Produzione di idrogeno. Produzione da steam reforming di metano.
AREA MONTE PORZIO CATONE - FRASCATI · In Produzione BIOLOGICA e DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA la...
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AREA MONTE PORZIO CATONE - FRASCATI
Figura 1 - Carta tematica; fonte ente regionale ARSIAL
Con il supporto tecnico-scientifico di:
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L’azienda pilota di riferimento per l’areale, in cui è presente una capannina Agro-metereologica dell’ARSIAL
(http://www.arsial.it/portalearsial/agrometeo/) (Fig. 1) ricade nella zona viticola dell’areale a denominazione DOC
Frascati e DOCG Frascati Superiore (Fig. 2).
Figura 2 - area DOC Montecompatri Colonna, area DOC-DOCG Frascati
Il presente bollettino fitosanitario è stato redatto sulla base dei dati registrati dalla capannina ARSIAL e delle
previsioni meteo, dei monitoraggi effettuati in azienda e delle allerte fornite dai modelli epidemiologici presenti
sulla piattaforma web vite.net® sviluppato da Horta, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
(www.horta-srl.com).
PREVISIONI METEO
MONTE PORZIO CATONE
Figura 3 - Le previsioni sul punto stazione di Figura 1 sono state sviluppate da Horta in collaborazione con ilMeteo.it.
Attendibilità delle previsioni meteo è relative al punto stazione, quindi va estesa all’areale con cautela.
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FASE FENOLOGICA
Nel vigneto pilota è stata riscontrata, per la maggior parte delle varietà, la fase fenologica di “INVAIATURA”
(BBCH 81), gli acini iniziano a diventare traslucidi e/o cambiano colore a seconda della varietà. Sono stati rilevati
per le varietà più precoci uno stadio di “INVAIATURA” più avanzato (BBCH 83-85).
QUADRO FITOSANITARIO
In Produzione BIOLOGICA e DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA la quantità massima di rame impiegabile in
un anno è di 6 kg/ha.
OIDIO (Erysiphe necator). Sul testimone non trattato, la situazione rilevata rimane stazionaria.
Figura 3 - sintomi di infezioni conidica di Oidio (Mal bianco) su grappolo
PERONOSPORA (Plasmopara viticola). Le ultime settimane sono state caratterizzate da elevate temperature,
e da precipitazioni pressoché assenti, per questo la situazione è rimasta stazionaria, non sono stati riscontrati
nuovi sintomi nell’azienda pilota.
TIGNOLETTA (Lobesia botrana). Sono stati rilevati i primi fori di sfarfallamento e le prime catture di adulti con
trappole a ferormoni. È iniziata la fase di volo della 3° generazione, come indicato dal modello fenologico di
vite.net.
Figure 4 – Lobesia botrana, foro di sfarfallamento su acino e adulto catturato su trappola a ferormoni (dx).
Si suggerisce di posizionare e predisporre le trappole a ferormone, per iniziare ad attuare una corretta attività di
monitoraggio e seguire la Terza generazione. Non sussiste una soglia d’intervento per gli adulti, ovvero non vi
è una correlazione diretta tra il numero di catture e percentuale di danno, il dato monitorato permette però di
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comprendere la dinamica della popolazione, definire i differenti stadi evoluti ed essere tempestivi nelle
successive strategie da intraprendere.
Di seguito si riportano indicazioni sul numero ottimale di trappole a ettaro per porzioni di vigneto, che presentano
caratteristiche pedoclimatiche omogenee.
Tabella 1 indicazioni delle linee guida nazionali di produzione integrata volontaria 2017
COCCINIGLIE. Nell’azienda pilota non sono stati rilevati individui appartenenti a tale superfamiglia.
N.B. La presenza di numerose formiche sulla pianta è un segnale spia, della potenziale presenza e sviluppo
delle cocciniglie.
I danni diretti causati dalle cocciniglie sono dovuti alla suzione della linfa dalla pianta ospite; nei casi più gravi,
l’attività suggente può comportare il collasso del rachide e il conseguente appassimento degli acini. I danni
indiretti sono legati all'elevata produzione di melata e al conseguente sviluppo di fumaggini, aspetti che possono
compromettere alcune caratteristiche organolettiche del vino.
