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Informazione&Zootecnia Progetto realizzato da Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria con il finanziamento del Piano di sviluppo rurale per l’Umbria 2007-2013, Misura 111 Azione A. UNIONE EUROPEA INFORMAZIONE&ZOOTECNIA C C C o o o r r r r r r e e e t t t t t t a a a p p p r r r a a a s s s s s s i i i e e e b b b i i i o o o s s s i i i c c c u u u r r r e e e z z z z z z a a a n n n e e e l l l l l l a a a l l l l l l e e e v v v a a a m m m e e e n n n t t t o o o b b b o o o v v v i i i n n n o o o ARA UMBRIA PROCEDURE DI SICUREZZA ALIMENTARE: IL MANUALE DI CORRETTA PRASSI E MISURE DI BIOSICUREZZA NELL’ALLEVAMENTO BOVINO Manuale di corretta prassi igienica nel settore primariorappresenta un utile strumento di supporto per gli agricoltori ed allevatori sulle buone pratiche da adottare nel processo produttivo agricolo e per i soggetti pubblici deputati al controllo, che potranno valutare, in modo coerente e uniforme, il sistema di prevenzione predisposto dalla stessa azienda agricola. La biosicurezza negli allevamenti boviniconsiste nell’attuare scelte gestionali atte a prevenire o limitare l’introduzione e la diffusione di rischi chimici, biologici e malattie del bestiame. A.R.A. Umbria Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria SEDE LEGALE ED OPERATIVA di Perugia: Via O.P. Baldeschi, 59 06073 Taverne di Corciano (PG) Tel.: (+39) 075 6979217 Fax: (+39) 075 6979221 E-mail: [email protected] PI: 00561490541 SEDE OPERATIVA di Terni: Viale D. Bramante 3/A 05100 Terni Tel.: (+39) 0744 300998 Fax: (+39) 0744 304870 E-mail: [email protected]

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Informazione&Zootecnia Progetto realizzato da Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria con il finanziamento del Piano di sviluppo rurale per l’Umbria 2007-2013, Misura 111 Azione A.

UNIONE EUROPEA

INFORM

AZIONE&ZOOTECNIA

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MBRIA

PROCEDURE DI SICUREZZA ALIMENTARE:

IL MANUALE DI CORRETTA PRASSI E MISURE DI BIOSICUREZZA

NELL’ALLEVAMENTO BOVINO “Manuale di corretta prassi igienica nel settore primario”

rappresenta un utile strumento di supporto per gli

agricoltori ed allevatori sulle buone pratiche da adottare nel

processo produttivo agricolo e per i soggetti pubblici

deputati al controllo, che potranno valutare, in modo

coerente e uniforme, il sistema di prevenzione predisposto

dalla stessa azienda agricola.

“La biosicurezza negli allevamenti bovini” consiste

nell’attuare scelte gestionali atte a prevenire o limitare

l’introduzione e la diffusione di rischi chimici, biologici e

malattie del bestiame.

A.R.A. Umbria Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria

SEDE LEGALE ED OPERATIVA di Perugia: Via O.P. Baldeschi, 59 06073 Taverne di Corciano (PG) Tel.: (+39) 075 6979217 Fax: (+39) 075 6979221 E-mail: [email protected] PI: 00561490541 SEDE OPERATIVA di Terni: Viale D. Bramante 3/A 05100 Terni Tel.: (+39) 0744 300998 Fax: (+39) 0744 304870 E-mail: [email protected]

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IL MANUALE DI CORRETTA

PRASSI IGIENICA

NELL’ALLEVAMENTO BOVINO Il manuale di corretta prassi igienica per gli allevamenti bovini è redatto ai sensi dei reg. CE 852/04, 853/04, 183/05, 178/02 e DL 158/06, pertanto la sua corretta applicazione garantisce la sicurezza, l’igienicità e la tracciabilità delle produzioni e conforma gli allevatori stessi al rispetto delle prescrizioni dei regolamenti suddetti, oltre ad essere rispondente agli obblighi imposti dal 1° gennaio 2007 dalla condizionalità, in merito al benessere animale.

