ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE E CULTURALI -ludico...Le montagne di Forni di Sopra offrono ampie...

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1 ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE E CULTURALI FORNI DI SOPRA FORNI DI SOPRA Un mondo inebriante di mirabili castelli, torri e colonne, forme incredibilmente ardite! così Julius Kugy descriveva la maestosità delle vette delle Dolomiti Friulane di Forni di Sopra. Ai piedi di questo magnifico scenario si estende Forni di Sopra, con le sue borgate di Vico, Cella e Andrazza; situato a 907 mt all’inizio della Val Tagliamento il paese gode di un clima di alta montagna. Ovunque si vada e si rivolga lo sguardo, ci si trova immersi nella natura e quando in primavera il sole asciuga l’umidità degli ultimi freddi sui prati, un’esplosione di colori inebria la vista. Da Forni di Sopra si accede anche al Parco delle Dolomiti Friulane (37 mila ettari), un vero paradiso geologico, ambientale e naturalistico. Costituito da vallate lunghe e strette il Parco rappresenta il luogo ideale per escursioni su sentieri sicuri e ben curati, sentieri tematici. Il patrimonio faunistico del Parco è decisamente rilevante: camosci, caprioli, marmotte, cervi fino all’aquila reale; non mancano di sorprendere le numerose specie di flora presenti. Le montagne di Forni di Sopra offrono ampie possibilità di svolgere attività sportive estive dalle più impegnative come il trekking, la mountain bike e le arrampicate, alle più blande come le salutari passeggiate nei boschi per respirare il profumo dei fiori, delle erbe spontanee e dei funghi, che in questa zona crescono numerosi. Forni di Sopra è un ottimo punto di partenza per scoprire anche il patrimonio culturale della Carnia: benché non frequentata come il vicino Cadore, la Carnia offre tantissimi spunti di interesse anche culturale, con numerose testimonianze di architettura rurale, i resti dei fortini della grande guerra e tante chiesette votive del ‘300 e ‘400 ricche di decorazioni artistiche. Le gite nelle malghe, nelle casere e nei rifugi della zona e le visite alle botteghe artigiane aiutano ad avvicinarsi e apprezzare anche la cucina tradizionale e i prodotti della terra, nonché gli usi e le tradizioni custoditi gelosamente dalla popolazione locale. 1° Torneo Dolomiti Friulane 27–30/06/2013 Forni di Sopra, Udine

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    ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE E CULTURALI

    FORNI DI SOPRAFORNI DI SOPRA

    Un mondo inebriante di mirabili castelli, torri e colonne, forme incredibilmente ardite! così Julius Kugy descriveva la maestosità delle vette delle Dolomiti Friulane di Forni di Sopra.Ai piedi di questo magnifico scenario si estende Forni di Sopra, con le sue borgate di Vico, Cella e Andrazza; situato a 907 mt all’inizio della Val Tagliamento il paese gode di un clima di alta montagna. Ovunque si vada e si rivolga lo sguardo, ci si trova immersi nella natura e quando in primavera il sole asciuga l’umidità degli ultimi freddi sui prati, un’esplosione di colori inebria la vista.

    Da Forni di Sopra si accede anche al Parco delle Dolomiti Friulane (37 mila ettari), un vero paradiso geologico, ambientale e naturalistico. Costituito da vallate lunghe e strette il Parco rappresenta il luogo ideale per escursioni su sentieri sicuri e ben curati, sentieri tematici. Il patrimonio faunistico del Parco è decisamente rilevante: camosci, caprioli, marmotte, cervi fino all’aquila reale; non mancano di sorprendere le numerose specie di flora presenti.

    Le montagne di Forni di Sopra offrono ampie possibilità di svolgere attività sportive estive dalle più impegnative come il trekking, la mountain bike e le arrampicate, alle più blande come le salutari passeggiate nei boschi per respirare il profumo dei fiori, delle erbe spontanee e dei funghi, che in questa zona crescono numerosi.

    Forni di Sopra è un ottimo punto di partenza per scoprire anche il patrimonio culturale della Carnia: benché non frequentata come il vicino Cadore, la Carnia offre tantissimi spunti di interesse anche culturale, con numerose testimonianze di architettura rurale, i resti dei fortini della grande guerra e tante chiesette votive del ‘300 e ‘400 ricche di decorazioni artistiche.

    Le gite nelle malghe, nelle casere e nei rifugi della zona e le visite alle botteghe artigiane aiutano ad avvicinarsi e apprezzare anche la cucina tradizionale e i prodotti della terra, nonché gli usi e le tradizioni custoditi gelosamente dalla popolazione locale.