Planococcus ficus. In questa fase è possibile riscontrare le femmine in fase di ovideposizione della III
generazione, come indicato dal modello fenologico di vite.net. Il monitoraggio delle femmine dovrà essere svolto
sulla pagina inferiore, sui grappoli tra gli acini e sul rachide, l’attività avrà una funzione prettamente di dinamica
della popolazione, in quanto non è disponibile una soglia di intervento. Il monitoraggio può essere condotto
anche sugli adulti maschi, attraverso la cattura con trappole a feromoni.
Targionia vitis e Parthenolecanium corni. In questa fase è possibile rilevare femmine in fase di ovideposizione.
Figure 5 - presenza di Cocciniglia Farinosa su grappolo (Planococcus ficus).
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MAL DELL’ESCA: Estirpare le piante irrimediabilmente colpite ed allontanare i residui dal vigneto o procedere
alla bruciatura. Nel caso di piante sospette, segnarle (es. nastratura) e con il conclamarsi della sintomatologia
procedere all’estirpazione.
Figura 6 – Sintomi fogliari conclamati
STRESS IDRICO. Durante il monitoraggio svolto presso l’azienda pilota sono stati riscontrati numerosi sintomi
di stress idrico (apici vegetativi fermi o necrotizzati e rapida senescenza delle foglie basali), come indicato dal
modello matematico “Bilancio idrico” di vite.net.
SISTEMI DI DIFESA INTEGRATA
I prodotti fitosanitari, che presentano come sostanza attiva sali di rame o zolfo, hanno un meccanismo di azione
multi-sito ovvero la loro azione danneggia diversi aspetti della biologia dell’avversità, riducendo il rischio
dell’insorgere di fenomeni di resistenza.
In questa fase fenologica, trovano il periodo ottimale di applicazione quei principi attivi in grado di fissarsi
tenacemente alle cere presenti sugli acini, migliorando in tal modo la protezione degli stessi.
In questa fase fenologica, trovano il periodo ottimale di applicazione quei principi attivi in grado di fissarsi
tenacemente alle cere presenti sugli acini, migliorando in tal modo la protezione degli stessi.
Per garantire un buon stato sanitario della pianta in questa fase, si suggeriscono degli interventi agronomici che
prevedano:
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- Apporti nutritivi equilibrati, in particolar modo le concimazioni azotate, per evitare un eccesso di rigoglio
vegetativo.
- Attuare corrette operazione di potatura verde (cimatura), al fine di garantire un arieggiamento della
chioma ottimale, la penetrazione dei raggi solari e dei trattamenti fitosanitari, aspetti che limitano in
maniera significativa la diffusione delle avversità crittogamiche.
ATTENZIONE: in questa fase fenologica evitare di effettuare la sfogliatura, potrebbe comportare la scottatura
degli acini.
Figure 7 Danni da Scottatura su grappolo, stadio iniziale (sx) e avanzato (dx)
OIDIO. Per l’azienda pilota, nei prossimi giorni, come indicato dai modelli di vite.net, il rischio di infezione
conidica è medio/basso, data anche la fase fenologica che presenta una suscettibilità dell'ospite al patogeno
minore, questo per la resistenza ontogenetica dei vecchi tessuti, si potrà pertanto allungare i turni dei trattamenti.
Nel caso si sia superato la persistenza d’azione dell’ultimo intervento, si suggerisce di tener protetta la
vegetazione:
Nelle aree a basso rischio, con Zolfo e coadiuvanti adesivanti o/e con prodotti di copertura quali
Meptildinocap e Quinoxifen (al massimo 2 interventi all’anno).
