Arese vincerà il premio Darwin?

In questo momento stiamo assistendo ad una fase politica che nessuno si sarebbe aspettato successivamente alle elezioni vinte dal Patto Civico e all'insediamento della Sindaco Palestra. A seguito della delibera numero 50 del 19.09.2013 della Giunta Comunale che, a voto unanime, approva il cronoprogramma presentato da TEA e che porterà ad una modifica importante della struttura viaria aresina, elettori di qualunque parte politica si lamentano del futuro suicidio dell'ex città giardino. Cosa sta accadendo?

Tangenzialina sì, tangenzialina no.

Come molti ricorderanno, a seguito dell'accettazione del piano di sviluppo della Grande Area di Vendita che è stato successivamente approvato dal Commissario Pavone, i cittadini aresini furono messi in allerta a proposito della possibilità di creare una "tangenzialina" che collegasse Terrazzano all'area ex-Alfa. Furono raccolte firme e la questione prese risonanza. Contrariamente a quanto si crede, oltre all'aumento di traffico previsto, la maggiore preoccupazione era che, una volta creata la strada, si sarebbe costruito immediatamente nei dintorni e, visto che l'occupazione del suolo di Arese è estremamente elevata, questa ipotesi non era certamente tra le più gradite. Nulla avrebbe fatto pensare che questo avrebbe portato i promotori del progetto a sviluppare una soluzione ancora più odiosa perché il traffico arrivi più fluidamente alla Grande Struttura di Vendita sull'area ex-Alfa, soprattutto in vista di Expo e considerando che non tutti vorranno utilizzare la futura uscita a pagamento dell'autostrada.

All'inizio dell'anno, Massimiliano Seregni ha contestato la situazione creatasi con la delibera commissariale del 29.01.12 attraverso QuiArese paventando il pericolo di avere una strada di grande passaggio che tagliasse in due Arese. Da qui il nome "diametralina", contrapposta alla "tangenzialina" (http://www.quiarese.it/index.php/cronaca/cronaca/1738-seregni-qera-meglio-la-tangenzialinaq.html).

Interrogata in merito da Tiziana Fabro, il giorno 21.02.2012, la Commissario ha commentato "Ho dovuto firmare l'accordo altrimenti sarei incorsa in sanzioni amministrative, civili e penali, non avete voluto la "tangenzialina" e adesso vi prendete il traffico in mezzo al paese, sono riuscita ad ottenere il massimo per Arese dagli operatori perché la riqualificazione del centro sportivo è un regalo, una cosa in più." […] L'obiezione che la tangenzialina non veniva fatta non perché i cittadini aresini avevano raccolto 4.000 firme per non farla, hai visto mai che i cittadini vengono ascoltati, ma perché la strada sarebbe passata su territorio comunale di Rho oramai fuori dall'accordo, non ha fatto cambiare atteggiamento al commissario. "Ho fatto quello che ho fatto perchè dovevo e ho ottenuto il massimo." . Queste parole si trovano sull'interessantissimo blog di Tiziana Fabro in cui si descrive ampiamente la storia di questo scempio (http://tizianafabro.ilcannocchiale.it/?TAG=commissario%20anna%20pavone).

Massimilano Seregni sviluppa una cartina comprensiva dei vari paesi che aiuta a comprendere i percorsi, contrariamente alle cartine appositamente locali che si trovano nei vari progetti e la cittadinanza viene messa a conoscenza del problema.

Sull'onda dell'agone elettorale, vari candidati si sono immediatamente dichiarati contrari all'accettazione del piano viabilistico proposto da PIM, TEA, Uffici Comunali e Pavone ed hanno contestato la sua applicazione. Il 12.02.2013 l'allora potenziale candidato Luigi Muratori denuncia su QuiArese la sua contrarietà ad un piano che divide la città in due, incanalando il traffico nel bel mezzo della città. A suo sostegno si schierano Massimo Cormanni per il PDL e Laura Antimiani per il M5S.

