ATTIVITÀ PRINCIPALI L'ETF NEL 2004 · comunità internazionale ha cercato di riportare la pace e...

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ISSN: 1725-7360 ATTIVITÀ PRINCIPALI L'ETF NEL 2004

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ISSN: 1725-7360

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ATTIVITÀ PRINCIPALIL'ETF NEL 2004

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LA FONDAZIONE EUROPEA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALEÈ IL CENTRO DI EXPERTISE DELL’UNIONE EUROPEACHE SOSTIENE I PROCESSI DI RIFORMA DELL’ISTRUZIONE EDELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE NEI PAESI TERZINELL’AMBITO DEI PROGRAMMI DI RELAZIONI ESTERNEDELL’UNIONE EUROPEA

ATTIVITÀ PRINCIPALIL'ETF NEL 2004

Questo documento è una traduzione. Per eventuali dubbi inerenti l’accuratezza delleinformazioni contenute, vi preghiamo di fare riferimento alla versione originale inglese.

Numerose altre informazioni sull'Unione europeasono disponibili su Internet consultandoil portale Europa (http://europa.eu.int).

Una scheda bibliografica figura alla fine del volume.

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficialidelle Comunità europee, 2005

ISBN 92-9157-429-5ISSN 1725-7360

© Comunità europee, 2005Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.

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PREFAZIONE

Il 2004 passerà alla storia come una pietra miliareper l'integrazione europea. In maggio l'Unioneeuropea ha accolto otto paesi dell'Europa centrale eorientale e le isole mediterranee di Malta e Ciprodopo più di un decennio di intensi preparativi.

Per la Fondazione europea per la formazioneprofessionale (ETF), il 2004 è stato un anno di altricambiamenti di carattere estremamente pratico,come quello avvenuto a livello direttivo in luglio,quando Muriel Dunbar è subentrata a Peter deRooij, che aveva guidato l'agenzia nei suoi primidieci anni di attività. Verso la fine del 2004 si èinsediata a Bruxelles una nuova Commissione, checomprende membri degli ex paesi partner dell'ETF.

Il 2004 è stato anche l'anno in cui ha preso formaun nuovo quadro politico comunitario per le relazioniesterne. La nuova politica europea di vicinato, unitaall'attenzione sempre crescente riservata allosviluppo delle risorse umane, comporta l'assunzionedi un ruolo importante per l'ETF.

La presente pubblicazione illustra come l'ETF abbiaprontamente tenuto conto delle implicazioni di talicambiamenti nell'attività svolta nel 2004. Si trattatuttavia più di una semplice istantanea delcoscienzioso operato dell'agenzia, in quanto siproietta nel futuro descrivendo in quale modo glisforzi che hanno fatto dell'adesione avvenuta nel2004 un tale successo e gli insegnamenti tratti nelfrattempo possano servire per l'ulteriore sviluppodell'Europa e delle regioni ad essa limitrofe.

L'Unione europea non è una comunità isolata. Deveinteragire con i paesi che dovrebbero costituire lasua «cerchia di amici». A prescindere dal fatto che ilfine ultimo della cooperazione sia o meno la futuraadesione all'Unione europea, lo sviluppo sociale,politico ed economico dei paesi vicini è per noi unaquestione di enorme importanza. Tenuto contoinoltre che il loro sviluppo dipende in larga misurada quello delle risorse umane, abbiamo laresponsabilità e l'interesse a continuare a sostenereil miglioramento dei loro sistemi di istruzione e

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formazione professionale con tutti i mezzi di cuipossiamo disporre.

Negli anni che hanno preceduto il 2004, laFondazione europea per la formazioneprofessionale ha dimostrato di essere stata in gradodi unire le competenze di 15 Stati membri avantaggio di dieci paesi candidati. Oggi puòaggiungere l'esperienza diretta di questi paesi alsuo patrimonio di risorse. Ne consegue che l'ETF sitrova in una posizione ancora migliore persostenere l'assistenza fornita dall'Unione europeaper lo sviluppo delle risorse umane nei paesilimitrofi.

Ján Figel’

Commissario dell'UE per l'Istruzione, la formazione,la cultura e il multilinguismo

Ján Figel’, Commissario europeo per l’Istruzione, la formazione,

la cultura e il multilinguismo

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INTRODUZIONE

Dopo aver assunto in luglio l'incarico di direttoredella Fondazione europea per la formazioneprofessionale (ETF), sono lieta di avere l'opportunitàdi ripercorrerne l'attività svolta nel corso del 2004.Questo tipo di riflessione sul passato costituisce unprezioso strumento che può consentire di trarreindicazioni sulla strada da seguire. Inutile affermareche questo è particolarmente importante per unnuovo direttore.

Gli ultimi anni sono stati contrassegnati da tensionie conflitti, alcuni dei quali hanno interessato leregioni in cui l'ETF opera. L'impegno con cui lacomunità internazionale ha cercato di riportare lapace e di ricostruire il tessuto delle società coinvolteè stato tuttavia incoraggiante.

L'Unione europea ha svolto un ruolo di primo pianonell'ambito di tale comunità, cercando di aiutare isuoi vicini più prossimi e quelli più distanti a viverein armonia gli uni con gli altri e a sviluppareeconomie forti e stabili. Tale processo promuove lapace e la stabilità, la diffusione dei valoridemocratici nonché l'apertura di nuovi mercati per ibeni e i servizi; contribuisce inoltre alla creazione diposti di lavoro e ad allentare la pressione migratoria

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Muriel Dunbar, Direttore dell’ETF

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e le tensioni sociali, accrescendo le opportunità dicui le persone possono usufruire nel proprio paese.

Nel 2004 l'ETF ha continuato a coadiuvare questoprocesso, intervenendo in qualità di istituzioneeuropea e a fianco degli Stati membri dell'UE e dialtri importanti organismi quali le Nazioni Unite, laBanca mondiale e l'OCSE. Operando nel quadrodella politica comunitaria, l'ETF ha sostenutociascuno dei suoi paesi partner nel cammino versola stabilità economica e sociale.

Lo sviluppo di un mercato del lavoro flessibile,fondato su una base di capacità professionaliaggiornate, costituisce un fattore fondamentale in talsenso. Avvalendosi della propria competenza,nonché di quella disponibile nei 25 Stati membridell'UE e in altre agenzie internazionali, l'ETF hacontinuato a fornire consulenza e orientamento airesponsabili politici nei paesi partner per aiutarli arispondere a tale sfida.

Le pagine che seguono evidenziano alcune delleattività svolte dall'ETF lo scorso anno e i progressiche sono potuto essere compiuti di conseguenza.La prima parte del documento illustra il contesto incui l'ETF opera: l'Unione europea – allargata conl'ingresso di dieci nuovi Stati membri che erano expaesi partner dell'ETF – in un'economia globale cherichiede un costante adeguamento dell'offerta edella domanda di capacità professionali,adeguamento che può essere conseguito soloattraverso un processo di continuo insegnamento e

apprendimento su una scala di proporzioni senzaprecedenti.

La parte introduttiva è seguita da esempi delleattività dell'ETF nel 2004. Il resoconto del lavoro dianalisi, delle valutazioni, delle attività pilota dellaFondazione e del suo coinvolgimento nelprogramma Tempus fornisce un'idea dell'ampiaserie di questioni tecniche che devono essereaffrontate sulla strada verso la crescita e la stabilitàin campo economico e sociale. Aiuta inoltre a capirequali siano le dimensioni del compito con cui i paesipartner devono confrontarsi.

I risultati incoraggianti dimostrano che lo sviluppodelle conoscenze e delle capacità professionali èdavvero determinante. Lavorando intensamente perpromuovere lo sviluppo delle risorse più preziose dicui disponiamo – le risorse umane – si compionopassi avanti verso una maggiore stabilità eprosperità non solo nell'Unione europea, ma in unvicinato europeo che si estende molto al di là deiconfini dell'Unione europea.

Muriel Dunbar

Direttore, Fondazione europea per la formazioneprofessionale

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UN CONTESTO POLITICO IN EVOLUZIONE

Buon vicinato

Nel 2004 l'Unione europea è riuscita a fare quelloche solo quindici anni fa sarebbe stato ritenutoimpossibile: ha posto fine alla spaccatura che avevadiviso l'Europa per mezzo secolo, con l'ingresso dipaesi dell'ex blocco orientale nell'Unione europeaquali membri a pieno titolo.

Nonostante tale espansione, l'Europa si estendeancora ben oltre l'area delimitata dai confinidell'Unione europea. In un'economia globale,l'Unione europea non può vivere in isolamento. Perpromuovere stabilità e prosperità sonoindispensabili buoni rapporti di vicinato. L'UE vivepertanto in costante dialogo e interazione con ungruppo di paesi limitrofi culturalmente molto diversi.

L'UE ha svolto, e continua a svolgere, un ruolocentrale nell'opera di sostegno internazionale afavore della riforma economica e politica e dellapromozione di una maggiore stabilità nei Balcanioccidentali. Resta ancora molto da fare in questaregione, tuttavia la situazione si è trasformata nelcorso degli ultimi due anni. I sistemi democratici sisono sviluppati in misura considerevole e tutti ipaesi sono impegnati ad avvicinarsi all'Unione

europea, che è di gran lunga la maggiore fonte diassistenza nei Balcani occidentali.

L'UE si preoccupa in modo particolare che ilMediterraneo non diventi una linea di divisionegeostrategica tra economie efficienti e menoefficienti e tra sistemi sociopolitici diversi. I dirigentieuropei cercano di approfondire il dialogo e diinstaurare partenariati economici e politici con ipaesi dell'Africa settentrionale, del vicino MedioOriente e oltre. Il partenariato euromediterraneo halo scopo di creare una zona di pace e di stabilitàbasata su valori condivisi e di costituire una regionedi prosperità reciproca attraverso uno spazio dilibero scambio e un mercato unico con i paesi delMediterraneo.

L’allargamento dell’UE nel maggio 2004 ha portato

cambiamenti e nuove sfide

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L'Unione europea allargata deve anche continuare aprestare attenzione ai suoi rapporti strategici con gliex paesi sovietici dell'Europa orientale e dell'Asiacentrale. È nell'interesse di tutti evitare che si creiuna nuova linea di divisione in Europa. L'UEincoraggia lo scambio economico e politico inquesta parte del mondo attraverso il programmaTacis, che fornisce sostegno per la riformaistituzionale e amministrativa, il settore privato e lariduzione della povertà e si è rivelato efficace nelridurre molte delle tensioni e delle preoccupazionidel passato.

