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1 Dalle cellule ai sistemi 13 Competenza in uscita n. 2 Partecipare e cooperare nei gruppi di lavoro e nelle équipe multi-professionali in diversi contesti organizzativi/lavorativi. Competenza in uscita n. 4 Prendersi cura e collaborare al soddisfacimento dei bisogni di base di bambini, persone con disabilità, anziani nell’espletamento delle più comuni attività quotidiane. Competenza in uscita n. 7 Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 1. Cellule eucariote e procariote 2. I tessuti del corpo umano 3. Organi, apparati, sistemi Approfondimenti n Il microscopio n Un po’ di terminologia n Posizione anatomica n Il Servizio Sanitario Nazionale n Una professione sanitaria: tecnico di laboratorio biomedico Verso le competenze

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1Dalle cellule ai sistemi

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Competenza in uscita n. 2

Partecipare e cooperare

nei gruppi di lavoro e nelle

équipe multi-professionali

in diversi contesti

organizzativi/lavorativi.

Competenza in uscita n. 4

Prendersi cura e collaborare

al soddisfacimento dei

bisogni di base di bambini,

persone con disabilità,

anziani nell’espletamento

delle più comuni attività

quotidiane.

Competenza in uscita n. 7

Gestire azioni di

informazione e di

orientamento dell’utente

per facilitare l’accessibilità

e la fruizione autonoma dei

servizi pubblici e privati

presenti sul territorio.

1. Cellule eucariote e procariote

2. I tessuti del corpo umano

3. Organi, apparati, sistemi

Approfondimenti

n Il microscopio

n Un po’ di terminologia

n Posizione anatomica

n Il Servizio Sanitario Nazionale

n Una professione sanitaria: tecnico di laboratorio biomedico

Verso le competenze

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1. Cellule eucariote e procariote

La cellula è definita come la più piccola parte di ogni organismo vivente.La parola “cellula” fu creata da uno scienziato inglese chiamato Robert Hooke che osservando almicroscopio delle sottili sezioni di sughero, un tessuto vegetale, ne notò la somiglianza con dellepiccole cellette, come quelle create dalle api; da qui appunto il nome cellula, cioè “piccola cella”.

Nel 1838 il botanico Schleiden e il fi-siologo Schwann, osservando i tessutidelle piante degli animali, stabilironocome tutti gli organismi viventi fosseroformati da cellule.

Grazie infine a nuovi sistemi di colora-zione e all’uso dei nuovi strumenti diindagine, come il microscopio ottico,si iniziò a studiare come era strutturatala cellula al suo interno, a comprender-ne i meccanismi di duplicazione, e ad analizzare la struttura dellamembrana; si cominciò a riflettere sull’importanza dei cromosomi e

sulla loro struttura.La scoperta del microscopio ottico ha permesso di visualizzare gliorganuli cellulari che si trovano nel citoplasma, come i mitocondri, iribosomi e il reticolo endoplasmatico liscio e rugoso, mentre è statopossibile studiare la loro ultrastruttura solo con il TEM (microscopioelettronico a trasmissione).

Esistono due tipi fondamentali di cellule: le cellule procariote e le cellule eucariote.I due tipi di cellule hanno in comune alcune caratteristiche: ad esempio tutte le cellule pos-

siedono una membrana cellulare (o membrana plasmatica), al loro interno vi è il citoplasma,ed è sempre presente del materiale genetico.

Nel citoplasma delle cellule eucariote sono presenti gli organuli cellulari, la maggior parte delimi-

tati da una membrana.Questi organuli sono il reticolo endoplasmatico liscio e quello ruvido o rugoso, i mitocondri, l’ap-parato del Golgi, i vacuoli, i perossisomi; sono inoltre presenti i ribosomi e i centrioli, che sonoorganuli non delimitati da membrana.Tutte le membrane della cellula, sia la membrana plasmatica che quella nucleare o che delimitaalcuni organuli cellulari, hanno la stessa struttura: sono composte cioè da un doppio strato dilipidi, rappresentati da fosfolipidi, e da proteine.La membrana cellulare delimita l’estensione della cellula e contribuisce a mantenerla separatadall’ambiente circostante; inoltre controlla l’entrata di sostanze nutritive e l’uscita di quelle dirifiuto.

Il RE è presente in tutte le cellule eucariote animali e vegetali, mentre i cloroplasti si trovano solonelle cellule vegetali.

Matthias Schleiden

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Mitocondri Costituiscono la centrale di produzioneenergetica della cellula: svolgono la funzio-ne della respirazione cellulare e produconoATP. Sono costituiti da due membrane, lapiù interna ripiegata a formare delle crestemitocondriali. Il loro numero varia da cellulaa cellula. Contengono al loro interno il DNA

mitocondriale.

Vacuoli Sono organuli di forma rotondeggiante al

cui interno possono trovarsi sostanze nu-tritive di riserva e/o sostanze di rifiuto de-stinate a essere eliminate dalla cellula.

Ribosomi I ribosomi sono organuli formati da dueparti più piccole, cioè da due subunità,formata ciascuna da molecole di RNA ri-bosomiale associate a proteine. A livellodi questi organuli avviene la sintesi delle

proteine. Si trovano normalmente liberi nelcitoplasma a costituire il pool dei ribosomi.In genere sintetizzano proteine che restanoe sono utilizzate nella cellula stessa.

Lisosomi Sono organuli cellulari che si formano perdistacco dal complesso o apparato di Gol-gi. La loro funzione è quella di svolgere ladigestione cellulare.

È costituito da pile di cisterne appiattite,dette dittosomi, delimitate da membrane;riceve sostanze sintetizzate nel reticoloendoplasmatico, le rielabora e le invia ver-so l’interno o l’esterno della cellula, utiliz-zando particolari meccanismi di trasporto.Presenta una superficie cis e una denomi-nata trans.

RER È un sistema di cisterne, con presenza diribosomi associate alle membrane, inte-ressato sia alla sintesi sia al trasporto fuoridalla cellula delle proteine.

Apparatodel Golgi

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REL È costituito da un sistema di tubuli, privi diribosomi, che permettono lo spostamen-to di alcune sostanze da una parte all’al-tra della cellula; è la sede della sintesi deifosfolipidi e delle glicoproteine necessarieper la costruzione della membrana, parte-cipa al metabolismo del glucosio e contie-ne ioni Ca2+ nelle cellule muscolari. Vie-ne anche considerato la “fabbrica” dellemembrane cellulari.

Perossisomi Sono vescicole delimitate da membrana,in cui avvengono reazioni particolari cheportano alla demolizione di sostanze par-ticolarmente pericolose e reattive. Questotipo di reazione è particolarmente impor-tante nelle cellule epatiche e renali, poichécontribuisce a eliminare sostanze tossicheche entrano nel circolo sanguigno.

Il nucleo, di forma rotondeggiante o ovoidale, si trova generalmente posto al centro della cellula;vi sono però cellule anucleate, cioè senza nucleo come i globuli rossi o le piastrine, oppurecellule che invece presentano più nuclei come le cellule muscolari o alcune cellule del tessutoosseo. Una cellula in cui vi sono più nuclei è un sincizio.

Il nucleo è delimitato da una doppia membrana che presenta dei pori nucleari per permetterel’entrata e l’uscita di sostanze. Uno spazio perinucleare separa le due membrane; la membranaesterna è in continuazione con il sistema di membrane presente nel citoplasma e che forma il RE.

All’interno del nucleo si trovano la cromatina e il nucleolo; qualche volta vi può essere più di unnucleolo. Il nucleolo occupa una zona variabile del nucleo e ha come compito quello di sintetiz-zare i ribosomi.

