ANTICA 2018 - parrocchiamonigo.com · 29 luglio ad Aprilia (Latina) ... mentre stava servendo ai...

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Parrocchia di Monigo FOGLIETTO PARROCCHIALE a. XIX n° 31 - 5 agosto 2018 In internet: www.parrocchiamonigo.com - Parroco: 3472631330 ANTICA SAGRA DI SANTANNA 2018 Nove giorni di bellatradizione per risco- prirci comunità e fare un tuffonel passato, per poter riassaporare quel forte e inebriante profu- mo di storia del nostro borgo, SantAnnadella parrocchia di Monigo. Anche questanno la nostra parrocchia ha voluto onorare SantAnna e lo ha fao come sempre con una festa semplice, ricca di tradizioni classi- che, even musicali e momen di condivisione. Tante sono le istantanee impresse nei nostri oc- chi: momen solenni, colori, allegria, ma tu uni da un unico obievo e cioè, il legame con la nostra comunità e con tue le persone sem- plici nella loro grande disponibilità. Tan sono sta gli aspe, le emozioni di ques giorni di festa e le serate ripetute hanno consen- to a tu, prima o poi, di apprezzarne la bellez- za, lo spirito sereno e lallegria che si respiravano anche tra il gruppo promotore e tu i collabora- tori, ma soprauo tra i ragazzi che con innocentesemplicità si sono messi a disposi- zione, offrendo un prezioso contribuito, guida dallentusiasmo, dalla freschezza e dalla volontà di stare insieme: meritano davvero un grazie par- colare per aver dipinto lo spirito della manife- stazione e sicuramente tesmoni della nostra storia nel futuro. Il nostro borgo ha la fortuna di accogliere questa festa proprio nei giorni più caldi dell anno così da rendere ancora più speciale l atmosfera tra la gente: ricordi e un tuffo nella nostra storia cen- tenaria, con i chiacchierii delle persone conve- nute che si sono ritrovate dopo un anno, assa- porando lo stare insieme ma non dimencando di visitare e dire una preghiera a Sant Anna, nel- la cinquecentesca chiesea. Le difficoltà e cer dubbi in corso dopera ci so- no sta ma si sa, che anche ques, serviranno a migliorare cer aspe e a migliorare la manife- stazione. I giochi luce dei fuochi pirotecnici, il lunedì ul- mo giorno, hanno fao calare virtualmente il si- pario sulla festa: il cielo illuminato a festa, occhi e nasi allinsù, espressioni di stupore e applausi di approvazione: bella chiusura, ricca di soddi- sfazioni anche per tue le persone che hanno contribuito a rendere bella questa festa, al Comi- tato della Festa Amici di SantAnna”, un merita- to ringraziamento per quanto seminato nel tem- po, costruito e raccolto in ques giorni. Ora, la festa di SantAnna non è una festa grande ma è una grande festa. Adriano C. Ecco il nuovo ‘vescovo’ della gente veneta: lui sa cosa dice il vangelo! Ora ci manca solo il Papa... (a proposito della polemica con il ve- scovo di Vittorio Ve- neto sull’accoglien- za)

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Parrocchia di Monigo FOGLIETTO PARROCCHIALE a. XIX n° 31 - 5 agosto 2018

In internet: www.parrocchiamonigo.com - Parroco: 3472631330

ANTICA SAGRA DI

SANT’ANNA 2018

Nove giorni di “bella” tradizione per risco-prirci comunità e fare un “tuffo” nel passato, per poter riassaporare quel forte e inebriante profu-mo di storia del nostro borgo, “Sant’Anna” della parrocchia di Monigo.

Anche quest’anno la nostra parrocchia ha voluto onorare Sant’Anna e lo ha fatto come sempre con una festa semplice, ricca di tradizioni classi-che, eventi musicali e momenti di condivisione.

Tante sono le istantanee impresse nei nostri oc-chi: momenti solenni, colori, allegria, ma tutti uniti da un unico obiettivo e cioè, il legame con la nostra comunità e con tutte le persone sem-plici nella loro grande disponibilità.

