ATS Brescia | ATS Brescia - RASSEGNA › media › documenti › comunicati...un incontro con...

7
Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587 Rassegna Stampa Giovedì 01 maggio 2014

Transcript of ATS Brescia | ATS Brescia - RASSEGNA › media › documenti › comunicati...un incontro con...

Rassegna Stampa realizzata da SIFA SrlServizi Integrati Finalizzati alle Aziende 

20129 Milano – Via Mameli, 11  Tel.  0243990431 – Fax 0245409587

Rassegna Stampa Giovedì 01 maggio 2014

Rassegna del 01 maggio 2014

ASL BRESCIA

Il GiornoBergamo_brescia

11 OCCUPAZIONE ASL: «MINIMIZZANO SULL'AMBIENTE» «ACCUSE FALSE» Mi.pr. 1

Il Giornale Di Brescia 10 BLITZ ALL'ASL, OCCUPATO L'UFFICIO DEL DIRETTORE 2

CAFFARO

Corriere Della Sera (bs) 5 UN BLITZ AMBIENTALISTA ALL'ASL 3

Bresciaoggi 1, 11 «AMBIENTE, VERITÀ NASCOSTE» OCCUPATA DUE ORE LA SEDE ASL 4

BRESCIA ATTIVISTI

Occupazione Asl: «Minimizzano sull'ambiente» «Accuse false»

- BRESCIA -

UN GRUPPO di «attivisti contro le nocività» ieri attorno alle 14 ha occupato l'ufficio del direttore generale dell'Asl Carmelo Scarcella perché ritiene l'Azienda «colpevole di poca cura nei confronti dell'ambiente anche in merito al caso Caffaro, ma non solo. Minimizzano il problema». L'occupazione dei locali è durata quasi due ore, alla presenza di Digos e carabinieri. In questo lasso di tempo sono stati esposti cartelli e striscioni sia nell'ufficio di Carmelo Scarcella, sia all'esterno della struttura. L'occupazione, che si è svolta in modo pacifico, è servita ad annunciare la manifestazione "Stop Biocidio Brescia", che si terrà il prossimo dieci maggio in città a partire da via Milano, in prossimità della ex Caffaro. I manifestanti incontreranno il direttore Scarcella il 9 maggio alle 15,30. Intanto l'Asl ribatte alle accuse: «Asl non condivide le modalità utilizzate e soprattutto non può che ritenere le accuse indirizzate ingiustificate e senza fondamento alcuno. Asl non ha mai minimizzato le preoccupazioni di parte della comunità su tematiche ambientali che potrebbero avere risvolti sulla salute della popolazione». Mi.Pr.

ASL BRESCIA Pag. 1

Blitz all'AsI, occupato l'ufficio del direttore La Rete Antinocività «notifica» a Scarcella l'accusa di «concorso in biocidio»

• «Concorso in biocidio». È questa l'accusa che una tren­tina di giovani ambientalisti della Rete antinocività e di al­tre sigle ambientaliste bre­sciane hanno notificato ieri al direttore generale dell'Asl di Brescia Carmelo Scarcella. Il blitz, assolutamente pacifi­co, ma con conseguenze sot­to il profilo penale per chi l'ha compiuto, è andato a segno attorno alle 14 di ieri, nella se­de dell'Azienda sanitaria 1 oca-le. Manifesti e striscioni alla mano i manifestanti sono en­trati nella sede di via Duca de­gli Abruzzi, fino all'interno dell'ufficio del numero uno. E qui sono rimasti per buona parte del pomeriggio, sotto gli occhi degli agenti della Digos e dei carabinieri. All'AsI e ai suoi dirigenti i gruppi ambientalisti, che hanno organizzato per saba­to 10 maggio un corteo di pro­testa per chiedere lo «Stop del Biocidio di Brescia», con­testano una condotta «assolu­tamente irresponsabile». Di fronte all'emergenza sanita­ria che riguarda Brescia e pro­vincia - sottolineano i respon­sabili della Rete antinocività, anche attraverso una nota -«continuano a prodigarsi per minimizzarla, quasi a volersi

assolvere dalle proprie re­sponsabilità passate». Per gli ambientalisti «negli ultimi mesi si è assistito al tentativo di delegittimare e denuncia­re quei comitati e quei singoli che hanno portato a galla la verità». Le responsabilità dell'Asl per loro sono eviden­ti nella Nuova guida al cittadi­no «nella quale si ignora del tutto la contaminazione da diossine e sottostima quella da Pcb». La Rete inoltre ritiene inutile il tentativo di addossare alla «mentalità bresciana» l'insuc­cesso dello screening effettua­to sul sangue di un campione di cittadini. «Se si nega il pro­blema - si chiedono ironica­mente gli attivisti - come si può pretendere che le perso­ne si preoccupino e perdano tempo nel farsi esaminare?». Quanto alle ultime denunce, quelle che hanno portato alla ribalta concentrazioni di cro­mo esavalente nell'acqua, gli ambientalisti sottolineano che l'Asl ha «investito tutte le sue energie nel confutare le preoccupazioni e le denunce dei cittadini, sbandierando come paravento - hanno ri­cordato - i limiti fissati da una legge evidentemente inade­guata».