    1° Torneo Dolomiti Friulane 27–30/06/2013 Forni di Sopra, Udine

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    ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE E CULTURALI

    Principali itinerari escursionisticiPrincipali itinerari escursionistici nella natura di Forni nella natura di ForniPercorribili sia da soli che accompagnati da una guida del posto, lungo i sentieri del Parco Naturale Dolomiti Friulane di Forni di Sopra (UD)

    • Giro dei laghetti e pinetaPasseggiata facile tra pinete, parco giochi e laghetti alpini• Passeggiata di PalasPasseggiata facile di km. 4 su pista forestale• Sentiero dei BambiniPasseggiata facile di km. 4 alla scoperta della natura, ideale per scolaresche e famiglie• Percorso BotanicoPasseggiata conoscitiva alla scoperta di piante e fiori lungo un percorso descrittivo• Anello di ForniPercorso facile di km. 15 tra boschi e prati limitrofi al paese• Truoi dal Von Nuovo percorso panoramico • Anello di BianchiPercorso panoramico di media difficoltà con partenza ed arrivo al Rifugio Giaf - ore 2,30 ca. • Escursione al Rifugio Flaiban PacheriniPercorso panoramico di media difficoltà lungo l'incontaminata Val di Suola, ore 2 ca. • Escursione al Rifugio Giaf Percorso facile su pista sterrata o sentiero, ore 1 ca. • Escursione al Rifugio Baita Som Picol Percorso facile su pista sterrata o sentiero, ore 1 ca. (raggiungibile anche in seggiovia) • Fortini del Miaron Percorso storico lungo pista forestale con arrivo nelle fortificazioni della Grande Guerra. Ore 2 partenza dal Passo Ma uria, semplice. • Clap di VarmostPunto panoramico d’eccellenza, raggiungibile in 20 minuti da malga Varmost (arrivo seggiovia) o in ca. 2 ore dal paese. • Forcella Scodavacca Percorso panoramico nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, per escursionisti allenati, ore 4. • Truoi dai Sclops Percorso spettacolare nel mezzo del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, per escursionisti allenati, ore 6. • Anel Alt di For Percorso a 360 gradi attorno all’ampia valle di Forni di Sopra, comprende Truoi dai Sclops ed il passaggio su tutte le malghe. Consigliato in tre giorni con pernotti nei rifugi e nelle malghe. Per escursionisti allenati. • Escursione alle malghe Percorsi medi di circa 2 ore (salita) con partenza dal centro abitato di Forni di Sopra per: Malga Varmost, Malga Val di Lavazeit, Malga Tartoi, Malga Tragonia, Malga Montemaggiore.Malga Varmost, raggiungibile facilmente anche attraverso la seggiovia, è una pratica base di partenza per visitare con un percorso relativamente facile le altre malghe, rimanendo sempre in quota.• Escursione alle principali cime fornesi Monte Pramaggiore e Monte Cimacuta. Per escursionisti allenati.

    Per informazioni ed escursioni: [email protected]

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    Principali Principali attività attività ludico sportiveludico sportive a Forni di Sopra a Forni di Sopra

    Dolomiti Adventure Park , Forni di SopraIl Dolomiti Adventure Park di Forni di Sopra - Dolomiti Friulane (UD) è inserito nel Gruppo Indianapark, il network italiano dei Parchi Avventura Outdoor. E' dotato delle più moderne "attrazioni naturali" ovvero di vari sistemi di passaggio in altezza tra un albero ed un altro mediante funi, passerelle, reti, pioli e "vertiginose" teleferiche ed inoltre di un'assoluta esclusiva nazionale denominata POWERFAN, un sistema (di brevetto inglese) che permette letteralmente di tuffarsi

    dalla cima di un albero! Un grande salto nel vuoto da un'altezza di 15 metri, legati ad una fune ad elevata resistenza che è collegata ad un sistema meccanico a garanzia di tenuta. Il parco dispone di circa 60 atèlier suddivisi in 8 percorsi di varia difficoltà e si rivolge a tutti coloro che intendono vivere l'emozione di una "passeggiata sugli alberi" lungo percorsi con diversi gradi di difficoltà e quindi adatti a tutte le fasce d'età. L'età minima per utilizzare le attrezzature è di soli 2 anni, grazie al percorso "Baby" che comprende attività facili e sicure ma molto "avventurose". Le avventure proseguono per i bambini alti fino a 130 cm su altri tre percorsi a loro dedicati, Percorso giallo, azzurro e verde. Solo chi supera senza problemi il percorso verde potrà accedere a quello successivo, il Blu.Naturalmente anche ragazzi e adulti che vogliono provare l'emozione di lasciarsi scivolare nelle vertiginose discese dalle "teleferiche" o attraversare ponti sospesi a 10 metri da terra possono assumere la propria dose di "adrenalina" sui tre percorsi a loro dedicati (blu, rosso e viola).Il percorso NERO, dedicato agli adulti, è decisamente il più alto e difficile. Non mancano comunque le performance di ragazzini che con spirito combattivo riescono a terminare il percorso ed aggiudicarsi così la lunga e meritata discesa in teleferica posta alla fine del tracciato.Il POWERFAN è un'attrazione per tutti, la possono utilizzare i più piccoli come le persone adulte, purché siano sufficientemente coraggiose per fare il grande salto...

    Il Parco delle Dolomiti Friulane, con le sue vallate lunghe e strette, è il luogo ideale per il trekking e le escursioni in mountain bike o a cavallo, su sentieri sicuri e ben curati.

