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PROTAGONISTI04.2010 nel mondo del lavoro

A.N.C.L. Associazione Nazionale Consulenti del lavoroSindacato Unitario - Unione Provinciale di MilanoSede: Via Aurispa, 7 - 20122 Milanotel. 02-58.31.72.41 - fax 02-58.31.02.53

All’interno

■ Commenti, dichiarazioni eriflessioni di alcuni delegatipresenti a Montesilvano 3

■ Statuto ANCL 7

Approvato il nuovo statuto dell’Ancl:un grande successo per l’intera Categoria,grande soddisfazione di Milano e della Lombardia

Il Congresso Straordinario dell’Ancl svoltosi dal 22 al 24 aprile pressoil palazzo dei congressi di Montesilvano, dopo un fruttuoso quantoassai partecipato dibattito ha approvato il nuovo statutodell’Associazione. Non è esagerato definire questo evento comestorico, una pietra miliare nella storia del nostro sindacato perl’importanza dei risultati ottenuti. Il comitato di redazione di Protagonisti, oltre al testo della nuova“carta costituzionale” dell’Ancl, pubblica nelle pagine interne diquesto numero anche impressioni a caldo e prime riflessioni di alcunidei delegati della Lombardia che hanno partecipato al Congresso. Quivogliamo riportare subito le dichiarazioni del presidente dell’UP diMilano e di quello dell’Ancl regionale della Lombardia.“Sono tornata molto soddisfatta dal congresso straordinario diMontesilvano perché la nostra Regione è stata premiata per il grandecontributo dato alle modifiche statutarie approvate e con lei Milano,che attraverso i suoi delegati ha profuso idee e dato un apportodeterminante alla riforma, prima e durante i lavori congressuali”.Questo il commento di Martina Boneschi Pozzi, che ha tenuto adaggiungere: “La presenza di giovani colleghi, ma non delegati, alcongresso ha fornito lo spunto per cementare professionalmenteamicizie molto utili al lavoro e alle prospettive future dell'Unioneprovinciale di Milano. La presenza, inoltre, delle nostre collaboratriciha permesso un miglior coordinamento del gruppo e ha reso tuttomolto piacevole. Un grazie particolare va al collega Potito di Nunzioper l’autorevolezza dei suoi interventi in tutte le fasi congressuali. Ungrazie ancora anche al Presidente dell’Ancl regionale abruzzese,collega Nicola De Laurentis per l'accoglienza”.Questo il commento di Maria Rosaria Cocchi: “Da presidenteRegionale Ancl della Lombardia, posso dire che siamo arrivaticompatti e uniti al congresso nel quale in gran parte sono stateaccettate le nostre proposte. Questo è il risultato del lavoro di più diun anno fatto intorno al tema dello statuto. Ora dobbiamo mettere inpratica ciò che è stato approvato, perché darsi delle regole non basta;purtroppo è capitato che qualcuno ne abbia dato un’interpretazione“pro domo sua” o, addirittura, le abbia le abbia volutamente ignorate:questa è una cosa che non dovrebbe avvenire, bisogna applicare ilnuovo statuto rispettando le idee e le persone”.

Condividiamo in pieno queste osservazioni. L’UPdi Milano è andata al Congresso con una grandepreparazione in tema di statuto, frutto di unlavoro di studio e analisi che ha riversato anche insede regionale. Vanno ringraziati sentitamentetutti i componenti della commissione provincialeper la riforma. L’UP di Milano, seguendo glistessi percorsi gerarchici che erano sottesi alla suaconcezione di revisione statutaria, ha presentato leproprie proposte alla regione Lombardia e questale ha presentate a livello nazionale. Già in primaistanza, dalla commissione nazionale erano stateaccolte molte delle modifiche presentate dallaLombardia; le altre, non recepite, sono state fatteoggetto di mozioni congressuali. Le proposteriguardavano essenzialmente la definizione deiruoli delle Regioni e delle Province: tutte lemozioni sono state approvate a grandemaggioranza. Si tratta di un notevole successo pertutti i delegati e per tutti noi. Da annotare che durante i lavori congressuali, aun certo punto, sono riaffiorate vecchie ruggini:in particolare le divisioni riguardavano il temadella presentazione di altre liste Ancl in occasionedi appuntamenti elettorali istituzionali, unproblema che in passato ha portato al deferimentoai Probiviri di alcuni colleghi. La commissioneNazionale aveva predisposto un testo nel qualeveniva proposto il deferimento - non l’espulsione- automatico ai Probiviri nel caso di presentazionedi liste diverse da quelle approvate dall’organodeliberante. Questo testo ha visto riaccendersi il

