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24 OTTOBRE 2015 ore 10,00 Unicredit Pavilion Piazza Gae Aulenti, 10 - Milano avomilano Associazione Volontari Ospedalieri NEWS Numero 7 | 2015

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24 OTTOBRE 2015ore 10,00 Unicredit Pavilion

Piazza Gae Aulenti, 10 - Milano

avomilanoAssociazione Volontari Ospedalieri

NEWSNumero 7 | 2015

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GIORNATA NAZIONALE AVO

avomilanoAssociazione Volontari Ospedalieri NEWS

PROGRAMMAINTRODUCONO

Maria SaracenoPresidente AVO Milano

Claudio LodoliPresidente Federavo

SALUTIÈ stato invitato il Presidente della regione Lombardia Roberto Maroni

qui autorità

INTERVENGONO

Benvenuto CestaroDirettore della Scuola di Specialità della Scienza dell’alimentazione dell’Università di Milano

Philippe DaverioCritico d’arte e giornalista

Giorgio FiorentiniDocente di Economia SDA Bocconi

Giuseppe PlatonePastore titolare della Chiesa Evangelica Valdese di Milano

COORDINATI DA

Giuliano De RisiGiornalista e saggista esperto di problematiche sociali

CONCLUSIONI

Bruna MeloniPresidente AVO Lombardia

seguirà aperitivo preparato dagli alunni della IPSEOA «Carlo Porta»

Per gentile concessionedell’Archivio Storico della

Teiera e frutta, Achille Alberti.

Particolare monumento a Giacomo Locatelli di Abbondio Sangiorgio.

Medicina Nucleare, Augusto Colombo.

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FORMAZIONE - AVO LOMBARDIA

Corso di Formazione

“Gestire bene le Associazioni”In collaborazione con le seguenti AVO locali: Istituto Ortopedica Galeazzi Centro traumatologico Ortopedico Istituto Don Gnocchi Fondazione IRCCS Carlo Besta Istituto Ortopedico G. Pini Centro riabilitativo (dip. ist. Ortopedico G. Pini) Ospedale Ca’ Granda Riguarda Ospedale Maggiore Policlinico Ospedale San Giuseppe Ospedale San Paolo Pio Albergo Trivulzio Ospedale Principessa Jolanda Ospedale S. Maria delle Stelle Melzo Ospedale Sesto S. Giovanni Cinisello Balsamo Bresso Garbagnate S. Donato Milanese

Obiettivi A fronte di una legislazione complessa e frammentata, i volon-tari che si prendono in carico l’amministrazione di un ente non profi t si trovano spesso in diffi coltà. Il corso intende off rire sia una cassetta degli attrezzi (norme, prassi, documenti da avere sempre sotto mano) che il modo di usare questi attrezzi. I destinatari potranno così incrementare il livello di competen-ze specifi che ed elaborare e condividere strumenti e procedure per migliorare l’effi cacia e l’effi cienza nella gestione dei processi amministrativi.

Il corso, svolgendosi in 6 ore, aff ronterà i contenuti in modo in-formativo, eventuali approfondimenti saranno presi in esame in un momento da programmare eventualmente in altra data.

CONTENUTI ENTI NON PROFIT, MOLTO OBBLIGATI ... ANCHE TROPPO!Obblighi di legge in merito alla gestione dell’Associazione: ciò che è utile e necessario in caso di controlli Normativa, statuto e responsabilità; Inquadramento generale della normativa con ac-cenni alle diverse tipologie di enti non profi t (accenno ai registri;

vantaggi e adempimenti; mantenimento dell’iscrizione); Lettura ragionata dello statuto, «carta dì identità” dell’associazione e, non mera formalità;. Responsabilità dei rappresentante legale e dei Consiglio direttivo;

Controlli e controllori; Il Modello Eas.

FACCIAMO I CONTI CON IL NON PROFIT!Le diverse rendicontazioni cui sono sottoposte le organizza-zioni: Bilanci, 5 per mille, progetti, raccolte fondi Bilanci, rendiconti e fi nanziamenti; Accenni di fi scalità; Come si costruisce e presenta il bilancio/rendiconto economico (con un accenno al bilancio sociale: cosa e che cosa non è); Convenzioni e fi nanziamenti pubblici; Il 5xmille Le raccolte pubbliche di fondi.

COMPORTAMENTI AMMINISTRATIVI: ADEMPIMENTI E SUGGERIMENTI Comportamenti amministrativi;La corretta convocazione e gestione delle assemblee (ordinarie e straordinarie); La corretta tenuta dei libri e I’opportunità del regolamento; Le assicurazioni; Le quote sociali, i rimborsi spese e i rapporti con collaboratori e dipendenti

Il corso, svolgendosi in 6 ore, aff ronterà i contenuti in modo in-formativo, eventuali approfondimenti saranno presi in esame in un momento da programmare eventualmente in altra data.

Luogo d’incontro:Aula Magna Ospedale G. Pini sede in Milano. Durata del corso 4 ore al mattino (9.00113.00) + 2 ore al pomeriggio (14.00116.00). Con eventuale seguito in data da stabilire. Periodo: sabato 7 novembre.

