Appunti Di Storia Dell'Arte Medievale

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    APPUNTI DI STORIA DELLARTE MEDIEVALE

    ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA

    Dove e quando si sviluppa

    Nel periodo tra la fine dellimpero Romano e linizio del medioevo.

    Limpero romano si scinde in due:occidente e oriente.Limpero doriente prosegue la sua strada

    senza particolari problemi,la sua capitale Costantinopoli ed un impero solido.

    I problemi sono per limpero doccidente,perch le continue calate dei barbari dal nord lo

    indebolirono progressivamente.Per motivi di sicurezza si decide di trasformare la capitale in altre

    localit,prima viene istallata a Milano,che per non va bene perch in pianura ed subito prima

    delle alpi,quindi strada + corta x i barbari che da nord assalivano limpero.Per questo si trasferisce a

    Ravenna che una citt molto ricca,circondata da terreno paludoso, se non si conoscevano le uniche

    vie di accesso alla citt si rischiava di annegare nel fango.Ravenna era vicino al mare ma non sul

    mare ed era collegata da un porto dove vi era un centro abitato chiamato CLASSE,che consentivaun collegamento/rapporti con la parte orientale.La capitale dura pochi anni che sono sufficienti

    perch si sviluppi questo tipo di architettura, che ha il suo sviluppo prima nella citt di roma poi

    anche ravenna che lunica citt che ne conserva ancora.

    Larchitettura paleocristiana applicata x la costruzione di edifici religiosi ed in particolare x le

    basiliche oppure un altro edificio con questo stile mausolei.Gli edifici hanno delle caratteristiche

    molto importanti sia allesterno che allinterno,riflettono una concezione religiosa e filosofica

    dellepoca, infatti quello che si pensava era questo:coloro che professano la religione dovevano

    avere questo tipo di requisiti:aspetto fisico esteriore x niente appariscente,molto

    semplice,indipendentemente dal livello sociale.perch non deve oste nere la sua ricchezza,non deve

    essere legato alle cose materiali ma spirituali.per questo laspetto esteriore degli edifici deve essere

    semplice e lineare.(laterizi,mattoni a vista).Mentre allesterno doveva essere appariscente e ricco di decorazioni.Si utilizzava il mosaico

    (tradizione orientale)

    Luso di questi due materiali oltre alla concezione dellepoca a dato un classico vantaggio di

    resistere nel tempo e quindi di conservarsi a lungo.Il mosaico a differenza di altre tecniche

    costruttive siccome utilizzavano elementi che non si consumavano hanno permesso di arrivarci.Le

    decorazioni del mosaico erano fatte di tessere che potevano essere:in vetro,pietre naturali,a volte

    anche in metallo. Per ottenere il colore oro si utilizzavano i metalli.La bsilica ed i mausolei sono

    realizzati a croce greca o a pianta centrale.Dentro le basiliche si vede un elemento decorativo

    realizzato insieme al capitello delle colonne chiamato pulvino.Che ha due funzioni:

    1 Appoggiare la struttura

    2 Maggiore superficie sulle quali mettere le decorazioni esterne.

    Si evita di dare effetti prospettici ed in particolare la figura umana sempre rappresentata

    frontalmente e sono volutamente prive di volume (no spessore). Per avere il volume il qualche caso

    x avere il volume le tessere del mosaico venivano messe su piani diversi.

    Differenza tra anima e corpo.

    Gli edifici pi importanti sono:

    la basilica di S.Appolinare nuovo in Classe e due mausolei:Di Galla Placida e Di teodorico.

    Arte Bizantina Ravennate

    Si chiama bizantina larte che nasce a Bisanzio dopo il IV secolo d.C. e si sviluppa quando

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    Chiusero la stagione dell'arte ravennate i mosaici di Sant'Apollinare in Classe, dove la

    rappresentazione ormai dominata dal simbolismo pi puro, ormai staccato completamente da

    qualsiasi esigenza naturalistica di stampo classico.

