Architecture_Portfolio_Francesco Palù

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Francesco Palù portfolio architettura 1

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selezione di progetti e lavori divisi per temi / a collection of projects divided by topics

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#00 curriculum vitae

#01 Museo del Mediterraneo, Centro di Memoria e Produzione a Siracusa tesi di Laurea Magistrale in composizione architettonica 2014

#02 Centro polifunzionale per la riqualificazione del quartiere Rogoredo concorso “ AAA Architetti Cercasi” 2013

#03 LUhAND MADE concorso “House in Luanda(Patio and Pavillion)”, Triennale di Lisbona 2010

#04 Progetto per una biblioteca e spazi collettivi a Fiorenzuola d’Arda. laboratorio di progettazione di interni e conservazione del costruito storico 2013

#05 Riqualificazione di Piazzale Salvo D’Acquisto(Parma) progetto commissionato dal Comune di Parma 2010

#06 Progetto per la riqualificazione di p.za Bracci concorso indetto dal comune di San Lazzaro di Savena (BO) 2012

#07 Padiglione espositivo per i 150 anni del Politecnico di Milano workshop universitario 2011

#08 Cluster Frutta e Legumi Expo 2015 workshop 2012

#09 Architettura Involontaria(cave di marmo a Massa-Carrara) mostra fotografica presso Spazio Gerra (RE) 2012

#10 Fiume Frigido, a tradition of swimming pools Overrated volume 1 “Chlorine is my parfume” 2013

#11 Mystic mountain, the primordial cohesion with nature Carpaccio Magazine n.16 2012

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profilo/profile

progettazione/design

riconversione dell’esistente/working with the existing

progettazione spazi aperti/public spaces

padiglioni/pavillions

fotografia/photography

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F r a n c e s c o P a l ù

2 5 / 1 1 / 1 9 8 7( P a r m a )

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v i a R o s m i n i 1 1 , M i l a n o ( I t a l y )

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Cur

ricul

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2014

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Laureato con il massimo dei voti in Architettura Civile, Politecnico di Milano-Bovisamenzione per Concorso dell’Ordine degli Architetti di Milano e per il Premio ManteroMaster in Civil Architecture, Politecnico di Milano-Bovisa (Italy)

collaboratore presso/collaborator Studio di architettura Clerici-Tutucci, Milano.

pubblicazione fotografie/ publication of photography on n.16 “Carpaccio Magazine”

“Architettura Involontaria” .Spazio Gerra (Reggio Emilia) photography

“Cluster Fruit and Legums” Expo 2015 .Università Statale (Milano)

“Untitled Chapter” .Sergeant Pepper (Milano) photography

pubblicazione fotografia su/ photography on “Chlorine is my parfume” magazine(OMAstudio, Ruscha Studio, MVRDV, MOMA)

2009/10 collaboratore presso/collaborator arch. Filippo Bocchialini, Parma.

Software: Adobe(Photoshop, Illustrator, Indesign) Archicad Artlantis Autodesk Atudocad Autodesk Revit Rhinocheros Sketchup Exell

2011 Laurea triennale in Scienze dell’Architettura, Università degli Studi di ParmaBachelor in Science of Architecture, Università degli Studi di Parma (Italy)

2006 Diploma di Maturità Scientifica, Liceo Scientifico G. Ulivi (Parma)Highschool Liceo Scientifico G. Ulivi (Parma,Italy)

Italiano: madrelingua/native language

English: scritto/written parlato/speaking Toeic B2 (27/07/2010)

Deutsch: scritto/written parlato/speaking

esperienze professionali/professional experience

pubblicazioni/publications

esposizioni/exhibitions

istruzione/education

lingue/languages

informatica/softwares

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Museo del Mediterraneo, Centro di Memoria e Produzione a Siracusatesi di Laurea Magistrale(relatore: prof. arch. Massimo Ferrari gruppo: Fanny Carotenuto, Davide Cazzaniga,Antonio Galimberti, Francesco Palù) 2014

