ARMENIA 29 settembre 10 ottobre 2019 - Celeber · 2020. 1. 16. · ARMENIA 29 settembre – 10...

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ARMENIA 29 settembre 10 ottobre 2019 Ai piedi dell’Ararat, il monte biblico su cui si posò l’Arca di Noè dopo il Diluvio, si estendeva la Grande Armenia. Terra feconda, ricca di storia, di insediamenti antichi, di paesaggi incantevoli e di architetture scenografiche nonché strutturalmente affascinanti. L’Armenia fu tra le prime regioni ad essere cristianizzata con la proclamazione nel 301 d.C. del cristianesimo religione di stato. Cento anni dopo, intorno al 405 Mesrop Mashtots creò l’alfabeto armeno per tradurre la Bibbia. Una potente coesione culturale, religiosa ed identitaria generata dalla diffusione della scrittura accompagnò gli Armeni - sottoposti all’autorità dell’Impero Bizantino o di altre potenze straniere - sino al IX secolo, quando una serie di principi armeni riuscì ad affermare la propria autonomia, saldandosi progressivamente agli interessi degli Occidentali che via via stavano raggiungendo il Medio Oriente. Con l’arrivo dei crociati nacquero dinastie miste e la presenza di mercanti armeni nei porti e nelle città europee aumentò considerevolmente. L’architettura armena raggiunse l’apogeo della sua bellezza e della sua eleganza, mentre alcune competenze tecniche migrarono verso Occidente. Scambi fecondi proseguirono e si intensificarono nei secoli successivi, si pensi all’importanza che rivestì il monastero di San Lazzaro degli Armeni nella laguna veneziana. La “civiltà della pietra” capace di usare e trasformare sassi in manufatti spettacolari era anche la civiltà dei manoscritti miniati di ineguagliabile bellezza e la civiltà dei tappeti, i cui disegni riportano ad un universo di simboli ancestrali. Una cultura e una società aperta agli scambi, posta sugli assi commerciali tra est ed ovest, nord e sud, martoriata nel Novecento - il secolo dei genocidi - da una triste persecuzione a suo danno. Il ricco bagaglio di questa stratificazione complessa ed affascinate sarà oggetto del nostro viaggio, che non trascurerà aspetti paesaggistici ed ambientali proponendo facili passeggiate ed escursioni. Partenze da Genova e Milano

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  • ARMENIA

    29 settembre – 10 ottobre 2019

    Ai piedi dell’Ararat, il monte biblico su cui si posò l’Arca di Noè dopo il Diluvio, si estendeva la Grande Armenia. Terra feconda, ricca di storia, di insediamenti antichi, di paesaggi incantevoli e di architetture scenografiche nonché strutturalmente affascinanti. L’Armenia fu tra le prime regioni ad essere cristianizzata con la proclamazione nel 301 d.C. del cristianesimo religione di stato. Cento anni dopo, intorno al 405 Mesrop Mashtots creò l’alfabeto armeno per tradurre la Bibbia. Una potente coesione culturale, religiosa ed identitaria generata dalla diffusione della scrittura accompagnò gli Armeni - sottoposti all’autorità dell’Impero Bizantino o di altre potenze straniere - sino al IX secolo, quando una serie di principi armeni riuscì ad affermare la propria autonomia, saldandosi progressivamente agli interessi degli Occidentali che via via stavano raggiungendo il Medio Oriente. Con l’arrivo dei crociati nacquero dinastie miste e la presenza di mercanti armeni nei porti e nelle città europee aumentò considerevolmente. L’architettura armena raggiunse l’apogeo della sua bellezza e della sua eleganza, mentre alcune competenze tecniche migrarono verso Occidente. Scambi fecondi proseguirono e si intensificarono nei secoli successivi, si pensi all’importanza che rivestì il monastero di San Lazzaro degli Armeni nella laguna veneziana. La “civiltà della pietra” capace di usare e trasformare sassi in manufatti spettacolari era anche la civiltà dei manoscritti miniati di ineguagliabile bellezza e la civiltà dei tappeti, i cui disegni riportano ad un universo di simboli ancestrali.

