“ANDATE A DIRE AI SACERDOTI - Luigi Novarese · 2020. 8. 20. · Per l’anno pastorale...

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1 Presidente 4 Consiglieri 1 segretario E che si incontra col Moderatore Generale SODC almeno una volta all’anno per le specifiche iniziative della LSM. Per l’attività apostolica ordinaria del gruppo LSM in diocesi, tutto si svolge in sintonia con il Consiglio Diocesano del CVS. Il gruppo diocesano LSM elegge il proprio capogruppo I Capigruppo LSM di una regione eleggono il proprio delegato regionale, I delegati regionali LSM eleggono il proprio delegato Nazionale. Il delegato LSM di ogni livello prende parte al Consiglio direttivo di livello rispettivo. __________________ Silenziosi Operai della Croce Direzione Generale Via di Monte del Gallo 105 00165 Roma Tel 06.39674243 [email protected] Centro Volontari della Sofferenza “ANDATE A DIRE AI SACERDOTIFatima, messaggio che mobilita a favore dei sacerdoti. Sussidio per la Lega Sacerdotale Mariana Per l’anno pastorale 2017‐2018

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1 Presidente 4 Consiglieri 1 segretario

E che si incontra col Moderatore Generale SODC almeno una volta all’anno per le specifiche iniziative della LSM. Per l’attività apostolica ordinaria del gruppo LSM in diocesi, tutto si svolge in sintonia con il Consiglio Diocesano del CVS.

Il gruppo diocesano LSM elegge il proprio capogruppo I Capigruppo LSM di una regione eleggono il proprio delegato

regionale, I delegati regionali LSM eleggono il proprio delegato

Nazionale. Il delegato LSM di ogni livello prende parte al Consiglio

direttivo di livello rispettivo. __________________ Silenziosi Operai della Croce Direzione Generale Via di Monte del Gallo 105 00165 Roma Tel 06.39674243 [email protected] 

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CentroVolontaridellaSofferenza

“ANDATEADIREAISACERDOTI”

Fatima,messaggiochemobilitaafavoredeisacerdoti.

SussidioperlaLegaSacerdotaleMariana

Perl’annopastorale2017‐2018

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Presentazione

Carissimi Confratelli nel sacerdozio a tutti l’augurio di gioia epaceconMarianellacaritàdiCristo.Nelpreparareleschedeperinostriincontridiocesanidelgruppodella LSMnon potevo trascurare la celebrazione del centenariodelleapparizioniaFatima.Iltitolochevedeteincopertina,perònoncoglieun’espressionediNostra Signora di Fatima bensì di Lourdes a Bernardettama ilsignificatodelnostrocamminoinquestoannoèproprioquellodilasciarciraggiungeredall’Immacolataattraversolatestimonianzadei trepastorellidiFatimache inrealtàhannoavutoun’intensarelazionecon isacerdotidiFatimaoarrivatiaFatima,equantohannocomunicatoaessinoneraaltrocheilmessaggioricevutodallaVergineSanta.Vogliamoanchenoilasciarciraggiungerenuovamentedaquestomessaggioattraverso:‐LaparoladiDio,‐LeMemoriediLucia,‐L’insegnamentodipapaFrancesco,‐ La bella testimonianza che il Vescovo di Fatima ha tenuto aiVolontari della Sofferenza nel convegno realizzato durante ilpellegrinaggioaFatimail13giugnoscorso.‐LaparoladelnostroFondatoreilBeatoLuigiNovarese.Conl’aiutodiquestibranivogliamocompiacercianchenoidellatestimonianzadeipiccoli.

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Promuovere incontri sacerdotali ai vari livelli: diocesani, nazionali, internazionali allo scopo di sostenere e diffondere l’apostolato e l’insegnamento del Papa e dei Vescovi uniti al Vicario di Cristo;

Realizzare ritiri e Corsi di Esercizi spirituali per Sacerdoti nonché incontri per l’aggiornamento sull’assistenza agli infermi e sulla valorizzazione della sofferenza o per la trattazione dei loro problemi;

Collaborare alla realizzazione di Esercizi spirituali per ammalati, alla preparazione di sussidi formativi a carattere spirituale per gli ammalati secondo i mezzi che il tempo può offrire.

Iscrizione Possono aderire alla Lega Sacerdotale Mariana tutti i

sacerdoti secolari e regolari L’iscrizione viene fatta inviando modulo d’iscrizione compilato

nelle parti riguardanti la LSM al Responsabile diocesano del CVS o nel caso questo non ci fosse, alla sede di Roma, Via di Monte del Gallo 105.

All’iscrizione seguirà invio di attestato di appartenenza. L’iscrizione comporta invio della quota d’iscrizione (€ 5,00)

anche per la recezione della rivista mensile “L’Ancora”. Impegni che si assumono con l’iscrizione:

Accettare, compatibilmente col proprio ufficio, gli incarichi che il Presidente della LSM crederà opportuno affidare;

Inviare breve relazione al Presidente della LSM circa l’attività apostolica svolta ogni anno;

Partecipare alle riunioni del Gruppo diocesano della LSM e agli incontri indetti dalla Presidenza LSM in ordine al proprio fine;

Applicazione della celebrazione di 2 sante Messe all’anno: o Una “ad mentem Beatae Mariae Virginis”; o L’altra in suffragio dei Confratelli iscritti defunti.

Gerarchia della LSM Consiglio di Presidenza che è nominato dal Moderatore Generale dei SODC Ed è composto da:

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Per essere ammessi all’Associazione è necessario presentare richiesta scritta al Consiglio direttivo dell'associazione CVS sezione LSM. Il fine

La LSM ha come fine primario quello di vivere filialmente la propria devozione alla Madonna secondo Gv 19,27.

Impegnarsi ad istillare e sviluppare nelle anime la vera devozione a Maria SS.ma incoraggiando e sostenendo tutto ciò che giova a far conoscere, amare ed imitare la Vergine Santa.

Fine speciale Realizzare una più intima fraternità sacerdotale sotto lo

sguardo di Maria SS.ma Madre della Chiesa per una fattiva carità verso i confratelli infermi o comunque bisognosi.

Sviluppare un’azione pastorale tra i fedeli, specialmente verso e con gli ammalati per attuare le richieste dell’Immacolata presentate a Lourdes e a Fatima: preghiera, penitenza, per riparare i tanti peccati che offendono il Sacro Cuore di Gesù ed il Cuore Immacolato di Maria, ottenere la conversione dei peccatori, sostenere l’azione del Papa, dei Vescovi e dei sacerdoti.

Collaborare alla valorizzazione della sofferenza ed alla promozione integrale del malato insieme col CVS e con I FdA.

(Bozza di regolamento) Mezzi per attuare tali finalità

Approfondire personalmente la conoscenza della partecipazione della Madonna al piano della Salvezza e promuovere iniziative opportune per diffondere la devozione ed il culto verso il Sacro Cuore di Gesù ed il Cuore Immacolato di Maria: favorire le pratiche dei primi 9 venerdì, primi 5 sabati del mese, l’ora santa, la consacrazione delle famiglie).

Sostenere e visitare i confratelli sofferenti o comunque bisognosi;

Collaborare alla realizzazione dei Pellegrinaggi per sacerdoti a Lourdes o Santuari Mariani;

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Aognibranosceltomi sonpermessodioffrire ingrassettounospuntodiapplicazioneperchéilnostrocamminociconducaauneffettivoprogressospiritualepersonaleeassociativo.NelleultimepaginetrovatealcunielementiimportantisullaLegaSacerdotale Mariana e qualche linea di regolamento basato sudati storici già elaborati dal nostro don Tonino aMarzo scorsoandato incontro al Padre; dati che però non sono ancoracodificati. Negli incontri potranno essere segnalate eventualiproposte o suggerimenti che vagliati in sede di Consiglio SODCpotranno approdare alla verifica, discussione e approvazionenellasedepropriadellaConfederazione.Auguro per tutti un anno ricco di grazie e di copiosi frutti diapostolato nella nostra cara Lega Sacerdotale Mariana. Ci siacompagnodiviaggioilnostroBeatoFondatoreLuigiNovarese.

DonLuigiGarosio

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Primascheda

Lamediazionedeipiccoli

Luca10,21‐24In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo edisse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra,perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hairivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tuabenevolenza.22TuttoèstatodatoamedalPadremioenessunosachiè ilFigliosenon ilPadre,néchiè ilPadresenon ilFiglioecoluialquale ilFigliovorràrivelarlo».23E,rivoltoaidiscepoli, indisparte,disse:«Beatigliocchichevedonociòchevoivedete.24Iovi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voiguardate,manonlovidero,eascoltareciòchevoiascoltate,manonloascoltarono».IlSignoreGesùcihasvelatocome ilsuoCuoresiallietadeipiccoliedegliumiliaiquali ilPadreconfida isuoitesoridiverità e sapienza. I tre veggenti di Fatima ci offrono lariprovadiquestocompiacimentodivinoversoipiccoli.Qualisono gli atteggiamenti che viviamo nei confronti dei“piccoli”?Dalle“MemoriediLuciadiFatimapersentireconMariaEra la Domenica 13 maggio 1917, i tre cuginetti, dopo averassistito alla S. Messa nella Chiesa parrocchiale di Fatima,tornaronoadAljustrelperprepararsiacondurrealpascoloillorogregge.Iltempoerasplendidoedeciserodiandare,questavolta,fino alla Cova da Iria, la grande radura a forma di anfiteatrodelimitataversoNorddaunapiccolaaltura." Qui, narra Lucia,mentre giocavo con Giacinta e Francesco incimaallacollina,improvvisamentevedemmounafolgore,comedilampi. “C’èuna folgoredi lampi,dissi ioaimiei cugini,puòdarsichevengailtemporale,sarebbemeglioandareacasa”.“Sìcerto”–disseroessi.Cominciammoadiscendere lacollinaguidando ilgregge lungo lastrada.Quandoarrivammoaungrande leccioametà stradadalpendio,lalucesfolgoròancora(…)