Il citoplasma, all’interno del quale vi è il citoscheletro, formato da microtubuli e filamenti, è costi-tuito per l’80% da acqua; vi si trovano sali, ioni, zuccheri, grande quantità di enzimi e proteine. Ilcitoplasma può variare il suo stato fisico in funzione delle diverse attività della cellula, passandoda uno stato di gel a quello di sol e viceversa.

Cellula eucariota Cellula procariota

Mitocondri Si No

REL Si No

RER Si No

Ribosomi Si Si

Apparato di Golgi Si No

Centrioli Si No

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VideoLe dimensionidelle cellule

VideoComefunziona lacellula

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2. I tessuti del corpo umano

Nel corpo umano le cellule isolate sono rare; generalmente si riuniscono tra loro a formaredegli aggregati di cellule chiamati tessuti. I tessuti a loro volta si uniscono a formare gliorgani; questi a loro volta si uniscono tra loro a formare gli apparati e i sistemi.

Si definisce apparato l’insieme di organi formati da tessuti diversi; si definisce sistema l’insiemedi organi formati dallo stesso tipo di tessuto.

I tessuti fondamentali del corpo umano sono quattro: epiteliale, connettivo, muscolare enervoso.

Il tessuto epiteliale

Il tessuto epiteliale è formato da cellule le une strettamente addossate alle altre. Tutte le celluledel tessuto epiteliale appoggiano su una sottilissima lamina detta basale che separa il tessutoepiteliale dal connettivo sottostante. Gli epiteli sono suddivisi in epiteli di rivestimento e di se-crezione.

Gli epiteli di rivestimento, così chiamati perché rivestono le superfici interne ed esterne del corpoumano, sono classificati in base alla forma delle cellule e al numero degli strati.

In base alla forma delle cellule si suddividono in: pavimentoso, cubico, batiprismatico o cilindrico.

In base al numero degli strati si suddividono in: semplici (o monostratificati) e pluristratificati (seformati da più strati di cellule).

La scienza che studia i tessuti si chiama istologia.

EPITHELIAL CELL

Anatomy in English

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È costituito da un solo strato di cellule, diforma piatta; è presente nei polmoni dovecostituisce la parete degli alveoli polmona-ri; rappresenta inoltre il rivestimento internodei vasi sanguigni (endotelio) e delle cavità(mesotelio).

Costituito da un solo strato di cellule diforma cubica; si trova sulla superficie del-le ovaie, nei dotti escretori delle ghiandole,nella retina.

Presenta le cellule di forma cilindrica e puòessere ciliato o non ciliato. Un esempio diepitelio non ciliato si trova nell’intestino te-nue; in questo caso le cellule, che hanno lafunzione di assorbire le sostanze nutritizieche transitano nell’intestino, presentano sul-la superficie apicale i microvilli, delle espan-sioni della membrana cellulare. L’epiteliocilindrico semplice ciliato è invece presentenella tuba uterina e in parte dei bronchi.

Questo tipo di epitelio è costituito da moltistrati di cellule di forma diversa; si può di-stinguere un epitelio pavimentoso pluristrati-ficato corneificato o non corneificato in basealla presenza o meno di cheratina. L’epite-

lio pavimentoso privo di cheratina riveste lacornea, le mucose della bocca, dell’esofagoe della vagina. L’epitelio pavimentoso strati-ficato si trova nell’epidermide.

Epitelio cubico stratificato È molto raro e presente solo nel dotto escre-tore di alcune ghiandole (ghiandola parotide).

Epitelio cilindrico pluristratificato (ciliato) Si trova nel faringe e nella laringe. Se le cellulesono provviste di ciglia viene definito ciliato.

I nuclei delle cellule che costituiscono que-sto tessuto si trovano a differenti altezze, lecellule però poggiano tutte sulla membranabasale; questo crea la sensazione di un epi-telio pluristratificato. Può essere ciliato o non

ciliato; quello non ciliato si ritrova nell’appa-rato riproduttore maschile, quello ciliato nel-

la faringe, trachea e bronchi.

Epitelio pseudostratificato

Epiteliobatiprismaticoo cilindricosemplice

Epiteliopavimentosopluristratificato

Epiteliopavimentososemplice

Epiteliocubicosemplice

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Tipico delle vie urinarie, cioè dell’uretrae della vescica. In questo epitelio il nu-mero degli strati e la forma delle cellulesono variabili a seconda, per esempio,delle dimensioni che l’organo assumedurante la giornata (accumulo di urinain vescica).

Gli epiteli ghiandolari o di secrezione formano le ghiandole.

Le ghiandole sono suddivise in esocrine ed endocrine. Le ghiandole esocrine riversano il lorosecreto, che prende il nome di enzima, all’esterno del corpo umano o in cavità che comunicanocon l’esterno (ghiandole salivari, sudoripare, il fegato). Le ghiandole endocrine riversano il lorosecreto, che prende il nome di ormone, nel sangue e quindi direttamente nei capillari sanguigni.

Le ghiandole esocrine sono poi classificate in base alla forma dell’adenomero (cioè la parte dellaghiandola che produce il secreto) o dal numero dei dotti escretori (la parte della ghiandola cheveicola all’esterno di esse il secreto). L’insieme dei dotti escretori e degli adenomeri prende ilnome di parenchima ghiandolare.

Le ghiandole esocrine sono anche classificate in base a come il secreto viene prodotto in: olo-crine, merocrine, apocrine.

Nelle ghiandole a secrezione olocrina l’intera cellula è eliminata insieme al prodotto di secrezione(ghiandole sebacee); nelle ghiandole apocrine il secreto viene rilasciato con una parte del cito-plasma della cellula secernente (ghiandola mammaria). Molte tra le ghiandole hanno secrezionemerocrina: in questo caso è liberato solo il prodotto della secrezione.

Infine le ghiandole sono classificate anche in base al tipo di secreto in sierose, mucose e miste.Le ghiandole a secrezione sierosa producono enzimi, quelle a secrezione mucosa invece produ-cono una proteina chiamata mucina (di consistenza viscosa e che si trasforma poi in muco). Leghiandole che producono un secreto di tipo misto sono per esempio le ghiandole salivari.

Le ghiandole endocrine secernono ormoni, cioè delle proteine; gli ormoni possono essere liberatisubito nel sangue, appena prodotti, oppure immagazzinati nelle stesse cellule.

Ghiandole endocrine sono per esempio la tiroide, l’ipofisi (che si trova nella scatola cranica) euna parte del pancreas.

Epitelio ditransizione

SECREZIONE

MEROCRINA

SECREZIONE

APOCRINA

SECREZIONE

OLOCRINA

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Il tessuto connettivo

Il tessuto connettivo è caratterizzato da tre elementi: le cellule, le fibre e la sostanza fonda-mentale o intercellulare. Le fibre e le cellule sono immerse in una sostanza dalla composizionechimica particolare, ricca o meno di acqua, e dalla consistenza di un gel.