    Una cultura e una società aperta agli scambi, posta sugli assi commerciali tra est ed ovest, nord e sud, martoriata nel Novecento - il secolo dei genocidi - da una triste persecuzione a suo danno.

    Il ricco bagaglio di questa stratificazione complessa ed affascinate sarà oggetto del nostro viaggio, che non trascurerà aspetti paesaggistici ed ambientali proponendo facili passeggiate ed escursioni.

    Partenze da Genova e Milano

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    1° giorno, domenica 29 settembre Da Genova/Milano a Yerevan

    Partenza da Genova con bus riservato, pranzo in autogrill, e arrivo a Malpensa. Appuntamento con coloro che arrivano da Milano presso i banchi partenza volo a Malpensa Partenza per volo OS514 in partenza alla 17.40 per Vienna, con arrivo alle 19.101. Partenza da Vienna con volo OS641 alle 22.35 e arrivo a Yerevan alle 3.45 ora locale. Trasferimento in hotel nel centro di Yerevan. Sistemazione e riposo. 2° giorno, lunedì 30 settembre Yerevan e la storia dell’Armenia

    Mattinata di riposo. Brunch. Incontro con la guida locale e breve escursione in centro città – dal Teatro dell’Opera alla Piazza della Repubblica visita al Museo Statale di Storia: fondato nel 1919 raccoglie più di 40.000 reperti che illustrano la storia archeologica, etnografica, culturale e materiale dei territori armeni e la straordinaria ricchezza e complessità che ivi si è sviluppata nel corso dei millenni. Tour panoramico della città con sosta presso il monumento Mair Hayastan, la Madre dell’Armenia dal quale si gode una bellissima vista sulla città. Cena e pernottamento in hotel.

    1 Si è volutamente scelto di attendere circa tre ore a Vienna la coincidenza per Yerevan perché altre opzioni di volo non garantivano tempi sufficienti tra un volo e un altro. Non è stato possibile, nonostante sia stata a lungo ricercata, una opzione di volo per gruppo con volo diurno.

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    3° giorno, martedì 1ottobre Yerevan: ’’Cascade’’ – Matenadaran. Echmiatsin - Yerevan

    Colazione. Visita al parco Cascade, frutto di interventi di urbanizzazione contemporanea in cui sono esposte opere d'arte di Botero, Plensa, Flanagan e molti altri autori. Passeggiata nel parco, dalla sommità del quale il panorama sulla città è veramente unico. E’ poi la volta del Museo Matenadaran, ove sono custoditi antichi e preziosi manoscritti di arte e scienza, secondo differenti scuole di miniatura e decoro, attive a partire dal medioevo. Partenza per Echmiadzin.

    Pranzo in ristorante. Visita delle rovine del grandioso tempio di Zvartnoz eretto nel VII sec. e al complesso di Echmiadzin, la “Santa sede” della chiesa apostolica armena, principale cattedrale degli armeni, fondata da San Gregorio l’Illuminatore all’inizio del IV secolo. Entrambi i siti sono inseriti nel Patrimonio Unesco. Rientro in hotel. Cena in ristorante. Pernottamento.

    4° giorno, mercoledì 2 ottobre Yerevan – Monte Aragats – Degher – Byurakan – Talin – Dashtadem – Gyumri

    Colazione. Partenza verso la regione di Aragatsotn, che si trova ai piedi del monte Aragats, la vetta più alta della repubblica armena (4095 m). Sosta lungo la strada per vedere il canyon del fiume Kasakh, una profonda gola stratificata.

    Si prosegue per la fortezza di Amberd (2300 m), costruita sul pendio del monte Aragats. Si tratta di un sito di frequentazione già preistorica più volte ricostruito in grandi blocchi di basalto. La fortezza aveva in origine una funzione di difesa: la popolazione dei villaggi vicini trovava qui rifugio dagli attacchi dei nemici. Partenza per Byurakan, sosta per una breve passeggiata per il monastero di Degher. Pranzo in una casa privata a Byurakan.

