Architettura del Ferro

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F I L I P P O B R U N EL LE S C HI A cura di Maria Francesca Greco e Rossana Medico

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Pilloni AndreaV°E2004/2005

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Page 1: Architettura del Ferro

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BRUNELLESCHI

A cura di Maria Francesca Greco e Rossana Medico

Page 2: Architettura del Ferro

Brunel leschi

Indice

Architettura

Rinascimento

Vita

Opere

Page 3: Architettura del Ferro

Cupola di Santa Maria

del Fiore

Palazzo Pitti

Cappella de’ Pazzi

Sagrestia Vecchia di

San LorenzoBasilica di Santo Spirito

Basilica di San Lorenzo

Crocifisso

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INDICE DELLE OPERE INDIETRO

Sacrificio di Isacco

Spedale degli Innocenti

Sagrestia Vecchia di

San Lorenzo

Page 4: Architettura del Ferro

Dalla fine del sec. XIV alla seconda metà del XVI, si ha in Italia una grande fioritura della vita culturale e delle

manifestazioni artistico-letterarie, che ha preso nella storia il nome di

Rinascimento.

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INDICE AVANTI

IL RINASCIMENTO

Page 5: Architettura del Ferro

Il significato del termine, usato per la prima volta dal Vasari, da già l'idea di trovarsi all'inizio di una nuova epoca.

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Page 6: Architettura del Ferro

 

Ora l'artista si sente un "creatore", che realizza la

propria genialità fin nel momento in cui elabora il

progetto della propria opera. Assistiamo in

questo secolo all'emergere di

straordinarie personalità artistiche.

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Page 7: Architettura del Ferro

Il Brunelleschi nacque a Firenze nel 1377, dove

morì nel 1446. Nel 1401 era già un ottimo

scultore e nel 1404 entrò nella corporazione

degli orafi; sappiamo che partecipò al concorso per la

costruzione della seconda porta del

battistero, vinto dal Ghiberti.

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Page 8: Architettura del Ferro

Tra il 1401 e il 1404 effettuò un soggiorno a Roma per studiare la

scultura e l'architettura antica con l'amico

Donatello.

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Page 9: Architettura del Ferro

Furono scambiati per stregoni perché scavavano e misuravano i reperti, ma il loro scopo era solo quello di

studiare da vicino alcuni esempi d'arte romana.

Dopo il 1404 costruì la Cupola del Duomo, della quale vinse il concorso.

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Page 10: Architettura del Ferro

Tra il 1415 e il 1436 progettò molte delle sue

opere: la Cupola del Duomo, lo Spedale degli Innocenti, la Sagrestia

Vecchia di S. Lorenzo, la cappella de’ Pazzi, il

palazzo di parte Guelfa e palazzo Pitti. Nel 1444 cominciò a costruire la

Basilica di Santo Spirito.

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Page 11: Architettura del Ferro

CUPOLA DI SANTA MARIA DEL FIORE

Brunelleschi partecipa al concorso per la realizzazione della Cupola di Santa Maria del Fiore

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INDICE DELLE OPERE AVANTI

Page 12: Architettura del Ferro

Fino al 1420 la cattedrale della città era ancora senza copertura

nella zona del coro e l’ immane spazio ottagonale, su cui era stata prevista una cupola, aveva un diametro di 54

metri.

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Page 13: Architettura del Ferro

Brunelleschi propose di costruire una

cupola che noi oggi chiamiamo

autoportante, cioè capace di sostenersi

da sé durante la costruzione, senza richiedere l’aiuto delle armature di

legno.

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Page 14: Architettura del Ferro

Se pur in principio la sua proposta risultò folla, ebbe la meglio sulle altre. A Filippo venne dato come

compagno nell’impresa Lorenzo Ghiberti, questi già nel 1425 non ebbe

più una parte di rilievo nella costruzione.

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Page 15: Architettura del Ferro

La cupola si erge su un tamburo ottagonale forata da otto grandi finestre circolari che

danno luce all’ interno.

