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Progetto di Psicomotricità per la Scuola dell’Infanzia AS 2015-16 GUIDA OPERATIVA “ATTIVITÀ LUDICO-MOTORIA ALL’APERTO” a cura dell’esperta esterna di educazione motoria ANNA ORLANDO PREMESSA I bambini come gli esseri umani adulti hanno un bisogno innato di stabilire le relazioni sociali con gli altri esseri umani. Ecco perché già dai primi anni di vita il bambino ha questo istinto innato alla socializzazione che lo porta a compiere l’ingresso nel grande mondo del “sociale”. La psicomotricità rappresenta un momento di questo gran processo di socializzazione, un momento per favorire lo sviluppo delle capacità di controllo e autocontrollo del proprio corpo, d’incontro tra le istituzioni educative (rispetto delle regole), le competenze, i linguaggi dell’adulto, i desideri d’espressione, l’interscambio delle esperienze proprie con quelle d’altri bambini. Le attività, guidate da un’insegnante, mettono in gioco globalmente i bambini ciascuno con la propria storia, favorendo una crescita che può differenziarsi da bambino a bambino, in quanto non prevedono un’esecuzione di prodotti già predisposti, bensì la costruzione, la manipolazione, l’organizzazione di materiali e attrezzi secondo stili personali di apprendimento. I bambini possono vivere esperienze “forti” di tipo creativo, conoscitivo, comunicazionale, attraverso processi d’apprendimento che privilegiano la scoperta e la costruzione. Saranno utilizzati materassi, tappeti, cuscini, strati di gomma piuma, ogni genere di materiale e di struttura sulla quale rotolare, saltare, strisciare, fare capriole, ecc.. Gradualmente il bambino attraverso il gioco e le attività motorie, nell’arco della scuola materna, sviluppa una consapevolezza e padronanza del proprio corpo e delle proprie azioni, tali da passare da movimenti spontanei fini a se stessi, anche se operativi (che sono caratteristici all’età di 2 e 3 anni), a movimenti organizzati e comandati da regole all’età di 4 e 5 anni. E’ proprio a questa età che la psicomotricità (o meglio esperienze motorie) assume un’importanza notevole, poiché il bambino per mezzo del corpo riesce ad esprimere un proprio linguaggio interiore. In particolare l’espressività mimica deve essere decodificata e interpretata come il modo più autentico di comunicazione del bambino. Aiutare il bambino in questa età ad esprimere le proprie emozioni significa arricchire la sua personalità e favorire la consapevolezza e la sicurezza di sé. Tutto ciò influisce sullo sviluppo della logica e della matematica. In ogni attività si dovrebbe mettere in atto l’apprendimento “senza” insegnamento; all’interno di esso i bambini dovrebbero mettersi alla prova, imparare dai propri errori, sperimentare strategie nuove. Tutto ciò è possibile se l’adulto rinuncia al proprio ruolo direttivo, recupera la propria capacità di ricerca, si mette nei panni del bambino e si trasforma in regista di un film in continua trasformazione ed evoluzione. Lo spazio per tali attività, dunque, deve essere pensato in modo da soddisfare le esigenze del bambino, del piccolo e del grande gruppo, nonché dell’intera sezione. In base all’obiettivo da raggiungere per fascia d’età, le finalità delle attività psicomotorie si possono sintetizzare nei seguenti punti:

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Progetto di Psicomotricità per la Scuola dell’Infanzia AS 2015-16

GUIDA OPERATIVA

“ATTIVITÀ LUDICO-MOTORIA ALL’APERTO”

a cura dell’esperta esterna di educazione motoria ANNA ORLANDO

PREMESSA

I bambini come gli esseri umani adulti hanno un bisogno innato di stabilire le relazioni sociali con

gli altri esseri umani. Ecco perché già dai primi anni di vita il bambino ha questo istinto innato alla

socializzazione che lo porta a compiere l’ingresso nel grande mondo del “sociale”. La

psicomotricità rappresenta un momento di questo gran processo di socializzazione, un momento

per favorire lo sviluppo delle capacità di controllo e autocontrollo del proprio corpo, d’incontro tra

le istituzioni educative (rispetto delle regole), le competenze, i linguaggi dell’adulto, i desideri

d’espressione, l’interscambio delle esperienze proprie con quelle d’altri bambini. Le attività,

guidate da un’insegnante, mettono in gioco globalmente i bambini ciascuno con la propria storia,