Il manuale

Analizza le problematiche relative alla gestione di tutto il processo produttivo (approvvigionamento materie prime, consegna del prodotto finito, gestione delle strutture, degli impianti e delle attrezzature)

Fornisce informazioni sui pericoli che possono insorgere nella produzione

Fornisce informazioni sulle azioni di controllo dei pericoli stessi

Riporta i documenti di registrazione necessari per garantire il rispetto delle prescrizioni previste dalla Normativa vigente.

Rappresenta la possibilità per gli allevatori di valorizzare il proprio prodotto

Si applica Il manuale per l’azienda agricola e zootecnica si applica alla gestione e controllo delle attività critiche a partire dalla produzione di campagna, alla gestione degli animali, degli alimenti zootecnici, dei biocidi e dei fornitori, fino alla gestione del prodotto latte crudo e/o

carne alla stalla, compresi impianti, strutture ed attrezzature.

PRINCIPALI NORMATIVE DI

RIFERIMENTO

Reg. CEE n. 178 DEL 28 /01/2002 che stabilisce i principi ed i requisiti della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare”

Reg. CEE n. 852 del 29/04/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari

Reg. CEE n. 853 del 29/04/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale

Reg. (CE) N. 183/2005 del parlamento europeo e del consiglio del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi

Medicinali e Polizia Veterinaria Regolamento di Polizia Veterinaria

approvato con DPR n. 320 del 08/02/1954

Dlvo n.193 del 06/04/2006 “Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari

D.lvo n. 143/07

DM 18/9/93 “Approvazione del modello di ricetta medico-veterinaria”

DM 28/5/92 “Approvazione del modello di dichiarazione di scorta per animali inviati ai macelli pubblici e privati”.

Dir.CE 2003/74/CE del 22/09/2003 che modifica la Dir. 96/22/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica, e delle sostanze ß-agoniste nelle produzioni animali

Reg.CE n.1069/2009 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n. 1774/2002

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(regolamento sui sottoprodotti di origine animale)

D.lvo n.158 del 16/03/2006 “Attuazione della Dir. 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica, e delle sostanze ß-agoniste nelle produzioni animali

Reg.CE n.1831/2003 del 22/09/2003 relativa agli additivi destinati all’alimentazione animale

Direttiva 74/63/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1973, relativa alla fissazione di quantità massime per le sostanze e per i prodotti indesiderabili negli alimenti per gli animali e successive modifiche ed integrazioni

Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili

DPR 290/91 “Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio ed alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (n. 46, all. 1, Legge n. 59/1997)

Anagrafe

DPR n.317 del 30/04/1996 recante norme per l’attuazione della Direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione e alla registrazione degli animali.

Circolare 14/8/96 n. 11 “Norme tecniche di indirizzo per l’applicazione del DPR 30/4/96 n. 317 Regolamento recante norme per l’attuazione della Direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione ed alla registrazione degli animali”.

Direttiva 97/12/CE e Direttiva 98/46/CE “Scambi intracomunitari”

Reg.CE 1760/2000 del 17/07/2000 e successive modificazioni, che istituisce un sistema di identificazione e registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e prodotti a base di carni bovine, e che abroga il Reg.CEn. 820/97.

DPR 437del 19/10/2000 recante modalità per l’identificazione e la registrazione dei bovini.

Decreto Min. San. del 31/01/2002 “Disposizioni in materia di funzionamento dell’anagrafe bovina”.

Decisione 2002/199/CE importazione da paesi terzi

Decreto Min.San. del 13/10/2004 che modifica il decreto 31/01/2002, concernente “Disposizioni in materia di funzionamento dell’anagrafe bovina”

Provvedimento 26/05/2005 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano recante “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe bovina”

Latte e sua Commercializzazione DM n. 185 del 09/05/1991 “Regolamento

concernente le condizioni di produzione zootecnica, i requisiti di composizione ed igienico-sanitari del latte crudo destinato alla utilizzazione per la produzione di latte fresco pastorizzato di alta qualità”.