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Page 16: Architettura del Ferro

Vista dall’esterno appare come una rossa collina

segnata da otto bianche nervature marmoree che convergono in un ripiano

ottagonale

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Nervature bianche

marmoree

Ripiano ottagonale

Tamburo ottagonale

Finestra circolare

Page 18: Architettura del Ferro

Sul ripiano ottagonale poggia una leggera lanterna cuspidata

stretta da otto contrafforti a volute.

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Page 19: Architettura del Ferro

La cupola è talmente alta e maestosa che, come scrisse il Vasari <<i monti intorno a

Fiorenza paiono simili a lei>>.

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Page 20: Architettura del Ferro

La magnificenza della struttura si avverte, però, soltanto salendo i molti gradini che dalla chiesa

conducono al ripiano su cui si imposta la lanterna.

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Page 21: Architettura del Ferro

Dalle interminabili scale a chiocciola ricavate all’interno di due grandi pilastroni alla fine delle navate laterali, si

giunge al ballatoio che dà sul vuoto su cui si erge la concava cupola.

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Page 22: Architettura del Ferro

Dopo aver oltrepassato un’apertura che è ricavata nello spessore della muratura, si arriva in un corridoio e notiamo

che la cupola è costituita da due cupole, una interna all’altra.

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Page 23: Architettura del Ferro

Le due calotte sono collegate da otto grandi costoloni

d’angolo e da sedici costole intermedie disposte lungo le facce delle vele.

Costoloni e costole sono uniti per mezzo di anelli in muratura.

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Page 24: Architettura del Ferro

La salita si svolge nello spazio fra le due cupole. Al termine della rampa si esce all’esterno, dove si può

vedere da vicino la maestosa lanterna.

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Page 25: Architettura del Ferro

Visto da lontano questo coronamento della costruzione è inscindibile dalla cupola, agganciata tramite tentacolari

costoloni rivestiti di marmo.

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Page 26: Architettura del Ferro

Brunelleschi impiegò ben sedici anni – dal 1420 al

1436 - per terminare l’intera

struttura.

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Particolare della

lanterna cuspidale

Page 28: Architettura del Ferro

La Sagrestia di San Lorenzo è così chiamata

per distinguerla dalla Nuova, edificata da

Michelangelo.

SAGRESTIA VECCHIA DI SAN LORENZO

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Page 29: Architettura del Ferro

L’incarico a Brunelleschi venne dato da Giovanni di

Averardo de’ Medici. Negli

intendimenti del committente, il nuovo edificio

avrebbe dovuto fungere da

cappella funeraria della famiglia.

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Attraverso essa si accede al braccio destro della

Basilica di San Lorenzo; è composta da uno spazio

pressoché cubico alla quale è sovrapposta una cupola emisferica ombrelliforme.

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Page 31: Architettura del Ferro

Tale cupola, raccordata da pennacchi alle

murature sottostanti, ha all’imposta 12

finestre circolari ed è rafforzata da altrettante

nervature che le conferiscono

l’aspetto di un ombrello aperto.

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Page 32: Architettura del Ferro

Particolare della cupola emisferica

ombrelliforme.

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Particolari della Sacrestia

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Page 34: Architettura del Ferro

Tutti gli spazi sono scanditi dalle paraste,

dalla trabeazione dagli archi in pietra serena

(grigi) che risaltano

contro il banco intonaco nudo.

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Page 35: Architettura del Ferro

La Cappella de’ Pazzi fu commissionata da Andra de’ Pazzi.

CAPPELLA DE’ PAZZI

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Page 36: Architettura del Ferro

Rivela una ricerca spaziale e planimetrica interpretabile come meditazione sulla Sagrestia Vecchia di San Lorenzo.

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Page 37: Architettura del Ferro

La Cappella iniziata nel 1430 venne ultimata nel 1461.

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Page 38: Architettura del Ferro

Costruita in gran parte dopo la morte di Brunelleschi su

un progetto risalente agli anni Venti,è costituito da linee rette le

quali dopo gli anni Trenta diventarono

curve.

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Page 39: Architettura del Ferro

L’ambiente principale, basato su forma quadrata, si

dilata in un rettangolo la cui

copertura riprende una cupoletta

emisferica centrale affiancata da due

volte a botte.

