Aprile 2015 NUOVA VERSIONE

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E cco il giornale dell’Ac di Milano nella sua nuova forma. Gli diamo il benvenuto e avver- tiamo i sentimenti e i pensieri che si genera- no ogni volta che c’è un cambiamento. Soprattutto se, come in questo caso, cambia veste uno dei segni di appartenenza all’associazione, richiaman- doci l’evoluzione lunga e ricca che l’Ac vive per rimanere attuale e fedele al suo mandato. Chi tra i soci ha gli anni giusti per ricordarlo può raccontare del suo impatto con altri momenti della vita associativa nei quali la novità grafica di un giornale segnalava una trasfor- mazione profonda e significativa dentro l’Ac. Rimane emblematico il 1969, anno nel quale il rinnovato statuto dell’Azione cattolica ita- liana ha definito la scomparsa dei quattro rami di cui era com- posta l’associazione e ha visto nascere il Settore adulti, il Settore gio- vani e l’Acr, senza più la distinzione per sessi. Nessuno allora ha colto la ridefi- nizione organizzativa o la revisione degli strumenti comunicativi solo come cambiamenti esteriori, ma ha sentito soffiare il vento forte del Concilio, vi ha riconosciuto lo Spirito che sospinge avanti la Chiesa e la storia. Oggi lo Spirito non si è stancato e tocca a ciascuno di noi riconoscere anche in un gior- nale più frequente e agile quel popolo vivace e grato che non si ferma, non si chiude, non si paralizza in una sagrestia vuota, non si lascia imbrigliare da schemi vecchi e da pesantezze inutili, ma corre per le strade con poche cose, condivide gioia, impara le nuove lingue dei citta- dini del mondo, incontra il povero e lo ascolta davvero, annuncia il Vangelo come notizia che è sconvolgente innanzitutto per sé. Ogni cambiamento è potente se svela un significa- to denso e diventa occasione per lasciarsi inonda- re dalla novità e rigenerare dall’entusiasmo. Siamo accolti da Segno nel mondo, la rivista associativa che ci accompagna da anni aprendoci alla dimensione nazionale dell’Ac e offrendoci contenuti ricchi e chiavi di lettura competenti e critiche per interpretare oggi l’Italia e il mondo. Dalle pagine del nostro giornale vogliamo continuare a leggere con profondità il mondo che c’è a Milano e nelle tante città della nostra diocesi. Desideriamo dare rilievo al territorio e alle sue buone notizie, ai luoghi dove i laici di Ac vivono la quotidia- nità e la condividono con tutti. Abbiamo un immenso bisogno di capire che una vita di dedizione e gioia, di impegno politico e di servizio alla Chiesa, è possibile nel luogo dove siamo chiamati a vivere e che ciò si realizza se, vivendo intensamente il nostro territorio, ascoltiamo il mondo intero e prati- chiamo sul serio l’accoglienza, a partire dalle nostre case. Desideriamo che anche il nostro giornale ci sproni a questo modo di essere laici credenti. Sono molto grata, a nome di tutta l’associazione, a coloro che direttamente si stanno impegnando per la qualità di questo strumento che è anche simbo- lo della volontà di raggiungere ogni singolo socio, di ascoltarlo e accompagnarlo nel suo percorso di fede grande e di vita buona. 1 Benvenuto! di Silvia Landra Inserto redazionale Inserto01/2015_Segno 09/03/15 10.44 Pagina 1

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Transcript of Aprile 2015 NUOVA VERSIONE