Docente: Carlo Mazzini Consulente di Ciessevi e di altre organizzazioni dei terzo settore sulle materia legislative e fi scali per enti non profi t. Promotore e realizzatore dei sito www.quinonprofi t.it

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CTO

avomilanoAssociazione Volontari Ospedalieri NEWS

Esperienza di volontariato in BENIN

Carissimi amici e amiche,È sera. Le mie quattro settimane di volontariato nella mis-sione delle Petites Soeurs de Pauvres nel Benin, volgono alla fi ne. Tra due giorni tornerò a casa in Italia, a Milano, al mio lavoro in azienda, ai malati del CTO di via Bignami che ogni lunedì mi aspettano.È il momento, tra la poca luce disponibile, di mettere sulla carta un po’ di questo mio Benin: le immagini, i colori, le situazioni, le emozioni, le diffi coltà, le malinconie , le gioie: è prezioso fermarsi, voltarsi indietro e cogliere i passi di que-sto cammino. Vi penso immersi nelle lunghe e bollenti giornate estive: qui nel Benin (un piccolo stato dell’Africa centrale situato tra il Togo e la Ni-geria) è inverno, anzi per essere precisi è la piccola stagione delle pioggie. È diffi cile parlare d’in-verno a dire il vero: diciamo che il caldo soff ocante del Benin ora è diventato più gradevole, le gior-nate si sono accorciate, le piogge ci rinfrescano ogni giorno. Il cielo è quasi sempre coperto ma que-sta sera è limpida ed un’ immen-sità di stelle dà chiarore al buio della notte.Ora tutto è silenzio ma al sorgere dell’alba la comunità missionaria si risveglia, ed inizia l’attività.La congregazione di suore pres-so cui mi trovo si chiama “Peti-tes Soeurs de Pauvres” (Piccole Sorelle dei Poveri): un ordine religioso nato in Francia nel ‘800 e diff uso ora in tutto il mondo; eppure sono suore quasi scono-sciute che lavorano nel silenzio e nella discrezione dedican-dosi esclusivamente – in qualsiasi continente e in qualsiasi latitudine - alla cura degli anziani privi di ogni mezzo di so-pravvivenza. Le case di riposo si sostentano con la carità e la questua, eff ettuata dalle suore a turni regolari.Qui nel Benin le “Piccole Sorelle dei Poveri” nel Benin sono una comunità internazionale dove convivono suore prove-nienti da paesi e continenti diversi: una mescolanza creata proprio per unire culture ed esperienze diff erenti e creare un ambiente aperto e stimolante, all’insegna dello scambio e della crescita reciproca. Così la madre superiora è irlandese; una suora proviene

dall’India, un’altra dal Kenia, le restanti dalla Nigeria. Si comunica in francese, poiché il Benin era una colonia del-l’Africa occidentale francese.La condizione di anziano, povero solo e senza mezzi può apparire anomala riferita all’ Africa, dove è opinione comu-ne che sia accordato agli anziani un trattamento di rispetto. Invece gli anziani sono in modo signifi cativo tra i più poveri dei poveri in Africa. Nel Benin, culla del vodoo e dei culti animisti, è diff usa ancora la poligamia e in tali famiglie al-largate si aggiungno motivi di interesse che possono por-

tare all’abbandono degli anziani e delle vedove. Si trovano così a vivere in una doppia povertà: materiale per la mancanza di mezzi di sussistenza, ed aff etti-va, poiché vengono rifi utati dalla loro famiglia.È un abbandono ed una ferita che non si rimargina mai.Le suore lo sanno e accanto al benessere fi sico dei loro assistiti, si impegnano quotidianamente per mantenere un clima di sere-nità, amore e calore umano che dia la sensazione ai loro accolti di avere trovato una seconda fa-miglia.Qui le suore dispongono di per-sonale locale ma lavorano e su-pervisionano direttamente tutte le attività; ogni giorno poi due suore partono al mattino per de-dicarsi alla questua che che se in Occidente è rappresentata prin-cipalmente dalle off erte in de-naro, in Africa consiste nei beni in natura: farina, frutta uova, fa-

gioli, verdure, ...: ciascun dono è accettato con gratitudine perché utile.Tutte le comunità sono legate da un sistema di solidarietà internazionale per cui le eccedenze di talune sono dirottate verso le comunità più bisognose degli altri paesi. Una set-timana fa ho accompagnato due suore nella loro questua quotidiana. Non è facile tutti i giorni girare per i mercati, i villaggi, bussare alle porte, domandare, raccogliere anche porte chiuse in faccia e rifi uti.… Vi racconto un po’ come trascorre qui la mia giornata che ha una scansione ben precisa legata ai ritmi della comunità di anziani della missione.