dibattito sulla legittimità o meno della presenza diopinioni e pensieri diversi dentro l’Ancl. Quandosi è arrivati a un momento di tensione che potevaportare a compromettere l’andamento delCongresso, le parti “in causa” hanno deciso diriunirsi in una commissione ristretta – di cui hafatto parte il collega di Nunzio per la Lombardia el’UP di Milano - che ha lavorato durante le pausecongressuali. Alla fine, con soddisfazione di tutti,si è raggiunta una mediazione che prevede lapossibilità di presentare liste diverse da quelleproposte dall’organo deliberante, a condizione checi sia almeno un minimo di aggregazione intornoalla lista alternativa, stabilito in un numero pari a15 membri sui 55 componenti del ConsiglioNazionale di estrazione congressuale. Si tratta diuna minoranza significativa di circa un terzo delCN. In pratica, se all’interno dell’Associazione c’èuna corrente di pensiero che non condivide lescelte - non la politica, attenzione - fatte sullacomposizione di una lista elettorale, puòpresentare una lista alternativa, solo a patto che lalista sia costituita da colleghi iscritti all’Ancl.Crediamo che si sia ottenuta una giustamediazione.Ciò ha portato a stabilire una regola, primainesistente, che non concede più attenuanti acomportamenti basati sull’equivoco. Ciaspettiamo comportamenti conseguenti: che daora in poi lo Statuto non sia oggetto diprevaricazioni ed interpretazioni diverse dalla sualettera e dal suo spirito.Questo era lo scoglio principale che ha dovutoaffrontare il Congresso e che è stato superatosenza strappi; anzi: la relativa mozione condivisa èstata approvata a grandissima maggioranza. Inproposito abbiamo letto la ricostruzione storicache il Collega De Luca ha fatto nel suo articolopubblicato sul numero 14 - edizione specialecongresso - della Rivista 1081 dal titolo “Chebelle le sensazioni di questo congresso”.Condividiamo tutto sulle sensazioni, meno sullaricostruzione di parte che non vogliamoriprendere e commentare perché ormai è storiapassata. Ci è sufficiente ribadire che prima sicambiano le regole (cosa possibile, come si è vistoa Montesilvano) e poi si opera: l’inverso non puòessere condiviso.Dal Congresso è uscita anche una nuovaimpostazione sui ruoli che devono avere i variOrgani associativi, un’impostazione in cui leRegioni si vedono riconosciuto finalmente unampio potere.

PROTAGONISTInel mondo del lavoro

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ORGANO UFFICIALE DELL’A.N.C.L.(ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSULENTI DEL LAVORO)UNIONE PROVINCIALE DI MILANO

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DIRETTORE RESPONSABILE

MARTINA BONESCHI POZZI

COMITATO DI REDAZIONE

MARTINA BONESCHI POZZI, LUCA BONATI, DARIA LUCIANA

BOTTARO, BRUNO BRAVI, ALESSANDRO CORNAGGIA,BRUNO DI FRANCO, GIUSEPPE MASTALLI, POTITO DI NUNZIO,LUCIANA MANNO, LUCA PAONE, ENRICO VANNICOLA,GIOVANNI ZINGALES.