Tanti sono stati gli aspetti, le emozioni di questi giorni di festa e le serate ripetute hanno consen-tito a tutti, prima o poi, di apprezzarne la bellez-za, lo spirito sereno e l’allegria che si respiravano anche tra il gruppo promotore e tutti i collabora-tori, ma soprattutto tra i ragazzi che con “innocente” semplicità si sono messi a disposi-zione, offrendo un prezioso contribuito, guidati dall’entusiasmo, dalla freschezza e dalla volontà di stare insieme: meritano davvero un grazie par-ticolare per aver dipinto lo spirito della manife-stazione e sicuramente testimoni della nostra storia nel futuro.

Il nostro borgo ha la fortuna di accogliere questa festa proprio nei giorni più caldi dell’anno così da rendere ancora più speciale l’atmosfera tra la gente: ricordi e un tuffo nella nostra storia cen-tenaria, con i chiacchierii delle persone conve-nute che si sono ritrovate dopo un anno, assa-porando lo stare insieme ma non dimenticando

di visitare e dire una preghiera a Sant’Anna, nel-la cinquecentesca chiesetta.

Le difficoltà e certi dubbi in corso d’opera ci so-no stati ma si sa, che anche questi, serviranno a migliorare certi aspetti e a migliorare la manife-stazione.

I giochi luce dei fuochi pirotecnici, il lunedì ulti-mo giorno, hanno fatto calare virtualmente il si-pario sulla festa: il cielo illuminato a festa, occhi e nasi all’insù, espressioni di stupore e applausi di approvazione: bella chiusura, ricca di soddi-sfazioni anche per tutte le persone che hanno contribuito a rendere bella questa festa, al Comi-tato della Festa “Amici di Sant’Anna”, un merita-to ringraziamento per quanto seminato nel tem-po, costruito e raccolto in questi giorni. Ora, la festa di Sant’Anna non è una festa grande ma è una grande festa.

Adriano C.

Ecco il nuovo ‘vescovo’ della gente veneta:

lui sa cosa dice il vangelo!

Ora ci manca

solo il Papa...

(a proposito della

polemica con il ve-scovo di Vittorio Ve-neto sull’accoglien-

za)

Pena di morte: Papa Francesco modifica (leggermente) il Cate-

chismo (ENRICO LENZI)

Intervista a monsignor Mauro Cozzoli, teologo mora-le alla Pontificia Università Lateranense

Siamo davanti a un cambio della dottrina? Siamo in presenza non di un cambio ma di un progres-so della dottrina cattolica, espressione ad un tempo della sua continuità, in tutta fedeltà alle radici umane e cristiane, e della sua attualità nell’oggi del mondo e della storia, in cui s’incarna e si rinnova l’insegnamen-to della Chiesa. Nel nuovo testo del Catechismo il Papa fa esplicito ri-ferimento a un effettivo sviluppo della dottrina avvenu-to in tema di pena di morte negli ultimi tempi. Sviluppo centrato su tre elementi di novità. Il primo elemento è valoriale: “la consapevolezza, dive-nuta oggi sempre più viva”, della dignità singolare e inviolabile della persona, che “non viene perduta nean-che dopo aver commesso crimini gravissimi”. Il secondo è ermeneutico: “la nuova comprensione del senso delle sanzioni penali”, volte a far emergere e va-lere il significato e il compito redentivo della pena. Il terzo elemento è congiunturale: la progressiva “messa a punto da parte degli stati di sistemi di deten-zione più efficaci”, diretti a immunizzare i criminali e difendere i cittadini.

Non si rischia di cadere nel diventare prigionieri della moda o del sentire del momento storico? La Chiesa non può non volgere il suo sguardo vigile e attento alla realtà. Non per adeguamento interessato e compiacente a mode e opinioni correnti, ma per fedel-tà al principio d’incarnazione cui la chiama il Vangelo. La fedeltà alla tradizione non congela e mummifica la dottrina. La tradizione non è un museo, un cimitero, un’archeologia. È una pianta che fiorisce ad ogni pri-mavera, una linfa che continuamente si rinnova”. Già lo stesso Catechismo aveva limitato al massimo il ricorso alla pena di morte, riconoscendo che “i casi di assoluta necessità di soppressione del reo sono ormai molto rari, se non addirittura inesistenti”. Papa France-sco ha fatto il passo successivo: dalla dichiarazione di fatto (il loro non darsi di fatto oggi) è passato alla di-chiarazione di principio: la inammissibilità morale.