Il 20.02.2013 il Patto Civico comunica pubblicamente su QuiArese di schierarsi "con nettezza contro la delibera commissariale numero 22 del 29.01.2013 in merito alla viabilità aresina che va a potenziare assi ad alto scorrimento nel mezzo della città, con l’inevitabile aumento del traffico interno e con gravi e pesanti ripercussioni sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini": "Le modifiche che si intendono portare avanti - spiegano dalla coalizione - sono in netto contrasto con tutti i principi di moderazione del traffico. Riteniamo questa scelta derivante direttamente dall’infelice decisione di aver stralciato il piano della viabilità dall’Adp, quando invece la progettazione delle vie di comunicazione sarebbe parte imprescindibile di un progetto." (http://www.quiarese.it/index.php/politica/notizie/1765-pgtu-prende-posizione-anche-patto-civico.html).

Il 21.02.2013 il Circolo PD di Arese si schiera apertamente contro il progetto: "La decisione presa dal commissario è sbagliata e sarà cambiata il giorno dopo le elezioni. […] È vero che nel P.G.T.U., riferendosi agli assi Sempione/Resegone e Gran Paradiso/Nuvolari, si prevede l'adeguamento, con l'eliminazione dei semafori, la formazione di rotonde e la razionalizzazione di emissioni ed immissioni, tuttavia la classificazione resta quella di "Strade principali di quartiere" (sulle tavole sono indicate come "strade urbane di quartiere") intendendo come tali gli "assi di accesso alla città, di collegamento tra i quartieri e destinati ad assorbire la quota di traffico di attraversamento (leggeri e pesanti)". Non necessariamente quella quota di traffico deve tradursi nella realizzazione di un "Sistema viario di attraversamento" che tagli in due parti, letteralmente, la città. Questa è una scelta che non condividiamo e riteniamo da contrastare. Nel programma del centrosinistra per le amministrative del 2012 si parlava espressamente di una riduzione di larghezza (e quindi della velocità) delle carreggiate dell'asse Sempione/Resegone, per ricavarne una pista ciclabile radiale verso il centro. In linea generale le città lottano per spostare assi di

attraversamento che tagliano in due il loro territorio: pensare che il nuovo P.G.T.U. di Arese preveda il contrario non è accettabile." (http://www.quiarese.it/index.php/politica/notizie/1769-dal-pd-una-lettera-aperta-al-commissario.html).

Tutti gli attori principali erano quindi d'accordo a rivedere il progetto in modo pesante. A parole.

Cosa prevede il progetto del Centro Studi PIM?

Il progetto adottato con delibera dalla Commissario Pavone come Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU per chi vuole usare sigle che confondono le idee) e approvato sempre senza contraddittori dalla Commissario, dà l'impressione di un déjà-vu.

Nell'Aprile 2012, il Centro Studi PIM mescola dati recenti a dati vetusti. Un esempio è l'incidentalità del triennio 2005-2007 (peraltro in discesa) per dimostrare la necessità di migliorare la sicurezza delle strade Aresine: nessun dato più recente è disponibile. Un altro dato sviluppato che rasenta il ridicolo è lo studio tra i rilievi di traffico del 2008 e quelli del 1997. Dato l'aumento di mezzi circolanti dal dopoguerra ad oggi, potevano prendere in considerazione anche i dati del 1947. La parte più inquietante è che, a supporto della "diametrialina" vengono forniti dei paragoni di percentuale di traffico. Contrariamente a quanto chiunque si aspetterebbe, il traffico non è aumentato ovunque dal 1997 al 2008! Nella zona in questione, studio che vale per la sola ora di punta del mattino, il dato più rilevante (+189%) è all'uscita di Via Vismara (a seguito della nuova strada che da Bollate porta a Paderno), un incremento in ingresso su Viale Resegone (+34%) che, però, svanisce già all'altezza del Centro sportivo (-5%) e altri dati di paragone di movimentazione sulla "diametralina" che non fanno certo pensare di dover spendere quasi 7.5 Milioni di Euro per rivedere la viabilità.

