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5 giugno 2008 anno I - n. 7 a r c i 5 0 @ l i b e r o . i t w w w . a r c i . i t / r e p o rt pausa Cosa ci attende? Stop the fever a r c i r e p o rt sicilia a cura dell’Arci Sicilia hanno collaborato: Anna Bucca, Teresa Campagna, Luigi Carollo, Miriam Di Peri, Filippo Messina, Giovanna Pirrotta, Maria Luisa Rivilli. foto: Grazia Bucca redazione via Carlo Rao, 16 Palermo numero 7 Allegato al n. 21 del 3 giugno 2008 di Arcireport [email protected] Finchè c'è vita c'è speranza…recita un detto popolare… e forse lo stesso detto si può applicare anche alla sinistra che, sebbene non stia proprio in ottima salu- te, c'è. A metà mese, il 14 e 15 giugno, in Sicilia si torna a votare per le ammini- strative, per il rinnovo di otto consigli provinciali e di un centinato di piccoli e medi comuni. Non è una campagna elettorale particolarmente vivace. Il centrodestra, infatti, si fa forte del fortissimo risultato ottenuto alle regionali ed alle nazionali, cavalca l'onda. Sul fronte opposto, in alcuni casi c'è l'accordo fra Partito Democratico ed i quattro partiti di quella che è stata Sinistra arcobaleno, Rifondazione comunista, Sinistra democratica, Verdi e Comunisti italiani, in altri i candidati sono in ordine sparso, senza alcun collante. Le macerie post aprile hanno ricoperto tutti, anche quelli del Pd, ma le chiacchiere e le discussioni anco- ra non hanno portato ad un bel nulla. Si aspettano i congressi per vedere dove si andrà a parare e per salvare il salvabile. Ritornando alle prossime elezioni, dicevamo nessun acuto, solo qualche trasformista, a mezzogiorno del centrosi- nistra, alle tredici del centrodestra, ovviamente dello stesso giorno. Con casi eclatanti, come quello del presidente della provincia di Caltanissetta, Collura, eletto con i voti del centrosinistra che si è schierato a favore del candidato della coalizione opposta. In questo caso i vertici del Pd hanno avuto un moto di digni- tà e lo hanno espulso dal partito. Ce ne sono altri, ma appartengono tutti a pic- cole realtà, dove succede sempre di tutto, dove a farla da padrone sono le liste civiche, dove tutto è consentito. Quando abbiamo deciso gli argomenti da inserire in questo numero, nessuno voleva occuparsi di questa tornata elettorale, troppo recente la sconfitta. Parlando, ognuno di noi ha espresso la sua idea, il suo punto di vista. È emersa soprattutto la sfiducia, il disincanto, la disillusione. Ma, sempre parlando, sono emerse anche le ragioni per cui ognuno di noi è sempre a andato a votare, a pre- scindere dal risultato, a prescindere dal fatto che si tratti di amministrative, poli- tiche o riunioni di condominio. Qualcuno ha ricordato, a chi diceva di non volere andare a votare, che ognuno di noi può esprimere una preferenza, essere citta- dino attivo, grazie anche a tutte quelle persone che hanno lottato e che per il rico- noscimento di questo diritto, sono morte. E questa frase è stata la classica sfer- zata. È vero, la sinistra ha subito una dura batosta. Ma il fatto di non avere una rappresentanza, al Parlamento nazionale o regionale, non significa non esistere. E magari queste amministrative sono un'occasione per avere, ed anche per non perdere, una rappresentanza a livello locale. Troppo ottimisti? Forse, ma essere pessimisti non serve a nessuno, anche perché è davvero difficile fare peggio. Quindi, ancora una volta compagni e compagne, le urne ci attendono. [email protected] “...FORSE CHE LA MESCHINITÀ E LINSULSAGGINE POSSONO PORRE OSTACOLI ALLA SCALTREZZA E ALLA CRUDELTÀ? FORSE CHE LA MESCHINITÀ E LINSULSAGGINE POSSONO TOGLIERE A QUALCUNO LA VOGLIA DI DIVENTARE UN PERSONAGGIO IMPORTANTE? NON OCCORRE UNA VISIONE EVOLUTA DELLA VITA PER AMARE IL POTERE. NON OCCORRE UNA VISIONE EVOLUTA DELLA VITA PER ANDARE AL POTERE. UNA VISIONE DELLA VITA EVOLUTA PUÒ, ANZI ESSERE IL PEGGIORE IMPEDIMENTO, MENTRE NON AVERE UNA VISIONE EVO- LUTA PUÒ ESSERE IL PIÙ SPLENDIDO VANTAGGIO” (PHILIP ROTH) foto Grazia Bucca

