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DIREZIONE DIDATTICA STATALE “Ragusa Moleti” Via Ragusa Moleti, n° 8 – 90129 PALERMO TEL. 091 485984 – 091 6570710 - FAX 091 6575122 CODFIS 80027580820 e-mail : [email protected] pec: [email protected] sito web: www.ddragusamoleti.gov.it Prot. N. a.s. 2017/2018

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE “Ragusa Moleti”

Via Ragusa Moleti, n° 8 – 90129 PALERMO TEL. 091 485984 – 091 6570710 - FAX 091 6575122 CODFIS 80027580820

e-mail : [email protected] – pec: [email protected]

sito web: www.ddragusamoleti.gov.it

Prot. N.

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PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA

Istituzione Scolastica

Nome DIREZIONE DIDATTICA “RAGUSA MOLETI” Codice meccanografico PAEE03700E

Responsabile del Piano DIRIGENTE SCOLASTICO

Nome e Cognome Nicolò La Rocca Telefono 091 485984 – 091 6570710 Email : [email protected]

Referente del Piano

Nome e Cognome Annamaria Filorizzo Telefono - 3395292407 Email : [email protected]

Ruolo nella scuola: Docente Scuola primaria – I ° COLLABORATRICE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO - REFERENTE RAV E INVALSI - membro del NIV

TEAM di Miglioramento (Nome e Cognome di tutti coloro che collaborano alla predisposizione e al presidio del piano)

Annamaria Filorizzo - Doc.Scuola primaria – I° COLLABORATRICE (VICARIO) DEL DIRIGENTE SCOLASTICO - REFERENTE RAV E INVALSI - membro del

NIV

Anna Maria Guzzo - Doc.Scuola primaria – COORDINATRICE DIDATTICA CON COMPITI DI COLLABORAZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO- membro del NIV

Sabrina Cinquemani - Doc. Scuola primaria - COLLABORATRICE DEL DIRIGENTE - membro del NIV

Antonella Gugino – Doc. scuola primaria - Funzione Strumentale Autoanalisi e Valutazione di sistema- membro del NIV

Monia Costantino – Doc. scuola primaria - Funzione Strumentale Continuità, Svantaggio e dispersione

Rita Morreale - Doc. scuola primaria - Funzione Strumentale POF - membro del NIV

Teodora Militello - Doc.e scuola primaria - Funzione Strumentale Raccordi con il territorio e organizzazione interna

Giusy Battaglia - Doc.scuola primaria - Funzione Strumentale Multimedialità

Filippo Imbesi - Doc. scuola primaria - Funzione Strumentale Alunni diversamente abili

Anna Valenza – Doc. dell’infanzia – RESPONSABILE DI PLESSO e Coordinatrice Infanzia

Periodo di realizzazione: l’intero anno scolastico

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SCENARIO DI RIFERIMENTO: Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento.

Il contesto socio-culturale in cui

la scuola è inserita (reti sul

territorio, caratteristiche sociali e

culturali dell'ambiente in cui la

scuola è inserita, modelli educativi

di riferimento, offerte per la

gestione del tempo libero)

La Direzione Didattica “Ragusa Moleti”, sita nell’omonima via, è situata nel quartiere Cuba – Calatafimi, considerato

periferia della citta. La maggioranza delle famiglie presenta una struttura nucleare, con un’attività lavorativa svolta da

entrambi i genitori, anche se tale situazione si sta rapidamente modificando. Gli enti, le Istituzioni e le Associazioni

presenti nel territorio sono attive con iniziative di partecipazione e cooperazione sociale e continuano a ritenere

importante il ruolo educativo svolto dalla scuola (e anche viceversa); sono numerose le relazioni di partnership sfociate

in convenzioni ed accordi (per lo sport, per la musica, per ed. alla salute, per l’ed. alla legalità, la prevenzione della

dispersione,…) con la finalità di promuovere la collaborazione costante con il territorio e con l’obiettivo di creare una

sinergia tra scuola e contesto territoriale di appartenenza..

studenti docenti

Famiglie

e

Amministrazione Scolastica (MIUR, USR, USP, INVALSI, ANSAS ex INDIRE).

L’Istituto nel conseguire la propria ha individuato i portatori d’interesse istituzionali:

TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA DEVE MIRARE A PERSEGUIRE IL SUCCESSO FORMATIVO

DEGLI ALUNNI OPERANDO CON EFFICACIA IN UN CONTESTO POSITIVO E MOTIVANTE.

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L’Istituzione Scolastica è composta da due ordini di scuola: scuola d’Infanzia ( Plessi Ragusa Moleti, “Irrera” e Titone)

e scuola primaria ( Plessi Ragusa Moleti, “Irrera” e Sunseri) . Il numero totale dei docenti è 78 con un alto grado di

stabilità degli insegnanti. Il Dirigente Scolastica, Dott. Nicolò La Rocca è alla guida della scuola dall’ anno scolastico

2011/2012, apportando sostanziali innovazioni all’organizzazione globale dell’Istituto (v. PTOF)

ASL/MEDICINA SCOLASTICA

Incontri con i genitori degli

alunni, screening, consulenze

ASL NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

G.L.I.S, incontri periodici con neuropsichiatria

infantile,docenti, genitori di alunni H.

ENTI LOCALI e AGENZIE

TERRITORIALI

I rapporti tra l’Istituzione scolastica e

gli EE.LL. mirano a realizzare un impiego

efficace delle risorse finanziarie messe

La scuola a disposizione delle scuole.

all’interno delle finalità istituzionali e

delle scelte operate in virtù della

propria autonomia didattico-

organizzativa, si apre al contributo e

alla interazione con altre agenzie

presenti nel territorio, costruisce

sinergie, collaborazioni, integra risorse,

produce accordi e progetti di rete.