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Alcuni elementi base della Lega Sacerdotale Mariana La Lega Sacerdotale Mariana è la prima Sezione Sacerdotale dell’Apostolato fondato dal Beato Luigi Novarese denominato Centro Volontari della Sofferenza. Essa è stata fondata nel 1943 ad opera del Beato Luigi Novarese ed approvata con Breve Apostolico Valde Probandae di Giovanni XXIII (1960) insieme con le altre sezioni: Volontari della Sofferenza (1947) e Fratelli degli Ammalati (1952) e svolge la propria attività con i Silenziosi Operai della Croce dai quali dipende insieme alle altre due sezioni nominate. In seguito alla rinnovo degli statuti è nominata nello statuto base del Centro Volontari della Sofferenza Cap. 2. - la Lega Sacerdotale Mariana. La sezione “Lega Sacerdotale Mariana”, nata in considerazione del ruolo esercitato da Maria SS.ma nel Collegio Apostolico, si propone un servizio ai sacerdoti (che vivono) in seno al presbiterio diocesano o alla propria famiglia religiosa, perché ciascuno, specialmente se malato, anziano o in difficoltà, si senta tra i confratelli testimone di una piena configurazione a Cristo Sacerdote e vittima, e contribuisca a rendere più unito e concorde il Presbiterio diffondendo una più viva fraternità sacerdotale “con Maria nella carità di Cristo”. La Lega Sacerdotale Mariana attua la sua specifica azione pastorale attraverso incontri sacerdotali (gruppo diocesano LSM) allo scopo di sostenere ed estendere l’apostolato del CVS. Tutti gli aderenti (Volontari della Sofferenza, Fratelli e Sorelle degli Ammalati, Lega Sacerdotale Mariana), esprimono il proprio ruolo attivo di soggetti responsabili, offrendo la propria spiritualità e l’azione che consegue, come dono e ricchezza per la Chiesa e per la società. L’Associazione realizza il proprio fine principalmente attraverso una capillare ed articolata attività di piccoli gruppi (“gruppi di avanguardia”) (e gruppo diocesano della Lega Sacerdotale Mariana). L’iscrizione avviene tramite richiesta scritta da presentare al Consiglio direttivo dell'associazione competente nella propria Diocesi, indicando la rispettiva sezione: chierici (LSM Lega Sacerdotale Mariana), e richiedendo l’assegnazione nel Gruppo.

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lesive alla dignità dell’uomo, nato per la gioia, la vita,l’affermazione.… La stessa «vita» ecco, io vi dico un mistero (I. Cor. XV, 15)riprenderà;orasitrovainunafasedidissociazione,chedisintegrail corpo, e lascia superstite l’anima, ma priva dello strumentonaturale per le sue facoltà spirituali normali. Un giorno, se quisiamo inseriti in Cristo, il nostro essere risorgerà, ricomposto,perfettoefelice»(PaoloVI,8novembre1970).Col peccato l’uomo ha invitato il dolore ad entrare nella scenaumana,manonèquestol’unicoepiùgrandemale.Gesù infatti, ci ammonisce di temere quelle persone che dopoaverdistruttolavitacorporea,possonoportarciaperdereanchequellafutura(Lc.XII,5).Altro frutto amaro del disordine procurato dall’uomo è laconcupiscenza, quell’inclinazione cattiva che avvertiamo dentrodi noi, che ci spinge a ricercare un bene immediato, al di fuoridell’ordinedaDiostabilito.Proprio da questo statomiserevole, in cui è caduta la creatura,nasce la generale vocazione a riparare l’offesa fatta a Dio; macomerealizzarequesto?econqualimezzisel’uomononhapiùlavitadiDioinsé?Unmortononpuòcompiereleazionipropriediunvivo.Evidentemente parliamo di realtà spirituali che possonointeressare l’anima, che è facoltà spirituale, ed il corpo,componentenecessariaperlanostravitaterrena,giacchéanchenellasuacompletadisgregazioneattestailpeccatodell’umanitàel’attesa della misericordia. Di fronte a questa radicaleimpossibilità di risorgere dallo stato in cui l’uomo liberamenteera caduto, Dio spinto dall’amore, accoglie l’iniziativapresentataGlidalSuodivinFigliodiredimereilgenereumanoedil Figlio riconcilia al Padre l’umanità caduta, annientando nelpropriosacrificio ilpeccatostesso, ridonandoall’uomo,animaecorpo, il suo fine totale: ecco che dalla croce realmente ancorafioriscelavita,lasperanza,l’amore.Dopo il peccato e la sofferenza nella vita dell’uomo Cristoporta la chiamata a collaborare alla misericordia: ilsacerdozioregaleeministerialeèresponsabilizzatoaquestacollaborazione conCristo.Comeviverenoie fargiungere ifedeliaquestoobiettivo?

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Pochi passi più avanti scorgemmo una bella Signora vestita dibianco,rittasopraunleccio,vicinoanoi.Ellaerapiùluminosadelsole,raggiantediunalucesfolgorante.Colpiti da stupore, ci arrestammo davanti a questa visione.Eravamo così vicini da essere immersi nella luce che irradiavadallasuaPersona,alladistanzadicircaunmetro.QuindilaSignoradisse:“Nonabbiatepaura,nonvifaròdelmale”.“Dadovevenite?”Iochiesi.“Vengo dal Cielo.Vengo per chiedervi di venire quiper seimesiconsecutivi,ilgiorno13allastessaora.Inseguitovidiròcosaiovoglio.Eritorneròquiancoraunasettimavolta”.“EioandròinCielo?”“Sìciandrai”.“EGiacinta?EFrancesco?“Sì,ciandranno,eFrancescoprimadovràrecitare ilsuoRosario”.LaMadonnapoichiese.“VoleteoffrireaDiotuttelesofferenzecheEglidesideramandarvi inriparazionedeipeccatidaiqualiEglièoffeso,eperdomandarelaconversionedeipeccatori?”“Sìlovogliamo”.LaVergineSantapienamenteimmersanelbeneplacitodiDioapre ildialogocon ipiccoli.SenteconCristo l’attrattivadeipiccoli.AbbiamobisognodiconfrontarciprimaconLeiperfarrisuonareinnoilesueparole“Eccomi,sonolaservadelSignore”.IlconfrontoconLeiindialogoconitreveggentidiFatima sollecita in noi la verifica degli interessi piùimmediatieprofondi:comedesideriamoil“Cielo”?Comeneparliamoaifratelli?Èunanostraaspirazionegrandecapacedientusiasmareefarnascereanchenellorocuoredesiderioeaspirazione?PapaFrancesco‘Laforzadeipiccoli’Per incontrare il Signore «che viene e verrà», bisogna avere«cuorigrandi,maatteggiamentodapiccoli»,andandoavanticonla «gioia degli umili» che sono consapevoli di esserecontinuamente sotto lo sguardodel Signore.Èquesto lo stiledivitarichiestoaognicristiano.Riprendendo il filo dellameditazione del giorno precedente ‐ ilPontefice si è soffermatodavantiall’immagineevangelica (Luca,10,21‐24)diGesùche«esultòdigioianellalodealPadre».QualèlaragionedellagioiadiGesù?«PerchéilSignoreaipiccolirivelai

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misteridellasalvezza, ilmisterodisestesso»haposto l’accentoFrancesco, rimarcando:«Aipiccoli,nonai sapienti eaidotti». IlSignore, infatti «preferisce i piccoli, per seminare nel cuore deipiccoli il mistero di salvezza», perché «i piccoli sanno capirecom’èquestomistero».IlPapafariferimentoa«unpiccologermoglio,cosapiccola».E,haaggiunto: «a Natale vedremo questa piccolezza, questa cosapiccola: un bambino, una stalla, una mamma, un papà...». Èl’importanzadiavere«cuorigrandimaatteggiamentodipiccoli».Così, «su questo germoglio si poserà lo Spirito del Signore, loSpirito Santo». E questo germoglio, ha spiegato Francesco, avrà«quella virtù» che è propria dei piccoli, cioè «il timore delSignore». Egli «camminerà nel timore del Signore». Maattenzione,hasubitospecificato:timoredelSignorenonsignifica«paura». Vuol dire, invece, portare nella propria vita «ilcomandamento che Dio ha dato al nostro padre Abramo:“Camminanellamiapresenzaesiiirreprensibile”».Etuttoquestosignifica «umiltà. Il timore del Signore è l’umiltà». Ecco perché«soltanto i piccoli sono capaci di capire pienamente il sensodell’umiltà, il senso del timore del Signore, perché camminanodavantialSignore,sempre»:essi,infatti,«sisentonoguardatidalSignore,custoditidalSignore;sentonoche ilSignoreècon loro,chedàlorolaforzaperandareavanti».I piccoli, ha continuato il Papa, capiscono di essere «un piccologermoglio di un tronco molto grande», un germoglio sul quale«vieneloSpiritoSanto».Incarnanocosì«l’umiltàcristiana»cheliporta a riconoscere: «Tu sei Dio, io sono una persona, io vadoavanti così, con lepiccole cosedellavita,macamminandonellatuapresenzaecercandodiessereirreprensibile»....Èlì,laforza».Unesempiochiaro,haaggiunto,cipuòveniresepensiamo a Nazaret: «Dio, per inviare il suo Figlio, guarda unaragazzaumile,moltoumile,chesubitodopova,faunviaggioperaiutareunacuginacheavevabisognoenondicenulladiquellocheeraaccaduto».L’umiltàècosì:«ècamminarenellapresenzadel Signore, felice, gioioso perché questa è la gioia degli umili:essere guardati dal Signore». Perciò, per fare nostroquell’atteggiamentodiesultanzanellalodedicuiparlailVangeloriferendosiaGesù,«ènecessarioaveretantaumiltà»ericordaresempre che «l’umiltà è un dono, un dono dello Spirito Santo».

