assume il ruolo di amministratore delegato Eda nelle mani ... · gio Bertolina. Al nuovo...

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Aziende & Mercati NEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA 15.10-23settembre2007 pag.ventidue S ulla tolda di comando di Italtel è arrivato Gior- gio Bertolina. Al nuovo amministratore delegato, reduce da una brevissima esperienza al timone di Eda (Enteprise Digital Architects, ora in liquidazione) dopo molti anni passati in Marconi Italia (ora assorbita da Ericsson), spetta il compito di provare a rilanciare l’azienda dopo che al suo pre- decessore, Mauro Righetti, non è riuscita la quotazione in Borsa. Improntate comunque all’otti- mismo le dichiarazioni con cui il presidente di Italtel, Roberto Quarta, accoglie il nuovo mana- ger: “Le capacità manageriali e l’esperienza in campo inter- nazionale di Giorgio Bertolina ci rendono fiduciosi per il futuro - ha dichiarato Roberto Quarta, presidente di Italtel -. La com- pagnia deve consolidare il trend positivo ed affrontare impergnativi piani di sviluppo, in Italia e all’estero”. Bertolina ha iniziato la propria carriera in Olivetti, dove ha ricoperto diversi incarichi fino a diventare area manager per Nord Europa, Est europa e Medio oriente. Alla fine degli anni ’90, il manager italiano è passato al gruppo Marconi, dove ha assunto responsabilità a livel- lo internazionale fino alla nomina, nel 2001, a country manager per l’Italia e quindi al ruolo di amministratore delegato di Marconi Communications. Il nuovo Ad ha lavorato in Marconi e Eda Italtel: arriva Bertolina L’uomo del nuovo corso Crisi aziendali. Il gruppo che fa capo ai fratelli Landi rileva la società Eda nelle mani di Eutelia E tre. Dopo l’acquisto in un anno delle attività italiane di Getro- nics e di Bull Italia, Eutelia, l’azienda di Ict che fa capo alla famiglia Landi, si porta a casa un’altra azienda in crisi, quel che rimane di Eda (Enterprise Digital Architects). L’ex spin-off nel campo delle reti e sistemi aziendali di Ericsson era da tempo in difficoltà. Il fatturato, che secondo le cifre ufficiali, si aggirava attorno ai 250-300 milioni di euro nel 2005 era precipitato attorno al centinaio di milioni nel 2006. La crisi della società, che nel frattempo aveva accumulato oltre 200 milioni di debiti, aveva contribuito a portare lo scorso ottobre al default anche la capogruppo internazionale, il gruppo Damovo che solo a fatica era riuscito a portare in porto una pesante ristrutturazione del debito. Gli azionisti (Apax per l’80%, Ericsson per la parte restante) passavano la mano ai detentori delle obbligazioni, in pratica le banche, con un’operazione da oltre 300 milioni, mentre l’italiana Eda restava da sola in acque sempre più agitate con i suoi 550 dipendenti. Colpa delle commesse pubbliche con tempi di pagamento sem- pre più lunghi, accusava il management. Ma la sensazione che scelte gestionali discutibili fossero la causa era diffusa. A giugno Eda chiedeva la liquidazione e con il primo luglio diveniva operativa Eda Enterprise, la “scatola buona” che rilevava con contratto d’affitto le atti- vità operativa e soprattutto gli oltre 200 milioni di euro di contratti con Polizia, ministeri, PA. Diversi potenziali cavalieri bianchi si sono succeduti, mentre l’atti- vità era virtualmente bloccata e la cassa si prosciugava. Nelle ultime settimane, Engineering ed Eutelia giungevano alla stretta finale, e quando, il 29 agosto, sin sono visti nella sede romana i fratelli Lan- di si è capito che il gioco era fatto. Eutelia per l’80% e Finanziaria Italiana, la finan- ziaria di famiglia Landi, per il 20% rile- vano da Eda il ramo aziendale in affitto Eda Enterprise (“Eda 2”), comprensivo di strutture e contratti in essere. L’affitto è di 9,6 milioni di euro in sei anni, al termine dei quali Eda Enterprise pagherà altri 6 milioni per completare l’acquisizione. Anche il quadro manageriale è definito. A giugno, Luigi Caruso aveva ceduto la guida dell’azienda e Giorgio Bertolina assumeva la carica di amministratore unico di Eda Enterprise, lasciata alla fine dello stesso mese per approdare in Italtel ed essere a sua volta sostituito per pochi giorni dal direttore finanziario Piergiorgio Rossi. Il nuovo organigramma prevede un cda formato dai fratelli Isacco e Samuele Landi, rispettivamente presidente e vice- presidente, mentre Felice Marano (c.d. in Eutelia) diviene Ad. La parola ora passa all’assemblea dei creditori, per approvare il concordato ed evitare un fallimento che manderebbe tutti a casa. EUTELIA La sede centrale di Arezzo SANDROFRIGERIO Isacco Landi è il nuovo presidente; al fratello Samuele la vice-presidenza. Felice Marano assume il ruolo di amministratore delegato ITALIANI IN RETE ANCHE D’ESTATE Gli italiani hanno continuato a navigare su Internet anche durante le vacanze estive. È quanto emerge dai dati Nielsen/Netratings: le prime rilevazioni disponibili, relative al mese di luglio, mostrano un trend al rialzo rispetto al passato. Stabili inoltre gli utenti rispetto a giugno: 21,4 milioni infatti si sono collegati almeno una volta da casa o dal lavoro.