Nel tessuto connettivo le cellule non sono strettamente accostate le une alle altre ma sono se-parate da una sostanza (o matrice intercellulare) dalla composizione molto complessa. In questamatrice sono presenti le fibre, chiamate fibre collagene, reticolari ed elastiche, secondo la lorocomposizione e struttura. Le fibre collagene sono lunghe e biancastre; si diramano in un’unicao in più direzioni. Sono le fibre più presenti nei tessuti connettivi e sono particolarmente flessibili;costituiscono uno dei principali costituenti del corpo umano. Le fibre reticolari invece costi-tuiscono delle sottili reti intrecciate: si trovano soprattutto in alcuni tessuti connettivi, come iltessuto adiposo e gli organi del sistema linfatico; le fibre elastiche sono formate da una proteinachiamata elastina e sono presenti soprattutto in un tipo particolare di tessuto connettivo, cioèin quello elastico. Le cellule del tessuto connettivo possono essere fisse nel tessuto o mobili;nel primo caso abbiamo fibroblasti, adipociti, mastociti; nel caso delle cellule mobili (o migrantigeneralmente dal sangue) i linfociti, le plasmacellule, i granulociti.Le funzioni dei tessuti connettivi sono diverse: hanno azione di sostegno, di difesa, di nutrimento.

Secondo il tipo delle cellule, delle fibre e della sostanza fondamentale, si riconoscono vari tipi ditessuti connettivi.

Tipiche cellule di questo tessuto sonoi fibroblasti, delle cellule dalla forma al-lungata e che producono le fibre colla-gene. Questo tessuto riempie gli spazitra organi e tessuti diversi. È il tipo piùcomune di tessuto connettivo. La so-stanza fondamentale amorfa prevalesulla componente cellulare.

Formato da fibroblasti che producono

una sostanza fondamentale molto den-sa e compatta e da molte fibre collage-ne che possono intrecciarsi tra loro inmodo regolare o irregolare. Forma il der-ma, un tessuto connettivo che si trovanella cute, sotto gli strati dell’epidermidee nella parete delle arterie. Ha funzionedi sostegno e di collegamento tra tessu-ti diversi. Il connettivo denso irregolareforma le guaine dei tendini e le capsulefibrose che rivestono organi come il fe-gato e la milza.

Tessuto connettivolasso

Tessuto connettivodenso

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Tessuto mucoso

È un tessuto povero di fibre, ma ricco di sostanza fondamen-tale. Costituisce la gelatina di Whorton, nel cordone ombelica-le; si trova anche nella polpa del dente e nell’umor vitreodell’occhio. Viene anche detto tessuto connettivo embrionale.

Molto ricco di fibre reticolari.Si trova nelle grosse ghian-dole, sia esocrine che endo-crine; costituisce la maggiorparte della milza.

Tessuto adiposo

Esistono due tipi di tessuto adiposo in base al tipo di lipidipresenti nel citoplasma delle cellule (adipociti): il tessuto adi-poso bruno e quello bianco o giallo. Il tessuto adiposo bruno,detto anche multiloculare, è scarsamente presente nell’uomo;si trova però nel neonato a livello della nuca e delle scapolee si trova nelle specie ibernanti (scoiattolo, orso, pipistrello):questo tessuto sviluppa infatti una notevole quantità di ener-

gia necessaria nel momento del risveglio dell’animale. Il tessuto adiposo bianco si trova invecenel connettivo sottocutaneo e costituisce il pannicolo adiposo che nella donna e nel maschiocostituisce una caratteristica sessuale secondaria. Svolge un ruolo nel mantenimento della tem-peratura corporea.

Tessuto cartilagineoIl tessuto cartilagineo svolge un ruolo di sostegno; è carat-terizzato da cellule dette condrociti, circondati da una matri-ce gelificata; costituisce lo scheletro nel feto e permane nelleossa lunghe favorendone l’allungamento (cartilagine di coniu-gazione). Il tessuto cartilagineo è presente nel naso, nel padi-glione auricolare, nei dischi intervertebrali. Esistono tre tipi dicartilagine: quella fibrosa, elastica e ialina. La cartilagine ialinaè chiamata così perché appare opalescente e bianca bluastra.

La cartilagine elastica è giallastra a causa delle fibre elastiche particolarmente dense; costituiscel’epiglottide, parte delle cartilagini della laringe e il padiglione auricolare. La cartilagine fibrosacostituisce il disco intervertebrale e si trova nella sinfisi pubica.

Tessuto osseo

Il tessuto osseo forma le ossa; vi sono due tipi di tessuto os-seo, quello compatto e spugnoso. La sostanza fondamenta-le e le fibre costituiscono delle lamelle ossee che nel tessutoosseo compatto costituiscono delle strutture particolari detteosteoni. Le cellule del tessuto osseo prendono il nome di oste-ociti, osteoblasti ed osteoclasti. Questi ultimi sono responsa-bili del fenomeno del rimaneggiamento osseo.

Tessuto connettivo

reticolare

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Sangue

Il sangue presenta la sostanza fondamentale liquida; le suecellule sono i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine (an-che detti elementi figurati del sangue). I globuli rossi o emaziesono privi di nucleo e di organuli cellulari; hanno forma di di-schi biconcavi e trasportano, grazie ad una proteina chiamataemoglobina, l’ossigeno. I globuli rossi vivono circa 120 giornie terminano la loro esistenza in organi chiamati emocateretici,dove vengono intrappolati in speciali cellule poi distrutte. Im-

portante organo emocateretico è la milza. Le cellule della serie rossa (eritrociti) e bianca (globulibianchi o leucociti) sono prodotte dal midollo rosso che è contenuto nelle ossa. I globuli bianchihanno come funzione quella di difendere il corpo umano dalle infezioni e si dividono in due grup-pi: i granulociti e gli agranulociti. I granulociti sono a loro volta divisi in eosinofili, neutrofili e ba-sofili in base alle colorazioni assunte dai granuli presenti nel citoplasma. Gli agranulociti che nonpresentano invece granuli nel citoplasma sono i monociti e i linfociti. I granulociti neutrofili attua-no fagocitosi e presentano il nucleo suddiviso in lobi. I granulociti eosinofili possono presentarei granuli di color rosa salmone se colorati con un colorante detto eosina; sono molto numerosinelle parassitosi. Le piastrine sono frammenti di grandi cellule dette megacariociti; sono prive dinucleo e partecipano al fenomeno della coagulazione del sangue.

La componente liquida del sangue prende il nome di plasma: è molto ricco di acqua, sali mine-rali, ormoni, anticorpi, carboidrati. Se le proteine sono allontanate dal plasma si ha il siero.

L’emocromo è l’esame del sangue che permette di controllare la percentuale di elementi figuratie di plasma.

Linfa

È formata da un liquido chiaro, opalescente, ricco di lipidi e in parte di proteine, che circola neivasi linfatici del sistema linfatico. Nella linfa sono presenti anche delle cellule, i linfociti, che pro-vengono dal sangue, mentre non vi sono né globuli rossi né piastrine.

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Il tessuto muscolare

Il tessuto muscolare è formato dalle cellule muscolari lisce e striate; le cellule lisce costituisconola tonaca interna degli organi cavi, mentre le cellule muscolari striate formano la massa dei mu-scoli scheletrici o volontari del sistema muscolare.

Il tessuto muscolare è formato dalle cellule muscolari lisce e striate; le cellule lisce costituisconola tonaca interna degli organi cavi, mentre le cellule muscolari striate formano la massa dei mu-scoli scheletrici o volontari del sistema muscolare. Vi è poi un terzo tipo di tessuto muscolare checostituisce la massa del cuore: è il tessuto muscolare cardiaco, formato da cellule muscolaristriate di forma rettangolare, con un nucleo in posizione centrale, unite tra loro da meccanismi digiunzione particolari, chiamate strie scalariformi e che hanno il compito di far contrarre all’uni-sono le cellule del miocardio, cioè del tessuto muscolare cardiaco.