    Architettura Bizantina

    Larchitettura bizantina in Italia, a Ravenna, utilizza la pianta centrale o a tolos. Lesterno della

    chiesa era generalmente in laterizio, con materiale ben in vista, al contrario, il suo interno era

    riccamente decorato: ci doveva rappresentare la metafora del cristiano, povero fuori ma ricco

    dentro. Viene introdotto anche il campanile, che poteva essere cilindrico o quadrato. Allinterno

    della basilica venne introdotto tra il capitello e larco che si appoggia sulla colonna, un elemento

    trapezoidale, detto pulvino, che aveva la funzione di slanciare linsieme. Le pareti erano decorate

    con mosaici, che avevano come soggetti soprattutto episodi della bibbia, e che quindi svolgevano

    una funzione catartica (di insegnamento). Inizialmente il mosaico ravennate era naturalistico, cio

    che cercava di rappresentare la realt verosimilmente, ma successivamente esso divent

    estremamente simbolico, mancando quasi completamente della prospettiva o delle proporzioni reali,perch il messaggio che esso doveva trasmettere aveva preso il sopravvento sullestetismo

    dellopera stessa.

    Edifici da ricordare a Ravenna

    :

    * SantApollinare Nuovo

    * SantApollinare in Classe

    * San Vitale

    * Mausoleo di Galla Placidia

    Edifici da ricordare a Roma

    * SantAgnese

    * San Lorenzo al Verano

    * Cappella di San Zenone a Santa Prassede

    * San Clemente (mosaico abside)

    Il ROMANICO IN ITALIA: PRINCIPALI CHIESE

    Architettura Romanica

    - esistenza di pi stili a seconda delle influenze;

    - inizio costruzioni torri e castelli (San Gimignano);

    - chiese: funzione religiosa e luogo di riunione cittadina, a croce latina, grandi e buie;

    - volta a crociera;

    - il pilastro (maggiore sostegno delle volte);- il contrafforte (pilastro che sostiene la volta);

    - la campata (spazio quadrato su cui c la volta).

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    Basilica di Sant'Ambrogio (Milano)

    XI - XIIsecolo, Romanico Longobardo, no transetto.

    Interno: pianta rettangolare, 3 navate (centrale divisa in 4 campate: 3 volte a crociera + 1 cupola e

    laterali 8 campate), matroneo sopra navate laterali.

    Esterno: facciata: 3 grandi finestroni (unica fonte di luce), facciata a capanna e quadriportico.

    Basilica di San Marco (Venezia)

    Inizio 1063, consacrata nel 1094, modificata durante il periodo Barocco e Gotico (le 5 cupole e i

    pinnacoli), a croce greca, risente degli influssi bizantini (pareti coperte da mosaici che rendono gli

    spigoli curve).

    Interno: 4 bracci della croce divisi in 3 navate, al centro grande campata quadrata, ai lati massicce

    volte a botte, atrio porticato su 3 lati delledificio (luogo di riunione pubblica).

    Battistero di San Giovanni (Firenze)

    XI - XII secolo, architettura fiorentina, pianta ottagonale, doppia copertura (esterno lastre di marmo

    bianco tenute dalla lanterna ed interno cupola a 8 spicchi coperti di mosaici), la struttura ricorda

    tanto il classico vedi Pantheon, numero 8 significa il battesimo, le porte erano in legno ora in

    bronzo, allanterno cera un'opera di Michelangelo andata distrutta negli anni 60.

    Interno: fastoso, ricoperto di mosaici, colonne dal fusto liscio e capitelli dorati

    Esterno: 3 finestre a edicola alternativamente timpanate e centinate, decorazioni in bianco e verde

    geometriche.

    Basilica di San Miniato al monte (Firenze)Consacrata nel 1018, struttura classica, decorazione bianca e verde a fasce.

    Interno: pianta rettangolare, 3 navate, no transetto, no volte a crociera, pilastri inutili, capitelli

    sormontati da pulvini.

    Esterno: facciata a salienti, nella fascia inferiore 5 archi con capitelli disegnano idealmente un

    portico, alla sommit timpano triangolare di ispirazione classica.

    Duomo di Pisa

    Buscheto 1063, ultimata nel 1118, fusione di pi stili, decorazione a fasce bianche e nere, tiburio

    che nasconde linterno a cupola.

    Interno: pianta a croce latina, 5 navate + 3 nel transetto, al centro cupola di pianta ellittica, navate

    centrale delimitata da serie di colonne in granito sormontate da archi a tutto sesto, sopra navate

    laterali matroneo.

    Esterno: arcatelle cieche decorate da losanghe (rombi) incassate, facciata a salienti, 4 ordini di logge

    (ultima vuoto campatella pieno colonnina), continuo alternarsi di luci e di ombre, campatelle

    centrali pi ampie in linea con il portone, decorazioni forti effetti di rilievo.

