.

Questa possibilità crea numerosi vantaggi, tra i quali:

• efficienza di lavoro (elementi ricorrenti vengono disegnati una so-la volta);

• librerie personalizzate di simboli (si possono creare dei file di sim-boli, strutturati secondo le proprie esigenze);

• risparmio di memoria (ogni simbolo richiamato da un altro file oc-cupa uno spazio molto minore dell’originale);

• elaborazione dei dati (ogni simbolo inserito può essere associato ainformazioni per generare tabelle, calcoli ecc.).

� Creazione di blocchi

AutoCAD si serve di simboli denominati blocchi. Un blocco è costitui-to da un insieme di entità raggruppate in un unico oggetto; esso peròpuò comprendere al suo interno altri blocchi (in questo caso si dicono«nidificati»). Al blocco viene associato un nome, al fine di poterlo cer-care e utilizzare in altri disegni. Ogni blocco può essere spostato, mo-dificato o cancellato come un qualunque elemento del disegno.

È da notare che possono essere costruiti blocchi a partire da ele-menti 2D ma anche da oggetti 3D.

Il comando BLOCCO consente di creare dei blocchi a partire da diver-si elementi disegnati. Subito dopo il comando (accessibile anche dalmenu Disegna con la scelta di BLOCCO/Crea) viene aperta la finestraDefinizione di un blocco.

Le altre opzioni presenti nell’area Oggetti permettono di scegliere segli oggetti selezionati devono essere mantenuti (Mantieni), elimina-ti dopo la definizione del blocco (Elimina) oppure trasformati in unblocco (Converti in blocco).

Al termine si dà OK e la definizione del nuovo blocco viene salva-ta all’interno del file di disegno.

� Creazione di file contenente un blocco

Con il comando MBLOCCO si può registrare un disegno o una sua par-te in un nuovo file di disegno. La finestra Scrivi blocco aperta dal co-mando consente di assegnare nome e posizione al nuovo file e, conprocedura analoga a quella di definizione di un blocco, indicare pun-to base e oggetti compresi nel blocco.

� Inserimento di blocchi

Per inserire un blocco in un disegno, si usa il comando INSER oppuredal menu Inserisci si sceglie Blocco.

Subito dopo appare la finestra Inserisci, che consente di richiamareun blocco (dall’elenco Nome oppure con il pulsante Sfoglia). Median-te puntatore o immettendo i valori richiesti nella finestra si definisce ilpunto di inserimento, la scala del blocco (in valori decimali; per esem-pio «0.5» im-mette il bloccocon dimensio-ni dimezzate) el’angolo (ilblocco vieneruotato rispettoall’originale).Dopo aver datoOK, il bloccoappare nel di-segno.

Se invece si volessero inserire più copie dello stesso blocco, allinean-dole secondo una serie rettangolare, si può usare il comando inserm.Esso avvia un dialogo identico a quello del comando INSER, solo che al-la fine aggiunge le seguenti richieste, in tutto analoghe a quelle diuna serie rettangolare:

Digitare il numero di righe (– – –) <1>:Digitare il numero di colonne (|||) <1>:Digitare la distanza fra le righe o specificare la cella unitaria (– – –):Specificare la distanza fra colonne (|||):

AUTOCAD

memoPer modifiche parziali ai blocchi inseriti nel disegno, si può usareil comando ESPLODI, che scompone il blocco nei suoi elementi costitutivi.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

nota beneUna razionale strutturazione dell’archivio in cartelle nidificateconsente di attingere dati o disegni da file facilmente reperibili.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Serie ottenuta da un solo bloccocon il comando INSERM.

Nel campo «Nome» si digita il nome da assegnare al blocco; nell’areaOggetti si clicca sul pulsante Selez. oggetti che provvisoriamente fachiudere la finestra e permette di selezionare gli elementi del disegnoche formeranno il blocco. Al termine della selezione si dà INVIO eriappare la finestra precedente. In modo analogo si clicca sul pulsan-te Seleziona punto nell’area Punto base; si indica quindi un puntodel blocco per definirne la posizione in caso di inserimento in un di-segno. Solitamente per il punto base vengono scelti il centro di unelemento o un suo vertice.