Inoltre, ci si domanda perché, visto che lo studio svolto impatterà in maniera inequivocabile sulla città, non si sia rilevato il flusso della giornata tipo del 2012! Forse perché, con la crisi, il traffico è diminuito e quindi i valori non avrebbero supportato la soluzione cui si doveva arrivare?

Vediamo quindi come sono fatte queste rotatorie tanto vituperate: simili tra loro, avranno da un diametro minimo di 19m a uno massimo di 24m con una corona sormontabile da 1.50m per agevolare il transito degli autobus (e la gioia di noi amanti dei rally). L'anello giratorio sarà di 8m per permettere due corsie.

Lo sviluppo finale sarà come in figura. Leggete bene la cartina perché noterete che manca qualcosa. Nel PGTU adottato ed approvato nel 2012 c'è un errore palese ovvero la rotonda che parte dalla SS233 (Varesina) non è strutturata come previsto dal progetto provinciale di Variante Varesina che è stato portato avanti già nel 2011 ed il cui progetto definitivo è del Gennaio 2012 e che interessa, in quel pezzo, anche Arese. Qualcuno avrà presente la mia disavventura in Comune per andare a visionare i disegni (a proposito: ringrazio gli Uffici e la Giunta che, con molta trasparenza, a seguito della mia segnalazione, non hanno reputato importante che la cittadinanza potesse verificare il piano via internet). Ecco: in quel progetto la rotonda prevede quattro rami, non tre. Da cui la domanda spontanea è: qualcuno teneva il progetto di modificare la viabilità fermo da anni e si è premurato di aggiungere la presenza del Centro Commerciale ma si è dimenticato di considerare tutti i dati della Variante Varesina?

Le rotatorie rendono più sicura la circolazione?

Prendiamo come punto di riferimento equo il LAGS, Laboratorio per il Governo della Sicurezza Stradale, di Torino (patrocinato dalla Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale - CNSS) e, in particolare, uno studio concernente l'efficacia ed i costi legati alle intersezioni a rotatoria (http://www.lags.corep.it/documentazione.html).

Fuor dalla volontà di studiare le regole che aiutino a migliorare la sicurezza, nello studio del Maggio 2010 si dice che "il livello di conoscenza del fenomeno [rotatorie] è prossimo allo zero: manca una rilevazione delle rotatorie cosicché non sappiamo quante ne siano state realizzate, dove e come; manca una analisi sistematica del loro funzionamento rispetto alle varie componenti di traffico (ad esempio, sappiamo - ma solo per il sommarsi di molte esperienze individuali - che alcune soluzioni aumentano notevolmente il livello di rischio per i ciclisti ma manca una rilevazione sistematica del livello di incidentalità di questa

componente modale nelle rotatorie); manca un esame nel rapporto tra investimenti per realizzare e manutenere le intersezioni a rotatoria e i risultati in termini di sicurezza stradale, impatto ambientale, funzionalità del traffico e manca, conseguentemente, la possibilità di condurre analisi costi/benefici […] manca la possibilità di valutare se i soldi pubblici siano stati ben investiti […]."

Nello studio, Maurizio Coppo, Responsabile della Segreteria Tecnica del CNSS e Direttore Tecnico del LAGS, chiarisce in particolare che "[…] suscitare sostanziali preoccupazioni il livello di gravità degli incidenti […] che appare molto più elevato di quanto ci si possa attendere in una struttura stradale concepita per ridurre il numero di incidenti e, soprattutto, la loro gravità."

A parità di condizioni, la riorganizzazione a rotatoria delle intersezioni esistenti dovrebbe determinare una riduzione aggiuntiva compresa tra il -70% e il -90% delle vittime pre-esistenti. "Tale dinamica non sembra confermata dai dati […]."

Dallo studio la preoccupazione è confermata dal trend dei morti nel complesso del -22% e solo un -19.1% nelle intersezioni, cosa che implica la mancata efficacia prevista dalla creazione di nuove rotatorie prevista essere tra il -70% e il -90%. Ciò significa che, indipendentemente dal numero di rotatorie installate - che non abbiamo modo di conoscere - il trend ci mostra che i risultati sono molto inferiori a quelli preventivati teoricamente.