SCUOLE MATERNE PRIVATE E/O PARIFICATE

E SECONDARIE DI PRIMO GRADO

Collaborazione con le scuole del territorio per

promuovere un lavoro sistematico e produttivo avente

come scopo:

vari ordini Conoscenza reciproca dei Programmi dei

di scuola

Conoscenza reciproca dei documenti di valutazione

Elaborazione comune di una “Scheda Continuità"

Ipotesi di momenti formativi comuni

Sperimentazione di progetti comuni innovativi

riguardanti la costruzione di un curriculo per gli

anni ponte.

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o OSSERVATORIO LOCALE “PRINCIPESSA ELENA” : SVANTAGGIO E DISPERSIONE

PROTOCOLLI DI INTESA E CONVENZIONI

La nostra istituzione nell’obiettivo di dare il massimo dell’offerta formativa ai propri discenti, ha stipulato convenzioni e protocolli di intesa con diversi enti:

o Polisportiva Dilettantistica Basket dei giovani (con la collaborazione del CUS PALERMO), per

incrementare l’attività motoria e sportiva tra gli alunni delle scuole primarie con l’apporto tecnico-organizzativo attraverso la realizzazione del progetto curriculare “Il basket nella vita dei bambini”

o Global international service ( Agrigento) -Convenzione per la concessione in uso temporaneo dell’aula di

informatica

o Convenzione con O.P. NATURA relativo al Progetto “Frutta e verdura nelle scuole”

o Erasmus +Partenariato strategico azione KA2 (partenariato strategico tra scuole)

o Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini

o A.S. DILETTANTISTICA TAEKWONDO SCHOOL

o Università di Palermo Facoltà di Scienze della Formazione Primaria

o Accreditamento con il MIUR per il tirocinio TFA sostegno

CON FINANZIAMENTO ESTERNO La scuola ha elaborato progetti in rete con altre istituzioni scolastiche del territorio e individualmente.

o Progetto PON FESR-realizzazione rete LAN-WLAN: Ragusa Moleti verso Europa 2020 didattica web Il progetto mira all’ampliamento della connessione wi-fi già esistente: la realizzazione di una rete più funzionale darà la possibilità di collegarsi in maniera sicura, veloce e protetta.

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Progetti con

finanziamenti esterni

o Progetto PON FESR-realizzazione AMBIENTI DIGITALI

o Progetto PON FSE – Inclusione sociale e lotta al disagio per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche.

o “Promozione della cultura musicale nella scuola” – CREATIVE MINDS: progetto innovativo per diffondere la promozione della cultura e dell’educazione musicale – IN RETE

o Progetto in rete “ Inclusione scolastica” legge 440 Scuola capofila D.D. De Amicis

o Progetto in rete CLIL Scuola capofila I.C. Mattarella- Bonagia

o Progetto in rete Capofila De Amicis “ R.I.A. Rete inclusione attiva” Gabelli- Cruillas- Ass. Io comunico

o Progetto “Primaire in Francais” Scuola capofila Maredolce

o Progetto” Biblioteche scolastiche innovative”

o Progetto Erasmus +Partenariato strategico azione KA2 (partenariato strategico tra scuole)

o PROGETTI PON ( in fase di approvazione) - FSE Competenze di base primaria /infanzia - FSE Competenze di cittadinanza globale - FSE- Pensiero computazionale e cittadinanza digitale

Le competenze in lingue straniere diventano sempre più essenziali per il cittadino del futuro. Non sono più

un optional, bensì un asset, una risorsa spendibile anche sul mercato del lavoro. Nell’ambito della mobilità studenti per tirocinio

(Student Mobility for traineeship) prevista dall’ Erasmus arriveranno delle tirocinanti che affiancheranno i docenti di lingua

straniera delle classi III, IV e V, durante l’attività curriculare, con la possibilità di insegnare la propria lingua e cultura madre ed

elaborare, con insegnanti ed alunni, materiali didattici, in maniera creativa ed originale, anche avvalendosi dell’uso delle TIC.

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La scuola nelle sue più alte finalità istituzionali, misurandosi con le problematiche del contesto in cui è inserita sostiene

e propone interventi significativi sul versante formativo, offre strumenti di lettura e decodificazione della realtà,

promuove atteggiamenti di consapevolezza e di autonomia nella costruzione della propria identità all’interno di un

orizzonte culturale, divenendo modello educativo di riferimento.. Il bambino che diventa adolescente deve poter

percepire il senso del proprio esistere in una dimensione collettiva di futuro cittadino portatore di diritti e doveri,

capace di pensare ed agire nel rispetto della legalità. La scuola, da sempre attenta alle esigenze dell’utenza, vuole

favorire un clima positivo, sviluppare le capacità di ciascuno, nel rispetto della diversità. Pertanto, attiva vari percorsi

educativi di CITTADINANZA ATTIVA ,di ED. ALLA LEGALITA’ e di INCLUSIVITA’ (ad esempio il progetto

INCLUDI…AMO) e strategie metodologiche ( classi aperte, cooperative learning, peer education, tutoring, problem

solving, …) che mirano a formare l’alunno come persona, a

creare condizioni per garantire a tutti pari opportunità, in

modo da agevolarne la piena inclusione sociale e culturale e

sviluppare le competenze previste dai vari ordini di scuola.