Confronto con la Sagrestia Vecchia

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Page 40: Architettura del Ferro

La facciata, non conclusa, nella parte inferiore comprende un portico con colonne corinzie trabeate.

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Quella superiore, invece, è costituita da una parete piana, ornata a riquadri, scandita da coppie di parastine che sostengono una trabeazione con un fregio strigilato

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Page 42: Architettura del Ferro

Sul fabbricato spicca la

copertura della cupola centrale che è risolta con una superficie

conica sormontata da una piccola

lanterna

Confronto con la Sagrestia Vecchia

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Page 43: Architettura del Ferro

La scarsità di certezze quanto a

datazione e a commissione si

propone una diversa paternità,

quella di Michelozzo di Batolomeo.

Confronto con la Sagrestia Vecchia

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Page 44: Architettura del Ferro

La volta

Confronto con la Sagrestia Vecchia

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Particolari della volta

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Particolari della volta

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Page 47: Architettura del Ferro

Particolare del portone

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Page 48: Architettura del Ferro

Sagrestia Vecchia Cappella de’ Pazzi

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Page 49: Architettura del Ferro

Sagrestia Vecchia Cappella de’ Pazzi

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Sagrestia Vecchia Cappella de’ Pazzi

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Sagrestia Vecchia Cappella de’ Pazzi

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Sagrestia Vecchia Cappella de’ Pazzi

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PALAZZO PITTI

Palazzo Pitti è stato costruito da Brunelleschi alla metà del XV secolo su ordine di Luca Pitti, ricchissimo

mercante, antagonista dei Medici.

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Page 54: Architettura del Ferro

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Pitti voleva un palazzo che per grandiosità superasse tutti gli altri esistenti, compreso quello dei Medici.

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Page 55: Architettura del Ferro

Brunelleschi disegnò la parte centrale con

equilibrata misura, in forme semplici ma

grandiose. L'edificio è a tre piani con

rivestimento a bugnato e finestre aperte da

arcate

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Particolari delle finestre

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Nel 1465, quando i Pitti caddero in rovina, la costruzione venne interrotta.

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Page 58: Architettura del Ferro

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Nel 1549 il palazzo, acquistato da Eleonora di Toledo, consorte di Cosimo I, affidò l'incarico di completare i lavori a

Bartolomeo Ammannati a metà del '500.

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Page 59: Architettura del Ferro

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Il progetto risale al 1418, ma Brunelleschi venne coinvolto nella costruzione solo nel 1421.

BASILICA DI SAN LORENZO

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Page 60: Architettura del Ferro

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Il Brunelleschi aveva progettato un edificio

a tre navate con cappelle laterali, ma a per i costi elevati fu

costretto ad escluderle.

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Page 61: Architettura del Ferro

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I lavori, dopo una lunga interruzione, furono ripresi

nel 1442 e conclusi da Antonio Manetti Ciaccheri,

dopo la morte di Brunelleschi.

Nel Quattrocento vennero aggiunte le cappelle delle

navate laterali

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Page 62: Architettura del Ferro

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L’esterno dell’edificio mostra, con molta chiarezza, il compenetrarsi di solidi geometrici puri.

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Page 63: Architettura del Ferro

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I grandi spazi longitudinali sono scanditi da colonne e

pilastri

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Page 64: Architettura del Ferro

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Si possono notare le ininterrotte cornici,

le fasce di pietra che riquadrano il

pavimento e il soffitto a cassettoni.

Tutte queste caratteristiche

accentuano lo spazio longitudinale.

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Page 65: Architettura del Ferro

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Particolare del soffitto a cassettoni

Particolare del pavimento.

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Page 66: Architettura del Ferro

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BASILICA DI SANTO SPIRITO

In Santo Spirito l’organismo architettonico diviene articolato e complesso; la linea curva modella l’interno.

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Page 67: Architettura del Ferro

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Progettata tra il 1428 e il 1434, iniziata nel 1444, la basilica venne terminata dopo la morte di Brunelleschi,

portando modifiche al disegno originale.

