ASSOPOPOLARI LEGGIAMO E L’EACB ALL’UE: NO A … filestato nominato alla guida di Federvini,...

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LEGGIAMO E CONSTATIAMO... Leggiamo che il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, promuove la prima fase dell’esecuti- vo guidato da Matteo Renzi, e che ora si aspetta solo (si fa per dire) l’inizio di una nuova fase di investimenti che dovrebbero ricominciare a portare l’Italia fuori dal tunnel. Belle parole, dette da una persona assai autorevo- le. Peccato, però, che dobbiamo con- statare che quello che più volte su questo giornale abbiamo definito il vero tumore dell’Italia, il debito pub- blico, continua invece ad aumentare. Ad aprile è salito a 2.146,4 miliardi di euro. Perchè non si arresta la corsa al passivo delle amministrazioni pubbli- che, dove - nonostante tagli e belle parole - si continua a viaggiare in pro- fondo rosso. Che il deficit del nostro Paese continui ad aumentare, resta la peggiore delle notizie possibili. Anche se è sparita o compressa da molti organi di informazione. Banki - talia ci spiega che l’incremento del debito ad aprile è dovuto alle ammi- nistrazioni pubbliche, alle necessità delle indisponibilità liquide del Tesoro. E’ vero anche che il fabbiso- gno mensile ha risentito del versa- mento del contributo italiano al capi- tale dell’Europen Stability Mec ha - nism (2,9 miliardi). E’ altrettanto sacrosanto che a questi impegni Ue si doveva arrivare preparati con le competenze italiane messe da parte e non mandando i conti del Paese ancora più giù. EDITORIALE di Achille Ottaviani SABATO 21 GIUGNO 2014 - NUMERO 1428 ANNO 16 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA - DIRETTORE RESPONSABILE: ACHILLE OTTAVIANI - AUT. TRIB. DI VERONA N° 41356 DEL 20/01/1997 - EDITORI ONLINE SRL - VIA LEONCINO, 15 - 37121 VERONA - TELEFONO 045592432 - 0458032280 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA IN PROPRIO - TUTTI I DIRITTI RISERVATI VAI SUL SITO INDUSTRIAEFINANZA.COM E SEGUICI SU L’EACB ALL’UE: NO A DISCRIMINAZIONI ASSOPOPOLARI Si è riunito questa mattina a Roma il Comitato Esecutivo della Asso - cia zione Europea delle Banche Co operative (EACB). L’evento, organizzato quest’anno dall’As so - cia zione Nazionale delle Ban che Popolari, presieduta da Emilio Zanetti e guidata dal Segretario Generale Giusep pe De Lucia Lu meno, si è focalizzata sullo sta - to delle riforme del sistema ban- cario continentale, in previsione dell’avvio della Banking Union, e sull’impatto che queste avranno sul sistema bancario cooperativo, anche in vista dell’imminente avvio del semestre di Presidenza italiano dell’U nio ne. In particolare, l’EACB intende riaffermare – in questa fa se di profonda tran- sizione – che in termini normativi “uguale trattamento” non significa uniformità di regole, ma un approccio che non discrimini il set- tore cooperativo e ricono sca le sue caratteristiche distintive. Primi risultati positivi, in questo senso, le indicazioni contenute nelle prime due Direttive sugli schemi di pro- tezione dei depositi (DGS) e sulla gestione delle crisi bancarie (BRR) pubblicate il 12 giugno scorso sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unio ne Europea, laddove si chiede ai legislatori nazionali, nel recepire le nuove norme, di appli- care il principio di proporzionalità con specifico riferimento ad alcuni profili dei sistemi bancari nazionali o segmenti di essi. Con esplicita sottolineatura al profilo della forma giu ridica, della dimensione o ri - levanza sistemica, del modello di business, della presenza di reti e sistemi mutualistici per la pro- tezione e la garanzia a favore di soci e clienti. Nel corso della riu- nione, il Comitato Esecutivo, chiamato a rinnovare i vertici dell’Associa zione, ha confermato nella carica di Presidente per il prossimo biennio Christian Tal - gorn, membro del Comitato esec- utivo della Federation Natio nale Crédit Agricole (Francia). Confer - mato anche il vice presidente Gerhard Hofmann (membro del board delle Volksbanken e Raif - feisenkassen (Gemania) mentre secondo vice presidente è stato eletto Andrea Moltrasio (Presi - dente del Consiglio di Sorve - glianza di Ubi Banca). Completa il nuovo board dell’Asso ciazione Rainer Borns, Presidente di Österreichische Volk sbank (Au - stria). I N VISTA DELL AVVIO DELLA B ANKING UNION, IL COMITATO ESECUTIVO DELLE B ANCHE COOPERATIVE EUROPEE SI È RIUNITO A R OMA PER CHIEDERE A BRUXELLES DI RICONOSCERE LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE DEL SETTORE. CONFERMATO CHRISTIAN T ALGORN ALLA PRESIDENZA Dall’alto a sinistra: Emilio Zanetti, Giuseppe De Lucia Lumeno, Christian Talgorn e Gerhard Hofmann Il presidente e amministratore delegato della casa vitivinivola Masi Agricola è stato nominato alla guida di Federvini, l’associazione nazionale di categoria. SU SALE Sandro Boscaini Sul Mose, aveva chiesto le dimissioni di Orsoni da sindaco di Venezia. Ora che la Gdf indaga sulla 3° corsia della A4 di cui è commissiario, non dice una parola. GIU’ Debora Serracchiani SCENDE 97MILA COPIE E-MAIL E IN EDICOLA Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia

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LEGGIAMO E

CONSTATIAMO...

Leggiamo che il presidente di Cassa

Depositi e Prestiti, Franco Bassanini,

promuove la prima fase dell’esecuti-

vo guidato da Matteo Renzi, e che ora

si aspetta solo (si fa per dire) l’inizio di

una nuova fase di investimenti che

dovrebbero ricominciare a portare

l’Italia fuori dal tunnel. Belle parole,

dette da una persona assai autorevo-

le. Peccato, però, che dobbiamo con-

statare che quello che più volte su

questo giornale abbiamo definito il

vero tumore dell’Italia, il debito pub-

blico, continua invece ad aumentare.

Ad aprile è salito a 2.146,4 miliardi di

euro. Perchè non si arresta la corsa al

passivo delle amministrazioni pubbli-

che, dove - nonostante tagli e belle

parole - si continua a viaggiare in pro-

fondo rosso. Che il deficit del nostro

Paese continui ad aumentare, resta la

peggiore delle notizie possibili.

Anche se è sparita o compressa da

molti organi di informazione. Banki -

talia ci spiega che l’incremento del

debito ad aprile è dovuto alle ammi-

nistrazioni pubbliche, alle necessità

delle indisponibilità liquide del

Tesoro. E’ vero anche che il fabbiso-

gno mensile ha risentito del versa-

mento del contributo italiano al capi-

tale dell’Europen Stability Mec ha -

nism (2,9 miliardi). E’ altrettanto

sacrosanto che a questi impegni Ue

si doveva arrivare preparati con le

competenze italiane messe da parte

e non mandando i conti del Paese

ancora più giù.

EDITORIALE

di Achille Ottaviani

SABATO 21 GIUGNO 2014 - NUMERO 1428 ANNO 16 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA - DIRETTORE RESPONSABILE: ACHILLE OTTAVIANI - AUT. TRIB. DI VERONA N° 41356 DEL 20/01/1997 - EDITORI ONLINE SRL - VIA LEONCINO, 15 - 37121 VERONA - TELEFONO 045592432 - 0458032280 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA IN PROPRIO - TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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L’EACB ALL’UE: NO A DISCRIMINAZIONIASSOPOPOLARI

Si è riunito questa mattina a Romail Comitato Esecutivo della Asso -cia zione Europea delle BancheCo operative (EACB). L’evento,organizzato quest’anno dall’As so -cia zione Nazionale delle Ban chePopolari, presieduta da EmilioZanetti e guidata dal SegretarioGenerale Giusep pe De LuciaLu meno, si è focalizzata sullo sta -to delle riforme del sistema ban-cario continentale, in previsionedell’avvio della Banking Union, esull’impatto che queste avrannosul sistema bancario cooperativo,anche in vista dell’imminenteavvio del semestre di Presidenzaitaliano dell’U nio ne. In particolare,l’EACB intende riaffermare – inquesta fa se di profonda tran-sizione – che in termini normativi“uguale trattamento” non significauniformità di regole, ma unapproccio che non discrimini il set-tore cooperativo e ricono sca lesue caratteristiche distintive. Primirisultati positivi, in questo senso, leindicazioni contenute nelle primedue Direttive sugli schemi di pro-tezione dei depositi (DGS) e sullagestione delle crisi bancarie(BRR) pubblicate il 12 giugnoscorso sulla Gazzetta Ufficiale

