Arezzo Sport 84

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È giovanissima, ma piena di determinazione, dote che la porterà molto lontano lungo il suo percorso sportivo. Perché la disciplina in cui Sofia Roselli ha scelto di cimentarsi è la ginnastica ritmica, uno sport che richiede sacrificio e una dose di passione non indifferente, specie per chi come lei si affaccia in questo ambiente in tenera età. Sofia,13 anni ma con le idee ben chiare, è uno dei tanti fiori all’oc- chiello della Società Ginnastica “Falciai”, attiva nel territorio aretino or- mai da molti anni e tra le cui file militano ginnaste che, spesso e volentieri, si rivelano veri e propri talenti capaci di mietere successi a livello nazionale, rappresentando così al meglio la nostra città davanti a tutte le altre province italiane. Sofia gareggia per la Falciai, nella categoria Junior di I fascia, «ma diventerò II fascia il prossimo anno», tiene a precisare la piccola atleta. Infatti i risultati che ha raggiunto, nonostante la sua giovane età, non sono assolutamente da trascurare. «Quest’anno ho partecipato al campionato di Serie B. Ho disputato la fase interregionale lo scorso 12 novembre a Bisceglie e anche se non sono passata al gradino successivo, la finale nazionale, sono soddisfatta di ciò che un’esperienza del genere mi ha dato». Ciò che infatti colpisce di Sofia, anche soltanto sentendola parlare, è il fatto che in lei convivano lo spirito della ginnasta, che parla della sua disciplina con grande professionalità e gergo tecnico, e la passione giocosa che caratterizza il giovane atleta che pratica il suo sport con impegno, amore e tanta voglia di migliorarsi, restando sempre con i piedi ben piantati a terra. Quando è scattato il tuo amore per la ginnastica ritmica? «Ho cominciato a dedicarmi alla ginnastica ritmica all’incirca sette-otto anni fa. E ho iniziato per caso. Infatti quando ero più piccola ho praticato nuoto, ma sentivo che quella non era la mia strada. Così, dal momento che un’amica di mia madre insegnava ginnastica nella mia attuale società, ho deciso di ten- tare. Da quel giorno non mi sono più fermata né ho intenzione di fermarmi. Riconosco che, a volte, la vita della ginnasta è piuttosto faticosa e richiede grandi sacrifici. Ad esempio, io mi alleno dalle tre alle quattro ore tutti i giorni, compreso il sabato. Mi ritaglio un po’ di tempo per studiare nel primo pomeriggio e poi corro in palestra dove mi alleno fino a tardi. Ma non importa perché dopo il sacrificio, arrivano sempre anche le soddisfazioni». Cosa ti piace di più della tua disciplina? «Il cuore della ginnastica ritmi- ca sono, senza dubbio, gli esercizi con gli attrezzi. In gara devo saper maneggiare di tutto perché i miei esercizi prevedono palla, cerchio, clavette e nastro, ma se dovessi scegliere preferisco di gran lunga il cerchio e la palla, perché sono gli attrezzi con cui mi esprimo me- glio». Così giovane, ma già a un buon livello: come vivi la com- petizione? «A essere sincera non mi reputo una persona molto competitiva, e mi piace imparare dalle ginnaste che hanno più esperienza di me, come quelle che ho conosciuto in campionato. Gli sportivi dovrebbero avere una certa umiltà. Molti pensano che nell’ambiente della ginnastica, trattandosi di una disciplina individuale, ci sia molta competitività; in realtà stare tanto tempo in palestra ti aiuta a conoscere meglio le persone con cui hai a che fare e a voler loro bene. Ciò che mi piace è proprio questo spirito di aggregazione. Infatti i momenti che ricordo con piacere sono proprio le trasferte fuori casa con le altre atlete, come quella in Puglia. In quei casi ti accorgi che nello sport, oltre alla gara in sé, c’è tutto un contorno che ti fa crescere». Progetti per il futuro? «Un mio grande sogno sarebbe, un domani, far parte della Nazionale, ma concretamente ciò che mi aspetto da me stessa, è continuare lungo la via della ginnastica impegnandomi seriamente per ottenere un livello tecnico sempre più alto, perché so di avere ancora molta strada da fare. E, grazie anche al supporto delle mie insegnanti Michela Domini e Cristina Cammelli, sono certa di po- tercela fare». Elettra Fiorini spedisci con noi pacchi, documenti e posta! sportello via Guadagnoli 37 – 0575/302676 Palla, cerchio e amicizia Sofia Roselli, giovane promessa della Falciai, spiega che lo sport è molto più di una gara AREZZO SPORT CERCA TE! Vuoi scrivere di Sport? Hai sempre sognato di diventare giornalista? Entra nella redazione di Arezzo Sport! Contatta il responsabile Marco Cavini al 333/45.35.056 o all’indirizzo [email protected]