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Page 68: Architettura del Ferro

Brunel leschi

La pianta è a croce latina, ma le navate

laterali non si concludono in

corrispondenza dell’innesto del

transetto.

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Page 69: Architettura del Ferro

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Le campate infatti proseguono

tutt’attorno al perimetro della

basilica determinando un addensamento di

colonne nel preabside

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Page 70: Architettura del Ferro

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Le cappelle laterali, a pianta rettangolare in

San Lorenzo, qui sono semicircolari.

Esse sono introdotte da archi

che hanno la stessa dimensione

di quelle della navata centrale.

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Page 71: Architettura del Ferro

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Le paraste del San Lorenzo sono sostituite da semicolonne (b), tre quarti di colonne (c) o un

quarto di colonna (d) – a seconda della collocazione- aventi la stessa altezza delle

colonne libere (a).

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Page 72: Architettura del Ferro

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C’è dunque un perfetto equilibrio

dimensionale nell’edificio e un’arrestabile

continuità fra le membrature

architettoniche e la struttura muraria

perimetrale.

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Page 73: Architettura del Ferro

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Nelle intenzioni del Brunelleschi, la basilica avrebbe dovuto mostrare anche esternamente la forma convessa delle

cappelle.

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Page 74: Architettura del Ferro

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Ciò oltre ad irrigidire la struttura avrebbe

conferito a quest’opera un

aspetto inusuale e nel panorama architettonico

fiorentino, quasi da edificio orientale o

esotico.

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Page 75: Architettura del Ferro

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La stessa sorte subì la facciata, non furono costruiti i quattro semicilindri che sono nel capocroce e nelle

testate del transetto.

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Page 76: Architettura del Ferro

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CROCIFISSO LIGNEO

E' questa la scultura che Brunelleschi

avrebbe eseguito, secondo il noto

racconto vasariano, per mostrare a Donatello come doveva essere

scolpito un Cristo in croce.

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Page 77: Architettura del Ferro

Mentre Donatello piega

le strutture ritmiche gotiche

a far da supporto

convenzionale di un nuovo

verismo classico

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Crocifisso di Donatello

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Page 78: Architettura del Ferro

Brunel leschi

Brunelleschi conduce il cànone di

proporzionata bellezza

naturalistica di tradizione latina, a

esprimere un nuovo accordo di realtà e

di idea.

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Page 79: Architettura del Ferro

Brunel leschi

INDICE DELLE OPERE INDIETRO

Particolari del crocifisso

Page 80: Architettura del Ferro

Brunel leschi

L’ARCHITETTURA BRUNELLESCHIANA

L’architettura brunelleschiana si svolge sempre alla luce della ricerca e della sperimentazione . Le forme

architettoniche, infatti, sono dimensionate in modo che chiunque possa trovarsi a proprio agio fra strutture che

non lo vogliono né opprimere né annientare. Tale condizione si realizza con l’impiego di forme

geometriche semplici. Operativamente sono le proporzioni che determinano i rapporti fra le varie

componenti dell’organismo edilizio, mentre al quadrato, impiegato sia nelle piante sia negli alzati, Brunelleschi affida anche la capacità di resistenza dei suoi edifici. Proprio in questo l’architetto si conforma a quanto

avevano affermato i filosofi medioevali, che alla forma quadrata attribuivano la massima solidità e stabilità.

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Page 81: Architettura del Ferro

Brunel leschi

Il linguaggio si caratterizza per la ripresa della sintassi classica basata sull’ordine architettonico e sull’arco a tutto sesto. La loro fusione, che può dar vita all’arco

inquadrato dall’ordine o dall’arco sovrapposto all’ordine, genera le membrature architettoniche che qualificano e definiscono gli spazi brunelleschiani.

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In particolare l’impiego più volte ripetuto, dell’arco sostenuto dall’ordine ed inquadrato da un ordine

maggiore, riesce a controllare e a determinare

la crescita spaziale delle architetture del

Brunelleschi.