Il tessuto muscolare striato è formato dacellule che hanno la proprietà di contrarsie di accorciarsi; esse sono cellule di for-ma allungata, plurinucleate, cioè con piùnuclei, perché originano dalla fusione dicellule mononucleate. Le cellule musco-lari striate sono così dette a causa dellapresenza di sottili strie di filamenti proteicinel citoplasma della cellula e che creanouna caratteristica bandeggiatura, a bandechiare e scure alternate. Questi filamentisono formati da proteine chiamate actinae miosina.

Il tessuto muscolare liscio si trova nello spessore delle pareti del tubo digerente, dell’utero,della vescica urinaria e dei grossi vasi sanguigni. Esso produce contrazioni lente e involontarie.Sono formati da cellule muscolari lisce il muscolo erettore del pelo, il muscolo dell’iride, il mu-scolo ciliare dell’occhio. Le cellule muscolari lisce si trovano anche nella parete dell’utero. Anchela cellula muscolare liscia presenta nel suo citoplasma filamenti proteici di actina e miosina, manon organizzati come nella cellula muscolare striata, e in numero minore. Le cellule muscolarilisce sono più piccole rispetto a quelle striate, sono di forma fusiforme e presentano un solonucleo.

Il tessuto nervoso

Il tessuto nervoso è formato dai neuroni edalle cellule della glia. I neuroni presentano

dei prolungamenti chiamati neuriti e den-driti. Hanno il compito di trasmettere l’in-formazione nervosa.

Il neurone è costituito da un corpo cellulareo soma, da un prolungamento molto lun-go chiamato neurite, cilindrasse o assone,

che ha il compito di trasportare gli stimoli

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nervosi verso la periferia del corpo e che andrà a costituire le fibre nervose, e infine da numeroseramificazioni corte o dendriti (dal greco dendron, che significa “albero”) che originano dal somae che hanno il compito di ricevere gli stimoli dalla periferia.

Intorno a queste cellule vi è poi un particolare tessuto di sostegno chiamato glia e una retedi vasi sanguigni. Molti assoni dei nervi periferici sono spesso ricoperti da una guaina dettaanche mielinica, un involucro protettivo, formato dalle cellule di Schwann, un tipo particolaredi cellule della glia: questo garantisce agli impulsi nervosi di viaggiare ad un’alta velocità (circa100 m/s).

Vi sono tre tipi di neuroni:

§ i neuroni sensoriali, che trasportano le informazioni dai recettori sensoriali, speciali cellule

presenti sulla superficie degli organi, al sistema nervoso centrale§ gli interneuroni, presenti all’interno del sistema nervoso centrale, che hanno il compito di

rielaborare e integrare i dati trasportati dai neuroni sensoriali, trasmettendoli poi ai neuronimotori

§ i neuroni motori, che hanno il compito di trasmettono i messaggi alle cellule che fornirannouna risposta.

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3. Organi, apparati, sistemi

Organi, apparati e sistemi formano il corpo umano. Vi sono dodici apparati esistemi.

L’apparato respiratorio è suddiviso nelle vie respiratorie superiori (cavità na-sali, faringe, laringe, trachea) e inferiori (bronchi, bronchioli e alveoli polmona-ri). Le funzioni dell’apparato respiratorio sono collegate al riscaldamento,umidificazione e depurazione dell’aria inspirata; la laringe è la sede dellecorde vocali ed è quindi l’organo della fonazione. Nelle cavità nasali èpresente l’organo dell’olfatto.

Nell’apparato cardiocircolatorio il cuore è una pompa muscolare chepermette la circolazione del sangue nei vasi; il sistema vascolare è forma-to da tre tipi di vasi, le arterie, le vene e i capillari. Il sistema circolatorio èsuddiviso in una grande e in una piccola circolazione.

L’apparato escretore è formato da organi che filtrano e depurano ilsangue (reni). L’urina, prodotta dai reni, viene trasportata dagli ureterie raccolta nella vescica; viene poi eliminata attraverso l’uretra. I reni,oltre a filtrare il sangue, regolano il livello del glucosio nel sangue,l’equilibrio dei sali minerali e il pH.

L’apparato tegumentario ha una funzione di rivestimento eprotezione dell’organismo, oltre a un’attività di secrezione e ter-moregolazione. Vi è sintetizzata la vitamina D ed è sede deirecettori sensitivi del dolore, del tatto, della pressione.

Gli apparati riproduttori maschile e femminile hanno lafunzione di permettere la produzione dei gameti femminili (ovuli)e dei gameti maschili (spermatozoi) e di consentirne l’unione (fe-condazione). Compito degli apparati riproduttori è anche quello di se-cernere ormoni necessari allo sviluppo dei caratteri sessuali secondari.

Il sistema scheletrico ha funzione di sostegno e di protezione; inoltreproduce le cellule del sangue (funzione ematopoietica) grazie al midollorosso contenuto nel tessuto osseo spugnoso, nelle epifisi delle ossa lun-ghe e nelle ossa corte e piatte. Il sistema scheletrico costituisce anchela cosiddetta “banca” del calcio; la matrice ossea è considerata infatti unariserva di sali minerali. Le articolazioni sono strutture complesse che permet-tono il contatto tra due o più ossa.

Il sistema muscolare è formato dall’insieme dei muscoli, strutture che permet-tono il movimento del corpo umano. I muscoli svolgono principalmente funzione disostegno insieme alle ossa, che formano lo scheletro, e producono calore.

L’insieme del sistema scheletrico e del sistema muscolare forma l’apparato loco-

motore.

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Il sistema endocrino è il principale sistema di regolazione del corpo umano; èformato da un insieme di organi che producono ormoni, ossia proteine che re-golano processi importanti dell’organismo come l’accrescimento e lo sviluppo. Ilsistema endocrino collabora con il sistema nervoso.

Il sistema linfatico permette alla linfa, un liquido chiaro e ricco di linfociti, di cir-colare nei vasi linfatici e di essere poi riversata nel torrente circolatorio. Il sistema

linfatico è costituito da un insieme di organi, quali il midollo osseo, le tonsille,il timo, la milza, e dai linfonodi, posizionati lungo i vasi linfatici e che hannoil compito di filtrare la linfa.

Il sistema immunitario è molto complesso e ha la funzione di protegge-re l’organismo dall’aggressione degli agenti patogeni. Esso è presente in

tutti i vertebrati, e nessun individuo con il sistema immunitario gravementecompromesso può sopravvivere.

Il sistema nervoso si divide in sistema nervoso centrale e periferico; hail compito di coordinare tutte le attività del corpo umano e di raccoglie-

re le informazioni provenienti dall’ambiente esterno e interno; questeinformazioni, raccolte sotto forma di impulsi nervosi, vengono rielabo-rate dal sistema nervoso e trasmesse agli organi, garantendo così ilcontrollo di ogni attività.