Questo tipo di programmi specifici per le varieregioni sono strumenti importanti nella politicaeuropea di vicinato (PEV), che è emersa nel 2004allo scopo di condividere i benefici del recenteallargamento dell'UE con alcuni paesi che adessoconfinano con l'Unione europea (cf. il testo nelriquadro). L'obiettivo politico è molto semplice: unacerchia di paesi che condividono valori comuni eche mirano a instaurare fra loro uno stretto rapporto,in modo da rafforzare la stabilità, la sicurezza e ilbenessere di tutti gli interessati ed evitare che siaprano nuove linee di divisione tra l'UE allargata e ipaesi vicini.

Fino al 2006, gli aiuti finanziari ai paesi interessaticontinueranno ad essere erogati attraverso iprogrammi MEDA e Tacis, che nelle prospettivefinanziarie per il periodo 2007-2013 saranno tuttaviasostituiti da uno strumento europeo di vicinato e dipartenariato estremamente semplificato. È previstala partecipazione ai normali programmi comunitarianche se, e questo è un aspetto importante perl'istruzione e la formazione professionale, nonancora attraverso il programma Leonardo da Vinci.

Il modo preciso in cui il sostegno e la cooperazionesaranno attuati dopo il 2007 è ancora lasciatodeliberatamente aperto. Questo spiega in parte ilmotivo per cui siano state rivolte tante domande aKarl Fredrik Svedang della DG Relazioni esternequando ha illustrato la PEV nelle riunioni regionalidel comitato consultivo dell'ETF svoltesi a Torinonel novembre 2004. La sua risposta alla domanda«Fino a che punto potremo arrivare?» è stata: «Èuna questione di volontà politica».

Cerchia di amici

La politica europea di vicinato (PEV) è la conseguenza politicadiretta della volontà della Commissione precedente di sostenereattivamente quella che l’ex presidente Romano Prodi definiva«una cerchia di amici» attorno all’Unione europea. I suoi obiettiviguideranno la cooperazione con i paesi partner dell’ETF esclusiquelli con una prospettiva di adesione, la Federazione russa el’Asia centrale, ma inclusi i paesi del Caucaso.

I suoi obiettivi sono:

• condividere i benefici dell’allargamento anziché creare nuovelinee di divisione all’interno dell’Europa e attorno ad essa;

• promuovere il buon governo e le riforme;

• creare la cosiddetta «cerchia di amici»: un’area di pace,stabilità e prosperità basata su valori condivisi e interessicomuni.

È importante sottolineare che l’ulteriore allargamento dell’UE nonè uno degli scopi della PEV. Inoltre, la PEV non sostituisce glistrumenti giuridici e istituzionali esistenti, come gli accordi diassociazione o il processo di Barcellona.

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La creazione di una «cerchia di amici» attorno all’Unione

europea è uno degli obiettivi della politica europea di vicinato

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Stabilire la rottaIn quale modo i paesi dei Balcani occidentali possono trarre il massimoinsegnamento dall’esperienza dell’adesione all’UE? Questa è stata unadelle domande fondamentali rivolte ai delegati in occasione della riunionedel decimo anniversario del comitato consultivo dell’ETF svoltasi aDurazzo, in Albania, il 21 e 22 giugno 2004. Nell’elenco di risposte assaiampio si annoveravano le seguenti: chiarire con esattezza qualiinsegnamenti politici sono stati tratti dai paesi candidati, svolgere unmaggior numero di riunioni regionali, aumentare le visite di studio, se lecircostanze lo consentono e incoraggiare i paesi della regione adassumere il controllo delle loro relazioni con gli Stati membri dell’UE.

La riunione ha offerto ai partecipanti un gran numero di stimolantiopportunità di contribuire allo sviluppo di attività nella regione. Passandoal caso specifico della riforma dell’istruzione e della formazioneprofessionale in Albania, i delegati hanno appreso che attualmente soloil 16% degli allievi è iscritto in scuole professionali, in quanto il sistemanon soddisfa le esigenze dell’industria. Il pessimismo si è tuttaviatrasformato in ottimismo negli ultimi 18 mesi, grazie ad un maggiorecoinvolgimento delle parti sociali e ad un aumento del numero distudenti.

Una visita ad una scuola professionale locale ha confermato il nuovoottimismo. Una fondazione internazionale aveva aiutato il personalelocale molto motivato a trasformare questa scuola in crisi in un istituto diformazione efficiente che fornisce corsi di riparazione di autoveicoli e diidraulica. «Questa scuola è uno stimolante esempio di cooperazioneinternazionale e dell’importante legame tra formatori e mercato dellavoro», ha detto Peter de Rooij, che si è recato a Durazzo nell’ultimasettimana di lavoro in qualità di direttore dell’ETF.

Nel contesto della recente espansione dell’UE e della possibilità diapplicare ai paesi candidati l’esperienza acquisita dai nuovi Stati membri

nelle riforme dell’istruzione e formazione professionale, i partecipantihanno ripercorso i progressi compiuti nel 2004 e quindi si sono divisi invari seminari per contribuire a definire il programma di lavoro dell’ETFper il 2005.

La riunione si è conclusa con i delegati che hanno espresso il loropieno sostegno al programma di lavoro dell’ETF per il 2005. Leproposte e le idee emerse nella riunione del comitato consultivotenutosi a Durazzo sono state sottoposte al consiglio diamministrazione riunitosi il 9 novembre 2004 a Torino perl’approvazione finale.

Gli sviluppi nel settore dell’istruzione e della formazione professionale nei

Balcani occidentali sono stati al centro della riunione del comitato

consultivo svoltasi a Durazzo, in Albania, nel mese di giugno 2004

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IL NOSTRO LAVORO NEL 2004

Il 1o maggio è stata celebrata, con feste e fuochid'artificio, l'adesione di dieci dei nostri ex paesi partnerall'Unione europea. Nei dieci anni precedenti,avevamo lavorato con migliaia di persone in questipaesi per preparare i professionisti, i sistemi e lepolitiche nel settore della formazione per lacooperazione europea su un livello di parità. Abbiamotrasmesso la competenza degli Stati membri dell'UEalla regione, definito e attuato attività pilota, sostenutolo sviluppo dell'istruzione superiore attraverso ilprogramma Tempus e creato reti per favorire il flussodi informazioni relative al mercato del lavoro e alla

formazione. Per noi, l'adesione dei dieci nuovi Statimembri ha segnato la fine di un lungo processo dimessa in rete a livello di dimensione interpersonale,di guida delle riforme, di promozione dellecompetenze e di potenziamento delle capacità diintegrarsi nei processi, nelle politiche e nelle istituzionieuropee.

Tenuto conto che la crescita economica di tali paesisupera quella dei «vecchi» Stati membri e che gliindicatori relativi all'istruzione lasciano sperare in unadeguato sviluppo delle risorse umane nel più lungoperiodo, nel maggio 2004 le prospettive di

Il 2004 è stato un

anno di

cambiamento e di

sviluppo per

l’Europa e l’ETF

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un'integrazione armoniosa nell'Unione europea eranodavvero molto brillanti.

Preparare i sistemi di istruzione e formazioneprofessionale e i mercati del lavoro dei dieci paesicandidati per l'adesione all'Unione europea è stataun'opera immane. Nel frattempo, avevamo elaborato ungran numero di informazioni che tracciavano un quadrodei progressi delle riforme, delle attività e delle strutturedelle parti interessate. La stretta cooperazione con lanostra agenzia consociata, il Centro europeo per losviluppo della formazione professionale (Cedefop), nelperiodo che ha preceduto l'adesione ha assicurato chenessuna di queste risorse andasse sprecata. Abbiamoconsegnato i file dei paesi con tutte le principalipubblicazioni e un «vademecum» dell'istruzione e dellaformazione professionale in ciascun paese. Abbiamoaiutato i nostri osservatori nazionali a prepararsi per lapartecipazione alla rete di riferimento e di competenzedel Cedefop (ReferNET) e le parti interessate nei nuoviStati membri a prepararsi per la partecipazione adaltre reti del Cedefop.

Un esempio oggi come in passato

La Lituania offre l’esempio più significativo dell’effetto dell’attivitàdell’ETF sulla riforma dell’istruzione e della formazioneprofessionale nei nuovi Stati membri. Operando dall’interno delministero dell’Istruzione, l’osservatorio nazionale lituano si èrapidamente trasformato in una fucina di idee innovative inmateria di riforma dell’istruzione e della formazione professionale.Già alla fine degli anni 90, il ministero aveva contribuito al suofinanziamento di base e l’ufficio era diventato il laboratorionazionale per l’analisi delle esigenze del mercato del lavoro, leindagini settoriali e regionali e le attività pilota.

In un progetto sostenuto dalle autorità finlandesi, l’ETF avevacontribuito ad istituire un centro regionale per la formazione aMarijampole. Il centro era un partenariato di sette istituti diformazione esistenti nella regione che sono diventati molto piùefficienti unificando l’attività amministrativa, la definizione deiprogrammi di studio, i centri di risorse e i materiali didattici.Disposizioni giuridiche stabilite prima dell’avvio del progetto nehanno garantito la sostenibilità e nel giro di pochi anni questomodello di successo è stato applicato in tutto il paese.

Attualmente membri dell’Unione europea, nel 2004 i lituani hannoospitato un gruppo di colleghi del Kirghizistan per condividerel’esperienza acquisita in un processo di riforma dell’istruzione edella formazione professionale attuato con successo. In Lituaniaoggi l’ex unità di riforma dell’istruzione e della formazioneprofessionale di Phare è diventata l’unità nazionale di gestionedel Fondo sociale europeo, mentre l’osservatorio nazionale fa oraparte del centro metodologico del ministero lituano dell’Istruzione.