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Dal nuovo Statuto scaturisce un’Anclprofondamente diversa, a cominciare dal suoCongresso, che avrà meno delegati ma questidelegati saranno l’espressione di tutte le assembleee di tutti i Consigli Regionali, che, a loro volta,sono l’espressione dalle Province. Saranno, inpratica, i delegati che hanno vissuto la vita e lamilitanza sindacale sul campo. Quanto alle unioniprovinciali, il fatto che il loro ruolo sia stato piùprecisamente delimitato non pregiudica affatto laloro importanza sul territorio: in realtà è semprela Provincia che nomina i delegati e i consiglieriin ambito regionale col potere di revocarli inqualsiasi momento. Certamente, il rapporto delleUP col Nazionale avverrà da ora in poi tramite laRegione. Su questi punti la Regione Lombardiaha trovato una grande convergenza e ha votato inmodo unito e compatto in sede di Congressoapportando delle sostanziali modifiche in sensoregionalistico allo Statuto. Con questa riforma,oggi la Regione conta di più e questo fa diventareindispensabile la costituzione di Organi Regionaliladdove ancora mancano. Altra cosa: il Congresso ha saggiamente eliminatola proposta avanzata dalla commissione nazionaledi costituire un Coordinamento Giovani a livelloprovinciale, regionale e nazionale. Noi abbiamosempre ritenuto che i giovani debbano avere piùspazio dentro gli organismi dell’Ancl, senza lanecessità di creare “quote giovani” di sorta: nondobbiamo, non vogliamo considerare i giovanicome una “riserva”, un problema a parte. Igiovani devono avere, al pari di ogni altro iscritto,le stesse opportunità di partecipare alla vitadell’associazione a tutti i livelli, senza “farepanchina”.Inutile dire che siamo molto soddisfatti deirisultati di Montesilvano, arrivati dopo un lungopercorso fatto di riunioni, di studio, di confronti,di tempo dedicato.E’ un’Ancl nuova, rinnovata nelle strutture e negliorganismi, dotata di regole chiare e di maggiore epiù funzionale democrazia interna quella che èuscita dal suo Congresso Straordinario. Oraandranno scritti i Regolamenti, tra cui quellielettorali, e anche un Codice Etico.Ancora un grazie a tutti quelli che hannocontribuito a questo successo (commissionenazionale per la revisione statutaria, commissioniregionali e provinciali, e uno per tutti, ilPresidente del Congresso, Vincenzo Miceli che hadiretto la tre giorni abruzzese), che renderà ancorapiù forte e autorevole l’Ancl e la nostra categoria.

Commenti, dichiarazioni eriflessioni di alcuni delegatipresenti a Montesilvano

BRUNA GERNETTI

I lavori congressuali si sono svolti in un climapositivo e propositivo, con la voglia di dare vita aduno Statuto più attinente alle esigenze associative.Numerosi sono stati gli emendamenti presentatidai congressisti. La Commissione Nazionale, di cuiero componente, ha provveduto all’esame degliemendamenti e li ha successivamente portati allaPresidenza per l’esame in congresso. I lavori sonoiniziati esaminando articolo per articolo, votandol’approvazione di ogni singolo articolo, procedendoal termine alla votazione complessiva del testoapprovato. Lo Statuto rappresenta il lavoro di due anni diconfronti e si è arrivati ad un testo “Federalista”coinvolgendo provincia, regione, nazionale. Il testodel nuovo Statuto ha dato la giusta importanza allaRegione che dovrà essere il “collante” tra le UnioniProvinciali, passando dal Regionale, el’Associazione Nazionale. Non solo: sono statimigliorati alcuni articoli al fine di evitare, in futuro,quei contrasti interpretativi che potrebbero portarea discordanze ed a divisioni interne chenuocerebbero alla categoria. Ora bisogna ultimare ilavori con la definizione dei Regolamenti Attuativied con la stesura del Codice Etico; quest’ultimo èla novità inserita a sostegno dello Statuto.

LUCA PAONE

I delegati di Milano e della Lombardia sono arrivatipreparati a questo importante incontro: nei mesiprecedenti, le riflessioni sulle proposte di modificheallo Statuto sono state tante e di alto spessore, cosìda arrivare ad un articolato ed organico testo dimodifica, che ha interessato le parti più importantidell’intero Statuto.Proposta di fatto condivisa dall’intera regionenell’ultimo Consiglio Regionale precedente ilcongresso di Montesilvano.Il segnale di una regione importante, qual è la

