Arezzo Sport 86

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F are sport in una struttura adeguata è il sogno di qualsiasi società. Ma ulti- mamente questo sogno si sta trasformando in utopia. Sono sempre più le segnalazioni che testimoniano la mancanza di spazi adeguati dove poter prati- care la propria disciplina. Emblematico l’esempio dello Zen Shin Club che ha dovuto rinunciare alla palestra del Liceo Classico in San Lorentino per dare la priorità alle esigenze del quartiere del Saracino; oppure l’hockey in linea dei Lions, ancora alla disperata ricerca di una propria struttura. La lista potrebbe continuare ancora per molto, grazie al proliferare delle varie attività sportive nel nostro territorio. «In base allo stato di necessità, gli impianti a disposizione sono del tutto insufficienti», premette Giorgio Cerbai, presidente del comitato provinciale del Coni. «Gli impianti gestiti direttamen- te dalle società sono pochissimi. Per questo le attività vengono svolte negli impianti scolastici, di cui oggi però non è più possibile la gestione». Le varie associazioni sportive dilettantistiche aretine per ottenere l’uso delle palestre scolastiche fino ad agosto 2012 hanno dovuto presentare un’apposita domanda all’Amministrazione Comunale. Il vincitore del bando (a scapito di altri) potrà usufruire della palestra sco- lastica designata. «Per ogni società avere il proprio impianto è impossibile continua Cerbai. – La promozione sportiva di alcuni va purtroppo a coinci- dere con le attività di altri. Per questo l’assessore Marco Donati si è già messo all’opera, di concerto con noi del Coni, per mitigare le sofferenze e fare un quadro della situazione. Già entro la fine dell’anno avre- mo una mappa completa e leggibile, per potersi muovere in maniera virtuosa e inclusiva». Affinché la maggior parte delle realtà sportive aretine, motivo di orgoglio e simbolo della vitalità cittadina, abbiano la possibilità di esprimersi e sopravvivere. Giacomo Belli spedisci con noi pacchi, documenti e posta! sportello via Guadagnoli 37 – 0575/302676 AREZZO SPORT CERCA TE! Vuoi scrivere di Sport? Hai sempre sognato di diventare giornalista? Entra nella redazione di Arezzo Sport! Contatta il responsabile Marco Cavini al 333/45.35.056 o all’indirizzo [email protected] «Quanta fatica senza un impianto!» Il caso del Volley 88 L a Volley 88 è una delle tante società sportive cittadine che non ha la fortuna di godere di un proprio impianto. Di anno in anno, la socie- tà si vede costretta ad af ttare le palestre di varie scuole cittadine, con tutti i limiti e i disagi che ne conseguono: nonostante questo, il presidente Massimo Gialli ci spiega la situazione vissuta dalla sua società senza lamentarsi o cadere in polemiche. «Non mi lamento – spiega Gialli. – Con le palestre di Itis, Cesalpino e Ora , la Volley 88 ha tutti gli spazi di cui ha bisogno. Noi, al contrario di altre società, non abbiamo mai avuto un nostro impianto, ma nonostante questo le nostre squadre hanno sempre fatto bene, conquistando ben 44 campionati in 13 anni di attività: sarei curioso di sapere dove potremmo arrivare con una struttura adeguata. Il non disporre di un palazzetto ci ha sempre limitato, impedendoci di crescere e di ampliare la nostra attività: con un impianto potremmo fare attività sociale che unisca le atlete, i genitori e la società. Inoltre, non contando su un impianto, siamo sottoposti all’arbitrio di altri: in questa stagione, la Cesalpino era in ristrutturazione e ci è stata consegnata con 40 giorni di ritardo, dunque nei primi mesi di allenamento sia- mo stati costretti a tenere 78 bambine nate tra il 2000 e il 2005 in due ore all’Itis, una situazione che, per la mancanza di uno spazio adeguato, ci ha fatto perdere tutto il gruppo del 1999. Finora abbiamo sempre lamentato anche la scarsa collaborazione delle scuole, ma da questa stagione le cose sembrano andare meglio, anche se è nato un altro problema: le scuole non hanno bidelli a suf cienza, dunque le palestre restano spesso con gli attrezzi in giro e, senza opporci, tocca a noi riordinare tutto. Per concludere, sottolineo un miglioramento nei rapporti con le Istituzioni, perché ora c’è un assessore giovane, Marco Donati, che con i suoi collaboratori si sta dando da fare, è disponibile e si interessa a tutte le problematiche delle varie società». Marco Cavini

