FONDO EUROPEO PER LO SVILUPPO REGIONALE PON Ambienti per lApprendimento 2007-2013.
Area Sistemi e Metodologie per lApprendimento IL SISTEMA DELLISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA...
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Area Sistemi e Metodologie per l’Apprendimento
“IL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE E
FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE
IFTS NEL QUADRO EUROPEO DELLE
QUALIFICHE EQF”
3 Marzo 2009I.I.S.”V. Moretti” Roseto degli Abruzzi
Marta Santanicchia
Quadro europeo delle qualifiche EQF European Qualification Framework:
le tappe salienti di un processo
STRATEGIA DI LISBONA
A partire dalla comune esigenza di far fronte a problematiche nuove, derivanti da rapidi cambiamenti economici, sociali, tecnologici e dal continuo bisogno di rinnovamento delle competenze dei cittadini-lavoratori, i Paesi europei puntano sullo sviluppo del sistema di istruzione e formazione, per accrescere il livello di competitività dell’Europa
REALIZZAZIONE DI UNO SPAZIO EUROPEO PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
LIFELONG LEARNINGQualsiasi attività di apprendimento avviata in qualsiasi momento della vita volta a migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, sociale, occupazionale.
• incoraggiare la mobilità e l’apprendimento permanente attraverso la messa in trasparenza di qualifiche e competenze;
• migliorare la qualità dei sistemi di istruzione e formazione professionale;
• favorire l’accesso personalizzato di tutti i cittadini ai percorsi di istruzione e formazione superiori attraverso il riconoscimento e la validazione dell'apprendimento non formale e informale
• definire un approccio comune per il trasferimento dei risultati dell’apprendimento da un sistema all’altro;
• definire un codice di riferimento comune per i sistemi di istruzione e formazione basato sui risultati dell’apprendimento.
Dichiarazione di Copenaghen del 30 novembre 2002
Priorità concrete funzionali al miglioramento della cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione professionale.
Obiettivi:
Gli obiettivi si traducono progressivamente in
iniziative concrete
TrasparenzaEUROPASS decisione n.
2241/2004
TrasparenzaEUROPASS decisione n.
2241/2004 Proposta di Raccomandazione per la
garanzia della qualità aprile 2008
Proposta di Raccomandazione per la
garanzia della qualità aprile 2008
Principi comuni validazioneApprend.
formale non formale, informale
maggio 2004
Principi comuni validazioneApprend.
formale non formale, informale
maggio 2004
EQF
Raccomand. 23
aprile 2008
EQF
Raccomand. 23
aprile 2008
ECVETtrasfer. crediti
Proposta di Raccomand. 9 aprile 2008
ECVETtrasfer. crediti
Proposta di Raccomand. 9 aprile 2008
EQF: COSA è - COSA NON è
• è un dispositivo di traduzione – una griglia di conversione e lettura – che consente di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a 8 livelli, i diversi titoli rilasciati nei Paesi membri;
• è una meta-struttura rispetto alla quale, su base volontaria, gli Stati membri sono chiamati a rileggere i propri sistemi di istruzione e formazione;
• non è una duplicazione a livello europeo dei sistemi nazionali;
• non è un tentativo di imporre un’omogeneizzazione dei titoli e delle qualifiche a livello europeo.
Perché il Quadro unico e
a favore di chi • semplificare la comunicazione fra gli attori coinvolti nei processi di istruzione e formazione dei diversi Paesi e all’interno di ciascun Paese
• permettere la traduzione, il posizionamento e il confronto tra differenti esiti dell’apprendimento, consentendo il trasferimento e una più ampia spendibilità delle qualifiche e delle competenze
• facilitare il matching tra i bisogni espressi dal mercato del lavoro e le opportunità di istruzione e formazione offerte nei diversi Paesi
• sostenere i processi di validazione dell’apprendimento non formale e informale
• fungere da riferimento comune per la qualità e lo sviluppo di istruzione e formazione
EQF: su che cosa si basa il confronto
Il quadro si basa su 8 livelli comuni di riferimento, correlati a risultati dell’apprendimento (Learning outcomes), che la struttura a livelli permette di articolare secondo un ordine crescente dalla minima alla massima complessità.
abilità
conoscenze
competenze
Learning outcomes ciò che ci si aspetta la persona conosca, comprenda e/o sia in grado di fare, al termine di un periodo di apprendimento (non solo formale); sono rappresentati attraverso descrittori di:
Learning Outcomes
Conoscenze: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche;
Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvereproblemi. Nel contesto del Quadro europeo le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti);
Competenze: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, insituazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
Dall’Allegato 1 alla Raccomandazione 23 aprile 08
Es. descrittori del livello 5 del Quadro europeo delle qualifiche
Conoscenze Abilità Competenze
Livello 5I risultati dell’appren-dimento relativi al livello 5 sono
Conoscenza teorica e pratica esauriente e specializzata, in ambito di lavoro o di studio e consapevolezza dei limiti di tale conoscenza.