Page 10: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

10 Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

LAYOUTPer facilitare un’impaginazione graficamente elaborata delle diverseviste di uno stesso disegno, AutoCAD ha la possibilità di lavorare indue ambiti diversi: lo Spazio Modello e lo Spazio Carta. Nel primoviene eseguita la maggior parte delle operazioni di disegno e di vi-sualizzazione; nel secondo, invece, si possono disporre varie viste deldisegno, annotarle con scritte e stamparle.

Sul monitor si può notare che la parte inferiore dell’area di dise-gno porta le etichette di diverse schede: la scheda Modello e una opiù schede di Layout.

La scheda Modello consente di operare nello Spazio Modello e vi-sualizza solo le entità disegnate.

FINESTREAvendo la possibilità di creare diverse visualizzazioni di uno stessooggetto disegnato, può risultare comodo disporre contemporanea-mente di diverse viste sullo schermo. In AutoCAD si può dividere loschermo in diverse aree, contenenti viste differenti.

Digitando il comando FINESTRE oppure scegliendo Finestre dal me-nu Visualizza, si apre una finestra con due diverse schede:

• Nuove finestre;• Finestre con nome.

La prima propone alcune disposizioni (per esempio: due verticale oppu-re quattro uguale); selezionando una di queste opzioni si vede nell’an-teprima la disposizione delle diverse finestre. Se poi nell’anteprima siclicca su una finestra, essa viene evidenziata con bordo più spesso.

Si possono creare finestre sia nello Spazio Modello sia nello SpazioCarta e quindi in qualsiasi layout.

STAMPASi possono ottenere stampe sia dallo Spazio Modello (di qualità essen-ziale) sia dallo Spazio Carta (più complesse).

Nello Spazio Modello si può attivare il comando STAMPA dal menuFile che apre la finestra Stampa-Modello in cui si possono definire leimpostazioni di pagina (per richiamare impostazioni già esistenti), lastampante, l’area di stampa (con diverse opzioni: Limiti, Estensioniecc.), la scala di stampa.

Operando nello Spazio Carta si può attivare la stampa di Layout de-finendo anche in questo caso le impostazioni della pagina, la stam-pante/plotter e le dimensioni del foglio. Ma soprattutto si possonousare stili di stampa predefiniti o creati dall’utente.

Uno stile di stampa controlla l’aspetto qualitativo degli elementistampati: colore, spessore e tipo di linea, riempimenti ed estremità dilinea ecc. Gli stili di stampa creati con AutoCAD possono essere asso-ciati alle schede Modello e Layout, ai layer e anche ai singoli oggetti.In AutoCAD esistono due tipi di stili di stampa:

• stile di stampa dipendente dal colore, che assegna agli oggetti pro-prietà di stampa in base al loro colore; per esempio tutti gli ogget-ti di colore rosso saranno stampati con lo stesso tipo e spessore dilinea, stile di riempimento ecc.;

• stile di stampa dipendente dal nome, che crea un gruppo di pro-prietà di stampa raccogliendole sotto un nome. Ogni stile di questotipo può essere associato alla scheda Modello, ai vari layout, a sin-goli layer e oggetti. Le stampe potranno mantenere alcune proprie-tà originali degli oggetti (per esempio il colore) e modificarne altre(per esempio lo spessore di linea). La grande versatilità di questo ti-po di stile lo sta facendo prevalere rispetto all’altro, più legato allatradizione di AutoCAD.

FUNZIONI AVANZATE

Visualizzazione nello Spazio Modello.

Visualizzazione di un Layout nello Spazio Carta.

Le schede di Layout, invece, danno particolari configurazioni allo Spa-zio Carta, cioè creano delle diverse impaginazioni del disegno. In es-se possono apparire finestre contenenti viste diverse del disegno,scritte, squadratura, immagini ecc.