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Torna in edicola, dopo una settimana di riposo, "Arezzo Sport". Sfoglia on-line l'inserto sportivo de "Il Settimanale di Arezzo" n. 86, in edicola gratuitamente da Venerdì 16 Dicembre 2011

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Fare sport in una struttura adeguata è il sogno di qualsiasi società. Ma ulti-mamente questo sogno si sta trasformando in utopia. Sono sempre più le

segnalazioni che testimoniano la mancanza di spazi adeguati dove poter prati-care la propria disciplina. Emblematico l’esempio dello Zen Shin Club che ha dovuto rinunciare alla palestra del Liceo Classico in San Lorentino per dare la priorità alle esigenze del quartiere del Saracino; oppure l’hockey in linea dei Lions, ancora alla disperata ricerca di una propria struttura.

La lista potrebbe continuare ancora per molto, grazie al proliferare delle varie attività sportive nel nostro territorio. «In base allo stato di necessità, gli impianti a disposizione sono del tutto insuffi cienti», premette Giorgio Cerbai,

presidente del comitato provinciale del Coni. «Gli impianti gestiti direttamen-te dalle società sono pochissimi. Per questo le attività vengono svolte negli impianti scolastici, di cui oggi però non è più possibile la gestione».

Le varie associazioni sportive dilettantistiche aretine per ottenere l’uso delle palestre scolastiche fi no ad agosto 2012 hanno dovuto presentare un’apposita domanda all’Amministrazione Comunale.

Il vincitore del bando (a scapito di altri) potrà usufruire della palestra sco-lastica designata. «Per ogni società avere il proprio impianto è impossibile – continua Cerbai. – La promozione sportiva di alcuni va p urtroppo a coinci-dere con le attività di altri. Per questo l’assessore Marco Donati si è già messo all’opera, di concerto con noi del Coni, per mitigare le sofferenze e fare un quadro della situazione. Già entro la fi ne dell’anno avre-mo una mappa completa e leggibile, per potersi muovere in maniera virtuosa e inclusiva». Affi nché la maggior parte delle realtà sportive aretine, motivo di orgoglio e simbolo della vitalità cittadina, abbiano la possibilità di esprimersi e sopravvivere.

Giacomo Belli

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Contatta il responsabile Marco Cavini al 333/45.35.056o all’[email protected]

«Quanta fatica senza un impianto!»Il caso del Volley 88

La Volley 88 è una delle tante società sportive cittadine che non ha la fortuna di godere di un proprio impianto. Di anno in anno, la socie-tà si vede costretta ad affi ttare le palestre di varie scuole cittadine, con tutti i limiti e i disagi che ne conseguono: nonostante questo, il

presidente Massimo Gialli ci spiega la situazione vissuta dalla sua società senza lamentarsi o cadere in polemiche. «Non mi lamento – spiega Gialli. – Con le palestre di Itis, Cesalpino e Orafi , la Volley 88 ha tutti gli spazi di cui ha bisogno. Noi, al contrario di altre società, non abbiamo mai avuto un nostro impianto, ma nonostante questo le nostre squadre hanno sempre fatto bene, conquistando ben 44 campionati in 13 anni di attività: sarei curioso di sapere dove potremmo arrivare con una struttura adeguata.