    Il Parco è un area protetta del Friuli-Venezia Giulia ed è il parco naturale più grande della Regione poiché si estende per quasi 37.000 ettari. Fu istituito definitivamente nel 1996 come parco naturale regionale ed è situato nelle Prealpi Carniche. Il comprensorio, considerato di grande interesse geologico, ambientale e naturalistico, è caratterizzato da un alto grado di "wilderness", particolarmente percettibile grazie all'assenza di strade di comunicazione (sono presenti solo alcune vie di penetrazione in fondovalle e piste di servizio non collegate tra le grandi vallate) e difficilmente riscontrabile, per estensione, in altre zone dell'arco alpino. Caratteristica notevole del parco è il fatto d'essere

    attraversabile unicamente in assetto escursionistico, seguendo la rete sentieristica primaria, i percorsi tematici ed i rimanenti tracciati impegnativi.

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    http://www.for-adventure.it/it/powerfan.htmlhttp://www.for-adventure.it/it/powerfan.html

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    Principali attività Principali attività ludico sportiveludico sportive a Forni di Sopra a Forni di Sopra (continua)(continua)

    Gli incontri con la flora e la fauna nel Parco delle Dolomiti, sono sempre molto emozionanti perché genuini. Qui la natura è davvero pura e vi si trovano specie rarissime di orchidee selvatiche nonché magnifici esemplari di cervi e stambecchi, per dirne solo alcuni.

    Le ideali caratteristiche orografiche del fondovalle fornese, hanno permesso la realizzazione di un percorso per mountain bike lungo più di 20 km attraverso siti naturalistici suggestivi e contemporaneamente interessantissimi dal punto di vista tecnico, l’anello è in grado di soddisfare sia le esigenze del biker più smaliziato che quelle dei meno esperti.

    I malgari accolgono gli escursionisti con gioia e preparano per loro dei piccoli assaggi del formaggio di malga, burro e ricotta dai sapori inconfondibili o del latte appena munto.

    L’Adventure Climb Varmost è una ferrata da fare in tutta sicurezza, adatta a tutti, anche ai bambini più avventurosi, che da lassù si godranno dei paesaggi davvero indimenticabili.

    La scuola Regionale di Alpinismo delle Guide Alpine, in collaborazione con il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane organizza vari corsi di Canyoning (Torrentismo) nei favolosi ambienti dei torrenti fornesi. I più famosi sono il Torrente Tolina e il Torrente Rassie a Forni di Sotto, entrambi attrezzati con punti di protezione.

    Da più di trent'anni, Forni va orgogliosa della propria piscina comunale che recentemente integrata da una laguna per bambini e da uno scivolo.Di nuovissima realizzazione, il centro wellness completo di:- sauna a 8 e 12 posti- bagno turco- vasca fredda- vasca con flusso corrente- docce aromatiche- vasche idromassaggio- zona relax con lettini hi-fi

    Nella zona dei campi sportivi, ci sono aree attrezzate per i giochi dei più piccolini.

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    ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE E CULTURALI

    Principali itinerariPrincipali itinerari e attività e attività culturaliculturali a Forni di Sopra a Forni di SopraForni di Sopra è un ottimo punto di partenza per scoprire anche il patrimonio culturale della Carnia: benché non frequentata come il vicino Cadore, la Carnia offre tantissimi spunti di interesse anche culturale, con numerose testimonianze di architettura rurale, i resti dei fortini della grande guerra e tante chiesette votive del ‘300 e ‘400 ricche di decorazioni artistiche.

    Chi ama la storia, l’arte e l’architettura, o ha voglia di conoscere le tradizioni di questo vecchio borgo, deve assolutamente spingersi nel centro del paese alla scoperta dei suoi piccoli gioielli. Il Museo Rurale Fornese è un denso concentrato di storia locale, della caparbia vita legata alla montagna, della dignità, della fatica, della solidarietà comunitaria di questo paese, la sua realtà rurale nei suoi vari comparti: i trasporti invernali o estivi, la vita di casa, il lavoro nel prato, nel campo, nella bottega, nella stalla, la lavorazione del latte e del legno, nonché la tessitura di canapa e lino.

    Numerose sono le chiese, tra cui spicca la Parrocchiale di Santa Maria Assunta, nella frazione di Cella. La versione attuale della chiesa fu realizzata tra il 1835 e il 1841, ed è dotata del campanile più alto di tutta la Carnia, fatto unicamente di blocchi in pietra. All’interno ci si incanta di fronte ai tre altari lignei dei Comuzzi.

    Vale la pena di visitare anche la chiesetta di San Floriano, monumento Nazionale e gioiello

    della piccola frazione di Forni di Sopra (Cella): la chiesa è decorata nel presbiterio da un ciclo di affreschi di Gianfranco da Tolmezzo, datati 1500 (Dottori della Chiesa, Santi, Madonna con il Bambino). Spicca il polittico di Andrea Bellunello (1480), in cui entro una cornice gotica sono dipinti San Floriano al centro, varie figure di Santi negli scomparti laterali, l'Annunciazione e la Resurrezione nelle cuspidi.