Con un clic sulle diverse etichette si può passare dallo Spazio Model-lo allo Spazio Carta nei diversi Layout, e quindi visualizzarli e opera-re in essi.

Nei layout possono apparire finestre contenenti viste diverse deldisegno, scritte, squadratura, immagini ecc.

A ogni layout vengono associate delle particolari configurazioni distampa.

nota beneQuando si lavora nello Spazio Carta, l’icona del sistemadi coordinate è sostituita con quella riportata a fianco.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Disegno nello Spazio Modello con due finestre.

Page 11: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

11Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

DEFINIZIONE DI ENTITÀ MEDIANTE TRE COORDINATENella definizione di un punto si possono immettere tre coordinate,cioè dopo i valori della x e della y si può assegnare anche il valore diz, che prende il nome di elevazione. In questo modo si possono dise-gnare linee e altre entità che non appartengono al piano xy; anche sela visualizzazione che appare sul monitor non evidenzia la reale po-sizione nello spazio, quest’ultima può es-sere mostrata da altre visualizzazioni de-scritte in seguito.

Per esempio, dopo aver disegnato sul pia-no xy un quadrato ABCD di lato 20, si vuo-le tracciare un segmento che abbia un estre-mo sul vertice A del quadrato e l’altro estre-mo sulla verticale per C, ma con elevazione40. Dopo il comando LINEA si definisce il pri-mo punto con OSNAP FINe e facendo clic suA; il secondo punto si assegna con le coordi-nate relative rispondendo alla richiesta nel-la linea dei comandi con «Al punto:@20,20,40». Sullo schermo appare un seg-mento coincidente con la diagonale del qua-drato; se però si cambia il punto di vista, sipuò notare che il segmento disegnato è in-clinato rispetto al piano del quadrato.

FILTRAGGIO DELLE COORDINATEPer definire la posizione di un punto si può utilizzare un metodo di-verso e talvolta più comodo: il filtraggio delle coordinate. In pratica es-so consiste nella immissione di coordinate mediante l’ausilio di altripunti già esistenti. Per esempio, si possono assegnare le stesse coor-dinate x e y di un punto già disegnato, e immettere un diverso valoredella coordinata z.

I filtri vengono attivati quando, in risposta alla richiesta di definizio-ne del punto, si digita la lettera della coordinata (o delle coordinate) dafiltrare facendola precedere da un punto.

Se alla richiesta «Dal punto:» si risponde con «.xy» si ordina ad Au-toCAD di assegnare al punto le coordinate x e y di un punto succes-sivamente indicato mediante puntatore. Dopo l’indicazione del pun-to da cui immettere le coordinate x e y, viene richiesta l’immissionedel valore della terza coordinata. Vediamo lo stesso esempio del para-grafo precedente.

Dopo il quadrato ABCD, per disegnare il segmento con un estremoin A e l’altro estremo sulla verticale per C, si dà il comando LINEA e sidefinisce il primo punto mediante OSNAP FINe; quindi si assegnano lecoordinate x e y del punto C, rispondendo alla richiesta «Al punto:»digitando «.xy». Alla successiva richiesta «di» si indica mediante pun-tatore il punto C (avvalendosi di OSNAP FINe). In successione il dialo-go chiede l’immissione del valore z, che si voleva di 40, con «(mancaz): 40». In modo del tutto analogo si può filtrare una sola coordinatao un’altra coppia di coordinate. Per esempio, se alla richiesta con «Dalpunto:» si risponde «.x», si può definire un punto con la stessa coor-dinata x di un altro punto da indicare successivamente.

AUTOCAD

Disegno 3D

CARATTERISTICHE DEL DISEGNO 3DIl disegno finora realizzato al computer sembra per molti aspetti quel-lo realizzato sul foglio da disegno: lo schermo sostituisce il foglio, ilpuntatore e i comandi fungono da matita, compasso o altri strumen-ti. Poiché il disegno su carta è tutto compreso in una superficie piana,si dice che esso è bidimensionale; altrettanto si direbbe del disegno alcomputer.