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CTO

avomilanoAssociazione Volontari OspedalieriNEWS

Ci si alza molto presto. Alloggio in un’ala della missione de-stinata ai visitatori in cui godo di una certa autonomia.Dopo una colazione con pane, caff è in polvere e latte liofi -lizzato mi reco nella cappella della missione per la messa quotidiana. Alcune ospiti delle missioni sono già presenti e animano la messa con i canti in Fon, la lingua diff usa nel sud del Benin. Finita la messa verso ci sposta nella sala da pranzo per la colazione. Qui il mio compito è aiutare a servirla, imbocca-re gli ospiti non autosuffi cienti, sparecchiare, lavare i piatti, asciugarli, apparecchiare per il pranzo. Naturalmente il la-voro è condiviso con le suore ed il personale, e anche con alcune anziane volonterose che dan-no una mano quotidianamente, sentendosi utili e partecipi all’an-damento della comunità. Risistemata e ripulita la sala da pranzo, passo in cucina, dove la mattina trascorre insieme al cuoco, alle suore e ad altre ospi-ti volonterose, impegnata nella preparazione dei pasti. Nella co-munità si preparano ogni giorno tre pasti per 120 persone. Così si sbucciano e si tagliano montagne di verdure terrosissime: patate, cipolle, fagiolini, gombo, zenze-ro… Alcune ospiti in carrozzina si fanno accompagnare lì ed ogni attività viene svolta insieme con la tipica allegria africana, tra lunghe chiacchiere un po’ in francese un po’ nella lingua locale di cui ho imparato il vocabolario essenziale. All’ora del pranzo riprendono le attività in sala: servire, im-boccare, sparecchiare, lavare i piatti, asciugarli, riapparec-chiare per il pasto successivo, scopare.Riordinato il tutto, ritorno nella grande cucina a ritirare il mio vassoio del pasto, in cui la suora “cusinière” ha messo da parte per me lo stesso pasto africano delle ospiti, arric-chito da un’insalata fresca e da un frutto tropicale.Pranzo così in tutta tranquillità nella mia ala riservata go-dendo di un’ora di libertà. Nel pomeriggio si serve “le gouter”, la merenda agli ospiti, di solito a base di frutta o yogurt preparato nella missione con il latte in polvere. Ogni minuto libero di cui dispongo lo trascorro insieme agli anziani e a Clementine.Clementine è una ragazza intelligente e dolcissima che vive nella missione da molti anni. È rimasta completamente pa-ralizzata dalla poliomelite contratta a dieci anni, a cui si è aggiunto il dolore inconsolabile di trovarsi rifi utata dalla sua famiglia a causa del suo stato: le suore - che hanno un cuore immenso - l’hanno accolta da anni in via eccezionale e la circondano di ogni cura ed aff etto, per farla sentire speciale,

diversa dagli anziani ospitati nella casa di riposo.Nella cappella nel tardo pomeriggio si recitano i vespri in-sieme alle suore.Al termine è l’ora della cena e di nuova riprende la mia atti-vità nella sala da pranzo ed in cucina.Solo quando la sala da pranzo è riordinata e apparecchiata per la colazione dell’indomani, io ricevo il vassoio della cena, sono libera ed alla sera mi abbandono alle rifl essioni.Mi siedo nella panchina del giardino all’aperto nel buio della notte, sfi dando le temute zanzare della malaria e ripenso a tutta la mia giornata trascorsa.

Ormai vengo qui ogni agosto da tre anni e ho imparato a muo-vermi bene nella comunità. Ep-pure non dimentico mai una una frase che ho sentito ad un corso di formazione tenuto al Pime (Opera Pontifi cia missionaria): Il missionario (religioso, laico, “ad vitam”, a tempo che sia ) che va a lavorare presso altri popoli ed altre culture, deve accettare il fatto di essere stupido, ingom-brante, costoso ed inutile. Queste caratteristiche - si ag-giungeva - con il trascorrere del tempo possono un po’ attenuar-si, ma mai scomparire del tutto.È suffi ciente un giorno di lavoro in qualsiasi missione per com-

prenderlo: vedere cucinare dieci chili di polenta di manioca in un’enorme pentola sopra un fuoco a carbone, che va me-scolata con il bastone di legno.Pelare chili e chili di patate dolci con il tipico coltello africano a lama lunga simile al “machete”. Imparare a lavare le stoviglie all’africana consumando un quantitativo minimo di acqua, quindi utilizzando tre catini: il primo per eliminare il grosso dello sporco, il secondo dove si lava con l’acqua saponata, il terzo dedicato solo al risciac-quo.Solo se si accetta questa condizione di volontario stupido, ingombrante, costoso ed inutile e ci si prepara ad una pre-senza che fa conto su criteri e valori diversi quali l’amicizia, la gratuità, lo scambio reciproco, allora diventa una grande ricchezza.Tra due giorni torno in Italia. Quando si arriva agli ultimi giorni di permanenza diventa sempre più duro il distacco. Il pensiero di rientrare nel mio reparto al CTO di via Bignami allevia la tristezza di lasciare il Benin.Guardo le ultime stelle: è impossibile non percepirne la lu-minosità e mi perdo a guardare in alto.Buon cammino.