favorendo una crescita che può differenziarsi da bambino a bambino, in quanto non prevedono

un’esecuzione di prodotti già predisposti, bensì la costruzione, la manipolazione, l’organizzazione

di materiali e attrezzi secondo stili personali di apprendimento. I bambini possono vivere

esperienze “forti” di tipo creativo, conoscitivo, comunicazionale, attraverso processi

d’apprendimento che privilegiano la scoperta e la costruzione. Saranno utilizzati materassi,

tappeti, cuscini, strati di gomma piuma, ogni genere di materiale e di struttura sulla quale rotolare,

saltare, strisciare, fare capriole, ecc.. Gradualmente il bambino attraverso il gioco e le attività

motorie, nell’arco della scuola materna, sviluppa una consapevolezza e padronanza del proprio

corpo e delle proprie azioni, tali da passare da movimenti spontanei fini a se stessi, anche se

operativi (che sono caratteristici all’età di 2 e 3 anni), a movimenti organizzati e comandati da

regole all’età di 4 e 5 anni. E’ proprio a questa età che la psicomotricità (o meglio esperienze

motorie) assume un’importanza notevole, poiché il bambino per mezzo del corpo riesce ad

esprimere un proprio linguaggio interiore. In particolare l’espressività mimica deve essere

decodificata e interpretata come il modo più autentico di comunicazione del bambino. Aiutare il

bambino in questa età ad esprimere le proprie emozioni significa arricchire la sua personalità e

favorire la consapevolezza e la sicurezza di sé. Tutto ciò influisce sullo sviluppo della logica e della

matematica. In ogni attività si dovrebbe mettere in atto l’apprendimento “senza” insegnamento;

all’interno di esso i bambini dovrebbero mettersi alla prova, imparare dai propri errori,

sperimentare strategie nuove. Tutto ciò è possibile se l’adulto rinuncia al proprio ruolo direttivo,

recupera la propria capacità di ricerca, si mette nei panni del bambino e si trasforma in regista di

un film in continua trasformazione ed evoluzione. Lo spazio per tali attività, dunque, deve essere

pensato in modo da soddisfare le esigenze del bambino, del piccolo e del grande gruppo, nonché

dell’intera sezione. In base all’obiettivo da raggiungere per fascia d’età, le finalità delle attività

psicomotorie si possono sintetizzare nei seguenti punti:

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la comunicazione, tramite attività di piccolo gruppo, interazione confronto, autonomia,

accrescimento dell’autostima (sviluppare fiducia in se stesso e nelle proprie capacità), codifica e

decodifica dei messaggi secondo un sistema convenzionale di regole;

le conoscenze, tramite la conoscenza dello schema corporeo, individuazione delle proprie

possibilità di movimento, acquisizione delle competenze organizzative dello spazio,acquisizione

delle competenze organizzative del tempo, conquista delle capacità di equilibrio e coordinazione;

la stimolazione al fare, tramite le esecuzioni e attività su imitazione, esecuzione di attività su

comando verbale, esecuzione di attività abbinate a sequenze ritmiche, esecuzioni di giochi motori;

la sollecitazione alla ricerca, tramite la sperimentazione di nuovi movimenti, la ricerca di elementi

senso-percettivi nell’esecuzione delle attività, la registrazione di conversazioni e ricerca di dati, la

documentazione delle esperienze corporee, la decodifica delle esperienze corporee.

L’obiettivo comune per tutti i bambini è la strutturazione dello schema corporeo, che si raggiunge

attraverso il movimento e tutte quelle sensazioni sensitive e cinetiche che arricchiscono il bagaglio

conoscitivo del bambino in relazione al proprio corpo, ai suoi movimenti, alla sua ubicazione

spaziale ed al rapporto con gli altri bambini.

FINALITÀ

La Guida Operativa vuole essere uno “strumento ausiliario” al lavoro quotidiano delle educatrici

perché ritengo che l’esperienza-gioco con il proprio corpo, con l’attrezzatura didattica, con la

musica e il ritmo possano agevolare il bambino nella presa di coscienza delle proprie possibilità e

capacità.

Ciò non deve essere inteso come “avviamento allo sport”, ma come attività educativa che, oltre a

favorire l’evoluzione di abilità motorie (in modo particolare il correre, il saltare e il lanciare), porta

al superamento di paure che i bambini manifestano nell’affrontare determinate esperienze

motorie nuove.