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distrutta,eaimartiridelventesimosecolo,oggigiàregistrati innumerodiventiseimilioniseicentottantacinquemiladallostoricoitalianoAndreaRiccardi,dellaComunitàdiSant’Egidio,eincludeancheilproprioparroco,naturalmentesiriferisceanchealPapa,quelVescovovestitodibianco,siriferisceallagrandecausadellapacetraipopoli.

Tutto ciò accompagnato dalla chiamata molto forte a nonrassegnarsi alla banalità e alla fatalità del male. Il male! ÈpossibilevincereilmalecominciandodallaconversionedelcuoreaDio,dallapreghiera,dallariparazionedelpeccatodegliuomini.Allorailmessaggiociaiutaaguardarepiùlontanoamantenerelosguardo aperto agli orizzonti dolorosi e oscuri del mondo,ascoltare imezzi, i segnidellapresenzaodell’assenzadiDioe isuoiaddetti.L’ombraluminosadiFatimacopretuttoilventesimosecolo.Ilsecoloforsepiùcrudeleesanguinariodellastoria,è inquestasituazionetragicachelaVerginecompareaFatima,comeunavisionedipaceeuna lucedisperanzaper laChiesaeper ilMondo. Probabilmente soltanto oggi a distanza di un secolosiamonellacondizionedicomprendereconmaggioreprofondità,laverità,laricchezzaetuttalaportatadiquestomessaggio.

È sempre così, nella vita ci sono degli eventi che noiapprofondiamo(ecomprendiamosolo)attraverso il tempo,cosìprendiamoattodellaloroportata.Lacomprensionedellaresponsabilitàministerialerichiedeiltempodellamaturazione.Ciòècomprensibile,maoccorredomandarsianchesenonvisiaresponsabilitàperiltempochepassasenzaifrutticheavrebberopotutoessercisefossestatadedicataprimaunpo’piùdiattenzioneaisegnioffertidaDio.DagliscrittidelBeatoLuigiNovareseSua Santità Paolo VI parla di «vocazione al dolore» (27 marzo1964)di«inequivocabilechiamata»(8aprile1964):affermazioniqueste da noi pienamente condivise, accettate e continuamentepresentatealnostroCentro,fortidellalogicainteriorechecilegaalpianodellaRedenzioneedalVicariodiCristo.Alcuni, pur dediti all’apostolato verso i sofferenti definisconoquesto discorso crostata esaltazioni, prive di fondamentoteologico, dette per confortare gli ammalati; altri, saturi dimaterialismo pratico, le scartano a priori come affermazioni

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DallarelazionedelVescovodiFatimaalCVS13giugno2017Allora tante volte le persone, come accadde anche a me,

guardanoaFatimasoltantodaquellochedice lacomunicazionesociale, e ai luoghi comuni soltanto. Questo naturalmente èimportante,mac’èdentrounquadrogrande, epoi ledevozionifannovederedellenozioni,matantevoltesonopresentateinunmodo frammentario, sciolte dal messaggio. Senza il nesso delmessaggio,senzacapirecomeledevozionivoglionoaiutare,agirenelmessaggio.Questaèlastradacheiohopercorsoperscopriree approfondire la bellezza, la ricchezza, il valore di questomessaggio. Adesso di questo vi parlerò un po’. Un celebrediplomatico drammaturgo e poeta francese, Paul Claudel,all’inizio del secolo scorso, convertito alla fede cattolica, hatradotto il significato storico delle apparizioni dellaMadonna aFatimainquestafrasesinteticaeessenziale.Dicecosì:“Fatimaèil maggiore avvenimento religioso della prima metà delventesimo secolo, una esplosione sovrabbondante delsopranaturale in questo mondo prigioniero della materia, ilmondo dell’ateismo”. Fatima era davvero un fenomeno, unavvenimento che si è svelato e si è sviluppato lungo la storiadurante cento anni. È diventato un punto di riferimento ed inreversione imprescindibile per la storia della Chiesa e per lastoria dell’umanità del ventesimo secolo, anche per noi per lanostrastoria.”

Allora possiamo e dobbiamo interrogarci che cosa c’è diparticolare nelmessaggio di Fatima per giustificare la tensionechesuscital’attrazionecheesercita,lagrandeecopotente.Inunprimomomento,aprimavistasembrerebbenonessercinulladiparticolare,poichéèunmessaggioaffidatoadeibambinipoverieanalfabeti,poverieanalfabeticheparlanodiunasignoravistasuquell’albero ma che allo stesso tempo li attrae e seduce.Messaggio adatto alla loro mentalità, al loro modo semplice dicentoannifa,espressoinconcettichesiriferisconoallinguaggiodeltempoechecipossonosembraresuperati. ... l’orizzontedelmessaggio, è di portata storica emondiale, si riferisce alle dueguerremondiali che accadevanoper la prima volta nella storia,con i loro genocidi, conmilioni di vittime innocenti, si riferiscealle sofferenze dell’umanità come la menzione specifica dinazioni come la Russia per esempio, si riferisce anche allesofferenzeallepersecuzionidellaChiesa con il rischiodi essere

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PapaFrancesco–cappellainSantaMarta‐Martedì,29novembre2016Il Papa ci fa comprendere che i piccoli sono introdotti avivereconsemplicitàeveritàlapropriaresponsabilità,nellamisura propria vivono il senso di dipendenza da Dio.Possiamochiederci:comepossonoloroarrivareaquesto?Cigiungonodasoli?C’è l’azioneesclusivadelloSpiritoSanto?Che cosa e come siamo noi chiamati a offrire ai piccoliperché la loro esperienza di Dio sia gioiosa e semplice,autentica?DallarelazionedelVescovodiFatimaalCVS13giugno2017Sono qui come vostro fratello Vescovo di Fatima, che viene aparlarvidelladimensionespiritualeepastoraledelmessaggio.Lofaròinmodopensoaccessibileatutti,inmodochetuttipossanocapire,evogliocominciareconuna testimonianzapersonalesulmio rapportoconFatimadabambino inoratorio, inparrocchia.Horicevuto,accoltoecompresoilmessaggiodiFatimacometuttii bambinidelPortogallo, attraverso l’esempiodeiPastorelli,masecondolacomprensionepropriaadattaperunbambino.Poiunodiventa ragazzo, adolescente, giovane e sembra che quelmessaggio non dice più niente, era per bambini. Allora ilmessaggio ha fatto ridestare le differenze dentro di me, anchequando sono diventato sacerdote, guardavo a Fatima come ungrande Santuario Mariano, dove venivano e vengono moltipellegriniattraverso ladevozioneallaMadonna,manonsentivointeresseperilmessaggiodiFatima,misembravanonavessedadirenienteper ilmondod’oggi.D’altrapartequandohofinitoilcorso di Teologia nel sessantotto qui in Portogallo, poi sonoandatoaRoma,sielevaun’epocadiRazionalismo,alloraanch’ioerounrazionalista.Tuttodovevapassareattraversoilfiltrodellaragione. E allora uno guardava la pietà popolare senza grandeapprezzamento, con un po’ di disprezzo per la gente del luogo,per lagentesemplicechenonhacultura.Macom’èpossibiledasacerdote pensare così, io dico: peccati di gioventù di uno chequandoégiovanepensadisaperetuttelecose,luisatuttelecoseevaacambiareilmondo.Questafededelprogressoumanodevesempreandarepiùavanti.Bene,erounpo’scettico,allorailmiorapportononèstatosemprecosìchiaro,lineare,epositivocome

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oggi. Poi Dio ci fa passare attraverso certi avvenimenti che ciobbligano a pensare o a ripensare la vita. (13 giugno2017 aiVolontaridellaSofferenzaL’esperienzadicuiparlailVescovodiFatimaèunmomentoparticolaredellasuavita.Protesosuglistudi,èdebolmenteinteressatoaglieventidiFatimaeancheletestimonianzedeiveggenticircalalorofedeepietàglisembranotrascurabili.Nelmomentoincuivisiaccostaconpiùattenzione,sirendecontochehagravementesottovalutato lavocazionedei trepiccoli. (Peccati di gioventù). Possiamo chiederci: ma percamminare verso l’incontro con Dio il mondo di cosa habisognoprimariamente?Cisiamoresicontochelapietàeladevozionedi veggenti illuminatadalleparoledell’Angelo edella Madonna costituiscono la via semplice, sicura edefficace per ricondurre gli uomini a Dio? Come sicaratterizzailnostroministeroalriguardo?DagliscrittidelBeatoLuigiNovarese… Il Cuore di Maria Santissima è essenzialmente un CuoreImmacolato; il Cuore di Maria Santissima è … un CuoreAddolorato.Queste due prerogative noi le troviamo dichiarate ed applicatenelleapparizionidellaVergineSantaaLourdesedaFatima.A Lourdes la Madonna manifesta il proprio nome alla piccolaBernardetta; a Fatima apertamente Lei parla del Suo CuoreImmacolato.A Lourdes scorgiamo la tristezza del volto dell’Immacolata dairiflessidel voltodiBernardetta,quando la fanciulla, elevando ilsuosguardoversolanicchiadoveapparivala«biancaSignora»,sifece tutta triste e con gli occhi pieni di lacrime, rivolgendosi aifedelidisse:«Penitenza,penitenza,penitenza».A Fatima, la Madonna, insiste sulla necessità della preghiera edella penitenza, e con materno accoramento, richiamal’attenzione dei tre pastorelli, prima facendo vedere ad essi illuogooveprecipitanoipeccatori, l’inferno,poimostrandoilSuoCuoreImmacolatocomelaceratodatantepiagheecircondatodaunamisticacoronadispine.L’apparizionedelCuoreImmacolatodiMaria,èperòbendiversadall’apparizione del Cuore di Gesù. Mentre il Cuore di Gesù ècircondato da spine e sormontato da una Croce, il Cuore

