Antichita 2012 1 Mens

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Corso di

Antichità Romane1.

Laurea Magistrale in Filologia, Letterature e Storia dell’Antichità

A.a. 2011-2012Dott. Fernando La [email protected]

Sito WEB:www3.unisa.it/docenti/lagreca/index

Appunti ad esclusivo uso didatticoper gli studenti del corso(sono parte integrante del programma d’esame)

Dipartimento di Studi UmanisticiUniversità degli Studi di Salerno

Laurens Alma-Tadema, “A favourite Poet”,

1889, Liverpool, Lady Lever Art Gallery

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Programma del Corso:1. Lotta politica e ideazione religiosa nella Roma repubblicana:

il culto di Mens.

Testi di riferimento:- M. MELLO, Mens Bona. Ricerche sull’origine e sullo sviluppo

del culto, Libreria Scientifica Editrice, Napoli, 1968; - appunti dalle lezioni.

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Programma del Corso:2. Aspetti e momenti di Paestum romana.

Testi di riferimento:- M. MELLO, Paestum romana. Ricerche storiche, Istituto

Italiano per la Storia antica, Roma, 1974 (parte seconda, pp. 133-179, disponibile sul sito web del docente); - M. TORELLI, Paestum Romana, Ingegneria per la Cultura,

Roma, 1999; - appunti dalle lezioni.

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N.B.:

Si consiglia l’utilizzazione di un atlante storico.

Una rassegna delle tematiche affrontate, ed altri materiali didattici, da utilizzare come integrazione ai corsi, saranno disponibili in PDF sulla pagina web del docente:(http://www3.unisa.it/docenti/lagreca/index).

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I. Fonti e problemi sul culto di Mens

1. Il culto di Mens a Paestum. Le epigrafi, le monete e la statuetta della “poetessa”2. Il primo tempio di Mens a Roma3. Attendibilità della tradizione liviana

II. La tesi dell’origine greca di Mens

III. Origine romana del culto di Mens1. Mens e i sondergötter2. La nascita del culto di Mens

IV. La rinnovazione del tempio di Mens

V. Il culto di Mens

1. Sviluppo e caratteri2. Mens e le divinità astratte nella religione romana

Appendice: le iscrizioni

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Monete di Elea

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P(aesti signatum?) S QUI(rinal?)CN(aeus) COR(nelius)M(arcus) TUC(cius)PATR(oni)

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P(aesti)S(ignatum)S(enatus)C(onsulto)

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1. Il culto di Mens a Paestum. Le epigrafi, le monete e la statuetta della “poetessa”

2. Il primo tempio di Mens a Roma

3. Attendibilità della tradizione liviana

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I.1. Il culto di Mens a Paestum. Le epigrafi, le monete e la statuetta della “poetessa”

a) Poseidonia-Paestum e le origini del culto di Mens

•Culto di Mens solidamente attestato a Paestum•Epigrafi•Monete•Tempio (culto pubblico)•Negli studi, costante richiamo a Paestum

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MELLO M., VOZA G.,Le Iscrizioni Latine di

Paestum, 2 voll.,Napoli, 1968-69

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1 = (ILP 8)

C(aius) Petronius Optatusmag(ister) Ment(is) Bon(ae)

statuam basim pluteumsacr(avit)

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G. ANTONINI, La Lucania. Discorsi, (1a

ed. 1745), 2a ed., Napoli, 1795, vol. I,

pag. 243.

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G. BAMONTE, Le Antichità Pestane,

Napoli, 1819, pag. 94.

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Semis di bronzo (gr. 2,52)

D/ Bona MensR/ L(ucius) Marci(us)

N(umerius) Gavi(us) IIVir(i)Pae(sti signatum) S

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Axtell:

- Culto pubblico di Mensa Paestum (tempio)

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Wissowa:

- Mens divinità greca mediata da Poseidonia

- Poseidonia forse centro di origine del culto

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Peterson:

- Segue Wissowa(Mens divinità greca mediata da Poseidonia)(Poseidonia forse centro di origine del culto)

- Roma attinge il culto dall’Italia meridionale- Roma stringe a sé gli alleati del sud

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Giannelli:

-Tutte le testimonianze sono successive al 217-Culto di Mens diffuso tra Roma e Paestum-Poseidonia forse centro di origine del culto

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b) Le nuove epigrafi

•Non forniscono elementi di rilievo

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2 = (ILP 9) (metà I sec. a.C.)