Si nega anche la possibilità di difendersi in situa-zioni estreme? Proteggere le persone e il bene comune è un dovere. Il Papa dichiara lascia immutato il principio di legittima difesa (trattato dal Catechismo ai numeri 2263-2267). Dall’aggressore è lecito difendere se stessi ed è dove-

roso (prima di tutto per lo Stato) difendere gli altri, spe-cie i più deboli, piccoli e indifesi, quando si danno e vengono rispettate le condizioni di legittimità della dife-sa. Esse sono tre: che l’aggressione sia reale, effetti-va, e non prevista o ipotetica; che siano espletati prima i mezzi e le vie non violente o meno violente di dissua-sione e inibizione dell’aggressore; che la violenza di-fensiva non superi la violenza offensiva e causi più danni di questa.

Aggressioni a stranieri denunciate negli ultimi due mesi.

03 giugno 2018 a Vibo Valenzia: spari contro tre mi-granti che andavano a prendere delle lamiere in una fabbrica abbandonata e uno dei tre muore (Soumaila Sacko).

9 giugno a Ventimiglia: un extracomunitario viene ag-gredito e ferito di striscio da arma da taglio e lamenta-va dolore al costato.

11 giugno a Caserta: due ragazzi immigrati del Mali, ospiti SPRAR, sono stati aggrediti e feriti al grido di “Salvini Salvini”. Sono stati avvicinati da una Fiat Pan-da su cui viaggiavano tre ragazzi italiani che hanno sparato alcuni colpi di pistola ad aria compressa.

16 giugno 2018 a Catania: aggredisce lavavetri nige-riano con una spranga di ferro e lo insegue fin dentro a un supermercato poco distante.

17 giugno 2018 a Erba (Como): in stazione un 42en-ne italiano ferisce uno straniero che è rimasto ferito al-la testa.

17 giugno 2018 a Cagliari: un ragazzo straniero ag-gredito che stava tornando a casa dal lavoro in scoo-ter, fermatosi alle strisce pedonali per far attraversare dei pedoni, ed è stato aggredito all’improvviso, insegui-to e picchiato pesantemente.

18 giugno 2018 a Caserta: due ragazzi del Mali sono stati aggrediti con pistola ad aria compressa.

19 giugno 2018 a Palermo: Lamin 21 anni dal Gam-bia, mediatore culturale, va a prendersi l'esito di alcuni esami e mentre attende, si avvicina una coppia che lo aggredisce verbalmente e poi gli lanciano contro po-modori finchè si allontana.

20 giugno a Napoli: Mali Konate Bouyagui, in Italia da quattro anni con regolare permesso di soggiorno, è stato colpito a Napoli da un piombino nella pancia spa-rato da due ragazzi a bordo di un’auto.

20 giugno 2018 a Napoli: ferito a colpi di fucile a palli-ni da un'auto in corsa un giovane chef migrante, arriva-

to giovanissimo in italia, accolto dallo Sprar, ed ora ge-stisce un ristorante di cucina africana "Kikana". Gli si è avvicinata un'auto e gli hanno sparato alcuni colpi con-tro, uno dei quali lo ha raggiunto all'addome.

30 giugno a Trento: marocchino chiede giorno di ma-lattia e viene aggredito dal principale che lo minaccia di morte ("Sei solo un bastardo islamico". "Ti brucio vivo". "Ora al potere c'è Salvini: posso anche ammazzarti").

3 luglio a Forlì: una donna nigeriana di circa 40 anni viene colpita ai piei da colpi di un'arma ad aria com-pressa, sparati da uno scooter.