Reg.CE 1525/98 del 16/07/1998 che stabilisce tenori massimi ammissibili per alcuni contaminanti presenti nei prodotti alimentari

Legge n. 169 del 03/05/1989 “disciplina del trattamento e della commercializzazione del latte alimentare vaccino”.

Legge 30 maggio 2003, n. 119 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, recante riforma della normativa in tema di applicazione del prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari "

Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 228 –Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’art. 7 della Legge 5 marzo 2001, n. 57

Decreto D.G. Sanità 21 marzo 2003, n. 228 –Procedure per l’attuazione dei controlli sul latte crudo destinato alla produzione di latte fresco pastorizzato alta qualità ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9 maggio 1991, n. 185

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Circolare D.G. Sanità del 6 aprile 2007 n.11 Prime indicazioni operative di carattere sanitario per l’applicazione della legge regionale del 2 aprile 2007 n.8 Disposizioni in materia di attività sanitarie e socio sanitarie. Collegato.

Circolare D.G. Sanità del 13 aprile 2007 n. 13 Vendita diretta al consumatore di latte crudo vaccino, ovicaprino e bufalino nell’azienda agricola di produzione –Modifica ed integrazione alle Circolari 39/SAN del 17 novembre 2004 e 20/SAN del 24 maggio 2005.

Circolare D.G. Sanità del 29 giugno 2007 n. 19 Vendita diretta al consumatore di latte crudo vaccino, ovicaprino e bufalino nell’azienda agricola di produzione –Modifica ed integrazione alle Circolari 39/SAN del 17 novembre 2004 e 20/SAN del 24 maggio 2005. Precisazioni.

Protezione Animali

Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti.

Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 533 “Attuazione della direttiva 91/629/cee che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli”

Decreto Legislativo 1 settembre 1998, n. 331 “Attuazione della direttiva 97/2/CE relativa alle norme minime per la protezione dei vitelli. Ecologia”

Direttiva 91/629/CEE del Consiglio, del 19 novembre 1991, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli

Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998 riguardante la protezione degli animali negli allevamenti e successive modifiche ed integrazioni

Rintracciabilità e Sicurezza

Alimentare

Reg. CEE n. 178/2002 che stabilisce i principi ed i requisiti della legislazione

alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare”

D.Lgs 10/05/2004 n.149 “Sostanze e prodotti indesiderabili nell’alimentazione animale”

D.M. 27 maggio 2004 “Rintracciabilità e scadenza del latte fresco”

Reg. CEE n. 852 del 29/04/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari

Reg. CEE n. 853 del 29/04/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale

Circolare 9 giugno 1999, n.10 - Ministero della sanità - Direttive in materia di controllo ufficiale sui prodotti alimentari: valori massimi ammissibili di micotossine nelle derrate alimentari di origine nazionale, comunitaria e Paesi terzi

Reg. (CE) N. 183/2005 del parlamento europeo e del consiglio del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi

D.Lgs. 2 febbraio 2001 n. 31 “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”.

Reg. CE n.466/01 del 08/03/01 che definisce i tenori massimi di taluni contaminanti delle derrate alimentari.

Reg. CE n.1525/98 del 16/07/1998 che stabilisce tenori massimi ammissibili per alcuni contaminanti presenti nei prodotti alimentari.

Responsabilità del Produttore

D.lvo 28/02/2001 n. 25 “Attuazione della Direttiva n. 199/34/CE che modifica la Direttiva 85/374/CE in materia di responsabilità per danno da prodotti difettosi”.

Normative Regionali:

DGR 791 del 18/05/05 “linee guida ai fini della rintracciabilità degli alimenti e dei

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mangimi per fini della sanità pubblica” (reg.CE 178/02)b

DGR 1718 del 18/10/05 e DGR 813 del 08/02/2006 “linee guida reg.CE 183/05 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi”

DGR 295 del 22/02/2006 “linee guida reg. n. 852/2004, 853/2004 CE”

DGR 1848 del 30/10/2006 “linee guida per la prevenzione delle aflatossine nei mangimi, nel latte vaccino, bufalino ed ovi-caprino e nei prodotti a base di latte

DGR 770 del 21/05/2007 “linee guida vincolanti per esecuzione dei controlli veterinari nelle aziende di produzione e sul latte crudo in appl. Del Reg.854/04/CE”