Ecco il giornale dell’Ac di Milano nella suanuova forma. Gli diamo il benvenuto e avver-tiamo i sentimenti e i pensieri che si genera-

no ogni volta che c’è un cambiamento. Soprattuttose, come in questo caso, cambia veste uno deisegni di appartenenza all’associazione, richiaman-doci l’evoluzione lunga e ricca che l’Ac viveper rimanere attuale e fedele al suomandato. Chi tra i soci ha gli anni giusti perricordarlo può raccontare del suoimpatto con altri momenti della vitaassociativa nei quali la novità graficadi un giornale segnalava una trasfor-mazione profonda e significativadentro l’Ac. Rimane emblematico il1969, anno nel quale il rinnovatostatuto dell’Azione cattolica ita-liana ha definito la scomparsadei quattro rami di cui era com-posta l’associazione e ha vistonascere il Settore adulti, il Settore gio-vani e l’Acr, senza più la distinzione persessi. Nessuno allora ha colto la ridefi-nizione organizzativa o la revisionedegli strumenti comunicativi solo comecambiamenti esteriori, ma ha sentitosoffiare il vento forte del Concilio, vi hariconosciuto lo Spirito che sospingeavanti la Chiesa e la storia.Oggi lo Spirito non si è stancato e toccaa ciascuno di noi riconoscere anche in un gior-nale più frequente e agile quel popolo vivace egrato che non si ferma, non si chiude, non siparalizza in una sagrestia vuota, non si lasciaimbrigliare da schemi vecchi e da pesantezzeinutili, ma corre per le strade con poche cose,

condivide gioia, impara le nuove lingue dei citta-dini del mondo, incontra il povero e lo ascoltadavvero, annuncia il Vangelo come notizia che èsconvolgente innanzitutto per sé.Ogni cambiamento è potente se svela un significa-to denso e diventa occasione per lasciarsi inonda-

re dalla novità e rigenerare dall’entusiasmo.Siamo accolti da Segno nel mondo, la rivista

associativa che ci accompagna da anniaprendoci alla dimensione nazionaledell’Ac e offrendoci contenuti ricchi echiavi di lettura competenti e criticheper interpretare oggi l’Italia e il mondo.Dalle pagine del nostro giornale vogliamocontinuare a leggere con profondità il

mondo che c’è a Milano e nelle tantecittà della nostra diocesi.

Desideriamo dare rilievo al territorioe alle sue buone notizie, ai luoghi

dove i laici di Ac vivono la quotidia-nità e la condividono con tutti. Abbiamo

un immenso bisogno di capire che una vitadi dedizione e gioia, di impegno politico e diservizio alla Chiesa, è possibile nel luogodove siamo chiamati a vivere e che ciò sirealizza se, vivendo intensamente il nostroterritorio, ascoltiamo il mondo intero e prati-chiamo sul serio l’accoglienza, a partire dallenostre case. Desideriamo che anche il nostrogiornale ci sproni a questo modo di essere

laici credenti.Sono molto grata, a nome di tutta l’associazione, acoloro che direttamente si stanno impegnando perla qualità di questo strumento che è anche simbo-lo della volontà di raggiungere ogni singolo socio,di ascoltarlo e accompagnarlo nel suo percorso difede grande e di vita buona.

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Benvenuto!di Silvia Landra

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In Dialogo cambia formato, grafica e frequenza!D’ora in avanti avrà cadenza mensile legata a Segno nel Mondo, e a regime uscirà 9 volteall’anno invece delle attuali 5.

In Dialogo è da più di vent’anni il giornale dell’Azione cattolicaambrosiana: organo di comunicazione dell’associazione e dellesue attività, tra le sue pagine si continuerà a scrivere di temi lega-ti alla vita ecclesiale, alla politica, alla società, all’economia, allacittà di Milano e al territorio lombardo, con un taglio moderno espigliato, utilizzando una chiave di lettura dell'oggi cristianamenteispirata. In Dialogo parla ai giovani e agli adulti, ai soci di Ac e a tutti i laici,persone attente alla presenza dei cristiani nel nostro tempo, attra-verso foto e un alto profilo di contenuti, oltre a un linguaggio allaportata di tutti. Per fare cultura, davvero.

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CUOREFilo conduttore di ciascuna uscita,affronta sia importanti eventi associativi(adesione, camminata di Mesero, inizia-tive estive) che temi di stringente attua-lità attraverso diverse prospettive.Ospiterà anche le riflessioni dellaPresidenza diocesana, da condividerecon tutta l’associazione.

