Aria Nuova dicembre 2013, pag. Aria Nuova n15... · per farlo crescere e vivere. La prima è che...

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Aria Nuova dicembre 2013, pag. 1 Nuovo Oratorio: un'ottima notizia! L’inaugurazione del nuovo O- ratorio, avvenuta in occasione della festa di Sant’Evasio, è la più bella notizia per Bizzarone del 2013. Per me e per molti della mia età, l’oratorio è stato importan- tissimo. E’ stato uno dei luoghi formativi che più ci hanno fatto crescere. In modo particolare, di due cose sono grato all’Oratorio e, soprattutto, alle persone che lo hanno avviato, a don Giorgio, ma anche a tutti coloro che hanno dato il loro contributo per farlo crescere e vivere. La prima è che davvero è sta- to per me un LabOratorio (come era stato definito), cioè un posto dove si poteva speri- mentare, dove ti era data la possibilità di mettere in pratica tutte le idee che pensavi sa- rebbero potute essere utili e divertenti. Penso ai teatri, ai carri di car- nevale, ai cineforum, ai pelle- grinaggi in bici. La parola d’ordine era “Proviamo!” La seconda cosa, è che ci ha fatto sentire parte di una fami- glia allargata, di una comunità. E’ lì che ci siamo sentiti davve- ro bizzaronesi: non per il sem- plice fatto di abitare a Bizzaro- ne, ma per essere parte di un gruppo di persone che insieme potevano fare grandi cose. E non ci si fermava lì. Dall’Oratorio si partiva alla scoperta del resto del paese. Non era poi così strano ritro- varsi ad essere soci pratica- mente di tutte le associazioni. Mi ricordo quando abbiamo “invaso” il gruppo degli avisini per lavorare alla festa dell’Assunta. E facendo, si im- parava. Ad esempio, io ho im- parato a compilare gli assegni pagando i fornitori della festa! Era toccato a me fare il cas- siere. Ma io non avevo nem- meno un conto corrente. Per cui, il primo assegno che ho firmato serviva a spendere sol- di non miei! Adesso che i frequentatori dell’Oratorio iniziano ad esse- re i compagni di quelle espe- rienze, fa davvero piacere che abbiano a disposizione una nuova struttura. E’ l’opportunità per sperimentare nuove attività, nuovi progetti, per dare a Bizzarone una boc- cata d’aria fresca. Bizzarone, tutto intero, ne trar- rà un gran beneficio. Una nuo- va spinta vitale. Ed è questa davvero un’ottima notizia. Paolo Crugnola Aria Nuova FOGLIO DI INFORMAZIONE DEL GRUPPO “PROGETTO BIZZARONEwww.progettobizzarone.com Editoriale Natale 2013 Certo, ci sono stati importanti successi, ma il 2013 per noi di Progetto Bizzarone è stato so- prattutto un anno triste. Ci manca Filippo. Con l’avvicinarsi del Natale, la tristezza chiede di essere con- solata con un po’ di senso, con un po’ di speranza. Se possibi- le. Per chi crede, quel Bambino così semplice che nasce in una stalla è una fonte di speranza. Ci dice: “Abbiate fiducia: nono- stante tutto, un senso c’è.” Ed è un senso che parla di a- more, di serenità, di solidarie- tà. Parla di quelle cose che ri- scopriamo in tutta la loro im- portanza e in tutta la loro pia- cevolezza soprattutto nei mo- menti più difficili. Per questo, gli auguri che ci scambiamo quest’anno sono ancora più sinceri, ancora più intimi: che il Natale sia l’occasione per stringersi insie- me, per ricordarci l’un l’altro che una speranza c’è. Come ha detto papa Francesco all’inizio dell’Avvento, “scommettiamo sulla speran- za”. Buon Natale e buon Anno nuovo a tutti Voi!