    Il Castello di Sacuidic è stato scoperto e restaurato molto recentemente. Secondo gli studi effettuati il castello risale al XIII e serviva da dogana per le merci in transito sui terreni dei Savorgnan (chiamati Forni Savorgnan). Grazie alla sua posizione strategica era un valido punto di osservazione, ma durante i suoi anni più bui, funse anche da zecca clandestina (il ritrovamento di molte monete false da parte degli archeologi, sembra convalidare questa tesi).

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    Principali itinerari e attività Principali itinerari e attività culturaliculturali a Forni di Sopra (continua) a Forni di Sopra (continua)

    I LABORATORI per far rivivere la storia medievale fornese

    Forni di Sopra ha origini celtiche ed il primo documento che ne attesta l’esistenza risale al 778 d.C. E’ stata per lungo tempo considerata distinta dal resto della Carnia, per la sua dipendenza dalla famiglia Savorgnan che la ricevette, così come la vicina Forni di Sotto, dai Patriarchi di Aquileia.I laboratori sono adatti per grandi e piccini e sono preceduti (a seconda del laboratorio) da una visita guidata a uno dei due monumenti più rappresentativi della storia antica fornese: il Castello di Sacuidic oppure alla Chiesetta di San Floriano. Entrambi i siti sono raggiungibili con una lunga e piacevole passeggiata.

    Attività artigianali nel medioevo: la lavorazione del cuoio.Arti e mestieri nel Medioevo: un percorso all’interno delle attività produttive ricostruite attraverso la restituzione che ne ha fatto l’arte, le miniature e le testimonianze della cultura materiale. Verranno illustrate le diverse fasi della lavorazione del cuoio fino all’oggetto finito. Ci si soffermerà per la parte pratica sullalavorazione del cuoio: è prevista la progettazione e la realizzazione di una scarsella in eco-cuoio, in cui poter riporre monete o piccoli oggetti. L’elaborato finale rimarrà al partecipante.

    Frammenti di luce. La tecnica dell’affrescoIl laboratorio si propone di introdurre i partecipanti ad una pratica artistica molto antica e diffusa su tutto il territorio montano del Friuli Venezia - Giulia. Ad una parte teorica introduttiva sulla tecnica dell’affresco, seguirà la parte pratica che vedrà coinvolto ogni partecipante nella realizzazione di un piccolo affresco personale su diun supporto da noi fornito. Verranno seguite le principali fasi della tecnica dell’affresco, dalla preparazione del cartone, la foratura, la stesura dell’intonaco sul supporto, lo spolvero e l’affresco utilizzando colori naturali. Verranno fornite informazioni dettagliate sui Santi e sulle attestazioni sul territorio carnico. L’elaborato finale rimarrà al partecipante.

    Tra codici e pergamene. La rilegaturaIl laboratorio si propone di introdurre i partecipanti alle principali tecniche di rilegatura in uso negli scriptoria e nelle biblioteche dei più importanti monasteri medievali europei, attraverso alcuni esempi portati direttamente dall’operatore. Durante il laboratorio i partecipanti impareranno e sperimenteranno alcune semplici tecniche di rilegatura artigianale ideali per realizzare semplici quaderni e blocchi di appunti. Gli elaborati finali rimarranno al partecipante.

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    EEscursioni guidate in pullman partendo da Forni di S.scursioni guidate in pullman partendo da Forni di S.ESCURSIONE A SAURIS per tanta buona gastronomia e botteghe artigiane

    Sauris, si trova a soli 30 minuti da Forni di Sopra ed è il comune più alto della Regione Friuli Venezia Giulia. I primi insediamenti risalgono al XIII secolo. Secondo le leggende popolari, la comunità di Sauris fu fondata da due soldati tedeschi che, stanchi della guerra, fuggirono dal loro paese e si rifugiarono in questa valle isolata ed impervia. Come ogni leggenda, anche questo racconto ha un fondo di verità: i primi abitanti, infatti, giunsero da qualche valle al confine tra la Carinzia ed il Tirolo attorno alla metà del 1200.

    Oggi Sauris è una località turistica all'avanguardia, per vacanze all'insegna della natura e dello sport , conservando però un’attenzione alle tradizioni religiose e simboliche.

    Per chi decide di passare qualche giorno a Sauris, si possono organizzare passeggiate a cavallo, escursioni alle malghe, gite in mountain bike e quad, nonché canyoning e corsi di cucina Carnica.

    In molti scelgono Sauris per gustare delle vere squisitezze gastronomiche, come per esempio il famoso prosciutto Sauris o la birra locale. In onore di questo alimento tipico, ogni anno a fine luglio viene organizzata la Festa del Prosciutto; un itinerario gastronomico che giuda i turisti

    attraverso il centro storico per degustare oltre all’ottimo prosciutto, anche piatti tipici quali gnocchi, carni alla griglia, formaggi, piccoli frutti e dolci.