DIOCESISpazio dedicato al magistero del-l’Arcivescovo e alle iniziative, associativee non, che si svolgono sul territorio dellanostra diocesi. La diocesi, infatti, è illuogo del nostro impegno e del nostroattaccamento alla Chiesa di Gesù, fulcrodel nostro servizio e della nostra atten-zione missionaria. Articoli per sapere ecommentare cosa succede all’internodella vita ecclesiale.

LA FINESTRA DELL’ASSISTENTEOgni numero conterrà una riflessionespirituale a cura dei nostri assistenti.Il loro compito essenziale si sviluppanella semplicità della vita associativa. Inparticolare, ad essi è chiesto di accom-pagnare le persone nella fede e nei pas-saggi dell’esistenza.

VICINO AI NOSTRI SOCISe vieni a conoscenza di un evento traquesti (nascite, battesimi, matrimoni, lau-ree e lutti) condividilo con il giornaleIn Dialogo. Manda una mail a:[email protected]

EXPORubrica annuale che accompagnerà isoci nel vivere l’Esposizione Universale diMilano, con articoli e approfondimentipuntuali, mai banali. Il posto giusto perun’informazione completa, libera e criti-ca sulle tematiche di Expo, per nonnascondere nulla e per interessarsi daprotagonisti all’evento più importante del2015.

In Dialogo si rinnova:ecco le nuove rubriche

A cura di Alberto Ratti

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Puntare sulla comunicazione significa decide-re di esistere. L’Azione cattolica ambrosianadecide di esistere oggi con uno stile ben pre-

ciso: la cura per la formazione dei laici, per render-li pronti e capaci di affrontare qualunque sfida. Laformazione totale e omogenea richiede tempo edenergie. E comunicarla esige puntualità e compe-tenza. A tal proposito è stato creato un team dellacomunicazione, composto da Alberto Ratti, LuanaDalla Mora e Marta Valagussa. Perché un team?Perché insieme si lavora meglio e di più. Perché

ognuno porta le proprie capacità e compe-tenze professionali, arricchendo così tuttigli altri. Perché l’Ac ambrosiana è unarealtà molto articolata e ricca, che peressere comunicata richiede molta forza etenacia. Uno degli obiettivi del nuovo teamdella comunicazione è quello di far parlareil territorio, ovvero educare i soci localizza-ti nelle diverse zone della diocesi a condi-videre ciò che accade nella propria comu-nità, sfruttando la dimensione diocesanaper pubblicizzare e diffondere la cono-scenza di incontri, appuntamenti, conve-gni, ritiri, feste e momenti belli di Chiesa. Invitiamo perciò tutti coloro che stanno leg-gendo questo articolo a scrivere una mail [email protected] volta che desiderano segnalare tuttociò che di interessante avviene (o è avve-nuto) nel proprio territorio. È importante

infatti condividere non solo l’appuntamento a unevento, ma anche il resoconto di un’iniziativa. Èbello fare un bilancio complessivo, dando consiglisu idee particolarmente riuscite oppure aspettidecisamente da evitare. Anche questo è associa-zione.

Rassegna stampaÈ ormai appuntamento fisso per molti la rassegnastampa quotidiana, che puntualmente arriva in tuttele caselle di posta elettronica dei soci che l’hanno

richiesta. Un’informazione pensata per aiutare apensare. Si tratta di cinque semplici segnalazioni dieditoriali o articoli che aiutano ad avere uno sguar-do consapevolmente cristiano sui fatti che accado-no in Italia e nel mondo. Lo sguardo è complessivo:vengono segnalati fatti specifici della diocesi diMilano, ma anche notizie di politica, società ed eco-nomia nazionale e mondiale. Se qualcuno nonavesse ancora aderito all’iniziativa, ma fosse inte-ressato, è invitato a mandare una mail a [email protected], richiedendo l’inse-rimento del proprio indirizzo nella mailing list.