Più in generale, per gli espo­nenti della Rete, l'Asl è re­sponsabile per «aver tenuto nascosto una situazione pro­fondamente grave, nel conti­nuare a sottovalutarla e nel non volerla affrontare, negan­do l'evidenza». Ambientalisti e direttore ge­nerale dell'Asl ieri non si so­no incontrati. Lo faranno il prossimo 9 maggio. Poco prima di cena il grande accusato harisposto attraver­so un comunicato. «Pur com­prendendo la legittimità del­la protesta - recita la nota -l'Asl non ne condivide le mo­dalità e soprattutto non può che ritenere le accuse total­mente prive di fondamento. L'Asl si occupa della tutela della salute pubblica e non ha mai minimizzato le preoc­cupazioni su tematiche am­bientali che potrebbero ave­re risvolti sulla salute dellapo-polazione. Numerose al pro­posito sono le indagini che ha realizzato e sta realizzan­do». Il blitz di ieri in via Duca degli Abruzzi è stato anche antepri­ma di quanto accadrà sabato 10 maggio. La Rete dà appun­tamento alle 15 in via Milano per il concentramento cui poi farà seguito il corteo.

Occupata anche la scrivania di Carmelo Scarcella

ASL BRESCIA Pag. 2

Occupazione Un blitz ambientalista all'Asl Blitz ieri pomeriggio all'Asl. Alle 14 i ragazzi del Fronte Caffaro e altri ambientalisti sono saliti al primo piano cercando l'ufficio del direttore generale Carmelo Scarcella, ha hanno appeso due striscioni «10 maggio stop biocidio Brescia» e hanno occupato l'ufficio, il motivo: «l'Asl minimizza le emergenze sanitarie di Brescia». L'Asl ha condannato l'azione, ma fissato un incontro con il con il comitato il 9 maggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CAFFARO Pag. 3

IL BLITZ. I manifestanti «ariti nocività» in via Duca degli Abruzzi

«Ambiente, verità nascoste» Occupata due ore la sede Asl

I manifestanti nella sede dell'Asl di Brescia FOTOLIVE

Due ore di occupazione della sede dell'Asl di via Duca degli Abruzzi. Negli uffici è entrato un gruppo di attivisti contro le nocività am­bientali. Hanno denunciato «le colpe dell'Asl e dei suoi dirigenti» che «minimizzano qualsiasi situa­zione». L'Asl attraverso una nota ha replicato di non condividere le modalità utilizzate per la prote­sta e «soprattutto non può che ri­tenere le accuse indirizzate ingiu­stificate e senza fondamento alcu­no. Mai minimizzato». O PAG 11

L'INIZIATIVA. Blitz di un gruppo di attivisti contro le nocività ambientali, azione durata due ore. «Stop biocidio Brescia»

Qttà e veleni, occupati gli uffici dell'Asl La replica in una nota in cui si dice che «le accuse rivolte vengono ritenute senza giustificazione alcuna»

Ore 14, è scattata l'occupazio­ne della direzione dell'Asl, in via Duca degli Abruzzi, al civi­co 15. Sono entrati in una venti­na appartenenti a un gruppo di attivisti contro le nocività ambientali, lutto, a quanto si è appreso

si è svolto senza alcuna forma di degenerazione. Presenti Digos e carabinieri. L'occupa­zione, durata due ore, è stato

spiegato dai manifestanti, ha avuto quale obiettivo anche il lancio della manifestazione del dieci maggio prossimo che si chiamerà «Stop biocidio Brescia».

Da parte degli aderenti all'i­niziativa è stato spiegato: «Sia­mo qui oggi a denunciare le colpe dell'Asl e in particolare dei suoi dirigenti, che, in ma­

niera assolutamente irrespon­sabile, continuano a prodigar­si nel minimizzare questa si­tuazione, quasi a volersi assol­vere dalle proprie responsabi­lità passate».

Ed è stato aggiunto: «Negli ultimi mesi abbiamo assistito al tentativo di delegittimare e denunciare quei comitati e quelle singole persone che hanno invece avuto il merito di aver portato a galla la veri­tà».

Riferimenti dei manifestanti anche alla pubblicazione del­l'opuscolo riguardante i par­chi pubblici all'interno del si­to Carfaro. E alle minacce di de­nuncia per «procurato allar­me» rivolte ai comitati. MA È STATA SOLLEVATA a n c h e un'altra questione. Si tratta de­gli interrogativi sulla «presen­za del cromo esavalente nelle acque dell'acquedotto cittadi­no. Tutte le energie dell'asl so­no concentrate nel confutare le preoccupazioni e le denun­

ce dei cittadini, sbandierando come paravento i limiti fissati da una legge evidentemente inadeguata».

Ieri i manifestanti - che era­no entrati negli uffici della di­rezione, minacciando di rima­nervi - hanno anche chiesto un incontro con Carmelo Scar-cella, direttore generale dell'A­sl di Brescia. L'incontro si terrà il 9 mag­

gio, ali 15, come ha annunciato L'Asl, che ha in seguito diffuso una nota in cui, tra l'altro, re­plica: «Non si condividono le modalità di protesta usate e le accuse indirizzate vengono ri­tenute ingiustificate e senza fondamento alcuno. L'Asl di Brescia si occupa della tutela della salute pubblica e non ha mai minimizzato, né intende minimizzare, le preoccupazio­ni di parte della comunità su tematiche ambientali che po­trebbero avere risvolti sulla sa­lute della popolazione. Nume­rose le indagini realizzate e che sta realizzando». • M.P.

CAFFARO Pag. 4

Un momento dell'occupazione della sede direzionale dell'Asl FOTOLIVE

CAFFARO Pag. 5