    La necessità di praticare un’economia di autosufficienza dovuta all’isolamento, ha costretto gli abitanti di Sauris ad ingegnarsi per realizzare sul posto i principali manufatti di uso quotidiano. L’intaglio e la lavorazione del legno erano praticati, accanto alle attività primarie dell’agricoltura e dell’allevamento, dalla maggioranza degli uomini, che nei mesi invernali si dedicavano ai lavori di carpenteria e alla costruzione e riparazione di attrezzi ed utensili. I più abili ricavavano dal legno d’acero le dalmine e le maschere carnevalesche. Un maggior livello di specializzazione era richiesto nell’attività dei fabbri, dei tessitori e dei sarti. In ogni frazione era presente una fucina, nella quale il fabbro forgiava le parti in ferro degli attrezzi e dei mezzi di trasporto (carri, slitte). Questo artigiano svolgeva anche le funzioni del maniscalco. I capi di abbigliamento e di biancheria venivano confezionati interamente in valle. Durante l’inverno le donne cardavano e filavano le fibre tessili (lino e canapa coltivati in loco, lana). Queste attività vengono oggi ricordate nelle botteghe artigiane locali.

    Pranzo al sacco fornito dall’hotel o in alterativa con supplemento, presso ristoranti locali.

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    Escursioni guidate in pullman (continua)Escursioni guidate in pullman (continua)

    ESCURSIONE IN VAL PESARINA, la valle degli orologi e panorami stupendi. Abbinabile alla visita di Sauris

    La Val Pesarina si estende per una ventina di chilometri sulla direttrice ovest-est dalla Forcella di Lavardet, che la collega al Cadore, alla confluenza dell'omonimo torrente, che la incide per tutta la sua lunghezza e dal quale prende il nome, con il fiume Degano tra Ovaro e Comeglians. La valle offre splendidi paesaggi fatti di prati verdi e fitti boschi, piccoli paesini di montagna ricchi di tradizione e folklore, posti splendidi tutti da scoprire. In Val Pesarina (o canale di San Canciano) natura e tradizioni si fondono in un connubio di paesaggi, colori e sensazioni davvero unici e sorprendenti. La zona è stata nei secoli un importante via di transito commerciale tra Carnia e Cadore. Qui il tempo sembra davvero essersi fermato. La valle in particolare Pesariis è stata nel passato una delle aree produttive più importanti della montagna friulana. A partire dal 1725, ha preso avvio la produzione di orologi da torre della città fratelli Solari esportati in tutta Europa allora come oggi.

    Museo dell’Orologio (Pesariis):Il Museo dell'Orologeria Pesarina è stato inaugurato nel 1996. Attualmente si trova, in parte,

    nella sede provvisoria dell'ex Albergo Val Pesarina, in parte presso lo stavolo di Casa Bruseschi vicino alla chiesa. Nella prima sede si possono vedere gli orologi da torre - dai più antichi con gli ingranaggi in ferro, a quelli in ottone del 1800 a quelli infine del Novecento a ricarica automatica. Nella seconda si trovano invece prevalentemente la produzione di orologi del secolo appena trascorso, i rivoluzionari orologi senza lancette, gli orologi piloti, le timbrature e la produzione degli artigiani locali ancora operanti in Val Pesarina.

    Case Carniche:I primi edifici raccoglievano sotto lo stesso tetto l'abitazione, la stalla ed il fienile e sono edifici chiamati a corpo semplice mentre gli edifici denominati "Case Carniche" ad archi e volti subiscono un'evoluzione "nobile". Le coperture si presentano fortemente inclinate (45° e oltre) ed il manto di copertura è di tegola di argilla di produzione locale. Prima ancora le case erano completamente in legno ed il manto di copertura all'inizio era in paglia e poi in scandole (asticelle di legno spezzate con l'ascia seguendo la venatura del legno per dargli maggior tenuta e durata). Per quanto riguarda gli elementi decorativi sono costituiti dai portali e dai riquadri in pietra delle forature, dagli intagli e dagli incastri delle parti lignee, dalle pitture murali, dagli elementi di arredo urbano, quali fontane e recinzioni in pietra. Lo spazio urbano veniva utilizzato dalla comunità per lo svolgimento di buona parte delle attività quotidiane. Tipici esempi a Pesariis sono la piazza Ustin, il Borgo Chiacut, il Borgo Vischia che rappresentano l'esempio fisico e funzionale di un piccolo centro, un microcosmo di vita e lavoro.

    Pranzo al sacco fornito dall’hotel o in alterativa con supplemento, presso ristoranti locali.

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    ESCURSIONE A TIMAU per un tocco di storia

    Il Museo della Grande Guerra 1915/18Il museo, organizzato dall'A.N.C.R. - Sezione di Timau, dall'A.N.A. - Gruppo di Timau e gestito dall'Associazione Amici delle Alpi Carniche, con il patrocinio del Comune di Paluzza, consiste in una vasta raccolta di cimeli bellici italo - austriaci, reperiti quasi totalmente sui monti circostanti Timau: Cresta Verde, Cellon, Pal Piccolo, Freikofel, Pal Grande e circa un migliaio di documenti ed inedite immagini fotografiche che testimoniano le drammatiche vicende della Grande Guerra sulla linea del fronte denominato "La Zona Carnia".