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Apparati /sistemi Organi componenti

Apparato respiratorio Naso, rinofaringe, laringe, trachea, bronchi, polmoni

Apparato cardiocircolatorio Cuore, vasi sanguigni (vene, arterie, capillari)

Apparato escretore Reni, ureteri, vescica, uretra

Apparato tegumentario Cute, annessi cutanei (peli, unghie, ghiandole sudoripare,sebacee, mammarie)

Apparato riproduttoremaschile

Testicoli, dotto deferente, prostata, uretra, pene

Apparato riproduttorefemminile

Ovaie, tube di Falloppio, utero, vagina, vulva

Sistema scheletrico Ossa, articolazioni

Sistema muscolare Muscoli

Sistema endocrino Timo, paratiroidi, tiroide, epifisi, ipofisi, ghiandole surrenali,pancreas endocrino, gonadi

Sistema linfatico Timo, milza, dotto toracico, linfonodi, vasi linfatici

Sistema immunitario Linfonodi, timo, milza, appendice (linfociti, globuli bianchi)

Sistema nervoso Encefalo, nervi, midollo spinale

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Il microscopio

Il microscopio ottico composto è uno strumento che permette di osservare oggetti non perce-pibili ad occhio nudo, consentendone l’ingrandimento.È costituito dall’insieme di due sistemi di lenti convergenti: l’oculare (posto vicino all’occhiodell’osservatore) e l’obiettivo (prossimo all’oggetto). Obiettivo ed oculare sono inseriti all’e-stremità di un tubo metallico, chiamato tubo ottico, appoggiato su un braccio meccanico dettostativo, che sostiene anche il tavolino porta oggetti, dove viene posto il campione da osservare.Una vite, posta sotto il tavolino, ne consente lo spostamento laterale.Il vetrino con il preparato da esaminare è mantenuto fermo sul tavolino da due levette metal-liche. Inferiormente al tavolino è posto il condensatore, che ha il compito di far convergere unfascio di luce, prodotto da una sorgente luminosa, sul preparato. Il condensatore presenta undiaframma che regola l’intensità del fascio di luce. Agendo su due viti, denominate microme-trica e macrometrica, e poste lateralmente, è possibile regolare la distanza tra obiettivo e ocu-lare; la vite micrometrica è utilizzata per la messa a fuoco, mentre quella macrometricapermette di spostare il tavolino portaoggetti, avvicinandolo o allontanandolodall’obiettivo, fino a quando non si realizza la visione nitida del preparato.

Gli obiettivi sono di solito più di uno e sono posti su un dispositivo chia-mato revolver; in questo modo è possibile variare gli ingrandimenti delcampione da esaminare.

Su ogni obiettivo e oculare è riportato un numero, seguito dal segno x:indica il potere di ingrandimento della lente. Moltiplicando il numeropresente sull’oculare per quello riportato dall’obiettivo si ottiene unnumero corrispondente all’ingrandimento totale del microscopio. Ilmicroscopio ottico ha un potere di risoluzione (capacità di distin-guere uno strumento di distinguere due oggetti vicini) di 0,2 µm,cioè non può distinguere immagini ad una distanza inferiore aquesto valore.L’allestimento di un preparato istologico, da osservare al mi-croscopio ottico, prevede una serie di passaggi: fissazione,inclusione in paraffina, sezionamento al microtomo, co-lorazione.

A differenza del microscopio ottico che utilizza la luce,il microscopio elettronico si serve di un fascio di elet-troni, generato da un dispositivo a cannone; gli elettronivengono deviati nel loro percorso da un sistema di lentielettromagnetiche. Gli elettroni attraversano il prepara-to e ne creano l’immagine, che viene proiettata su unoschermo fluorescente (monitor) o su una pellicola fo-tografica. Vi sono due tipi di microscopi elettronici: ilTEM (a trasmissione) e il SEM (a scansione).Il microscopio elettronico ha un potere di risoluzionepiù elevato rispetto al microscopio ottico, ma presentauna preparazione del preparato più complessa.

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Un po’ di terminologia

La conoscenza della terminologia anatomica di base è molto utile, sia per conoscere meglioil proprio corpo, sia per poterne individuare le varie parti; la scienza che si occupa della ter-minologia anatomica, dei piani e degli assi che delimitano il corpo umano e ne definiscono leposizioni prende il nome di anatomia topografica.

Il corpo umano è suddiviso in:§ testa§ collo§ tronco§ arti superiori e arti infe-

riori

In ciascun arto superiore siriconoscono alcune regionicome la spalla, il gomito (po-sizionato tra braccio e avam-braccio), il polso (tra avam-braccio e mano), la mano;nell’arto inferiore vi è la co-scia, il ginocchio, la caviglia, ilpiede.

Possiamo immaginare Il cor-po umano come attraversatoda tre linee immaginarie, det-te assi, chiamati asse longitu-dinale, asse trasversale, assesagittale.

L’asse longitudinale (o lineamediana) è una linea imma-ginaria che attraversa il corponella direzione testa/piedi.

L’asse trasversale è una lineache attraversa il corpo passan-do per la zona dell’ombelico.

L’asse sagittale, invece, è unalinea che attraversa il corpo indirezione petto/dorso.

Dall’incontro degli assi, che sono tra loro perpendicolari, si formano tre piani immaginari chedividono il corpo in piano frontale (o coronale), piano trasversale e il piano sagittale.

Infine, il piano frontale divide il corpo umano in una parte anteriore e una posteriore; è dettocoronale se viene immaginato passare per la sutura coronale del cranio.

Il piano trasversale o orizzontale divide il corpo umano in una parte superiore ed una inferiore.

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Il piano sagittale o mediano divide il corpo umano in due metà destra e sinistra, dette antime-ri, da considerarsi specularmente uguali.

È mediale tutto ciò che è più vicino al piano sagittale mediano, e laterale tutto ciò che ne è piùlontano. I termini mediale e laterale indicano rispettivamente gli organi più vicini e più lontanidalla linea mediana.

Se ci riferiamo ad organi rispetto al piano frontale i termini anteriore e posteriore possonovenire sostituiti dai termini ventrale e dorsale.

Nel piede il termine dorsale si riferisce alla zona superiore dell’organo, mentre il termine pal-mare e plantare si riferisce al palmo della mano e alla pianta del piede.

Per quanto riguarda il piano trasversale, che divide orizzontalmente il corpo umano in unaporzione superiore ed una inferiore, vengono utilizzati i termini craniale e caudale (o podalico).

Negli arti, se si utilizza il termine prossimale e distale, ci si riferisce alle parti di un organo piùvicine o più lontane rispetto alla sua origine; significano cioè rispettivamente “più vicino alla”e “più lontano dalla” radice dell’arto. Ad esempio, le dita sono distali rispetto al polso e la fa-langetta è distale rispetto alla falange di ciascun dito.

Con laflessioneavviciniamoun osso a unaltro, comequandopieghiamo unbraccio.

Con l’abduzioneallontaniamo un artodal corpo, comequando divarichiamole gambe.

Il movimento oppostoall’abduzione èchiamato adduzione.

Il movimentoopposto allaflessione èl’estensione.

Con la rotazionefacciamo girareuna parte delcorpo, comequando voltiamola testa ruotandoil collo.

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Vi sono poi i termini di movimento che sono utilizzati durante i movimenti del corpo umano:§ abduzione: è un movimento di allontanamento di un arto dalla linea mediana o piano

sagittale del corpo umano;§ adduzione: è il movimento contrario all’abduzione e corrisponde all’avvicinamento di

un arto rispetto alla linea mediana;§ flessione: è considerato un movimento angolare perché si ha quando si avvicinano

tra di loro due ossa, riducendo l’angolo tra di loro;§ estensione: è il contrario della flessione, cioè un movimento angolare nel quale l’an-

golo tra due ossa aumenta;§ circonduzione: è il movimento rotatorio di un arto attorno alla propria articolazione (viene

così descritto un cono immaginario);§ rotazione: avviene nel movimento compiuto da una parte del corpo attorno al pro-

prio asse;§ protrusione: movimento in avanti rispetto al piano orizzontale;§ retrusione: movimento verso l’indietro rispetto al piano orizzontale;§ inversione: data dalla rotazione della caviglia che porta la superficie plantare medial-

mente;§ eversione: movimento della caviglia che porta la pianta del piede a rivolgersi lateral-

mente;

Posizione anatomica

È la posizione anatomica assunta dal corpo umano sul tavolo autoptico, con le braccia lungo iltronco, i palmi delle mani in avanti, le punte dei piedi leggermente divaricate.