Page 82: Architettura del Ferro

Brunel leschi

Solitamente fa uso di capitelli corinzienggianti e da colonne dal fusto liscio. Ciò in aderenza all’architettura romana e a quella romanica fiorentina. Le paraste (o le

lesene) sono sempre scanalate e le scanalature sono sei: ciò perché, Filippo immagina la parasta come la quarta

parte di un pilastro, una sorta di “colonna quadrangolare” che , per essere corinzia, è dotata di 24

scanalature. Dopo gli incerti esiti iniziali, influenzati dall’architettura romanica fiorentina, in cui l’abaco dei capitelli corinzi è sormontato da un semplice pulvino a gola,nella sua continua sperimentazione Filippo farà ricorso definitivamente all’abaco sormontato da un segmento di trabeazione, impropriamente chiamato “dado brunelleschiano” diviso in architrave tripartito,

fregio liscio o ornato, cornice. Su tale porzione di trabeazione egli fa poggiare gli archi dall’archivolto

modanato.

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Page 83: Architettura del Ferro

Iniziato a partire dal 1419 nei pressi della chiesa dei servi di Maria, lo Spedale degli Innocenti pose le premesse per la

creazione della piazza porticata della SS. Annunziata.

L0 SPEDALE DEGLI INNOCENTI

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Page 84: Architettura del Ferro

Brunel leschi

Chiesa della SS. Annunziata

Questo è forse l’esempio più riuscito e noto di piazza rinascimentale

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Page 85: Architettura del Ferro

L’ edificio al quale Brunelleschi attese con continuità fino al 1423 e che fu concluso da altri, si articola

attorno a un chiostro centrale (1) che è affiancato da due grandi ambienti: la chiesa (2) e il dormitorio (3)

per gli orfani.

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Page 86: Architettura del Ferro

L’edificio si erge su un ripiano (quasi come sullo stilobate di un antico tempio) a cui si perviene per nove gradini

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Page 87: Architettura del Ferro

Nove sono le arcate del porticato nella pozione inferiore dell’edificio

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Page 88: Architettura del Ferro

Altrettante sono le campate coperte da

volte a vela

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Page 89: Architettura del Ferro

L’intercolumnio è pari all’altezza delle colonne

e alla profondità del porticato. La campata è quindi di forma cubica

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Page 90: Architettura del Ferro

Particolare della volta

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Page 91: Architettura del Ferro

Particolare delle arcate

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Page 92: Architettura del Ferro

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Particolari delle arcate

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Page 93: Architettura del Ferro

INDICE DELLE OPERE AVANTI INDIETRO

Brunel leschi

Particolari delle arcate

Page 94: Architettura del Ferro

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Particolari dei medaglioni

Page 95: Architettura del Ferro

Rappresentazione grafica della facciata

esterna

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Page 96: Architettura del Ferro

Le finestre sovrastanti le arcate riprendono una forma estremamente classica,sormontate da un timpano,

poggiano direttamente sulla cornice dell’alta trabeazione.

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Page 97: Architettura del Ferro

TimpanoTrabeazioneCornice alta

trabeazione

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Page 98: Architettura del Ferro

Nel progetto originale Brunelleschi aveva pensato a dei tondi concavi , a scodella, tangenti a due

archi contigui e al sovrastante architrave.

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Page 99: Architettura del Ferro

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Interno

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Page 100: Architettura del Ferro

Cortile interno

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Page 101: Architettura del Ferro

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Cortile interno

Page 102: Architettura del Ferro

Nella formella di Brunelleschi la

scena non esprime serena pacatezza, ma al contrario si anima di accenti

drammatici

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IL SACRIFICIO DI ISACCO

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Museo Nazionale del Bargello,

Firenze

Page 103: Architettura del Ferro

L’intervento dell’angelo è tutt’ altro che simbolico. Egli è rappresentato nell’atto di

bloccare Abramo afferrandolo per una mano per impedire spargimento di sangue

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Page 104: Architettura del Ferro

Isacco, al centro della composizione, cerca infatti di svincolarsi

dalla presa del padre che gli avventa contro

la forza della disperazione

Brunel leschi

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Page 105: Architettura del Ferro

Si notano infine le figure dei servi nei lobi inferiori. Sono entrambi intenti alle proprie faccende e la loro

rappresentazione è estremamente naturalistica

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