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    Raggiungiamo Talin. Visita del villaggio di Dashtadem dove - tra le case moderne - sorge la fortezza medioevale di Dashtadem, arcaico luogo di sosta per le carovane. Escursione nel territorio della fortezza. Arrivo a Gyumri, le seconda città dell'Armenia. Sistemazione in albergo. Cena in tipico locale. Pernottamento. 5° giorno, giovedì 3 ottobre Gyumri – Stepanavan – Lori Berd - Odzun - Haghpat

    Partenza per la regione di Lori. Proseguimento verso Stepanavan per visitare il famoso Dendropark con facile trekking nel parco. Il dendropark è stato il primo giardino botanico in Armenia, fondato nel 1931 occupa circa 35 ettari di territorio sul quale è distribuita una innumerevole quantità di specie botaniche. Ci spostiamo a Lori Berd (Fortezza di Lori), in quella che nel medioevo era una delle più grandi cittadelle dell’Armenia. Si prosegue per Odzun, pranzo in ristorante locale e visita alla basilica cupolata del VI sec. Partenza per il villaggio e il monastero di Haghpat (X/XIII sec.) patrimonio mondiale Unesco. Sistemazione in albergo a Haghpat. Il villaggio si trova su un altopiano disseminato da profonde “crepe” formate da fiumi, come il canyon del fiume Debed. Il monastero fu fondato nel 976, per volere della regina Khosrovanush, moglie del re Ashot III, che fece costruire una chiesa intitolata alla Santa Croce (Sourb Nshan). La costruzione fu completata nel 991 dai due figli, il re Smbat II e il principe Gurgen. Il progetto fu supervisionato dall'architetto armeno Trdat. Probabilmente la chiesa fu costruita dove in passato sorgeva un tempio pagano. Gli scavi archeologici nel territorio hanno portato alla luce tracce della presenza dell'uomo nell'età del bronzo e in era paleolitica. Cena e pernottamento. 6° giorno, venerdì 4 ottobre Haghpat – Kobayr - Dilijan – Dzukhtak Vank – Haghartsin - Lago Sevan - Tsakhkadzor

    Colazione in albergo. Siamo ancora nella regione di Lori in cui la natura è perfettamente in armonia con i monumenti medievali e le testimonianze architettoniche. Sosta presso Kober. Escursione per Kobayr per la visita al monastero arricchito da affreschi, situato nel mezzo di un bosco e circondato da panorama. (circa un’ora di escursione, 100 m dislivello). Partenza per la regione di Tavush.

    Arrivo a Dilidjan nota zona di villeggiatura coperta da foreste e colline verdeggianti. La cittadina si allarga sugli altopiani terrazzati circondata dalle catene montuose del Bazum e Pambak. Un grande valore per la storia del popolo armeno rappresentano

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    anche i monumenti situati in questa zona come il monastero di Dzukhtak Vanq costruito in mezzo al bosco. (escursione verso il monastero 30 minuti di andata e ritorno).

    Pranzo in ristorante locale e visita al centro storico. Partenza verso il lago Sevan situato a 1900 metri di altitudine. Sevan rappresenta sicuramente uno dei punti più belli e panoramici dell’Armenia. Visita al monastero Sevanavank (IX secolo) sulla penisola. La penisola, con due chiese del monastero che la dominano offre una notevole vista panoramica. Arrivo a Tsakhkadzor e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento. 7° giorno, sabato 5 ottobre Tsakhkadzor – Noratus – Passo Vardenyac – Yeghagis - Hermon

    Colazione in hotel. Raggiungiamo Tsakhkadzor ossia la gola dei fiori, famoso centro sciistico e di villeggiatura, già tenuta di caccia dei re armeni. Visita del monastero di Kecharis (X –XII secc.): salita con seggiovia al monte Tsaghkuniats. Partenza verso Noratus, piccolo villaggio sulle sponde del lago, il cui cimitero è disseminato di Khachcar, le

    croci di pietra. Pranzo. Proseguimento per la regione di Vayotz Dzor, attraversando il passo di Vardenyants a 2441m di altitudine. Visita del caravanserraglio. Partenza per il villaggio Yeghegis; escursione nel villaggio (2 km, 100 m dislivello) e visita alla chiesa di Zorats e al cimitero ebraico del 13° secolo. Partenza per Hermon, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