EditorialiStanno riprendendo il loro ritmo abituale anche glieditoriali che l’anno scorso venivano pubblicati acadenza quindicinale sul sito dell’associazione. Sitratta di articoli scritti dai soci, a seconda dellediverse professionalità e del tema che si decide diapprofondire. In Ac ci sono tantissime risorse inter-ne che devono essere a servizio di tutti, per ragio-nare insieme su temi di attualità, in merito ai qualiè necessario e giusto avere un’opinione. Ecco cheallora medici, insegnanti, politici, studenti universi-tari offrono all’associazione un testo di riflessioneche può essere condiviso anche nelle singole par-rocchie o decanati.

Milano SetteLa collaborazione con Milano Sette, inserto domeni-cale di Avvenire, è preziosa per l’Azione cattolica.Scrivendo sulle pagine di questo settimanale infatti èpossibile far conoscere l’Ac in tutta la diocesi, coinvol-gendo laici e sacerdoti lettori nel calendario ricco evariegato dell’associazione.

Sito e pagina FacebookPer comunicare con il mondo, invece, ognuno haun biglietto da visita universale, il sito internet. Da aprile è prevista un’interfaccia completamenterinnovata, dove sarà facile trovare tutte le informa-zioni desiderate. Al medesimo link www.azionecat-tolicamilano.it corrisponderà un sito più giovane,dinamico e interattivo. Insieme al sito è stata atti-vata dal gruppo giovani una pagina Facebook, perparlare lo stesso linguaggio delle nuove generazio-ni nelle modalità più adatte ed efficaci.

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di Marta Valagussa

Parola chiave:comunicazione

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Viene riproposta il 16 maggio prossimo, dopoun anno di sospensione per la concomitan-za con l’Assemblea diocesana, la bella

esperienza della “Camminata del Sì” da Magenta aMesero, sulle orme di santa Gianna Beretta Molla.Questa iniziativa ha visto l’Ac presentarsi a Meserosin dal 2004 – anno della canonizzazione a Romadi santa Gianna – per raccogliere e riproporre laviva memoria di questa donna straordinaria, giàsocia di Azione cattolica e per questo sentita par-ticolarmente vicina.Nei primi anni successivi la canonizzazione, l’asso-ciazione ha chiamato a Mesero, in differenti occa-

sioni, alcune realtà specifiche: prima ifidanzati, poi le famiglie, quindi l’Acr. Nel 2012 ci si è proposto l’ambiziosoobiettivo di radunare, per la prima voltadopo tanto tempo e in modo che si dessevita ad una bella “tradizione”, tutti i sociper un momento unitario.È così nata la “Camminata del Sì”, chenella prima edizione del 2012 è coincisa

con l’Incontro Mondiale delle Famiglie, svoltosi aMilano nel giugno dello stesso anno. Nel 2013 abbiamo avuto la gioia di camminare conil nostro arcivescovo, il cardinale Scola, che hadato un prezioso contributo dialogando con tuttal’associazione nella basilica di Magenta sul temadella “Regola di vita del laico di Ac”.In più occasioni molti soci si sono detti piacevolmen-te sorpresi da quanto vissuto: vedere giovani e adul-ti, ragazzi e anziani camminare insieme ha significa-to, in modo forte e tangibile, il desiderio di ciascunodi stare vicini per vivere una reale testimonianza cri-stiana nella vita di ogni giorno.L’esperienza si è anche rivelata un’ottima modalitàper invitare chi ancora non conoscesse l’Ac aincontrarla, scambiando quattro chiacchiere sotto ilsole di primavera e ammirando uno scorcio pano-ramico della pianura lombarda ai più poco noto. La stessa lotteria che per tradizione si abbina all’e-vento è un modo per invitare i soci ad “uscire alloscoperto”: proponendo l’acquisto dei biglietti ad