    Al duomo sono strettamente legate la torre Pendente e il battisterio i quali hanno lo stesso stile pur

    essendo di epoche diverse (campo dei miracoli).

    Basilica di San Nicola (Bari)Iniziata nel 1089 e consacrata nel 1197, stile molto diverso rispetto al nord, modello di riferimento

    romanico del sud.

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    Interno: a croce latina commissa, 3 navate (centrale copertura a capriate scandita da 3 arconi

    trasversali primi 2 retti da colonne binate laltro da massicci pilastri), transetto continuo, no

    copertura a crociera, zona presbiteriale preceduta da iconostasi (reliquiario) a 3 archetti.

    ESTERNO: aspetto di un complesso fortificato, facciata a salienti + contrafforti, 2 torrioni mozzi di

    altra epoca.

    Duomo di Monreale (Palermo)

    Faceva parte di un vasto complesso, iniziato nel 1172 e consacrato nel 1185.

    Interno: pianta a croce latina commissa, 3 navate (centrale rimata da 9 colonne per lato), capitelli

    romani su pulvini bizantini, parte superiore del duomo rivestita di mosaici, senso di continuit,

    abside decorato con 1grande Dio .

    Esterno: facciata tra 2 torrioni e nella parte superiore intreccio di archetti ciechi, presenza di un

    chiostro circondato da colonnette binate tutte diverse fra loro.

    Arte gotica

    Nei secoli XIII e XIV si sviluppa nel nord Europa larte gotica. Il termine gotico venne coniato nel

    1500 con unaccezione negativa: significava, infatti, barbaro. Il verticalismo accentuato

    dellarchitettura ed il forte senso drammatico delle rappresentazioni nordiche furono nel

    Cinquecento assai criticate: solo quella della tarda romanit era considerata vera arte. Nel Trecento

    si afferma completamente la borghesia cittadina. Le opere darte non sono pi commissionate solo

    dalla Chiesa e realizzate con le ricchezze dei nobili; anche i ricchi cittadini borghesi costruiscono

    edifici religiosi e commissionano opere pubbliche che determinano il nuovo volto delle citt.

    Allinterno delle Arti si associano varie botteghe artigiane nelle quali emerge una nuova figura,quella del maestro, che sceglie le committenze e cura personalmente laspetto economico del

    lavoro. Egli inoltre non ha sotto di s un gruppo di semplici operai, ma avvia una scuola di discepoli

    che apprendono e diffondono il suo stile espressivo. Uno dei pi grandi maestri del Trecento

    Giotto, che si circonda di allievi, ai quali affida lesecuzione delle parti di secondaria importanza

    nei suoi dipinti. Egli unartista nel senso moderno della parola e il suo modo di esprimersi non

    sottoposto rigidamente solo alle indicazioni che provengono dallautorit religiosa o civile, ma

    risponde soprattutto a scelte personali. Se fino a tutto il Duecento le immagini servivano a far

    conoscere ci che il popolo analfabeta non poteva leggere, a partire dalla pittura di Giotto questa

    finalit non pi quella prevalente. Il linguaggio delle immagini non solo un mezzo per tradurre

    le parole in figure e le superfici, le forme, i colori, la luce e lo spazio hanno valore

    indipendentemente da ci che rappresentano. Le immagini non hanno pi il ruolo di sostegno echiarificazione di un testo scritto ma costituiscono ormai un linguaggio autonomo.

    Architettura

    Nel periodo gotico le cattedrali dOltralpe sono caratterizzate da un eccezionale sviluppo in altezza.

    In Italia, invece, il grande slancio verticale sar molto contenuto, perch la radicata tradizione

    costruttiva romana, basata sul laterizio e la pietra, ha sviluppato una sensibilit particolare per la

    superficie continua ed il volume compatto. Allinterno delle cattedrali dOltralpe larco a tutto sesto

    delle volte a crociera viene sostituito dallarco a sesto acuto, che conferisce maggiore verticalit alle

    campate; questa ricerca di slancio comporta dei rischi per la stabilit della costruzione e per questo

    vengono ingrossati i pilastri esterni, contrafforti, sulla cui sommit si erigono archi che si piegano

    verso la crociera, archi rampanti, sostenendo la spinta laterale dellarco a sesto acuto. Larco