Alessandra Baldis

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avomilanoAssociazione Volontari Ospedalieri NEWSFORMAZIONE

Resoconto del corso per nuovi volontari avo n° 114svoltosi all’ospedale maggiore policlinico nelle date 28 febbraio e 7 - 14 - 21 - 28 marzo 2015

STATISTICA PRESENZE CORSO

CORSO 114 CORSO 113

FASI DEL CORSO N% su corso

corrente

% Ass. su corso

precedente

% Rel. su corso

precedenteN

% su corso

corrente Colloqui 85 -29,2 120Rinunce prima dell'iscrizione 0 0,0 -100,0 -8,3 10 8,3 Iscritti 85 100,0 -22,7 8,3 110 91,7 Presenti alla 1^ lezione 62 72,9 -17,3 4,8 75 68,2 Ritirati dall'iscrizione al termine corso 23 27,1 -34,3 -4,8 35 31,8 TERMINO IL CORSO 62 72,9 -17,3 4,8 75 68,2

La sessione primaverile del corso per nuovi volontari AVO si svol-ge all’Ospedale Maggiore Policlinico, raggiungendo l’edizione nu-mero 114.Il benvenuto della nostra presidente Maria Saraceno dà, come di consueto, il via alle cinque giornate di corso. La presidente illustra e tratta temi di natura istituzionale, propone consigli pratici, insistendo sugli aspetti organizzativi dell’Associazione. Questa volta pone in primo piano il cambiamento che deve ca-ratterizzare, sempre di più, il volontario che non deve essere solo una persona con tempo libero animata da buona volontà, pronta alla dedizione e al sacrifi cio ma deve diventare un pro-fessionista preparato che agisce non solo con il cuore ma anche con la testa.Il resoconto dovrebbe continuare con l’esposizione di quanto succede nelle cinque giornate, tuttavia, visto che i docenti sono i medesimi dei corsi precedenti, gli argomenti trattati e i contenuti delle lezioni non si discostano da quelli passati, si rischierebbe di risultare ripetitivi. Comunque, per chi le volesse ascoltare, le registrazioni audio sono a disposizione in segreteria. Con particolare piacere, invece, si segnalano le testimonianze dei “vecchi” volontari che confermano quanto sia utile il loro contributo all’insegnamento dei nuovi.Nella prima giornata Renata Pezzotta, volontaria al Policlinico da ben trentacinque anni, espone la sua testimonianza con grande passione. Il suo intervento racconta le sue innumerevoli espe-rienze e da cui derivano consigli estremamente pratici, utili per potere aff rontare le diverse situazioni anche complicate, che si incontrano durante il servizio.La testimonianza, nella seconda giornata, di Vincenzo Repetti anche lui volontario al Policlinico ma da un solo anno, dimostra ai corsisti quale entusiasmo questa esperienza può originare.I già noti Renato Pili e Giulio Cilia completano, nella quarta gior-nata, gli interventi. Ognuno di loro fornisce ai corsisti lo spunto per rifl ettere su diff erenti approcci al servizio di volontario: il pri-mo attraverso un’esposizione puntuale e pragmatica e il secondo mantenendo, come prerogativa, la sua esuberante personalità. Come sempre, un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno consentito e contribuito allo svolgimento del corso 114. In primo luogo alla Direzione Generale/Sanitaria del Policlinico che ha ospitato il corso; per la parte organizzativa AVO, a par-tire da Anna Ponticelli, “padrona di casa”, per continuare con le segretarie di via Dezza: la coordinatrice Marilena e, poi, Angela, Adalisa ed Enrica per il loro lavoro sia in uffi cio, sia al banco del ricevimento a cui si accomuna tutti i volontari esecutori dei col-loqui. Ai volontari del Policlinico che hanno fornito valido supporto all’organizzazione cominciando dalle signore volontarie: Laura

Toff anet, Luisa Martini, Ornella Montini, Lucia Bonometti e Anna castigliane, ai signori: Vincenzo Rapetti, Francesco Colombo, Giorgio Bertolani e Ruggero Monterisi. Senza dimenticare i due volontari in trasferta dal Gaetano Pini: Gianliugi Parenti e Giovanni Marmo.

A completamento del resoconto qui di seguito le statistiche che inquadrano, attraverso i numeri, il corso 114. Le prime quattro comprendono i dati ricavati da tutti i nominativi mentre le rima-nenti si riferiscono solo a quelli che hanno scelto le strutture sa-nitarie che fanno a capo ad AVO Milano. In particolare la statistica delle presenze si presta per essere analizzata al fi ne di ricavare indicazioni che possano migliorare il rendimento e l’effi cacia dei corsi.