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Lombardia, che si è presentata compatta epropositiva è stato assolutamente positivo.Questo lavoro comune e condiviso ha certamenteportato i suoi frutti. Tanto che tutte le proposte dipiù rilevante importanza sono state accolte dallaCommissione Nazionale presieduta dal collegaMonticelli.Il lavoro è stato ulteriormente completato edaffinato nel corso del Congresso così da poterpresentare delle ulteriori proposte di modica che sisono rese opportune “in corso d’opera”.Il collega di Nunzio ha, ancora una volta, mostratolungimiranza, equilibrio e capacità di sintesi,facendosi portavoce di queste ulteriori e quanto maiopportune variazioni al testo statutario, venendoanche coinvolto in una commissione informale eristretta di “saggi”, la cui costituzione si è resanecessaria per dirimere le questioni più delicate chesi sono presentate e che apparivano a tutti di piùdifficile soluzione quali il problema della eventualepresentazione di più liste nelle tornate elettorali,costituite nell’ambito della stessa ANCL.I lavori congressuali si sono svolti in un climaassolutamente sereno. Solo qualche momento diapprensione all’inizio dei lavori, in occasione delsaluto della nostra presidente CNO MarinaCalderone.Ritengo che il suo intervento abbia disorientatomolti dei delegati, poiché ha palesato un certonervosismo ed una dichiarata forte preoccupazioneche si potesse giungere ad un testo di rinnovo delloStatuto, senza tenere conto delle più comuni econdivise regole di democrazia e di dialogosindacale all’interno dell’ANCL.Conosciamo una presidente pacata nei modi,equilibrata ed assolutamente fiduciosa nellapreparazione e nelle capacità della nostra categoria.In quella occasione l’abbiamo vista invecefortemente preoccupata e più propensa a farapparire il rischio di negatività e di combattivitàdella nostra categoria, piuttosto che la volontà disuperare le difficoltà.I lavori hanno invece mostrato il contrario: gliostacoli sono stati magistralmente superati, ed anchegli aspetti più delicati sono stati felicemente epositivamente affrontati con serenità, volontà,impegno e forte determinazione di tutti a volerlirisolvere.Tutti gli interventi dei delegati (e veramente ci èparso che i colleghi di tutte le U.P. si siano coinvolticon impegno e dedizione) sono stati pacati,puntuali e hanno mostrato una intelligente letturadella situazione e delle reali necessità del nostro

sindacato.Credo che il frutto del lavoro dei mesi precedenti ilcongresso e delle giornate di Montesilvano abbiaprodotto un grande risultato: un nuovo testo delloStatuto democratico, moderno ed al passo con itempi, a tutela di tutti gli iscritti, anche delle piùpiccole realtà del nostro territorio nazionale, e diassoluta valorizzazione delle Regioni e dei suoicompiti. Proprio come la Lombardia si eraimpegnata ad evidenziare e proporre.Ma credo anche che la dirigenza nazionale abbiapotuto riscontrare che tutti i colleghi presenti hannoa cuore l’ANCL, sono appassionati della professioneche svolgono e sono pronti a credere in unsindacato forte e coeso; come pure in una categoriamoderna e di assoluta rilevanza ed importanza nelpanorama delle libere professioni in Italia.Nel corso delle giornate congressuali gli errori delpassato non sono stati funesti presagi dicassandriana memoria, bensì saggi riferimenti perapprovare un nuovo testo statutario che li possatenere ben lontani nel futuro.E, dobbiamo dirlo, al termine dei lavoricongressuali ed in occasione dei saluti finali nei“corridoi” ci è piaciuto e ci ha rincuorato ritrovarela nostra Presidente Nazionale, Marina Calderone,assolutamente soddisfatta del risultato raggiunto, asuo dire segno di modernità e di democraticità.Opinione che condivido, certo che questaconvinzione sarà per tutta la nostra categoria untrampolino di lancio per lavorare sempre al meglio,con assoluta serenità, trasparenza di intenti erispetto delle regole statutarie, per il raggiungimentodi risultati sempre migliori.

ALESSANDRO CORNAGGIA

Dal punto di vista di Milano e della Lombardiadirei che possiamo dichiararci soddisfatti e sequalcuno avesse dei dubbi basterà mostrargli lacopertina della rivista n. 10 di categoria "Ilconsulente 1081" datata 28 aprile.Non che io abbia qualche merito in proposito, inquanto ho partecipato solo marginalmente algrande di lavoro di stesura guidato da di Nunzioe Germetti, a motivo soprattutto dalla miaestrema posizione sul problema delle listeelettorali, che peraltro non ha ottenuto alcunconcreto effetto sul testo formulato a nome dellaLombardia.