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quell’anima samaritana, traboccante di misericordia, lo SpiritoSanto si versò in tutti gli abitanti di quel piccolo paese, cheinvitaronoilSignoreafermarsiinmezzoaloro....La terza icona dellieto Annuncioè l’Otre immenso del CuoretrafittodelSignore:integritàmite,umileepovera,cheattiratuttiasé.DaLuidobbiamoimpararecheannunciareunagrandegioiaacolorochesonomoltopoveri,nonsipuò faresenon inmodorispettoso e umile fino all’umiliazione. Non può esserepresuntuosa l’evangelizzazione. Concreta, tenera e umile: cosìl’evangelizzazione sarà gioiosa. Non può essere presuntuosal’evangelizzazione, non può essere rigida l’integrità della verità,perché la verità si è fatta carne, si è fatta tenerezza, si è fattabambino, si è fatta uomo, si è fatta peccato in croce(cfr2Cor5,21). Lo Spirito annuncia e insegna «tutta la verità»(Gv16,13) enon temedi farlabere a sorsi. LoSpirito ci dice inogni momento quello che dobbiamo dire ai nostri avversari(cfrMt10,19) e illumina il piccolo passo avanti che in quelmomento possiamo fare. Questa mite integrità dona gioia aipoveri,rianimaipeccatori,farespirarecolorochesonooppressidaldemonio.Carisacerdoti,contemplandoebevendodaquestitreotrinuovi,illieto Annuncioabbia in noi la pienezza contagiosa che laMadonna trasmette con tutto il suo essere, la concretezzainclusivadell’annunciodellaSamaritanael’integritàmiteconcuiloSpiritosgorgaesieffonde,incessantemente,dalCuoretrafittodi Gesù nostro Signore. (PAPAFRANCESCO omeliaGiovedìSanto,13aprile2017).È effettivamente un dono grande la presenza materna diMarianellastoriadellaChiesa.LasuaazionediscretaepienadicaritàallenozzediCanaci facomprenderechenell’oggidella Chiesa Ella continua a svolgere la sua funzione diMadre sollecita e premurosa, piena di tenerezza concretaverso i Suoi figli. Potremmo chiederci quale incidenzaesercita sulla nostra vita spirituale, sul nostro ministerosacerdotale, sulla nostra azione evangelizzatrice: quantospaziodiamoalla veradevozione versoMaria?Quale gioiaportiamonelnostroannuncio?IlCuoreImmacolatodiMariaproduce in noi la sete, il desiderio, lo zelo di annunciarel’amoreinfinitodelCuorediCristotrafittopernoi?

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Che cosa può dire a noi sacerdoti questo stiledell’Immacolata?C’èqualcosachedobbiamoimpararedaleioforserivederenelnostroagire?PapaFrancescoLegioiedelVangelo–usoadessoilplurale,perchésonomolteediverse, a seconda di come lo Spirito vuole comunicare in ogniepoca, ad ogni persona in ogni cultura particolare – sono gioiespeciali.Vannomesse inotrinuovi,quellidicuiparla ilSignoreperesprimerelanovitàdelsuomessaggio.Condivido con voi, cari sacerdoti, cari fratelli, tre icone di otrinuovi in cui illieto Annunciosi conserva bene ‐ è necessarioconservarlo‐nondiventaacetoesiversainabbondanza.Un’icona dellieto Annuncioè quella delle anfore di pietra dellenozze di Cana (cfrGv2,6). In un particolare, rispecchiano benequell’Otreperfettocheè–leistessa,tuttaintera–laMadonna,laVergineMaria. Dice il Vangelo che «le riempirono fino all’orlo»(Gv2,7). Immagino che qualcuno dei servitori avrà guardatoMariapervedere se così era sufficiente e ci sarà statoungestocon cui lei avrà detto di aggiungere un secchio in più. Maria èl’otrenuovodellapienezzacontagiosa.Macari,senzalaMadonnanon possiamo andare avanti nel nostro sacerdozio! Lei è «lapiccolaservadelPadrechetrasaliscedigioianella lode»(Esort.ap.Evangelii gaudium, 286), la Madonna della prontezza, coleicheappenahaconcepitonelsuosenoimmacolatoilVerbodellavita,vaavisitaree servire la cuginaElisabetta.La suapienezzacontagiosacipermettedisuperarelatentazionedellapaura:quelnonavereilcoraggiodifarsiriempirefinoall’orloeanchedipiù,quellapusillanimitàdinonandarea contagiaredigioiagli altri.Nientedituttociò,perché«lagioiadelVangeloriempieilcuoreelavitainteradicolorochesiincontranoconGesù»(ibid.,1).La seconda icona dellieto Annuncioche voglio condividere convoièquellabroccache–conilsuomestolodi legno–nelpienosole del mezzogiorno, portava sulla testa la Samaritana(cfrGv4,5‐30). Esprime bene una questione essenziale: quelladellaconcretezza. IlSignore, cheè laFontedell’Acquaviva,nonavevaunmezzoperattingere l’acquaeberequalchesorso.E laSamaritana prese dell’acqua dalla sua brocca con il mestolo esaziò la sete del Signore. E la saziò ancora di più con laconfessione dei suoi peccati concreti. Scuotendo l’otre di

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ImmacolatodiMariaSantissima—nelleapparizioniaFatima—si presenta con la corona di spine come un cerchio attorno adesso,comeadindicarelasuamisticasofferenza.Sofferenza per i dolori di Gesù, sofferenza per i peccatori cheoffendono il Signore, sofferenza per i tanti figli che precipitanonell’infernosenonsiconvertono.Parlarediapplicazionedelle richiestedellaVergineSantasenzasentirsi profondamente devoti del Cuore Immacolato edAddoloratodiMariaSantissimavuoidirenonapplicarefinoallesueultimeconseguenzel’insegnamentodiMariaSantissima,vuoldirenonapplicareconintegritàlesueparole.…ArruolareleanimeallasequeladelSuoCuoreImmacolatoperimitarloalmassimonell’eserciziodellevirtùcristiane;arruolarele animealla sequeladel SuoCuoreAddoloratoperpartecipareanchenoi,unitamenteaMariaSantissima,allapassionediGesù,ecco il programma interno ed esterno dei Volontari dellaSofferenza.Il SanguediGesù ed i dolori diMaria Santissimahanno salvatol’umanità. Ancora oggi, il Sangue di Gesù ed i dolori di MariaSantissima richiamano l’umanità sull’orlo dell’abisso’ vedendocosìavverarsilebelleparolepronunciateaFatima:«Persalvarel’umanitàsonovenutaachiedereladevozionealmioCuoreImmacolato».Fortunati iVolontaridellaSofferenzachehannosaputo faredelloro semplicissimo regolamento una base di santificazione.ImitandoilCuoreImmacolatodellaMadreeconsiderandoiSuoimistici dolori (attuano) in sé quanto la loro Madre Celeste èvenutaachiedereaLourdesedaFatima,...LadevozionealCuoreImmacolatoedAddoloratodiMariadeveessereladevozionedelnostroCentro; essa deve costituire il distintivo e la divisa delleanime di buona volontà che si schierano alla sequela di MariaSantissima…(L’Ancora,n.4,aprile,1957‐pp.1‐5)Devozione al Cuore Immacolato diMaria e solidarietà colSuoCuoreaddoloratoispiranoesostengonol’apostolatodeiVolontari della Sofferenza ponendosi in tal modo nellaChiesacomeluceconfortoperitantisofferenti.Moltidilorosonoallora stimolatieaiutatia santificareevalorizzare leproprie sofferenze in unione con Cristo Crocifisso per lasalvezzadimoltifratellielariparazionedegliinnumerevoli

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peccaticheoffendonoDio.CosìlaChiesapuòmaggiormenterisplenderedibellezzaperilsuoamoreaCristosuoSposoeaMaria suaMadre suscitando la compiacenza del Padre edelloSpiritoSanto.Comeipiccoliveggenti,gliammalatieisofferenti,gliultimie i più insignificanti agli occhi del mondo, possono cosìdiventarecoloroneiqualiilpadre,ilFiglio,LoSpiritoSantoeMaria Santissima si compiacciono e ai quali è svelato ilmisterodell’amore che salvaproprioattraverso ilCalvariostoricoemistico.Potremmochiedercisequestipensieritrovanospazionellenostre meditazioni e nel nostro ministero dievangelizzazione.

