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Appunti per una didattica della geografia attraverso il giornalismo Ilaria Romano - Giornalisti Nell’Erba (gNe) Bovino, 17 ottobre 2016

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Appunti per una didattica della geografia attraverso il giornalismo

Ilaria Romano - Giornalisti Nell’Erba (gNe)Bovino, 17 ottobre 2016

Expo Milano, 24 luglio 2015: Laura Marchini, corporate affairs manager Carlsberg Italia, intervistata da Ilaria Romano, gNe

1° settembre 2015

“[...] docente di scuola secondaria di I grado, per la classe di concorso A043 - ITALIANO STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA, GEOGRAFIA NELLA SCUOLA MEDIA”

...

18 ore di geografia

Le reazioni: insegnanti VS giornalisti

Povera!

E’ capitato a tutti

...all’inizio

Almeno non farà danni

Ti rifarai l’anno prossimo

La materia del futuro!

Che bello!

Potrai spiegare un sacco di cose

tu che hai fatto la giornalista

cambiamenti climatici migrazioni

mappestoria geopolitica

Meno male che la fa lei...

·

Geografia e giornalismo (ambientale)

Indicazioni nazionali per il curricolo, 2012La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita. È disciplina “di cerniera” per

eccellenza poiché consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza [...]. In un tempo caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di ogni parte del mondo, la geografia consente il confronto sulle grandi questioni comuni a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o di origine famigliare. La conoscenza geografica riguarda anche i processi di trasformazione progressiva dell’ambiente ad opera dell’uomo o per cause naturali di diverso tipo. [...] La geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici. L’apertura al mondo attuale è necessaria anche per sviluppare competenze relative alla cittadinanza attiva [...].

Altra irrinunciabile opportunità formativa offerta dalla geografia è quella di abituare a osservare la realtà da punti di vista diversi, che consentono di considerare e rispettare visioni plurime, in un approccio interculturale dal vicino al lontano. [...] la storia e le scienze sociali, con cui la geografia condivide pure la progettazione di azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale, affinché le generazioni future possano giovarsi di un ambiente sano. Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta all’inquinamento, sviluppo delle tecniche di produzione delle energie rinnovabili, tutela della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico: sono temi di forte rilevanza geografica, in cui è essenziale il raccordo con le discipline scientifiche e tecniche. Il punto di convergenza sfocia nell’educazione al territorio, intesa come esercizio della cittadinanza attiva, e nell’educazione all’ambiente e allo sviluppo.

La presenza della geografia nel curricolo contribuisce a fornire gli strumenti per formare persone autonome e critiche, che siano in grado di assumere decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente, con un consapevole sguardo al futuro.

Metodo gNe, 2016[...] passare dall'attuale Educazione Ambientale, con i suoi spesso vaghi obiettivi formativi, affidati per lo più a sporadici interventi di formazione o a singoli progetti extracurricolari, ad una Cultura Ambientale, fatta di esperienze, conoscenze e competenze specifiche, integrate nel curricolo di ogni grado di scuola, che ispirino modelli di comportamento e progetti di vita, percorsi professionali e iniziative imprenditoriali sostenibili. [...] creare le condizioni di apprendimento per una nuova coscienza ecologica, intesa come consapevolezza dell’importanza dell’ambiente come valore in sé, alla base di una sana prospettiva di vita e di sviluppo [...]. Per fare questo è assolutamente necessaria una metodologia didattica innovativa che renda l’alunno costruttore attivo del suo sapere. I ragazzi non possono essere solo fruitori di informazioni esterne, che sono soltanto il punto di partenza, ma occorre un sapere basato sull’esperienza diretta di conoscenza delle problematiche ambientali, locali e globali, che deve essere vissuto e divenire presupposto valoriale del proprio agire futuro. In quest’ottica i docenti gNe lavorano già da undici anni,durante i quali, forti di un legame in rete su tutto il territorio nazionale, hanno avviato in tempi“non sospetti” nelle proprie scuole di appartenenza l’attività di giornalismo come metodologia didattica innovativa per diffondere la cultura ambientale. [...] Il giornalismo ambientale si è rivelato un metodo laboratoriale efficace [...]. In quest’ottica il Metodo gNe, nell’ambito di quella didattica per competenze tanto auspicata dalla Legge 107/2015, si configura come una prassi laboratoriale, attiva e trasversale, già sperimentata in molte scuole d’Italia! I “pilastri” del Metodo gNe: EDUCAZIONE AMBIENTALE - EDUCAZIONE DIGITALE - GIORNALISMO/COMUNICAZIONE EFFICACE nella SCUOLA