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5 giugno 2008anno I - n. 7

a r c i 5 0 @ l i b e r o . i tw w w . a r c i . i t / r e p o rt

pausa

Cosa ci attende?Stop the fever

a r c ir e p o rtsicilia a c u r a d e l l ’ A r c i S i c i l i a

hanno collaborato:

Anna Bucca, Teresa Campagna, LuigiCarollo, Miriam Di Peri, Filippo Messina,Giovanna Pirrotta, Maria Luisa Rivilli.foto: Grazia Buccaredazione via Carlo Rao, 16 Palermo

numero 7Allegato al n. 21 del 3 giugno 2008 [email protected]

Finchè c'è vita c'è speranza…recita un detto popolare… e forse lo stesso dettosi può applicare anche alla sinistra che, sebbene non stia proprio in ottima salu-te, c'è. A metà mese, il 14 e 15 giugno, in Sicilia si torna a votare per le ammini-strative, per il rinnovo di otto consigli provinciali e di un centinato di piccoli e medicomuni. Non è una campagna elettorale particolarmente vivace. Il centrodestra,infatti, si fa forte del fortissimo risultato ottenuto alle regionali ed alle nazionali,cavalca l'onda. Sul fronte opposto, in alcuni casi c'è l'accordo fra PartitoDemocratico ed i quattro partiti di quella che è stata Sinistra arcobaleno,Rifondazione comunista, Sinistra democratica, Verdi e Comunisti italiani, in altri icandidati sono in ordine sparso, senza alcun collante. Le macerie post aprilehanno ricoperto tutti, anche quelli del Pd, ma le chiacchiere e le discussioni anco-ra non hanno portato ad un bel nulla. Si aspettano i congressi per vedere dovesi andrà a parare e per salvare il salvabile. Ritornando alle prossime elezioni,dicevamo nessun acuto, solo qualche trasformista, a mezzogiorno del centrosi-nistra, alle tredici del centrodestra, ovviamente dello stesso giorno. Con casieclatanti, come quello del presidente della provincia di Caltanissetta, Collura,eletto con i voti del centrosinistra che si è schierato a favore del candidato dellacoalizione opposta. In questo caso i vertici del Pd hanno avuto un moto di digni-tà e lo hanno espulso dal partito. Ce ne sono altri, ma appartengono tutti a pic-cole realtà, dove succede sempre di tutto, dove a farla da padrone sono le listeciviche, dove tutto è consentito. Quando abbiamo deciso gli argomenti da inserire in questo numero, nessunovoleva occuparsi di questa tornata elettorale, troppo recente la sconfitta.Parlando, ognuno di noi ha espresso la sua idea, il suo punto di vista. È emersasoprattutto la sfiducia, il disincanto, la disillusione. Ma, sempre parlando, sonoemerse anche le ragioni per cui ognuno di noi è sempre a andato a votare, a pre-scindere dal risultato, a prescindere dal fatto che si tratti di amministrative, poli-tiche o riunioni di condominio. Qualcuno ha ricordato, a chi diceva di non volereandare a votare, che ognuno di noi può esprimere una preferenza, essere citta-dino attivo, grazie anche a tutte quelle persone che hanno lottato e che per il rico-noscimento di questo diritto, sono morte. E questa frase è stata la classica sfer-zata. È vero, la sinistra ha subito una dura batosta. Ma il fatto di non avere unarappresentanza, al Parlamento nazionale o regionale, non significa non esistere.E magari queste amministrative sono un'occasione per avere, ed anche per nonperdere, una rappresentanza a livello locale. Troppo ottimisti? Forse, ma esserepessimisti non serve a nessuno, anche perché è davvero difficile fare peggio.Quindi, ancora una volta compagni e compagne, le urne ci attendono.

