Atelier 9mq

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MADE IN CARCERE Obiettivo L’operazione si pone come obiettivo principale quello di portare alla luce la qualità e l’importanza dell’attività svolta da Made in Carcere, sfruttando il parere e l’autorevolezza dei maggiori esponenti del fashion made in Italy: : quindi non un semplice “riposizionamento”, ma un maggiore coinvolgimento da parte della socità all’attività di “recupero” svolta da Made in Carcere. Ingaggio - TRE FAMOSE STILISTE IN MANETTE. Alcuni giorni prima dell’inizio dell’operazione, insceneremo l’arresto di 3 importanti stiliste (Miuccia Prada, Donatella Versace e Silvia Fendi), lasciando un alone di mistero intorno alle motivazioni dell’arresto: a fine giornata, dopo il battage mediatico che si sarà creato, le 3 in una conferenza stampa ufficiale lanceranno il progetto “Atelier 9MQ”, spiegandone la dinamica e dando il via alla loro permanenza in carcere. Questo dovrebbe permettere di creare attenzione e interesse nei confronti dell’iniziativa, senza la necessità di grandi investimenti media. Video, foto e report giornalieri da parte delle 3 stiliste (e dei loro staff) saranno disponibili sul sito www.atelier9mq.it e sulla relativa pagina Facebook. In oltre, un link diretto a www.atelier9mq.it sarà ospitato dai siti istituzionali dei brand delle 3 stiliste coinvolte per tutta la durata dell’operazione. Andremo poi a coinvolgere un target specifico di persone interessate alla moda tramite una campagna mirata di Facebook ADS, oltre che un pubblico più ampio con alcuni ambient media (questo sempre per contenere i costi media, sfruttando la notiziabilità delle azioni di promozione). Conclusioni - INIZIATIVE SPINOFF DELL’ OPERAZIONE. Grazie alla partnership con i fashion brand coinvolti, al termine dei 10 giorni: gli oggetti prodotti durante l’operazione verranno venduti all’asta in una serata evento organizzata nei flagship store dei brand coinvolti. Il ricavato sarà interamente utilizzato per replicare il progetto Made in Carcere negli altri centri penitenziari d’Italia. In collaborazione con alcune scuole di moda (Marangoni, IED, ecc.) verranno istituiti workshop da svolgere nelle prigioni in affiancamento alle detenute, finanziati dalle case di moda coinvolte nel progetto. Le vetrine dei negozi delle case di moda coinvolte verranno periodicamente “concesse” per la promozione degli articoli Made in Carcere, con allestimenti ad hoc. Verranno istituiti dei programmi di inserimento in azienda da parte delle case di moda nei confronti delle detenute più meritevoli (una volta scontata la pena). Per far conoscere alle persone il lavoro e le storie delle detenute coinvolte nel progetto Made in Carcere, faremo convivere e collaborare con le donne recluse 3 famose stiliste (es.: Miuccia Prada, Donatella Versace e Silvia Fendi) per 10 giorni. Tramite un blog (www.atelier9mq.it) su cui saranno caricati video-report e articoli, le persone saranno informate dalle voci autorevoli del mondo della moda circa il processo creativo e produttivo che porta alla realizzazione dei prodotti Made in Carcere, e avranno l’opportunità di conoscere le storie delle detenute e la loro voglia di riscatto. Verrà dato risalto all’iniziativa grazie al coinvolgimento dei principali fashion blogger e redattori di riviste di moda, ingaggiati tramite direct mail. (Per esempio un gioiello a forma di manette legato ad un’etichetta con scritta solo la URL dell’Atelier 9mq). Concept - UN INSOLITO ATELIER. 9 mq, come la superficie delle celle (per richiamare velatamente un problema sociale) AMBIENT MEDIA: riprodurremo l’iconica fune improvvisata utilizzata nelle evasioni nei film, ma sfruttando i materiali colorati impiegati di Made in Carcere al posto dei classici lenzuoli bianchi. Alcuni sticker giustapposti inviteranno i “curiosi“ a visitare il sito www.atelier9mq.it Schema dell’operazione

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MADE IN CARCERE

ObiettivoL’operazione si pone come obiettivo principale quello di portare alla luce la qualità e l’importanza dell’attività svolta da Made in Carcere, sfruttando il parere e l’autorevolezza dei maggiori esponenti del fashion made in Italy: : quindi non un semplice “riposizionamento”, ma un maggiore coinvolgimento da parte della socità all’attività di “recupero” svolta da Made in Carcere.