Mediterraneus significa «in mezzo alle terre» intendendo già dal nome che il mare non è dove finisce una terra ma dove ne comincia un’altra. Il nostro progetto, attraverso un siste-ma di produzione teatrale e un luogo della memoria, vuole stimolare il dia-logo fra le identità che popolano le sponde di questo bacino. Siracusa rappresenta una perfetta metafora di città mediterranea nata come colonia greca poi passata sotto vari domini che hanno lasciato traccia nella cul-tura e nella morfologia urbana. Il pro-getto cerca di restituire alla città quel rapporto con il mare che lentamente si è perso a causa della possente cinta muraria e di ricucire la rottura fra il nucleo storico e il quartiere Novecentesco. Da quest’ultimo parte l’asse della produzione teatrale che incontra sulle acque del Porto Gran-de l’asse della memoria ancorato al

nucleo storico. Il sistema costruttivo è composto totalmente da moduli in legno fondando le proprie radici nell’architettura marina italiana. Tutto poggia su una palificazione in legno di quercia che si sviluppa per tutta l’altezza del fabbricato a cui si atte-sta un sistema di travi binate in legno lamellare a seconda delle necessità.Il sistema teatrale si attesta sul molo basso ed è composto da laboratori scenografici e sale prova e culmina con il teatro, nel punto di intersezio-ne l’asse della memoria si trova un sistema di rampe che permette di accedere al museo e di accedere alla sua copertura e ricollegarsi alla città alta.Mediterraneus means “in the midst of the land,” the sea is not where a land ends but where another begins. Our project, through a system of theatrical production and a place

of memory, intended to stimulate dialogue between identities that inhabit the shores of this basin. Syracuse is a perfect metaphor for the Mediterranean city founded as a Greek colony then passed under the various domains that have left traces in culture and urban morphology. The project seeks to return to the city the relationship with the sea that slowly is lost because of the mighty wall and to mend the split between the old town and the district built in twentieth century. From here starts the axis of our theater that meets the memory axis anchored in the historic core. The construction system is composed entirely of wooden modu-les basing its roots in historical mari-ne architecture. All rests on a piling oak wood that grows for the entire height of the building on which lays a beam system of laminated wood .

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planivolumetrico

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Centro polifunzionale per la riqualificazione del quartiere Rogoredo (Milano)concorso “ AAA Architetti Cercasi”(arch. Tommaso Brighenti,arch. Michele Capra,Francesco Palù,Stefano Sala)2013

Il progetto propone di predispor-re servizi pubblici come asilo, biblioteca, affiancati da botteghe e supermercato posti in modo baricentrico all’intero quartiere. Le attività di vita sociale si estendono lungo dei percorsi ciclo-pedonali che hanno la funzione di grandi ele-menti ordinatori in grado di facilitare le connessioni dirette con i servizi già presenti nell’area e con quelli in progetto. Questi percorsi in quota offrono un punto di vista “epico” tra la campagna circostante e i grandi blocchi residenziali e rappresentano il tentativo di unificare le varie parti del quartiere costituite principalmen-te da isole autoreferenziali.

Attraverso una connessione fisica delle funzioni già presenti nell’area come il sistema delle scuole, degli asili, dei campi sportivi, dei centri parrocchiali, degli orti civici, dei parchi urbani, si prevedono tre assi principali che collegano l’area di progetto con il nucleo storico di Rogoredo e la zona residenziale Santa Giulia .The project aims to prepare public services such as kindergarten, library, flanked by shops and super-market placed exactly in the middle of the neighborhood. The activi-ties of social life extend along the pedestrian and cycle paths which have the function of major elements

that facilitate direct connections with the services already in the area and those in the project. These trails offer a “epic” point of view in the surrounding countryside and the large residential blocks; it repre-sents an attempt to unify the various parts of the district.Through a physical connection of the functions already present in the area as the system of schools, kindergartens, sports fields, civic gardens, urban parks, we envision three main axes that connect the project area with the historic core of Rogoredo and residential area Santa Giulia.