Una gamma esauriente di abilità cognitive e pratiche necessarie a dare soluzioni creative a problemi astratti.
Saper gestire e sorvegliare attività nel contesto di attività lavorative o di studio esposte a cambiamenti imprevedibili. Esaminare le prestazioni proprie e di altri.
Il concetto di learning outcomes nel sistema italiano di istruzione e formazione
Istruzione superiore accademica L’approccio per LO è stato pienamente adottato
(Bologna process)
IFTSL’approccio per LO è stato
ampiamente adottato (standard di competenze)
IstruzioneL’approccio per LO non è
stato ancora adottato anche se ci sono dei cambiamenti in
questa direzione
EQF
8
7
6
5
VETI diversi contesti regionali presentanto un panorama disomogeneo rispetto al
recepimento dell’approccio per LO
EQF: quale rapporto con ECVET?
Il sistema europeo di trasferimento dei crediti (ECVET – Proposta di Raccomandazione aprile 2008) fa parte del set di strumenti inclusi nella strategia EQF.
ECVET è un sistema in grado di attribuire dei crediti (credit points) alle qualifiche e/o alle sue componenti (units).
Una unit è definita come la parte “più piccola” di un curriculum, di un percorso di istruzione e formazione, di una qualifica e corrisponde ad una specifica combinazione di conoscenze, abilità e competenze.
Ogni unit può essere di diversa ampiezza, secondo il sistema nazionale di istruzione e formazione di riferimento.
EQF: quale rapporto con ECVET?
L’EQF necessita della definizione di sistemi nazionali delle qualifiche
(NQF)
EQFNQF
ES: Regno Unito, Finlandia, Svezia
Il rilascio delle qualifiche si basa sull’accumulazione di unità di risultati di apprendimento associata all’attribuzione di punti
In Italia
Non esiste ancora un NQF univoco.
L’IFTS ha un suo sistema di standard e di riconoscimento dei crediti di filiera
Riflessi dell’EQF in ItaliaNQF in costruzione
Già la Proposta di raccomandazione, formalizzata dalla Commissione europea il 5 settembre 2006, prevedeva che ciascuno Stato membro:
- entro il 2009, operasse per la definizione del collegamento dei sistemi nazionali ai livelli EQF
- entro il 2011, facesse sì che tutte le attestazioni/titoli/qualifiche rilasciate contenessero il riferimento al Quadro unico europeo, in modo da essere “leggibili” nei diversi sistemi nazionali e spendibili come crediti formativi.
In Italia l’adesione alla richiesta dell’Europa si è concretizzata con l’avviamento, nel 2007, dei lavori del Tavolo unico per la costruzione del sistema nazionale di standard minimi professionali, di certificazione e formativi, promosso dal Ministero del Lavoro.
Tavolo Unico Nazionale
Promosso dal Ministero del Lavoro e composto da
Ministero del Lavoro
Ministero dell’Istruzione
Regioni e Province autonome
Parti sociali
ISFOL
Tecnostruttura
National Qualification Framework
TAVOLO UNICO SISTEMA DI STANDARD
IFTS BUONA PRASSI
European QualificationFramework
L’IFTS come buona prassi
Sistema IFTS:in linea con EQF, ECVET e la
strategia europea del lifelong
learning
IFTS: filiera in evoluzione
Istituzione sistema IFTS Legge 17 maggio 1999 n. 144
Attuazione Art. 69 Decreto attuativo n. 436 del 2000
Le linee guida alla programmazione
dei percorsi IFTS Accordo 1 agosto 2002
Standard di base e trasversali Accordo 19 novembre 2002
* Sperimentazione Standard di base e trasversali
Standard tecnico-professionali Accordo 29 aprile 2004
Accordo 25 novembre 2004
Accordo 16 marzo 2006
• Figure di riferimento• I percorsi formativi per adulti occupati• Certificazione dei percorsi• …
Poli formativi Documento Tecnico allegato all'Accordo della Conferenza Unificata del 25 novembre 2004
Obiettivi
consolidare la filiera formativa;
darle maggiore evidenza presso i potenziali utenti;
stabilizzare l'offerta;
capitalizzare i risultati delle sperimentazioni degli standard
minimi delle competenze di base e trasversali;
…
IFTS: filiera in evoluzione
Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 25 gennaio 2008
La Finanziaria 2007, art. 1 comma 631 e 875, prevede la riorganizzazione del sistema dell'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, nel quadro del potenziamento dell'alta formazione professionale e delle misure per la valorizzazione della filiera tecnico-scientifica,
Tre tipologie di intervento:
• costituzione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS)
• percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS)
• sviluppo di poli tecnico-professionali
IFTS: filiera in evoluzione
IFTS: concetti chiave
competenze
standard
crediti confrontabilità
trasferibilità
flessibilità trasparenza
personalizzazione
Che cosa rappresentano gli Standard Che cosa rappresentano gli Standard minimi delle competenze per la filiera minimi delle competenze per la filiera IFTS?IFTS?
