“Le novità sulla filtrazione dell’aria introdotte dalla …...Classificazione secondo ISO...
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“Le novità sulla filtrazione dell’aria introdotte dalla nuova normativa
UNI EN ISO 16890“
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Norme attuali applicate nel mondo sui filtri usati per la
ventilazione:
UNI EN 779:2012
ASHRAE 52.2:2017
..altre in altri singoli paesi (ABNT NBR 16101 brasile, ecc.)
Da giugno 2018:
• Un nuovo standard sui filtri e relativa classificazione a livello
internazionale (ISO)
UNI EN ISO 16890 (*)
“filtri aria per la ventilazione generale”
(*) standard unico per la sola Europa
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Perché un nuovo standard di valutazione dei filtri ?
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A cosa servono i filtri dell’aria nella ventilazione generale?
• Pulire l’aria negli ambienti indoor eliminando le sostanze
inquinanti particellari, sia quelle prodotte all’interno che
quelle provenienti dall’esterno, garantendo cosi che le loro
concentrazioni interne medie non superino i valori imposti
per legge in aria ambiente.
• Tali valori imposti sono espressi in massa per unità di
volume (µg/m3) in relazione al loro diametro e al tempo di
esposizione.
• Gli inquinanti particellari sono divisi per diametro aeraulico
equivalente e raggruppati in tre macro categorie dimensionali
PM1 PM2,5 e PM10.
• La categoria più piccola (PM1) è parte integrante della
maggiore, es. PM2,5 e PM10.
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Le categorie di particelle considerate ai fini della valutazione
della qualità dell’aria
• Le tre macro categorie dimensionali PM1 PM2,5 e PM10.
• PM1 : tutte le particelle inferiori al micron
• PM2,5 : tutte le particelle inferiori ai 2,5 micron
• PM10 : tutte le particelle inferiori ai 10 micron
Il PM2,5 contiene la categoria inferiore e cioè PM1
Il PM10 contiene le categorie inferiori e cioè PM1 e PM2,5
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Riferimenti
I limiti di legge
AQG: linee guida OMS
Il PM1 non è attualmente considerato nella legislazione
Italiana e nelle direttive comunitarie.
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Riferimenti
La nuova norma UNI EN 16798.3 :2018 (ex 13779:2008)
la classificazione dell'aria immessa: SUP
❑ - SUP1 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida
dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria
con valori limite pari a un fattore x 0,25
❑ - SUP2 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida
dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria
con valori limite pari a un fattore x 0,5
❑ - SUP3 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida
dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria
con valori limite pari a un fattore x 0,75
❑ - SUP4 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida
dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria
con valori limite pari a un fattore 1.
❑ - SUP5 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida
dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria
con valori limite pari a un fattore x 1,5
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La classificazione dei filtri aria secondo la UNI EN 779:2012
• Efficienza media spettrale con valutazione riferita al diametro aeraulico della particella
pari a 0,4 micron (DEHS)
• Perdita di carico di fine prova 250/450 Pa
• Efficienza minima per i soli filtri F7, F8, F9
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La classificazione dei filtri aria secondo la UNI EN 779:2012
I limiti e gli «inganni»
Prove di efficienza in laboratorio:
Efficienza proporzionale allo sporcamento e quindi al delta di perdita
Filtro in materiale vetroso Filtro in materiale sintetico
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La classificazione dei filtri aria secondo la UNI EN 779:2012
I limiti e gli «inganni»
Prove di efficienza in condizioni reali d’uso
Filtro in materiale vetroso Filtro in materiale sintetico
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La classificazione dei filtri aria secondo la UNI EN 779:2012
I limiti e gli «inganni»
❑ Efficienza media dichiarata ingannevole per tutte le tipologie di
filtro (media vetroso o sintetico).
❑ Valori minimi dichiarati di efficienza solo per le classi F7, F8 e F9,
per le altre classi non esistono valori minimi garantiti
❑ Nessun dato dichiarato distingue e aiuta nella scelta del filtro
❑ La classificazione in base al diametro 0,4 micron non aiuta la scelta
in base ai nuovi regolamenti di legge in merito all’aria pulita da
garantire in ambiente
❑ La classe dei filtri F viene spesso determinata dalla semplice prova
sul media filtrante utilizzato e non sull’intero filtro.
❑ Nessuna relazione ne dichiarazione sulle tre macro categorie
dimensionali PM1 PM2,5 e PM10
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I filtri aria saranno scelti in funzione della loro efficienza minima
nei confronti delle 3 categorie dimensionali prese a riferimento e
di una quarta che raggruppa tutte quante le polveri.
Classificazione secondo ISO 16890‐1:2016
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Classificazione secondo ISO 16890:2016
Il circuito di prova per la EN 16890 è praticamente lo stesso utilizzato per la
EN 779 e ASHRAE 52.2.
Il contaminante di prova preso a riferimento, è liquido (DEHS) per
dimensioni di particelle tra lo 0,3 e 1,0 μm e solido (KCl) per dimensioni di
particelle tra 1,0 e 10 μm.
La EN 16890 è composta da 4 parti che regolano il processo di prova e
normano separatamente il metodo di prova e la classificazione.
❑ Parte 1: definisce il sistema di classificazione
❑ Parte 2: indica le procedure per la prova di efficienza spettrale e della
resistenza al moto del filtro in funzione della portata d’aria.
❑ Parte 3: è relativa alla prova di efficienza gravimetrica per filtri che hanno
un’efficienza rispetto al PM10 inferiore al 50%
❑ Parte 4: definisce il processo per eliminare la carica elettrostatica del filtro
intero con vapori di alcol isopropilico.
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Classificazione secondo ISO 16890:2016
Procedura di prova
❑ Determinazione dell’efficienza spettrale secondo Parte 2 sul filtro nuovo e
dell’andamento della caduta di pressione in funzione della portata d’aria
❑ Eliminazione della carica elettrostatica secondo Parte 4
❑ Determinazione dell’efficienza spettrale secondo Parte 2 sul filtro
condizionato/scaricato
❑ Calcolo della curva di efficienza media tra quella del filtro nuovo e quella del
filtro condizionato
❑ Classificazione del filtro secondo Parte 1
❑ Eventuale misura dell’efficienza gravimetrica e della resistenza al moto in
funzione della polvere catturata dal filtro secondo Parte 3
❑ La polvere sintetica (L2 diversa dalla 779) per la determinazione dell’efficienza
gravimetrica e per la prova di accumulo è definita dalla ISO 15957:2015
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Classificazione secondo ISO 16890:2016
Esempio di risultati
PM1 PM2,5 PM10
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Classificazione secondo ISO 16890:2016
Tabella riassuntiva
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Classificazione secondo ISO 16890:2016 filtri in serie
PM 2,5 ePM2,5 PM2,5 ePM2,5 PM2,5
60 µg/m3 65% 21 µg/m3 95% 1,05 µg/m3
ePM2.5 65% + ePM2.5 95% = ePM2.5 98%
Grazie per l’attenzione
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