dell’Unio ne Europea, laddove sichiede ai legislatori nazionali, nelrecepire le nuove norme, di appli-care il principio di proporzionalitàcon specifico riferimento ad alcuniprofili dei sistemi bancari nazionalio segmenti di essi. Con esplicitasottolineatura al profilo della formagiu ridica, della dimensione o ri -levanza sistemica, del modello dibusiness, della presenza di reti esistemi mutualistici per la pro-tezione e la garanzia a favore disoci e clienti. Nel corso della riu-nione, il Comitato Ese cu tivo,chiamato a rinnovare i verticidell’Associa zione, ha confermato

nella carica di Presidente per ilprossimo biennio Christian Tal -gorn, membro del Comitato esec-utivo della Federation Natio naleCrédit Agricole (Francia). Confer -mato anche il vice presidenteGerhard Hofmann (membro delboard delle Volksbanken e Raif -feisenkassen (Gemania) mentresecondo vice presidente è statoeletto Andrea Moltrasio (Presi -dente del Consiglio di Sorve -glianza di Ubi Banca). Completa ilnuovo board dell’Asso ciazioneRainer Borns, Presidente diÖsterreichische Volk sbank (Au -stria).

IN VISTA DELL’AVVIO DELLA BANKING UNION, IL COMITATO ESECUTIVODELLE BANCHE COOPERATIVE EUROPEE SI È RIUNITO A ROMA PERCHIEDERE A BRUXELLES DI RICONOSCERE LE CARATTERISTICHE DISTINTIVEDEL SETTORE. CONFERMATO CHRISTIAN TALGORN ALLA PRESIDENZA

Dall’alto a sinistra: Emilio Zanetti, Giuseppe De Lucia Lumeno,

Christian Talgorn e Gerhard Hofmann

Il presidente e amministratore delegatodella casa vitivinivola Masi Agricola èstato nominato alla guida di Federvini,l’associazione nazionale di categoria.

SU

SALE

Sandro Boscaini

Sul Mose, aveva chiesto le dimissioni diOrsoni da sindaco di Venezia. Ora chela Gdf indaga sulla 3° corsia della A4 dicui è commissiario, non dice una parola.

GIU’

Debora Serracchiani

SCENDE

97MILA COPIE E-MAIL E IN EDICOLA

Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia

Industria e Finanza2 • 21 giugno 2014

Industria e Finanza3 • 21 giugno 2014

ECONOMIA VENETA

VENETO, LOCOMOTIVA COL FRENO TIRATOSecondo gli ultimi dati di Unioncamere, per la regione il 2013 è stato un altro annodi recessione. Il Prodotto interno lordo ha chiuso con una contrazione del -1,6%Un danno all’erario di 4,6 miliar-di di euro, una perdita di 110milaposti di lavoro all’anno e un girod’affari illegale da quasi 7 miliar-di. Queste le stime della contraf-fazione in Italia, vero e propriofreno allo sviluppo del sistemaeconomico. La violazione delleregole di mercato rende noncompetitive quelle imprese cheinvece seguono le regole e inquesto contesto nazionale s’in-serisce il Veneto, motore delPaese con 146 miliardi di euro diPil, pari al 9,4% del prodottointerno lordo italiano, che è forte-mente penalizzata da contraf-fazione ed illegalità. In questocampo le Camere diCommercio sono da anniimpegnate nel settore dellasicurezza dei prodotti attraversocontrolli finalizzati alla difesa disalute e sicurezza dei consuma-tori:, oltre alla tutela della concor-renza leale tra imprese.Nell’ultimo anno le Camere diCommercio hanno svolto quasi6mila verifiche garantendo sututto il territorio nazionale unapreziosa attività di vigilanza, cherischia di sparire con la cancel-lazione delle Camere.Potrebbero anche interrompersitutte le attività del Sistema cam-erale a supporto di prevenzionee contrasto ai fenomeni dell’ille-galità lasciando terreno fertileper lo sviluppo e l’ampliamentodella criminalità organizzata.Loscenario è stato tracciato sta-mane alla Fiera di Vicenzadurante la presentazione delrapporto “La situazione econom-ica del Veneto”, curato dalCentro Studi UnioncamereVeneto giunto alla 47esima edi-zione. A fare gli onori di casaPaolo Mariani, presidente Cciiadi Vicenza e Fernando Zilio,presidente UnioncamereVeneto. Sono intervenutiAntonio Selvatici, consulentecommissione parlamentare sul