identificano la caratteristica peculiare della filiera identificano la caratteristica peculiare della filiera IFTSIFTS e cioè la loro uniformità sul territorio nazionaleuniformità sul territorio nazionale;
assicurano la base minima di competenze comuni assicurano la base minima di competenze comuni al Tecnico Superioreal Tecnico Superiore, in esito e in ingresso (in caso di accreditamento) favorendo l’occupabilità e dunque la flessibilità della professionalizzazione;
assicurano la confrontabilità con i parametri confrontabilità con i parametri europeieuropei;
costituiscono il fondamento architettonicofondamento architettonico da cui partire per la progettazione delle Unità Formative.
CONCETTI CHIAVE: COMPETENZACONCETTI CHIAVE: COMPETENZA
Nello standard quale concetto di competenza?Nello standard quale concetto di competenza?
COMPETENZA COMPETENZA DELDEL
SOGGETTOSOGGETTO
COMPETENZA COMPETENZA DELDEL
SOGGETTOSOGGETTO
COMPETENZA COME COMPETENZA COME OGGETTO OGGETTO
CODIFICATO E CODIFICATO E TRASFERIBILETRASFERIBILE
COMPETENZA COME COMPETENZA COME OGGETTO OGGETTO
CODIFICATO E CODIFICATO E TRASFERIBILETRASFERIBILE
“… identifica l'insieme di risorse (conoscenze, abilità, ecc.) di cui un soggetto deve disporre per affrontare efficacemente l'inserimento in un contesto lavorativo, e più in generale per affrontare il proprio sviluppo professionale e personale.”
“… identifica l'insieme di risorse (conoscenze, abilità, ecc.) di cui un soggetto deve disporre per affrontare efficacemente l'inserimento in un contesto lavorativo, e più in generale per affrontare il proprio sviluppo professionale e personale.”Dal “Glossario – Allegato A1 all’Accordo Stato Regioni
per la programmazione IFTS 2000/2001 del 14 settembre 2000”
“determinano i requisiti minimi per l'accesso al percorso
formativo IFTS e il risultato minimo in esito ad esso, specificato in termini di
competenze verificabili e certificabili, che a se stanti possono essere riconosciute
come crediti formativi”
“determinano i requisiti minimi per l'accesso al percorso
formativo IFTS e il risultato minimo in esito ad esso, specificato in termini di
competenze verificabili e certificabili, che a se stanti possono essere riconosciute
come crediti formativi” Con il formato Con il formato
dell’UC dell’UC Unità CapitalizzabileUnità Capitalizzabile
Dal “Glossario – Allegato A1 all’Accordo Stato Regioni per la programmazione IFTS 2000/2001 del 14 settembre 2000”
STANDARD STANDARD MINIMI DELLE MINIMI DELLE COMPETENZECOMPETENZE
IFTSIFTS
STANDARD STANDARD MINIMI DELLE MINIMI DELLE COMPETENZECOMPETENZE
IFTSIFTS
CONCETTI CHIAVECONCETTI CHIAVE
Nello standard quale concetto di competenza?Nello standard quale concetto di competenza?
Competenza come Competenza come oggetto codificato e oggetto codificato e
trasferibiletrasferibile
Competenza come Competenza come oggetto codificato e oggetto codificato e
trasferibiletrasferibile
conoscenze
abilità
comportamenti (attitudini/qualità personali)
È uno degli elementi della competenza. Denota prevalentemente l’avvenuta acquisizione/memorizzazione/comprensione di un contenuto (fatti, concetti, regole, teorie, ecc.); è una padronanza mentale, formale, di per sé astratta dall’operatività. Attiene al sapere.
Gli elementi della competenza
Conoscenza
conoscenze
abilità
comportamenti (attitudini/qualità personali)
È uno degli elementi della competenza. Denota l’essere in grado di utilizzare specifici strumenti operativi (tecniche, metodi, tecnologie, ecc.) per la realizzazione di un compito. Attiene al saper fare.
Gli elementi della competenza
Abilità
conoscenze
abilità
comportamenti (attitudini/qualità personali)
È uno degli elementi della competenza. Coniuga doti e attitudini personali con necessità espresse dall’organizzazione e dalle persone clienti/utenti. Denota l’essere in grado di assumere comportamenti (comunicare, operare, interagire, ecc.) in coerenza con uno specifico contesto ambientale e organizzativo e con i suoi valori di riferimento. Attiene al saper essere.