Il non disporre di un palazzetto ci ha sempre limitato, impedendoci di crescere e di ampliare la nostra attività: con un impianto potremmo fare attività sociale che unisca le atlete, i genitori e la società. Inoltre, non contando su un impianto, siamo sottoposti all’arbitrio di altri: in questa stagione, la Cesalpino era in ristrutturazione e ci è stata consegnata con 40 giorni di ritardo, dunque nei primi mesi di allenamento sia-mo stati costretti a tenere 78 bambine nate tra il 2000 e il 2005 in due ore all’Itis, una situazione che, per la mancanza di uno spazio adeguato, ci ha fatto perdere tutto il gruppo del 1999. Finora abbiamo sempre lamentato anche la scarsa collaborazione delle scuole, ma da questa stagione le cose sembrano andare meglio, anche se è nato un altro problema: le scuole non hanno bidelli a suffi cienza, dunque le palestre restano spesso con gli attrezzi in giro e, senza opporci, tocca a noi riordinare tutto.

Per concludere, sottolineo un miglioramento nei rapporti con le Istituzioni, perché ora c’è un assessore giovane, Marco Donati, che con i suoi collaboratori si sta dando da fare, è disponibile e si interessa a tutte le problematiche delle varie società». Marco Cavini

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UNA NOVITÀ ASSOLUTA SULLE PAGINE DI “AREZZO SPORT”: ha preso il via la rubrica BAR AREZZO SPORT, uno spazio dedicato ai lettori che darà voce a tutti gli appassionati di sport di Arezzo.

In questa rubrica potete raccontare le vostre storie, esprimere le vostre opinioni, lamentele o perplessità sul mondo sportivo locale, commentare i nostri articoli, suggerirci nuovi argomenti da trattare e fornirci ulteriori spunti: la redazione sportiva darà attenzione a tutte le vostre lettere e pubblicherà le più interessanti sulle pagine del “Settimanale di Arezzo”. Vi offriamo inoltre la possibilità di avere un fi lo diretto con le società, gli sportivi e gli enti del Comune di Arezzo. Se volete chiedere qualcosa a qualcuno, se desiderate esprimere dubbi, avere informazioni o ricevere chiarimenti, inviateci le vostre domande e noi ci impegneremo per farvi avere la risposta.

Come fare? Niente di più semplice: basterà inviare una mail alla redazione sportiva all’indirizzo [email protected] oppure accedere su Facebook e scrivere sulla bacheca del gruppo “BAR SPORT AREZZO”.

spazio

ulrie deli enti ioni o

CLAUDIO CHIARINI, DIRETTORE GENERALE DELLA STELLA AZZURRA, RIPERCORRE I PRI-MI PASSI DELLA SUA SCUOLA CALCIO AL FEMMINILE

Siamo ormai nel vivo della stagione calcistica 2011-2012 e, tra le novità più eclatanti che da settembre animano la realtà sportiva aretina, un plauso particolare va alla Polisportiva Stella

Azzurra che, in questi mesi, ha visto il suo staff al completo impegnato nella realizzazione della prima scuola calcio femminile. Un progetto innovativo – spiega Claudio Chiarini, direttore generale della società – che annovera tra le sue fi la 25 giovanissime calciatrici divise in due squadre di pulcine, allenate da Stefano Pisini, e una squadra di esordienti seguita da Alessandro Forciniti, che partecipa al campionato provinciale della Figc.

Facciamo un bilancio su questi primi mesi di vita della scuola calcio.«Posso spendere solo parole positive su quest’esperienza, che inizialmente sembrava un’uto-

pia. In poco tempo abbiamo ottenuto risultati entusiasmanti. E questo grazie al lavoro dell’in-tera società, che mette anima e corpo nel progetto, rendendo possibile e costante il suo sviluppo».

Partiamo dalle pulcine.«Nel loro caso, iniziando da zero, ciò che mi interessa valorizzare è l’aspetto ludico e di crescita personale insito nel calcio. Certo le bambine stanno la-

vorando per acquisire anche delle capacità tecniche, tattiche e di gestione del campo, ma non voglio che si perda di vista la componente del divertimento. Un ingrediente che ha però, con il tempo, permesso alle atlete di tirare fuori grinta e aggressività, che le aiutano a non soccombere davanti ai loro colleghi maschietti in partita».