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    8° giorno, domenica 6 ottobre Hermon - Smbataberd - Karahunje - Sisian (oppure Goris)

    Colazione. Escursione verso la splendida fortezza di Smbataberd che si trova sulla collina tra i villaggi Yeghegis e Artabuinq. (circa 3 ore e mezza di escursione, 7 km a/r 250 m dislivello). Pranzo e partenza per la regione di Syunik.

    Nei pressi di Sisian visita dell’antico osservatorio astronomico composto dai menhir di diverse dimensioni messi in ordine ed unendo in centro formando un cerchio con il dolmen in centro. Escursione nel sito. Sistemazione in hotel a Sisian o a Goris. Cena e pernottamento.

    9° giorno, lunedì 7 ottobre Sisian (Goris) – Khndozoresk - Ponte del Diavolo - Tatevi Anapar - Tatev – Sisian (Goris)

    Colazione. Trasferimento verso l’Old Khndozoresk, un villaggio scavato nella roccia. Escursione attraverso la gola del Khndozores, (4 km a/r. 150 metri dislivello). Trasferimento al villaggio di Halidzor. Pranzo e visita del monastero di Tatev. Si prende la cabinovia “Le ali di Tatev” inaugurata nel 2010 che attraversa la valle e permette di raggiungere il monastero di Tatev in soli 15 minuti. Il

    monastero fortificato domina la gola del Vorotan da una posizione ben protetta. È stato per secoli la sede del vescovato di Syunik e un centro di insegnamento. Fu una delle più autorevoli università e la sua biblioteca diventò famosa in tutto l’Oriente. Escursione nel territorio del monastero. Cena e pernottamento in Sisian o a Goris.

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    10° giorno, martedì 8 ottobre Sisian (Goris) - Noravank - Khor Virap - Yerevan

    Colazione in hotel. Proseguimento per Noravank. Visita del complesso monastico di Noravank situato in fondo di un canyon lungo 8 km Partenza per la regione di Ararat. Pranzo in un ristorante locale. Visita al monastero di Khor Virap, famoso luogo di pellegrinaggi dove si trova la cella sotterranea del Santo Gregorio Illuminatore imprigionato dal re Tiridate per ben 13 anni e liberatosi per convertire l’Armenia al Cristianesimo nel 301 d.C. Dal monastero, situato in cima a un colle sulla fertile piana, si gode una splendida vista del biblico Monte Ararat. Rientro a Yerevan, cena e pernottamento in hotel.

    11° giorno, mercoledì 9 ottobre Yerevan - Garni - Geghard - Yerevan

    Colazione in hotel. Partenza per la regione di Kotayk e per il villaggio di Garni, antica residenza estiva dei reali armeni. Visita al tempio pagano di Garni, ai resti della muraglia difensiva del III secolo a.C. e delle terme decorate con mosaici. Proseguimento per la visita al monastero semirupestre di Geghard (IV-XIII secc.) situato in uno spettacolare canyon del fiume Azat: Geghard, significa "il monastero della lancia", con riferimento alla lancia che ferì Cristo durante la crocifissione, che secondo la leggenda sarebbe stata portata in Armenia dall'apostolo Taddeo e conservata nel monastero insieme a molte altre reliquie. Oggi è esposta nella città di Echmiadzin. Concerto del coro “Luys” presso il monastero. Pranzo in un locale tipico con dimostrazione della preparazione del pane tradizionale lavash. Rientro a Yerevan. Al termine omaggio al complesso commemorativo sulla Collina delle Rondini dedicato al Genocidio degli armeni (Medz Yeghern - grande crimine). Tempo libero. Visita alla manifattura dei tappeti Megerian. La cena d’arrivederci si svolgerà nello showroom di Megerian. Rientro in hotel per riposo e preparazione al viaggio di rientro. 12° giorno, ottobre Yerevan – Milano/Genova

    Ore 4.40 partenza volo OS642 per Vienna, con arrivo a Vienna (ora locale) 6.30 Partenza da Vienna alle 8.40 con volo OS507 e arrivo a Milano Malpensa alle 10.05

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    Rientro a Genova con bus riservato.

