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Arc iI GAIA RAU r-- ro ai resti della leggendaria D Persepoli al relitto del Francesco Crispi. Dai segreti rivelati della tomba di Gengis Khan a quelli dell'harem di Amenofi III. E poi ancora le gesta dei vichinghi e le orme dei dinosauri, i misteri della Città Proibita e quelli del vulcano che eruttando, nel Medioevo, sconvolse per anni la meteorologia dell'intera Europa, fino a una ricerca sulle tracce dei set cinematografici scomparsi a cominciare da quello di Pelle d'asino, film del 1970 con Catherine Deneuve. Si presenta come un viaggio concentratissimo nel tempo e nello spazio quello proposto dalla prima edizione di "Firenze Archeofilm", festival organizzato dalla rivista GiuntiArcheologia Viva che porterà alla Compagnia, da domani a domenica, settanta titoli frutto di produzioni italiane ma soprattutto internazionali, a ingresso gratuito e a tema rigorosamente archeologico. Documentari, certo, ma anche, spiega il direttore artistico Dario Di Blasi, «lavori che si muovono sempre di più al confine con la fiction, forti di storie e di vere e proprie sceneggiature, in cui una componente di spettacolarità affiancherà il necessario rigore scientifico». «In questo settore - prosegue - l'Italia rappresenta il fanalino di coda: all'estero, per esempio in Francia, Spagna, Stati Uniti Germania, la grande richiesta da parte dei network televisivi alimenta moltissimo questo tipo di produzioni. Da noi ciò non accade, e il nostro festival rappresenterà a 0 0 Od V- un'opportunità unica per il pubblico italiano». Sottoposti al vaglio di quattro giurie - quella del pubblico, dell'Università, dell'Istituto e museo di preistoria e dei blogger specializzati - i film più apprezzati della rassegna saranno poi riproposti in una serie di manifestazioni disseminate in tutta Italia, da Agrigento a Ravenna, da Napoli ad Aquileia, rendendo così Firenze il punto di partenza di quello che si propone a tutti gli effetti come un festival diffuso e itinerante. Dedicata a Folco Quilici, grande documentarista da poco scomparso, la cui opera sarà ricordata dal figlio Brando domenica alle 17,30 dopo la proiezione de L'impero di marmo, la prima edizione di "Archeofilm" prevederà anche un focus sulla Toscana, con la proiezione, sempre domenica alle 14,30, deLafortuna degli Etruschi di Marzia Marzolla e Matteo Bardelli, prodotto in collaborazione con Rai Storia. Fra gli appuntamenti da non perdere della prima giornata, domani, si segnalano invece la produzione francese Persépolis, ilparadiso persiano di Angès Molia e Raphaël Licandro (la mattina dalle 9,30), Arte al tempo dei dinosauri? di Jean-Luc Bouvret e François-Xavier Vives (dalle 15) e, in prima serata, l'americano La grande odissea umana di Niobe Thompson, spettacolare viaggio sulle tracce delle migrazioni preistoriche (programma completo su www.firenzearcheofilm.it). ©R IPR O DU ZIONE RISERVATA La rassegna dedicata a Folco Quilici che domenica sarà ricordato dal figlio Brando Un focus sulla Toscana Festival Cinematografici Pagina 1
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GAIA RAU
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roai resti della leggendaria
D Persepoli al relitto delFrancesco Crispi. Dai
segreti rivelati della tomba diGengis Khan a quelli dell'haremdi Amenofi III. E poi ancora legesta dei vichinghi e le orme deidinosauri, i misteri della CittàProibita e quelli del vulcano cheeruttando, nel Medioevo,sconvolse per anni lameteorologia dell'intera Europa,fino a una ricerca sulle tracce deiset cinematografici scomparsi acominciare da quello di Pelled'asino, film del 1970 conCatherine Deneuve. Si presentacome un viaggioconcentratissimo nel tempo enello spazio quello propostodalla prima edizione di "FirenzeArcheofilm", festival organizzatodalla rivista GiuntiArcheologiaViva che porterà alla Compagnia,da domani a domenica, settantatitoli frutto di produzioniitaliane ma soprattuttointernazionali, a ingressogratuito e a tema rigorosamentearcheologico. Documentari,certo, ma anche, spiega ildirettore artistico Dario Di Blasi,«lavori che si muovono sempredi più al confine con la fiction,forti di storie e di vere e propriesceneggiature, in cui unacomponente di spettacolaritàaffiancherà il necessario rigorescientifico». «In questo settore -prosegue - l'Italia rappresenta ilfanalino di coda: all'estero, peresempio in Francia, Spagna, StatiUniti Germania, la granderichiesta da parte dei networktelevisivi alimenta moltissimoquesto tipo di produzioni. Da noiciò non accade, e il nostrofestival rappresenterà
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un'opportunità unica per ilpubblico italiano». Sottoposti alvaglio di quattro giurie - quelladel pubblico, dell'Università,dell'Istituto e museo di preistoriae dei blogger specializzati - ifilm più apprezzati dellarassegna saranno poi ripropostiin una serie di manifestazionidisseminate in tutta Italia, daAgrigento a Ravenna, da Napoliad Aquileia, rendendo cosìFirenze il punto di partenza diquello che si propone a tutti glieffetti come un festival diffuso eitinerante. Dedicata a FolcoQuilici, grande documentaristada poco scomparso, la cui operasarà ricordata dal figlio Brandodomenica alle 17,30 dopo laproiezione de L'impero dimarmo, la prima edizione di"Archeofilm" prevederà ancheun focus sulla Toscana, con laproiezione, sempre domenicaalle 14,30, deLafortuna degliEtruschi di Marzia Marzolla eMatteo Bardelli, prodotto incollaborazione con Rai Storia.Fra gli appuntamenti da nonperdere della prima giornata,domani, si segnalano invece laproduzione francese Persépolis,ilparadiso persiano di AngèsMolia e Raphaël Licandro (lamattina dalle 9,30), Arte al tempodei dinosauri? di Jean-LucBouvret e François-Xavier Vives(dalle 15) e, in prima serata,l'americanoLa grande odisseaumana di Niobe Thompson,spettacolare viaggio sulle traccedelle migrazioni preistoriche(programma completo suwww.firenzearcheofilm.it).©R IPR O DU ZIONE RISERVATA
La rassegna dedicataa Folco Quilici chedomenica sarà ricordatodal figlio BrandoUn focus sulla Toscana
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Il festival Da domani a domenica settanta film (tutti gratis) alla CompagniaI resti di Persepoli, i segreti della tomba di Gengis Khan, le imprese dei vichinghiStorie e missioni raccontate sul grande schermo tra fiction e rigore scientifico
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