E le esordienti?«In campionato sono partite un po’ in sordina, ma hanno saputo affrontare i loro problemi e i miglioramenti ora sono visibili non solo nei risultati degli

incontri, ma anche nella determinazione che caratterizza il loro gioco. Tre settimane fa è stata segnata la prima storica vittoria di una squadra femminile su una compagine maschile, l’Olmoponte, e non mi sbilancio affatto nel pensare che questa sarà una squadra in continua evoluzione».

Con queste premesse, quali pronostici per il futuro possiamo azzardare?«Oltre a continuare il lavoro con le pulcine, spero che le esordienti diventino l’espressione di una società leader nel calcio femminile

a livello provinciale. Il prossimo anno non escludo inoltre di poterle inserire in un campionato regionale, perché si mettano in luce in un contesto femminile che è poi quello di loro competenza. Intendo quindi muovermi concretamente per allargare questa esperienza, perché le soddisfazioni ricevute fi nora sono solo un incentivo a ottenerne di più grandi». Elettra Fiorini

Stella Azzura: una Scuola Calcio che macina successi

Si avvicina il Natale e il campionato di Serie A di hockey arriva a metà del proprio cammino: sabato 16 dicembre fi nisce il girone di

andata, e per i Lions Arezzo è giunto il momento di tirare le somme delle prime nove partite e degli ultimi tre mesi.

A settembre, a causa delle “fuga” degli sponsor, si è profi lata per la società aretina una stagione dura, diffi cile e piena di ostacoli, in cui sembrava qua-si impossibile anche solo arrivare a fi ne mese. Con la rinuncia alle Coppe Europee, la rinuncia al gruppo di professionisti, la rinuncia ai sogni di gloria, l’Arezzo ha vissuto un’anticipazione delle lacrime e del sangue della manovra Monti.

Questi “tagli”, per quanto dolorosi, hanno dato il via al più bel periodo vis-suto dall’Arezzo. I risultati ancora oggi stentano ad arrivare e l’Arezzo ha perso quasi tutte le parti-te, ma, di giornata in giornata, negli ultimi tre mesi qual-cosa è lentamente cambiato: un goal in più, un entusiasmo

crescente, un gruppo che si scopre squadra.

Nello sport, soprattutto in Serie A, una squadra deve scendere in campo solo per il risultato e per i tre punti, ma sta emergendo qualcosa di più della semplice realizzazione di una rete: c’è una squadra che improvvisamente si scopre tale, ci sono giocatori che si aiutano, si arrabbiano e litigano ma poi ridono e scherzano, c’è uno spogliatoio che lotta e soffre.

A metà del cammino, al di là dei tre punti che l’Arezzo è riuscito a conqui-stare, ci sono onore e rispetto, coraggio e unità, ci sono ragazzi diventati gio-catori e un allenatore, Luca Mafucci, che ha dato fi ducia all’intero ambiente.

Insomma, c’è quel sogno di salvezza che in fondo non è così lontano. Sulle ali dei tre punti già conquistati, inizierà a gennaio il girone di ritorno, un girone in cui ancora tutto è possibile: se l’Arezzo è arrivato fi n qui, grazie al coach e a giocatori che ogni partita onorano la maglia giallonera, allora chissà dove potrà arrivare in futuro. I leoni aretini sono duri a morire.

Paola Salvi, presidente Lions Arezzo

IL GIOCATORE DELLA SETTIMANA: MARCO PERUZZI

C’è un portiere aretino che da due anni mi-lita a Trieste, e che con la squadra friulana

ha conquistato uno scudetto e una Coppa Italia: lui è Marco Peruzzi, il portiere numero 1 d’Italia. Oltre alle immense capacità tecniche, in Peruzzi si nasconde una persona splendida. Pur non gio-cando nei Lions, è tra quelli che più credono in questa squadra, tanto che si allena con gli aretini, soffre per le loro sconfi tte e gioisce per i traguardi raggiunti, dimostrando costantemente il suo im-menso amore per la maglia giallonera.

I Lions Hockey inseguono un sogno

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Nonostante il passo falso casalingo contro la capolista Pontedera, che ha complicato non poco il cammino dell’Arezzo, il 2011 cal-

cistico che si sta per concludere porta con sé la gradevole sensazione di un anno dove, in un crescendo rossiniano, l’entusiasmo intorno ai colori amaranto sembra essere rifi orito, di pari passo con le presta-zioni della squadra.