amici e conoscenti si ha una reale opportunità diparlare dell’associazione, della sua storia e del suoimpegno.Lo slogan dell’edizione di quest’anno Cristiani congioia anche nei giorni feriali conferma l’ambizionedi essere portatori di gioia e speranza in unasocietà e in un tempo storico che sembrano inveceessere caratterizzati da paura, tensioni e preoccu-pazioni. Siamo convinti sia l’occasione per avvicina-re molti alla nostra idea di essere laici protagonistinella Chiesa perché coscienti che di questo prota-gonismo il mondo di oggi abbia estremo bisogno.Nel corso del pomeriggio si avrà la grande oppor-tunità di ascoltare la viva testimonianza di duegrandi amici dell’Ac, protagonisti come invitatispeciali del Papa al recente Sinodo straordinariosulla famiglia: Giuseppina De Simone e suo maritoFranco Miano, già presidente nazionale di Ac. Pinae Franco racconteranno il clima, le prospettive e gliorizzonti che il Sinodo di fine 2014 ha aperto perogni fedele (e non) su una realtà a tutti comune,quella della famiglia.La dimensione unitaria dell’incontro e insiemedella giornata, prevede tempi diversi per i vari set-tori e una conclusione comune per tutti: inizieran-no i fidanzati, che vivranno dalla mattina il loroconvegno annuale e poi si uniranno a tutto ilSettore adulti in basilica a Magenta.Dalle ore 15 i giovani si troveranno all’oratorio diS. Martino per approfondire i temi dell’Expo appe-na cominciato e in contemporanea tutta l’Acr siradunerà all’oratorio della parrocchia della SacraFamiglia.A partire dalle 17.30 “tutti in cammino!” verso ilsantuario della Famiglia di Mesero, dove si aggiun-geranno altri giovani partiti direttamente dal sito diExpo a Rho, unendo così idealmente i due luoghi.La serata presso l’accogliente oratorio della par-rocchia di Mesero, infine, sarà occasione per stareinsieme, ascoltando l’esibizione dell’Orchestra deiPopoli, che eseguirà alcune delle sue originalicomposizioni. Per maggiori info: www.azionecatto-licamilano.it/mesero

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CUOR

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“Camminata del Sì”: cristianicon gioia anche nei giorni feriali!

Il 16 maggioprossimo si terràla terza edizionedell’appuntamentounitario daMagenta a Mesero

di Gianluigi Pizzi

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«Ti prometto che non lo dirò a nessuno»,«Prometti di volermi bene per sempre?»,«Dai, ti prometto che andrà tutto a

posto»: ogni promessa è un impegno che ci siprende con un’altra persona, è un seme piantatonel campo della fiducia altrui. Non è facile, certa-

mente, ma la dualità del rapporto rassicura, fasentire che la propria voce non si disperde,bensì raggiunge un volto, un cuore, una storia.Anche le promesse di povertà, castità e obbe-dienza che i giovani del Cenacolo dell’Azionecattolica rinnovano ogni sei mesi parlano aqualcuno. Parlano a chi le fa, con il coraggiodi mettersi di fronte alle proprie mancanze edincoerenze, ma anche al desiderio forte di

vivere la vita del Vangelo. Parlano agli altri “cena-

colini”, che si sentono reciprocamente stimolati, eagli amici estranei a questa esperienza, che vedo-no una testimonianza positivamente “sfidante”.Parlano a Dio ed offrono a Lui lo spazio per agire:non si promette da soli, ma con Dio, che sa rattop-pare i buchi della nostra perseveranza a volte zop-picante e che mette nel cuore la sete d’Infinito. Promettere è uno dei verbi più belli che caratteriz-zano la dinamica dell’amore: include lo slanciodelle cose entusiasmanti, la fiducia donata senzaaspettare una controparte o un “premio”, la spe-ranza che la propria vita si trasformi giorno dopogiorno, alla ricerca della gioia vera. Un verbo chenon si coniuga mai solo alla prima persona singo-lare, ma che richiama un Tu e un noi, aprendosi atutti.