Trarre insegnamento dai modelli di successo in altri paesi

è uno dei principi fondamentali dell’ETF

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Peter de Rooij fornisce informazioni all’organizzazione consociata

dell’ETF, il Centro europeo per lo sviluppo della formazione

professionale (Cedefop)

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Indicazioni importanti

Il grado di successo dell’attuale allargamento dell’UE avràconsiderevoli ripercussioni sull’attività dell’ETF neiprossimi anni. «La prima fase di allargamento forniràalcune importanti indicazioni sul modo in cui dovremoprocedere con il sostegno dell’UE per quanto riguarda losviluppo delle risorse umane in altri futuri Stati membri»,ha detto l’ex direttore dell’ETF Peter de Rooij nel maggio2004. «Abbiamo lavorato molto per aiutare i paesicandidati a prepararsi per l’adesione, ma solo dalConsiglio di Lisbona l’istruzione e la formazioneprofessionale hanno conquistato nei programmi politicieuropei il posto che effettivamente meritano. È statoraggiunto un consenso unanime sull’importanza diadeguare l’istruzione e la formazione alle esigenze di unasocietà della conoscenza. È stato anche raggiunto unaccordo sul rafforzamento della cooperazione europeanel campo dell’istruzione e della formazione professionaleattraverso il processo avviato a Copenaghen nel 2002.Ne consegue che oggi abbiamo un’ottima opportunità dipreparare ancora meglio i futuri Stati membriall’adesione».

«La sfida principale per l’ETF nei prossimi anni saràanticipare i nuovi indirizzi politici dell’UE», ha affermatoPeter de Rooij. «L’Unione europea sta riflettendo sui suoilimiti fisici. È probabile che un’UE futura includerà iBalcani e gli attuali paesi candidati, ma è improbabile chein seguito l’espansione continui ulteriormente. Ciò rendela nuova politica di vicinato molto più che una semplicefase di passaggio obbligata. La politica sarà molto diversada come era quando i nuovi membri erano i principalidestinatari del sostegno e l’obiettivo finale era l’adesione.La nuova politica consisterà nell’aiutare i paesi nella «piùampia regione europea» a diventare più prosperi e stabili,senza lo scopo finale di includerli nell’UE. La Fondazioneeuropea per la formazione professionale deve pertantosfruttare tutta l’esperienza acquisita con la prima serie diadesioni per preparare la nuova serie e quindi utilizzaregli insegnamenti che vi si possono trarre per lo sviluppo diun buon vicinato».

Anche Muriel Dunbar, che è subentrata a Peter de Rooij,è ottimista riguardo al futuro dell’ETF nel quadro dellanuova politica europea di vicinato. «Se si consideral’istruzione e formazione professionale come unostrumento per lo sviluppo economico, l’ETF ha unmandato molto stimolante e impegnativo da compiere»,ha dichiarato in una recente intervista. «È fondamentaleche l’Unione europea si adoperi per lo sviluppo di fortieconomie nei paesi vicini, per la creazione di nuovimercati per i beni e i servizi e per la gestione diun’occupazione sostenibile. Una zona cuscinetto forte eprospera attorno all’Unione europea contribuirà adalleviare i problemi migratori e le tensioni sociali».

Peter de Rooij,

Direttore dell’ETF, 1994-2004

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Decennale dell'ETF

Nel giugno 2004 abbiamo celebrato il decennaledella Fondazione con un ricevimento a VillaGualino, la sede dell'ETF a Torino. Il ricevimento haanche segnato il commiato di Peter de Rooij,direttore dell'ETF per i primi dieci anni, e ilpassaggio di consegne al suo successore, MurielDunbar.

È stata pubblicata una cronistoria dei primi diecianni dell'agenzia dal titolo Decennale della

Fondazione europea per la formazione

professionale. Il documento è un vivace resocontodi un decennio di considerevoli progressi compiuti.Gran parte del testo è stata pubblicata riportando leesatte parole delle persone direttamente coinvolte.

Sviluppo della competenza

Nel 2004, nell'ambito di un processo di valutazione,abbiamo effettuato un inventario di tutte le attivitàcercando di trovare denominatori comuni. Uno degli

aspetti più sorprendenti che abbiamo avuto modo diconstatare è che, a livello internazionale, il sostegnoallo sviluppo dell'istruzione e della formazioneprofessionale sembra essere meno imperniato sugliesperti, dando più spazio al dialogo. Oggi leconoscenze e le competenze vengono condivise ecostruite con i paesi partner, anziché esseresemplicemente divulgate. In parole povere, dinorma non chiediamo più ad un consulente discrivere una relazione su un determinatoargomento, ma conseguiamo sempre più i nostriobiettivi riunendo le persone attorno a un tavolo. Ilnostro lavoro si basa più sul dialogo e sullo scambioe questo vale sia per il nostro sviluppo organizzativosia per le attività esterne.

Il lavoro analitico sui principali temi inerentiall'istruzione ed alla formazione professionale sisvolgeva nell'ambito dei cosiddetti «gruppi tematici»e di specifiche riunioni di esperti. Dopo averconsiderato le implicazioni dell'inventario, ci siamoresi conto che era necessario allineare piùstrettamente il lavoro tematico alle attivitàprogettuali e che occorreva farlo attraverso unmaggiore dialogo all'interno dell'ETF. Verso la finedel 2004, le attività di sviluppo delle competenzesono state riconfigurate in un nuovo quadro cheoffrirà una serie più ampia di strumenti per losviluppo della competenza per i responsabili deiprogetti e nazionali dell'ETF e maggiori opportunitàdi discussione sullo sviluppo della competenza nellaFondazione nel complesso. In questo modo, ciauguriamo di collegare l'apprendimento in ambitoorganizzativo e lo sviluppo individuale in manierapiù integrata.

Dall'inventario è anche emerso che l'ETF potrebbeutilizzare meglio la tecnologia. Ne consegue che nel2005 cercheremo di estendere il lavoro tematico allecomunità di consulenza tecnica online. Un classicoesempio di apprendimento in ambito organizzativo è

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Un ricevimento a Villa Gualino nel mese di giugno 2004,

ha segnato il decennale di attività dell’ETF

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eLearning nei paesi partner

La condivisione della competenza non è un processo a sensounico, dall’Unione europea verso i paesi partner. Questo concettoè illustrato con estrema chiarezza dall’esempio dellacooperazione dell’ETF con Israele nel settore dell’eLearning.

Nel 2004 è stata pubblicata una relazione di analisi che ha fattoseguito a una decisione originariamente adottata nel 2001 diintensificare la cooperazione con Israele nel campodell’eLearning.

La relazione descrive in quale modo Israele usa soluzioniinteressanti e innovative per affrontare il problema universale dicolmare il divario digitale, in particolare nei casi in cui tale divarioabbia un carattere generazionale.

Alla fine degli anni 90 in Israele vennero distribuiti computer ecollegamenti a Internet a migliaia di famiglie. In un primomomento il paese aveva previsto di fornire in questo modo 30 000computer, tuttavia da una valutazione compiuta dopo che eranostati consegnati i primi 10 000 emerse che, sebbene i destinatari

dell’iniziativa fossero quelli giusti e i computer venissero usati, ibambini forse non erano il gruppo che doveva esseremaggiormente convinto dei vantaggi derivanti dal possesso di uncomputer.

Le attività dell’iniziativa vennero in parte riorientate verso icittadini più adulti, definendo un programma di collegamentomultigenerazionale attraverso il quale ai giovani allievi venivachiesto di insegnare ai cittadini più vecchi.

Esempi come questo e gli insegnamenti da essi tratti possonoessere utilizzati nell’Unione europea, ma anche in altri paesipartner. Il lavoro svolto con Israele è a doppio senso: leconclusioni della relazione di analisi vengono utilizzate in Israeleper attività di monitoraggio, come nel campo della formazione diinsegnanti e formatori, e l’ETF integrerà le buone prassi e leconclusioni generali della relazione nel nuovo programmaMEDA-ETE.

Gli adulti sono l’obiettivo principale di recenti iniziative di eLearning

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stato infatti un progetto di eLearning (cf. testo nelriquadro), che ha rappresentato un primo passo intal senso.

Con il passare del tempo i temi e le relative attivitàdi analisi forniranno contributi per il programma dilavoro, gli studi relativi ai vari paesi e i progettipilota. I progetti attuati nel 2004 si sono basatimaggiormente sui temi su cui si è concentratal'attenzione negli anni precedenti. Essi sono stati lanaturale conseguenza delle attività svolte nel 2003e di seguito ne viene fornita una breve descrizione.

Il mercato del lavoro informale

Per molti anni l'economia informale è stata in largamisura considerata un'attività al limite dellacriminalità e pertanto in gran parte ignorata. Per leorganizzazioni dei donatori occidentali era spessodifficile giustificare l'investimento di fondi, ancheminimi, in questo settore. Negli ultimi tempi è statotuttavia rivalutato il ruolo dell'economia informale aldi fuori dell'Europa occidentale.

Ne consegue che alcuni donatori internazionali orasi rendono conto che ha senso occuparsi delleesigenze di qualifiche professionali di coloro chelavorano nel settore informale. Si tratta, per lastragrande maggioranza di queste persone, dilavoratori in buona fede, che spesso peròdispongono di limitate qualifiche professionali e sicollocano ai livelli più bassi della scala sociale. Laconseguenza è sovente una situazione didisoccupazione di massa e di lunga durata. Perfornire un esempio delle dimensioni del problema, inalcuni paesi dell'Asia centrale il mercato del lavoroformale è così sottosviluppato che il settoreinformale occupa fino al 50% della popolazioneattiva.

I governi ora stanno iniziando a riconoscere checercare semplicemente di abolire il settore informalenon è una soluzione e che è necessario effettuareulteriori ricerche sul modo in cui le persone in talesettore acquisiscono le capacità professionali. Iresponsabili politici dell'Unione europea hanno datoprova di un'analoga volontà di cambiare il loro mododi pensare. Ad esempio, il fulcro del programmaTacis si è spostato e ora tiene conto delleripercussioni del settore informale sulla transizioneeconomica, sull'alleviamento della povertà e sullosviluppo economico e sociale a livello locale.

Da quando l'ETF ha iniziato a valutare il ruolo dellaformazione nell'aiutare le persone che lavorano auscire dal settore informale, la competenzasviluppata al riguardo è stata applicata globalmentea tutte le attività progettuali. Nel 2004 l'Albania èstata scelta per un'indagine sull'economia informalee la formazione. Il dipartimento dell'ETF che sioccupa di allargamento ed Europa sudorientale ha

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iniziato lo studio nel settembre 2004 e i risultatidell'indagine dovrebbero essere disponibili nelsecondo trimestre del 2005.