Nelle aree ad alto rischio o in caso di comparsa di sintomi, con Zolfo o con prodotti di copertura quali
Meptildinocap e Quinoxifen (al massimo 2 interventi all’anno) e con prodotti endoterapici quali:
Spiroxamina (G2) (al massimo 3 interventi all'anno) e/o Bupirimate (A2) (al massimo 2 interventi
all’anno) e/o sostanze attive della famiglia chimica degli IBS/IBE (es. Triazoli) e/o delle QoI e/o
Boscalid (al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità) e/o Metrafenone (al
massimo 3 interventi all'anno). Per attuare strategie anti-resistenza è raccomandabile abbinare prodotti
con differente meccanismo di azione (MoA).
L’impiego dei principi attivi endoterapici, continua anche dopo l’allegagione, con particolare riguardo alla
protezione delle bacche; per questo compito risultano particolarmente idonei quei prodotti che hanno
affinità per le cere epicuticolari degli acini. A queste caratteristiche rispondono i QoI, che abbinano una
certa mobilità nei tessuti vegetali (locosistemici) ad un’attività preventiva e parzialmente curativa.
N.B. Il Boscalid presenta anche un’ottima attività contro Botrytis cinerea.
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Regole anti-resistenza e limitazioni d’uso e S.A. ammesse:
1. Famiglia chimica QoI:
a. Azoxystrobin, Trifloxystrobin, Pyraclostrobin (anche antiperonosporico) indipendentemente
dall’avversità non posso essere complessivamente impiegati più di 3 volte all’anno.
2. Famiglia chimica IBE/IBS:
a. Tebuconazolo, Miclobutanil, Difenoconazolo e Propiconazolo al massimo 1 intervento all'anno
indipendentemente dall'avversità.
b. Fenbuconazolo, Tetraconazolo, Penconazolo, al massimo 3 interventi all’anno.
PERONOSPORA. I modelli di vite.net indicano rischio di potenziali contagi per i prossimi giorni.
In particolare nell’azienda pilota, le infezioni sono previste per la giornata di martedì 25. Nel caso si sia superato
la persistenza d’azione dell’ultimo trattamento, si suggerisce pertanto tempestivamente di:
Nelle aree a basso rischio, intervenire con Sali di rame in miscela con coadiuvanti adesivanti (es.
resine terpeniche) o per ridurne la dilavabilità con il Folpet (Ftalimide, vedi le regole anti-resistenza) e/o
con la Zoxamide (copertura – al massimo 4 interventi all’anno).
Nelle aree ad alto rischio o in presenza di sintomi, intervenire con Prodotti Rameici o per un massimo
di 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità) e/o con Zoxamide (B3-Benzammidi)
(copertura – al massimo 4 interventi all’anno) e/o Folpet (Ftalimide, vedi le regole anti-resistenza),
in miscela con endoterapici come il Cymoxanil (al massimo 3 interventi l’anno) e/o la famiglia chimica
dei Carbammati (H5 -CAA) (al massimo 3 interventi l’anno) e/o delle Fenilammidi (A1-PA) e/o delle
QoI.
Regole anti-resistenza, le limitazioni d’uso e le S.A. ammesse:
1. ATTENZIONE per la famiglia chimica dei Carbammati (CAA-H5):
Tra Dimetomorf, Iprovalicarb, Mandipropamide, Valiphenal e Benthiovalicarb al massimo 4 interventi
all’anno indipendentemente dall'avversità. Di cui solo 3 con Benthiovalicarb.
2. I Ditiocarbammati (M03) da Disciplinare di Produzione Integrata non sono applicabili oltre
l’allegagione.
3. ATTENZIONE per la famiglia chimica dei QoI (C3):
Famoxadone Fenamidone Pyraclostrobin (anche anti-oidico), in alternativa fra loro per un massimo 1
intervento all'anno indipendentemente dall'avversità.
4. ATTENZIONE per la famiglia chimica delle Fenilammidi (A1-PA):
Benalaxil M, Benalaxil, Metalaxil M, Menalaxil, al massimo 3 intervento all'anno, di cui al massimo 1 con
Metalaxil.
5. ATTENZIONE: Tra Ditianon, Folpet, Mancozeb al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente
dall'avversità. Per singola sostanza attiva sopra riportata al massimo 3 trattamenti.