La nostra scuola da anni propone, oltre ai progetti di recupero

e consolidamento curriculari ed extracurriculari, anche…

a. ATTIVITA’ SPORTIVE - Giochi studenteschi, Sportiva…mente, l’Atletica a scuola, “Sport di

classe”, minivolley, minibasket e di tae-wandoo … - con docenti interni o esterni, stipulando protocolli

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d’intesa/convenzioni con associazioni sportive e la collaborazione attiva del CUS, del CONI, a progetti del MIUR,

atte a promuovere il valore educativo della pratica motoria nei diversi aspetti morfologico-funzionale,

intellettivo-cognitivo, affettivo-morale, sociale per la maturazione globale dell’individuo,

b. PERCORSI MUSICALI di pratica corale e di studio dello strumento (Progetto “Piccoli talenti

all’opera” e “La scuola diventa Conservatorio” progetti di alfabetizzazione strumentale che prevedono la

diffusione della pratica musicale a partire dalla scuola primaria.) grazie alla collaborazione del Conservatorio, La

scuola va al Massimo che mira ad avviare alla conoscenza della musica e favorire la crescita culturale morale e

sociale degli alunni formando un nuovo pubblico, sensibile, attento, CONSAPEVOLE e critico: un ascolto che

conduce al “capire”.

c. PROGETTI DI ARTE E TEATRO

d. PROGETTI DI TECNOLOGIA

e. PROGETTI DI INGLESE

f. PROGETTI DI ED. ALLA LEGALITA’ uno dei quali “Palermo apre le porte. La scuola adotta la città”

e tanto altro… il TUTTO al fine di migliorare gli apprendimenti degli allievi, potenziare le competenze,

valorizzare le eccellenze, costruire il senso civico e la responsabilità individuale e sociale.

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L'organizzazione scolastica

(Composizione popolazione

scolastica, alunni, strategie della

scuola per il coinvolgimento delle

famiglie, obiettivi del POF, modalità

di condivisione metodologica e

didattica tra insegnanti, attenzione

alle dinamiche tra pari, gestione

della scuola, sistemi di

comunicazione)

Sono iscritti circa 900 alunni.

La popolazione scolastica è

eterogenea per stato sociale, infatti è costituita da alunni motivati che vedono la scuola come strumento per

costruire il loro futuro e alunni demotivati che terminano il percorso scolastico con difficoltà.

composita, con un numero significativo di situazioni di disagio socio- culturale (circa il 10 %) e di alunni disabili

(attualmente…..).

L’Istituto si caratterizza per la sua predisposizione all’accoglienza dei minori e delle famiglie, per

l’attenzione posta ai processi di apprendimento e alle potenzialità degli alunni, sostenuta dalla spinta all’innovazione e

alla ricerca-azione, per una costante ricerca del miglioramento dei servizi e delle relazioni con i portatori di interesse

e con il personale. La scuola ha definito regole di comportamento condivise che sono oggetto di confronto e

condivisione in tutte le classi. In situazioni problematiche è la scuola stessa a intervenire con interventi appropriati,

che raggiungono gli obiettivi attesi e contribuiscono a diffondere un clima di rispetto e ascolto reciproco. L'attenzione

ai temi trasversali dell'educazione si esplica anche con l'attivazione di specifici progetti e/o interventi. Di

fondamentale importanza il rapporto con le famiglie: i genitori sono presenti negli Organi Collegiali, apportando un loro

valido contributo. Sovente vengono richiesti il parere e la collaborazione, anche progettuale, rispetto alle iniziative

organizzate. E’ stato predisposto un “Patto Educativo di Corresponsabilità” che viene condiviso ogni anno, durante le

assemblee di ottobre. Le comunicazioni vengono diffuse attraverso avvisi individuali, e mail e sito web che viene

aggiornato costantemente con news e informazioni per le famiglie. In relazione alle attività svolte i pareri espressi

sono positivi.

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L’Istituto dispone di uno per i genitori degli alunni socio – svantaggiati e lavora attivamente con

l’OSSERVATORIO LOCALE “Principessa Elena” . Si tratta di attività di prevenzione, informazione, sostegno e consulenza. Lo

sportello d’ascolto ha lo scopo di incrementare il benessere psicofisico degli allievi, di prevenire fenomeni di dispersione

scolastica e di supportare le famiglie. Con i docenti sono previsti incontri a carattere sistematico per confrontarsi sulle singole

realtà delle classi e dei singoli alunni al fine di intervenire tempestivamente e proporre ai genitori strategie adeguate per

sostenere le eventuali difficoltà del figlio.

Sulla base dello screening svolto nel corso dell’ultimo anno scolastico è emerso chiaramente che molti alunni hanno difficoltà sul

piano dell’apprendimento determinate principalmente da situazioni di disagio che vivono all’interno del contesto familiare. Alla luce

di questa esperienza per il nuovo anno scolastico si rende necessario organizzare un intervento più strutturato nella valutazione dei

BES e DSA a tutti i livelli di apprendimento per permettere l’individuazione di soluzioni assistive più idonee per il raggiungimento

dell’autonomia scolastica degli alunni.

La metodologia di intervento è di tipo sistemico-relazionale con un’attenzione alle problematiche psico – socio - educative.

L’alunno viene osservato e valutato in funzioni delle seguenti variabili:

E’ prevista una stretta collaborazione tra operatori socio-sanitari, scuola e famiglia.

Nell’ambito degli interventi educativi didattici, si prevedono obiettivi a breve, medio e lungo termine

con metodologie e verifiche diversificate. Si garantisce il rispetto dei tempi di apprendimento di ciascun alunno, favorendo

opportunità di successo ed esperienze motivanti e gratificanti. L’organizzazione dell’insegnamento/apprendimento viene attuata