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DIOC

ESI

Promettere: voce del verbo amare

Il Cenacolo è una proposta particolarmente caraall’Azione cattolica ambrosiana. Nato nel 1936ad opera di un gruppo di giovani che desiderava-

no vivere insieme e con maggiore impegno la lorofede, ha continuato ad essere una proposta spiri-tuale significativa per giovani dai 20 ai 30 anni chedesiderano compiere un serio discernimento voca-zionale, ma dentro e a partire dalla quotidianità delproprio cammino di fede.Pensato su un arco temporale di cinque anni, pro-prio per dire che la scelta vocazionale non è un

evento straordina-rio ma matura e siesprime nel “qui edora” della vita diogni giorno, il cam-mino si articolaattraverso alcunescelte precise cheesprimono il desi-derio di vivereintensamente la

sequela di Cristo: lo stile di vita secondo leBeatitudini, la professione temporanea dei consiglievangelici (povertà, castità e obbedienza), la cura eil riferimento attenti e costanti alla regola di vita, ladirezione spirituale, gli incontri nelle fraternità. Èun’esperienza personale ma di forte valenza comu-nitaria, inserita nella vita ecclesiale della diocesiattraverso l’incontro con il vescovo o un suo rappre-sentante in occasione del rinnovo delle promesse,che avviene ogni sei mesi. Ed è proprio l’esperien-za delle promesse temporanee che qualifica inmodo forte il cammino del Cenacolo. Ai giovaniviene chiesto anzitutto di esprimere, attraverso lepromesse, l’adesione radicale al Signore, l’impegnoad essere discepoli, la volontà di lasciarsi guidareda Lui nel costruire la propria vita, convinti che met-tersi nelle mani del Signore è «essere tranquilli esereni come bimbo svezzato in braccio a suamadre» (Salmo 130). È certamente un camminoimpegnativo ma di grande ricchezza, per giovaniche desiderano “puntare in alto” e prendere sulserio la propria vita e la propria fede.

Il Cenacolo: una proposta pergiovani che vogliono “volare alto”

di Ilaria Cuffolo

di Federica Furlan

L’11 e 12 aprilei giovani delCenacolorinnovano lepromesse diobbedienza,povertà e castità

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Expo: sembra che, nel bene e nel male, negliultimi mesi non si parli d’altro. Ma a parte glieventi, gli scandali, i cantieri aperti, Expo

sarà veramente un’occasione per noi tutti? Sesapremo andare oltre l’evento probabilmente sì...con Expo abbiamo la possibilità di mettere al cen-tro della riflessione il tema della terra e del cibo,«cibo per tutti, una sola famiglia umana» come ciha richiamato il Papa. Con questa semplice frase, che poi è lo slogandella campagna lanciata da Caritas Internationalisa cui hanno aderito l’Ac e tante altre associazionicattoliche, si sottolineano due questioni importan-ti: il diritto al cibo e la necessità di considerare i

popoli del mondo come un’unica famiglia.Rispetto al diritto al cibo in questi anni si è vistaun’evoluzione del pensiero e della sua concezione,arrivando finalmente ad affermare che non bastaavere qualcosa da mangiare, ma che l’uomo hadiritto ad un’alimentazione adeguata e ad avereaccesso ai mezzi per procurarsela. L’accesso al cibo e alla sicurezza alimentare inte-sa in questi termini non è più quindi solo un pro-blema del Sud del mondo, ma un problema globa-le a cui bisogna far fronte con politiche adeguateche non si limitano alla distribuzione di pacchi ali-mentari, ma che investono anche la sanità, il lavo-ro, il welfare. D’altra parte il concetto di «una sola famigliaumana» ci richiama al tema della giustizia e dell’u-guaglianza. Proprio in riferimento al cibo, siamooggi di fronte ad un grande paradosso: più di 800milioni di persone non hanno un’alimentazioneadeguata per condurre una vita sana, eppure laquantità di generi alimentari prodotta nel mondo èmaggiore del fabbisogno globale. Il problema è

dunque la distribuzionesquilibrata dei prodottialimentari e delle risorseeconomiche, viziata daun sistema commerciale

