Associazione Culturale Multietnica Europea

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“LʼIdentità musicale delle popolazioni della Valle dellʼAgri ”

Premessa

Il viaggio nel canto, nella musica della tradizione popolare lucana, la comune passione per la

musica popolare e il desiderio di incontrare e fare incontrare le persone, le loro storie, i loro

entusiasmi in una cornice festosa; il fascino delle atmosfere musicali, sono i punti forti della

proposta che vuole diventare un appuntamento tra gli appuntamenti, che vuole essere un

contributo e un tributo ad una tradizione, quella popolare, che ha saputo elaborare forme

espressive di grande valore antropologico e culturale.

La tradizione popolare é unʼeredità cui ha contribuito con i suoi risparmi tutto il mondo anteriore.

Come ogni cosa che si tramanda, le tradizioni popolari si ricollegano a tempi che sembrano

lontanissimi, ma dove ancora si sente il respiro di chi ci ha preceduto, testimone di una terra in

cui, accanto ai luoghi ufficiali della Chiesa, esistono nei boschi e in cima alle montagne decine di

santuari e cappelle, frutto della cosiddetta “religione dei poveri”. Terra dove i colori sopravvivono

nella tradizione iconografica dei monaci basiliani e lʼarte non é insidiata dal moderno; dove

lʼartigianato artistico e fantasioso ridisegna le impronte di una civiltà che non può finire e la cui

riscoperta si deve anche a quei sapori genuini che ne fanno parte, nonché alla sua musica, che

scandisce e narra gli eventi-chiave della vita. Infine la natura, che da il senso di unʼesatta armonia

tra i monti e il mare e il cui rapporto con lʼuomo si fa quasi primordiale. Oggi se ne sta

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riscoprendo pian piano il valore. Dal passato si filtrano valori e saperi utili anche alla società

attuale e al domani.

Si è preso coscienza del profondo valore delle tradizioni non esitando ad impegnarsi nella ricerca

delle giuste fonti, che consentono di riproporre fedelmente singolari manifestazioni trascurate da

molti anni, ma sempre vive nella memoria degli anziani. Così le usanze del passato sʼinnestano nel

costume attuale e lʼantico folklore rivive nella pratica dʼoggi, apparendo ancor più vivi nella gente

che ce li racconta. Gli anziani sono il segno di una ricchezza di esperienze di vita che devono

essere prese in considerazione e valorizzate; una risorsa importante dunque che può mantenere

un ruolo nella nostra vita sociale e culturale: sono lʼunica risorsa naturale che nel mondo cresce.

Sarebbe intelligente non solo “venire a patti con la vecchiaia”, ma immaginare come fare di

questa età una risorsa per lʼintera regione.

Questo è lʼintento dellʼAssociazione Culturale Multietnica Europea, presieduta da Franco Accinni,

nata dallʼiniziativa di un gruppo di amici lucani che, accomunati dallʼamore per la propria terra,

hanno deciso di riproporne la cultura affidandosi al fascino della musica antica nuovamente

arrangiata.

Lʼideatore del progetto, nonché direttore artistico della stessa Associazione, è Graziano Accinni,

chitarrista di Mango e altri artisti (Mina, Miguel Boseʼ Dalla etc.), proprio la datata esperienza

nel mondo della musica italiana e la forte passione manifestata nella riscoperta musicale della

storia della Basilicata, hanno costituito lʼindispensabile connubio volto a sollecitare lʼentusiasmo di

quanti credono nellʼefficacia culturale riposta nel recupero della propria identità regionale e nel

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consequenziale confronto con le altre culture del mondo.

Nel perseguimento del proprio obiettivo lʼAssociazione ha così incanalato le energie nella

promozione e nella divulgazione delle Antiche Melodie della Lucania finalizzata a “ridar voce”

alla quotidianità dei nostri nonni e padri, la cui memoria riserva ancora emozioni, amplificate

naturalmente attraverso la magia della musica e dello spettacolo.