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Aria Nuova — dicembre 2013, pag. 1

Nuovo Oratorio: un'ottima notizia! L’inaugurazione del nuovo O-ratorio, avvenuta in occasione della festa di Sant’Evasio, è la più bella notizia per Bizzarone del 2013. Per me e per molti della mia età, l’oratorio è stato importan-tissimo. E’ stato uno dei luoghi formativi che più ci hanno fatto crescere. In modo particolare, di due cose sono grato all’Oratorio e, soprattutto, alle persone che lo hanno avviato, a don Giorgio, ma anche a tutti coloro che hanno dato il loro contributo per farlo crescere e vivere. La prima è che davvero è sta-to per me un LabOratorio (come era stato definito), cioè un posto dove si poteva speri-mentare, dove ti era data la possibilità di mettere in pratica tutte le idee che pensavi sa-rebbero potute essere utili e divertenti. Penso ai teatri, ai carri di car-nevale, ai cineforum, ai pelle-grinaggi in bici. La parola d’ordine era “Proviamo!” La seconda cosa, è che ci ha fatto sentire parte di una fami-glia allargata, di una comunità. E’ lì che ci siamo sentiti davve-ro bizzaronesi: non per il sem-plice fatto di abitare a Bizzaro-ne, ma per essere parte di un gruppo di persone che insieme potevano fare grandi cose.

E non ci si fermava lì. Dall’Oratorio si partiva alla scoperta del resto del paese. Non era poi così strano ritro-varsi ad essere soci pratica-mente di tutte le associazioni. Mi ricordo quando abbiamo “invaso” il gruppo degli avisini per lavorare alla festa dell’Assunta. E facendo, si im-parava. Ad esempio, io ho im-parato a compilare gli assegni pagando i fornitori della festa! Era toccato a me fare il cas-siere. Ma io non avevo nem-meno un conto corrente. Per cui, il primo assegno che ho firmato serviva a spendere sol-di non miei! Adesso che i frequentatori dell’Oratorio iniziano ad esse-re i compagni di quelle espe-rienze, fa davvero piacere che abbiano a disposizione una n u o v a s t r u t t u r a . E ’ l’opportunità per sperimentare nuove attività, nuovi progetti, per dare a Bizzarone una boc-cata d’aria fresca. Bizzarone, tutto intero, ne trar-rà un gran beneficio. Una nuo-va spinta vitale. Ed è questa davvero un’ottima notizia. Paolo Crugnola

Aria Nuova FOGLIO DI INFORMAZIONE DEL GRUPPO

“PROGETTO BIZZARONE” www.progettobizzarone.com

Editoriale

Natale 2013

Certo, ci sono stati importanti successi, ma il 2013 per noi di Progetto Bizzarone è stato so-prattutto un anno triste.

Ci manca Filippo.

Con l’avvicinarsi del Natale, la tristezza chiede di essere con-solata con un po’ di senso, con un po’ di speranza. Se possibi-le.

Per chi crede, quel Bambino così semplice che nasce in una stalla è una fonte di speranza. Ci dice: “Abbiate fiducia: nono-stante tutto, un senso c’è.”

Ed è un senso che parla di a-

more, di serenità, di solidarie-tà. Parla di quelle cose che ri-scopriamo in tutta la loro im-portanza e in tutta la loro pia-cevolezza soprattutto nei mo-menti più difficili.

Per questo, gli auguri che ci scambiamo quest’anno sono ancora più sinceri, ancora più intimi: che il Natale sia l’occasione per stringersi insie-me, per ricordarci l’un l’altro che una speranza c’è.

Come ha detto papa Francesco a l l ’ i n i z i o d e l l ’ A v ve n t o , “scommettiamo sulla speran-za”.

Buon Natale e buon Anno nuovo a tutti Voi!

Aria Nuova — dicembre 2013, pag. 2

Rinaldin news

L’allora consigliere regionale Gianluca Rinal-din dichiarò, qualche anno fa, che Progetto Bizzarone faceva un’opposizione sterile. L’ottobre scorso è stato condannato dalla Corte d’Appello per falso e truffa. Ma non è stata questa la falsità raccontata dall’ex enfant prodige faloppiese che gli è co-stata 2 anni e 9 mesi di galera, 90 giorni in più rispetto alla sentenza di primo grado. La truffa si riferisce a 28.644 Euro di rimborsi spese regionali, il falso per aver omesso di dichiara-

re finanziamenti a suo favore nella campagna elettorale del 2005. Quella che è stata l’icona politica dell’amministrazione Bertocchi è sparita dalle strade bizzaronesi. Non è più strategico. Noi che non siamo né forcaioli né complottisti, continuiamo a seguire le sue vicende proces-suali nel rispetto della presunzione d’innocenza e dello stato di diritto. Gianluca si era occupato di noi, noi adesso facciamo al-trettanto. O.P.