Sviluppo locale e riduzione della povertà

Nell'Asia centrale l'ETF sta conducendo unprogetto triennale per individuare il ruolo delleiniziative di formazione locali nella riduzione dellapovertà. Il progetto è stato inizialmente attuato inKazakstan, Kirghizistan e Uzbekistan, dove è statoeffettuato un inventario della attuali attività diformazione locali pubbliche e private. Nel 2004 irisultati di tali analisi sono stati divulgati a unpubblico più ampio e il progetto è stato esteso inmodo da includere i paesi del Caucaso e ilTagikistan. I principali utilizzatori delle relazionisono le delegazioni della Commissione europea.Tutte annoverano tra le loro priorità la riduzionedella povertà e lo sviluppo locale.

Il progetto ha consentito di ottenere un quadrodell'attuale attività di formazione, ma il suo ambitova ben al di là della semplice analisi. Uno deirisultati teorici del progetto è, ad esempio, unquadro per lo sviluppo locale, che attualmente l'ETFsta definendo e che sarà adattato per renderloutilizzabile in altri paesi partecipanti con partner diKazakstan, Kirghizistan e Uzbekistan che fungonoda mentori nel progetto esteso.

La competenza sviluppata in questo campo,all'interno dell'ETF e nell'Unione europea nelcomplesso, sarà sempre più utilizzata in attivitàprogettuali negli anni a venire. Lo sviluppo locale ein particolare gli effetti positivi dei partenariati localisono un tema fondamentale nell'Unione europea enel nostro lavoro con i paesi partner. I partenariatilocali sono stati un elemento di cardinaleimportanza anche nel lavoro da noi svolto neiBalcani occidentali e nella regione del Mediterraneo(cf. testo nel riquadro).

Aiutare le

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povertà locale

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L'esperienza acquisita nelle varie regioni vienescambiata e applicata all'interno dell'ETF e nelleattività della Fondazione.

Cooperazione tra i donatori

La cooperazione con altri donatori è stataintensificata nel 2004. L'attività svolta insieme allaBanca mondiale in particolare si è spostata al difuori dei consueti confini geografici dell'ETF. Adesempio, è stata instaurata una strettacooperazione nello Yemen, dove sono staticompilati profili settoriali fin dal 2002. Nel 2004 èstato studiato, discusso e adottato un quadrostrategico per la formazione definitocongiuntamente.

La cooperazione si sposta sempre più dalloscambio pratico di esperienze e dall'organizzazionecongiunta di conferenze e seminari alla ricerca dibase su temi fondamentali nel settore dello sviluppodelle risorse umane. Nel tentativo di trovare unterreno comune per una futura collaborazione, nel2004 l'ETF e la Banca mondiale hanno scelto

quattro tematiche che entrambe le particonsideravano fondamentali per lo sviluppo dellaformazione nei paesi partner del Mediterraneo.Si trattava di governance, finanziamenti, ruolo delleparti sociali, qualità e capacità professionali per ilsettore informale. I paesi destinatari dell'iniziativasono stati Tunisia, Giordania, Egitto e Libano.

L'attività avviata in merito a tali temi includeva larealizzazione di studi retrospettivi con gruppi misticomposti da un numero di esperti compreso tradieci e dodici. Il loro mandato era quello dianalizzare le attività, ma anche di valutare i piani, leopportunità e le esigenze future. Il documentofinale, che dovrebbe essere pubblicato nel 2005,sarà una relazione regionale che riguarderà i cinquetemi e comprenderà quattro allegati relativi ai varipaesi.

L'operazione ha consentito di acquisire una migliorecomprensione di alcuni dei problemi più pressantinel campo della formazione professionale nell'Africasettentrionale e in Medio Oriente e di approfondirela conoscenza dell'opera dei vari donatori. Per l'ETFl'utilità della relazione deriverà dal fatto che il suoprincipale oggetto di attenzione è costituito dagliaspetti finanziari e dal suo livello di analisi. Taleoperazione è stata finanziata dall'ETF e dalla Bancamondiale con l'apporto di fondi aggiuntivi da partedel dipartimento britannico per lo sviluppointernazionale.

Individuazione di esigenze e opportunità

Sviluppare la competenza non significa soloaccrescere la comprensione delle complessità dellaformazione e del suo rapporto con la crescita delmercato del lavoro. Lo sviluppo della competenza ènecessario anche per quanto riguarda i paesi che

Una stretta cooperazione tra esperti, donatori e organismi

esecutivi è imprescindibile per far funzionare i programmi

di istruzione

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Il Tagikistan oltre la semplice sopravvivenza

Sei anni dopo che un accordo di pace ha posto fine all’aspraguerra civile in Tagikistan, i piani per una riforma radicale delsistema di formazione professionale, considerata cruciale per laripresa economica del paese, sono ormai in fase avanzata. Conl’aiuto della Fondazione europea per la formazione professionaleè stato definito un quadro teorico per la riforma e il decentramentodel sistema di formazione professionale di questo paesemontuoso dell’Asia centrale e nel 2005 dovrebbe essere avviatoun progetto Tacis inteso a contribuire all’elaborazione di nuoveleggi.

Enrico Romiti, esperto di lunga data del progetto Tacis di riformadella formazione professionale, ha detto che l’importanza dellariforma della formazione per la ripresa del paese dopo la guerranon va sottovalutata. «Si tratta del primo progetto Tacis inTagikistan che non si limita ad affrontare problemi di pura

sopravvivenza quali l’approvvigionamento idrico o l’assistenzasanitaria. È il primo progetto strategico e il primo che riguardal’istruzione».

Enrico Romiti lavorerà con tre responsabili della formazioneprofessionale nelle tre regioni pilota di Dushanbe, Kathlon eSoghd, per individuare nuovi rami di formazione, aggiornare lecapacità di insegnanti e formatori ormai obsolete, definire nuoviprogrammi di studio e individuare le esigenze dell’emergentemercato del lavoro.

Mirzo Yorov, capo del centro di servizi metodologici delTagikistan, ha affermato: «Siamo rimasti isolati per così tanti anniche siamo felici di essere coinvolti in un progetto più ampio.Senza un aiuto di questo tipo non avremmo avuto alcunasperanza di trovare il modo per uscire dalla crisi degli ultimi anni».

I programmi di formazione professionale offrono soluzioni alle zone colpite da crisi come la regione di Dushanbe in TagikistanF

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costituiscono un territorio relativamente inesploratonella cooperazione allo sviluppo dell'Unioneeuropea. Un paese per il quale l'Unione europea hadi recente aperto nuove linee di sostegno è ilTagikistan. Con l'aiuto dell'ETF, lo sviluppo dellerisorse umane è diventato il fulcro del programmaTacis in questo paese dell'Asia centrale (cf. il testonel riquadro).

Formazione di insegnanti e formatori

In concomitanza alle celebrazioni per il decimoanniversario della Fondazione che hanno avutoluogo nel giugno di quest'anno, l'ETF haorganizzato un seminario internazionale su un temamolto trascurato che cerchiamo di promuovereattivamente da alcuni anni: la formazione diinsegnanti e formatori. Il seminario, intitolato «Gliinteressi degli interlocutori chiave e la professionedell'insegnamento» ha ulteriormente elaborato iltema dell'«apprendimento delle politica» di cui si eragià discusso nel corso della conferenza del comitatoconsultivo intitolata «Learning Matters» svoltasi nelnovembre 2003.

Il seminario ha provato ad affrontare la questione dicome la professione dell'insegnamento può esseremodernizzata con il contributo degli interlocutorichiave dell'istruzione e della formazioneprofessionale ed ha illustrato chiaramente lacomplessità degli argomenti trattati. La formazionedegli insegnanti e dei formatori è una questionecruciale per l'istruzione ed è molto difficile sostenereun qualunque dibattito in proposito che possaestendersi a comprendere tutto lo spettro delleattività dell'ETF.

Ciononostante, le opinioni hanno iniziato ariconciliarsi il secondo giorno dell'incontro quando èstata presentata una relazione sintetica degli accesi

dibattiti delle sei sessioni del seminario. L'espertochiave dell'ETF, Bernhard Buck, ha illustrato lepossibili strade per proseguire. Le relazioni e tuttal'altra documentazione del seminario possonoessere consultate sul sito dell'ETF.

L'ETF ribadisce il suo impegno a promuovere ildibattito sulla riforma della formazione di insegnantie formatori nei paesi partner in tutte le sue attività,compreso Tempus (cf. il riquadro). L'annuariodell'ETF del 2005 sarà interamente dedicatoall'argomento ed altre attività sono già in cantiere.

Siamo insegnanti gli uni per gli altri

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Formazione per la democrazia nelle università

Verso la fine degli anni ‘90 un consorzio di università europee chesi occupava di formazione degli insegnanti in materia di lingueminoritarie nell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia si è resoconto che una mancanza di educazione civica ostacolava losviluppo democratico del paese diviso. Su iniziativa dell’universitàdi Malmö, il consorzio propose di avviare un progetto Tempus perorganizzare corsi di formazione per gli insegnanti in materierelative alla democrazia.

Non avrebbero potuto scegliere un momento più opportuno.L’istituto pedagogico del ministero macedone dell’Istruzioneaveva appena iniziato a promuovere lo sviluppo dell’educazionecivica, ma non disponeva di fondi e competenze sufficienti e il suolavoro era ostacolato da una persistente mancanza dicollaborazione tra istituti di formazione e loro bacini di utenza. Eranecessario un approccio integrato per coinvolgere le autorità, tuttigli istituti di formazione degli insegnanti, le scuole e gli asiliinfantili del paese.

La proposta venne accettata e nel 2001 il consorzio iniziò adefinire nuove strategie di apprendimento e di insegnamento perla democrazia. Tra i partner del progetto si annoveravano lafacoltà per la formazione degli insegnanti di scuola materna ed

elementare di Bitola, le facoltà di pedagogia di Skopje e Stip, dueasili infantili e cinque scuole elementari. Insieme hanno realizzatomateriali didattici, ammodernato gli strumenti per l’apprendimentopratico e istituito centri di formazione mobili per estendere il raggiod’azione del progetto.