Insegnare la geografia con gli strumenti del giornalismo:

due esperienze

1. gioco-quiz sull’Unione europea

● Chi: una classe seconda media● Quando: novembre 2015, 4 ore● Come: con metodo giornalistico (farsi domande, cercare risposte, utilizzare lo

spirito critico, selezionare fonti e informazioni, comunicare)● Cosa: un gioco-quiz per accogliere studenti delle elementari durante l’open day● Perché: per affrontare in modo interessante un argomento “noioso”; per

facilitare l’inserimento di uno studente straniero con scarsa conoscenza dell’italiano; per fare geografia con gli strumenti del giornalismo.

● docente-caporedattore → coordinamento, supervisione● classe-redazione → inclusività, lavoro di squadra● gioco per l’open day → compito di realtà ● individuare il lettore ideale (bambini in visita alla scuola e genitori) e calibrare

contenuti e linguaggio del quiz → competenze di comunicazione● ogni studente propone alcune possibili domande. La classe seleziona le domande

per il quiz → ricerca e individuazione della notizia● il docente divide gli studenti in gruppi → peer tutoring, cooperative learning● ogni gruppo scrive tre risposte (giusta/sbagliata/distrattore) per alcune

domande assegnate, cercando info su libri e internet → selezione e verifica fonti, verifica conoscenze disciplinari

● revisione, correzione, autovalutazione● output: il gioco-quiz (disclaimer: non importa il tipo di elaborato prodotto, ma la

modalità di pensiero che si attiva)

Prima bozza del quiz, dopo il lavoro di grupposono sottolineate le risposte corrette (proposte dai ragazzi come soluzione del quiz) sono riportate in corsivo le osservazioni dell'insegnante Gruppo 2:

1. Che cos’è il cuore economico dell’Europa? E’ il centro nobile dell’Europa / E’ la regione a maggiore concentrazione urbana, industrale e demografica d’Europa / E’ la banca principale d’Europa

2. Che cos’è l’euro? Una moneta internazionale usata in alcuni paesi d’Europa / Un marchio di fabbrica / La moneta italiana3. Quando è entrato in vigore l’euro? 1999 / 2002 / 20044. Cos’è il trattato di Schengen? Il trattato che permette ai cittadini europei di viaggiare in tutti i paesi della UE / La prima legge scritta giapponese

/ Un contratto che stabilisce la permanenza in Giappone5. Che cos’è un endonimo? Un’arena dell’antichità / Denominazione di un luogo nella lingua ufficiale / Un modello di auto sportiva6. Che cos’è un esonimo? Denominazione di un luogo in lingua straniera / Uno strumento musicale / Uno strumento agricolo tecnologico

Gruppo 3:1. Cosa significa la sigla UE? Unione Europea / Unione economica / Unione dell’Estonia2. Quale trattato ha istituito la cittadinanza europea? Trattato di Parigi / di Maastricht / di Schengen3. Qual è l’”inno europeo” e da chi è stato composto? Ode alla gioia, Beethoven / Fratelli d’Italia, Mameli / Rossija .... , Lenin4. Qual è la lingua ufficiale della Spagna? Castigliano / Catalano / Portoghese5. Cos’è l’Unione Europea? Unione di stati / Unione di banche / Unione di presidenti6. Che cos’è Eurolandia? Parco giochi dedicato all’euro / Unione di stati europei che usano l’euro / Unione di banche che usa l’euro7. Qual è lo stato più piccolo d’Europa? Monaco / San Marino / Città del Vaticano

Gruppo 5:

1. Quali di queste attività rientra nel settore secondario? Industria / Agricoltura / Catena di negozi2. Che cos’è il settore terziario? Settore che si occupa di tecnologie avanzate / Servizi / Trasporto navale – va rivista perché tutte le 3 risposte

potrebbero rientrare nel settore terziario3. Quante sono le lingue ufficiale dell’Unione Europea? 24 / 28 / 174. Quali attività rientrano nel settore terziario avanzato? Industrie riguardanti le tecnologie / Turismo e trasporti / Scuole pubbliche e infrastrutture5. Cos’è la toponomastica? Insieme di topi / Scienza che studia i nomi dei luoghi / Scienza che studia la fauna di un luogo6. Quando si è iniziato a fare acquisti con l’euro? 1999 / 2001 / 20027. Quali attività comprende il settore primario? Industrie alimentari / Attività legate al territorio (quindi il turismo sostenibile ci rientrerebbe? Va

spiegato meglio) / Studio sul territorio circostante

La prossima volta...Un quiz di questo tipo può essere reso interattivo, e quindi giocato con famiglie e altri studenti, utilizzando Kahoot.

2. La geografia in un giornalino di classe

● Chi: una prima media, molto curiosa e variegata● Quando: giugno 2016, 4 ore per progettazione e revisione + lavoro a casa e

impaginazione● Come: con metodo giornalistico (cercare la notizia, farsi domande, cercare

risposte, utilizzare spirito critico, selezionare fonti e informazioni, comunicare)● Cosa: un giornalino ● Perché: per dare significato al percorso svolto, soddisfare curiosità,

approfondire, usare la creatività, motivare, includere, sviluppare e valorizzare conoscenze e competenze di tutti e tutte.

● docente-caporedattore → coordinamento, supervisione● classe-redazione → inclusività, lavoro di squadra● giornalino o cartellone? “Giornalino, è più diverso” (compito di realtà)● si individua il lettore ideale (“la preside, le famiglie a cui raccontare

cos’abbiamo imparato e come lo abbiamo studiato, le altre classi) e il tipo di stile/linguaggio da usare → competenze di comunicazione

● gli alunni indicano argomenti preferiti e possibili approfondimenti → ricerca e individuazione della notizia

● il docente-caporedattore assegna i pezzi agli studenti-redattori● si condividono le norme redazionali → interdisciplinare con italiano● si fa il timone, da rivedere man mano che arrivano i pezzi● lavoro per sottogruppi con restituzione → peer tutoring, cooperative learning● revisione, autovalutazione, correzione● pubblicazione: feedback dei lettori (“Nonna se l’è tenuto lei!”)

Il mio primo editoriale… da professoressa

Geografia e giornalismo stanno bene insieme. E’ vero, lo penso perché sono di parte: amo i giornali e insegno geografia. Ma sono convinta che la capacità di interpretare paesaggi e fenomeni e la conoscenza dei meccanismi che “fanno” le notizie da cui siamo circondati rappresentino la bussola indispensabile a ogni cittadino per orientarsi nella complessità del mondo contemporaneo. [...] Curiosità e confronto sono stati al centro di ogni lezione. Lo studio della geografia si è intrecciato con le notizie ascoltate al telegiornale o nelle conversazioni degli adulti. Scrivere sugli argomenti affrontati in classe ha rappresentato così un esercizio di consolidamento della conoscenza e di costruzione di competenze (non solo disciplinari ma anche relazionali: fare un giornale, anche un giornale tra virgolette come questo, è un gioco di squadra). L’obiettivo dei ragazzi era la condivisione: raccontare a casa ciò che hanno studiato e pensato. Un proposito che ha valore didattico: come diceva il pedagogista Lucio Lombardo Radice (che cito a memoria), una cosa la si sa davvero solo dopo averla spiegata agli altri.

La prossima volta...L’attività è piaciuta molto sia agli studenti che alle famiglie e agli altri docenti della classe. Con più ore a disposizione si potrebbe approfondire il lavoro sulla tecnica giornalistica e coinvolgere anche i docenti di altre materie.

A costo zero si potrebbe inoltre realizzare un blog di classe o impaginare il giornale con software preinstallati o free (es. Scribus) e condividere online il link del lavoro finale.

Etica e tecnica giornalistica, le basi● primo, non copiare (è plagio, si scopre facilmente, non serve a nulla)● “la verità” e le bufale (imparare a verificare le fonti; fonti affidabili e fonti non

affidabili)● cos’è una notizia, cosa fa notizia● scrivere/raccontare per i lettori (compito di realtà)● come si scrive un pezzo (l’attacco, la conclusione, il tone of voıce)● ogni giornale è un lavoro di squadra● decidere il timone e modificarlo: quale pezzo è più “importante”?● dati, mappe e infografiche per raccontare storie● titoli

Dalla parte degli studenti: cosa si porta a casa● costruire l’informazione per imparare a “smontarla” (perché questa “notizia” è fasulla?)