Gli elementi della competenza
Comportamento
CONCETTI CHIAVECONCETTI CHIAVE
UC Unità CapitalizzabileUC Unità Capitalizzabile
E’ un insieme di competenze autonomamente significativo (autoconsistente), riconoscibile dal mondo del lavoro come componente specifica di professionalità ed identificabile dall'impresa, dai sistemi formativi, dall’individuo, anche in funzione del riconoscimento dei crediti.
Individuo
Imprese Sistemi formativi
Schema del sistema IFTS basato su Schema del sistema IFTS basato su standard di competenzestandard di competenze
Figura di riferimento
Denominazione
Descrizione
Attività fondamentali
Settore
Codice ATECO
Definizione
Codice ISTAT
Progettazione formativa modulare (UF) - non c’è uno standard formativo
Contenuti
Durata
Modalità formative
…
Unità Capitalizzabili tecnico professionali
Unità Capitalizzabili tecnico professionali
Unità Capitalizzabili tecnico professionali
Unità Capitalizzabili
essere in grado di
sapere come
deve dimostrare di
indicatori
Struttura sintetica del sistema IFTS Struttura sintetica del sistema IFTS basato su standard di competenze: basato su standard di competenze: figura di riferimentofigura di riferimento
TECNICO SUPERIORE PER LA RISTORAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEIPRODOTTI TERRITORIALI E DELLE PRODUZIONI TIPICHE
Descrizione della figura professionaleLa figura opera sia sul versante della produzione, dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi, sia su quello della valorizzazione delle risorse e della cultura del territorio, in risposta, anche, a nuove esigenze e modelli di comportamento in materia di alimentazione.
ATTIVITA’ PROFESSIONALI FONDAMENTALI1.Collabora all’organizzazione ed alla gestione delle attività aziendali.2.Contribuisce alla definizione dei processi produttivi, sia in termini qualitativi che quantitativi.3.Contribuisce alla valorizzazione dei prodotti e della cultura eno-gastronomica del territorio.4.Collabora alla gestione della comunicazione interna ed esterna dell’azienda.5.Collabora alla gestione delle relazioni con la clientela e all’implementazione di azioni di customer satisfaction.6….
Figura di riferimento
Denominazione
Descrizione
Attività fondamentali
Settore
Codice ATECO
Definizione
Codice ISTAT
1
Area delle competenze linguistiche
2Area delle
competenze scientifiche e tecnologiche
3Area delle
competenze giuridico –
economico -aziendali
4Area delle
competenze trasversali
Sta
nd
ard
Min
imi
delle
Com
pete
nz
e
di
Base
e
Tra
svers
ali
Accord
o
Sta
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Reg
ion
i d
el
19
novem
bre
2002
U.C.Utilizzare
l’inglese in modo
autonomo
U.C.Utilizzare l’inglese
come linguaggio
tecnico
U.C.Informatica di base
U.C.Dati e
previsione
U.C.Le norme di
diritto nazionale,
comunitario e internazionale
U.C.La
sicurezza e la
prevenzione
U.C.Rapporto di lavoro
U.C.La realizzazione
dell’idea di impresa
U.C.
Diagnosticare
U.C.
Relazionarsi
U.C.
Affrontare
U.C.L’impresa e la
sua organizzazione
UC standard minimi delle competenze UC standard minimi delle competenze tecnico-professionalitecnico-professionali29/04/2004
• Agricoltura• Ambiente • Edilizia • I. C. T. • Industria • Trasporti • Turismo
25/11/2004• Servizi assicurativi e finanziari
16/03/2006• Nuove figure settore trasporti
Unità Capitalizzabile (Es. La realizzazione dell’idea di impresa)
Unità Capitalizzabile (Es. La realizzazione dell’idea di impresa)
A – Competenze
Il soggetto è in grado di:1 – identificare un’idea di business2 -
1 - Il soggetto deve sapere come:-- Definire i possibili target di clienti
2 - Il soggetto deve sapere come:--
B – Declinazione di Livello
Per essere in grado di:1 - identificare un’idea di business2 -
Indica le competenze
il cui insieme
consente il presidio di un’area di
attività
Indica gli elementi
costitutivi di ciascuna competenza
Indica ciò che viene
richiesto al soggetto
perché dimostri di
aver acquisito le competenze
dell’UC
Indica ciò che deve essere considerato per valutare
la padronanza
delle competenze
al livello minimo
UC: il formato di rappresentazioneUC: il formato di rappresentazione
Il soggetto deve
dimostrare di:
Gli indicatori
sono:
1 – descrivere i principali elementi e fattori necessari a creare un nuovo business 2 –