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secondo diverse modalità di lavoro: individualizzato, in classe, in piccoli gruppi, classi aperte, attività di laboratorio dove gruppi di

alunni vivono momenti dedicati all’espressività corporea, grafica e manipolativa. Per i casi più gravi dal punto di vista relazionale si

cerca, nel limite del possibile, di privilegiare il rapporto 1 a 1 con un insegnante di riferimento, per permettere di creare un legame

di reciproca fiducia, fondamentale punto di partenza per un corretto sviluppo cognitivo e socio-relazionale. Cooperano, con gli

insegnanti di sostegno e curriculari, assistenti all’autonomia e alla comunicazione e igienico-sanitari, richiesti in sede di GLIS : i

primi facilitano la comunicazione dello studente disabile con le persone che interagiscono con lui, stimolano lo sviluppo delle abilità

nelle diverse dimensioni dell'autonomia di base e sociale, mediano tra l'allievo con disabilità ed il gruppo classe per potenziare le

relazioni tra pari, lo supportano nella partecipazione alle attività scolastiche; i secondi hanno compiti di assistenza

non solo documenta l’azione formativa della scuola,

ma attesta il suo ruolo centrale rispetto allo sviluppo socio-culturale del contesto territoriale. Esso rappresenta una guida concreta

nella realizzazione della quotidiana attività didattica ed educativa che gli operatori scolastici attuano e garantisce

degli interventi formativi. I docenti condividono in toto le finalità esplicitate nelle Indicazioni Nazionali per i Curricolo, in

particolare le competenze Chiave del Parlamento Europeo e i traguardi di Competenza disciplinare. La scuola ha elaborato un proprio

curricolo che viene utilizzato come strumento di lavoro per la progettazione delle attività didattiche. La riflessione interna sul

curricolo coinvolge l'intera comunità scolastica. La progettazione didattica viene realizzata nell'ambito delle interclassi per singoli

ambiti disciplinari, a partire dal curricolo individuato dalla scuola. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel

progetto educativo della scuola. I progetti curriculari, extracurriculari, i PON FSE costituiscono un'occasione di potenziamento

delle competenze degli studenti. Sono organizzati incontri tra docenti di classi parallele e di dipartimento disciplinare e si attua il

progetto d’ Istituto in verticale ( CONTINUITA’). I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni, APPROVATI dal

Collegio dei docenti, definiti a livello di scuola per la formulazione del giudizio sintetico quadrimestrale e di fine anno.

Il Dirigente si confronta con il suo Staff e qualsiasi decisione sui plessi periferici viene presa in accordo con i responsabili di plesso.

Il

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Il personale ATA oltre al Direttore Generale dei servizi amministrativi è composto da

Collaboratori scolastici Assistenti H ex PIP Assistenti

amministrativi

Dipendenti

cooperative

10 di cui due con mansioni

ridotte

5 7 4 3

Il lavoro in aula

(Attenzione alle relazioni docenti-

alunni, gli ambienti di

apprendimento, progetti di recupero

e potenziamento

degli apprendimenti, utilizzo di

nuove tecnologie per la didattica)

Esiste un patto educativo tra docenti-alunni e famiglie. La qualità della relazione educativa docente-alunni riveste un

ruolo di primaria importanza ed è caratterizzata da:

R

E

L

A

Z

I

O

N

E

Oltre ai laboratori multimediali, le LIM sono presenti in molte aule e sono utilizzate quotidianamente. Con l’attuazione

di progetti FESR si procederà all’implementazione e al potenziamento delle reti LAN. Per rispondere ai bisogni degli

alunni (portatori di interesse principali), delle famiglie e del territorio, l’Istituto attua numerosi interventi volti a

prevenire la dispersione e a favorire la promozione del successo formativo (corsi di recupero, ma anche di

potenziamento, laboratori linguistici, percorsi integrati, laboratori di animazione extrascolastici, didattica con

l’utilizzo delle LIM e dei tablet con software specifici, formazione del personale e delle famiglie). Queste azioni

vengono svolte sia con risorse interne, sia stipulando convenzioni con Enti e Associazioni pubbliche e private, sia

ricevendo contributi dai portatori di interesse. L’insieme delle attività programmate e realizzate tende essenzialmente

alla costruzione di un ambiente scolastico rassicurante ed accogliente, stimolante e gratificante per gli alunni, per le

famiglie e per il personale.

analisi dei bisogni formativi degli

alunni, tramite l’osservazione,

l’ascolto, somministrazione di test

progettazione e realizzazione di

percorsi rispondenti ai loro bisogni

formativi ed al contesto socio-

culturale di appartenenza

centralità dell’alunno nei processi

di insegnamento-apprendimento

ambienti che promuovono

esperienze “significative” di

apprendimento

utilizzo di metodologie e strategie

didattiche atte a perseguire gli

obiettivi:

didattica laboratoriale;

apprendimento cooperativo;

integrazione delle ICT nella

didattica

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La nostra Scuola Istituzione Scolastica,

1. Tenuto conto del Rapporto di Autovalutazione

2. tenuto conto degli esiti formativi dai quali si evince che necessitano azioni di potenziamento e di innalzamento del successo formativo nelle lingue

italiano e inglese,

3. vista la legge 107/2015 e quanto in essa previsto in merito all’elaborazione ed approvazione del PTTOF triennale e dei relativi contenuti;

ritiene

di dover intervenire per innalzare i livelli di apprendimento degli alunni attraverso azioni mirate,

innovative e “incisive” che richiedono il coinvolgimento dell’intera “comunità scolastica” e del territorio.

Dal Rapporto di Autovalutazione sono emerse aree di criticità. Il GAV, integrato da alcuni membri specificatamente interessati al miglioramento,

costituisce il TdM (Team di Miglioramento) ; il Collaboratore del D.S. è il REFERENTE e il coordinatore anche delle fasi del Miglioramento.

Il gruppo procede a raccogliere e ad aggregare le aree da migliorare e le idee per il miglioramento espresse nel RAV e nella riunione di staff.

al fine di assicurare il successo formativo e scolastico

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Il grado di priorità è stato individuato in relazione ai seguenti fattori:

1. in base alla Matrice “Importanza – Valore”;

2. in rapporto al contributo che ogni iniziativa dà agli obiettivi strategici (o Fattori Critici di Successo) e all’inerenza e all’ impatto di ognuna di esse con

i Processi Chiave.