Qualche giorno fa sono state pubblicate le boz-ze dei documenti che compongono il Piano di Governo del Territorio (PGT), il documento di

pianificazione urbanistica che sostituisce il vec-chio piano regolatore.

Come minoranza abbiamo iniziato a studiare i documenti, anche con l'aiuto di incontri con il progettista che li ha preparati, l'arch. Amadeo. Non si tratta di cose facili, anche perché cam-biano sostanzialmente le regole rispetto al siste-ma di pianificazione urbanistica precedente.

Rispetto ad oggi, ci sono cambi di destinazione d'uso di alcuni terreni che vanno attentamente valutati. Ci sono anche nuovi meccanismi che toccano i valori immobiliari: ad esempio, si in-troduce un sistema di perequazione urbanistica che dovrebbe fare in modo che i proprietari dei terreni su cui verranno realizzati nuove infra-strutture pubbliche (ad esempio, nuovi parcheg-gi) possano avere gli stessi benefici economici degli altri.

Cambiamenti non da poco, quindi. Cambiamenti che richiedono un adeguato studio per capire come le nuove regole incideranno sulle decisioni e sui comportamenti delle persone. Ad esempio, ci sono meccanismi efficaci per promuovere la riqualificazione del centro del paese? Le regole

assicurano la giusta attenzione a che Bizza-rone diventi più bello, più sostenibile, più vi-vibile?

Con tanta amarezza (e un po' di rabbia - inutile negarlo!- ) abbiamo subìto la decisio-ne della maggioranza di scrivere un docu-mento tanto importante per il futuro del pa-

ese a "porte chiuse", senza istituire una com-missione consiliare e nemmeno una qualche al-tra forma di coinvolgimento.

Tutta questa segretezza ci fa un po' temere. Speriamo che sia solo frutto di un atteggiamen-to un po' capriccioso e non della volontà di na-scondere qualche scelta poco difendibile.

Comunque, adesso i documenti ci sono e si po-tranno analizzare con tutta calma (speriamo!) per valutare ogni singolo punto.

Vista l'importanza del PGT abbiamo pensato di organizzare due serate pubbliche per raccoglie-re anche l'opinione dei cittadini di Bizzarone e analizzare insieme le nuove regole (più teste funzionano meglio che una sola!).

Le due serate si terranno presso la sala del Consiglio Comunale e le date verranno comuni-cate nei prossimi giorni.

Insieme potremo anche definire eventuali os-servazioni da sottoporre al Consiglio Comunale

nel corso dell'iter di approvazione del PGT.

Insomma, dopo anni in cui è rimasto chiuso nel-le segrete stanze del potere, è giunto il momen-to di sapere che cosa prevede questo PGT e ca-pire che futuro riserva ai bizzaronesi. Scopria-molo insieme. P.C.

PGT documento a “porte chiuse” Pubblicata la bozza dei documenti

Aria Nuova — dicembre 2013, pag. 3

Il 1 dicembre si è tenuto a Faloppio, Rona-go, e Uggiate Trevano il referendum, nel quale si chiedeva alla gente se queste tre comunità debbano o meno convergere in un’unica amministrazione municipale.

Il parere popolare è la via più diretta e de-mocratica per stabilire se una cosa di que-sto tipo è giusta o sbagliata.

La consultazione ha dato un esito parzial-mente contraddittorio. È vero che global-mente hanno prevalso i SI alla fusione, è altresì vero che gli stessi SI sono stati mag-gioritari in due comuni su tre, ma tra i rona-ghesi ha vinto il NO! A questo punto decide-rà la regione Lombardia quale strada per-correre.

Cos’è accaduto a Bizzarone in quella data? Assolutamente niente.

