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Rassegna Stampa Giovedì 01 maggio 2014
Rassegna del 01 maggio 2014
ASL BRESCIA
Il GiornoBergamo_brescia
11 OCCUPAZIONE ASL: «MINIMIZZANO SULL'AMBIENTE» «ACCUSE FALSE» Mi.pr. 1
Il Giornale Di Brescia 10 BLITZ ALL'ASL, OCCUPATO L'UFFICIO DEL DIRETTORE 2
CAFFARO
Corriere Della Sera (bs) 5 UN BLITZ AMBIENTALISTA ALL'ASL 3
Bresciaoggi 1, 11 «AMBIENTE, VERITÀ NASCOSTE» OCCUPATA DUE ORE LA SEDE ASL 4
BRESCIA ATTIVISTI
Occupazione Asl: «Minimizzano sull'ambiente» «Accuse false»
- BRESCIA -
UN GRUPPO di «attivisti contro le nocività» ieri attorno alle 14 ha occupato l'ufficio del direttore generale dell'Asl Carmelo Scarcella perché ritiene l'Azienda «colpevole di poca cura nei confronti dell'ambiente anche in merito al caso Caffaro, ma non solo. Minimizzano il problema». L'occupazione dei locali è durata quasi due ore, alla presenza di Digos e carabinieri. In questo lasso di tempo sono stati esposti cartelli e striscioni sia nell'ufficio di Carmelo Scarcella, sia all'esterno della struttura. L'occupazione, che si è svolta in modo pacifico, è servita ad annunciare la manifestazione "Stop Biocidio Brescia", che si terrà il prossimo dieci maggio in città a partire da via Milano, in prossimità della ex Caffaro. I manifestanti incontreranno il direttore Scarcella il 9 maggio alle 15,30. Intanto l'Asl ribatte alle accuse: «Asl non condivide le modalità utilizzate e soprattutto non può che ritenere le accuse indirizzate ingiustificate e senza fondamento alcuno. Asl non ha mai minimizzato le preoccupazioni di parte della comunità su tematiche ambientali che potrebbero avere risvolti sulla salute della popolazione». Mi.Pr.
ASL BRESCIA Pag. 1
Blitz all'AsI, occupato l'ufficio del direttore La Rete Antinocività «notifica» a Scarcella l'accusa di «concorso in biocidio»
• «Concorso in biocidio». È questa l'accusa che una trentina di giovani ambientalisti della Rete antinocività e di altre sigle ambientaliste bresciane hanno notificato ieri al direttore generale dell'Asl di Brescia Carmelo Scarcella. Il blitz, assolutamente pacifico, ma con conseguenze sotto il profilo penale per chi l'ha compiuto, è andato a segno attorno alle 14 di ieri, nella sede dell'Azienda sanitaria 1 oca-le. Manifesti e striscioni alla mano i manifestanti sono entrati nella sede di via Duca degli Abruzzi, fino all'interno dell'ufficio del numero uno. E qui sono rimasti per buona parte del pomeriggio, sotto gli occhi degli agenti della Digos e dei carabinieri. All'AsI e ai suoi dirigenti i gruppi ambientalisti, che hanno organizzato per sabato 10 maggio un corteo di protesta per chiedere lo «Stop del Biocidio di Brescia», contestano una condotta «assolutamente irresponsabile». Di fronte all'emergenza sanitaria che riguarda Brescia e provincia - sottolineano i responsabili della Rete antinocività, anche attraverso una nota -«continuano a prodigarsi per minimizzarla, quasi a volersi
assolvere dalle proprie responsabilità passate». Per gli ambientalisti «negli ultimi mesi si è assistito al tentativo di delegittimare e denunciare quei comitati e quei singoli che hanno portato a galla la verità». Le responsabilità dell'Asl per loro sono evidenti nella Nuova guida al cittadino «nella quale si ignora del tutto la contaminazione da diossine e sottostima quella da Pcb». La Rete inoltre ritiene inutile il tentativo di addossare alla «mentalità bresciana» l'insuccesso dello screening effettuato sul sangue di un campione di cittadini. «Se si nega il problema - si chiedono ironicamente gli attivisti - come si può pretendere che le persone si preoccupino e perdano tempo nel farsi esaminare?». Quanto alle ultime denunce, quelle che hanno portato alla ribalta concentrazioni di cromo esavalente nell'acqua, gli ambientalisti sottolineano che l'Asl ha «investito tutte le sue energie nel confutare le preoccupazioni e le denunce dei cittadini, sbandierando come paravento - hanno ricordato - i limiti fissati da una legge evidentemente inadeguata».