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LUhAND MADEconcorso “House in Luanda(Patio and Pavillion)”team:arch.Luca Oddi, arch. Filippo Bocchialini, arch. Antonio Maria tedeschi,Maddalena Bianchi, Francesco Palù, Marcello Concari2010

Il concorso indetto dalla Triennale di Lisbona si pone come tema la rea-lizzazione di moduli abitativi a basso costo che ripetuti e messi a sistema permettano di creare zone residen-ziali a costo contenuto capaci di dialogare fra di loro. Il modulo da noi progettato si compone di quattro blocchi la cui dimensione e altezza può essere modificata a seconda delle esigenze. Il patio compreso fra questi elementi assume la caratte-ristica di uno spazio ambivalente vissuto come interno ma capace di dialogare con l’esterno. La coper-

tura è posta a circa 1,5 metri al di sopra dei setti in modo da garantire protezione dal sole e dalla pioggia garantendo allo stesso tempo il raffrescamento dell’abitazione. La semplicità degli elementi costruttivi permette una facile modifica in loco e costi contenuti.The competition organized by the Lisbon Triennial arises theme as the realization of low-cost housing modules that repeated and put to system create residential areas at low cost. The module designed by us is composed of four blocks who-

se size and height can be changed according to requirements. The patio between these elements takes on the characteristic of a space internal but able to communicate with the outside. The cover is placed at about 1.5 meters above the walls to ensure protection from the sun and rain and at the same time ensuring the refreshing of dwelling. The simplicity of the constructive elements allows easy on-site modifi-cation and contained costs.

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Progetto per una biblioteca e spazi collettivia Fiorenzuola d’Ardalaboratorio di progettazione di interni e conservazione del costruito storico (Politecnico di Milano, sede Bovisa)docenti:prof.arch. Michele Ugolini, prof.arch. Rossana Gabagliostudenti: Matteo Pietrogrande, Francesco Palù2013

Il progetto si pone come obbiettivo la realizzazione di un polo culturale per la città di Fiorenzuola d’Arda compo-sto da biblioteca, laboratori artistici e spazi multimediali. L’edificio dell’ex-Municipio posto sull’asse della via Emilia al limite del nucleo storico è attualemente in stato di abbandono. Le indagini storiche e di rilievo al fabbricato ci hanno permesso di identificare quali parti andassero valorizzate e quali invece erano il risultato di maldestri interventi recen-ti. Infatti il nostro progetto prevede di realizzare un nuovo corpo inteso come grande archivio di libri nell’ala

est eliminando una struttura recente e pericolante. questo elemento dialo-ga con gli spazi distrubutivi esistenti nell’edificio fungendo da punto di convergenza. Inoltre potenziamo la permeabilità fra la corte interna e il contesto urbano circostante attraver-so un sistema di androni passanti.The project has as its goal the cre-ation of a cultural center for the city of Fiorenzuola d’Arda and consists of library, art workshops and media spaces. The building of the former Town Hall located on the axis of the Via Emilia at the edge of the historic core is currently in a state of neglect.

The historical investigation and survey of the building allowed us to identify which parts went valued and which were the result of clumsy recent interventions. In fact, our plan is to build a new body as a large archive of books eliminating an un-safe structure. This element interacts with distribution spaces existing in the building by acting as a point of convergence. In addition, we en-hance the permeability between the courtyard and the surrounding urban context through a system of hallways passers-by.

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Fiorenzuola d’Arda

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Riqualificazione di Piazzale Salvo D’AcquistoParmaprogetto esecutivoteam: arch. Filippo Bocchialini, arch. Luca Oddi, arch. Massimo Cappa, Francesco Palù 2010

Il progetto, commissionato dal Co-mune di Parma, prevede la riqua-lificazione di una piazza nel centro storico della città nei pressi del Duomo. Questo luogo rappresenta un’importante spazio verde inserito in un contesto prettamente edificato. Inoltre è delimitato sul lato ovest dal prospetto laterale di una chiesa che crea una sorta di proscenio. L’idea del nostro intervento è di migliorare la fruibilità attrezzando lo spazio con sedute e tavoli offrendo un luogo di ritrovo per gli studenti dell’univer-

sità adiacente. Un altro tema che abbiamo valorizzato è il salto di quota attraverso dei terrazzamenti che muovo lo spazio delimitando in modo più marcato gli ambiti di fruizione. Inoltre attraverso un nuovo allineamento dei percorsi abbiamo dato importanza all’asse visivo che inquadra il Duomo attraverso uno scorcio suggestivo.The project, commissioned by the City of Parma, involves the redeve-lopment of a square in the historic center of the city near the Cathedral.