Perché da noi nella scorsa primavera il sin-daco Bertocchi, nel corso di un Consiglio Comunale, con una giravolta di 180°, ha stabilito che Bizzarone rimanesse solo. Non sarebbe cambiato un bel niente, rinnegando quanto da lui dichiarato appena pochi giorni prima, quando aveva detto che il nostro centro si sarebbe adeguato alle procedure decise delle restanti comunità facenti parte di Terre di frontiera (che avevano pochi gior-ni prima indicato la via maestra del referen-dum), come concordato con gli altri primi cittadini. Ovviamente la decisione del Guido è stata condivisa da molti consiglieri di mag-gioranza, figure che a volte confidano agli amici di sentirsi distrutte fisicamente dalla partecipazione alle riunioni consiliari alla faccia della passione politica e dall’aver cu-ra della cosa pubblica, unico motore che li avrebbe dovuto spingere a candidarsi ed a sedersi su quei banchi.

Non vi annoieremo con le motivazioni ad-

dotte allora per il colpo di scena, sono tecni-cismi politici tipicamente nostrani, parole con le quali si può spiegare tutto, ma anche il contrario di tutto, virtuosismi dove il tutto giusto può diventare tutto sbagliato in di-scorsi pieni di retorica ma scarsi di contenu-ti.

Qualcuno vicino al sindaco ha recentemen-te confessato che il motivo ufficioso ma rea-le del Niet Brezneviano (il NO di stampo so-vietico) fosse l’aver subodorato che questa era la volontà della gente.

Il falso pretesto lontano anni luce dalla de-mocrazia partecipata, nascondeva la vera motivazione: la paura di perdere il cadreghi-no. Quando poi Progetto Bizzarone a quei tempi ebbe raggiunto un accordo con le al-tre amministrazioni affinché i proventi otte-nuti recentemente dal nostro Comune, rima-nessero a disposizione per opere concer-nenti il nostro territorio, apriti cielo, uno smacco così non poteva non causare rea-zioni.

Ma aldilà di queste considerazioni, rimane un dato di fondo: a Faloppio, a Ronago e ad Uggiate ha deciso il popolo sovrano. Ogni singolo individuo ha democraticamente e-spresso la sua preferenza sul riunire alcuni paesi in un unico nuovo soggetto municipa-le oppure restare nello stato attuale. A Biz-zarone una sola persona lo ha fatto per tutti: “Caro bizzaronese, comunque tu la pensi, io, Guido Bertocchi, decido per te su quello che è o non è giusto.

Viene naturale l’accostamento tra il compor-tamento di chi detta legge a Bizza con una battuta fatta qualche giorno fa da Alessan-dra Mussolini in Senato rivolgendosi ad ex colleghi di partito, li chiamò: “Poltronisti”. Ma non è questo il paragone che noi conside-riamo calzante né che ci piace.

Poltronisti o gattopardi?

(Continua a pag. 4)

Aria Nuova — dicembre 2013, pag. 4

(Continua da pag. 3)

Dai consigli comunali...

Consiglio Comunale del 24 settembre 2013

“Ogni tanto si fanno errori nella vita” – Guido Bertocchi sul problema campane

Se qualcuno nei giorni precedenti al Consi-glio Comunale avesse dato un’occhiata al sito del Comune, avrebbe trovato l’ordine del giorno di questa riunione, Progetto Biz-zarone aveva chiesto sulla propria pagina internet che l’Amministrazione provvedesse ad informare la collettività quando si tengo-no gli incontri. Bene così per nostra iniziati-va.

La prima cosa importante di cui si è dibattu-to è stata l’approvazione del regolamento della TARES (in pratica la tassa sui rifiuti), aldilà delle buone intenzioni e dei proclami municipali, i costi per la gente aumenteran-no; inoltre dato che l’imposta appena appro-vata, rischia di morire in culla nel 2014 per i provvedimenti attuati della politica naziona-le, non siamo ottimisti che non ci saranno ulteriori aggravi.

Le tariffe IMU ed addizionale IRPEF, sono state confermate, la prima voce ci vede alli-neati agli altri centri di Terre di Frontiere, la seconda ci trova tristemente in testa, anche se sembra che altri municipi abbiano appor-tato dei ritocchi al rialzo.

L’argomento Approvazione bilancio di previ-sione 2013 ha dato adito ad alcune ruggini tra maggioranza ed opposizione, due gli ar-gomenti incriminati: campane ed ambulatori medici.