Più in generale, per gli esponenti della Rete, l'Asl è responsabile per «aver tenuto nascosto una situazione profondamente grave, nel continuare a sottovalutarla e nel non volerla affrontare, negando l'evidenza». Ambientalisti e direttore generale dell'Asl ieri non si sono incontrati. Lo faranno il prossimo 9 maggio. Poco prima di cena il grande accusato harisposto attraverso un comunicato. «Pur comprendendo la legittimità della protesta - recita la nota -l'Asl non ne condivide le modalità e soprattutto non può che ritenere le accuse totalmente prive di fondamento. L'Asl si occupa della tutela della salute pubblica e non ha mai minimizzato le preoccupazioni su tematiche ambientali che potrebbero avere risvolti sulla salute dellapo-polazione. Numerose al proposito sono le indagini che ha realizzato e sta realizzando». Il blitz di ieri in via Duca degli Abruzzi è stato anche anteprima di quanto accadrà sabato 10 maggio. La Rete dà appuntamento alle 15 in via Milano per il concentramento cui poi farà seguito il corteo.
Occupata anche la scrivania di Carmelo Scarcella
ASL BRESCIA Pag. 2
Occupazione Un blitz ambientalista all'Asl Blitz ieri pomeriggio all'Asl. Alle 14 i ragazzi del Fronte Caffaro e altri ambientalisti sono saliti al primo piano cercando l'ufficio del direttore generale Carmelo Scarcella, ha hanno appeso due striscioni «10 maggio stop biocidio Brescia» e hanno occupato l'ufficio, il motivo: «l'Asl minimizza le emergenze sanitarie di Brescia». L'Asl ha condannato l'azione, ma fissato un incontro con il con il comitato il 9 maggio.
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CAFFARO Pag. 3
IL BLITZ. I manifestanti «ariti nocività» in via Duca degli Abruzzi
«Ambiente, verità nascoste» Occupata due ore la sede Asl
I manifestanti nella sede dell'Asl di Brescia FOTOLIVE
Due ore di occupazione della sede dell'Asl di via Duca degli Abruzzi. Negli uffici è entrato un gruppo di attivisti contro le nocività ambientali. Hanno denunciato «le colpe dell'Asl e dei suoi dirigenti» che «minimizzano qualsiasi situazione». L'Asl attraverso una nota ha replicato di non condividere le modalità utilizzate per la protesta e «soprattutto non può che ritenere le accuse indirizzate ingiustificate e senza fondamento alcuno. Mai minimizzato». O PAG 11
L'INIZIATIVA. Blitz di un gruppo di attivisti contro le nocività ambientali, azione durata due ore. «Stop biocidio Brescia»
Qttà e veleni, occupati gli uffici dell'Asl La replica in una nota in cui si dice che «le accuse rivolte vengono ritenute senza giustificazione alcuna»
Ore 14, è scattata l'occupazione della direzione dell'Asl, in via Duca degli Abruzzi, al civico 15. Sono entrati in una ventina appartenenti a un gruppo di attivisti contro le nocività ambientali, lutto, a quanto si è appreso
si è svolto senza alcuna forma di degenerazione. Presenti Digos e carabinieri. L'occupazione, durata due ore, è stato
spiegato dai manifestanti, ha avuto quale obiettivo anche il lancio della manifestazione del dieci maggio prossimo che si chiamerà «Stop biocidio Brescia».
Da parte degli aderenti all'iniziativa è stato spiegato: «Siamo qui oggi a denunciare le colpe dell'Asl e in particolare dei suoi dirigenti, che, in ma
niera assolutamente irresponsabile, continuano a prodigarsi nel minimizzare questa situazione, quasi a volersi assolvere dalle proprie responsabilità passate».
Ed è stato aggiunto: «Negli ultimi mesi abbiamo assistito al tentativo di delegittimare e denunciare quei comitati e quelle singole persone che hanno invece avuto il merito di aver portato a galla la verità».
Riferimenti dei manifestanti anche alla pubblicazione dell'opuscolo riguardante i parchi pubblici all'interno del sito Carfaro. E alle minacce di denuncia per «procurato allarme» rivolte ai comitati. MA È STATA SOLLEVATA a n c h e un'altra questione. Si tratta degli interrogativi sulla «presenza del cromo esavalente nelle acque dell'acquedotto cittadino. Tutte le energie dell'asl sono concentrate nel confutare le preoccupazioni e le denun
ce dei cittadini, sbandierando come paravento i limiti fissati da una legge evidentemente inadeguata».
Ieri i manifestanti - che erano entrati negli uffici della direzione, minacciando di rimanervi - hanno anche chiesto un incontro con Carmelo Scar-cella, direttore generale dell'Asl di Brescia. L'incontro si terrà il 9 mag
gio, ali 15, come ha annunciato L'Asl, che ha in seguito diffuso una nota in cui, tra l'altro, replica: «Non si condividono le modalità di protesta usate e le accuse indirizzate vengono ritenute ingiustificate e senza fondamento alcuno. L'Asl di Brescia si occupa della tutela della salute pubblica e non ha mai minimizzato, né intende minimizzare, le preoccupazioni di parte della comunità su tematiche ambientali che potrebbero avere risvolti sulla salute della popolazione. Numerose le indagini realizzate e che sta realizzando». • M.P.
CAFFARO Pag. 4