PRESENZE AI CORSI

0

62

10

75

23

62

8585

35

75

120110

0

20

40

60

80

100

120

140

Colloqui Rinunce primadell'iscrizione

Iscritti Presenti alla1^ lezione

Ritiratidall'iscrizione

al terminecorso

Terminano ilcorso

CORSO 114CORSO 113

FASI DEI CORSI

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avomilanoAssociazione Volontari OspedalieriNEWS

FORMAZIONE

STATISTICA DESTINAZIONI

CORSO 114 CORSO 113

Strutture Ospedaliere N % N % Gaetano Pini 2 3,2 12 16,0 CTO 2 3,2 0 0,0 Besta 6 9,7 7 9,3 Don Gnocchi 3 4,8 4 5,3 Policlinico 11 17,7 13 17,3 San Giuseppe 10 16,1 6 8,0 San Paolo 6 9,7 9 12,0 PAT 4 6,5 4 5,3 Niguarda 2 3,2 13 17,3 Galeazzi 1 1,6 1 1,3 San Raffaele 9 14,5 1 1,3 Garbagnate 0 0,0 0 0,0 Sesto S. Giovanni 0 0,0 1 1,3 S. Donato Mil. 3 4,8 0 0,0 Sacco 0 0,0 1 1,3 Segr. Dezza 0 0,0 0 0,0 Bassini/Cinisello 2 3,2 2 2,7S.Gerardo Monza 0 0,0 1 1,3Bollate 1 1,6Totali 62 100,0 75 100,0

CORSO 114 - Suddivisione per titolo di studio %

Media superiore64%

Media inferiore6%

Laurea30%

Corso 114 Corso 113 Suddivisione per conoscenza Q % Q % Amici 16 34,0 22 31,9 Ospedale 11 23,4 13 18,8 Internet 11 23,4 27 39,1 Giornale 6 12,8 1 1,4 Altro o NS 3 6,4 6 8,7 Totali 47 100,0 69 100,0

Corso 114 Corso 113 Suddivisione per titolo di studio Q % Q % Licenza elementare 0 0 Media inferiore 3 6,4 2 2,9 Media superiore 30 63,8 39 56,5 Laurea 14 29,8 27 39,1 Non dichiarato 0 0,0 1 1,4 Totali 47 100,0 69 100,0

CORSO 114 - Suddivisione per titolo di studio - Q

3

30

14Media inferioreMedia superioreLaurea

Corso 114 Corso 113 Suddivisione per età Q % Q % 61 anni e oltre 9 19,1 17 24,6 51 - 60 anni 15 31,9 12 17,4 36 - 50 anni 9 19,1 18 26,1 27 - 35 anni 7 14,9 7 10,1 20 - 26 anni 6 12,8 10 14,5 18 - 19 anni 1 2,1 5 7,2 Totali 47 100,0 69 100,0

CORSO 114 - Suddivisione per età - Q

9

7

6 1 9

15

61 anni e oltre51 - 60 anni36 - 50 anni27 - 35 anni20 - 26 anni18 - 19 anni

CORSO 114 - Suddivisione per età %18 - 19 anni

2,1%61 anni e oltre

19,1%

51 - 60 anni31,9%36 - 50 anni

19,1%

27 - 35 anni14,9%

20 - 26 anni12,8%

Corso 114 Corso 113 Sudduvisione per occupazione Q % Q % Impiegati 21 44,7 32 46,4 Pensionati 8 17,0 12 17,4 Insegnanti 3 6,4 4 5,8 Professionisti 6 12,8 2 2,9 Studenti 5 10,6 13 18,8 Casalinghe 3 6,4 1 1,4 Operai 0 0,0 1 1,4 Informatici 0 0,0 0 0,0 Disoccupati 1 2,1 4 5,8 Non dichiarato 0 0,0 0 0,0 Totali 47 100,0 69 100,0

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avomilanoAssociazione Volontari Ospedalieri NEWSFORMAZIONE

“Aiutarsi per aiutare” Ottobre e Novembre 2015

INCONTRI DI FORMAZIONE PER VOLONTARI OSPEDALIERI

115ª EDIZIONE

Cosa è AVOÈ una Associazione di Volontari Ospedalieri che hanno scelto, tra i molti modi di aiutare il malato, quello di essergli accanto.Il volontario AVO off re al malato, in modo gratuito e continuati-vo, ascolto, vicinanza, partecipazione e calore umano.L’ascolto è un dono fatto di umiltà, attenzione, e, soprattutto, amore che l’ammalato, sentendosi accolto, ricambia.AVO Milano è una ONLUS presente, con circa 800 volontari, nei seguenti ospedali:� Ospedale Maggiore - Policlinico� Ospedale Ca’ Granda di Niguarda� Pio Albergo Trivulzio� Centro Traumatologico Ortopedico - CTO� Ospedale San Giuseppe� Ospedale San Paolo� Istituto Ortopedico Gaetano Pini� Istituto Don Gnocchi� Istituto Neurologico C. Besta� Ospedale S. Maria delle Stelle – Melzo� Istituto Ortopedico Galeazzi

Per fare parte dell’Associazione occorre:

� sostenere un colloquio per essere ammessi al corso;� seguire il ciclo completo delle lezioni del corso di formazio-

ne;� impegnarsi nel tirocinio in Ospedale affi ancati da un Volonta-

rio esperto;� off rire, con continuità, un turno di due o tre ore settimanali in

un giorno concordato, nello spirito della Associazione;� impegnarsi a frequentare le riunioni periodiche di gruppo;� essere in buone condizioni fi siche e psichiche.