[email protected]

“...FORSE CHE LA MESCHINITÀ E L’INSULSAGGINE POSSONO PORRE OSTACOLI ALLA SCALTREZZA E ALLA CRUDELTÀ? FORSE CHE LAMESCHINITÀ E L’INSULSAGGINE POSSONO TOGLIERE A QUALCUNO LA VOGLIA DI DIVENTARE UN PERSONAGGIO IMPORTANTE? NONOCCORRE UNA VISIONE EVOLUTA DELLA VITA PER AMARE IL POTERE. NON OCCORRE UNA VISIONE EVOLUTA DELLA VITA PER ANDAREAL POTERE. UNA VISIONE DELLA VITA EVOLUTA PUÒ, ANZI ESSERE IL PEGGIORE IMPEDIMENTO, MENTRE NON AVERE UNA VISIONE EVO-LUTA PUÒ ESSERE IL PIÙ SPLENDIDO VANTAGGIO” (PHILIP ROTH)

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Rimpatriata scolastica con 'sorpresa elettorale'. L'idea,come denuncia www.step1.it, il giornale telematico curatodagli studenti della facoltà di lettere dell'Università di

Catania, è venuta a Santo Ligresti, dirigente della scuola media'Cavour' di Catania e candidato al consiglio comunale etneo nelleliste dell'Mpa di Raffaele Lombardo per le amministrative del 14 e15 giugno nonché ex assessore della giunta Scapagnini. Pochi giorni fa, il preside ha preso carta e penna, ha attinto i desti-natari dall'indirizzario degli ex allievi, presumibilmente conservatonell'archivio dell'istituto di via Carbone e protetto dalla legge sullaprivacy, ed ha scritto una lettera d'invito per quello che ha defini-to "un incontro tra persone felici di rivedersi".Nella missiva, che, a questo punto, ci chiediamo se sia stata ela-borata utilizzando i computer della scuola e inviata dal personaledell'istituto e con francobolli pagati dalle casse scolastiche, il pre-side parte da lontano, ricordando "la solida base culturale" garan-tita e la "fase felice della vita" che per questi giovani devonoavere rappresentato i tre anni trascorsi alla 'Cavour'. Prosegue compiacendosi della "brillante carriera scolastica e uni-versitaria" dei tanti studenti di cui ha avuto notizie recenti. Poi,finalmente, arriva al dunque e spiega che "da tempo pensava diorganizzare un incontro" per consentire al destinatario e ai suoicompagni di classe di "rivedere gli insegnanti di allora". Insomma,Ligresti non nasconde che questo appuntamento, che promette"ricco di emozioni e sorrisi", fissato nei locali della scuola per il 27maggio scorso, è anche "un'occasione", anzi "un pretesto". Infine, ammette che "siccome non sarebbe carino nasconderlo,anche se si rovina la sorpresa, il fatto è che il vostro preside si