Secondascheda

Ilmandatochecoinvolgetuttiancheipiùdebolieisofferenti

Giovanni9,1‐17Passandovideunuomociecodallanascita2e isuoidiscepoli lointerrogarono:«Rabbì,chihapeccato,luioisuoigenitori,perchéeglinascessecieco?».3RisposeGesù:«Néluihapeccatonéisuoigenitori,maècosìperchésimanifestasseroinluileoperediDio.4Dobbiamocompiereleoperedicoluichemihamandatofinchéègiorno;poiviene lanotte,quandonessunopuòpiùoperare.5Finchésononelmondo,sonolalucedelmondo».6 Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva,spalmò il fango sugli occhi del cieco7 e gli disse: «Va a lavartinellapiscinadiSìloe(chesignificaInviato)».Quegliandò,silavòetornòchecivedeva.8Alloraiviciniequellicheloavevanovistoprima,poichéeraunmendicante, dicevano: «Non è egli quello che stava seduto achiederel'elemosina?».9Alcunidicevano:«E'lui»;altridicevano:

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meper condurmi al tal luogo, data la distanza e le difficoltà dasuperare,perché,oltreadessere lunghissimo,bisognavaandareper strade pessime e attraversare monti e colline. Credo chesudassi freddoallasola ideadidovermiconfessaredalparroco!Che paura ne avevo! Piangevo di angoscia. Arrivò la vigilia, e ilreverendoordinòchetutti ibambini,nelpomeriggio,andasseroin chiesa per confessarsi. Ci andai, chiaro,ma col cuore strettocome da una morsa. Entrando in chiesa, vidi che c'erano varipretiaconfessare.Inunconfessionale,làinfondo,c'erailPadreCruz,diLisbona.LoavevogiàparlatoconilReverendoemierapiaciutomolto.

Senza accorgermi che in un confessionale aperto, al centrodellachiesa,c'erailparrococheosservavatutto,iopensai:PrimavadoaconfessarmidalPadreCruzeglidomandocomedevofare;e,dopo,andròanchedalparroco.

IlP.Cruzmiricevettecontantagentilezza;dopoavermiascoltato,midiedeisuoiconsigli,dicendochesenonvolevoandaredalparroco,chenonciandassi,eperquestoilparrocononmiavrebbepotutonegarelaComunione.Felicissimaperqueiconsigli,recitailapenitenzaescappaidallachiesa,sempreconlapaurachequalcunomirichiamasse.Ilgiornodopo,andaiinchiesacolmiovestitobianco,ancortemendochemifossenegatalaComunione.Mailreverendo,finitalafesta,siaccontentò,perallora,difarmisaperechenonglierasfuggitalamiadisubbidienzanell'andarmiaconfessaredaunaltroprete.

Il buon parroco continuò a mostrarsi sempre piùscontento e perplesso quanto ai fatti e, un bel giorno, lasciò laparrocchia.Sisparsealloralanotiziacheilreverendoerapartitoper causamia (30), per non volersi assumere la responsabilitàdegliavvenimenti.Siccomeeraunpretezelanteebenvolutodalpopolo, non mi mancarono sofferenze per causa di quellapartenza.Certepiedonne,quandomiincontravano,sfogavano illorodispiacereinsultandomi,e,certevolte,mifacevanoscappareconunpaiodischiaffiodicalci.(MemoriediLucia)In questo piccolo scorcio biografico di Lucia relativo alrapporto col suo parroco possiamo intuire come NostraSignora del Santo Rosario si compiace di scegliere unabambina, diversamente provata dal parroco e da variepersone,peraffidarleilsuomessaggio.

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mi trovò già in cammino verso Aljustrel, presso la casetta d'unpover'uomo che chiamavano Caracol (lumaca). Mi disse che lasorelladelparrocomimandavaachiamare,quindi,andassidalei.Pensandochefosseperqualcheinterrogatorio,miscusaidicendoche mia madre mi aveva ordinato di andar subito a casa, e,senz'altro,mimisiacorrerecomeunamatta,pericampi,incercad'un nascondiglio dove nessuno mi potesse Scoprire. Ma,stavolta, pagai caro lo scherzo. Alcuni giorni dopo, ci fu inparrocchiaunafesta,lacuimessafucantatadavaripretidifuori.Finitalafesta, ilparrocomifecechiamaree,davantiatuttiqueipreti, mi rimproverò severamente perché non ero andata alcatechismo, perché non avevo obbedito quando la sorella miavevachiamata. Insomma, liapparverotutte lemiemiserie,e lapredicaduròalungo.

Finalmente,nonsocome,apparveunvenerandosacerdo‐te,chetentòdidifenderelamiacausa.Vollescusarmi,dicendocheforseeramiamadrechenonmilasciava.Mailbuonparrocorispose:

‐Lamamma?Lamammaèunasanta!Questaquiinvecedobbiamoancoravederechecosanevienefuori!

Ilbuonsacerdote,cheerapoiilparrocodiTorresNovas,michiese allora gentilmente perché non ero andata alla dottrina.Esposi allora la decisione che la mamma aveva preso. Nonvolendocrederci,ilparrocomandòachiamaremiasorellaGloria,ch'eralisulsagrato,perinformarsidellaverità.Dopoaversaputochelecosestavanocomeleraccontavoio,concluse:

‐Orbene!O tuverraialladottrinadurantequesti giorni cherestanoepoi,dopoesserticonfessatadame,ricevilaComunionesolenneconglialtribambini,altrimenti,quiinparrocchia,tunonricevipiùlaComunione.

Udendotaleproposta,miasorellafecepresenteche,5giorniprima, io dovevo partire con loro e che ci metteva in grandedifficoltà.Che,seluivoleva,iosareiandataaconfessarmieafarla Comunione un giorno qualsiasi, prima di partire. Il buonparroco non fece caso alla richiesta e mantenne ferma la suaproposta.

Arrivateacasa,neinformammolamamma;ancheleiandòachiederealreverendodiconfessarmiedarmilasantaComunioneunaltrogiorno.Tuttofuinutile.Miamadredeciseallorachemiofratello,dopolaComunionesolenne,avrebbefattoilviaggiocon

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«No,ma gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».10Allora glichiesero: «Come dunque ti furono aperti gli occhi?».11 Eglirispose:«Quell'uomochesichiamaGesùhafattodelfango,mihaspalmato gli occhi e mi ha detto: Và a Sìloe e lavati! Io sonoandato e, dopo essermi lavato, ho acquistato la vista».12 Glidissero:«Dov'èquestotale?».Rispose:«Nonloso».13Intantocondusserodaifariseiquellocheerastatocieco:14erainfattisabatoilgiornoincuiGesùavevafattodelfangoegliavevaaperto gli occhi.15Anche i farisei dunque gli chieserodi nuovocomeavesseacquistato lavista.Edeglidisse loro:«Mihapostodel fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo».16 Alloraalcunideifariseidicevano:«Quest'uomononvienedaDio,perchénonosserva il sabato».Altri dicevano: «Comepuòunpeccatorecompiere tali prodigi?». E c'era dissenso tra di loro.17 Alloradisserodinuovoalcieco:«Tuchedicidilui,dalmomentochetihaapertogliocchi?».Eglirispose:«E'unprofeta!».Il prodigio narrato ha impegnato molto i farisei nelleconsiderazioniealtrettantonegli interrogatoripervolernescoprirel’autore,laragione,ilcome,ilquando,…sappiamoche tutto ciò non era ispirato dal desiderio di aderire aCristo;bastil’accennoalleinvettivediGesùversodiloro.Ilciecoguaritoconsemplicitàeschiettezzaconfessa lasuafede:“èunprofeta”,cioèGesùèunuomodiDiochedevoevoglioascoltareeseguire.Nella suapovertà ilCieco guaritomostra e confessa la suafede.Ifariseialcontrariolegatialproprioorgoglioeailoropregiudizi vanno in cerca di cavilli per allontanare dallafede.Cosaciinsegnaquestalezione?QualeattenzionededichiamoacolorocheDionellaSuapietàvuoleraggiungereedistruireperché siano salviecollaborinoalla salvezzadimolti?Checosasuscitanoinnoiimalati,ipiccoli,ifavoritidallagrazia?Gioia perché collaborano al bene oppure altri sentimenti:sospetto,gelosia,invidia,…?Dalle“MemoriediLuciadiFatimapersentireconMaria

13 maggio 1917. ‐ Mentre con Giacinta e Francesco gio‐

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cavamo sul pendio della Cova d'lria, facendo un muricciolochiocciolatorno a unamacchia, vedemmo improvvisamente unaspeciedilampo. ‐ È meglio che andiamo a casa, ‐ dissi a miei cugini; stalampeggiando;magarivieneuntemporale. ‐Andiamopure. Cominciammoascendereilpendio,spingendolepecoreversolastrada.Arrivatipiùomeno,amezzacosta,quasipressoungrandelecciocheerainquelluogo,vedemmounaltrolampoe,fattialcunipassi,vedemmosopraunleccio,unaSignora,vestitatutta di bianco, più brillante del sole, diffondendo una luce piùchiara e intensa d'un bicchiere di cristallo pieno d'acquacristallina attraversato dai raggi del sole più ardente. Cifermammo, sorpresi per l'apparizione. Eravamo cosi vicini cherestavamo dentro della luce che La circondava, o che Lei dif‐fondeva.Forseaunmetroemezzodidistanza,piùomeno.Allora,laMadonnacidisse:‐Nonabbiatepaura.Nonvifaccio

delmale.‐DidoveèLei?‐ledomandai.‐SonodelCielo.‐Ecosavuoledame?