3. in base alla fattibilità in termini di economicità di risorse sia umane sia finanziarie, di capacità da parte della scuola (tempi, autonomia operativa) di

realizzare le azioni entro la fine dell’anno scolastico in corso.

Tenendo conto di quanto emerso dal RAV e delle PRIORITA’ e dei TRAGUARDI individuati, che ricordiamo essere:

PRIORITA’ TRAGUARDI

ESITI RISULTATI SCOLASTICI

1. Diminuire la % di alunni collocati nelle fasce di voto

più basse

2. Potenziare interventi a favore degli alunni in difficoltà

di apprendimento, DSA e BES

3. Monitorare i movimenti di entrata e di uscita degli

alunni delle classi in cui il fenomeno si verifica con

maggior frequenza

4. Diminuire la varianza tra le classi che risulta dalle

prove INVALSI

ESITI RISULTATI SCOLASTICI

1.1 Diminuire del 15% il numero degli studenti collocati

nelle fasce di voto più basse.

2.1 Ridurre di almeno 5 punti percentuale i casi di

svantaggio socio – culturale e BES

3.1 Abbattere di almeno 3 punti percentuale l’uscita

degli alunni nel corso dell’anno scolastico e potenziare

l’entrata di almeno 4 punti percentuale

4.1 Ridurre di almeno 4 punti percentuale in matematica

e in italiano.

E sulla base dei sopraindicati fattori, sono state individuate le seguenti

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COSA MIGLIORARE ? COSA RAGGIUNGERE

ATTRAVERSO

a. Interventi mirati di recupero/potenziamento durante le ore curriculari ed extracurriculari.

b. Utilizzo di strategie d’intervento innovative e di metodologie che prevedono anche l’uso delle TIC e di software didattici;

c. Monitoraggio costante dei percorsi attivati e somministrazione di prove strutturate e non;

d. Analisi periodica dei dati restituiti dall’INVALSI per acquisire maggior consapevolezza della meta finale verso cui deve tendere il

percorso educativo - didattico

e. Revisione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze attraverso la coniugazione delle Indicazioni nazionali per il curricolo con i

Quadri di riferimento di Italiano e di Matematica delle prove INVALSI, per calare le competenze in situazioni concrete.

f. Stesura e somministrazione di prove di verifica iniziali, di metà anno e comuni per tutte le classi di scuola primaria per italiano e

matematica, sullo stile di quelle dell’INVALSI e secondo i criteri dallo stesso indicati, per abituarsi a nuovi modelli di insegnamento, di

apprendimento e di valutazione, creando una griglia comune di valutazione.

g. Confronto dei risultati tra i plessi con lo stesso background famigliare e similitudini di contesto scolastico

ATTORI

RISORSE UMANE E FINANZIARE:

Le insegnanti di Italiano e Matematica della Scuola Primaria dell’Istituto, unità dell’ORGANICO DI POTENZIAMENTO, senza dispendio

economico da parte dell’Istituzione.

OBIETTIVI MISURABILI:

1. Avere risultati medi superiori al 60% per ogni prova

somministrata, con uno scarto del 5% tra classi con lo stesso

background famigliare e contesto scolastico.

2. Avere una collaborazione tra docenti di plessi diversi per

un’azione didattica più incisiva e condivisa.

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COSA MIGLIORARE? COSA RAGGIUNGERE

ATTRAVERSO

Relative al curricolo verticale per competenza Ricerca e Studio del modello da parte di una commissione

Approvazione del modello da parte del C.d.D.

Formazione docenti su curricolo per competenze

Lavoro all’interno delle attività di programmazione per modificare il modello

Sperimentazione del curricolo realizzato

Progettazione sistematica di attività finalizzate a promuovere, in maniera trasversale rispetto alle discipline, lo sviluppo della

capacità di argomentare e la capacità di riflessione critica.

Corsi di formazione per i docenti previsti nel Piano Triennale di formazione dell’Istituto.

RISORSE UMANE E FINANZIARE:

Le insegnanti della scuola ed esperti esterni.

La DIDATTICA attraverso l’elaborazione di un curricolo

verticale di italiano e matematica, articolato per competenze,

“comprovate capacità di usare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e metodologiche, in situazioni di studio o di lavoro

e nello sviluppo professionale e personale con responsabilità ed

autonomia” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, quadro europeo delle qualifiche e dei titoli).

OBIETTIVI MISURABILI:

1. Definizione del Curricolo della scuola per competenze.

2. Valutazione in ingresso degli esiti formativi individuali.

Definizione criteri di valutazione. 3.

4. Progettazione didattica (di plesso,di classe, ecc).

Progettazione individualizzata per gli alunni diversamente abili, BES5.

6. Avvenuta formazione/aggiornamento di tutto il personale docente,

con ricaduta sull’azione didattica quotidiana (incontri plenari di

spiegazione e di restituzione, a piccoli gruppi con compiti operativi)

7. Creazione e consolidamento degli scambi professionali tra infanzia,

primaria e secondaria di I grado, per alunni con B.E.S. o per il

potenziamento delle competenze espressive (musicali, sportive,

artistiche,…)

1.

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RIASSUMENDO :

il Piano di Miglioramento introduce il lavoro per competenze a tutti i livelli:

- con gli alunni, che sono coinvolti in un percorso didattico, elaborato per competenze in base alle “Indicazioni”, in rapporto alle loro potenzialità;

- con i docenti, che sono stimolati a rivedere la propria professionalità attraverso il confronto con i modelli di insegnamento e con i materiali elaborati

dalle commissioni e dai gruppi di lavoro attivati, in un processo di formazione attiva;

- con le famiglie, che durante tutto il percorso di studi sono portati a riflettere sull’importanza di sostenere i loro figli nel conseguimento di

competenze per la vita.