    Tra i reperti più interessanti figurano: un canone "Skoda" calibro 75/13 del 1915, grossi proiettili di artiglieria italo - austriaci, una palla di cannone da 145 kg. abbandonata a Timau dall'esercito napoleonico, un supporto per fucile a specchi per i tiratori scelti austriaci, una corazzatura metallica per "Arditi", un'ogiva di proiettile austriaco cal. 420 del peso di 400 kg., una mitragliatrice austro-ungarica, una piastra da mortaio italiana da 200 kg., una bombarda di medio calibro, ricche raccolte di decorazioni, monete, francobolli, lettere e cartoline d'epoca.

    Le Portatrici CarnicheNelle sale 6 e 7, sonno esposti i cimeli delle Portatrici Carniche ed una documentazione fotografica della costruzione del monumento a loro dedicato ed inaugurato nel 1992. Le Portatrici, per le quali il Gen. Lequio, Comandante il settore "Carnia", ebbe parole di altissima stima e plauso, operarono volontariamente ed erano una vera forza di supporto ai combattenti al fronte. Erano adibite per i rifornimenti sino alle prime linee, con carichi di 30/40 kg. Furono compensate con una lira e mezza per viaggio.

    Timau/TischlbongNelle stesse sale, sono altresì esposti i costumi e gli attrezzi di uso comune della popolazione di Timau/Tamau/Tischlbong, isola linguistica di parlata tedesca risalente al XII secolo.

    Il Museo all'aperto della guerra in montagna 1915-18Realizzato dall'Associazione Dolomitenfreunde al Passo di Monte Croce Carnico e sul Pal Piccolo, costituisce l'ideale integrazione alla vista dei Musei di Timau e di Kötschach- Mauthen. L'ingresso è gratuito, ma consigliamo di effettuare l'escursione solo dalla tarda primavera all'autunno.

    Il Tempio Ossario di TimauL'opera di trasformazione dell'antico Santuario del Cristo in Tempio Ossario fu realizzata negli anni 1936/37; venne inaugurato nel novembre 1937 e consacrato nel maggio 1939. All'interno e all'esterno del Tempio, vi sono custodite le spoglie di 1764 caduti provenienti dal Fronte dell'Alto But e dintorni.

    Pranzo al sacco fornito dall’hotel o in alterativa con supplemento, presso ristorante locale a Timau o in Austria.

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    ESCURSIONE A TOLMEZZO, la capitale della Carnia per un po’ di cultura e shopping

    Cittadina dal volto pulito e suadente, con qualche bella via porticata ed importanti palazzi, tra cui quello di Jacopo Linussio, antesignano dei capitani d’industria, la cui fabbrica di linerie, modernissima per concezione di lavoro, faceva concorrenza nel Settecento alle maggiori fabbriche d’Europa. Chi vuole sapere com’era la Carnia nei secoli passati, quali le abitudini degli abitanti, il loro modo di affrontare le difficoltà della vita in un ambiente spesso ostile, la loro religiosità, la loro quotidianità insomma, deve visitare il Museo di Tolmezzo, dove in tanti anni di appassionata ed intelligente ricerca l’illustre studioso (nonché senatore) Michele Gortani ha raccolto migliaia di oggetti provenienti dalle case del territorio.Un museo che ha pochi uguali in Italia, collocato in una terra che ancora sorprendentemente e fortunatamente non rinnega ritmi di vita tradizionali.

    l Museo carnico delle Arti e Tradizioni Popolari è il risultato del paziente lavoro di ricerca del Sen. Prof. Michele Gortani (1883-1966) svolto sul territorio della Carnia a partire dal 1920. Attualmente la raccolta è allestita nelle sale del secentesco Palazzo Campeis nel centro storico di Tolmezzo.

    Il materiale etnografico esposto, che riguarda tutti gli aspetti della vita, delle tradizioni e dell'arte della Carnia dal XIV al XIX secolo, è raccolto in trenta stanze ed è così ricco da rendere il Museo Carnico uno dei musei etnografici più importanti a livello europeo. Al suo interno alcune sale sono disposte seguendo la ricostruzione degli ambienti: si possono così ammirare la cucina col "fogolâr", la camera con armadi e cassepanche intagliati, il tinello, le botteghe degli artigiani.

    Vi sono poi specifiche sezioni dedicate ai lavori tradizionali, ai ferri battuti, ai pesi e misure, ai costumi popolari, alla tessitura, ai ricami ed ai pizzi. Di grande interesse per la storia del costume, la ricca collezione di ritratti che animano le pareti del Museo. Una sala infine, interamente dedicata alla religiosità popolare, documenta anche questo aspetto di fondamentale importanza nella vita quotidiana delle genti carniche.Fra le curiosità, una ricchissima collezione di maschere e una pregevole raccolta di strumenti musicali.

    Pranzo al sacco fornito dall’hotel o in alterativa con supplemento, presso ristoranti locali.