La partecipazione al corso non qualifi ca per l’inserimento nel campo del lavoro

Sede del corsoAzienda Ospedaliera SAN PAOLOVia A. Di Rudinì, 8 MilanoBlocco C - 2° PianoIl sabato: dalle 9,30 alle 12,30

31 ottobre7, 14, 21 e 28 novembre 2015

Metropolitana M2 fermata FamagostaAutobus: 71 - 74 - 98Automobile: Tangenziale ovestUscita Assago/Viale FamagostaAttorno all’Ospedale ampie aree di parcheggiolibere e a pagamento

Per iscrizioni al corsoe colloquio di ammissione:

Segreteria AVO - Via Dezza 26 - MilanoTel. 0248024215Cell. 337 4937994Fax. 0248024217e-mail: [email protected]

Quota di partecipazione al corso € 15,00(da versare il primo giorno di corso)

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FORMAZIONE

Docenti� sig.ra Maria SARACENO Presidente A.V.O. Milano

� sig. Vittore FORMENTI Esperto di Formazione del Volontariato

� dott.a Elisa ANDRIGHI dott.a Valentina PIROLI Psicologhe

� dott. Sandro VENTUROLI Operatore Sociale Esperto Volontariato

� dott. Marco GARDINALI Direttore Dip. Emergenze – Urgenze San Paolo

� dott.a Cristina SCARONI Coordinatrice Dip. Emergenze – Urgenze San Paolo

� dott.a Laura Cerruti Responsabile A.V.O. Ist. Gaetano Pini

� Volontari per testimonianze

ProgrammaSABATO 31 OTTOBRE - 1ª lezione- Perché scegliere A.V.O- La vita associativa e la specifi cità degli Ospedali: Maria Saraceno- Testimonianze di volontari

SABATO 7 NOVEMBRE - 2ª lezione- Stare insieme e collaborare insieme Sandro Venturoli- Testimonianze di volontari

SABATO 14 NOVEMBRE -3ª lezione- Motivazioni e aspettative per una scelta di Volontariato- L’importanza della conoscenza di sé nell’approccio al malato Elisa Andrighi - Valentina Piroli

SABATO 21 NOVEMBRE - 4ª lezione- La comunicazione interpersonale nella relazione d’aiuto- L’ascolto e la risposta empatica Vittore Formenti- Testimonianze di volontari

SABATO 28 NOVEMBRE - 5ª lezione- Norme di igiene e assistenza al malato- Il volontario in corsia: relazioni tra Struttura Ospedaliera e volontariato Dott. Marco Gardinali - Dott.a Cristina Scaroni- Seminario AVO Giovani I Progetti in una associazione Volontari AVO Giovani dott.a Laura Cerruti- Chiusura del corso - Commenti, impressioni Maria Saraceno e volontari esperti per rispondere ai corsisti

Associazione Volontari Ospedalieri Onlus Milano

“Aiutarsi per aiutare” Ottobre e Novembre 2015

Il volontariato. . . Il volontariato può essere considerato un vero e proprio “segno dei tempi”, indice di una presa di coscienza più profonda e viva della solidarietà che lega reciprocamente gli esseri umani.

(Carlo Maria Martini)

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10 | avomilano NEWS | N. 7 2015

avomilanoAssociazione Volontari Ospedalieri NEWSFORMAZIONE

Approccio nutrizionale e psicobiosociale nella malattia di Alzheimer:Quali benefi ci? Milano, 21 Settembre 2015

Negli ultimi anni si stanno accumulando dati epidemiologici che suggeriscono un ruolo fondamentale della nutrizione nel deter-minare il rischio di sviluppare una demenza. Recenti dati indica-no che una dieta ricca di alimenti vegetali, acidi grassi polinsaturi e povera di alimenti animali ad alto contenuti di grassi saturi ne-gli anziani normali è associata a un ridotto rischio di sviluppa-re demenza e forse anche a un ridotto rischio di conversione in demenza nei soggetti che presentano una Compromissione Cognitiva Lieve (MCI-Mild Cognitive Impairment). Le autorità sa-nitarie e politiche stanno dunque cercando di implementare dei programmi di salute pubblica basati sulla dieta mediterranea. Grande interesse sta suscitando anche la possibilità di utilizzare supplementi nutriceutici per ridurre il rischio di conversione o rallentare il decorso delle fasi iniziali della malattia di Alzheimer, prolungando la fase di relativa conservazione delle capacità fun-zionali. Il corso si propone, quindi, di aff rontare il tema dei possi-bili interventi non farmacologici utili nella malattia di Alzheimer e nelle altre demenze a partire dai recenti risultati ottenuti dal-l’approccio nutrizionale (anche su anziani sani) e da quello psi-cobiosociale, in un’ottica multidisciplinare. A questo proposito ci si propone anche di presentare interessanti esperienze europee (quali i Meeting Centers olandesi) e locali (educazione nutrizio-nale nel Comune di Milano).

