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Arte e Comunicazione percorso storico sul rapporto tra artista e pubblico 1 – introduzione al corso • Quando è nata l’Arte come forma di comunicazione? • Come l’artista percepisce la realtà e in che modo la riproduce? • Quando e come un immagine artistica diventa fonte di comunicazione? • In Arte chi gestisce la comunicazione e con quali scopi?
Lucio Merrone
Come e perché ebbe origine l’Arte
• Secondo l’archeologo francese L.R. Nouger ciò avvenne nel momento in cui un materiale o una forma sono stati scelti e lavorati non per la loro utilità materiale, ma per il conseguimento di un piacere gratuito, quale è appunto il piacere estetico.
• Quando tale scelta poté essere interpretata da altri attraverso un linguaggio (codice) condiviso essa divenne Comunicazione in grado di trasmettere significati circa l’idea di Uomo, di Natura e di Divinità elaborati dalla cultura di un popolo.
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La rappresentazione del reale, è sempre momento di conoscenza. Attraverso la costruzione di una immagine, si chiarisce meglio, a livello di coscienza dell’artista, la realtà che si va a rappresentare. L’uomo del paleolitico ha iniziato a disegnare immagini nelle caverne per conoscere la realtà.
La Preistoria
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• Arte paleolitica
Chauvet FRANCIA circa 32000 a.c.
Il dato che appare evidente, in queste prime rappresentazioni, è l’aderenza al naturalismo: • l’uomo preistorico concepisce le immagini come raffigurazione del mondo
visibile, che al di là dei suoi limiti tecnici, l’artista cerca di raffigurare così come egli la percepisce.
• Magico - Propiziatorio
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Procurarsi il proprio sostentamento con un’attività violenta basata sullo scontro fisico, doveva ingenerare molte ansie esistenziali. A queste si dava probabilmente una risposta in termini, che possiamo definire, magici. La magia, è il credere che esista un legame invisibile tra l’immagine e la cosa rappresentata. Così si giustificherebbe questa produzione di immagini di animali, quale magia propiziatoria, che compivano i cacciatori, prima di andare a caccia.
RAPPRESENTAZIONE
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Ma nel mesolitico e nel neolitico assistiamo anche ad una fondamentale rivoluzione per ciò che riguarda l’arte e la comunicazione in genere: 1. Le rappresentazioni paleolitiche sono di tipo
naturalistico. Colgono soprattutto l’immagine della realtà. 1. Nel mesolitico e neolitico le rappresentazioni
divengono sempre più antinaturalistiche. Si passa prima dall’immagine al simbolo, poi da questo ultimo al segno.
• Arte Mesolitica e Neolitica
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• Mesolitico e Neolitico • Religione
In questa fase, possiamo ritenere che si modificò anche la religione. Le divinità dei cacciatori paleolitici non potevano che essere maschili, perché dovevano "dare" la forza necessaria allo scontro con le prede. Le divinità degli agricoltori neolitici divennero femminili, perché l’agricoltura si fonda non sulla forza (che è un principio genetico maschile) ma sulla fertilità (che è invece un principio genetico femminile). Il cacciatore si procurava il cibo attraverso la morte, l’agricoltore attraverso la nascita.
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In pratica si comincia ad elaborare un sistema di rappresentazione più generico che porta alla sostituzione dell’immagine con un segno di più semplice realizzazione e di più immediata utilizzazione.
• Arte Mesolitica e Neolitica
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• Organizzazione sociale Mesolitica e Neolitica
La società è fondata sulla divisione del lavoro e sulla differenza di classe
Nell’età dei metalli 4° millennio a. C. sorsero le prime città, rispetto al villaggio, si caratterizzava per una organizzazione più complessa della società e del lavoro. l’aumento della popolazione obbligò intere masse di uomini a spostarsi alla ricerca di terre più fertili a danno di coloro che già le abitavano. Si diffusero le guerre e dall’assoggettamento dei popoli vinti nacque la schiavitù
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• Organizzazione sociale Mesolitica e Neolitica
La società è fondata sulla divisione del lavoro e sulla differenza di classe
catalhoyuk
Città Sumera
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In questo momento, con l’invenzione della scrittura, l’uomo riesce ad avere un linguaggio più articolato. Riesce ad elaborare un meccanismo che serve a pensare, ancor prima che a comunicare. È solo grazie al linguaggio che l’uomo può articolare dei pensieri, e non solo elaborare delle sensazioni, in quanto il linguaggio è lo strumento di pensiero per eccellenza. Ma, affinché si abbia un linguaggio, deve avviarsi un grande processo che è quello della significazione. Bisogna, cioè, rendere universalmente validi i segni linguistici, e le regole per usarli.
• Dal simbolo alla scrittura
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È questo il passaggio fondamentale che consente all’uomo primitivo di passare da un rappresentazione analogica ad una logica. È il passaggio che determina l’invenzione della scrittura.
• Nascita della scrittura e inizio della Storia
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Questa fase di elaborazione del linguaggio, nel grande processo della «significazione», viene testimoniata proprio dalle rappresentazioni artistiche del mesolitico e neolitico. Le raffigurazioni tendono ad essere sempre più semplificate e stilizzate. Si passa, in sostanza, dal disegno al segno. Rispetto alle pitture, vengono preferite le incisioni, proprio per la maggiore immediatezza di esecuzione e comunicazione. Esse sono il laboratorio per arrivare alle prime forme di scrittura: quelle ideografiche, scritture cioè le cui parole hanno l’aspetto ancora di immagini fortemente stilizzate: Scrittura cuneiforme e geroglifica In seguito, ma questo avverrà molti secoli dopo, l’uomo inventa anche le scritture fonetiche, così dette in quanto i segni che la compongono non descrivono direttamente le cose ma i suoni che pronunciamo nel dire una parola. Alfabeto Fenicio e Greco X – VIII sec a. C.
• Dal simbolo alla scrittura
L’orologio della storia
• La scrittura e quindi la storia nasce intorno al IV Millennio a.C. Questo fenomeno è legato a un’area geografica molto limitata (la mezzaluna fertile), il resto del mondo era ancora immerso nell’Età della Pietra.
• In Italia tale passaggio (dalla preistoria alla storia) si colloca intorno all’VIII-VII sec. a.C.
• Nell’Europa settentrionale e orientale più di un millennio dopo tra il VII e il IX sec. d.C.
Striscia del tempo Periodo storico-artistico e relative aree geografiche
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La Comunicazione Visiva
La sfera logico-conoscitiva della comunicazione visiva si basa su due blocchi di conoscenza: La Percezione La Comunicazione
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realtà
Percezione
Artista interpretazione
rappresentazione
LOGICA Simboli parole
ANALOGICA Immagine
somigliante
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• La percezione: Rapporto tra realtà e rappresentazione
antinaturalismo naturalismo
Tutta la storia dell’arte si è mossa in questi due ambiti fondamentali: • il sistema ottico e il sistema concettuale,
producendo opere che sono variamente collocabili tra rappresentazioni naturalistiche e rappresentazioni antinaturalistiche.
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Gemito Modigliani
Picasso Tiziano
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1 Psicologia e teorie sulla percezione Gestalt applicata all’arte
Esher 1898 - 1972
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1 Psicologia e teorie sulla percezione Gestalt applicata all’arte
S. Dalì 1904 - 1989
Evoluzione della definizione di Arte • Per poterla apprezzare è fondamentale svincolarsi da categorie di
giudizio come: “è bello o è brutto” quindi “mi piace o non mi piace”, ma vederla come testimonianza, tradotta in espressione visiva, di un complesso sistema di comunicazione in cui è fondamentale la conoscenza del CODICE di TRASMISSIONE
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Picasso Raffaello
Gli elementi della comunicazione
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• L’emittente: è qualcuno (persona, oggetto, macchina) che invia il messaggio.
• Il destinatario: è qualcuno che riceve il messaggio.
• Il messaggio: sono le informazioni trasmesse con i gesti, le immagini, i suoni, gli odori ecc.
• Contesto: cambiamento di significato di un messaggio in rapporto alla situazione
• Codice: sono le regole del linguaggio che veicola il messaggio e debbono essere condivise da Emittente e Destinatario
• Canale di trasmissione: strumenti o materiali (medium) usati per trasmettere il messaggio
LEGGERE E COMPRENDERE UN’ OPERA D’ ARTE
La comprensione di un’ opera è il prodotto della lettura e, quindi, della conoscenza del codice e di tutti gli elementi intervenuti nell’ atto comunicativo: • l’ analisi dei diversi scopi comunicativi in relazione al: contesto e al profilo dell’artista; • l’ analisi delle caratteristiche dei singoli elementi del codice visivo: linea, luce, colore, dinamismi; • l’ analisi delle regole compositive e percettivo-visive: simmetria, ritmo, peso, figura-sfondo ecc.
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LEGGERE E COMPRENDERE UN’ OPERA D’ ARTE esempio:
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1 • Raffaello: la scuola di Atene
LEGGERE E COMPRENDERE UN’ OPERA D’ ARTE
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• Raffaello: la scuola di Atene
L'emittente, cioė l'autore, che ė Raffaello Sanzio, un artista del ‘500 Il messaggio, è la celebrazione dell'umana sapienza e del dovere dell'uomo di tendere alla conoscenza (al Vero), rappresentata da tutte le tendenze filosofiche e dai saperi scientifici e tecnici. Il codice che è la pittura del Rinascimento italiano, con le sue novità nelle forme compositive e nel linguaggio, oltre che nei messaggi veicolati (gli studi sulla prospettiva, sugli edifici a pianta centrale, sulle proporzioni umane, il concetto di antropocentrismo ed il rinnovato valore attribuito alla ragione umana e alla cultura romana e greca). Il mezzo è la parete della Stanza della Segnatura, inVaticano. I riceventi o destinatari del messaggio erano in origine il Papa e la sua corte, che vi trovavano esposto il programma culturale e ideologico della corte papale. Ma fin dal 1541 in queste stanze si insediò il Tribunale della "Segnatura Gratiae et Iustitiae", che diede il nome, perciò la fruizione era anche pubblica. Il contesto del testo visivo è l'Italia delle Signorie, quando i signori delle corti rinascimentali (in questo caso la corte di Giulio II tra il 1508 e il 1513) si contendevano gli artisti più noti. Ma è anche il contesto culturale che circonda questi artisti, che si cimentavano su temi comuni (per esempio gli studi sulla pianta centrale, affrontati da Bramante, Leonardo, Michelangelo...). La funzione dell'opera era naturalmente informativa (mostrare i maggiori filosofi e scienziati di ogni tempo in una sorta di summa della filosofia), conativa ed esortativa (educare, spingere ad abbracciare il programma ideologico e culturale di Giulio II).
LEGGERE E COMPRENDERE UN’ OPERA D’ ARTE
E’ altrettanto importante, inoltre, saper associare la forma al contenuto, dove per forma si intende il modo personale dell’ artista di presentare il contenuto:
• La forma varia da artista ad artista e da epoca a epoca. L’ artista non è una macchina fotografica, né vuole esserlo, egli trova attorno a sé solo lo stimolo, il punto di partenza. Le immagini risulteranno diverse da quelle reali e diverse da quelle di un altro artista, perché saranno lo specchio del suo mondo interiore, non di quello esteriore. Il traguardo che l’ artista vuole raggiungere è la manifestazione del suo pensiero e del suo stato d’ animo attraverso una forma e, quindi, un linguaggio personale.
• Il contenuto si distingue in: • contenuto oggettivo quando riguarda l’ argomento raffigurato (storico, politico,
religioso, mitologico, ecc.) e il soggetto raffigurato (paesaggi, natura morta, figure umane, ecc.)
• contenuto soggettivo quando riguarda gli elementi psicologici (emozioni, sentimenti, stati d’ animo) che l’ artista rende concreti nell’ immagine prodotta.
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LEGGERE E COMPRENDERE UN’ OPERA D’ ARTE
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1 Rapporto tra forma e contenuto
Giorgione
Tiziano
LEGGERE E COMPRENDERE UN’ OPERA D’ ARTE
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1 Rapporto tra forma e contenuto
Guido Reni Munch
Nel corso della Storia occidentale, l’Arte ha avuto funzioni e scopi comunicativi spesso diversi in relazione alle esigenze del contesto sociale: • Nella Preistoria era pratica magico-propiziatoria • Nelle civiltà mesopotamica, egiziana e romana era uno
strumento di affermazione e celebrazione del sovrano. • Per i Greci ha la funzione di esaltare l’uomo e l’armonia. • Nel Medioevo ha favorito il diffondersi del Cristianesimo, quando la
maggior parte del popolo non sapeva leggere. • Nel Rinascimento è stata strumento di diffusione e celebrazione
della cultura umanistica. • Nel Seicento è servita alla Chiesa cattolica per una affermazione
sfarzosa in contrasto con la semplicità delle Chiese riformate. • Tra Settecento e Ottocento è sostegno prima alle istanze
rivoluzionarie e poi alla Restaurazione. • A partire dalla seconda metà dell’Ottocento diventa ricerca di
nuovi codici espressivi attraverso la libera invenzione dell’artista.
La funzione dell’ Arte
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Evoluzione della definizione di Arte
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1 • Il concetto di arte come tèchne, complesso di regole ed esperienze elaborate dall’uomo per produrre oggetti o rappresentare immagini tratte dalla realtà o dalla fantasia, si evolve attraverso un passaggio critico nel concetto di arte come espressione originale di un artista, per giungere, nell’ambito delle cosiddette teorie del ‘bello’, o dell’estetica, alla definizione di un oggetto come opera d’arte.
• Canova • Man Ray • Duchamp • P. Manzoni
Evoluzione della definizione di Arte Oggi per arte si intende l'espressione estetica del “sentire” dell'artista, nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico e della società in cui vive e opera.
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Il ruolo dell’Artista nei diversi periodi storici Con il modificarsi della funzione dell’arte si trasforma anche la figura dell’artista: • artista stregone • dignitario di corte, spesso anonimo, al servizio del sovrano • raffinato e apprezzato intellettuale che attraverso le sue opere rispecchia la cultura
della società in cui vive • Politicamente impegnato: espressione delle istanze rivoluzionarie del popolo • artista ricercatore di nuovi linguaggi che, attraverso la mediazione del critico-gallerista,
immette sul mercato le sue opere
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