● esercitare la curiosità● imparare a fare domande per ottenere risposte ● legittimazione (“sto facendo il giornalista”) → studenti protagonisti● partecipare alla costruzione del sapere ● problem solving (in redazione si fa “routinizzazione dell’imprevisto”)● apprendimento in prospettiva interdisciplinare● feedback immediato, riscontro da parte dei lettori/fruitori● competenze di cittadinanza● competenze, abilità e conoscenze spendibili in ogni lavoro (comunicazione

efficace, digitale, soft skills)

Dalla parte degli studenti: benefit (in)tangibili

“Nonna il giornalino se l’è tenuto”

Studentessa, prima media

“E molto spesso grazie alle mie conoscenze geografiche, che ho studiato, posso anche interaggire con gli argomenti degli ‘adulti’.

Il modo in qui studiamo la geografia per me va più che bene ed è anche molto efficace secondo il mio parere. E spero di poter continuare a studiare la geografia in questo modo”

Anonimo, seconda media

Dalla parte dei professori: punti di forzaIl giornalismo è:

● economico● inclusivo● motivante ● metodologia didattica innovativa● facilitatore di gestione della classe● facilitatore di rapporti interpersonali● strumento per la promozione di competenze

Dalla parte dei professori: opportunitàIl giornalismo è:

● catalizzatore di sinergie e contatti ● strumento di visibilità (metti la partecipazione a un Premio gNe…)● automatica documentazione dell’attività didattica● stimolo al problem solving● laboratorio● possibilità di alternanza scuola-lavoro● “innovazione senza permesso” (Marieva Favoino, giornalista e comunicatrice

pubblica, lo dice dei social network per la pubblica amministrazione)

Dalla parte dei professori: punti di debolezza...Bisogna:

● organizzarsi● collaborare● mettersi in discussione

...e “minacce”● resistenza ambientale al cambiamento e all’innovazione (“non ci sono le

abilità, manca la base per le competenze…”)

Competenze: quali? “Una come me non deve sapere scrivere bene. Che poi, che cosa significa saper scrivere bene? Mica lo devi mettere in poesia, il neutrino, se stai scrivendo un articolo.

Una come me non deve nemmeno amare la scrittura. Che poi, chi è che non ama scrivere? E sei sicuro di poter amare qualsiasi tipo di scrittura?

(Ho un’amica che una volta mi ha detto di non amare proprio per niente la scrittura, nemmeno quella di una email o di un messaggino. Ma io non riesco a capirlo. Eddai. Respirare ti piace? Infatti non sono mai tornata sull’argomento con lei).

Una come me deve saper usare le parole, riconoscere i contesti, creare cornici, far emergere idee, ok.

Ma una come me deve saper soprattutto scegliere, leggere, avere i contatti giusti, proporre, vendere e poi difendere.” Silvia Bencivelli, giornalista scientifica

Formarsi, come?

Il docente gNe è prima di tutto un docente. Che usa - e fa usare - la cassetta degli attrezzi del giornalista.

Giornalisti Nell’Erba e la Rete docenti gNe

creano spazi di riflessione sul “Metodo gNe”, e opportunità di formazione specifica.

gNe è sinergie tra scuola, giornalismo, ricerca, aziende...

Il giornalismo si impara “consumando le suole delle scarpe”.

Al lavoro!

Formate gruppi eterogenei. Ogni gruppo è una mini-redazione.

Esaminate il tema del Premio gNe11, Pantarei.

Scrivete la scaletta di un pezzo/un’inchiesta con cui vorreste partecipare al Premio.

Scrivete come distribuireste il lavoro tra i vostri studenti (cosa serve? chi lo fa? con quali mezzi/tempi?).

Poi partecipate veramente ;) Vi aspettiamo

www.giornalistinellerba.org

Ilaria Romano

insegnante giornalista

email [email protected] Twitter @verdeanice

Giornalisti Nell’Erba

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