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    rampante, quindi, ha lo scopo di assicurare la stabilit delledificio, ma diviene anche un elemento

    decorativo (abbellito da cornici e rilievi), che caratterizza lesterno delle cattedrali gotiche. Tipici

    della decorazione esterna sono anche gli elementi architettonici a cono o a piramide molto acuta,

    detti pinnacolo o guglia. Posti sui contrafforti, lungo gli archi rampanti e sugli spioventi del tetto,

    essi sottolineano ulteriormente lo slancio verticale della costruzione. Il tiburio, allincrocio fra

    navate e transetto, diventa quasi una torre, che spesso termina con una guglia acuminata e altissima,

    in sostituzione del campanile. Altre due torri si innalzano nella facciata, sopra le navate laterali,

    mentre un grande rosone sovrasta in genere lampio ingresso della navata centrale. Allinterno delle

    cattedrali italiane larco acuto meno ardito nella sua elevazione e spesso non vengono costruite le

    torri sulle navate laterali e sul tiburio, n gli archi rampanti sui contrafforti. Le finestre sono pi

    piccole rispetto alle grandi vetrate francesi, inglesi, tedesche, perch la luminosit tale da dover

    essere contenuta e non favorita. Infine, assai meno ricca la decorazione a pinnacoli, guglie, trafori

    di marmo. In Italia, quindi, larte gotica non si affermer mai nella sua completezza, ma solo alcuni

    elementi di esse verranno ad arricchire la tradizione romanica, che resta dominante. E ai monaci

    Cistercensi che si deve lintroduzione in Italia dei nuovi caratteri gotici; le numerose chiese

    abbaziali da loro fondate evidenziano infatti una ricerca di verticalit e slancio nelle strutture e negli

    spazi interni: lo spazio slanciato e luminoso della chiesa gotica si associa simbolicamente al

    desiderio di elevazione dellanima a Dio. Nel Trecento la piazza il nucleo centrale della vita

    cittadina. Nella piazza principale della citt, accanto alla cattedrale situata la sede del potere

    politico, il palazzo. Con il passare del tempo lattivit politica, quella religiosa e quella commerciale

    verranno separate e, nel tessuto della citt, ad ognuna di esse corrisponder uno spazio ben preciso:

    la piazza del Palazzo Pubblico, la piazza della Cattedrale e la piazza del Mercato, arricchite da

    logge e fontane. La societ borghese si organizza nelle Corporazioni delle Arti e dei Mestieri: ogni

    corporazione ha il suo statuto, il suo consiglio di capi, il suo gonfalone. Ogni corporazione faerigere una chiesa, dedicata al proprio Santo protettore, ed un palazzo, sede della Corporazione. La

    Citt, in continua espansione, si arricchisce quindi di numerosi edifici significativi.

    Pittura

    Nella seconda met del Duecento linfluenza bizantina sulla pittura ancora notevole; la linea che

    disegna le figure diviene per pi ondulata e gli spazi tra linea e linea sono differenziai non solo dal

    colore, ma anche da diverse luminosit. Le figure acquistano cos il senso del volume ed un

    maggiore realismo. Attraverso laffresco, che diviene la tecnica tipica di questo periodo assieme

    alla pittura su tavola, la narrazione di storie sacre raggiunge livelli di altissima esecuzione. Latradizione delle croci e tavole dipinte continua ad affermarsi in tutta lItalia centrale. La

    rappresentazione della Madonna in trono, fra Angeli e Santi, detta Maest, diviene ricca e

    complessa: la tavola suddivisa in scomparti da elementi architettonici che ripetono gli schemi

    delle facciate e delle finestre gotiche. Tale composizione viene definita trittico, se divisa in tre

    scomparti, polittico, se divisa in numero maggiore di tre. Anche in pittura si formano vere e proprie

    scuole: nellItalia centrale assai attiva la scuola romana, nella quale spiccano le personalit di

    Jacopo Torriti e Pietro Cavallini. La pittura pi rappresentativa di questo periodo viene per

    elaborata nellambito della scuola senese e della scuola fiorentina.