Il progetto, terminato nel 2004, ha fatto sentire i suoi effetti in tuttoil paese. È stato definito un nuovo programma di studio nazionaleper la formazione degli insegnanti prima dell’esercizio dellaprofessione. Sono stati distribuiti libri di testo, riviste evideocassette alle scuole e agli studenti nelle facoltàpedagogiche. Sono stati organizzati seminari in tutto il paese. Ilprincipale periodico sull’istruzione del paese, Education Worker,ha seguito con attenzione il progetto nel corso di tutto il suosvolgimento.

Il partenariato tra chiunque fosse interessato all’educazione civicaha assicurato una continua dedizione alla causa anche dopo lafine del progetto. Il progetto ha introdotto le facoltà coinvolte allarete europea per la formazione degli insegnanti (European

Teacher Education Network — ETEN) e il loro impegno è tale cheospiteranno congiuntamente la riunione del 2005 di tale rete.

La condivisione

di informazioni

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costituisce una parte

significativa del lavoro

svolto dall’ETF con

i suoi paesi partner

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Creare un ponte tra teoria e pratica

Molti dei temi promossi dall'ETF nei paesi partnersono di attualità anche nell'Unione europea. Laformazione degli adulti, la formazione lungo tuttol'arco della vita, gli inquadramenti nazionali dellequalifiche e l'eLearning, ad esempio, sono al centrodell'attenzione e oggetto di uno sviluppo miratoanche nell'Unione europea.

Partenariato

Un altro di tali temi è il partenariato locale eregionale per la formazione e l'occupazione. Èormai ampiamente riconosciuto che il livelloestremamente elevato di diversificazione in terminidi contenuti, contesti e modalità di apprendimentopuò essere affrontato nel miglior modo attraverso ipartenariati locali. Sebbene le autorità nazionali einternazionali debbano assicurare sempre più cheesistano accordi quadro su questioni quali ilriconoscimento e la portabilità di tutto ciò che vieneappreso, solo i consorzi locali sono sufficientementevicini alle realtà territoriali da essere in grado megliodi altri di sapere quali sono le esigenze delle

Attività innovative in Siria

Nel 2004 si è conclusa la partecipazione dell’ETF a un progettopionieristico di avvio di un programma di apprendistato in Siria. Ipartecipanti si sono riuniti in un seminario svoltosi a Damasco loscorso dicembre per una valutazione dei risultati.

Varie centinaia di giovani attualmente abbinano all’istruzionescolastica una formazione pratica in una società locale. I primidiplomati del programma stanno entrando nel mercato dellavoro e il 50% ha finora trovato lavoro rispetto ad appena il20% dei diplomati del sistema di formazione professionale divecchio stile. «Presso la Al-Hafez finora sono stati occupati tuttii diplomati del programma che vogliono lavorare per noi» hadetto Ahmed Shirin, responsabile della produzione dell’aziendadi Damasco produttrice di elettrodomestici, «questo programmaconsente di ottenere il tipo di persone di cui abbiamo bisogno».

Il progetto introduce nuove forme di gestione nelle scuole e haconsentito di rinnovare i programmi di studio scolastici perquattro settori. Avviato a Damasco, è stato applicato consuccesso ad Aleppo, la seconda città della Siria e un’importantebase industriale, dove gli industriali stanno già proponendo diestenderlo a nuovi settori quali la fonderia e il turismo. L’aspettoforse ancor più significativo è che il progetto è riuscito adavviare un processo di dialogo sociale in un paese in cui ilgoverno e l’industria non sono abituati a collaborare. «L’ETF hasvolto un ruolo molto importante favorendo l’avvio di unpartenariato tra i vari ministeri e le camere dell’industria»,afferma Fouad Al-Ghaloul, viceministro siriano dell’Istruzione.

Anche se l’ETF ha completato il suo lavoro, il progetto andràavanti. Attualmente sono in corso i preparativi per estendere ilprogramma a Homs; ad Aleppo l’obiettivo è iscrivere alprogramma il 10% di tutti gli studenti di scuole di formazioneprofessionale entro il 2010.

Gli effetti di questo progetto apparentemente modesto non sifermano qui. Il programma di apprendistato ha fornitoispirazione per riforme molto più approfondite che inizierannonel settembre 2005. Questo programma MEDA del valore di21 milioni di euro consentirà di migliorare in misuraconsiderevole il livello di qualità di 16 scuole professionali,comprese le scuole di apprendistato, e di definire una strategiaper la completa trasformazione del sistema siriano di istruzionee formazione professionale.

Un programma di apprendistato in Siria fornisce a centinaia

di diplomati le capacità pratiche richieste dal mercato

del lavoro del paese

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persone che vivono nelle comunità in cui operano, achi possono rivolgersi, quali adattamenti devonoessere apportati alle prassi di insegnamento e diformazione e così via.

Il progetto LEEDAK dell'ETF (sviluppodell'economia e dell'occupazione a livello locale inAlbania e Kosovo) consente a due comunità inAlbania e in Kosovo di accrescere l'occupabilitàlocale attraverso ampi partenariati tra autorità, datoridi lavoro, parti sociali e fornitori di corsi diformazione, che hanno la possibilità di trarreinsegnamento dai loro omologhi di altri paesieuropei attraverso visite di studio. Il progetto offretuttavia molto più che un semplice strumento dicomunicazione verso il mondo esterno. Infatti,quando nel 2004 è entrato nella sua seconda fase,si è accentuato ancor più il carattere locale delprogetto LEEDAK.

Confidando pienamente nel coinvolgimento delleparti interessate e nel senso di appropriazione che

ne deriva, abbiamo indetto una gara d'appalto perl'attuazione della strategia di formazione definita aLezhe, in Albania, nella prima fase del progetto. Lagara era rivolta esclusivamente a imprese albanesie il suo ambito era limitato al turismo. Una notasocietà di formazione locale si è aggiudicata la garae ha coinvolto tutte le persone ad essa collegate inAlbania, diventando un esempio di successo.All'inizio la città non è stata inclusa nell'elenco deicentri di formazione professionale prioritarinell'ambito di CARDS, per il semplice motivo chenon esisteva alcun centro di formazioneprofessionale. Oggi le persone che hanno costituitoil partenariato di Lezhe sono coinvolte nell'opera didivulgazione in tutto il paese e oltre.

Formazione degli adulti

Nell'Europa sudorientale uno dei principali temi nel2004 è stata la formazione degli adulti. L'istruzioneiniziale nella regione non incoraggia ancora inmisura sufficiente le persone a continuare gli studi,

Il progetto LEEDAK per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione a livello locale in Albania e Kosovo dimostra come

i paesi vicini possono trarre vantaggio dall’esperienza comune e dalla competenza

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come dimostra il fatto che molti giovani continuanoad abbandonare la scuola.

Dai risultati di un censimento è emerso che i livelli diconseguimento di un'istruzione da parte degli adultisono bassi. Poche imprese offrono corsi diformazione ai propri dipendenti. I servizi dicollocamento hanno pertanto introdotto programmidi formazione a breve termine per il mercato dellavoro in tutti i paesi per cercare di porre rimedioagli alti tassi di disoccupazione. Tenuto contodell'elevata domanda di istruzione per gli adulti, sidevono istituire quadri politici e giuridici pereliminare gli ostacoli all'istruzione e garantire ilcofinanziamento, la parità di accesso e un'ampiapartecipazione, la rilevanza e la trasparenza delleofferte di formazione, il riconoscimento dellequalifiche e il corretto uso dei fondi pubblici.

Il progetto di istruzione degli adulti dell'ETF affrontatali esigenze introducendo alternative innovative edaiutando a condividere la conoscenza el'esperienza. Nel quadro di tale progetto, in gennaio

MEDA-ETE

Il 29 novembre l’ETF ha ospitato l’evento di presentazione diun progetto MEDA regionale denominato «Istruzione eformazione per l’occupazione (ETE)». Il progetto del valore di5 milioni di euro è una nuova iniziativa comunitaria finalizzataa promuovere l’occupazione nell’Africa settentrionale e inMedio Oriente attraverso il miglioramento dei sistemieducativi e formativi. Il suo scopo è rifocalizzare le politichedi istruzione e formazione nella regione. Il progetto offrirà unapiattaforma per un radicale miglioramento della cooperazioneregionale e contribuirà alla definizione di quadri comuni perla raccolta, l’interpretazione e il confronto internazionale diindicatori del mercato del lavoro e della formazione.

Alla manifestazione svoltasi a Torino, il capo unità dell’ufficiodi cooperazione EuropeAid Carla Montesi ha dichiarato chel’istruzione è diventata la massima priorità della politicamediterranea dell’Unione europea. «I paesi della regione sistanno preparando per gli accordi di associazione con l’UE e,in definitiva, per la zona di libero scambio che dovrebbeessere istituita entro il 2010. Tuttavia, i tassi didisoccupazione sono ancora elevati, soprattutto tra le donnee i giovani, e il settore dell’istruzione non sempre ha irequisiti per rispondere adeguatamente a tale problema».

Negli anni fino al 2008, il progetto aiuterà dieci paesi dellaregione a migliorare e rifocalizzare le politiche e le strategieper l’istruzione, ad adeguare i sistemi educativi e formativialle esigenze dei loro mercati del lavoro, a rafforzare lecapacità dei fornitori di servizi nel settore della liberaprofessione rivolti ai giovani disoccupati nonché apromuovere l’uso di tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione nel campo dell’istruzione e della formazioneprofessionale.

Con l’aiuto di esperti di tutti i paesi coinvolti, il gruppoincaricato della definizione del progetto ha individuato quattrocomponenti che ne costituiranno la base. L’organo diriflessione del progetto sarà un forum euromediterraneoannuale sull’istruzione e la formazione professionale perl’occupazione, che sarà composto dagli attuali membri delcomitato consultivo dell’ETF, con un’estensione ad altrirappresentanti se richiesto dal progetto.