Inizialmente la grafica computerizzata permetteva di realizzare so-lo disegni bidimensionali (detti disegni 2D), ma con lo sviluppo paral-lelo di hardware e software si è aperto un settore importante del CADche consente di creare entità tridimensionali: il settore del disegno 3D.

Il CAD 3D non realizza semplicemente visualizzazioni tridimensio-nali analoghe a quelle ottenute mediante l’assonometria o la prospetti-va; in queste ultime, anche se l’immagine suggerisce percezioni tridi-mensionali, il disegno è pur sempre bidimensionale e, spostandolo oruotandolo, non ne risultano cambiate le informazioni visive.

Al contrario, nel disegno realizzato con programmi 3D l’oggettorappresentato è totalmente definito nelle tre dimensioni e di esso sipossono materializzare immagini diverse sul monitor o sulle stampe;il monitor non è il piano di disegno, è una finestra in cui l’oggetto ap-pare secondo punti di vista scelti dall’operatore.

Un disegno realizzato con metoditradizionali e che offre unavisualizzazione tridimensionale,è in realtà una rappresentazionebidimensionale dalla qualenon si possono ricavareautomaticamente altre viste.

In generale il disegno 3D:

• richiede che ogni punto sia definito da tre coordinate cartesiane (x,y, z) o di altro tipo (cilindriche, sferiche);

• consente di costruire solidi a partire da entità 2D già disegnate;• permette di creare direttamente solidi geometrici (cubi, sfere ecc.);• realizza visualizzazioni tridimensionali, sia singole che multiple, e

consente di ricavarne complesse impaginazioni di stampa.

Per quanto detto è evidente che per lavorare con un CAD 3D bisognaavere:

• solida padronanza dei sistemi di coordinate;• discreta competenza nel CAD 2D;• buona conoscenza dei metodi proiettivi.

nota beneI programmi 3D possono disegnare superfici (gli oggetti vengono definiti solodalle facce e sono quindi «scatole vuote») oppure solidi (gli oggetti sono«pieni», cioè comprendono sia facce che punti interni); quando un programmaè in grado di creare oggetti solidi, viene definito modellatore solido.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

A B

CD

A

B

C

D

UCSI disegni realizzati in 3D sono spesso originati da figure tracciate sulpiano di lavoro; esso coincide con il piano di riferimento xy ed è quin-di strettamente legato al sistema di coordinate. Il sistema di riferi-mento di AutoCAD è normalmente fisso ed è pertanto denominato

Da uno stesso oggetto realizzato in 3D si possono ricavare visualizzazioni con modalità e punti di vista diversi.

Page 12: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

12 Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

nota beneIn basso a sinistra dello schermo è visualizzatal’icona del sistema di coordinate corrente; essaindica gli assi x e y nel sistema WCS oppurenel sistema UCS.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • glossarioEstrusione: procedimento di lavorazione che consiste nel comprimere il materiale contro fori di varia forma, forzandolo a uscire da questi e ad assumerne la forma.Rivoluzione: movimento di un corpo intorno a un centro o asse, qual è peresempio il moto dellla Terra intorno al Sole.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Sistema di Coordinate Globale (in inglese: WCS, cioè World Coordina-te System). Se però nel corso di un disegno si volesse cambiare il pia-no di lavoro (per tracciare per esempio una figura inclinata), si può ri-correre a un sistema di coordinate scelto dal disegnatore, che prendeil nome di UCS (User Coordinate System, cioè Sistema di CoordinateUtente).

� Comando UCS

Con il comando UCS si può creare una nuova origine, una nuova ter-na di assi cartesiani, un nuovo orientamento, scegliendo una delleseguenti opzioni.

• Origine. Definisce una nuova posizione dell’origine degli assi, la-sciandone inalterate le direzioni.