Pertanto le finalità saranno:

contribuire alla maturazione complessiva del bambino (AUTOSTIMA E AUTONOMIA)

promuovere la presa di coscienza del valore del proprio corpo (IDENTITÀ)

migliorare la comunicazione e l’integrazione del gruppo.

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ATTIVITÀ DIDATTICHE

OBIETTIVI GENERALI COMUNI A TUTTI I GRUPPI D'ETÀ

A) Obiettivi generali

1) Socializzazione

2) Collaborazione

3) Fiducia in sé stessi e negli altri

4) Rispetto degli altri

5) Rispetto delle regole

6) Adattamento

B) Obiettivi fisiologici e di prevenzione auxologica

1) Analisi delle posture;

2) Correzione degli atteggiamenti;

3) Analisi degli appoggi;

4) Miglioramento e potenziamento degli apparati cardio - circolatorio e respiratorio.

Tali obiettivi sono menzionati poiché nelle attività motorie l' impegno di tali apparati e'

necessario, comunque questi anche senza tali attività si potenziano e migliorano con la

normale crescita dei bambini.

C) Obiettivi specifici

1) Coordinazione generale;

2) Coordinazione oculo-manuale;

3) Coordinazione fine;

4) Spazialità;

5) Ritmo;

6) Lateralità;

7) Equilibrio;

8) Percezione di sé;

9) Percezione dello spazio circostante.

PROPOSTE DIDATTICHE MOTORIE

Giochi di coordinazione.

Giochi di coordinazione oculo-manuale.

Giochi di spazialità.

Giochi a tempo.

Giochi ritmici.

Giochi con piccoli ostacoli.

Giochi con la palla.

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Giochi con i nastri.

Giochi con palline da tennis.

Percorsi con varie stazioni a tempo.

Percorsi con varie stazioni di abilità.

MEZZI OPERATIVI

Palloncini colorati

Palloni di plastica tipo mare

Palloni di spugna

Palline da tennis

Cerchi

Clavette

Appoggi Bauman

Tappetini

Palloni psicomotori

Nastri da ritmica

Coni segna percorso e tutte le attrezzature presenti che di volta in volta si riterrà più opportuno

usare, in accordo con le insegnanti di classe.

OBIETTIVI AFFETTIVO - COGNITIVI

Sapersi adattare all’ambiente.

Sapersi organizzare.

Saper lavorare in modo autonomo e responsabile.

Saper superare costruttivamente le difficoltà.

OBIETTIVI AFFETTIVO - SOCIALI

Saper ascoltare.

Saper cooperare con i compagni.

Accettare di lavorare in gruppi misti.

Accettare i consigli degli insegnanti.

Partecipa alle lezioni in armonia con la classe nel momento del gioco, della discussione,

nell’attività di rilassamento.

Rispetta il ritmo dei compagni.

Incoraggia i compagni meno abili, nel gioco, nelle altre attività.

Accetta e porta a termine i compiti assegnati.

Aiuta i compagni senza distinzioni di sesso.

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OBIETTIVI SPECIFICI PER GRUPPI

OBIETTIVI PER I 3 ANNI

A) Conoscenza delle parti del corpo (somatognosia)

Il bambino riconosce le parti principali del suo, degli altri e lo disegna.

B) Conoscenza dello spazio che lo circonda (gnosia visuale, uditiva, tattile )

Il bambino riconosce lo spazio che lo circonda, la scuola, il giardino, i giochi, le forme, i colori.

Inizia a prendere coscienza delle tre dimensioni fondamentali.

C) Miglioramento delle capacità motorie fondamentali (prassie)

Il bambino sa camminare, correre, marciare con coordinazione crociata, sa imitare le andature

di

alcuni animali.

D) Miglioramento della coordinazione generale e inizio della coordinazione fine.

Il bambino inizia a coordinare l' azione delle mani.

E) Analisi dei bisogni e dei sintomi fobici.

OBIETTIVI PER I 4 ANNI

A) Miglioramento delle gnosie fondamentali:

colori e loro associazione

forme

oggetti

suoni

rumori

informazioni tattili

uso delle percezioni sensoriali

B) Miglioramento delle percezioni di forme.

C) Inizio dell’apprendimento del ritmo ed adattamento al tempo in relazione allo spazio.

D) Miglioramento della motricità fine.

Anticipazione della scrittura.

D) Inizio di costruzione del pensiero immaginario.

E) Analisi dei bisogni e dei sintomi fobici.

OBIETTIVI PER I 5 ANNI

A) Miglioramento dell’asse corporale.