La realizzazione del Piano di Miglioramento è resa possibile dalla valorizzazione e dal coinvolgimento dei portatori d’interesse e

dall’utilizzo e dalla diffusione di metodologie innovative, partendo dalle buone pratiche già esistenti.

Le azioni prescelte promuovono attività per un più efficace impiego delle competenze e della creatività del personale, per diffondere metodologie e prassi

didattiche più idonee ed innovative per raggiungere gli obiettivi formativi ed educativi attesi e per allineare le competenze delle risorse umane già

presenti alle cresciute esigenze dei portatori di interesse, in associazione a specifiche attività di formazione.

La strategia innovativa consiste nella metodologia della formazione, che non corrisponde a lezioni frontali, ma a lavori di gruppi

cooperativi, composti da docenti esperti su tematiche specifiche (didattica per competenze, individuazione alunni BES, analisi dei risultati del

successo formativo, metodo di studio, costruzione di prove di verifica graduate e standardizzate) con l’individuazione di linee guida, metodi e

procedure e predisposizione dei materiali. Tali materiali dovranno poi essere “sperimentati” da tutti i docenti che contribuiranno, attraverso il loro

impiego in percorsi di ricerca azione, ad una “taratura” dei materiali stessi e delle proposte operative, al monitoraggio e alla valutazione dei percorsi.

Gli elementi di forza di queste azioni sono dunque la valorizzazione delle buone pratiche e delle competenze professionali già

presenti nell’Istituto e la sensibilizzazione di tutto il personale alle tematiche pedagogiche e didattiche innovative.

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AZIONI di rapida attuazione e ad effetto immediato poste in essere nel periodo tra

l’autovalutazione e la definizione del piano

1. RIORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DIDATTICI DI INSEGNAMENTO – APPRENDIMENTO ANCHE IN FUNZIONE DEGLI INTERVENTI DI

RECUPERO, CONSOLIDAMENTO, POTENZIAMENTO.

2. COLLABORAZIONE TRA DOCENTI PER AZIONI LABORATORIALI PREVISTE DALLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO DEL CURRICOLO.

3. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PER L’ACQUISIZIONE DI METODOLOGIE INCLUSIVE.

4. COINVOLGIMENTO DEI DOCENTI IN UN PROGETTO DI FORMAZIONE PREVISTI NEL PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE

5. METTERE IN ATTO LA NUOVA PROGETTAZIONE ( CURRICULO VERTICALE) CON INCONTRI PERIODICI DI VERIFICA TRA I DOCENTI

6. REVISIONE DELLA SCHEDA DELLE COMPETENZE IN USCITA.

7. CONDIVISIONE ALL’INTERNO DEL GRUPPO CONTINUITÀ, DELLE PROVE TRASVERSALI PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI V PRIMARIA E PRIME

DELLA SECONDARIA I° GRADO.

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- Migliorare i livelli

di conoscenza e

competenza degli alunni;

- Favorire l'equità degli esiti formativi all'interno del sistema scolastico

riducendo la varianza interna nelle classi e tra le classi, avviando interventi

compensativi nei contesti scolastici maggiormente svantaggiati;

- Migliorare le competenze metodologiche dei docenti;

- Sperimentare metodologie innovative e strategie didattiche finalizzate alla

personalizzazione dei percorsi formativi nella scuola dell’Infanzia e nella scuola

primaria;

- Accertamento dell’efficacia di metodi e strategie funzionali al

conseguimento delle competenze relative agli obiettivi di apprendimento dei

diversi ambiti disciplinari e campi di esperienza;

- Conseguimento di relazioni efficaci, empatiche e sinergiche nella

condivisione della vision e della mission del circolo.

- Percentuale di alunni i cui esiti

formativi risultino migliorati nel

confronto tra i risultati del

primo e del secondo quadrimestre;

- Numero alunni coinvolti nei percorsi formativi;

- Numero attestati di partecipazione rilasciati agli alunni;

- Indice di “varianza” tra le classi;

- Numero docenti coinvolti nel percorso di formazione;

- Percentuale di docenti che sperimentano metodologie e

strategie innovative;

- Misura del gradimento espresso dai docenti in ordine alle

azioni formative (questionario);

- Numero attestati di partecipazione rilasciati ai docenti

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Si è provveduto ad individuare, per ciascun criterio, le aree di miglioramento più significative da un punto di priorità e di fattibilità,

collocandole nella matrice impatto (importanza)/punteggio.

Dando un punteggio da 1 a 3 alla fattibilità e all’impatto di ciascuna pista, si può ipotizzare un criterio di priorità.

Nei punteggi si può considerare i punteggi come:

0= nullo 1= poco 2= abbastanza 3=alto

(secondo l’ordine di priorità)

Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità

ESITI:

Successo scolastico, competenze di

base, equità degli esiti

L'area degli esiti necessita di interventi da realizzare a breve

termine in quanto il miglioramento deve avere un immediato e diretto

riscontro tra i livelli iniziali (fasce di voto più basse) e i livelli raggiunti.

Fattibilità 3 x Impatto 3 = 9

Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità

PROCESSI:

Integrazione e inclusione

Nella prospettiva del miglioramento degli esiti formativi di tutti gli

alunni, l'area dell'integrazione e inclusione rappresenta uno dei

processi che maggiormente incide sul funzionamento del sistema.

Fattibilità 3 x Impatto 3 = 9

Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità

PROCESSI:

Sviluppo professionale delle risorse

Il miglioramento degli esiti degli alunni può essere favorito dalla

condivisione di processi, percorsi e metodologie innovative tra docenti

della comunità di pratiche professionali, attraverso opportune azioni di

formazione rispondenti agli effettivi bisogni formativi.

Fattibilità 3 x Impatto 3 = 9

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Sviluppare in ciascun essere umano la capacità di comunicare integrandoli per

acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo.

