a.s. 2012/2013 - Istituto comprensivo Compagni Carducci · PREMESSA L'Italia ha scelto la piena...

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a.s. 2012/2013

ISTITUTO COMPRENSIVO“ COMPAGNI - CARDUCCI “

FIRENZE

PROTOCOLLO

DI

ACCOGLIENZA

ALUNNI

STRANIERI

a.s. 2012/2013

INDICE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

PREMESSA…………………………………………………………..……………………………………………. pag. 4

FINALITA’ ……………………………………………..………………………………………………………….. pag. 5

PRASSI

1. L’ iscrizione………………………………………………………………………………. pag. 6

2. La prima conoscenza:

colloquio con la famiglia……………………………………………………………. pag. 6

colloquio con l’alunno e accertamento abilità e conoscenze ……. pag. 7

3. L’assegnazione alla classe/sezione e progettazione dell’attività

di accoglienza a scuola e in classe ………………………………………………pag.7

4. L’organizzazione e la gestione dell’ italiano L2 ………………………… pag. 8

5. La valutazione………………………………………………………………………… pag. 9

RIFERIMENTI NORMATIVI............................................................. …………………….. pag. 11

SITI ISTITUZIONALI……………………………………………………………………………………………. pag. 12

RACCOLTA DI MATERIALI E LINKS…………………………………………………………………….. pag. 12

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PREMESSA

L'Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l'educazione interculturale come suo orizzonte culturale (Circolare ministeriale del 26 luglio 1990, n. 205, La scuola dell'obbligo e gli alunni stranieri. L'educazione interculturale; Circolare ministeriale del 2 marzo 1994, n. 73, Dialogo interculturale e convivenza democratica. L'impegno progettuale della scuola e art. 36 della Legge 40/98, non modificato dalla Legge 189/02; D.P.R 394 del 31agosto 1999 art. 45 ).

L'educazione interculturale non si esaurisce nella necessità di accogliere adeguatamente gli alunni stranieri a scuola, ma si estende alla complessità del confronto tra culture, nella dimensione europea e mondiale dell'insegnamento e costituisce la risposta più alta e globale alla discriminazione.

L'educazione interculturale si esplica nell'attività quotidiana di tutto il personale della scuola che, indipendentemente dal ruolo che ricopre, concorre a favorire l’integrazione degli alunni migranti, sulla base di una rinnovata professionalità.

L’educazione interculturale si sviluppa in un impegno progettuale e organizzativo fondato sulla collaborazione e sulla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, compresi gli enti locali e le associazioni presenti sul territorio.

L’istituzione scolastica è chiamata così a cooperare con enti e servizi per i nuovi arrivati nell’ottica di una perseguibile cittadinanza nel rispetto delle proprie e altrui competenze; ciò non vuol dire solo scambiare informazioni, ma vivere e far vivere esperienze e attivare un continuo confronto tra gli operatori della scuola e i soggetti impegnati nei servizi territoriali o investiti di responsabilità sociali.

La consapevolezza del patrimonio di civiltà europea, l'incontro aperto con altre culture e modelli di vita, la garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire nelle nostre scuole una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a cui le istituzioni scolastiche devono mirare con il concorso e la collaborazione degli altri soggetti educativi: famiglie, enti locali, università, associazioni, istituzioni a vario titolo interessate.

Il P.O.F dell’Istituto Comprensivo “D.Compagni – G.Carducci” sottolinea la centralità dello studente nella relazione educativa, tende a valorizzare il patrimonio culturale e l’esperienza di ciascuno: un’attenzione particolare deve essere posta quindi ai bisogni degli alunni non italofoni.

Il Protocollo d’Accoglienza, predisposto dalla Commissione Accoglienza*, e approvato dal Collegio Docenti, facilita l’ingresso nella scuola di alunni di altre nazionalità, contiene indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana e individua le risorse per tali interventi.

Può essere considerato punto di partenza comune, all’interno del percorso dei vari team-docenti, integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola.

*La “commissione accoglienza” designata dal Collegio Docenti ha competenze di carattere consultivo, progettuale e di proposta per quanto riguarda l’inserimento degli alunni stranieri.

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FINALITA’

Il Protocollo di accoglienza si propone di:

• facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;

• definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema di accoglienza degli alunni stranieri;

• sostenere gli alunni neoarrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto, con percorsi e valutazioni personalizzate;

• favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione;

• entrare in relazione con la famiglia immigrata;

• costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture;

• promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola e territorio.

Il protocollo di accoglienza è uno strumento di lavoro aperto che:

• contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni non italofoni;

• definisce ruoli e compiti degli operatori scolastici;

• traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione della lingua italiana;

• favorisce l’instaurarsi di relazioni costruttive tra scuola e famiglia.