Sono dunque la ricerca e lʼamore verso la propria terra che animano gli Ethnos gruppo capace di

trasformare nenie, canti alla Madonna, tarantelle e ballate popolari in brani dalle caratteristiche

tecniche nuove, dalla musicalità incentrata sul virtuosismo della chitarra e dei suoi musicisti.

Articolazione del Progetto

Con lʼavvento del nuovo anno proprio gli Ethnos hanno deciso di porre le basi per un nuovo lavoro

sulla Tradizione e sul Patrimonio Immateriale della Lucania e dei Territori dellʼAlta e Bassa Valle

dellʼAgri. Coinvolgendo il loro paese dʼorigine, Moliterno e i vari paesi limitrofi dove grande è stata

la Cultura di Tradizione Popolare con in primis Viggiano dove fortemente si è sviluppata nei secoli

la grande Tradizione dei musicanti girovaghi e dove hanno avuto modo di farsi strada musicisti e

strumentisti di alto livello artistico e musicale tra i quali possiamo citare il flautista e musicologo

Leonardo De Lorenzo. Allʼinterno del nuovo lavoro troveranno posto brani di estrazione

Religioso-Devozionale e brani narranti storie di amori corrisposti e non( a sdegno) insieme alla

narrazione di vicende vere di paese.

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Il progetto denominato “LʼIdentità musicale delle popolazioni della Valle dellʼAgri ”si pone

lʼobiettivo di diffondere, riscoprire e valorizzare la tradizione musicale popolare dellʼarea lucana

della Bassa e Alta Val dʼAgri e intende anche creare delle condizioni fertili per la ripresa delle

tradizioni e degli usi locali e quindi una riscoperta delle nostre radici e della nostra cultura,

riportando in primo piano la nostra storia e le nostre tradizioni che di sovente sono state messe ai

margini e dimenticate. In concreto oggi questo tipo di progetto risulta essere uno strumento

insostituibile per la conoscenza della cultura locale da parte delle giovani generazioni e come

strumento di recupero della nostra memoria storica lʼunica in grado di contribuire attivamente al

raggiungimento della consapevolezza di appartenere ad una comunità con una propria storia e

delle proprie tradizioni in alternativa allʼappiattimento che certa cultura e la globalizzazione hanno

generato nellʼultimo ventennio.

Obiettivi

Il progetto si pone i seguenti obiettivi:

Riscoperta e valorizzazione delle tradizioni etno-musicali dellʼarea della Valle dellʼ

Agri

Attraverso lʼausilio di suonatori tradizionali e dei testi raccolti si produrrà una mappatura in

grado di evidenziare il tipo di strumenti, usi e tradizioni popolari dellʼarea presa in esame

affinché lʼattivazione dei singoli concerti possa trovare una concreta efficacia. La finalità è

recuperare la propria identità culturale per promuovere un reale atteggiamento ù

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interculturale.  Il progetto ha come base la ricerca sulle tradizioni musicali del nostro

territorio e la proposta di canti popolari tradizionali in specifiche manifestazioni.

Diffusione della cultura musicale popolare

I concerti musicali concorreranno alla diffusione delle tradizioni musicali dellʼarea e alla

conoscenza specifica degli strumenti (arpa, cupi cupi, etc.)creando le condizioni per

accedere ad un mondo culturale più ampio.

Riscoperta delle proprie radici e tradizioni

Uno degli obiettivi primari è quello di far riscoprire alle nuove generazioni le nostre radici

culturali per una reale ripresa delle tradizioni che garantirà la tutela e la conservazione

della nostra storia. Scoprire la ricchezza e l'attualità del nostro passato e divulgarla.