A un certo punto dello studio, si cita il livello di gravità. L'indice di gravità è il numero di morti per 1000 vittime: mentre nel 2008 l'indice medio è di 15.0 e nelle intersezioni tradizionali (regolate e non regolate) è di 9.1, nelle rotatorie ci si pone a 8.4. Il dato è sconfortante dal punto della valenza statistica, tanto più se si pensa che in tre anni presi in considerazione (dal 2004 al 2006) il livello di gravità (e quindi di morti per 1000 vittime) è stato superiore sulle rotatorie.

Prendiamo con criterio questi dati: visto che per esperienza sappiamo che alcune rotatorie hanno ridotto la gravità degli incidenti in maniera importante, questo implica che altre rotatorie sono più dannose che sensate. Bene: quali sono le considerazioni che differenziano le une dalle altre?

L'unico punto che possiamo con certezza definire da vari studi tecnici è che su rotatorie a due corsie il livello di incidentalità a traffico elevato è comparabile a quello degli incroci regolati con semaforo (http://www.cedengineering.com/upload/rounabout%20planning%20&%20operation.pdf di CED - US) e che i ciclisti corrono rischi molto maggiori nell'attraversamento di una rotatoria che di un eventuale incrocio regolato da semaforo (http://www.ite.org/traffic/documents/AHA99B01.pdf di ITE - US, http://www.nzta.govt.nz/resources/ins-and-outs-of-roundabouts/docs/ins-and-outs-of-roundabouts.pdf di Traffic Design Group - NZ).

La domanda è: lo studio PIM che propone le rotatorie in tutta Arese, ha fatto uno studio di fattibilità come paventato dal LAGS? La Giunta che andrà ad approvare su decisione dell'Assessori di riferimento, conosce queste problematiche?

Com'è veramente questo piano viario?

Prima dell'approvazione del piano, Massimiliano Seregni ed io abbiamo denunciato in un video il problema dell'aumento dell'inquinamento atmosferico in una zona già disastrata ed abbiamo dedotto un traffico verso la Grande Struttura di vendita variabile da 7500 a 24000 macchine al giorno.

Gli studi del traffico del progetto ex-Alfa a supporto delle modifiche viarie utilizza valori minori ma che non si discostano sensibilmente e propone un futuro con un aumento di traffico del +19% da sud-est, +18% da est e +10% da sud. Visto che nel Piano Generale del Traffico Urbano si considera una tragica situazione nel 2008 di linee verdi e blu su asse della Diametrialina nell'ora di punta al mattino e che nello Studio del Traffico a supporto del Accordo di Programma l'aumento del traffico nell'ora di punta del Sabato sera dovrebbe essere relativamente poco importante, non si evince per quale motivo si debba considerare una spesa di più di 7 Milioni di Euro per il rifacimento completo dell'asse su una doppia corsia per senso di marcia.

Se, invece, si considera in maniera seria che il traffico da est e sud-ovest si sparpaglierà tra il Viale dell'Alfa Romeo, i campi prospicienti Garbagnate Milanese e la Diametrialina, i valori di traffico aumenteranno

molto e la paventata necessità di non interrompere il flusso di macchine sarà un dato di fatto. Per questo motivo l'Accordo di Programma implica "l'adeguamento del sistema viario ed infrastrutturale del Comune di Arese, in coerenza con il Piano Generale del Traffico Urbano" che, come avete letto, è stato approvato dalla Commissario Pavone.

Pur sapendo che non è semplice considerare di rallentare un traffico serale e notturno a 50 km/h su una strada a doppia corsia che taglia un paese così da poter sopportare, in altri momenti, un traffico ben elevato, la struttura di rotonde prevista dal piano è sensata perché il suo fine è di fare da polmone per il flusso che andrà a nascere. Inoltre, la dimensione prevista delle rotonde, concorda con il flusso indicato e, per quanto probabilmente avranno un impatto negativo sul traffico su due ruote (per quanto si voglia, per andare da un lato all'altro della strada, occorre attraversare le corsie!), diminuirà il numero di incidenti previsti per lo stesso flusso a condizioni invariate (anche se aumenterà il numero di incidenti rispetto alla situazione attuale proprio per l'aumento del flusso!).