DGR 771 del 21/05/07 “ulteriori linee guida vincolanti e determinaz. relative Reg.CE 183/05”

DGR 772 del 21/05/2007 “linee guida vincolanti per la gestione operativa del sistema di allerta per mangimi animali”

DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Legislazione alimentare: le leggi, i

regolamenti e le disposizioni amministrative riguardanti gli alimenti in generale, e la sicurezza degli alimenti in particolare, sia nella Comunità che a livello nazionale; sono incluse tutte le fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti e anche dei mangimi prodotti per gli animali destinati alla produzione alimentare o ad essi somministrati;

Impresa alimentare: ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi delle attività connesse ad una delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti;

Operatore del settore alimentare: la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione

alimentare nell'impresa alimentare posta sotto il suo controllo;

Mangime (o "alimento per animali"): qualsiasi sostanza o prodotto, compresi gli additivi, trasformato, parzialmente trasformato o non trasformato, destinato alla nutrizione per via orale degli animali;

Impresa nel settore dei mangimi: ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi delle operazioni di produzione, lavorazione, trasformazione, magazzinaggio, trasporto o distribuzione di mangimi, compreso ogni produttore che produca, trasformi o immagazzini mangimi da somministrare sul suo fondo agricolo ad animali;

Operatore del settore dei mangimi: la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa di mangimi posta sotto il suo controllo;

Rischio: funzione della probabilità e della gravità di un effetto nocivo per la salute, conseguente alla presenza di un pericolo;

Analisi del rischio: processo costituito da tre componenti interconnesse: valutazione, gestione e comunicazione del rischio;

Valutazione del rischio: processo su base scientifica costituito da quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione al pericolo e caratterizzazione del rischio;

Gestione del rischio: processo, distinto dalla valutazione del rischio, consistente nell'esaminare alternative d'intervento consultando le parti interessate, tenendo conto della valutazione del rischio e di altri fattori pertinenti e, se necessario, compiendo adeguate scelte di prevenzione e di controllo;

Pericolo o elemento di pericolo: agente biologico, chimico o fisico

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contenuto in un alimento o mangime, o condizione in cui un alimento o un mangime si trova, in grado di provocare un effetto nocivo sulla salute;

Rintracciabilità: la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione;

Punto di Controllo Critico (CCP): è rappresentato da un impianto, un’operazione o un’attività del flusso di lavorazione in corrispondenza del quale può essere effettuato un controllo su uno o più fattori tale da prevenire, eliminare o ridurre al minimo un evento dannoso per la sicurezza del prodotto.

Fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione: qualsiasi fase, importazione compresa, a partire dalla produzione primaria di un alimento inclusa fino al magazzinaggio, al trasporto, alla vendita o erogazione al consumatore finale inclusi e, ove pertinente, l'importazione, la produzione, la lavorazione, il magazzinaggio, il trasporto, la distribuzione, la vendita e l'erogazione dei mangimi;

Produzione primaria: tutte le fasi della produzione, dell'allevamento o della coltivazione dei prodotti primari, compresi il raccolto, la mungitura e la produzione zootecnica precedente la macellazione e comprese la caccia e la pesca e la raccolta di prodotti selvatici;

Consumatore finale: il consumatore finale di un prodotto alimentare che non utilizzi tale prodotto nell'ambito di un'operazione o attività di un'impresa del settore alimentare.

Ritiro del mangime: qualsiasi misura, dell’operatore o dell’autorità competente, volta ad impedire la distribuzione e l’offerta all’utente del mangime non conforme al requisito di sicurezza dei mangimi.

Richiamo del mangime: qualsiasi misura di ritiro del prodotto rivolta all’utente del mangime da attuare quando altre misure risultino insufficienti a conseguire un livello elevato i tutela della salute.

Ritiro dell’alimento: qualsiasi misura, dell’operatore o dell’autorità competente, volta ad impedire la distribuzione e l’offerta al consumatore di un prodotto non conforme ai requisiti di sicurezza alimentare.