    PARTENZA BUS GENOVA Ħ GE - Piazza della Vittoria lato Inps, ore 12.00 Ħ Ge - Stazione Ferroviaria Principe, ore 12.10

    QUOTA DI PARTECIPAZIONE

    euro 2.180 gruppo minimo 20 paganti

    Prenotazione immediata sino ad esaurimento posti disponibili, acconto euro 600

    Iscrizione NON oltre il 15 luglio

    Saldo completo entro 5 settembre 2019

    Comprende • viaggio in pullman a/r Genova/Malpensa • voli aerei a/r Malpensa/Yerevan • bus riservato e spostamenti per tutta la durata del viaggio in Armenia • impianti di risalita ove previsti durante le escursioni • sistemazione in camera a due letti in hotel **** a Yerevan centro città • sistemazione in camera a due letti in hotel ***/**** in altre località • colazioni in hotel, pranzi e cene in hotel o ristorante come da programma, per tutto il viaggio (pensione completa). • acqua, caffè e the ai pasti. • accompagnatore locale parlante italiano per tutta la durata del viaggio • illustrazioni storico - artistiche e culturali a cura di Flavia Cellerino • tutti gli ingressi e le attività proposte nel programma • sistema di microfonaggio • polizza assicurativa “medico-bagaglio-annullamento” •La quota non comprende le bevande (tipo aranciata, coca-cola) e gli alcolici, gli extra in genere, le mance. Il pasto in autogrill del 29 settembre

    I SUPPLEMENTI: sistemazione in camera singola euro 280 Organizzazione Tecnica AGENZIA VIAGGI CELEBER srl. Via Boccaccio 4, Milano Tel. 02.45373540, [email protected] [email protected]

    Coordinate Bancarie IBAN IT89O0569601600000018882X00 Specificare Nome e Cognome, Causale ASC ARMENIA codice fiscale e indirizzo.

    mailto:[email protected]

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    Condizioni di viaggio verificabili: http://www.celeber.it/index.php/condizioni/

    NOTE AGGIUNTIVE: • necessario passaporto in corso di validità e comunque con scadenza non inferiore a tre mesi alla data della partenza. • la moneta locale è il dram. Con un euro si hanno circa 530 dram. • In estate, ci sono 2 ore di fuso orario tra Erevan (la Capitale armena) e Roma. Dunque, quando a Roma sono le 12, a Erevan sono le 14. • le prese elettriche sono compatibili con quelle dell'Europa Occidentale, perciò non avrai bisogno di un adattatore. • le temperature sono soggette a notevole escursione termica. Yerevan si trova a circa 960 m slm. Al mattino e alla sera può fare relativamente freddo. Durante la giornata la temperatura può salire notevolmente. • prevedere un piccolo zainetto per portare gli indumenti durante le escursioni. • portare guanti, berretto e cappello per sole. Occhiali da sole. Stick protettivo per labbra (il clima è – generalmente - molto asciutto). • per le escursioni, tutte poco faticose e facili si consigliano scarpe da trekking o scarponcini. Durante la giornata, stante la presenza del bus in appoggio e per i trasferimenti, sarà possibile cambiare le calzature a seconda della necessità. • l’alimentazione armena è varia e ricca di verdure, carni, formaggi. Preghiamo di segnalare in anticipo intolleranze ed allergie. • Il codice internazionale d'Armenia è 374, il codice di Yerevan è 10. • I turisti possono esportare dall'Armenia souvenir, oggetti d'artigianato, brandy, vodka, vino. Se si acquista un tappeto bisogna munirsi di fattura del commerciante, attestante che il tappeto non sia antico, altrimenti bisogna munirsi di un permesso speciale e versare la tassa governativa applicata “per l’esportazione di valori artistici”. • Non sono richieste vaccinazioni. E' consigliabile portare con sé i medicinali personali e un piccolo pronto soccorso (antipiretici, antistaminici e farmaci contro la dissenteria). Meglio bere acqua imbottigliata. • per uso cellulare o smartphone meglio informarsi presso la propria compagnia su condizioni e costi