Posizione supina = posizione del corpo che giace sul dorso.

Posizione prona = posizione del corpo che giace sul ventre.

Il corpo umano viene suddiviso esternamente in regioni (toracica, frontale, orbicolare, aurico-lare, occipitale, parietale, temporale, mammaria, sternale, crurale, poplitea, dorsale).

La regione addominale viene a sua volta suddivisa in nove regioni: ipocondrio destro, epiga-strio, ipocondrio sinistro, regione lombare destra, regione ombelicale o mesogastrio, regionelombare sinistra, regione iliaca destra, regione ipogastrica, regione iliaca sinistra.

Questa suddivisione è importante in modo da poter collocare con esattezza gli organi nellecavità del corpo umano.

Il fegato per esempio si trova nell’ipocondrio destro e in parte dell’epigastrio, mentre la milza èposizionata nell’ipocondrio sinistro e nell’epigastrio. Lo stomaco occupa l’ipocondrio sinistroe l’epigastrio, l’intestino tenue si trova principalmente nella regione mesogastrica e ipogastri-ca; l’intestino cieco, detto anche appendice, nella regione iliaca destra.

Le cavità del corpo umano sono due: una anteriore e una posteriore; la cavità anteriore si sud-divide a sua volta in toracica, addominale e addomino-pelvica.

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La cavità toracica, suddivisa ancora in cavità polmonare destra o loggia polmonare destra esinistra, al centro presenta una cavità detta mediastinica che contiene il cuore, i grandi vasi el’esofago. La cavità toracica è separata dalla cavità addominale grazie al muscolo diaframma.

La cavità posteriore è formata dalla cavità cranica e dal canale vertebrale.

Nel corpo umano sono presenti organi pari e impari: i primi sono presenti nei due antimeri,cioè uno a destra e l’altro a sinistra della mediana. Un organo impari è presente solo in uno deidue antimeri; può però anche trovarsi sulla mediana, e in questo caso viene definito imparimediano.

Gli organi che si trovano nello stesso antimero sono anche detti omolaterali; è definito organoomologo se è di uguale origine rispetto ad altro organo, ma con differente funzione. Si parla in-vece di organo analogo se si tratta di organi con forma diversa ma deputati alla stessa funzione.

L’organo ectopico è un organo che si trova in un punto “sbagliato” del corpo (come a volte puòverificarsi per l’incisivo laterale che si trova al centro del palato); l’organo ptosico è invece unorgano che si è “abbassato” rispetto alla sua situazione normale.

Gli organi vestigiali sono organi poco sviluppati o inutilizzati (come per esempio i denti delgiudizio).

Un organo è definito cavo se formato dalla sovrapposizione di tuniche (formate da tessuti di-versi); viene invece definito parenchimatoso se è avvolto da una capsula fibrosa e costituisce lostroma di un organo pieno. Il termine invaginazione si riferisce all’introflessione della paretedi un organo cavo, mentre con il termine evaginazione si intende l’estroflessione sempre dellasua parete.

Ipertrofia Aumento delle dimensioni di un organo

Ipotrofia Riduzione delle dimensioni di un organo

Iperplasia Aumento del volume di un organo causato dalla moltiplicazionedelle cellule

Ipoplasia Diminuzione del volume di un organo causato dalla riduzione delnumero delle cellule componenti

Intestino tenue

Cieco

Appendice

Fegato

Cistifellea

Regionelombaredestra

Regionelombaresinistra

Regione

ombelicale

Regionelombaredestra

Regioneiliacasinistra

Ipogastrio

Ipocondriodestro

Ipocondriosinistro

Epigastrio Stomaco

Diaframma

Colondiscendente

Parte inizialedel colonsigmoide

Colontrasverso

Vescica

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Il Servizio Sanitario Nazionale

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano è stato istituito con la legge 833 del 1978 che hasancito la Riforma della Sanità; è un sistema pubblico a carattere universalistico e solidaristi-co, che garantisce l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini senza distinzioni di genere, residenza,età, reddito, lavoro.Il SSN assicura l’accesso ai servizi sanitari nel pieno rispetto dei principi della dignità dellapersona e dei bisogni di salute. I cittadini possono scegliere liberamente il luogo di cura e iprofessionisti sanitari che lavorano nelle strutture pubbliche e private accreditate. Lo Statoassicura a tutti i cittadini il diritto alla salute attraverso i Livelli Essenziali di Assistenza o LEA.Le regioni hanno invece la competenza di regolamentare ed organizzare servizi e attività perla tutela della salute tramite le Aziende Sanitarie Locali e le aziende ospedaliere.

Le Aziende Sanitarie Locali (ASL) sono enti dotati di personalità giuridica, di autonomia or-ganizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile; organizzano l’assistenza sanitaria nelproprio ambito territoriale. Le ASL sono articolate in distretti e su tutto il territorio nazionaleve ne sono in totale 195.Le aziende ospedaliere sono Ospedali di particolare importanza regionale, costituiti in azien-de, in considerazione delle loro particolari caratteristiche.Le Aziende ospedaliere presenti sul territorio nazionale sono 102 e hanno il compito di assi-curare l’erogazione delle prestazioni sanitarie ai cittadini. I servizi e le prestazioni sanitarieassicurate dal Servizio Sanitario Nazionale riguardano la medicina di base, la medicina spe-cialistica e l’assistenza ospedaliera.

Per avere diritto all’assistenza sanitaria, i cittadini devono iscriversi al SSN. Al momento dell’i-scrizione è rilasciata la tessera sanitaria individuale o tessera europea di assicurazione ma-lattie, con cui usufruire dei servizi. Si tratta di una tessera magnetica, rilasciata dal Ministerodelle Finanze, che contiene i dati anagrafici dell’assistito e il codice fiscale riportato anche incaratteri braille. La tessera ha una validità di cinque anni e può essere utilizzata per accederealle prestazioni sanitarie, per l’acquisto dei medicinali e per ottenere cure all’estero, nella Co-munità Europea, durante eventuali viaggi.

Il Servizio Sanitario Nazionale è formato da un insieme di enti e organi:§ il Ministero della Salute;§ il Consiglio Superiore di Sanità (CSS), l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’Istituto Supe-

riore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro (ISPESL), l’Agenzia per i Servizi SanitariRegionali (ASSR), gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), gli IstitutiZooprofilattici Sperimentali e l’Agenzia italiana del farmaco.

Il Servizio Sanitario Nazionale si basa su una program-mazione sanitaria, prevista dal Piano sanitario nazio-nale che ha una durata triennale e che viene adottatodal Governo su proposta del Ministro della Salute. Leregioni, entro centocinquanta giorni dalla data di en-trata in vigore del Piano sanitario nazionale, lo adot-tano o adeguano i loro Piani sanitari regionali in rela-zione a quello nazionale.

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Una professione sanitaria: tecnico di laboratorio biomedico

CHI ÈÈ una figura di supporto anche alle altre professioni che si trovano ad operare in un laborato-rio biomedico (biologi, chimici).

COSA FAIl tecnico di laboratorio svolge principalmente attività in laboratorio e anche attività di ricerca,relative ad analisi. Si occupa di svolgere analisi biomediche e test.