C(aius) Iulius C(ai) l(ibertus) PhilerosM(arcus) Avianius M(arci) l(ibertus) Philippus

Ment(i) Bon(ae) sacr(averunt)

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c) Le monete rappresentanti Mens e il suo tempio

•Due coniazioni degli stessi duoviri•In passato leggenda erroneamente letta come Dea Bona / BonaMem.•Tempio sicuro, ma incerta la tipologia•Datazione monete al 37 a.C.•Testimonianze non antiche

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Semis di bronzo (gr. 2,52)

D/ Bona MensR/ L(ucius) Marci(us)

N(umerius) Gavi(us) IIVir(i)Pae(sti signatum) S

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Tempio di Mens:

forse il cd. “Tempio della Pace” nel foro

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Grant:

- Monete di Mensposteriori al 37 a.C.

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d) L’analogia tipologica tra la rappresentazione monetale di Mens e la statuetta della ‘poetessa’

•Statuina fittile scoperta dal Sestieri nel 1952•Definita “poetessa”•Figura di donna che legge su un rotolo di papiro•Datata al IV sec. a.C.•Rinvenuta nell’area del tempio cd. di Nettuno•Altra statuetta simile nella stipe del tempio cd. di Cerere•Nessuna delle due può rappresentare Mens•Tipologia ellenistica delle “Tanagrine”, e delle Muse (Clio)•Indipendenza oppure semplice ispirazione nelle raffigurazioni

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Museo di Taranto

I a.C./I d.C.

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Clio, musa della Storia, con un papiro - Affresco da Moregine

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La musa Polymnia, Roma, Musei Capitolini

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Museo di Paestum, la musa Polymnia, seduta - terracotta

del IV sec. a.C.

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La religione romana è:

- una religione sociale (comunitaria, pubblica, di stato, non individuale)

- una religione di riti (atti di culto, cerimonie, sacrifici, con un rituale scrupoloso)

- una religione cittadina (tipica di Roma e dei cittadini romani)

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Alla religione romanasono legati i concetti di:

- Pax deorum (protezione degli dèi verso Roma)

- Evocatio (“chiamata” di una divinità dei nemici)

- Votum (voti / promesse di magistrati romani a una divinità)

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La religione romana

L’ideazione religione romana concepì ad un certo punto

le “divinità astratte”,ossia personificazioni di concetti politico-morali:

- Fortuna- Victoria- Concordia- Salus- Fides- Honos- Virtus- Mens

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I.2. Il primo tempio di Mens a Roma

a) La notizia della sconfitta del Trasimeno a Roma

•Le notizie più antiche su Mens in Tito Livio•Sono legate ad un episodio della II guerra punica•Nel giugno 217 Flaminio è sconfitto da Annibale al Trasimeno•Viene sconfitto anche Centenio inviato in suo aiuto•Scene di panico a Roma

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b) Fabio Massimo dittatore; il ricorso alla religione

•Viene nominato dittatore Fabio Massimo•Fabio ricorre a misure di carattere religioso•Spiega la sconfitta come trascuratezza e disprezzo della religione•(Assolve Flaminio dall’accusa di incapacità militare)•Si mette al di sopra delle fazioni politiche•Chiede al senato la consultazione dei libri sibillini•I decemviri fatta la consultazione riferiscono che è necessario:- rinnovare il voto a Marte- votare grandi giochi per Giove- votare templi per Venere Erucina e per Mens- attuare una supplica, un lettisternio e un ver sacrum

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217 a.C.

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217 a.C. 78Mens / 1

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217 a.C.

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217 a.C.

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217 a.C.

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c) Il voto dei templi per Mens e Venere Erucina

•Il tempio a Venere doveva essere votato dalla massima autorità•Il voto a Venere Ericina fu eseguito dal dittatore Fabio Massimo•Il tempio di Mens fu votato dal pretore T. Otacilio Crasso•I due a fine 216 furono nominati duoviri per la dedica dei templi•All’inizio del 215 i due templi furono dedicati sul Campidoglio•Erano l’uno accanto all’altro•La data della dedica (dies natalis) fu l’8 giugno

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217 a.C.

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216 a.C. 88Mens / 1

215 a.C.