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L'inserto sportivo de "Il Settimanale di Arezzo" n. 84, in edicola gratuitamente da Venerdì 25 Novembre 2011

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È giovanissima, ma piena di determinazione, dote che la porterà molto lontano lungo il suo percorso sportivo. Perché la disciplina in cui Sofia Roselli ha scelto di cimentarsi è la ginnastica ritmica, uno sport che

richiede sacrificio e una dose di passione non indifferente, specie per chi come lei si affaccia in questo ambiente in tenera età.

Sofia,13 anni ma con le idee ben chiare, è uno dei tanti fiori all’oc-chiello della Società Ginnastica “Falciai”, attiva nel territorio aretino or-mai da molti anni e tra le cui file militano ginnaste che, spesso e volentieri, si rivelano veri e propri talenti capaci di mietere successi a livello nazionale, rappresentando così al meglio la nostra città davanti a tutte le altre province italiane.

Sofia gareggia per la Falciai, nella categoria Junior di I fascia, «ma diventerò II fascia il prossimo anno», tiene a precisare la piccola atleta. Infatti i risultati che ha raggiunto, nonostante la sua giovane età, non sono assolutamente da trascurare.

«Quest’anno ho partecipato al campionato di Serie B. Ho disputato la fase interregionale lo scorso 12 novembre a Bisceglie e anche se non sono passata al gradino successivo, la finale nazionale, sono soddisfatta di ciò che un’esperienza del genere mi ha dato».

Ciò che infatti colpisce di Sofia, anche soltanto sentendola parlare, è il fatto che in lei convivano lo spirito della ginnasta, che parla della sua disciplina con grande professionalità e gergo tecnico, e la passione giocosa che caratterizza il giovane atleta che pratica il suo sport con impegno, amore e tanta voglia di migliorarsi, restando sempre con i piedi ben piantati a terra.

Quando è scattato il tuo amore per la ginnastica ritmica?«Ho cominciato a dedicarmi alla ginnastica ritmica all’incirca sette-otto anni

fa. E ho iniziato per caso. Infatti quando ero più piccola ho praticato nuoto, ma sentivo che quella non era la mia strada. Così, dal momento che un’amica di mia madre insegnava ginnastica nella mia attuale società, ho deciso di ten-tare. Da quel giorno non mi sono più fermata né ho intenzione di fermarmi.

Riconosco che, a volte, la vita della ginnasta è piuttosto faticosa e richiede grandi sacrifici. Ad esempio, io mi alleno dalle tre alle quattro ore tutti i giorni, compreso il sabato. Mi ritaglio un po’ di tempo per studiare nel primo pomeriggio e poi corro in palestra dove mi alleno fino a tardi. Ma non importa perché dopo il sacrificio, arrivano sempre anche le soddisfazioni».

Cosa ti piace di più della tua disciplina?