Contrariamente a quanto qualcuno sostiene reggendosi con le ventose sugli specchi, al momento attuale la Diametralina non esiste poiché è rallentata da un passaggio pedonale semaforico (davanti al CSDA), da un incrocio regolato e da un restringimento di corsia e da un ulteriore ultima intersezione regolata. Oltre, naturalmente, ad una necessità limitata di dovere attraversare il paese rischiando una multa quando ci sono altre strade più comode.

Un domani il flusso, previsto e concertato a seguito della firma dell'Accordo di Programma, sarà quello per cui è stato progettato il Piano Generale del Traffico Urbano. A questo punto, un'eventuale richiesta di modifica per rallentare od ostacolare il flusso verso la Grande Struttura di Vendita, dovrebbe incontrare il beneplacito di chi mette i soldi… che non ne trae nessun vantaggio teorico. Quindi, allo stato dell'arte, la soluzione prospettata con il traffico previsto che va verso la zona ex-Alfa, alla faccia di tutti coloro che hanno preso posizione poco prima delle elezioni senza sapere di cosa parlassero, è la migliore possibile o ci si avvicina e, secondo le intenzioni dei progettisti, deve rimanere a scorrimento veloce. Quanto interesse avrebbe, infatti, TEA a spendere quasi 7.5 milioni di Euro per ridurre il flusso di macchine previsto dalla viabilità attuale?

I Comuni di Arese e Lainate, a seguito dell'AdP, sono solo marionette nelle mani di Mangiafuoco e devono procedere come scritto e firmato.

Cosa avremmo proposto noi di "Io Amo Arese"?

Sicuramente il restringimento delle carreggiate disponibili per il flusso di traffico leggero e pesante a una sola corsia. Se anche, non volendo variare il PGTU, dovessero rimanere le doppie corsie previste per senso di marcia, pur non avendo ancora uno sviluppo del trasporto pubblico tale da giustificare la scelta, dedicheremmo la corsia di destra al solo trasporto pubblico ed alle macchine elettriche con controllo sanzionato via telecamere, come accade in varie città come, ad esempio, Torino.

Infatti, il traffico che arriverà dalla Variante Varesina Sud incontrerà proprio su Arese il primo ingresso a doppia corsia per senso di marcia verso la zona ex-Alfa: se questo viene mantenuto a singolo senso di marcia, lo scorrimento creerà un volano perché si passi dalla rotonda di Santa Maria Rossa.

Metteremmo inoltre un divieto di accesso per il traffico pesante: stiamo parlando di una strada che attraversa il paese e non reputiamo che sia sensato che un flusso di camion possa passare accanto ad un'uscita del CSDA. Creeremmo inoltre una ZTL per soli residenti Aresini dal Venerdì sera al Lunedì mattina con controllo via telecamere.

Come si rallenta il traffico?

In varie maniere ma aumentare le corsie per senso di marcia non è la risposta giusta. Sul sito di ITE (Institute of Transportation Engineers - http://www.ite.org/traffic/tcdevices.asp) si possono osservare varie strutture per rallentare il traffico. Sicuramente una di queste sono i rialzi che sono già previsti ma che dovrebbero essere migliorati rispetto al progetto originale proposto poiché, se troppo bassi, diventano un invito a simulare il Generale Lee. Varie strutture di autovelox a poche centinaia di metri di distanza (come già accade in Toscana e nelle Marche) e controlli intensificati e presenza costante da parte della polizia locale sono una soluzione ottimale poiché rallentano effettivamente la velocità e costringono l'automobilista a considerare anche strade alternative. Un'ultima modifica molto interessante ed efficace per ridurre la velocità di percorrenza, pur mantenendo due corsie per senso di marcia, è la riduzione della carreggiata nei punti in cui è previsto il passaggio (ciclo-)pedonale. Questo accorgimento - che non è considerato nel progetto - costringe chi percorre la strada ad una particolare attenzione e a rallentare per non urtare la macchina a fianco. Inoltre, permette la creazione di isole verdi che rompono il campo visivo e ricordano che si sta passando in una città e non su una superstrada.