La didattica deve avvalersi della complessità dei linguaggi della comunicazione: verbali e non verbali (gesto, parola, immagine e

comunicazione digitale) che si supportano allo “scopo di creare forme di comunicazione potenziata”.

In questo senso la multimedialità, attraverso lo sviluppo delle nuove tecnologie, si pone come linguaggio/abilità trasversale per

decodificare e per elaborare in maniera creativa i messaggi tipici della società dell'informazione. La promozione della

multimedialità è intesa non solo come uso di procedure e di strumenti tecnici, ma rappresenta una dimensione culturale

imprescindibile per:

• formare abilità trasversali alle discipline, sia in ambito espressivo che comunicativo;

• sviluppare capacità di ricerca e di elaborazione delle conoscenze;

• consentire una reale interdisciplinarità;

• favorire l'abitudine a lavorare in gruppo.

Ciò premesso si sottolinea come l’Istituzione Scolastica ha previsto una serie di INIZIATIVE (vedi PTOF) alcune in fase di

attuazione altri con inizio a breve termine altri ancora in attesa di finanziamento ( progetti in RETE come scuola capofila , altri

come componente di reti già costituite), l’adesione ad iniziative didattico/culturali di notevole interesse educativo e formative, la

realizzazione di progetti curriculari ed extracurriculari aventi diversi “campi di azione”, collaborazioni con Associazioni sportive, con

il Conservatorio, con l’Osservatorio locale, con gli Enti locali, con il CONI, con il CUS,…

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I risultati formativi degli alunni, la ricerca di bambini con alto potenziale, la presenza di alunni BES (diversamente abili, DSA, stranieri, allievi con disagi di

vario tipo) sono variabili indispensabili per rivedere e riorganizzare le pratiche educative/didattiche in relazione al proprio successo scolastico.

A livello di Istituto nel suo complesso, i risultati formativi possono costituire un dato su cui rivedere la propria progettualità formativa ed operare scelte di

indirizzo strategico; a livello di aula, ovvero in rapporto all’azione del docente, i risultati formativi possono contribuire ad analizzare e migliorare le pratiche

didattiche e valutative messe in atto; a livello di allievo, infine, i risultati formativi possono favorire una rilettura critica della propria esperienza di

apprendimento ed una maggior consapevolezza del proprio sapere, in prospettiva METACOGNITIVA ( azione di feed-back).

Dai risultati dei questionari di soddisfazione appare evidente la richiesta di riorganizzare gli interventi educativi personalizzati, migliorando la tipologia degli

interventi, ristrutturando tempi, spazi e avvalendosi di strumenti multimediali.

In un’ottica di sinergia le attività laboratoriali costituiscono una situazione d’apprendimento che coniuga le conoscenze (il sapere) e le abilità (il saper fare)

verso compiti significativi e motivanti per gli allievi.

Infine la nostra Istituzione Scolastica si pone come “scuola inclusiva” che pensa e che progetta per la coeducazione degli alunni diversamente abili e non.

La progettualità didattica orientata all’inclusione di alunni con bisogni educativi speciali e con disturbi specifici dell’apprendimento, in piena ottemperanza alle

indicazioni normative (Legge 170 08/10/2010, DM 12/07/2011, dm 27/12/2012 e CM 06/03/2013) tiene conto di strategie e metodologie particolari :

- apprendimento cooperativo, - apprendimento per scoperta,

- lavoro di gruppo e/o a coppie, - suddivisione del tempo in tempi personalizzati,

- “tutoring”, - utilizzo di mediatori ed organizzatori didattici, di attrezzature e sussidi informatici/video.

Il Piano di inclusione è ispirato ai principi della normativa e passa attraverso la collaborazione tra docenti, alunni e famiglie, definendo

percorsi che vanno oltre la scuola per diventare un progetto di vita.

All’accoglienza dei nuovi alunni vengono dedicate alcune attività, prima fra tutte il PROGETTO ACCOGLIENZA (già in atto) che ha

l’obiettivo di favorire un approccio sereno agli ambienti della scuola e alle persone che in essa operano e di promuovere l’instaurarsi di relazioni

positive.

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Per la diffusione del PdM verranno verificati alcuni indicatori :

1. Comunicazione del PIANO ai docenti tramite sito web

3. Approvazione in Consiglio di Istituto

4. Comunicazione degli esiti del Monitoraggio, del Riesame e del Miglioramento durante i Collegi dei Docenti/Consigli di Istituto e sul

sito web dell'istituto.

Per misurare la realizzazione del PdM verranno valutati alcuni indicatori :

1)Tasso di certificazione dei docenti che hanno partecipato in qualità di corsisti alla Formazione;

2) Percentuale di ALUNNI che dopo aver partecipato a un corso di consolidamento hanno recuperato l’insufficienza nella disciplina;

3) Percentuale di ALUNNI che dopo aver partecipato a un corso di potenziamento hanno incrementato i risultati formativi;

4) Il miglioramento curricolare dovuto all’utilizzo di laboratori o materiali multimediali;

5) L’incremento di soddisfazione dell’utenza;

6) Risultati positivi in seguito a partecipazione a gare di eccellenza, concorsi o campionati sostenuti dalla scuola nel territorio.

I sistemi di monitoraggio dell’andamento del Piano, in modo da far sì

che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotte le opportune modifiche.

Le misure o gli indicatori utilizzati per valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi stabiliti (risultati relativi agli indicatori di

progetto) e nel suo pieno potenziale (risultati degli obiettivi del Piano)

La realizzazione del Piano di miglioramento prevede una stretta collaborazione tra il GAV e la Dirigenza Scolastica in tutte le fasi di monitoraggio e verifica

delle fasi di attività, al fine di verificare l’efficacia della metodologia adottata, della strumentazione, dei processi intrapresi ed eventualmente effettuare le

modifiche necessarie al conseguimento degli obiettivi previsti.