«Il cuore della ginnastica ritmi-ca sono, senza dubbio, gli esercizi con gli attrezzi. In gara devo saper maneggiare di tutto perché i miei esercizi prevedono palla, cerchio, clavette e nastro, ma se dovessi scegliere preferisco di gran lunga il cerchio e la palla, perché sono gli attrezzi con cui mi esprimo me-glio».

Così giovane, ma già a un buon livello: come vivi la com-petizione?

«A essere sincera non mi reputo una persona molto competitiva, e mi piace imparare dalle ginnaste che hanno più esperienza di me, come quelle che ho conosciuto in campionato. Gli sportivi dovrebbero avere una certa umiltà. Molti pensano che nell’ambiente della ginnastica, trattandosi di una disciplina individuale, ci sia molta competitività; in realtà stare tanto tempo in palestra ti aiuta a conoscere meglio le persone con cui hai a che fare e a voler loro bene. Ciò che mi piace è proprio questo spirito di aggregazione.

Infatti i momenti che ricordo con piacere sono proprio le trasferte fuori casa con le altre atlete, come quella in Puglia. In quei casi ti accorgi che nello sport, oltre alla gara in sé, c’è tutto un contorno che ti fa crescere».

Progetti per il futuro?«Un mio grande sogno sarebbe, un domani, far parte della Nazionale, ma

concretamente ciò che mi aspetto da me stessa, è continuare lungo la via della ginnastica impegnandomi seriamente per ottenere un livello tecnico sempre più alto, perché so di avere ancora molta strada da fare.

E, grazie anche al supporto delle mie insegnanti Michela Domini e Cristina Cammelli, sono certa di po-tercela fare».

Elettra Fiorini

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Palla, cerchio e amiciziaSofia Roselli, giovane promessa della Falciai,

spiega che lo sport è molto più di una gara

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UNA NOVITÀ ASSOLUTA SULLE PAGINE DI “AREZZO SPORT”: ha preso il via la rubrica BAR AREZZO SPORT, uno spazio dedicato ai lettori che darà voce a tutti gli appassionati di sport di Arezzo.

In questa rubrica potete raccontare le vostre storie, esprimere le vostre opinioni, lamentele o perplessità sul mondo sportivo locale, commentare i nostri articoli, suggerirci nuovi argomenti da trattare e fornirci ulteriori spunti: la redazione sportiva darà attenzione a tutte le vostre lettere e pubblicherà le più interessanti sulle pagine del “Settimanale di Arezzo”. Vi offriamo inoltre la possibilità di avere un filo diretto con le società, gli sportivi e gli enti del Comune di Arezzo. Se volete chiedere qualcosa a qualcuno, se desiderate esprimere dubbi, avere informazioni o ricevere chiarimenti, inviateci le vostre domande e noi ci impegneremo per farvi avere la risposta.

Come fare? Niente di più semplice: basterà inviare una mail alla redazione sportiva all’indirizzo [email protected] oppure accedere su Facebook e scrivere sulla bacheca del gruppo “BAR SPORT AREZZO”. ●

Domenica 20 novembre rimarrà una data storica per la Stella Azzurra e per il calcio aretino. Le ragazze delle Esordienti hanno ottenuto la loro prima vittoria

stagionale battendo i coetanei dell’Olmoponte, e per la prima volta una squadra femminile è riuscita a batterne una maschile nel campionato federale Esordienti. Le ragazze di mister Alessandro Forciniti sono scese in campo con carattere e la giusta cattiveria agonistica, imbastendo una prova difensiva perfetta e segnando il goal della vittoria, a quattro minuti dal termine, con una splendida azione di Agnese Zeghini, che dopo aver controllato un lancio lungo ha superato il portiere e messo la palla in rete.

Al fischio finale è scattata la festa, con la squadra che ha festeggiato insieme allo staff tecnico, ai dirigenti e ai genitori per un risultato inseguito da tante giornate e finalmente arrivato.