Un ambiente ancora in larga parte riottoso, tuttavia l’inversione di ten-denza si è vista, in maniera netta, proprio nell’ultima gara casalinga, con gli spalti ben presidiati e un tifo che lascia ben sperare per l’immediato futuro.

Dicevamo del 2011, quasi agli archivi. Si è aperto con un Arezzo ancorato ai bassifondi della classifi ca, con una salvezza da conquistare, impresa allora tutt’altro che scontata. La prima gara dell’anno, contro la Sestese, speculare a quella di domenica scorsa contro il Pontedera, aveva visto l’Arezzo cedere per 3 a 2, con due gol nel fi nale – di cui uno su punizione – contro una diretta avversaria, anche se allora l’obiettivo era opposto, trattandosi di uno scontro salvezza.

Da lì in avanti gli uomini di Maurizio Coppola, invertendo la rotta, erano riusciti a recuperare posizioni su posizioni, ribaltando i pronostici e garan-tendosi una salvezza raggiunta addirittura in anticipo. Era l’Arezzo di Mario Raso, Pecorari, Rubechini, Mencarelli, dei neo-acquisti Speranza e Bucchi, oltre che dell’attaccante cileno Mauricio Sanguinetti e del centrocampista Mautone. Tutti elementi, esclusi gli ultimi due nominati, che sono andati a formare lo zoccolo duro dal quale ripartire e formare una squadra possibil-mente vincente. La tempestiva scelta di proporre in panchina Abel Balbo, in luogo di Coppola, ha avuto un epilogo insperato a pochi giorni dall’inizio del

ritiro pre-campionato, costringendo Martucci a una soluzione interna. Michele Bacis, cata-pultato dal campo alla panchina, con l’ausilio di un supervisore come Beppe Materazzi, ca-pace di portare in dote anni di esperienza ma-turati nel corso di una lunga carriera. I risultati sul campo sono arrivati fi n da subito, grazie a un’oculata scelta dei giovani in quota, la cui presenza in campo è obbligatoria per regola-mento. I vari Pucci, Cissé, Costanzi, Macellari, Marino, ai quali si sono aggiunte le giocate di Martinez, puntero argentino convinto dalla società a scendere di categoria, dopo la brillante promozione conseguita con il Latina. Unico neo la mancata concessione dei campi di allenamento di fronte allo stadio, che ha costretto l’Arezzo ad arrangiarsi a destra e sinistra, alla ricerca di una struttura in grado di ospitarli e che ha fatto paventare scenari poco pia-cevoli da parte della società, desiderosa di dare continuità a un progetto nel quale la città, intesa come Istituzioni, pare credere ben poco.

Questo, in sintesi, il riassunto di un’annata in procinto di farsi da parte, preludio – si spera – di un 2012 nel quale si possa raccogliere tutto quanto di buono è stato seminato.

Buon Natale allora a questo Arezzo, alla sua dirigenza e a i suoi instancabili tifosi, con la sp eranza di un futuro all’altezza delle proprie ambizioni.

Auguri amaranto.

di Luca Stanganini

Atletico Arezzo, nel 2011 un crescendo rossiniano

Mancano pochi giorni al termine del 2011 e, con la stagione sportiva ormai conclusa, l’Arezzo Karate traccia un bilancio dell’ultima annata. La grande

protagonista del 2011 è stata Ilaria Badalotti [foto in basso a sinistra], atleta che si è consacrata come una delle più promet-tenti stelle del karate italiano. Classe 1996, Badalotti si è laureata campionessa italiana nei 45 kg degli Esordienti B, e ha conquista-to gloria nelle più importanti manifestazioni internazionali, ottenendo l’argento all’Open di Grado e il bronzo alla Venice Cup. Sempre negli Esordienti, anche Paolo Gallorini è ri-uscito a salire sul podio dei Campionati Italiani, conquistando un prestigioso bron-zo negli 84 kg. Da sottolineare anche i due quinti posti raggiunti ai Campionati Italiani Juniores da Mattia Asmodei, negli Oltre 90 kg, e da Davide Piccinotti, negli 83 kg.