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abbiamo organizzato a Zagabria un seminario sustrategie e strumenti di programmazione per laformazione degli adulti. In maggio abbiamo tenutoun secondo seminario in Montenegro sul tema dellosviluppo di partenariati. Un terzo seminario svoltosiin novembre sul tema del finanziamentodell'istruzione degli adulti è stato moltoopportunamente svolto in Ungheria, un nuovo Statomembro che può offrire molto in termini di buoneprassi di finanziamento dell'istruzione e dellaformazione professionale in una situazione diestrema difficoltà economica.

Tutti questi erano seminari regionali.Parallelamente, sono state avviate nuove attivitànazionali in Croazia, Kosovo, Montenegro e Serbia.Sono state redatte relazioni di analisi per tutti equattro i paesi, mentre sono state definite strategieper l'istruzione degli adulti per tre di essi.

Qualifiche

Il processo di Copenaghen e il modo in cui essopersegue l'obiettivo di accrescere la trasferibilitàdelle qualifiche hanno portato in primo piano laquestione degli inquadramenti delle qualifichenell'ambito delle politiche dell'istruzione e dellaformazione professionale. Gli inquadramenti dellequalifiche non sono un problema nuovo. Puressendo parecchi i paesi europei a disporre diavanzati sistemi di inquadramento delle qualifiche,recenti sviluppi in Europa hanno tuttavia reso ancorpiù urgente un coordinamento internazionale inquesto settore e, tenendo presente la politicaeuropea di vicinato, stimolare il dibattito sugliinquadramenti delle qualifiche nei paesi limitrofi èuna logica estensione dell'attività interna dell'UE.

L'ETF è stata la prima a sollevare questo problemain alcuni paesi partner, fra i quali l'esempio piùsignificativo è forse rappresentato dalla Federazione

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Il vero motore del progetto sarà una rete istituzionalizzata diproduttori di informazione e di interlocutori chiave dei sistemidi formazione e occupazione della regione. Sarà al serviziodella funzione di osservatorio regionale e fornirà airesponsabili politici analisi utili e aggiornate. Produrrà ancheanalisi comparative e studi tematici su questioni legate allaformazione e all’occupazione.

Le altre due componenti riguardano il supporto specifico allalibera professione per giovani disoccupati e lo sviluppo diiniziative di eLearning. Nel primo caso si tratteràprincipalmente di servizi di supporto, consulenza, formazionee monitoraggio nei settori della libera professione e dellacreazione di microimprese, nel secondo dell’uso dei metodi edegli strumenti di eLearning nei servizi per la formazionedegli insegnanti. Non è prevista la fornitura di infrastrutture,ma vi sarà un rapporto di collaborazione con altre iniziativedell’UE come Eumedis, un più ampio programma che lavoraper il miglioramento qualitativo della società dell’informazionedell’area euromediterranea e Medforist, la reteeuromediterranea per la condivisione delle risorse perl’apprendimento IST.

Il direttore dell’ETF Muriel Dunbar conferma l’avvio del progetto

di istruzione e formazione per l’occupazione

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russa. Nel quadro della consulenza politica generalerichiesta dal governo russo, nel 2003 abbiamoiniziato a organizzare seminari su temi emersi dalprocesso di Copenaghen. Nel 2004 tali seminarihanno riguardato gli inquadramenti nazionali dellequalifiche e il loro contributo all'istruzione lungo tuttol'arco della vita.

Nel giugno 2004 abbiamo organizzato un seminariopolitico a Mosca, al quale hanno partecipato autoritàcompetenti in materia di istruzione e di lavoro. Ipartecipanti, selezionati dall'ETF, provenivano dallaDuma, dal governo, dalle autorità regionali e da altriorgani di alto profilo. Hanno riconosciuto eufficializzato per iscritto la necessità di lavorareinsieme per affrontare il problema, compiendo inquesto modo un considerevole passo in avanti.

Su richiesta dei partecipanti e della delegazionedella Commissione europea a Mosca, nel 2005l'attività nella Federazione russa continuerà aconcentrarsi sugli inquadramenti nazionali dellequalifiche. In parallelo, avvieremo un progetto pilotasullo sviluppo degli inquadramenti nazionali dellequalifiche in Ucraina, dove un decreto presidenzialedel settembre 2004 ha aperto la strada a un'effettiva

riforma dell'istruzione e della formazioneprofessionale.

Già nel 1998 era stato compiuto un primo tentativodi sviluppare il sistema educativo e formativo inUcraina, ma per mancanza di fondi l'iniziativa erastata prematuramente abbandonata. L'ETF hatuttavia continuato a lavorare in sordina, ponendo lebasi per il futuro. I progetti pilota e le altre attivitàsvolte negli anni seguenti sono state finanziate conle risorse di bilancio della Fondazione.

Nel 2002 gli eventi hanno subito un'improvvisaaccelerazione quando il paese ha pubblicato iprincipi nazionali per l'istruzione nel XXI secolo.L'istruzione e la formazione professionale vioccupavano un posto predominante e nel 2003abbiamo aiutato gli ucraini a definire una strategia diriforma del sistema educativo e formativo nazionale.

Quando è stato elaborato il nuovo programma Tacisdi riforma dell'istruzione e della formazioneprofessionale, ad esso ha contribuito in gran parteuno studio approfondito sullo sviluppo dell'istruzionee della formazione professionale e del mercato dellavoro da noi pubblicato nel 2004. L'oggettoprincipale del programma sarà inizialmente laformazione continua e il decentramento dellagestione del sistema educativo e formativo, ma dal2005 vi sarà spazio per altre attività.

Condivisione della competenza

«Ciò che va bene per noi, va bene per loro», hadetto Ján Figel', il nuovo commissario perl'Istruzione e la cultura in un'intervista rilasciataverso la fine del 2004 alla nuova rivista dell'ETFLive and Learn. Questa è in sintesi la filosofia dellapolitica europea di vicinato, il principio che guiderà

La questione degli inquadramenti delle qualifiche è un aspetto

importante della riforma dell’istruzione e della formazione professionale

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l'assistenza fornita dall'UE alle regioni limitrofe neiprossimi anni, presentata in precedenza. In effetti,gran parte dell'esperienza acquisita nell'Unioneeuropea può essere messa a frutto nei paesipartner. Renderla accessibile a coloro che ne hannobisogno in questi paesi è uno dei compitifondamentali della Fondazione europea per laformazione professionale.

Adesione e associazione

Uno degli aspetti chiave della politica europea divicinato è il fatto che attribuisce la stessaimportanza allo sviluppo delle risorse umane neipossibili futuri Stati membri dell'UE e in altri paesipartner. In effetti, i temi affrontati sono abbastanzasimili in tutte le regioni in cui l'ETF è attiva: ilprogramma è determinato dagli sviluppi europeidettati principalmente dai processi di Lisbona e diCopenaghen.

La principale differenza di impostazione consiste neipreparativi tecnici per l'adesione che avvengononegli attuali e nei futuri paesi candidati, che devonoessere preparati per partecipare alle struttureeuropee, quali il Fondo sociale europeo (FSE) e lereti europee. Attraverso il nostro lavoro nei nuoviStati membri, abbiamo dimostrato di possedere irequisiti necessari per aiutare tali paesi e la nostraattività è stata resa molto più facile in quantoadesso possiamo avvalerci del bagaglio dicompetenze disponibile nei paesi che di recentesono passati attraverso il processo di allineamentodei loro ordinamenti istituzionali per recepire ledisposizioni e le normative comunitarie. Sonodiventati partner a pieno titolo nei preparativi per laprossima serie di adesioni. In Turchia, ad esempio,l'ETF è assistita da esperti polacchi e visite di studioin Polonia hanno fatto parte del programma turco. I

delegati hanno studiato in quale modo la Polonia haistituito le strutture necessarie per soddisfare irequisiti di programmi quali il FSE.

In Turchia, la nostra attività attuale è concentratasullo sviluppo in una regione che sarà utilizzataquale modello per il resto del paese nei prossimianni. Nella regione di Konya sono state individuatele esigenze relative alle competenze ed è stataelaborata una strategia di formazione con ilsostegno dell'ETF e dei partner dei nuovi Statimembri.

Il potenziamento delle istituzioni in questi paesispesso implica il rafforzamento delle capacitàmediante un tipo di sostegno che richiama allamente il lavoro da noi svolto nei nuovi Stati membri,in Romania e Bulgaria attraverso progetti quali ilprogramma speciale di preparazione all'utilizzo delFSE. In tale processo svolgono un ruolo importanteanche i progetti Tempus.

Lo sviluppo delle risorse umane nei futuri Stati membri dell’UE e in altri

paesi partner è il principale obiettivo di qualsiasi progetto dell’ETF

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In Romania, per citare un altro esempio, ciconcentriamo sul sostegno allo sviluppo del dialogosettoriale, che era stato individuato come un anellodebole. Con il sostegno dell'ETF, nel 2004 sonostati istituiti comitati settoriali con ampiarappresentanza per discutere l'accreditamento deifornitori di corsi di formazione.

Le ricerche e le analisi dei paesi che si preparanoper l'adesione servono quale contributo per i servizidella Commissione europea responsabili delladefinizione delle politiche. Per citare un esempio, laCommissione europea ha chiesto che venissecondotto un importante studio relativo ai progressicompiuti verso gli obiettivi di Lisbona in 32 paesi invista della riunione del dicembre 2004 a Maastricht.Le relazioni relative ai vari paesi realizzate a Torinohanno fornito un contributo per le parti dellarelazione relative ai tre paesi candidati (Bulgaria,Romania e Turchia). Gli esperti dell'ETF hannoanche partecipato al comitato direttivo che hacontrollato il completamento dello studio.

Imparare tra pari

Talvolta gli esperti dei paesi partner e i partner localidei progetti trovano difficile accettare i consigli diesperti stranieri. Le opinioni fornite dai propri vicini,che hanno vissuto problemi analoghi e trovatosoluzioni pratiche per superarli, possono trovare piùfacilmente terreno fertile. In una parte del mondoche è stata dilaniata da un conflitto regionale,imparare dai vicini costituisce un valore aggiuntopositivo. Le valutazioni «tra pari» consentono direalizzare tale obiettivo, facendo tesoro della storiacomune dei Balcani occidentali. Le valutazioni «trapari» sono state giudicate un tale successo chesono state estese ad altri paesi dell'Europasudorientale, fra cui Bulgaria, Romania e Turchia.