È un esperto della strumentazione presente, utilizzata per le analisi nei laboratori, come di-stillatori, centrifughe, spettrometro. Conosce e usa la vetreria del laboratorio, come beute eprovette; si occupa quindi anche della manutenzione dello strumentario ed eventualmentedelle scorte e degli acquisti da effettuare. Deve essere in grado di formare il personale tecnicoe di saper utilizzare eventuali nuovi strumenti in uso nel laboratorio.

DOVE LAVORAIl lavoro del tecnico dipende dal laboratorio in cui si troverà ad operare: potrà effettuare ana-lisi chimiche, biologiche, ambientali. In un laboratorio presso un ospedale o una ASL potràeffettuare esami del sangue, analizzerà tessuti, potrà effettuare ricerche sul sistema immuni-tario; se si troverà invece ad operare presso un laboratorio in campo ambientale, esamineràcampioni di terreno, oppure di acqua o aria, per verificare possibili fonti di inquinamento.Il tecnico di laboratorio potrà lavorare anche presso industrie chimiche o nell’industria tessile,nel campo farmaceutico o per la preparazione di cosmetici.

La durata del corso di laurea in tecniche di laboratorio biomedico è di tre anni e vi sono am-messi gli allievi in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore. L’accesso al corso dilaurea è a numero programmato.

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Verifichiamo le conoscenze

Definisci i seguenti termini

1. Anatomia: ........................................................................................................................................

2. Fisiologia: ........................................................................................................................................

3. Anatomia topografica: .....................................................................................................................

4. Posizione anatomica: ......................................................................................................................

5. Organo: ...........................................................................................................................................

6. Ipertrofia: .........................................................................................................................................

7. Iperplasia: ........................................................................................................................................

Rispondi alle seguenti domande

1. Quando un organo viene definito pari? ...........................................................................................

..................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................

2. E quando impari? ............................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

3. Fai qualche esempio di organo pari. ...............................................................................................

..........................................................................................................................................................

4. Fai qualche esempio di organo impari. ...........................................................................................

..........................................................................................................................................................

5. Nella posizione anatomica dove è situato il centro della massa del corpo? ..................................

..........................................................................................................................................................

6. Definisci la differenza tra un organo analogo e un organo omologo.

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

7. Definisci i termini di movimento: adduzione, abduzione, flessione, estensione.

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

8. Descrivi brevemente il tronco.

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

Completa le seguenti affermazioni

1. Al centro della massa del corpo si incontrano tre piani perpendicolari tra loro chiamati:

..........................................................................................................................................................

2. Questi tre piani suddividono il corpo umano in parti; a seconda del piano elencale:

..........................................................................................................................................................

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Verifichiamo le conoscenze 1

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3. Vengono così chiamati tutti quei piani perpendicolari all’asse maggiore del corpo: ......................

..........................................................................................................................................................

4. Con il termine supino e prono si intende: .......................................................................................

..........................................................................................................................................................

5. Vengono così chiamate quelle modificazioni di forma che compromettono la funzione:

..........................................................................................................................................................

6. Quando un organo modifica i suoi rapporti con gli organi che lo circondano si parla di: ..............

..........................................................................................................................................................

7. È quella parte del corpo compresa tra collo e pelvi: ......................................................................

..........................................................................................................................................................

8. La testa sovrasta il collo ed è da esso separato tramite una linea detta: .......................................

..........................................................................................................................................................

Scegli la risposta corretta

1. È una regione addominale superiore:

a. n regione epigastrica

b. n regione ombelicale

c. n regione iliaca

d. n regione ipogastrica

2. È una regione addominale inferiore:

a. n regione epigastrica

b. n regione ipocondriaca destra

c. n regione ipocondriaca sinistra

d. n regione iliaca destra

3. Il diaframma divide la cavità:

a. n pleurica destra da quella sinistra

b. n addominale da quella pelvica

c. n toracica da quella addominale

d. n mediastinica dalle logge polmonari

Collega il termine della colonna A al corrispondente termine della colonna B

Colonna A Colonna B

1. caviglia a. crurale

2. fronte b. digitale

3. zona toracica sopra il cuore c. frontale

4. torace d. ombelicale

5. zona intorno all’ombelico e. palmare

6. dita f. precordiale

7. gamba g. tarsale

8. palmo della mano h. toracica

9. zigomi i. inguinale

10. inguine l. zigomatica

11. parte posteriore tra costole e pelvi m. addominale

12. occhio n. brachiale

13. regione addominale superiore o. carpale

14. gomito p. costale

15. costole q. cubitale

16. polso r. epigastrica

17. braccio s. orbitale

18. zona del tronco al di sotto del diaframma t. lombare

19. piede u. plantare

20. pianta del piede v. podalica

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Verso le competenze

Ricordati di destinare una parte del tuo quaderno della disciplina per raccogliere tutte le espe-

rienze, le attività svolte, gli esercizi svolti in classe e a casa.

Rispondi alle domande

1. Quali sono le caratteristiche dei tessuti epiteliali?

2. Che cosa sono i desmosomi? Approfondisci l’argomento.

3. Cosa si intende per superficie apicale e membrana basale?

Leggi con attenzione il testo e rispondi alle domande

L’uomo di Neanderthal visse in un’epoca molto recente; doveva essere alto circa un metro

e mezzo, con un cranio di spessore abnorme, lungo e stretto, ma con una capacità notevo-

le (oltre 1.500 cm³), perfino superiore alla media dell’uomo attuale; conosceva il fuoco e

seppelliva i defunti. I nostri antenati hanno abitato l’Africa almeno 3,5 milioni di anni fa.

Due milioni di anni fa vivevano contemporaneamente, in Africa, due tipi diversi di ominidi:

gli Australopiteci e quelli del genere Homo. Gli ominidi del genere Homo, sono i nostri più

diretti antenati e si sono evoluti fino a pervenire alla nostra specie. Le scoperte più sensa-

zionali sono rappresentate dalla famosissima Lucy e dalle tracce dei passi che tre individui

lasciarono sulla cenere ancora calda di un vulcano dell’Africa più di tre milioni e mezzo di

anni fa. Lucy fu scoperta da una spedizione franco-americana guidata dai paleoantropologi

Yves Coppens e Donald C. Johanson, nel 1974. Dalla struttura dello scheletro (completo al

40%), si poteva facilmente dedurre che essa era in grado di camminare in posizione eretta. Il

nome di Lucy fu ispirato da una canzone dei Beatles molto in voga a quel tempo: “Lucy in the

Sky with Diamonds”. Le impronte di passi dei tre Ominidi furono rinvenute nel 1976, su uno

strato di cenere vulcanica fossilizzata nella cosiddetta valle del Rift (Rift Valley), nei pressi

di Laetoli in Tanzania.A tutti questi Ominidi venne alla fine assegnato il nome scientifico di

Australopithecus afarensis (da Afar, il deserto etiopico in cui fu ritrovata Lucy). La conquista

della stazione eretta è stata causata un fenomeno evolutivo, molto probabilmente avvenuto

per caso e non conseguenza di una variazione ambientale. L’evoluzione si realizza infatti

attraverso piccole variazioni casuali della struttura del DNA cioè attraverso mutazioni, che

provocano lievi modifiche nell’organismo; l’analisi del DNA dell’uomo mostra per esempio

che è uguale quasi al 99 per cento a quelli dello scimpanzé, il che mostra con certezza quasi

assoluta che veniamo tutti da un antenato comune.

