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Attivit MuscolareLe cellule muscolari sono cellule eccitabili che rispondono alla stimolazione con un potenziale d'azione e con una contrazione.Si distinguono due tipi di Contrazione principali: Isometrica e Isotonica.CONTRAZIONE ISOMETRICAIn condizione isometrica il muscolo produce forza senza accorciarsi. Questa condizione si verifica quando si vuole sollevare un peso senza riuscirci o quando si deve sostenere un peso senza sollevarlo. Il muscolo non sviluppa alcun lavoro in quanto non sia ha spostamento. Una condizione isometrica molto importante quella dei muscoli antigravitari che regolano la postura. La contrazione comunque prodotta dal consumo di ATP e l'energia che si sviluppa viene utilzzata per produrre calore. Seppur il muscolo nel suo insieme non si accorcia, si ha accorciamento dei sarcomeri e allungamento della porzione elastica tendinea, producendo un'energia potenziale (Tensione Passiva) che pu essere srfuttata successivamente.

Lo sviluppo di forza in seguito ad uno stimolo unico detto scossa semplice. Essa caratterizzata da uno sviluppo di forza transitorio con una fase di salita, un picco e una fase di discesa. Se si applica un secondo stimolo, prima che la tensione sviluppata dal muscolo in seguito al primo sia caduta a zero, si ottiene una sommazione delle risposte e la tensione di picco raggiunge un valore pi elevato. Aumentando il numero degli stimoli la tensione sale ulteriormente fino a che non si raggiunge un livello di plateau che si mantiene finch non cessa la stimolazione e la tensione scende a zero. L'applicazione di pi stimoli consecutivi detta Stimolazione Tetanica e la risposta del muscolo detta Contrazione Tetanica o Tetano. Se durante il plateau la tensione oscilla si parla di tetano non fuso, mentre qualora ci non avvenisse si parla di tetano fuso.La tensione di una singola fibra non dipende dall'intensit dello stimolo purch questo superi la soglia (legge del tutto o nulla), mentre la forza sviluppata dal muscolo, nella sua interezza, aumenta all'aumentare degli stimoli che gli giungono (pot. D'azione).

Curva Tensione-LungezzaAl momento della dissezione il muscolo si accorcia, passando da una lunghezza Lo ad una lunghezza inferiore Le (Lunghezza di equilibrio). Per allungare il muscolo necessario che si applichi una forza. Tale forza passiva del muscolo dovuta alla distensione delle componenti elastiche dei tendini (Tensione Passiva). Nei singoli sarcomeri la tensione passiva minima ed dovuta alla Titina.La tensione sviluppabile da un muscolo cresce a partire da Le, raggiunge il massivo ad Lo e diminuisce a lunghezze superiori (Tensione Attiva).Tensione Passiva + Tensione Attiva = Tensione Totale del Muscolo.

CONTRAZIONE ISOTONICAIl muscolo in condizioni isotoniche si accorcia generando Forza e Lavoro.

La Forza che un muscolo sviluppa durante l'accorciamento non costante essendo interposte leve osse per sollevare il carico: la Fm dovr, infatti, opporsi a Fp x cos a e questo diminuir durante il sollevamento.

Il carico massimo sollevabile in tale contrazione sempre inferiore a Po.

I muscoli devono sviluppare grandi forze con piccoli accorcimenti mantenendo Lx sempre vicina ad Lo.

Un esempio tipico il sollevamento di un peso, in cui il L=Fp x S (in cui S rappresenta l'accorciamento del muscolo).

La VELOCIT DI CONTRAZIONE COSTANTE.

Se P1 < P2 la Contrazione isometrica dura di meno e dunque si ha minor latenza prima che si giunga all'accorciamento: Contrazione Isotonica.

Stimolazione --> Aumento Tensione -->T T>P= Contrazione Isotonica e quindi accorciamento --> Quando il muscolo si accorcia L Se la contrazione si mantiene, si osserva una diminuizione della V di accorciamento --> Contrazione Isometrica.

Curva Forza-Velocit

A carico pari a 0 (P=0) si avr la massima velocit di accorciamento del muscolo (Vmax).A carico pari a Po si avr velocit pari a 0 --> Contrazione Isometrica.A carico maggiore di Po ma minore di 2Po (contrazione eccentrica) si avr una velocit negativa, ossia un rilasciamento del muscolo.NB: Se considero la velocit in modulo, essa a P/2 maggiore rispetto a 3/2P, quindi a uguali variazioni di P, maggiori e minori di Po, si avranno velocit di allungamento e accorciamento del muscolo diverse.A carico pari a 2P il muscolo cede e la Velocit di allungamento aumenta moltissimo. Questo fenomeno dovuto al cedimento dei cross-bridge che non sono pi in grado di contrastare il peso applicato. Per quanto ci possa sembrare strano, questo fenomeno avviene normalmente quando, ad esempio, scendendo le scale o atterrando da un salto, i muscoli estensori degli arti inferiori (m.quadricipite femorale) si iperstendono. In tal modo essi fungono da ammotizzatori ed in tal modo non creano energia ma la assorbono. Questi fenomeni possono condurre comunque alla formazione di microtraumi che a lungo andare possono evidenziarsi con disturbi della funzione muscolare.

La Potenza del Muscolo=Carico x Velocit d'accorciamento. Se Po=0 o V=0 allora la potenza sar nulla.Si osserva empiricamente che la potenza massima sviluppabile si manifesta con carichi pari a 0,33Po, ricordando che Po il carico massimo che il muscolo pu sostenere con una contrazione di tipo isotonica.

L'accorciamento del muscolo avviene in due fasi:iniziale, rapida, sincrona con la caduta di forza dovuto al recupero elastico dei tendini;

lenta, a velocit costante.

La prima avviene a velocit molto elevata indipendentemente dall'entit del carico, mentre l'entit dell'accorciamento inversamente proporzionale al carico.La seconda varia al variare del peso in accordo con la relazione Forza-Velocit.