Il nostro nuovo lavoro discografico dal titolo - Poema Lucano - è il frutto di un attento e

appassionato percorso di ricerca storica e musicale. E' il prodotto di una maturazione artistica che,

senza mai discostarsi dalla tradizione, tocca al contempo temi come, il culto, l'amore, le feste e le

tradizioni locali. Rappresenta l'anello di congiunzione con i nostri lavori precedenti, in particolare

“La nostra storia”. Abbiamo voluto dar voce e note a quanto, nel nostro percorso artistico, ci ha

“incantati” con la sua storia. Testi ricercati si fondono ad arrangiamenti sempre nuovi, che

abbracciano non solo la tarantella ma anche elaborazioni di paesi, lontani da noi, ma vicini per

cultura. Un tuffo nella storia della nostra terra, una storia vissuta, raccontata...cantata! Questo

nuovo progetto discografico nasce con l'intento di rievocare attimi, emozioni, percezioni che

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appartengono all'uomo in quanto tale, portatore sì di un congenito bagaglio etnico-antropologico,

ma aperto al confronto e al dialogo con l'altro.

Favorire il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio immateriale di tradizioni

musicali e orali della Basilicata, attraverso la sua traduzione nei linguaggi contemporanei al fine di

renderlo accessibile al grande pubblico, e in particolare ai giovani e agli anziani attraverso i

concerti. Si procederà, da un lato, allʼindividuazione e al recupero del patrimonio esistente per

farlo "sopravvivere" nella memoria comune, dall'altro, tale patrimonio sarà reinterpretato per farlo

"rivivere", consentendo una maggiore fruibilità da parte di un pubblico più ampio.

La divulgazione dellʼimmenso patrimonio musicale, espressione della storia e della cultura di

questo territorio, rappresenta unʼopportunità per accrescere la visibilità dei comuni coinvolti anche

in contesti internazionali, in cui forte è la presenza di comunità di immigrati che hanno

tramandato nel tempo le tradizioni popolari di cui i loro avi sono stati testimoni.

Il progetto peraltro sʼinserisce nel filone della valorizzazione dellʼidentità nazionale attraverso la

riscoperta delle radici locali e dei percorsi che ci hanno traghettato in questo secolo. E di certo

rappresenta un tema in cui è possibile aprire un territorio di confronto fra gli anziani detentori

della tradizione e i giovani perché avvenga un passaggio formale e sostanziale del testimone

attraverso la realizzazione di produzioni editoriali, abbinate a supporti audiovisivi (CD, CD-Rom o

DVD) aventi ad oggetto materiali particolarmente rappresentativi delle aree di riferimento,

esaltando la peculiarità dei repertori, i contesti esecutivi, le formazioni strumentali; la possibilità di

partecipare ad eventi culturali che abbiano lo scopo di animare il territorio e promuovere la

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conoscenza su un target di fruizione ampio del patrimonio riscoperto e valorizzato attraverso

l'opera di riversamento e catalogazione (eventi culturali e spettacolari).

Con questo progetto si vuole realizzare un supporto fonomeccanico (Cd) da poter condividere con

le diverse realtà Culturali della Regione e le altre sparse per tutto il Mondo creando un ponte

intergenerazionale tra individui appartenenti e appartenuti allo stesso Territorio della Lucania

cercando di non far perdere questo enorme Patrimonio di ricchezza Culturale e Antropologica

riconosciuto in Italia e nel Mondo da numerosi etnomusicologi di fama internazionale che spesso

hanno incentrato le loro più grandi ricerche proprio sul Nostro territorio.

Cenni dei Canti contenuti nel CD

Il CD si compone di 10 brani: Santu Tumasu (canto a sdegno), Madonna di Viggiano (canto

devozionale alla patrona delle genti lucane) Canto poetico dedicato al Carnevale(e allo strumento

tipico lucano “Cupi Cupi”), Le Tre Marie ( canto di passione di origine Moliternese),

Mariuccia(canto di innamoramento tra giovani dei paesi di Grumento e Moliterno), Lu 29 Lugliu (

canto a sdegno), Quadriglia in festa ( dalla tradizione dei musicanti e barbieri della Valle dellʼAgri)

Tarantella Capuanese( dalla tradizione degli arpisti girovaghi viggianesi) Polla Galoppa ( Arpa

Luigino Milano), Novena ri Natale( canto della tradizione religiosa di Moliterno).