Il protocollo delinea prassi condivise di carattere :

• amministrativo e burocratico: l’iscrizione

• comunicativo e relazionale : la prima conoscenza

• educativo-didattico:

assegnazione alla classe/sezione e progettazione attività di accoglienza

nella classe e nella scuola;

insegnamento dell’italiano seconda lingua (laboratorio L2);

valutazione

• sociale: collaborazione con il territorio

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LE PRASSI

1. L’iscrizione

L’iscrizione rappresenta il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della famiglia, indipendentemente dal momento in cui essa avviene .

Il personale di segreteria è un soggetto importante nell’avviare un’interazione positiva con l’utenza e pertanto, alla persona che è incaricata in modo continuativo del ricevimento di questo tipo di iscrizioni, sono demandati i seguenti compiti:

iscrivere il minore alla scuola invitando i genitori a esprimere le loro opzioni e preferenze(insegnamento alla religione, attività facoltative, servizi mensa e trasporti) utilizzando la modulistica bilingue (1)

informare la famiglia sull’organizzazione della scuola (orari, rientri, permessi , udienze ) con modulistica, estratto del P.O.F. bilingue e carta dei servizi

raccogliere la documentazione anagrafica, sanitaria e scolastica pregressa (se esistente) o i relativi atti di autocertificazione

informare i genitori del tempo che intercorrerà (indicativamente una settimana) tra l’iscrizione e l’effettiva frequenza del figlio/a nella classe

contattare la commissione per l’integrazione degli alunni stranieri la quale, anche con la presenza di un insegnante di classe , fissa il primo colloquio con la famiglia e col neo iscritto

2. La prima conoscenza

Colloquio con la famiglia

Il colloquio è un momento di incontro e di scambio di informazioni che riguardano aspetti scolastici ed extrascolastici.

Le informazioni relative all’alunno verranno raccolte tramite la traccia fornita negli allegati.(all. 1) Il colloquio con la famiglia si svolgerà nel rispetto della privacy della stessa, alla presenza ove necessario di un mediatore culturale o di persone della comunità di origine dei genitori ritenute idonee e rispettose di questo delicato passaggio e ponendo cura al clima che va instaurandosi nella reciproca conoscenza tra scuola e famiglia.

Dagli incontri previsti emergerà una iniziale biografia scolastica e relazionale dell’alunno.

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(1) La modulistica utile all’iscrizione è reperibile sul sito http://www.comune.pontassieve.fi.it/opencms/opencms/Menu_CentroInterculturale/menu/Scuola/Materiali/

Colloquio con l’alunno e accertamento di abilità e conoscenze

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Nel periodo che precede l’inserimento effettivo dell’alunno i docenti in collaborazione con gli operatori del “Centro Ulysse “ rileveranno le competenze dall’alunno tramite la presentazione di alcuni test di ingresso.

I test di accertamento sotto elencati saranno scelti a seconda dell’età e della eventuale documentata precedente scolarizzazione del neo arrivato ,tenendo conto che i primi tre sono indispensabili :

• la declinazione delle proprie generalità

• test per l’accertamento di competenze, abilità e i livelli di preparazione

• le abilità logico-matematiche.

Agli alunni non italofoni e neo arrivati a settembre inseriti nella prima classe della scuola Primaria tali prove di ingresso non saranno presentate.

I dati, le informazioni e le competenze emerse dai colloqui e dai test e la normativa inerente l’età anagrafica dell’alunno (Cir. Min. n. 301 dell’8 settembre 1989 e n. 205 del 26 luglio 1990 art. 45 del DPR 394/99) consentiranno l’iscrizione dell’alunno ad una determinata classe. Gli esiti successivamente trasmessi al Consiglio di Classe dovranno essere utilizzati dai docenti per approntare un percorso personalizzato per l’alunno.

ll colloquio, l’osservazione e le prove d’ingresso rappresentano solo il primo passo per accertare indicativamente competenze ed abilità, sia linguistiche che disciplinari dell’ alunno neo iscritto.

Poiché per il/la bambino/a o il/la ragazzo/a neo arrivato/a questo è un momento significativo per l’inserimento in una nuova realtà , è importante creare un clima relazionale rassicurante che lo accompagni lungo tutto il percorso di frequenza scolastica, ambiente nel quale il neoiscritto si senta realmente accolto.

3. Assegnazione alla classe/sezione e progettazione attività di accoglienza nella classe e nella scuola

In base all’analisi degli elementi raccolti nei colloqui, la Commissione e il Dirigente Scolastico decidono l’inserimento dell’alunno in una determinata classe nel rispetto dei criteri presenti negli ordinamenti vigenti (2) con particolare riferimento alla corrispondenza tra classe ed età anagrafica dell’alunno (3) e alla ricognizione del percorso scolastico pregresso.

L’alunno potrebbe essere spostato su indicazioni documentate e ampiamente motivate dai docenti, nella classe immediatamente superiore o inferiore con il consenso dei genitori.

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(2) DPR 398 del 31/08/1999 , art. 45 , comma 2 e Inserimento ed integrazione degli alunni stranieri

(3) Nei casi particolari di ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno (Macedonia, Albania, Cina, Romania, Moldavia) che prevedano la scolarizzazione a 7 anni , è da preferirsi l’inserimento in una classe anagraficamente inferiore a quella corrispondente l’età dell’alunno/a.

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Per la scelta della sezione verranno presi in considerazione:

• numero degli allievi per classe;

• tipologia degli alunni diversamente abili eventualmente presenti in classe;

• distribuzione equilibrata degli alunni non italofoni nelle classi;

• situazione globale della classe (clima relazionale, problematiche, … );

• eventuali risorse (progetti attivati, compresenze, … ).

Indicazioni al Consiglio di Classe

PRIMA ACCOGLIENZA NELLA CLASSE

L’insegnante coordinatore, preventivamente contattato da un membro della Commissione, provvede ad informare il consiglio di classe del nuovo inserimento.

L’insegnante in servizio accoglie l’alunno e lo presenta alla classe. E’ questa una fase da curare particolarmente, specialmente se l’alunno arriva in corso d’anno, al fine di creare rapporti di collaborazione fra i compagni, in modo che si sentano anch’essi coinvolti nell’accoglienza.

L’assegnazione alla classe viene accompagnata dall’individuazione da parte del consiglio di classe di percorsi di facilitazione attuati sulla base delle risorse disponibili.

Compiti del Consiglio di Classe

Il Consiglio di Classe:

• favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno

• individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina, da utilizzare appena l’alunno acquisisce una minima conoscenza dell’italiano

• programma o prende informazioni su percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico, che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili ( docenti con ore a disposizione, insegnanti volontari, fondi della scuola, progetti della scuola)

• mantiene i contatti con i docenti che seguono l’alunno nei percorsi di alfabetizzazione.

4. Organizzazione e gestione dell’insegnamento dell’italiano L2

Gli insegnanti di classe in accordo con il Referente predisporranno, per il primo periodo, un percorso personalizzato per l’alunno neo iscritto mirato all’acquisizione dell’italiano come lingua della comunicazione.

Questo tipo di apprendimento potrà essere svolto in alternanza tra la frequenza del “Laboratorio di italiano L2” e la frequenza in classe. La lingua della comunicazione può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione sia all’età che alla lingua d’origine e alle possibilità di utilizzarla in ambiente extrascolastico.

Per la lingua dello studio, che si esplica nelle singole discipline o aree di studio, gli insegnanti dovranno predisporre una programmazione personalizzata ricorrendo a testi semplificati o facilitati per alunni stranieri.

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( materiali disponibili presso archivio biblioteca)

La base di tale programmazione dovrà tener conto :

• della gradualità degli obiettivi didattico disciplinari

• della possibilità di ridurre o di omettere, in parte, quanto previsto all’interno dei singoli programmi così come esposti nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo

• della aderenza a quanto enunciato nel Progetto di Istituto in riferimento ai nuclei fondanti delle discipline

• della verticalità dell’acquisizione delle competenze prevista nella scuola dell’obbligo

Si ritiene che la permanenza sin dall’inizio dell’alunno non italofono in classe, a contatto con i pari, offra maggiori occasioni per apprendere l’italiano sia per la comunicazione che per studiare, in quanto il “ filtro affettivo” viene abbassato e non essendo presente in via continuativa la correzione da parte dell’insegnate, l’alunno è portato ad una maggior frequenza di espressione.

La scuola attiverà ( Centro Ulysse) laboratori di italiano L2 articolandoli nei livelli previsti dal Portfolio europeo.

Livello 1-( cfr Portfolio europeo livelli A1,A2) Alfabetizzazione di base, con l’obiettivo che l’alunno acquisisca una padronanza strumentale della lingua italiana

Livello 2 – ( cfr Portfolio europeo livelli B1,B2) Consolidamento delle abilità acquisite per migliorare la capacità espressiva e comunicativa, con l’obiettivo che l’alunno raggiunga una padronanza linguistica che gli consenta di esprimersi compiutamente e inserirsi nel nuovo codice comunicativo.

Livello 3 – (cfr Portfolio europeo C1,C2) Apprendimento della lingua per studiare con l’obiettivo che l’alunno sappia utilizzare la lingua specifica delle varie discipline.

La collaborazione con il territorio

Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi di aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le amministrazioni locali .

6. Valutazione

La normativa in vigore rafforza il ruolo e la responsabilità dei docenti e degli Organi Collegiali nella loro autonomia per la valutazione degli alunni non italofoni.

Occorre partire dall’alunno piuttosto che dai programmi di studio e dalle discipline privilegiando la valutazione formativa rispetto a quella certificativa o sommativa e considerando adeguatamente:

• il percorso dell’alunno/a

• gli obiettivi realizzabili

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• gli esiti riscontrati nella progressione di apprendimento

• la motivazione allo studio ed alle attività della classe

• l’impegno dimostrato

• le potenzialità emerse nelle diverse attività individuale o di gruppo.

(Si allegano scale tratte dal quadro Commissione Europea per le lingue).

In sede di valutazione i docenti interessati, su indicazioni anche dei docenti responsabili delle attività svolte nel laboratorio linguistico, potranno esplicitare nel documento di valutazione le seguenti diciture:

“ la valutazione non viene espressa in quanto lo studente si trova nella prima fase di apprendimento della lingua italiana” se l’alunno è giunto da poco per cui la valutazione può essere rimandata al periodo successivo

“ la valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto lo studente si trova nella fase iniziale di conoscenza della lingua italiana.”

Nel secondo quadrimestre la valutazione espressa è la base per il passaggio o meno alla classe successiva e dunque deve essere esplicitata.

E’ utile sottolineare che per tutti gli alunni e quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione sommativa non può essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto del raggiungimento di obiettivi trasversali che sono comunque disciplinari, quali : impegno, partecipazione, progressione nell’apprendimento, eventuali condizioni di disagio. E’ opportuno inoltre prendere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’Italiano L2. Nella valutazione finale, di passaggio da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre inoltre, far riferimento ad una previsione di sviluppo dell’alunno.

Esame di Stato conclusivo del primo ciclo

Per il colloquio orale i docenti, compresi quelli impegnati nelle attività del “Laboratorio di italiano L2”, possono concordare la scelta di tematiche e argomenti principali nelle diverse discipline (ad esempio, per storia e geografia possono essere utilizzati contenuti ed aspetti riguardanti il paese di origine dell’alunno straniero).

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RIFERIMENTI NORMATIVI

Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero – legge 6 marzo 1998 n. 40

Studenti stranieri - inserimento e integrazione-linee guida per la scuola2006 –PAT .

Linee guida del MIUR per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

CM n° 24 del 01/03/2006.

BIBLIOGRAFIA

Gazerro V. –Intercultura e integrazione degli alunni stranieri in Firenze e provincia – USP Firenze 2006

Pallotti G. – La seconda lingua – Bompiani , 1998

Balboni P. E. – Didattica dell’italiano a stranieri, Roma, Bonacci, 1994

Balboni P.E. – Dizionario di glottodidattica, Guerra, 1999

Gattullo F. – Strumenti e metodologie di valutazione iniziale per gli alunni che apprendono l’italiano come lingua seconda nella scuola di base , Erickson , 2004

AA.VV. -Valutare e certificare l’italiano. I livelli iniziali. Guerra, Perugia, 2003

Giornelli G. Maioli A. –Educazione interlinguistica interculturale. Esplorare le basi della comunicazione non verbale, orale e scritta, . Erickson, 2003

Marello C. Corda –Lessico. Insegnarlo e impararlo, Perugia, Guerra, 2004

Venturi A. –la scuola nei paesi d’origine dei bambini e dei ragazzi immigrati in Italia, Mursia, Cespi , 2003

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SITI ISTITUZIONALI

http://pubblica.istruzione.it

Sezione all’interno della quale è possibile consultare lo spazio informativo dell’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e l’educazione interculturale, incluso l’importante documento “ La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri “.

http://indire.it

Portale per l’educazione interculturale dell’Istituto Nazionale di Ricerca Educativa, con lo scopo di documentare le esperienze e le idee sull’educazione interculturale. Ci sono segnalazioni di opportunità per le scuole, un glossario, un repertorio giuridico, annunci, materiali didattici on line, software didattici e molto altro.

RACCOLTE DI MATERIALE E LINKS

http://www.initonline.it

Rivista quadrimestrale gratuita pubblicata da Edizioni Guerra. Possibilità di scaricare i vecchi numeri in archivio e di ricevere via e-mail i nuovi, iscrivendosi alla newsletter.

http://www.comune.pontassieve.fi.it

Sito per scaricare la modulistica utile all’iscrizione a scuola dell’alunno .

http://www.italianol2.info

Sito che permette di costruirsi un libro scaricando i moduli necessari.

http://www.dienneti.it

Raccolta di risorse didattiche legate soprattutto all’apprendimento della lingua italiana da parte di stranieri.

http://www.cestim.it

Scheda realizzata da uno studio di M. Damini e M. Semprebon, in continuo aggiornamento.

Include dati statistici, ricerche, documenti, dibattiti, mediazione culturale, religiosa e linguistica nelle scuole, progetti realizzati da enti e scuole.

http://www.educational.rai.it

E’ il corso di italiano ideato e realizzato da RAI EDUCATIONAL per gli immigrati nel nostro Paese. Consta di 40 lezioni, di cui le ultime sono dedicate alle prove di certificazione.

http://www.centrocome.it

Utilissima raccolta di materiali non solo per insegnare la lingua italiana ad alunni stranieri, ma anche per accoglierli al loro ingresso nella scuola.

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http://www.dueparole.it

Mensile di attualità scritto in un linguaggio semplice, particolarmente adatto per gli alunni stranieri e con difficoltà di apprendimento.

http://blog.scuolaer.it

Raccoglie articoli e materiali utili per l’insegnamento della lingua italiana come L2.

http://didaweb.net

Spazio dedicato ai mediatori culturali e a tutti coloro che si occupano di integrazione.

http://edscuola.it

Materiali interessanti per l’insegnamento delle L2.

http://applidea.it

Sito di una azienda software che ha creato dei cd-rom interattivi per l’educazione interculturale, in particolare dedicati agli alunni marocchini, albanesi e cinesi.

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AZIONI ATTORI PROCESSI TEMPI STRUMENTI E RISORSE

Domanda di iscrizione Persona designata della segreteria.

• dare prime informazioni sulla scuola • richiedere la documentazione • fissare un appuntamento col referente per l’integrazione.

Al momento del primo contatto con la scuola.

Materiale tradotto in varie lingue.

Colloquio con genitori

Referente per l’integrazione alunni stranieri (eventualmente affiancato da mediatore linguistico)

• raccogliere informazioni sul ragazzo e la famiglia, sulla storia scolastica, sul progetto migratorio dei genitori. • aiutare nella compilazione della domanda di iscrizione e nella scelta delle opzioni offerte dalla scuola • presentare l’ organizzazione della scuola (orari, attività locali, ecc.) • illustrare le modalità di inserimento e le attività predisposte per il primo periodo di scuola

Nei giorni successivi al primo contatto con la scuola.

Scheda rilevazione dati. Opuscolo informativo sulla scuola. Elenco dei mediatori linguistici.

Colloquio con l’alunno e rilevazione abilità e conoscenze

Referente per l’integrazione alunni stranieri (eventualmente affiancato da mediatore linguistico o da un alunno della scuola che conosce la lingua)

• rilevare la situazione di partenza dell’alunno tramite test di ingresso su competenze extralinguistiche (“Parole non dette”) • presentare l’ambiente scolastico.

Una o più giornate nell’arco della prima settimana dall’ ingresso a scuola.

Traccia di primo colloquio Questionario in più lingue. La scuola nei paesi d’origine dei bambini immigrati: schede informative. Schede per la rilevazione di abilità e competenze non verbali

Assegnazione alla classe/sezione

Referente intercultura, coordinatore di plesso e Dirigente Scolastico

• analizzare i dati raccolti

• ricognizione situazione classi Entro una settimana

Normativa vigente Protocollo di accoglienza

Progettazione attività di accoglienza nella classe e nella scuola

Consiglio di classe (in collaborazione con il referente ed eventuale mediatore culturale e/o facilitatore linguistico )

• ridurre il livello di vulnerabilità degli alunni nella fase di conoscenza reciproca • elaborare il Piano di studi personalizzato, sulla base della situazione di partenza • stabilire le ore di frequenza nel “Laboratorio di Italiano L2”

Entro un mese

Curricolo di istituto Scaffale interculturale

Testi ad alta comprensibilità Sitografia

Giochi cooperativi Tutoraggio

Attività in piccolo gruppo

Valutazione Consiglio di classe Facilitatore

• valutare i progressi in itinere e gli esiti positivi, anche parziali, in considerazione dell’eventuale sospensione, sostituzione, riduzione e semplificazione previsti nel piano di studio personalizzato • valutare sulla base degli indicatori trasversali indicati nel Progetto di Istituto

A cadenza quadrimestrale Griglie di valutazione Diario di bordo