Dall’Arezzo Karate alla Nazionale: indossando l’azzurro dell’Italia, Alessandro Balestrini e Michela Pezzetti [foto in alto a sinistra], rispettivamente direttore tecnico della società aretina e atleta di Kata (Forma), hanno conquistato l’oro ai Campionati Europei di Zurigo. Il primo ha partecipato alla mani-festazione continentale come tecnico della nazionale di Kumite (Combattimento), la seconda è invece salita sul tatami con la squadra di Kata, con cui ha vinto un bell’argento.

«È stata una bella annata – riconosce Balestrini. – Abbiamo raggiunto un oro, un bronzo e tanti bei piazzamenti che hanno confermato l’Arezzo Karate tra le migliori società italiane. Il bilancio è positivo, ma per la prossima stagione l’obiettivo sarà di migliorare ulteriormente il nostro bottino di medaglie ai Campionati Italiani».

Nel 2012 i Campionati Italiani di tutte le categorie saranno concentrati nella prima parte della stagione, tra gennaio a maggio: in quei pochi mesi tutti gli atleti dell’Arezzo Karate saranno impegna-ti nelle qualifi cazioni e nelle fasi fi nali del massimo appuntamento nazionale. Badalotti, Gallorini e Zoccola nelle categorie giovanili, Asmodei, Cosci, Marchesini, Tinti e Torini negli Junior, Bendoni, Mencattini, Oretti e Piccinotti nei Senior: sono questi gli atleti su cui l’Arezzo Karate punterà per andare a caccia di nuovi titoli italiani. Il 2012 sarà un anno ricchissimo anche per la Nazionale, con Balestrini e Pezzetti che disputeranno prima i Campionati Europei di Tenerife e poi i Campionati del Mondo di Parigi. «Gli obiettivi del 2012? – conclude Balestrini. – Confermare l’Italia ai vertici del karate mondiale e l’Arezzo Karate ai vertici del karate italiano».

Dal titolo europeo a quello italiano: è positivo il bilancio del 2011 dell’Arezzo Karate

di Marco Cavini

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Il minibasket è prima di tutto un gioco-sport, e questa convinzione alimenta e guida l’attività degli Scoiattoli della Scuola Basket Arezzo. Il gruppo degli Scoiattoli del minibasket “Nova Verta” è composto da 23 bambini

nati nel biennio 2003-2004, ed è uno dei gruppi più numerosi dell’intero settore giovanile della Sba. «Nell’ultimo anno – spiega il segretario Federico Fracassi, – il numero degli Scoiattoli è raddoppiato, e questo testimonia

la bontà del nostro lavoro. Uno dei principali obiettivi della nostra società è incrementare ulteriormente il numero dei bambini del Minibasket, un traguardo che può essere raggiunto grazie all’entusiasmo dei nostri istruttori, che si impegnano per far appassionare i nostri atleti alla pallacanestro». Per gli Scoiattoli non esistono agonismo, tecniche e tattiche, ma alla base degli allenamenti ci sono solo il gioco e il divertimento. L’istruttore Paolo

Bruschi e il suo assistente Nicolò Carotti si impegnano per far appassionare questi bambini alla pallacanestro, con un’attenzione particolare allo sviluppo armonioso e completo del giovane atleta: attraverso allenamenti con esercizi o percorsi tesi a migliorare la corsa, la coordinazione e i rifl essi, gli Scoiattoli imparano a conoscere il proprio corpo e a utilizzare la palla. «Per noi esiste solo il gioco – spiega Bruschi. – Poca teoria e tanto divertimento sono alla base del nostro modo di fare. Gli Scoiattoli sono ancora molto piccoli, dunque non in-segniamo loro il basket, ma lavoriamo perché crescano armoniosamente attraverso un’attività motoria e semplici esercizi con la palla. A livello didattico, gli esercizi sono spesso calati in un mondo fantastico in cui, attraverso il racconto di storie o favole, ai bambini vengono proposti circuiti diversi e giochi nuovi: con questi strumenti per-mettiamo ai nostri piccoli atleti di stare con gli altri, di fare un’attività sana e di appassionarsi alla pallacanestro».