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Testo che verteva sulla valorizzazione dellastruttura sindacale regionale e sull'alleggerimentodel numero dei componenti gli Organi direttividel Sindacato, sui quali si può dire di averottenuto notevoli riconoscimenti, anche inconsiderazione dell'impegno profuso e dellaabilità diplomatica sfoggiati da Tito e Brunadurante i diversi incontri a latere del congresso.Ora staremo a vedere quanto verrà recepitooperativamente riguardo alle notevoli innovazioniche dovrebbero andare ad incidere sulle strutturesindacali.Per quanto mi riguarda specificatamente, oltre adaver goduto della compagnia di ottimi ed allegricolleghi di ogni età, porto a casa la consolazionedi aver constatato numerosi ed evidenti segni diinsofferenza verso i meccanismi elettoraliimpostati su base verticistiche, anche da partedella nostra ineffabile Presidente del CNO allaquale peraltro ho gia inviato espliciti messaggi esuggerimenti in ordine a modifiche delRegolamento elettorale che potrebbero, senzastravolgimenti, migliorare il clima ed orientare amaturità le contese elettorali interne al Sindacatoed agli Albi.

LUCIANA REDAELLI

Mi sembra che sia andato tutto bene. C'è stato unaccordo insperato grazie alla maestria dei nostridirigenti ai quali va un grazie sentito.

GIANCARLO GERVASINI

Il Congresso Straordinario dell’ANCL tenutosi aMontesilvano aveva come obiettivo la modificadello Statuto e delle norme che regolano la vitasindacale nonché quello di coprire quei vuotinormativi esistenti nel vecchio testo che,soprattutto nel recente passato, hannocomportato non poche difficoltà interpretativeche, in alcuni casi, hanno creato forti tensionifra le diverse componenti sindacali.È stata presentata una proposta di modificadello statuto elaborata da una commissionenominata allo scopo dal CN e con lacollaborazione di commissioni costituite inambiti regionali, in particolare, quella lombardache ha presentato un elaborato molto

approfondito.Ha egregiamente presieduto il Congresso ilCollega Miceli, presidente ENPACL, il quale,forte della sua profonda esperienza, ha condottoil lavori con molto pragmatismo e nei momentitopici, con quella sensibilità necessaria asmorzare i toni quando gli interventi deidelegati si sono fatti più aspri sulla modifica dideterminati articoli, un paio dei quali hannofatto riaffiorare recenti divisioni all’interno delsindacato, probabilmente, non ancora superate.Tuttavia, la momentanea sospensione dei lavorie la buona volontà di alcuni colleghi, fra i quali,come sempre, alcuni nostri rappresentantimilanesi, sono riusciti a trovare i giusticompromessi per la soluzione dei problemi che idelegati hanno favorevolmente accolto.Nel corso delle giornate del Congresso, levotazioni degli emendamenti, presentati entro laprima giornata dei lavori, ai 70 articoli dellostatuto, si sono susseguite con ritmo incalzantesino alla votazione finale avvenuta con la quasiunanimità dei congressisti. Nel nuovo testostatutario sono state inserite molte modifichesoprattutto a livello di Consiglio Nazionalenonché di quelli regionali ai quali sono stateattribuite maggiori responsabilità sia locali chedi rappresentanza a livello nazionale.Al termine dei lavori, dopo i saluti di rito aicolleghi delle altre province italiane, i circa 40consulenti milanesi hanno risalito la penisolacon il loro pullman affittato allo scopo, certi diaver contribuito a migliorare la normativa cheregolamenta la loro vita sindacale e con ilricordo di un’allegra serata trascorsa a gustare ipiatti tipici locali quali la pasta alla mugnaia, gliarrosticini e altre leccornie della ospitale terra diAbruzzo.

LUCA BONATI

Il Congresso Straordinario per la riforma dellostatuto tenutosi a Montesilvano è stato unmomento di incontro per l’intera categoria, che ciha visti tutti impegnati non solo nell’approvazionedi un nuovo Statuto ma anche in un confrontopolitico su regole e valori che dovranno poi esserealla base della vita sindacale dei prossimi anni.Si percepiva ormai da tempo la necessità di questoCongresso, sia per rafforzare l’unione sindacale,che nonostante i vari accordi che si sono succedutinel tempo stenta ancora a decollare, che perribadire all’esterno la compattezza nelle scelte enelle strategie future.L’ANCL di Milano, attraverso i suoi delegati,

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Potito di Nunzio in primis, è riuscita a farmantenere il rispetto delle gerarchie territoriali,facendo riconoscere in capo alla Regione l’insiemedei compiti e poteri necessari per una adeguatarappresentatività, anche a livello nazionale.E’ stato inoltre approvato, per le cariche diPresidente Nazionale e Regionale, il limite dieleggibilità di due mandati consecutivi.Ci si augura che il nuovo Statuto, essendo statocondiviso ed approvato dall’intera categoria vengapoi applicato e rispettato da tutto il sindacato.