This place is an important green space incorporated into a purely built. It is also bordered on the west side by side a church that creates a kind of proscenium. The idea of our work is to improve the usability of the space equipping with chairs and tables, offering a gathering place for students. In addition, through a new alignment of the paths we have given importance to the axis of vision that frames a view of the Duomo through evocative.

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Progetto per la riqualificazione di p.za Bracci San Lazzaro di Savena (BO)concorsoteam: arch. Matteo barbieri, arch. Andrea Ravanetti, arch. Ales-sandra Lambruschi, Francesco palù2012

L’intento progettuale è quello di intervenire nel nucleo centrale del Comune di San Lazzaro di Save-na, adagiato sulla via Emilia, con l’ obiettivo di riqualificarne lo spazio pubblico attraverso un disegno che sappia ricucire la frammentazione in cui versa ora il centro urbano.La netta cesura fra gli spazi e la loro suddivisione funzionale negano la visione di uno spazio pubblico unita-rio. Da subito emerge l’idea di valo-rizzare quello che sembra essere la direttrice portante del comprensorio urbano: quell’asse rettilineo che visivamente e spazialmente unisce in

direzione nord sud i diversi comparti oggetto di riqualificazione. La “spina centrale”, pensata come una nerva-tura che ricomprende il rettifilo del fronte del Municipio e della Chiesa, diventa quindi l’elemento in grado di ricucire i quattro elementi ora sepa-rati del nostro insieme: il parcheggio, il parco, la piazza e infine la strada. The design intent is to intervene in the central core of San Lazzaro lying on the Via Emilia with the target of riqualify public space through a design that knows how to mend facing fragmentation in the urban center.The clear break between the

spaces and their functional subdi-vision deny the vision of a unified public space. Emerges the idea of enhancing the director of the urban environment, that axis connects the north-south direction in the various sectors subject to redevelopment. The “central spine”, conceived as a rib that includes the straight in front of the Town Hall and the Church, becomes the element that can mend now separate the four elements of our set: parking, park, square, and finally the road.

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Padiglione espositivo per i 150 anni del Politecnico di Milanoworkshop universitariocoordinatori: prof.arch. Massimo Ferrari, arch. Cludia Tinazzi2011

Il filo conduttore che ha accom-pagnato la progettazione di questo padiglione è la “messa in scena”dell’equilibrio e della tecnica come metafora del Politecnico di Mi-lano. Altra caratteristica fondamen-tale di questo modulo è la facilità di costruzione, infatti si compone di un basamento su cui si appoggia una staffa a griglia metallica in ancorata ad esso tramite due zavorre. L’idea è quindi di proporre un padiglione

itinerante che mostri attraverso un percorso freddo e pubblico delle suggestioni e dei simboli della scuo-la Politecnica e allo stesso tempo offra uno spazio chiuso in cui è ospi-tata un ‘esposizione più dettagliata. The common thread that has accom-panied the design of this pavilion is the “staging” of balance and techni-que as a metaphor of the Politecnico di Milano. Another fundamental characteristic of this form is the ease

of construction, in fact consists of a stand on which rests a bracket to a metal grid in anchored to it by me-ans of two ballast. The idea is then to propose a traveling pavilion that shows outside the symbols of the Polytechnic School, and at the same time offering an enclosed space in which is housed a more detailed exposition.