fenomeno della contraffazione,ed Elena Donazzan, assessoreall’Istruzione, Formazione eLavoro della Regione Veneto. “IlVeneto continua ad essere lalocomotiva d’Italia, anche se isuoi vagoni sono frenati dallamancanza di riforme, dallapesantissima tassazione e dauna politica distante – sottolineaFernando Zilio, presidenteUnioncamere Veneto –. Il pesodi contraffazione ed abusivismoin Italia si aggira sui 10 miliardi,la concorrenza sleale e i soldiche escono dal Paese, adesempio attraverso moneytransfer, sottraggono liquidità.Questo meccanismo va ferma-

to. Serve attenzione a livellonazionale, controlli sui moneytransfer, su tutte le partite Iva,controllo e blocco delle entratedei prodotti e di quel mondo sot-terraneo, spesso clandestino,che produce il “made in Italy” abasso prezzo. Lo Stato deveintervenire superando gli accordiscellerati stipulati in passato alivello mondiale”. Il 2013 è statoper il Veneto un altro anno diforte recessione. Il Pil regionaleha chiuso con un’ulteriore con-trazione del -1,6% portandosisotto il livello del prodotto rag-giunto all’inizio del decennio. IlVeneto ha spuntato un risultatomigliore di Piemonte (-1,8%) e

Toscana (-1,7%), mentreLombardia ed Emilia Romagnahanno segnato performancemigliori (rispettivamente -1,3 e -1,6%). Negli ultimi mesi del 2013però gli indicatori hanno eviden-ziato un’inversione di tendenza,proseguita anche nei primi tremesi del 2014. Le previsioni piùrecenti sul Pil regionale mostra-no un incremento su baseannua dello 0,9%, in linea colNordest, che dovrebbe consoli-darsi nel corso del 2015.L’aumento sarà determinatodalla dinamica positiva delleesportazioni (+3,4%) e dal recu-pero della domanda interna, evi-denziato dall’accelerazione delleimportazioni (+3,7%). Nel 2014gli investimenti sono attesi increscita dello 0,8% così come iconsumi delle famiglie. Il grad-uale recupero dell’attività produt-tiva consentirà una stabiliz-zazione del mercato del lavoro:l’occupazione rimarrà invariatamentre il tasso di disoccu-pazione, riflettendo anche l’in-cremento delle persone in cercadi lavoro, nel 2014 dovrebbe toc-care l’8,8% in media d’anno. Inun 2013 di sofferenza, l’unicoappiglio si è confermato l’export:il valore delle esportazioni hatoccato i 52,6 miliardi di euro cor-renti, con un incremento in val-ore assoluto di 1,4 miliardi. IlVeneto si conferma la secondaregione italiana, dopo laLombardia, per valore di beniesportati (13,5% delle venditeestere nazionali). Dall’inizio dellacrisi il sistema imprenditoriale haperso più di 20mila attività pro-duttive, quasi la metà nel 2013. Ilsaldo occupazionale è ancoranegativo di oltre 16,4mila posti dilavoro, il peggior dato dopo il tra-collo del 2009 (oltre 40 mila unitàin meno) a inizio crisi. Il tasso didisoccupazione ha raggiunto il7,6% con il picco nella fasciad’età 15-29 anni (17,4%).

Dall’alto: Fernando Zilio e Elena Donazzan

Industria e Finanza4 • 21 giugno 2014

L’Assemblea dei soci di AIAF-Associazione Italiana degli Ana -li sti e Consulenti Finanziari haconfermato Paolo Balice comepresidente per il triennio 2014-2017. La lista “AIAF per l’Euro -pa: la finanza al servizio dellacrescita economica”, con ca -polista appunto Paolo Ba li ce,guiderà l’Asso ciazione per ilprossimo triennio. Paolo Balice,attualmente nel board deiResponsabili Wealth Ma nage -ment di Azimut, è socio AIAF dal1989. Balice ha ricoperto diversiincarichi di rilievo all’internodell’Associazione: è stato, infatti,membro del Consiglio Diret tivodal 1994 al 2003 e dal 2010 al

2011, componente del Collegiodei Provibiri dal 2008 al 2010,fino a esserne nominatoPresidente una prima volta nelgiugno 2011. Tra i punti delnuovo Consiglio Direttivo: raf-forzare il ruolo della formazione

per lo sviluppo della culturafinanziaria diversificando l’offertaformativa per le diverse figureprofessionali, puntando anchesull’innovazione delle modalitàdi erogazione; contribuire alrilancio del Paese a livello inter-nazionale attraverso la valoriz-zazione del ruolo della finanza edei professionisti che vi operano.“Il nuovo mandato - affermaBalice - ci vedrà impegnati a val-orizzare la capacità e la volontàdi AIAF nell’aggregazione deiprotagonisti del settore finan -ziario, fino a farli divenire il puntodi riferimento per eccellenza perla comunità finanziaria e per igiovani professionisti”.