Nel 2004 gli esperti dei progetti di vari paesi partnerdella regione hanno effettuato valutazioni dellaformazione professionale nei paesi limitrofi. Graziea questo processo, la cooperazione regionale tra iresponsabili politici ha iniziato a migliorare inbrevissimo tempo e, attraverso la condivisione dellacompetenza, ad aumentare la capacità di analizzarein futuro le politiche all'interno dei singoli paesi dellaregione. I risultati delle consultazioni «tra pari»servono come contributo per l'assistenza dellaCommissione europea erogata ad ogni singolopaese nell'ambito del programma CARDS.

Come dimostra l'esempio relativo a San Pietroburgoriportato nel riquadro, la filosofia alla base delleconsultazioni – imparare tra pari – è stata adattataed adottata con successo, diventando un elementoricorrente in gran parte dell'attività della Fondazioneeuropea per la formazione professionale.

Solo dove vi è dialogo aperto si possono trarre insegnamenti

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Imparare gli uni dagli altri

L’esperienza russa del trasferimento di tutta la responsabilitàdell’istruzione e formazione professionale al livello regionaleviene seguita con estremo interesse dai professionisti dei paesilimitrofi.

Gruppi di responsabili di scuole professionali e di funzionari delsettore dell’istruzione di Ucraina, Tagikistan e Bielorussia si sonoincontrati a San Pietroburgo all’inizio del mese di dicembre 2004per trarre insegnamento dall’esperienza di otto regioni pilota dellaRussia nel corso del seminario finale di un progetto congiuntodella Fondazione europea per la formazione professionale e dellaFondazione nazionale per la formazione professionale suldecentramento e la ristrutturazione del settore dell’istruzione edella formazione professionale in Russia.

L’esperienza russa del passaggio a un sistema educativo eformativo decentrato potrebbe fornire preziosi insegnamenti peraltri paesi. L’Ucraina sta procedendo verso un sistema decentratoa seguito di un decreto presidenziale sulla riforma dell’istruzione eformazione professionale emanato nel settembre 2004. Nelperiodo precedente all’avvio di un progetto Tacis inteso asostenere tale processo, l’ETF sta lavorando con cinque regionipilota per contribuire all’elaborazione di piani d’azione regionali.

Xavier Matheu, responsabile nazionale dell’ETF per l’Ucraina, hadetto che trarre insegnamento dall’esperienza russa, che vaavanti già da sei mesi, è stato molto sensato. «Vi sono moltiparalleli e dovrebbe essere possibile gemellare regioni conindustrie ed esigenze specifiche analoghe per fornire sostegnoreciproco».

Vasily Yaroschenko, vicecapo della formazione professionalepresso il ministero ucraino dell’Istruzione e della scienza, ha dettoche, sebbene non vi fossero piani precisi, stava «studiando edassimilando l’esperienza» mentre partecipava al seminario. Lacrisi politica dell’Ucraina, che era entrata nella seconda settimanamentre si svolgeva il seminario, «non interferirà con le riformestrategiche a lungo termine», ha aggiunto.

Nurali Shoev, vicerettore dell’università tecnologica delTagikistan, ha detto al seminario che le carenze di manodopera inalcune regioni russe potrebbero essere alleviate mediante accordiintergovernativi formali sulla fornitura di lavoratori migranti delTagikistan in possesso di qualifiche più elevate. Centinaia dimigliaia di persone si recano ogni anno dal Tagikistan in Russiaper lavorare come manodopera a basso costo — spessoillegalmente e subendo le vessazioni della polizia — e ilmiglioramento della formazione in patria unito a specifici accordiregionali potrebbe ottenere due risultati in una sola volta, haaffermato.

Eduard Gonchar, capo della formazione professionale presso ilministero bielorusso dell’Istruzione, dove attualmente non sonopreviste importanti riforme, ha detto che l’esperienza russa haofferto «preziosi insegnamenti» che potrebbero fornire lo spuntoper eventuali futuri sviluppi politici.

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COPENAGHEN, MAASTRICHT:LE PROSPETTIVE PER IL 2005

La promozione della libera circolazione del capitaleumano e il conseguente processo di Copenaghenhanno impresso considerevole impulso allacooperazione nel settore dell'istruzione e dellaformazione professionale nell'Unione europea. Iprimi frutti della più intensa collaborazione si sonomanifestati durante il 2004. Europass, l'iniziativaeuropea per aumentare la trasferibilità dellequalifiche, è stata presentata alla riunione deiministri europei svoltasi a Maastricht in dicembre.Nella stessa occasione, i ministri si sono impegnatia rafforzare ancor più la cooperazione, ribadendo illoro sostegno a favore del processo di Copenaghened accogliendo l'invito a lavorare più intensamenterivolto dalla commissione che aveva tracciato ilquadro dei progressi della strategia di Lisbona.

Se infatti gli Stati membri dell'Unione europea siimpegneranno maggiormente a svilupparel'auspicata economia basata sulla conoscenza nelprossimo quinquennio, le conseguenze per laformazione professionale nell'Unione europeasaranno di vasta portata.

Sono già in fase di definizione nuovi modelli e neipaesi dell'UE sono state effettuate parecchie

sperimentazioni, di cui si stanno consolidando irisultati migliori mentre scriviamo.

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Uno sguardo al futuro

Dal 2007 l’organizzazione del sostegno esterno dell’UE subirà unradicale cambiamento. In un’intervista rilasciata alla rivistadell’ETF Live and Learn, il commissario Figel’ ha tracciato unquadro degli sviluppi che avranno effetto sull’attività dell’ETF neiprossimi anni.

«Come saprete, gli oltre cento strumenti, fra cui Tempus, chedisciplinano l’attività dell’UE nelle relazioni esterne sarannosostituiti da sei strumenti più ampi dopo il 2006», ha affermato.«Lo stesso Tempus dovrebbe essere esteso in modo daincludere le scuole e l’istruzione e formazione professionalenonché l’istruzione superiore, anche se i particolari della formaeffettiva che il programma assumerà non sono stati ancoradefiniti. È certo tuttavia che tre di questi strumenti riguarderannoil futuro del programma. Si tratta del nuovo strumento europeo divicinato e di partenariato, del nuovo strumento di preadesione edel nuovo strumento di cooperazione allo sviluppo e dicooperazione economica».

«Tutte queste proposte contengono articoli che prevedonoespressamente l’assistenza nel campo dell’istruzione e dellaformazione professionale come uno degli obiettivi. Sono voltea consentire l’adozione di programmi tematici nel loro ambito eil nuovo programma Tempus dovrebbe essere uno di questi».

«Ci aspettiamo che la Fondazione europea per la formazioneprofessionale svolga un ruolo fondamentale, assistendo laCommissione nelle sue azioni in tutti questi settori e che lofaccia fornendo ai servizi competenti della Commissioneinformazioni e competenza per sostenere lo sviluppo,l’attuazione e la valutazione delle politiche.

Sebbene questa sia essenzialmente la direzione che laFondazione europea per la formazione professionale haintrapreso negli ultimi anni, a seguito di una definizione più chiaradelle strategie che influiscono sull’attività dell’agenzia,l’organizzazione subirà un cambiamento».

Il commissario europeo Ján Figel’ si aspetta enormi cambiamenti

per il sostegno fornito dall’UE ai paesi viciniF

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Una maggiore trasparenza nell'istruzione e nellaformazione professionale in Europa ha già avutocome effetto una sensibile aumento della volontà diconfrontare i sistemi, il loro impatto e le qualificheche offrono. Questo fatto, unito al crescentericonoscimento dell'esigenza di un controllo dellaqualità dovrebbe fare dell'attività di analisicomparativa uno dei temi fondamentali nei prossimianni.

La politica europea di vicinato chiede che i frutti diquesta serie di sviluppi europei siano condivisi con inostri vicini. Tenuto conto che questi ultimi sono tuttipaesi partner dell'ETF, gli attuali sviluppi europeidovrebbero pertanto avere più che mai un effettosull'attività dell'ETF nei prossimi anni. I temi oggi diattualità in Europa saranno senza dubbio i temi diattualità nel lavoro dell'ETF negli anni a venire.

È probabile che a cambiare non sarà solo il nostroorientamento tematico. Dal 2007, per inciso anchel'anno del prossimo allargamento, il sostegnoesterno dell'UE assumerà una formacompletamente nuova. Le decisioni fondamentali inmerito a quale sarà con esattezza tale formasaranno adottate nel 2005.

In breve, nei prossimi anni si verificherà un radicalecambiamento. Per l'ETF i cambiamenti che eranonell'aria sul finire del 2004 sono una sfida nel sensopiù positivo del termine. Il continuo accento postosul ruolo fondamentale delle risorse umane nellosviluppo economico e sociale lascia intravedere unmaggiore riconoscimento per il settore in cuioperiamo dal 1995, una aumento delle richieste deinostri servizi e nuove responsabilità.

L'accurato lavoro di preparazione svolto nel corsodei primi dieci anni di esistenza della Fondazione ciha messo in condizione di poter rispondere a talisfide in modo rapido, adeguato e, soprattutto,flessibile.

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ALLEGATI

1. Regolamento istitutivoe modifiche

La Fondazione europea per la formazioneprofessionale è stata istituita dal regolamento (CEE)n. 1360/90 del Consiglio, del 7 maggio 1990.

Il regolamento istitutivo originario è stato modificatodalle seguenti decisioni:

� regolamento (CE) n. 2063/94 del Consiglio, del27 luglio 1994, che modifica le disposizionirelative alle funzioni e al personale dell'ETF edestende l'ambito geografico dell'attività dell'ETFai paesi ammissibili al programma Tacis;

� regolamento (CE) n. 1572/98 del Consiglio, del17 luglio 1998, che estende l'ambito geograficodell'attività dell'ETF ai paesi ammissibili alsostegno del programma MEDA;

� regolamento (CE) n. 2666/2000 del Consiglio, del5 dicembre 2000, che estende l'ambito geograficodell'attività dell'ETF ad Albania,Bosnia-Erzegovina, Croazia, Repubblica federaledi Iugoslavia ed ex Repubblica iugoslava diMacedonia;

� regolamento (CE) n. 1648/2003 del Consiglio, del18 giugno 2003, che prevede disposizioni relativeall'accesso ai documenti e che modifica leprocedure di bilancio dell'ETF.