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Aziende&MercatiNEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA

N°15.10-23settembre2007pag.ventidue

Sulla tolda di comando di Italtel è arrivato Gior-gio Bertolina. Al nuovo amministratore delegato,

reduce da una brevissima esperienza al timone di Eda (Enteprise Digital Architects, ora in liquidazione) dopo molti anni passati in Marconi Italia (ora assorbita da Ericsson), spetta il compito di provare a rilanciare

l’azienda dopo che al suo pre-decessore, Mauro Righetti, non è riuscita la quotazione in Borsa. Improntate comunque all’otti-mismo le dichiarazioni con cui il presidente di Italtel, Roberto Quarta, accoglie il nuovo mana-ger: “Le capacità manageriali e l’esperienza in campo inter-nazionale di Giorgio Bertolina ci rendono fiduciosi per il futuro - ha dichiarato Roberto Quarta, presidente di Italtel -. La com-

pagnia deve consolidare il trend positivo ed affrontare impergnativi piani di sviluppo, in Italia e all’estero”. Bertolina ha iniziato la propria carriera in Olivetti, dove ha ricoperto diversi incarichi fino a diventare area manager per Nord Europa, Est europa e Medio oriente. Alla fine degli anni ’90, il manager italiano è passato al gruppo Marconi, dove ha assunto responsabilità a livel-lo internazionale fino alla nomina, nel 2001, a country manager per l’Italia e quindi al ruolo di amministratore delegato di Marconi Communications.

Il nuovo Ad ha lavorato in Marconi e Eda

Italtel: arriva BertolinaL’uomo del nuovo corso

Crisi aziendali. Il gruppo che fa capo ai fratelli Landi rileva la società

Eda nelle mani di EuteliaE tre. Dopo l’acquisto in un anno

delle attività italiane di Getro-nics e di Bull Italia, Eutelia,

l’azienda di Ict che fa capo alla famiglia Landi, si porta a casa un’altra azienda in crisi, quel che rimane di Eda (Enterprise Digital Architects). L’ex spin-off nel campo delle reti e sistemi aziendali di Ericsson era da tempo in difficoltà. Il fatturato, che secondo le cifre ufficiali, si aggirava attorno ai 250-300 milioni di euro nel 2005 era precipitato attorno al centinaio di milioni nel 2006. La crisi della società, che nel frattempo aveva accumulato oltre 200 milioni di debiti, aveva contribuito a portare lo scorso ottobre al default anche la capogruppo internazionale, il gruppo Damovo che solo a fatica era riuscito a portare in porto una pesante ristrutturazione del debito. Gli azionisti (Apax per l’80%, Ericsson per la parte restante) passavano la mano ai detentori delle obbligazioni, in pratica le banche, con un’operazione da oltre 300 milioni, mentre l’italiana Eda restava da sola in acque sempre più agitate con i suoi 550 dipendenti. Colpa delle commesse pubbliche con tempi di pagamento sem-pre più lunghi, accusava il management. Ma la sensazione che scelte gestionali discutibili fossero la causa era diffusa. A giugno Eda chiedeva la liquidazione

e con il primo luglio diveniva operativa Eda Enterprise, la “scatola buona” che rilevava con contratto d’affitto le atti-vità operativa e soprattutto gli oltre 200 milioni di euro di contratti con Polizia, ministeri, PA. Diversi potenziali cavalieri bianchi si sono succeduti, mentre l’atti-vità era virtualmente bloccata e la cassa si prosciugava. Nelle ultime settimane, Engineering ed Eutelia giungevano alla stretta finale, e quando, il 29 agosto, sin

sono visti nella sede romana i fratelli Lan-di si è capito che il gioco era fatto. Eutelia per l’80% e Finanziaria Italiana, la finan-ziaria di famiglia Landi, per il 20% rile-vano da Eda il ramo aziendale in affitto Eda Enterprise (“Eda 2”), comprensivo di strutture e contratti in essere. L’affitto è di 9,6 milioni di euro in sei anni, al termine dei quali Eda Enterprise pagherà altri 6 milioni per completare l’acquisizione. Anche il quadro manageriale è definito. A giugno, Luigi Caruso aveva ceduto la guida dell’azienda e Giorgio Bertolina assumeva la carica di amministratore unico di Eda Enterprise, lasciata alla fine dello stesso mese per approdare in Italtel ed essere a sua volta sostituito per pochi giorni dal direttore finanziario Piergiorgio Rossi. Il nuovo organigramma prevede un cda formato dai fratelli Isacco e Samuele Landi, rispettivamente presidente e vice-presidente, mentre Felice Marano (c.d. in Eutelia) diviene Ad. La parola ora passa all’assemblea dei creditori, per approvare il concordato ed evitare un fallimento che manderebbe tutti a casa.

EUTELIALa sede centrale di Arezzo

SANDROFRIGERIO

Isacco Landi è il nuovo presidente; al fratelloSamuele la vice-presidenza. Felice Maranoassume il ruolo di amministratore delegato

ITALIANI IN RETE ANCHE D’ESTATEGli italiani hanno continuato a navigare su Internet anche durante le vacanze estive. È quanto emerge dai dati Nielsen/Netratings: le prime rilevazioni

disponibili, relative al mese di luglio, mostrano un trend al rialzo rispetto al passato. Stabili inoltre gli utenti rispetto a giugno: 21,4 milioni infatti si sono collegati almeno una volta da casa o dal lavoro.