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    ESCURSIONE TRA I VIGNETI FRIULANI e CIVIDALE

    Quando si giunge nella Valle del Collio, in Friuli, l’impressione è proprio quella di essere in un’altra epoca, lontani dalla frenesia e dal chiasso delle moderne città. Questi sono luoghi dove l’eco di antiche gesta cavalleresche e di tradizioni secolari vivono ancora intatte. Dove il profumo del mosto o dei prodotti tipici della terra pervadono gli ambienti, e dove le abitudini quotidiane sono cadenzate dal lento rintocco di campane.A Capriva del Friuli visita della Villa Russiz, con degustazione di vini.Quella dell'azienda agricola Villa Russiz è una storia di grandi intuizioni e di generosità, di passione, impegno sentimento e tradizione. La grande intuizione è quella del conte francese Teodoro de La Tour che, nel 1869, colse per primo l'essenza che ha fatto grandi nel mondo i vini del Collio: quello straordinario microclima in grado di offrire i massimi benefici nell'incontro fra i venti freschi delle alpi Giulie e le brezze marine del vicino Adriatico, entrambi addolciti nelle colline perfettamente esposte di Capriva del Friuli.Ne nacque quella che ancora oggi è la base fondamentale di Villa Russiz: nuove varietà più adatte al territorio e in grado di sviluppare la qualità ai massimi livelli, una meravigliosa cantina a grandi volte completamente interrata, una passione e un impegno costante per la cura dei dettagli dai filari, alla cantina, alla bottiglia.

    Proseguiamo per il Castello di Spessa che per configurazione e grado di conservazione rappresenta il monumento simbolo dei Castelli del Friuli. In cima a una collina, la torre merlata svetta tra il verde del parco e dei vigneti che lo circondano: è uno degli elementi originali della struttura. Le cantine sono scavate in profondità in epoca medievale e sono le cantine più antiche del Collio. Il castello è stato protagonista di avventurose vicende storiche ed nel 1773 ha ospitato anche Giacomo Casanova, che, nelle sue Memorie, decantò gli ottimi

    vini della tenuta.Poche regioni italiane sono tanto ricche di castelli medioevali come il Friuli.Il motivo è da ricercare nella posizione strategica di queste terre a confine con paesi e popoli invasori che per secoli hanno imposto la costruzione di opere difensive.Romani, longobardi, ottoni, sassoni, fino ai Patriarchi di Aquileia e ai veneziani, tutti contribuirono, ognuno con un proprio stile, all’edificazione di queste opere monumentali. Manieri, rocche e mura, costituiscono oggi un importante patrimonio di circa 300 fortificazioni.Alla visita alle cantine di invecchiamento del Castello di Spessa segue nei saloni medioevali la degustazione di 3 vini e un buffet con piatto caldo e prodotti tipici. I vini in degustazione comprendono le due etichette Castello di Spessa e La Boatina.Dopo pranzo si prosegue per Cividale del Friuli, una delle più interessanti cittadine del nord-est italiano grazie al suo patrimonio artistico, culturale e storico. Cividale fu fondata dai Romani tra il 56 ed il 50 a.c. quando Giulio Cesare vi stabilì il Forum Iulii, dal quale successivamente derivò l’attuale nome della regione chiamata appunto Friuli. Cividale è inoltre nota per le proprie radici Celtiche, Longobarde e Veneziane delle quali ancora oggi si possono ammirare notevoli testimonianze artistiche.Si visiteranno Piazza Duomo con il quattrocentesco Palazzo Comunale, il Palazzo De Nordis (esterni) e la Cattedrale dedicata a S.Maria Assunta. Non potrà mancare la visita al Museo del Duomo, che custodisce la più importante raccolta di scultura longobarda in Italia, il cui capolavoro è il Battistero di Callisto, dalla forma di edicola ottagonale e decorato da colonnine e capitelli. Il celeberrimo “Tempietto Longobardo”, è in assoluto la più importante e meglio conservata testimonianza architettonica dell'epoca longobarda, risalente al VIII secolo d.C.

    1° Torneo Dolomiti Friulane 27–30/06/2013 Forni di Sopra, Udine

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    ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE E CULTURALI

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    ESCURSIONE ALLE TRE CIME DI LAVAREDO, Cadore Dolomiti, patrimonio dell’Unesco

    Le Tre Cime sono le vette più famose delle Dolomiti, un mito nel mondo dell’alpinismo. Sono raggiungibili da Misurina come dalla Valle di Sesto e regalano una visione mozzafiato, spalancandosi davanti agli occhi, dal Rifugio Locatelli. La strada panoramica a pedaggio che sale da Misurina basterebbe da sola a giustificare l'escursione. Il panorama sulle Dolomiti è indescrivibile...Le tre cime si ergono miracolosamente compatte, armonicamente allineate, splendide per forme e colori sul grande piedestallo coperto da bianche colate di ghiaie.Delle Tre Cime, la più alta è la Grande, ossia la centrale (2999 m), la seconda è la Cima Ovest

    (2973 m); la Cima Piccola è più bassa, ma è la più elegante per lo slancio delle forme, tra cui spicca quella dello Spigolo Giallo, alpinisticamente molto famoso.

    Pranzo al sacco fornito dall’hotel.In alternativa al pranzo al sacco, con un supplemento, si può organizzare il pranzo in un rifugio (rifugio Auronzo o simile).