candida e ha pensato di chiedervi il consenso fiducioso di averelasciato un buon ricordo", chiudendo con un lungo elenco di inse-gnanti chiamati a presenziare alla rimpatriata e invitando gli exallievi a partecipare all'incontro "a prescindere da quella che saràla scelta di voto".La scuola 'pubblica' può essere un ottimo strumento per costruiree gestire i bacini elettorali. Anche se gli studenti non hanno anco-ra l'età per votare basterà conservare opportunamente nomi edindirizzi per quando avranno l'età. A raccontare l'edificante storia è Bianca, ex studentessa, chedopo avere trovato la lettera nella cassetta della posta e averesuperato lo stupore iniziale ha affidato la sua risposta al sito.Basterà cliccare su www. s t e p 1 m a g a z i n e . i t / v 2 _ o p e n _ p a g e -php?id=4317 per trovarla. "Mi resta un dubbio - afferma la ragaz-za rivolgendosi all'ex preside - ma la Cavuor non era una scuolapubblica? Non pensa che la scuola statale sia il luogo meno adat-to per svolgere una manifestazione elettorale? Pensa davveroche i bei ricordi, i sentimenti abbiano qualcosa e che vedere conla sua campagna elettorale?". Gli interrogativi di Bianca sono anche i nostri. Anche perché a ciòche racconta la ragazza aggiungiamo un ulteriore elemento diriflessione. Il 15 maggio scorso, il presidente della Regione havisitato la scuola 'Cavour', casualmente tra tanti istituti scolasticiha scelto proprio quella, intrattenendosi con studenti e professo-ri. Anche questa una bella iniziativa, con tanto di dono: bandiera,statuto e libro sull'autonomia dell'isola. Chimatela [email protected]

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Èstata una vittoria schiacciante,senza precedenti. Sembrava chela strada fosse tutta in discesa,

ma evidentemente le alleanze elettoralisono una cosa e le poltrone, ed i postidi potere, dunque, un'altra. Come tuttiben ricordiamo le elezioni regionali sisono svolte il 13 e 14 aprile. Ci sonovoluti, quindi, quarantasei giorni pervarare la giunta di governo. Un mese emezzo di trattative, discussioni, liti. Dauna parte il presidente della regione,R a ffaele Lombardo, dall'altra i suoialleati di centrodestra. Ma anche all'in-terno degli stessi partiti non è stata unapasseggiata di salute, impegnatisoprattutto a trovare un'intesa sullecandidature per le amministrative del15 e 16 giugno.Nel tutti contro tutti, alla fine, comun-que, la quadratura del cerchio è statatrovata. Nel frattempo, la maggioranzaha subito mostrato il suo volto nellaprima seduta dell'Assemblea RegionaleSiciliana, mandando un chiaro segnalea Lombardo, seduto da solo, senza

nessuno dei suoi assessori accanto. Ilpresidente dell'Ars prescelto,Francesco Cascio, ha dovuto aspettaredue giorni per essere eletto. La frondapiù evidente quella di Alleanza naziona-le ed alcuni pezzi dell'Udc. Un altro intoppo è stato registrato nuo-vamente all'Ars, quando è saltata è l'e-lezione del consiglio di presidenza(due vicepresidenti, tre deputati questo-ri e tre deputati questori) sempre per lasolita manfrina della mancanza diaccordo all'interno del Pdl, Udc ed Mpa.Elezione rinviata ad oggi. Tutto questoè stato uno spettacolo davvero indeco-roso, molto peggio di quanto ci aspet-tassimo. Prima la lotta per chi dovevaavere più assessorati. Poi è stata batta-glia sui nomi, chi ha preso più voti, chine ha presi di meno, le province diappartenenza…Poi le deleghe. La cac-cia all'assessorato più "pesante". Come ha ammesso pubblicamente lostesso Lombardo, il più richiesto è statoquella alla sanità. In tutto questo ForzaItalia ha registrato la sospensione dal

partito di Giulia Adamo, alla quale,unica donna, era stato promesso unassessorato, mai arrivato. Alla fine, forse più per stanchezza, cheper altro, i partiti hanno deposto le armie così è stata varata la giunta. Per onore di cronaca, nell’esecutivo cisono tre tecnici. Due sono i magistratiMassimo Russo, Sanità, e GiovanniIlarda, con delega alla Presidenza dellaRegione, alla riorganizzazione del per-sonale e alla informatizzazione. Il terzoè il docente universitario Giovanni LaVia, confermato all'Agricoltura. Questele altre deleghe Antonello A n t i n o r o(Udc), Beni Culturali; Titti Bufardeci(PdL) al Turismo; Michele Cimino (PdL)al Bilancio; Roberto Di Mauro (Mpa)alla Cooperazione; Luigi Gentile (PdL)ai Lavori Pubblici; Pippo Gianni (Udc)all'Industria; Carmelo Incardona (PdL)al Lavoro; Francesco Scoma (PdL) allaFamiglia ed Enti Locali; Pippo Sorbello(Mpa) al Territorio.