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Cluster Frutta e LegumiExpo 2015workshopcoordinatori: prof.arch. Massimo Ferrari, arch. Cludia Tinazzi2012

Il progetto commissionato dalla direzione Expo 2015 Milano prevede la realizzazione di un Cluster avente come tema la frutta e i legumi organizzato per padiglioni standard. Il tema da cui siamo partiti è la relazione fra i vari corpi di fabbrica declinata in spazi collettivi all’aperto raccolti sotto una grande copertura. Questo sistema espositivo deve essere letto non come una suddivi-

sione in varie identità ma come un luogo di apertura e di relazione fra i vari Paesi qui rappresentati in modo da garantire un luogo di scambio e interazione. The project commissioned by the Milan Expo 2015 provides for the creation of a Cluster with the theme of fruit and vegetables arranged for standard halls. The issue is the rela-tionship between the various parts

of the buildings declined in outdoor public spaces gathered under a large roof. This exposition system is to be read not as a subdivision into various identity but as a open space of relationship between the various countries represented here in order to ensure a place of exchange and interaction.

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Architettura Involontariacave di marmo a Massa-Carraramostra fotograficaSpazio Gerra (RE)2012

l luogo nasce da una combinazio-ne di forze geologiche, fisiche e chimiche; costruisce l’identità che lo distingue da ogni altro spaziograzie alla sua unicità.L’ uomo sottomette il territorio lo plasma secondo le sue necessità.La cava è un simbolo di questo rappor-to di aggressione pianificataverso un luogo fecondo, una scarnificazione sistematica del suolo.Lo scavo crea un vuoto per costruire un pieno al-trove.La materia rubata si reincarna in nuova forma.Il vuoto lasciato dal materiale trafugato crea uno spazio geometrico, generato inconscia-mente ma allo stesso modo chiaro e definito.L’architettura “involontaria” nasce da questa sottile inconsapevolezza giocata fra motivi razionali dello

sfruttamento del territorio e i segni che esso lascia come monito sul suolo.L’intento di questi scatti è di rac-contare la realtà delle cave senza la presenza fisica dell’uomo che si può però intuire dalle infrastrutture e dagli strumenti di lavoro accom-pagnando la visione con citazioni di Emil Zolà che raccontano e rievoca-no i suoni e la vita delle cave. The place was founded by a com-bination of geological, physical and chimical forces; builds identity that distinguishes it from every other space due to its uniqueness. L ‘man subdues the territory, the pla-sma according to his necessità.La quarry is a symbol of this relationship of aggression pianificataverso a fru-itful place, a systematic stripping of

suolo.Lo excavation creates a vacu-um to build a full elsewhere, Matter stolen reincarnates in new forma.Il void left by the stolen material creates a geometric space, genera-ted unconsciously but at the same clear and defined manner. The architecture of “involuntary” was born from this thin unawareness played between rational reasons of land use and the signs that it leaves on the ground as a warning. The intent of these shots is to tell the reality of the cave without the physical presence of the man who, however, can guess from the infrastructure and tools to work with quotes accompanying the vision of Emil Zola telling and evoke the sounds and life of quarries.

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LUOGO

-“Tous deux se turent, les yeux sur le câble qui remontait. - Et quand ça casse ?- Ah! quand ça casse... Le mineur acheva d’un geste.“

“Histoire naturelle et sociale d’une famille sous le second empire”,“Germinal” (1885) Emil Zolà

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MACCHINE“Pas une parole n’était échangée. Ils tapaient tous, on n’entendait que ces coups irréguliers, voilés et comme lointains. Les bruits prenaient une sonorité rauque, sans un écho dans l’air mort. (…)les rivelaines tapaient à grands coups sourds, il n’y avait plus que le halètement des poitrines, le grognementde gêne et de fatigue, sous la pesanteur de l’air et la pluie des sources.”

“Histoire naturelle et sociale d’une famille sous le second empire”,“Germinal” (1885) Emil Zolà

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MATERIA

“Ces misérables, on les jetait en pâture aux machines, on les parquait ainsi que du bétail dans les corons, les grandes Compa-gnies les absorbaient peu à peu, réglementant l’esclavage, (…) des millions de bras, pour la fortune d’un millier de paresseux.”

“Histoire naturelle et sociale d’une famille sous le second empire”,“Germinal” (1885) Emil Zolà

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Fiume Frigido, a tradition of swimming poolsOverrated volume 1 “Chlorine is my parfume”published by Ifonlyhecouldswim2014

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