‐Sonvenutaachiedervidivenirequiperseimesiconsecutivi,ilgiorno13,aquestastessaora.Poividiròchisonoecosavoglio.Quindi,torneròquidinuovounasettimavolta(13).‐Eanch'ioandròinCielo?‐Si,ciandrai.‐EGiacinta?‐Anchelei.‐EFrancesco?‐Anche,madeverecitaremoltiRosari.Miricordaialloradichiederledidueragazzecheeranomorteda poco tempo. Erano mie amiche, e venivano a casa mia perimpararedatessitriciconlamiasorellamaggiore.‐MariadasNevesègiàinCielo?‐Sì,èlà.Miparechedovevaesseresui16anni.‐EAmelia?‐ResteràinPurgatoriofinoallafinedelmondo(14).Miparecheavesseda18a20anni.‐VoleteoffrirviaDiopersopportaretuttelesofferenzecheLui

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pastorali e umane, spesso radicalmente nuove, possa trovaresostegnopiùvalido,eaffinchésiprovvedapiùadeguatamenteallalorovita,dichiaraestabiliscequantosegue.2.NostroSignoreGesù,«che ilPadresantificòe inviònelmondo»(Gv10,36),ha resopartecipe tutto il suo corpomisticodiquellaunzionedelloSpiritocheegliharicevuto(2):inesso,infatti,tuttiifedeli formano un sacerdozio santo e regale, offrono aDio ostiespiritualipermezzodiGesùCristo,eannunziano legrandezzedicoluiche lihachiamatidalle tenebrenella sua lucemeravigliosa(3).……Perquestomotivo ilsacerdoziodeipresbiteri,…vieneconferitoda quel particolare sacramento per il quale i presbiteri, in virtùdell'unzione dello Spirito Santo, sono segnati da uno specialecarattere che li configura a Cristo sacerdote, inmodo da poteragireinnomediCristo,capodellaChiesa(11).… Ma è attraverso il ministero dei presbiteri che il sacrificiospiritualedei fedeli viene resoperfettonell'unioneal sacrificiodiCristo, unico mediatore; questo sacrificio, infatti, per mano deipresbiterieinnomedituttalaChiesa,vieneoffertonell'eucaristiainmodo incruentoesacramentale, finoalgiornodellavenutadelSignore(13).Presb.Ord.n.1e2).Com’ègrandelanostramissione!Comedobbiamosentirelagravitàdelnostropassodavantiaifedelichecisonoaffidati!Quale fecondità spirituale dipende dal nostro viverel’identificazione con Cristo Capo e Pastore! Potremmochiederci:comecreareoviveremomentidiadorazioneediringraziamento al Signore per questo dono ineffabile,mobilitando insieme i fedeli,magari i più piccoli, per farsentire l’attrattivaversounsigrande idealeepreparare ladisponibilitàall’eventualechiamata?Dalle“MemoriediLuciadiFatimapersentireconMariaAquel tempo il parroco cominciòpure apreparare i bambini aunaComunionesolenneSiccomeiodai6anni inpoi laripetevosempre,miamadredecisechequell'annononl'avreifatta.Perciò,nonandaialladottrina.UscitadaScuola,mentreglialtribambiniandavano nella veranda del parroco, io tornavo a casa percontinuareilmiocucitoolamiatela.Ilbuonparrocorimasemaleper la mia mancanza alla dottrina, e sua sorella un giorno,all'uscirdiscuola,mifecechiamaredaun'altrabambina.Questa

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piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno deicieli.5E chi accoglie ancheuno solodiquesti bambini innomemio,accoglie me.6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questipiccoli che credono inme, sarebbemeglio per lui che gli fosseappesaal collounamacinagiratadaasino,e fossegettatonegliabissidelmare.7Guaialmondopergliscandali!E'inevitabilecheavvenganoscandali,maguaiall'uomopercolpadelqualeavvieneloscandalo!8Selatuamanooiltuopiedetièoccasionediscandalo,taglialoe gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco ozoppo,cheavereduemanioduepiediedesseregettatonelfuocoeterno.9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo egettaloviadate;èmeglioperteentrarenellavitaconunocchiosolo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna delfuoco.10Guardatevidaldisprezzareunosolodiquestipiccoli,perchévidicocheiloroangelinelcielovedonosemprelafacciadelPadremiocheèneicieli.11E'venutoinfattiilFigliodell'uomoasalvareciò che era perduto. 12 Che ve ne pare? Se un uomo ha centopecoreenesmarrisceuna,nonlasceràforselenovantanovesuimonti, per andare in cerca di quella perduta?13 Se gli riesce ditrovarla, inveritàvidico, si rallegreràperquellapiù cheper lenovantanove che non si erano smarrite.14 Così il Padre vostrocelestenonvuolechesiperdaneancheunosolodiquestipiccoli.(Matteo18,1‐14)Grandezzaeresponsabilitàdellamissionesacerdotale(P.O.n1e2)1.Piùdiunavoltaquesto sacroSinodoharicordatoa tutti l'altadignitàdell'ordinedeipresbiterinellaChiesa(1).…Ipresbiteri, invirtùdella sacraordinazione edellamissione chericevonodai vescovi, sonopromossial serviziodiCristomaestro,sacerdote e re; essi partecipano al suoministero, per il quale laChiesa qui in terra è incessantemente edificata in popolo diDio,corpodiCristoe tempiodelloSpiritoSanto.Questo sacroSinodo,dunque,affinchéilministerodeipresbiteri,nelleattualicircostanze

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vorràmandarvi,inattodiriparazioneperipeccaticoncuiEglièoffeso,edisupplicaperlaconversionedeipeccatori?‐Si,vogliamo. ‐Allora,dovretesoffriremolto,malagraziadiDiosaràilvostroconforto.

Fu mentre pronunciava queste, ultima parole (la grazia diDio...)cheapriperlaprimavoltalemani,comunicandociunalucecosi intensa, una specie di riflesso che da esse usciva e cipenetravanelpettoenelpiùintimodell'anima,facendocivederenoistessi inDio,cheeraquellaluce,piùchiaramentedicomecivediamonelmiglioredeglispecchi.Allora,perunimpulsointimopure comunicatoci, cademmo in ginocchio, e ripetevamointimamente: ‐SantissimaTrinità, ioViadoro.MioDio,mioDio, ioViamonelSantissimoSacramento. Passati i primi momenti, la Madonna aggiunse: Recitate ilRosariotuttiigiorniperottenerelapacenelmondoelafinedellaguerra.La descrizione del primo incontro con Nostra Signora delSanto Rosario da parte di Lucia offre la possibilità diconcentrarel’attenzionesualcunifattoririlevanti:‐lalucepenetrantechelaSignorairradia,‐lasuaprovenienzadalcielo,ildesideriodelcielo,‐lanecessitàdeimoltirosariperchéFrancescovadaincielo,‐ladomandadiNostraSignoraaitrecircal’accoglienzadellesofferenzeperriparareeperlaconversionedeipeccatori.Potremmo dire un incontro di cieloma anche un incontroanalogo a quello di Gesù con i pescatori preso ilmare diGalilea:“Seguitemi,vifaròpescatoridiuomini”.La differenza è che qui la prima parola della Signoracomporta l’offerta per l’accoglienza della sofferenza. E ladichiarazionecheprestoavrebberoavutomoltodasoffrire.Checosasuscita innoiquestoprocederediNostraSignora?Qualevalorericonosciamoallaconsapevolezzadeiveggenti?Quale fiducia daremmo a quei tre bambini e quale fiduciadiamo nell’oggi ai bambini neinostri dialoghi con loro? Licrediamocapacidigrande impegnopercausegrandicomequella del Vangelo? Come quella presentata da NostraSignoradiFatima?

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PapaFrancescoCarifratelliesorellemalati,Il Signore sempre ci precede: quando passiamo attraverso unacroce, Egli vi è già passato prima. Nella sua Passione, Egli hapresosudisétuttelenostresofferenze.Gesùsacosasignificaildolore,cicapisce,ciconsolaecidàlaforza,comehafattoaSanFrancescoMartoeSantaGiacinta,aiSantidituttiitempieluoghi.Penso all’apostolo Pietro, incatenato nella prigione diGerusalemme,mentretuttalaChiesapregavaperlui.EilSignorehaconsolatoPietro.EccoilmisterodellaChiesa:laChiesachiedeal Signore di consolare gli afflitti come voi ed Egli vi consola,anchedinascosto;viconsolanell’intimitàdelcuoreeviconsolaconlafortezza.Caripellegrini,davantiainostriocchiabbiamoGesùnascostomapresente nell’Eucaristia, come abbiamo Gesù nascosto mapresentenelleferitedeinostrifratelliesorellemalatiesofferenti.Sull’altare, noi adoriamo la Carne di Gesù; in questi fratelli, noitroviamo le piaghe di Gesù. Il cristiano adora Gesù, il cristianocercaGesù, il cristiano sa riconoscere lepiaghediGesù.Oggi laVergineMariaripetea tuttinoi ladomandache fece,centoanniorsono,aiPastorelli:“VoleteoffrirviaDio?”.Larisposta–“Sì,lovogliamo!” – ci dà la possibilità di capire e imitare la loro vita.L’hanno vissuta, nonostante tutto che essa aveva di gioia e disofferenza,inunatteggiamentodioffertaalSignore.Cari malati, vivete la vostra vita come un dono e dite allaMadonna,comeiPastorelli,chevivoleteoffrireaDiocontuttoilcuore.Nonritenetevisoltantodestinataridisolidarietàcaritativa,ma sentitevi partecipi a pieno titolo della vita e dellamissionedella Chiesa. La vostra presenza silenziosama più eloquente dimolteparole,lavostrapreghiera,l’offertaquotidianadellevostresofferenzeinunioneconquellediGesùcrocifissoperlasalvezzadelmondo,l’accettazionepazienteepersinogioiosadellavostracondizione sono una risorsa spirituale, un patrimonio per ognicomunità cristiana. Non vi vergognate di essere un preziosotesorodellaChiesa.GesùpasseràvicinoavoinelSantissimoSacramentopermanifestarvilasuavicinanzaeilsuoamore.Affidategliivostridolori,levostresofferenze,lavostrastanchezza.ContatesullapreghieradellaChiesa,chedaognipartesiinnalzaversoilCielo

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avere un aiuto fraterno per un maggior ampliamentodell’apostolato.Essipotrannoorganizzareincontri,prepararetemididiscussioni,acuipartecipanotantogli iscrittialCentroquantoinoniscritti.Potranno articolare programmi formativi e ricreativi per gliammalatiedinmodoparticolaresostenereladevozioneversolaMadonnaneipropriambienti.Con questo nuovo apporto si intende inserire nella vita delCentroquesteforzesacerdotalicheintantediocesiesistonoechedesiderano fare qualcosa sia per la Vergine Santa e sia per gliammalati.L’Ancora,n.4,maggio1965,pp.3‐42La fantasiadello Spirito e l’ansiapastoraledelBeato LuigiNovareseci fannoconoscerepossibilitàemodalitàd’azioneperisacerdotiinsenoaquestonostroApostolatoconepergliammalati.Seguendo l’ispirazione offerta dall’esempio dai veggenti diFatima, sentiamo che occorre riaccendere il fuoco dellacaritàsacerdotale, lozeloper l’amorealCuore ImmacolatodiMaria, l’impegnodi farconoscereciòche laMadonnahachiesto perché molti ricevano conforto, sprone, salutespirituale. Che cosa possiamo mettere in atto per farconoscereediffondere laLegaSacerdotaleMariana?Qui infondoall’opuscolopossiamotrovarealcunenotiziebasilari.