PAOLO BALICE CONFERMATO ALLAGUIDA PER IL TRIENNIO 2014-2017

Paolo Balice

ASSOCIAZIONE ITALIANA DEGLI ANALISTI ASSICA

IL BRASILE IMPORTERÀ

I SALUMI ITALIANINel pieno svolgimento deimondiali di calcio, l’Italia segnaun ottimo risultato: le Autoritàbrasiliane hanno comunicatol’approvazione del nuovo certi-ficato sanitario per l’e -sportazione dall’Italia verso ilBrasile di prodotti derivati dallecarni suine. E’ stato, infatti,pubblicato il provvedimentocon cui le autorità locali hannoriconosciuto la regionaliz-zazione della malattia vescico-lare e quindi autorizzato l’in-gresso di prodotti di salumeriastagionati al meno 30 giorni(salami, pancette, coppe, ecc.)provenienti dalla “Macro -regione del Nord”, che com-prende Lom bar dia, Emilia-Romagna, Veneto, Valled’Aosta, Piemonte, Liguria,Friuli Venezia Giulia, Mar che ele Province autonome diTrento e Bolzano. Si tratta diuna negoziazione in corso damolto tempo e che ha previstospecifici sopralluoghi delleAutorità brasiliane in Italia.“Sicuramente questa aperturaarriva sull’onda del riconosci-mento dell’anno scorso daparte degli Stati Uniti dell’in-dennità da malattia vescicolaredel suino della Macroregionedel Nord Italia. L’Associazione– ha affermato Lisa Ferrarini,presidente di Assica – lavorasenza sosta alla rimozionedelle barriere non tariffarie cheimpediscono il pieno sviluppodelle esportazioni italiane disalumi nel mondo. E questadel Brasile è una buonanotizia, che ci rincuora ma chenon ci basta. Purtroppo l’im-possibilità di esportare da tuttele Regioni italiane dipendedalla persistenza di alcunemalattie veterinarie in alcunezone del nostro Paese. Nonsiamo più disposti a tollerareche questa situazione danneg-gi così fortemente le impresenell’export”.

Il nuovo Consiglio Direttivo dell’AIAF punterà sull’innovazione esul sostegno alle nuove generazioni di professionisti della finanza

100 supermercati in Veneto edEmilia Romagna con 904 milionidi fatturato nel 2013 e una cresci-ta pari al + 4,4% rispetto al 2012(+ 1,7% a parità di struttura), unaquota di mercato che in Venetocorrisponde al 15,6%, 3.198dipendenti (metà sono donne) dicui 137 nuovi assunti nel 2013 egià 150 da gennaio 2014.Previste entro fine anno altre 50assunzioni. Solo nell’ultimo anno,inoltre, per garantire un servizioprofessionale, sono stati investiti500.000 euro in formazione delpersonale: dalle tecniche di vendi-ta, alla gestione del punto vendita,dai corsi di primo soccorso esicurezza, a quelli di selezione delpersonale. Sono questi i principalidati resi noti da FrancescoCanella, presidente e fondatore

del gruppo Alì S.p.A che assicura:“La crisi che colpisce i consumidelle famiglie permane, ma nondobbiamo perderci d’animo.Bisogna fare, reagire con grintasapendo ascoltare le mutate esi-genze dei nostri clienti, ma ancherimanendo fedeli ai nostri dipen-denti che sono la vera forza del

nostro Gruppo – afferma il presi-dente – Confermiamo la nostravocazione ad essere il supermer-cato di fiducia, vicino alle esigen-ze dei clienti soprattutto con laqualità dei nostri prodotti, la corte-sia del nostro personale, la con-venienza delle nostre offerte. Allostesso tempo, abbiamo scelto dinon rinunciare alle chiusure diNatale o Pasqua, perché credi-amo sia giusto e doverosorispettare i nostri dipendenti e leloro famiglie. Tanti piccoli aspettiche, messi insieme, danno ungrande risultato. Prose guiremonella nostra politica di crescitaresponsabile, lavoreremo peraprire altri 3 punti vendita nel 2014e per ristrutturare quelli più datati,con l’obiettivo di assumere entrol’anno 200 dipendenti”.

Il bilancio 2013 si è chiuso con un fatturato di 904 milioni di euro(+4,4%). 137 nuovi assunti nel 2013 e già 150 da gennaio 2014

Francesco Canella

SUPERMERCATI

ALÌ CRESCE E ASSUME ANCORA

Industria e Finanza5 • 21 giugno 2014

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