• Faccia. Allinea il nuovo UCS alla faccia di un solido 3D.• Con nome. Ripristina o memorizza un UCS definito con un nome.• Oggetto. Allinea l’UCS al piano in cui si trova un oggetto.• Precedente. Ripristina l’UCS usato in precedenza.• Vista. Dispone l’UCS perpendicolarmente alla direzione di una vi-

sta (quindi parallelo allo schermo).• Globale. Allinea l’UCS al sistema di coordinate globale.• X/Y/Z. Ruota l’UCS intorno all’asse prescelto, stabilendone l’ango-

lo di rotazione.• Asse z. Definisce una nuova origine e un punto positivo del nuovo

asse z, modificando la terna di assi.

Le precedenti opzioni delcomando UCS sono rag-giungibili anche attraversoil menu Strumenti e la scel-ta di Nuovo UCS.

Dallo stesso menu Stru-menti, se si seleziona AltriUCS, appare la finestraUCS con l’elenco degli UCScon nome già memorizzati(tra essi appare anche «Glo-bale»). Selezionando uno diessi e cliccando sul pulsante «Imposta corrente», lo si rende attivo.

Nella stessa finestra UCS compare anche la scheda UCS ortogo-nali, che permette di scegliere un UCS tra quelli preimpostati (Fron-te, Alto, Sinistra, Destra ecc.).

MODELLAZIONE SOLIDACon AutoCAD si possono creare soli-di, cioè elementi tridimensionali checomprendono tutti i punti racchiusida superfici: essi quindi sono «pieni»e non «vuoti» come avviene per le su-perfici.

Dal menu Disegna, si sceglie Mo-dellazione che apre un sottomenu concomandi per la creazione di solidi pre-definiti (parallelepipedo, cono ecc.) op-pure ottenuti per estrusione o rivolu-zione.

DISEGNO 3D

Una volta impostato il nuovo UCS, bisogna attivare con il comandoPIANA la vista perpendicolare al nuovo piano di lavoro.

���������� ������

���������� ������

� Estrusione

Con il comando Estrudi si creano superfici originate da un profiloaperto (segmento, arco, polilinea aperta ecc.) oppure solidi originatida un profilo chiuso (rettangolo, cerchio, polilinea chiusa).

Il dialogo aperto dal comando presenta diverse opzioni:

• Altezza, cioè il valore dello spessore da assegnare al solido di estru-sione; questa avviene secondo una direzione perpendicolare al pia-no del profilo selezionato;

• Direzione, che crea un’estrusione secondo una direzione qualsia-si, definita da un punto iniziale e uno finale;

• Traiettoria, che crea un’estrusione mediante la selezione di una en-tità già esistente;

• Angolo di rastremazione, che restringe o allarga la superficie diestrusione secondo un angolo; se l’angolo è positivo, la rastrema-zione si effettua verso l’interno dell’entità selezionata, mentre sel’angolo è negativo la rastremazione procede verso l’esterno.

Superficidi estrusionegenerate da unapolilinea (rossa)e da una curva(blu).

Superficidi estrusionerastremate; l’angolodi rastremazioneè positivo nellasuperficie rossa,mentre è negativoin quella blu.

Page 13: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

13Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

Durante la procedura di estrusione viene richiesto il valore dell’altez-za; se questo valore è positivo l’estrusione crea superfici o solidi al disopra del piano di lavoro; se invece il valore è negativo l’estrusioneavviene al di sotto del piano di lavoro.

� Rivoluzione

Con il comando Rivoluzione, nel sottomenu Modellazione, si creanosolidi o superfici generati dalla rotazione di un profilo intorno a un as-se. Il comando richiede l’indicazione dell’oggetto da ruotare, l’asse el’angolo di rivoluzione (con 360 il profilo fa un giro completo).

� Cuneo

Con il comando Cuneo, nel sottomenu Modellazione, si creano cuneimediante l’indicazione di punti o valori.

Il comando avvia lo stesso dialogo di Parallelepipedo. In pratica ilcuneo è un parallelepipedo o cubo dimezzato in diagonale.