Analisi tonico-motorie.

B) Miglioramento della lateralizzazione con esercizi per la predominanza manuale, visiva, podale.

C) Miglioramento delle prassie fondamentali:

di realizzazione motoria;

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costruttive;

facciali;

di postura;

D) Miglioramento, adattamento e presa di coscienza del ritmo:

biologico;

sociale;

affettivo;

temporale;

musicale;

E) Analisi dei bisogni e dei sintomi fobici.

OBIETTIVI SPECIFICI

e riproduzione d’eventi sonori

la coordinazione motoria (nel canto, nella danza, nella

drammatizzazione)

EDUCAZIONE VOCALE

e.

SVILUPPO DEL SENSO RITMICO E

EDUCAZIONE ALL'ESPRESSIONE CORPOREA

corporeo per imitazione.

METODO

La programmazione si basa su principi metodologici che tengono conto del naturale

sviluppo cognitivo del bambino e della realtà sonora in cui vive. L'attività prevede il

coinvolgimento del bambino attraverso il Corpo (giochi di imitazione ritmica con la percussione

corporale, danze, scoperta di nuovi movimenti corporei, ecc.). Il bambino prenderà coscienza delle

proprie capacità ritmiche e motorie. Considerando l'età del bambino, si tenderà ad uno sviluppo

globale (attraverso il metodo globale ) che lo aiuti ad esercitare e sviluppare le proprie capacità e

le proprie elaborazioni sonore cercando spontaneamente associazioni con altri linguaggi

(Interdisciplinarietà).

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IL PROBLEM SOLVING

Per quanto riguarda l’orientamento metodologico - relazionale di base, consiglio di attenersi

soprattutto al problem solving.

Secondo quest’orientamento metodologico - relazionale l’educatore, evitando di imporre

direttamente le attività da svolgere, deve stimolare i bambini alla ricerca delle soluzioni per

tentativi ed errori.

Questo atteggiamento, pur nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ciascun bambino,

presuppone una certa linea di sforzo sostenuta da curiosità, partecipazione ed interesse. Inoltre i

problem solving impegna ed educa le aree psichiche elevate in quanto il bambino deve pensare,

analizzare, sintetizzare, progettare, ideare ed immaginare.

LA STRUTTURAZIONE DEL PROGETTO:

Gruppi: omogenei per età

LA PRATICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA

Alcune regole generali

✓Durante il gioco il bambino pratica attività motoria. In tutti i momenti della giornata il bambino

può dunque svolgere attività motoria.

✓Dal punto di vista pratico è utile suddividere le attività motorie in tre aree: MANUALITÀ,

MOBILITÀ ed EQUILIBRIO

La manualità corrisponde alle attività effettuate prevalentemente con gli arti

superiori, la mobilità a quelle effettuate con gli arti inferiori mentre l’equilibrio coinvolge tutte le

parti del corpo, e in particolare il tronco. L’equilibrio viene distinto in PASSIVO (movimento subìto

senza intervento volontario, es. farsi cullare, andare in altalena) e ATTIVO (durante l’azione del

bambino, es. camminare in equilibrio su un’asse, su un percorso sconnesso, andare in bicicletta).

✓Lo sviluppo delle competenze richiede chele attività vengano proposte in modo frequente,

intenso e per un lungo periodo.

Gli ingredienti per lo sviluppo delle competenze motorie sono: la frequenza, l’intensità e la durata.

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SCHEDE GENERALI

manualità · mobilità · equilibrio

GENERALE SCHEDA GENERALE DELLA MANUALITÀ -TATTILITÀ

Età: 3-4-5 anni

Afferrare, tirare, lanciare, stare appesi, riconoscere con le mani

Dove?

✓ Spazi della scuola, sia all’aperto che al chiuso

Esempi di attività semplici

attività semplici

✓ Raccogliere oggetti con opposizione indice-pollice, via via sempre più piccoli con una mano e

con entrambe le mani

✓ Riconoscere oggetti piani da oggetti tridimensionali

✓ Capacità di specificare le caratteristiche di oggetti attraverso il tatto

✓ Identificazione di oggetti attraverso il tatto

✓ Lanciare con una mano una palla leggera e poi sempre più pesante con diversi tipi di lancio in

avanti e all’indietro

✓Lanciare palline di diversa grandezza e peso mirando un bersaglio

✓ Tenersi appesi ad una sbarra con due mani dondolando il corpo

✓Afferrare oggetti di diverso peso, dimensioni, consistenza

✓ Uso delle due mani per una funzione con una mano dominante

✓ Tirare una corda

✓ Lanciare oggetti

✓ Disegnare una traccia

✓ Colorare figure

✓ Uso della mano per scrivere

Varianti

✓ Posizionamento dell’oggetto e del bambino (vicino, lontano, in altro, in basso,in movimento)