    Scuola fiorentina

    Il caposcuola dei pittori fiorentini Cenni di Pepo, detto Cimabue. Nel crocifisso di Arezzo e nella

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    Madonna di Santa Trinita, a Firenze, le sue figure sono vigorose e cariche di umanit; la

    composizione monumentale. Sono evidenti i legami con la scuola pisana di scultura e con quella

    romana di pittura. La ricerca di una forte espressivit appare anche negli affreschi della chiesa

    Superiore di Assisi, purtroppo oggi molto rovinati. La scena della Crocefissione, che appare

    annerita nelle parti luminose, quasi fosse unimmagine in negativo, conserva tuttavia intatta la sua

    potenza: la figura di Cristo, inarcata sulla Croce e con le vesti scosse dal vento, circondata daAngeli le cui ali si agitano nello spazio, mentre in basso la schiera dei seguaci protende le braccia

    verso Cristo, accentuando la dinamicit della composizione. La rappresentazione del volume, del

    movimento e dellespressivit delle figure verr ripresa e sviluppata nelle opere di un grandissimo

    artista del Trecento: Giotto. Soprattutto pittore, ma anche scultore e architetto, Giotto occupa nella

    storia dellarte un posto paragonabile a quello che Danta occupa nella storia della letteratura; gi nel

    suo tempo la fama che raggiunge vastissima e committenti diversi, pubblici e privati, religiosi e

    laici, lo invitano a lavorare in molte citt dItalia. Tra le sue opere pi celebri sono gli affreschi

    della Cappella degli Scrovegni a Padova (Vita della Vergine e di Ges; Giudizio Universale); gli

    affreschi della chiesa di S. Francesco ad Assisi (Storie della Madonna, Vita di S. Francesco, Storie

    della Maddalena); il progetto del campanile di S. Maria del Fiore a Firenze. Ormai abbandonato

    quasi completamente il fondo doro, nelle scene dipinte da Giotto lo spazio in profondit vienerappresentato attraverso la prospettiva degli elementi architettonici e lo scorcio delle figure. La linea

    che disegna i contorni scomparsa e le forme si distaccano luna dallaltra per contrasti di colore.

    Con Giotto la pittura a tinte piatte, tipica dellarte bizantina, viene completamente abbandonata; le

    figura esprimono le loro emozioni umane e la loro importanza non pi sottolineata dalle

    dimensioni ingigantite.

    giotto

    Considerato il padre della nuova pittura dopo il conservatorismo bizantino, Giotto nacque da

    Bondone, poverissimo lavoratore di terra. Vasari, primo scrittore di biografie di artisti, nelle sue

    Vite, (1555, 1568), racconta che all'et di dieci anni gli furono affidate in custodia dal padre alcune

    pecore ed egli, spinto da una naturale inclinazione, andava tracciando vari disegni sulle pietre o in

    terra. Un giorno pass dalle sue parti Cimabue che lo vide intento a ritrarre una pecora; stupito dalla

    sua bravura chiese al padre di poterlo condurre con s a Firenze nella sua bottega. Questo racconto,

    preso dai Commentari, (1447-55) di Ghiberti, sembra una favola, tale da confermare e sottolineare

    la fama di un artista che da umili origini sal per merito del proprio ingegno a grandi altezze. In un

    Commento anonimo della Divina Commedia scritto alla fine del XIV secolo, pubblicato a Bologna

    (1866-74), si legge invece che il padre di Giotto l'aveva messo a bottega per apprendere l'Arte della

    lana. Egli, invece di recarsi al lavoro, andava nella bottega di Cimabue dove infine rimase per le

    pressioni del maestro e con il consenso paterno. L'anonimo ne sottolinea anche l'eloquenza con un

    altro episodio. Mentre Giotto dipingeva a Bologna, un cardinale lo andava a trovare spesso

    intrattenendosi con lui. Un giorno gli domand come mai si ritrassero i vescovi con la mitra. Giotto

    rispose che le due corna dimostravano che i vescovi dovevano conoscere il Vecchio e il NuovoTestamento. Il cardinale compiaciuto gli domand allora il significato delle due bende che

    pendevano dietro il copricapo liturgico; e Giotto, accortosi della trappola, rispose che esse

    significavano l'ignoranza che a quel tempo dimostravano i pastori della chiesa e del Nuovo e del

    Vecchio Testamento. Questi aneddoti sul suo ingegno e sulla sua abilit rientrano nelle leggende

    che Firenze stessa diffuse sulla fama di Giotto manifestando l'orgoglio comunale per la grandezza

    di questo suo cittadino.