Richiamo dell’alimento: qualsiasi misura di ritiro del prodotto rivolta anche al consumatore finale da attuare quando altre misure risultino insufficienti a conseguire un livello elevato di tutela della salute.

Informazione al consumatore: informazione rivolta al consumatore finale, da adottare nei casi previsti dall’art. 19, comma 1, del Reg. 178/2002/CE, con la quale s’informa dei motivi del richiamo dal mercato, delle eventuali misure di cautela da adottare o in alternativa delle modalità di richiamo dell’alimento.

Autorità competente: il Ministero della salute, le Regioni e le Province autonome, le Aziende sanitarie locali incaricate degli audit e verifiche sul sistema e sulle procedure della rintracciabilità nonché all’adozione dei provvedimenti per fini di salute pubblica e il Ministero delle politiche agricole e forestali per le materie di propria competenza, anche per il tramite dell’Ispettorato centrale repressione frodi.

Non Conformità (NC): Qualsiasi scostamento dai parametri di processo o specifiche stabiliti.

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I PRINCIPI GENERALI SONO VALIDI PER QUALSIASI TIPOLOGIA DI

ALLEVAMENTO

BOVINI

LATTE CARNE

OVINI

LATTE CARNE

SUINI-EQUINI

IMPOSTAZIONE DEL MANUALE

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CONTENUTI DEL MANUALE

Raccogliere informazioni e

dati aziendali

Stabilire chi fa cosa

(organigramma aziendale)

Diagrammi di flusso

Approvvigionamento:

elenco dei fornitori (registrati o

riconosciuti) con relativo giorno

di scarico e numero di lotto

conservare in azienda i ddt

relativi agli alimenti acquistati

Autoapprovvigionamento:

siti di stoccaggio e scheda di

prodotto su cui annotare l’inizio e la fine dell’utilizzo

Planimetria aziendale

Bio sicurezza

Benessere animale

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UNIONE EUROPEA

CONTENUTI DEL MANUALE

Definire la gestione dei

farmaci

Identificare i pericoli ed i

rischi e determinare le misure

necessarie per il loro controllo

(misure preventive)

Identificare i punti critici di

controllo (CCP)

Stabilire i limiti critici per ogni

CCP

Stabilire i sistemi di monitoraggio

Definire le azioni correttive

Stabilire le procedure di verifica

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DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE

ALLEGATI AL MANUALE

ANAGRAFICA AZIENDALE

Contiene le informazioni sull’azienda e sulle modalità con cui vengono affrontate le non conformità, tra le principali:

Ragione sociale, indirizzo, cod. fiscale, P.Iva

Telefono, Fax, email

Codice ASL

Referente analisi autocontrollo (per il latte)

Iscrizione IGP (per la carne)

Origine approvvigionamento idrico

Impianti di mungitura e Cisterne latte

Identificazione del latte segregato

Identificazione animali trattati

Procedura di individuazione degli animali malati e di gestione dei trattamenti farmacologici per assicurarne la tracciabilità

Procedura di separazione del latte di bovine trattate

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ORGANIGRAMMA AZIENDALE Contiene informazioni sul personale operante in azienda e le relative funzioni-responsabilità

REGISTRO AUTO/APPROVIGIONAMENTO

Contiene informazioni sui:

REGISTRO FORNITORI

Contiene le informazioni necessarie per

rintracciare velocemente i fornitori in caso di

comunicazioni inerenti non conformità dei

prodotti acquistati.

- Prodotti per l’alimentazione del bestiame

- Biocidi (detergenti, disinfettanti e disinfestanti)

- Medicinali veterinari

- Agrofarmaci

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REGISTRO NON CONFORMITA’

contiene informazioni sullo scostamento da parametri di processo o specifiche di prodotto stabilite. Esse possono riguardare parametri e regole sia interne all’allevamento, sia dettate dalla normativa vigente;

sono rilevabili nel corso della normale conduzione dell’allevamento da qualsiasi operatore

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REGISTRO PIANO DELLE PULIZIE

contiene informazioni sulla periodicità con cui vengono effettuate le pulizie, igienizzazioni degli ambienti, locali, attrezzature facenti parte del processo produttivo;

ha lo scopo di ridurre al minimo il pericolo di contaminazioni e proliferazione di agenti patogeni;

con la rimozione periodica delle feci, urine e residui degli alimenti ha il fine di limitare gli odori e quindi attrarre insetti e roditori.