    http://www.celeber.it/index.php/condizioni/

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    Una antica fiaba armena: C’era una volta un re. Che un giorno ricevette la visita di un messaggero di un paese lontano. Questi, appena giunto, tracciò un cerchio per terra intorno al trono. Il re mandò a chiamare i ministri e i saggi del regno perché gli spiegassero il significato di quel segno, ma nessuno seppe rispondere. Allora ordinò: “Portatemi una persona capace di capire questo disegno, o farò tagliare la testa a tutti!” Gli uomini del re cercarono, cercarono per tutto il paese, finché capitarono in una casa. Sembrava deserta, ma in una culla, che dondolava da sola, videro un bambino addormentato. Anche nella camera accanto dondolava dolcemente una culla …… Sentite, anche voi, questa ninna nanna? È un antico canto armeno …. Gli uomini del re, dopo le stanze delle culle salirono sul tetto dove il grano lavato era stato messo ad asciugare, e un piccolo bastone vi si muoveva sopra, impedendo agli uccelli di beccare i chicchi. Insospettiti scesero al piano di sotto e trovarono un uomo seduto al telaio. Un filo era legato alla matassa e un altro alla spola, cosicché, quando la tirava, i fili andavano e venivano dalle culle e dal bastoncello, facendoli muovere. Era un famoso tessitore, saggio nel lavoro. Gli uomini del re pensarono che nessun altro meglio di lui avrebbe potuto comprendere il disegno del messagger E gli dissero: “Alzati, Fratello tessitore, dobbiamo andare dal re. Un uomo ha disegnato un cerchio intorno al trono, e nessuno riesce a capirne il motivo. Se ci riuscirai, avrai una grossa ricompensa.” Il tessitore rifletté un po’, e prima di avviarsi verso il palazzo reale prese una gallina e due ciàn … i ciàn2 strani oggetti … c’erano una volta… e, in qualche modo, in qualche forma, ci sono ancora adesso… E arriviamo insieme al tessitore al palazzo del re. Il messaggero era ancora lì, seduto in silenzio. Il tessitore prese i due ciàn e glieli gettò davanti; l’altro trasse di tasca un pugno di grano e lo gettò per terra. Il tessitore allora lasciò libera la gallina che in un baleno beccò tutti i chicchi. Appena vide ciò, il messaggero si rimise le babbucce e zitto e cheto se ne andò. Tutto si è sciolto nel silenzio… Il re chiese al nostro tessitore cosa fosse successo. Il saggio uomo spiegò: “Il messaggero ha disegnato un cerchio intorno al trono per dire che il loro re sarebbe venuto e sottomettere il nostro. E io gli ho lanciato i ciàn per fargli capire che la loro potenza è niente in confronto alla nostra. Lui ha gettato il grano, a sottintendere che innumerevoli sono le loro truppe; e io ho liberato la gallina che ha beccato i chicchi, per dirgli che uno dei nostri uomini ne uccide cento dei loro”. Il re rese grandi onori al tessitore, e avrebbe voluto farlo ministro di corte, ma lui rifiutò: “Sono fiero d’essere tessitore!” – esclamò –“L’unico mio desiderio, lunga vita al re, è che il calzolaio e il tessitore siano considerati alla stregua degli altri uomini, e che

    2 Piccoli dadi fatti di osso di pecora

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    il re sappia come tra i suoi sudditi può talvolta trovare persone migliori dei suoi visir o dei suoi ministri.”