✓ Modifica di colore, forma, dimensione, peso, superficie, consistenza dell’oggetto

✓ Velocità con cui si effettua l’azione

✓ Forza che il bambino applica

✓Durata dell’azione

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Elementi di difficoltà

✓Effettua attività a occhi chiusi

✓ Riconosce oggetti toccandoli, senza guardarli

✓ Recupera da un contenitore oggetti specifici distinguendoli da altri per proprietà dell’oggetto

(forma, dimensioni, peso, colore, tipo di superficie)

✓ Introduce oggetti di diverse forme in contenitori con “serratura” corrispondente

✓ Trasporta oggetti pesanti con una mano, con l’altra mano, con entrambe le

mani, tenendole in altro, in basso, avanti, dietro

✓ Varia le distanze percorse, altezze, l’intensità e la durata della forza applicata,velocità e durata

✓ Afferra un oggetto che viene lanciato

✓ Si tiene appeso/a ad una sbarra con due mani

✓ Si arrampica

✓ Esegue le brachiazioni (camminare con le mani, appesi ad una scala orizzontale)

Esempi di oggetti e materiali utilizzabili

✓Palle di vario peso, dimensione, materiale, (palloncini gonfiabili, palline di plastica, di gomma,

palle di stoffa, di gommapiuma, palla medica, palle giganti).

✓Sassi di varie forme, peso e dimensioni, bulloni, anelli da tende, tappi di bottiglia, legni,pigne.

✓Teli, carta da giornale, da pacco, crespa,velina, scottex, stagnola

✓Corde, nastro per cantieri, nastri colorati, catene di plastica, tubi di gommapiuma

✓Scatole di cartone, scatoloni, contenitori di plastica, di stoffa.

✓ Mattoncini tipo lego, in legno, di stoffa, spugna, di diverse forme e dimensioni.

SCHEDA GENERALE DELLA MOBILITÀ GENERALE

DStrisciare, andare carponi, camminare, correre, saltare, arrampicarsi

Età: 3-4-5 anni

Dove?

✓Spazi della scuola, sia la chiuso che all’aperto

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Esempi di attività semplici

✓Strisciare

✓ Andare carponi

✓ Camminare

✓ Correre

✓ Saltare

✓ Arrampicarsi

Varianti

✓ Direzione (avanti, indietro, lateralmente)

✓ Velocità di esecuzione

✓ Durata dell’attività

✓ Intensità dell’azione

Elementi di difficoltà

✓ Effettua attività a occhi chiusi

✓ Striscia su una superficie in gommapiuma morbida

✓ Procede carponi su una superficie di sassi

✓ Cammina veloce

✓ Cammina su terreni accidentati

✓ Cammina in salita e discesa

✓ Sale e scende le scale

✓ Interposizione di ostacoli lungo il percorso

✓Cammina su superfici diverse

✓ Cammina a lungo e su tutti i tipi di terreno

✓ Cammina trasportando un oggetto leggero con una mano

✓ Cammina trasportando un oggetto pesante in una mano

✓ Cammina trasportando oggetti leggeri o pesanti in entrambe le mani.

✓ Salta in alto

✓ Salta in basso

✓ Saltella su un piede

✓ Saltella su due piedi

✓ Salta la corda

✓ Cammina rannicchiato e fa un balzo verso l’alto

✓ Corre passando sopra o sotto a ostacoli di diverse altezze

di

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SCHEDE GENERALE DELL’EQUILIBRIO

EQUILIBRIO contrastare la forza di gravità

ATTIVO es.: il bambino cammina su binario

PASSIVO es.: il bambino si lascia cullare sull’altalena

Età: 3-4-5 anni

Dove?