Lʼalbum è ancorato alla tradizione per tematiche e ambientazione ma al tempo stesso intende

offrire una visione più ampia e aperte al mondo. Si tratta di canti d'amore e di sdegno, afferenti

alla sfera del corteggiamento; non mancano tuttavia esempi di altri repertori, come canti di

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questua, religiosi e brani strumentali. Nel disco si possono incontrare il canto devozionale dedicato

del pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna di Viggiano, brani della tradizione lucana

raccolti nel corso di approfondite ricerche sul campo, composizioni originali cantate in dialetto e il

recupero di vecchie danze come la quadriglia la tarantella.

• Santu Tumasu

Questo canto veniva eseguito per sfogare una delusione d'amore e, spesso anche, con la non

celata speranza di riconquistare il proprio amore. Un amante abbandonato dallʼamata si vendica

cantando versi che non sono dʼamore, ma di rabbia, di sdegno, che hanno tutta la connotazione di

un canto simile ad uno scongiuro. In essi è liberato tutto il risentimento e il disprezzo dello

sconsolato amante nei confronti dellʼex-innamorata a cui si aggiunge una richiesta di grazia,

rivolta a San Tommaso (con il quale esiste un rapporto di familiarità e di solidarietà).

• Madonna di Viggiano

Questo è un canto devozionale dedicato del pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna di

Viggiano. La dimensione religiosa è da considerarsi come una componente fondamentale della

storia e della società lucana e meridionale in generale. Particolare è la devozione alla Madonna,

che trova nelle feste e nei pellegrinaggi due forme caratteristiche di espressione, sempre

accompagnate da canti e danze popolari. I canti popolari mariani trasmettono devozione,

infondono speranza, non di rado assurgono a livelli artistici di un certo interesse e consentono di

introdursi nel mondo spesso trascurato del sentimento mariano popolare.

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• Cupi Cupi

Si tratta di un canto che ritmava il periodo carnevalesco. Il Carnevale in Basilicata: tempo di

scherzi, di risa, di baldoria, tempo di banchetti e festeggiamenti dettati da un unico “monotono” e

grave suono “Cup-Cup”. Questo strumento è il protagonista nellʼaccompagnamento dei canti della

questua di Carnevale con testi di augurio e di richiesta di doni, a volte anche ironici e pungenti. Lo

strumento suona e la voce parla di storie, mondi antichi ma non dimenticati, tradizione orale che

racconta un mondo che è stato.

• Le Tre Marie

Attraverso i suoni, le voci e i gesti vengono rappresentati alcuni dei momenti più suggestivi della

Passione di Cristo. Nel suo doloroso cammino e nel suo struggente dialogo con il figlio la Vergine

mantiene la tenerezza e la dolcezza di una madre che vive in una dimensione umana il suo dolore

con la compassione di altre donne, tra la crudele indifferenza del “masterasci” che prepara i chiodi

per la croce e l'inaccettabile tradimento di Giuda.

Una ritualità che si rinnova creando momenti di grande suggestione oltre la dimensione

devozionale.

• Mariuccia

La poesia amorosa, non galante se pur ridondante nelle immagini, dettata da passione viva,

semplice e spontanea: così è evocato il racconto di una comune storia dʼamore,

dallʼinnamoramento al corteggiamento. In questo brano viene esaltato lʼamore tra un uomo e

una donna, di come lo si dichiara, delle passioni che suscita, lʼesternazione di un sentimento

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intimo, individuale, la donna vista nella sua veste più naturale, quella di sposa e vi è lʼuomo che

contempla rapito fuori di sé le sovrane bellezze dellʼinnamorata, nonostante il suo essere

“semplice”.