Per ultimo, il consiglio ulteriore è quello di sfalsare su assi diversi gli attraversamenti pedonali così da creare un campo di protezione più ampio.

Perché tanto clamore, quindi?

Lo stupore nasce a seguito, dopo mesi di silenzio sull'argomento, dell'incontro concernente le "Modifiche viabilistiche e progetti di mobilità sostenibile" che, sulla carta, sembrava un convegno per incoraggiare l'utilizzo di mezzi alternativi all'auto, nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità promossa - tra gli altri - dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta. QuiArese ha fatto immediatamente seguito all'incontro chiarendo a coloro che non avevano potuto partecipare che, nella realtà, si è presentata la nuova struttura viabilistica prevista nel PGTU con la presenza della infame Diametralina a cui tutti i partiti politici si sono opposti prima delle elezioni.

In particolare, avendo vinto il Patto Civico che aveva fatto propria la contrarietà al progetto durante le elezioni, si è ritrovato ad approvare il Cronoprogramma di TEA smentendo così i proclami precedenti.

Questo punto si incrocia con la richiesta di trasparenza che è stata un altro cavallo di battaglia elettorale. Ora, non so cosa intendano gli altri con trasparenza ma penso che la trasparenza in ambito amministrativo sia - più o meno in concertazione con la cittadinanza - di prendere decisioni e assumersi responsabilità senza nascondere dati alla cittadinanza stessa. La mia opinione è che questo non sia un concetto di

"destra" ma che, comunque, destra o sinistra, essere trasparenti significhi forzatamente esporre il fianco alle critiche e rispondere delle proprie azioni quando queste si focalizzano.

Questa nuova maggioranza che ha sfruttato in maniera egregia, prima come opposizione alla Giunta Ravelli e poi nel periodo pre-elettorale, la potenza di internet interagendo spesso sulla pagina Facebook di QuiArese, una volta insediata ha deciso che la comunicazione si potesse gestire in maniera univoca e auto-celebrativa su una pagina Facebook del Comune di Arese che l'utente medio non potesse utilizzare come "modulo per ogni tipo di domanda" ed ha disertato ex abrupto la pagina di QuiArese che è sempre stata fonte di domande, lamentele e polemiche. Conseguentemente chi chiedeva lumi su quest'ultima, veniva invitato a fare domanda protocollata al Comune di Arese per ottenere risposta! Probabilmente questa sarebbe stata un'ottima strategia vent'anni fa, prima dell'avvento di internet.

Purtroppo (per qualunque politico si trovi sotto i riflettori), il mondo si evolve e si scoprono nuove metodologie di comunicazione intra-cittadinanza e tra cittadinanza ed amministrazione. Nessuno può più trascurare la comunicazione in rete e nessuno può cancellare facilmente quanto si è scritto mesi se non anni addietro. Mi ha quindi stupito questa strategia di comunicazione (mancata) che ho immaginato che sarebbe implosa nel momento in cui fossero sorti problemi proprio perché l'assenza prolungata non può che esasperare la presenza puntuale degli oppositori. Se il problema FACS è passato in secondo piano perché in Agosto, un Settembre caldo era ben più che prevedibile. Da cui, alla prima contraddizione palese della Giunta, la maggioranza è dovuta rientrare in maniera scoordinata nel dibattito, un po' come i preadolescenti quando corrono, ed ha involontariamente alimentato il fuoco e posto sempre maggiore attenzione sulle discrepanze.