04 luglio litorale ligure: Aizzano il cane contro un ambulante nero tra gli applausi dei presenti e insultano pesantemente una donna che lo difende.

10 luglio a Roma: un portabagagli africano aggredito da due uomini, colpita anche la turista che l’ha difeso, gridando “sei una comunista di m.” e strillavano “Salvini! Salvini! Questo è il paese di Salvini! Questa è l’Italia, è nostra!”»

17 luglio a Roma: una bimba rom di un anno in brac-cio alla mamma, che vive nel campo di via di Salone a Roma, viene colpita da una fucilata, rimanendo ferita alla schiena da un piombino.

22 luglio a Lercara Friddi (PA): pestato ballerino di colore di 23 anni, adottato da una coppia di agrigentini, e offeso con insulti razzisti.

26 luglio a Caserta: un migrante della Guinea e ospite di un centro di accoglienza di San Cipriano d’Aversa ciene colpito in pieno volto con una pistola ad aria compressa.

26 luglio a Partinico (Palermo): un ragazzo senegale-se di 19 anni, richiedente asilo, è stato aggredito da quattro persone.

29 luglio ad Aprilia (Latina) un cittadino marocchino è morto dopo essere stato inseguito in auto da due per-sone convinte che fosse un ladro.

29 luglio La suoneria del telefono di uno straniero è costituita da una preghiera in arabo e una donna lo ag-gredisce.

29 luglio a Partinico (PA): senegalese di 19 anni, ri-chiedente asilo, aggredito e offeso con insulti razzisti mentre stava servendo ai tavoli in un bar in piazza Ca-terina, a Partinico, provocandogli ferite al labbro e alle orecchie . Il tutto mentre il gruppo di aggressori grida-va: «Vattene via, sporco negro».

30 luglio Moncalieri: Daisy Osakue è stata ferita da un uovo gettato da una macchina in corsa.

31 luglio ad Agrigento. giovane migrante ospite di una comunità, aggredito da un gruppo di ragazzi in

scooter con insulti di tipo razzista e schiaffeggiato.

24 luglio a Bruzzano (Mi): un 42enne originario dello Sri Lanka aggredito da un casertano di 55 anni che lo minaccia con un taglierino e poi lo colpisce ripetuta-mente al volto e alle braccia, perchè parlava al proprio cellulare non in italiano.

02 agosto a Milano: aggredito lo scrittore, giornalista e cantautore Enrico Nascimbeni con un coltello; la vitti-ma, nel tentativo di pararsi, ha ricevuto un fendente al braccio. I due aggressori, a volto scoperto, sono poi scappati urlandogli 'comunista di m..'.

03 agosto a Vicofaro (Pistoia): spari contro un mi-grante ospite della parrocchia, accompagnati da insulti razzisti. A denunciarlo con un post sul suo profilo Fa-cebook è stato il parroco don Massimo Biancalani,

Nefandezze della politica anti-migratoria di Trump.

Genitori rifiutano il cibo, i bimbi la scuola. Ivanka Trump afferma: è il punto più basso per papà. (ELENA MOLINARI)

Oltre cinquecento migranti, padri e figli, che mesi fa erano stati separati al confine, hanno deciso di avviare diverse forme di sciopero all’interno dei tre centri di de-tenzione di Karnes, in Texas. Gli adulti, come forma di protesta per le condizioni rite-nute «ingiuste » a cui sono stati costretti, hanno deciso di non obbedire agli ordini, ma soprattutto di comincia-re uno sciopero della fame. I più piccoli invece manife-steranno non partecipando alle attività scolastiche. Attraverso le proteste, gli attivisti e le famiglie chiedono alle autorità americane di velocizzare le risoluzione le-gale di ognuno di questi casi di immigrazione, in quan-to le vite di queste persone, all’interno dei centri ormai da settimane e mesi, sono ora in un limbo che sta cau-sando dolore e sofferenza. Migliaia di migranti sono stati arrestati al confine meri-dionale degli Stati Uniti a partire dal mese di aprile, quando l’Amministrazione Trump ha avviato una politi-ca di tolleranza zero.