AUTOCAD

Estrusione ottenutacon altezza positiva

Estrusione ottenutacon altezza negativa

x

y

z

x

y

z

asse dirivoluzione

profilo

Esempi di superficidi rivoluzione

� Parallelepipedo

Con il comando Parallelepipedo, nel sottomenu Modellazione, si crea-no parallelepipedi o cubi mediante l’indicazione di punti o valori.Il comando avvia un dialogo con le seguenti opzioni:

• Angolo, che individua il vertice di una faccia; • Centro, che imposta il solido a partire dal suo centro;• Cubo, che assegna al parallelepipedo lati uguali;• Lunghezza, altezza e larghezza, che definiscono le dimensioni dei

diversi spigoli;• 2 Punti, che assegna una lunghezza rilevandola da due punti già

esistenti sul disegno.

LunghezzaAngolo del parallelelepipedo

Alte

zza

Larghezza

Lunghezza

LarghezzaAngolo del cuneo

Altezza

� Piramide

Con questo comando si creano piramidi o tronchi di piramide a base re-golare mediante l’indicazione di punti o valori.

Le diverse opzioni sono molto simili a quelle del comando Poligono:Spigolo (lato), Centro (della base), Raggio (inscritto o circoscritto), Al-tezza, Raggio della base superiore.

� Sfera

Con questo comando si creano sfere con la definizione del centro e delraggio o del diametro.

Altre opzioni consentono di creare sfere passanti per tre punti (3P),oppure con gli estremi di un diametro (2P) o anche tangenti a due en-tità e con raggio assegnato (TTR).

� Cilindro

Con questo comando si creano cilindri con l’indicazione del centro del-la base, del raggio o diametro e infine dell’altezza.

Altre opzioni consentono di creare cilindri con base passante per trepunti (3P), oppure con gli estremi di un diametro (2P) o anche tangen-te a due entità e con raggio assegnato (TTR). È anche possibile dise-gnare cilindri con base ellittica.

� Cono

Con questo comando si creano coni o tronchi con l’indicazione del cen-tro della base, del raggio o diametro e infine dell’altezza.

Altre opzioni sono identiche a quelle del comando Cilindro.

� Toro

Con questo comando si creano Tori, solidi di rivoluzione generati dal-la rotazione di un cerchio intorno a un asse esterno; in sostanza sonodelle ciambelle. Viene richiesta l’indicazione del centro, del raggio odiametro esterno e interno.

Altre opzioni consentono di creare tori con circonferenza esternadefinita da tre punti (3P), oppure dagli estremi di un diametro (2P) oanche tangente a due entità e con raggio assegnato (TTR).

spigolo centro

altezza

nota beneSolidi e superfici 3D appaiono in wireframe (cioè «a fil di ferro», come sele facce fossero trasparenti) finché non si attiva il comando Nascondidal menu Visualizza. In questo modo vengono rimossi gli spigoli nascostidalle diverse facce.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Page 14: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

14 Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

� Modifica solidi

Per modificare solidi 3D si può operare attraverso:

• Finestra Proprietà, in cui si possono immettere valori nuovi a spe-cifiche proprietà del solido (dimensioni, posizione, colore ecc.);

• Menu Edita, che presenta specifici sottomenu, tra i quali Opera-zioni 3D e Modifica solidi.

Il sottomenu Operazioni 3D contiene comandi molto simili a quelli dimodifica degli oggetti 2D, quali: Sposta, Ruota, Serie, Specchio ecc.Nel sottomenu Modifica solidi invece appaiono diversi comandi, trai quali i più interessanti e semplici sono: Unisci, Sottrai e Interseca.

• UnisciCon questo comando si crea un unico solido costituito da altri già esi-stenti. Da solidi elementari si possono in tal modo ottenere solidicomplessi.

• SottraiCon questo comando si sottrae a un solido la parte che ha in comunecon altri. In questo modo si possono realizzare cavità (fori, asole, sca-nalature), aperture (muri con finestre o porte) ecc. Nel dialogo vienerichiesto di indicare prima il solido da cui sottrarre e successivamen-te quello da sottrarre.