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REGISTRO DISINFESTAZIONI

Contiene informazioni sui luoghi, date, responsabili che hanno effettuato le disinfestazioni e derattizzazioni; è buona norma allegare anche una piantina dei punti di rilascio delle esche.

SCHEDA LATTE VACCHE SEGREGATE

Contiene informazioni sulle vacche trattate con farmaci e i giorni di sospensione durante cui il latte deve essere segregato.

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SCHEDA RAZIONAMENTO

Contiene informazioni sulle razioni alimentari adottate nelle varie categorie di animali per assicurare la rintracciabilità dei prodotti.

COMNUNICAZIONE DI RITIRO (clienti, consumatori, fornitori)

Contiene informazioni sui prodotti non conformi da ritirare dalla distribuzione.

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FUNZIONI AFFIDATE Contiene informazioni alle

funzioni affidate e relative

istruzioni operative per gli

operatori riportati

nell’organigramma aziendale.

COMNUNICAZIONI ALLE AUTORITÀ COMPETENTI

Contiene informazioni, da comunicare all’autorità sanitaria, sulle azioni intraprese per assicurare la segregazione o il ritiro di prodotti ritenuti non conformi.

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IN DEFINITIVA L’APPLICAZIONE DEI MANUALI DI CORRETTA PRASSI IGIENICA CONTRIBUISCE A RENDERE PIÙ SICURI GLI

ALIMENTI CHE ARRVANO NELLE NOSTRE TAVOLE.

PLANIMETRIA AZIENDALE

Contiene informazioni sulla struttura aziendale utili ad individuare le varie strutture e locali. Nella planimetria sono indicate:

Locali di stabulazione

Punto disinfezione

Recinzioni ed ingressi Locale o zone di stoccaggio rifiuti speciali e

rifiuti speciali pericolosi

Silos

Magazzini Luogo di stoccaggio disinfettanti e biocidi

Armadietto farmacologico Stoccaggio carcasse

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LA BIOSICUREZZA NEGLI

ALLEVAMENTI BOVINI La biosicurezza negli allevamenti bovini è l’insieme di azioni, scelte gestionali, procedure, adeguamento delle strutture, atte a prevenire o limitare l’introduzione e la diffusione di rischi biologici e chimici e quindi di malattie del bestiame. L’adozione di misure di biosicurezza oltre ad aumentare la sicurezza alimentare del latte e della carne prodotti, previene l’insorgere di quelle patologie che, pur non rappresentando un rischio per la salute pubblica, possono produrre gravissimi danni economici. Ai fini dell'applicazione delle misure di bio-sicurezza vengono considerati i seguenti elementi:

1. strutturali dell' allevamento; 2. modalità gestionale dell'azienda

STRUTTURE PER UNA EFFICACE

APPLICAZIONE DELLE MISURE DI

BIOSICUREZZA Quarantena: l'allevamento deve disporre di locali separati (fisicamente, funzionalmente e gestionalmente) dove

effettuare la quarantena degli animali di nuova introduzione. Parcheggio: l'azienda deve essere dotata di un'area fuori dal perimetro dell'allevamento per la sosta dei veicoli del personale dell'azienda e/o visitatori. Barriere: (recinzioni, cancelli, sbarre, muri di cinta, ecc) che consentono di limitare e regolamentare l'accesso a personale, mezzi e ad animali di altre aziende o selvatici. All'ingresso dell'azienda dovrebbero essere esposti cartelli che vietano l'accesso delle persone e/o veicoli non autorizzati. Spogliatoi: devono essere presenti dei locali adibiti a spogliatoio dove il personale dell'azienda ed i visitatori possono indossare copri abiti e calzari o effettuare il cambio degli abiti e la doccia, prima di accedere in allevamento. Piazzola per la disinfezione degli automezzi: deve essere presente in prossimità dell'accesso all'allevamento e separata dall'area aziendale..