Finalità: Fornire conoscenze teorico-pratiche sull’approccio nu-tri-zionale e sulle terapie non farmacologiche utili nella malattia di Alzheimer e nelle altre demenze a partire dai recenti risultati otte-nuti sia dall’approccio nutrizionale (anche su anziani sani) sia dall’approccio psicobiosociale, in un’ottica multidisciplinare.Responsabile dell’evento: D.ssa Elisabetta Farina, Medico Neuro-logo, Dirigente Medico di I livello, Responsabile Servizio Riabilita-zione e Diagnosi dei Disturbi Cognitivi Acquisiti c/o Fondazione Don C. Gnocchi Onlus, Milano, IRCCS S.Maria Nascente, UO Neu-rologia Riabilitativa.

Responsabile scientifi co: Prof. Claudio Mariani, Responsabile Unità Operativa Complessa di Neurologia, Ospedale L. Sacco, Mila-no; Professore Ordinario Neurologia, Università di Milano; Presi-dente Associazione per la Ricerca sulle Demenze - ARD ONLUS.

Programma:8.30 - 8.45 Registrazione partecipanti

Sessione mattutina I Moderatori: Prof. C. Mariani, Prof. R. Nemni

8.45-9.00 Introduzione (Dr. G. Landonio, Prof. C. Mariani, D.ssa E. Farina)

9.00-9.30 Le basi scientifi che dell’intervento nutrizionale e nutri-ceutico nella malattia di Alzheimer, (Prof. S. Cappa)

9.30-10.00 Esperienze cliniche in campo nutrizionale e nutriceu-tico nelle demenze (Dr. R. Castoldi)

10.00-10.30 Risultati di uno studio di educazione nutrizionale ne-gli anziani nel Comune di Milano (D.ssa S. Zazzi)

10.30-10.45 Coff e Break

Sessione mattutina II Moderatori: D.ssa E. Farina, D.ssa S. Zazzi

10.45-11.15 Lo dicevano già i latini (Mens sana in corpore sano): il ruolo dell’esercizio fi sico (Dr. C. Gabelli)

11.15-11.45 Cibo per la mente: la stimolazione cognitiva ha an-cora un ruolo nel la presa in carico della malattia di Alzheimer? (D.ssa D. Gollin)

11.45 -12.15 Cibo per la mente: le prospettive nel terzo millennio (Ing. R. Andrich)

12.15-12.45 Cibo per la società: il modello dei Meeting Center (D.ssa E. Farina)

12.45-14.00 Pausa Pranzo

Sessione Pomeridiana Moderatori: D.ssa D. Gollin, Prof. A. Raglio

14.00-14.30 Cibo per la società: A Brera come al MoMA (D.ssa E. Galbiati)

14.30-15.00 Cibo per lo spirito: Musica, il cibo per le neuroscien-ze? (Prof. A. Raglio)

15.00-15.30 Cibo per lo spirito: basi scientifi che e esperienze prati-che in Arte terapia (D.ssa A. Ferrari)

15.30-16.00 Compilazione questionario ECM

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FORMAZIONE Fondazione

Don Carlo Gnocchi Onlus

INVIARE VIA FAX: 02.40091777 o VIA E-MAIL a : [email protected]

(Leggere tutto il documento e compilare a macchina o in stampatello)

Il/la sottoscritto/a dichiara di iscriversi al Convegno:

APPROCCIO NUTRIZIONALE E PSICOBIOSOCIALE

NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: QUALI BENEFICI?

21 settembre 2015

c/o Comune di Milano

(I campi contrassegnati dall’asterisco * sono obbligatori per l’accreditamento ECM):

*Cognome .............................................................. *Nome ..........................................................………….

*Codice Fiscale

*Luogo e data di nascita .......................................……………… *Nazionalità ......………………………………

*Indirizzo ......................………………………………………….…………………………………………..…………….

*C.A.P. .......….……….……*Città ........................................................................ *Provincia ..........…......…

*Tel. ......................…………………. *Cellulare.....…………………*E- mail ....................….@......………………

*Professione................................................... *Disciplina specialistica ...............……………………………….

* Libero Professionista � Dipendente � Convenzionato � Privo di occupazione �*Iscritto all’Ordine/Collegio/ASS…………………………………………………………… prof.li N°. ……………

*Ente/Istituto di provenienza ………………………………………………………………………………………………

Richiede ECM SI � NO �QUOTA DI ISCRIZIONE: GRATUITA Il termine ultimo per le iscrizioni è il 18 settembre 2015

Le prenotazioni saranno accettate fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti previsto, èconsigliabile accertarsi della disponibilità di posti al numero di telefono 02.40.30.8328.