Spazi della scuola, sia al chiuso che all’aperto

Esempi di attività semplici

✓ Va su diversi tipi di altalene

✓Scende da scivoli di diversa altezza e pendenza

✓ Si dondola

✓ Si rotola

✓ Esegue capovolte avanti e indietro

✓ cammina su un asse di equilibrio di diversa larghezza e forma

✓ esegue una piroetta

✓ cammina da un sasso all’altro

Varianti

✓direzione (avanti, indietro, lateralmente)

✓ velocità di esecuzione

✓ durata dell’attività

✓ intensità dell’azione

Elementi di difficoltà

✓ Effettua attività a occhi chiusi

✓ Corre e salta su un telo

✓ Salta su un piede o due piedi su un telo

✓ Esegue la verticale

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Esempi di oggetti e materiali utilizzabili

Esempi di oggetti e materiali utilizzabili

✓ Asse di equilibrio di diverse altezze e dimensioni

✓ Mattoncini

✓ Corde

✓ Sassi

✓ Linee di nastro adesivo

Giochi

Età 5 anni

Gioco n. ° 1: “Bianco – Nero”

Bambini divisi in due gruppi: squadra Bianca e squadra Nera. Tutti seduti sulla linea di metà

campo, schiena contro schiena.

Al richiamo del colore, ad esempio “bianco”, i bambini della squadra bianca scapperanno correndo

fino alla linea di fondo campo inseguiti dalla squadra nera.

Quanti bambini sono stati presi?

Gioco n.° 2: “Fai il giro più veloce”

Bambini divisi in 4 gruppi distinti con 4 colori diversi. Quando l’insegnante chiama un colore i

bambini del gruppo corrispondente devono, correndo, girare attorno al cerchio centrale.

L’ultimo arrivato si siederà nel cerchio centrale.

Gioco n.° 3: “ Boomerang”

Bambini disposti su due o più file dietro una linea di partenza.

Davanti ad ogni fila (10/15 metri) verrà disposto un cono o altro oggetto.

Al segnale il capofila, correndo velocemente con un testimone in mano (palla, bastoncino,

fazzoletto, ecc.), girerà dietro al cono ritornando in fila dopo aver consegnato il testimone al

compagno successivo.

Quale squadra sarà più veloce?

Gioco n.° 4: “Tocca e scappa”

Disponiamo tutti i bambini disposti in cerchio, meno uno che definiamo A. Questi, correndo fuori

dal cerchio, toccherà la schiena di un compagno B e continuerà a correre nella stessa direzione; B

correrà in direzione opposta ad A. Chi riuscirà per primo ad arrivare al posto lasciato libero da B?

Gioco n.° 5 “I rulli”

Un piccolo gruppo di bambini si disporrà a fondo campo, proni uno accanto all’altro (i rulli).

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Un altro bambino (il tronco) si sdraierà sopra i compagni, anche lui prono, perpendicolarmente ai

rulli.

Il gioco consiste nel rotolamento simultaneo di tutti i rulli per far avanzare il tronco, che dovrà

stare fermo e lasciarsi trasportare.

I rulli, appena liberi dal tronco, dovranno di corsa rimpiazzarsi in fila affinché il tronco non venga

scaricato a terra prima della linea di arrivo.

Si cambiano i ruoli.

Gioco n.° 6: “Le bombe”

Formare due squadre e disporre ognuna in una metà del campo con un pallone per ogni

partecipante al gioco.

I bambini dovranno lanciare o calciare i palloni nel campo avversario cercando di liberare il proprio

campo da tutti i palloni che arriveranno, perché lanciati dai compagni dell’altra squadra.

Varianti:

- lanci a 2 mani;

- solo mano destra;

- solo mano sinistra;

- solo con i piedi.

Vincerà la squadra che, al segnale, avrà nel proprio campo il minor numero di palloni.

Gioco n.° 7: “La volpe e il lupo”

Bambini in circolo in piedi o seduti a mezzo intervallo con fronte al centro.

Una palla (la “volpe”) verrà passata con passaggio consegnato (da mano a mano) da un bambino

all’altro.

Questa palla è presto seguita da un’altra (il “lupo”).

Lo scopo del gioco è quello di far raggiungere la “volpe” dal “lupo”, che avverrà quando le palle si

incontreranno.

Gioco n.° 8: “Acchiappa e scappa”

Bambini divisi in due squadre e disposti in fila.

I capofila si disporranno uno fronte all’altro e fra loro, alla stessa distanza, sarà posizionato un

cono con sopra una pallina da tennis.

Al segnale il giocatore più veloce o più pronto di riflessi prenderà la pallina e correrà verso la linea

di fondo campo cercando di non farsi acchiappare dal giocatore avversario.

Se ce la farà ad arrivare senza essere toccato il punto sarà della sua squadra, altrimenti sarà della

squadra avversaria.