QuartaScheda

Sacerdotiresponsabilizzatiadaccogliereeadevangelizzare

Matteo18,1‐141InquelmomentoidiscepolisiavvicinaronoaGesùdicendo:«Chidunqueèilpiùgrandenelregnodeicieli?».2AlloraGesùchiamòa séunbambino, lopose inmezzoa loroedisse:3«Inveritàvidico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini,non entrerete nel regno dei cieli.4 Perciò chiunque diventerà

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Quanto è bella l’esperienza del ministero dellaRiconciliazione! Quanta verità veniamo a conoscere delleanime che accostiamo! Virtù, sacrifici, intenzioni, vizi,peccati,inclinazioni…sofferenze,gioie,drammi,tragedie,…È ilmomento della verità profonda che diventa anelito erichiesta di sollievo, pace, conforto, serenità. Il ministerodellamisericordia è quello di cui ha più bisogno il cuoreumano.Potremmochiedercicomenoilosentiamoecomecidedichiamo ad esso, quale zelo e quale passione abbiamoperchétuttinesianoraggiunti.DagliscrittidelbeatoLuigiNovaresePotrà sembrarvi strano che in una circolare programmaticadirettaavoi,cariammalati,siparlianchedella«LegaSacerdotaleMariana».Eppure la «Lega SacerdotaleMariana» è unmeraviglioso ramofiorente,spuntatodall’alberodei«SilenziosiOperaidellaCroce».Appartengono alla «Lega Sacerdotale Mariana» quei sacerdotiche accettano il programma dell’Immacolata e che pur nonavendoillegamedei«SilenziosiOperaidellaCroce»siprefiggonodiadoperarsinelproprioambientepersostenerlo.Inquestanuova tappadivividaed integraleattività che sipropone ilnostroCentro,noi,nell’intentodiaverenuovievalidisostegni,chiediamo il lorosacerdotaleaiutoa favoredell’apostolato.Desideriamo inserire nell’attività del Centro accanto ai Rev.miAssistentidiocesani,l’azionedeisacerdotiiscrittiall’Associazionedella«LegaSacerdotaleMariana».Questi sacerdoti saranno i primi collaboratori dell’AssistenteEcclesiastico.Saràpiùfacilequindisvolgereunaattivitàdapartedell’Assistente quando anche altri sacerdoti, condividendol’ideale d’apostolato, si pongono a Sua disposizione perdeterminaticompiti.ISacerdotiiscrittialla«LegaSacerdotaleMariana»hannoinfatti,le identiche finalità dei «Silenziosi Operai della Croce» meno illegamedeivoti.Con l’aiuto ove possibile, di tali sacerdoti, il Rev.moAssistente potrà affidare loro diversi incarichi di lavoroversogliammalatieverso i«fratellidegliammalati»ecosì

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pervoieconvoi.DioèPadreenonvidimenticheràmai.(PAPAFRANCESCOAFÁTIMAAIMALATI(12‐13maggio2017).In effetti il Papa trovandosi a Fatima e di fronte agliammalati propone pari pari il discorso della primaapparizione della Madonna ai tre veggenti. “Volete voioffrirvi a Dio?” e spiega: rispondere oggi di “sì” significamettersinellapossibilità“dicapireeimitarelalorovita”.Ilche significa mettersi nel cammino di santità da lororealizzatoedentrareeunirsicon fedeeamorenelmisterodelCristosofferentecheoperanell’oggilasalvezzadimolti.Ilnostroministerosacerdotaleèvoltoallasalvezzadimolti.Ci chiediamo: Quanto puntiamo sulla nostra efficienza equanto sulla collaborazione dei sofferenti richiesta dallaMadonnaedalPapaperchémolti,molti,sianosalvi?DallarelazionedelVescovodiFatimaalCVS13giugno2017A sua volta questo messaggio è accompagnato dall’appello allaconversione e alla riparazione, equesto appello cosa vuol dire?Vuol dire che Dio attraverso la Madonna viene a cercarecollaboratori nel suodisegnodiMisericordia e di conforto, e dipace.Èquestocheha fattodire laprimadomanda.LaMadonnaha detto ai piccoli Pastorelli: “Volevo chiedervi di offrirvi a Dioper riparare i peccati del mondo, anche se avrete da soffrirequalcosa.” Allora Dio viene a cercare collaboratori nel suodisegnodiMisericordiaperl’umanità,equestononsifasenzalaconversione,senzal’aperturadelcuoreesenzalariparazionedelpeccato del mondo. Questo termine riparazione è moltoimportanteperchécomprendeanchelaconversione;significachenon possiamo rassegnarci alla fatalità del male. Non possiamopensare che il male è fatale, allora non facciamo niente? No,bisogna reagire attraverso la conversione, la preghiera, lariparazione. E riparare vuol dire rifare, ricostruire quel che èstato distrutto, rifare quello che è stato rovinato. Oggi noi nondiamotantovaloreallariparazione,perchéquandounpezzononfunziona,allora lobuttiamoviaeandiamoalsupermercatoenecompriamo un altro in sostituzione. E questo funziona per lemacchine,perlacucina.Mariguardoalcuorenonfunzionacosì,nonpuoibuttareviailtuocuore.(InterventodelVescovoaiVdSnelconvegnoaFatimadel13giugno2017).

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Nella nostra azione liturgica e ministeriale siamo invitatisovente a riflettere e considerare come Cristo si offre nelsacrificiodell’altarequaleVittimadiespiazione,riparazione,propiziazione. Il mondo ovvero molti non sentono più ilvalore ed il significato di questa triplice azione svolta dalSacrificio di Cristo e nemmeno vuole sentire parlare diespiazioneeriparazione.NostraSignorainvecesipreoccupadipresentarequestodiscorsoadeibambinichenon fannoaltro ragionamento che quello dell’amore al Suo CuoreImmacolato coronatodi spine ed al Cuore trafitto diGesù.Offre il segno dell’amore offeso per chiedere e suscitareamorericonoscenteeriparatore.Come intendiamo e come riteniamo possibile arginare ebilanciare ilmale che serpeggia e fa strage in tanti cuori?Sentiamo ilbisogno,vediamo lepossibilità,crediamoche lariparazionesiaancoraesemprel’operacheilCristostoricoemisticovuoleedevesvolgere invistadellariedificazionedell’umanitànuova?DagliscrittidelbeatoLuigiNovareseMa anche in questo caso l’imperativo della santità non vienemeno.Dobbiamoessereugualmentedegliapostoli.Dobbiamodare,darecontinuamente, come nostro Signore Gesù Cristo in Croce;dobbiamodonarcisenzalimitazioneorestrizionedivolontàfinoadonaretuttinoistessiconamore,concompatimento,convivodesideriodiriparazione.La santità della nostra vita e l’eroismo talvolta della nostraofferta non implicano la comprensione degli altri. Deve essereper noi di sostegno, come ancora ci esortava il SantoPadrenelSuoprimoDiscorsoagliinfermi,lavisionediGesùCrocifisso.L’incomprensione altrui, l’isolamento in cui trascorre tutta lanostravitanonciesimedalfareilnostrodovere.Setuttalavitafossesoltantoquellachenoiviviamosuquestaterra,potremmoavereancheragione,malavitanostracontinuaoltreiltempo,noisiamo«gliabitatoridelCielo».Possederemo quella vita che non conoscerà più tramonto, chenonavràpiùangustie,ovetuttiavremolastessasorte,siaquellisiasisonosposaticomequellichenonsisonosposati,siaquellisiahannogodutocomequellichesonostatiprividiognifelicità.