Regolamento consolidato

La versione consolidata del regolamento delConsiglio relativo all'ETF Consleg: 1990R1360 –1.10.2003 integra il regolamento istitutivo originariocon le successive modifiche.

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2. Bilancio (€)

2003 2004 2005

Spese del personale 10 529 000 11 493 973 12 047 000

Struttura, attrezzature e costi di esercizio 1 421 000 1 470 027 1 453 000

Spese operative 5 250 000 4 636 000 5 000 000

Totale sovvenzione annuale 17 200 000 17 600 000 18 500 000

Altri fondi 500 000 800 000Cifra non ancora

disponibile

Totale 17 700 000 18 400 000 18 500 000

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3. Organigramma e tabella del personale

Organigramma

Personale dell'ETF per nazionalità

Personale dell'ETFper genere e grado

F M Totale

A*14 1 1 2

A*13 0

A*12 1 6 7

A*11 6 8 14

A*10 3 3 6

A*9 2 2 4

A*8 6 7 13

A*7 1 1

A*6 1 1 2

A*5 1 1

Totale A* 21 29 50

% 42 58 100

B*9 2 2

B*8 2 2 4

B*7 4 3 7

B*6 8 3 11

B*5 4 5 9

B*4 0

B*3 2 2

Totale B* 22 13 35

% 63 37 100

C*6 2 2

C*5 1 1

C*4 1 1

C*3 5 1 6

C*2 0

C*1 4 4

Totale C* 13 1 14

% 93 7 100

Totale AT 56 43 99

% 57 43 1000

5

10

15

20

25

30

A B BG CZ D DK E EL F FIN I IRL L MT NL P PL RO S UK

A* B* C*

Nel 2004 il personale ammontava a 50 unità di grado A*, 35 unità di grado B* e14 unità di grado C*, per un totale di 99 agenti temporanei.

Il numero totale di agenti temporanei previsto dalla tabella dell’organico è 104.

DirettoreMuriel Dunbar

VicedirettoreUlrich Hillenkamp

Unità pianifiazionemonitoraggioe valutazione

Peter Greenwood

Unitàcomunicazione

esterna

Bent S�rensen

Amministrazione

e servizi centrali

Olivier Ramsayer

Regione del

Mediterraneo

Eva Jimeno Sicilia

Allargamentoed Europa

sudorientale

Arjen Vos

Europa orientalee Asia centrale

Sandra Stefani

TEMPUS

MarleenVoordeckers

Unità informaticae servizi tecnici

Ian Cumming

UnitàPersonale

Andrea Lorenzet

Unitàfinanziaria

NN

Gruppo gestionedei contenutiLaurens Rijken

Serviziolegale

Tiziana Ciccarone

4. Decisioni fondamentali adottate dalconsiglio di amministrazione nel 2004ed elenco dei membri

Il consiglio di amministrazione si è riunito nei mesi di marzo,giugno e novembre 2004; alle riunioni, presiedute da Nikolausvan der Pas, direttore generale per l'Istruzione e la culturadella Commissione europea, hanno partecipato gli osservatoridei paesi candidati. Le riunioni di marzo e giugno si sonosvolte a Torino, mentre la riunione di novembre è stataconvocata a Bruxelles.

Nella riunione del 16 marzo, il consiglio di amministrazionedell'ETF ha scelto Muriel Dunbar quale nuovo direttore dellaFondazione a partire dal 1o luglio 2004.

In occasione della riunione del 29 giugno, il consiglio diamministrazione dell'ETF:

� ha adottato gli standard di controllo interno della Fondazioneeuropea per la formazione professionale ed ha preso attodell'intenzione dell'ETF di conformarsi a tali standard entro lafine del 2004;

� ha adottato la relazione annuale dell'ETF per il 2003 e la suaanalisi e valutazione;

� ha deciso in merito alle procedure di adozione delle modalitàdi esecuzione da parte dell'ETF del nuovo statuto delpersonale;

� ha preso atto del contratto con il nuovo direttore, MurielDunbar, e delle relative procedure di applicazione delperiodo di prova;

� ha preso atto della relazione sullo stato di avanzamentodell'attuazione del piano d'azione in risposta alla valutazioneesterna per il periodo marzo-giugno 2004;

� ha preso atto dei progressi compiuti dall'ETF nell'attuazionedel programma di lavoro 2004.

In occasione della riunione del 9 novembre, il consiglio diamministrazione dell'ETF ha confermato le prospettiveprogrammatiche per l'ETF per il periodo 2004-2006 adottandoquanto segue:

� il bilancio rettificativo per il 2004;

� il programma di lavoro dell'ETF per il 2005;

� il progetto di bilancio dell'ETF per il 2005 e la tabelladell'organico;

� le motivazioni alla base delle priorità dell'ETF per il 2006;

� gli orientamenti per la valutazione esterna dell'ETF per il2005.

Il consiglio di amministrazione ha anche rafforzato la politica eil quadro operativo dell'ETF adottando:

� una politica per i servizi offerti agli Stati membri dell'UE;

� una procedura per l'analisi e la valutazione della relazioneannuale dell'ETF per il 2004;

� la composizione del comitato consultivo dell'ETF;

� la decisione di consentire la partecipazione del comitato delpersonale dell'ETF in qualità di osservatore alle futureriunioni del consiglio di amministrazione.

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Elenco dei membri del consiglio di amministrazione dell'ETF – Anno 2004

MEMBRO SUPPLENTE

Commissioneeuropea

Sig. Nikolaus van der Pas (Presidente)

DG Istruzione e cultura

Sig. David Lipman

DG Relazioni esterne

Sig. Dirk Meganck

DG Allargamento

Austria Sig. Karl Wieczorek

Ministero degli Affari economici e del lavoro

Sig. Reinhard Nöbauer

Ministero dell’Istruzione, della scienza e della

cultura

Belgio Sig.ra Micheline Scheys

Ministero della Comunità fiamminga

Cipro Sig. Charalambos Constantinou

Ministero dell’Istruzione e della cultura

Sig. Elias Margadjis

Ministero dell’Istruzione e della cultura

Repubblica ceca Sig.ra Helena Úlovcová

Istituto nazionale di istruzione tecnica

e professionale

Sig. Vojtech Srámek

Ministero dell’Istruzione, della gioventù

e dello sport

Danimarca Sig. Roland Svarrer Østerlund

Ministero dell’Istruzione

Sig.ra Merete Pedersen

Ministero dell’Istruzione

Estonia Sig. Thor-Sten Vertmann

Ministero dell’Istruzione e della ricerca

Sig.ra Külli All

Ministero dell’Istruzione e della ricerca

Finlandia Sig. Timo Lankinen

Ministero dell’Istruzione

Sig. Ossi V. Lindqvist

Università di Kuopio

Francia Sig. Jean-François Fitou

Ministero dell’Occupazione, del lavoro e della

coesione sociale

Sig. Jacques Mazeran

Ministero dell’Istruzione nazionale,

dell’insegnamento superiore e della ricerca

Germania Sig. Dietrich Nelle

Ministero dell’Istruzione e della ricerca

Sig. Klaus Illerhaus

Conferenza permanente dei ministri

dell’Istruzione e degli Affari culturali dei

Länder della Repubblica federale di Germania

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MEMBRO SUPPLENTE

Grecia In attesa di nomina

Ungheria Sig. János Jakab

Ministero dell’Istruzione

Sig. György Szent-Léleky

Ministero dell’Occupazione e del lavoro

Irlanda Sig. Padraig Cullinane

Ministero per le Imprese, il commercio e

l’occupazione

Sig.ra Deirdre O’Higgins

Ministero per le Imprese, il commercio e

l’occupazione

Italia Sig. Andrea Perugini

Ministero degli Affari esteri

Sig. Luigi Guidobono Cavalchini

UniCredit Private Banking

Lettonia Sig.ra Lauma Sika

Ministero dell’Istruzione e della scienza

Sig.ra Dita Traidas

Agenzia per i programmi di sviluppo della

formazione professionale

Lituania Sig. Romualdas Pusvaskis

Ministero dell’Istruzione e della scienza

Sig.ra Giedre Beleckiene

Centro metodologico per l’istruzione e la

formazione professionale

Lussemburgo Sig. Gilbert Engel

Ministero dell’Istruzione e della formazione

professionale

Sig.ra Edith Stein

Camera di commercio del Lussemburgo

Malta Sig.ra Cecilia Borg

Ministero dell’Istruzione

Sig. Anthony Degiovanni

Ministero dell’Istruzione

Paesi Bassi Sig.ra C.H.M Julicher

Ministero dell’Istruzione, della cultura e della

scienza

Polonia Sig. Jerzy Wisniewski

Ministero dell’Istruzione nazionale e dello sport

Sig.ra Danuta Czarnecka

Ministero dell’Istruzione nazionale e dello

sport

Portogallo Sig.ra M. Cândida Medeiros Soares

Ministero della Previdenza sociale e del lavoro

Sig.ra M. Teresa Martins Paixão

Istituto per l’innovazione nella formazione

Repubblica slovacca Sig. Juraj Vantúch

Università Comenius

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MEMBRO SUPPLENTE

Slovenia Sig. Elido Bandelj

Ministero dell’Istruzione, della scienza e dello sport

Sig.ra Jelka Arh

Ministero dell’Istruzione, della scienza e dello

sport

Spagna Sig.ra María José Muniozguren Lazcano

Ministero dell’Istruzione, della cultura e dello sport

Sig.ra Francisca María Arbizu Echávarri

Istituto nazionale delle qualifiche

Svezia Sig. Erik Henriks

Ministero dell’Istruzione e della scienza

Sig. Hans-Åke Öström

Ministero dell’Istruzione e della scienza

Regno Unito Sig.ra Franki Ord

Ministero dell’Istruzione e delle specializzazioni

professionali

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FONDAZIONE EUROPEAPER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

ATTIVITÀ PRINCIPALIL’ETF NEL 2004

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunitàeuropee

2005 — 44 pagg. — 21.0 x 21.0 cm

ISBN 92-9157-429-5ISSN 1725-7360

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ISSN: 1725-7360

Publications Office

Publications.eu.int

ATTIVITÀ PRINCIPALIL'ETF NEL 2004