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Chi ben comincia...?

Rimpatriata con sorpresa elettorale

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Esiste in Italia una questioneOmosessuale? La domanda è piùche legittima, soprattutto in prossi-

mità del Gay Pride del 28 giugno. E larisposta è semplice: si, esiste. Nonostantele rassicurazioni della Ministra Carfagna ele condanne unanimi dei recenti episodi diviolenza contro persone gay, lesbiche etrans*, il nostro rimane l'unico Paese euro-peo privo di norme che puniscano i reati diodio fondati sulla discriminazione per l'o-rientamento sessuale. Molti governi di destra sono contrari, inEuropa, al riconoscimento dei diritti dellecoppie di fatto o alle adozioni da parte dicoppie o singole/i omosessuali; ma in nessun paese occidentale mettein discussione il più elementare diritto anon essere discriminati. Ed in nessun altroluogo al mondo le più alte Istituzioni nega-no il proprio patrocinio ad un Gay Pridenazionale. Non si tratta del riconoscimentodelle richieste della comunità GLBT (sullequali un Governo può legittimamenteesprimere la sua contrarietà), ma si negaaddirittura il semplice diritto di rendere visi-bile la propria "differenza" e rivendicarla,

appunto, con orgoglio. I continui distinguo del nostro ceto politico,coi suoi "si ai cortei, ma senza nudità o slo-gan offensivi", "siamo contro ogni violenzaomofoba, ma non c'è bisogno di leggi perdimostrarlo", "le coppie di fatto hanno giàdei diritti, basta stipulare scritture private";le costanti accuse contro le persone omo-sessuali colpevoli della dissoluzione dellaFamiglia (ma quale Famiglia? Quella, peresempio, in cui un padre accoltella un figlioperchè gay?) costituiscono l'humus cultu-rale e sociale che alimenta l'odio di chi vaal linciaggio senza aver neppure la consa-pevolezza di commettere un reato, primaancora che un odioso atto di discriminazio-ne. Chi festeggia il successo di Alemanno neosindaco di Roma distruggendo il Circolo diCultura Omosessuale Mario Mieli, chi pic-chia un/una compagno/a di classe colpe-vole di essere gay o lesbica, chi si arma dimanganello per aggredire un trans*, oggi,diversamente da qualche mese fa, èmosso dalla convinzione della propriaimpunità. Anzi, peggio, è animato dalla certezza di

avere le spalle coperte da una cultura poli-tica e da un linguaggio condiviso grazie aiquali i suoi crimini diventano azioni legitti-me. Le gerarchie ecclesiastiche fungono daprincipale pulpito in questa elevazionedella violenza omofoba a strumento per ladifesa della famiglia tradizionale e delmaschilismo inteso come perpetuazione diun sistema di potere fondato su rapporti diforza che schiacciano il più debole. Ma il dramma è il totale asservimento dellaPolitica ed il suo intervento nella vita priva-ta delle persone; l'incapacità di contrappor-re valori laici alla strabordante logorreadella Chiesa; la rinuncia, ormai definitiva adestra come nel cosiddetto nuovo centrosi-nistra, al primato, o quantomeno all'auto-nomia, della Politica. Senza questa abiura della laicità cui è ispi-rata la nostra Costituzione, sulla quale tuttii nostri Parlamentari (sper)giurano ad ogniinizio legislatura, molto probabilmenteavremmo risposto diversamente, nel 2008,alla domanda iniziale.Luigi Carollo, responsabile Diritti Civili,PRC Palermo