Due o tre Consigli fa, sull’argomento cam-pane silenziate, il sindaco aveva giurato e spergiurato che al massimo entro fine luglio

2013 la giunta avrebbe preso provvedimenti risolutivi affinché Bizzarone ritrovasse la sua tradizione sonora; niente di tutto questo, sic-come nel futuro PGT ci si occuperà del te-ma, per ora le buone promesse di Guido Bertocchi sono da considerare carta strac-cia.

Più duro lo scontro tra Bertocchi e Crugnola sui conti relativi agli ambulatori medici di via delle Ginestre, in questa occasione il sinda-co è apparso particolarmente iroso. Il capo-gruppo di Progetto Bizzarone ha chiesto co-me mai l’affitto dei locali comunali in via del-le Ginestre non viene pagato dai dottori specialisti, l’assessore al bilancio e soprat-tutto il primo cittadino, avevano ribattuto che gli stessi contribuiscono monetariamente già con le spese condominiali e queste rap-presentano un attivo nel bilancio dei paga-menti; l’ulteriore osservazione di Paolo che ciò non risponde a qualcosa di logico, ha mandato su tutte le furie il Guido, e lui solo.

Senza far finta di essere gli osservatori neu-trali che non siamo, facciamo un esempio, alzi la mano chi prendendo in locazione un appartamento in centro a Milano, venga poi a sapere che in quel palazzo si pagano solo le spese di condominio e non la pigione, tro-vi la cosa normale e non sia felice di essere trattato economicamente con particolare fa-vore: sarebbe il sogno di ogni inquilino.

Anche la gestione padronale del Bollettino Comunale da parte del Guido e il suo costo

(Continua a pag. 5)

Quello che ci sembra meglio risponda all’atteggiamento tenuto da qualcuno in pa-ese in questo mandato, ma soprattutto in questo ultimo anno, somiglia molto ad una frase pronunciata ne “Il Gattopardo” di Giu-

seppe Tomasi di Lampedusa ed adattata a noi: “Se vogliamo che tutto rimanga come è,

bisogna che tutto rimanga come è”. O.P.

Aria Nuova — dicembre 2013, pag. 5

nel formato patinato, è stato causa di screzi, ma in questo caso “niente di nuovo sul fron-te occidentale”.

Nel finale due argomenti che non hanno di-viso, ma unito le compagini politiche: confe-rimento della cittadinanza onoraria e disca-riche in Svizzera.

Il sindaco ha proposto ed il Consiglio ha ap-provato l’idea di attribuire la cittadinanza o-noraria a Rita Piffaretti ed a Emanuele Cleri-ci; la prima di lontane origini bizzaronesi o-pera da decenni per l’UNICEF, il secondo dirigente scolastico dell’Istituto Comprensi-vo di Uggiate Trevano si è impegnato in pri-ma persona per mantenere la scuola ele-mentare in paese.

Sulla ventilata realizzazione di due discari-che di detriti, entrambe sul territorio della Confederazione ma vicinissime alle case di Bizzarone, sono state presentate due mo-zioni distinte dai gruppi politici rappresentati

in Consiglio, che impegnano la Giunta ad attivarsi per impedirne l’apertura. Per motivi procedurali le due mozioni pur molto simili, non hanno potuto essere accorpate, ma comunque sono state accolte con voto una-nime.

Bizzarone non può permettersi due vicinis-simi depositi di materiali inerti abbandonati, anche perchè di fatto da anni ne subisce già la presenza di uno al suo interno, che inizia in fondo a via Roma e si estende fino all’entrata di Terranera. Scheletri di case in-compiute circondate da erbacce che intristi-scono tutti (anche chi non l’ammette) ed in particolare quei pochi che hanno scelto di viverci accanto.

Il Consiglio si conclude con un interrogazio-ne urgente presentata da Paolo Crugnola per Progetto Bizzarone, ma questa è un’altra storia.

(Continua da pag. 4)

Consiglio Comunale del 29 novembre2013

Riunione breve, semplice e senza particola-ri emozioni, una tranquilla serata tardo au-tunnale.