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Attenzione: verificare il tempo di carenza del prodotto fitosanitario impiegato, se accettabile con la data ipotizzata
per la raccolta.
BOTRITE. Per i prossimi giorni il rischio di infezione è basso, i modelli di vite.net infatti non segnalano
rischio di infezione nell'azienda pilota. Non è però da escludere che - data una certa variabilità spaziale delle
condizioni predisponenti - si possano verificare localmente eventi infettivi.
Per i vigneti che presentano varietà a grappolo serrato, storicamente interessate dall’avversità, nella fase
fenologica di pre-chiusura grappolo, in cui si prevedono almeno 15 ore di bagnatura fogliare continuata, si
suggerisce di intervenire con:
- prodotti di copertura quali Fludioxionil (al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente
dall’avversità) o/e Bicarbonato di potassio e/o Eugenolo + Geraniolo + Timolo (al massimo 4
interventi all'anno), in miscela con prodotti endoterapici (si ricorda però che la mobilità nel grappolo è
sempre ridotta) quali Boscalid (al massimo 1 intervento all’anno) e/o Fenexamide (Al massimo 3
intervento all'anno) e/o Fluazinam e/o Fenpyrazamide (al massimo 1 intervento all'anno).
ATTENZIONE: tra Ditianon, Folpet, Mancozeb e Fluazinam al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità, di cui al massimo 2 con Fluazinam. Tra gli antagonisti naturali anti-botritici troviamo:
Tabella 2 - indicazioni delle linee guida nazionali di produzione integrata volontaria 2017
I Bacillus agiscono competendo efficacemente per le sostanze nutritive e per lo spazio, anche grazie alla
produzione di lipopeptidi, che inibiscono la crescita del tubetto germinativo del fungo. Hanno un tempo di carenza
di 3 giorni, un’azione strettamente preventiva e non influiscono sui processi di fermentazione e vinificazione.
Rispetto agli altri biofungicidi possono essere stoccati a temperatura ambiente per 3 anni poiché i batteri di
questo genere producono spore di resistenza.
TIGNOLETTA. È Iniziato il volo della 3a generazione. Al momento non è necessario alcun
trattamento.
Antagonista microbico LIMITAZIONI D’USO Ceppo
Aureobasidium pullulans - DSM 14940 e DSM 14941
Bacillus
amyloliquefaciens
Al massimo 6 interventi all 'anno,
impiegabile fino alla fase di pre-
raccolta
Sottospecie plantarum , ceppo
D747
Bacillus subtilis Al massimo 4 interventi all 'anno QST 713
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SISTEMI DI DIFESA BIOLOGICA
Tutte le operazioni colturali devono volgere a mantenere l’equilibrio vegeto-produttivo delle piante, al fine di
aumentare le difese naturali.
I prodotti fitosanitari, che presentano come sostanza attiva sali di rame o zolfo, hanno un meccanismo di azione
multi-sito ovvero la loro attività danneggia diversi aspetti della biologia del fungo non permettendo, di
conseguenza, l’insorgere di fenomeni di resistenza.
In questa fase fenologica, trovano il periodo ottimale di applicazione quei principi attivi in grado di fissarsi
tenacemente alle cere presenti sugli acini, migliorando in tal modo la protezione degli stessi.
Per garantire un buon stato sanitario della pianta in questa fase, si suggeriscono degli interventi agronomici che
prevedano:
- Apporti nutritivi equilibrati, in particolar modo le concimazioni azotate, per evitare un eccesso di rigoglio
vegetativo.
- Attuare corrette operazione di potatura verde (cimatura), al fine di garantire un arieggiamento della
chioma ottimale, la penetrazione dei raggi solari e dei trattamenti fitosanitari, aspetti che limitano in
maniera significativa la diffusione delle avversità crittogamiche.
ATTENZIONE: in questa fase fenologica evitare di effettuare la sfogliatura perché potrebbe comportare la
scottatura degli acini.