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La questione omossessuale

Se si pensa che i decreti legge, i provvedi-menti di natura militare e poliziesca, l'inaspri-mento delle pene, possano mettere fine al

fenomeno dell'immigrazione, si commette un cla-moroso errore di valutazione circa l'immane disagioche percorre una civiltà planetaria segnata da iper-boliche divaricazioni tra ricchezza e povertà, e dalleconseguenti spinte che muovono sterminate masseumane a cercare risposte al loro sacro (e dramma-ticamente violato) diritto a sopravvivere; un dirittocosì biblicamente insopprimibile da appartenerealla categoria di quei sentimenti radicali capaci disommergere con ondate possenti qualunque filoso-fia e qualunque strategia..E' facile contestare argo-mentazioni come queste irridendole come espres-sioni di un improduttivo buonismo utopico. Non sitratta di utopia, l'utopia è un'altra cosa, è una dire-zione di marcia verso il futuro, mentre la dispera-zione di miliardi di esseri umani che assediano ilristretto fortino della ricchezza rappresenta unarealtà cruda del presente, visibile ad occhio nudo dachiunque la voglia vedere, e nel presente puòesplodere, anzi è già esplosa, e vi sono tutti isegnali che indicano un suo progressivo e rapidoincattivirsi. Tra questi segnali uno, importante, forsedecisivo nel far precipitare la situazione attualeverso l'irreparabile, è il montare di una cultura intol-lerante e xenofoba che, partendo dai sentimenti piùviscerali quali l'endemica paura del diverso installa-ta da sempre nei sotterranei della coscienza singo-la e collettiva, può sfociare davvero nella catastrofe

planetaria se, invece di venire temperata da scelteoculate, trova conferme e alimento nelle posizioniufficiali dei governi nazionali e degli organismi inter-nazionali. E' vero, lo scontro politico e culturale suquesto terreno rischia, in Italia, di mandare a cartequarantotto il clima di "buona volontà collaborativa"instauratosi dopo le recenti elezioni. Ma la posta ingioco e molto, molto più importante di un momenta-neo "volemose bene" che non presagisce comun-que niente di buono per nessuno. La sinistra deve,ne è moralmente obbligata, compiere una ricogni-zione attenta sulle sue ragioni costitutive, e dovràfinalmente decidere di prendere atto fino in fondodella dimensione del problema e della non negozia-bilità di alcuni principi che ne definiscono la natura.Non potrà più, nel senso proprio che non potràessere più legittimata a compiere alcun tipo dimediazione al ribasso, perché con simili operazionifinirebbe con l'essere storicamente assorbita nelclima oscuro delle complicità sui processi umana-mente sconvolgenti che stanno per aprirsi, che sisono già aperti, e che camminano a passi larghi eveloci. Barattare l'abiura (perché di questo si tratta)di un impegno marcatamente volto a salvaguarda-re equilibri vitali per la convivenza in cambio di unospazietto interno ad un clima di unanimismo riformi-sta che non riformerà mai niente, mi sembra unacaduta verticale nella palude dell'insipienza e dellaresa culturale a 360 [email protected]

L a c u l t u r a d e l l a x e n o f o b i a

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foto Grazia Bucca

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Anche quest'anno, ripartonoi campi di lavoro sulle terreconfiscate alla mafia e

restituite alla società civile. Icampi sono promossi dallaCooperativa "Lavoro e non solo",dall' Arci e da Libera. Al progettoaderiscono inoltre: BancaPopolare Etica, CGIL Toscana eCGIL Sicilia, Legacoop Toscana eSicilia. I campi di studio e lavoro"LiberArci dalle Spine 2008"saranno dedicati alle figure diPeppino Impastato e Pippo Fava,non soltanto perché entrambigiornalisti vittime della mafia, masoprattutto per essere state duefigure profondamente legate alterritorio. Entrambi, infatti, attra-verso il lavoro di promozione cul-turale, diffusero i valori di legalitàdemocratica e di giustizia socialeall'interno del tessuto sociale.I campi previsti sono nove, di cuiotto a Corleone e uno a Canicattì.Nella tabella, le date e le attivitàagricole di ogni campo.Le richieste arrivate quest'anno

per partecipare ai campi di lavorosono state oltre 500. In realtà, allaluce dell'esperienza degli annipassati, ci si è resi conto che nonè pensabile accettare tutte lerichieste di partecipazione, che dianno in anno continuano adaumentare. Così l'edizione 2008del progetto "LiberArci dalleSpine" accoglierà circa 300 dei500 ragazzi che avrebbero volutofare l'esperienza dei campi dilavoro e studio in Sicilia.Per quanto riguarda il coordina-mento dei campi di lavoro, è statoprevisto che ad ogni campo sianopresenti due coordinatori, unosiciliano, l'altro proveniente daicomitati territoriali Arci di tuttaItalia. A questo proposito, invitiamo tutticoloro i quali siano interessati acoordinare un campo di lavoro, adinviare la propria adesione all'indi-rizzo [email protected].