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Calendario romanogiuliano:

- 365 giorni

- ogni 4 anni, un anno bisestile di 366 giorni (giorno aggiunto tra il 23 e il 24 febbraio, bis sexto kalendasmartias)

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I.3. Attendibilità della tradizione liviana

a) Le fonti di Livio e di Plutarco

•Livio attinge da Celio Antipatro•Plutarco attinge da un biografo, e da altri, tra cui Livio e Celio

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b) Affinità nei racconti di Livio e di Plutarco

•Prodigi prima della battaglia•Flaminio è sprezzante del nemico•Flaminio cade da cavallo•Terremoto durante la battaglia, non avvertito•Scompare il corpo di Flaminio•Fabio prende provvedimenti di natura religiosa

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c) Differenze nei racconti di Livio e di Plutarco

•Plutarco: Fabio non è turbato dal comportamento di Flaminio•Plutarco: Fabio consiglia prudenza a Flaminio•Plutarco: Fabio dittatore usa un cavallo e 24 littori•Plutarco: Fabio designa Minucio magister / Livio: eletto dal popolo•Plutarco: Fabio parla al popolo / Livio: al senato•Livio: Fabio insiste per i libri sibillini •Livio: ver sacrum voluto dai libri / Plutarco: votato da Fabio •Livio: ludi voluti dai libri / Plutarco: votati da Fabio•Livio: Templi di Venere e di Mens voluti dai libri•Plutarco: Fabio usa la religione a fini psicologici

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d) Attendibilità della tradizione liviana

•Plutarco: impegno personale di Fabio•Livio: voti dei libri sibillini•Plutarco consulta una fonte diversa, biografica, meno precisa•Plutarco è più superficiale per le procedure sacro-giuridiche•La tradizione di Livio è più attendibile e preferibile

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e) Presumibile genesi della tradizione plutarchea

•Plutarco: la sua fonte (biografica) dà rilievo a Fabio•Ma è meno precisa, e alterata

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a) Gli elementi su cui si fonda la tesi

•Tempio di Mens voluto dai libri sibillini, noto tramite di ellenizzazione•Culto di Mens in connessione con Venere Erucina, ritenuta dea greca•I documenti su Mens provengono dall’area della Magna Grecia

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b) I libri sibillini come tramite di influssi greci in Roma

•Libri introdotti a Roma verso il 500 a.C.•Furono integrati da elementi etruschi e italici (ver sacrum)•Nel 217 favorite divinità italiche come Marte e Giove•Nei Libri sono presenti molti elementi non greci

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c) La vicinanza dei templi di Venere Erucina e di Mens

•La vicinanza dei templi non implica divinità di uguale natura•Invece la loro opera è parallela, in settori diversi

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d) Romanizzazione di Venere Erucina nel 217

•Venere Erucina non era sentita come greca•Era collegata alle origini troiane, ad Enea•Come divinità romanizzata e nazionale fu posta sul Campidoglio•Un secondo tempio di Venere Erucina fu dedicato nel 181•Ma fu posto fuori Porta Collina, divinità straniera delle cortigiane•Già Fabio Gurgite nonno del dittatore votò un tempio a Venere•Culto di Venere Erucina sul Campidoglio altamente romanizzato•Anche il culto della Magna Mater (Cibele) fu romanizzato

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e) Presunti rapporti tra Mens e Venere

•La vicinanza fra Mens e Venere smentisce la natura greca•Mens non è una “nebenform”, seconda forma, di Venere (Preller)•Mens non è la “saggezza” dote di Enea, figlio di Venere (Schilling)•Mens ha origine politico-militare (scarsa saggezza di Flaminio)•Templi di Venere e di Mens votati e realizzati da persone diverse

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f) Presunta origine di Mens dalla Magna Grecia

•Testimonianze del culto provenienti dalla Magna Grecia / Paestum•Ma tutte successive al 217•Probabilmente si diffondono a partire da Roma

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g) Assenza di una divinità greca corrispondente a Mens

•Non ci sono divinità corrispondenti a Mens in Grecia•Mens non è la greca Sofrosyne (Wissowa)•Plutarco è incerto su Mens e la chiama anche Gnòme o Euboulìa•Euboulìa è calco da Bona Mens = Eu + Boulìa•Arnobio l’associa a Memoria (Mnemosyne), ma è cattiva traduzione•La divinità greca più vicina a Mens è Metis•Metis però non ebbe un suo culto, e compare sono nella letteratura

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“Musas Mnaseas est auctor esse Telluris et Caeli, Iovis ceteripraedicant ex Memoria uxore velMente”.

“Mnasea attesta che le Muse sono figlie della Terra e del Cielo; c’è chi le dice figlie di Giove e della Memoria o Mente”.

(Arnob., Adv. Nat., III, 37)

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