«Le Esordienti sono state perfette – esclama il direttore sportivo Omar Neri. – In campo hanno mostrato quella grinta e quella concretezza che ha permesso loro di chiudere ogni spazio in difesa e combattere fino ai minuti finali, quei minuti in cui è arrivato il goal decisivo.

Devo sottolineare l’ottima prova di ragazze come Carlotta Pastorelli e Maria Osanna Russo che, entrate nel secondo tempo, hanno dato l’anima e retto la squadra.

Questa partita testimonia ancora una volta la crescita dell’intera scuola calcio della Stella Azzurra che, dalle Pulcine alle Esordienti, si sta dimostrando sempre più in grado di tenere testa alle squadre maschili e sta raggiungendo traguardi eccezionali».

Non è andata altrettanto bene alle due compagini maggiori della Stella Azzurra, Prima Squadra e Juniores, che nell’ultimo turno di campionato hanno rimediato una doppia sconfitta. Le Juniores hanno sfidato il Firenze B e, nonostante la forza dell’avversario e il passivo finale, hanno mostrato importanti progressi sul piano atletico e tattico, creando qualche bella occasione (tra cui una traversa colpita da Cristina Meacci) e segnando un goal, su rigore, con Carolina Baracchi, schierata in difesa e risultata la migliore in campo.

Dopo due vittorie consecutive, nei derby contro Acf Arezzo e Free Sisters, la Prima Squadra è incappata in una sconfitta che lascia tanto amaro in bocca: impegnata in Serie C sul campo della capolista Pisa, la Stella Azzurra ha dominato la gara ed è passata in vantaggio con Giulia Bruci. Nei minuti finali, la stanchezza ha impedito alle bianco-azzurre di concretizzare le tante occasioni create, così si è rifatto sotto il Pisa che, sfruttando la mancanza di un portiere di ruolo nelle file della Stella Azzurra, ha segnato due reti, chiudendo la gara sul 2-1.

Festa grande per la prima vittoria delle Esordienti della Stella Azzurra

Il gioco e il cuore ci sono, ma ai Lions Hockey manca ancora la cosa più importante: la vittoria. Nella settima giornata del campionato di

Serie A1 era in programma la sfida salvezza tra gli aretini e l’Empoli, una gara chiave che entrambe le formazioni erano costrette a vincere per alimentare le speranze di permanenza nel massimo campionato italiano.

I favori del pronostico pendevano a favore dell’Empoli, ma i Lions, dopo prestazioni altalenanti e talvolta sottotono, hanno iniziato con il piede giusto e dato vita a una partita bella e combattuta, in cui sono passati in vantaggio dopo due minuti con Bini. Il primo tempo è terminato sul 3 a 2 per l’Empoli, ma punto dopo punto,

azione dopo azione, in campo le due squadre si sono sfidate ad armi pari e con continui ribaltamenti di gioco.

Nel secondo tempo, i Lions pareggiano con Schiti ma, immediatamente dopo, van-no sotto di due gol e si ritrovano sul 5-3. Quando tutto sembrava perso Cuseri, dopo una splendida cavalcata, confeziona il quarto goal e i Lions, sostenuti dalle urla del loro pubblico, tornano a sperare e ad attaccare, ma la sorte decide di accanirsi contro i giallo neri, per cui la porta avversaria rimane stregata fino al termine della gara.

«Se l’Arezzo avesse pareggiato o vinto non avrebbe rubato nulla – afferma la presiden-te Paola Salvi. – Purtroppo lo sport non è fatto con i “se” e con i “ma”: avevamo bisogno di una vittoria per il morale e per dare un senso a questa stagione impossibile, invece tutto ha congiurato contro e siamo incappati in una nuova sconfitta. I giocatori hanno mostrato ancora una volta il loro valore, ma è una magra consolazione: alla fine a fare la differenza non è il valore ma i punti in classifica».