DARIA BOTTARO

Il mio commento ai lavori congressuali è positivo,perché si è lasciato ampio spazio agli interventi deicolleghi, che hanno potuto, anche ripetutamente,esprimere le proprie considerazioni, valutazioni erichieste di emendamenti in assoluta libertà.Questo grazie anche alla presidenza del Congresso,che è stata tenuta con polso fermo da VincenzoMiceli. Ho avuto, inoltre, la fortuna (e l’onere) dipartecipare attivamente ai lavori, essendo statanominata Questore insieme ad altri quattrocolleghi, con l’incarico di sovrintendere allosvolgimento dei lavori e di verificare le espressionidi voto, soprattutto nel caso di “percezione” diparità.Per quanto riguarda gli interventi, qualcuno èstato un po’ provocatore e fuori luogo ma nellamaggior parte sono stati coerenti con l’ordine delgiorno, il che denota l’interesse e la partecipazioneattiva dei delegati.Grande soddisfazione ho provato per ilrecepimento della revisione proposta dallaLombardia (che poi è, in gran parte, la revisioneproposta da Milano); ciò dimostra che le ideepossono essere condivise e sostenute se ci si spogliadi posizioni ideologicamente preconcette e ci sipredispone favorevolmente nei confronti“dell’avversario”.Per quanto riguarda il nuovo Statuto nel suocomplesso, ritengo che sia stato raggiunto unonorevole compromesso tra “falchi (ormai rimastiin pochi, a giudicare dagli applausi) e colombe” edevo dire che è stato un vero piacere per gli occhie per lo spirito vedere sventolare una miriade dischede verdi sulle votazioni riguardanti alcuniarticoli particolarmente “sentiti” dall’Assemblea:sono quelli sui quali si è svolto il maggioreconfronto dialettico tra chi voleva mantenere lo

“status quo” -che tanti problemi ha causato nelpassato- e chi desiderava che venissero stabiliteregole chiare e inequivocabili sui comportamentida tenere nei momenti più pregnanti della vitadell’Associazione.

GIOVANNI BESIO

Congresso bagnato, congresso fortunato! Con questovecchio adagio si può sintetizzare l’andamento delcongresso straordinario del nostro sindacato in queldi Montesilvano, congresso che ha visto la nascitadel “rinnovato” Statuto.In merito ai lavori, se facciamo un’eccezione perl’inizio delle sedute, sempre avvenute con notevoleritardo, posso dire di aver apprezzato l’interoandamento degli stessi.Apprezzabili anche gli interventi, sia a favore checontro le mozioni presentate, che nel complessoritengo siano stati fatti nel rispetto e nella correttezzae senza eccessi.Finalmente le Regioni hanno ottenuto una dignitàapprezzabile e previsioni statutarie che consentirannoalle stesse di svolgere quel compito importante che aloro compete; e spero che ora potranno diventareoperative tutte le Regioni e non solo quelle pocheche fino ad ora hanno funzionato. Sono state inseriteanche alcune regole, non ben specificate nel vecchiostatuto, che erano state la causa di problemi eincomprensioni.Un plauso va riconosciuto al gruppo di colleghi, checome in tutti i congressi che si rispettino, hannosaputo trovare, in camera-caritatis, la soluzione alproblema “liste” che in sede assembleare avevarischiato di produrre una spaccatura all’interno delsindacato.Questo fatto mi fa un po’ riflettere sulla “unità”della Categoria, che debbo riconoscere è abbastanzapresente quando parliamo ad “alta voce”, ma contanta strada ancora da fare quando parliamo a “bassavoce”. Il cammino è ancora lungo, diamoci da fare!A conclusione non posso non fare un cenno alPresidente dell’Assemblea, che, dall’alto della suaesperienza, ha saputo gestire la situazione anche inquei pochi momenti di leggera tensione, cheavrebbero potuto avere qualche ripercussioneall’interno della categoria.Un grazie all’ex S.G., ora Presidente, e all’ufficio disegreteria per l’organizzazione del congresso; laprossima volta, però, impegnatevi un po’ di più sulfronte meteorologico!

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