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Il monitoraggio sarà strutturato in modo da prevedere :

a) incontri periodici mensili del NIV e con la Dirigenza per monitorare sulla base dei dati raccolti lo stato di avanzamento del progetto stesso in relazione alle

attività successive

b) raccolta dei dati e delle informazioni necessarie a misurare gli indicatori di risultato differenziati a seconda dei destinatari degli interventi.

Saranno raccolti dati statistici e informazioni necessarie a misurare i livelli formativi conseguiti, (anche in rapporto all’analisi dei dati INVALSI) cercando di

metterli in relazione con la formazione dei docenti effettuata. I questionari di soddisfazione finali, somministrati ai portatori di interesse, contribuiranno

all’analisi dei risultati ottenuti favorendo una base di partenza per l’individuazione dei punti di forza e debolezza che andranno a implementare il successivo

piano di miglioramento.

Ulteriori indicatori consentiranno di misurare il grado di partecipazione alle iniziative di formazione e di valutare il successo dell’azione relativamente alle

competenze digitali degli studenti e al potenziamento delle competenze dei docenti.

Tempi sui ruoli e responsabilità e su eventuali comunicazioni alle parti interessate dei risultati di monitoraggio,

Interventi finalizzati al trattamento di eventuali criticità che potrebbero sorgere durante la realizzazione dei progetti di miglioramento e che potrebbero

portare a di ridefinizione, modifiche e/o adeguamenti di obiettivi, indicatori, tempi delle singole azioni.

Sulla base dei risultati emersi negli incontri periodici del GAV saranno adottate ,ove si ritenga necessario, quelle iniziative di modifica e miglioramento del

progetto in atto. Gli incontri programmati, saranno finalizzati, oltre al monitoraggio progressivo delle fasi di lavoro, anche alla revisione parziale delle attività, dei

metodi, dei tempi, delle attuazioni in itinere che possano aver costituito una diminuita efficacia dell’azione svolta, alla luce di eventuali evidenze che dovessero

rendere necessaria la ridefinizione di alcune parti del processo di miglioramento. Durante gli incontri il NIV discuterà e preparerà anche le modalità di

comunicazione con i portatori di interesse al fine di rendere trasparente il processo e di ricevere eventuali suggerimenti atti al miglioramento stesso. Pertanto

appare importante mantenere stretti e frequenti rapporti collaborativi con tutti coloro che offrono contributo all’offerta formativa nell’ottica di un migliore

inserimento sociale a vantaggio reciproco. Sarà anche monitorata una “tendenza”, ovvero, attraverso i dati raccolti, definire una linea di buone pratiche che possa

dare risultati sempre più positivi nel tempo. Attraverso gli organi collegiali, si potranno avanzare proposte concrete per il futuro e progettare in modo

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sistematico.

Tenuto conto di quanto individuato nel PTOF per l’a.s. 2018/2019 si richiederanno n°7 unità così distribuite:

LABORATORI CAMPI DI

POTENZIAMENTO

OBIETIIVI FORMATIVI COMMA 7 N°

UNITA’

LABORATORI DI RECUPERO E

POTENZIAMENTO DI ITALIANO (INVALSI)

Laboratorio di promozione alla lettura che

avrà come obiettivi principali avvicinare il

bambino al mondo dei libri e, attraverso la

lettura iconica e testuale, creare un interesse

e un legame duraturo ( PROGETTO

BIBLIOTECA)

Laboratorio di inglese

Potenziamento

linguistico

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,

con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua

inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante

l'utilizzo della metodologia Content language integrated

learning.

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

3

LABORATORI DI RECUPERO E POTENZIAMENTO DI

MATEMATICA (INVALSI)

Potenziamento

scientifico Potenziamento delle competenze matematico-logiche e

scientifiche

1

Laboratorio cittadinanza attiva

Potenziamento

Umanistico Socio economico e per la legalità

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e

democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il

dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di

responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni

comuni

Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di

alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di

classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o

rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal

regolamento di cui al decreto del Presidente della

Repubblica20 marzo 2009, n. 89

1

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In sintesi : per l’ a.s. 2018/2019, al fine di attuare le attività contenute nel piano dell’offerta formativa e per

l’attivazione di interventi mirati ai campi di potenziamento individuati ( PdM), in relazione al RAV , ai risultati

INVALSI, agli ESITI FORMATIVI, alle richieste dell’utenza sul potenziamento della LINGUA INGLESE , alla

realizzazione di percorsi di

Laboratorio di sport

Potenziamento

motorio

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di

comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano ,con

particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione

fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo

studio degli studenti praticanti attività sportiva

Agonistica

1

Laboratorio di musica

Laboratorio di arte e teatro il cui

obiettivo primario è stimolare la fantasia

del bambino attraverso l’uso di tutti e

cinque i sensi e rendere progressivamente

consapevoli delle proprie capacità

espressive

Potenziamento

artistico

musicale

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella

cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel

cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di

diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri e istituti pubblici e

privati operanti in tali settori;

Alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di

produzione e diffusione delle immagini;

1

TOTALE 7

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CITTADINANZA ATTIVA , all’attuazione delle attività previste nel PTOF , e da una prima verifica delle azioni

previste nel PdM, si CHIEDE, vista anche la complessità dell'Istituzione suddivisa su più plessi, di 7 unità, (vedi

“Previsione richiesta organico di potenziamento a.s. 2018/2019)

PDM E PTOF :

PARERE FAVOREVOLE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 23/10/2017

APPROVATI ALL’UNANIMITA’ DAL CONSIGLIO DI CIRCOLO IN DATA 27/10/2017

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

PALERMO 31/10/2017 Dott. Nicolò La Rocca

Firma autografa omessa ai sensi

dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993