• IntersecaCon questo comando si ottiene un solido costituito dalla parte comu-ne di solidi già esistenti.

e di uso molto comune. Selezionando quella desiderata (per esem-pio Fronte), cliccando poi sul pulsante Imposta Corrente e quindi suOK, nell’area di disegno viene visualizzata la vista scelta. Le assono-metrie predefinite hanno dei nomi che richiamano l’orientamentogeografico: SO per Sud Ovest, SE per Sud Est, NO per Nord Ovest eSO per Sud Ovest.

DISEGNO 3D

VISUALIZZAZIONE 3DCome già detto in precedenza, gli oggetti disegnati con un program-ma 3D possono essere visualizzati secondo varie modalità. AutoCADè in grado di mostrare gli oggetti secondo proiezioni parallele (con icomandi VISTA e PVISTA) oppure secondo proiezioni centrali (con ilcomando VISTAD). Inoltre, per facilitare il lavoro e l’orientamento nel-lo spazio, è possibile ottenere contemporaneamente sullo schermodelle immagini diverse dello stesso disegno (con i comandi FINESTRE).

� Vista

Il comando VISTA consente di ottenere una proiezione parallela deglioggetti disegnati. Scegliendo opportunamente la direzione di proie-zione si otterranno delle proiezioni ortogonali oppure delle assono-metrie.Digitando il comando VISTA, oppure selezionando Viste con nome…dal menu Visualizza, si apre una finestra che nell’area Viste propone:

• Viste con modello;• Viste layout; • Viste preimpostate.

I primi due tipi di viste elencano viste create dal disegnatore e poimemorizzate; nel terzo tipo, invece, appaiono delle viste predefinite

Vista predefinita: Alto Vista predefinita:SE assonometrico

Vista predefinita: SinistraVista predefinita: Fronte

Viste predefinite di uno stesso gruppo di solidi

� PVista

Se invece si volesse definire un punto di vista diverso da quelli prede-finiti, si può ricorrere al comando PVISTA. Esso richiede di fissare unadirezione che passi per l’origine degli assi cartesiani e per un puntodefinito dall’operatore. Questa definizione può avvenire mediantecoordinate del punto oppure con l’ausilio di una bussola e tre assi.La nuova vista può essere registrata con il comando VISTA, entrandonella finestra già nota; cliccando sul pulsante Nuova… si può digita-re il nome della vista e memorizzarla. Essa apparirà nell’elenco delleviste esistenti e potrà quindi essere riutilizzata.

Se si indicano le coordinate del nuovo punto di vista, l’oggetto vienemostrato secondo una proiezione parallela conseguente alla direzio-ne indicata. Per esempio, se il punto di vista viene definito dalle coor-dinate (–1,–1,–1,) la direzione di proiezione passa per l’origine e peril punto stesso, ed è inclinata rispetto al piano xy; la vista ottenuta inquesto modo è una assonometria dal basso.

Lo stesso gruppodi solidi delle visteprecedentivisualizzato conPVISTA (–1, –1, –1)

In wireframe

Senza spigolinascosti(con il comandoNASCONDI)

nota beneQuando una vista è ottenuta con una direzione perpendicolareal piano di lavoro impostato, appare una icona con una matitaspezzata, che sostituisce quella del sistema di coordinate.In questo modo si segnala che in quella vista non si possonoeffettuare operazioni di disegno.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Page 15: AUTOCAD Computergrafica - Zanichelli · • la facilità di stampa nelle fasi intermedie e finali, nelle dimensioni necessarie; • archiviazione comoda e funzionale degli elaborati.

15Copyright © 2014 Zanichelli Editore SpA, Bologna [5753]Questo file è un’estensione online dei corsi di disegno di Sergio Sammarone

� VistaD

Con questo comando si creano visualizzazioni in proiezione centra-le, cioè in prospettiva. L’oggetto disegnato in precedenza viene rappre-sentato mediante la definizione di un punto di vista e un punto dimira; in pratica è come se si facesse una fotografia, e proprio per que-sto motivo parecchi termini usati nelle opzioni di questo comandorichiamano la tecnica fotografica.