IL GIOCATORE DELLA SETTIMANA: MARCO PATRIARCHI

Marco Patriarchi è uno dei giocatori storici dei Lions, di cui veste la casacca da quando era bambino. Diventato

uomo, con una famiglia e con il figlio Alessio, Patriarchi aveva deciso di continuare a giocare ma, dopo tanti anni di massi-ma serie, di militare nella serie inferiori. In questa stagione, quando è stato chiamato ad aiutare la società, non si è tirato indietro e ha creduto nell’impresa di salvarsi, spingendo e mo-tivando i compagni nell’affrontare questa nuova avventura.

Prima della gara con l’Empoli, suo figlio è stato ricoverato in ospedale, ma nonostante questo Patriarchi era sul campo con i compagni, a onorare la sua maglia. Era sul campo per cercare di battere l’Empoli e realizzare un’impresa. Alla fine l’impresa non è arrivata, ma Patriarchi può comunque sorridere anche perché il suo Alessio sta meglio.

Quando tutto va storto: contro l’Empoli i Lions dominano ma perdono

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La “Giuseppe Falciai” è una delle società che hanno scritto la storia della ginnastica aretina. Fondata nel 1960 da Alfredo Domini, da oltre cinquanta anni aggrega bambine e ragazze di tutte le età e oggi, forte di un buon settore agonistico, sta vivendo un momento particolarmente positivo, arricchito da grandi risultati

sia a livello regionale che a livello nazionale. Il responsabile tecnico Paolo Domini ci offre una panoramica della società, presentandoci l’attività, le principali atlete e gli ultimi risultati raggiunti.

«La Falciai – avvia Domini – inizia la propria attività con i corsi propedeutici alla ginnastica, rivolti a bambini e bambine a partire dai 3 anni e mezzo; qui abbiamo oltre 100 atleti che, divisi per età e per capacità, arrivano fino

ai 14 anni. Da questi corsi, le bambine che decidono di passare all’Agonismo iniziano poi una preparazione più specifica, volta verso la ginnastica artistica o ritmica. Il settore agonistico è in costante crescita, tanto che oggi possiamo fare affidamento su

oltre 30 ragazze divise nelle varie categorie Giovanissime, Allieve, Junior e Senior».Continuando a parlare dell’Agonistica, può illustrarci il settore della ginnastica artistica?«L’Artistica, guidata dal tecnico federale Donatella Marraghini, ha tantissime bambine che stanno

emergendo e fanno ben sperare per il futuro. Le nostre atlete più grandi sono Elena Cioni e Martina Comanducci, due ragazze che hanno disputato con ottimi risultati il campionato di Serie B in prestito a due società delle Marche, la Ginnastica Recanati e la Virtus Macerata. Poi abbiamo Viola Faltoni e Alessia Lucani che, nelle Allieve, sono arrivate fino alle fasi interregionali, e Sofia Nocentini. Le più recenti soddisfazioni le abbiamo raggiunte ai Campionati italiani Aics, in programma a inizio novem-bre a Torino, dove siamo saliti due volte sul podio con la stessa Faltoni e con la piccolissima Matilde

Comanducci, capace di laurearsi vicecampionessa naziona-le nella categoria Pulcine».

Passiamo alla Ritmica.«In questo settore sono arrivate importanti soddisfazioni

con Sofia Roselli, che nella categoria Junior ha vinto una prova del campionato regionale, ha raggiunto il quarto po-sto alle fasi interregionali e ha guadagnato la possibilità di partecipare ai Campionati Italiani Assoluti, unica ginnasta toscana a riuscire nell’impresa. Altre atlete di valore sono Eleonora Cerbini, Diletta Lepri, campionessa interregio-nale di Cerchio, e le gemelle Laura e Marta Severi, che hanno raggiunto un ottimo terzo posto agli Interregionali. È inoltre doveroso citare due atlete cresciute da noi ma che si stanno mettendo in luce in altre società: la prima è Alice Betti, che è in prestito in Serie B alla Polisportiva “La Fenice” di Spoleto, la seconda è Giulia Carloni, impegnata in Serie A2 con l’Etruria Prato. Le ragazze della Ritmica

sono seguite da Michela Domini, tecnico federa-le e giudice nazionale, e dalla coreografa Monica Del Bolgia».