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disponibilità alla fatica, fidandosi che Dio porterà acompimentolasuaopera.Nella evangelizzazione la gioia accompagnal’evangelizzatore,ma deve esserci la preghiera perché siadato il sostegno nelmomento che l’evangelizzare significaanchesoffrireeprovarefatica,avvilimento,incomprensione,persecuzione.Potremmoconfrontarcicircalamisuraconcuicidedichiamoallapreghieraelasappiamochiedereaifedeliperchéilnostroannunciorisulticomprensibileefecondo.DallarelazionedelVescovodiFatimaalCVS13giugno2017

Eprimaèstatoquesto.ErosacerdotestudenteaRoma,comevihodetto,erorazionalista.Fatimanonmidestavainteresse, lapietàpopolareerauna cosa senzaungranvalore.Eroa casa invacanzaemiobabbomidice:figliomiovorreiconfessarmi;hoilsacerdotequiacasanonhobisognodicercarnealtri.Maviaiohoresistitoquantohopotuto,noquestono.Luiunuomosemplice,luiaveva fattoquartaelementare,emidicema tu faiungrossoproblema con questo. Tu sei già sacerdote, hai il potere diascoltareeassolvere,mi confessi?Hoaccettato,mi sonosedutosuunasedia,luisièinginocchiato.Hopotutovederelapurezzadicoscienza del cuore, l’autenticità della fede che quell’uomosempliceviveva,latrasparenza,l’umiltàdavantiaDio.Cosecheiocomesacerdotenonavevo.Eallorahopensatoconmestessocheiodovevoessere inginocchio; eperchéhaidiscusso, (perché iodiscutevo con mio padre) sul Rosario, la processione, ipellegrinaggi, no non c’è bisogno, non valeva la pena. E luirimaneva ferito,maperchecosa?Per la schiettezzadeldialogomaancheperchéil figliocontestavailsuomododiesprimerelafede.Allora davanti a questo avvenimento, a questo fatto mi sonocadute le squame, com’è accaduto a San Paolo, ho imparato aguardare con un nuovo sguardo la pietà popolare, comel’espressione bellissima, vera, sincera della fede del mondo,anchemia,perchéoggi faccio le stessecose.È successocosì,hoincominciatoaguardareancheconunnuovosguardoipellegrinichevengonoaFatima,ancheledevozionidiFatima,perònoneroancora totalmente convinto del valore, della ricchezza, dellapurezzadelmessaggiodiFatima.(InterventodelVescovoaiVdSnelconvegnoaFatimail13giugno2017).

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DomanderivolteaPapaFrancesco(Milano)Molte delle energie e del tempo dei preti sono assorbite percontinuare le forme tradizionali delministero,ma avvertiamo lesfide della secolarizzazione e l’irrilevanza della fede dentrol’evoluzione di una società milanese, che è sempre più plurale,multietnica,multireligiosa emulticulturale.CapitaancheanoiavoltedisentircicomePietroegliapostolidopoaverefaticatoenonprendere pesci. Le chiediamo: quali purificazioni e quali scelteprioritariesiamochiamatiacompierepernonsmarrirelagioiadievangelizzareediesserepopolodiDiochetestimoniailsuoamoreperogniuomo?Santità,levogliamobeneepreghiamoperlei.PapaFrancesco:Grazie.Grazie.Ho ascoltato la tuadomanda, donGabriele. L’avevo lettaprima,mamentre tu parlavi, mi sono venute inmente due cose. Una,“prendere i pesci”. Tu sai che l’evangelizzazione non sempre èsinonimodi“prendere ipesci”:èandare,prendere il largo,daretestimonianza … e poi il Signore, Lui “prende i pesci”. Quando,comeedove,noinonlosappiamo.Equestoèmoltoimportante.Eanchepartiredaquellarealtà,chenoisiamostrumenti,strumentiinutili.Un’altracosachetuhaidetto,quellapreoccupazionechehaiespressocheèlapreoccupazionedituttivoi:nonperderelagioiadievangelizzare.Perchéevangelizzare,èunagioia.IlgrandePaolo VI, nellaEvangelii nuntiandi‐ che è il più grandedocumento pastorale del dopo‐Concilio, che ancora oggi haattualità ‐ parlava di questa gioia: la gioia della Chiesa èevangelizzare.Enoidobbiamochiederelagraziadinonperderla.Lui [Paolo VI] ci dice, quasi alla fine [di quel documento]:Conserviamo questa gioia di evangelizzare; non comeevangelizzatoritristi,annoiati,questononva;unevangelizzatoretristeèunochenonèconvintocheGesùègioia,cheGesùtiportalagioia,equandotichiama,ticambialavitaetidàlagioia,etiinvianellagioia,ancheincroce,manellagioia,perevangelizzare.Grazie di aver posto l’accento queste cose che tu hai detto,Gabriele. (Papa Francesco AI SACERDOTI E I CONSACRATI,Milano‐Sabato,25marzo2017).È’Gesùcheprendeipesci:anoièchiestodiprendereillargoe gettare le reti: occorre generosità, rinuncia a se stessi,

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Incielo leposizionisarannocapovoltequellichenoistimavamoinsensati, saranno invece i felici, i sapienti; quelli che hannogodutoquiinterra,nongodrannopiù,perchégià‘hannoavutoilloropremio.La parabola del ricco epulone è sempre terribilmente viva edammonitrice.La vita di un sofferente sarà allora radiosa e bella, se egli avràvissuto la sua vocazione, se avrà raggiunto quella santità che ilSignoreavevaperluistabilitofindall’iniziodell’eternità.Maria Santissima a Lourdes ed a Fatima ha solennementerichiamatoquesti principi fondamentali di grazia e di santità. Ilnostrodoverequindièquellodiesseredegliapostoli.La base dell’apostolato è una sola, la santità. Più grande è lasantitànostra,piùgrandesaràl’edificiochenoicostruiremo.Più forte è l’impegno di santità che noi viviamo, più efficientesaràl’azionedelnostroCentro.PiùnoisiamoaccettiaDioepiùlanostrapreghierasaràascoltatadalPadreCeleste.Le necessità nostre sono innumerevoli: necessità individuali,necessitàdellefamiglie,necessitàdelnostroCentro,dellasocietàintera.Tutta l’atmosfera che noi respiriamo, tutte le circostanze che cicircondano non fanno altro che ricordare a ciascuno di noi ilnostro impegno: sii santo, perché questa è l’esigenza del tuoapostolato.(L’Ancora,n.3,marzo1958,pp.1‐5).Il Beato Luigi Novaresemuove l’animazione dei VolontaridellaSofferenzaportandoliaconfrontocolDivinCrocifissoeamobilitarsiconentusiasmo inuncamminodisantitàedieroicagenerositàdioffertaedunioneconCristo.Non temedi prospettare loro la valorizzazione della sofferenza eperchéaffrontinoilpensierodelmondocomeinsensati;allarivelazionedei tempi futuri,afferma,sarannoriconosciuti iverisapienti.Ilnostroministerosacerdotalecifaannunciareecichiedediviverepositivamente la condizionedelpovero a frontedelriccoepulone.Cichiedediporrepiùattenzioneaipoveri,aisofferenti, quelli emarginati dal pensiero del mondo,dedicandoci ad essi con l’affetto e l’abbraccio del PadreAbramo,diffidandoperlanostravitadiciòcheilmalignoci

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offre per invischiarci nel cose della terra impedendo efacendodissolverel’anelitoallecosedelcielo.Possiamo chiederci in quale misura animiamo i nostrifratelliall’eroismodell’offerta,all’esempiodeldistaccodallecose del mondo. Come ci disponiamo all’idea di apparireinsensatidifrontealmondo?

Terzascheda

Ilruolofondamentaledelministerosacro

Efesini 4,11-16E' lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri,12 per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo,13 finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.14 Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore.15 Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo,16 dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità. Per ogni persona umana vi è, grazie al Mistero di CristoSalvatore, la possibilità di entrare come pietra vivanell’edificiodelCorpoMisticodiCristo:misterodigraziaedipartecipazione all’opera della Salvezza poiché inquell’edificio,ilsacerdoteèchiamatoconfunzionepropriaaedificare nella verità così che tutti potranno occupare alproprioposto,un ruolopersonalissimo.Come incide,nellanostravitasacerdotale,questa “volontàdiDio”suciascunacreaturaumana?Comedilatiamo l’edificazionenellacarità?C’è forsequalche selezionedapartenostraversoqualcunoconesclusionedialtri?

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Dalle“MemoriediLuciadiFatimapersentireconMariaMiamadredicevasemprelaverità,anchecontrosestessa.

Questobuonesempioglielodobbiamo,noisuoifigli.Un giorno, dunque, decise nuovamente di obbligarmi a

smentirmi, come diceva lei. Perciò determinò condurmi l'indo‐mani,un'altravolta, alla casadelparroco,affinché iogli confes‐sassi che avevo mentito, gli chiedessi perdono e facessi la pe‐nitenza che il reverendo pensasse e volesse impormi. L'attaccostavolta era davvero forte e io non sapevo come fare. Lungo ilcammino, passo dalla casa deimiei zii, racconto a Giacinta, cheeraancoraaletto,quantostavasuccedendo,econtinuolastradadietromiamadre.NelloscrittosuGiacinta,hogiàdettoaV.Ecc.Rev.malapartecheleiesuofratelloebberoinquestaprovacheilSignore cimandò, e comemi aspettarono inpreghiéravicinoalpozzo,ecc. Lungolastrada,miamadrecontinuòafarmilapredica.Auncertopunto,ioledissi,tremando: ‐Ma senti,mamma, come faccio a dire che non ho visto, seinvecehovisto? Mia madre stette zitta; arrivando alla casa del parroco, midisse:

‐Guardabene,tu.Quelch'iovoglioèchetudicalaverità.Sehaivisto,di'chehaivisto;masenonhaivisto,confessachehaimentito.

Subitosalimmola,scalaeilbuonparrocociricevettenelsuostudio, con tanta gentilezza e, direi anzi, con tenerezza.M'interrogòcontuttaserietàedelicatezza,servendosidiqualcheastuziapervedereseiomismentivo,osescambiavolecose.Allafine,cicongedò,stringendosinellespalle,comeperdire:‐Nonsocosadireocosafare,intuttaquestafaccenda!(MemoriediLucia)Quale coraggio a volte può richiedere l’affermazione dellaverità! Com’è vero che ci si può trovare in difficoltà aaffermare laverità,maancheadammetterla,acapirla!Checosa possiamo mettere in atto per avere il coraggio diaffrontare tali difficoltà? Che cosa possiamo imparare daibambinidiFatima,cosaciinsegnanoinmerito?