Il comando VISTAD (vista dinamica) subito dopo l’immissione pro-pone la selezione dell’oggetto da visualizzare, quindi il dialogo si aprecon la richiesta di una opzione:

[APpfot/Mira/Distanza/PUnti/PAn/Zoom/OBliquo/Sezione/Na-scondi/OFF/ANnulla]:

Come al solito, per indicare una delle opzioni proposte, è sufficientedigitare le sole lettere maiuscole dell’opzione scelta.

Le opzioni determinanti sono le seguenti.

• APpfot (apparecchio fotografico). Dispone l’apparecchio fotografico,cioè il punto di vista, posizionandolo rispetto al punto di mira me-diante l’immissione di due angoli: l’angolo dal piano XY (cioè l’an-golo che il raggio visivo deve formare con il piano XY) e l’angolosul piano XY dall’asse X (cioè la rotazione intorno al punto di mira).

• Mira (punto di mira). Con la richiesta di due angoli analoghi a quel-li di APpfot, viene definita la posizione del punto di mira. Cambian-do i valori di questi due angoli, si ha un effetto analogo a quello ot-tenuto ruotando la macchina fotografica senza modificarne il pun-to di vista.

• PUnti. Consente di definire la posizione sia del punto di mira sia diquello dell’apparecchio fotografico. I dati possono essere immessitramite coordinate o puntatore. In quest’ultimo caso il puntatoreacquista la forma di croce e disegna una linea elastica dal primopunto definito verso quello in via di definizione.

• Distanza. Consente di spostare l’apparecchio fotografico avanti oindietro lungo il raggio visivo definito in precedenza. Oltre a defi-nire la distanza del punto di vista, questa opzione attiva la vista inprospettiva. Quando questa vista è attivata, l’icona del sistema dicoordinate è sostituita da un’icona speciale ( ).

In definitiva, per ottenere una visualizzazione prospettica, dopo averselezionato l’oggetto e aver definito le posizioni dell’apparecchio fo-tografico e del punto di mira, bisogna anche definire la distanza, cheattiva la prospettiva.

FINESTRE NELLO SPAZIO CARTADisponendo di diverse visualizzazioni di uno stesso oggetto disegna-to in 3D, può risultare comodo disporre contemporaneamente di di-verse viste sullo schermo. In AutoCAD si può dividere lo schermo indiverse finestre.

Le visualizzazioni ottenute con i comandi VISTA, PVISTA e VISTAD

possono essere associate alle diverse finestre create nello Spazio Mo-dello (v. pag. C11).

AUTOCAD

angolo sul pianoXY dall'asse X

angolo dal piano XY

APpfotZ

Y

X

punto di mira

Definizione delladistanza e attivazionedella prospettiva

Definizione di APpfote punto di mira

Selezione dell'oggetto

APpfot

punto di mira

Finestre con visualizzazione 3D nello Spazio Modello.

Con la stessa procedura si possono creare finestre mobili diforma e dimensioni diverse nei singoli layout (v. pag. C11), operan-do quindi nello Spazio Carta. Selezionando con un clic una finestramobile, la si può spostare e ridimensionare agendo sui suoi grip. Lavista che però appare al suo interno non viene modificata finché siopera nello Spazio Carta. Se però si attiva il pulsante Carta nellabarra di stato, esso cambia in Modello e consente di operare sullafinestra di layout come nello spazio modello; quindi si possono ese-guire modifiche al disegno e alle sue visualizzazioni. Per tornareallo Spazio Carta si clicca di nuovo sul pulsante Modello della barradi stato.

Quando si lavora nello Spazio Carta, l’icona del sistema di coor-dinate è sostituita con quella riportata nel «nota bene».

In un layout, oltre a impaginare le diverse finestre, le si può cor-redare di finiture grafiche (bordi, didascalie ecc.) e stampare sullostesso foglio; tutte queste operazioni non sono invece realizzabilicon le finestre dello spazio modello.

Layout con finestre, cornici e scritte.

nota beneQuando si lavora nello Spazio Carta, l’icona del sistemadi coordinate è sostituita con quella riportata a fianco.

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •