ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che...

8
L’EDITORIALE L’impresa di crescere per dare lavoro e benessere di AUGUSTO PATRIGNANI Ci sono dei passaggi epocali nella storia di ognuno di noi che si percepiscono ni- tidamente mentre ci si accinge a viverli. Per l’Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena questo è avvenuto con chiarezza nella fase gestatoria dell’even- to di oggi che passerà agli annali. Una preparazione meticolosa e insieme febbrile, come è naturale per i grandi appuntamenti. L’arrivo del presidente Confederale di Confcommercio Carlo Sangalli al nostro convegno a Cesenati- co è il coronamento di un percorso che da 70 anni le Confcommercio di Cesena e Forlì stanno conducendo sul territorio a fianco delle imprese e insieme dentro all’Unione provinciale operativa da oltre due anni. Una storia associativa è fatta di lavo- ro, rapporti tra persone, sfide e anche di emozioni, come l’atteso momento di oggi susciterà. “L’economia della Romagna: l’impresa di crescere: meno tasse, meno burocrazia, più sviluppo” recita il titolo del con- vegno. Mettere- mo a fuoco con Antonio Nanni- ni, Segretario della Camera di Commercio di Romagna lo sta- to delle imprese territoriali; Bru- no Piraccini, am- ministratore de- legato di Orogel, impresa cesena- te leader in Italia condividerà una storia esemplare d’impresa. Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli si soffer- merà da par suo sulle sfide da affrontare e vincere per rilanciare lo sviluppo e fa- vorire la crescita. Crescere è un’impresa. Abbiamo voluta- mente accostato due parole, oltre che care, costituzionalmente appartenenti al patrimonio genetico degli imprenditori. La crescita non cade dal cielo, non è frutto del caso: la si costruisce programman- do, investen- do, rischiando, mettendosi in gioco. La si co- struisce con gli assist, da parte di chi deve am- ministrare, ai finalizzatori del- la crescita, che sono sempre le imprese cre- atrici di lavoro. La politica deve passare bene la palla smarcando le imprese, non giocar- la all’indietro. E tutto il sistema territoriale con i suoi diversi partner deve muoversi, dare il proprio contributo. Non deve balconare, per usare il bellissimo neologismo che papa Francesco ha coniato nella sua visi- ta a Cesena il 1° ottobre nel memorabile discorso in piazza del Popolo. L’impresa di crescere è la nostra sfida: economica- mente, socialmente, professionalmente, umanamente. Questa impresa è ciò per cui vale la pena impegnarsi. Ed è anche la mission della Confcom- mercio, per le imprese e per il territo- rio. Crescere porta lavoro, benessere, ricchezza. Per farlo occorre fare poche cose, ma farle bene: potare la giungla del fisco e della burocrazia e innestare poli- tiche innovative che sostengano chi crea occupazione e sviluppo. Si può fare, se c’è la volontà politica. Chi ci amministra e chi ambisce a farlo, lo diciamo anche in vista delle elezioni politiche del 4 marzo e in anticipo per la tornata amministrati- va del 2019, recepisca le nostre istanze e ci spieghi nei programmi come concre- tamente, in quali modi e tempi, intende farlo. Nella foto il presidente nazionale Confcommercio Carlo Sangalli con il presidente Unione provinciale Confcom- mercio Forlì-Cesena Augusto Patrignani ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE Sangalli oggi al Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico

Transcript of ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che...

Page 1: ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia

L’EDITORIALEL’impresa

di crescereper dare lavoro

e benesseredi AUGUSTO PATRIGNANICi sono dei passaggi epocali nella storia di ognuno di noi che si percepiscono ni-tidamente mentre ci si accinge a viverli. Per l’Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena questo è avvenuto con chiarezza nella fase gestatoria dell’even-to di oggi che passerà agli annali. Una preparazione meticolosa e insieme febbrile, come è naturale per i grandi appuntamenti. L’arrivo del presidente Confederale di Confcommercio Carlo Sangalli al nostro convegno a Cesenati-co è il coronamento di un percorso che da 70 anni le Confcommercio di Cesena e Forlì stanno conducendo sul territorio a fianco delle imprese e insieme dentro

all’Unione provinciale operativa da oltre due anni.Una storia associativa è fatta di lavo-ro, rapporti tra persone, sfide e anche di emozioni, come l’atteso momento di oggi susciterà.

“ L’ e c o n o m i a della Romagna: l’impresa di crescere: meno tasse, meno burocrazia, più sviluppo” recita il titolo del con-vegno. Mettere-mo a fuoco con Antonio Nanni-ni, Segretario della Camera di Commercio di Romagna lo sta-to delle imprese territoriali; Bru-no Piraccini, am-ministratore de-legato di Orogel, impresa cesena-te leader in Italia condividerà una storia esemplare d’impresa. Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli si soffer-merà da par suo sulle sfide da affrontare

e vincere per rilanciare lo sviluppo e fa-vorire la crescita.Crescere è un’impresa. Abbiamo voluta-mente accostato due parole, oltre che care, costituzionalmente appartenenti al patrimonio genetico degli imprenditori.

La crescita non cade dal cielo, non è frutto del caso: la si costruisce programman-do, investen-do, rischiando, mettendosi in gioco. La si co-struisce con gli assist, da parte di chi deve am-ministrare, ai finalizzatori del-la crescita, che sono sempre le imprese cre-atrici di lavoro. La politica deve passare bene la

palla smarcando le imprese, non giocar-la all’indietro.E tutto il sistema territoriale con i suoi diversi partner deve muoversi, dare il

proprio contributo. Non deve balconare, per usare il bellissimo neologismo che papa Francesco ha coniato nella sua visi-ta a Cesena il 1° ottobre nel memorabile discorso in piazza del Popolo. L’impresa di crescere è la nostra sfida: economica-mente, socialmente, professionalmente, umanamente. Questa impresa è ciò per cui vale la pena impegnarsi.

Ed è anche la mission della Confcom-mercio, per le imprese e per il territo-rio. Crescere porta lavoro, benessere, ricchezza. Per farlo occorre fare poche cose, ma farle bene: potare la giungla del fisco e della burocrazia e innestare poli-tiche innovative che sostengano chi crea occupazione e sviluppo. Si può fare, se c’è la volontà politica. Chi ci amministra e chi ambisce a farlo, lo diciamo anche in vista delle elezioni politiche del 4 marzo e in anticipo per la tornata amministrati-va del 2019, recepisca le nostre istanze e ci spieghi nei programmi come concre-tamente, in quali modi e tempi, intende farlo.Nella foto il presidente nazionale Confcommercio Carlo Sangalli con il presidente Unione provinciale Confcom-mercio Forlì-Cesena Augusto Patrignani

ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTESangalli oggi al Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico

Page 2: ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia

ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE L’EVENTO 25 GENNAIO 20182

Page 3: ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia

ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE L’EVENTO 25 GENNAIO 20183

Presidente dell’Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena Au-gusto Patrignani, oggi arriva Carlo Sangalli. È la prima volta nella lunga storia dell’associazione?“Sì, è la prima ed è un grande onore ospitare sul nostro territorio Carlo San-galli, il nostro presidente nazionale, la nostra guida, nella cui azione proposi-tiva e nelle cui appassionate parole ci siamo sempre intimamente riconosciu-ti perché sempre sono dettate dalla consapevolezza del ruolo centrale del-la piccola impresa per lo sviluppo del paese e dei suoi territori. Anche nel ter-ritorio provinciale la nostra associazio-ne è radicata dal dopoguerra e se sia-mo divenuti una forza significativa del sistema provinciale lo dobbiamo sen-za dubbio al nostro lavoro, ma anche all’appartenenza ad una più grande fa-miglia che ci ha sempre indirizzato con lungimiranza ed efficacia nel compito di tutelare le imprese e dare loro voce”.Si tratterà di un focus sullo stato dell’economia con le proposte di Con-fcommercio per rilanciare lo sviluppo e le imprese? “Esattamente. Antonio Nannini segreta-rio generale della Camera di Commer-cio della Romagna tratteggerà la situa-zione del comparto imprenditoriale nel nostro territorio, in una fase in cui final-mente si torna a riveder la luce, dopo il tunnel decennale di una crisi tremenda. Bruno Piraccini, amministratore delega-to di Orogel Spa, terrà una testimonian-za sulla storia di questa impresa d’ec-cellenza che, insieme ad altre imprese leader cesenati e forlivesi, tiene alto il nome del nostro territorio nel mondo. Interverrà anche il sindaco di Cesenati-co Gozzoli. Il momento clou sarà quello riservato al nostro presidente Sangalli”.Lo slogan che avete felicemente conia-to è l’impresa di crescere. Come rea-lizzarla, questa impresa?“Sarà il nostro presidente Carlo Sangalli a entrare nel merito di quelle che sono le proposte e le richieste di Confcom-mercio Imprese per l’Italia per favorire la crescita e lo sviluppo, di cui il siste-ma delle piccole imprese rappresenta-no il perno di questo paese. A livello provinciale stiamo lavorando sodo nei confronti degli interlocutori istituzio-nali e delle amministrazioni locali per chiedere che venga creato un ambiente favorevole alla crescita d’impresa, cre-scita che si riverbera automaticamente nello sviluppo del territorio. L’impres-sione è che ancora ricada sulle imprese un antico pregiudizio ideologico: quel-lo di considerarle come padroni e non come creatori di lavoro, di ricchezza, di benessere, di opportunità per tutti. Chiediamo meno tasse e burocrazia e più politiche incentivanti”Avete recentemente presentato una indagine sulla percezione della sicu-rezza da parte delle imprese: una su

due delle 400 intervistate ha subito un furto o una rapina. Come intervenire?“La sicurezza è la priorità delle priorità. Le nostre forze dell’ordine sono enco-miabili e approfitto dell’occasione per rivolgere loro un sentito ringraziamen-to per l’abnegazione e l’impegno con cui svolgono il loro operato quotidiano, e il nostro auspicio è che vengano rin-forzati e potenziati i loro organici. Ma serve prima di tutto una svolta a livello politico. Più di tutto servono leggi che il nostro Parlamento e quindi la politica ha il compito di realizzare affinché vi sia certezza ed efficacia della pena. Non è possibile che chi delinque torni solo qualche giorno dopo a delinquere nuo-vamente commettendo ancora lo stesso reato”.Il commercio non riesce a uscire del tutto dal tunnel della crisi. Che fare?“Il consolidamento e la difesa della rete distributiva è il primo modo per garan-tire coesione sociale e sicurezza alle nostre città e ai nostri borghi. I negozi sono un presidio di civiltà e rafforzano l’identità di un territorio. Le nostre am-ministrazioni debbono tenerne conto quando si tratta di agire sulla program-mazione commerciale, sulle politiche del traffico e insediative. Va rilanciato il commercio nei centri storici e nelle peri-ferie e in tutti e trenta i comuni della pro-vincia, in particolare quelli più piccoli, dove il commercio è un presidio non solo economico, ma di coesione sociale e di tenuta di quel territorio”.È stata una stagione turistica molto po-sitiva ma restano irrisolti nodi struttu-

rali che penalizzano la nostra principa-le risorsa. Su cosa intervenire?“Il turismo è il nostro petrolio. E a tutti i livelli, dal nazionale al locale, servono capaci trivellatori che aiutino le impre-se a far fruttare la materia prima della quale il nostro paese ne è ricco. Qui in Romagna e in Riviera servono prima di tutto infrastrutture sui collegamenti per rendere le nostre mete più raggiungibili specie dai turisti europei ma anche da quelli italiani. In questo senso il rilancio dell’aeroporto di Romagna e il varo della metropolitana di costa sono due obietti-vi imprescindibili al servizio di un turi-smo d’eccellenza che si deve integrare con quelli dell’entroterra, con il turismo artistico dei borghi e quello ambientale, sportivo ed enogastronomico delle valli appenniniche. La nostra Confcommer-cio provinciale sta lavorando molto sul brand Romagna terra del buon vivere e della dolce vita con iniziative mirate fra cui anche la Notte del liscio, o per meglio dire lizio, termine coniato da un altro nostro grande romagnolo doc, il maestro Raoul Casadei che oggi sarà con noi insieme al figlio Mirko per salu-tarci in musica al termine dei lavori con Romagna mia”. Per cambiare occorre che anche le or-ganizzazioni di categoria si evolvano. Cosa state facendo in questo senso?“L’Unione provinciale Confcommercio, che nasce da una azione sinergica fra le due organizzazioni territoriali di Forli e

Cesena è un segnale chiaro contro i per-sistenti campanilismi. Un’Unione quella di Confcommercio Forlì-Cesena che si pone come casa dei servizi e tutor delle imprese facendo leva sul know how nel-la consulenza e nella assistenza acquisi-to in settant’anni di storia a fianco delle imprese, sulla continua ricerca di nuovi strumenti in grado di essere sempre più tutor al fianco del piccolo imprenditore.Una Unione Provinciale Confcommercio che fa leva sulla forza di 3.500 imprese associate sull’intero territorio provin-ciale, che possono contare sul supporto e sulla cooperazione e competenza di una struttura organizzativa con 120 di-pendenti e che opera capillarmente su tutti e trenta i comuni del territorio pro-vinciale di Forlì-Cesena”.Cambiare significa necessariamente ringiovanire?“Io direi che il nuovismo fine a se stesso non coincide con il cambiamento. Per cambiare in meglio servono saggezza, lungimiranza e impegno e, soprattutto, capacità di guida, affidabilità, esperien-za, buon senso. Chi ha dimostrato di sapere sempre tenere saldamente il ti-mone anche quando il mare è grosso, è bene che continui a guidare la nave, in tutti i settori, dalla politica alle organiz-zazioni di categoria”. Nella foto il presidente dell’Unione pro-vinciale Confcommercio di Forlì-Cesena Augusto Patrignani e il vicepresidente Roberto Vignatelli.

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELL’UNIONE PROVINCIALE AUGUSTO PATRIGNANI

“Giornata storica per Confcommercio Forlì-Cesena”

Page 4: ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia

Nei suoi ultimi interventi e inter-viste il presidente Confcommer-cio nazionale Carlo Sangalli ha toccato una serie di argomenti centrali per lo sviluppo, presen-tando sempre in maniera chiara, coerente e propositiva la posizio-ne della Confederazione. Ecco, in sintesi, prendendo spunto dalla sue recenti dichiarazioni, la posizione sulle questioni prin-cipali che riguardano le imprese di commercio, turismo e servizi e, in generale, la partita della cre-scita.

Legge di bilancio “Il Governo ha mantenuto le pro-messe sulla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, impe-dendo l’aumento dell’Iva, ma ci saremmo aspettati un maggior sostegno alle imprese e ci riferia-mo al rinvio dell’Irap, alla man-cata deducibilità totale dell’Imu sugli immobili strumentali e alla mancata approvazione del ripor-to delle perdite per gli oltre due milioni di imprese che adottano il regime di cassa. Serviva più co-raggio e determinazione nella ri-duzione della pressione fiscale”.

Burocrazia “Bisogna continuare a ridurre gli oneri perché l’eccesso di buro-crazia vale circa ottomila euro per ogni impresa, prezzo che nessuna impresa merita di pa-gare. Apprezziamo tuttavia mol-ti dei provvedimenti legati alla ‘riforma Madia’, come, ad esem-pio, la definizione dei redditi ap-plicabili alle attività d’impresa e la standardizzazione della modu-listica”.

Disagio sociale “Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia si è certamente rafforzata , ma è purtroppo una ripresa che resta ancora lenta e parziale. I con-sumi delle famiglie non mostra-no infatti quella accelerazione necessaria a portare il ritmo di crescita del Pil attorno al 2%, un obiettivo indispensabile”.

Le elezioni politiche “Cosa ci sentiamo di chiedere alla nuova politica? Innanzitutto una migliore prospettiva di cre-

scita socio-economica. Per rea-lizzarla bisogna risolvere i difetti strutturali della nostra econo-mia, che si possono riassumere in due eccessi e due deficit: ec-cesso di burocrazia e di tassa-zione, deficit di infrastrutture e legalità. L’incertezza incrementa, naturalmente, la propensione al risparmio. Quindi, se si rispar-mia, si consuma meno. Speria-mo che la campagna elettorale affronti nel merito i problemi strutturali del Paese e che, dopo il voto, ci sia una maggioranza e un governo che proseguano il

cammino delle riforme già avvia-to”.

Politiche per i giovani “Positivo, nella legge di bilancio, il taglio del costo del lavoro per l’assunzione dei giovani. Il terzia-rio di mercato rimane la grande area produttiva in grado di cre-scere e creare nuova occupazio-ne”.

I Pos “Nel nostro paese sono già stati installati 2,2 milioni di Pos, più che negli altri Paesi europei. Bi-sogna ridurre costi legati all’ac-cettazione della moneta elettro-

nica ancora elevati per molte imprese, in particolare quelle operanti in settori a bassa mar-ginalità, quali distributori di car-burante, tabaccai, giornalai”.

Turismo “Nonostante l’aumento dei tu-risti e degli arrivi dall’estero, in Italia si soggiorna e si spende sempre di meno. Il turismo è una risorsa che deve essere sfrutta-ta meglio e valorizzata di più, a cominciare dal miglioramento del nostro modello di offerta, di governance e di servizi. Bisogna adottare adeguate politiche di destagionalizzazione, una pro-mozione più efficace per sfrutta-re il traino delle città d’arte e per far conoscere all’intero paese una maggiore interconnessione con il mondo della cultura”.

La crisi del commercio“Il rischio di desertificazione commerciale dei centri storici è un fenomeno che riduce la qua-lità della vita dei residenti e l’ap-peal turistico delle nostre città. Senza i negozi nelle città c’è meno luce, meno bellezza, meno socia-lità. Come Confcommercio già da tempo abbiamo messo in campo diverse iniziative concrete per riqualificare e valorizzare le aree urbane. ma occorre anche un’effi-cace politica di agevolazioni fisca-li per favorire il ripopolamento commerciale delle città”.

E-commerce “Tante imprese di diverse dimen-sioni ampliano le possibilità di acquisto dei cittadini, Non è im-maginabile l’Italia senza negozi di prossimità o ambulanti. L’e-com-merce non sostituisce il ruolo dei negozi, ma è un canale in più che integra e rafforza il loro ruolo. Sul tema del commercio on line Con-fcommercio sta investendo in for-mazione e informazione per tra-sformare una possibile criticità in opportunità. Stiamo stimolando le imprese alla cultura dell’inno-vazione anche tramite l’accordo con eBay”.

4 ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE L’EVENTO 25 GENNAIO 2018

IL PRESIDENTE CONFEDERALE CARLO SANGALLI SUI TEMI CALDI DELL’ECONOMIA

Cambiare marcia per una nuova crescita

Page 5: ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia

5 ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE L’EVENTO 25 GENNAIO 2018

Voucher”Confcommercio ha sempre rite-nuto un errore la loro cancella-zione, perché era uno strumento idoneo a coprire prestazioni sal-tuarie e occasionali molto utili in alcuni comparti, soprattutto il tu-rismo e la ristorazione”Servono due certezze per la pros-sima legislatura: non aumentare l’Iva e ridurre la pressione fisca-le”.

Crescita a rilento “E’ evidente che la nostra econo-mia è più lenta e cresce meno de-

gli altri Paesi. Soprattutto l’Italia è esposta per l’elevato debito pub-blico che rimane un elemento di fragilità strutturale. Nella prossi-ma legislatura il nuovo governo deve dare due certezze: eliminare le clausole di salvaguardia per il 2019, e quindi non aumentare l’Iva, e proseguire nella riduzione della pressione fiscale. Solo così possia-mo sperare di raggiungere quel 2% di crescita che consentirebbe alle famiglie di consumare di più e alle imprese di tornare ad investire”.

Qualità e innovazione

“Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi, dei traspor-ti e delle professioni si devono confrontare con un’alta compe-titività e una debolezza strut-turale della domanda interna e talvolta con forme di concor-renza sleale. In ogni caso tutto si gioca su qualità e innovazione. Confcommercio è a fianco delle imprese per accompagnarle ad affrontare queste sfide”.

Elezioni politiche“Confcommercio si aspetta nei programmi di partiti, coalizioni e forze politiche candidate alle elezioni del 4 marzo non solo pe-tizioni di principio, ma interventi concreti per sostenere le imprese e lo sviluppo riducendo la morsa fiscale e burocratica e promuo-vendo politiche attive a favore di turismo, commercio, turismo, servizi e terziario. Questa è la grande forza propulsiva per inne-scare una nuova crescita dopo es-sere usciti dal tunnel della crisi”.

Nella foto in alto il presiden-te Confcommer-cio nazionale Carlo Sangalli, sotto a sinistra Sangalli con il presidente dell’Unione provinciale Confcommercio Forlì-Cesena Augusto Patri-gnani e a destra Sangalli du-rante la Gior-nata “Legalità mi piace” del 21 novembre 2017.

Page 6: ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia

6 UNIONE PROVINCIALE FORLÌ-CESENA

di AUGUSTO PATRIGNANI e ROBERTO VIGNATELLI*Tra le richieste di buona poli-tica per la prossima legislatu-ra e il nuovo governo, spicca quella di un diverso approc-cio al tema della sicurezza, la madre delle priorità in uno Stato degno di questo nome. In questa campagna elettora-le è bene sensibilizzare tra-sversalmente i candidati su questa emergenza nazionale e territoriale.L’Unione provinciale Con-fcommercio Forlì-Cesena ha celebrato il 21 novembre scorso la Giornata della Lega-lità, indetta come ogni anno dalla nostra Confederazione nazionale, nella chiesa dei Servi di Forlimpopoli insie-me ai massimi rappresentanti delle forze dell’ordine e poli-tiche territoriali. In streaming abbiamo seguito l’intervento del presidente Sangalli e la presentazione dell’indagine nazionale, sentendoci parte di una grande associazione, e abbiamo presentato i risultati di una indagine sulla perce-zione della sicurezza su 400 imprese sul territorio provin-

ciale. La situazione cesenate è peggiore rispetto a quella di Forlì, ma il dato saliente è un altro: oltre la metà degli intervistati dalla nostra inda-gine è stato vittima di almeno un crimine. Secondo l’indagi-ne Confcommercio–Gfk Italia sui fenomeni criminali pre-sentata da Confcommercio in occasione della Giornata della legalità 2017 circa un im-prenditore su tre percepisce inoltre un peggioramento nei livelli di sicurezza per la pro-pria attività rispetto all’anno precedente. Per la sicurezza della propria attività, è la cer-tezza della pena (lo indica il 73% degli imprenditori) l’ini-ziativa ritenuta più efficace, seguita con il 59% da una maggiore protezione da parte delle forze dell’ordine. Non a

caso, quasi tutti gli impren-ditori ritengono inefficaci le leggi che contrastano i feno-meni criminali (92%) dicen-dosi nel contempo favorevoli all’inasprimento delle pene (91%). Quattro imprenditori su cinque ritengono che non si scontino realmente le pene

per i reati commessi. Su que-sto si deve riflettere e agire. Il modo più indicato, in uno stato di diritto, ci pare quello di agire su buone leggi indiriz-zate a far rispettare la certez-za e l’efficacia delle pene. Le forze dell’ordine territoriali, come Confcommercio si è sempre premurata di mettere in luce, fanno il loro dovere in maniera egregia, con capacità e zelo professionale, ma si av-verte la necessità che vadano rimpinguate con organici più adeguati ad affrontare la cre-scente criminalità. Dal canto suo la Magistratura fa il pro-prio mestiere agendo, come è chiamata a fare, sulla base di leggi esistenti, ma se allo stato attuale è evidente che la certezza e l’efficacia della pena non sono garantite, allo-

ra bisogna intervenire a mon-te e cioè sulle leggi.Il mondo cambia, si evolve, tutto si trasforma, non sono certamente le leggi a dover rimanere ferme e sempre uguali a loro stesse. In Italia ne abbiamo troppe e vanno sfoltite, ma intanto bisogna

intervenire per correggere quelle che non funzionano. Sono insigni giuristi stessi a rimarcare che nel nostro ordi-namento con il passare degli anni troppi comportamenti delittuosi contro le persone e i loro beni hanno subito mo-difiche penali indirizzate ad affievolire le pene in nome di non si sa che cosa, ma con ri-sultati evidenti sotto gli occhi di tutti. Così non si può anda-re avanti. Bisogna rivedere le pene, renderle veramente commisurate ai delitti com-messi.Il prevalere di una visione controproducente della tolle-ranza ha sortito effetti nefasti.Da qui bisogna ripartire. Tan-te, troppe volte ci capita di dover recepire sfoghi di im-prenditori che si dichiarano

esausti e pronti a cessare l’attività dopo essere stati vittima di crimini reiterati. Lo sconforto in loro supera la voglia di continuare a lavora-re. È possibile tutto questo in uno stato civile? No, si tratta di una sconfitta bruciante pri-

ma di tutto dello Stato.Noi imprenditori potenziere-mo le difese personali; alle forze dell’ordine chiediamo di proseguire nella loro me-ritoria opera auspicando che vengano rinforzate le loro ri-sorse. Ai futuri parlamentari di fare la loro parte, quella principale: agire con leggi serie ed efficaci che garanti-scano la certezza e l’efficacia della pena. A livello territoriale chiedia-mo invece ai nostri Comuni di realizzare sistemi di vide-osorveglianza urbana con l’installazione di telecamere che coprano tutti i quartieri, in modo da fungere da deter-rente, in tempi possibilmente brevi perché nei tempi lunghi, come diceva Keynes, saremo tutti morti.*Presidente e vicepresidente Unione provinciale Confcom-mercio Forlì-CesenaNelle foto Augusto Patrigna-ni, Roberto Vignatelli e i par-tecipanti alla presentazione dell’indagine Confcommercio sulla sicurezza.

SERVONO LEGGI MENO GARANTISTE VERSO I CRIMINALI

Sos sicurezza, le imprese chiedono la certezza della pena

Il sistema produttivo di riferimento della Came-ra di Commercio della Romagna Forlì-Cese-na e Rimini ha agganciato la ripresa: questo è quanto emerge dai dati dell’Osservatorio econo-mico camerale elaborato a fine anno dall’Ufficio Studi e Statistica. “In un contesto generale caratterizzato dal raf-forzamento della crescita globale - ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio Fa-brizio Moretti - il nostro territorio, nonostante alcune criticità, sta progressivamente consoli-dando la ripresa con risultati sempre più diffu-samente positivi. La grande sfida nella quale sia-mo impegnati insieme ai principali attori della governance è quella di coinvolgere un numero sempre maggiore di imprese in percorsi virtuo-si di innovazione. La Camera di Commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini, ad un anno dalla sua costituzione, conferma quindi il forte impegno per promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, articolando

i propri interventi secondo linee stra-tegiche di impor-tanza cruciale per lo sviluppo” .Oggi al convegno di Confcommer-cio Forlì-Cesena a Cesenatico sarà il Segretario generale Antonio Nannini a presentare i dati camerali sullo sta-to delle imprese e dell’economia ro-magnola.La circoscrizione territoriale della Camera di commercio della Romagna è nata dall’accorpamento delle Came-re di Forlì-Cesena e di Rimini, ha una superficie di oltre 3.240 kmq, 55 Comuni e circa 731.000

abitanti. A fine 2017 sono pre-senti 88.730 localizzazioni attive (sedi e unità locali) di cui 71.731 sedi di imprese attive. L’im-prenditorialità è particolar-mente diffusa: 98 imprese at-tive ogni mille abitanti (91 in Emilia-Ro-magna, 85 in

Italia). I principali settori di attività economica del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono quello dei servizi (25,3% del totale im-prese attive al 31 ottobre 2017), il commercio

(24,1%), le costruzioni (14,7%), agricoltura e pesca (12,9%), il turismo (10,5%) e la manifat-tura (9,2%). I numeri delineano una realtà imprenditoria-le articolata e intraprendente, caratterizzata da importanti specializzazioni e filiere: un mix produttivo composito nel quale alla rilevanza di un solido posizionamento nel settore primario (agricoltura e pesca) e secondario (manifattura) si affianca il ruolo di grande rilievo del terziario tradizionale (commercio, turismo) e di quello sempre più promettente del terziario avanzato e dei “grandi servizi” (cultura, università, sanità).Le previsioni di crescita del valore aggiunto (Prometeia) per il il 2018 sono pari,+1,4%, sostanzialmente in linea con i dati regionali e nazionali.Nella foto il consiglio direttivo della Camera di Commercio di Romagna. In prima fila da de-stra il segretario generale Nannini e il presidente Moretti.

I DATI DELL’OSSERVATORIO ECONOMICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO

Economia della Romagna, le imprese agganciano la ripresa

Page 7: ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia

7 CONFCOMMERCIO FORLÌ-CESENA

Una grande casa per 3500 imprese. Il 2018 appena av-viato sarà un anno molto importante per l’ulteriore crescita dell’’Unione pro-vinciale Confcommercio di Forlì- Cesena che sta prose-guendo in un tenace lavoro di integrazione territoriale al servizio delle imprese e dello sviluppo. Corrado Augusto Patrigna-ni, imprenditore cesenate, è stato nominato presiden-te dell’Unione provinciale di Forlì-Cesena della Con-fcommercio a dicembre del 2015. Vicepresidente l’im-prenditore forlivese Rober-to Vignatelli.“Quello provinciale - rimar-cano Patrignani e Vignatel-li - è un territorio in cui le rispettive Confcommercio forlivese e cesenate sono radicate pressoché dal dopoguerra, tant’è che ab-biamo celebrato il settan-tesimo di storia associati-va, e fungono da punto di riferimento affidabile per le imprese del commercio, del turismo e del terziario; organizzazioni da sempre impegnate per accompa-gnare le imprese sul mer-cato sempre più selettivo e per rapportarsi ai partner istituzionali e socio- economici allo sco-po di sollecitare il si-stema territoriale a creare un ambiente più favorevole allo sviluppo e al fare impresa con condi-zioni adeguate allo sviluppo di settori fondamentali per la crescita economica e sociale del territo-rio”.“In uno scenario istituzionale in pro-fondo mutamento in cui è fondamentale il varo di un asset-to che favorisca al meglio lo sviluppo della potenzialità del territorio - aggiungo-no Patrignani e Vignatelli - l’Unione provinciale Con-fcommercio rappresenta da parte nostra un segnale che va in direzione del raf-forzamento del valore e del peso del nostro territorio in un contesto romagnolo che

è fondamentale per render-lo più unito, coeso e inte-grato, con spirito di fattiva collaborazione e unitarietà d’intenti da parte di tutti gli attori in campo. L’unione fa la forza, se c’è un progetto. E il nostro progetto è chia-ro: accompagnare le impre-se sul mercato con sempre maggiore efficacia, servizi, consulenze, progettualità, interventi innovativi e pre-

mere sui nostri interlocuto-ri istituzionali, economici e finanziari affinché l’ambien-te sia sempre più favorevo-le allo sviluppo. Gli impren-ditori hanno necessità di poter contare su un assetto territoriale forte e con peso

specifico in grado di creare le condizioni che permetta-no al tessuto produttivo di svolgere la propria attività senza ingaggiare ogni gior-no, come purtroppo ancora oggi succede, una vera e propria corsa ad ostacoli”. “Servono snellimento fisca-le e burocratico e politiche innovative nel sostegno all’impresa - aggiungono Patrignani e Vignatelli -, va-

lorizzando la risorsa stra-ordinaria dei nostri turismi e rilanciando il ruolo del commercio e della sua rete distributiva, dalla periferia al centro, collante sociale delle nostre comunità. Ser-vono soprattutto infrastrut-

ture per rendere il territo-rio più forte e competitivo, in particolare nel settore del trasporto, di qui l’impe-gno diretto di Confcommer-cio nel sostenere il rilan-cio dell’aeroporto di Forlì, strategico per la Romagna. In questi mesi di crescita e proficuo lavoro abbiamo proceduto alla unificazione di categorie e sindacati di rappresentanza in ambito

provinciale con un’azione sinergica di grande rilievo che proseguiremo quest’an-no per dare sempre maggio-re rappresentanza ai nostri imprenditori associati”. “Ai soggetti di rappre-sentanza imprenditoriale

- rimarcano Patrignani e Vignatelli - è chiesto di in-novarsi e di essere sempre più competitivi per offrire servizi, consulenze e un partneriato d’impresa al passo coi tempi: l’Unione provinciale di Confcom-mercio si è messa in gioco per elaborare una rappre-sentanza in cui la centralità degli associati e l’accompa-gnamento delle imprese sui mercati siano i capisaldi su cui poggia tutta la attività. Qualche segnale di fiducia emerge con la nascita di nuove imprese, ma servo-no da parte degli enti isti-tuzionali preposti, in primis i trenta comuni provinciali, interventi importanti per salvaguardare e sostenere la rete distributiva in tutti e 30 i comuni del territorio provinciale”.“Sul versante dei servizi - rimarcano il direttore di Confcommercio di Cesena Giorgio Piastra, il direttore di Confcommercio di Forlì Alberto Zattini, il vicediret-tore di Confcommercio Ce-sena Alberto Pesci e il vice-direttore di Confcommercio di Forlì Fabrizio Vimari - stiamo procedendo con

l’implementazione at-traverso un‘ottica di tutoraggio alle impre-se, con consulenze che si evolvono ogni giorno per accompa-gnare gli associati nel-le sfide sul mercato. Ai servizi tradizionali si aggiungono quelli di consulenza per la gestione finanziaria e amministrativa, l’af-fiancamento nei pro-getti imprenditoriali pronti ad entrare nel mercato, l’allargamen-to del rappresentanza alla categoria dei pro-fessionisti senza albo con un conseguente allargamento della

casa associativa”Nelle foto da sinistra Fabri-zio Vimari, Giorgio Piastra, Alberto Zattini e Alberto Pesci. In basso la delegazio-ne dell’Unione provinciale all’Assemblea nazionale Confcommercio 2017.

PROSEGUE CON SUCCESSO IL PERCORSO UNITARIO DI CONFCOMMERCIO FORLì-CESENA

La nostra Unione fa la forza delle imprese

Page 8: ARRIVA IL NOSTRO PRESIDENTE - Ascom Cesena...“Il Misery Index di Confcommer-cio, l’indice che misura il disagio sociale, ha fatto registrare un aumento. Oggi la ripresa in Italia

8 CONFCOMMERCIO FORLÌ-CESENA

I musei di San Domenico a Forlì, nel com-plesso ristrutturato dove un tempo vi si trovava un convento domenicano risa-lente al XIII secolo, sono diventati negli ultimi anni un polo vivo e prestigioso della cultura artistica ed espositiva con valenza nazionale, grazie alle mostre di altissimo livello promosse dalla Fonda-zione della Cassa dei Risparmi di Forlì, ente fondamentale per lo sviluppo del Forlivese, che eroga ogni anno oltre una decina di milioni di euro per il territorio.All’interno del complesso vi si trova il re-fettorio del convento con affreschi che rappresentano una cena con al centro San Domenico, gravemente danneggia-ta dai militari nel periodo napoleonico.Il complesso è formato da cinque edifi-ci: Palazzo Pasquali, Chiesa di San Gia-como Apostolo, Convento dei Domeni-cani, Convento degli Agostiniani e Sala Santa Caterina.I Musei di San Domenico a Forlì si ap-prestano a ospitare, dal 10 febbraio sino al 17 giugno, l’ennesima grande mostra che racconterà, attraverso una raccol-ta di pietre miliari dell’arte moderna, il secolo che intercorre tra l’ultimo Miche-langelo e il primo Caravaggio e gli effetti che la Riforma protestante e il Concilio

di Trento ebbero sulla fase di passaggio tra il Rinascimento e il Manierismo“L’Eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio” è il titolo. A essere protago-nisti al San Domenico – presso la chiesa conventuale di San Giacomo Apostolo – saranno il dramma e il fascino di un secolo che vide convivere gli inquietanti spasimi del tramonto del Rinascimento e il procedere di un nuovo orizzonte, quello del Manierismo. Si è chiusa intan-to il 7 gennaio, intanto, la terza grande mostra dedicata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì all’arte della foto-grafia, ovvero alla maggior antologica mai ospitata in Italia di Elliott Erwitt, che per la sua prima mostra chiamata a raccogliere sia la produzione in bianco e nero sia quella a colori ha scelto lo stes-so nome assegnato alla Settimana del Buon Vivere, ovvero “Personae”. La mostra ha richiamato in città oltre 28mila visitatori superando le stime in-dicate dagli organizzatori.Oltre al buon esito della mostra in ter-mini numerici, vanno poi ricordate le importanti collaborazioni strette tra la Fondazione forlivese e la Fondazio-ne Fotografia di Modena e l’Università di Bologna per l’organizzazione degli eventi collaterali, che costituiscono un

importante punto di ripartenza anche per il futuro in termini strettamente di contenuti culturali.“Alla luce di questi risultati, sia in termi-ni numerici, superiori in ultima analisi alle aspettative, sia in termini di apprez-zamento da parte del pubblico e della critica di settore - dichiara il presiden-te della Fondazione Roberto Pinza re-centemente confermato presidente per

il prossimo quadriennio - l’esperienza delle mostre fotografiche autunnali nel complesso del San Domenico non potrà che proseguire, anche con l’introduzio-ne di elementi di novità, ma sempre in stretta relazione con l’impegno a pro-muovere il nostro territorio come luogo per eccellenza del buon vivere, espres-

sione di cui la cultura rappresenta un tratto fondante”.“Confcommercio - rimarca il presiden-te di Confcommercio Forlì Roberto Vignatelli - ha sempre rimarcato la centralità assunta dai Musei di San Domenico con le loro straordinarie proposte per Forlì, la sua immagine e di riflesso per il mondo delle imprese

e dell’economia. I visitatori che arri-vano da tutta la Romagna e anche da altre parti del paese sono un prezioso bacino per alimentare i flussi turistici in città, favorendo anche la scoperta degli altri tesori culturali e artistici di Forlì e anche la sua tradizionale ospi-talità con le attività ricettive e più in generale la rete distributiva cittadina. La Fondazione della Cassa dei Rispar-mi e il suo presidente Pinza stanno operando meritoriamente per lo svi-luppo di Forlì connotandola come cit-tà dell’arte. La Fondazione ogni anno eroga al territorio una decina di mi-lioni di euro, la cifra più alta in Italia in rapporto al numero di cittadini del bacino di riferimento e offre una stra-ordinaria spinta propulsiva su cultu-ra, università, e turismo, ponendosi come valore aggiunto dello sviluppo“.Nelle foto da sinistra il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi Roberto Pinza, i Musei di San Domeni-co e il presidente Pinza ospite di una iniziativa su turismo ed economia te-nutasi a Casa Artusi di Forlimpopoli.

LA NOSTRA ASSOCIAZIONE ELOGIA L’OPERATO DELLA FONDAZIONE CASSA DEI RISPARMI DI FORLÌ

Musei di San Domenico volano di cultura, turismo e sviluppo

di AUGUSTO PATRIGNANIIl turismo è il nostro petrolio, ma va fatto fruttare. L’Unione provinciale Confcommer-cio di Forlì Cesena punta sulla valorizzazio-ne dei turismi integrati grande risorsa del territorio: dalla riviera all’entroterra, con il turismo artistico e culturale con i punti di ec-cellenza dei musei di san Domenico a Forlì e della Biblioteca Malatestiana a Cesena, sino ai piccoli borghi di cui è costellato il territo-rio e al turismo enogastronomico, sportivo e ambientale nei centri appenninici delle no-stre valli sino al Fumaiolo.Fondamentale sarà anche l’operato di Desti-nazione turistica Romagna, il nuovo organi-smo previsto dalla recente riforma regionale del settore che ha l’obiettivo di realizzare e promuovere prodotti turistici specifici e in-tegrati che connotino un’area, integrando fra loro varie tipologie di prodotto turistico. Il turismo va considerato alla stregua degli altri settori industriali del paese e ha quin-

di bisogno di azioni di ricerca e sviluppo, di innovazione di prodotto, di aggregazioni di filiera e di p r o m o z i o -ne. Debbono essere date risposte alle esigenze de-gli albergatori relative all’ac-quisizione di m a e s t r a n z e formate da immettere al lavoro”.La priorità per la nostra Rivie-ra è implementare la dotazione di infrastrut-ture. Serve una rete efficace di trasporti, a cominciare da quello aeroportuale che renda più fruibile l’arrivo nel nostro territorio inter-cettando segmenti di turismo più attrezzati e

con capacità di spesa che possono costitui-re una nuova linfa per tutti gli imprenditori”.

Confcommer-cio ritiene che l ’ a e ro p o r t o di Forlì abbia tutte le carat-teristiche per diventare l’ae-roporto della Romagna e va-luta positiva-mente anche la crescita di quello di Rimi-ni. Vanno inol-tre potenziate

le linee ferroviarie, e ripensata, aggiornando-la, la metropolitana di costa da realizzare nel territorio rivierasco. Una questione decisiva è la salvaguardia dell’arenile, il nostro bene comune più pre-

zioso, attraverso interventi strutturali di ri-pascimento. Il rilancio dell’offerta turistica passa anche dal recupero dei nostri centri storici come luoghi e immagini della me-moria e questo può avvenire solo tutelando i lavoro delle piccole imprese al dettaglio”.Con il suo coinvolgimento nella cabina di regia di Destinazione Turismo la nostra as-sociazione intende sostenere le richieste e le necessità delle piccole e medie imprese che contribuiscono in maniera determinante allo sviluppo economico di quest’area turistica attraverso un raccordo capillare con tutte le categorie e una costante opera di confronto interno.Fondamentale, per il rilancio del turismo, è l’integrazione territoriale. Dobbiamo ragio-nare nell’ottica del Brand Romagna per affer-mare le straordinarie potenzialità di questa parte d’Italia vocata al buon vivere e all’ospi-talità, peculiarità che può contraddistinguer-ci non solo dentro i confini nazionali, ma nel mondo. Nella foto il porto canale di Cesenatico.

LE PROPOSTE DELL’UNIONE PROVINCIALE CONFCOMMERCIO DI FORLÌ-CESENA

Il turismo è il nostro petrolio ma va trivellato bene