    Bibliografia: Alberto Elli, Armenia. Arte, storia e itinerari della più antica nazione cristiana, Edizione Terra Santa, (€ 28,00) Maria Immacolata Macioti, Genocidi e stermini di massa. Il novecento a confronto, Guida Editore, (€ 20,00) Antonia Arslan, La bellezza sia con te, Rizzoli (€ 17,00)

    A cura di Aldo Ferrari e Carlo Frappi, “Armenia, Caucaso e Asia Centrale Ricerche

    2018″, Edizioni Cà Foscari di Venezia Siobhan Nash Marshall, “I Peccati dei Padri. Negazionismo turco e genocidio armeno”, Ed. Guerini, (€ 24,00)

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    Bruno Scapini, Operazione Akhtamar, Ed. Albatros, (€ 15,90) A cura di K. J. Boloyan, Il genocidio armeno 1915. Nel pensiero degli intellettuali arabi siriani, Ed. Radice Future (€ 14,00) Letizia Leonardi, Kevork Orfalian Il chicco acre della melagrana, Edizioni Divina follia (€ 19,50) Pierpaolo Faggi, L’albicocco, la vite, il melograno. A piedi attraverso l’Armenia, Guerini (€ 14,00) AA.VV., L’enigma dell’alfabeto armeno tra visione e realtà, Aracne editrice, (€ 12,00) Autori Vari, Benedici questa croce di spighe…, Antologia di scrittori armeni vittime del Genocidio, Ares Editore, (€ 18,00) Gregorio Zovighian. Storia del Karabagh. Dall’antichità fino all’indipendenza, Nuova Prhomos (€ 40,00) Arslan Antonia, Berti Francesco, De Stefani Paolo (a cura di) Il Paese perduto. A cent’anni dal genocidio armeno, Guerini e Associati Editore (€ 32,00) Pietro Kuciukian, I disobbedienti. Viaggio tra i giusti ottomani del genocidio armeno, Guerini e Associati Editore (€ 19,50) Antonia Arslan, «Lettera a una ragazza in Turchia», Rizzoli, (€ 15,00) Aldo Ferrari, Armenia. Una cristianità di frontiera, Il Cerchio (€ 18,00) Aline Ohanesian, Raccontami dei fiori di gelso, Garzanti Editore (€ 14,35) Valentina Vartui Karakhanian/Omar Viganò, La Santa Sede e lo sterminio degli armeni nell’Impero Ottomano, Guerini e Associati (€ 25,50) Henry Barby, Nella terra del terrore, LB Edizioni (€ 15,00) Diego Romeo, La Melodia salvò il popolo, David E Matthaus Editore (€ 14,90) Autori Vari, A cent’anni dal genocidio armeno, Skira Editore (€ 17,00) Aldo Ferrari, Quando il Caucaso incontrò la Russia, Edizioni Guerini e Associati (€ 16,00). Letizia Leonardi (Traduzione a cura), Mayrig di Henri Verneuil, Edizioni Divinafollia Arthur Alexanian, Il bambino e i venti d’Armenia, Ibiskos Ulivieri, (€10,20) Del Valle Alexandre, Perché la Turchia non può entrare in Europa, Edizioni Guerini e Associati (€ 22,50). Guido Airoldi, Vendetta Armena, Aletti Editore (€ 14,00) William Saroyan, Il mio nome è Aram, Delmiglio editore (€ 15,00) Cemal Hasan, “1915: Genocidio Armeno” Ed. Guerini e Associati (€24,50) Aylisli Akram, “Sogni di pietra“ Ed. Guerini e Associati (€ 12,50) Marco Cesario, Sansur: censura, giornalismo in Turchia, biancaevolta edizioni (€16,00) Sona Haroutyunian, Il tema del Genocidio Armeno nella letteratura Italiana, Yerevan State University Press, Aldo Ferrari e Erica Ianiro (a cura di) Dal Paleolitico al Genocidio Armeno. Ricerche su Caucaso e Asia Centrale, Edizioni Ca’ Foscari, Venezia Pinar Selek, La maschera della verità, Fandango Editore (pagg. 96, €13,50) Alessandro Litta Modignani (a cura di) Haigaz chiamava: Mikael…Mikael… Armenia 1915 Una testimonianza, Libri liberi (€ 16,00) Martina Corgnati, Ugo Volli (a cura di), Il genocidio infinito, Guerini e Ass. (pagg. 206, € 18,50)