Ingaggio - TRE FAMOSE STILISTE IN MANETTE.Alcuni giorni prima dell’inizio dell’operazione, insceneremo l’arresto di 3importanti stiliste (Miuccia Prada, Donatella Versace e Silvia Fendi),lasciando un alone di mistero intorno alle motivazioni dell’arresto: a fine giornata, dopo il battage mediatico che si sarà creato, le 3 in una conferenza stampa ufficiale lanceranno il progetto “Atelier 9MQ”, spiegandone la dinamica e dandoil via alla loro permanenza in carcere.

Questo dovrebbe permettere di creare attenzione e interesse nei confronti dell’iniziativa, senza la necessitàdi grandi investimenti media.

Video, foto e report giornalieri da parte delle 3 stiliste (e dei loro staff) saranno disponibili sul sitowww.atelier9mq.it e sulla relativa pagina Facebook. In oltre, un link diretto a www.atelier9mq.it sarà ospitato dai siti istituzionali dei brand delle 3 stiliste coinvolte per tutta la durata dell’operazione.

Andremo poi a coinvolgere un target specifico di persone interessate alla moda tramite una campagna mirata di Facebook ADS, oltre che un pubblico più ampio con alcuni ambient media (questo sempre per contenere i costi media, sfruttando la notiziabilità delle azioni di promozione).

Conclusioni - INIZIATIVE SPINOFF DELL’ OPERAZIONE.Grazie alla partnership con i fashion brand coinvolti, al termine dei 10 giorni:

• gli oggetti prodotti durante l’operazione verranno venduti all’asta in una serata evento organizzata nei flagship store dei brand coinvolti. Il ricavato sarà interamente utilizzato per replicare il progetto Made in Carcere negli altri centri penitenziari d’Italia.

• In collaborazione con alcune scuole di moda (Marangoni, IED, ecc.) verranno istituiti workshop da svolgere nelle prigioni in affiancamento alle detenute, finanziati dalle case di moda coinvolte nel progetto.

• Le vetrine dei negozi delle case di moda coinvolte verranno periodicamente “concesse” per la promozione degli articoli Made in Carcere, con allestimenti ad hoc.

• Verranno istituiti dei programmi di inserimento in azienda da parte delle case di moda nei confronti delle detenute più meritevoli (una volta scontata la pena).

Per far conoscere alle persone il lavoro e le storie delle detenute coinvolte nel progetto Made in Carcere, faremo convivere e collaborare con le donne recluse 3 famose stiliste (es.: Miuccia Prada, Donatella Versace e Silvia Fendi) per 10 giorni.

Tramite un blog (www.atelier9mq.it) su cui saranno caricati video-reporte articoli, le persone saranno informate dalle voci autorevoli del mondo della moda circa il processo creativo e produttivo che porta alla realizzazione dei prodotti Made in Carcere, e avranno l’opportunità di conoscere le storie delle detenute e la loro voglia di riscatto.

Verrà dato risalto all’iniziativa grazie al coinvolgimento dei principali fashion blogger e redattori di riviste di moda, ingaggiati tramite direct mail.(Per esempio un gioiello a forma di manette legato adun’etichetta con scritta solo la URL dell’Atelier 9mq).

Concept - UN INSOLITO ATELIER.

9 mq, come la superficie delle celle (per richiamare velatamente un problema sociale)

AMBIENT MEDIA: riprodurremo l’iconica fune improvvisata utilizzata nelle evasioni nei film, ma sfruttando i materiali colorati impiegati di Made in Carcere al posto dei classici lenzuoli bianchi. Alcuni sticker giustapposti inviteranno i “curiosi“ a visitare il sito www.atelier9mq.it

Schema dell’operazione