Per una serie di circostanze (impegni, situa-zioni famigliari, lontananza o altro che non è dato di sapere), non era presente alcun e-letto di Progetto Bizzarone, bisogna aver l’onestà di dire che è comunque un peccato, anche se nessuno ha colpe specifiche; è stata solo una combinazione.

L’argomento “variazione di bilancio” ha dato il LA per elencare una serie di voci di spesa, ne elenchiamo alcune senza aver la pretesa di essere esaustivi.

Dovrebbero entrare nelle casse ad inizio 2014, gli ultimi 400.000 Euro derivanti dalla vendita della farmacia, tra le spese previ-ste ricordiamo alcuni ambiti: cimitero, scuo-le elementari e medie, opere stradali, manu-tenzioni immobili, lavori in area Piazzolo e

Muntesel.

Si è accennato anche al problema del zo-nizzazione, parola difficile ma che è diretta-mente legata al suono delle campane di cui molto si è detto nei mesi scorsi, speriamo che ciò, porti qualche frutto anche nella di-rezione della tutela del rispetto per la pace verso nostri concittadini che abitano in luo-ghi del paese prossimi a esercizi pubblici aperti e chiassosi fino a tarda notte.

Una modifica del regolamento relativo alla gestione del Parco del Lanza di cui Bizzaro-ne è parte ha messo fine alla seduta.

(Continua a pag. 6)

Aria Nuova — dicembre 2013, pag. 6

(Continua da pag. 5)

Passioni e divertimenti Ovvero “di non sola politica vive l’uomo”

Cittadini senza profondità La scarsa profondità dell’animo, il poco inte-ressamento che si è sviluppato ed è in con-tinuo aumento in questi ultimi anni tra la gente, rappresenta una delle più gravi pia-ghe dell’umanità.

Soprattutto nelle città, ma anche nei paesi, la gente è sempre più svogliata, distaccata, pensa solo a sé e a malapena ai propri pa-renti.

Il motivo principale è la mancanza di tempo, quel tempo che una volta permetteva alle persone di comunicare di più e meglio, di incontrarsi nelle piazze per scambiarsi quat-tro chiacchiere o bere un caffè insieme, a-desso questo tempo è stato sottratto ai rap-porti interpersonali dalla tecnologia.

Questo perché con l’avvento di internet le persone preferiscono stare sedute davanti al loro computer (piuttosto che andare a fare una chiacchierata da un amico o da un co-noscente), dove possono incontrarsi virtual-mente sui social network e le chat, infatti scelgono di vedere il mondo attraverso uno schermo bidimensionale, piuttosto che usa-re le proprie gambe e vedere le cose a tre dimensioni dove si possono cogliere mag-giori angolazioni possibili.

Qualche decennio fa una situazione simile si era verificata con l’arrivo dei primi televi-sori, da cui gli uomini erano attratti per quel-lo che potevano mostrare, nell’Italia appena risorta dalla guerra. Mentre i nostri avi pro-prio per la mancanza di tecnologia, sentiva-no di più la necessità di uscire per incontra-re dal vivo altre persone.

Quindi vedendo il mondo in maniera piatta, anche i sentimenti delle persone risulteran-

no uniformati, questo perché non si possono sviluppare in maniera profonda, perché so-no bloccati dal vetro di un monitor.

Questo non vuol dire che la tecnologia sia negativa, dipende dall’uso che se ne fa.

Molti centri abitati si salvano da questa mancanza di sentimenti, perché hanno una solida unione cittadina dove in tutte le sta-gioni, specialmente in estate, si organizzano manifestazioni culturali per riunire tutta quanta la popolazione. Altrove si pianifica poco o niente e questo dà luogo ad un com-pleto disinteresse per la vita sociale.

Tirando le somme, si dovrebbe ricominciare

a ritrovarsi per salvare il nostro futuro, altri-

menti finiremmo per perdere giorno per gior-

no il gusto della vita. P.F.

Metal Detector

Samuele nasce Varese il 17 Marzo 1990, città dove tutt’ora vive. Ha studiato materie umanistiche e sociali. Di professione ma-gazziniere. Appassionato di escursionismo si avvicina all’hobby della ricerca di oggetti perduti.

In questo articolo ci racconta la sua passio-ne. Per ulteriori informazioni su questo pas-satempo potete contattarci all’indirizzo dell’associazione:

[email protected]

Come è iniziata questa passione?