ARA Umbria

Informazione&Zootecnia: Il manuale di corretta prassi e misura di biosicurezza nell’allevamento bovino

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UNIONE EUROPEA

MODALITÀ GESTIONALI

DELL'AZIENDA PER UNA EFFICACE

APPLICAZIONE DELLE MISURE DI

BIOSICUREZZA Applicare: tutte le misure riportate nei manuali di corretta prassi igienica relative a:

mungitura

conservazione del latte

disinfestazione e derattizzazione Quarantena: Nel periodo della quarantena gli animali devono essere osservati clinicamente prima di essere introdotti nell’allevamento. La quarantena deve operare secondo le modalità del tutto pieno/tutto vuoto. Gestione del parto: Gestire il parto e le cure del vitello nel rispetto dell’igiene.

Carico/scarico animali vivi: deve essere eseguito all'esterno dell'area di pertinenza dell'allevamento (rampa carico/scarico perimetrale), oppure può essere effettuato all'interno dell'allevamento a condizione che siano soddisfatte le seguenti condizioni:

1) Il veicolo trasporti esclusivamente animali per/dall' azienda (mono-carico)

2) Il veicolo sia pulito e disinfettato con disinfettanti efficaci.

Carico carcasse: effettuato all'esterno del perimetro dell' allevamento. Scarico mangime: il veicolo deve essere disinfettato all'entrata dell'allevamento con disinfettanti efficaci.

Spogliatoio: deve essere presente materiale monouso (copriabiti, tute, calzari, etc.) e contenitori dove depositare il materiale e gli indumenti utilizzati. Personale: deve indossare un abbigliamento che viene utilizzato esclusivamente all'interno dell'azienda. Visitatori: (veterinari, commercianti, rappresentanti, tecnici vari ecc.) devono indossare l’abbigliamento monouso prima di entrare nell’allevamento.

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Informazione&Zootecnia: Il manuale di corretta prassi e misura di biosicurezza nell’allevamento bovino

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UNIONE EUROPEA

Sommario IL MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA NELL’ALLEVAMENTO BOVINO ............. 2

PRINCIPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO .............................................................................. 2

Medicinali e Polizia Veterinaria ...................................................................................................... 2

Anagrafe ........................................................................................................................................... 3

Latte e sua Commercializzazione .................................................................................................... 3

Protezione Animali .......................................................................................................................... 4

Rintracciabilità e Sicurezza Alimentare ........................................................................................... 4

Responsabilità del Produttore .......................................................................................................... 4

Normative Regionali: ....................................................................................................................... 4

DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI .................................................................................................. 5

CONTENUTI DEL MANUALE ......................................................................................................... 8

CONTENUTI DEL MANUALE ......................................................................................................... 9

DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE ALLEGATI AL MANUALE .............................................. 10

ANAGRAFICA AZIENDALE ...................................................................................................... 10

ORGANIGRAMMA AZIENDALE .............................................................................................. 11

REGISTRO AUTO/APPROVIGIONAMENTO ........................................................................... 11

REGISTRO FORNITORI .............................................................................................................. 11

REGISTRO NON CONFORMITA’ .............................................................................................. 12

REGISTRO PIANO DELLE PULIZIE ......................................................................................... 13

REGISTRO DISINFESTAZIONI ................................................................................................. 14

SCHEDA LATTE VACCHE SEGREGATE ................................................................................ 14

SCHEDA RAZIONAMENTO ...................................................................................................... 15

COMNUNICAZIONE DI RITIRO (clienti, consumatori, fornitori) ............................................. 15

COMNUNICAZIONI ALLE AUTORITÀ COMPETENTI ......................................................... 16

FUNZIONI AFFIDATE ....................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.

PLANIMETRIA AZIENDALE ..................................................................................................... 17

LA BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI BOVINI ............................................................... 18

STRUTTURE PER UNA EFFICACE APPLICAZIONE DELLE MISURE DI BIOSICUREZZA ........................................................................................................................................................ 18

MODALITÀ GESTIONALI DELL'AZIENDA PER UNA EFFICACE APPLICAZIONE DELLE MISURE DI BIOSICUREZZA ........................................................................................ 19