e finanziario che favorisce i ricchi a danno deipoveri. Vincere l’ingiustizia della fame nel mondovorrebbe dire contribuire a cambiare il sistemaeconomico mondiale per renderlo più equo, equili-brato, accessibile a tutti.È chiaro che il tema del cibo a cui è dedicato l’Exposi apre a tante altre problematiche correlate elascia spazio a riflessioni ampie su diritti e valorifondamentali. Allo stesso tempo però è un temaconcreto, vicino e alla portata di tutti. Cambiare lenostre abitudini alimentari per fare ognuno un pic-colo passo verso una giustizia globale è possibileed è una scelta quotidiana che non chiede grandisforzi o studi, ma “semplicemente” un po’ di infor-mazione e di attenzione quando compiamo gesticomuni come fare la spesa o cucinare. È così cheExpo da evento mondiale può entrare nelle case diciascuno di noi come occasione per contribuire adare “cibo per tutti”.

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EXPO

Expo 2015: c’è cibo per tutti,ma non tutti possono mangiare

di Miriam Ambrosini

Da sapere assolutamente:biglietti, primi appuntamenti,iniziative da non perdere

I tagliandi per Expo 2015 possono esse-re acquistati attraverso i canali ufficiali:sul sito www.expo2015.org, all’ExpoGate e in Triennale. Non solo: l’acquistopuò avvenire anche tramite la app disponibile per smartphone e tablet eattraverso i canali di Intesa Sanpaolo. Inoltre, fino al 30 aprile, e cioè finoall’inizio dell’esposizione universale, si potranno acquistare i primitagliandi con degli sconti. Previsti anche dei “pacchetti famiglia”.Caritas Ambrosiana ha preparato un  fitto calendario di eventi (dibattiti,convegni, tavole rotonde) all’interno del sito espositivo: si discuterà delleproblematiche che affliggono il pianeta portando dati, riflessioni e solu-zioni. Ci si potrà spingere in là fino a trattare di guerre, migrazioni,ambiente e diseguaglianze; tutti temi legati al diritto al cibo. Per info:www.caritasambrosiana.itInfine, il Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale, legato storica-mente all’Ac) si interrogherà sul tema “Fame e sazietà. Il cibo e le sfidedella giustizia” dal 19 al 21 giugno p.v. con un convegno nazionale chesi svolgerà fra Triuggio e l’Università Cattolica, con possibilità di visita alsito espositivo. L’obiettivo è che Expo possa davvero essere un luogo diconfronto, di crescita individuale e collettiva, di spinta al cambiamento.Per info: www.meic.net

di Alberto Ratti

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Èpossibile che nelle nostre comunità, maanche nella nostra personale vita di fede, sisperimentino dei tempi o dei momenti nei

quali prevalgono le fatiche, le domande, a volte per-sino le tristezze. Tanto lavoro e i frutti sembrano così scarsi! Ci siaffanna a predisporre nuovi piani e nuove iniziative. In realtà il problema primo, quello che dovrebbeessere sempre vivo e sul quale interrogarsi e con-versare è questo: come ritrovare la fede nella vitache non muore. Se la nostra contemplazione siferma alle foglie che cadono in autunno, non faremoche coltivare e seminare tristezza.

C’è un bel passo nel libro delprofeta Geremia che descri-ve benissimo l’animo con ilquale raccogliere i contenu-ti vivi della Pasqua. «Mi furivolta questa parola dalSignore: che cosa vediGeremia? Risposi: vedo unramo di mandorlo. Il Signoresoggiunse: hai visto beneperché io vigilo sulla miaparola per realizzarla» (Ger1,11-12). È l’animo di chisa guardare e riconoscere isegni della vita che ricomin-cia, che si offre sempre, isegni della primavera. Pasqua non poteva cheessere in primavera, quan-do la vita risorge.La Chiesa è l’unica realtà almondo che ci chiede di vive-re cinquanta giorni di festa.Perché il tempo pasquale èun’unica ininterrotta festa dicinquanta giorni: dalmomento in cui Maria diMàgdala ha sentito pronun-ciare il proprio nome daGesù risorto, a quando idiscepoli, chiusi nel cenaco-lo per paura, hanno ricevutoil dono dello Spirito che li ha