Gli Scoiattoli fanno due allenamenti settimanali di un’ora, presso la palestra della Sba a San Lorentino; per informazioni o iscrizioni, è possibile recarsi alla segreteria della palestra (aperta ogni giorno dalle 16

alle 19) o contattare lo 0575/299719.

Tanto divertimento per far appassionare alla pallacanestro gli Scoiattoli della Sba

La ginnastica in acqua è una delle attività proposte al Centro Sport Chimera per tonifi care il corpo,

dimagrire e mantenersi in forma. Gestito dalla Sport3 e coordinato da Carla Mazzoli, il fi tness in acqua per-mette di mantenere la forma fi sica sfruttando le caratteristiche dell’ambiente acquatico, unite all’utilizzo di vari attrezzi quali il treadmill (trampolino), i manubri, le tavolette e i galleggianti.

Questa attività si svolge interamente dentro l’acqua e, essendo pri-va di controindicazioni, può essere praticata da qualsiasi persona – anche da chi non sa nuotare, a qualunque età.

«Il fi tness in acqua – spiega il direttore tecnico Marco Magara, – è un’at-tività divertente, svolta al ritmo di musica, che aiuta a star bene stimolando tutte le parti del corpo. Se unita a un adeguato stile di vita, questa attività porta benefi ci all’apparato cardiocircolatorio e aiuta a tonifi care il corpo, a di-magrire e a migliorare la coordinazione. Inoltre il fi tness in acqua, un’attività che può essere praticata in qualsiasi stagione, permette un pronto recupero e,

per quanto intenso, non lascia dolori. Negli ultimi anni questa attività sta prendendo sempre più campo e si sta diffondendo anche tra gli uomini, che spesso la utilizzano per recuperare da altre attività sportive o per scaricare lo stress della giornata di lavoro».

La ginnastica in acqua si divide in quattro livelli che prevedono attività e intensità diverse tra di loro.

Acqua Gym: primo livello del fi tness in piscina, è la ginnastica base con esercizi di corpo libero e l’utilizzo di piccoli attrezzi;

Training: più intenso dell’Acqua Gym, prevede un lavoro a circuito a pro-fondità diverse con cinture e piccoli attrezzi come manubri, tubi e guanti;

Triathlon: per chi ama allenarsi con la corsa e la pedalata, è una specialità che sintetizzando i due livelli precedenti viene svolta a circuito

in acqua alta, attraverso la ginnastica con cinture e galleg-gianti, e l’utilizzo di grandi attrezzi come treadmill e tapis-roulant;

Hidrobike: rivolta a chi ama allenarsi pedalando, viene svolta su una bici immersa in piscina che permette di sfrut-tare i benefi ci e i massaggi dell’ambiente acquatico.

I corsi, in programma tutti i giorni dalle 9 alle 14.30 o dalle

18.30 all’orario di chiusura (chi ha problemi con questi orari può richiedere lezioni specifi che con un personal trainer), prenderanno il via lunedì 30 gennaio

2012; per iscriversi o ricevere ulteriori infor-mazioni, rivolgersi alla segreteria del Centro

Sport Chimera oppure chiamare o scrivere un sms a Marco Magara al 347/4249641.

FITNESS IN ACQUA: PER TONIFICARE IL CORPO, DIMAGRIRE E DIVERTIRSI

ROSTER SCOIATTOLI

Filippo AgnolettiRiccardo Berbeglia

Flavio BianchiniDomenico Di Tommaso

Hiroshi FarsettiAndrea FuriniGiovanni GhiniMattia GnagniLorenzo Lelli

Piero Lo FrancoLeonardi Marroni

Tommaso MencaroniGianluca Milani

Tommaso MisestiEmanuele MoriZoltan Motter

Filippo PasquiniLeonardo Pasquini

Alessandro Maria PonticelliJacopo Sisi

Luca TavantiDavide TentiDavide Zanini