• Novena ri Natale

Antica melodia cantata nei giorni che precedono il Natale. La Novena in se è una devozione

principalmente cristiana e in pratica consiste nel recitare preghiere, come il rosario, per nove

giorni consecutivi. La Novena di Natale inizia il 16 e si conclude il 24 dicembre, giorno della vigilia

e richiama oltre ai giorni anche i nove mesi di Gesù nel grembo di Maria. Eʼ una preghiera che

invoca la venuta di Gesù come profetizzato nellʼAntico Testamento. Questa attività religiosa e

folkloristica è spesso accompagnata da brani musicali eseguiti da zampognari .

• Lu 29 Lugliu

In questo canto viene espresso il sentimento di uomo (autore del testo) che manifesta le sue

pene dʼamore per una donna che non potrà sposare perché destinata in sposa ad un americano.

Lʼuomo dunque decisamente scontento per la conclusione non felice della sua storia scatena la

sua rabbia a colpi di versi e stornelli.

• Quadriglia in festa

Un tuffo nel folklore locale, un viaggio alla scoperta della storia e della cultura di un territorio che

ancora oggi conserva viva e attuale una tradizione musicale tanto originale quanto autentica.

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• Tarantella Capuanese

Partendo da Viaggiano con la Tarantella Capuanese lo spirito musicale riproduce lʼanima di una

comunità. Esiste un mondo di sguardi, di gesti, di suoni, di danze che si è tramandato nel corso

dei secoli, accompagnando la fatica delle generazioni che ci hanno preceduto, nutrendosi e

caratterizzandosi delle gioie e delle tristezze dei nostri antenati.

Costo del Progetto

Il costo per la realizzazione di questo nuovo cd, che comprende lʼesecuzione di un repertorio di

musica popolare a volte accompagnata dalle relative danze tradizionali, la loro promozione e

divulgazione sul territorio lucano e nazionale, è di 25.000,00€ + Iva come di seguito dettagliato.

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Voce di spesa Costo preventivo al netto

d'IVA(€)

Spese riguardanti la ricerca, arrangiamenti e canti

7.000,00

Spese per studio di registrazione

5.000,00

Spese per musicisti 5.000,00

Stampa, Grafica Cd e consulenze esterne 3.000,00

Presentazione e promozione del lavoro artistico e di ricerca

5.000,00

Totale

25,000.00

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Conclusioni

 

Il patrimonio musicale tradizionale della nostra terra può essere ben più che un oggetto culturale

da conservare, la “memoria” di un mondo perduto: può divenire veicolo privilegiato di una

proposta culturale capace di dare contenuti e spessore ad una dimensione della pratica musicale

che le mode oggi imposte dalla società dei consumi tendono ad emarginare; e può essere lʼasse

portante di una ricerca musicale che, collocandosi fra tradizione e innovazione, connoti il proprio

repertorio con le forme proprie della identità territoriale (melodie e testi) e faccia leva su queste

per accrescere la partecipazione, il coinvolgimento, la circolazione delle forme attive e condivise di

canto e di produzione musicale.

Il canto tradizionale popolare, riproposto nelle forme moderne, si può liberare così dal pregiudizio

di essere un anacronistico attardamento di forme e contenuti per costituire invece il valore

aggiunto dell'autenticità e della memoria in esperienze musicali effettivamente praticate e vissute:

esso ci può restituire lo spirito profondo di relazioni comunitarie forti che non esistono più, di modi

naturali e spontanei di comunicare, ammaestrare, confortare, narrare, modi legati ad un

linguaggio formale e “morale” non più attuale, ma carichi di valori tuttʼaltro che estinti.

In questa prospettiva il nuovo lavoro degli Ethnos intende rivolgersi, oltre che ad un pubblico

generico, anche e soprattutto ai più giovani: intensificando la collaborazione con le scuole per

promuovere la conoscenza del patrimonio musicale popolare da parte delle nuove generazioni

attraverso lʼincontro diretto con espressioni significative e qualificanti della nostra tradizione, in

grado di ampliare lʼorizzonte dei loro gusti musicali e di stimolarli ad un rapporto non meramente

consumistico con la musica.