Quale è il segreto per raggiungere tanti bei risultati?

«Alla base di tutto c’è uno staff tecnico preparato e qualificato, con tutti i tecnici che sono tesserati dalla Federazione. A seguire le Agoniste ci sono anche Cristina Cammelli, Giulia Casi, Silvia Rotelli e Gianna Vignani, mentre a insegnare nei corsi propedeutici abbiamo Elisa Capaccioli, Diletta Lepri, Alessia Pecorelli ed Elisa Stocchi».

Cosa vi manca per spiccare definitivamente il volo?«Il problema maggiore sono gli spazi: l’attività della Falciai si divide tra le palestre della

Curina e della Severi, ma nonostante questo gli ambienti a nostra disposizione sono ristretti. In questa situazione siamo stati costretti a ridurre i corsi e rimandare indietro molti bambini, d’altra parte la ginnastica è uno sport specifico e ogni atleta ha bisogno dei suoi spazi: abbiamo preferito mantenere alta la qualità dell’insegnamento evitando di sovraccaricare i gruppi di allenamento».

di Marco Cavini

“Ginnastica Falciai”, qualità e passione da oltre 50 annialla scoperta della società aretina che, Forte di un Florido settore aGonistico,

si sta mettendo in luce sia nella Ginnastica artistica che nella ritmica

la squadra di Serie C

Sofia Roselli

Alice Betti

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È arrivata lo scorso sabato, una vittoria fondamentale per il Free Basket Arezzo targato Mori. Infatti la compagine are-tina è uscita dominatrice dal PalaCaselle contro l’ostica formazione dei Pino Dragons Firenze (fino a quel momento

imbattuta), con uno scarto davvero impietoso per gli ospiti: 69 a 47 è un verdetto che sancisce la netta superiorità dei nostri e suggella una vittoria importantissima, per invertire quella tendenza negativa che si era protratta sin dalle prime giornate della stagione.

Il successo della scorsa settimana ai danni dei fiorentini assume un connotato di rivincita e riscatto per i nostri ragazzi, sconfitti duramente proprio dai Dragons la scorsa stagione in gara-2, nelle semifinali di play-off.

Ma la strada è ancora lunga e tutta da farsi. L’inizio del campionato è coinciso con una serie di infortuni che hanno privato gli amaranto di elementi importanti come Beoni, Vannocchi e Meniconi, tra i protagonisti della scorsa stagione. Il nuovo allenatore Alessandro Mori, subentrato in panchina a Pierluigi Mameli (adesso direttore sportivo), ha dovuto fin da subito far fronte alla sfortunata serie di eventi, cercando di trarre il massimo profitto da ogni singolo match. Un bilancio non del tutto negativo: tre vittorie e due sconfitte. Veri e propri Caporetto non ce ne sono stati, ma quei piccoli passi falsi contro avversari modesti potevano essere evitati, e ciò ne aveva acuito le tensioni all’interno del gruppo. Una rosa rimasta per l’80% identica allo scorso anno, ricca di validi ed esperti atleti.

A perorare la causa del Free Basket, poi, l’ingresso di due elementi di qualità: nel parco lunghi l’innesto di Jacopo Romi. Il “lungo” di Poppi si è già messo in mostra dominando nel pitturato. Altra novità, alla regia, Belli, classe ’86 approdato nuovamente ad Arezzo dopo aver militato alcuni anni in categorie superiori nel difficile girone siciliano. Purtroppo, il debutto del play aretino nella prima di campionato gli è costato un infortunio alla caviglia che lo ha obbligato a

rimanere in infermeria per più di un mese.Dopo un periodo il cui andamento potrebbe essere paragonato a quello delle montagne russe, fatto di – po-

chi – alti e drastici bassi, il Free Basket Arezzo contro Firenze ci ha regalato una prestazione convincente che premia carattere e lucidità, dimostrando di essersi finalmente scrollata di dosso tutte quelle negatività e paure che ne avevano pregiudicato l’andamento.