Autocertifico la veridicità dei dati comunicati e autorizzo il Trattamento dei dati personali

La/il sottoscritto è informata/o che, ai sensi del D.Lgs 196/2003, i dati personali saranno trattati per finalità contabili,

amministrative, per l’inserimento dei crediti ECM in relazione all’evento formativo in menzione e per la pubblicizzazione di ulteriori

eventi formativi. La modifica o la cancellazione dei dati potranno essere richieste scrivendo alla segreteria organizzativa

Firma ...........…………………………………………………….…… Data ……..../……...../2015

FFondazione

Don Carlo Gnocchi Onlus

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Scheda d’iscrizione

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avomilanoAssociazione Volontari Ospedalieri NEWS

Dispense delle logopedistedel nostro ospedale

FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI

DIETA SEMISOLIDATUTTI GLI ALIMENTI FRULLATI, DI CONSISTENZA CREMOSA, OMOGENEI, SENZA SCORIE. NON ALIMENTI A PEZZI, DOPPIE CONSISTENZE, ALIMENTI NON COMPATTI.

ALIMENTI CONSIGLIATI:• Crema di riso, semolino, polenta cremosa• Omogeneizzati (carne, pesce, frutta e verdura)• Panna, besciamella, burro, yogurt (senza pezzi di frutta né

cereali)• Formaggi freschi e cremosi (ricotta, stracchino, robiola…)• Formaggi stagionati solo se grattugiati e mischiati con altre

preparazioni• Uova solo in preparazioni come creme e fl an• Purè di verdure• Passati di verdure e legumi (senza bucce)• Frutta ben cotta e passata, senza semi, buccia e torsolo• Creme, budini, fl an di frutta

ALIMENTI VIETATI:• Pane, grissini, crackers, riso, fette biscottate, patatine• Minestre con pasta/riso o crostini o verdura in pezzi• Pastina in brodo• Carni fi lamentose, che non si possono frullare • Yogurt con pezzi di frutta, cereali• Formaggi fi lanti (mozzarella, scamorza) e stagionati a pezzi• Uova sode, omelette, frittata• Verdura e frutta a pezzi, frutta secca ed essiccata• Caramelle, gomme da masticare• Biscotti, torte e brioches• Alimenti che si sciolgono in bocca (gelato)

DIETA SOLIDA MORBIDATUTTI GLI ALIMENTI MORBIDI TAGLIATI A PEZZI PICCOLI. DEVONO ESSERE ELIMINATI I SEMI, LE BUCCE, LE PARTI FILAMENTOSE E CORIACEE.

ALIMENTI CONSIGLIATI:• Pane morbido, pasta ben cotta, polenta cremosa• Tutte le carni senza legamenti e fi lamenti, ben cotte, rese

tenere con sughi, tagliate a piccoli pezzi o tritate• Prosciutto cotto e insaccati cotti• Pesce ben cotto, senza lische e pelle• Panna, besciamella, burro, yogurt (senza pezzi di frutta, né

cereali)• Formaggi freschi a consistenza cremosa, formaggi stagionati

grattugiati e mischiati ad altre preparazioni

• Frittate, omelette, uova strapazzate e all’occhio di bue, solo se ben cotto

• Tutte le verdure ben cotte, senza buccia, semi e fi lamenti• Legumi cotti e passati, senza buccia• Purè di verdure• Frutta ben cotta o cruda frullata, senza buccia, semi, torsolo• Banana, kiwi, pera matura, albicocca sbucciata• Creme, budini, fl an di frutta• Biscotti, merendine e torte morbide, che non si sbriciolano,

senza granelle

ALIMENTI VIETATI:• Riso, cereali croccanti, crackers, grissini, patatine• Minestre con pasta/riso o crostini o verdura in pezzi• Pastina in brodo• Carni fi lamentose• Uovo sodo• Verdure fi lamentose (sedano, fi nocchi, spinaci..), verdure

crude molto dure, pomodori, insalate• Frutta dura e succosa (agrumi, uva, ananas, mela..), frutta

secca• Caramelle, gomme da masticare• Biscotti secchi e friabili, fette biscottate, torte e merendine

che si sbriciolano• Cioccolatini ripieni• Alimenti con granella, wafer e sfoglia

DIETA SOLIDA (LIBERA)DISTINGUIAMO DUE CATEGORIE DI CIBI, SEMPLICI E COMPLESSI, A SECONDA DELLA DIFFICOLTA’ DI GESTIONE CHE RICHIEDONO.

SEMPLICI: TUTTI GLI ALIMENTI FACILMENTE MASTICABILI, MORBIDI, BEN COTTI, OMOGENEI.

COMPLESSI:• Cibi a doppia consistenza: minestre con pasta/riso o crostini

o verdura in pezzi, pastina in brodo, sughi non omogenei, agrumi e frutta succosa.

• Cibi duri, che richiedono un’effi ciente, accurata, attenta e prolungata preparazione orale con il coinvolgimento della componente masticatoria: carote, fi nocchi, sedano, carni fi lacciose, caramelle, frutta secca..

• Cibi fi lacciosi: carni, prosciutto crudo, speck, formaggi fi lanti, fi nocchi, sedano, spinaci, coste, erbette, fagiolini, cachi..

• Cibi secchi e friabili: grissini, crackers, biscotti secchi, fette biscottate, torte, merendine, wafer, granelle, patatine, formaggi stagionati, frutta secca

• Riso e pizza• Legumi con la buccia, insalate• Cibi che si sciolgono: gelato, cioccolato.