Da un partito di destra avrei potuto aspettarmi questo comportamento. Vedere attuata questa strategia di non-comunicazione da parte del Patto Civico è stato molto deludente. Questa trasparenza è chiara come il vetro-cemento.

Rivedendo quindi, oltre a quanto già citato all'inizio di questo studio, i proclami pre-elettorali del futuro Sindaco "No alla superstrada che tagli in due Arese" alle affermazioni su La Torrazza del futuro Assessore "la cosiddetta "Diametralina" […] indurrà la prossima amministrazione a cancellare la relativa delibera tant'è irricevibile quell'ipotesi." ai post del futuro Assessore "Io non credo che vi sia qualcuno che possa seriamente pensare (al di là da quanto scritto da P.I.M. […]) ad una strada ad alto scorrimento di traffico, anche pesante, che tagli in due Arese", "L'idea di ridurre ad una corsia per senso di marcia l'asse Sempione-Resegone era più che un'idea , faceva parte del programma di augurusasindaco del 2012" non può che stupire la decisione di accettare in toto il Cronoprogramma Pavone per quanto "riservandosi […] in sede di esame del progetto definitivo/esecutivo delle opere ivi previste di apportare, in accordo con la Soc. TEA, eventuali rettifiche […]" ci si pone determinate domande. C'è una via d'uscita in quest'ultimo scritto ma solo se TEA approva e, probabilmente, solo se viene ripresentato un nuovo studio di fattibilità su un nuovo PGTU. Altrimenti… ciccia.

La critica principale, quindi, viene non solo dall'approvazione cogente del Cronoprogramma (per quanto ancora modificabile per vie politiche ma… con quali costi?) ma anche dall'avere mentito alla cittadinanza e di avere cercato di giustificare questo cambio di opinione in maniera scomposta. Tanto scomposta da far commentare e prendere posizione anche la redazione di QuiArese che, in tempi più sospetti era stata tacciata di vicinanza proprio a questa maggioranza e da lì denominata anche QuiPravda.

Quanto è successo è, per un elettore di centro-sinistra, decisamente deludente. Escludendo in modo netto la malafede, la discrasia tra quanto detto prima delle elezioni dai componenti il Patto Civico e quanto obbligati a fare dopo le elezioni implica se non un livello di incompetenza, quanto meno una certa leggerezza nel rincorrere le affermazioni degli antagonisti senza esaminare in toto i dati disponibili. Citando un post pubblicato su Facebook durante la discussione, "E infine, magari abbiamo preso un abbaglio all'epoca del comunicato del Patto Civico ma ora ti chiedo: che si fa?". Quanto meno si chiede scusa e poi si chiariscono le strategie future dimostrando che la prossima scelta non sarà un abbaglio.

A seguito dell'ultimo Consiglio Comunale del giorno 26.09.2013, la situazione è risultata più chiara poiché, evidentemente, si è reputato di dover ulteriormente commentare in pubblico la situazione. Visto che una settimana prima su QuiArese è apparso un primo intervento dell'Assessore alla Viabilità a seguito dell'incontro di due giorni prima, questo implica quanto meno una comunicazione non efficace da parte di questa Giunta.

Ci auguriamo che questa Giunta comprenda che la strategia di comunicazione adottata è sbagliata , che la trasparenza non deve essere una parola vuota e che occorre adeguarsi a comunicare seriamente con gli elettori e gli oppositori via internet (vedansi anche il dibattito concernente le determine sparite dall'Albo online per un cavillo burocratico che dovrebbe "aumentare" la trasparenza!) e che capisca che occorrerà correre per risolvere questa questione entro il 31 Dicembre 2013, magari mettendo mano in maniera pesante al PGTU approvato solo l'anno precedente. Se così non fosse, potremmo candidare Arese al premio Darwin per come una piacevole città di provincia (considerata la Città Giardino) riuscirà a suicidarsi involontariamente e ci porremmo la stessa domanda che Maria Dilillo ha posto all'allora Sindaco Ravelli durante il Consiglio Comunale aperto dell'estate 2012: "…c'è qualcuno che vi sta ricattando?"