(Continua a pag. 7)

Aria Nuova — dicembre 2013, pag. 7

Forse è banale, ma la considerazione che circa un anno fa mi ha fatto scoprire questo meraviglioso hobby è stata: “Chissà quante cose preziose o meno ci sono sotto i nostri piedi e neanche lo sappiamo!”

Bene, ho pensato, è il momento di cercarle.

Da questa semplice idea sono partito alla scoperta di questo mondo, che per volontà dei Mass Media o mera curiosità del singolo individuo, come è stato per il mio caso, sta coinvolgendo sempre più persone.

E’ importante premettere, però, che utilizza-re il Metal Detector non fa diventare ricchi!

I motivi sono diversi: non è cosi facile trova-re qualcosa di valore, anzi, è abbastanza ar-duo ed in ogni caso, anche se si scoprisse qualcosa di estremamente raro o antico, la scoperta DEVE essere denunciata immedia-tamente, al fine di far intervenire gli “addetti ai lavori” (gli archeologhi e gli altri esperti) che valuteranno il da farsi.

Il metal detector, comunque, per chi non lo sapesse è uno strumento che permette di sondare il terreno alla ricerca di metalli: ven-gono individuati tutti (ferro, rame, bron-zo,alluminio,oro,...) ma non sempre è facile la loro discriminazione durante la ricerca; in-fatti capita spesso di pensare di aver trovato un bell’oggetto perché il suono che produce lo strumento è positivo, ma nella maggioran-za dei casi si trova carta stagnola, un vero incubo per i cercatori di metalli!

Personalmente per iniziare ho acquistato un metal detector “entry level”, un Gar-ret ace250 ottimo per principianti e di facile rivendibilità nel caso in cui questo hobby non mi fosse piaciuto.

Lo strumento nuovo si può acquistare per circa 200€ , ma se ne possono trovare an-che altri di altre marche più o meno su que-sta cifra.

Al giorno d’oggi, però, sento il bisogno di a-vanzare di livello con un metal detector più

preciso, dato che la passione aumenta gior-no dopo giorno.

Sicuramente, se da un anno a questa parte non avessi trovato qualche piccolo oggetto o moneta, probabilmente avrei abbandonato da tempo questo hobby: infatti, all’inizio era molto frustrante camminare per ore ed ore senza mai trovare nulla di buono, se non spazzatura (i boschi e i prati ne sono lette-ralmente pieni) o oggetti di alcun valore di-menticati o abbandonati di proposito, ad es. portachiavi, chiodi, vanghe, lattine, di tutto e di più.

Da qualche mese, invece, grazie alla cre-scente esperienza, alla mia determinazione ed un pizzico di fortuna, le mie uscite non sono vane, poiché riesco a trovare qualche oggettino interessante, ad esempio vecchie lire non necessariamente di valore ma che creano durante la scoperta felicità e soddi-sfazione!

E’ importante sottolineare che l’utilizzo del metal detector è assolutamente legale in Ita-lia, ma tutt’oggi non esiste una normativa a-deguata o leggi specifiche per coloro che vogliono intraprendere quest’ hobby; una delle poche cose certe è che non si può cer-care in zone con vincolo archeologico ed in terreni privati!

Questa passione, comunque, mi ha dato la possibilità di scoprire luoghi fantastici a me sconosciuti dietro l’angolo di casa, ad esem-pio “La linea Cadorna”.

Quest’ hobby è veramente bellissimo, ap-passionante e mutevole, sia per i luoghi visi-tati sia per gli oggetti che si potrebbero tro-vare: mai gli stessi, mai uguali.

Un consiglio: devi essere determinato, se no non iniziare!

Samuele Ermoli

(Continua da pag. 6)

Aria Nuova — dicembre 2013, pag. 8

Progetto Bizzarone vi augura buon

Natale ed un sereno e felice nuovo anno.

Questo Foglio di informazione viene prodotto in proprio da “Progetto Bizzarone - l’Associazione”. La pubblicazione è

autofinanziata dall’Associazione. Referente responsabile: Oscar Pelli

Per informazioni e contatti:

www.progettobizzarone.com [email protected]