OIDIO: Per l’azienda pilota, nei prossimi giorni, come indicato dai modelli di vite.net, il rischio di infezione
conidica è medio/basso, data anche la fase fenologica che presenta una suscettibilità dell'ospite al patogeno
minore, questo per la resistenza ontogenetica dei tessuti vecchi, si potrà pertanto allungare i turni dei trattamenti.
Nel caso si sia superato la persistenza d’azione dell’ultimo intervento, si suggerisce di tener protetta la
vegetazione un trattamento con prodotti a base di Zolfo, o Bicarbonato di potassio o Ampelomyces
quisqualis.
PERONOSPORA I modelli di vite.net indicano rischio di potenziali contagi per i prossimi giorni. In
particolare nell’azienda pilota, le infezioni sono previste per la giornata di martedì 25. Nel caso si sia superato
la persistenza d’azione dell’ultimo trattamento, si suggerisce pertanto tempestivamente di intervenire con un
trattamento con Sali di rame, in miscela con coadiuvanti adesivanti (es. resine terpeniche), per ridurne la
dilavabilità.
Si ricorda infine che la quantità massima di rame impiegabile in un anno è di 6 kg/ha.
BOTRITE. Per i prossimi giorni il rischio di infezioni è basso, i modelli di vite.net infatti non segnalano
rischio di infezione nell'azienda pilota. Non è però da escludere che - data una certa variabilità spaziale delle
condizioni predisponenti - si possano verificare localmente eventi infettivi.
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Per i vigneti che presentano varietà a grappolo serrato, storicamente interessate dall’avversità, in cui si
prevedono almeno 15 ore di bagnatura fogliare continuata, si suggerisce di intervenire con:
- Bicarbonato di potassio e/o gli antagonisti naturali antibotritici di seguito riportati.
Tabella 3 - indicazioni delle linee guida nazionali di produzione integrata volontaria 2017
I Bacillus agiscono competendo efficacemente per le sostanze nutritive e per lo spazio, anche grazie alla
produzione di lipopeptidiche inibiscono la crescita del tubetto germinativo dei funghi e la moltiplicazione dei
batteri. Hanno un tempo di carenza di 3 giorni, un’azione strettamente preventiva e non influiscono sui processi
di fermentazione e vinificazione. Rispetto agli altri biofungicidi possono essere stoccati a temperatura ambiente
per 3 anni poiché i batteri di questo genere producono spore di resistenza.
La fase fenologica di pre-chiusura grappolo è particolarmente importante per la strategia di difesa antibotritica,
perché è ancora possibile penetrare una zona che non sarà più accessibile e dove oltretutto possono esserci
residui fiorali infetti, attaccati saprofiticamente dal fungo.
TIGNOLETTA. È Iniziato il volo della 3a generazione. Al momento non è necessario alcun
trattamento.
APPROFONDIMENTO
Per il bollettino corrente è stato affrontato l’approfondimento “strategie anti-resistenza alle differenti
Sostanze attive oggi in commercio”, consultabili sulla pagina web del SFR Lazio, a cui si può accedere cliccando
il seguente link:
http://www.agricoltura.regione.lazio.it/binary/prtl_sfr/tbl_misure/Strategie_Anti_Resistenze2.pdf
A cura del Servizio Fitosanitario Regionale e del Dott. Agr. Andrea Anselmi in collaborazione con HORTA srl (http://www.horta-srl.it/) e alla rete meteo dell’agenzia regionale ARSIAL (http://www.arsial.it/portalearsial/agrometeo/). Il Progetto LazioDiSu è stato finanziato dalla Regione Lazio. Ringraziamenti vanno infine alle aziende pilota che hanno aderito al progetto.
Antagonista microbico LIMITAZIONI D’USO Ceppo
Aureobasidium pullulans - DSM 14940 e DSM 14941
Bacillus
amyloliquefaciens
Al massimo 6 interventi all 'anno,
impiegabile fino alla fase di pre-
raccolta
Sottospecie plantarum , ceppo
D747
Bacillus subtilis Al massimo 4 interventi all 'anno QST 713