[email protected]

Si è tenuto il 27 e il 28 maggio a Roma,presso la sede dell'Arci Nazionale, il semi-nario di formazione e di interscambio delCoordinamento Internazionali Arci.Oggetti d'attenzione da parte dei vari grup-pi di lavoro sono stati l'analisi degli stru-menti, delle risorse necessari alla proget-tazione, le dinamiche di partecipazione deisoggetti/attori interessati alla costruzionedei processi di cooperazione internaziona-le ed anche le proposte possibili finalizzatealla promozione e alla valorizzazione delleiniziative sul territorio.È emersa la necessi-tà di costruire dal basso una efficace rete dicoordinamento tra i circoli e i Comitati terri-toriali, non soltanto nella ricerca dei fondi e,latamente, durante le campagne finalizzatealla promozione di alcuni progetti, ma cheessa diventi strumento permanente diaperto confronto sulle opportunità e lemodalità di lavoro tra la struttura nazionalee il territorio.Come agire? Innanzitutto occorrerebbeuna valutazione in merito all'efficacia deivari strumenti di comunicazione atti a vei-colare le informazioni che, garantendo unamaggiore fruibilità, siano utili alla costruzio-ne di una politica condivisa e coerente.

Inoltre risulta evidente l'esigenza di un vali-do sostegno formativo sui temi inerenti lePolitiche Internazionali che renda possibileuna valorizzazione delle realtà esistenti edi crearne delle nuove.Un'ulteriore attenzione merita il mondoscolastico. Bisogna, come appare quantomai evidente, offrire, a partire dalla primaetà scolare, una valida proprosta di percor-so educativo alla pace, alla globalizzazionedei diritti.Una succesiva analisi critica dialcuni modelli esistenti di progetto ha deli-neato le diverse modalità di intervento inloco, a partire da una conoscenza del terri-torio in cui si opera, e il sistema di alleanzee la rete possibile dei finanziamenti.La partecipazione di alcuni rappresentantidelle istituzioni (ministero A ffari Esteri,Anci, UE, OICS) ha consentito non soltan-to di avere un quadro dei soggetti finanzia-tori ma ha reso evidente la complessitàdelle relazioni e delle varie fasi utili alla pro-gettazione sottolineando i problemi di ordi-ne burocratico im merito all'approvazione eal finanziamento dei progetti e le difficoltàper creare un percorso condiviso d'azionetra i soggetti [email protected]

Politiche internazionali e partecipazione

L iberArc i da l le sp ine 2008

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P e r i o do Località Attività agricole

20/06 - 04/07 CorleoneTrebbiatura del grano e deilegumi; Sistemazione vigne-to, pomodori

11/07 - 25/07 CorleoneTrebbiatura del grano e deilegumi; Sistemazione vigne-to

29/07 - 12/08 CorleoneSistemazione vigneti; raccol-ta pomodoro

20/08 - 03/09 CorleoneRaccolta pomodoro, melan-zane, peperoni, cipolle

05/09 - 19/09 CorleoneRaccolta pomodoro, melan-zane, peperoni, cipolle, man-dorle. Vendemmia

05/09 - 19/09 CanicattìVendemmia, recinzione ecostruzione del muretto, siste-mazione del capannone e deivialetti interni

23/09 - 07/10 CorleoneRaccolta pomodoro, melan-zane, peperoni, cipolle

14/10 - 28/10 CorleonePreparazione terreni persemine, sistemazione vigneti