fatti uscire e percorrere le

strade del mondo come una corrente che sveglia icuori annunciando la vita che non muore.La liturgia del tempo di Pasqua è come un sussultocontinuo. È un cantare perennemente la vita, è l’an-nuncio gioioso che la vita corre, nasce e rinasce neicuori. E se questa vita la accogliamo noi per primiogni giorno, allora, con ogni nostro gesto, possiamoanimare le case, le vie e le piazze della città portan-dola a tutti. Cosa dobbiamo fare per essere parteci-pi attivi della festa, per aiutare gli amici a vedere ilramo di mandorlo che annuncia la vita? Dobbiamoanzitutto lasciarci condurre dall’amore. Uscire, inaltre parole, dal nostro mondo chiuso, dalle ragionitroppo calcolate del nostro esistere, per muoverciverso spazi più ampi dove regnano l’amicizia, la soli-darietà, la passione per la giustizia, la bellezza delservire i fratelli. E lasciarci sollevare dalla speranza,perché la speranza fa alzare lo sguardo verso il voltosorridente del Cristo risorto.C’è una bellissima poesia di padre Davide Turoldoche si intitola Per il mattino di Pasqua che andreb-be riportata per intero. Aiuta a tracciare il sentierodel cammino in tempo di Pasqua. Comincia così:«Io vorrei donare una cosa al Signore, ma non soche cosa. Andrò in giro per le strade zufolando, così,fino a che gli altri dicano: è pazzo! E mi fermeròsoprattutto coi bambini a giocare in periferia, e poilascerò un fiore ad ogni finestra dei poveri e saluteròchiunque incontrerò per via inchinandomi fino aterra. E poi suonerò con le mie mani le campanesulla torre a più riprese finché non sarò esausto. E achiunque venga, anche al ricco, dirò: siedi pure allamia mensa. E dirò a tutti: avete visto il Signore? Malo dirò in silenzio e solo con un sorriso».

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VICINO AI NOSTRI SOCICarissimi auguri e un abbraccio particolare daparte di tutta l’associazione a Francesco Balzie Luana Dalla Mora per la nascita del piccoloSebastiano.Lucia Consonni ha conseguito la laurea magi-strale in Scienze religiose con una tesi sul beatoFrassati. Congratulazioni!Giovanni Castiglioni ha conseguito il dottorato diricerca in “Sociologia e metodologia della ricer-ca sociale” presso l’Università Cattolica delSacro Cuore. Ad maiora!Ci stringiamo intorno a Renata Galbusera inTorresan, presidente parrocchiale di CiniselloSangiuseppe, per la morte del papà.

Pasqua è... un ramodi mandorlo che annuncia la vita

ACRPresso “La Benedicta” a Santa CaterinaValfurva (So)16-20 giugno: 6/8 anni20-24 giugno: 9/11 anni24-29 giugno, 29 giugno-4 luglio: 12/13 anni4-11 luglio: 14 anni

AdolescentiPresso “La Benedicta” a Santa CaterinaValfurva (So)4-11 luglio, 11-18 luglio, 18-25 luglio:15/17 anni

18enniPresso “La Benedicta” a Santa CaterinaValfurva (So)25 luglio-1 agosto

ACS13-20 giugno: viaggio ai confini, Toscana20-25 agosto: campo di volontariato, Lecco27 agosto-2 settembre: campo di volonta-riato, Monza

Giovani3-10 agosto: settimana itinerante nel suddella Francia6-13 agosto: pellegrinaggio in Terra Santaper i giovani delle diocesi lombarde

Adulti20-30 luglio: esperienza di volontariato aBetlemme (per giovani e adulti)1-8 agosto: settimana per le famiglie aSanta Caterina Valfurva (So)17-23 agosto: settimana itinerante giovani-adulti (Belgio-Olanda)19-21 agosto: esercizi spirituali a Gazzada (Va)

Responsabili26-28 giugno, 28-30 agosto: moduli formativi

di don Gianni Zappa

ESTATE AC

Per iscrizioni chiamare 02.58391328 o scrivere a:[email protected]

FINE

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