Mentre dall’infermeria gli altri giocatori pian piano andranno a rimpolpare i vari reparti, coach Mori dovrà lavorare su mentalità, fluidità di gioco e difesa aggressiva, consapevole che si potrà solo migliorare.

Anche la presidente Fiorella Giustini ci crede e vuole il passaggio di categoria. Perché il Free Basket Arezzo c’è e sabato ha dimostrato di che pasta è fatto. Giacomo Belli

Free Basket Arezzo, la squadra maschile Promozione in cerca di…promozione

La scuola nuoto per adulti della Chimera Nuoto

Il nuoto è il miglior sport che, trasver-salmente a tutte le età, permette di stare

bene e mantenersi in forma: su questa premessa pone le proprie basi la scuola nuoto per adulti della Chimera Nuoto che, rivolta a chi, superati i 18 anni, mira a unire l’apprendimento del nuoto ai benefici dell’acqua.

Non è mai troppo tardi per imparare a nuotare è il motto che guida l’attività per adulti perché, con le metodologie di insegnamento della Chimera Nuoto, persone di tutte le età, anche completamente inesperte, possono imparare a nuotare. La scuola nuoto per adulti permette di superare la paura dell’acqua an-che in età avanzata, attraverso un programma di insegnamento progressivo che insegna prima a galleggiare e poi ad apprendere tutte le tecniche del nuotatore, dai quattro stili ai tuffi fino ad arrivare alle virate.

Inoltre il nuoto è un’attività rilassante, non traumatica, senza controindicazioni, che aiuta a scaricare le tensioni e da cui, nonostante l’in-tensità degli allenamenti, si recupera velocemente. «La scuola nuoto per adulti – spiega il direttore tecnico Marco Magara – permette di imparare a nuotare e sviluppare la sicurezza in acqua attraverso un’attività che fa bene al fisico e alla mente. Il nuoto, sport che può essere praticato in tutte le stagioni, aiuta inoltre a stare in forma e a dimagrire.

La pratica del nuoto è resa possibile a tutti grazie al “potere normalizzante” dell’acqua: a differenza dell’ambiente terrestre, in piscina chiunque può fare attività motoria in ogni condizione fisica e a ogni età. Infine, il massaggio continuo dell’acqua ha numerosi effetti positivi perché permette di recuperare da traumi, combattere la cellulite e rafforzare il sistema muscolare e cardiocircolatorio».

Le lezioni della scuola nuoto per adulti si svolgono nelle coppie di giorni lunedì-mercoledì (nel corso della mattinata), lunedì-giovedì o martedì-venerdì (nella fascia oraria dalla 19.30 alle 22.50).

A richiesta, per professionisti, sportivi o persone con esigenze particolari, è possibile richiedere corsi individuali lungo tutto l’arco della giornata. «Intendiamo il nuoto come un’attività socializzante – conclude Magara, – per questo privilegiamo lezioni di gruppo in cui, a circuito ma rimanendo sempre

dentro l’acqua, viene fatto tutto tutti insieme».

I corsi della scuola nuoto per adulti della Chimera Nuoto si tengono presso il Centro Sport Chimera (viale Gramsci 7): per iscriversi o ricevere ulteriori in-formazioni è possibile rivolgersi alla segreteria del palazzetto del nuoto o chiamare o scrivere un sms a Marco Magara al 347/42.49.641.

NON È MAI TROPPO TARDI PER IMPARARE A NUOTARE