La divisione dei minori dai genitori è stata interrotta do-po le numerose condanne arrivate da tutto il mondo, comprese le Nazioni Unite, e in seguito alla sentenza di un giudice federale. Ma il governo repubblicano non è riuscito a rispettare il primo dei numerosi termini (il 26 luglio scorso) stabiliti dal magistrato federale che ha imposto i ricongiungimenti. A rendere pubblici i dettagli dello sciopero è stata l’as-sociazione “The nonprofit Refugee and Immigrant Cen-ter for Education and Legal Services”, (Raices) che ha

Giorno Ore Intenzioni S. Messe defunti

Sabato 4 19.00 Durante Guido, Teresa e Donatella e fam.; Rossi Gino e fam; Albino, Clelia e def. Bu-so; Cendron Luca; Marcellin Paolo; Michele Rocco, Giuseppe e Povegliano Luigia;

Domenica 5

8.00 S. Anna Condotta Emma e Cendron Antonio;

9.00 Bergamin Ivo;

11.00

Martedì 7 9.00 Mercoledì 8 19.00

Giovedì 9 19.00 Bosco Mauro;

Venerdì 10 9.00

Sabato 11 19.00 Bucciol Giuseppe e Carniato Eufemia;

Domenica 12

8.00 S. Anna Cendron Andrea, Anastasia, Angelo e Caterina;

9.00 def. via Antoniutti;

11.00

fornito alla stampa informazioni tecniche e molte testi-monianze. Ad esempio, quella di Olivio, del Guatemala, fermato al confine e poi trasferito nel centro di detenzione il 13 maggio scorso. A lui, le forze dell’ordine avevano assi-curato che sarebbe stato separato dal figlio solo per alcuni giorni; ma purtroppo sono già passati oltre due mesi. Molti tra questi migranti lamentano di esser stati incar-cerati e spinti ad accettare l’espulsione per poter riave-re i figli, senza poter avviare la richiesta di asilo, in vio-lazione del diritto internazionale. Intanto alcuni repubblicani in Congresso hanno comin-ciato a lavorare a una proposta di riforma dell’immigra-zione dai toni più moderati rispetto alla posizione uffi-ciale della Casa Bianca che porterebbe alla protezione dei giovani immigrati arrivati illegalmente negli Stati Uniti da bambini, i cosiddetti “dreamer”, protezione che Trump ha eliminato.

La nave Aquarius, respinta da Salvini, tor-na ad operare

La nave Aquarius ha ri-preso il largo verso il Me-diterraneo centrale per salvare vite umane, dopo l’episodio di giugno con il blocco dei porti italiani e lo sbarco a Valencia.

Con il supporto a bordo di Medici senza frontiere, ha lasciato ieri il porto di Marsiglia per recarsi di nuovo

nella zona Sar (Search & rescue), ossia le acque inter-nazionali dove avvengono più di frequente i naufragi.

L’Aquarius torna dopo un mese perché in questo perio-do l’equipaggio, circa 40 persone, ha consultato esperti di diritto del mare per adeguare il proprio operato al mutato scenario politico ed essere sicura di poter pre-stare soccorsi “in nome della priorità inderogabile di salvare vite umane in mare”. Con un punto fermo: non riporterà i migranti salvati in Libia, un posto non sicuro dove subiscono torture e trattamenti disumani.

A sostegno della sua azione c’è una lettera aperta fir-mata da oltre 500 personalità di tutta Europa, in rap-presentanza della società civile europea.

In Italia tra i firmatari ci sono don Luigi Ciotti, lo scritto-re Erri De Luca, i sindaci di Palermo e Napoli, Leoluca Orlando e Luigi De Magistris.

L’altra novità, per contrastare fake news e informa-zioni fuorvianti, è un diario di bordo online sul si-

to www.onboard-aquarius.org, che sarà aggior-

nato in presa diretta durante i salva-taggi.

I soccorritori hanno anche intenzione di andare a raccontare nelle scuole, nelle piazze, ovunque saranno invitati, cosa accade in mare.