(dal National Geografic)

1. Perché gli scienziati affermano che l’uomo si è evoluto da alcune specie?

2. Elenca le tappe principali dell’evoluzione umana.

3. Ricerca in internet informazioni su come si sia verificata l’evoluzione dell’uomo e dei suoi organi.

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Verso le competenze 1

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Il Teatro Anatomico di Padova, realizzato nel 1595, è una struttura creata per l’insegna-

mento dell’anatomia grazie alla dissezione di cadaveri. All’Università di Padova insegnava

Andrea Vesalio, che scrisse un famoso libro di testo anatomico detto De humani corporis

fabrica (1543). Sempre a Padova insegnarono i suoi allievi, Gabriele Falloppio e Girolamo

Fabrici d’Acquapendente, al quale si deve la realizzazione del Teatro Anatomico, che poteva

contenere fino a cinquecento spettatori.

Progetta una scheda

Immagina di dover progettare una visita presso il Teatro Anatomico durante l’anno scolastico;

ricerca in internet notizie e dati su come raggiungere la città di Padova e la sede universitaria

di palazzo Bo dove si trova il Teatro Anatomico.

Progetta, in un’attività di gruppo, una scheda di autovalutazione dell’esperienza effettuata.

Completa la scheda del film e rispondi alle domande

Dopo la visione in classe del film “Agorà” rifletti su quanto hai potuto apprendere della figura

di Ipazia.

1. Chi era Ipazia?

2. Perché, secondo te, Ipazia viene uccisa?

3. Perché Ipazia era temuta dai cristiani?

4. L’intolleranza religiosa, evidenziata dal vescovo Cirillo, è solo nei confronti dei pagani o anche di

altri popoli? Perché Cirillo è così nemico di Ipazia?

5. Qual è, secondo te, il messaggio del film?

6. Quale personaggio (in senso positivo o negativo) ti ha particolarmente colpito e perché?

Titolo del film

Regista

Anno di produzione

Anno in cui viene ambientato

Genere

Trama in breve

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Mappa concettuale sulle ghiandole

Verifica la tua preparazione

1. Osserva la mappa concettuale ed esponi i contenuti racchiusi in ogni termine.

2. In cosa si differenziano le ghiandole esocrine da quelle endocrine?

3. Dove è prodotto il secreto? Nell’adenomero o nel dotto escretore?

4. Tutte le ghiandole hanno dotti escretori?

Meno dura Più dura

Tipi di tessuto connettivo classificati in base al grado di durezza della matrice

Tessuto

connettivo

denso

Contiene fibrecollagene,insieme a

fibroblasti cheproducono le

fibreCostituisce itendini che

sono collocatitra muscoli

e ossa elegamenti

ossoSangue Tessuto

connettivo

lasso

elastica

Ialina fibro

cartilagine

cartilagine

reticolare

Areolare

È una sortadi cuscinetto

protettivointorno ai

visceri

Adiposo

È ciò che vienecomunementedetto grasso eche proteggeil corpo dalleescursionitermiche

ramificate

endocrineesocrine

sierosomucoso

composte

semplici

Le ghiandole

possono esseredistinte in base a

dove liberano ilsecreto

alveolaritubulariacinoseglomerulari

ramificazione deidotti escretori

tipo disecreto

formadegli adenomeri

Didattica inclusiva

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Didattica inclusiva

Rispondi alle domande

1. Quali sono le tipiche forme delle cellule del tessuto epiteliale?

2. Come possono essere classificati i tessuti in base al numero di strati?

3. Incrocia la forma delle cellule col numero degli strati ed elenca i nomi di tutti i

tessuti.

4. Perché un epitelio prismatico è stato chiamato “pseudo stratificato”?

5. Qual è la caratteristica del tessuto di transizione?

6. Quale tessuto è spesso ciliato?

Studia la tabella…

Tessuto epiteliale Dove si trova?

Pavimentoso semplice Alveoli polmonari e pareti interne dei vasi

sanguigni

Pavimentoso stratificato Esofago e bocca

Epitelio di transizione Apparato urinario

Cubico (semplice stratificato) Tubuli renali (semplice); ghiandole e dotti

delle ghiandole (semplice e stratificato)

Cilindrico Tubo digerente e mucose

Epitelio prismatico pseudo

stratificato (ciliato)

Vie respiratorie

…ora completa senza guardare

Tessuto epiteliale Dove si trova?

Pavimentoso semplice ............................................................................

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Pavimentoso stratificato ............................................................................

Epitelio di transizione ............................................................................

Cubico (semplice stratificato) ............................................................................

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Cilindrico ............................................................................

Epitelio prismatico pseudo

stratificato (ciliato)

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Page 28: Approfondimenti€¦ · tra della cellula; è la sede della sintesi dei fosfolipidi e delle glicoproteine necessarie per la costruzione della membrana, parte-cipa al metabolismo del

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Leggi il testo e rispondi alle domande

Il sangue e le sue caratteristiche

Il sangue è un tessuto connettivo perché è costituito da cellule (vive) immerse in

una matrice non vivente, che è liquida e si chiama plasma. La formazione delle

cellule del sangue (emopoiesi) avviene nel midollo osseo.

Il sangue è più pesante e più denso dell’acqua, ha temperatura di circa 38 °C e ha un

colore rosso (scuro, se povero di ossigeno; chiaro, se ricco di ossigeno). Circa ogni

13 kg di peso vi è 1 l di sangue, quindi la quantità di sangue è in base al peso della

persona.

La sua composizione è data dal 55% di PLASMA (costituito per il 90% da acqua e

per il restante da proteine plasmatiche, ormoni, proteine lipidi, glucosio, amminoaci-

di, ioni, sostanze di rifiuto), dal 44% di eritrociti (globuli rossi) e dall’1% di leucociti

(globuli bianchi) e piastrine (frammenti di cellule).

Le funzioni del sangue sono quelle di trasportare sostanze nutritive (ossigeno ai vari

tessuti, ormoni, enzimi e vitamine, prodotti di rifiuto che verranno eliminati attraver-

so il rene) e di difesa dell’organismo.

I valori standard sono:

- globuli rossi dai 4.5 milioni (nelle donne) ai 5 milioni (negli uomini);

- globuli bianchi da 4.000 agli 11.000 per millimetri cubici (mm3);

- piastrine 300.000 per mm cubici.

L’esame emocromocitometrico (o emocromo) è l’analisi di laboratorio per valu-

tare la frazione corpuscolata del sangue (ovvero la forma, il colore e la quantità degli

elementi figurati). Se i valori non rientrano in quelli standard, ciò può essere indice

di patologie in corso. Quando viene fatto un prelievo di sangue che deve essere ana-

lizzato, viene messo in provette con un tappo colorato. Nelle pareti della provetta è

contenuto un diverso anticoagulante; il colore del tappo è scelto in base all’esame a

cui il paziente è sottoposto. L’anticoagulante mantiene il sangue fluido. Ad esempio,

un anticoagulante è l’eparina.

Il campione di sangue viene centrifugato e gli elementi figurati, che sono più pesanti,

precipitano sul fondo della provetta, mentre il plasma rimane sopra.

Tra il plasma e gli elementi figurati si trova un sottile strato biancastro, che si chiama

buffy coat, contenente globuli bianchi (leucociti) e piastrine. Il buffy coat costitui-

sce meno dell’1% del volume del sangue.

1. Cosa si intende per “emopoiesi” e in che organo avviene?

2. Quali sono gli elementi figurati del sangue?

3. Come si chiama la matrice extracellulare presente nel sangue? Come viene sepa-

rata dalle cellule vive?

4. In quali percentuali sono presenti il plasma e i globuli rossi?

5. Cos’è il buffy coat?

6. Cos’è l’emocromo?

7. Elenca le funzioni del sangue.