    1° Torneo Dolomiti Friulane 27–30/06/2013 Forni di Sopra, Udine

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    ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE E CULTURALI

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    ESCURSIONE A POFFABRO, ERTO, CASSO, La diga del Vajont

    Risale al 1339 il primo documento in cui si parla di Poffabro. Nei secoli XVII-XVIII Poffabro era sotto il governo della Serenissima. In questo periodo il borgo rivolse agli amministratori veneziani la richiesta di esenzione dalle tasse in quanto "Commun poverissimo".Nel 1976 il terremoto del Friuli causa diverse distruzioni al paese che dovette essere ricostruito, riscoprendo così le antiche tradizioni e vennero recuperate le caratteristiche abitative e architettoniche della montagna friulana.

    La forza magica di

    Poffabro sta nell'effetto incantatore delle pietre arenarie o calcaree tagliate al vivo, e dei balconi di legno, elementi architettonici schietti e austeri. Altra particolarità è rappresentata dalle corti chiuse accessibili attraverso uno stretto arco, e dalle lunghe schiere di abitazioni di pianta cinque-seicentesca.L'unicità del borgo sta nella completa assenza di palazzi signorili, grandi chiese con grandi ricchezze artistiche, bensì dalla presenza di capitelli votivi sparsi ovunque e di chiesette minori.

    Proseguendo verso ovest, incontriamo due borghi, Erto e Casso, che grazie alla loro architettura di montagna in un primo momento semplice, ma allo stesso tempo straordinaria, sono stati dichiarati monumento nazionale. Erto e Casso hanno conservato il tipico aspetto rurale che ti fa immaginare come era la vita in montagna, un tempo legata alle tradizioni, alle usanze, all'artigianato, all'agricoltura e all'allevamento del bestiame.I due borghi hanno dialetti, credenze e tradizioni diverse.

    L'unica cosa che, purtroppo, li accomuna è il disastro del Vajont avvenuto nel 1963 che ha spazzato via un particolare stile di vita. Anche se nel corso degli anni i due borghi sono stati ricostruiti, l'unica cosa che non è stata cancellata è la purezza e la freschezza dell'aria di montagna.Per non dimenticare la tragedia del Vajont del 1963, è stato aperto il centro visite di Erto "Uno Spazio alla Memoria" che ripercorre nel dettaglio le fasi della disgrazia, dalla progettazione della diga alla sentenza conclusiva del processo.

    Pranzo al sacco fornito dall’hotel o in alterativa con supplemento, presso ristoranti locali.

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    ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE E CULTURALI

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    ESCURSIONE A AQUILEIA E TRIESTE

    Aquileia è il più importante sito archeologico della regione.Fondata dai Romani, Aquileia raggiunse il suo picco di massimo splendore nel primo secolo D.C. successivamente divenne un importante centro di diffusione del Cristianesimo e sede del patriarcato.Visita guidata della splendida Basilica Patriarcale e alle due cripte.La basilica conserva all'interno il più grande mosaico pavimentale di tutto l'Occidente), Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO (non è previsto l'accesso alle cripte). La prima costruzione della Basilica risale all'anno 313 d.C. per opera del vescovo Teodoro, fu poi modificata più volte fino all'aspetto attuale dell' XI secolo (con modifiche risalenti al XIII secolo).

    Dopo Aquileia ci spostiamo a Trieste che fu il maggior porto marittimo dell’impero Austro-Ungarico. Oggi la città mantiene l’impronta mitteleuropea; testimonianza della sua storia sono i numerosi palazzi neoclassici o liberty del bellissimo centro. Le grandi tradizioni culturali sono sempre vive e innumerevoli sono le proposte di spettacoli, mostre, concerti. La tipicità di Trieste emerge anche nella gastronomia e nei luoghi di ritrovo, bellissimi i suoi antichi caffè e singolari i piccoli buffet dove assaggiare il “misto caldaia”. Piazza Unità per superficie è la più grande piazza d'Europa che si affaccia sul mare.. Il complesso del Castello di S. Giusto domina la città.

    Prima del rientro, si prosegue per la visita al Castello di Miramare, ubicato a qualche Km dal centro di Trieste, a picco sul mare. La visita sarà libera: è previsto il biglietto d’ingresso al Castello e al parco. Questo splendido castello venne costruito per volere di Massimiliano d'Asburgo, Arciduca d'Austria e imperatore del Messico per farne la propria dimora da condividere con la moglie Carlotta del Belgio. È circondato da un grande parco di circa 22 ettari caratterizzato da una grande varietà di piante, molte delle quali scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi attorno al mondo, che compì come ammiraglio della marina militare austriaca. Tutte le camere sono perfettamente conservate ed arredate e la quasi totalità sono vista mare. Gli arredi sono originali e comprensivi di ornamenti, mobili e oggetti risalenti alla metà del XIX secolo. In questo castello fu ospite più volte la famosissima imperatrice d'Austria-Ungheria Elisabetta di Baviera, moglie dell'Imperatore Francesco Giuseppe, nota ai più con il nome di “Sissi”.Ingresso e visita guidata del castello e del grande parco.

    Pranzo al sacco fornito dall’hotel. Con un supplemento, si può organizzare un pranzo tipico a base di pesce.

    1° Torneo Dolomiti Friulane 27–30/06/2013 Forni di Sopra, Udine